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IL SISTEMA DELLE VILLE MEDICEE IN TOSCANA -SECONDA PARTE

Chiara Balbarini, Mercè López FortAEDEKA Srl

La discendenza di Cosimo…

Cosimo I de’ Medici

Francesco I +

Giovanna d’Austria +

Bianca Cappello

Ferdinando I

- carriera ecclesiastica

- riprende condizione laicale e si sposa con

Cristina di Lorena

Francesco I(Poggio a Caiano 1541-1587)

Francesco studiò latino, greco, filosofia,storia e alchimia, conosceva bene il francese e il tedesco

“il principe si trova in buon essere et mira con l’occhi questomondo con meraviglia”

studio al servizio della politica

Francesco I è molto diverso da

suo padre Cosimo…

E’ un principe pensatore

interessato all’arte e alla

scienza, per cui appena può fugge dai doveri della politica..

Studiolo di Palazzo Vecchio

https://www.youtube.com/watch?v=6XtC9xp0f8U

Francesco I e l’amore per la scienza

Matrimoni di Stato e leggende nere..La storia di Bianca Cappello

Giovanna d’Austria, moglie di Francesco Idal 1565

Bianca Cappello, amante di Francesco I

Grotta di Francesco I e Bianca Cappelloprogettata dal Buontalenti

tre stanze in successione che rappresentano il percorso dal caos…

attraverso la metamorfosi della materia…..

….fino all’armonia,la bellezza supremadella Venere del Giambologna!

In alto c’era un globo dove nuotavano pesci!! I raggi del sole entravano nella grotta attraverso l’acqua, creando un ambiente subacqueo nella grotta!!

L’età delle feste

Libro della Festa per le Nozze di

Francesco I con Bianca Cappello

Cortile di Palazzo Pitti dove fu rappresentata una battaglia navale (naumachia) per le nozze di Ferdinando I e Cristina di Lorena

Francesco I e Pratolino: la sfida del principe

Pratolino costò 782.000 scudi (il doppio degli Uffizi)

Francesco I è l’ideatore dello straordinario Giardino delle meraviglie di Pratolino insieme al suo architetto di fiducia Buontalenti

Si iniziò costruendo un acquedottoche avrebbe portato acqua

dal Monte Senariodistante 3 km

Particolare della Lunetta di Utens1599-1602

24 ettari destinati al giardino con laghetti, grandi vivai,

sequenze di gamberaie e grotte

Cambiamento radicale rispetto al “giardino all’italiana” con fontane e nicchie

“giardini all’italiana” come a Castello e Petraia: siepi squadrate di bosso

Pratolino: spalliere dialloro, abeti e querce

Pratolino concepito come parco delle meraviglie

“ingegni magnifici”

“opere miracolose”

“stupendi artifici”

Acqua

organi idraulici

Il “Parco degli Antichi”

Ancora leggende nere….

La morte improvvisa di Francesco I e Bianca Cappello a Poggio a Caiano

Pratolino oggi

Rimane solo la Paggeria che fu restaurata e trasformata in villa dai principi russi Demidoff

Giambologna, L’Appennino

“un gigante la cui altezza se fosse ritto sarebbe di braccia69, nella testa stanno settehomini e nel ventre ci ha

una fonte..”

http://www.regione.toscana.it/ville-e-giardini-medicei/giardino-di-pratolino

La Cappella del Buontalentitestimone della Storia

Francesco I aveva acquistato La Magia che poi sarà lasciata a suo figlio…

Ma cambierà proprietari molto spesso….

Nel Settecento sarà decorata dagli stucchi di Domenico Ferretti…

Salone del piano nobile

…artista specializzato in questa tecnica

Il ‘500: contesto storicoDiplomazia, matrimoni e mecenatismo nel Principato

Cosimo I de’ Medici

Isabella +

Paolo Giordano Orsini

Lucrezia +

Alfonso D’Este

Figlie femmine strumenti di potere.. (e se non avevano figli..magari venivano uccise)

A. Bronzino, Ritratto di Cosimo I

Diplomazia e matrimoni:la vera storia di Isabella e Paolo Giordano

Castello Orsini a Bracciano

Cosimo dona alla figlia prediletta, Isabella, la Villa medicea di Baroncelli,(oggi Poggio Imperiale), confinante con Pitti e Boboli, con un’ampia riserva di caccia dove la principessa va a caccia.. Qui si rifugerà il marito Paolo Giordano Orsini in esilio…

Poggio Imperiale e Maria Maddalena d’Austria

La Villa di Cerreto Guidi oggi

Isabella trascorrerà i suoi ultimi giorni a Cerreto Guidi con l’amato marito. Ma qui, secondo la leggenda, sarà strangolata dallo stesso Paolo Giordano per ordine del Granduca Francesco I, suo fratello. In realtà…

In realtà questa leggenda circolò negli ambienti avversi al Granduca Francesco I … e per analogia con la vicenda di

femminicidio a Cafaggiolo di Leonora..

…sventurata moglie di don Pietro dei Medici

Situata su un colle confinante con la regione del Padule di Fucecchio di interesse strategico, la villa fu costruita per volere di Cosimo I come residenza di caccia

Arazzo che raffigura la riserva di cacciacon animali rari

Armi cinquecentesche

Ferdinando succede al fratello morto senza eredi Nel 1587 stipula contratto matrimoniale con Caterina dei Medici

per sposare sua nipote Cristina di Lorenaalla quale Caterina lascia tutto il patrimonio Medici

La committenza di Ferdinando dei Medici: Petraia e Artimino

Ferdinando continuò la politica del fratello accrescendo i possedimenti con l’acquisto di Artimino

Villa La Petraia

Già degli Strozzi, nemici dei Medici, il complesso fu donato nel 1568 da Cosimo I a Ferdinando che ne fece villa con giardino

“Sono stato hoggi à Artimino, et credami Vostra Altezza che vi ho trovato una Primavera” (Lettera di Ferdinando alla moglie Cristina di Lorena, gennaio 1596)

Baldinucci riporta l’aneddoto che Ferdinando, trovandosi un giorno a caccia nel monte Artimino, chiamò Bernardo, e dissegli “Intorno a questo luogo io voglio un palazzo...fa’ presto”

La villa Artimino fu costruita in soli quattro anni..

I numerosi camini dovevano assicurare il riscaldamento durante il periodo invernale della caccia

Sorge al centro dei possedimenti medicei del Montalbano, anello di congiunzione tra le proprietà fondiarie dei granduchi e luogo di ristoro durante gli spostamenti

Il programma iconografico:la celebrazione di Ferdinando negli affreschi della loggia

La celebrazione di Ferdinando dei MediciSoggetti mitologici allusivi delle virtù di Ferdinando

La toilette di Cristina di Lorena

Artimino è un esempio virtuoso di tutela e valorizzazione

Artimino oggi

Il Relais ad Artimino

La strada dalla villa al borgo etrusco di Artimino

Alla morte di Ferdinando la Petraia passò ai suoi eredi..

Nel 1636 Ferdinando II affidò al Volterrano il ciclo di affreschi nel cortile

centrale per esaltare i fasti dei Medici e dell’Ordine di Santo Stefano

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