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LICEO SCIENTIFICO “A.Volta”
FOGGIA
Piano dell'offerta formativa
2013-2014
Premessa
Parte Prima
Pag 2
L’Istituto
Parte Seconda
Pag.4
L’organizzazione
Parte Terza
Pag. 9
Linee guida dell’offerta formativa. Profilo
dello studente liceale
Parte Quarta
Pag. 39
Articolazione dell’offerta formativa didattica
Parte Quinta
Pag. 48
Ampliamento dell’offerta formativa
Parte Sesta
Pag.
Rapporti scuola-famiglia
Parte Settima Strutture e attrezzature. Sicurezza
Parte Ottava Regolamento di Istituto
Parte Nona Patto di corresponsabilità
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PARTE PRIMA : L’ISTITUTO
L’ISTITUTO
L'Istituto è ubicato in una zona residenziale di recente costruzione e in espansione,
abitata da famiglie di ceto medio, da cui deriva un'alta percentuale degli iscritti; l'utenza,
senz'altro notevole, comprende studenti provenienti da zone diverse della città e per un
20% dai Comuni limitrofi. La popolazione scolastica è, quindi, eterogenea, anche se
prevale la presenza di alunni che hanno frequentato le scuole medie “Pio X”, "Foscolo",
“Bovio”, "De Sanctis", "Moscati" di Foggia. La quasi totalità degli studenti ha concluso il
ciclo precedente di studi con esiti decisamente positivi.
L’opportunità occupazionale è legata prevalentemente al prosieguo degli studi
universitari ed in modo particolare alle aree di studio umanistico, medico-
sanitario,economico-giuridico, agrario, e tecnico-scientifico.
ORIENTAMENTO IN ENTRATA
Dall’a.s. 2013/14 l’orientamento in entrata si svolgerà in modo innovativo con l’utilizzo di
un supporto informatico che evidenzierà le strutture della scuola, il curriculum, le finalità
del Pof e si concluderà con alcune testimonianze di ex studenti di questo Liceo. Il Dvd,
unitamente a manifesti e brochure, verranno distribuiti alle famiglie interessate.
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
L’istituto dispone, oltre che di aule normali, di cui due dotate di LIM, anche di strutture
specifiche per le varie attività:
- biblioteca
- laboratorio di scienze;
- laboratorio di fisica;
- laboratorio multimediale di fisica, chimica e scienze;
- laboratori linguistici;
- aule di disegno;
- laboratorio di informatica;
- laboratorio di fotografia;
- audioteca multimediale;
- palestra di 530 mq. attrezzata; un’area esterna, campo di calcetto e pista
di atletica da ristrutturare
- aula magna;
- aule multimediali multiuso.
L’istituto ha un plesso staccato presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Blaise Pascal”
utilizzato a rotazione per un anno scolastico da tutti i corsi.
ORGANIGRAMMA DELL’ ISTITUTO
Dirigente Prof. Gabriella Grilli
Docenti Collaboratori Prof. Francesco Laganara Collaboratore Vicario del
Dirigente
(Collegio dei Docenti Prof. Giuseppe Berardi Collaboratore del Dirigente
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del 1° e 24.IX.2010) “ Dora D’Andrea Responsabile Plesso Succursale
D.S.G.A Dott.ssa Patrizia De Palma
Docenti responsabili Funzioni Strumentali
AREE 1/4 Gestione POF, autovalutazione d'Istituto, progettazione Europea e viaggi di
istruzione: prof.ssa Luisa Frati
AREE 2/3 Iniziative culturali studenti/docenti e pubblicizzazione sul sito mass-media:
prof.ssa Enrica Ciccarelli
AREA 3 Sostegno agli studenti, gestione della continuità didattica in entrata, rapporti con
gli studenti e le famiglie: proff. sse Carmela Di Giorgio, Francesca De Rosa.
AREE 3/4 Orientamento Università e mondo del lavoro, continuità in uscita: prof.ssa Tea
Macolino.
Docenti Responsabili di Dipartimento: Dip. Lettere, prof.ssa Pedone; Dip. Matematica,
Matematica e Fisica e informatica, prof.ssa M. Antonietta Pici; Dip. Storia e Filosofia,
prof.ssa Ciccarelli; Dip. Lingue Straniere, prof.ssa Palumbo Giovanna; Dip. Scienze, prof.
Rubino; Dip. Disegno e Storia dell’Arte, prof. Ignelzi; Dip. Ed. Fisica – prof. Iozzi; Dip.
Religione, prof.ssa Tizzano.
Docenti Responsabili dei Laboratori: Lab. Linguistico 1 – prof.ssa Mastrolitto; Lab.
Linguistico 2 – prof.ssa Fuiano; Lab. Linguistico 3 – prof.ssa Ricciardi; Lab. Chimica –
prof.ssa Macolino; R.T. Laboratori – proff. Rubino/Pici; Lab. Fisica – prof.sse Dutti/Zavatta;
Lab. Matematica 1 – prof. Berardi; Lab. Matematica 2 (ECDL) prof. Laganara; Lab.
Disegno/Fotografia – prof. Ignelzi; Resp. materiale Ed. Fisica – prof.ssa Iozzi.
Docenti Responsabili delle Olimpiadi e dei Giochi: Olimpiadi Matematica: proff. sse
Dutti/Zavatta; Olimpiadi di Fisica (triennio), proff. Prigionieri/Del Fosco; Giochi di Anacleto:
proff. Prigionieri /Minetti; Giochi della Chimica: prof. Rubino; Olimpiadi delle Scienze:
prof.ssa Macolino, Olimpiadi della Cultura e del Talento: prof.ssa Luisa Frati.
Responsabile della Biblioteca prof. Martino.
PARTE SECONDA : L’ORGANIZZAZIONE
Le nuove linee guida della Riforma Gelmini
La recente riforma del sistema di istruzione e formazione ha innovato profondamente il
nostro sistema educativo secondo le linee direttrici europee della società della
conoscenza. Si tratta di una riforma complessiva di sistema che interessa tutti i settori
dell’istruzione e della formazione e del rapporto con il sistema produttivo e sociale .La
legge delega n. 53/03 ha definito le norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle
prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale ed ha innovato e reso
unitario il sistema educativo ponendo al centro del processo educativo la persona,
valorizzando il ruolo della famiglia, l’autonomia delle scuole e i raccordi tra scuola,
territorio, Enti locali e mondo del lavoro, con riferimento agli indirizzi dell’Ue in materia di
apprendimento permanente per tutto il corso della vita. La riforma Gelmini ha
contestualmente abolito tutte le sperimentazioni, che sono rimaste fino a esaurimento
nelle classi in cui già erano state attivate, ossia dal secondo anno in poi.
4
Pertanto l’offerta formativa si struttura in Corsi di nuovo ordinamento: Liceo Scientifico di
ordinamento e Liceo Scientifico con opzione Scienze applicate, Corsi di vecchio
ordinamento e di indirizzo (ad esaurimento)
IL NUOVO LICEO SCIENTIFICO
Il nuovo ordinamento prevede :
il potenziamento della matematica e, nel primo biennio, l’integrazione con lo
studio del linguaggio informatico
l’introduzione fin dal primo anno della fisica e delle scienze naturali
una riduzione del monte ore del latino, della storia e della filosofia.
Liceo Scientifico di nuovo ordinamento (DPR n. 89 del 15 marzo 2010)
Il liceo scientifico di nuovo ordinamento, accogliendo le direttive dell’ U.E. (ribadite nel
giugno 2005 dal Trattato di Lisbona), intende promuovere l’acquisizione di quelle
competenze linguistiche e logico-matematiche considerate indispensabili per
raggiungere l’obiettivo di incrementare il numero e la competitività delle lauree
scientifiche europee
L’itinerario progettuale si articola in due bienni e in un quinto anno specificamente
indirizzato all’orientamento universitario.
Il modello didattico del primo biennio è mirato al consolidamento delle competenze
chiave previste nei primi dieci anni del percorso europeo d’istruzione.
Nel secondo biennio, nell’ottica dell’acquisizione di un metodo di studio basato
sull’abitudine al collegamento interdisciplinare dei saperi, viene meglio definita
l’integrazione tra discipline storiche e umanistiche, tra la lingua inglese e le discipline
legate ai linguaggi matematici e al pensiero scientifico.
Liceo Scientifico opzione Scienze applicate
Nell’a.s 2013/14 risultano attive quattro prime, tre seconde e quattro terze del Liceo
Scientifico con opzione Scienze Applicate. Il recente indirizzo ha come obiettivo quello di
fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla
cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche,
fisiche, chimiche, biologiche, della terra, all'informatica e alle loro applicazioni. Proprio lo
studio dell'informatica è, in questo liceo, messo in primo piano e sostituisce lo studio del
latino, per offrire a tutti gli studenti una preparazione scientifica e tecnologica sempre più
completa.
CORSI DI VECCHIO ORDINAMENTO: INDIRIZZI DI STUDIO (ad esaurimento)
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Liceo scientifico di vecchio ordinamento
Pur privilegiando l’area scientifica, il curricolo si fonda sulla fondamentale unità dei
saperi e sulla considerazione che ai fini della formazione integrale dello studente l’area
linguistico- umanistica e l’area scientifica siano complementari nel fornire allo studente un
valido supporto per la sua maturazione umana e cognitiva, una base culturale ampia,
solida e articolata, nonché gli strumenti metodologici necessari per il proseguimento degli
studi.
Liceo scientifico con sperimentazione PNI
Nel corso sperimentale l’insegnamento della matematica è verticalizzato e diviso dalla
fisica. La peculiarità è che il docente di matematica accompagna il discente dal primo
anno al quinto alternandosi con un secondo docente che segue lo stesso percorso.
Il programma tradizionale di matematica è integrato con elementi di probabilità,
statistica, analisi numerica e con l’ausilio del laboratorio di informatica. Il numero delle ore
settimanali di lezione aumenta complessivamente nel quinquennio di sette unità rispetto
al curricolo di ordinamento. Questa sperimentazione prevede per gli Esami di Stato una
prova scritta specifica per questo indirizzo.
Liceo scientifico con sperimentazione di Scienze
La sperimentazione di Scienze prevede l’insegnamento della disciplina per l’intero
quinquennio (il numero di ore di settimanali di lezione aumenta complessivamente nei 5
anni di 8 ore)e si propone,oltre all’ampliamento dei contenuti,di non interrompere il
processo di preparazione scientifico avviato fin dai primi anni di scolarità,di far
comprendere il carattere unitario delle discipline scientifiche attraverso l’insegnamento
integrato di Fisica,Chimica e Scienze Naturali e di utilizzare il supporto del
laboratorio,grazie al quale si opera per suscitare intuizioni,concetti e conoscenze,per
formulare ulteriori ipotesi e progettare nuove indagini sperimentali.
Quadro orario nuovo ordinamento
Le cifre in tabella indicano il numero di ore di lezione svolte settimanalmente per ogni
materia.
MATERIE prima seconda terza quarta quinta
Lingua e letteratura
italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 3 3 3
Matematica* 5 5 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze naturali** 2 2 3 3 3
Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e
sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o
Attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE 27 27 30 30 30
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*con informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
Il corso di studi dura cinque anni, suddivisi in "primo biennio", "secondo biennio" e "quinto
anno". Al termine dei cinque anni, in seguito ad un esame di Stato si consegue il diploma
di liceo scientifico. La divisione tra primo e secondo biennio non comporta un'interruzione
del corso di studi.Il corso prevede lo studio approfondito di discipline scientifiche quali
Matematica, Fisica, Scienze Naturali ed Informatica; è inoltre previsto l'insegnamento di
disegno geometrico ed architettonico.Il numero totale delle ore settimanali durante
l'intero quinquennio è di 144, così suddivise: 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 ore
settimanali nel rimanente trienni
PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO SCIENTIFICO delle
SCIENZE APPLICATE
2012/2013
1° BIENNIO 2° BIENNIO 5°
ANNO
ORARIO DI INSEGNAMENTO 1°
ANNO
2°
ANNO
3°
ANNO
4°
ANNO
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S,O.
LINGUA STRANIERA 1 3 3 3 3 3 S.O.
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 0.
STORIA 2 2 2 O.
FILOSOFIA 2 2 2 O.
MATEMATICA 5 4 4 4 4 S.O.
INFORMATICA 2 2 2 2 2 S.O.
FISICA 2 2 3 3 3 S.O.
SCIENZE NATURALI ( BIOLOGIA, CHIMICA, SCIENZE
DELLA TERRA ) 3 4 5 5 5 S.O.
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2 O.G.
SCIENZA MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 O.P.
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 0.
TOTALE ORE 27 27 30 30 30
Legenda - S. scritto O. orale G. grafico P. pratico
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PIANO DEGLI STUDI LICEO SCIENTIFICO
1° BIENNIO 2° BIENNIO 5°
ANNO
ORARIO DI INSEGNAMENTO 1°
ANNO
2°
ANNO
3°
ANNO
4°
ANNO
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 S,O.
LINGUA E CULTURA LATINA 3 3 3 3 3 S.O.
LINGUA STRANIERA 1 3 3 3 3 3 S.O.
STORIA E GEOGRAFIA 3 3 0.
STORIA 2 2 2 O.
FILOSOFIA 3 3 3 O.
MATEMATICA 5 5 4 4 4 S.O.
FISICA 2 2 3 3 3 S.O.
SCIENZE NATURALI ( BIOLOGIA, CHIMICA,
SCIENZE DELLA TERRA ) 2 2 3 3 3 S.O.
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 2 2 2 O.G.
SCIENZA MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 0.P.
RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITA’
ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 0.
TOTALE ORE 27 27 30 30 30
Legenda - S. scritto O. orale G. grafico P.
pratico
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ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITÀ DIDATTICA
L’attività didattica ordinaria si svolge prevalentemente per classi singole che vengono
formate in base:
alle richieste dell’utenza fino a concorrenza di 28/30 unità
sorteggio pubblico in caso di superamento di tale numero.
È, inoltre, consentito ad ogni iscritto indicare un/a compagno/a che desidererebbe
come compagno/a di classe, purché l’indicazione sia reciproca.
L’organizzazione della didattica mira ad una razionalizzazione degli interventi e alla
periodica verifica dell’efficacia degli interventi stessi.
All’interno del quadro normativo nazionale, regionale e della programmazione di istituto
sono calendarizzate le scadenze per le attività degli Organi Collegiali (Collegi Docenti,
Dipartimenti, Consigli di Classe), per il ricevimento dei genitori, per gli scrutini.
Sono inoltre definiti collegialmente momenti particolari della didattica che coinvolgano
più classi o che siano legati ad enti esterni.
Il calendario scolastico
L’attività scolastica è articolata in 2 quadrimestri.
INTERVENTI RECUPERO E SOSTEGNO (EX I.D.E.I.)
Gli interventi didattici integrativi hanno una funzione fondamentale nel processo
insegnamento-apprendimento, in quanto consentono ai docenti del Cdc di intervenire
durante l’anno scolastico in modo tempestivo in presenza di situazioni di
insufficienza.(dopo il primo quadrimestre). Essi sono strettamente connessi
all’insegnamento ordinario curricolare che rimane il momento fondamentale del
processo di apprendimento.
Il Consiglio di classe è l’organo deputato alla programmazione degli Interventi Didattici
Integrativi (I.D.E.I.)e alla definizione della tipologia, dei contenuti, dei tempi e
dell’articolazione degli stessi. Il rinforzo-sostegno è rivolto agli studenti che presentano
carenze nelle conoscenze e/o che hanno bisogno di potenziare i livelli di apprendimento.
L’approfondimento è rivolto prevalentemente agli studenti delle classi quinte per la
preparazione agli esami di stato: Le attività per le eccellenze sono rivolte a studenti con
livelli di apprendimento ottimi e non devono superare il 20% dell’intero monte ore.
LE FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.
Il Collegio dei Docenti per:
rispondere ai bisogni espressi dalle varie componenti della scuola;
per il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici definiti dal Collegio stesso;
per la realizzazione delle attività del Piano dell’Offerta Formativa;
per una migliore e più efficace organizzazione del lavoro scolastico
ha individuato e attivato per l’anno scolastico in corso le Funzioni Strumentali riportate nel
precedente organigramma individuando quali criteri per il conferimento degli incarichi i
seguenti:
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1. l’esperienza didattica e organizzativa del docente;
2. l’aver ricoperto la funzione negli anni precedenti;
3. le caratteristiche professionali ed umane del docente
DIPARTIMENTI
I Dipartimenti sono articolazioni disciplinari del Collegio dei Docenti ( Delibera Collegio
dei Docenti 4 giugno 2001) e sono coordinati da un responsabile, nominato dal Dirigente
Scolastico su proposta dei docenti membri del Dipartimento stesso
I Dipartimenti sono sede di dibattito e di confronto tra gli insegnanti impegnati nelle stesse
discipline o nelle stesse aree disciplinari; sono luogo di scambio di esperienze e di
costruzione di percorsi comuni, di discussione di situazioni problematiche in ordine a
questioni di valutazione e di didattica.
Nei Dipartimenti sono definiti i livelli minimi di conoscenza e di competenza, ritenuti
vincolanti anche in vista di un’ulteriore articolazione dei piani di studio delle singole
discipline in forme approfondite ed estese, secondo la programmazione individuale del
docente.
Il Collegio dei Docenti si articola in 7 Dipartimenti per ogni area disciplinare: Religione,
Lettere, Lingua e Letteratura straniera, Matematica, Fisica e Informatica, Disegno e Storia
dell’Arte, Scienze ed Educazione Fisica. Ogni Dipartimento individua :
le competenze disciplinari per i diversi segmenti (primo biennio; secondo
biennio;quinto anno)
le competenze minime indispensabili per il passaggio alla classe successiva
i contenuti di massima delle singole discipline
i modi, il tempo e il numero delle prove di verifica
le proposte di miglioramento della qualità di servizio
le proposte di sperimentazione didattica
le proposte di aggiornamento/formazione docenti
le proposte di adeguamento delle attrezzature e del materiale didattico
I COORDINATORI DI CLASSE
Particolare importanza riveste il Consiglio di classe che deve garantire non solo le attività
didattiche, ma anche il rispetto e la realizzazione di quanto deciso dagli altri organismi della
Scuola; consentire una più attenta conoscenza delle dinamiche di classe, dei bisogni espressi
dai giovani, degli eventuali disagi, e, in armonia con le figure funzionali al POF e col Dirigente
scolastico, attivarsi per offrire risposte e/o soluzioni.
Ogni consiglio di classe individua un coordinatore, incaricato dal Dirigente scolastico.
I suoi compiti sono:
A. in caso di assenza o impedimento del Dirigente e/o del Vicario, presiede il Consiglio di
classe e verbalizza quanto discusso e concordato
B. verifica dal registro di classe che le assenze e le giustificazioni siano registrate;
C. individua le assenze ripetute e frequenti dei singoli allievi
D. mantiene i rapporti con le famiglie e gli studenti
E. coordina le proposte di visite guidate e viaggi di istruzione
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PARTE TERZA
LINEE GUIDA DELL’OFFERTA FORMATIVA.
I Dipartimenti hanno elaborato i nuovi curricoli e la declinazione delle competenze
disciplinari relative ai diversi segmenti (primo biennio,secondo biennio,quinto anno)
secondo il Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.
112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” e le Indicazioni nazionali riguardanti gli
obiettivi specifici di apprendimento che costituiscono l’intelaiatura sulla quale disegnare
il proprio Piano dell’offerta formativa.
In conformità con le disposizioni della normativa del 4 febbraio 2010 ( Regolamento dei
nuovi licei-Allegato A Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei), i Dipartimenti
hanno elaborato i curricoli delle singole discipline che costituiscono il Curricolo formativo
dello studente liceale che si realizzerà con l’acquisizione di competenze trasversali e
specifiche attraverso il perseguimento di specifici obiettivi di apprendimento
Curricolo di Religione
Nuclei fondanti Competenze in uscita
1. Trasversale per il quinquennio
Nucleo epistemologico . Definizione
dell’oggetto formale del corso : la fede
professata dai cristiani cattolici, che lo studente
deve essere aiutato non a professare, ma a
conoscere , comprendere e apprezzare
criticamente, in quanto patrimonio spirituale e
tradizione storica del popolo italiano ( Accordo
di Revisione del Concordato, art.9 ), in altri
termini il sistema religioso, come fenomeno
culturale, in cui si esprime la fede dei cattolici,
“matrice” e “grande codice” della cultura
occidentale.
Primo biennio : - il fenomeno religioso ( nuclei 1-6 )
- la formazione del movimento cristiano nella
documentazione biblica : l’attesa del Messia nella
storia ebraica e l’evento Gesù Cristo ( nuclei 1-7-8 )
2. Nucleo sociologico. Esplicitazione di un
modello rappresentativo e interpretativo del
sistema religioso come fenomeno culturale
rappresentato da una comunità in uno
spazio e in un tempo dati.
3. Nucleo fenomenologico . Ricognizione
fenomenica degli elementi essenziali delle
manifestazioni tipiche del vissuto religioso.
Esse consistono in sistemi di credenze , di
Primo biennio
- Possesso dei dati essenziali per la
conoscenza del fenomeno religioso
e dei suoi valori
-Riconoscimento e apprezzamento
dell’evento cristiano nella storia
- Comprensione ed uso corretto del
linguaggio religioso
- Corretto riferimento alle fonti
bibliche e ai documenti della
Chiesa Cattolica
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azioni cultuali, di norme etiche, di istituzioni.
4. Nucleo filosofico . Individuazione di quei
meccanismi per i quali anche nella più
estrema razionalità si annida l’attitudine alla
trascendenza. Infatti prendendo
consapevolezza della propria “ condizione
problematica “ , l’uomo può avviare una
ricerca che attivi in lui l’attitudine “religiosa”,
la tendenza ad individuare un valore
percepito come assoluto e al quale legare
(religare da cui religio ) il senso della propria
esistenza nell’esperienza del credere ( fede ).
Questa si manifesta nelle forme simbolico-
culturali del sistema religioso
5. Nucleo antropologico culturale . In esso si
seguono le tappe attraverso le quali le
grandi religioni , dopo un lungo processo
evolutivo, da alcune forme elementari di vita
religiosa approdano ad altre più strutturate e
sociologicamente determinate.
6. Nucleo ecumenico . Percorso di geografia e
storia delle religioni, con particolare
attenzione ai “grandi” sistemi religiosi orientali
( induismo, buddismo, confucianesimo,
taoismo, shintoismo) , alle “religioni classiche
“ ( di Mesopotamia, Egitto , Grecia, Roma,
nord-Europa), ai tre “monoteismi” (ebraismo,
cristianesimo, islamismo ), alla vasta galassia
delle religioni “tribali”, ai “Nuovi Movimenti
Religiosi “.
7. Nucleo biblico . Studio del “grande codice
della cultura occidentale “
( W:Blake), analizzato a livello di struttura
storica, letteraria e teologica.
8. Nucleo evangelico-ecclesiologico . Studio
dell’origine e della formazione del
“movimento cristiano”, del suo “credo” ,
della sua liturgia, del suo “ethos”,
dell’istituzione della Chiesa e delle sue
ramificazioni, attraverso una lettura critica e
polivalente(storico-fenomenologica,
sociologica, ermeneutica, teologica,
istituzionale ) delle scritture neotestamentarie
e della storia della Chiesa.
Secondo biennio e quinto anno : - l’
istituzionalizzazione del cristianesimo nel I millennio :
dal “vangelo” alla formazione della Chiesa.
