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In copertina:Leone MinassianForme in movimento1968
Le opere riprodotte in copertinae all´interno del volumefanno parte della collezioned´arte del Novecentodella Fondazione di Venezia
Fondazione di Venezia Bilancio consuntivo 200513.mo esercizio
Lettera del Presidente 7
Bilancio di missione 9Introduzione 11Identità 13La rendicontazione 31Programmi e progetti 41
Relazione economica e finanziaria 83Il patrimonio 85La gestione 90I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 94Le prospettive 95Grafici 97Indici di bilancio 101Indicatori di bilancio 104
Il bilancio d'esercizio 109Il bilancio al 31 dicembre 2005 110Nota integrativa 115
Relazione del Collegio dei Revisori 147Relazione di certificazione 153
Indice 161
Sommario
7 Lettera del Presidente
In continuità con il passato1, la Fondazione pone la società civile al centro della propria attività, attraverso la promozione e l'attivazione di progetti con caratteri e prospettive di efficienza economica e di sostenibilità finanziaria.Tali iniziative sono inoltre caratterizzate da una significativa ricaduta sociale a livello locale, nazionale e internazionale, onorando in tal modo una città e un territorio illustre.In tale contesto la Fondazione, benché non sia un soggetto orientato al profitto, ha assunto una vera e pro-pria struttura aziendale, ricercando tutte le caratteristiche di efficienza interna e di efficacia esterna tipiche del mondo produttivo.Mentre l'efficienza è misurata dal bilancio contabile, l'efficacia trova in generale maggiore difficoltà di ren-dicontazione. Una sua misura viene qui presentata sotto forma di bilancio di missione, ossia attraverso uno strumento finalizzato a valutare l’impatto dell’attività della Fondazione nella società.Nell’esercizio precedente con la redazione dell’inedito e più analitico documento di bilancio, la Fondazione ha inaugurato un nuovo corso che rappresenta un'evoluzione spontanea e al contempo necessaria nell'am-bito dell'attività di rendicontazione e di confronto con tutti coloro che direttamente o indirettamente sono coinvolti nella sua attività.La Fondazione ha così avviato un cammino fondato su un continuo scambio con la comunità di riferimento, portando in primo piano i fatti, accanto alle cifre, ma anche e soprattutto i valori e l'identità che negli anni ne hanno connotato in maniera trasparente l’operato.Tra i fatti rilevanti avvenuti nel corso del 2005 si segnala:– la revisione delle norme statutarie approvate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel mese di
settembre. Le principali modifiche introdotte nel nuovo Statuto riguardano: a) la nuova denominazione dell’ente da “Fondazione Cassa di risparmio di Venezia” a “Fondazione di Venezia”; b) alcuni adegua-menti formali alle disposizioni del Decreto Ministeriale 150/2004; c) la previsione, nella composizione del Consiglio di Amministrazione, di un numero variabile dei componenti, da tre a cinque, in luogo dei quattro fissati nel precedente Statuto;
– l’avvio di una significativa diversificazione delle immobilizzazioni finanziarie attraverso la vendita di una opzione call per 5 milioni di azioni San Paolo IMI;
– l’incremento delle partecipazioni in società strumentali operanti nel settore delle attività culturali;– la razionalizzazione delle attività progettuali della Fondazione con la definizione di “programmi” di inter-
vento, ciascuno caratterizzato da particolari obiettivi e strategie;– l’avvio e la realizzazione di iniziative significative quali lo sviluppo del microcredito sociale nel program-
ma “Nuove società” e la mostra Canaletto 1726-1746. Il trionfo della Veduta nel programma “Gestione di beni culturali”.
Il presente documento di bilancio termina con una particolare sezione che raccoglie i dati contabili, formal-mente necessari, ma anche opportunamente illustrativi degli analitici eventi finanziari dell'anno trascorso: sono le cifre relative alla contabilità che connettono un anno con l'altro e danno della Fondazione un lettura organizzata e connessa dal punto di vista aziendale.
Giuliano Segre
1 Un volume recentemente prodotto per volontà della Fondazione – Uscire dall’isola. Risparmio privato e pubblica utilità, 1822-2002, Laterza, Bari, 2003 – illustra come per oltre centottanta anni la Cassa di risparmio di Venezia abbia operato sul territorioaccompagnando le trasformazioni politiche ed economiche delle comunità locali, svolgendo funzione di supporto alle organizza-zioni sociali e facendosi promotrice di cultura e sviluppo.
Lettera del Presidente
Edmondo BacciAvvenimento 3811962
Bilancio di missione
11 Introduzione
Il Bilancio di missioneIl Bilancio di missione, previsto dalla normativa sulle fondazioni bancarie, è lo strumento che permette di rendere pubblicamente conto dei “fatti” e dei “valori” che, accanto alle cifre, ispirano l’operato della Fondazione. Un documento, dunque, che diviene il primo canale informativo e di rendicontazione.
La necessità e la rilevanza di tale strumento deriva dal fatto che la Fondazione non ha finalità di lucro e utilizza il proprio patrimonio per realizzare una missione sociale.
Ecco allora che la capacità di illustrare in maniera chiara ed esauriente le proprie iniziative e i risultati rag-giunti diventa un irrinunciabile dovere etico e di responsabilità nei confronti dei propri portatori di interessi o “stakeholder”.
Nel realizzare il Bilancio di missione si è voluto costruire un sistema in grado di evidenziare sia le attività della Fondazione nei vari settori d’intervento, sia le diverse “famiglie” di stakeholder coinvolte, in maniera tale da comporre un quadro di lettura semplice e sintetico. Attraverso la realizzazione della mappa dell’ope-rato della Fondazione si offrono all’interlocutore diversi percorsi di lettura che consentono di evidenziare per ciascuna iniziativa gli stakeholder di riferimento e i relativi risultati raggiunti.
Il Bilancio di missione rappresenta dunque un processo di sensibilizzazione e formazione sui temi della responsabilità e della rendicontazione sociale.
Gli stakeholderCon questo termine di origine anglosassone si definiscono i soggetti che possono influenzare, essere influenzati, o avere un interesse per le attività di un’organizzazione.
Tale concetto, nel caso delle fondazioni, può venir definito in modo più circostanziato così da individuare tre tipologie di portatori di interessi, rispettivamente il nucleo generatore, gli strumenti e i destinatari.
Un primo tipo fa riferimento agli enti veneziani che designano la maggior parte dei componenti dell’organo di indirizzo della Fondazione, secondo quanto previsto dallo Statuto.
Tali enti costituiscono il nucleo essenziale della Fondazione, in quanto i consiglieri nominati su loro desi-gnazione, pur non rappresentando l’ente designante, determinano in modo collegiale le linee guida per la gestione del patrimonio e per le attività erogative.
Un secondo tipo fa riferimento ai soggetti che operano a stretto contatto con la Fondazione, permettendone così il raggiungimento della missione. Siamo quindi in presenza degli strumenti con cui la Fondazione col-labora per realizzare i propri obiettivi. Si tratta di organizzazioni e persone che – attraverso il loro apporto di risorse culturali, professionali, organizzative, finanziarie, ecc. – da un lato gestiscono il patrimonio della Fondazione, permettendo il mantenersi del medesimo e il generarsi di risorse da destinare all’attività istitu-zionale, dall’altro realizzano le diverse iniziative istituzionali.
Un terzo tipo fa riferimento ai destinatari, cioè a coloro che beneficiano direttamente o indirettamente dell’attività della Fondazione. Si tratta quindi di soggetti fisici che in ultima istanza fruiscono dei beni e dei servizi che vengono realizzati.
Introduzione
Renato BorsatoNel mio giardino1989-1990
Identità
Le originiAl di là della data della costituzione formale (1992), la Fondazione di Venezia vanta una storia ben più anti-ca: le sue origini risalgono infatti al XIX secolo. Nel 1822 nasce la Cassa di risparmio di Venezia, ispirata e improntata alle esperienze delle grandi Casse di risparmio europee, quali Amburgo, Vienna e Lubiana, nate tra la fine del diciottesimo e i primi anni del diciannovesimo secolo.La Cassa di risparmio di Venezia si integrava con il pregresso istituto del Monte di Pietà, nato per volontà dell’amministrazione austriaca a seguito delle terribili condizioni di povertà createsi per le devastazioni prodotte dalla lunga stagione delle guerre napoleoniche. Al ruolo statutario di beneficenza dell’istituto si affiancano presto caratteri creditizi, che lo portano a funzionare – entro certi limiti e con non poche resistenze – come principale banca veneziana per le emergenze economiche della città stessa.Lo stretto rapporto tra Monte e Cassa, inesistente nei modelli europei, viene sciolto nel 1877 dal Consiglio comunale di Venezia, determinando così il nuovo Statuto della Cassa di risparmio di Venezia del 1886.Nello stesso tempo in cui la Cassa di risparmio si “emancipava” dal ruolo a cui era stata a lungo costretta, Venezia era protagonista di un importante sviluppo economico, dovuto per la maggior parte ai forti investi-menti esteri e all’impulso generato dalla creazione della stazione marittima di Santa Marta.Da quel momento la Cassa di risparmio operò con grande successo, fino a diventare una delle prime Casse di risparmio in Italia. Nel 1992, a seguito della scorporazione dell’attività bancaria, nasce la Fondazione Cassa di risparmio di Venezia, caratterizzata da un patrimonio pari a 719 miliardi di lire, di cui 714 relativi al valore della partecipazione in Cassa di risparmio di Venezia spa. Tale partecipazione fu ceduta quasi imme-diatamente, confermando l’indipendenza e l’autonomia dagli enti conferitari che a partire da quegli anni caratterizzano le fondazioni bancarie.Il percorso storico della Cassa di risparmio di Venezia e della Fondazione è illustrato nel volume Usciredall’Isola, a cura del professor Giannantonio Paladini, edito nel 2003 da Laterza nell’ambito della collana “Storia delle banche in Italia”.Attualmente la sede della Fondazione si trova in Venezia, nel Sestiere di Dorsoduro, in prossimità di piazzale Roma, avendo acquisito in proprietà l’immobile sul Rio Novo, dopo aver trascorso in locazione alcuni anni nel palazzo Franchetti a San Vidal.Infine, nel corso del 2005 la Fondazione ha effettuato una serie di modifiche statutarie, tra cui la propria denominazione. Con l’approvazione di tali modifiche da parte dell’Autorità di Vigilanza in data 22 settem-bre 2005 la Fondazione Cassa di risparmio di Venezia ha assunto la nuova denominazione “Fondazione di Venezia”.
Il contesto di riferimento
Le fondazioni in generale
La definizione generale di fondazione che la normativa civilistica accetta in tutti gli ordinamenti è rappre-sentata dalla semplice espressione un patrimonio per uno scopo. Si intende così una figura giuridica nella quale il patrimonio si separa dal suo naturale titolare per divenire autonomo soggetto giuridico indirizzato a un fine lasciatogli dall’antico proprietario come unica ragione di vita.Le Fondazioni si sviluppano obbligatoriamente secondo il seguente schema:– individuazione operativa dello scopo;– gestione del patrimonio indirizzata al raggiungimento dello scopo.
Il primo punto parte dalla codificazione dello Statuto, inteso come espressione della volontà del fondatore, articolandosi nelle concrete politiche di attuazione definite dagli amministratori, chiamati pro tempore ad attuare lo Statuto stesso.Il secondo punto è lasciato agli amministratori. Questi possono operare attraverso le due uniche politiche esistenti nel mondo finanziario:– l’utilizzo del patrimonio;– l’utilizzo delle rendite.
Mario DeluigiG.M. 71959
13 Identità
14 Bilancio di missione
Nella Fondazione convivono quindi due soggetti economici assai differenti: una azienda di produzione (molto simile a una società finanziaria di investimento) che produce reddito e una azienda di erogazione (assai simile ad un ente pubblico) che distribuisce risorse. La prima effettua la manutenzione e la conserva-zione dei suoi cespiti produttivi cercando di massimizzare e di stabilizzare il profitto conseguito, ma nello stesso tempo aprendo e gestendo iniziative di investimento di capitale coerenti con gli scopi di intervento della Fondazione stessa; la seconda effettua le erogazioni cercando di massimizzare (ma anche in questo caso di stabilizzare) il benessere sociale. La prima produce un bilancio aziendale, comprensivo dei tradizio-nali conti patrimoniale ed economico; la seconda produce un bilancio sociale assai meno codificato, ma che in prospettiva dovrà anche essere certificato. Tale schematica descrizione, basata sulle relazioni tra due soggetti, si articola tuttavia in modo più complesso come evidenziato nello schema di p. 24.
Le fondazioni italiane di origine bancaria
Le fondazioni di origine bancaria previste dalla legge 218/1990 e definite più di recente dalla legge 461/1998, sono caratterizzate da un patrimonio costituito inizialmente dal capitale sociale dell’impresa bancaria, tra-sformata volontariamente in società per azioni, indirizzato al duplice scopo di:– utilità sociale;– promozione dello sviluppo economico.Inoltre, sempre la stessa norma del 1998 ha determinato i “settori ammessi” nei quali deve prioritariamente essere indirizzata l’attività della fondazione:– ricerca scientifi ca– istruzione– arte– conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali– conservazione e valorizzazione dei beni ambientali– sanità– assistenza alle categorie sociali deboli– altri fi ni determinati dallo Statuto, postergati ai precedenti
Nel corso del 2001, con l’introduzione dell’art. 11 della legge n. 448, volta a ridefinire l’insieme dei settori ammessi, il legislatore ha ulteriormente ampliato il campo di attività delle fondazioni, modificando l’elenco dei settori ammessi secondo quella legge e le successive modifiche: 1. Famiglia e valori connessi 2. Crescita e formazione giovanile 3. Educazione, istruzione e formazione 4. Volontariato, filantropia e beneficenza 5. Religione e sviluppo spirituale 6. Assistenza agli anziani 7. Diritti civili 8. Prevenzione della criminalità 9. Sicurezza alimentare e agricoltura di qualità10. Sviluppo locale ed edilizia popolare locale11. Protezione dei consumatori 12. Protezione civile13. Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa14. Attività sportiva15. Prevenzione e recupero delle tossicodipendenze16. Patologie e disturbi psichici e mentali17. Ricerca scientifica e tecnologica18. Protezione e qualità ambientale19. Arte, attività e beni culturali20. Realizzazione lavori pubblici o di pubblica utilità (ex art. 7, legge 1.8.2002, n. 166)
Questi settori ammessi sono il luogo privilegiato di intervento per le scelte patrimoniali e per quelle opera-tive delle fondazioni bancarie. Su entrambe le politiche incombono però dei vincoli, ancora ripetuti nella più recente normativa rappresentata dal decreto del 18 maggio 2004, n. 150:– conservazione patrimoniale che implica sia diversifi cazione per ridurre i rischi, sia redditività per assicu-
rare il reintegro del patrimonio stesso;– concentrazione per almeno metà delle disponibilità per quanto riguarda le scelte di erogazione.
15 Identità
Lo scenario nazionale e regionale
In base ai bilanci relativi all’esercizio 2004, il patrimonio contabile complessivo delle fondazioni bancarie italiane ammonta a oltre 41 miliardi di euro, con un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente.Il sistema è caratterizzato da una significativa concentrazione territoriale e dimensionale: le 47 fondazioni localizzate nel Nord hanno complessivamente un patrimonio di circa 27 miliardi di euro, pari al 65,5% del patrimonio complessivo a livello nazionale.
Le prime 18 fondazioni appartengono al gruppo di dimensione “grande”, detenendo oltre i tre quarti del patrimonio complessivo del sistema; viceversa, le ultime 18 fondazioni ne detengono poco più dell’1%.Rispetto al quadro dimensionale del sistema delle fondazioni bancarie italiane, la Fondazione di Venezia, con un patrimonio netto, a valori consuntivi 2004, pari a 423 milioni di euro, si colloca nel gruppo delle fondazioni caratterizzate da una dimensione medio-grande.Inoltre, il patrimonio della Fondazione di Venezia è significativamente superiore alla dimensione media delle fondazioni bancarie del Nord-Est pari a circa 351 milioni di euro.
Distribuzione dimensionale e territoriale del patrimoniodelle fondazioni italiane nel 2004
Piccole Medio Piccole Medie Medio Grandi Grandi Totale
Dimensione patrimoniale complessiva delle fondazioni (milioni di euro)
Nord-Ovest 142 78 353 957 15.071 16.601
Nord-Est 104 395 1.037 2.916 6.074 10.526
Centro 268 456 1.180 1.175 9.369 12.349
Sud 57 610 173 250 795 1.885
Totale 571 1.539 2.743 5.298 31.309 41.460
Numero di fondazioni
Nord-Ovest 4 2 1 4 6 17Nord-Est 5 2 9 8 6 30Centro 7 8 6 4 5 30Sud 2 5 2 1 1 11Totale 18 17 18 17 18 88
Dimensione patrimoniale media delle fondazioni (milioni di euro)
Nord-Ovest 36 39 353 239 2.512 977Nord-Est 21 198 115 365 1.012 351Centro 38 57 197 294 1.874 415Sud 29 122 87 250 795 171Totale 32 91 152 312 1.739 471
Situazione al 31 dicembre 2003. Fonte: ACRI, Nono rapporto sulle Fondazioni di origine bancaria.
Il totale dei proventi ordinari registrati nei bilanci delle fondazioni a fine 2004 ammonta a oltre 2 miliardi di euro. In particolare, quelli delle fondazioni medio-grandi ammontano a circa 246 milioni di euro, con un valore medio, rispetto alle 17 unità del segmento, pari a circa 14,4 milioni di euro. Nello stesso periodo la Fondazione di Venezia ha conseguito proventi ordinari pari a circa 10,7 milioni di euro.Nel 2004 l’importo complessivamente erogato dal sistema delle fondazioni bancarie ammonta a oltre 1,1 miliardi di euro, mentre il gruppo delle fondazioni medio-grandi si è attestato a 135 milioni di euro di eroga-zioni complessive, con un valore medio pari a circa 7,9 milioni di euro. Nello stesso periodo la Fondazione di Venezia ha erogato circa 8,0 milioni di euro.Il numero medio di progetti attivati da ciascuna fondazione è pari a 262 nel 2004 con un valore medio per iniziativa di circa 55 mila euro. La Fondazione di Venezia ha finanziato 261 iniziative per un valore medio pari a circa 30.600 euro.
16 Bilancio di missione
I principali settori di intervento riguardano: Attività culturali e artistiche, Filantropia e volontariato (comuni a tutte le 88 fondazioni); in particolare 82 si sono concentrate sull’Istruzione, 76 sull’Assistenza sociale, 73 sulla Sanità, 67 sulla Ricerca.La distribuzione delle risorse erogate vede confermato quale primo settore di intervento, con una quota pari a circa il 37% le Attività culturali e artistiche, cui segue l’Istruzione con il 15%, mentre al terzo posto permane il settore dell’Assistenza sociale che assorbe il 12% del valore delle erogazioni.
Distribuzione percentuale per settore nel 2004delle erogazioni delle fondazioni italiane
Settori Numero Importo
Attività culturali e artistiche 37,2 32,2
Istruzione 15,7 11,8
Assistenza sociale 11,9 10,7
Filantropia e volontariato 11,0 13,2
Ricerca 5,8 10,3
Sanità 5,8 11,5
Promozione comunità locale 4,6 6,2
Ambiente 1,8 1,7
Sport e ricreazione 5,1 1,2
Attività internazionali - -
Attività religiose 0,6 0,2
Promozione e tutela diritti civili 0,1 0,0
Famiglia e valori connessi 0,3 0,8
Sicurezza Pubblica 0,1 0,1
Totale 100 100
Fonte: ACRI, Decimo rapporto sulle Fondazioni di origine bancaria.
Per quanto concerne la Fondazione di Venezia, la distribuzione delle risorse avviene nel settore delle Attività culturali, dell’Istruzione e della Ricerca scientifica, mentre una quota residuale è dedicata agli interventi negli altri settori ammessi.In ambito regionale le principali fondazioni bancarie, oltre alla Fondazione di Venezia, sono: Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassamarca, Fondazione Cassa di risparmio di Verona-Vicenza-Belluno-Ancona. Esistono inoltre altre due fondazioni minori (Fondazione Banca del Monte di Rovigo e Fondazione Monte di Pietà di Vicenza).
FondazioniAttivo patrimoniale a valori di bilancio
(milioni di euro)
Verona 3.621,8
Padova 1.056,7
Cassamarca 551,5
Venezia 463,6
Banca del Monte di Rovigo 6,7
Monte di Pietà di Vicenza 1,6
Media 950,3
17 Identità
Le prime quattro fondazioni sono caratterizzate da una dimensione patrimoniale significativamente diversa che viene presentata, nel prospetto seguente, a valori di mercato rispetto alla data del 31 dicembre 2004.
FondazioniAttivo patrimoniale a valori di mercato
(milioni di euro)Erogazioni
(milioni di euro)Erogazioni /
attivo patrimoniale
Treviso 776,1 16,5 2,13%
Venezia 417,0 8,0 1,92%
Padova 2.544,8 40,0 1,57%
Verona 5.174,7 42,2 0,82%
Media 2.228,1 26,7 1,20%
Nostre elaborazioni su bilanci dalle diverse fondazioni.
Confrontando il valore delle erogazioni effettuate nel corso del 2004 rispetto al valore di mercato dei rispet-tivi asset, si individua un indice di efficienza, mediamente pari a 1,2 punti percentuali, che allinea le diverse istituzioni venete.Ovviamente, la capacità erogativa dei singoli enti è significativamente diversa, inducendo ciascuno di essi alla realizzazione di missioni peculiari.In particolare, la Fondazione di Treviso dedica il 77% delle erogazioni al settore culturale e il 20% alla ricerca scientifica; la Fondazione di Padova concentra il 26% delle risorse sul settore culturale, mentre distribuisce in maniera omogenea – pari a circa il 15% – il volume delle risorse residue sui settori sanità, istruzione, ricerca scientifica, solidarietà sociale; la Fondazione di Verona impiega oltre il 50% delle proprie risorse nel settore culturale, dedica una quota significativa all’assistenza (pari al 19%) e all’istruzione (pari al 13%), e destina poco più del 6% alla ricerca scientifica e alla sanità.
L’ambito provinciale
I dati statistici illustrati nei seguenti paragrafi servono a inquadrare la situazione strutturale relativa alla domanda e all’offerta di beni e servizi nei settori rilevanti in cui opera la Fondazione.
Educazione, istruzione e formazioneL’analisi delle statistiche relative al settore istruzione evidenzia una situazione positiva sia per l’ambito regio-nale nel suo complesso, sia per la provincia di Venezia.Il Veneto, che nel dopoguerra conosceva tassi di scolarizzazione bassi, negli ultimi decenni ha recuperato il gap che lo differenziava dal resto d’Italia. In particolare: il tasso di possesso di un diploma di scuola supe-riore si assesta oggi al 29,2%; il tasso di partecipazione all’istruzione secondaria superiore è all’88,7%; il tasso di abbandono della scuola secondaria al primo anno è pari al 10,6%; il tasso di frequentazione è al di sopra dell’80%.La provincia di Venezia si colloca al di sopra della media nazionale in tutte le categorie quanto a possesso di titoli di studio. Tuttavia, si evidenzia la presenza di una posizione inferiore alla media nazionale per quanto riguarda la quota di soggetti con titolo di dottorato o specializzazione.
Popolazione residente di 15 anni e piùper titolo di studio e sesso in provincia di Venezia
Titolo di studioValori assoluti (in migliaia) Composizione %
Totale % Italia(a) %Uomini Donne Totale Uomini Donne
Nessun titolo 10 25 36 3,0 7,0 5,0 11,1
Licenza elementare 60 94 155 17,7 25,7 21,8 25,4
Licenza media o avv. professionale 115 108 224 33,7 29,6 31,6 30,1
Qualifica professionale (2-3 anni) 27 24 51 7,8 6,5 7,2 4,6
Diploma scuola superiore (4-5 anni) 103 88 191 30,1 24,0 26,9 21,3
Diploma universitario o laurea breve 2 3 4 0,5 0,7 0,6 1(b)
Laurea 23 23 46 6,7 6,2 6,4 5,3
Dottorato o specializzazione 1 1 3 0,4 0,3 0,4 1,2
Fonte: Istat, Forze di lavoro, media annua, 2003. Elaborazione: COSES, 2004.(a) Elaborazione da Fonte: OPEN – Fondazione Nord Est su dati Istat. Censimento 2001.(b) Sono state aggregate le voci: diploma universitario (0,7%) e diploma terziario non universitario (0,4%).
