i risultati del progetto comunità in rete: la pedagogia dello sviluppo come libertà g.porro,...
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I risultati del progetto “Comunità in rete”:
la pedagogia dello “sviluppo come libertà”
G.Porro, A.Claser, P.Fantuzzi
Scuola amica:progetti per cambiare la scuola
5/6 settembre 2013Teatro Millepini - Asiago (VI)
ISTITUTO COMPRENSIVO CASTELLARANO (RE)
FASE DI PREPARAZIONE
Fase di preparazione
Cabina di Regia: Amministratori, Dirigenti Scolastici, Specialisti
Neuropsichiatri Infantili
• Riconosce la necessità (politica!) di innovazione • Sceglie la utilizzazione del modello ICCC• Seleziona i contenuti culturali che devono
diventare elementi di una Cultura Condivisa
IL PROGETTO (A.S. 2011-12 inizio)
SOGGETTI COINVOLTI
• COMUNI(Rubiera, Casalgrande, Castellarano, Scandiano, Baiso- Viano)• ISTITUTI COMPRENSIVI SCOLASTICI ( 6 I.C.- 1 Istituto scuola superiore)• AUSL del Distretto• SIRM• Cooperative Educatori• Cooperativa L’Arcobaleno Servizi
Progetto di comunità
STRUTTURA
3 ANNUALITA’
Anno scolastico 2011-12
Anno scolastico 2012-13
Anno scolastico 2013-14
Formazione collettiva3 incontri
Focus: capability/sviluppo positivo/
transition
Formazione collettiva2 incontri
Focus: commento di esperienze
Formazione collettiva2 incontri
Nuovo Focus: linguaggio-
comunicazione
WorkshopWorkshop Workshop
FOCUS dei Workshop
SITUAZIONE CLASSE…FOCUS PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
Logica della libertà≠
logica della necessità
Capability
Progetto di vita
Linguaggi alternativi
Comunità come risorsa (classe)
Comunità come risorsa (società)
Integrazione
INCLUSIONE
Logica della NECESSITA’Intervento orientato a :- Rispondere ai bisogni dell’alunno- Sollecitare il contesto ad accogliere ed integrare il soggetto nella propria sfera
Logica della LIBERTA’Intervento orientato a :- Agire su tutto il contesto che dovrà essere in grado di aprire tutti gli orizzonti per rispondere ai bisogni di tutti i suoi componenti
OBIETTIVI
• COSTRUIRE UNA PEDAGOGIA COMUNITARIA CONDIVISA (utilizzare le concezioni culturali comuni per ridefinire la nozione di inclusione)
• DARE VALORE ( = RENDERE ACCESSIBILI) ALLE ESPERIENZE POSITIVE• CO- PROGETTTARE (il sistema “comunità”) INTERVENTI INCLUSIVI • COSTITUIRE GRUPPI DI LAVORO PERMANENTI TRA INSEGNANTI DI
SOSTEGNO E CURRICULARI• PROGETTARE STRUMENTI DI VERIFICA DELL’INCLUSIONE
RISULTATI RAGGIUNTI
OBIETTIVO: costruire una pedagogia comunitaria
Risultati di processo:• COINVOLGIMENTO di oltre 350 insegnanti di sostegno e
curriculari• COINVOLGIMENTO di tutte le dirigenze scolastiche (7)• PARTECIPAZIONE degli educatori scolastici ed extrascolastici• COINVOLGIMENTO di rappresentanza dei genitori
Risultati di esito ( il prodotto):
• 1. SCRITTURA DI UN MANUALE con teoria di riferimento condivisa e esperienze (buone prassi) realizzate
Indice- Il progetto: introduzione
- La cornice culturale: i documenti di riferimento
- La cornice culturale: i contributi teorici : CLINICI-PSICOLOGICI-PEDAGOGICI
CIRO RUGGERINI – Neuropsichiatra infantile Direttore Sanitario della cooperativa sociale L’ARCOBALENO SERVIZI di Reggio Emilia – SUMIRE MANZOTTI – Neuropsichiatra infantile, VERSO UNA NUOVA PEDAGOGIA DI COMUNITA’
Ciro Ruggerini (L’Arcobaleno Servizi), Sumire Manzotti e Michela Fabiani (Ausl di Reggio Emilia), IL RUOLO DEGLI SPECIALISTI CLINICI NELLA COSTRUZIONE DI UNA COMUNITA’ EDUCATIVA.