Persecuzioni, inculturazione del vangelo, eresie e
concili ( nuclei 1- 9-10 ) - le ramificazioni del
cristianesimo nel II millennio : le confessioni
Secondo biennio e quinto anno:
- Sviluppare una concezione
articolata e sinottica delle
espressioni antropologiche
universali( spiritualità, tradizioni civili
e religiose), considerate sia nel loro
permanere che nel loro evolversi.
- Analizzare le molteplici discipline
e individuare i possibili percorsi
comuni.
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cattolica, ortodossa, protestante, anglicana .
Scismi , ritualità e religiosità popolare. Scienza e
fede : il caso Galilei ( nuclei 1-9-10). Dalla religione
all’etica. La modernità secolarizzata e la ricerca di
una “religione civile” e di un’”etica civile”. Il senso
dell’impegno ( nuclei 1-9-10 ).
9. Nucleo teologico . Sviluppo dei quattro
fondamentali sistemi della religione cristiano-
cattolica : il “credo”, il culto, l’etica e le
istituzioni, in costante comparazione con i
sistemi delle altre confessioni cristiane e delle
altre religioni.
10. Nuclei tematici . Da svilupparsi attraverso lo
studio di “casi” emblematici del
Cristianesimo inseriti, con approccio
interdisciplinare, nel rispettivo tessuto
culturale.
Curricolo di Italiano
Nuclei fondanti Primo Biennio Competenze in uscita primo biennio
Padronanza della lingua italiana :
dominare la scrittura in tutti i suoi
aspetti ( ortografia, morfologia, sintassi
semplice e complessa, lessico e
linguaggi specifici)
scrittura e contesti di comunicazione
(tipologie testuali)
Comunicazione ed interazione verbale
elementi fondamentali della
comunicazione pragmatica e letteraria
funzione sociale e letteraria
contesti e relative tipologie di
comunicazione
Lettura, comprensione ed interpretazione
delle diverse tipologie testuali :
testi pragmatici (compresi testi non
continui)
testi letterari
Analisi testuale e relativi modelli
testo poetico
testo narrativo
testo teatrale
saggio breve
Contestualizzazione di opere e testi letterari
Interazione verbale:
saper comunicare in vari contesti
nel rispetto della situazione
comunicativa e con padronanza
della lingua italiana
saper comprendere ed interpretare
diverse tipologie di testi
saper decodificare un messaggio
pragmatico utilizzando gli
strumenti della comunicazione
Lettura,comprensione e interpretazione
saper comprendere ed interpretare
testi scritti di vario tipo, letterari e
non letterari
saper utilizzare testi multimediali
saper utilizzare gli strumenti per
l’analisi del testo (applicando
modelli di riferimento)
saper fruire da lettore consapevole
di testi letterari classici e
contemporanei
Scrittura
saper produrre testi di vario tipo in
relazione ai differenti scopi
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comunicativi
saper produrre testi multimediali
Nuclei fondanti Secondo biennio e
Quinto anno
Competenze in uscita
EDUCAZIONE LETTERARIA
Approfondimento delle conoscenze
acquisite nel biennio (elementi d'analisi
sia del testo narrativo sia del testo
poetico) e loro estensione agli
argomenti del triennio
Approfondimento di un linguaggio
settoriale, la metalingua letteraria,
nella competenza sia passiva che
attiva.
- saper individuare gli scopi espliciti
ed impliciti di un testo
- saper analizzare un testo letterario
secondo le sue caratteristiche precipue:
riconoscimento degli elementi minimi di
analisi testuale del testo poetico (verso,
strofe, principali figure retoriche, parole
chiave, struttura espositiva, temi) e del
testo narrativo (fabula e intreccio, temi,
caratteristiche dei personaggi, parole
chiave, temi e significato letterale e
simbolico)
- saper ricondurre i dati individuati in un
testo alle categorie generali di
appartenenza (tipologie testuali, generi
letterari ecc.)
- saper utilizzare linguaggio specifico
- saper costruire una propria mappa di
studio attraverso le relazioni fra testi e
argomenti affrontati
Il sistema letteratura : Testi-Autori-
Contesto
Il sistema dei generi
- saper contestualizzare gli elementi
caratteristici dei testi nel sistema letterario
(dei generi letterari, della produzione di un
autore, ..) e culturale dell’epoca,
- saper stabilire collegamenti con
questioni legate alla cultura
contemporanea (archetipi, temi e forme
ricorrenti)
Testi, autori, generi e tematiche della
letteratura italiana nel contesto
europeo dal Medio Evo all’età
contemporanea, strutturati in moduli:
modulo autore, modulo genere
letterario, modulo-opera, modulo
storico-letterario, modulo tematico.
- saper contestualizzare un’opera
letteraria nel sistema di riferimento
- saper stabilire collegamenti anche
pluridisciplinari tra opere, contesto e
autori
- saper interpretare un testo utilizzando gli
strumenti di analisi
EDUCAZIONE LINGUISTICA
Estensione delle conoscenze acquisite nel
biennio agli argomenti del triennio e loro
approfondimento.
Analisi testuale
Saggio breve
- saper pianificare la stesura di un testo
costruendo una scaletta o una mappa
concettuale rispettando consegne e
vincoli testuali
- saper produrre testi rispettando la
tipologia richiesta, il registro linguistico e i
14
Tema di attualità
vincoli della traccia o dell’ambito della
problematica
- saper stendere ed esporre oralmente relazioni
chiare, collegando i dati studiati e ragionando
su di essi, senza errori grammaticali gravi
(ortografici, morfosintattici), usando un
linguaggio chiaro ed appropriato) e con una
corretta strutturazione logica del discorso (=
con ordine)
- saper costruire testi di varia tipologia
espositivo-argomentativi di contenuto
letterario o storico-culturale o attualità sia
d’altro argomento afferente le discipline di
studio
- saper costruire testi argomentativi
documentati, in forma di tema, di saggio e/o
di articolo (fase I: pochi dati e documenti;
fase II: pluralità di dati e documenti, confronto
tra autori, testi, fenomeni diversi; fase III: analisi
di fenomeni e confronti alla luce di giudizi
critici), e in particolare (commenti, recensioni
ecc.)
Curricolo di Latino
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Primo biennio
Conoscenza del codice lingua :
1°anno: fonetica, morfologia ed elementi
essenziali di analisi del periodo
2° anno: sintassi del periodo:strutture participiali
e strutture subordinate
Conoscenza della cultura latina attraverso la
comprensione e l’analisi di alcuni testi letterari
· comprendere e decodificare un
testo latino con semplici strutture
sintattiche
- comprendere il significato globale di
un testo latino e il suo contesto di
riferimento
· avere un’adeguata padronanza del
lessico latino di base
· possedere una maggiore padronanza
della lingua madre
Secondo biennio
Completamento della sintassi
Nozioni di storia della lingua e passaggio
dal latino al volgare
Studio della storia letteraria nel suo
sviluppo diacronico e sincronico attraverso
tematiche e autori significativi e vicini alla
sensibilità moderna
Riflessioni sulla centralità del concetto di
HUMANITAS nell’evoluzione del pensiero
Ambito linguistico:
Leggere e comprendere testi latini,
riconoscendone le tipologie testuali
Avere consapevolezza della
complessità della traduzione e
dell’insieme di conoscenze e
competenze che essa comporta
Avere adeguata padronanza del
lessico intellettuale ed, in particolare,
scientifico, a livello ricettivo e
produttivo
15
Saper interpretare testi anche
attraverso opportuni confronti fra
proposte di traduzioni d’autore
Quinto anno
Nozioni di storia della lingua e passaggio
dal latino al volgare
Studio della storia letteraria nel suo
sviluppo diacronico e sincronicoattraverso
tematiche e autori significativi e vicini alla
sensibilità moderna
Riflessioni sulla centralità del concetto di
HUMANITAS nell’evoluzione del pensiero
antico e come principio fondante della
cultura occidentale
Sapersi orientare sul terreno
linguistico e letterario
Saper riconoscere i motivi
pregnanti della letteratura e
civiltà latina che si rinvengono
nella CULTURA occidentale
Curriculum del Dipartimento di Lingue Straniere
L'insegnamento delle lingue straniere offre agli studenti l'opportunità di ampliare oltre i confini geo-politici lo spazio della comunicazione interpersonale e li porta a verificare come nella lingua ogni comunità nazionale organizza in modo originale, anche assimilando contributi e acquisti di diversa provenienza, la propria cultura. Per questo agire didattico l’insegnamento delle lingue straniere si prefigge le seguenti finalità :
strumentali : servirsi della lingua per comunicare con persone di altri paesi.
culturali : riflettere su culture diverse dalla propria.
interculturali : conoscere e rispettare le diversità culturali.
formative : favorire lo sviluppo della personalità e i rapporti interpersonali.
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Favorire lo sviluppo della personalità e i rapporti interpersonali
2. Comprendere, accettare e rispettare le differenze culturali
3. Favorire l’autonomia nel processo di apprendimento:
essere consapevoli delle proprie capacità
individuare il proprio stile di apprendimento
collaborare nel conseguimento degli obiettivi
stimolare la capacità di autovalutazione
PROFILO IN USCITA
Lo studente dovrà sviluppare capacità di: comprensione di testi orali e scritti attinenti ad aree di interesse del percorso liceale di riferimento; produzione di testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni, argomentare e sostenere le opinioni con pertinenza lessicale; interazione
16
nella lingua straniera in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; analisi critica di aspetti relativi alla cultura dei paesi di cui si parla la lingua, con particolare riferimento a specifiche tematiche che si prestino a confrontare e mettere in relazione lingue, culture, sistemi semiotici diversi nello spazio e nel tempo; approfondimento di argomenti di interesse culturale, anche trasversalmente ad altre discipline.
Obiettivi Specifici di apprendimento
Primo biennio
Competenze linguistiche
Lo studente dovrà acquisire competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. In particolare dovrà:
Saper comprendere testi orali su argomenti di carattere generale in linea con il percorso di studi frequentato, adeguati all’età, agli interessi e ai bisogni comunicativi, in cui siano utilizzate funzioni comunicative e forme lessicali e morfosintattiche , individuando sia le informazioni principali che quelle specifiche.
Sapersi esprimere in contesti comunicativi adeguati all’età, agli interessi e alle esperienze, partecipando in modo pertinente. Saper produrre semplici testi informativi, narrativi e descrittivi su argomenti di carattere generale e personale.
Saper comprendere testi di tipo informativo, narrativo e descrittivo su ambiti scientifici in cui siano utilizzate funzioni comunicative e forme lessicali e morfosintattiche progressivamente più complesse. Individuare l’argomento centrale, gli elementi di coesione e coerenza riconoscibili nel testo e le informazioni referenziali, sapendo operare semplici inferenze.
Saper redigere messaggi, lettere informali e semplici testi di tipo informativo, descrittivo e narrativo a carattere personale e immaginativo avendo chiaro lo scopo, l’oggetto e il destinatario della comunicazione.
Competenze in uscita (declinate in termini di funzioni linguistiche e competenze)
Primo anno:
Identificare un oggetto e descrivere le caratteristiche fisiche di una persona; presentare due o più persone formalmente/ informalmente.
Chiedere informazioni personali; saper offrire, accettare, rifiutare.
Saper descrivere la routine quotidiana.
Saper descrivere il proprio ambiente (casa, città).
Esprimere possesso ed appartenenza ; chiedere e dare informazioni sulle quantità e sul costo.
Saper descrivere oggetti in relazione al rapporto spazio/tempo.
Esprimere preferenza.
Parlare di eventi presenti, passati, futuri.
Si precisa che il livello di competenza acquisita nel primo anno di liceo corrisponde al livello A1-A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
17
Secondo anno:
Riprendere ed approfondire le abilità sviluppate nel precedente anno scolastico.
Acquisire il particolare concetto di durata.
Esprimere relazioni tra cose / persone.
Esprimere preferenze e parlare di situazioni immaginarie.
Descrivere processi.
Riportare eventi.
Parlare di certezza e probabilità; esprimere permessi e proibizioni, comandi. necessità, desideri; saper dare suggerimenti e criticare.
Parlare di ciò che si percepisce; esprimere permessi e/o proibizioni.
Si precisa che il livello di competenza acquisita nel secondo anno di liceo corrisponde al livello A2-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
METODOLOGIA
Il lavoro sarà organizzato in moduli ed unità didattiche. Il lavoro in classe prevede lezioni interattive, lavori di coppia e/o di gruppo. Si farà ricorso alle strategie più idonee per favorire l’apprendimento delle varie abilità linguistiche.
VERIFICHE: tipologia
Prove scritte strutturate, a risposta chiusa o aperta, composizioni guidate e non, questionari a partire da un testo scritto, dettati, semplici traduzioni per la verifica dell’acquisizione delle regole del sistema morfo-sintattico della lingua.
Prove orali: interazione con l’insegnante e con i compagni, relazioni su argomento assegnato, listening tests.
Osservazioni in itinere
VALUTAZIONE: modalità e tempi.
Le prove oggettive saranno valutate attribuendo un punteggio per ogni risposta esatta e facendo corrispondere i punteggi ai voti secondo una certa proporzione da definire in base alle complessità della prova somministrata (esempio: sufficiente (voto 6) al test con almeno il 60-65% delle risposte esatte o che totalizza il 60-65% del punteggio totale possibile).
Le prove che prevedono una valutazione soggettiva (produzione orale e scritta) verranno valutate tenendo presente la competenza lessicale, morfologica, sintattica, il contenuto, l’organizzazione del discorso, la fluenza del linguaggio. I singoli docenti, inoltre, espliciteranno i criteri di valutazione applicati nei piani di lavoro di ogni classe.La valutazione sommativa scaturirà anche dall’ osservazione in itinere.
La valutazione complessiva dell’alunno seguirà i parametri e i descrittori individuati e riportati nel Piano dell’ Offerta Formativa.
Obiettivi specifici di apprendimento
Secondo biennio
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Lo studente dovrà acquisire competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B1.2, con avvio al B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. In particolare dovrà:
Saper comprendere una varietà di messaggi orali attinenti a situazioni via via più complesse e prodotti a velocità normale, acquisendo una sempre maggiore capacità ricettiva e padronanza lessicale.
Saper comprendere una varietà di messaggi scritti, redatti per usi diversi ed in contesti scientifici.
Saper argomentare e relazionare in forma orale e scritta su ambiti diversificati, anche tecno-scientifici
Saper operare l’analisi di testi letterari in relazione al genere e al contesto, sapendoli rapportare anche alle altre discipline di studio.
Saper riflettere sul sistema e sugli usi linguistici della lingua straniera, anche al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana;
Saper utilizzare adeguatamente la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di altre discipline.
Competenze linguistiche (declinate in termini di funzioni linguistiche e competenze)
Saper usare, in una seconda lingua moderna, strutture, modalità e competenze comunicative ad un livello intermedio (B1-B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) ma efficace sotto l’aspetto comunicativo ed essere in grado di esercitarle nell’ ambito dei contenuti svolti.
Saper applicare le conoscenze acquisite precedentemente e funzionali all’ attività di collegamento tra i diversi ambiti disciplinari, utilizzando in modo attivo i linguaggi specifici.
Saper argomentare e veicolare in L2 principi e teorie scientifiche.
Competenze letterarie
Si svilupperanno le seguenti competenze in ambito letterario :
Saper riconoscere gli elementi costitutivi dei diversi generi. Saper riconoscere le caratteristiche stilistiche di un autore anche in riferimento alla tematica
trattata e al periodo storico. saper individuare i collegamenti possibili con altre opere all'interno della stessa disciplina o
di altre discipline. Saper individuare elementi del contesto riflessi nel testo. Saper esporre tematiche supportate da riferimenti , analisi e riflessioni personali usando un
lessico appropriato. Saper redarre analisi testuali guidate, riassunti, testi descrittivi, narrativi e argomentativi
secondo consegne prefissate, a partire da un testo letterario e usando un lessico pertinente.
CONTENUTI
Terzo anno:
ampliamento del lessico specifico, soprattutto letterario, e approfondimento delle strutture linguistiche fino al livello B1;
approccio al genere letterario della poesia e alle sue varie tipologie;
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Quarto anno:
ampliamento del lessico specifico, soprattutto letterario, e approfondimento delle strutture linguistiche di livello B1-B2;
il teatro, la poesia e la prosa (in particolare il romanzo). La selezione verrà operata dai singoli docenti in base alla programmazione dei rispettivi Consigli di classe.
METODOLOGIA
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante ricorso ad attività di carattere comunicativo, in cui le abilità linguistiche siano usate in una varietà di contesti. La lingua sarà implementata in modo operativo mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici e saranno privilegiati i testi orali e scritti che si riferiscano a tematiche motivanti e che siano linguisticamente e culturalmente significativi. Il testo sarà considerato come fonte significativa per sviluppare nello studente una competenza comunicativa, che lo porti a formulare messaggi indirizzati a precisi obiettivi di comunicazione. La produzione orale sarà mirata all'efficacia della comunicazione, alla fluidità del discorso ed al consolidamento di un sistema fonologico corretto e funzionale. Gli studenti si eserciteranno in attività sempre più autonome, per abituarsi gradualmente ad un uso consapevole, personale e creativo della lingua straniera. La consapevolezza della specificità della cultura straniera, in un confronto sistematico con la propria, si raggiungerà tramite la riflessione linguistica e l'analisi dei testi, promuovendo le informazioni implicite ed esplicite relative ai vari aspetti e ai problemi della realtà straniera, anche con il sostegno delle moderne tecnologie.
VERIFICHE: tipologie.
Le prove orali comprenderanno: esposizioni su tema dato e interazione tra studenti e insegnante. Le prove scritte verteranno su questionari a risposta chiusa e a risposta aperta e su prove di produzione semilibera o libera con tipologia che va dal descrittivo all’argomentativo. Per le quinte classi in particolare si utilizzeranno anche le tipologie previste per la Terza prova
VALUTAZIONE: modalità e tempi.
La valutazione, parte integrante di tutto il processo didattico-educativo, si avvarrà di procedure sistematiche e continue e di momenti più formalizzati, con prove di tipo oggettivo e soggettivo, volte a valutare la competenza comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate che integrate. Le prove scritte verranno valutate seguendo una tabella o griglia appositamente predisposta in base agli aspetti da considerare (competenza lessicale, morfologica, sintattica, contenuto, organizzazione del discorso e del testo, fluenza del linguaggio, pertinenza della risposta, interazione) e assegnando un punteggio/voto a cui far corrispondere i giudizi. Gli stessi parametri verranno utilizzati per la valutazione delle prove orali. I docenti, inoltre, espliciteranno agli studenti i criteri di valutazione applicati. La valutazione complessiva dell’alunno seguirà i parametri e i descrittori individuati e riportati nel Piano dell’ Offerta Formativa.
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Tabella di valutazione
VOTO DESCRITTORI
1-2 Preparazione inesistente. Nessuna conoscenza dei contenuti. Assoluta incapacità espositiva orale o scritta.
3 Del tutto insufficiente. Conoscenza dei contenuti fortemente lacunosa. Capacità comunicativa estremamente limitata.
4 Conoscenza dei contenuti lacunosa. Capacità espositiva molto ridotta. Comprensione orale molto limitata.
5 Conoscenza frammentaria e superficiale, capacità espositiva stentata con pause ed errori.
6 Capacità comunicativa elementare ma efficace e comprensione dei campioni proposti.
7 Contenuti espressi in forma semplice ma funzionale ad un discorso abbastanza articolato. Esposizione scorrevole.
8 Esposizione corretta, efficace e scorrevole.
9-10 Conoscenza completa ed appropriata dei contenuti. Capacità di sostenere una conversazione in modo corretto ed appropriato.
Obiettivi specifici di apprendimento
Quinto anno
Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di aggiungerne la padronanza. In particolare dovrà: Area metodologica • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali. • Essere consapevoli del metodo utilizzato dall’ ambito disciplinare ed essere in grado valutare il risultato raggiunto. • Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti della disciplina.
21
Area logico-argomentativa • Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui in L2. • Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. • Essere in grado di leggere e interpretare i contenuti delle diverse forme di comunicazione. Area linguistica e comunicativa Padroneggiare la lingua straniera e in particolare:
saper usare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli avanzati,(cfr. livello B2 del QCER),sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico, modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;
saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale(cfr. livello B2 del QCER);
Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne.
Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare.
METODOLOGIA
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante ricorso ad attività di carattere comunicativo, in cui le abilità linguistiche siano usate in una varietà di contesti. La lingua sarà implementata in modo operativo mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici e saranno privilegiati i testi orali e scritti che si riferiscano a tematiche motivanti e che siano linguisticamente e culturalmente significativi. Il testo sarà considerato come fonte significativa per sviluppare nello studente una competenza comunicativa, che lo porti a formulare messaggi indirizzati a precisi obiettivi di comunicazione. La produzione orale sarà mirata all'efficacia della comunicazione, alla fluidità del discorso ed al consolidamento di un sistema fonologico corretto e funzionale. Gli studenti si eserciteranno in attività sempre più autonome, per abituarsi gradualmente ad un uso consapevole, personale e creativo della lingua straniera. La consapevolezza della specificità della cultura straniera, in un confronto sistematico con la propria, si raggiungerà tramite la riflessione linguistica e l'analisi dei testi, promuovendo le informazioni implicite ed esplicite relative ai vari aspetti e ai problemi della realtà straniera, anche con il sostegno delle moderne tecnologie.
VERIFICHE: tipologie.
Le prove orali comprenderanno: esposizioni su tema dato e interazione tra studenti e insegnante. Le prove scritte verteranno su questionari a risposta chiusa e a risposta aperta e su prove di produzione semilibera o libera con tipologia che va dal descrittivo all’argomentativo. Per le quinte classi in particolare si utilizzeranno anche le tipologie previste per la Terza prova
VALUTAZIONE: modalità e tempi.
La valutazione, parte integrante di tutto il processo didattico-educativo, si avvarrà di procedure sistematiche e continue e di momenti più formalizzati, con prove di tipo oggettivo e soggettivo,
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volte a valutare la competenza comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate che integrate. Le prove scritte verranno valutate seguendo una tabella o griglia appositamente predisposta in base agli aspetti da considerare (competenza lessicale, morfologica, sintattica, contenuto, organizzazione del discorso e del testo, fluenza del linguaggio, pertinenza della risposta, interazione) e assegnando un punteggio/voto a cui far corrispondere i giudizi. Gli stessi parametri verranno utilizzati per la valutazione delle prove orali. I docenti, inoltre, espliciteranno agli studenti i criteri di valutazione applicati. La valutazione complessiva dell’alunno seguirà i parametri e i descrittori individuati e riportati nel Piano dell’ Offerta Formativa.
Tabella di valutazione
VOTO DESCRITTORI
1-2 Preparazione inesistente. Nessuna conoscenza dei contenuti. Assoluta incapacità espositiva orale o scritta.
3 Del tutto insufficiente. Conoscenza dei contenuti fortemente lacunosa. Capacità comunicativa estremamente limitata.
4 Conoscenza dei contenuti lacunosa. Capacità espositiva molto ridotta. Comprensione orale molto limitata.
5 Conoscenza frammentaria e superficiale, capacità espositiva stentata con pause ed errori.
6 Capacità comunicativa elementare ma efficace e comprensione dei campioni proposti.
7 Contenuti espressi in forma semplice ma funzionale ad un discorso abbastanza articolato. Esposizione scorrevole.
8 Esposizione corretta, efficace e scorrevole.
9-10 Conoscenza completa ed appropriata dei contenuti. Capacità di sostenere una conversazione in modo corretto ed appropriato.