18 Bilancio di missione
Per quanto riguarda la scuola veneziana l’indice di presenza di strutture scolastiche ed educative è superio-re alla media italiana e in crescita. Nel complesso l’offerta dell’istruzione sembra in grado di soddisfare la domanda.Per quanto riguarda l’istruzione universitaria e post universitaria, la presenza degli atenei Ca’ Foscari e Iuav costituisce un grande patrimonio, data la rilevante tradizione didattica ad essi riconosciuta.La formazione post laurea risulta in espansione e l’università sta procedendo a un processo di internaziona-lizzazione che ne migliorerà la qualità dell’offerta.Non mancano le sfide per il sistema dell’istruzione provinciale, derivanti anche da nuovi fattori di crisi.Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo e l’istruzione secondaria va segnalato l’aumento di studenti stranieri, il cui contributo mitiga il calo del numero complessivo di studenti. Tuttavia, proprio la diversa origine etnica degli studenti genera una crescente domanda di strumenti e strutture per l’integrazione e per l’insegnamento linguistico.
Studenti, studenti stranieri, studenti scuole paritarie in provincia di Venezia
Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria I grado Scuola Secondaria II grado
Anno scolastico 02-03 03-04 02-03 03-04 02-03 03-04 02-03 03-04
N° studenti Venezia 9169 9.502 31.070 31.697 19.640 19.859 27.798 27.484
Stranieri e nomadia scuola
455 474 1.402 1.682 789 921 376 398
Studenti scuole paritarie 11.957 12.361 1.406 1.513 548 617 997 884
Fonte: Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Itinerari e prospettive della scuola nel Veneto, 2004.
Rimane da segnalare un calo negli iscritti, mentre il numero degli immatricolati sembra negli ultimi anni essersi stabilizzato oltre le 4 mila unità per anno.
Numero iscritti e immatricolati negli atenei veneziani Ca’ Foscari e Iuav
Anno 96-97 97-98 98-99 99-00 00-01 01-02 02-03 03-04(a) 04-05(a)
Iscritti 31.284 29.984 27.870 26.398 25.654 25.647 24.628 23.704 23.454
Differenza % con l’anno precedente
-4% -7% -5% -3% 0% -4% -4% -1%
Immatricolati 4.368 3.886 3.861 4.133 4.383 4.154 4.261 4.140 5.927
Differenza % con l’anno precedente
-11% -1% 7% 6% -5% 3% -3% 43%
Fonte: Rapporto Coses sull’istruzione, 2003.(a) Aggiornamento con dati Ca’ Foscari, Iuav, Miur.
Nel complesso le strutture e il grado di istruzione sono in linea, o migliorativi, rispetto alle medie nazionali.Ciò nonostante un’indagine macroregionale sulle imprese, effettuata dalla Fondazione Nord-Est, evidenzia alcune problematiche riguardanti la scuola.Da un lato vi è, infatti, tra gli imprenditori, una difficoltà nel reperire personale specializzato (il 92,4% degli intervistati dichiara abbastanza o molto importante il problema); dall’altro vi è una denuncia di disagio dovuta allo scarso collegamento scuola-impresa (per l’87,5% degli intervistati).
Ricerca scientifica e tecnologicaUn’analisi della situazione della ricerca nella regione Veneto e nella provincia veneziana in particolare, non può che iniziare con un resoconto su quelli che sono i dati di spesa dediti a questa voce.
19 Identità
Spese per la ricerca
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
Spese per ricerca e sviluppo delle imprese pubbliche e private in percentuale del PILVeneto 0,25 0,24 0,21 0,22 0,22 0,26 0,32 0,33 0,32
Italia 0,53 0,54 0,52 0,52 0,51 0,53 0,55 0,56 0,54
Spese per ricerca e sviluppo della Pubblica Amministrazione e dell’università in percentuale del PIL
Veneto 0,28 0,26 0,30 0,30 0,29 0,28 0,31 0,40 0,39
Italia 0,47 0,47 0,53 0,55 0,53 0,53 0,57 0,58 0,58
Addetti alla ricerca e sviluppo per 1.000 abitanti
Veneto 1,5 1,5 1,6 1,7 1,5 1,7 2,0 2,1 2,0
Italia 2,5 2,5 2,5 2,6 2,5 2,6 2,7 2,9 2,8
Fonte: Istat, Indicatori di “contesto chiave” e variabili di ”rottura” per la valutazione del QCS 2000-06, marzo 2006.
La regione Veneto pur producendo una quota decisamente significativa (più del 9%) del PIL italiano, e pre-sentando dunque anche alti tassi di concentrazione produttiva e industriale, si colloca al di sotto della media regionale per livello di spesa in ricerca.Anche se vanno segnalati progressi, essi risultano inadeguati, tenendo conto che il livello medio italiano è a sua volta distante dai valori di spesa dei più importanti paesi europei.Tutti i settori sembrano coinvolti: la ricerca pubblica così come quella privata.Il dibattito politico-economico si è concentrato negli ultimi anni su queste tematiche favorendo lo sviluppo delle attività di ricerca e innovazione. Ne è esempio l’istituzione del parco scientifico-tecnologico Vega, o l’istituzione di Veneto Nanotech, distretto sulle nano tecnologie a patrimonio pubblico-privato, sorti con il fine di diffondere nuove tecnologie e favorirne l’applicazione presso le imprese venete.Una fotografia sullo stato della ricerca in Veneto (Venice International University, 2006) dimostra infatti la necessità di continuare a incrementare gli sforzi: il 28,6% delle imprese considera essenziale ai fini competi-tivi lo sviluppo di nuovi prodotti. La ricerca è principalmente svolta all’interno delle singole aziende (56,1%); infatti il 62,3% di esse dichiara di avere al suo interno la presenza di strutture R&D.Conseguentemente le collaborazioni esterne vengono effettuate da una percentuale inferiore (37,5%) di imprese, principalmente con le università italiane (29,5%).I progetti, generalmente specifici e meno sovente collettivi, sono finanziati in prevalenza dall’azienda stessa (58,7% dei casi), mentre nel 22,7% delle occasioni essi sono finanziati attraverso risorse pubbliche.Un dato allarmante giunge dalla conoscenza degli strumenti messi a disposizione dalle aziende stesse ai fini di incentivare l’azione di ricerca: una quota significativa di intervistati dichiara infatti di non essere a conoscenza delle iniziative poste in essere rispettivamente da Regione (45%), Miur (51,8%) e Commissione Europea (58,5%).Segnali migliori, quantomeno rispetto al contesto nazionale, giungono invece dai dati su brevetti e marchi registrati in provincia di Venezia.
Marchi e brevetti in provincia di Venezia
Numero Variazioni %2002 2003 2004 2002- 2003 2003- 2004
Invenzioni 44 56 53 27% −5%
Disegni e modelli 27 27 28 0% 4%
Modelli di utilità 19 5 12 −74% 140%
Marchi 240 309 282 29% -9%
Marchi internazionali 18 22 34 22% 55%
Istanze varie 38 32 63 −16% 97%
Annotazioni 7 2 3 −71% 50%
Trascrizioni 9 16 12 78% −25%
Traduzione brevetti europei 53 65 71 23% 9%
Totale marchi e brevetti 455 534 558 17% 4%
Fonte: Unioncamere Venezia, Marchi e brevetti in provincia di Venezia, documento semestrale e annuale.
20 Bilancio di missione
Numero di brevetti registrati allo European Patent Offi ce (EPO)per milione di abitanti
1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Veneto 62 78 75 92 94 115 117 119
Italia 46 51 57 65 69 78 82 76
Fonte: Istat, Indicatori di “contesto chiave” e variabili di ”rottura” per la valutazione del QCS 2000-06, marzo 2006.
Emerge infatti che, anche a livello regionale, l’innovazione è mediamente più protetta (a livello internazio-nale) che nel resto d’Italia.Per la provincia veneziana i risultati sono meno eclatanti, restituendo un indice di brevetti europei per milio-ne di abitanti pari a 83,5 nel 2004, comunque superiore alla media nazionale del 2002.
Arte, attività e beni culturaliL’accezione di beni culturali comprende non solo l’insieme di opere artistiche, siano esse architettoniche, pittoriche o scultoree, ma anche l’insieme della produzione culturale teatrale, musicale e delle arti visive.Non c’è dubbio che sotto ciascuno di questi aspetti Venezia e l’area provinciale assumano un ruolo di primo piano nel contesto nazionale e mondiale.Infatti più di 6 milioni di turisti nel 2005 hanno visitato la provincia veneziana; di questi, più di 4 milioni sono stati gli arrivi nel solo capoluogo.Al centro della produzione culturale sta dunque Venezia, già dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1987. Le immense ricchezze storico artistiche ne fanno il gioiello dell’intero Nord-Est, proiettando la città e la provincia sulla scena mondiale.Questa visibilità richiede d’altro canto un grande sforzo nella conservazione e valorizzazione del patrimonio e delle bellezze culturali, a cui molti istituti sono oggi dediti; ad esempio il solo Comune di Venezia nel 2004 ha speso 5,5 milioni di euro per la gestione di musei e biblioteche.Ma l’insieme dei beni culturali non è solo lo stock naturale e storico presente nel territorio. Beni culturali sono anche rappresentati da quello che può essere definito come il flusso di rappresentazioni, esposizioni ed eventi che quotidianamente investono il territorio, interessando prevalentemente la popolazione resi-dente.E anche da questo punto di vista la città di Venezia e la provincia vantano importanti tradizioni: dalle grandi risorse museali e teatrali, alla Biennale.L’offerta culturale risulta consistente e la popolazione sembra rispondere con entusiasmo: il numero di rappresentazioni teatrali e musicali per 100.000 abitanti, il numero di biglietti venduti e la spesa media per abitante, superano infatti la media italiana (dati del 1999). In particolare lirica, concerti di musica classica e danza spiccano rispetto ai valori medi nazionali, mettendo in evidenza quella che da sempre è una produ-zione caratteristica di Venezia.
Rappresentazioni teatrali e musicali, biglietti venduti e spesa del pubblico – anno 1999
Rappresentazioni Biglietti venduti Spesa
N. per 100.000 abitanti
N. per 100.000 abitanti
Totale (in migliaia di euro)
per abitante (in euro)
Venezia 2504 307,4 475639 58390,6 6082,312 7,46
Italia 123610 214,3 32264214 55936,7 402235,225 6,97
Fonte: Istat, Statistiche culturali, pubblicazione annuale.
Rappresentazioni teatrali e musicali per tipo di spettacolo – anno 1999 (per 100.000 abitanti)
ProsaTeatro
DialettaleLirica e balletti
Concerti di danza e musica
classica Operetta
Rivista e commedia
musicale
Concerti e spettacolidi musica leggera e
d’arte varia Burattini e marionette Saggi culturali
Venezia 103,5 4,2 9,7 158,6 2,0 4,2 17,1 3,7 4,5
Italia 114,9 13,6 6,0 35,9 1,1 6,8 25,8 6,0 4,0
Fonte: Istat, Statistiche culturali, pubblicazione annuale.
21 Identità
I dati Istat (2003) evidenziano una sofferenza nel consumo di beni cinematografici: la spesa, così come i biglietti venduti e i giorni di proiezione, si collocano, almeno per il capoluogo, al di sotto della media nazio-nale (spesa media: 13,8 contro una media nazionale di 6,9 euro). Il gap viene parzialmente controbilanciato dai rimanenti comuni della provincia (9,3 euro contro 6,9 euro).Altri segnali non positivi giungono dai dati sulla presenza di biblioteche nel territorio, che costituiscono un elemento di diffusione culturale tra la popolazione.La provincia di Venezia, pur dovendo tener conto di istituti di grandissimo valore quale ad esempio la Biblioteca Nazionale Marciana, si pone solo al 62° posto nella classifica tra province italiane, con 2,4 biblio-teche ogni 10.000 abitanti (per un totale di 199).Tutto questo segnala la necessità di incrementare la produzione e la conservazione dei beni culturali, intesi dunque anche come servizio della collettività. Segnale colto anche dal Comune di Venezia che ha aumenta-to, tra il 2003 e il 2004, le risorse destinate alle attività culturali del 4,5% (elaborazione su dati del bilancio socio ambientale del Comune di Venezia). Sembra d’altra parte inevitabile che gli enti preposti alla tutela del patrimonio della città di Venezia e della provincia adeguino oggi le risorse a una domanda crescente, ove l’offerta, misurata come numero di strutture culturali ricreative, seppur superiore alla media nazionale, sconta una discesa di quasi 18 punti percentuali tra il 1991 ed il 2004.
Indice di dotazione di strutture culturali e ricreative (Italia=100)
Venezia Treviso Belluno Padova Rovigo Vicenza Verona Italia
Indicatore 2004 164,6 71,8 54,4 170,2 51,4 74,3 73,2 100,0
Indicatore 1991 200,2 48,0 37,2 249,2 30,7 48,6 50,9 100,0
Fonte: Istituto Tagliacarne, Atlante della competitività.
I valoriLa Fondazione per realizzare la sua missione si impegna a rispettare i seguenti valori:– la trasparenza, come criterio cui uniformare ogni comportamento e intervento;– la sussidiarietà, intesa come affiancamento e non come sostituzione agli altri enti;– la solidarietà, intesa come modalità che caratterizza tutti gli obiettivi di intervento della Fondazione;– la cultura della qualità nella definizione degli obiettivi e degli strumenti per raggiungerli;– la conoscenza, intesa come volano di sviluppo tramite l’accrescimento del capitale umano;– l'arricchimento del patrimonio culturale del territorio, così da permetterne la crescita oltre che la fruizione.I valori costituiscono, nello stesso tempo, la base su cui si fonda la missione della Fondazione e la guida per le politiche di indirizzo più generali a cui si ispira il perseguimento degli obiettivi. A loro volta gli stakeholder sono guidati da questi valori e li trasmettono ai beneficiari degli interventi della Fondazione, creando così un ambiente condiviso.
La missioneLa Fondazione, utilizzando direttamente o indirettamente il proprio patrimonio, fornisce beni e servizi neces-sari per lo sviluppo economico e sociale, in grado di migliorare sia la qualità della vita della comunità di riferimento, sia le conoscenze e il capitale umano, grazie ai valori che guidano i “portatori di interesse”. La missione della Fondazione è guidata da questi valori non solo quando si rivolge ai beneficiari delle eroga-zioni, ma anche in riferimento a tutti quei soggetti, protagonisti della società civile, che sono al centro della rete di relazioni all’interno della quale la Fondazione si inserisce.In particolare la Fondazione:– si pone come elemento di aggregazione e proposizione innovativa nei confronti dei diversi protagonisti
della società civile per lo sviluppo sinergico di attività;– sostiene, sia nel momento genetico, sia nella fase di gestione, quelle organizzazioni sociali, tessuto del
nostro sistema civile, in grado di sviluppare programmi di attività caratterizzati nel medio periodo da una prospettiva di effi cienza economica e sostenibilità fi nanziaria;
– accresce il capitale umano di coloro che partecipano alle sue iniziative, valorizzando la capacità dell'indi-viduo di apprendere dalle proprie esperienze;
– persegue l'ottimizzazione dei propri processi, al fi ne di raggiungere il massimo livello di effi cacia ed effi -cienza;
– struttura le proprie risorse per recuperare mezzi fi nanziari aggiuntivi, incentivando a tal fi ne anche le co-munità locali.
22 Bilancio di missione
L’assetto istituzionaleLa Fondazione, pure se soggetto giuridico di natura privata, gestisce un patrimonio della collettività. Pertanto il suo Statuto, che ne disciplina le ragioni di esistenza, l’organizzazione e l’attività, prevede che il Comune di Venezia, il Comune di Portogruaro, la Provincia di Venezia, le due università veneziane e la Camera di Commercio di Venezia designino complessivamente 8 consiglieri di indirizzo.Tali enti partecipano a determinare la formazione del principale organo della Fondazione: il Consiglio Generale, come è localmente definito l’organo di indirizzo. Esso è costituito da 14 membri ed è presieduto dal Presidente della Fondazione. Gli altri 6 membri vengono cooptati fra personalità dotate di competenza ed esperienza nei particolari settori cui è rivolta l’attività della Fondazione.La principale funzione svolta dal Consiglio Generale riguarda la definizione delle linee generali della gestio-ne patrimoniale e della politica degli investimenti, nonché dei programmi di erogazione della Fondazione.Spetta al Consiglio di Amministrazione dare impulso alla concreta attività fondazionale nell’ambito delle linee-guida ricevute dall’organo di indirizzo. Il Consiglio di Amministrazione è composto da cinque membri nominati dal Consiglio Generale ed è presieduto dal Presidente della Fondazione.Infine, il controllo dell’osservanza delle norme di Legge e di Statuto è demandata al Collegio dei Revisori nominati dal Consiglio Generale.Lo Statuto della Fondazione è stato modificato con delibera del Consiglio Generale del 15 luglio 2005 e approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 22 settembre 2005. Le modifiche introdotte nel nuovo Statuto riguardano il cambio di denominazione dell’ente da “Fondazione Cassa di risparmio di Venezia” a “Fondazione di Venezia”, alcuni adeguamenti formali alle disposizioni del Decreto Ministeriale150/2004, e la previsione, nella composizione del Consiglio di Amministrazione di un numero variabile dei componenti, da tre a cinque, in luogo dei quattro fissati nel precedente Statuto.Il Presidente della Fondazione è il prof. Giuliano Segre, riconfermato dal Consiglio Generale per un ulteriore quinquennio nella seduta del 30 settembre 2005.
In data 28 gennaio 2005 è stato nominato Consigliere Generale della Fondazione il prof. Mariano Beltrame, designato dal Comune di Venezia.Il 2 luglio 2005 è scaduto il mandato del Consigliere Generale prof. Maurizio Rispoli, a cui è subentrato in data 15 luglio 2005 il prof. Pier Francesco Ghetti designato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia.In data 28 settembre 2005 è scaduto dalla carica di Consigliere Generale l’avv. Gianpaolo Fortunati, a cui è subentrato in data 16 dicembre 2005 il dott. Giorgio Baldo designato dalla Provincia di Venezia.Nella seduta del 28 ottobre 2005 è stato confermato per un secondo mandato il Consigliere Generale arch. Plinio Danieli.In data 14 novembre 2005 ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere Generale il dott. Giuseppe De Rita.
ll Consiglio Generale, presieduto dal prof. Giuliano Segre, alla data del 31 dicembre 2005 risultava così composto:
– dott. Giorgio Baldo – prof. Mariano Beltrame– avv. Marco Cappelletto– dott. Fabio Cerchiai– arch. Plinio Danieli– prof. Marino Folin– prof. Mario Geymonat– prof. Pier Francesco Ghetti – dott. Gianni Mion– prof. Cesare Mirabelli– prof. Luciano Olivotto– on. Gianni Pellicani– cav. Antonino Perinato
Il prof. Gianni Toniolo è inoltre Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione.A seguito dell’entrata in vigore del nuovo Statuto della Fondazione, che secondo quanto stabilito dall’art. 12, comma 1, fissa in un minimo di tre e in un massimo di cinque il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, il Consiglio Generale in data 28 ottobre 2005 ha nominato l’avv. Gianpaolo Fortunati alla carica di Consigliere di Amministrazione.
23 Identità
Il Consiglio di Amministrazione, presieduto dal prof. Giuliano Segre, alla data del 31 dicembre 2005 risultava così composto:
– dott. Cesare Annibaldi– prof.ssa Agar Brugiavini – avv. Gianpaolo Fortunati– prof. Antonio Foscari– prof. Gianni Toniolo
Il Collegio, presieduto dal dott. Fabio Cadel, è stato riconfermato per un altro quinquennio nella seduta del Consiglio Generale del 30 settembre 2005.
Il Collegio dei Revisori alla data del 31 dicembre 2005 risultava così composto:
– dott. Giampietro Brunello– dott. Fabio Cadel, presidente– prof. Franco Fontana
Nel corso dell’esercizio si sono tenute le seguenti sedute:– 12 adunanze del Consiglio Generale– 18 adunanze del Consiglio di Amministrazione– 19 verifi che del Collegio dei Revisori– 5 riunioni della Commissione incaricata di seguire i bandi di erogazione– 2 riunioni della Commissione per la revisione dello Statuto– 2 riunioni della Commissione istituita per la gestione del patrimoniooltre ad altri incontri e appuntamenti, anche informali, con l’intervento di consiglieri e revisori.
L’assetto organizzativoDal 1° giugno 2004 la funzione di direttore della Fondazione è stata assegnata all’ing. Massimo Lanza.Il personale dipendente alla fine del 2005 ammontava a 18 persone:
– 1 direttore;– 2 dirigenti di cui 1 con contratto a tempo determinato;– 3 quadri;– 11 impiegati di cui 1 a part-time e 1 in sostituzione di una lavoratrice assente per maternità;– 1 contratto di lavoro a chiamata.
Il 50% dei dipendenti è di sesso femminile e 15 sono provvisti di laurea in scienze economiche, lettere e lingue.Presso la Fondazione vige il Ccnl dipendenti aziende del terziario con alcune modifiche previste dal regola-mento interno del personale approvato dal Consiglio di Amministrazione nell’ottobre del 2004.
Infine, nella seduta del 25 novembre 2005 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Documento Programmatico sulla Sicurezza nel rispetto delle norme imposte dal Decreto Legislativo n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, in vigore dal 1° gennaio 2004.
24 Bilancio di missione
L’orientamento strategico
Schema di funzionamento
Per raggiungere gli scopi di utilità sociale e di sviluppo economico, la Fondazione amministra, conserva e accresce il proprio patrimonio, nonché sostiene, con i proventi da questo derivati, iniziative volte alla pro-mozione del tessuto sociale, culturale ed economico dal territorio di riferimento, con particolare riguardo alla comunità veneta e alla città di Venezia. Inoltre, la Fondazione può perseguire i propri fini statutari utilizzando in modo diretto il patrimonio attra-verso investimenti:– in società strumentali che operano solo nei settori ammessi;– nel territorio rispettando i criteri dell’adeguata redditività;– in partecipazioni azionarie di minoranza in grado di produrre reddito.Pertanto, nella Fondazione convivono due soggetti economici differenti: una azienda di produzione – simile ad una società finanziaria di investimento – e una azienda di erogazione – simile a un ente pubblico che distribuisce il reddito. La prima effettua la manutenzione e la conservazione dei suoi cespiti produttivi cercando di massimizzare e di stabilizzare il profitto conseguito; la seconda effettua le erogazioni nell’ottica di massimizzare (ma anche in questo caso di stabilizzare) il benessere sociale derivato.
Il seguente schema tiene separate sia concettualmente che temporalmente le due aziende che concorrono a produrre gli obiettivi della Fondazione. In questa prospettiva, è il patrimonio che, grazie a un rendimen-to, produce un reddito che permette l’erogazione dei prodotti. La parte inferiore dello schema indica una seconda modalità di raggiungimento degli obiettivi. Parte del patrimonio viene direttamente investito in
Redditidi impresa
Societàstrumentalinei settori rilevanti
Intermediari nelmercato capitali
Patrimonio
Accantonamentipatrimoniali
Oneri e costipatrimoniali
RedditoProdotti
Contributidi c/ec.
