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Il quadro regolamentare per i servizi audiovisivi: La pubblicità e
la promozione delle opere audiovisive
Prof. Roberto MastroianniUniversità degli Studi di Napoli, Federico II
Capri – 17 ottobre 2002
A – Le quote
Normativa comunitaria
Normativa nazionale
Questioni aperte sui rapporti tra le due fonti
Normativa comunitaria
Ratio della disciplina e rapporti con il trattato CE Promozione dell’industria
cinematografica europea Rapporti con la disciplina GATS (cd
eccezione culturale) Scelta della base giuridica
Libera circolazione dei servizi audiovisivi
Normativa comunitaria Direttiva 89/552/CEE (mod 97/36/CE)
Quote di trasmissione (art. 4) 50% tempo di trasmissione programmi esclusi
Produttori indipendenti (art. 5) 10% del tempo di trasmissione o 10% del bilancio
Definizione di opera europea (art. 6) Criteri di collegamento Coproduzioni con Paesi terzi
Escluse le televisioni locali (art. 9)
Normativa nazionale Legge n. 122/98 (art. 2)
Quote di trasmissione (commi 1 e 2) Produttori indipendenti - definizione (commi 3 e 4) Quote di investimento (comma 5)
non imposte da direttiva comunitaria 10% introiti pubblicitari
Disciplina speciale per l’emittente pubblica 20% tempo di trasmissione per produttori indipendenti 20% del canone per produzione ed acquisto opere europee
Funzioni dell’Autorità Verificare osservanza dei vincoli Adottare Regolamento di attuazione
Normativa nazionale Delibera AGCOM n. 9/99
Quote di trasmissione (art. 2) Definizione della fascia di maggiore ascolto (co 1) Oscillazioni in difetto: oltre il 7% da motivare (co 3) Calcolo sull’aggregato dei canali appartenenti alla stessa
emittente, salvo minimo 20% per ciascuno (co 4) Produttori indipendenti (art. 3)
Elenco produttori (co. 3) Definizione quote diritti residuali (consultazione pubblica)
Quote di investimento (art. 4) Deroga per i canali tematici (art. 5)
Richiesta motivata per deroga totale o parziale
Normativa nazionale
Modifiche previste dal ddl Gasparri Nuovi obblighi per la concessionaria
pubblica (art. 15(2) lett. l) “il servizio pubblico generale radiotelevisivo
garantisce la destinazione di una quota non inferiore al 15% dei ricavi complessivi annui alla produzione di opere europee, ivi comprese quelle realizzate da produttori indipendenti”
Legge n. 122/98: 20% del canone
Questioni aperte sui rapporti tra le due fonti Modalità di calcolo delle quote in caso
di più canali riferibili ad unico soggetto
Definizioni dei produttori indipendenti Deroga per canali tematici
Rapporto biennale della Commissione (IV rapporto)
B - La pubblicità
Modalità di inserimento dei messaggi pubblicitari
Nuove tecniche pubblicitarie
Inserimento della pubblicità negli intervalli e nel corso dei programmi
I limiti di affollamento
Pubblicità per determinati prodotti
Modalità di inserimento
Il principio della separazione: art. 10, co. 1, TVSF
La pubblicità televisiva e la televendita devono essere chiaramente riconoscibili come tali ed essere nettamente distinte dal resto della programmazione con mezzi ottici e/o acustici.
Il principio dei blocchi: Art. 10, co. 2, TVSF Gli spot pubblicitari e di televendita isolati devono
costituire eccezioni.
I divieti di pubblicità clandestina e subliminale: Art. 10, co.3 e 4, TVSF
Nuove tecniche pubblicitarie Lo split-screen
Divisione dello schermo e trasmissione simultanea di programma e pubblicità
Prassi e legislazioni nazionali Dubbi sulla conformità con TVSF
Split screen
Nuove tecniche pubblicitarie La pubblicità virtuale
La pubblicità virtuale
L’inserimento della pubblicità negli intervalli dei programmi
Il principio generale: art. 11, co. 1, TVSF
- La pubblicità e gli spot di televendita devono essere inseriti tra i programmi.
- Possono essere inseriti anche nel corso di un programma, non pregiudicandone integrità e valore e tenendo conto dei diritti dei titolari, e nel rispetto delle regole di cui ai successivi commi, riferite alle varie tipologie di programmi
L’inserimento della pubblicità negli intervalli dei programmi
I programmi con parti autonome o intervalli: art. 11, co. 2, TVSF
La pubblicità e gli spot di televendita possono essere inseriti soltanto tra le parti autonome o negli intervalli. Esempi.
Interruzioni pubblicitarie nel corso dei programmi
Opere cinematografiche e film per la televisione (art. 11 co. 3). Nozione di “durata programmata”
Funzioni religiose (art. 11, par. 5) Trasmissioni religiose, notiziari, rubriche di
attualità e programmi per bambini (art. 11, par. 5)
Regola residuale: intervallo di venti minuti tra successive interruzioni (art. 11, co.4). Es. Talk show, telefilm ecc.
La disciplina nazionale
Legge n. 223/90, art. 8 Legge n. 122/98, art. 3 Delibera AGCOM n. 538/01/CSP -
Regolamento in materia di pubblicità radiotelevisiva e televendite
Problemi di conformità tra le fonti comunitarie e quelle nazionali
I limiti di affollamento
La disciplina comunitaria (art. 18 ss. TVSF) Limiti giornalieri e limiti orari Le finestre e gli spot di televendita
La disciplina nazionale Legge n. 223/90, art. 8 co. 7 ss. D.M. n. 581/93 I limiti applicabili alla concessionaria pubblica
La questione delle “telepromozioni”
Pubblicità per determinati prodotti Disciplina comunitaria
Prodotti del tabacco (art. 13 TVSF). La pubblicità “indiretta”
Medicinali (art. 14 TVSF) Bevande alcoliche (art, 15 TVSF)
Disciplina nazionale Legge n. 223/90, art. 8 co. 5 DM n. 425/91
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