23
Curricolo di Geostoria Cittadinanza e Costituzione
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Storia e storiografia : storia e cronaca- fonti
storiche- documenti e critica storica
Il sistema geoantropico: variabili e relazioni
La relazione spazio-temporale dei fatti storici
Interazione uomo-ambiente : insediamenti umani
e variabili climatiche territoriali- passaggio dal
villaggio alla città- le origini delle città antiche- le
città del Mediterraneo- Le megalopoli
Contenuti:
- Caratteristiche principali del linguaggio
cartografico e storiografico: carte, grafici e
tabelle.
- Tipologie di fonti: libro di testo, fonti storiche
anche tradotte e/o semplificate, atlante, libri,
riviste specializzate divulgative, carte
geografiche, proiezioni di video, fotografie.
- Aspetti demografici degli insediamenti umani
- Concetti di ‘cultura’, tecnologia’, ‘risorsa’
- Gli spazi del settore primario e la genesi di una
città
-
- Comprendere la terminologia ed il
linguaggio simbolico propri delle
discipline
- Collocare eventi e fenomeni nel
tempo e nello spazio;
- Comprendere i nessi causali e le
relazioni tra eventi
- Conoscere e saper utilizzare gli
strumenti pertinenti alla disciplina
(carte geografiche, atlanti, ecc.
- Saper leggere e costruire
rappresentazioni grafiche e schemi
Istituzioni politiche e sistemi socio-economici:
Città-stato-Monarchia-Impero -Repubblica
aristocratica- Repubblica costituzione mista- nel
sistema geografico orientale e occidentale (
dalla civiltà sumerica alla caduta dell’imperp
romano)
La curtis e il sistema feudale
Le attuali forme istituzionali di Repubblica
Contenuti:
- le prime forme di vita associata; economia
primitiva; l’intervento dell’uomo sulla natura;
dal nomadismo alla sedentarietà; la
rivoluzione agricola;
- città e cittadinanza nel mondo antico; le
istituzioni nel mondo antico; le forme della
politica; le forme dell’economia;
- Oriente e Occidente; migrazioni e colonie;
- La formazione del pensiero occidentale:
cultura e mentalità;
- Paganesimo e religioni monoteiste: ebraismo e
cristianesimo; religione e potere nel mondo
antico;
- L’idea di impero universale;
- La "civilizzazione" romana nell’età
- Distinguere i diversi aspetti di un
fenomeno: politico, sociale,
economico, demografico,
culturale, e collegarli fra loro
- Individuare le relazioni esistenti fra
gli elementi di un ambiente fisico e
di un ambiente antropizzato
- Individuare le relazioni, cause e
conseguenze, tra situazioni
ambientali, culturali, sociopolitiche
ed economiche
- Confrontare società diverse nello
Spazio e nel tempo attraverso le
strutture socio-economiche, politico-
istituzionali e culturali / individuare
analogie e differenze tra fenomeni
storici.
24
repubblicana e nel principato augusteo;
- L’Europa romano-barbarica;
- Società ed economia nell’Europa
altomedioevale;
- La Chiesa nell’Europa altomedievale;
- La nascita e la diffusione dell’Islam;
- L’ Impero e i regni nell’altomedioevo;
Il particolarismo signorile e feudale
Economia e società:
economia di sussistenza- economia di mercato
concetto di suddito-di schiavo- di straniero- di
cittadino
economia globale
Contenuti:
- Gli spazi industriali e lo sviluppo urbano
- Gli spazi urbani ed extraurbani.
- Gli squilibri ambientali.
- Gli squilibri territoriali.
- Lo sviluppo sostenibile.
- Saper riconoscere le differenze
tra i diversi modelli di economia
- Essere consapevole dei diritti
ambientali e dei doveri del
cittadino
Dirittti umani
Dalla schiavitù al diritti del cittadino
Carte dei diritti
Carta Costituzionale della Repubblica italiana
- Essere consapevole
dell’interdipendenza tra diritti umani,
autodeterminazione dei popoli,
sviluppo economico, pace
Curricolo di Storia Secondo biennio e Quinto anno
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Terzo anno
La “rinascita” del Mille
Città medioevale e comuni
Crisi dell’universalismo politico
Crisi del Trecento
Le grandi scoperte geografiche
La riforma protestante
La controriforma
L’età di Filippo II e di Elisabetta I
La formazione del capitale moderno
La crisi del Seicento
L’Inghilterra del XVII secolo
Cittadinanza e Costituzione: tematiche
legate alla contemporaneità scelte in
base al vissuto e alle esperienze degli
studenti e funzionali agli scopi formativi
dell’area.
Secondo biennio ( terzo e quarto anno)
padroneggiare la dimensione spazio-
temporale dei fenomeni e dei processi
storici distinguendo i vari piani del
discorso (politico, economico, sociale,
culturale);
saper comprendere ed usare il
linguaggio specifico;
delimitare il campo d’indagine e
formulare ipotesi di ricerca;
cercare, descrivere, contestualizzare,
interrogare, analizzare le fonti;
selezionare le informazioni e
generalizzarle in parole chiave;
saper cogliere i rapporti di causalità,
interazione, continuità, frattura;
saper comprendere le relazioni tra la
25
storia e le altre discipline;
pervenire ad una visione d’insieme
dei processi storici su scala sincronica
e diacronica;
capacità di stabilire un legame ed un
confronto critico fra passato e
presente;
capacità elaborative ed espressive
Quarto anno
L’età dell’assolutismo e l’assolutismo
illuminato
Formazione degli Stati Uniti
d’America
La rivoluzione francese
L’età napoleonica e la restaurazione
(caratteri generali)
La prima rivoluzione industriale
Il problema delle nazionalità
nell’Ottocento
Le più importanti ideologie politiche
del XIX secolo
Le tappe fondamentali
dell’unificazione italiana
La seconda rivoluzione industriale
L’imperialismo e il nazionalismo
Lo sviluppo dello Stato Italiano fino
alla fine dell’Ottocento
Cittadinanza e Costituzione:
Diritto/diritti umani
Nascita dei partiti e
dell’associazionismo
Introduzione alla Costituzione della
Repubblica Italiana
Diritti letti attraverso la Costituzione
della Repubblica Italiana
Quinto anno
Origine e caratteri della società di
massa
l’età giolittiana
la prima guerra mondiale
la rivoluzione russa e l’URSS da Lenin
a Stalin
il dopoguerra in Italia e in Europa; il
fascismo
la crisi del ’29
Quinto anno
padroneggiare la dimensione spazio-
temporale dei fenomeni e dei
processi storici distinguendo i vari
piani del discorso (politico,
economico, sociale, culturale);
padroneggiare la terminologia e le
categorie interpretative proprie della
disciplina;
riconoscere la soggettività delle
26
il nazismo; la shoah; riferimenti ad
altri genocidi del XX secolo
la seconda guerra mondiale
l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e
le tappe di costruzione della
democrazia repubblicana
la “guerra fredda”
il processo di formazione dell’Unione
Europea
la decolonizzazione
la storia d’Italia nel secondo
dopoguerra: la ricostruzione, il
“boom” economico
Cittadinanza e Costituzione:
Costituzione della Repubblica
Italiana
l’ONU,
Unione Europea
Intercultura e fenomeni migratori
interpretazioni storiografiche e il nesso
tra punti di vista e modelli di lavoro
adottati;
saper utilizzare le informazioni apprese
per ricostruire processi;
cercare, descrivere, contestualizzare,
interrogare, analizzare le fonti;
formulare risposte all’ipotesi di ricerca,
secondo il linguaggio storico;
essere in grado di riconoscere e
confrontare punti di vista e modelli
storiografici;
saper cogliere i rapporti di
successione, concomitanza,
interazione, causalità
saper cogliere i raccordi
interdisciplinari con quei “saperi” che
fanno della storia il loro asse portante.
capacità di stabilire un legame ed un
confronto critico con il passato;
capacità elaborative ed espressive.
Curricolo di Filosofia Liceo scientifico
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Terzo anno
Il concetto di filosofia
I presocratici
I sofisti
Socrate
Platone
Aristotele
La svolta etica della filosofia in età
ellenistica
L’origine della filosofia cristiana e il
problema fede-ragione
Caratteri della cultura umanistico-
rinascimentale
Secondo biennio
saper individuare le tesi centrali
delle teorie esaminate;
saper operare analisi, astrazioni e
sintesi;
essere in grado di stabilire analogie
e differenze tra autori, temi,
epoche;
formulare argomentazioni in modo
coerente ed efficace;
tentare di assumere una posizione
argomentata sui problemi
affrontati;
Quarto anno
La rivoluzione scientifica e astronomica
Razionalismo
27
Empirismo
Il pensiero politico dell’Illuminismo
Kant e il criticismo
L’idealismo ed Hegel Quinto anno
Il Positivismo
Schopenhauer
Kierkegaard
Marx,
Nietzsche
Percorsi della filosofia del Novecento
scelti tra i seguenti:
1. Husserl e la
fenomenologia;
2. Freud e la psicanalisi;
3. Heidegger e
l’esistenzialismo;
4. il neoidealismo italiano
5. Wittgenstein e la
filosofia analitica;
6. vitalismo e pragmatismo
7. la filosofia d'ispirazione
cristiana e la nuova
teologia;
8. interpretazioni e sviluppi
del marxismo, in
particolare di quello
italiano;
9. temi e problemi di
filosofia politica;
10. gli sviluppi della
riflessione
epistemologica;
11. la filosofia del
linguaggio;
12. l'ermeneutica filosofica.
Quinto anno
saper individuare i nuclei
concettuali;
saper operare analisi, astrazioni,
sintesi, impostazione e risoluzione di
problemi;
saper comprendere la dimensione
storica dei vari “punti di vista”;
utilizzare il lessico e le categorie
specifiche della disciplina;
individuare i nessi tra la filosofia e le
altre discipline;
consolidare l’attitudine
all’approfondimento e alla
discussione razionale;
capacità di formulare
argomentazioni anche in forma
scritta, riconoscendo la diversità
dei metodi con cui la ragione
giunge a conoscere il reale;
capacità di fornire valutazioni
personali ed esprimere riflessioni
critiche ed argomentate.
Curricolo di Filosofia (Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate)
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Terzo anno
Il concetto di filosofia
I presocratici: caratteri generali
La filosofia del V secolo
Platone
Aristotele
La svolta etica della filosofia in età
ellenistica: caratteri generali
Il problema fede-ragione
Caratteri della cultura umanistico-
Secondo biennio
saper individuare le tesi centrali delle
teorie esaminate;
saper operare analisi, astrazioni e
sintesi;
essere in grado di stabilire analogie e
differenze tra autori, temi, epoche;
28
rinascimentale
formulare argomentazioni in modo
coerente ed efficace;
tentare di assumere una posizione
argomentata sui problemi affrontati;
Quarto anno
La rivoluzione scientifica e
astronomica
Razionalismo
Empirismo
Illuminismo e criticismo
L’idealismo di Hegel: caratteri
generali
Quinto anno
Schopenhauer
Kierkegaard
Marx
Nietzsche
Il Positivismo
Quattro autori o problemi della
filosofia del Novecento scelti tra i
seguenti:
a) Husserl e la
fenomenologia;
b) Freud e la psicanalisi;
c) Heidegger e
l’esistenzialismo;
d) il neoidealismo italiano
e) Wittgenstein e la filosofia
analitica;
f) vitalismo e pragmatismo
g) la filosofia d'ispirazione
cristiana e la nuova
teologia;
h) interpretazioni e sviluppi
del marxismo, in
particolare di quello
italiano;
i) temi e problemi di filosofia
politica;
j) gli sviluppi della riflessione
epistemologica;
k) la filosofia del linguaggio; l) l'ermeneutica filosofica.
Quinto anno
saper individuare i nuclei concettuali;
saper operare analisi, astrazioni,
sintesi, impostazione e risoluzione di
problemi;
saper comprendere la dimensione
storica dei vari “punti di vista”;
utilizzare il lessico e le categorie
specifiche della disciplina;
individuare i nessi tra la filosofia e le
altre discipline;
consolidare l’attitudine
all’approfondimento e alla
discussione razionale;
capacità di formulare
argomentazioni anche in forma
scritta, riconoscendo la diversità dei
metodi con cui la ragione giunge a
conoscere il reale;
capacità di fornire valutazioni personali ed
esprimere riflessioni critiche ed
argomentate
29
Curricolo di Matematica (Liceo scientifico/Liceo scientifico opzione Scienze
applicate)
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Primo biennio 1. Numeri e algoritmi
2. Spazio e figure
3. Relazioni e funzioni
4. Dati e previsioni
1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico
ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma
grafica;
2. Confrontare ed analizzare figure geometriche,
individuando invarianti e relazioni;
3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di
problemi;
4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni
specifiche di tipo informatico.
Secondo biennio. Quinto
anno 1. Numeri e algoritmi
2. Spazio e figure
3. Relazioni e funzioni
4. Dati e previsioni
1. Conoscere ed utilizzare i concetti e i metodi della
matematica, sia interni alla disciplina in sé considerata, sia
rilevanti per la descrizione e la previsione di semplici
fenomeni, in particolare del modo fisico.
2. Inquadrare le varie teorie matematiche studiate nel
contesto storico entro cui si sono sviluppate.
3. Acquisire una visione storico-critica dei rapporti tra le
tematiche principali del pensiero matematico e il contesto
filosofico, scientifico e tecnologico.
4. Avere consapevolezza dei procedimenti caratteristici del
pensiero matematico (definizioni,
dimostrazioni,generalizzazioni, formalizzazioni).
5. Conoscere le metodologie elementari per la costruzione di
modelli matematici in casi molto semplici ma istruttivi.
6. Utilizzare strumenti informatici di rappresentazione
geometrica e di calcolo.
Curricolo di Fisica (Liceo scientifico/Liceo scientifico opzione Scienze applicate)
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Primo biennio 1. Meccanica
2. Fenomeni termici
3. Fenomeni luminosi e
raggi di luce
1. Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti
alla realtà naturale e artificiale;
2. Avanzare ipotesi ed effettuare semplici verifiche
sperimentali;
3. Utilizzare anche il computer per la risoluzione di problemi,
per simulazioni e per l’analisi di dati sperimentali;
4. Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie
rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono
applicate
SECONDO BIENNIO 1. Meccanica
2. Il campo
gravitazionale,
elettrico e
30
magnetico
3. Trasformazioni
termodinamiche
4. Fenomeni ondulatori
QUINTO ANNO
1. Circuiti elettrici in
corrente alternata
2. Il campo
elettromagnetico
3. La teoria della
relatività ristretta
4. Il dualismo onda-
corpuscolo
5. Struttura dell’atomo
6. Le teorie sull’Universo
1. Formulare ipotesi, sperimentare e interpretare leggi fisiche,
proporre e utilizzare modelli e analogie;
2. Analizzare fenomeni fisici e individuare le grandezze fisiche
caratterizzanti, proponendo relazioni quantitative fra esse
3. Descrivere, anche con considerazioni quantitative e
rappresentazioni grafiche, le applicazioni fisiche nel campo
tecnologico, con la consapevolezza della reciproca
influenza tra evoluzione tecnologica e ricerca scientifica;
4. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e
grafico, nonché il Sistema Internazionale delle unità di
misura;
5. Inquadrare storicamente i concetti fondamentali che
hanno caratterizzato l’evoluzione della ricerca in fisica.
Curricolo di Informatica
CURRICOLO DI INFORMATICA DEL PRIMO BIENNIO
LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE COMPETENZE DISCIPLINARI
5. Usare le tecniche per la rappresentazione dell’informazione digitale;
6. Conoscere l'architettura del sistema di elaborazione e delle reti;
7. Conoscere il Sistema Operativo e le sue funzionalità;
8. Usare gli applicativi per l'Office Automation;
9. Saper programmare costruendo algoritmi e usando il linguaggio di programmazione.
Sono acquisite attraverso i seguenti “nuclei tematici”: 4. Sistemi di codifica dei dati
5. Architettura di Von Neumann e tipi di reti
6. Software di base e applicativi di gestione, presentazione documenti e per il calcolo
7. programmazione strutturata
e, all’interno di essi, per obiettivi minimi (conoscenze e abilità / capacità) che costituiscono gli
indicatori del raggiungimento delle suddette competenze.
CURRICOLO DI INFORMATICA DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO
LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE COMPETENZE DISCIPLINARI
1. Usare strumenti avanzati per la produzione di documenti elettronici nel web;
2. Usare metodologie avanzate di programmazione;
3. Progettare, implementare e amministrare le basi di dati;
4. Conoscere e progettare le reti di computer;
31
5. Conoscere e usare algoritmi di calcolo numerico;
6. Usare la simulazione.
Sono acquisite attraverso i seguenti “nuclei tematici”:
SECONDO BIENNIO 5. Linguaggi per il Web
6. Programmazione a oggetti
7. Database e DBMS
QUINTO ANNO
7. Reti di computer, protocolli
8. Metodi numerici per il calcolo
9. Simulazione di sistemi
e, all’interno di essi, per obiettivi minimi (conoscenze e abilità / capacità) che costituiscono gli
indicatori del raggiungimento delle suddette competenze.
Curricolo di Scienze (Liceo scientifico e Liceo scientifico opzione scienze
applicate)
Nuclei fondanti del primo biennio
BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA
Caratteristiche degli organismi
viventi – Struttura (cellula) e
varietà di forme (biodiversità)
- Osservazione microscopica -
Evoluzione - Sistematica -
Genetica mendeliana -
Rapporti organismi-ambiente.
Osservazione e descrizione
di fenomeni e di reazioni
semplici - Stati di
aggregazione e relative
trasformazioni - Modello
particellare della materia -
Classificazione della
materia e relative
definizioni operative - Leggi
fondamentali e modello
atomico di Dalton - La
formula chimica e i suoi
significati - Prima
classificazione degli
elementi .
Completamento e
approfondimento dei contenuti
acquisiti in precedenza - Moti della
Terra - Studio geomorfologico
delle strutture che costituiscono la
superficie della Terra.
Competenze dello studente alla fine del primo biennio
BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA 1. Descrivere la struttura delle
principali molecole
biologiche e conoscerne la
distribuzione nei viventi;
2. conoscere il lavoro di
Mendel e i cambiamenti
intercorsi nella genetica nel
XX secolo;
3. collocare nella storia del
1. Distinguere fenomeni
fisici e chimici
considerando le
variazioni energetiche
ad essi connesse;
2. classificare la materia in
sostanze pure e in
miscugli omogenei ed
1. Descrivere le caratteristiche
peculiari del Sistema solare;
2. individuare le prove dei moti
terrestri e i loro effetti geografici
nel presente e nel passato;
3. descrivere le condizioni di
illuminazione del nostro pianeta
nei giorni degli equinozi e dei
32
pensiero scientifico la
teoria evolutiva di Darwin,
individuandone i
precedenti e gli sviluppi
successivi;
4. conoscere i criteri di
classificazione e le
categorie tassonomiche;
5. ricostruire il percorso
filogenetico dei vertebrati
fino alla specie umana;
6. conoscere le relazioni
fondamentali tra organismi
e ambiente.
eterogenei;
3. individuare le peculiarità
degli stati fisici della
materia e delle loro
trasformazioni;
4. descrivere le proprietà
degli elementi
riconoscendone la
posizione nella tavola
periodica;
5. spiegare le proprietà
delle particelle
subatomiche
inquadrandole nel
modello atomico
planetario;
6. conoscere ed utilizzare il
linguaggio e il simbolismo
chimico di base.
solstizi;
4. riconoscere le interrelazioni
esistenti tra la Terra e la Luna;
5. utilizzare i riferimenti astronomici
nell’orientamento e nella misura
del tempo
6. leggere ed interpretare le carte
geografiche di uso più
frequente;
7. conoscere le caratteristiche
basilari dell’idrosfera marina e
continentale.
Nuclei fondanti del secondo biennio
BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA Struttura e funzione del DNA
- Sintesi delle proteine -
Codice genetico - Forma e
funzioni degli organismi -
Aspetti anatomici
(soprattutto con riferimento
al corpo umano) - Funzioni
metaboliche di base -
Strutture e funzioni della vita
di relazione - Riproduzione e
sviluppo - Aspetti di
educazione alla salute.
Classificazione e
nomenclatura dei composti
inorganici - Struttura e
proprietà della materia -
Stechiometria - Modelli
atomici - Sistema periodico
e proprietà periodiche -
Legami chimici - Concetti
basilari della chimica
organica - Aspetti
termodinamici, cinetici e
degli equilibri, anche in
soluzione (reazioni acido-
base e ossidoriduzioni) -
Elettrochimica.
Cenni di mineralogia - Petrologia -
Vulcanesimo - Sismicità - Orogenesi .
Competenze dello studente alla fine del secondo biennio
BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA
1. Descrivere natura,
funzione e regolazione
dei geni;
2. analizzare il rapporto
tra strutture e funzioni
ai diversi livelli di
organizzazione e
riconoscere le
proprietà emergenti
nel passaggio da un
livello di organizzazione
1. Saper passare
dall’approccio
macroscopico delle
sostanze a quello
submicroscopico delle
loro molecole;
2. analizzare gli aspetti
cinetici e termodinamici
di un sistema chimico;
3. saper affrontare
problemi sugli aspetti
quantitativi delle reazioni
1. Conoscere i processi litogenetici e
le rocce che da essi scaturiscono;
2. collegare forma, struttura e
attività dei vulcani alla
composizione del magma che li
alimenta;
3. interpretare un evento sismico alla
luce della teoria del rimbalzo
elastico e conoscere i criteri con
cui si attribuiscono ”intensità” e
“magnitudo”;
4. conoscere le strategie di
33
ad un altro; 3. saper descrivere strutture
e funzioni dei diversi
apparati dell’uomo;
4. individuare i più
importanti meccanismi di
regolazione omeostatica
e analizzare le situazioni
di salute e malattia.
acido/base e redox;
4. sviluppare capacità di
problematizzazione e
analisi nella realizzazione
di esperienze chimiche;
5. descrivere natura e
comportamento delle
principali famiglie dei
composti organici.
prevenzione degli effetti delle
eruzioni vulcaniche e dei
terremoti.
Nuclei fondanti del quinto anno
BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA
Processi
biologici/biochimici
dell’ingegneria genetica -
Ingegneria genetica e sue
applicazioni.
Approfondimento della
chimica organica -
Biochimica e biomateriali -
Struttura e funzione di
molecole di interesse
biologico - Processi
biologici/biochimici
dell’ingegneria genetica.
Fenomeni meteorologici - Modelli
della tettonica globale -
Interrelazioni tra i fenomeni di
litosfera, atmosfera, idrosfera.
Approfondimenti sui contenuti
precedenti e/o su temi nuovi
come ecologia, risorse
energetiche, fonti rinnovabili,
condizioni di equilibrio dei sistemi
ambientali (cicli biogeochimici),
nuovi materiali.
Competenze dello studente alla fine del quinto anno
BIOLOGIA CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA
1. Individuare le interazioni
tra mondo vivente e non
vivente con particolare
riferimento all'intervento
dell’uomo;
2. valutare l'impatto delle
innovazioni tecnologiche
in ambito biologico ed
ambientale.
1. Conoscere struttura e
funzione di molecole di
interesse biologico;
2. conoscere i processi
biochimici dell’ingegneria
genetica.
1. Correlare la teoria della
tettonica delle placche alle
grandi strutture della superficie
terrestre;
2. comprendere la complessità dei
processi atmosferici e
interpretare i fenomeni
meteorologici più comuni;
3. conoscere i cicli biogeochimici
degli elementi e individuarne i
principali punti critici.