Costi difunzionamento
Costi diproduzione
Azienda di produzione Azienda di erogazione
Rendimento Erogazioni
Investimento Attività
Investimento Apporto di capitali
25 Identità
società strumentali che agiscono nei settori rilevanti indicati da questo Bilancio di missione con i criteri già discussi. Rispetto alla sequenza: valori-obiettivi-strumenti, si pone quindi come questione teorica inte-ressante quale delle due modalità sia più efficace nel raggiungimento degli obiettivi e sia più aderente ai valori della Fondazione. In parte dipende dalla natura dei prodotti forniti dall’azienda di erogazione (parte superiore dello schema) e dall’area di intervento di cui si occupano le società strumentali. Ma dipende anche dall’efficacia delle due modalità di costruzione del prodotto-servizio finale. In prima istanza si può dire che l’investimento del patrimonio in società strumentali dovrebbe essere più coerente con la scelta di interventi a medio-lungo termine, mentre il ricorso all’azienda di erogazione, alimentata dal patrimonio, dà luogo a decisioni più flessibili e facilmente modificabili. Per dare una risposta rigorosa a tale questione dovrebbe essere disponibile una metrica non solo dell’efficacia dei prodotti rispetto alla sequenza valori-obiettivi, ma anche una misura dell’efficienza delle società strumentali rispetto alla modalità più tradizionale rappresenta-ta nella parte superiore dello schema. Una semplice richiesta a posteriori del beneficio apportato in termini di realizzazione dei valori e degli obiettivi non è sufficiente perché è impossibile la comparazione con le strade che non si sono scelte, e quindi sono ignoti i costi-opportunità.
Settori di intervento
Fin dalle sue origini la Fondazione, in adempimento alle norme fondanti, opera in settori profondamente connessi alla struttura economica e sociale del territorio di riferimento. L’articolo 3 dello Statuto recita:
“Scopo della Fondazione è la promozione della società civile e del capitale umano, nella dimensione sto-rica, sociale, economica e culturale di Venezia e delle sue proiezioni. Per il raggiungimento di tale scopo, la Fondazione indirizza la propria attività in Italia e all’estero a fini di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico preminentemente nel campo dei processi formativi, di ricerca e di fruizione culturale, e comunque nei settori dell’istruzione, della ricerca scientifica e della conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, nonché nei settori dell’arte, della conservazione e a valorizzazione dei beni ambientali, della sanità e dell’assistenza alle categorie sociali deboli in quanto connessi con i primi e riferiti al territorio tradizionale ove operava l’originario ente pubblico economico. Essa persegue le finalità attraverso la defini-zione di propri programmi e progetti di intervento da realizzare direttamente o con la collaborazione di altri soggetti, pubblici o privati, interessati”.
In accordo con tale articolo la Fondazione ha adottato una prospettiva che rafforza nel lungo periodo il capitale umano attraverso interventi nel campo della cultura, della formazione, della ricerca scientifica. In particolare, nel campo culturale favorisce la fruizione dei beni artistici e storici, la loro gestione impren-ditoriale, la diffusione della sensibilità musicale e teatrale. Inoltre, promuove la ricerca scientifica con particolare attenzione agli assetti economici e al patrimonio culturale di Venezia. Infine, gestisce progetti di istruzione abbracciando l’intero percorso formativo dei giovani fino all’inserimento nel mercato del lavoro. La Fondazione destina ai tre settori rilevanti, coerentemente con la loro preminenza statutaria, dal 70 all’80 per cento dei propri interventi, ponendoli nella seguente graduatoria: beni e attività culturali, istruzione e formazione, ricerca scientifica. Assegna le risorse rimanenti agli altri interventi statutari.
Modalità operative
La Fondazione, per perseguire i propri obiettivi, utilizza parte dei frutti che le derivano dagli investimenti patrimoniali, e agisce attraverso altri soggetti giuridici. Essa segue così due modalità generali di realizza-zione degli obiettivi:– operatività autonoma del soggetto giuridico Fondazione;– operatività attraverso altri soggetti giuridici.
L’operatività autonomaL’operatività autonoma della Fondazione avviene tramite tre distinte modalità:– interventi diretti (attività di natura acting);– interventi in partnership (attività di natura acting complessa);– contributi e donazioni (attività di natura granting).Il modello adottato è di tipo misto poiché affianca attività di natura granting ad attività di natura acting.In questo modo vi è l’opportunità di agire autonomamente, di ricercare enti o istituti specializzati per la definizione congiunta di iniziative, oppure di delegare ad altri soggetti l’organizzazione e la realizzazione di prodotti o servizi.
Gli interventi direttiAttraverso gli interventi diretti la Fondazione gestisce autonomamente gli aspetti operativi dell’iniziativa senza ricorrere a soggetti o istituti terzi. In generale, i progetti sostenuti mediante questa modalità sono “originali” e per questo motivo non esistono soggetti in grado di fornire il prodotto o il servizio desiderato.
26 Bilancio di missione
In altri casi, anche se il mercato è in grado di offrirlo, la qualità dello stesso, oppure altre caratteristiche intrinseche, possono suggerire l’opportunità che sia la Fondazione stessa ad agire direttamente per la produzione del bene o per l’erogazione del servizio ipotizzato. In altri casi ancora, la Fondazione può avere l’opportunità di organizzare il processo produttivo in modo tale da conseguire economie di scala e di scopo che permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati a fronte di un minor impiego di risorse. Infine, la rea-lizzazione diretta garantisce alla Fondazione un maggior controllo sull’efficacia e sull’efficienza del prodotto o del servizio offerto.
Gli interventi in partnershipCon gli interventi in partnership la Fondazione consegue i propri obiettivi attraverso la collaborazione con enti o istituti, caratterizzati da elevata capacità professionale, che operano nel segmento desiderato e forniscono il prodotto o il servizio richiesto. In questo caso la Fondazione, dopo aver selezionato il partner di riferimento, specifica le linee di intervento, concorda il piano d’azione e le risorse necessarie, definisce obiettivi, performance e controlli di qualità. L’attività di monitoraggio delle attività realizzate viene svolta attraverso la presenza di almeno un rappresentante della Fondazione nell’organo decisionale del soggetto partner. In questo modo viene garantita, oltre alla trasparenza della struttura produttiva esterna del partner, la coerenza tra gli obiettivi statutari della Fondazione e le modalità operative adottate dal partner.
Contributi e donazioniLa Fondazione utilizza infine la modalità operativa contributi e donazioni per conseguire i propri obiettivi sta-tutari attraverso l’attività di grant making ossia attraverso l’esecuzione di un segmento di politica erogativa caratterizzato dalla concessione di un numero elevato di finanziamenti di modesta entità. Tale modalità si basa su una procedura di evidenza pubblica in grado di garantire un elevato livello di trasparenza per quan-to riguarda i criteri di selezione delle iniziative ritenute meritevoli. La distribuzione “a pioggia” delle risorse non implica comunque la rinuncia da parte della Fondazione alla realizzazione dei propri programmi. Infatti, la formula del bando prevede da un lato una selezione concorrenziale delle iniziative, dall’altro un indirizzo dei prodotti o servizi erogati, sempre nell’ambito dei settori rilevanti e comunque nelle aree di intervento previste dalle norme statutarie.
L’operatività attraverso altri soggetti giuridiciPer raggiungere con maggior efficienza gli scopi di utilità sociale e sviluppo economico nell’ambito dei propri settori rilevanti, la Fondazione ha avviato nel tempo una rete di soggetti giuridici in grado di operare autonomamente, pur sviluppando sinergie congiunte. Tale strategia è stata perseguita sia mediante la costi-tuzione di nuovi enti, sia attraverso l’acquisizione di partecipazioni in società operanti in settori strategici per lo sviluppo del territorio.Rispetto alla Fondazione di Venezia, tali soggetti sono caratterizzati da una missione specifica e dettagliata, dispongono di un organico autonomo e indipendente in grado di affrontare con un maggior grado di spe-cializzazione la realizzazione delle varie attività programmate. In altri casi tali enti soddisfano la primaria esigenza di essere maggiormente radicati sul territorio, sostenendo le esigenze più significative e meritevoli espresse dalle singole comunità di riferimento.Infine, tali enti, pur se connotati da autonomia gestionale, sono tenuti ad osservare nella loro attività carat-teristica la coerenza con la missione della Fondazione.
Società strumentali
La Fondazione, come previsto dal D.Lgs. 153/99, ha costituito due società strumentali:
Polymnia Venezia srlLa società si attiva, direttamente o mediante accordi con altri soggetti operanti nell’ambito della comunica-zione e delle arti visive.Polymnia Venezia srl, interamente partecipata dalla Fondazione, ha acquistato la casa denominata “Tre Oci” nell’isola della Giudecca. La Fondazione ha, inoltre, proceduto all’acquisizione delle collezioni di beni artisti-ci (dipinti, sculture, disegni, fotografie e mobili) presenti nella casa, con l’obiettivo di realizzare un centro di elaborazione ed esposizione per le arti visive veneziane del Novecento.
Euterpe Venezia srlEuterpe Venezia srl interviene, direttamente o mediante accordi con altri soggetti operanti nell’ambito della produzione e dell’esecuzione delle attività musicali.La società, interamente partecipata dalla Fondazione, nel corso del 2001 ha assunto la gestione della scuola di musica della Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro. Inoltre, a partire da gennaio 2002, ha potenziato le attività di fund raising svolte in precedenza dagli uffici della Fondazione di Venezia a favore della Fondazione Teatro La Fenice. Questa attività è stata trasferita nel 2005 alla FEST-Fenice Servizi Teatrali srl di cui sia Euterpe che la Fondazione di Venezia sono azionisti.
27 Identità
Inoltre, la Fondazione ha acquisito una significativa quota di partecipazione nella società:
Umberto Allemandi Editore spaLa società torinese opera nell’ambito dell’editoria per la cultura, con particolare attenzione al settore dell’ar-te e del collezionismo; svolge inoltre attività di comunicazione, promozione e servizi, compresa l’organizza-zione di mostre e la divulgazione diretta dell’arte.Dal 1983 la Umberto Allemandi pubblica “Il Giornale dell’Arte”, mensile dedicato esclusivamente alle notizie del mondo artistico. Con oltre 200.000 copie distribuite ogni mese, “Il Giornale dell’Arte” è leader indiscusso nel settore. “Il Giornale dell’Arte”, con l’edizione inglese (“The Art Newspaper”, Londra-New York) e greca (“Ta Nea tes Technes” Atene) costituisce una rete eccezionale di informazione e dibattito sul mondo dell’arte a cui di recente si è affiancato “Il Giornale dell’Architettura”.
Civita servizi srlLa società opera dal 1999 nel settore della gestione integrata dei servizi culturali, fornendo supporto organizza-tivo alla realizzazione di eventi espositivi, organizzando eventi aziendali, convegni e meeting, offrendo servizi museali collegati alle attività espositive e attuando progetti di promozione e valorizzazione dei beni culturali.
Ingegneria per la cultura srlLa società, impegnata sin dal 1996 nella gestione dei servizi museali, ha progressivamente rivolto la propria attività nelle aree del Centro-Nord Italia. In particolare, la società si è impegnata nell’ambito veneziano come socio di Venezia Musei e Venezia Accademia, titolari queste ultime delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano.
FEST-Fenice Servizi Teatrali srlLa società si occupa di gestire servizi teatrali in favore della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. In particolare, la società si occupa: dell’utilizzo degli spazi del Teatro la Fenice non dedicati all’attività artistica istituzionale; della creazione e della gestione dell’attività di merchandising; della valorizzazione delle infra-strutture e dei beni di proprietà della Fondazione Fenice. Infine, la società è impegnata nelle attività di fund raising in favore della Fenice in precedenza svolta da Euterpe.
Fondazioni comunitarie
Le fondazioni comunitarie, denominate anche fondazioni di secondo livello, hanno per scopo la promozione sociale e lo sviluppo delle risorse umane del territorio di riferimento. Lo scopo della Fondazione è creare istituzioni autonome che attraverso gli utili del proprio patrimonio e la raccolta di fondi dal territorio pro-pongano e gestiscano in loco progetti di carattere sociale, culturale e artistico.
Fondazione Santo Stefano di PortogruaroCostituita nel dicembre 2000, promuove attività di carattere artistico, culturale e sociale negli undici comuni dell’area portogruarese, favorendo la cultura della donazione e stimolando le potenzialità della comunità di riferimento.
Fondazione della Comunità ClodienseNata nel 2001, è attiva nei comuni di Chioggia, Cavarzere e Cona. Le attività previste dallo Statuto riguarda-no i settori dell’assistenza sociale, la promozione e valorizzazione dei beni culturali, la ricerca scientifica e ogni altra attività volta a migliorare la qualità della vita nel territorio clodiense.
Fondazioni di scopo
Nel corso del tempo la Fondazione ha contribuito in modo essenziale alla costituzione di alcune fondazioni di scopo il cui oggetto statutario identifica attività nell’ambito dei settori della ricerca scientifica e dell’istru-zione.
Fondazione Venezia 2000 – Cultura e ImpresaCostituita nel 1999 è attiva nel promuovere ricerche di carattere scientifico e sociale tendenti alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico della società veneziana.
Fondazioni ItaliaÈ una tipica fondazione del “gestire” che nasce per supportare le fondazioni di origine bancaria e si propone come centro di ricerca specifica del mondo delle fondazioni, come struttura di formazione, nonché come struttura di consulenza alle fondazioni stesse per le loro esigenze operative e per lo sviluppo di attività in sinergia con le strutture profit e non profit che intorno ad esse operano.
28 Bilancio di missione
Fondazione per gli Alti Studi sull’ArteLa Fondazione di Venezia è attiva nel promuovere, sviluppare, coordinare e finanziare la formazione univer-sitaria per gli alti studi sull’arte a Venezia in collaborazione con le due università cittadine. Questo avviene tramite la Fondazione Alti studi sull’Arte creata a tale scopo nel 2001.
Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia – SSAV Nata nel 2003 in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari, l’Università Iuav e la Venice International University, la Fondazione mira a sviluppare in Venezia un ambiente di formazione avanzata internazio-nale, operando anche al fine di ottenere l’accreditamento come “Scuola di Dottorato di Ricerca di Alta Qualificazione”.
Selezione e gestione dei progetti
L’attuazione della politica erogativa avviene attraverso la selezione e la gestione di una serie di iniziative progettuali caratterizzate da peculiarità che le rendono rispondenti alle diverse linee guida espresse dall’or-gano di indirizzo.Per tale finalità la Fondazione ha definito le procedure per la selezione e gestione delle diverse attività isti-tuzionali.
Procedure Ogni iniziativa progettuale è sottoposta ad un programma di valutazione caratterizzato dalle seguenti fasi:– ex ante per la selezione delle iniziative meritevoli di fi nanziamento;– in itinere per osservare la compatibilità dello stato di avanzamento dei lavori e dei risultati intermedi pro-
dotti dall’iniziativa rispetto a quanto stabilito nella fase ex ante;– ex post per esaminare l’effi cacia e l’effi cienza dell’intervento della Fondazione.In particolare, nella fase di valutazione ex ante si individuano gli elementi essenziali dell’iniziativa quali: fineo scopo ultimo dell’intervento, obiettivi del progetto specifico, strategie, tempi e risorse. La rilevazione di tali informazioni avviene attraverso la formulazione di apposite schede articolate per settore di intervento.La fase di valutazione in itinere riguarda la gestione delle iniziative durante la quale si accerta l’attivazione del progetto, si controllano gli stati di avanzamento dei lavori e si verifica la coerenza e la qualità dei prodotti intermedi rispetto a quanto prestabilito.Nella fase ex post si definiscono l’efficacia e l’impatto del programma, si analizza la coerenza dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi e finalità prestabilite, si procede alla formulazione di opportuni indicatori (input, output e outcome) volti alla valutazione delle iniziative.Per i progetti di particolare rilevanza la Fondazione organizza delle audizioni, coinvolgendo i soggetti diret-tamente responsabili, al fine di illustrare caratteristiche, punti di forza e criticità delle iniziative finanziate.Infine, la Fondazione procede alla verifica sia dell’attuazione dei programmi, sia dell’efficacia degli interven-ti. Il risultato di tale azione è opportunamente documentato attraverso la redazione del Bilancio di missione e altre forme di divulgazione.
29 Identità
La gestione dei progetti
Te mp o ConsiglioGenerale
Consiglio di amministrazione
ServizioProgetti
Servizio VDR ServizioAmministrazione
Stakeholders
T0
T1
T2
T3
T4
T5
T6
T7
T8
T9
T10
T11
T12
T13
T14
Raccoglieree ordinare
Richiesteammissibili
Va lutare (ex ante)
Contrattistipulati
Erogare Eseguire
Risultati parzial i
Controllare(in itinere) Risultati conform i
Eseguire
T15
IdeeFormulareproposte
Richieste
RichiesteordinateSelezionare
Approvare/rifiutare
Richiestepositive
Perfezionarecontratto
Erogare
Risultati final iArchiviareRisultatiarchiviati
Valutare (ex post) Indicatoridi impatto
Reportinformativo
Verificareattuazionedei programmi
Perfezionareproposte
LegendaProdottoAttività
31 La rendicontazione
Le risorse disponibiliLe risorse disponibili per l’attività istituzionale della Fondazione nel 2005 sono sinteticamente illustrate nella tabella che segue. La nota integrativa allegata al bilancio rende conto in maniera dettagliata di tutte le voci del conto economico.
Conto economico euro
Proventi 18.320
Costi di funzionamento – 3.600
Interessi passivi e ammortamenti – 629
Imposte – 439
Riserva obbligatoria e accantonamenti – 3.204
Disponibilità di esercizio 10.448
Utilizzo fondi 450
Erogazioni deliberate 10.898
Erogazioni obbligatorie 360
Altre erogazioni 10.538
(€ 000,00)
I “proventi” (€ 18.320 mila netti da imposte sostitutive) rappresentano la somma di diverse voci del conto economico, quali ad esempio dividendi, interessi, proventi da gestioni patrimoniali, proventi da risultato netto di negoziazione titoli, altri proventi, maturati nell’esercizio 2005. La fonte primaria di reddito è costitui-ta dal dividendo incassato sulle azioni della partecipazione in San Paolo IMI spa (€ 12.936 mila).I “costi di funzionamento”, comprendenti i costi degli organi collegiali, quelli del personale e le spese gene-rali, sono rappresentati al netto degli oneri fiscali.La voce “interessi passivi e ammortamenti” riguarda gli interessi maturati nel 2005 (€ 532 mila) sul credito ottenuto da Banca Intesa per finanziare l’acquisto della partecipazione nella Cassa Depositi e Prestiti e gli ammortamenti relativi a mobili e macchine.La voce “imposte” rappresenta una significativa componente negativa che riduce la disponibilità per l’atti-vità istituzionale di euro 439 mila.L’accantonamento alla “riserva obbligatoria” è stato effettuato, come richiesto dall’Organo di Vigilanza, nella misura del 20% dell’avanzo di esercizio.La “disponibilità di esercizio” è il risultato della somma algebrica di tutti i precedenti elementi (proventi meno costi, interessi passivi, imposte, riserva obbligatoria…) e rappresenta la disponibilità economica da destinare all’attività di erogazione.L’utilizzo di fondi costituiti in esercizi precedenti per euro 450 mila ha consentito di portare l’ammontaredelle erogazioni deliberate a euro 10.898 mila, di cui euro 360 mila rappresentano erogazioni obbligatorie a favore del Fondo speciale per il Volontariato.Le erogazioni deliberate, in base alla disponibilità dell’esercizio, sono state ripartite nei settori previsti dallo Statuto vigente, e secondo le modalità di intervento assunte dalla Fondazione nelle sue autonome sceltegestionali.
Luciano GaspariLa terra ferita1960 ca.
La rendicontazione
32 Bilancio di missione
Ripartizione delle risorse impegnateper settore e modalità di intervento
Interventi diretti Interventi in partnership Contributi e donazioni Totale
Educazione, istruzione e formazione 901 1.940 334 3.175
Ricerca scientifica e tecnologica 410 265 106 781
Arte, attività e beni culturali 357 4.120 392 4.869
Altri settori 700 123 890 1.713
Totale 2.368 6.448 1.722 10.538
(€ 000,00)
Le erogazioni realmente effettuate nel corso dell’esercizio, sulla base delle delibere assunte nell’eserciziostesso o in quelli precedenti, sono state così ripartite.
Ripartizione delle risorse erogate per settore
Educazione, istruzione e formazione 1.954
Ricerca scientifica e tecnologica 871
Arte, attività e beni culturali 5.026
Altri settori 1.614
Totale 9.464
(€ 000,00)
Gli impegni assunti nel corso dell’esercizio corrente o in quelli precedenti, che riguardano gli esercizi futuri, si articolano nella seguente maniera.
Impegni pluriennali
Settori 2006 2007 2008 2009 Totale
Educazione, istruzione e formazione 549 213 59 821
Ricerca scientifica e tecnologica 163 120 120 80 482
Arte, attività e beni culturali 756 438 88 1.281
Altri settori 240 234 – 474
Totale 1.708 1.004 266 80 3.058
(€ 000,00)
33 La rendicontazione
La realizzazione della missioneL’attività della Fondazione nell’esercizio 2005 è stata caratterizzata, per ciascun settore rilevante di interven-to, dai seguenti obiettivi
Settori rilevanti Obiettivi
Educazione, istruzione e formazione Privilegiare l’intervento nel processo formativo in funzione del rapporto scuola-lavoro in un’ottica di breve periodo, favorendo:a) l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro;b) la definizione di figure professionali trainanti del sistema
locale;c) la diffusione delle culture locali;d) l’impianto locale di culture diverse.
Ricerca scientifica e tecnologica Privilegiare l’intervento nel processo della ricerca intesoa sopperire alle inadeguatezze del mercato, secondo un’ottica di medio e lungo periodo, favorendo:a) la ricerca a sfondo sociale economico;b) lo sviluppo e trasferimento di tecnologie produttive;c) la diffusione e il potenziamento dei centri di ricerca locali.
Arte, attività e beni culturali Favorire la produzione e la fruizione dei beni artistici nell’ambito più generale dei beni culturali, con interventi intesi a migliorare la gestione degli enti di riferimento promuovendo:a) la sensibilità musicale e teatrale;b) la valorizzazione delle arti visive;c) il potenziamento dei soggetti operanti a livello locale.
Altri settori *:– Sviluppo locale– Volontariato, filantropia
e beneficenza– Diritti civili
Stimolare la progettualità e la raccolta di fondi che ha origine dal territorio
* Corrispondenza con i settori previsti dall’Art. 11 della legge 448 del 2001.
Dati gli obiettivi delineati precedentemente, la Fondazione ha attivato i seguenti programmi
Programma – Definizione
Risorse impegnate per programma
(000 €)
Settore rilevante di riferimento
Educazione,istruzione e formazione
Ricercascientifica e tecnologica
Arte, attività e beni culturali Altri settori
1 Stage 7182 Editoria 1393 Alti studi 2.1604 Nuove società 7695 Nuovo teatro – Performing arts 2.0276 Gestione di beni culturali 1.8707 Promozione di attività culturali 2808 Ricerca applicata 1409 Strumenti di rappresentanza 231
10 Erogazioni a sfondo sociale 1.43611 Strumenti di comunicazione 21312 Territorio e mercato 555
Totale risorse impegnate 10.538
34 Bilancio di missione
In particolare, come evidenziato nel prospetto precedente, i singoli programmi possono far riferimento a più settori rilevanti.In ogni caso i programmi sono costituiti da una serie di iniziative progettuali che, pur agendo in settori o con modalità diverse, offrono sinergie nel raggiungimento di obiettivi comuni e meritano pertanto di essere progettate e gestite in maniera unitaria.Si presentano nelle pagine seguenti i singoli programmi evidenziandone le principali caratteristiche e le specifiche iniziative che ne hanno permesso l’attuazione.
