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Scuola di Formazione Teologica

San Pier Crisologo

Ravenna

L’uomoL’uomo

nell’Antico Testamento

appunti per gli studenti

a cura del prof. don Gianni Passarella

anno 2015/2016

IV LEZIONE

Sommario:

- L’uomo a immagine di Dio

- L’uomo creato per l’altro- L’uomo creato per l’altro

- L’uomo credente

- L’uomo liberato per essere libero

- L’uomo riconciliato

IV LEZIONEL’uomo liberato per essere libero

Il passaggio del mare (Es 14)

Il racconto del passaggio del mar rosso risulta far parte dei testi chiave dell’Antico Testamento, ed è una matrice per la stesura di molti altri testi per la stesura di molti altri testi e per la piena comprensione

dell’antropologia biblica.

STRUTTURA LETTERARIA

DI Es 14DI Es 14

• VICINO AL MARE

• IN MEZZO AL MARE• IN MEZZO AL MARE

• AL DI LA’ DEL MARE

• Israele fugge libero e si accampa vicino al mare mentre l’Egitto lo insegue con il suo esercito

La reazione è di Mosè che annuncia la salvezza che verrà

operata dal Signore.

• Questo doppio movimento di fuga e di inseguimento si prolunga, ma questa volta in mezzo al mare

La reazione è degli Egiziani i quali affermano che davvero il La reazione è degli Egiziani i quali affermano che davvero il

Signore combatte per Israele.

• La terza parte rappresenta lo scioglimento di questo inseguimento e l’Egitto è travolto dal mare mentre Israele ha attraversato e può continuare il suo cammino in piena libertà

La reazione è di Israele, il quale constata che il Signore li ha

salvati.

vv. 1-14:

Vicino al mare

vv. 15-25

In mezzo al mare

vv. 26-30

Al di là del mare

DISCORSO

DEL SIGNORE A MOSÈ

(VV. 1-4a)Parla ai figli d’Israelee tornino

Indurirò il cuore del Faraonee lui li inseguiràe, in questo modo,mi glorificheròalle spese del Faraonee di tutto il suo esercito

e l’Egitto sapràche io sono il Signore

DISCORSO

DEL SIGNORE A MOSÈ

(VV. 15-18)Parla ai figli d’Israelee marcinoStendi la tua manosul mare e fendiloe i figli d’Israele venganonel mare.Indurirò il cuore dell’EgittoE verrà dietro di loroe, in questo modo,mi glorificheròalle spese del Faraonee di tutto il suo esercito,dei suoi carrie dei suoi cavalierie l’Egitto sapràche io sono il Signore

DISCORSO

DEL SIGNORE A MOSÈ

(VV. 26)Stendi la tua manosul mare e fendiloe i figli d’Israele venganonel mare.

dei suoi carrie dei suoi cavalieri

RACCONTO

DEGLI AVVENIMENTI

(VV. 4b-10)Israele fuggeed esce liberosi accampain riva al mareL’Egitto insegue Israelecavalli, carri, cavalieri,esercito

RACCONTO

DEGLI AVVENIMENTI

(VV. 19-25a)Israele entra nel maresu terra asciuttaacque= muraglia a destra e a sinistra

L’Egitto insegue Israelecarri, cavalieri nel mare

RACCONTO

DEGLI AVVENIMENTI

(VV. 27-29)Carri, cavalieridell’esercito del Faraonevenuto dietro Israele nel mare

Israele su terra asciuttanel mare= muraglia a destra e a sinistra

REAZIONE UMANA

(VV. 11-14)Dialogo Israele-Mosè:vedete la salvezza cheil Signorecompirà per voi oggigli egiziani che vedete,non li vedrete mai più.È il Signore che combatteràper voi

REAZIONE UMANA

(VV. 25b)Affermazione dell’Egitto:

È il Signore che combatteper loro contro l’Egitto

REAZIONE UMANA

(VV. 30-31)Constatazione di Israele:E il Signore salvòin quel giorno IsraeleE Israele vide gli egizianimorti.

E Israele vide la prodezza cheil Signore compì e cantò.

I PERSONAGGI

DEL RACCONTODEL RACCONTO

• FARAONE D’EGITTO

• DIO• DIO

• MOSE’ E ISRAELE

FARAONE D’EGITTO:COLUI CHE NON VUOLE RINUNCIARE AL POSSESSO DELL’ALTRO

Il Faraone appare come un padrone che non può rinunciare ai propri schiavi e che dà loro la caccia per recuperarli. Si tratta proprio di una caccia all’uomo, e il cacciatore dispiega tutta la propria forza d’urto per giungere al fine ricercato, mostrandosi così per ciò che è davvero: una potenza di morte.

Nel racconto dell’Esodo e particolarmente nel capitolo 14, il Faraone d’Egitto incarna la potenza violenta che non tollera alcun limite, che va fino in fondo nella propria volontà di assoggettamento su un popolo che riduce in schiavitù.