Curricolo di Disegno e Storia dell’arte
Nuclei fondanti Competenze in uscita
Primo biennio
Storia Dell’Arte
Introduzione alla Storia dell'Arte
L’arte preistorica.
L’arte egizia.
Le civiltà antiche:
In disegno :
conoscere ed usare in modo
appropriato gli strumenti e i materiali
del disegno tecnico e del disegno a
mano libera;
saper realizzare gli elaborati richiesti
34
La civiltà egea
L’arte greca
Arte Etrusca
Cenni sull’arte Romana.
L'arte in Italia prima del dominio di Roma
L’arte romana
Il medioevo:
L’arte paleocristiana e del periodo
altomedievale
Il medioevo
L’arte romanica
Disegno a mano libera:
Riproduzione da modelli di elementi
significativi, sia scultorei che decorativi o
architettonici, riguardanti gli argomenti
studiati in Storia dell'Arte.
Disegno geometrico
Avviamento al disegno geometrico:
- gli strumenti del disegno e il loro uso
corretto
- costruzioni di base dalle perpendicolari
alle curve.
- risoluzione di problemi geometrici con
riga e compasso e con le squadre
- costruzione di poligoni con riga e
compasso e loro elaborazione
- costruzione di poligoni con le squadre e
loro elaborazione
Le proiezioni ortogonali:
- solidi sezionati paralleli e inclinati ai
piani di proiezione
- ritrovamento della sezione reale
- intersezioni di solidi
- le coniche
- elementi architettonici: costruzione di
archi, risoluzione di tetti a falda
- teoria delle ombre applicate alle
proiezioni Ortogonali.
secondo una chiara ed equilibrata
impostazione ed elaborazione
grafica;
saper effettuare a livello di base, la
restituzione bidimensionale di un
oggetto tridimensionale mediante il
disegno a mano libera;
conoscere, comprendere ed
utilizzare in modo appropriato la
terminologia specifica.
In Storia dell'arte :
conoscere, comprendere ed
utilizzare in modo appropriato (nei
limiti del programma svolto) la
terminologia specifica;
Saper analizzare l'opera d'arte in
base alle componenti primarie: linea,
forma, luce, colore e movimento.
Secondo biennio
35
Storia dell’arte
L’arte paleocristiana e del periodo
altomedievale
L’arte romanica
Il Trecento – Il Gotico
Il Tardo gotico
Quattrocento: arte dell'Umanesimo
Cinquecento: Rinascimento maturo
Cinquecento: Manierismo
Tra Cinquecento e Seicento:
l'opposizione al manierismo
Seicento - Barocco: Bernini, Borromini e
Caravaggio
Disegno geometrico
Le rappresentazioni assonometriche:
proiezioni assonometriche ortogonali
proiezioni assonometriche oblique
assonometrie convenzionali di:
solidi interi
solidi sezionati
gruppi di solidi
intersezioni di solidi
elementi architettonici: le coperture a
volta in assonometria .
teoria delle ombre applicata
all’assonometria
prospettiva centrale e prospettiva
accidentale:
-di solidi
-di gruppi di solidi
-di elementi architettonici.
introduzione alla progettazione
architettonica.
teoria delle ombre applicata alla
prospettiva
Disegno a mano libera :
Riproduzione e rielaborazione degli
elementi stilistici del periodo
medioevale, finalizzata anche alle
problematiche del restauro e della
conservazione.
Riproduzione e rielaborazione degli
elementi stilistici del periodo
rinascimentale, finalizzata anche alle
problematiche del restauro e della
conservazione.
36
Quinto anno
Storia dell’arte
- il Settecento: rococò e classicismo
- il Neoclassicismo
- i movimenti artistici dell’ Ottocento
- il Romanticismo
- il Realismo
- i Macchiaioli
- l'Impressionismo
- il Post-impressionismo
- l'architettura dell'Ottocento:
l'eclettismo; il restauro architettonico
- l'architettura degli ingegneri
- l'Art Nouveau:
i movimenti artistici del Novecento
Le avanguardie storiche:
L’Espressionismo - il Cubismo- il Futurismo-
l'astrattismo-la Metafisica
- l'architettura del XX secolo: il Bauhaus- il
Razionalismo:Le Courbusier-
- l'architettura organica: F. L. Wright
- l'architettura italiana tra le due guerre.
Disegno geometrico
Progettazione di semplici manufatti
architettonici o di arredo urbano o di
design.
Disegno a Mano libera: La fase creativa
di un iter progettuale presuppone
sempre un approccio ideativo che si
avvale di un tipo di disegno libero e
immediato che poi si sottopone a
verifica dimensionale e di fattibilità.
In disegno
conoscere, comprendere ed
utilizzare in modo appropriato i
metodi e le tecniche di
rappresentazione degli oggetti,
proprie del disegno tecnico e del
disegno a mano libera;
saper interpretare i disegni tecnici
anche per l'analisi delle opere
architettoniche;
In storia dell'Arte
conoscere le opere d'arte più
significative dei vari periodi storici;
saper individuare i significati
dell'opera d'arte in relazione
all'individualità dell'artista e al
contesto storico e socio - culturale
anche in forma pluridisciplinare ( in
collegamento con le altre discipline
presenti nel corso ).
37
EDUCAZIONE FISICA
1 - 2 classe LICEO SCIENTIFICO e Liceo Scienze applicate
PRIMO BIENNIO
Obiettivi Specifici di Apprendimento
A M B I T O della SALUTE e del BENESSERE
Argomento Conoscenze Abilità
Capacità motorie Le capacità motorie condizionali Eseguire correttamente azioni motorie e sportive
condizionali (resistenza, forza, velocità, mobilità finalizzate al miglioramento delle capacità motorie
articolare) condizionali
Cinesiologia Le nozioni fondamentali inerenti il Eseguire azioni motorie (movimenti ed esercizi) volte
muscolare movimento all'attivazione di specifici distretti muscolari
Allenamento Alcuni principi metodologici. di Applica i principi metodologici e le attività idonee al
delle capacità
motorie
allenamento miglioramento delle capacità motorie condizionali
Valutazione Alcune tecniche di valutazione delle Eseguire correttamente alcune tecniche per la
delle capacità capacità motorie e il funzionamento valutazione delle proprie capacità motorie, anche
motorie e
strumenti di
misurazione
di strumenti di misurazione utilizzando strumenti di misurazione
Prevenzione Le principali norme di Mettere in atto comportamenti adeguati ai fini della
degli infortuni comportamento per la prevenzione sicurezza e prevenzione degli infortuni nella pratica
degli infortuni
motoria e sportiva
Traumatologia I principali traumi sportivi e le Applicare correttamente semplici procedure di primo
sportiva e primo
soccorso
procedure di primo soccorso soccorso in caso di traumi sportivi
Salute e Igiene Il concetto dinamico di salute e le Adottare corrette abitudini igieniche in occasione della
norme di igiene personale a scuola
e nello sport
pratica motoria e sportiva
Attività motorie I principi della corretta Mettere in atto corretti comportamenti alimentari in e Alimentazione alimentazione durante le attività
motorie e sportive
funzione delle attività motorie e sportive
AMBITO delle ABILITA' MOTORIE
Argomento Conoscenze Abilità
Capacità motorie Le capacità motorie di tipo Eseguire correttamente azioni motorie e sportive
coordinatine coordinativo richiedenti capacità motorie di tipo coordinativo
Attività senso- La senso-percezione in funzione Utilizzare efficacemente i dati senso-percettivi in percettiva e della postura corretta e della funzione di una postura corretta, di un efficace controllo
controllo della riuscita dell'azione motoria dei movimenti e della riuscita di azioni motorie e
postura e dei
movimenti
sportive
Pratica motoria e Gli effetti, per il proprio benessere, Praticare una o più attività motorie e sportive, sia
sportiva della pratica di attività motorie e
sportive individuali e di gruppo
individuali che di squadra
38
Apprendimento
motorio
Le tappe significative del processo
di apprendimento di alcune azioni motorie
Individuare le procedure (e le tappe significative del
percorso) utilizzate nell'apprendimento di alcune azioni motorie
AMBITO COMUNICATIVO-
ESPRESSIVO
Argomento Conoscenze Abilità
Comunicazione
ed Espressività
Corporea
Le manifestazioni e i significati della Comunicazione corporea Non Verbale (posture, atteggiamenti,
mimica, gesti... )
Decodificare e produrre significativi messaggi corporei
Non-verbali che comunicano emozioni, stati d'animo,
sentimenti, idee...
Danze Una o più danze tradizionali o
tipiche della propria cultura
Eseguire, movimenti e gesti di una o più danze
conosciute
Giochi popolari
e tradizionali
Alcuni giochi popolari e della
tradizione locale
Praticare correttamente giochi popolari e della
tradizione locale
AMBITO SOCIO-AFFETTIVO
Argomento Conoscenze Abilità
Interazione nel
gruppo
Le modalità idonee per l'interazione
positiva nel gruppo
Relazionarsi positivamente con gli altri in occasione
della pratica motoria e sportiva
Cooperazione L'apprendimento cooperativo ti
l'integrazione delle persone
diversamente abili
M e t t e r e i n a t t o , nella pratica di attività motorie e
sportive, comportamenti corretti e cooperanti, favorendo la piena partecipazione di persone meno abili
Rispetto delle
regole e senso
civico
Le principali regole dei giochi
sportivi e il senso civico
Rispettare le regole di gioco codificate nella pratica sportiva e i regolamenti d'uso degli ambienti e delle attrezzature,
Svolgere le funzioni di arbitro in almeno una disciplina
sportiva Arbitraggio Le caratteristiche della funzione
arbitrale e i segnali arbitrali di una o più discipline sportive
Attività in
ambiente
naturale
Le attività motorie e sportive
all'aperto e l'educazione ambientale
Rispettare, nella pratica motoria e sportiva in ambiente
naturale, le norme dell'educazione ambientale
EDUCAZIONE FISICA
3 - 4 classe SECONDO BIENNIO
e 5 classe L I C E O S C I E N T I F I C O
Obiettivi Specifici di Apprendimento
A M B I T O d e l l a S A L U T E e d e l BENESSERE
Argomento Conoscenze Abilità
Capacità motorie Le capacità motorie condizionali: Progettare, ed eseguire correttamente, attività motorie condizionali metodi, tecniche ed attività finalizzate al miglioramento delle capacità motorie funzionali al loro miglioramento condizionali Cinesiologia e
fitness
La cinesiologia muscolare e il
fitness
Ideare un piano di lavoro razionale, e metterlo in atto,
finalizzato all'attivazione di più distretti muscolari
Allenamento delle I principi metodologici per Applicare idonei principi metodologici d'allenamento capacità motorie l'allenamento delle capacità motorie funzionali al proprio benessere e all'efficienza fisica Valutazione delle I metodi e le tecniche per la Applicare correttamente metodi e tecniche di misurazione capacità motorie misurazione e valutazione delle
capacità motorie
e valutazione delle proprie (e altrui) capacità motorie
Attività motorie, I legami tra benessere, attività Mettere in atto comportamenti alimentari corretti in Alimentazione e motorie ed alimentazione; la dieta funzione del proprio benessere e della pratica motoria e Doping dello sportivo; le problematiche del
doping
sportiva
39
Sicurezza e La sicurezza e la prevenzione degli Applicare i principi e le norme di comportamento ai fini Prevenzione degli infortuni durante la pratica motoria della sicurezza e della prevenzione degli infortuni infortuni e sportiva ed in altri contesti
operativi (a scuola, a casa, in strada)
Primo soccorso I principi e le tecniche di primo Applicare correttamente le procedure e le tecniche del
soccorso primo soccorso in contesto motorio, sportivo e della vita
associata
Salute e Igiene L'igiene della persona e degli Adottare sistematicamente corrette abitudini igieniche in ambienti nella scuola e nello sport ogni occasione di pratica motoria e sportiva
AMBITO delle ABILITA' MOTORIE
Argomento Conoscenze Abilità Capacità
coordinative
Le capacità motorie di tipo
coordinativo
Eseguire correttamente, in campo motorio e sportivo,
sequenze complesse d'azione richiedenti capacità motorie
di tipo coordinativo (progressioni ginniche, percorsi,
circuiti, azioni tecnico-tattiche, ...)
Attività senso- I principi scientifici della senso- Utilizzare efficacemente, in situazioni complesse ed percettiva percezione (visiva, uditiva, tattile,
propriocettiva...)
inusuali, i dati senso- percettivi (es. in situazioni tattiche nei giochi sportivi, in progressioni ginnastiche, in ambiente acquatico...)
Controllo della Le caratteristiche e il funzionamento Discriminare, modulare e controllare il proprio tono postura e dei del tono muscolare, della postura, e muscolare in situazioni statiche e dinamiche movimenti del controllo dei movimenti Pratica motoria e Cenni di storia delle attività sportive Praticare con sistematicità una o più attività motorie e sportiva
sistematica
praticate sportive autonomamente scelte
Apprendimento
motorio
I principi scientifici funzionale
all'apprendimento di abilità motorie
Applicare, ai fini dell'apprendimento di abilità motorie,
principi scientifici e strategie trasferibili
AMBITO COMUNICATIVO - ESPRESSIVO
Argomento Conoscenze Abilità
Comunicazione ed
Espressività
Corporea
L'espressività corporea e le forme
comunicative artistiche e
coreografiche di tipo Non Verbale
Utilizzare il corpo e il movimento in finzione
comunicativa ed espressiva, articolando, anche in forma
coreografica, un progetto espressivo
Danze La storia e la tecnica esecutiva di una o più " patrimonio della
cultura locale, nazionale o internazionale
Eseguire una o più danze appartenenti alla cultura locale,
nazionale o internazionale
Giochi popolari e
tradizionali
I giochi popolari e della tradizione
locale
Partecipare attivamente a giochi popolari o della
tradizione locale
AMBITO SOCIO-AFFETTIVO
Argomento Conoscenze Abilità
Pro-socialità Lo star bene con gli altri (la
socialità) e i comportamenti pro-
sociali
Adottare sistematicamente comportamene pro-sociali in
occasione della pratica di attività motorie e sportive
Cooperazione ed
integrazione
Il valore della cooperazione e le
problematiche dell'integrazione e
delle pari opportunità nello sport
Cooperare con altri nella progettazione, gestione ed
attuazione di attività motorie e sportive, assicurando la
partecipazione di tutti
Rispetto delle
regole e senso civico
I principi del faìr play ed il senso
civico nell'uso degli impianti sportivi
Applicare in ogni incontro sportivo i principi e le regole
del fair play ed adottare comportamenti rispettosi delle
norme d'uso degli ambienti nei quali vive e fa sport
Arbitraggio Il regolamento di gioco e i segnali
arbitrali degli sport praticati
Svolgere le funzioni di arbitro e giudice di gara nelle
attività sportive praticate
Attività in
ambiente naturale
Le attività motorie e sportive
all'aperto e l'educazione ambientale
Adottare autonomamente comportamenti rispettosi
dell'ambiente nello svolgimento di attività motorie e
sportive all'aperto (escursioni, trekking, orienteering,
arrampicata sportiva,...)
40
Competenze educative, culturali e professionali dello studente.
Al termine del Liceo Scientifico e del Liceo opzione Scienze applicate (19 anni)
In seguito alla frequenza di attività educative e didattiche
Della disciplina Educazione Fisica.
Lo studente utilizza l’attività motoria per mantenere e migliorare il proprio stato di salute e benessere, ed è capace di progettare ed attuare un adeguato programma di allenamento, anche utilizzando autonomamente procedure di verifica.
Padroneggia diverse abilità, usate in ambiti motori complessi, e ne ha perfezionate una o più rispondenti delle proprie caratteristiche ed attitudini.
Applica in modo autonomo conoscenze e principi scientifici per acquisire nuove abilità ed affinare quelle già possedute.
Sa modulare, attraverso la discriminazione percettiva, tono muscolare e movimento, adeguandoli a funzioni e contesti anche comunicativi.
Considera le attività di movimento un’opportunità di espressione di sé e di interazione sociale e sa assumersi la responsabilità di una vita sana ed attiva.
PROFILO DELLO STUDENTE LICEALE
La finalità che il nostro Liceo vuole perseguire è la formazione e la crescita degli alunni
come persone e cittadini, per consentire loro di acquisire piena consapevolezza di sé e
delle proprie scelte, al fine di misurarsi con la complessa realtà delle relazioni sociali e
culturali della contemporaneità. La piena valorizzazione della libertà e delle potenzialità
del singolo può, infatti, realizzarsi solo mediante l’esplorazione della dimensione
comunitaria dell’esperienza umana che è l’orizzonte stesso della formazione culturale.
Tutto ciò si realizza garantendo nell’attività didattica, da una parte, i saperi specifici
essenziali delle discipline, quelle conoscenze e abilità, cioè, che costituiscono il bagaglio
fondamentale di ogni processo di insegnamento-apprendimento, e, dall’altra,
privilegiando quelle iniziative culturali e formative atte potenziate ed arricchire l’unità del
sapere come cultura.
In questa ottica il Liceo Volta persegue mete educative attraverso la realizzazione di
azioni progettuali a forte valenza formativa ed opera scelte didattiche fondate sui valori
condivisi dell’interculturalità, della solidarietà, della tutela dell’ambiente, delle pari
opportunità e della legalità, che possano promuovere atteggiamenti di scambio e di
apertura all’altro, di rispetto delle persone come valore e delle cose.
Interventi per il successo scolastico e per la promozione culturale
Per lo sviluppo del progetto di Istituto al fine di assicurare un servizio quanto più efficiente
possibile si individuano i seguenti impegni :
l’intensificazione e la pianificazione dei rapporti con le famiglie
la formazione in servizio e l’aggiornamento dei docenti
l’azione preventiva in accoglienza del biennio e del triennio per l’acquisizione dei
prerequisiti (conoscenze e competenze di base) necessari all’iter curricolare
41
l’intensificazione delle azioni di sostegno e/o recupero rivolte agli alunni durante
l’anno scolastico
l’implementazione delle attività di sostegno agli studenti, tra cui l’orientamento in
ingresso e l’orientamento universitario
il potenziamento delle dotazioni didattiche, multimediali e librarie.
la valorizzazione della funzione didattica della Biblioteca e dei Laboratori informatici,
linguistici e multimediali
Scelte educative e didattiche
Riteniamo che sia necessario indicare, seppur a grandi linee e in modo schematico,
alcuni punti essenziali delle riflessioni generali che in questi anni hanno avuto come
oggetto il sistema educativo e le sue risposte ai bisogni formativi delle nuove generazioni;
si tratta in altri termini di definire il quadro di riferimento entro il quale ci siamo mossi nel
precisare la nostra identità culturale e progettuale e nel declinare le scelte educative e
didattiche che possano garantire il successo scolastico e formativo.
La scuola deve permettere ad ognuno di acquisire e consolidare non tanto un
patrimonio di certezze ma un punto di vista sulla realtà, che possa dare gli
strumenti per saper pensare, per poter costruire in autonomia un proprio sistema
di valori, per imparare a condividerlo con altri e saperlo mettere in ogni
momento in discussione
La scuola deve divenire sempre più il luogo dove viene valorizzato il lavoro con
gli studenti, dove si può imparare a convivere anche con le difficoltà, dove si
possa definire un contratto formativo e dove venga anche valorizzato il ruolo
educativo dei genitori
La scuola deve essere il luogo dove si concorre a formare il cittadino, dove si
realizza un’ azione educativa volta a “dare senso” e motivazioni all’ incontro e
all’ appartenenza
I fondamenti culturali
La caratteristica degli studi liceali con finalità non direttamente professionalizzanti consiste
in un approccio ai saperi che valorizza la dimensione storica come strumento di identità
civile e di cittadinanza attiva e promuove il confronto con altre culture; la conoscenza
della complessità come stimolo alla curiosità intellettuale e strumento necessario nella
società della conoscenza; la cultura come acquisizione critica dei saperi.
Finalità educative
L’offerta formativa, in quanto rivolta alla formazione e istruzione della persona, non può
prescindere dalla necessità di coniugare la licealità, intesa come spazio di formazione
ampia ed armonica della personalità dello studente, con le istanze che emergono da un
contesto della contemporaneità caratterizzato da:
42
crescente complessità delle dinamiche sociali in una civiltà sempre più multietnica, e
rapidità di evoluzione dell’organizzazione del sapere e dei linguaggi della
comunicazione;
profonda modificazione dei comportamenti giovanili, segnati da un progressivo
indebolimento di valori forti di riferimento e di esperienze capaci di fornire un
orientamento di senso al percorso esistenziale.
Nella consapevolezza che la scuola superiore è chiamata, in concorso con gli altri
soggetti educativi operanti nella società, primo fra tutti la famiglia, ad offrire un
contributo di grande importanza nel difficile e decisivo transito dall’adolescenza alla
giovinezza, come per altro è ribadito dal patto di corresponsabilità che i genitori sono
chiamati a sottoscrivere, vengono individuate come finalità educative della formazione
liceale:
l’educazione alla legalità e alla cittadinanza, intesa come conoscenza e
consapevolezza
dei princìpi di convivenza civile e democratica enunciati nella Costituzione italiana
e dalla Comunità Europea ,e come rispetto di ogni diversità sociale, culturale,
ideologica e religiosa
la consapevolezza del valore della conoscenza e del sapere nelle sue varie
articolazioni,
come garanzia di democrazia e ai fini dell’individuazione del personale percorso di
vita e
dell’acquisizione di una capacità di responsabile inserimento nel mondo del lavoro
la consapevolezza che le relazioni umane si fondano sul dialogo e sulla capacità di
interagire
con gli altri
Obiettivi formativi
Formazione di una coscienza civile che:
a. induca a vivere consapevolmente, nella dimensione pubblica, i doveri in
quanto necessario completamento dei diritti;
b. educhi alla legalità e alla cittadinanza
c. consenta agli alunni di comprendere i valori democratici della nostra
Costituzione e li renda capaci di contribuire alla loro salvaguardia ed alla
loro crescita.
2. Sviluppo delle capacità critiche indispensabili per:
a. operare scelte consapevoli e riflesse;
b. mettere in atto processi di autoresponsabilizzazione e comportamenti
responsabili;
c. attuare la formazione completa del soggetto come individuo e come
membro della collettività;
d. porsi come soggetti attivi e propositivi nei confronti col mondo del lavoro.
3. Promozione e sviluppo di una educazione che sia:
a. informata ai principi della solidarietà sociale, tolleranza ed accettazione
della diversità di condizione (anche fisica) di cultura, di lingua, di razza, di
costumi e tradizioni;
43
b. capace di valorizzare l'interscambio e le reciproche relazioni fra culture e
persone che vivono nello stesso territorio.
4. Promozione di una cultura incentrata sul rispetto e sulla tutela dell'ambiente e del
territorio.
5. Formazione di una coscienza e concezione del lavoro, inteso come strumento di
autorealizzazione e di crescita del benessere sociale.
Competenze chiave e Profilo dello studente liceale
La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo pubblicata sulla Gazzetta
ufficiale dell’Unione europea il 18 dicembre 2006 (L 394/13), in merito alle competenze
chiave per l’apprendimento permanente, sottolinea che di fronte alle nuove sfide
derivanti dalla globalizzazione “ciascun cittadino dovrà disporre di un’ampia gamma di
competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e
caratterizzato da forte interconnessione”.
L'istruzione nel suo duplice ruolo- sociale ed economico- è considerata un elemento
determinante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave
necessarie per adattarsi con flessibilità a tali cambiamenti.
Sono definite competenze chiave “una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini
appropriate al contesto (…) di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”; il documento della
Comunità europea ne identifica otto:
1) comunicazione nella madrelingua;
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.