35 La rendicontazione
Programma n. 1Denominazione Stage
Settori rilevanti di riferimento Educazione, istruzione e formazioneObiettivi Favorire l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoroDefinizione Sostegno alla formazione individuale per far conoscere la realtà
lavorativa e per acquisire competenze operative relative a specifiche attività professionali
Popolazione obiettivo 1) soggetti in attesa di primo impiego, ad esempio studenti delle scuole superiori, laureandi, neolaureati, dottorandi e dottori2) soggetti già inseriti nel mondo del lavoro
Stakeholder Giovani residenti nella provincia di Venezia, enti e aziende ospitanti, istituti e scuole di riferimento
Interventi sviluppati Interventi per studenti del post-obbligo, IX edizioneInterventi per neolaureatiStage presso la FondazioneStage presso altri enti
Programma n. 2Denominazione Editoria
Settori rilevanti di riferimento Educazione, istruzione e formazioneArte, attività e beni culturali
Obiettivi Favorire la diffusione di culture localiPromuovere la sensibilità musicale e teatrale
Definizione Sostegno allo sviluppo della lettura di testi classici e di cultura locale e diffusione della cultura italiana all’estero
Popolazione obiettivo Residenti in provincia di Venezia e italiani all’esteroStakeholder Biblioteche, istituti di cultura, scuole e universitàInterventi sviluppati Edizione Nazionale Opere Carlo Goldoni
Edizioni Fondazione Lorenzo VallaIstituti italiani di culturaVolume “Conservazione e restauro”
Programma n. 3Denominazione Alti studi
Settori rilevanti di riferimento Educazione, istruzione e formazioneObiettivi Favorire la definizione di figure professionali trainanti del sistema localeDefinizione Promozione di corsi di dottorato
Promozione di corsi pre o post laurea caratterizzati da un elevato contenuto tecnico-scientifico
Popolazione obiettivo I candidati che hanno conseguito il diploma di laurea triennale e di laurea specialisticaSoggetti in possesso della licenza di scuola media superiore
Stakeholder Università locali e internazionali, centri di ricerca e consulenza, istituzionifinanziari e banche, amministrazioni locali, enti pubblici e privatiUniversità, istituti di formazione e scuole
Interventi sviluppati Venice International UniversityFondazione Scuola di Studi Avanzati in VeneziaFondazione per gli Alti Studi sull’ArteCentro Internazionale per l’Economia dell’ArteFondazione Scuola di San GiorgioLezioni PaladiniIstituto di diritto canonico San Pio XFondazione UniVirtual
36 Bilancio di missione
Programma n. 4Denominazione Nuove società
Settori rilevanti di riferimento Educazione, istruzione e formazioneAltri settori
Obiettivi Favorire l’impianto locale di culture diverseDefinizione Promozione di corsi di formazione:
a) specifici per la popolazione obiettivob) di livello di insegnamento base o intermedio rispetto alle diverse discipline
Popolazione obiettivo Classi sociali caratterizzate da particolari situazioni di disagio (extracomunitari, ecc)
Stakeholder Università, istituti di formazione e scuoleInterventi sviluppati Microcredito sociale della Fondazione di Venezia
Mediatori linguistico-culturaliSocietà Dante AlighieriFondazione Rita Levi MontalciniAssociazione Merifor
Programma n. 5Denominazione Nuovo teatro – Performing Arts
Settori rilevanti di riferimento Arte, attività e beni culturaliObiettivi Promuovere la valorizzazione delle arti visive
Promuovere il potenziamento dei soggetti operanti a livello localeDefinizione Sostegno e sviluppo di rassegne con integrazione di percorsi formativiPopolazione obiettivo Collettività, categorie sociali particolari (giovani, anziani, ecc)Stakeholder Associazioni, istituti, amministrazioni locali, enti, fondazioniInterventi sviluppati Fondazione Teatro La Fenice
FEST Fenice Servizi TeatraliFondazione Musicale Santa CeciliaI giovani a teatroMaster Istituto della Commedia dell‘Arte InternazionaleAssociazione Culturale EchidnaFondazione Musica per RomaEuterpe Venezia
Programma n. 6Denominazione Beni e attività culturali – Gestione
Settori rilevanti di riferimento Arte, attività e beni culturaliObiettivi Promuovere la valorizzazione delle arti visiveDefinizione Sviluppo e gestione delle attività di valorizzazione e promozione
nell’ambito dei beni culturali nazionali e del territorioPopolazione obiettivo CollettivitàStakeholder Amministrazioni pubbliche, istituti, enti privati, fondazioniInterventi sviluppati Fondazione Scientifica Querini Stampalia
Associazione ChorusCivita Servizi srl e Ingegneria per la Cultura srlValorizzazione delle collezioni della FondazioneMostra “Canaletto 1726-1746. Il trionfo della veduta”Mostra “Nono-Vedova”Agenda VeneziaMuseo di AltinoPolymnia Venezia
37 La rendicontazione
Programma n. 7Denominazione Beni e attività culturali – Ricerca e promozione
Settori rilevanti di riferimento Arte, attività e beni culturaliObiettivi Promuovere il potenziamento dei soggetti operanti a livello localeDefinizione Sviluppare in maniera selettiva specifiche attività culturali in grado di
valorizzare la tradizione e le risorse culturali del territorio di riferimento della Fondazione
Popolazione obiettivo CollettivitàStakeholder Enti, associazioni, fondazioniInterventi sviluppati Mostra “Mestre Novecento. Il secolo breve della città di terraferma”
Umberto Allemandi Editore: centro di documentazione on-lineIl ”Museo virtuale di Venezia” dalle origini all’Ottocento
Programma n. 8Denominazione Ricerca applicata
Settori rilevanti di riferimento Ricerca scientifica e tecnologicaObiettivi Favorire la ricerca a sfondo sociale economico
Favorire lo sviluppo e trasferimento di tecnologie produttiveFavorire la diffusione e il potenziamento dei centri di ricerca locali
Definizione Sviluppare la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico nei campi strategici per la struttura produttiva della provincia di Venezia
Popolazione obiettivo CollettivitàStakeholder Enti, istituti, universitàInterventi sviluppati Innovazione e ricerca nella media impresa veneta
Consorzio Venezia RicercheIstituto di Ricerche sulla Pubblica AmministrazioneAddetti scientifici delle ambasciate d'Italia
Programma n. 9Denominazione Strumenti di rappresentanza
Obiettivi Favorire la ricerca a sfondo sociale ed economicoStimolare la progettualità
Settori rilevanti di riferimento Ricerca scientifica e tecnologicaAltri settori
Definizione Contribuire in maniera propositiva all’attività effettuata dai principali enti che operano in settori coerenti con la missione della Fondazione
Popolazione obiettivo CollettivitàStakeholder Enti non profitInterventi sviluppati European Fondation Center, Bruxelles
Acri, RomaAssifero, MilanoIstituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, VeneziaAssociazione Civita, RomaAssociazione Mecenate ‘90, RomaAteneo Veneto, VeneziaFondazione Antonio Colluto, PortogruaroFondazione Adriano Olivetti, RomaUrbanpromo 2005 – Tavola rotonda
38 Bilancio di missione
Programma n. 10Denominazione Erogazioni a sfondo sociale
Settori rilevanti di riferimento Altri settoriObiettivi Stimolare la progettualità e la raccolta di fondi che ha origine dal
territorioDefinizione Sostenere attività rilevanti e mirate sviluppate dalle numerose
associazioni provincialiCreare una rete di fondazioni locali per stimolare la realizzazione di iniziative localiRispondere in maniera repentina alle esigenze urgenti del territorio
Popolazione obiettivo Enti, associazioni Stakeholder CollettivitàInterventi sviluppati Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bando
Fondazioni comunitarieFondazione Santo Stefano, PortogruaroFondazione della Comunità Clodiense, ChioggiaBeneficiari istituzionaliFondi di intervento generico Dismissione di arrediSaluto al Patriarca Marco CèCooperativa sociale Il CerchioFondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima
Programma n. 11Denominazione Strumenti di comunicazione
Settori rilevanti di riferimento Altri settoriDefinizione Diffondere le principali caratteristiche delle iniziative progettuali avviate
dalla FondazionePopolazione obiettivo CollettivitàStakeholder Enti, istituti, associazioni, mass-mediaInterventi sviluppati Progetto per la diffusione delle attività della Fondazione
Programma n. 12Denominazione Territorio e mercato
Settori rilevanti di riferimento Ricerca scientifica e tecnologica,Arte, attività e beni culturaliAltri settori
Obiettivi Favorire la ricerca a sfondo sociale ed economicoDefinizione Organizzazione di eventi pubblici e sviluppo di ricerche su particolari
aspetti sociali, economici e urbanistici della città di VeneziaPopolazione obiettivo CollettivitàStakeholder Enti pubblici e privati, amministrazioni locali, istitutiInterventi sviluppati Fondazione Venezia 2000
I sabati della FondazioneSecondo rapporto sulla produzione culturale a VeneziaPremio Start CupConferenza “Waterfront. Il porto e le aree limitrofe”Celebrazioni per il Bicentenario del Duomo di Mestre
Infine, si segnala che alcuni interventi sono stati sviluppati nell’esercizio 2005 utilizzando risorse impegnate negli esercizi precedenti, pertanto l’“impegno nell’esercizio” è pari a zero.
39 La rendicontazione
Relazioni di scambioNella seguente tabella viene indicato il rapporto che sussiste tra le iniziative della Fondazione e i diversi portatori di interessi.I portatori di interessi a loro volta vengono suddivisi in strumentali e beneficiari.
Organi pubbliciComune di Venezia
Provincia di Venezia
Soprintendenza
Comuni fuori Provincia Ve
Provveditorato
Min. Pubblica Istruzione
Ministero Affari Esteri
Istituzioni Internazionali
Ambasciate
Scuola
Università veneziane
Università italiane
Università straniere
Altri Istituti di ricerca
Strutture museali
Biblioteche
Persone fisicheStudenti scuole superiori
Studenti universitari
Neolaureati
Docenti
Ricercatori
Famiglie studenti/giovani
Imprenditori
Artisti
Immigrati
Infanzia
Anziani/pensionati
Altri giovani
Operatori economici e di settoreImprese di settore
Cooperative sociali
Istituzioni religiose
Consulenti
Fornitori
Alleanze e partnershipFondazioni veneziane
Fondazioni italiane
Fondazioni estere
Associazioni
Mass mediaCase editrici
Stampa
Siti Web
Emittenti
Sta
ges
Ed
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Strumentali
Beneficiari
Programma
41 Programmi e progetti
Virgilio GuidiFigura nello spazio1954
Stage e tirocini 44
Interventi per studenti del post-obbligo, IX edizione 44
Interventi per neolaureati 44
Stage presso la Fondazione 44
Stage presso altri enti 44
Editoria 45Edizione Nazionale Opere Carlo Goldoni 45
Edizioni Fondazione Lorenzo Valla 45
Istituti italiani di cultura 45
Volume “Conservazione e restauro” 45
Alti Studi 46Venice International University 46
Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia 46
Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte 47
Centro Internazionale per l’Economia dell’Arte 48
Fondazione Scuola di San Giorgio 48
Lezioni Paladini 49
Istituto di diritto canonico San Pio X 49
Fondazione UniVirtual 49
Nuove società 51Microcredito sociale della Fondazione di Venezia 51
Mediatori linguistico-culturali 52
Società Dante Alighieri 52
Fondazione Rita Levi Montalcini 52
Associazione Merifor 53
Nuovo teatro – Performing arts 54Fondazione Teatro La Fenice 54
FEST – Fenice Servizi Teatrali srl 54
Fondazione Musicale Santa Cecilia 54
I giovani a teatro 54
Master Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale 55
Associazione culturale Echidna 56
Fondazione Musica per Roma 56
Euterpe Venezia srl 56
Programmi e progetti
42 Bilancio di missione
Beni e attività culturali - Gestione 59Fondazione Scientifica Querini Stampalia 59
Associazione Chorus 59
Civita Servizi srl e Ingegneria per la Cultura srl 60
Valorizzazione delle collezioni della Fondazione 60
Mostra “Canaletto 1726-1746. Il trionfo della veduta” 60
Mostra “Nono-Vedova” 61
Agenda Venezia 61
Museo di Altino 62
Polymnia Venezia srl 62
Beni e attività culturali – ricerca e promozione 63Mostra “Mestre Novecento. Il secolo breve della città di terraferma” 63
Umberto Allemandi Editore: centro di documentazione on-line 63
Il “Museo virtuale di Venezia” dalle origini all’Ottocento 63
Ricerca applicata 64Innovazione e ricerca nella media impresa veneta 64
Consorzio Venezia Ricerche 64
Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione 64
Addetti scientifici delle ambasciate d'Italia 64
Strumenti di rappresentanza 66European Foundation Centre, Bruxelles 66
Acri, Roma 66
Assifero, Milano 66
Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, Venezia 66
Associazione Civita, Roma 66
Associazione Mecenate 90, Roma 66
Ateneo Veneto, Venezia 67
Fondazione Antonio Colluto, Portogruaro 67
Fondazione Adriano Olivetti, Roma 67
Urbanpromo 2005 – Tavola rotonda 68
Erogazioni a sfondo sociale ed economico 69Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bando 69
Fondazioni comunitarie 72
Fondazione Santo Stefano, Portogruaro 73
Fondazione della Comunità Clodiense, Chioggia 75
Beneficiari istituzionali 76
Fondi di intervento generico 76
Dismissione di arredi 77
Saluto al Patriarca Marco Cè 77
Cooperativa Sociale Il Cerchio 77
Fondo San Paolo Etico Venezia Serenissima 77
Strumenti di comunicazione 79Progetto per la diffusione delle attività della Fondazione 79
43 Programmi e progetti
Territorio e mercato 80Fondazione Venezia 2000 80
I sabati della Fondazione 80
Secondo rapporto sulla produzione culturale a Venezia 80
Premio Start Cup 81
Conferenza “Waterfront. Il porto e le aree limitrofe” 81
Celebrazioni per il Bicentenario del Duomo di Mestre 81
44 Bilancio di missione
Interventi per studenti del post-obbligo, IX edizioneIl Progetto Stage, avviato dalla Fondazione per la prima volta nel 1997, mette in palio, attraverso la formula del bando, borse di studio a favore degli studenti del quarto anno delle scuole superiori della provincia di Venezia che frequentano stage nel periodo estivo. Scopo del progetto è offrire ai giovani la possibilità di testare le nozioni apprese a scuola, acquisire consapevolezza del mondo produttivo e orientarsi per il futuro, entrando in contatto con una realtà diversa da quella scolastica. L’efficacia dell’iniziativa si evince dal con-senso favorevole e dalla partecipazione da parte delle scuole, delle famiglie e delle aziende, grazie al quale il progetto è ormai diventato una delle attività promosse annualmente dalla Fondazione.Dal 2001 la partecipazione al bando è stata estesa anche ai licei, istituti magistrali e artistici. Dei 6.453 iscritti alla classe quarta all’inizio dell’anno scolastico 2004-2005, 1.491 giovani hanno preso parte all’iniziativa (23%). Dall’avvio dell’iniziativa sono 11.425 gli studenti che hanno fruito di tale opportunità.L’edizione 2005 del bando prevedeva:− la possibilità di scegliere la durata del periodo di stage (da un minimo di 4 a un massimo di 6 settimane);− la diversificazione degli importi della borsa in base alla durata dello stage (da 250 euro a 350 euro)− la corresponsione a favore degli istituti di un contributo di euro 15 per ogni studente coinvolto nell’inizia-tiva, finalizzato al sostegno di ulteriori attività didattiche.Inoltre, nel 2005, in via sperimentale sono state messe in palio, fuori bando, 150 borse da 250 euro ciascuna a favore degli studenti di classe terza di alcuni istituti per stage estivi di quattro settimane.Nel mese di novembre la Fondazione ha organizzato al Palasport Taliercio di Mestre un incontro-festa dedicato a quanti avevano partecipato all’ultima edizione del bando. Dopo una breve introduzione da partedel Presidente della Fondazione, della professoressa Agar Brugiavini, nostro consigliere, e della dottores-sa Carmela Palumbo, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, l’attore Maurizio Crozza, noto per la popolarità acquisita in televisione con gli strepitosi personaggi inventati per le trasmis-sioni Avanzi, Tunnel, Mai dire gol, Quelli che il calcio, ha intrattenuto i presenti con uno spettacolo comico che ha riscosso notevole successo.
Il confronto tra il primo e l’ultimo anno di attivitàAnno Totale istituti coinvolti Aziende coinvolte N.o studenti-borse erogate Importo
1997 14 su 38 171 279 43.227
2005 54 su 60 1.256 1.491* 502.650
*Ai quali vanno aggiunti 122 studenti di classe terza.
Erogazioni nell´esercizio: € 717.500 − Totale erogazioni dal 1994: € 4.288.850
Interventi per neolaureatiAnche nel 2005 la Fondazione si è impegnata per favorire l’inserimento dei neolaureati nel mondo del lavoro attraverso periodi di tirocinio sia presso gli uffici della Fondazione stessa, sia presso altri enti che operano in settori analoghi.
Stage presso la FondazioneL’intervento offre la possibilità ai giovani neolaureati di essere inseriti presso gli uffici della Fondazione per un periodo di 6 mesi, ovvero ai laureandi per il periodo richiesto dall’università ai fini dei crediti utili per la laurea. Le università che hanno inviato studenti presso la Fondazione sono, oltre a Ca’ Foscari, l’Uni-versità degli Studi di Roma – Tor Vergata, e la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma. Quest’anno per la prima volta anche l’Istituto Regionale per l’Educazione e Studi Cooperativi (IRECOOP) ha aderito all’iniziativa.Nel 2005 sono stati ospitati complessivamente sette stagisti.Dal 1999 gli uffici della Fondazione hanno ospitato complessivamente trentuno stagisti. A sette anni di distanza dall’avvio del progetto, la Fondazione ne ha assunti tre con contratto a tempo indeterminato.Totale erogazioni dal 1999: € 56.481
Stage presso altri entiLa Fondazione ha raccolto l’esigenza espressa da alcuni enti veneziani che operano nel territorio provinciale, di realizzare stage rivolti a neolaureati. A tale scopo è stata sottoscritta una convenzione con Veneto Lavoro. Dal 2003 sono stati 42 gli stagisti che hanno avuto l’opportunità di effettuare un tirocinio per un periodo di sei mesi presso strutture che si occupano di attività riconducibili ai settori d’intervento della Fondazione e in linea con il percorso di studi intrapreso. Totale erogazioni dal 2002: € 120.000
Stage e tirocini
45 Programmi e progetti
Edizione Nazionale Opere Carlo GoldoniLa Fondazione ha approvato nel 1998 un contributo pluriennale (l’intervento si concluderà nel 2008) per l’edizione nazionale delle opere di Carlo Goldoni (1707–1793) promossa dal Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali. L’intervento, oltre al finanziamento dell’attività del Comitato Scientifico che seleziona e cura le nuove edizioni, è finalizzato non solo alla pubblicazione dei testi, ma anche alla loro diffusione a livello loca-le (biblioteche delle scuole, dei comuni e delle università della provincia di Venezia) e internazionale (istituti italiani di cultura all’estero). Complessivamente gli enti destinatari sono circa 400.L’iniziativa prevede l’acquisto di 500 copie di ogni volume pubblicato. Nel corso del 2005 sono state edite quattro nuove commedie. In un unico volume è apparsa la Trilogiadella villeggiatura, a cura di Franco Fido e Michele Bordin, cui ha fatto seguito La dalmatica, a cura di Anna Scannapieco.Si segnala l’apparizione nel 2006 del primo volume con cui si inaugura l’edizione dei libretti per musica e si ricorda l’avvicinarsi del tricentenario della nascita, che cadrà nel 2007.Erogazioni nell’esercizio: € 41.317 - Totale erogazioni dal 1999: € 374.788
Edizioni Fondazione Lorenzo VallaLa Fondazione Lorenzo Valla è stata fondata nel 1970, con lo scopo di curare la pubblicazione di una collana di scrittori greci e latini. I titoli pubblicati comprendono sia testi che sono il simbolo della classicità, quanto libri mai tradotti in italiano o inediti. L’obiettivo è fornire un prodotto scientifico di grande pregio, grazie alla collaborazione dei maggiori filologi, studiosi di cristianesimo, storici dell’antichità e bizantinisti, ad un prez-zo accessibile al pubblico. La collana, che stampa ogni anno 4 volumi con una tiratura iniziale di 6000 copie e punte di vendita fino a oltre 20.000, è la più venduta nel mondo, tra le collane di classici commentati. Dal 2005 la Fondazione di Venezia sostiene l’attività scientifica della Fondazione Valla attraverso l’acquistodi titoli dal suo catalogo e la loro diffusione nelle biblioteche delle facoltà umanistiche della provincia di Venezia, nelle biblioteche e nei licei del comune di Venezia, negli istituti italiani di cultura all’estero europei, del bacino del Mediterraneo e dell’America Latina. Il progetto vede la Fondazione di Venezia in prima linea nel favorire l’accesso a un preziosissimo patrimonio di duemila anni di civiltà, dalla quale siamo nati e da cui dipendiamo, e nel sostegno a una lodevole attività editoriale tesa a valorizzarla.Erogazioni nell’esercizio: € 56.000
Istituti italiani di culturaNell’ambito degli impegni assunti all’atto della sottoscrizione della dichiarazione d’intenti con il Ministero degli Affari Esteri, il 6 aprile 2001, a favore della diffusione della cultura umanistica e scientifica italiana all’estero e dello sviluppo dei rapporti internazionali, la Fondazione invia agli 89 istituti italiani di cultura all’estero le riviste mensili “Il Giornale dell’Arte” e “The Art Newspaper”, editi da Umberto Allemandi Editore.Erogazioni nell’esercizio: € 18.000 - Totale erogazioni dal 2001: € 64.329
Volume “Conservazione e restauro”Il volume, già pubblicato come quaderno della Fondazione nel 1996, a seguito di un workshop tenutosi nello stesso anno sull’argomento, quest’anno, dopo averne aggiornato i testi, è riproposto a critici e artisti del settore con una veste grafica diversa. In particolare sono stati approfonditi i temi del restauro e della conservazione delle opere nei musei nonché proposto l’utilizzo di nuovi materiali e nuove tecnologie per una migliore esecuzione degli stessi.Erogazioni nell’esercizio: € 24.000
Editoria
46 Bilancio di missione
Venice International UniversityLa Venice International University nasce nel 1995 sull’Isola di San Servolo a Venezia; soci fondatori sono la Provincia di Venezia, i due atenei veneziani Ca’ Foscari e Iuav e la Fondazione di Venezia. La VIU è strut-turata secondo il modello del campus americano. La sua missione si identifica nella gestione di un centrointernazionale di istruzione superiore e di ricerca attraverso attività di prima formazione universitaria, di formazione post lauream e di ricerca scientifica; in questo settore si connota come uno spazio pubblico del dialogo e del confronto tra tradizioni e formazioni diverse.La VIU è cresciuta negli anni e conta oggi fra gli associati dieci importanti università internazionali: Duke University (USA), Boston College (USA), Universitat Autònoma de Barcelona (Spagna), Ludwig Maximilians Universität (Germania), Università Ca’ Foscari di Venezia e Iuav di Venezia (Italia), Tel Aviv University(Israele), Waseda University (Giappone), Tsinghua University (Cina) e Tilburg University (Olanda). L’anno accademico della VIU è organizzato in due semestri durante i quali le università consorziate orga-nizzano corsi che richiedono la partecipazione attiva degli studenti, caratterizzati da frequenza obbligatoria e durata complessiva di 40 ore. Ogni corso prevede un esame di profitto finale. Tutti i corsi, le lezioni e gli esami sono tenuti in inglese, lingua ufficiale dell’istituzione di San Servolo.In particolare nel 2005 la Fondazione ha sostenuto:− la seconda sessione del seminario Literature and Culture in the Ancient Mediterranean: Greece, Rome and the Near East attivato per il biennio 2004-2005 nell’ambito del progetto Summer Institute in the Humanities.Il progetto, che prevede sia lezioni sia una fase di ricerca, consente ai partecipanti di approfondire, insieme a docenti di provenienza internazionale, la genesi e lo sviluppo dei generi letterari comuni alla civiltà greca, latina, e del Vicino Oriente. I 20 studenti previsti sono stati selezionati attraverso un bando internazionale che aveva registrato 77 richieste di ammissione; a questi si sono aggiunti 3 borsisti e 3 uditori.All’interno dello stesso progetto si è svolta nel mese di giugno la prima sessione del corso “Tradition and Circulation of Knowledge, 1605-1797: From the interdict to the fall of the Republic”, sostenuta attraverso un contributo della Fondazione pari a euro 12.500, e alla quale hanno partecipato 21 studenti selezionati in base a oltre 40 richieste pervenute.− Il Master in Economics and Finance organizzato dall’International Center of Economics and Finance (ICEF), il Centro di formazione post laurea costituito nell’ambito della Venice International University, ha avviato l’edizione 2005-2006 il 26 settembre. Gli studenti ammessi sono stati 13, a fronte di 54 candidature da parte di laureati interessati a una conoscenza approfondita dell’economia dei mercati e delle istituzioni finanziarie.− L’isola interiore, l’iniziativa promossa dalla Venice International University con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, ideata e curata dal professore Achille Bonito Oliva, prevede l’organizzazione di una mostra l’anno, per 6 anni, allestita nell’Isola di San Servolo in concomitanza con l’Esposizione Internazionale d’ArteContemporanea della Biennale di Venezia. Per ogni edizione l’organizzazione dell’evento sarà affidata ad un artista di fama internazionale. Il primo artista ad aprire il ciclo è stato il Maestro Michelangelo Pistoletto. La Fondazione di Venezia ha stabilito che dal 2006 tutte le attività di formazione post-graduate saranno gestite tramite la Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia.− studio di fattibilità sull’organizzazione e sviluppo di un’attività formativa sul tema della creatività e inno-vazione.La Fondazione siglerà a breve un protocollo d’intesa con Venice International University, Fondazione Scuola di Studi Avanzati e Ministero degli Affari Esteri per la realizzazione, con la collaborazione anche dell’ICE-Istituto nazionale per il Commercio Estero di uno studio di fattibilità sull’organizzazione e sviluppo di un’at-tività formativa sul tema della creatività.Obiettivo dello studio è verificare l’opportunità per l’eventuale attivazione di iniziative formative originali utili a gettare un ponte tra il mondo dell’imprenditoria e quello della creatività, in particolare la creativitàartistica. La creatività è dunque intesa quale elemento qualificante dell’attività di impresa nei settori del made in Italy, con importanti ricadute sulla competitività.I rappresentanti della Fondazione nel Consiglio di Amministrazione nell’ente sono: il professor Gianni Toniolo e il professor Mario Geymonat. Erogazioni nell’esercizio: € 393.500 − Totale erogazioni dal 1996: € 3.694.911
