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La psicologia russa
La psicologia (1879)
Filosofia Astronomia Fisiologia Biologia
Strutturalismo
Funzionalismo
Riflessologiae scuola storico-culturale
Gestalt
Comportamentismo
Psicoanalisi
Piaget e Scuola di Ginevra
Cognitivismo
Neuroscience
1879
oggi
La psicologia russa
• Le scuole sovietiche più importanti sono
• A) la SCUOLA RIFLESSOLOGICA
• B) la SCUOLA STORICO-CULTURALE
La psicologia russa
La Riflessologia
• Alla corrente riflessologica appartengono Secenov, Bechterev, Pavlov e i pavloviani.
• In senso più stretto per “riflessologia” si intende la scuola fondata da Bechterev, e che si sviluppa tra il 1910-1930
• Il precursore della corrente riflessologica è Secenov (1829-1905) padre della fisiologia russa, che si formò in Europa con Helmholtz.
La psicologia russa
La Riflessologia
sostiene che i processi psichici sono riducibili a riflessi, processipuramente fisiologici ed elementari.
La psicologia russa
La Riflessologia
• Secenov (1829-1905) conferì la prima formulazione della concezioneriflessologica, formulando una teoria materialistica dei processipsichici
La psicologia russa
La Riflessologia
Secenov sostiene che:
sia nei processi comportamentali elementari che in quelli più
complessi, il meccanismo di base è sempre lo stesso:
l’arco riflesso --> stimolo - centro nervoso - reazione
(ripreso dalla FISIOLOGIA!!!)
Dalla Fisiologiaarco riflesso :
….Vi ricordate?
Dalla Fisiologia
ALTRE Conseguenze per la Psicologia:
• Concetti importanti in tal senso sono quello dell’ arco riflesso : stimolando determinati recettori sensoriali, si provocano automaticamente (senza intervento della volontà) delle risposte automatiche
(si parla di “arco” perché il substrato nervoso è composto di una parte “afferente” e da una parte “efferente”
….Vi ricordate?
Dalla Fisiologia
• Conseguenze per la Psicologia:
• Il Concetto di Arco riflesso verrà ripreso dalla PSICOLIGA RUSSA nel 900 : esattamente dalla SCUOLA RIFLESSOLOGICA che indagava i processi di Apprendimento Animale
….Vi ricordate?
La psicologia russa
La Riflessologia
• per i processi comportamentali elementari, quelli automatici, involontari (ritrarre la zampa da uno stimolo doloroso) si ha il “riflesso spinale” (il centro nervoso coinvolto è il midollo spinale)
• per i processi comportamentali più complessi, superiori, si ha il “riflesso cerebrale” (il centro nervoso coinvolto è il cervello, centro nervoso superiore).
La psicologia russa
La Riflessologia in SINTESI:
• Tutti i processi inclusi quelli psichici sono riducibili a riflessi
• Ogni contenuto psichico (lingua, ricordi, emozioni) deriva dalrapporto individuo-ambiente, ed è acquisito secondo il meccanismodei riflessi durante lo sviluppo ontogenetico (oggetto di ricerca dellafisiologia).
La psicologia russa
La Riflessologia
• Vladimir M. Bechterev: (1857-1927) (neuropsichiatra e psicologo)fonda la scuola riflessologica, che si diffonderà in Russia tra il 1910-30.
• Il suo obiettivo era quello di fondare una psicologia oggettiva esperimentale, priva di riferimenti spiritualistici e introspettivi, conoggetto di indagine i riflessi, da lui chiamati “riflessi associativi”.
La psicologia russa
La Riflessologia
• Bechterev fonda la riflessologia come concezione generale unitaria di tutti i fenomeni fisiologici, psicologici e sociali: i riflessi sono alla base di tutta l’attività psichica e anche alla base dei processi più complessi come quelli sociali.
La psicologia russa
La Riflessologia
• Nella concezione di Bechterev sono privilegiati i riflessi motori (adifferenza di Pavlov, che come vedremo privilegiava l’attività riflessavegetativa).
• Lo studio dell’attività motoria durante il comportamento permetteuna conoscenza più approfondita del comportamento non solo neglianimali, ma anche nell’uomo.
La psicologia russa
La Riflessologia
• Gli allievi di Bechterev svilupparono la:
“riflessologia genetica” che consiste nello studio dello sviluppo dei riflessi associativi nella prima infanzia.
La psicologia russa
La Riflessologia
• Pavlov (1849 -1936) è stato un fisiologo, medico ed etologo russo, ilcui nome è legato alla scoperta del riflesso condizionato.
• elabora la più importante concezione sistematica delle basifisiologiche del comportamento.
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La Riflessologia
• Pavlov parte dall’osservazione della “secrezione psichica”: fenomeno per cui il cane salivava non solo quando il cibo veniva a diretto contatto dei recettori gustativi, ma anche in sua assenza (quando semplicemente si aspettava questo).
