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"Il sistema ICF e la suaapplicazione in relazione alla
disabilità visiva e allecompetenze tiflologiche
Parte I
Testi realizzati con il fontad alta leggibilità Bianconero ®
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di
Corrado Bortolin
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WHO - World Health Organization
• 1946-48;
• Agenzia delle Nazioni Unite,con autorità di indirizzo ecoordinamento per la salute;
• fornisce direttive in materiadi salute globale;
• elabora programmi di ricercasanitaria;
• stabilisce norme e standard;
• coordina politiche basatesull'evidenza;
• fornisce supporto tecnicoagli stati;
• effettua il monitoraggio e lavalutazione delle tendenze disalute.
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FIC (Family of InternationalClassifications)
Lo scopo della famiglia delleclassificazioniinternazionali è quello di:
• promuovere lo studio, laricerca e la selezione diclassificazioniscientifiche e statistichein campo sanitario;
• evidenziare criteriepidemiologici e statistici
• classificare gli itemssanitari con codiciinternazionali.
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Tutto ha una storia
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International Classification ofHealth Interventions (ICHI)
L’Istituto Australiano di Salutee Benessere ha promosso unaclassificazione per fornireuno strumento comune per laraccolta e l'analisi delladistribuzione e l'evoluzionedegli interventi sanitari afini statistici.
È strutturato con diversi gradidi specificità per l'uso aidiversi livelli dei sistemisanitari, e utilizza unaterminologia comune al finedi consentire lacomparazione dei dati trapaesi e dei servizi.
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In Italia
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L’ICD è …
L'ICD è lo standardstatistico diinformazionesanitaria (permortalità emorbilità) perindirizzi eprotocolli diricerca.
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• La Classificazione Internazionale delle Malattie(ICD) è lo strumento standard internazionale peracquisire dati relativi alla mortalità e alla morbilità(termine statistico indicante la frequenzapercentuale di una malattia in una determinatapopolazione. Per quoziente di m. s’intende il rapportotra il numero dei giorni di malattia moltiplicati per100 e il numero delle giornate lavorative).
• Organizza gli stati di salute con codici diinformazione che vengono utilizzati per le statistichee l'epidemiologia, la gestione sanitaria, l’allocazionedelle risorse, il monitoraggio e la valutazione, laricerca, l'assistenza primaria, la prevenzione e iltrattamento terapeutico.
• Aiuta a fornire un quadro della situazione sanitariagenerale dei paesi e delle popolazioni.
• L’elaborazione ICD-11 terminerà nel 2015.
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Modello concettuale ICD
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Nell’ICD - 10c’è un codice per tutti i malanni
Codi C a p Blocch Descrizione delle categorie di Malattie e traumatismi
H00 07 01 Orzaiolo e calazio
H01 07 01 Altra infiammazione della palpebra
H02 07 01 Altri disturbi delle palpebre
H03 07 01 Disturbi delle palpebre in malattie classificate altrove
H04 07 01 Disturbi dell'apparato lacrimale
H05 07 01 Disturbi dell'orbita
H06 07 01 Disturbi dell'apparato lacrimale e dell'orbita in malattie classificate altrove
H10 07 02 Congiuntivite
H11 07 02 Altri disturbi della congiuntiva
H13 07 02 Disturbi della congiuntiva in malattie classificate altrove
H15 07 03 Disturbi della sclera
H16 07 03 Cheratite
H17 07 03 Cicatrici ed opacita' corneali
H18 07 03 Altri disturbi della cornea
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Nell’ICD - 10c’è un codice per tutti gli eventi
Cod Cap Blocchi Descrizione della categoria di modo lesione
V01 20 01 Pedone traumatizzato in scontro con ciclo a pedali
V02 20 01 Pedone traumatizzato in scontro con veicolo a motore a due o a tre ruote
V03 20 01 Pedone traumatizzato in scontro con auto, furgoncino o furgone
V04 20 01 Pedone traumatizzato in scontro con veicolo da trasporto pesante o autobus
V05 20 01 Pedone traumatizzato in scontro con treno o veicolo ferroviario
V06 20 01 Pedone traumatizzato in scontro con altro veicolo non a motore
V09 20 01 Pedone traumatizzato in altri e non specificati accidenti da trasporto
V10 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con pedone o animale
V11 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con altro ciclo a pedali
V12 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con veicolo a motore a due o a tre ruote
V13 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con auto, furgoncino o furgone
V14 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con veicolo da trasporto pesante o autobus
V15 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con treno o veicolo ferroviario
V16 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con altro veicolo non a motore
V17 20 02 Ciclista traumatizzato in scontro con oggetto fisso o fermo
V18 20 02 Ciclista traumatizzato in accidente da trasporto senza scontro
V19 20 02 Ciclista traumatizzato in altri e non specificati accidenti da trasporto
V20 20 03 Motociclista traumatizzato in scontro con pedone o animale
V21 20 03 Motociclista traumatizzato in scontro con ciclo a pedali
V22 20 03 Motociclista traumatizzato in scontro con veicolo a motore a due o a tre ruote
V23 20 03 Motociclista traumatizzato in scontro con auto, furgoncino o furgone
V24 20 03 Motociclista traumatizzato in scontro con veicolo da trasporto pesante o autobus
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ICIDH
“Sono tre gli aspettifondamentali perqualsiasi tentativo divalutare l'efficacia deiprocessi di assistenza allasalute:
• i contatti realizzati conil sistema;
• la risposta del sistema alcontatto,
• l'esito di contatto”
da Introduzione
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Accertamento Invalidità
• Decreto Ministeriale - Ministerodella Sanità - 5 febbraio 1992 -"Approvazione della nuova tabellaindicativa delle percentualid'invalidità per le minorazioni emalattie invalidanti.” (Pubblicatonella Gazz. Uff. 26 febbraio 1992,n. 47, S.O.) Nota: il testocontiene le rettifiche introdottedal Decreto ministeriale 14giugno 1994
• ICD-9-CM ("InternationalClassification of Diseases, 9threvision, Clinical Modification"),la quale è stata utilizzataordinariamente a partire dal 1979.