Considerate le marcate differenze degli studenti iscritti quanto a provenienza geografica
e culturale,consapevolezza delle scelte e prospettive e livello di preparazione, il Collegio
dei docenti del Liceo Volta ritiene di dover privilegiare come competenze chiave, quelle
relative alla lingua italiana , alle lingue straniere, ai linguaggi matematico-scientifici. ed
informatici, i cui livelli standard in funzione dell’attuazione della Legge sull’obbligo
scolastico saranno stabiliti nei Dipartimenti e nei Cdc, unitamente ai criteri per la futura
certificazione al termine del biennio.
Pertanto, il profilo dello studente in uscita dal nostro Liceo si caratterizza per
le seguenti competenze trasversali :
• Possedere ed utilizzare in modo ampio e sicuro il patrimonio lessicale ed espressivo
della lingua italiana, come capacità di esprimere e interpretare concetti,
pensieri,immagini, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta;
• Possedere ed utilizzare in modo ampio e sicuro il patrimonio lessicale ed espressivo
delle lingue straniere moderne studiate, con acquisizione di abilità di mediazione e di
comprensione interculturale
44
• Disporre di un’adeguata formazione scientifica sia come padronanza di competenze
matematiche sia come capacità di usare l’insieme delle conoscenze e delle
metodologie per interpretare il mondo che ci circonda
• Saper utilizzare le tecnologie informatiche come strumento di studio, di lavoro e di
comunicazione
• Possedere capacità critica nei confronti delle visioni del mondo, degli eventi storici e
delle interpretazioni che ne sono state date, delle problematiche della cultura
contemporanea, sapendo assumere un personale punto di vista e strutturare giudizi
pertinenti e circostanziati
• Saper inquadrare storicamente fatti, avvenimenti e fenomeni, operando opportuni
collegamenti e interrelazioni, che recuperino la memoria del passato nella lettura del
presente
• Saper riconoscere e contestualizzare consapevolmente il patrimonio artistico locale,
nazionale ed internazionale
• Possedere la consapevolezza che il confronto interculturale è un elemento fondante
della società civile,
• Saper assumere adeguate responsabilità nella partecipazione alla vita della comunità
• Saper utilizzare occasioni ed esperienze per favorire la propria crescita personale, in
termini di competenze e conoscenze, che permettano di affrontare i contesti in rapida e
continua trasformazione
• Maturare spirito di iniziativa e imprenditorialità, intesi come capacità di pianificare e di
gestire progetti per raggiungere obiettivi
Si individuano, pertanto, come obiettivi trasversali dell’offerta formativa al fine di costruire
il precedente profilo e come strumenti indispensabili per un apprendimento permanente:
il progressivo accesso ad una dimensione teorica del sapere, inteso come
circolare
organizzazione dei vari saperi disciplinari dell’area umanistica e scientifica
l’introduzione ad una coscienza storica, che metta in grado di collocarsi
all’interno
della tradizione europea, colta nei suoi elementi genetici e nel suo progressivo
aprirsi ad una dimensione planetaria
l’acquisizione di un rigore scientifico, inteso come uso consapevole delle varie
metodologie disciplinari, che faccia divenire il metodo della ricerca scientifica
un habitus mentale all’interno di ogni campo del sapere
l’acquisizione di una consapevolezza linguistico-comunicativa, che renda
capaci di orientarsi nella pluralità dei linguaggi contemporanei della
comunicazione e di avviarsi ad un uso cosciente dei linguaggi formalizzati delle
varie discipline
l’introduzione di un atteggiamento critico, inteso come capacità di personale
reinterrogazione della realtà, che diventi fondamento del cammino di
maturazione umana, nonché base essenziale della prosecuzione degli studi in
ambito universitario, sbocco privilegiato del percorso liceale.
PAI (Piano Annuale di Inclusione)
La C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 ha previsto l’elaborazione di una proposta di Piano
Annuale per l’Inclusività al fine di guardare con attenzione tutti i bisogni educativi
45
speciali afferenti a situazioni, temporanee o permanenti, di difficoltà che affondano le
loro cause in situazioni di svantaggio sociale, economico, culturale ma anche a
situazioni personali legate a vicende specifiche e, di conseguenza, non certificate e
certificabili. Il piano presuppone una nuova visione di inclusione attraverso la
sensibilizzazione del collegio, dei dipartimenti, dei consigli di classe.
Progetto VALES
Il progetto VALES intende costruire un percorso sperimentale di autovalutazione e
valutazione esterna delle istituzioni scolastiche finalizzato alla definizione di immediati
interventi di miglioramento. Non essendo rientrati nelle prime 200 scuole che hanno
prodotto domanda in ordine temporale, il liceo Volta partecipa al progetto in quanto
rientrante nelle successive 100 che avviano un percorso di autovalutazione
esclusivamente interno all’istituto finalizzato sempre ad una riflessione per elaborare un
successivo piano di miglioramento.
PARTE QUARTA
L’ARTICOLAZIONE DELL’ OFFERTA FORMATIVA DIDATTICA
Avendo come guida le indicazioni della normativa vigente, i principi generali dell'Offerta
Formativa dell'Istituto e l'analisi delle attese del territorio e dei bisogni dell'utenza, i docenti hanno
predisposto un progetto formativo che si realizza nell'ordinaria e quotidiana attivita didattica, cosi
come viene descritta nella programmazione dei dipartimenti e dei docenti.
In tutti gli ambiti l’organizzazione della didattica passa attraverso l’azione di figure di sistema
(collaboratori, funzioni strumentali, responsabili di dipartimento e di classe) e si articola in attivita
curricolari, progetti specifici, attivita extracurricolari, percorsi per l’eccellenza.
Le scelte didattiche e metodologiche, dettagliate nelle progettazioni dei singoli consigli di classe,
sostengono e rendono possibile la costruzione di un luogo di apprendimento coerente con i
principi dichiarati.
METODOLOGIA
Ormai da diversi anni nella nostra scuola, accanto a metodologie tradizionali, sono
praticate metodologie didattiche innovative incentrate sulle nuove tecnologie e sulla
multimedialità, non in contrapposizione con le metodologie tradizionali, ma a supporto e
ad integrazione di esse. Ciò deriva dal fatto che si è sempre più intensamente avvertita
l'opportunità di modificare e integrare la didattica, tradizionalmente imperniata sulla
parola orale e sul libro di testo, con un'attività di insegnamento e apprendimento in un
ambiente caratterizzato dalla presenza di più tecnologie didattiche, con particolare
riguardo ai personal computers, anche multimediali, e al lavoro in rete. La didattica
multimediale,infatti, si fonda sulle opportunità offerte dalle nuove tecnologie per
a) avvicinare la scuola alla realtà che sempre più i ragazzi vivono a casa e in altri
ambienti, caratterizzata dall'interazione tra parola orale, testi scritti, suoni e immagini;
b) accrescere l'efficacia del processo di insegnamento/apprendimento, utilizzando il
naturale interesse del ragazzo, attivando l'espressione di alcuni ragazzi penalizzati da altri
codici e linguaggi, facilitando un lavoro attivo e cooperativo dei ragazzi, nonchè
l'articolazione delle attività in modo guidato e documentato nelle diverse dimensioni
46
della classe, del piccolo gruppo di lavoro,
nell'apprendimento attivo individuale;
c) rompere l'isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno e con realtà
anche assai distanti utilizzando, in un processo formativo e nell'ambito di una
metodologia didattica sperimentata, risorse e informazioni disponibili in rete.
Pertanto le linee metodologiche della nostra scuola, nel rispetto della libertà di
insegnamento,sono fondate su:
Il progressivo ridimensionamento della lezione frontale
Una valorizzazione della dimensione interdisciplinare
La proposta di attività di ricerca e di laboratorio
La valorizzazione della didattica laboratoriale e multimediale
La valorizzazione dell’apprendimento cooperativo
VALUTAZIONE
Il liceo Volta partecipa, come attività ordinaria d'istituto, alle rilevazioni nazionali degli
apprendimenti degli studenti (prove del SNV dell’Invalsi per le classi seconde)
collocandosi nettamente al di sopra della media nazionale, ben oltre la media del sud e
senza pari riguardo alla media regionale. Per l’a.s 2013/14 la prova sarà svolta nel mese di
maggio 2013 e interesserà gli alunni delle seconde classi impegnati nelle prove di
matematica, italiano e nella compilazione del questionario dello studente.
Verifica e Valutazione
In un sistema scolastico innovativo la valutazione interviene in vari momenti dell’attività
educativa non allo scopo di sanzionare e classificare ma di regolare i processi di
insegnamento e di apprendimento. Essa a tal fine assume diversi funzioni e può utilizzare
diversi strumenti di verifica.
La valutazione iniziale o diagnostica mira a registrare le condizioni di partenza degli
studenti, le conoscenze possedute e i prerequisiti cognitivi specifici al fine di
programmare l’intervento didattico nel modo più efficace e rispondente ai bisogni
formativi dei discenti.
La valutazione formativa o in itinere ha lo scopo di rilevare le eventuali difficoltà di
apprendimento degli studenti e i punti di forza e di debolezza dello stesso intervento
didattico. Essa svolge una funzione regolativa su tutte le variabili che incidono sui processi
di apprendimento (obiettivi, metodi, strumenti ecc.)
La valutazione sommativa o finale interviene alla fine di un certo percorso didattico e ha
il compito di offrire un bilancio consuntivo dei processi di insegnamento/apprendimento
La valutazione deve esplicitare con chiarezza i criteri derivati dagli obiettivi che si
intendono perseguire e prevedere le prove di verifica che verranno utilizzate per
accertare il raggiungimento di tali obiettivi
Essa in linea generale misurerà:
1 Le conoscenze, intese come risultato del processo di assimilazione attraverso
l'apprendimento di contenuti, informazioni, fatti, termini, regole e principi, procedure
afferenti ad una o più aree disciplinari di carattere teorico e pratico;
2 Le abilità, intese come capacità di applicazione delle conoscenze (sapere) e delle
esperienze (saper fare), al fine della soluzione di un problema o di portare a termine un
compito o di acquisire nuovi saperi; esse si esprimono come abilità cognitive
47
(elaborazione logico-critica e creativo-intuitiva) e pratico-manuali (uso consapevole di
metodi, strumenti e materiali);
3 Le competenze, intese come comprovate e consolidate capacità di utilizzare
conoscenze, metodiche di analisi dei dati e di indagine dei fenomeni, abilità personali e
attitudini sociali nei più svariati campi.
Al fine dell’accertamento degli apprendimenti potranno essere utilizzate diverse tipologie
orali e scritte di verifica, sia strutturate che semistrutturate: colloquio individuale, discussione
guidata, questionario, saggio breve, quesiti a risposta multipla, simulazioni etc.
Resta valido il generale principio che in sede di valutazione intermedia o finale i singoli
docenti e i consigli di classe avanzano le proposte di voto sulla base di un congruo numero di
verifiche orali, scritte o di esercitazioni pratiche ed esprimono valutazioni che tengono conto,
dei singoli voti, della frequenza, dell’interesse, dell’impegno, dei progressi
dell’apprendimento, della partecipazione al dialogo educativo e didattico e, relativamente
alla valutazione di fine anno, della possibilità per lo studente di poter seguire proficuamente
le materie dell’anno successivo.
Significati e tipologie della valutazione
La valutazione ha principalmente un valore formativo: essa è uno strumento di aiuto per
orientare l’alunno nel processo di apprendimento. Tiene conto non solo dei risultati
oggettivi conseguiti nella verifica delle competenze, ma anche dei processi positivi di
cambiamento che lo studente ha saputo attivare grazie alla relazione formativa. La
valutazione è tanto più efficace quanto più il rapporto docente-studente è improntato a
trasparenza, rispetto, collaborazione.
La valutazione permette allo studente di capire qual è il suo livello di apprendimento
rispetto alla comprensione dei contenuti e all’acquisizione delle competenze, in modo da
divenire attivo e responsabile del proprio percorso di studio. Essa permette al docente di
monitorare il lavoro degli studenti, di suggerire loro eventuali correzioni, di confermare o
rimodulare i percorsi didattici proposti e le metodologie formative adottate.
La valutazione periodica è operata dal docente durante le ore di lezione, tenendo conto
della situazione di partenza degli studenti e degli obiettivi specifici del percorso didattico
effettuato. Attraverso prove di verifica che possono essere di diversa tipologia (orali,
scritte, grafiche) il docente valuta periodicamente i livelli di maturazione-apprendimento
degli studenti ed esprime tali valutazioni con l’assegnazione di un voto sul registro
personale.
Per garantire un congruo numero di valutazioni periodiche è richiesta l’assegnazione ad
ogni studente, nel corso di ciascun quadrimestre, di almeno due voti all’orale e, per le
materie che prevedono lo scritto, l’effettuazione di almeno due prove scritte. In
quest’ultimo caso è affidata al giudizio di ciascun insegnante l’opportunità o meno di
offrire agli assenti eventuali prove scritte di recupero.
Nel rispetto del diritto di ogni studente di essere soggetto attivo e consapevole del
proprio processo di apprendimento, è dovere del docente rendere accessibili agli
interessati, in modo trasparente, le valutazioni che li riguardano. È altresì compito del
docente garantire la riconsegna alla classe delle prove scritte di verifica, debitamente
corrette, entro il limite di due settimane dalla loro effettuazione e comunque sempre
prima dell’assegnazione di un’altra prova scritta nella medesima materia.
La valutazione finale è attribuita in ciascuna disciplina dal consiglio di classe, su proposta
del docente della materia, nel corso degli scrutini di fine quadrimestre. Tale valutazione è
elaborata nel rispetto dei criteri generali approvati ogni anno dal collegio dei docenti e
48
coerentemente con gli obiettivi disciplinari minimi definiti dai dipartimenti. I Criteri generali
sono :
Raggiungimento degli obiettivi didattici e formativi definiti in sede di
programmazione;
Situazione di partenza;
Eventuali miglioramenti in itinere;
Impegno,partecipazione e costanza nello studio;
Risultati dell’intero anno scolastico;
Condotta (comportamento, assenze ecc.);
Partecipazione a interventi didattici integrativi e relativi esiti;
Eventuali difficoltà riscontrate dall’alunno;
Ogni altro elemento utile alla valutazione complessiva della personalità e
preparazione dell’alunno;
Inoltre si deve tener conto che:
la promozione alla classe successiva si consegue se l’alunno riporta un voto non
inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ( art. 3, O. M. n. 80/95 );
i voti si assegnano su proposta dei singoli professori in base ad un giudizio
brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi
scritti, grafici o pratici fatti a casa o a scuola, corretti e classificati durante l’anno
scolastico, ed eventuali risultanze dei corsi di recupero o sostegno;
se non vi è dissenso, i voti in tal modo proposti si intendono approvati;
è richiesta la frequenza di almeno ¾ dell'orario annuale personalizzato; il mancato
conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe
riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla
classe successiva o all'esame di stato (art. 14, c.7 del DPR 122/09).
Nei confronti degli alunni che presentino un’insufficienza in una o più discipline,
comunque non tale da determinare un immediato giudizio di non promozione , il
consiglio di classe :
può adottare delibera di sospensione del giudizio e di avvio al recupero estivo e
alle relative prove di accertamento del superamento del debito formativo entro il
mese indicato dal Collegio dei Docenti.;
tali insufficienze debbono essere colmate individualmente o usufruendo di servizi
aggiuntivi scolastici nel periodo estivo ;
l’alunno è comunque tenuto, entro il mese indicato a sottoporsi a prove di verifica
formali organizzate dal consiglio di classe;
la famiglia dell’alunno interessato deve ricevere formale notifica del
provvedimento adottato dal consiglio di classe, con annesse istruzioni sulle
modalità e sui tempi di verifica.
Nei confronti degli alunni che presentino insufficienze nel complesso delle discipline tali
da non consentire al consiglio di classe di individuare le premesse per una ripresa, anche
attraverso corsi di recupero estivi, al fine di un inserimento costruttivo dello studente
nell’attività scolastica successiva,il consiglio di classe adotta delibera di non promozione.
La valutazione è competenza specifica del Consiglio di Classe. Il Consiglio di classe, nel
rispetto della normativa e di una prassi costruita negli anni, procede alle operazioni di
scrutinio “sulla base di obiettivi, sicuri e sufficienti elementi di giudizio, in piena serenità di
spirito e nella consapevolezza dell’alto e delicato compito che è chiamato a svolgere, a
verifica dei risultati del processo educativo, utilizzando l’intera scala dei voti”. Ed opera,
sapendo:
1) che i voti rispondono non solo a un’esigenza oggettivamente misurativa e valutativa,
ma anche squisitamente didattica e formativa, dovendosi, nell’attribuzione degli stessi,
49
tener conto dei livelli di partenza degli allievi, dell’impegno dagli stessi dimostrato,
dell’andamento progressivo del rendimento;
2) che le proposte di voto, sempre motivate da un breve giudizio, materia per materia, di
ogni docente, devono trovare “consistenza” nel confronto collegiale, perché soltanto in
un quadro unitario ogni giudizio di merito sulla diligenza, sul profitto e sulla personalità
diventa sereno e ponderato;
3) che il numero di assenze di ogni allievo,quando giustificate non è di per sé preclusivo
della valutazione del profitto, purché il giudizio favorevole possa essere desunto da un
congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici e pratici, svolti in casa o a
scuola, corretti e classificati nel corso dell’intero anno scolastico, da cui si possa
accertare il raggiungimento degli obiettivi di ciascuna disciplina”;
comunque la frequenza assidua e la partecipazione attiva sono elementi positivi che
concorrono alla valutazione favorevole del profitto” (O.M. 330/97);
4)che il risultato del processo di apprendimento è da rapportare, per una sua giusta
valutazione, al punto di partenza di ciascun allievo;
5) che non possono essere trascurati, dopo aver misurato attraverso compiti,
interrogazioni, questionari, colloqui, la quantità e qualità dell’apprendimento, tutti gli altri
elementi di valutazione della personalità dell’alunno (particolari attitudini per una o più
discipline, interessi, capacità di recupero, assiduità negli studi e nella frequenza, volontà
di riuscire, difficoltà/facilità di comunicazione, elementi del carattere, problemi familiari e
di salute, estrazione socio-culturale), i quali pure intervengono a condizionare, nel senso
positivo o negativo, il processo di formazione dell’allievo;
6) che è da valutare positivamente la partecipazione degli studenti ai “corsi di sostegno”
e ad ogni altra attività culturale anche extrascolastica;
7) che il voto sul comportamento è proposto sulla base della valutazione dell’osservanza
da parte degli alunni dei doveri scolastici e del rispetto del Regolamento interno.
La valutazione del comportamento degli alunni è effettuata con l’attribuzione di un voto
numerico espresso in decimi su proposta del docente coordinatore che terrà conto dei
criteri di seguito riportati ed è attribuita collegialmente. La votazione sul comportamento
concorre alla valutazione complessiva dello studente ed alla determinazione dei crediti
scolastici e determina se inferiore a sei decimi la non ammissione al successivo anno di
corso o all’esame conclusivo del ciclo.
Si riportano di seguito i criteri per l’attribuzione del voto di condotta e i criteri generali per
l’attribuzione del voto nelle singole discipline, ferma restando la completa autonomia di
giudizio di ciascun Consiglio di classe.
1)Rispetto di sè, degli altri e del contesto scolastico e/o ambientale;
2)Frequenza e puntualità;
3)Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
4)Collaborazione con compagni e docenti;
5)Rispetto dei doveri scolastici.
La valutazione del comportamento inferiore a 6/10, cioè insufficiente, viene assegnata
secondo quanto previsto dall’articolo 4 del Decreto Ministeriale 16 gennaio 2009, n. 5 e,
qualora assegnata nello scrutinio finale, comporta la non ammissione dello studente alla
classe successiva o agli Esami di Stato.
50
CRITERI GENERALI PER LA VALUTAZIONE NELLE SINGOLE DISCIPLINE
Sulla base degli obiettivi di ciascuna disciplina, utilizzando l’intera scala dei voti in decimi,
i criteri di valutazione relativi all’acquisizione delle conoscenze e competenze sono così
individuati:
VOTO CONOSCENZE COMPETENZE
VOTO
10-9
Approfondite,
integrate da
ricerche e apporti
critici e
personali.
Esposizione orale e comunicazione scritta esauriente e
critica; padronanza del linguaggio specifico e
ricchezza lessicale;
ottime competenze critiche con confronti
pluridisciplinari
VOTO
8
Puntuali e consapevoli
di tutti gli
argomenti svolti,
comprensione
sicura.
Esposizione orale e comunicazione scritta corretta e
fluida, applicazione e impostazione precisa,
linguaggio specifico e appropriato; competenze e
capacità di sintesi e di operare collegamenti
nell’ambito della disciplina
VOTO
7
Conoscenza sicura di
quasi tutti
gli argomenti svolti
Esposizione orale e comunicazione scritta corretta,
applicazione e impostazione generalmente puntuali,
utilizzo quasi costante del linguaggio specifico
VOTO
6
Conoscenza e
comprensione della
maggior parte degli
argomenti
Esposizione orale e comunicazione scritta abbastanza
chiara, sufficientemente corretta, linguaggio
sostanzialmente adeguato anche se non sempre
specifico;
applicazione e impostazioni corrette, anche se talvolta
guidate
VOTO
5
Conoscenza e
comprensione
superficiali degli
argomenti con
presenza di lacune
Conoscenza e comprensione superficiali degli
argomenti con
presenza di lacune.
Esposizione orale e comunicazione scritta incerta con
frequenti ripetizioni ed errori nelle strutture, linguaggio
inadeguato e con difficoltà nel lessico specifico;
qualche errore di applicazione e di impostazione;
difficoltà di rielaborazione
VOTO
4
Conoscenza e
comprensione
superficiali e
incomplete degli
argomenti con ampie
lacune;
approccio
mnemonico
Esposizione orale e comunicazione scritta stentata, con
improprietà e gravi errori linguistici, scarso uso del
lessico
specifico, gravi errori di impostazione e difficoltà
marcate
nella applicazione di quanto appreso
VOTO
3-1
Mancanza assoluta di
preparazione;
rifiuto di sottoporsi a
verifica
orale o scritta
Mancanza di comprensione delle richieste e degli
argomenti;
competenze nulle o non verificabili
51
I CREDITI
Crediti scolastici
Ai sensi delle vigenti disposizioni, il consiglio di classe, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi
tre anni del corso degli studi, attribuisce ad ogni alunno un punteggio denominato credito
scolastico. Scopo di tale attribuzione e quella di rendere gli esami di stato più obiettivi ed efficaci
nel valutare la carriera scolastica di ogni alunno. Il totale dei punteggi ottenuti nei tre anni (che
non può essere superiore a 25) si sommerà infatti ai punteggi che lo studente riporterà nelle prove
d’esame.
L’attribuzione di tale credito scolastico viene effettuata, a partire dall’a.s. 2008/09, sulla base della
tabella A allegata al D.M. n.42 del 22.5.2007, modificata con il DM 99, 16 dicembre 2009, di
seguito riportata. . Sempre a decorrere da tale anno anche la valutazione del comportamento
concorre alla determinazione del credito scolastico.
La tabella di riferimento è la seguente:
TABELLA A – CREDITO SCOLASTICO – Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
III anno IV anno V anno
M = 6 3-4 3-4 4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
NOTA – M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico.
Crediti formativi
Le esperienze formative (credito formativo) che ogni alunno può aver maturato al di fuori
della scuola possono contribuire ad elevare il punteggio del credito scolastico. Il
punteggio attribuito al credito formativo non potrà consentire in ogni caso di superare la
banda di oscillazione data dalla media dei voti di profitto.