• Questa reazione in assenza dello stimolo relativo è denominata riflesso condizionato.
La psicologia russa
La Riflessologia
• Pavlov osservando i cani e i processi di salivazione formulò
la sua teoria del Condizionamento Classico.
• Questo gli valse il premio Nobel in Fisiologia nel 1904
La psicologia russa
La Riflessologia
• Condizionamento classico (PAVLOV): è una forma di apprendimento in cui le risposte riflesse sono associate a nuovi stimoli
• Condizionamento classico (PAVLOV): si ha quando uno stimolo neutro evoca una risposta dopo essere stato associato ad uno timolo che suscita di per sé la stessa risposta spontanea
La psicologia russa
La Riflessologia
Pavlov parte dall’osservazione della “secrezione psichica”: fenomeno per cui il cane salivava non solo quando il cibo veniva a diretto contatto dei recettori gustativi, ma anche in sua assenza (quando semplicemente si aspettava questo).
Questa reazione in assenza dello stimolo relativo è denominata riflessocondizionato.
Condizionamento di Pavlov
• Pavlov scoprì che era possibile far salivare il cane anche in presenza di uno stimolo che solitamente non evocava questa risposta in nessun animale (es con un suono)
• Cioè uno stimolo NEUTRO (il suono) poteva diventare uno Stimolo Condizionato (es il cibo).
Condizionamento di Pavlov
• Nel CONDIZIONAMENTO CLASSICO
uno stimolo neutro (SN) come il suono di un campanello viene abbinato aduno stimolo incondizionato (SI) (come la presentazione del cibo).
Dopo diverse presentazioni in cui i due stimoli sono associati, lo stimolo primaneutro (il suono) riesce DA SOLO a produrre la risposta di salivazione. Cosi lostimolo neutro è diventato uno stimolo CONDIZIONATO (SC), e la risposta disalivazione prodotta dal suono viene chiamata Risposta Condizionata (RC).
Condizionamento di Pavlov• Nel CONDIZIONAMENTO CLASSICO
SI è uno stimolo che in un ORGANISMO produce COSTANTEMENTE una datarisposta SPONTANEA
RI è una risposta AUTOMATICA evocata in modo COSTANTE da uno stimoliincondizionato (SI)
SC è uno stimolo che è inizialmente NEUTRO e non produce alcuna reazionecostante in un organismo. Tuttavia quando viene abbinato nel tempo ad unostimolo incondizionato, diventerà sufficiente a produrre una risposta
RC è la risposta che assomiglia ad una rispostaincondizionata ma è prodottada uno stimolo condizionato
La ricerca di Pavlov
• Pavlov (1927) scoprì che, suonando un campanello mentre simostrava del cibo ad un cane affamato, e ripetendo questaserie di eventi varie volte, si portava il cane a salivare al solosuono del campanello.
La ricerca di Pavlov
Mentre la salivazione alla vista del cibo poteva essere considerata
una risposta naturale (o non condizionata), la salivazione al suono
del campanello doveva essere acquisita come risposta
condizionata.
Fasi del condizionamento
Prima del condizionamento
SN (suono) -------- Nessuna risposta
SI (cibo) ---------- RI (salivazione)
Durante il condizionamento
SN (suono)
seguito da
SI (cibo) ---------- RI (salivazione)
Dopo il condizionamento
SC (suono) ------- RC (salivazione)
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La Riflessologia
• il paradigma di Pavlov è detto “Condizionamento classico" o"rispondente": la risposta segue lo stimolo (lo stimolo elicitanteprecede la risposta);
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La Riflessologia
• I riflessi condizionati consentono di reagire in modo più adattativo all’ambiente: l’animale oltre alle reazioni riflesse in presenza degli stimoli diretti, può apprendere a reagire, in modo anticipato, ad altri stimoli che segnalano gli stimoli a cui l’animale dovrebbe reagire successivamente.
• La Riflessologia
• I processi di acquisizione dei riflessi condizionati sarebbero stati comuni agli animali e all’uomo.
• Pavlov aveva però distinto due sistemi di segnalazione (di variazione dell’ambiente per la regolazione del comportamento):
1) il primo comune agli animali e all’uomo era quello dei riflessi condizionati appena descritti
2 ) il secondo, solo per la specie umana, era la capacità di utilizzare come stimoli condizionati gli stimoli verbali (per segnalare le variazioni dell’ambiente e regolare di conseguenza il comportamento).
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Pavlov
• Il maggior contributo di Pavlov è:
La determinazione dei parametri essenziali, del necessario bagaglio teorico sperimentale e della necessaria terminologia per innumerevoli
esperimenti successivi condotti da altri.