Fondazione Scuola di Studi Avanzati in VeneziaLa Fondazione SSAV è nata nel febbraio 2003 per iniziativa congiunta dell’Università Ca’ Foscari, dell’Uni-versità Iuav di Venezia, della Fondazione di Venezia e della Venice International University. Scopo della Fondazione è contribuire allo sviluppo del settore strategico della formazione e della ricerca a Venezia, mediante la promozione, lo sviluppo, il coordinamento e il finanziamento di corsi di dottorato e di altre atti-vità formative avanzate in un ambiente a forte impronta internazionale. In particolare, la Fondazione SSAV opera anche al fine di ottenere l’accreditamento come “Scuola di Dottorato di Ricerca di Alta Qualificazione”ai sensi del decreto ministeriale 8 maggio 2001, art. 12.6. Per raggiungere tale obiettivo sono richiesti alcuni requisiti tra cui:
Alti Studi
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− l’inserimento in reti internazionali di collaborazioni interuniversitarie;− la presenza di un comitato scientifico arricchito da membri della comunità scientifica internazionale;− la capacità della struttura promotrice di assicurare la residenzialità dei dottorandi, dei ricercatori e dei docenti.Tutti i programmi di dottorato hanno consigli scientifici con larga rappresentanza di studiosi internazionali e in particolare delle università associate a VIU.Di seguito si elencano i corsi avviati e i risultati raggiunti.Analisi e governance dello sviluppo sostenibileIl corso, guidato dal professor Gian Maria Zuppi, fornisce un’approfondita preparazione sui temi dello sviluppo sostenibile e della governance ambientale, mediante un approccio di tipo interdisciplinare cheprende in esame problematiche economiche, ambientali e socio-culturali; un focus particolare è riservato alle applicazioni nei paesi in via di sviluppo. La segreteria di dottorato ha raccolto 70 richieste d’iscrizione,accogliendone 24.I dottorati di ricerca in economia nascono a partire dalla consolidata tradizione di studi economici a Venezia. La città è stata la prima in Italia (e la seconda in Europa dopo Anversa) ad avviare un programma istituzio-nale di formazione in economia e commercio. I corsi avviati sono due e sono coordinati dal prof. Marco Li Calzi.Economia delle reti e della gestione della conoscenzaIl dottorato si propone di consentire l’apprendimento di strumenti avanzati di analisi economica e organiz-zativa con particolare riferimento al nuovo scenario dell’economia delle reti. Nel 2005 risultavano iscritti 9 studenti, a fronte di 33 domande pervenute.Economia e organizzazioneIl corso vuole preparare ricercatori nell’ambito delle professionalità connesse allo studio e all’analisi delle organizzazioni economiche, integrando diversi approcci: a partire dall’economia sperimentale fino all’eco-nometria applicata, dal pensiero strategico fino alla moderna teoria economica. Sono state accolte 8 delle 33 domande di iscrizione al corso.Storia dell’architettura e della città, scienze delle arti, restauroIl dottorato in Storia dell’architettura e della città, scienze delle arti, restauro, affidato alla guida della pro-fessoressa Donatella Calabi, assume un’ottica interdisciplinare e composita che, oltre ad approfondire gli specifici ambiti disciplinari, si apre a nuovi percorsi di studio: tra gli altri, il rapporto con il passato nella modernità, i contributi e gli obiettivi che la conoscenza storica e l’attività conservativa si pongono e la trasformazione dei linguaggi artistici. Solo 8 studenti a fronte di 155 richieste di iscrizione, hanno potuto accedere al dottorato.Nel mese di luglio 2005 la Scuola di Dottorato della Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia è stata valutata positivamente dal Miur, che ha pertanto prorogato il finanziamento tramite l’Università Ca’ Foscari anche per il prossimo triennio.Nel corso del 2005 la Fondazione di Venezia ha stabilito di contribuire attraverso la Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia, alle attività formative post-graduate in capo alla Venice International University. Per poter concretizzare tale indicazione, sono state apportate le necessarie modifiche statutarie. I rappresentanti della Fondazione nell’ente sono: il prof. Gianni Toniolo nel Consiglio di Amministrazione, il dott. Renato Murer nel Collegio dei Revisori.Erogazioni nell’esercizio: € 370.000 − Totale erogazioni dal 2002: € 1.357.000
Fondazione per gli Alti Studi sull’ArteLa Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte è stata costituita nel febbraio 2001 dalla Fondazione di Venezia,dall’Università Iuav di Venezia e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia. Lo scopo della Fondazione è quello di promuovere, sviluppare, coordinare e finanziare la formazione universitaria per gli alti studi sull’arte a Venezia, in modo da costituire nuove proposte per la creazione di un centro in grado di attrarre studenti e docenti non solo dal Nord-Est, ma anche dal resto del paese e dall’estero.Attraverso una convenzione sottoscritta nel 2005 la segreteria generale e scientifica della Fondazione per gli Alti Studi sull’arte è stata delegata ad I.C.Ar.E. Il sostegno della Fondazione Alti Studi sull’Arte è stato finalizzato alle seguenti attività didattiche:Università Iuav di Venezia− prosecuzione del corso di laurea triennale in Arti visive e dello spettacolo;− prosecuzione dei corsi di laurea specialistici in Progettazione e produzione delle arti visive e in Scienze e tecniche del teatro. L’obiettivo dei corsi è formare le diverse figure professionali che operano nel campo della produzione arti-stico-culturale (cinema, teatro, spettacolo ecc.);
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Università Ca’ Foscari di Venezia− laurea specialistica in Economia e gestione delle arti e delle attività culturali;− laurea specialistica in Musicologia e beni musicali;− laurea specialistica in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale.I corsi specialistici sono finalizzati alla formazione di figure professionali in grado di assumere mansioni direttive e manageriali da esercitare in imprese private, fondazioni, associazioni no profit. Nel mese di giugno 2005 la Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte, con il supporto organizzativo di I.C.Ar.E. e in collaborazione con la Fondazione, ha promosso una tavola rotonda dal titolo Beni culturali e mondo del lavoro. Quale nuovo modello formativo? presso la sede dell’Ateneo Veneto.I rappresentanti della Fondazione nell’ente sono: il dott. Cesare Annibaldi, Presidente, il prof. Antonio Foscari e il prof. Mario Geymonat nel Consiglio di Amministrazione, il dott. Fabio Cadel nel Collegio dei Revisori.Erogazioni nell’esercizio: € 1.000.000 − Totale erogazioni dal 1999: € 4.699.143
Centro Internazionale per l’Economia dell’ArteL’International Center for Art Economics (I.C.Ar.E.) è ubicato presso la sede della Fondazione di Venezia: èstato istituito nel 1991 dall’Università Ca’ Foscari e dallo Iuav di Venezia.I.C.Ar.E. ha concentrato le proprie attività di ricerca in settori quali l’analisi e la regolamentazione del mer-cato dell’arte, unitamente allo studio dei principi di funzionamento delle organizzazioni e dei comportamenti culturali. Scopo strutturale dell’ente è lo “sviluppo delle applicazioni dell’analisi economica e statistica di beni e di mercati artistici e culturali, sia ai fini della ricerca scientifica sia ai fini della formazione” (art. 2 dello Statuto).Nel 2005 I.C.Ar.E. ha focalizzando la propria attività su tre principali obiettivi:− la collaborazione scientifica e didattica su nuovi progetti con centri italiani e stranieri specializzati in mate-ria di gestione e conservazione delle arti;− l’attività editoriale che riscuote livelli di gradimento molto elevato nella comunità scientifica italiana ed estera;− l’attività di documentazione che fa di I.C.Ar.E. il principale riferimento italiano specialistico in materia di economia e gestione delle arti.Una nuova collaborazione in ambito internazionale ha riguardato in particolare la St. Thomas University di Dade County (Florida), con la quale è stato intrapreso un progetto riguardante la realizzazione di un Master in Art economics and Management.Per quanto riguarda l’attività editoriale nel 2005 è stata creata una nuova sezione della collana, avviata nel 2001 presso l’editore Franco Angeli di Milano, “Economia e Management della Cultura e delle Arti”, che riunisce i testi prodotti nell’ambito di seminari multidisciplinari.Nell’ultimo anno è proseguita l’attività di biblioteca: è stato ulteriormente ampliato il fondo bibliotecario che oggi si attesta a più di 10.600 records catalogati, che comprendono libri, atti di convegni, riviste, articoli e papers, messi a disposizione di studenti e studiosi nei tre giorni di apertura settimanale della biblioteca. Èin atto l’operazione di messa on line del database della biblioteca con l’obiettivo di consentirne una migliore fruizione.In seguito alla convenzione firmata il 2 maggio 2005 I.C.Ar.E garantisce la segreteria operativa e scientifica della Fondazione Alti Studi sull’Arte e inoltre ha preso in carico la gestione della biblioteca della Fondazione di Venezia catalogando e digitalizzando il patrimonio librario composto prevalentemente da libri d’arte, di architettura e di economia. Entro il 2006, in seguito alla conclusione delle attività di catalogazione, la biblio-teca sarà disponibile per la consultazione, insieme al patrimonio librario del Centro.La prof.ssa Agar Brugiavini rappresenta la Fondazione nel Consiglio di Amministrazione del Centro.Erogazioni nell’esercizio: € 100.000 − Totale erogazioni dal 1994: € 618.772
Fondazione Scuola di San GiorgioLa Fondazione Scuola di San Giorgio nasce nel 1997 per iniziativa della Fondazione di Venezia e della Fondazione Cini. Da allora la Scuola ha rivolto il suo impegno ai settori della formazione e della conserva-zione dei beni culturali, con il preciso intento di creare programmi di studio avanzati ed attività di ricerca scientifica e tecnologica nei settori d’interesse. In particolar modo: a) patologia e restauro del libro; b) conservazione di documenti, codici, immagini deperite o irrecuperabili alla integrità originale; c) attivitàconnesse all’acustica e alle colonne sonore dei film; d) editoria musicale; e) documenti dell’architetturabizantino-islamica e dell’arte del Vicino Oriente.In questo contesto assume un’importanza fondamentale la contiguità con il patrimonio ricco e articolato della Fondazione Cini, adatto alla costituzione di laboratori per la formazione di profili professionali specifici.Attorno a questi settori si snodano i progetti realizzati dall’ente, a partire dal Laboratorio di acustica musi-
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cale e architettonica operativo dal 2000, anno in cui è stata firmata una convenzione dalla Scuola e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. Per quanto riguarda le attività didattiche, la Scuola ha coordinato e realizzato una serie di corsi specialistici di livello universitario e postuniversitario, finanziati interamente dalla Fondazione di Venezia. Tra questi, i corsi di Acustica degli spazi musicali e di Tecniche di registrazione e restauro del segnale audio, giunti alla IV edizione.Nel giugno 2005 si è concluso il corso di formazione biennale in Restauro virtuale e ripristino dei beni bibliografici e bibliografico-musicali, della durata complessiva di 1.200 ore di attività didattica e 800 ore di tirocinio, finanziato dal Fondo Sociale Europeo. Gli ex allievi hanno da poco cominciato una collaborazione part-time con la Fondazione Cini nell’ambito del progetto ECHO. La Fondazione Scuola S. Giorgio ha inoltre ospitato e organizzato il corso proposto dall’Università Ca’Foscari di Venezia: “Nuove professionalità in ambito artistico-musicale”, diviso in cinque lezioni da 55 ore l’una e svoltosi dall’11 aprile al 15 giugno. Nel complesso, sono 82 gli studenti che hanno conseguito il diploma.I rappresentanti della Fondazione nell’ente sono: il dott. Cesare Annibaldi e il dott. Giovanni Levi nelConsiglio di Amministrazione, il dott. Giorgio Morelli nel Collegio dei Revisori.Erogazioni nell’esercizio: € 227.000 − Totale erogazioni dal 1996: € 1.962.054
Lezioni PaladiniLa Fondazione di Venezia è promotrice di un ricordo di Giannantonio Paladini attraverso un ciclo triennale di lezioni (una all’anno) in suo onore organizzate presso l’Ateneo Veneto in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’intento è quello di ricordare il vice presidente del Consiglio Generale della Fondazione, di avviare rapporti costruttivi con il Dipartimento di Studi Storici, uno dei più importanti centri di ricerca in Italia, e di rafforzare i legami e la collaborazione con l’Ateneo Veneto del quale Paladini era presidente. La programmazione delle lezioni è affidata ad un comitato scientifico composto da un rappresentante della Fondazione che ne assume la presidenza, da un rappresentante del-l’Ateneo Veneto e da tre rappresentanti del Dipartimento di Studi Storici.Il primo incontro si è svolto il 27 ottobre 2005. La lectio magistralis, tenuta da Paul Ginsborg, docente di Storia dell’Europa Contemporanea all’Università di Firenze, si è intitolata “Origini e sviluppo della demo-crazia italiana in una prospettiva comparata (1943-1968)”. L’intervento è stato preceduto dagli interventi di Alfredo Bianchini, presidente dell’Ateneo Veneto, di Gianni Toniolo, vicepresidente della Fondazione di Venezia, e di Mario Infelise, direttore del Dipartimento di Studi Storici di Ca’ Foscari, incentrati sulla figura e sull’opera di Paladini.Erogazioni nell’esercizio: € 24.000
Istituto di diritto canonico San Pio XLa Fondazione di Venezia, che pone tra i suoi obiettivi principali lo sviluppo della cultura, sta sostenendo, con due borse di studio triennali, il percorso accademico di due religiosi iscritti al corso di laurea in diritto canonico presso l’Istituto San Pio X del Patriarcato di Venezia. Le borse di studio sono destinate a due stu-denti provenienti da paesi del Terzo Mondo, Europa dell’Est o Oriente.L’Istituto San Pio X, che raccoglie l’eredità della Facoltà di diritto canonico voluta nel 1902 dal Patriarca Cardinale Sarto, si colloca tra gli Istituti Superiori di Studi Universitari che dipendono dalla Santa Sede. Grazie all’aggregazione alla Pontificia Università l’istituto conferisce regolari gradi accademici in diritto canonico e, oltre alle finalità comuni a tutte le facoltà ecclesiastiche, promuove e coltiva le discipline canonistiche mediante la ricerca scientifica, l’insegnamento e le pubblicazioni del proprio corpo docente, con attenzione al confronto culturale e al patrimonio storico, spirituale e culturale della regione Veneto.Erogazioni nell’esercizio: € 20.000 − Totale erogazioni dal 2004: € 40.000
Fondazione UniVirtualNel corso del 2005 l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il SSIS Veneto hanno proposto l’adesione alla costi-tuenda Fondazione UniVirtual, università in Rete per il Sistema Europa. La Fondazione è stata invitata a partecipare all’atto formale di costituzione ancora in fase di perfezionamento.La Fondazione UniVirtual sarà una fondazione di partecipazione costituita con lo scopo di promuoverel’innovazione dell’offerta formativa universitaria, nel contesto nazionale e internazionale, ottimizzando le funzioni già assolte attraverso l’aggiornamento costante del portale www.univirtual.itEsclusa dalle proprie finalità la creazione di una nuova università, la Fondazione contribuirà allo sviluppo della formazione a distanza, alla definizione dei criteri di accreditamento dei corsi di studio a distanza, all’ot-timizzazione dei processi di standardizzazione e innovazione dei contenuti didattici e dei sistemi formativi,
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mettendo a disposizione delle università e degli enti associati tecniche e metodologie per l’insegnamento a distanza nell’ambito dei corsi di studio universitari, dei master, delle attività di formazione continua.Hanno espresso l’interesse ad aderire ad UniVirtual oltre alle università del Triveneto e ad alcuni enti di formazione universitaria italiani, alcune aziende italiane di primo piano.Erogazioni nell’esercizio: € 25.000
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Microcredito sociale della Fondazione di VeneziaIl progetto di Microcredito sociale della Fondazione di Venezia ha preso avvio a seguito della Ricerca sul Microcredito sociale in Italia promossa dalla Fondazione di Venezia, dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Salernitana Sichelgaita nel 2002 e realizzata nello stesso anno da Fondazione Risorsa Donna.Il 30 maggio 2005 presso il Centro Culturale Candiani a Mestre, in occasione della giornata “Microcredito per donne immigrate: un’esperienza locale per la cooperazione internazionale” realizzata in collaborazione con il Comitato Nazionale Italiano per il 2005 Anno Internazionale del Microcredito e l’International Management Group − società che gestisce i finanziamenti assegnati al Comitato – la Fondazione ha presentato ufficial-mente il progetto di Microcredito alla stampa e al territorio con una giornata di studio.Patrocinano il progetto il Comitato Nazionale Italiano 2005 Anno Internazionale del Microcredito e la Provincia di Venezia.La Fondazione ha avviato, nell’ambito della provincia di Venezia, l’iniziativa rivolta alle donne immigrate, individuando nella Cooperativa Sociale Terre in Valigia la struttura cui affidare il compito di intermediario fra il soggetto richiedente il finanziamento e la banca, la Cassa di risparmio spa, che provvede all’erogazionedel credito. Collabora al progetto nella sua fase di avvio anche la Fondazione Risorsa Donna che affianca, con il ruolo di formazione e tutoraggio, la struttura operativa. L’importo minimo finanziabile è di euro 2.000 per l’avvio e lo sviluppo di attività economiche e di euro 1.000 per progetti riferiti all’occupabilità; l’importomassimo di finanziamento ammonta a euro 20.000 per le persone singole e a euro 35.000 in caso di societàdi persone o di cooperative sociali.La Fondazione coordina tutti gli aspetti organizzativi e di comunicazione e inoltre si pone quale soggetto garante del finanziamento attraverso l’erogazione alla struttura intermediaria di un fondo di garanzia.Con riferimento al progetto di Microcredito della Fondazione di Venezia si segnalano i principali risultati raggiunti nei primi 6 mesi di avvio: in particolare nel periodo maggio 2005-dicembre 2005 la struttura operativa Terre in Valigia ha avviato contatti con oltre 60 associazioni del territorio, alcune delle quali si sono impegnate, stipulando apposito accordo, ad assumere il ruolo di associazioni filtro per accompagnare e presentare il soggetto richiedente il finanziamento mentre oltre 40 associazioni si sono assunte l’impegno di sensibilizzare e divulgare le informazioni riguardo alle modalità di accesso al progetto. A livello istituzionale sono stati avviati contatti con Regione, Provincia e Comune; in particolare con l’assessorato all’immigrazionee la rete regionale dell’immigrazione, con gli assessorati competenti della Provincia e con l’Osservatorio alle politiche del welfare del Comune di Venezia per la diffusione e promozione dell’iniziativa presso gli sportelli competenti. Le richieste di finanziamento accompagnate dalla presentazione di un progetto imprenditoriale entro l’anno sono state 20, di queste richieste 15 sono passate alla fase di istruttoria. Le richieste presentate si riferiscono a progetti nel campo della ristorazione, del commercio (agenzia di viaggio) e dei servizi diversi (traduzioni, ricerche di mercato, impresa di pulizie, sartoria).Sono previsti percorsi formativi (corsi di tecniche bancarie, lingua italiana, sviluppo d’impresa ecc.), in alcuni casi obbligatori, per le richiedenti che abbiano passato con successo la fase di valutazione, per la definizione dei quali si stanno verificando forme di collaborazione con strutture specializzate del territorio quali la Camera di Commercio di Venezia, gli Sportelli sociali della Provincia ecc.Il 2005 è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’anno internazionale del Microcredito. Viene costituito Il Comitato Nazionale Italiano per il Microcredito per la promozione e la creazione di partner-ship strategiche tra il governo italiano, gli organismi delle Nazioni Unite, il settore pubblico e quello privato, la società civile e le ONG, e per il sostegno alle attività delle istituzioni di microcredito esistenti, al fine di completare un potenziamento strutturale del target di riferimento e dei servizi proposti.La Fondazione di Venezia, all’interno della collaborazione avviata con il Comitato, si è assunta inoltre il compito di organizzare una occasione di dibattito sull’attuale sviluppo dei progetti nazionali, ma soprattutto internazionali, sulla diffusione delle iniziative di microcredito e microfinanza, con particolare riferimento ai paesi dell’Est europeo.Il 17 dicembre 2005 la Fondazione di Venezia, in collaborazione con il Comitato, cofinanziatore dell’ini-ziativa, ha infatti organizzato il convegno internazionale “Microcredito per lo sviluppo. Esperienze di microcredito nell’Europa dell’Est e nell’area adriatica” convegno che ha cercato di effettuare una prima sintesi dell’attività sviluppata dagli organismi italiani per l’approfondimento del tema del microcredito e la progettazione degli interventi relativi alla cooperazione fra paesi e fra entità economiche con lo scopo di offrire un momento di confronto sul tema e sui progetti realizzati, a livello internazionale, nello specifico della fascia adriatica.Si sono alternate le testimonianze di Giuliano Segre, Lamberto Dini, Noreena Hertz, Maria Nowak e la testimonianza speciale del regista Emir Kusturica, oltre agli interventi di Mario Comana, Mario La Torre e Agar Brugiavini, che ha presentato la ricerca “Microfinance in the Balkan Region with a focus on Serbia Ipotesi, esperienze e strutture di microcredito nei paesi balcanici dell’area adriatica”, promossa dalla Fondazione di Venezia per conto del Comitato Nazionale Italiano per il Microcredito.La ricerca è stata il punto di partenza per gli interventi del pomeriggio riguardanti la descrizione e l’avanzamento dei progetti di microfinanza attualmente attivi sul territorio italiano ed est-europeo, primo fra tutti l’iniziativa di “Microcredito sociale della Fondazione di Venezia” presentata da Valentina Medda,
Nuove società
