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La qualitànella progettazione eTwinning
(Antonio Loddo / USR Sardegna – Gabriella Orlando / USR Abruzzi)
SEMINARI eTwinning di 3° livelloSEMINARIO CENTROHOTEL VICTORIA – MONTECATINI
10/11 OTTOBRE 2006
antonio.loddo@gmail.com
gabriellaorlando@infinito.it
WORKSHOP N° 1Gruppo A
Relatore - Isp. Antonio LoddoU.S.R. Sardegna
antonio.loddo@gmail.com
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Progettazione
e dimensione europea
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La buona riuscita di un progetto è affidata
non solo al conseguimento degli obiettivi prefissi, ma anche - e forse soprattutto - al percorso seguito è fondamentale
valutare
la modalità di coinvolgimento reciproco dei partner
La progettazionein un gruppo di lavoro transnazionale
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La progettazionein un gruppo di lavoro transnazionale
Progettare tenendo conto dell’idea e delle tematiche da cui muove il progetto (per indirizzare le proprie attività verso il conseguimento di obiettivi condivisi a livello di team di lavoro)
costruendo la collaborazione ° con attori distanti ° rappresentanti di culture diverse
adottando nuovi metodi di lavoro
lasciandosi mettere in discussione (in uno scambio che la virtualità può rendere frequente)
permettendo di gestire il “come vuoi, quando vuoi, dove vuoi” dell’informazione, meglio degli incontri in presenza
Analisi di contesto
• Società della conoscenza• Autonomia• Piano dell’Offerta Formativa• Promozione dello sviluppo della scuola• Caratteristiche dell’innovazione• La road map della progettazione
etwinning in dimensione europea
e
twinnig
e
twinnig
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dal Consiglio Europeo di Lisbona 2000
Obiettivo strategico:Diventare l’economia basata sullaconoscenza più competitiva e dinamicadel mondo,
in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoroe una maggiore coesione sociale.
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Società della conoscenza
Mondializzazione degli scambi, società dell’informazione, progresso
scientifico e tecnico
nell’impresa a nuove forme di lavoro a scuola a nuove forme di
sapere
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Competenze Disponibilità alla Mobilità Dis/Occupazione
mondo del lavoro
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AUTONOMIA è uno strumento di LIBERTÀ in
I.I.S.S. grado di operare
un rinnovamento ed un cambiamento
a livello di:
• SISTEMA favorisce un sistema formativo di qualità più
rispondente alla domanda, attraverso modelli di
gestione ed organizzazione di autogoverno;
• SINGOLO favorisce la formazione di cittadini autonomi
attraverso percorsi didattici differenziati.gabriellaorlando@infinito.it
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Macroindicatori dell’autonomia
responsabilità
flessibilità
integrazione
Integrazione della progettazione col PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
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AUTONOMIA CAMBIAMENTO PROGETTAZIONE (POF) intenzionalità OBIETTIVI condivisi chi, che cosa, come, quando, perché Int.
responsabilità flessibilità integrazione EE.LL. Prs
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La progettualità innovativasi esprime
• nei contenuti
• nei processi
• nell’organizzazione
flessibilità
integrazione
responsabilità
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In linea con la normativa del sistema d’istruzione (D.P.R. n. 275/1999 - Legge n.
53/2003)
• Art. 2 c.1: richiamo alla dimensione europea nelle dichiarazioni dei principi direttivi del sistema educativo di istruzione e di formazione
• Indicazioni Nazionali: OSA per l’educazione alla convivenza civile
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e con….. la Risoluzione 24 maggio 1988 adottata dal Consiglio dei Ministri dell’Istruzione
Obiettivi che tendono• a rafforzare il senso dell’identità europea, • a preparare i giovani allo sviluppo economico e
sociale della CE,• a renderli consapevoli dei vantaggi che essa
rappresenta,• a migliorare la loro conoscenza della CE sotto
l’aspetto fisico, storico, culturale, economico e sociale.
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fase di preparazione : Definizione (tema, idea, obiettivo) Evidenziare il collegamento tra idea progettuale i bisogni formativi e le caratteristiche delle scuole dei partners del gemellaggio Elementi (età, area curricolare, lingua/e) Tempi di realizzazione Descrizione dei compiti
Road map
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Mailing list e conoscenza partner
Pianificazione del gruppo di lavoro (tra i partners)
Condivisione e pubblicazione dei risultati e prodotti
Attività finali (valutazione, diffusione)
processo:
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fase di valutazione :
Feedback Monitoraggio Miglioramento
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MOTIVI DI INSUCCESSO DI UN PROGETTO
sottostima complessità e dimensione di un progetto
difetto di comunicazione
assenza di risultati concreti nel processo
aggiunta o modifica di requisiti non condivisi
aspettative differenti tra i partners
mancanza di chiarezza degli obiettivi
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e ancora …….
mancanza di incentivi-valorizzazione del personale
mancanza di metodo nella gestione del progetto
inadeguatezza di analisi delle criticità
inadeguatezza dei sistemi informativi
mancanza di documentazione
“ Piccolo è bello
se appartieni a qualcosa di più grande ”
Federico Butera
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Report del gruppo A
Isp. Antonio Loddo
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• MODALITA’ DI LAVORO DEL GRUPPO
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Breve presentazione in power-point dell’workshop da parte del relatore
Interlocuzioni dei corsisti
Presentazione della progettazione delle scuole
Lavoro in piccoli gruppi sulla scheda di progettazione
“Ideazione e progettazione eTwinning”
• Punti nodali
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-Difficoltà di coinvolgimento delle componenti scolastiche e di condivisione del processo, anche nella progettazione “eTwinning”; -Necessità di attivare riflessioni sulla rielaborazione del curricolo in chiave europea ( attraverso tavoli di lavoro, gruppi interdisciplinari )
-Organizzare il coinvolgimento degli Enti Locali ed atri attori rendendoli partecipi nella scelta di obiettivi prioritari in dimensione europea nei curricoli
-Dalla fase di registrazione alla definizione del progetto e allo sviluppo delle successive azioni con i partners la piattaforma risulta di difficile gestione
-Necessità di adottare strumenti di certificazione europea delle attività e di riconoscimento professionale per il personale
• Punti di forza
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-E’ emerso dalle scuole grande fervore su attività transnazionali legate ai Programmi Comunitari; in alcuni casi eTwinning si inserisce e sviluppa partenariati già attivati
-È stato sottolineata l’importanza dell’uso delle lingue veicolari o CLIL che eTwinning mette in evidenza e valorizza
-In alcune scuole, soprattutto del settore primario, il coinvolgimento delle componenti scolastiche ed extrascolastiche ha permesso il raggiungimento di obiettivi di qualità e di crescita del successo scolastico (Emilia Romagna)
-Le scuole della Sardegna, alla conclusione del progetto, hanno avuto e hanno l’opportunità di pubblicare on-line sul sito del Nucleo “Europa dell’Istruzione” (http://europa.itisgiua.it) i prodotti del gemellaggio, per una socializzazione e diffusione dell’esperienze.
• Presentazione di esperienze progettuali
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Tra le molte informazioni e presentazioni delle esperienze di progettazione eTwinning delle scuole, da parte dei dirigenti e dei docenti presenti all’workshop, è stata particolarmente seguita e apprezzata la testimonianza della Prof.ssa Paola Atzeri, dell’ITAS “Deledda” di Cagliari, la quale, on-line, ha presentato e illustrato il progetto “Il nostro quotidiano”, già concluso,in gemellaggio con una scuola polacca.
L’Workshop è risultatoassai partecipato e produttivo!Ad maiora!(Antonio Loddo)
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