Per il riconoscimento dei crediti formativi il Consiglio di classe – esaminata la regolarità
della documentazione prodotta - dovrà valutare la coerenza delle attività
eventualmente svolte dagli studenti con le finalità educative del corso di studi seguito,
utilizzando le norme vigenti e gli appositi criteri approvati dal Collegio docenti per
rendere omogenee le decisioni dei Consigli di classe.
Si rende noto,inoltre, che a partire dall’a.s. 2010-2011 è obbligatoria la certificazione delle
competenze acquisite dagli studenti al termine dell’obbligo di istruzione,in linea con le
indicazioni dell’Unione europea sulla trasparenza delle certificazioni. Il modello di
certificazione è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle
competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della scuola secondaria
superiore riguardanti soprattutto lingua italiana, storia, lingua straniera, matematica,
informatica e scienze.
52
Si ricorda, infine, che sono ammessi agli esami di Stato gli alunni dell’ultima classe che,
nello scrutinio finale, conseguano una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna
disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo
l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art.6,
comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122).
Con l’occasione, si ritiene opportuno far presente che per gli studenti di tutte le classi di
istruzione secondaria di secondo grado, ai fini della valutazione finale di ciascuno
studente, è richiesta, ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, la
frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche
possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo,
motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze
documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non
pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione
degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza,
comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la
non ammissione all’esame di Stato. Si precisa che il voto di comportamento concorre alla
determinazione dei crediti scolastici (articolo 4, comma 2, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122 ).
53
PARTE QUINTA AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le attività curricolari si arricchiscono di una serie di proposte che hanno la finalità di
rendere l'ambiente scolastico accogliente, attento alle esigenze poste dagli studenti, alle
loro aspettative e richieste
PON SCUOLA
54
Annualità 2013-2014
Particolare attenzione va posta, oltre che alla azione C2 sull’orientamento formativo
(Piano Lauree Scientifiche), alle azioni C1 “Antigone o della consapevolezza dei diritti” e
“Cittadinanza e futuro: diritti e partecipazione” volte ad approfondire conoscenze
culturali locali, nazionali ed europee attraverso diversi mezzi di comunicazione ed
espressioni creative. (competenza chiave consapevolezza ed espressione culturale)
CORSI DI PREPARAZIONE AI TEST UNIVERSITARI: AREA MEDICO-SANITARIA Dal mese di marzo a carico del Fondo di Istituto e con un modesto contributo degli
studenti delle V, sono attivati corsi di preparazione ai test universitari per l’area scientifica.
Nello specifico gli alunni potranno partecipare a corsi di biologia, chimica, matematica e
fisica finalizzati al superamento dei test di ammissioni alle facoltà scientifiche.
Ob. Azione Competenze
chiave Progetto Destinatari
C C1 Competenza matematica " Matematica tra apprendimento classico e moderno"
Alunni biennio (classi seconde)
C C1 Competenza matematico -scientifica
"Fisica: un mondo da sperimentare”
Alunni biennio (classi seconde)
C C1 Competenza in madrelingua "Laboratorio di giornalismo e comunicazione"
Alunni biennio/triennio
C C1 Competenze sociali e civiche " Cittadinanza e futuro: diritti e partecipazione"
Alunni triennio
C C1 Competenza scientifica “Scienze in laboratorio per tutti”
Alunni biennio
C C1 Cultura della legalità attraverso tematiche estetico/espressive
“Antigone o della consapevolezza dei diritti”
Alunni biennio
C C1 Competenza digitale "Ecdl start" Alunni triennio non di Scienze Applicate
C C1 Competenze in lingue straniere
PET "Passport to your future"
Alunni biennio
C C1 Competenze in lingue straniere
FCE "Stand out from the crowd"
Alunni triennio
C C2 Orientamento formativo e riorientamento – Laboratori Piano Lauree Scientifiche (PLS) per allievi e docenti
“Laborienta…mente nel
mondo chimico-biologico”
Alunni 4^ e 5^
C C2 Orientamento formativo e riorientamento – Laboratori Piano Lauree Scientifiche (PLS) per allievi e docenti
“Laborienta…mente nel
mondo fisico-matematico”
Alunni 4^ e 5^
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Progetto FAI Il FAI per la scuola: “Conoscendo il nostro territorio. Ricognizione, studio e valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico ed ambientale”: collegamenti con le vicende locali relative all'Unità d'Italia. Responsabile del Progetto e Responsabile Scuola della Delegazione FAI di Foggia Prof. Rotundo Luigia Pompea Obiettivi
conoscenza delle problematiche di salvaguardia del territorio riferite ai beni storico artistici ed ambientali;
conoscenza del patrimonio attraverso l’analisi storica, grafica, fotografica, ambientale,; riconoscibilità del valore “patrimonio culturale” acquisizione di varie tecniche descrittive: elaborazione di schede tecniche;
Partenariato da parte dei Comuni, della Provincia e di Enti interessati alla ricerca.
Progetto Pilota di Didattica Orientativa “DIOR” (Dipartimento di Scienze) Attività di didattica laboratoriale (Progetto DIOR advanced) - Università degli Studi di
Foggia- Dipartimento di Agraria ( Matematica e Scienze)
Altenanza scuola-lavoro: è attivo un percorso assistito di alternanza scuola-lavoro nel
settore chimico-biologico rivolto agli studenti selezionati delle classi III Dsa e IV E. E' una
metodologia alternativa “learning on the job”, cioè imparare lavorando, per effettuare il
programma previsto dal curricolo del secondo ciclo scolastico. Alla formazione in aula si
affianca un’attività sul campo, attraverso delle concrete esperienze formative in
laboratori qualificati, per integrare, rielaborare quanto appreso in aula per acquisire uno
specifico “know-how”, che si identifica con quella specifica capacità di svolgere dei
compiti, il “saper fare” delle cose.
PLS: Piano Nazionale Lauree Scientifiche presso l'università di Bari
Stage estivi presso l'Università degli Studi di Foggia e il centro di ricerca CRA
Ministage estivi Attività orientative di didattica laboratoriale svolte presso enti e strutture
del territorio
Progetto “IFOM LO STUDENTE RICERCATORE" – progetto di integrazione tra ricerca e scuola
di IFOM –ISTITUTO FIRC di oncologia molecolare
Incontri con esperti per lo svolgimento del seguente programma: Seminario sul Numero
programmato e test di ammissione”
“
Progetto CERN di Ginevra
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L’istituto propone, limitatamente alla disponibilità del Centro Europeo di Ricerca
Nucleare, un viaggio di istruzione con due quarte.
“Quotidiano in classe” “Osservatorio giovani Editori” che prevede in alcune classi la
lettura di quotidiani della Puglia e del Corriere della Sera.
“Leggere per crescere/Incontro con l’autore” organizzato con alunni di scuola
secondaria di 1° grado. Il progetto prevede l’incontro con nomi autorevoli del panorama
culturale contemporaneo e di best –seller.
“Teatro a scuola” finalizzato ad avvicinare i ragazzi a forme alte di spettacolo nonché
approfondimenti delle tematiche teatrali nel tempo con partecipazione ad uno
spettacolo nel Teatro di Siracusa.
“Giornale di Istituto” che, con il coordinamento di due docenti ed un giornalista, prevede
la redazione mensile di un giornale di istituto da parte degli allievi.
Laboratori teorico- pratici di giornalismo e comunicazione organizzati da Biblioteca
multimediale Centro di documentazione del Consiglio Regionale della Puglia.
“I Promessi Sposi” partecipazione, insieme ad alunni frequentanti alcune scuole
secondarie cittadine di 1° grado, alla rappresentazione del capolavoro manzoniano al
Teatro del Fuoco.
”Pace, fraternità e dialogo” proposto dalla Tavola della Pace di Assisi. Il progetto
prevede alcuni incontri con esponenti del mondo del volontariato e delle associazioni di
pace. Si riprenderanno in particolare i contatti con le associazioni Libera, Pax Christi e
Amnesty International con l’obiettivo di creare dei gruppi di lavoro fra gli studenti del
liceo .
“Le radici e le ali” che vede coinvolte molte associazioni cittadine per ricordare i
Settant’anni dei bombardamenti a Foggia al fine di promuovere una cultura della pace
e della memoria storica. Sono in programma pertanto visite guidate, proiezioni filmiche e
raccolte di documenti.
“Udienza dal Santo Padre” organizzazione dell’incontro con la partecipazione di alunni di
scuole secondarie di 1° grado. Nella stessa giornata è prevista una visita ai Musei
Vaticani.
Cambridge ESOL Examinations
Il Liceo scientifico “A. Volta” è centro certificazioni “Esami Cambridge”.
Teatro in L2
Le classi del triennio partecipano ogni anno a spettacoli teatrali in lingua inglese in
programmazione in città
“FAR PACE COL CIBO”: promosso dal SIAN, coinvolge tutte le classi seconde, e consiste
in uno screening delle abitudini alimentari dei ragazzi, con l’obiettivo di chiarire sia gli
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aspetti scientifici dei problemi alimentari (valori nutrizionali, piramide alimentare) che
quelli di natura psicologica, come l’emulazione di falsi modelli che in adolescenza
allontanano i ragazzi dal cibo. All’interno del progetto è altresì previsto un laboratorio del
gusto per avvicinare gli studenti al consumo di cibi quali frutta fresca e secca ed ortaggi,
non abitualmente compresi nelle loro abitudini alimentari.
“AFFFETTIVITA’ E SESSUALITA’”: in collaborazione con il Consultorio Ausl Foggia 3 di viale
Grecia, è destinato a sei classi seconde e si articola in una serie di incontri con esperti
(psicologa, ginecologo, ostetrica) volti a dare consapevolezza ai ragazzi dell’importanza
di tutelare la propria salute riproduttiva ed il loro benessere fisico e psicologico,
inquadrando la sessualità nel contesto della vita affettiva e relazionale.
“PEAR EDUCATION: PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI”: in
collaborazione con il Consultorio di v. della Repubblica, prevede la formazione di alcuni
studenti che diventino a loro volta formatori dei coetanei su questa tematica.
PROGETTO DI ISTRUZIONE DOMICILIARE: Il progetto prevede assistenza didattica a chi,
affetto da gravi patologie non può frequentare la scuola per un lungo periodo, mediante
ore di lezione a domicilio e a distanza grazie all’istallazione di una web-cam in classe, in
modo da consentire un quotidiano collegamento tra l’alunno, il gruppo classe ed i
docenti.
INCONTRI DI PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE: organizzati in collaborazione col Sert, su
richiesta dei docenti o degli studenti delle classi, sulle dipendenze patologiche (alcool,
fumo, droghe), ma anche le nuove dipendenze (internet, social network e gioco
patologico).
“SERVIZIO ASCOLTO”: è operativo, anche, un servizio di consulenza psicologica curata
da una psicologa dell’Asl, rivolto agli studenti (incontri individuali o di gruppo classe su
richiesta della stessa classe), ai docenti e alle famiglie.
Test Center ECDL accreditato Aica. .
Olimpiadi e Gare
Gare di Matematica
Il potenziamento delle abilità e delle competenze e l’approfondimento disciplinare e
transdisciplinare si giovano dell’ampia partecipazione degli studenti del Liceo al Progetto
Gare di Matematica con l’intento di che opera in base a una convenzione fra il Ministero
dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione Matematica Italiana, e si avvale della
collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Finalità: favorire fra i giovani l’interesse per la Matematica;
fornire l’opportunità di affrontare problemi diversi, nella forma, da quelli incontrati a scuola;
aumentare l’attenzione per ciò che si fa nella scuola;
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sostenere l’interesse anche ai fini del proseguimento degli studi nelle Facoltà scientifiche.
E’ organizzata in gare di livello crescente a cui si accede in base ai risultati conseguiti:
progetto Olimpiadi di Matematica (gara individuale, a squadre)
progetto Kangourou della Matematica
“Matematica senza frontiere”
Progetto “Phi Quadro”
L’adesione del Liceo al Progetto Olimpiadi di Matematica è stata, sin dal 1994,
impegnativa ma interessante perché ha permesso, in relazione ai risultati conseguiti dagli
studenti, il confronto con altri istituti ed ha fornito sia una obiettiva informazione sulla
qualità formativa della scuola che un importante fonte di aggiornamento didattico.
Olimpiadi di Fisica
Le Olimpiadi Italiane della Fisica sono organizzate dall’ AIF per conto del MIUR. In esse
vengono proposte attività finalizzate a favorire il coinvolgimento dei giovani in un
apprendimento attivo e responsabile, a orientare i loro interessi e sostenere l’impegno di
quegli studenti che mostrano particolari inclinazioni per la disciplina.
Le Olimpiadi sono organizzate in gare di livello crescente a cui si accede in base ai
risultati conseguiti.
Giochi di Anacleto I Giochi di Anacleto sono mirati alla motivazione di un attivo interesse dei giovani per lo
studio delle scienze fisiche. Alla gara partecipano gli studenti del 1° e del 2° anno.
Giochi della Chimica I Giochi della Chimica sono organizzati dalla Società di Chimica Italiana dal 1987 e
costituiscono una manifestazione culturale che ha lo scopo di promuovere tra i giovani
l'interesse per questa disciplina.
Ogni anno una rappresentanza dei migliori studenti dell’istituto si reca presso l’Università
di Bari per lo svolgimento della fase regionale dei Giochi e, successivamente, i primi
classificati di tutte le regioni d’Italia prendono parte alla fase nazionale che si tiene a
Frascati.
Olimpiadi delle Scienze Naturali
Le Olimpiadi delle Scienze Naturali sono organizzate dall’ANISN (Associazione Nazionale
Insegnanti di Scienze Naturali). Da molti anni il liceo “A. Volta” vi partecipa con l’obiettivo
di fornire agli studenti l’opportunità di verificare le loro attitudini per lo studio e la
comprensione dei fenomeni e dei processi naturali e di realizzare un confronto tra le
realtà scolastiche delle diverse regioni italiane.
Olimpiadi della Cultura e del Talento
Le Olimpiadi della Cultura e del Talento sono un concorso a premi ad iscrizione gratuita
promosso dall’ASSOCIAZIONE OLIMPIADI DELLA CULTURA E DEL TALENTO con il patrocinio
della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per l’Istruzione l’Università e la
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Ricerca, del Ministro per l'Integrazione, della Regione Lazio, del Comune di Civitavecchia,
del Comune di Tolfa e, a livello internazionale, dal Governo di Malta – Ministro per Gozo e
dal Comune di Ghajnsielem. Le squadre, composte da sei studenti, competeranno nelle
prime eliminatorie al livello di istituto su 30 quesiti così distribuiti: 20 di logica, 10 di
grammatica e 10 domande su un testo di inglese (livello B2). Seguiranno le fasi semifinale
e finale.
Centro Provinciale Scuola Polo Interprovinciale per Olimpiadi di Fisica organizzate e promosse dall’AIF. Il responsabile del polo organizza lezioni di allenamento
alle varie fasi di gara per tutti gli studenti della provincia.
Piano nazionale ISS (Insegnare Scienze Sperimentali)
Il Liceo Scientifico “A. Volta” dall’a.s. 2008-2009 fa parte della rete del Piano Nazionale
ISS, attivato con protocollo d’intesa tra il MIUR e l’Associazione per l’Insegnamento della
Fisica (AIF), l’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN) e la Società
Chimica Italiana -Divisione di Didattica Chimica (DD-SCI) insieme alla Fondazione Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci di Milano ed alla Città della
Scienza di Napoli. Tale Piano si propone di svolgere attività volte a sostenere la
formazione continua dei docenti, a progettare offerte formative e a promuovere un
cambiamento nella didattica delle scienze sperimentali.
ATTIVITA’ DI NUOTO IN ORARIO CURRICOLARE
Questo Liceo offre gratuitamente a tutte le classi prime e a quattro seconde un corso di
nuoto in orario curricolare con i propri insegnanti di Scienze Motorie, dal mese di
Novembre fino al mese di Marzo, presso la Piscina Comunale. Detta attività oltre a
migliorare l’acquaticità, acquisire consapevolezza delle proprie capacità acquatiche e
potenziare la tecnica natatoria, favorisce lo sviluppo armonico e simmetrico del corpo. Si
svolgeranno anche lezioni di apnea, di salvamento e di primo soccorso in acqua.
PROGETTO DIDATTICO SPORTIVO Il Dipartimento propone ed organizza, in aggiunta alle ore curriculari, diverse attività
sportive quali: calcio (Torneo Paolino), pallavolo maschile e femminile, corsa campestre,
atletica su pista, pallacanestro maschile, scherma maschile e femminile, tennis maschile e
femminile, tennis tavolo maschile e femminile, calcetto femminile, nuoto maschile e
femminile.
PROGETTO “SCI…AMO”
Il Dipartimento propone un corso, finalizzato alla conoscenza e alla pratica sportiva dello
sci alpino e di fondo, della durata di 5 giorni, rivolto alle classi 3 e 4 (in alternativa al
viaggio di istruzione).
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Progetto “Diritti a scuola”
In continuità con le attività formative e particolarmente positive che questo istituto ha
portato avanti nei decorsi aa.ss., in attesa di comunicazione/ autorizzazione, questo liceo
programma, anche per il corrente a.s. un progetto di sostegno e di recupero delle
competenze di base, nonché di supporto alle problematiche adolescenziali, denominato
“Diritti a scuola”.
Intercultura
L’Istituto aderisce al progetto Intercultura che consente ad alcuni studenti di frequentare
un anno scolastico all’estero.
PRESIDIO PER LE TECNOLOGIE e PRESIDIO PER L’EDUCAZIONE LINGUISTICA
Il liceo A. Volta è presidio per le Tecnologie e per l’Educazione Linguistica. Sono presidi
quegli istituti che gli UUSSRR hanno selezionato sulla base di una procedura di evidenza
pubblica avviata con la circolare prot. n. AOODGAI / 7489 del 11/06/2010 e che
dispongono di personale e infrastrutture adeguati per promuovere la formazione del
personale della scuola
TEST CENTER AICA
L’Istituto è Test Center accreditatato Aica per la certificazione ECDL.
VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
1) Le visite guidate e i viaggi d’istruzione, compresi quelli di natura sportiva, rientrano,
per le loro finalità, tra le attività educative della scuola e devono essere perciò inseriti
nella programmazione didattica delle singole classi.
2) I viaggi, sentiti i Consigli di Classe, sono autorizzati/ratificati dal Consiglio di Istituto
sulla base di un piano generale approvato dal Collegio dei Docenti.
3) Le visite guidate, i viaggi d’istruzione, i soggiorni studio e gli scambi sono regolati
negli aspetti generali dalla normativa vigente, negli aspetti particolari dal presente
regolamento.
ORGANIZZAZIONE, AUTORIZZAZIONE ED ASSEGNAZIONE DEI VIAGGI
4) Nel primo C.d.C che si svolge alla presenza dei rappresentanti dei genitori e degli
alunni, devono essere approvate proposte che abbiano significativa rilevanza culturale e
didattica.
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5) I docenti accompagnatori devono appartenere al Consiglio stesso.
6) La tipologia e la durata del viaggio dovranno rispettare precise modalità ; il tetto della
spesa pro capite deve essere contenuto nei limiti fissati dal Consigli d’ Istituto. Nella stessa
sede si programmeranno in linea di massima tutte le altre iniziative che prevedano
l’uscita dall’edificio scolastico.
7) I viaggi d’istruzione si devono svolgere tutti un mese prima del termine delle lezioni. Il
rientro deve essere previsto, possibilmente, prima di un giorno festivo onde evitare
assenze arbitrarie il giorno successivo.
8) Il Collegio Docenti al suo interno assegna al docente titolare della corrispondente
Funzione Strumentale il compito di organizzare e coordinare le fasi attuative dei viaggi
stessi.
9) Una volta in possesso di tutte le delibere dei vari Consigli di Classe, la Funzione
Strumentale stende nel più breve tempo possibile un Piano Viaggi da sottoporre
all’approvazione del Collegio dei Docenti entro il mese di dicembre.
10) Per ogni iniziativa di viaggio vengono richiesti preventivi. La Giunta Esecutiva e/o una
Commissione specifica, sentita la Funzione Strumentale, esamina i preventivi e individua
l’Agenzia aggiudicataria. Per prenotazioni di particolari voli “low cost’ o di sistemazioni
presso ostelli conosciuti (procedure funzionali a particolari esperienze didattiche) si
procederà attraverso la segreteria amministrativa della scuola.
11) Qualora non sia prevista assicurazione per il rimborso della mancata partecipazione
al viaggio (dovuta a cause di forza maggiore certificate e/o documentate), la Scuola si
adopererà affinché le famiglie possano stipulare una. Ogni rinuncia deve essere
comunicata per iscritto alla Funzione Strumentale con lettera firmata dai genitori e
indirizzata al Dirigente Scolastico.
12) Il Consiglio d’Istituto approva i viaggi d’istruzione dopo aver acquisito dalla Funzione
Strumentale assicurazione sulla completezza della documentazione richiesta.
COMPITI DEL DOCENTE REFERENTE
13) Per ogni viaggio il Consiglio di Classe nomina al suo interno un Docente Referente, tra
i docenti accompagnatori della classe, che deve tenere i contatti con il Coordinatore di
classe, con le famiglie e soprattutto con la Funzione Strumentale.
14) La responsabilità della progettazione didattica, dell’organizzazione (esclusi gli aspetti
amministrativi) e dello svolgimento di ciascun viaggio saranno affidate, in ogni Consiglio
di Classe, a detto Docente Referente/accompagnatore.
Questi dovrà:
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• Stendere il progetto-proposta da presentare alla Funzione Strumentale, su apposito
stampato, completo di tutti i dati e degli allegati ivi richiesti, con particolare riguardo ai
docenti accompagnatori e ai docenti di riserva.
• Acquisire i consensi scritti degli esercenti la potestà familiare, per gli alunni
minorenni, oppure degli studenti maggiorenni.
• Dare, durante lo svolgimento del viaggio, le opportune direttive per assicurare, in
ogni momento e situazione, un’efficace organizzazione e una puntuale vigilanza sugli
alunni.
• Cooperare, con il responsabile amministrativo del settore e con i rappresentanti
degli studenti e delle famiglie, alla gestione delle varie fasi dell’organizzazione del
viaggio.
• Presentare al Dirigente Scolastico entro 15 giorni dalla conclusione del viaggio una
relazione sullo svolgimento dello stesso, con riferimento sia agli aspetti didattici, sia ai
risultati conseguiti, sia alla qualità di servizi. In particolare deve informare anche gli organi
collegiali degli inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita guidata, con
riferimento al servizio fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto.
Se si prevede l’accorpamento di due o più classi nell’effettuazione di un unico viaggio, i
rispettivi Docenti Referenti collaborano per gli aspetti organizzativi di interesse comune.
MODALITA’ E RACCOLTA DEI VERSAMENTI
15) Gli studenti rappresentanti di classe provvedono alla raccolta delle ricevute dei
versamenti e delle schede di adesione; le consegnano al Docente Referente, che le farà
pervenire all’ufficio di segreteria didattica.
Le quote dei viaggi devono essere versate anticipatamente, al momento
dell’adesione al programma formulato dalla Figura Strumentale, secondo l’ammontare
indicato dalla scuola.