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vicepresidente di Terre in Valigia. A seguire, si è aperta la sessione dedicata ai casi esteri, che ha visto gli interventi dei direttori di enti attivi nelle operazioni di microfinanza in Albania, Croazia, Bosnia Erzegovina e Serbia-Montenegro.Erogazioni nell’esercizio: € 486.686 (di cui 92.500 contributo IMG)
Mediatori linguistico-culturaliNel marzo 2005 si è conclusa la prima annualità del “Corso di formazione per mediatori linguistico-culturali”promosso dalla Provincia di Venezia e attivato grazie alla collaborazione tra l’Assessorato all’Istruzione della Provincia e la Fondazione di Venezia. Con questa iniziativa la Provincia ha risposto all’esigenza territoriale di sviluppare nuove dinamiche per promuovere e favorire una comunicazione interculturale. La formazione dei mediatori e il loro impiego nelle scuole e nei servizi socio-educativi (sanità, giustizia ecc.) sono necessari nell’area provinciale di Venezia per facilitare l’inserimento e l’integrazione dei bambini e delle famiglie immigrate, ma anche per creare una cultura dell’accoglienza e del dialogo fra alunni, genitori e cittadini italiani, volta al benessere della comunità. Il progetto si sviluppa in un percorso formativo di 450 ore rivolto a 35 persone straniere e/o italiane. Il corso si è svolto in due fasi:− una fase di formazione in aula− una fase di stage operativo presso istituti scolastici della provincia di Venezia. Ad ogni corsista è stato riconosciuta una borsa di studio di 1.000 euro lorde ciascuno.A conclusione del corso, il 15 aprile 2005 è stata organizzata una giornata studio con l’obiettivo di valorizzare il lavoro e il percorso formativo svolto. In occasione della giornata sono stati presentati un manuale redatto e prodotto dai mediatori stessi ed un quaderno della Fondazione con la presentazione dei profili professio-nali dei singoli mediatori utile alla promozione della figura del mediatore.Si è trattato del primo percorso formativo per mediatori − con rilascio di certificazione − e organizzato all’in-terno della Regione Veneto che garantisce un inserimento lavorativo a chi supera l’esame finale. Nel mese di settembre 2005 la Provincia e la Fondazione hanno riavviato il progetto anche per il biennio 2005-2006 in modo da permettere al servizio di consolidarsi e di soddisfare la richiesta del territorio di questa nuova figura professionale. Una parte dei mediatori formati sono stati inseriti nelle strutture scolastiche presso le scuole del territorio che ne hanno fatto richiesta e si stanno progettando percorsi di specializzazione in altri ambiti nei quali la mediazione risulta un utile strumento: in particolare il 2006 vedrà lo sviluppo di percorsi formativi specializzati in ambito sanitario.Erogazioni nell’esercizio: € 107.000 − Totale erogazioni dal 2004:157.000
Società Dante AlighieriLa Società Dante Alighieri, presieduta per la Sezione di Venezia dalla prof.ssa Rosella Mamoli Zorzi, svolge da anni attività a favore di cittadini extracomunitari. La Fondazione di Venezia ha collaborato con la SocietàDante Alighieri sin dal 2002. Nel 2003 sono stati attivati con il supporto della Fondazione quattro cicli di lezioni di italiano rivolte a immigrati.Il progetto “Lingua italiana per gli immigrati” intende fornire, attraverso corsi gratuiti, una conoscenza di base della lingua italiana orale e scritta alle persone immigrate. Esso si articola in due sezioni, la prima dedicata agli immigrati adulti e la seconda agli immigrati in età di scuola dell’obbligo.La Fondazione di Venezia ha affidato alla Società Dante Alighieri l’organizzazione di corsi di italiano inseriti all’interno dei due progetti di Microcredito sociale e di formazione professionale dei Mediatori culturali.Erogazioni nell’esercizio: € 32.500 − Totale erogazioni dal 2001: € 102.500
Fondazione Rita Levi MontalciniCostituita a Roma, nel luglio del 1992, da Rita e Paola Levi Montalcini in memoria del padre Adamo Levi, con il motto “Il futuro ai giovani”, allo scopo di favorire l’orientamento allo studio e al lavoro delle nuove generazioni.Lo Statuto indica tra i suoi scopi la necessità di combattere in Africa il mancato accesso della quasi totalitàdelle donne all’istruzione, nella consapevolezza che l’educazione è la chiave di volta del progresso di un paese e che le giovani africane possono essere le leve della trasformazione sociale.Sono circa 215 le giovani africane che, dal 2001, hanno ricevuto una borsa di studio. Il contributo della Fondazione ha permesso lo stanziamento di 17 borse di studio ad altrettante studentesse del Mozambico e la formazione di 30 docenti e di 19 infermiere per il programma di riqualificazione del per-sonale infermieristico e medico del distretto del Kwango nella Repubblica Democratica del Congo.La collaborazione sostiene anche il progetto di cooperazione allo sviluppo basato sull’uso di nuove tecno-logie per colmare il divario economico e sociale tra paesi industrializzati e paesi emergenti. L’iniziativa si serve della Formazione a Distanza, offerta a giovani africani e di età compresa tra i 16 e i 35 anni, residenti in Africa o immigrati in Italia. Nel 2005, in particolare, sono state coinvolte 100 donne africane capifamiglia
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con figli a carico, residenti nello stato del Malawi, avviando uno specifico percorso formativo centrato sulla promozione della microimpresa femminile.Tale modello trova anche una potenziale applicazione nel territorio nazionale per avviare processi educativi e di formazione dei numerosi migranti che hanno abbandonato la propria terra per l’Italia e devono essere messi nelle migliori condizioni di integrazione. Un duplice obiettivo dunque: assistere l’educazione per pro-muovere lo sviluppo nei paesi svantaggiati e migliorare la qualità nei fenomeni di migrazione. Erogazioni nell’esercizio: € 30.000 − Totale erogazioni dal 2004: € 80.000
Associazione MeriforIl Centro di ricerca e formazione sul Mediterraneo, denominato Associazione Merifor Onlus, è stato fondato nel 2001 da un gruppo di docenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’associazione sviluppa studi sui paesi del Mediterraneo, promuovendo la ricerca e la formazione di operatori e ricercatori. Fra le attivitàdell’associazione rientra il Master europeo di Mediazione Intermediterranea (MIM). Nel corso degli anni, grazie al contributo della Fondazione di Venezia, Merifor ha consolidato ed espanso la propria attività. In particolare, ha organizzato una serie di convegni sulla Turchia, Libia, Egitto, Marocco e Cipro. Gli atti dei diversi convegni sono stati pubblicati recentemente o sono attualmente in via di pubblicazione.Erogazioni nell’esercizio: € 25.000 − Totale erogazioni dal 2001: € 76.645
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Fondazione Teatro La FeniceIl Gran Teatro La Fenice rappresenta uno dei più significativi monumenti della città e fin dalla sua fondazio-ne il principale teatro veneziano. Il rapporto della Fondazione di Venezia con il Teatro La Fenice si è conso-lidato in seguito alla costituzione della Fondazione teatrale.In base al Decreto Legislativo 23 aprile 1998, n. 134 e successive integrazioni, l’Ente autonomo Teatro La Fenice di Venezia è stato trasformato in Fondazione di diritto privato con la previsione dell’ingresso di soci privati che garantissero un apporto annuo di risorse in percentuale alla quota che ogni teatro riceve dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo).La Fondazione di Venezia è il principale socio fondatore della Fondazione Teatro La Fenice e, nel periodo 2000-2002, ha gestito l’attività di raccolta fondi da parte di soggetti privati raccogliendo risorse finanziarie per oltre 7.000.000 di euro e nominando nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione teatrale il rap-presentante dei soci privati.A partire dal 2002, il contributo è veicolato attraverso la società strumentale Euterpe Venezia, che gestisce il piano di raccolta fondi.Erogazioni nell’esercizio: € 1.100.000 − Totale erogazioni dal 1996: € 6.628.048
FEST - Fenice Servizi Teatrali srlFenice Servizi è una società a responsabilità limitata nata nel 2005 dal conferimento di capitale della Fondazione Teatro La Fenice, della Fondazione di Venezia e di Euterpe Venezia srl.La società, con sede a Venezia, ha per oggetto la gestione di servizi teatrali a favore della Fondazione Teatro La Fenice e di altre istituzioni teatrali. In particolare l’attività della società, di concerto con la Fondazione Teatro La Fenice, consiste nello sfruttamento ottimale, sia direttamente che indirettamente, degli spazi del Teatro non dedicati all’istituzionale attività artistica, nella creazione e nella gestione di attività di merchan-dising, nella valorizzazione delle infrastrutture e dei beni di proprietà della Fondazione, e nell’attività di reperimento e di gestione dei fondi per conto della Fondazione Teatro la Fenice, nello sviluppo delle attivitàdi bookshop e visite guidate ecc.Con l’obiettivo di incrementare le entrate derivanti da tali attività a sostegno della produzione artistica.Erogazioni nell’esercizio: € 500.000
Fondazione Musicale Santa CeciliaLa Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro è stata costituita nel 1994 dal Comune di Portogruaro e dalla Provincia di Venezia, con lo scopo di promuovere lo studio, l’esercizio e la diffusione dell’arte musicale. La Fondazione di Venezia ha sostenuto fin dal principio le molteplici iniziative didattiche e concertistiche dell’ente musicale, che nel corso degli anni ha sviluppato un ruolo di riferimento come centro musicale nel territorio del Veneto Orientale. La Scuola di Musica, alla cui gestione collabora la società Euterpe Venezia, ha attivato 41 corsi di perfezionamento, a cui hanno partecipato più di 300 studenti da tutte le parti del mondo. Si segnala inoltre, tra le attività della Fondazione, il Festival Estate Musicale, giunto nel 2005 alla XXIII edizione, con più di cinquanta concerti a Portogruaro e nei comuni del Veneto Orientale per un totale di circa 10.000 spettatori. Un contributo straordinario della Fondazione di Venezia è stato fondamentale per la realizzazione del concerto di apertura del Festival, svoltosi venerdì 8 luglio 2005, che ha visto la partecipazione dell’Orchestra del Teatro La Fenice. L’evento assume un particolare significato, in quanto segna la volontà della Fondazione Santa Cecilia di riallacciare i rapporti interrotti con la Fondazione Teatro La Fenice. Gli enti in questione condividono infatti la convinzione che la diffusione della cultura musicale sia più proficuamente perseguibile mediante un’intesa e una collaborazione stabile.Nel 2006, dopo una decina di edizioni intitolate alle grandi capitali della musica, il Festival si rivolgerà al principe degli strumenti: il violino. L’edizione Musicale-Festival del Violino 2006 si svolgerà dal 17 agosto al 3 settembre, con un’anteprima in coproduzione con il MittelFestival, prevista per il luglio 2006.Erogazione nell’esercizio: € 83.000 − Totale erogazioni dal 1994: € 611.077
I giovani a teatroLa promozione della cultura teatrale nel territorio veneziano si concretizza in un’iniziativa denominata “Giovani a teatro”, che ha interessato al suo avvio un unico teatro – il Teatro Carlo Goldoni di Venezia – per giungere, con l’edizione 2005-2006, a coinvolgere complessivamente 16 teatri e 8 città della provincia di Venezia.Il progetto “Giovani a Teatro”, è stato avviato con successo dalla Fondazione di Venezia nel 2003 al Teatro Goldoni portando a teatro circa 2000 giovani, ed esteso per la stagione teatrale 2004-2005 anche alla ter-raferma, al fine di favorire l’incontro tra il giovane pubblico e lo spettacolo culturale con un’affluenza com-plessiva di circa 5.800 presenze.L’iniziativa, che si è conclusa nel maggio 2005, si è rivolta agli studenti delle scuole medie inferiori e supe-
Nuovo teatro – Performing arts
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riori della provincia di Venezia e agli studenti universitari. L’accesso a questo servizio avveniva tramite le scuole che, dopo aver raccolto le adesioni da parte degli studenti, prenotavano direttamente a teatro lo spettacolo prescelto. Le strutture dei due teatri aderenti all’iniziativa si sono occupate della comunicazione in itinere presso le scuole. Il piano promozionale dell’iniziativa è invece stato gestito e sovvenzionato dalla Fondazione di Venezia.L’iniziativa 2005–2006, avviata nel mese di ottobre 2005, intende riproporre ad un pubblico di giovani studenti delle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Venezia e agli studenti universitari degli atenei della provincia, un’offerta teatrale molto più estesa ed articolata delle edizioni precedenti. La programmazione, appositamente selezionata all’interno dei cartelloni dei singoli teatri, consente l’ingressoal prezzo speciale di 2,50 euro a spettacolo.L’edizione tuttora in corso è stata interamente ideata e gestita dalla Fondazione che ha curato la diffusione del progetto presso le scuole, gli enti e le associazioni culturali della provincia di Venezia. Per promuovere il progetto è stato ideato e realizzato anche un sito dedicato all’iniziativa: www.giovaniateatro.it.La novità principale dell’edizione 2005-2006 è stata l’introduzione della card quale strumento per avviare un contatto diretto con gli utenti. La card, gratuita e personale, progettata per coinvolgere i singoli studenti e per consentire prenotazioni di gruppo ad insegnanti degli istituti scolastici è stata rilasciata presso 5 punti di distribuzione preventivamente individuati: a Venezia presso la sede della Fondazione, a Mestre presso il Teatro Toniolo, a Portogruaro e Chioggia presso le sedi delle Fondazioni Comunitarie e a Dolo. Il sistema della card consente l’accesso ad un sistema centralizzato di raccolta delle prenotazioni tramite call center e numero verde dedicato, oltre che al sito internet. Il sito in particolare ha permesso una buona circolazione delle informazioni sugli spettacoli in corso, le prenotazioni, il ritiro dei biglietti e l’invio regolare di newsletter ai tesserati sulle principali novità del cartellone nonché la raccolta dei comunicati stampa che vengono lanciati in occasione dell’avvio delle singole stagioni teatrali o dell’avvio di nuovi spettacoli. Le card distribuite entro la fine del mese di febbraio sono state oltre 3.000 e l’obiettivo di presenze da raggiungere nei teatri del circuito entro la fine della rassegna, prevista intorno al mese di maggio 2006, èpari a 8.000. Erogazioni nell’esercizio: € 96.000 − Totale erogazioni dal 2003: € 174.000
Master Istituto della Commedia dell’Arte InternazionaleL’Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale, ideato e coordinato dal maestro Gianni De Luigi, è stato fondato nel settembre 2000 in seno al Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni. Nel mese di febbraio 2003, dopo due anni di consolidata esperienza, si è costituito in associazione, con sede a Padova.L’insegnamento che offre l’ICAI si distingue da altre scuole di formazione dell’attore per la volontà di defini-re un percorso formativo completo. Infatti, oltre alle consuete discipline, prepara gli allievi a seguire anche la parte amministrativa e tecnica che caratterizza il settore dello spettacolo. All’interno della fase didattica svoltasi fra ottobre e dicembre si sono svolti numerosi incontri con importanti personalità del teatro.Il Master 5 realizzato nell’anno è la continuazione di un percorso formativo iniziato nel 2000 con il Master fase zero. Il progetto ha come obiettivo il perfezionamento e la preparazione degli attori de “La Comedia”,la cooperativa nata dai migliori allievi selezionati durante i master precedenti, i quali, grazie ai contributi elargiti, possono fruire delle lezioni gratuitamente.Il Master 5 è stato suddiviso in: Master di Perfezionamento, svoltosi da marzo a settembre 2005 e rivolto a 10 attori della Coop “La Comedia”, e Master Fase didattica, svoltosi da ottobre a dicembre e rivolto ai 10 attori de “La Comedia” e a 22 allievi scelti a fronte di audizione. Argomenti del corso sono stati la DivinaCommedia di Dante e i classici dialettali, per un totale di 2700 ore, di cui 2000 di didattica e 700 di pratica, articolati in lezioni di didattica-laboratorio, spettacoli, stage e laboratori teatrali a progetto.Nel corso del 2005 i 32 allievi dell’Associazione ICAI hanno dato corpo a numerose iniziative:− l’evento-spettacolo teatrale “La Divina Commedia dell’Arte”, svoltosi il 9 e 10 settembre presso il Palazzo della Ragione a Padova. − partecipazione al Festival di Falconara (Ancona) “Il teatro e la maschera“ con lo spettacolo Il Reduce, ovvero l’eroismo della vigliaccheria.− la sacra rappresentazione E ora ha Giotto il Grido, svoltasi il 6 giugno 2005, e proiezione de Il gesto di Giotto, interpretato da Carolyn Carlson, proposta al vescovo di Padova.− stage per i frati Benedettini dell’Isola di San Giorgio a Venezia, incentrato su: l’interpretazione del gesto ed il Vangelo di S. Giovanni e sull’attore come rappresentante della comunicazione della parola di Dio.− stage a Forlì con il prof. Valter Valeri, docente e direttore di discipline dello spettacolo alla Harvard University of Boston. All’interno della rassegna annuale “Giovani autori e attori“, in gemellaggio con l’Uni-versità di Harvard-Boston e con l’Accademia d’Arte Drammatica di Mosca, gli attori dell’ICAI hanno parteci-pato alla fase relativa all’insegnamento dei classici dialettali nell’università americana. Il laboratorio teatrale attivato presso il Teatro Comunale di Jesolo ha avviato un nuovo percorso di labo-ratori, rivolto ad insegnanti e 400 bambini delle classi quinta elementare e di prima e seconda media. Significativo l’incontro e la partecipazione dei bambini delle scuole della Giudecca, in occasione della visita sperimentale alla mostra sul Tiepolo tenutasi alla Fondazione Cini.
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Da annoverare tra le esperienze positive è il Festival della Commedia dell’Arte a Padova, organizzato dal-l’Associazione in due edizioni (nel 2002 e nel 2003), che ha visto, nel 2004, un’affluenza di circa 2000 spet-tatori.Erogazioni nell’esercizio: € 108.000 – Totale erogazioni dal 1995: € 527.115
Associazione culturale EchidnaL’associazione culturale Echidna nasce nel 2002 con lo scopo di svolgere un’azione di promozione, valo-rizzazione e gestione del patrimonio naturalistico, storico ed architettonico e dei beni culturali tipici del paesaggio veneto ed in particolare della provincia di Venezia.I professionisti di Echidna si sono occupati negli anni precedenti della direzione artistica ed organizzativa dei Teatri della Riviera dal 1990 al 2000, del Festival delle Ville della Riviera del Brenta dal 1998 al 2000, hanno prodotto la compagnia di Marco Paolini ed organizzato l’evento televisivo dell’orazione civile sulla tragedia del Vajont.Per la stagione teatrale 2004–2005 Echidna con la collaborazione della Fondazione ha realizzato sul territorio di Dolo e Riviera del Brenta un progetto pilota che intende proporre un percorso di spettacoli ed eventi diffu-si su un ampio spazio territoriale utilizzando luoghi solitamente non propri della produzione culturale come quelli dedicati alle attività umane e produttive che caratterizzano fortemente l’identità della nostra regione.L’iniziativa svolta è stata caratterizzata da una serie di appuntamenti culturali, eventi artistici, spettacoli diffusi in un arco temporale compreso tra dicembre 2004 e giugno 2005.Il primo appuntamento, “Dolo nei teatri” (dicembre 2004-aprile 2005) ha ospitato artisti come Giuliana Musso e Ascanio Celestini, il cui lavoro è stato caratterizzato da una continua ricerca di contenuti e di moda-lità di comunicazione per stabilire un legame culturale tra gli attori e il pubblico allo scopo di suscitare una partecipazione attiva e una immedesimazione ideale e concreta dello spettatore.Il secondo appuntamento “A-TOPICS - U-TOPICS. Per un’architettura dell’immaginario ed una drammatur-gia dei luoghi nel futuro del paesaggio veneto” (maggio 2005) da cui l’intera iniziativa ha preso il nome, èstato pensato come momento di riflessione e ponte tra “Dolo dei teatri” e “L’Isola delle meraviglie”. Esperti, sociologi, architetti, paesaggisti, docenti universitari ed operatori culturali hanno discusso sul rapporto tra i luoghi, il loro uso a scopi civili e culturali, le economie che ne derivano, lo sviluppo del territorio e l’identitàfutura delle nostre comunità.Ha chiuso gli appuntamenti culturali la rassegna “L’isola delle meraviglie” (luglio 2005). L’isola Bassa di Dolo da alcuni anni è stata coinvolta in un’azione di restauro che ne ha permesso il riutilizzo quale conte-nitore culturale. Il luogo rappresenta un insieme di elementi architettonici e paesaggistici, come lo Squero, gli Antichi Molini, la Piazza Cantiere e l’Ex Macello, legati l’uno all’altro dalla storia del fiume, dalle sue deviazioni e dalla costruzione di un’isola fluviale e dalla nascita di Dolo, della sua collocazione centrale nella Riviera del Brenta. Le tre rassegne hanno visto un coinvolgimento di oltre 9000 spettatori, 250 gli abbonati e 50 le card emesse con particolari offerte per i giovani. Oltre 24 gli appuntamenti programmati tra cui si segnalano gli eventi unici di Albanese-Serra per la serata inaugurale e l’unica regionale del Teatro de Los Andes di César Brie.Oltre 27 le rappresentazioni messe in scena di cui 2 matinèe realizzate per 500 studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori del territorio. Erogazioni nell’esercizio: € 66.000 − Totale erogazioni dal 2004: € 66.000
Fondazione Musica per RomaLa Fondazione di Venezia ha collaborato con la Fondazione Musica per Roma sostenendo due iniziative per ricordare la figura artistica ed umana di Luigi Nono.La prima riguarda il concerto, organizzato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che Claudio Abbado ha tenuto il 12 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma, dove ha diretto la Suite del Prometeo di Luigi Nono. Il concerto ha avuto luogo nella Sala Grande dell’Auditorium, progettata da Renzo Piano, che aveva già allestito la prima rappresentazione del Prometeo a Venezia.In occasione del concerto è stata organizzata la mostra Nono-Vedova. Diario di bordo. Da “Intolleranza ’60” a “Prometeo”, poi riproposta con un nuovo allestimento presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia. L’intento dell’esposizione era quello di raccontare il lungo sodalizio umano ed artistico di Nono e Vedova, focalizzando due dei periodi più significativi della loro cooperazione: il 1960 per l’opera Intolleranza’60 e il 1984 per la realizzazione dell’opera Prometeo, con libretto di Massimo Cacciari e allestimento-scenografia di Vedova e Renzo Piano.Erogazioni nell’esercizio: € 74.000
Euterpe Venezia srlEuterpe, società uninominale a responsabilità limitata costituita dalla Fondazione di Venezia nel 2000, ha per oggetto sociale lo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione
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e valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali, principalmente nel settore della produzione e dell’esecuzione delle attività musicali e nelle discipline correlate. Tra le attivitàdirettamente gestite dalla società rientrano:
Fund Raising a favore della Fondazione Teatro La FeniceL’ente promuove l’attività di fund raising a favore della Fondazione Teatro La Fenice nell’ambito del piano di acquisizione fondi definito sulla base del Decreto Legislativo del 23 aprile 1998. La società ha ricevuto questo incarico per il quadriennio 2002-2005.
Scuola di Musica di PortogruaroLa società dal 2001 gestisce la Scuola di Musica di Portogruaro, che dal 1838 promuove nella cittadina del Veneto Orientale lo studio e l’esercizio dell’arte musicale.La scuola, frequentata da oltre 300 allievi, con un corpo insegnanti composto da 42 maestri e da un diretto-re, comprende corsi ordinari, professionali post diploma per tutti i principali strumenti e corsi di musica da camera. Gli allievi sono coinvolti anche in attività orchestrali e in stagioni concertistiche.L’intervento di Euterpe nella gestione della Scuola è mirato al conseguimento di diversi obiettivi quali: lo sviluppo di una cultura musicale facilmente accessibile ai giovani; la promozione di attività didattiche e di situazioni concertistiche finalizzate a coinvolgere in maniera diretta e costruttiva gli allievi della scuola; l’organizzazione di eventi europei, gemellaggi culturali transfrontalieri, la progettazione di un’efficace cam-pagna di marketing per lo sviluppo dell’indotto generato dalla scuola stessa.