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Le scuole sovietiche : La scuola storico culturale
• Esponente principale della scuola storico-culturale è Vygotskij (1896-1934).
• Insieme a Leontjev e Lurija
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La scuola storico culturale
• Vygotskij nodi fondamentali delle sue teorizzazioni e punti di indagine sono stati:
1) il rapporto tra il comportamento degli animali e quello dell’uomo.
2) lo sviluppo delle funzioni psichiche dal bambino all’uomo.
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La scuola storico culturale
La prospettiva vygotskijana è quindi in primo luogo evolutiva:
• sia in senso filogenetico: animale-->uomo
• sia in senso ontogenetico: bambino-->uomo
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La scuola storico culturale
La teoria storico-culturale si fonda su:
• teoria del condizionamento storico-sociale dei processi mentali: losviluppo di funzioni complesse come il linguaggio e altri processicognitivi ha come condizione necessaria l’interazione dell’individuocon l’ambiente sociale.
• quanto è appreso in tale ambiente viene progressivamenteinteriorizzato e costituisce le regole, le strategie e i contenutidell’attività psichica.
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La scuola storico culturale
• Il pensiero e il linguaggio
Vygotskij elabora una teoria che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento fondamentale per coloro che indagano lo sviluppo e la relazione tra pensiero e linguaggio
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La scuola storico culturale
• Il pensiero e il linguaggio
Il pensiero e il linguaggio hanno due radici genetiche differenti:
-sia negli animali che nel bambino piccolo vi sono forme più o meno evolute di attività intellettiva (soluzione di problemi, adattamento all’ambiente). Queste attività possono essere indipendenti dal linguaggio.
-Il bambino può usare forme primitive di linguaggio senza implicare processi intellettivi o di pensiero, ma per comunicare stati emotivi, richiamare l’attenzione dei genitori, ecc.
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La scuola storico culturale
• Il pensiero e il linguaggio
Il pensiero e il linguaggio hanno due radici genetiche differenti:
-Intorno ai due anni circa il pensiero e il linguaggio cominciano ad interagire: il linguaggio diventa strumento di comunicazione alle altre persone della propria attività di pensiero e di regolazione del proprio comportamento in base alle strategie e alle regole adottate dal bambino.
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La scuola storico culturale
• Il linguaggio:
-distinzione tra funzione comunicativa e funzione regolativa del linguaggio
-l’interiorizzazione del linguaggio, interiorizzazione della funzione regolativa del linguaggio
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La scuola storico culturale
Il linguaggio
• in un primo stadio, il linguaggio è utilizzato come strumento di comunicazione con altre persone ed è espresso a voce alta--> funzione comunicativa del linguaggio che si sviluppa intorno a 1 anno e mezzo-2 anni;
• successivamente il linguaggio viene usato come strumento di regolazione del comportamento --> funzione regolativa del linguaggio che si sviluppa intorno ai 4 anni.
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La scuola storico culturale
Il linguaggio
• Dai 4 fino ai 7 anni, la funzione regolativa del linguaggio vienesvolta a voce alta (come si osserva soprattutto quando il bambinodovendo risolvere un problema difficile “ricorda” a se stesso a vocealta le operazioni che deve compiere)--> tale fase è detta “fase dellinguaggio egocentrico”;
• solo dopo i 7 anni, tramite un processo graduale, si hal’interiorizzazione del linguaggio come strumento di regolazionedelle proprie azioni.
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La scuola storico culturale
• linguaggio esteriore e linguaggio interiore
-il linguaggio interiore è frammentario, abbreviato
-il linguaggio esteriore, quello che usiamo quando parliamo con un’altra persona, è più disteso e completo.
• Queste differenze si ripercuotono sul piano grammaticale e sintattico, per cui possiamo studiare la trasposizione dei contenuti di pensiero in specifiche forme linguistiche a seconda delle funzioni che il linguaggio assolve di momento in momento.
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La scuola storico culturale
• Lurija: (1902-1977) medico, sociologo e psicologo sovietico, si interessa ai:
-processi emotivi e dinamici
-(con Vygotskij) lo sviluppo del linguaggio e dei processi cognitivi
-ricerche neuropsicologiche
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La scuola storico culturale
• In riferimento alle ricerche neuropsicologiche, si occupa:
a) disturbi dei processi psichici conseguenti a lesioni cerebrali;
b) basi cerebrali della memoria e del linguaggio.
La psicologia russa
La scuola storico culturale
• Evidenza importante, sviluppata in tal senso, è che la stretta relazionetra cervello e ambiente spiega come le lesioni cerebrali producanodisturbi differenziati da individuo a individuo a seconda delle loroabitudini, della loro lingua, della loro cultura e altre variabili (da quil’importanza allo studio di casi individuali di cerebrolesi).
• A lurjia si devono i primi tentativi di ANALISI DELL’AFASIA
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