DURATA DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE E NUMERO DELLE VISITE GUIDATE
16) Il numero massimo e la durata dei viaggi di istruzione e delle visite per i vari anni di
corso sono i seguenti:
CLASSI PRIME: 1 viaggio di istruzione di un giorno e 2 visite guidate;
CLASSI SECONDE: 1 viaggio di istruzione di un giorno e 2 visite guidate;
CLASSI TERZE: 1 viaggio di istruzione, di norma, di max 3 giorni in Italia e 2 visite
guidate;
CLASSI QUARTE: 1 viaggio di istruzione, di norma, di max 3 giorni in Italia e 2 visite
guidate;
CLASSI QUINTE: 1 viaggio di istruzione di max 6 giorni scolastici anche all’estero e 4 visite
guidate.
Il Consiglio di Classe approverà questa proposta solo se il costo complessivo del viaggio
rientrerà nei limiti dei costi previsti dal consiglio di Istituto.
SCAMBI CULTURALI “SOGGIORNO STUDIO” PER LO STUDIO DELLA LINGUA STRANIERA
17) Per scambio culturale si intende un’esperienza di soggiorno all’estero che coinvolga
una classe partner e dunque l’alloggio presso una famiglia straniera. Tale modalità si
esplica in maniera reciproca (e questo è il senso dello “scambio”).
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18)Per soggiorno studio si intende un’esperienza nella quale la classe interessata deve
avere come riferimento un istituto o una scuola straniera presso cui sono organizzati
appositi corsi di lingua.
19) Si può prevedere la possibilità, nel corso del secondo biennio, di partecipare a uno
scambio culturale con una classe di scuola estera oppure a un soggiorno studio, secondo
le modalità previste dalla legislazione corrente. Generalmente nella classe quinta viene
data la precedenza al viaggio di istruzione ”classico”.
20) Non si pone pregiudizialmente un limite al numero massimo, per l’istituto, di scambi
culturali e soggiorni studio previsti nel medesimo anno scolastico, compatibilmente con la
programmazione didattica.
PROGETTI formativi rientranti nei -VIAGGI DI ISTRUZIONE-
21) I progetti di viaggi di istruzione, deliberati dagli OOCC competenti, rappresentano
un’alternativa ai viaggi di istruzione. Si differenziano da questi ultimi per la rilevanza
culturale e/o formativa.
22) Sono effettuabili solo alle condizioni sopracitate, con l’aggiunta:
a. docente accompagnatore che deve essere, preferibilmente, il docente della
materia del progetto;
b. il viaggio durerà massimo 5 giorni;
c. si possono prevedere mete all’estero limitatamente al secondo biennio e all’ultimo
anno del quinquennio;
d. sarà rispettato quanto previsto dal MIUR, salvo diversa esterna obbligata
calendarizzazione;
e. sarà rispettato il tetto massimo di spesa per le famiglie, determinato dal Consiglio di
Istituto;
f. il progetto, vagliato dalla Dirigenza, prevede l’autorizzazione degli OOCC.
PARTECIPANTI E ACCOMPAGNATORI
23) L’adesione degli alunni dovrà essere la più ampia per coinvolgere l’intera classe;
l’attività potrà essere comunque realizzata se la partecipazione sarà non inferiore ai due
terzi dei componenti delle singole classi. I viaggi vengono annullati, di norma, se
partecipano meno dei due terzi degli aventi diritto. I docenti promotori delle iniziative
avranno cura di rimuovere tutte le cause che impediscono la partecipazione degli alunni.
Se esse risulteranno di natura economica, inviteranno l’interessato a rivolgere domanda
di sovvenzione alla scuola, tramite il coordinatore della classe o il Docente Referente. Di
norma sarà comunque necessario il versamento dell’acconto, mentre la sovvenzione
potrà coprire l’intero ammontare del saldo finale, ove il Consiglio d’Istituto ne riconosca i
presupposti e recepisca i fondi necessari. Gli alunni che non partecipano al viaggio sono
tenuti a seguire le lezioni secondo il normale orario di lezione previsto nei giorni del
viaggio.
24) Le classi devono essere accompagnate dagli insegnanti del Consiglio di Classe in
numero di un accompagnatore ogni 15 alunni. Nel caso di viaggio con una sola classe,
gli accompagnatori non devono comunque essere meno di due. Possono svolgere la
funzione di accompagnatori solo i docenti delle classi partecipanti al viaggio,
prevedendo sempre almeno un docente di riserva per ogni classe. Deve essere
64
assicurato, di norma, l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da
escludere che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nel medesimo
anno scolastico.
In deroga è possibile prevedere che un docente partecipi a più di un viaggio di
istruzione nel caso lo stesso abbia in ciascuna classe in cui è titolare un numero di ore tale
che la sua assenza non infici la continuità didattica del percorso formativo.
Per quanto riguarda l’accompagnamento al 2° viaggio di istruzione le ore di lezione non
effettuate possono essere pari ad un max di 2 ore per classe e si attuerà sempre a seguito
di richiesta del docente ed approvazione ed autorizzazione da parte del DS.
Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pure essendo comunque sempre
auspicabile una rotazione dei docenti accompagnatori, al fine di evitare frequenti
assenze dello stesso insegnante (C.M. 14/10/1992 n. 291).
Anche il personale ATA può assolvere il compito di accompagnamento, ma solo per
ragione di emergenza (assenza improvvisa e non sostituibile di un docente di riserva, etc).
Agli accompagnatori spettano il rimborso spese e il trattamento di missione calcolati
secondo la normativa vigente.
Gli accompagnatori designati sono soggetti all’obbligo della vigilanza con
l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del Codice Civile.
AZIONE EDUCATIVA E REGOLE DI COMPORTAMENTO
25) Nell’organizzazione di viaggi culturali, viaggi studio o scambi, visite guidate,
particolare cura deve essere posta per garantire in ogni esperienza fuori della scuola
l’efficacia dell’azione educativa la sicurezza degli alunni e, in generale, la buona riuscita
dell’iniziativa.
26) Gli studenti partecipanti si impegnano a:
Essere puntuali alla partenza e a tutti gli appuntamenti collettivi;
Custodire attentamente i propri oggetti personali e i documenti;
Vigilare sullo stato delle camere d’albergo, segnalando guasti o problemi riscontrati
all’arrivo;
Partecipare a tutte le iniziative proposte dai docenti;
Non assumere iniziative diverse dalle indicazioni dei docenti, specialmente nel caso
di spostamenti autonomi o serali;
Ascoltare e seguire le indicazioni non solo dei docenti, ma anche delle guide e del
personale degli alberghi e dei luoghi di ristoro;
Tenere un comportamento consono in tutte le situazioni;
Essere presenti alle lezioni il giorno successivo al rientro dal viaggio.
Il risarcimento di eventuali danni materiali provocati dagli studenti sarà a carico
delle loro famiglie. Episodi di disciplina segnalati nella relazione finale dei Docenti
accompagnatori avranno conseguenze disciplinari nella misura stabilita dallo Statuto
delle studentesse e degli studenti.
Sarà comunque compito del Consiglio di classe valutare anche preventivamente il
profilo disciplinare degli alunni, tenuto conto anche del comportamento tenuto durante
viaggi d’istruzione precedenti; qualora questo non risultasse adeguatamente corretto, la
classe non potrà partecipare a viaggi d’istruzione.
Nel caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di handicap, si
demanda alla valutazione dei competenti organi collegiali di provvedere, in via
65
prioritaria, alla designazione di un qualificato accompagnatore, nonché di predisporre
ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità della menomazione.
ASPETTI FINANZIARI
27) La gestione finanziaria dei viaggi deve avvenire secondo le procedure previste
dalla normativa specifica attraverso il bilancio di Istituto nel quale devono confluire gli
importi versati dagli alunni; non sono ammesse gestioni fuori bilancio. Per tutti i viaggi
deve tenersi conto dell’assoluta esigenza di contenere le spese per evitare un eccessivo
onere per le famiglie e per il bilancio della scuola. Si deve tenere conto altresì della
possibilità di usufruire di facilitazioni e di gratuità concesse da amministrazioni o enti
internazionali, statali, locali e privati. Si raccomanda che i viaggi siano organizzati per
almeno due classi, possibilmente parallele, sia per contenere le spese che per motivi di
carattere didattico.
DEFINIZIONE DEI COMPITI DELLA FUNZIONE STRUMENTALE
La Funzione Strumentale, sentiti il Ds e il Dsga, formula delle proposte in numero di
tre per le classi 5°
(due all’estero e una in Italia) e due mete in Italia per il secondo biennio, sentiti i Consigli
di Classe ed in coerenza con le programmazioni storiche, scientifiche, artistiche e
culturali del segmento formativo. Tanto al fine di agevolare le procedure amministrative.
28) Il progetto di massima di ciascun viaggio deve essere presentato entro i termini
fissati annualmente; il progetto definitivo, completo in tutte le sue parti, deve essere
presentato secondo le scadenze e le modalità fissate annualmente.
29) Il compito di promuovere le iniziative e di seguirne l’iter in tutte le diverse fasi è
affidato alla Funzione Strumentale, eletta dal Collegio dei Docenti.
30) Spetta alla Funzione Strumentale coordinare le iniziative e formularne un piano
generale, sulla base delle proposte e delle indicazioni fornite dagli Organi Collegiali
competenti. In particolare, la Funzione Strumentale deve istruire le proposte dei viaggi ai
fini della discussione in Consiglio di Istituto, verificando che i progetti siano conformi alla
normativa e corredati della documentazione prescritta. Le proposte prive dei requisiti
richiesti non potranno essere inoltrate al Consiglio di Istituto per la delibera e quindi non
saranno realizzate.
La Funzione Strumentale può inoltre esprimere pareri e fare proposte in merito ai viaggi di
istruzione al Dirigente Scolastico, al Consiglio dei Docenti e al Consiglio di Istituto. Gli
adempimenti previsti dal presente regolamento in materie di viaggi d’istruzione hanno
carattere prescrittivo: nel caso di mancato rispetto di norme o scadenze le proposte dei
docenti non saranno prese in considerazione dagli Organi competenti.
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PARTE SESTA
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La collaborazione della famiglia è un elemento d'importanza strategica per il buon esito
del progetto formativo che l'Istituto propone: per questo si chiede ai genitori la
condivisione degli obiettivi e la disponibilità ad interagire con tutte le componenti
scolastiche. In quest'ottica l'Istituto ritiene importante far conoscere alle famiglie il proprio
lavoro, illustrando e diffondendo il Piano dell'Offerta Formativa.
Colloqui con i Docenti e Comunicazioni
I docenti incontrano i genitori degli studenti secondo le modalità e nelle date stabilite dal
Collegio dei Docenti in diversi momenti significativi dell'anno scolastico.Sono previsti :
Incontri individuali settimanali in cui gli insegnanti saranno a disposizione delle famiglie in
orari prestabiliti e previo appuntamento.
Incontri generali Scuola – Famiglia stabiliti dall’orario generale degli incontri e resi noti
con circolari interne.
Comunicazione di Eventi,
convocazione dei CdC, ecc. Il DS comunicherà, con adeguati mezzi, i calendari delle
convocazioni dei CdC, ed ogni altra iniziativa ritenuta importante attraverso lettere o
circolari che verranno distribuite agli studenti per essere consegnate.
Comunicazione scritta risultati scrutini primo quadrimestre anche on line.
I Coordinatori di Classe curano le relazioni con le famiglie, segnalano situazioni
problematiche e ricercano negli incontri con i genitori le modalità di intervento per il
Consiglio di Classe.
I docenti sono disponibili ad incontrare i genitori, in caso di necessità, previo
appuntamento.
Colloqui con il Dirigente Scolastico o il Vicario
Il Dirigente Scolastico ed il Vicario sono a disposizione delle famiglie: ricevono tutti i giorni,
su appuntamento telefonico.
Partecipazione ai Consigli di Classe
Il Consiglio di Classe si riunisce secondo un calendario proposto all'inizio dell'anno
scolastico. In occasione del primo Consiglio di Classe aperto ai rappresentanti dei genitori
e degli studenti vengono illustrati:
il Patto Formativo;
le attività didattiche ed integrative previste per l'anno scolastico in corso
il P.O.F.
La trasparenza è garantita da:
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Obbligo della scuola di rendere noti i criteri di valutazione delle singole discipline
Obbligo dei docenti di rendere note le valutazioni delle prove
Partecipazione di tutte le componenti alla gestione degli organismi che regolano la
vita della scuola: consigli di classe, consiglio di d’Istituto
Pubblicazione all’Albo delle delibere del Consiglio d’Istituto
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PARTE SETTIMA
STRUTTURE E ATTREZZATURE
Biblioteca
La biblioteca, costituita da due ambienti spaziosi e luminosi, completi di arredi
moderni e funzionali, rappresenta uno degli ambienti più accoglienti e razionali
della struttura, dispone di una sala lettura con 48 posti e di una sala studio con 3
box per lavori di gruppo e tre tavoli di lavoro
Dotata di un patrimonio librario di oltre 6.000 volumi, costituisce uno spazio
particolarmente utile per l’attività di ricerca e documentazione di docenti e
studenti. La sala lettura può essere utilizzata anche per proiezioni,conferenze e videoconferenze . È
presente una postazione multimediale con connessione internet.
Il patrimonio librario è di circa 6000 volumi, la videoteca possiede 200 film in VHS e DVD. E’
prevista la creazione di una Emeroteca.
AULA AUDIO-VIDEO-CONFERENZA Si tratta di una piccola aula-conferenze dotata di una tribuna con 50 poltroncine
con piano estraibile per la scrittura.
La dotazione tecnologica di questa aula è molto avanzata, infatti essa dispone di
un videoproiettore di ultima generazione, di uno schermo al plasma da 50 pollici,
di una lavagna interattiva, di un impianto per la traduzione simultanea e di un
impianto audio adatto sia all’ascolto di brani musicali, di films che all’ascolto di un
eventuale relatore, tutto gestibile da un computer centrale e da almeno tre
flybook a disposizione dei relatori.
Da questa aula è possibile effettuare videoconferenze con l’esterno e a breve
con altri ambienti dell’Istituto stesso.
Il videoproiettore è completato da uno schermo a discesa (m.3x2) sul quale
proiettare qualsivoglia immagine o filmato.
LLAABBOORRAATTOORRII EE DDOOTTAAZZIIOONNII TTEECCNNOOLLOOGGIICCHHEE
LLaabboorraattoorriioo ddii SScciieennzzee ddeellllaa vviittaa ee ddeellllaa tteerrrraa
Il laboratorio vanta una ricca dotazione multimediale e una varietà di strumenti e
apparecchiature che permettono l’osservazione di fenomeni micro e
macroscopici e la sperimentazione a livello molecolare, cellulare e sistemico.
LABORATORIO RTL (REAL Time Laboratory)
Laboratorio in cui è possibile, mediante l’uso di sensori e interfacce, eseguire
misurazioni, raccolta e analisi di dati sperimentali per rappresentare
compiutamente i fenomeni studiati.
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LABORATORIO DI CHIMICA
Laboratorio dotato di attrezzature per realizzare varie esperienze di chimica:
strumenti per la miscelazione, strumenti per la separazione, reagenti da
laboratorio, strumenti di misurazione, strumenti per lo scambio termico, strumenti
per il trasferimento o il trattamento di sostanze, strumenti di supporto agli
esperimenti.
LABORATORIO DI FISICA
Il laboratorio di Fisica è dotato di un’ampia attrezzatura che consente la
realizzazione di significative esperienze, sia dimostrative che quantitative,
riguardanti i principali argomenti di Meccanica classica, Fisica dei Fluidi,
Calorimetria e Termodinamica, Campi Elettrici e Magnetici.
Tra gli strumenti si annoverano:
La rotaia a cuscino d’aria per lo studio della meccanica;
Pompa per vuoto.
Banco ottico con ricca dotazione di specchi, lenti e reticoli per lo studio
dell’ottica;
Calorimetri, dilatometri, termometri analogici e digitali;
Generatori di corrente e tensione;
Le bobine di Helmholtz per lo studio dei fasci di elettroni in campi magnetici
Nell’a.s. 2011/12, grazie ai fondi europei, la dotazione del laboratorio è stata
ampliata con l’acquisto di numerosi kit di attrezzi (sette per ogni settore della fisica
su citati), un nuovo ondoscopio, ed altra attrezzatura, per permettere agli studenti
di lavorare in piccoli gruppi ed assumere un ruolo più attivo nell’acquisizione delle
conoscenze.
Inoltre l’attrezzatura del laboratorio è stata ampliata con 10 PC portatili, sistema
wireless, videoproiettore e una Lavagna Interattiva Multimediale, al fine di
facilitare l’immediata elaborazione dei dati sperimentali, la discussione delle
esperienze e l’utilizzo di risorse di rete.
Anche l’arredo è stato ampliato con nuovi armadi e sgabelli in modo da
contenere tutti gli attrezzi e da ospitare circa trenta studenti.
LABORATORIO LINGUISTICO N°1
In questo laboratorio sono presenti 15 computer collegati in rete, che consentono
di mostrare il proprio schermo su tutti i PC dell’aula, controllare in tempo reale il
lavoro svolto dai singoli studenti ed interagire con ciascuno di essi. L’insegnante
può mostrare immagini e documenti presenti sul proprio schermo al resto della
classe, visualizzare uno o più schermi contemporaneamente sul proprio PC,
distribuire e ritirare automaticamente file e documenti, accogliere e gestire le
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richieste di assistenza da parte di uno studente, condurre dei forum di discussione
e molto altro ancora.
Inoltre l’aula è dotata di una strumentazione dedicata allo studio e
all’insegnamento delle lingue. Ogni postazione è dotata di registratore, cuffie e
microfono per l’ascolto di brani o per dialogare direttamente con l’insegnante
senza interferire con gli altri.
Completano la configurazione un videoregistratore, un lettore DVD, un proiettore
video, un ingresso segnale TV da antenna convenzionale e da parabola.
LABORATORIO LINGUISTICO N.2 e N 3 Di recente allestimento, il secondo laboratorio linguistico è dotato delle tecnologie
più sofisticate per consentire l’ottimizzazione della lezione in lingua straniera. Con
le sue 24 postazioni, consente a ciascun alunno di operare autonomamente
rimanendo in rete con le altre postazioni.
AULE DI DISEGNO Le 4 aule di disegno sono tutte dotate di un computer, uno scanner, una
stampante formato A3 e dispongono in modo comune di due videoproiettori, di
una stampante di grande formato ad altissima definizione, e di un computer
portatile.
LABORATORIO MULTIMEDIALE
Questo laboratorio è dotato di 25 postazioni con monitor lcd collegati in rete con
un server ad altissime prestazioni.
AULA VIDEO Questa aula è corredate da un videoregistratore, un lettore DVD e un
videoproiettore che ha sostituito l’ormai superato televisore.
In quest’aula è possibile far visionare agli alunni filmati da videocassette, da DVD,
trasmissioni televisive e satellitari.
AULA MAGNA L’aula magna del nostro Istituto è corredata da una postazione multimediale che
consente di proiettare ad una grande platea di 140 posti su uno schermo da 2x3
metri filmati da videocassette da DVD da TV convenzionale e satellitare,
presentazioni, immagini e quant’altro possa servire ad un relatore per supportare il
suo intervento.
In più è dotata di un mouse ottico portatile che consente al relatore di muoversi
liberamente e continuare a tenere il controllo del computer.
LABORATORIO FOTOGRAFICO
La scuola è dotato di un laboratorio di grafica e fotografia sia digitale che
tradizionale.
Da anni si tengono corsi di fotografia che seguono l’alunno dalle fasi di ripresa alla
stampa delle immagini sia con il metodo tradizionale (ingranditori B.N. e a colori)
che con quello digitale (plotter per stampa digitale B.N. e a colori )
SITO
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Il sito offre alla propria utenza la possibilità di far conoscere tutte le attività della
scuola ed è
diviso in varie sezioni, le principali delle quali sono:
Istituto
Didattica
Alunni
Docenti
News
Comunicazioni della Dirigente
Con varie sezioni ed un numero elevato di pagine (più di 100 pagine tra pubbliche
e private), il sito riesce ad assolvere il compito di fornire comunicazioni importanti a
genitori ed alunni e garantisce la trasparenza delle documentazioni scolastiche
quali le graduatorie di Istituto, convocazioni e disponibilità.
All'interno del sito vi è un’area privata con accesso riservato che permette ai
genitori di controllare le valutazioni scolastiche di fine quadrimestre e finali.
SICUREZZA
Attività e azioni finalizzate alla Prevenzione e Protezione dai rischi, per la sicurezza
e la salute degli studenti, dei docenti e del personale dell’Istituto
La scuola possiede documenti e attiva azioni per la tutela della sicurezza sul
posto di lavoro di studenti, docenti e tutto il personale presente e che fanno
riferimento al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’istituto,
nominato dal Dirigente scolastico:
Il "Documento di Valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei
lavoratori" per la sede centrale e per la sede staccata redatto attraverso
l'individuazione dei fattori di rischio, la valutazione dei rischi e l'individuazione
delle misure di sicurezza e salubrità degli ambienti di lavoro.
il "Piano di emergenza e di evacuazione interno" per la sede centrale e per
la sede staccata, con l’individuazione delle vie di esodo e le indicazioni
delle procedure di emergenza, delle relative modalità di evacuazione ed i
comportamenti da adottare in caso di incendio e terremoto. I
comportamenti sono specificati per studenti, docenti e per il resto del
personale, incluso quello esterno eventualmente presente.
Il Registro antincendio per la sede centrale per la sede staccata
Materiale esplicativo affisso nei punti nevralgici delle due sedi, per la chiara
illustrazione del piano di emergenza interno e delle relative modalità di
evacuazione:
planimetrie per piano e per ciascun locale;
tabelle degli incarichi e delle responsabilità;
tabelle con le modalità di comportamento;
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tabelle con le procedure di evacuazione in caso di incendio e di
terremoto.
Vengono puntualmente effettuate esercitazioni relative a simulazioni di
evacuazione per la sede centrale e staccata, previa formazione e
preparazione, in particolare degli studenti, con la predisposizione di moduli
necessari alle esercitazioni (Nomine aprifila e serrafila, modulo di
evacuazione) ed alla loro valutazione.
La scuola possiede una serie di presidi antincendio e dispositivi di
sicurezza e di primo soccorso
completi antincendio, estintori, idranti;
illuminazione di sicurezza;
vie ed uscite di emergenza;
presidi di primo soccorso;
segnaletica di emergenza e antincendio.
PRIVACY
In applicazione del D. Lgs 196/2003, i dati personali sono trattati in modo lecito,
secondo correttezza e con adozione di idonee misure di protezione relativamente
all’ambiente in cui vengono custoditi, al sistema adottato per elaborarli, ai
soggetti incaricati del trattamento. Titolare del Trattamento dei dati è il Dirigente
Scolastico, quale Rappresentante dell’Istituto. Responsabile del Trattamento dei
dati è il DSGA. Incaricati del Trattamento dei dati sono il personale addetto
all’Ufficio di Segreteria.
I dati in nessun caso vengono comunicati a soggetti privati senza il preventivo
consenso scritto dell’interessato. Al soggetto interessato sono riconosciuti il diritto di
accesso ai dati personali e gli altri diritti definiti dall’art. 7 del D.Lgs 196/03.
PARTE OTTAVA
REGOLAMENTO D’ ISTITUTO La scuola, come tutti i contesti sociali organizzati, per poter raggiungere le proprie finalità
necessita di un’organizzazione adeguata e di regole il più possibile condivise e rispettate.