Venezia Musica e dintorniDa novembre 2004 Euterpe è editrice della rivista “VeneziaMusica e dintorni”, la cui testata è registrata presso il Tribunale di Venezia.La rivista si presenta come un contenitore dedicato all’approfondimento di argomenti musicali e, più in generale, di tematiche legate al mondo culturale veneziano e veneto.La pubblicazione, che ha cadenza bimestrale e una tiratura di oltre 3.500 copie, al momento distribuite in omaggio, intende essere non solo un vademecum per tutti coloro che vogliono essere aggiornati sugli eventi artistici e musicali che si svolgono in Veneto e a Venezia, ma anche uno spunto per letture inedite e approfondimenti di eventi di rilievo nel campo dell’arte e dello spettacolo. Ogni numero della rivista è suddiviso in varie sezioni tematiche ed è caratterizzato da un “Focus”, con tra-duzione in lingua inglese, su particolari temi e sui rapporti intercorrenti tra arte, musica e spettacolo con i commenti e le interviste ai protagonisti della stagione culturale veneziana.
Sito InternetÈ stato realizzato il sito Internet della società.Il risultato è stata la creazione di un sito dinamico, giovane, facilmente consultabile, d’impatto e con chiaro riferimento alla musica.
Rassegne concertisticheConcerti del Sabato PomeriggioEuterpe Venezia ha organizzato nella primavera 2005, presso la Biblioteca Antica del Collegio Marconi di Portogruaro, una vivace stagione concertistica, i “Concerti del Sabato Pomeriggio”, con lo scopo di poten-ziare la diffusione della musica tra i giovani. Docenti della scuola di musica della Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro e musicisti ospiti di grande talento, tra i quali il quartetto Fiasco dell’Accademia di Musica di Lubiana, hanno offerto un repertorio molto vasto spaziando tra vari generi: dalla classica al jazz, dalla musica antica alla contemporanea.Ai Bordi del MareNell’estate del 2005 è stata realizzata nelle più famose spiagge del Veneto una rassegna concertistica inti-tolata “Ai Bordi del Mare”. Ensemble di pregio quali, per citarne qualcuno, I Virtuosi Veneti e la Camerata Marciana, studenti e docenti della Scuola di Musica Santa Cecilia di Portogruaro, che si sono esibiti dando vita ad emozionanti e coinvolgenti serate musicali. Si sono creati, grazie a questi concerti, una serie di con-tatti e di relazioni con enti pubblici e assessorati alla cultura che hanno dato vita a profi cue ed interessanti collaborazioni che continuano tuttora.Progetto Interreg IIIA: Venezia e Capodistria tra tempo e spazio: il sacro in musicaPromosso e organizzato da Euterpe Venezia, il progetto ha visto la partecipazione di allievi e docenti della Fondazione Santa Cecilia di Portogruaro, della Scuola di Musica Glasbena Sola e del coro misto Obala di Capodistria.L’iniziativa comunitaria, che è stata approvata dalla Regione Veneto con il massimo punteggio, ha reso possibile tra aprile e giugno 2004, la realizzazione di una serie di attività didattico-formative e concertistiche volte all’approfondimento di un repertorio musicale legato alla tematica del sacro. Le attività didattiche (workshop), hanno dato vita ad un’orchestra giovanile dove i musicisti, insieme ai loro insegnanti, hanno
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avuto l’opportunità di eseguire concerti in chiese di rinomato valore artistico del territorio veneto e istriano, come quella di San Rocco a Venezia e il Duomo di Capodistria.Il tema musicale del progetto è stato affrontato anche dal punto di vista storiografico e culturale. Le attivitàconcertistiche, scientifiche e didattiche e la vasta campagna promozionale hanno contribuito a rafforzare l’immagine della Scuola di Musica Santa Cecilia e di Euterpe in quanto promotore e organizzatore del pro-getto e a sensibilizzare e diffondere sul territorio un prodotto musicale qualitativamente elevato.La cooperazione tra le due scuole proseguirà nello sviluppo di nuove attività artistiche finalizzate alla rea-lizzazione di iniziative comuni.Nel 2005 si sono inoltre avviati una serie di contatti e relazioni con istituzioni musicali transfrontaliere per la predisposizione e realizzazione, in collaborazione con la Fondazione Musicale Santa Cecilia, di un progetto musicale cofinanziabile dall’Unione Europea.Erogazioni nell´esercizio: € 420.000 − Totale erogazioni dal 1999: € 1.168.216
59 Programmi e progetti
Fondazione Scientifi ca Querini StampaliaLa Fondazione Scientifica Querini Stampalia nasce nel 1869 per volere di Giovanni Querini Stampalia, con l’intenzione di “promuovere il culto dei buoni studi e delle utili discipline”. Costituisce l’unico caso di con-servazione di patrimonio, dimora, biblioteca, archivio, quadreria, arredi, suppellettili di un’antica famiglia veneziana. Il palazzo sede della Fondazione ospita un’importante biblioteca e un museo significativo per l’arte, la cultura e la vita veneziana. Al piano terra, nell’area espositiva restaurata con un celebre intervento di Carlo Scarpa, e al terzo piano, si tengono conferenze, mostre, incontri, seminari. I recenti interventi del noto architetto Mario Botta hanno reso fruibile a nuove iniziative il campiello interno. L’architetto Botta sta ultimando anche gli interventi del nuovo auditorium.A partire dal 2003 la Fondazione di Venezia ha ridefinito il rapporto con la Fondazione Querini Stampalia, contribuendo con un apporto finanziario per la gestione dell’ente pari a 350.000 euro l’anno per cinque anni e con l’inserimento per determinazione statutaria di un proprio rappresentante nel Consiglio di Presidenza. Tra i servizi offerti dalla Fondazione Querini Stampalia, merita particolare attenzione la biblioteca, che ha accolto, nell’arco del 2005, 93.124 lettori. Le sale di lettura sono frequentate da un pubblico eterogeneo di studiosi e studenti italiani e stranieri, che hanno la possibilità di accedere ai locali anche in orari serali e festivi (dal martedì al sabato dalle 10 del mattino fino alla mezzanotte e la domenica dalle 10 alle 19).Anche la casa-museo, tipico palazzo veneziano del Cinquecento, ha registrato un buon afflusso di visitatori (28.129), con un incremento del 19,5 % rispetto al 2004. Va segnalato inoltre l’intervento di conservazione del patrimonio storico-artistico costituito sia dalla bibliote-ca che dal museo, in particolare il restauro del Salotto pompeiano dello Jappelli e di due quadri di Michael Sweerts. È ancora in fase di restauro la pianta prospettica di Jacopo De’ Barbari.Nel corso del 2005 la Fondazione si è impegnata anche in numerose iniziative di carattere culturale qualimostre, esposizioni, concerti, pubblicazioni, seminari e incontri.Anche nella didattica la Fondazione porta avanti diversi progetti, che nel 2005 si sono rafforzati con il con-solidamento di iniziative dedicate a specifiche tipologie di pubblico e alle famiglie. Sono stati realizzati per il pubblico delle scuole dell’obbligo e delle famiglie diversi laboratori, fra cui “A pranzo con i nobili. La tavola imbandita”, dedicato al servizio di porcellane di Sevres, e “Alla ricerca del proprio spazio”, per scoprire lo spazio architettonico scarpiano attraverso l’uso del tatto.Il prof. Antonio Foscari rappresenta la Fondazione di Venezia nel Consiglio di Presidenza della Fondazione Querini Stampalia.Erogazioni nell’esercizio: € 350.000 − Totale erogazioni dal 1996: € 3.185.118
Associazione ChorusL’Associazione Chorus contribuisce a tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio architettonico e artisti-co delle chiese della città lagunare e delle altre chiese del Patriarcato. A tale scopo assicura loro un’adeguatacustodia, a garanzia dell’integrità dei beni artistici in esse contenuti, e rende possibile orari di apertura pro-lungati, dotandole di supporti idonei a favorire la conoscenza da parte dei visitatori. Fanno parte di Chorus 15 chiese tra le più rappresentative della storia artistica di Venezia.Anche nel 2005, come nell’anno precedente, Chorus ha chiuso con un bilancio positivo. Gli ingressi alle chiese del circuito, che complessivamente possiedono oltre un migliaio di opere esposte, hanno superato le 250.000 unità.Oltre a garantire l’apertura al pubblico delle chiese gestite direttamente, per un totale di 35.880 ore di servizio, l’associazione ha realizzato progetti culturali di grande rilievo nei tre ambiti di operatività che la contraddistinguono:− Museo-città: riguarda i servizi al pubblico, la manutenzione delle chiese e i restauri, l’attività di comunica-zione, la didattica, la promozione e la ricerca;− Cultura: segue le attività culturali e di approfondimento, tra cui convegni e seminari;− Amici di Chorus: è una struttura associativa autonoma che ha come principale finalità quella di allargare la base partecipativa al progetto culturale Chorus e di organizzare professionalmente l’attività di fund rai-sing.Nel corso del 2005 Chorus è stata invitata a relazionare sulla sua esperienza:− a Magdeburgo (Germania) nel quadro della Transromanica Conference sulla valorizzazione del romanico in Europa (settembre)− a Firenze nel quadro del X Convegno Nazionale della Federazione Italiana Amici dei Musei (ottobre)− a Vicenza, presso il CUOA, nel quadro del corso FSE per addetti ai servizi museali (novembre)La Fondazione è rappresentata all’interno del Consiglio d’Amministrazione di Chorus dal prof. Antonio Foscari.Erogazioni nell’esercizio: € 135.000 − Totale erogazioni dal 1999: € 952.444
Beni e attività culturali – Gestione
60 Bilancio di missione
Civita Servizi srl e Ingegneria per la Cultura srlIn data 15 marzo 2005 è avvenuto l’ingresso della Fondazione in Civita Servizi srl attraverso la sottoscrizionedella quota pari al 14,53% del capitale sociale.L’ingresso della Fondazione in Ingegneria per la Cultura srl è invece avvenuto il 21 settembre 2005, attraver-so l’acquisto da Civita Servizi di una quota pari al 19% del capitale della società.Entrambe le società fanno riferimento all’Associazione Civita, di cui la Fondazione è socio ordinario dal 1999.Leader indiscussa a livello nazionale del settore dei servizi per la cultura, opera attraverso organismi di cui ha promosso la costituzione: Consorzio Civita, per la promozione di interventi innovativi in campo culturale e ambientale, Civita Servizi e Ingegneria per la Cultura.Una configurazione, quella così definita, che garantisce un efficace sistema integrato di competenze e ser-vizi.Promuove l’attività del gruppo la rivista “Il giornale di Civita”, dal 2006 pubblicata da Umberto Allemandi Editore e distribuita mensilmente in allegato a ”Il Giornale dell’Arte”.La partecipazione in Civita Servizi e Ingegneria per la Cultura, consente oggi alla Fondazione di intervenire operativamente in uno dei tre settori rilevanti definiti dal proprio Statuto, configurando un rapporto di stru-mentalità con quelle società.Civita Servizi, infatti, opera dal 1999 nel settore della gestione integrata dei servizi culturali, fornendo supporto organizzativo alla realizzazione di eventi espositivi, offrendo servizi museali diversi collegati alle attività espositive e attuando progetti di promozione e valorizzazione dei beni culturali.Fornisce i propri servizi direttamente o indirettamente – attraverso Associazioni Temporanee d’Impresa– a Milano alla Pinacoteca di Brera, al Cenacolo Vinciano, ai Laboratori Scala Ansaldo e al Museo teatrale La Scala. È presente inoltre a Firenze a Palazzo Vecchio, a Bologna alla Pinacoteca Nazionale, a Napoli al MUSIS (Napoli Sistema Museo) e a Roma ai Musei Capitolini.La Fondazione è rappresentata all’interno del Consiglio di Amministrazione dal prof. Giuliano Segre.Ingegneria per la Cultura, sin dal 1996 impegnata nella gestione dei servizi museali ai sensi della “LeggeRonchey”, si è specializzata nell’offerta di tali servizi sul territorio centro settentrionale d’Italia.È impegnata nell’ambito veneziano come socio con una quota del 25% delle società consortili Venezia Musei e Venezia Accademia, titolari delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, con affidamento specifico delle attività espositive e di valorizzazione del patrimonio culturale.A seguito dell’ingresso della Fondazione nella compagine societaria, nel medio periodo, la società focaliz-zerà la propria attività sulla regione Veneto. La Fondazione è rappresentata all’interno del Consiglio di Amministrazione dal prof. Giuliano Segre, dal prof. Mariano Beltrame e dal prof. Guido Guerzoni.All’interno del Collegio dei Revisori la Fondazione è invece rappresentata dal dott. Giampietro Brunello e dal dott. Diego Cavaliere.Erogazioni nell’esercizio: € 925.000
Valorizzazione delle collezioni della FondazioneNel corso degli anni la Fondazione, partendo dall’eredità collezionistica lasciatale dalla Cassa di risparmio di Venezia, ha raccolto un congruo numero di opere dal grande valore artistico che evidenziano l’importantetraccia che Venezia ha lasciato nel campo dell’arte soprattutto del secolo appena passato.È proprietaria oggi di tre distinte collezioni artistiche:− la collezione di dipinti composta principalmente da opere del Novecento;− la collezione di vetri veneziani del Novecento;− la collezione tessile di Mariano Fortuny composta da quasi quattrocento rarissimi pezzi.La Fondazione di Venezia sta lavorando, con il supporto di valenti esperti d’arte, per caratterizzare e razio-nalizzare ogni singola collezione al fine di definire una precisa strategia che, garantendo la conservazione dei materiali artistici, renda, tramite precisi avvenimenti espositivi, le opere, oggi poco note, fruibili da un vasto pubblico.Erogazioni nell’esercizio: € 80.000 − Totale erogazioni dal 2003: € 241.000
Mostra “Canaletto 1726-1746. Il trionfo della veduta”Coprodotta con il Senato della Repubblica, la mostra, presentata nel mese di novembre 2004 a Roma e il 25 febbraio 2005 a Venezia, è stata inaugurata il 12 marzo 2005, a Palazzo Giustiniani in Roma.La presentazione veneziana, avvenuta presso l’Auditorium Santa Margherita, alla presenza della curatri-ce della mostra, Bozena Anna Kowalczyk, oltre che del Presidente del Senato della Repubblica, on. prof. Marcello Pera, del Presidente della Regione Veneto, on. Giancarlo Galan e del Presidente della Fondazione di Venezia, prof. Giuliano Segre, ha inteso ribadire lo stretto e imprescindibile rapporto dell’arte di Canaletto
61 Programmi e progetti
con Venezia, oltre che la forte valenza artistica del progetto culturale che hanno indotto la Fondazione a collaborare con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Compagnia di San Paolo, all’organizzazionedell’evento.L’idea della mostra – un’accurata scelta delle opere più significative, una quarantina di dipinti e altrettanti disegni, qualche album di stampe e di disegni – era quella di presentare e approfondire gli aspetti più inte-ressanti dello svolgimento dello stile e del gusto di Canaletto, come del collezionismo delle opere dell’arti-sta, nel periodo centrale della sua attività.Il generoso consenso di collezioni pubbliche e private europee, americane e australiane – come le Collezioni Reali inglesi, la National Gallery di Londra e quella di Washington, il Metropolitan Museum di New York e la National Gallery of Victoria di Melbourne – ha permesso di riunire e di confrontare molte opere mai esposte in Italia.Il progetto scientifico è stato affidato, quasi due anni fa, ai massimi specialisti del vedutismo veneziano del Settecento, il prof. Alessandro Bettagno, recentemente scomparso, e la dott.ssa Anna Bozena Kowalczyk.Il coordinamento organizzativo della mostra è stato affidato a Civita. La Fondazione di Venezia ha contribuitoalla programmazione del piano di comunicazione, all’allestimento delle aule didattiche, alla realizzazione della guida rivolta agli alunni delle classi elementari e medie inferiori Scoprire Venezia in compagnia di Canaletto, ideata dalla Fabbrica dell’Arte e pubblicata da Umberto Allemandi editore. L’intervento della Fondazione ha inoltre consentito l’attivazione di una serie di agevolazioni particolari per i residenti della provincia di Venezia e per le scuole della provincia, collegate all’importante evento espositivo. La mostra, aperta al pubblico fino al 19 giugno 2005, ha registrato oltre 65.000 presenze ed un grande unanime con-senso da parte della critica che ha apprezzato la qualità dei servizi di accoglienza e la cura degli allestimenti realizzati.Erogazioni nell’esercizio: € 250.000 − Totale erogazioni dal 2004: € 450.000
Mostra “Nono-Vedova”La Fondazione di Venezia ha prodotto e organizzato presso le Sale Apollinee del teatro La Fenice la mostra Nono-Vedova. Diario di bordo. Da “Intolleranza” ’60 a “Prometeo”, aperta dal 13 dicembre 2005 all’8 gen-naio 2006. La mostra ha riproposto, con un nuovo allestimento, l’evento già presentato dal 6 al 12 ottobre 2005 a Roma dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con la Fondazione di Venezia.La mostra ha presentato il lungo sodalizio umano ed artistico di Luigi Nono con Emilio Vedova. L’intento era quello di ricostruire la loro lunga amicizia, attraverso l’esposizione di alcune opere originali, in un percorso attraverso i due periodi più significativi della loro collaborazione professionale, e precisamente: il 1961 per l’opera Intolleranza ’60 e il 1984 per la realizzazione dell’opera Prometeo di Nono, Cacciari, Vedova, Piano, eseguita in prima mondiale alla Biennale dello stesso anno.Il progetto della mostra ha restituito, in maniera articolata tra le diverse discipline, quel clima di fervore culturale che i protagonisti di questa avventura sono riusciti a suo tempo ad instaurare. Grazie al contributo determinante degli Archivi Luigi Nono ed Emilio Vedova è stata possibile presentare un percorso espositivo esaustivo e per la maggior parte inedito: per l’opera Intolleranza ‘60 sono stati esposti alcuni dei disegni originali realizzati da Emilio Vedova per l’azione scenica, in particolare la scultura in ferro Cancello per Intolleranza ‘60, utilizzata per la messa in scena dell’opera stessa e ora custodita presso l’Archivio Storico della Biennale di Venezia, nonché lettere, spartiti e fotografie originali.Di Prometeo, oltre ai bozzetti originali di Vedova, sono stati esposti gli spartiti di Luigi Nono, le fotografie della costruzione dell’allestimento di Renzo Piano nella chiesa di San Lorenzo a Venezia, tutti progetti e documenti inerenti le fasi di lavorazione di un evento straordinario.Erogazioni nell’esercizio: € 72.000
Agenda VeneziaAgendaVenezia.org è il sito web realizzato nel 1999 dalla società Sistema snc e per volontà della Fondazione aggiornato e potenziato nel 2001, con l’obiettivo di fornire un efficace strumento di informazione sugli eventi culturali di Venezia. Il sito mette in evidenza le categorie di soggetti produttori di eventi, individua i luoghi destinati ad ospitare le diverse manifestazioni e ne analizza l’utilizzo. È un sito bilingue (italiano e inglese), caratterizzato dall’assenza di politiche commerciali.Per il triennio 2004-2006 la Fondazione di Venezia ha avviato una fase di potenziamento e incremento dell’efficienza del sito e delle attività collegate, nell’ambito della sua missione istituzionale di promozione e diffusione culturale a Venezia e nel Veneto. In una prospettiva di sviluppo che prevede l’estensione del territorio di censimento alla provincia di Venezia e l’approfondimento delle iniziative proposte, sono stati attivati rapporti collaborativi con “VeneziaNews”, “Il Giornale dell’Arte” e Fondazione Venezia 2000.Nel 2005 sono stati censiti 1679 eventi nel comune di Venezia e 248 nella provincia. Il sito rappresenta per italiani e stranieri un’importante finestra sui programmi culturali veneziani. Erogazioni nell’esercizio: € 33.600 − Totale erogazioni dal 2001: € 153.305
62 Bilancio di missione
Museo di AltinoLa prossima costituzione di un’associazione è frutto dell’incontro avvenuto ad Altino nel mese di aprile 2005 con i rappresentanti delle istituzioni interessate allo sviluppo del museo archeologico altinate. Nel corso dell’incontro è stata presentato il caso del Museo delle antichità egizie di Torino quale esempio di una Fondazione di partecipazione costituita nel 2004 per la gestione del museo. L’associazione nasce dunque per iniziativa della Fondazione di Venezia e del Comune di Quarto d’Altino con lo scopo di contribuire alla conservazione e valorizzazione dei percorsi culturali di interesse archeologico, ambientale e museale dell’area di Altino. Sarà impegnata, tra l’altro, per promuovere, presso le competenti autorità, la costituzione di una Fondazione per il Museo Nazionale di Altino. L’Associazione opererà in par-ticolare per:− la conservazione e valorizzazione dei percorsi culturali e di interesse archeologico nel territorio del Comune di Quarto d’Altino anche attraverso l’attivazione di collaborazioni con altre associazioni o fonda-zioni operanti per i medesimi scopi;− la conservazione e valorizzazione dei percorsi ciclabili lungo le alzaie del Sile e lungo la via Claudia Augusta− la conservazione e valorizzazione dei percorsi acquei nel territorio del Comune di Quarto d’Altino;− la valorizzazione della storia del territorio;− l’organizzazione del materiale divulgativo sul territorio.Erogazioni nell’esercizio: € 24.580
Polymnia Venezia srlPolymnia Venezia srl, società uninominale a responsabilità limitata della Fondazione costituita nel maggio del 2000, rivolge le proprie attività allo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione e valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali, principalmente nel settore della comunicazione e delle arti visive e nelle discipline correlate.La società possiede due immobili. Il palazzo “Calle delle Schiavine” di cui si è avviata la ristrutturazione nel mese di settembre 2005 – di tale immobile è prevista la cessione al Comune di Venezia, che data la necessitàe vicinanza con il teatro destinerà l’uso alla Fenice per uffici e archivi – e la “Casa dei Tre Oci”, sita nell’isoladella Giudecca, per cui è stata presentata nel 2005, presso la Soprintendenza di Venezia, la richiesta di vin-colo ex lege n.1089/39, e il nulla osta per l’intervento di restauro volto ad ospitare attività legate al mondo culturale veneziano. Le attività culturali svolte da Polymnia sono ora in internet sul sito, creato nel 2005: www.polymniavenezia.it
Di seguito si illustrano le iniziative realizzate dalla società nel corso del 2005:
Progetto europeo Cultura 2000Nell’ambito di Cultura 2000 (programma finanziato dell’Unione Europea, finalizzato a sostenere progetti ed eventi culturali) la società ha predisposto e presentato un progetto denominato Teatro della voce e del canto: dal Manfred di Byron di Carmelo Bene alla ricerca contemporanea sull’espressività multimediale che tra l’altro prevede quale evento d’apertura l’esecuzione al Teatro La Fenice di Venezia del poema sinfonico Manfred di Byron con musiche di Schumann e la voce campionata e digitalizzata di Carmelo Bene.Il progetto prevede numerosi eventi finalizzati a promuovere il dialogo nel settore delle arti e dello spetta-colo e contribuire all’integrazione dei paesi europei.
Valorizzazione di fondi fotografici Polymnia sta avviando un progetto di valorizzazione del patrimonio fotografico di importanti istituzioni veneziane.Il progetto ha come obiettivo la ricerca di sinergie per la valorizzazione economica dei fondi fotografici. In particolare è stato avviata una collaborazione con l’IRE per la promozione e valorizzazione del fondo fotogra-fico De Maria di proprietà della Fondazione di Venezia, e del fondo fotografico Tommaso Filippi di proprietàdi IRE. In programma è il completamento dell’attività di catalogazione di entrambi i fondi con un sistema di armonizzazione degli archivi anche informatici e della schedatura delle opere.