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Tabella DM 5/2/92
• La diminuzione del visus deve essereintesa dopo correzione a meno chel'anisometropia sia tale che la lentenecessaria sia di gradazione troppoelevata; nel tal caso si devonoaggiungere cinque punti percentuali.
• - Le eventuali perdite campimetricheche possono rilevarsi in caso diglaucoma congenito od acquisitodevono essere valutate a parte. - Lavalutazione dei deficit visivibinoculari si effettua secondo laspecifica tabella allegata, nella qualel'acutezza visiva centrale è indicatanella prima colonna orizzontale per unocchio e verticale per l'altro. Al puntod'incontro delle due colonne, si leggela percentuale d'invalidità. Èimportante sottolineare che l'acutezzavisiva centrale indicata è quellarelativa al visus residuo.
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Tabella ICD9
• 369 Cecità e ipovisione Nota:Il danno visivo si riferisce a limitazioni funzionali dell̓ occhio (ad esempioriduzione dell̓ acuità visiva o del campo visivo). Deve essere distinta dalla disabilità visiva, che indica unalimitazione della capacità individuale (ad esempio limitata capacità di leggere, capacità professionale), eda handicap visivo, che indica una limitazione dell̓ indipendenza personale e socioeconomica (adesempio limitata mobilità, limitata possib ilità di lavoro).I livelli del danno definiti nelle tavole sono basatisulle raccomandazione del WHO Study Group on prevention of b lindness (Ginevra, 6-10 novembre1972; WHO Technical Report Series 518), e dell̓ nternational Council of Ophtalmology (1976).Si notiche le definizioni di cecità variano nelle diverse situazioni.Per i rapporti internazionali WHO definisce lacecità come danno profondo. Questa definizione può essere applicata alla cecità di un occhio (369.1,369.6) e alla cecità dell̓ individuo.
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Gli obiettivi nel 1980
Il divario possibilità-capacità cioè la discrepanza tra ciò che isistemi di assistenza alla salute possono fare e ciò che potrebberofare, costituisce uno dei più grandi cambiamenti per chi si occupadi salute e benessere. La speranza ampiamente condivisa è che ilmiglioramento nella disponibilità di informazioni rilevantipotrebbe dare un importante contributo allo sviluppo di politichepiù appropriate per la soluzione dei problemi. … Si presume che laqualità delle scelte sarebbe ancora più elevata se fosseincrementato il grado con cui le decisioni sono correlate alleinformazioni (una descrizione della situazione di fatto). Laclassificazione schematizzata di questo manuale si offre comequadro concettuale per facilitare la trasmissione di taliinformazioni.
Da Prefazione 1980
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Dall’Introduzione del 1980
• Il manuale (correlato alle conseguenze della malattia) contiene tre distintee differenti classificazioni, ciascuna correlata a differenti livelli diesperienza conseguenti alla malattia
• La menomazione (codice I) riguarda le anomalie della struttura, dell’aspettoo funzione di un organo o apparato risultante da qualsiasi causa. Lemenomazioni rappresentano i disturbi a livello organico.
• La disabilità (codice D) riflette le conseguenze della menomazione dicompetenze funzionali ed attività da parte dell'individuo; le disabilitàrappresentano quindi i “disturbi” a livello della persona.
• Gli handicap (H codice) riguardano gli svantaggi sperimentati dall'individuoa seguito degli eventi di menomazione e disabilità; gli handicap, pertanto,riflettono l'interazione e l’adattamento dell’individuo con il suo ambiente.