Il REGOLAMENTO DI ISTITUTO è, accanto al POF, uno dei più importanti documenti scolastici
All’interno del Regolamento, vengono presentate:
· le regole del contesto scolastico;
· i diritti e i doveri degli studenti;
· le norme comportamentali alle quali gli studenti devono attenersi
· il sistema delle sanzioni disciplinari
· la gestione delle eventuali assenze degli studenti
· l’organizzazione del momento di entrata ed uscita
· la gestione dei rapporti scuola-famiglia (scuola- organismi collegiali)
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PREMESSA
Un’educazione efficace è il risultato di un’azione coordinata fra famiglia e scuola, nell’ottica
della condivisione di principi ed obiettivi, evitando conflitti che hanno conseguenze negative
sull’efficacia del processo formativo.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tengono conto della situazione
personale dello studente, come previsto anche dallo Statuto degli studenti e delle studentesse.
Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti rappresenta il testo principale che sostanzia la
cittadinanza studentesca e ne legittima il sistema di rappresentanza e partecipazione. Lo Statuto
detta le norme generali che i singoli istituti devono integrare e sviluppare attraverso un apposito
Regolamento e contribuisce a definire le relazioni tra le componenti della scuola.
In ottemperanza al D.P.R. 249/1998 il Liceo Scientifico Volta ha elaborato il proprio
Regolamento adeguandolo alle norme previste. Il presente Regolamento è stato redatto dalle
rappresentanze di tutte le componenti della comunità scolastica, comprese quelle degli studenti e dei
genitori ed è coerente e funzionale al Piano dell’Offerta Formativa adottato dall’Istituto.
DIRITTI
Art. 1 La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione
delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
Art. 2 Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla
pluralità delle idee.
Art. 3 Ciascuno studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza
e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
Art. 4 Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle
decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola, in particolare hanno diritto alla
conoscenza delle scelte relative all’organizzazione, alla programmazione didattica, ai criteri
di valutazione ed in generale su tutto ciò che possa avere conseguenze dirette sulla loro
carriera scolastica.
Art. 5 Tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto di esprimere la propria opinione.
Art. 6 Gli studenti hanno diritto a partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola: pertanto possono riunirsi nelle assemblee previste dai Decreti Delegati. In particolare
le assemblee degli studenti sono considerate parte integrante della loro formazione
educativa. In caso di avvenimenti di notevole rilevanza, i rappresentanti degli studenti
possono presentare all’OGI la proposta di convocare assemblee straordinarie di istituto e/o
di classe per discutere delle problematiche di attualità, nel rispetto dei DDL.
Art. 7 La scuola organizza attività integrative alle quali gli studenti possono partecipare liberamente; la scelta di non partecipare a tali attività non influisce negativamente sul
profitto, mentre la partecipazione può dare esito, secondo le modalità previste dalla
normativa, a credito scolastico.
Art. 8 Tutte le persone appartenenti alla comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata
in ogni situazione la loro dignità personale.
Art. 9 Lo studente ha diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l’obbligo di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. Ogni dato
psicofisico e personale, riferito allo studente, rilevante nell’attività formativa, è registrato in
ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza.
Art. 10 Gli studenti hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della Comunità alla quale appartengono.
DOVERI
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Art. 1 I doveri garantiscono nella quotidianità della vita scolastica l’esistenza di un contesto
consono all’attuazione del “patto formativo” e all’equilibrato esercizio dei diritti-doveri da
parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà.
Art. 2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’Istituto, dei docenti, del personale non docente e degli altri studenti, lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono
per se stessi.
Art. 3 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, assolvere agli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo. In particolare sono tenuti ad
osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Regolamento di Istituto.
Art. 4 Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i laboratori ed i sussidi
didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
Art. 5 Gli studenti sono tenuti a deporre i rifiuti, differenziandoli, negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell’uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere
accogliente l’ambiente scolastico.
1.1. Orario delle lezioni
Le lezioni hanno inizio alle ore 8.30 (8.20 per i corsi sperimentali), ma gli studenti possono
entrare nella scuola alle ore 8.20 e recarsi nelle aule.
Tutte le componenti della comunità scolastica sono tenute a rispettare gli orari ed è richiesta
la massima puntualità, anche nei cambi d’ora.
La frequenza delle lezioni è, per espressa disposizione di legge, obbligatoria, anche per
alcune attività didattiche (quali i corsi Pon, gli IDEI, i corsi per le certificazioni) la frequenza è
obbligatoria. Si evidenzia che anche per le attività didattiche aggiuntive, quali i progetti
extracurriculari, la frequenza è obbligatoria per gli studenti che hanno liberamente scelto di aderire.
Al termine delle lezioni gli alunni debbono lasciare libere le aule.
1.2. Comportamento a scuola
Durante la loro permanenza a scuola gli alunni, i docenti e il personale non docente sono
sempre tenuti ad osservare le norme di buona educazione, nel rispetto delle persone e delle cose.
Ciascuna componente della comunità scolastica deve adempiere puntualmente ai propri
doveri, contribuendo alla corretta ed ordinata organizzazione della scuola e facendosi carico delle
proprie responsabilità.
In caso di danno alle strutture scolastiche i responsabili sono tenuti all’integrale
risarcimento, secondo modalità e sanzioni che saranno di seguito indicate.
Qualora i danni fossero imputabili a comportamenti degli alunni e non fosse possibile
individuare i diretti responsabili, il risarcimento sarà posto a carico dell’intera classe o dell’intera
componente studentesca: i rappresentanti di classe provvederanno a coordinare la raccolta delle
quote entro i termini che saranno di volta in volta indicati dal Consiglio di Istituto, previa
informazione alle famiglie.
Durante le ore di lezione gli alunni non possono lasciare l’aula; l’insegnante, se lo ritiene
necessario, può autorizzare ad uscire momentaneamente non più di due (un maschio ed una
femmina) allievi per volta, cercando comunque di limitare il più possibile le uscite.
Anche nei cambi d’ora non è consentito agli alunni di abbandonare l’aula, se non in caso di
effettiva necessità e con l’autorizzazione dell’insegnante della lezione appena conclusa.
In ogni momento dell’attività didattica il comportamento degli alunni deve essere
improntato a senso di responsabilità ed essere tale da non arrecare disturbo alle altre classi.
Il personale docente e non docente in presenza di alunni che circolano senza motivo per la
scuola durante l’orario delle lezioni, è tenuto ad intervenire, invitandoli a rientrare immediatamente
in classe.
I Consigli di Classe possono individuare nell’arco delle ore di lezione una breve pausa per
consentire agli studenti di recarsi singolarmente ai distributori automatici e consumare cibi e
bevande.
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Nel rispetto della salute propria ed altrui, all’interno della scuola vige il divieto per chiunque
di fumare (Legge 11 Novembre 1975, n. 584 e Circolare Ministero Sanità 28 Marzo 2001, n. 4).
Secondo le vigenti disposizioni normative, le uscite di sicurezza devono rimanere chiuse; le
vie e le scale di sicurezza devono rimanere libere da persone e cose ed il loro uso è destinato ai soli
casi di emergenza. E’, pertanto, vietato aprire le porte di sicurezza e transitare o permanere negli
spazi di cui sopra.
L’uso degli ascensori è consentito solo alle persone autorizzate.
Questo Istituto non risponde di eventuali furti, danneggiamenti, ammanchi, sottrazione di
beni che possano avvenire sia nei locali scolastici che in tutte le aree di pertinenza quali parcheggi,
cortili, vialetti.
1.3. ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
Assenze di un giorno o di più giorni consecutivi: le assenze devono essere giustificate con
adeguata motivazione il giorno del rientro a scuola o, al massimo, entro il terzo giorno, tramite
apposito libretto, debitamente compilato e firmato dal genitore o da chi ne fa le veci, dopo aver
depositato la firma in segreteria.
Se l’assenza è dovuta a motivi di salute e supera i cinque giorni, la giustificazione deve
essere accompagnata da un certificato medico.
Entrata dopo la prima ora: il ritardo o l’ingresso alla seconda ora deve essere limitato a casi
di provata necessità, giustificato dal genitore e autorizzato dal Dirigente o da un suo Delegato. Il
ripetersi del ritardo comporta che l’insegnante Coordinatore di classe convochi la famiglia.
Uscita prima dell’ultima ora: l’uscita anticipata deve essere limitata a situazioni di
eccezionalità valutate caso per caso. Lo studente, minorenne, potrà uscire dall’Istituto, solo se
prelevato da un congiunto che si accrediterà in Presidenza.
Uscita anticipata per tutto l’anno fino a 10 minuti per problemi di trasporto: vengono
autorizzate dal Dirigente in base a richieste documentate, presentate ad inizio anno.
Il controllo delle assenze e delle giustificazioni verrà effettuato dal Coordinatore di classe che, in
caso di assenze ripetute, numerose e strategiche, convocherà la famiglia.
A decorrere dal presente anno scolastico il voto di condotta degli studenti, attribuito
collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso, o esame di
stato. (Decreto Legge 1Settembre 2008 n. 137)
1.4. Permanenza a scuola in orario pomeridiano
Se un gruppo di studenti ha la necessità di restare a scuola in orario pomeridiano per svolgere
attività di studio o ricerca, dovrà richiedere l’autorizzazione al Dirigente.
1.5. Fotocopie
Per approfondimenti didattici, esercitazioni e compiti, i docenti possono richiedere
fotocopie, per l’intero gruppo classe. Gli studenti possono richiedere fotocopie, solo previa
autorizzazione scritta del docente.
1.6. Comportamento nei Laboratori
Nei laboratori ciascun alunno è responsabile del materiale e delle attrezzature che utilizza,
nonché della postazione di lavoro che occupa; egli dovrà operare con la massima cura ed attenzione,
segnalando immediatamente all’insegnante eventuali danni provocati o anomalie riscontrate. La
postazione sarà assegnata in ordine alfabetico dal docente al fine di una rapida individuazione del
responsabile di eventuali danni.
Il materiale e le attrezzature dovranno essere riconsegnate alla fine della lezione nello stesso
stato in cui si trovavano al momento in cui sono state assegnate; la mancata restituzione e/o il
danneggiamento chiaramente volontario di qualsiasi strumento comporteranno il pagamento, la
riparazione o la sostituzione a totale carico del responsabile o dei responsabili.
La postazione insegnante, in particolare nel laboratorio multimediale, non può essere
utilizzata dagli studenti, se non previa autorizzazione dell’insegnante responsabile del laboratorio.
1.7. Diffusione di materiale informativo
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All’interno della scuola è possibile diffondere ed affiggere materiale stampato, ciclostilato o
scritto a mano, purché i suoi contenuti rispettino i limiti stabiliti dalle vigenti leggi sulla stampa,
previa autorizzazione della Dirigenza. Il materiale deve essere affisso nei luoghi a ciò predisposti.
E’ vietata ogni forma di pubblicità commerciale e di propaganda elettorale che sia riferita ad
elezioni extrascolastiche.
1.8. Divieto dell’uso del telefono cellulare
I docenti e gli studenti non possono utilizzare il telefono cellulare durante le ore di lezione,
curriculari ed extracurriculari, per chiamate e/o scambio di messaggi.
È altresì vietato l’uso dello stesso per fotografie e video in tutti i locali della scuola
(Direttiva 104 del 20/11/07). Il personale non docente è obbligato alla vigilanza in tutti i locali della
scuola e a segnalare eventuali trasgressioni.
1.9. Decoro
Gli studenti devono assumere un comportamento, un abbigliamento ed un linguaggio
consono alla dignità dell’Istituzione, nella consapevolezza che il rispetto formale di alcune regole è
espressione di rispetto nei confronti di se stessi, degli altri e dell’Istituzione.
1-10.Assemblee di Classe
Sono consentite due ore di assemblea di classe per ogni mese, escluso l’ultimo mese di
scuola. Per richiedere un’assemblea di classe i rappresentanti dovranno compilare l’apposito
modulo con un dettagliato ordine del giorno, farlo firmare dal docente dell’ora coinvolta e
consegnarlo in Presidenza per l’autorizzazione almeno 3 giorni prima. Alla fine di ogni assemblea
gli studenti dovranno redigere un verbale.
Le assemblee di classe possono essere utilizzate anche per discutere problemi di attualità
sotto la guida di un docente per attività culturali e per visite guidate.
1.11.Trasparenza.
Ai sensi della Legge 241/90 il Piano dell'Offerta Formativa e le programmazioni individuali
dei docenti, le verifiche ed i documenti relativi allo scrutinio sono accessibili ai soggetti interessati
(genitori e studenti), secondo le modalità e i tempi previsti dalla legge stessa. Si chiarisce che per
accessibilità si intende il diritto soggettivo di accedere alle sole informazioni che riguardano il
soggetto che esercita il diritto stesso.
2. SANZIONI
2.1 PRINCIPI GENERALI
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.
2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione nelle singole discipline e su quella finale..
3. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
4. Le sanzioni hanno natura temporanea e sono sempre proporzionate all’ infrazione
disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono
conto della situazione personale dello studente.
5. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano un allontanamento dalla comunità
scolastica devono essere sempre adottate da un organo collegiale.
6. Allo studente è offerta, dove possibile, l’opportunità di convertire le sanzioni in attività a favore
della comunità scolastica.
7.Per controversie e ricorsi l’organo deputato a decidere è l’O.G.I. (Organo Garanzia di Istituto)
Gli studenti che violano i propri doveri sono soggetti alle seguenti sanzioni disciplinari:
1. richiamo verbale;
2 avvertimento scritto, annotato sul registro di classe e sul libretto personale
3. convocazione dei genitori da parte del Dirigente, del Vicario o del Coordinatore di classe
4.ammonizione scritta, irrogata dal Dirigente, da un docente o dal Cdc tramite annotazione sul
registro di classe e comunicazione formale allo studente e alla famiglia;
77
5. riparazione del danno o risarcimento monetario stabilito dall’OGI
6.in caso di sanzioni disciplinari che coinvolgano l’intero gruppo classe (assenze collettive reiterate
per almeno tre volte, forme di vandalismo, atti di teppismo e di bullismo) il Dirigente irroga come
sanzione il divieto di partecipare a visite guidate e a viaggi di istruzione sia per garantire il numero
di giorni di lezione stabilito per legge, sia per un criterio uniforme di applicazione delle sanzioni.
7. allontanamento dalla comunità scolastica.
I provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica vengono adottati
secondo quanto previsto dall’art. n. 1 del D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235.
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte, con gli
stessi criteri, dalla commissione d'esame che si sostituisce all'organo collegiale.
2.2 INFRAZIONI DISCIPLINARI E RELATIVE SANZIONI
Nell’irrogare sanzioni il Dirigente, i docenti, il coordinatore di classe , l’OGI devono tener conto dei
seguenti elementi di valutazione della gravità :
• l'intenzionalità e l’impudenza del comportamento;
• il grado di negligenza od impudenza, anche in riferimento alla prevedibilità dell'evento da parte
dello studente;
• il concorso nella mancanza di più studenti tra loro;
• la sussistenza di altre circostanze aggravanti od attenuanti con riferimento anche al
pregresso comportamento dello/degli studente/i.
Nel caso in cui vengano commesse contemporaneamente due o più infrazioni, viene applicata la
sanzione superiore.
Assenze collettive
Dato che gli studenti hanno l’obbligo di frequenza, le assenze collettive (per assenza
collettiva arbitraria si intende l’assenza dei 2/3 della classe) sono sanzionate dal C.d.c. o dal
Dirigente in modo proporzionale alla reiterazione. Tali assenze potranno avere conseguenze
sul voto di condotta, senza che da sole possano determinare la mancata ammissione alla classe
successiva o agli esami di stato.
Si chiarisce che anche per quanto riguarda manifestazioni di rilevanza nazionale la
scuola non può autorizzare alcuna partecipazione, di conseguenza l’astensione dalle lezioni
nell’ottica dell’assunzione di responsabilità da parte degli studenti deve avvenire nella
consapevolezza che sarà sanzionata.
In caso di sanzioni disciplinari che coinvolgano l’intero gruppo classe (assenze
collettive reiterate per almeno tre volte, forme di vandalismo, atti di teppismo e di bullismo) il
Dirigente irroga come sanzione il divieto di partecipare a visite guidate e/o a viaggi di
istruzione sia per garantire il numero di giorni di lezione stabilito per legge, sia per un criterio
uniforme di applicazione delle sanzioni, secondo i seguenti criteri:
a) fino a 2 assenze arbitrarie collettive: nessuna sanzione;
b) da 3 a 5 assenze arbitrarie collettive: annullamento delle visite guidate e/o dei viaggi
di istruzione per n. 2 giorni di lezione;
c) oltre 5 assenze arbitrarie collettive: annullamento delle visite guidate e/o dei viaggi
di istruzione per n. 2 giorni di lezione, e ripercussione sul voto di condotta.
3. RAPPORTI SCUOLA-ORGANISMI COLLEGIALI
Il Consiglio di Istituto è l’organo di governo della scuola, fatte salve le competenze
specificatamente previste per il Collegio dei Docenti e per i Consigli di Classe
La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio di Istituto sono indicati
negli art. 8-10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n. 297 e dal Decreto Interministeriale n. 44 del 1
febbraio 2001 e successive modificazioni e integrazioni.
Nella 1° seduta del Consiglio di Istituto rinnovato, disposto dal D. S., è possibile discutere
anche altri argomenti oltre la nomina del presidente e della Giunta Esecutiva del C.d.I.
78
PARTE NONA
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
Ai genitori degli studenti del Liceo Scientifico “A:Volta”
Come stabilito dalla C.M. 31/08/2008, a seguito delle modifiche ed
integrazioni apportate dal D.P.R. n. 235 e al D.P.R n. 249, che si sono rese
necessarie per i “fatti di cronaca che hanno interessato la scuola, negli ultimi anni,
dalla trasgressione delle comuni regole di convivenza sociale agli episodi più
gravi di violenza e bullismo”., le istituzioni scolastiche oltre ad adeguare i
regolamenti interni a dette modifiche e integrazioni, devono predisporre un
“patto educativo di corresponsabilità” (art. 5 bis del DPR 235), da far sottoscrivere
ai genitori degli studenti iscritti.
“L’obiettivo del patto educativo, in sostanza, è quello di impegnare le
famiglie, fin dal momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei
fondanti dell’azione educativa.
La scuola dell’autonomia può svolgere efficacemente la sua funzione educativa
soltanto se è in grado di instaurare una sinergia virtuosa, oltre che con il territorio,
tra i soggetti che compongono la comunità scolastica: il dirigente scolastico, il
personale della scuola, i docenti, gli studenti ed i genitori. L’introduzione del patto
di corresponsabilità è orientata a porre in evidenza il ruolo strategico che può
essere svolto dalle famiglie nell’ambito di un’alleanza educativa che coinvolga la
scuola, gli studenti ed i loro genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e
responsabilità.”
Il “patto” vuole essere, dunque, uno strumento innovativo attraverso il quale
declinare i reciproci rapporti, i diritti e i doveri che intercorrono tra l’istituzione
scolastica e le famiglie.”
Si è reso necessario quindi per il nostro liceo procedere a un’approfondita
revisione del regolamento interno d’istituto e alla redazione del patto educativo di
corresponsabilità.
E’ il caso in questa sede di ricordare a tutti i genitori che mentre il “patto” è
un invito alle famiglie a partecipare al progetto educativo di questo liceo
attraverso la sottoscrizione e l’assunzione di responsabilità, il Regolamento interno
d’istituto, una volta approvato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’istituto
diventa norma prescrittiva per tutte le componenti della comunità scolastica.
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
Il seguente Patto di Corresponsabilità è stato redatto tenendo presente:
Il D.M. n.5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee d’indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità
Il DPR n.249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria
Il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello
nazionale per la prevenzione e il bullismo.
Il D. M. n.30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di
utilizzo di “telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività
79
didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di
corresponsabilità dei genitori e dei docenti.
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI (D.P.R. n. 249 del 24 giugno
1998 pubblicato sulla G.U. il 29 luglio 1998 e modifiche in seguito al D.P.R 21
Novembre 2007, n. 235 pubblicato sulla GU n. 293 del 18-12-2007) testo in
vigore dal 2-1-2008.
È finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto
tra istituzione
scolastica autonoma, famiglie e studenti.
Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un
rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti
al successo
scolastico.
I genitori si impegnano a:
o conoscere il Piano dell’Offerta Formativa della scuola e partecipare al
dialogo educativo attraverso gli organi collegiali (Consigli di Classe e
Consiglio d’Istituto) collaborando con i docenti;
o sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
o informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere
ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;
o vigilare sulla costante frequenza;
o giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
o invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari nella scuola o di altri
dispositivi elettronici o audiovisivi;
o intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con
il Consiglio di
Classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
o tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei
propri figli nei
giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti;
o prendere visione delle valutazioni dello studente;
o riconoscere e rispettare il ruolo e l’autorevolezza degli insegnanti
nell’ambito educativo e
disciplinare;
o accettare eventuali insuccessi dei propri figli senza spirito polemico ma con
atteggiamento
di collaborazione;
o risarcire la scuola in caso di danni procurati dai propri figli agli arredi e/o
alle strutture dell’Istituto.
Lo studente si impegna a:
o conoscere e rispettare lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti;
o prendere coscienza dei personali diritti e doveri;
o presentarsi con puntualità alle lezioni;
o spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici all’interno della
scuola (C.M. 15/3/07);
80
o seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo
pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze
ed esperienze;
o rispettare le consegne ed eseguire regolarmente i compiti assegnati dai
docenti;
o comunicare alla famiglia valutazioni relative alle prove scritte e orali;
o tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale
della scuola e dei propri compagni;
o usare un linguaggio ed un abbigliamento consono all’ambiente educativo
in cui si vive e si opera;
o rispettare i regolamenti relativi all’utilizzo dei laboratori, della palestra, della
biblioteca;
o evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio
della scuola.
o riconoscere e rispettare le regole nei diversi ambienti durante le uscite
extrascolastiche (altri istituti scolastici, strada, alberghi, musei, chiese, locali
pubblici, ecc.).
o Considerare i momenti assembleari come importanti fasi dello sviluppo della
coscienza civile e democratica e a parteciparvi con il dovuto rispetto verso
i compagni che li organizzano e li gestiscono.
I docenti si impegnano a:
o rispettare, nell’ambito della programmazione didattica e degli obiettivi
propri previsti dalle singole discipline, nella dinamica
insegnamento/apprendimento;
o sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;
o promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo
studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili;
o esplicitare finalità e obiettivi da raggiungere nella propria disciplina ed i
criteri di valutazione;
o a far prendere visione agli studenti delle prove scritte e grafiche con la
relativa valutazione ed a comunicare un giudizio valutativo delle verifiche
orali;
o favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un
atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative, anche in relazione
a provvedimenti disciplinari, finalizzato a favorire il pieno sviluppo del
soggetto educando.
Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico
Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;
Preso atto che:
La formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che
richiedono la cooperazione, oltre che dello alunno/studente, della
scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;
la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma
una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e
immateriali, tempi, organismi, ecc. che necessitano di interventi
81
complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione
e rispetto dei regolamenti;
sottoscrivono il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)
Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno:
a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di
corresponsabilità e nelle carte richiamate;
b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente.
Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione
scolastica e responsabile gestionale assume impegno affinché i diritti degli
studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:
a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo
a sanzioni disciplinari;
b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è
ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR
249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);
c) il regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni
disciplinari
e d’impugnazione.
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel
presente patto, si attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura
di composizione obbligatoria comprende:
a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola,
“reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli
avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta.
b) accertamento: una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la
fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è
obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le
circostanze segnalate;
c) ripristino: sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera b), il
ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni
opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di
inadempienza e le eventuali conseguenze;
d) informazione: il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli
esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate.
Il Genitore Il Dirigente Scolastico
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