DIO:

COLUI CHE È DECISO A MANTENERE LIBERO L’UOMO CREATO

È molto chiaro che Dio conduce il racconto: egli appare come l’attore centrale della liberazione di Israele poiché si oppone in modo vittorioso all’oppressore. In questo modo Dio appare innanzitutto con l’immagine di un guerriero all’opera nel campo

di battaglia, che osserva il nemico e lo porta a cadere in una trappola.

Però

come immaginare

DioDio

guerriero?

• Io renderò ostinato il cuore del Faraone

ed egli li inseguirà (Es 14,4)

• Il Signore rese ostinato il cuore del

faraone, re di Egitto (Es 14,8)faraone, re di Egitto (Es 14,8)

• Ecco io rendo ostinato il cuore degli

Egiziani (Es 14,17)

• Il cuore del Faraone si ostinò e non diede loro ascolto (Es 7,13)

• I maghi dell’Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. Il cuore del Faraone si ostinò e dono diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore (Es 7,22)

• Il Signore operò secondo la parola di Mosè e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. Il Faraone vide che era intervenuto il sollievo, si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore(Es 8,10-11)

• Allora i maghi dissero al Faraone: “è il dito di Dio!”. Ma il cuore del Faraone si ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore (Es8,15)

• Il Signore agì secondo la parola di Mosè e allontanò i mosconi dal Faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo: non ne restò neppure uno. Ma il Faraone si ostinò anche questa volta, e non lasciò partire il popolo (Es 8,27-28)

Il racconto mostra che il Faraone rifiuta di lasciar andare via Israele e si ostina sempre più nel suo rifiuto: vuole tenersi gli altri come suoi schiavi. L’indurimento del cuore con il Faraone stesso come soggetto mostra bene questo aspetto della sua personale ostinazione. Di fronte a questa, Dio insiste nell’intraprendere azioni volte a persuaderlo, ma a causa della sua ostinazione esse hanno il risultato di indurire ancora di più il suo cuore. Non vi è il risultato di indurire ancora di più il suo cuore. Non vi è dunque nulla di magico o di violante la libertà e la responsabilità del Faraone: l’atteggiamento di Dio provoca l’ostinazione del Faraone, per cui si può dire in questo senso che Dio indurisce il cuore del Faraone.

C’è inoltre un altro modo di guardare l’immagine di

Dio offerta da Es 14.

Il Signore appare come colui che indica una via in

mezzo al mare e che fa emergere la terra asciutta.

Questo riprende l’atto creatore di Dio.

Il mare?Il mare?

Salvami o Dio:

l’acqua mi giunge alla gola.

Affondo nel fango e non ho sostegno;

sono caduto in acque profonde

e l’onda mi travolge.

Non mi sommergano i flutti delle acque

e il vortice non mi travolga,

l’abisso non chiuda su di me la sua bocca.

(Sal 69,2-3.16)

Se il Signore non fosse stato con noi,Se il Signore non fosse stato con noi,

lo dica Israele,

se il Signore non fosse stato con noi,

quando uomini ci assalirono,

ci avrebbero inghiottiti vivi,

nel furore della loro ira.

Le acque ci avrebbero travolti;

un torrente ci avrebbe sommersi,

ci avrebbero travolti acque impetuose.

(Sal 124, 1-5)

Tutto questo è passato come ombra

e come notizia fugace,

come una nave che solca l’onda agitata,

del cui passaggio non si può trovare traccia,del cui passaggio non si può trovare traccia,

né scia della sua carena nei flutti.

(Sap 5,9-10)

MOSÈ E ISRAELE:

LA SALVEZZA VIENE DA DIO MA ATTRAVERSO UN PERCORSO DI FIDUCIA RECIPROCA

Il passaggio del Mar rosso è un cammino di liberazione. L’itinerario geografico è l’immagine di un altro cammino che si realizza a un livello più profondo.

Di fronte a due elementi di morte (il mare e il Faraone) Israele guarda nostalgico al passato. Il popolo non sa alzare lo sguardo a Dio e neppure a Mosè. Mosè invece ricorda al popolo la presenza divina al suo fianco e invita a non avere paura, ad ricorda al popolo la presenza divina al suo fianco e invita a non avere paura, ad avere fede. Questa fede si concretizza negli atti: Israele si avvia dentro al mare.

Se quindi Dio è l’attore principale della vittoria, allo stesso tempo la vittima, per

essere liberata, non può rimanere inattiva in preda alla paura.

Che cosa èChe cosa è

vivere?

Nascere significa passare da uno spazio chiuso, rassicurante, ma in cui si muore se lì si rimane, a uno spazio aperto, rischioso ma libero, e che favorisce lo sviluppo armonioso, attraverso una strozzatura della quale non si sa in anticipo se sarà un vicolo cielo o il passaggio. È in un’esperienza di questo genere che l’uomo del popolo di Dio nasce veramente. Il Dio creatore permette all’uomo di nascere una seconda volta, liberandolo fa in modo da renderlo capace di essere veramente seconda volta, liberandolo fa in modo da renderlo capace di essere veramente libero.

… anticipando il Vangelo:

Nessuno, a meno di nascere di nuovo,

può vedere il regno di Dio (Gv 3,3)

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