• La definizione di handicap è quella più problematica. La struttura dellaclassificazione di handicap è radicalmente diversa da tutte le altreclassificazione IDC correlate. Le voci non sono classificate singolarmente oper le loro caratteristiche ma secondo ma in stretta relazione con lecircostanze in cui le persone con disabilità possano venire a trovarsi,circostanze che possono mettere un individuo in condizioni di svantaggiose paragonato ad un coetaneo considerato come “normale” dalla società.
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ICIDH - Menomazioni
• Menomazioni della capacità intellettiva
• Menomazioni del linguaggio e dellaparola
• Altre menomazioni psicologiche
• Menomazioni auricolari
• Menomazioni oculari
• Menomazioni viscerali
• Menomazioni scheletriche
• Menomazioni deturpanti
• Menomazioni generalizzate, sensoriali edi altro tipo
ICIDH - Disabilità
• Disabilità nel comportamento
• Disabilità nella comunicazione
• Disabilità nella cura della propriapersona
• Disabilità locomotorie
• Disabilità dovute all’assetto corporeo
• Disabilità nella destrezza
• Disabilità circostanziali
• Disabilità in particolari attività
• Altre restrizioni all’attività
ICIDH - dimensione dell’ handicap
• Handicap nell’orientamento
• Handicap nell’indipendenza fisica
• Handicap nella mobilità
• Handicap occupazionali
• Handicap nell’integrazione sociale
• Handicap nell’autosufficienzaeconomica
• Altri handicap
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ICIDH e disabilità visiva
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1980 Disabilità visiva ICIDH
• Cecità
– Profonda
– Quasi totale
– Totale
• Ipovisione
– Moderata
– Severa
• Acuità visiva
• Campo visivo
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ICIDH e protezione sociale
• Legge 5 febbraio 1992, n. 104
"Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e idiritti delle persone handicappate.”
• Legge 28 agosto 1997, n. 284
"Disposizioni per la prevenzione della cecità e per lariabilitazione visiva e l'integrazione sociale elavorativa dei ciechi pluriminorati”
• Legge 8 novembre 2000, n. 328
"Legge quadro per la realizzazione del sistema integratodi interventi e servizi sociali"
• Legge 3 aprile 2001, n. 138
“Classificazione e quantificazione delle minorazionivisive e norme in materia di accertamenti oculistici”
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ICIDH e scuola
• Legge 4 agosto 1977, n. 517.
"Norme sulla valutazione degli alunni esull'abolizione degli esami di riparazione nonchéaltre norme di modifica dell'ordinamentoscolastico”
• CM- Ministero P. Istruzione 03/09/1985 n. 250
"Azione di sostegno a favore degli alunni portatoridi handicap.Legge - 05/02/1992 n. 104
• Decreto del Presidente della Repubblica - 24/02/1994
"Atto di indirizzo e coordinamento relativo aicompiti delle unità sanitarie locali in materia dialunni portatori di handicap."
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ICIDH e barriere/accessibilità
• Legge - 28/02/1986 n. 41
"Disposizioni per la formazione del bilancioannuale e pluriennale dello Stato (Leggefinanziaria 1986).
• Legge 9 gennaio 1989, n. 13
"Disposizioni per favorire il superamento el'eliminazione delle barriere architettoniche negliedifici privati.”
• DPR - 24/07/1996 n. 503
"Regolamento recante norme per l'eliminazionedelle barriere architettoniche negli edifici, spazie servizi pubblici.”
…
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Le premesse per il cambiamento
• L'ICIDH ha lo scopo di offrire un quadro concettuale per le informazioni; il quadroconcettuale è rilevante per le conseguenze a lungo termine della malattia, delle lesionio delle disfunzioni; è applicabile sia per la cura della salute, compresi la diagnosiprecoce e la prevenzione, sia per la riduzione delle barriere ambientali e sociali.
• La sua prima applicazione è stata quella di descrivere le circostanze in cui si trovano lepersone con disabilità in una vasta gamma di contesti (setting). L'ICIDH è statodirettamente applicato nella cura degli individui, nella diagnosi e trattamento, nellaquantificazione dei risultati del trattamento, come nella valutazione per il lavoro enelle informazioni.
• A livello concettuale e politico, l'uso del lCIDH ha cambiato il modo in cui le disabilitàstesse, le persone con disabilità, e il ruolo dell’ambiente fisico e sociale sono cambiatinell’evoluzione del concetto di handicap. Ha anche cambiato alcune progetti politici,la pianificazione e le reazioni amministrative dei governi, delle organizzazioni e gliindividui relativamente a questi concetti.
• Un compito importante nella revisione della ICIDH sarà quello di chiarire il ruolo e leinterrelazioni tra i fattori ambientali che concorrono alla definizione e allo sviluppodei diversi aspetti affrontati dalla ICIDH, in particolare - ma non esclusivamente -quello di handicap.
Dalla Prefazione ICICDH all’edizione del 1993
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