Luciano Rondanini (Ufficio Scolastico Provinciale di Reggio Emilia, IL VALORE DELLA ESPERIENZA SOGGETTIVA NEI PERCORSI EDUCATIVI E DI CURA. ALUNNI DISABILI: STORIE DI INCONTRI E DISINCONTRI
- Le sperimentazioniIC RubieraIC ScandianoIC CasalgrandeIC Baiso
- Uno strumento di lettura delle sperimentazioni: dalla teoria alla prassi
La verifica della qualità dell’inclusione: “Le parole dell’inclusione: uno strumento per agire”
IC Castellarano
P. E. I.
Piano Educativo Individualizzato
Comunità
P.E.C.Piano Educativo di Comunità
•2. Nuovo risultato:
RISULTATI RAGGIUNTIOBIETTIVO: dare valore alle esperienze positive
• PRESENTAZIONE IN PLENARIA DI ESPERIENZE di tutti gli ordini di scuola con interventi integrati di insegnanti, educatori scuola e tempo libero
• CONDIVISIONE NEI WORKSHOP E PLENARIA DI STRUMENTI E STRATEGIE funzionali
• L’ESPERIENZA DIVIENE GENERALIZZAZIONE: produzione di un manuale con le buone prassi ricondotte alla teoria di riferimento
RISULTATI RAGGIUNTIOBIETTIVO: COPROGETTTARE (il sistema “comunità”) INTERVENTI DI
INCLUSIONE
• NEI WORKSHOP, il gruppo insegnanti ha co-progettato interventi trasversali alle singole classi
… L’alunno con disabilità in carico al sistema scuola e non al sistema classe
• Apertura al territorio: uscite in luoghi pubblici (bar, supermercati, giardini, musei) … es. “scoprire i numeri” al supermercatoL’alunno con disabilità in carico alla comunità educante
RISULTATI RAGGIUNTIOBIETTIVO: COSTITUIRE GRUPPI DI LAVORO
PERMANENTI TRA INSEGNANTI DI SOSTEGNO E CURRICULARI
• WORKSHOP: 23 annuali di 46 ore – 200 insegnanti
• PRESENTAZIONE NEI COLLEGI DOCENTI delle progettazioni attivate e analizzate nei workshop
RISULTATI RAGGIUNTIOBIETTIVO: PROGETTARE STRUMENTI DI VERIFICA
DELL’INCLUSIONE
• ELABORAZIONE DI UNA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL’INCLUSIONE
…“Le parole dell’inclusione. Uno strumento per agire.”
STRUMENTOIDENTIFICAZIONE DI INDICATORIA)Indicatori strutturali / organizzativi di CORNICEB)Indicatori strutturali / organizzativi di CONTESTO INTERNO ALLA
SCUOLAC)Indicatori di PROCESSOD)Indicatori di risultato
…“Le parole dell’inclusione. Uno strumento per agire.”
STRUMENTOIDENTIFICAZIONE DI INDICATORIA)Indicatori strutturali / organizzativi di CORNICE
A1. Progetto “inclusione” dichiarato nel Pof dell’Istituto e nel sito web . A2. Gruppo di lavoro d'Istituto (G.L.I.P.) come previsto dalla L. n. 104/92 art.
15 c. 2A3. Piano annuale di formazione per tutto il personale docente e non
docente sulle tematiche dell’inclusione e sulle proposte messe in campo nella scuola.
A4. Risorse finanziarie stanziate per ausilii e strumenti
STRUMENTOIDENTIFICAZIONE DI INDICATORIB.Indicatori strutturali / organizzativi di CONTESTO INTERNO ALLA
SCUOLA
B1. Formazione di classi iniziali B2. Assegnazione del “gruppo” docenti : sostegno e colleghi di classe
che possano garantire continuità, che siano sensibiliB3. Coinvolgimento degli Organi CollegialiB4. Coordinamento di Istituto degli insegnanti di sostegno e degli
educatori
STRUMENTOIDENTIFICAZIONE DI INDICATORIC)Indicatori di PROCESSO
C1. Formulazione di un Piano Educativo IndividualizzatoC2. Risorsa Gruppo ClasseC3. Attivazione, in orario extrascolastico , di interventi di
inclusioneC4. Incontri con operatori Asl e/o privati
STRUMENTOIDENTIFICAZIONE DI INDICATORID)Indicatori di risultatoD1. Monitoraggio , in itinere, dei progressi ottenutiD2. Esito della valutazione finale (PEI)
D3. Esito dell’evoluzione del contesto nell’ottica dell’inclusione.Sarà interessante e vincente valutare i progressi che tutte le componenti del contesto registreranno in merito al percorso inclusivo. Se il punto D1 quantificherà la portata del PEI,
l’attenzione di questo aspetto è invece incentrata sul contesto e sulla sua capacità reale di porsi come ambiente positivo inclusivo. L’istituto ha predisposto uno strumento di valutazione della crescita del contesto inclusivo? Contesto classe (alunni) - Contesto classe ( genitori) - Contesto collaboratori scolastici - Contesto docenti - Contesto scuola in generale - Contesto familiare - Contesto extrascuola - ……
• - La “crescita” del contesto” non è stata presa in esame• + Sono stati “monitorati” solamente alcuni elementi• ++ Si è provveduto a “monitorare” gli sviluppi registrati in tutto il contesto
D4. Esame finale di licenza media
…“Le parole dell’inclusione. Uno strumento per agire.”
Per rimanere aggiornati: http://www.comune.casalgrande.re.it/
news/dettaglionews.aspx?idnews=1241
http://www.comune.rubiera.re.it/Sezione.jsp?idSezione=1128
http://www.arcobaleno.re.it/comunita-in-
rete-processi-di-inclusione-tra-scuola-ed-extrascuola.aspx
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