la conoscenza del corpo umano - didattica differenziata

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LA CONOSCENZA DEL CORPO UMANO

UNA LUNGA SCOPERTA

= scienza che studia la struttura del corpo umano

Il primo a usare la parola anatomia fu il filosofo e scienziato greco Aristotele (384-322 a.C.)

• PAPIRI EGIZIANI, RISALENTI A CIRCA TRENTAMILA ANNI PRIMA DI CRISTO

• IPPOCRATE (460-377 a.C.), MEDICO GRECO, È STATO SOPPRANOMMINATO “PADRE DELLA MEDICINA” POICHÉ È STATO IL PRIMO A INSEGNARE L’ANATOMIA UMANA E A SCRIVERE UN CODICE DEONTOLOGICO, CHIAMATO “GIURAMENTO DI IPPOCRATE”, CHE OGNI MEDICO, ANCHE AI NOSTRI GIORNI, DEVE PRONUNCIARE E RISPETTARE.

• La legge di Roma proibiva qualsiasi violazione dell’integrità del corpo umano e dei cadaveri.

• Claudio Galeno È UN MEDICO DI PERGAMO CHE PRATICAVA LA DISSEZIONE SUGLI ANIMALI. HA DESCRITTO CON ESATTEZZA IL PERCORSO DEL SISTEMA NERVOSO DAL CERVELLO AI MUSCOLI E HA STUDIATO IL RUOLO DEI NERVI NEL MOVIMENTO DEI MUSCOLI.

Lo studio dell’anatomia continuò a essere ostacolato dalla concezione cristiana del rispetto del cadavere per la salvaguardia dell’anima.

I primi medici erano specializzati in salassi: prelevano sangue al paziente per liberarlo dai mali di cui soffriva (“togliere il cattivo sangue”). I medici sapevano che il corpo era formato da liquidi diversi:

Sangue Sudore umori Saliva

• André Vesale (1514-1564) era un medico fiammingo è il padre dell’anatomia moderna. Non solo sezionava i corpi umani ma anche quelli degli animali. Nel 1543 pubblicò un trattato di anatomia De humani corporis fabrica, in sette volumi, illustrato da una artista olandese, allievo di Tiziano. Il libro ancora oggi è considerato una delle più grandi opere scientifiche mai realizzate.

In quest’opera il pittore rappresenta il dottor Tulp mentre disseziona il cadavere di un criminale.

Precisamente è dipinto il taglio del braccio sinistro per studiarne i tendini e il modo in cui sono legati alle dita.

In quell’epoca, non esistendo la refrigerazione, si potevano dissezionare i corpi solo nei mesi freddi invernali.

• Leonardo è stato il primo a studiare i muscoli e a misurarli: voleva perfezionare il realismo dei suoi disegni rispettando la proporzione dei corpi e la precisione del movimento.

• Leonardo nei suoi codici scrive il Corpus degli studi anatomici, dove riporta informazioni scientifiche accompagnati da disegni a matita su organi, muscoli e apparato scheletrico.

Michelangelo Buonarroti non era néuno scienziato, né un matematico,ma era un appassionato degli studi dianatomia di Leonardo e scolpirà edipingerà corpi forti e muscolosi perevidenziare la perfezione e lapotenza del corpo umano.Secondo alcuni scienziati della JohnsHopkins university, avrebbenascosto delle rappresentazionineuroanatomiche nei suoi affreschi.

Creazione dell'uomo

La creazione dell'uomo

Gli ignudi

Anche Raffaello si occupò di anatomia non in modo scientifico come Leonardo, ma da un punto di vista estetico. Infatti egli metterà in luce la dolcezza del volto delle sue madonne e la rotondità e morbidezza dei corpicini dei suoi angioletti.

Tuttavia anche Raffaello, su ispirazione di Michelangelo, dipingerà degli Ignudi.

Madonna della seggiola San Giovanni nel deserto

Alcuni scienziati creavano delle tecniche per penetrare nel corpo del piccolo Anton Van Leeuwenhoek (1632-1723).

Anton Van Leeuwenhoek inventò il microscopio e potè così descrivere per la prima volta gli spermatozoi degli insetti, dei cani e dell’uomo e dare il via allo studio del mondo invisibile a occhi nudo.

Giuramento moderno di Ippocrate

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che copio e dell'impegno che assumo, giuro:

Di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;

Di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza e osservando le norma deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultano in contrasto con gli scopi della mia professione; Di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto

del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;

Di astenermi dall' “accanimento” diagnostico e terapeutico;

di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.

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