formazione formatori_i partecipanti difficili

Post on 18-Jul-2015

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Education

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Gestire i partecipanti

difficili

1. Ecologia (e stress) del formatore

2. Io sono Ok tu sei OK

3. Tipologie e tecniche

4. Il dissenso

2

I partecipanti difficili sono

un’opportunità

come valorizzatore

Il Formatore

L’ecologia del proprio intervento:

valorizzare le persone rispettando le differenze e prestando attenzione ai bisogni che vengono esplicitamente o implicitamente espressi.

Poiché “la mappa non è il territorio”, il formatore evita i fondamentalismi, condividendo ciò che ritiene vero e lasciando sempre spazio al proprio cambiamento.

Tenere conto che l’attenzione NON PUO’ essere costante

Rispondere ACCURATAMENTE ad OGNI DOMANDA, anche a quelle non espresse.

NON farsi MAI COINVOLGERE in POLEMICHE: le emozioni negative non aiutano nessuno, per litigare bisogna essere almeno in due.

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Io sono OK – Tu sei OK

Un mestiere a rischio…

Gestire lo stress è il nostro mestiere

Io sono OK?

Sono in grado di essere percepito congruente?

Sono in grado di dare l’esempio?

Io sono OK?

Mi sento sicuro di me?

Mi sento sicuro del mio modo di essere

formatore?

Io sono OK?

Sono in grado di esprimere

atteggiamenti positivi (attenzione, rispetto, interesse, calore…)?

Io sono OK?

Ho i piedi ben piantati?

Ho una buona “centratura”?

Quali sono per voi i partecipanti

difficili?

Ognuno hai il proprio

ruolo nel gruppo

Alcune possibili tipologie

il polemico, il killer occulto, l’assente, il logorroico, l’indisciplinato, l’arrivato e il partecipante ideale

Tratto da: “Formazione formatori” di Gianluca

Gambirasio – ed. FrancoAngeli

Il Polemico

• il polemico: tende a fare polemica e a voler contraddire le posizioni espresse dal trainer.

• Occorre al massimo evitare di entrare in polemica con lui (è tra l’altro quello che vuole).

• Farlo esprimere fino in fondo, non interromperlo, incoraggiarlo e chiedere anche agli altri di esprimere la loro opinione in merito.

• Fare utilizzo di dati e fatti oggettivi per ridurre al massimo l’area delle opinioni.

• Proponiamo ogni nostro consiglio / strumento come un’alternativa che ognuno può liberamente confrontare con la propria esperienza e decidere se farne tesoro o meno

Il killer occulto

• il killer occulto: all’apparenza sembra che tutto vada bene mentre in realtà non apprezza nulla di quanto viene fatto ed ogni occasione è buona per parlar male del corso, ma sempre alle spalle del trainer.

• Accorgersi per tempo della sua presenza e fargli tirar fuori il suo malessere direttamente in aula e/o ad un break avvicinandosi a lui.

• Se esistono delle criticità è sempre meglio farle emergere per poi poterle affrontare rispetto a far finta di nulla.

L’assente

• l’assente: non parla, non interviene mai, non fa’ domande.

• Cercare di coinvolgerlo attraverso domande, dargli un ruolo durante un’esercitazione, mantenere un contatto visivo.

• Non dimenticarsi di lui, incoraggiarlo nel prendere parte al corso.

Il logorroico

• il logorroico: continua ad intervenire cercando di monopolizzare il dialogo. Rispondere in forma sintetica alle sue domande.

• Stopparlo (con i modi giusti!) per lasciar spazio anche agli altri di intervenire. Imporre la regola che i volontari nelle esercitazioni devono sempre essere diversi.

• Non lasciargli troppo spazio altrimenti rischiamo di farci portare fuori strada e non riuscire a mantenere il giusto ritmo per il raggiungimento degli obiettivi del corso.

L’indisciplinato

• l’indisciplinato: tiene il cellulare acceso, arriva in ritardo, prolunga le pause, si fa i fatti suoi durante le esercitazioni, ecc...

• Non fare finta di niente in quanto rischieremmo di perdere il controllo del gruppo.

• Definire in fase di patto le Regole

L’arrivato

• l’arrivato: assume l’atteggiamento del “non ho più nulla da imparare”.

• Cogliere la sfida e dimostrargli con i fatti la qualità del corso.

• Chiedergli la cortesia di sospendere il giudizio sul corso fino al suo termine partecipando e condividendo con noi la sua esperienza.

• Alla fine del corso non dimentichiamoci di ascoltare la sua valutazione su quanto fatto.

Il partecipante ideale

• il partecipante ideale: è molto competente e preparato, partecipa attivamente ed è pure simpatico.

• Accettare di buon grado il suo contributo evitando però di focalizzare la nostra attenzione solo su di lui, trascurando il resto dei partecipanti.

Come si gestisce

il dissenso?

Foto: http://www.infonetworkmarketing.org/wp-content/uploads/2011/05/obiezioni.jpg

Alcune bordate

• Non sono per niente d’accordo con te

• Ho già fatto questo corso e non è servito a nulla

• Questa roba è tutta aria fritta

• Sono i miei capi che dovrebbero fare questo corso

Il gioco non alimentato si smorza

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E’ un gioco di forze

Provocazione Provocabilità

Offesa Scuscettibilità

Evitare di ……

Opporsi con troppa decisione per sostenere il proprio

punto di vista

Considerare l’obiezione un’offesa personale e denigrarla

Cercare di dimostrare ad ogni costo il torto dell’altro

Sminuire l’importanza attribuita dal partecipante al suo

problema

Subissare di argomentazioni tecniche

Presumere di averne colto il senso senza approfondire

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In sintesi

1. Ascolto empatico ( i punti che possiamo apprezzare )

2. Non verbale di apertura

3. Riflettere quanto basta

4. Domande di precisione

5. Valorizzarla se possibile

6. Rispondiamo in modo conciso + tecnica del rimbalzo

1. La stai prendendo troppo sul personale ?

2. E’ di contenuto o di relazione ?

Formatore come Rieducatore emotivo

• indicare eventuali contraddizioni/criticità presenti nelle affermazioni di dissenso

• indicare la presenza di pregiudizi, generalizzazioni ecc…

• approfondire i motivi del dissenso, formulando domande volte a capire il perché delle affermazioni

• incoraggiare, incanalare le potenzialità

• aiutare i partecipanti a coltivare la razionalità, il dialogo costruttivo, privilegiando le esperienza positive

•restituire l’emotività 27

“Non possiamo insegnare direttamente nulla ad

un’altra persona, possiamo solo facilitarne

l’apprendimento” Carl Rogers

Grazie per l’attenzione! paolo.vallicelli@gruppolen.it

it.linkedin.com/in/paolovallicelli

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