Ricerca artisti De MariaPolymnia segue per la Fondazione il lavoro coordinato dal dottor Giulio Macchi per la valorizzazione del-l’opera degli artisti De Maria (Giacomo, Mario, Fabio e Astolfo) e del loro rapporto con la Casa dei Tre Oci.La ricerca si è concentrata sulla presenza negli archivi (Archivio Correr, Archivio De Maria, Archivio Filippi) di documentazione fotografica delle opere degli artisti veneziani.Nel corso dell’anno 2005 è stata avviata la campagna fotografica delle opere degli artisti De Maria nelle diverse città d’Italia.Totale erogazioni dal 2000: € 1.056.321
63 Programmi e progetti
Mostra “Mestre Novecento. Il secolo breve della città di terraferma”La mostra documenta il rapido processo di crescita e trasformazione della città attraverso l’esposizione di opere, documenti, manufatti, carte originali, immagini. I luoghi collegati ai materiali esposti saranno fruibili nelle sale multimediali. Un database consultabile conterrà la ricerca, elaborata a partire dal 1978 nell’ambito dei corsi sperimentali dell’Istituto Superiore Massari, che ricostruisce le trasformazioni della terraferma attra-verso rilievi e progetti di recupero.Saranno previste conferenze e seminari, visite guidate ai luoghi collegati alla mostra e la possibilità di con-sultare, attraverso la sala multimediale, le schede di documentazione preparate da istituzioni, associazioni ed enti.Utilità e scopo del progetto è di intensificare il processo di sviluppo culturale dell’area urbana della terrafer-ma, valorizzando la natura plurale e multicentrica della città. Il curatore della mostra è l’arch. Giorgio Sarto; il gruppo di lavoro principale comprende inoltre Sergio Barizza, Cesco Chinello, Daniele Resini. Erogazioni nell’esercizio: € 150.000 − Totale erogazioni: € 300.000
Umberto Allemandi Editore: centro di documentazione on-lineAnche nel 2005 è proseguito il progetto di informatizzazione della serie storica di dati conservata presso gli archivi torinesi del “Giornale dell’Arte”.L’iniziativa, regolata da una apposita convenzione, si svilupperà in tre fasi operative:– creazione del sistema di consultazione dell’archivio storico del “Giornale dell’Arte”, digitalizzazione e soggettazione.– definizione delle procedure per la rilevazione, indicizzazione e traduzione in formato elettronico delle informazioni di carattere numerico-quantitativo ricavabili dalle testate della casa editrice e progettazione di rilevazioni periodiche anche attraverso accordi con altri editori e centri di ricerca.– studio e attivazione di un servizio di consultazione e ricerca.Gli obiettivi dei lavori sono quelli di offrire serie storiche di dati, oggetto di richieste frequenti e di difficile soddisfazione da parte dell’editore, a ricercatori, studenti e operatori del mondo della cultura, anche attra-verso il sito web e di creare un sistema di raccolta e organizzazione di dati destinati a essere diffusi even-tualmente anche attraverso la creazione di una collana editoriale apposita.Affrontata la fase di definizione ed attivazione del sistema di digitalizzazione e stabilita la procedura di rileva-zione delle informazioni, una prima attività di catalogazione è avvenuta, nel corso di un bimestre di lavoro, per quasi 11.000 articoli su 76 numeri de “Il Giornale dell’Arte” analizzati. Quasi 7.000 sono state le pagine digitalizzate, 6.000 quelle rielaborate con sistema di lettura informatico OCR.Erogazioni nell’esercizio: € 86.690 − Totale erogazioni dal 2004: € 158.690
Il “Museo virtuale di Venezia” dalle origini all’OttocentoIl progetto nasce su iniziativa della Fondazione, come prosecuzione del progetto di ricerca relativo a opere e collezionisti tra Cinque e Settecento nelle collezioni patrizie, realizzato nel biennio 2003-2004. Intende offrire uno studio organico sul collezionismo veneziano in età moderna, capace di chiarire le dinamiche di sviluppo delle raccolte e di ricostruire la provenienza delle opere d’arte. La ricerca coordinata da Stefania Mason, professore ordinario di storia dell’arte all’Università di Udine, tramite lo spoglio di documenti archivistici di diversa natura (inventari, testamenti, epistolari, diari, carteggi ecc.) e l’analisi delle fonti, intende:– fornire uno strumento utile per le indagini sul collezionismo e sulle provenienze delle opere d’arte vene-ziane a studiosi, direttori di musei, organizzatori di mostre ecc.– ampliare la conoscenza relativa al fenomeno nella sua complessità, alle categorie sociali coinvolte e alle diverse tipologie. – analizzare i meccanismi di mercato.– ricostruire, ove possibile, i diversi passaggi di proprietà delle opere, partendo dalle fonti documentarie e bibliografiche e i percorsi della dispersione.I progressi compiuti e i risultati raggiunti saranno resi noti attraverso una collana editoriale in tre volumi pubblicata da Allemandi, la creazione di un cd-rom, l’organizzazione di due incontri annuali (per il triennio 2005-2007) e di una giornata di studi alla presenza di studiosi nazionali ed europei (nel 2008) da realizzare con la collaborazione della Fondazione Venezia 2000 e l’organizzazione di una mostra sul collezionismo veneziano da allestire presso una prestigiosa sede cittadina.Il materiale ad oggi raccolto è già consultabile gratuitamente dagli studiosi di tutto il mondo attraverso il Getty Provenance Index con il quale è stata stipulata una convenzione. Getty fornisce il software utile alla registrazione dei dati raccolti e la possibilità di consultazione attraverso il proprio portale. Garantisce inoltreopportunità di periodici incontri tra il gruppo di lavoro italiano e gli esperti del Getty Research Institute.Erogazioni nell’esercizio: € 43.500
Beni e attività culturali – Ricerca e promozione
64 Bilancio di missione
Innovazione e ricerca nella media impresa venetaConsiderato l’interesse della Fondazione di Venezia per l’avvio sul territorio di una società finalizzata al tra-sferimento tecnologico, nel 2005 è stato avviato uno studio di fattibilità realizzato dal Centro di ricerca Tedis della Venice International University.Lo studio di fattibilità è orientato a:1) identificare il contesto istituzionale e di mercato della nuova entità con particolare attenzione alla realtàeconomica di Venezia e del Veneto;2) valutare il possibile posizionamento competitivo rispetto a quanto emerso nel punto precedente;3) identificare e quantificare gli elementi costitutivi di un business plan sostenibile nel breve (un anno) e nel medio periodo (tre anni).Dal punto di vista delle attività la ricerca si sviluppa in due fasi:fase 1: analisi del contesto istituzionale e di mercato;fase 2: analisi quantitativa funzionale alla redazione del business plan.Le attività di ricerca proseguiranno anche nei primi mesi del 2006.Erogazioni nell’esercizio: € 120.000
Consorzio Venezia Ricerche Il Consorzio Venezia Ricerche ha sede a Venezia (Marghera) presso il Parco Scientifico Tecnologico VEGA. Nel corso del 2005, secondo la propria missione in collaborazione con i consorziati, ha realizzato studi e progetti di ricerca nell’ambito delle tematiche d’elezione: scienze e tecnologie ambientali, beni culturali, nuovi materiali e studi diversi. In particolare si evidenziano:– in ambito Scienze e tecnologie ambientali: MODELKEY, progetto centrato sullo sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni (DSS), per le politiche di gestione della contaminazione in acque dolci e marine su scala europea. – in ambito Beni culturali: si è consolidata l’attività di studio per la Valutazione di Impatto Archeologico realizzata in diversi contesti, sia in ambiente terrestre che di transizione marino-costiero. – in ambito Nuovi materiali: progetto TINA, Tecnologie Innovative su Nanocompositi polimerici; progetto Particle Risk che ha l’obiettivo di valutare l’esposizione ambientale e condurre l’analisi di rischio umano associato all’esposizione di nuove nanoparticelle generate dalle tecnologie emergenti.Studi diversi: progetto Sistema di previsioni di marea, che ha l’obiettivo di definire gli strumenti matematici più idonei alla costruzione di un nuovo modello predittivo delle maree per la città di Venezia.Infine, nel 2005 è stato dato avvio, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, a due dottorati di ricerca: Rischio ambientale e salute umana e Tecnologie di bonifica di siti inquinati.Il professor Luciano Olivotto rappresenta la Fondazione di Venezia nel consiglio d’amministrazione dell’en-te, mentre l’ingegner Massimo Lanza partecipa ai lavori del comitato tecnico scientifico.Erogazioni nell’esercizio: € 5.000 − Totale erogazioni dal 1993: € 116.590
Istituto di Ricerche sulla Pubblica AmministrazioneL’Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione è un’associazione senza fini di lucro fondata nel 2004, con sede a Roma, che si propone di contribuire allo sviluppo delle attività di ricerca in scienze amministra-tive e di sostenere la formazione post-universitaria per studiosi e funzionari pubblici. La Fondazione di Venezia ha sostenuto il progetto di ricerca, della durata complessiva di due anni, sul tema “Le reti finanziarie dei regolatori finanziari”.La fase iniziale della ricerca è stata finora dedicata ad una prima esplorazione del campo di indagine, al fine di circoscriverlo e di individuare al suo interno le tematiche da approfondire.Un’attenzione particolare è stata rivolta all’analisi delle implicazioni che le nuove formule di regolazione possono avere nei riguardi dell’organizzazione e del funzionamento delle fondazioni bancarie.Partecipano ai lavori: Basel Committee on Banking Supervision (BCBS), International Organisation of Securities Commissions (IOSCO), International Association of Insurance Supervisors (IAIS), le istituzioni finanziarie internazionali (Banca Mondiale, Fondo Monetario), l’International Accounting Standard Board (IASB) e l’International Federation of Accountants (IFAC). Erogazioni nell’esercizio: € 15.000
Addetti scientifi ci delle ambasciate d'ItaliaBando per la raccolta di progetti presentati dagli addetti scientifici presso le ambasciate d’Italia, volti a favo-rire lo scambio di scienza e tecnologia da e per il mondo a favore dell’economia del Veneto.La Fondazione, in collaborazione con il Ministero per gli Affari Esteri, e la Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, ha elaborato un bando per affidare alla rete di addetti scientifici delle ambasciate italiane all’estero il compito di individuare, con progetti specifici, le forme più opportune
Ricerca applicata
65 Programmi e progetti
per la promozione e il trasferimento, dall’Italia all’estero e viceversa, di esperienze produttive o di ricerca di particolare significato tecnologico per il Veneto.Nel 2004 è stata emanata la terza edizione del bando, con caratteristiche analoghe a quello precedente. Sono pervenuti 8 progetti, valutati da una commissione di esperti designati dalla Fondazione, dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale e da un esperto esterno. I due premi previsti dal bando, ciascuno del valore di 25.000 euro, sono stati assegnati a:1) prof. Vincenzo Dovì, Addetto scientifico a Berlino per il progetto “Advandigest” relativo allo smaltimento di rifiuti solidi urbani e industriali;2) prof. Federico Ferrini, Addetto scientifico a Ginevra per il progetto di collaborazione tra Tecnomare e CERN per lo studio e la realizzazione di un rilevatore sottomarino di neutrini nel mar Mediterraneo.Nel 2005 si è lavorato per una nuova impostazione del bando e per una più adeguata valorizzazione dell’ini-ziativa. La nuova edizione del bando è prevista per il 2006.Erogazioni dal 2000: € 315.265
66 Bilancio di missione
European Foundation Centre, BruxellesÈ una associazione internazionale indipendente che promuove fondazioni grant making e finanziatori privati in Europa. Fondata nel 1989, oggi conta 200 soci e 50.000 organizzazioni collegate in 42 nazioni.Tra le finalità rientrano, oltre alla rappresentanza degli interessi degli associati nelle istituzioni dell’UnioneEuropea e presso alti organismi internazionali, anche:− assistenza e promozione alla partecipazione di progetti comuni, mediante utilizzo di fondi comunitari;− collaborazione con altre organizzazioni non profit extra europee per favorire lo scambio di esperienze e informazioni;− fornire documentazione sulle diverse fondazioni operanti in Europa e sulle organizzazioni non profit a livello internazionale.La Fondazione vi si è associata a partire dal 1999.Erogazioni nell’esercizio: € 10.000 − Totale erogazioni dal 1999: € 44.240
Acri, RomaCostituita nel 1912 l’Acri è un’associazione volontaria, apolitica, senza fini di lucro. È l’organo di rappresentanza collettiva delle Casse di risparmio e delle Fondazioni di origine bancaria. Al fine di agevolare gli associati al conseguimento delle finalità istituzionali, alla salvaguardia del proprio patrimonio e allo sviluppo tecnico ed economico, ne promuove la tutela degli interessi generali.La Fondazione vi si è associata a partire dal 1992.Erogazioni nell’esercizio: € 28.000 − Totale erogazioni dal 1992: € 432.231.030
Assifero, MilanoCostituita nel 2003 raggruppando fondazioni private di erogazione, enti, organizzazioni operanti nel non profit, ha il compito di affermare l’identità di queste realtà nel settore, di promuoverle e di sostenerle, agevo-lando lo scambio di esperienze tra le stesse, intraprendendo azioni comuni in ambito legislativo per creare un ambiente favorevole, sviluppando i rapporti con l’Europa.A rappresentare la Fondazione nel Consiglio Nazionale vi è il direttore, ingegner Massimo Lanza.Erogazioni nell’esercizio: € 3.000
Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, VeneziaLa Fondazione, in collaborazione con l’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, con sede in Venezia, ha avviato un progetto decennale per l’edizione di alcuni registri del Senato veneziano. La pubblicazione delle delibere miste del Senato, l’organo deliberativo più importante dello Stato di Venezia dal XIII secolo alla fine della Repubblica marciana, permette una conoscenza più approfondita della storia non soltanto veneziana, ma anche europea e levantina del Trecento. Il progetto ha come obiettivo la pubblicazione di venti registri, dal XVII (1335) al XXXVI (aprile 1377-settembre 1381), che costituiscono una delle massime raccolte di serie storico-documentarie a livello internazionale.Erogazioni nell’esercizio: € 36.152 − Totale erogazioni dal 2000: € 216.912
Associazione Civita, RomaCostituitasi nel 1988, l’associazione Civita ha lo scopo di valorizzare il patrimonio storico, artistico ed ambientale, attraverso la tutela e le più appropriate forme di utilizzazione e comunicazione. Ha maturatouna notevole esperienza nella promozione del patrimonio culturale italiano, rappresentando oggi uno degli operatori più qualificati nell’ideazione, sviluppo e realizzazione di attività culturali complesse. L’associazione mette la propria professionalità a disposizione delle aziende che la sostengono, garanten-do loro un supporto personalizzato, da un semplice “sportello informativo” gratuito per aspetti fiscali-amministrativi, fino all’assistenza per la realizzazione e gestione degli interventi. La Fondazione è socio di Associazione Civita dal 1999 e il consigliere prof. arch. Antonio Foscari siede nel Consiglio di Amministratore dell’ente.Erogazioni nell’esercizio: € 21.000 − Totale erogazioni dal 1999: € 155.619
Associazione Mecenate 90, RomaMecenate 90, associazione senza scopo di lucro con sede a Roma, svolge dal 1990 attività di consulenza e di assistenza tecnica nei settori della valorizzazione dei beni culturali e dello sviluppo turistico locale. La sua missione è quella di offrire servizi alla Pubblica Amministrazione per favorire processi di innovazione orga-nizzativa e gestionale, di partenariato pubblico-privato, di sviluppo locale partecipato. È specializzata nella realizzazione di studi di fattibilità per individuare modelli di gestione applicabili ai beni culturali, nell’elabo-
Strumenti di rappresentanza
67 Programmi e progetti
razione di piani integrati per lo sviluppo turistico-culturale di territori su scala provinciale e subprovinciale e nella redazione di piani strategici per lo sviluppo turistico di città d’arte. Svolge inoltre attività formativa ed editoriale, organizzando anche convegni, seminari ed eventi di carattere culturale.La Fondazione di Venezia è socio di Mecenate 90 da marzo 2004.Il consigliere della fondazione prof. Cesare Mirabelli è membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione.Erogazioni nell’esercizio: € 15.500 − Totale erogazioni: € 60.500
Ateneo Veneto, VeneziaDal 1995 la Fondazione collabora con l’Ateneo Veneto, una delle più antiche istituzioni culturali veneziane, che si offre come punto di riferimento per numerosi momenti di elevato carattere culturale. L’Ateneo nasce con lo scopo di cooperare al progresso e alla divulgazione delle scienze, delle arti e della cultura, in ogni loro manifestazione, con particolare attenzione alle esigenze e agli interessi di Venezia e dell’area veneta. L’istituzione opera nel territorio anche attraverso il suo Archivio Storico e la sua prestigiosa Biblioteca. Quest’ultima è stata recentemente oggetto di un profondo rinnovamento, avviato anche grazie al contributo della Fondazione di Venezia, al fine di valorizzare il materiale di pregio e di renderlo accessibile al maggior numero possibile di persone. La riorganizzazione dei 40.000 volumi e delle modalità di accesso ha permesso alla Biblioteca di divenire un preciso punto di riferimento, assumendo compiti specialistici e una posizione specifica all’interno del panorama bibliotecario dell’area veneta.Il contributo assegnato per l’anno in corso prevede, inoltre, di sostenere gli interventi di recupero e restauro delle tele dell’Aula Magna e dei marmi dell’Ateneo.Erogazioni nell’esercizio : € 55.000 − Totale erogazioni: € 1.092.538
Fondazione Antonio Colluto, PortogruaroLa Fondazione Colluto nasce con lo scopo di incoraggiare e premiare le attività di ricerca archeologica e storica nell’agro di Julia Concordia, per onorare la memoria del generale Antonio Colluto, fondatore e pre-sidente del Gruppo Archeologico del Veneto Orientale.Fiore all’occhiello della Fondazione è l’organizzazione del “Premio Colluto” a favore di uno studio di arte, storia e archeologia preromana, romana e medioevale inerente il territorio del Veneto Orientale. Il regolamento della Fondazione prevede inoltre la pubblicazione dell’Album, una collana nata in seno alla Fondazione stessa, stampata a cadenza annuale. La Fondazione pubblica anche un bollettino a cadenza semestrale.La Fondazione di Venezia, nell’intento di valorizzare il patrimonio archeologico, storico e ambientale del Veneto Orientale, sostiene l’attività della Fondazione Colluto dal 1994. In particolare, nel 2005, ha delibe-rato un contributo straordinario per il progetto di “Restauro degli affreschi delle Terme romane di Iulia Concordia conservati nel Museo Nazionale Concordiense di Portogruaro”. Il materiale concordiense è di estremo interesse, perché rappresenta una delle rare testimonianze, nell’Italia settentrionale, di pitture con soggetti figurati di ampie dimensioni (megalografia con atleti). Il progetto prevede la pubblicazione di un volume sulla decorazione parietale delle terme di via Claudia.Erogazioni nell’esercizio: 20.000 − Totale erogazioni dal 1994: 125.993
Fondazione Adriano Olivetti, RomaLa Fondazione Adriano Olivetti è nata nel 1962 per raccogliere l’eredità dell’impegno civile, sociale e politico di Adriano Olivetti. Il suo scopo è promuovere, sviluppare e coordinare iniziative culturali di istituti, enti e privati dirette a realizzare il progresso sociale dei cittadini. È attiva attraverso un’intensa attività editoriale di seminari e convegni, di promozione di studi e ricerche sui temi delle politiche pubbliche ed istituzionali e dei problemi sociali e culturali. Provvede inoltre alla conservazione del suo Archivio Storico che raccoglie l’Archivio di Adriano e Camillo Olivetti, oltre a fondi provenienti da donazioni.Dal 2005 la Fondazione di Venezia collabora alle attività della Fondazione Olivetti.La Fondazione ha inoltre sostenuto l’iniziativa NowHere Europe, realizzata dal 10 giugno al 12 luglio nella sede del Laboratorio Scientifico della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano che è stata tra gli eventi collaterali della 51° Biennale di Venezia. A partire da un’indagine diretta sul campo, esso ha prodotto un ciclo di tre documentari, una pubblicazione dal titolo Il luogo (non) comune. Arte, spazio pubblico ed estetica urbana in Europa e una mostra che raccoglie materiale di documentazione sui progetti selezionati.Erogazioni nell’esercizio: € 30.000
68 Bilancio di missione
Urbanpromo2005 – Tavola rotondaL’iniziativa “Urbanpromo2005. Evento di marketing urbano - 2ª edizione” si è svolta a Palazzo Cavalli Franchetti dal 16 al 19 novembre 2005. Organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, da URBIT, Urbanistica Italiana srl, si è articolata in quattro giornate di convegni, incontri, colloqui e una mostra su progetti e opportunità di investimento. L’evento si è proposto di far crescere in Italia la cultura della fattibilità urbanistica, economica e ambientale dei progetti di trasformazione urbana, migliorando i processi di pianificazione e progettazione.All’interno del progetto Urbanpromo2005, la Fondazione di Venezia ha contribuito all’organizzazione della tavola rotonda sul tema “Le Fondazioni bancarie per lo sviluppo locale: esperienze a confronto”, svoltasi sabato 19 novembre. All’incontro hanno partecipato i presidenti di otto fondazioni bancarie (tra gli altri Giuseppe Guzzetti, Gianfranco Pittatore, Fabio Roversi Monaco, Mario Nuzzo). Argomento del dibattito sono state le nuove opportunità di investimento immobiliare offerte alle fondazioni bancarie. Dal 2004 infatti, un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze conferma la possibilità di un investimento – non solo strumentale – in edilizia. Dunque da più di un anno le fondazioni possono legittimamente operare anche nel settore immobiliare, seppure nell’ambito di un tetto patrimoniale, e di tale opportunità esse cominciano a fare utilizzo proprio in quest’ultimo periodo con l’avvio di alcune iniziative di cui è apparsa notizia sulla stampa.Erogazioni nell’esercizio: € 12.000
69 Programmi e progetti
Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bandoA partire dal 1998, la Fondazione ha avviato la procedura di selezione di progetti e iniziative tramite i bandi al fine di garantire una modalità erogativa trasparente e accessibile a qualsiasi ente intendesse chiedere un supporto economico per tradurre in realtà idee progettuali. A tale scopo nel 2005 la Fondazione ha emanatodue bandi suddivisi per ambito d’intervento come segue:– Bando 1-2005 Promozione attività socioculturali;– Bando 2-2005 Istruzione.Le iniziative ammesse alla partecipazione ai bandi rientrano nei settori previsti dallo Statuto della Fondazione, la selezione e l’esclusione delle richieste avviene in considerazione dei criteri definiti dalla commissione di lavoro e approvati dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione e resi pubblici dai bandi. Per la valutazione dei progetti selezionati e ammessi ai bandi, la Fondazione ha elaborato, tramite un’apposita commissione, dei criteri di base ai quali sono stati attribuiti dei punteggi. Il contributo assegna-to a ciascun ente è stato calcolato proporzionalmente al punteggio raggiunto.Attraverso questa modalità la Fondazione ha erogato, nel 2005, complessivamente 505.469,50 euro, deri-vanti da un finanziamento di 291.850 euro per progetti afferenti al Bando 1-2005, e di 213.619,50 euro per progetti afferenti al Bando 2-2005.Nel corso del 2005 sono pervenute agli uffici della Fondazione 190 richieste di partecipazione ai due bandi.
Area di provenienza
Venezia Città 57 30%
Venezia Estuario 16 8%
Mestre Terraferma 61 32%
Miranese e Riviera del Brenta 36 19%
Veneto Orientale (Sandonatese) 20 11%
Totale 190 100%
Fra le 190 richieste pervenute sono stati selezionati 47 progetti ai quali è stato erogato un importo medio pari a 10.755 euro, 94 (49%) richieste sono state respinte e 49 (26%) sono state ammesse alla selezione e sono state valutate alla luce dei criteri deliberati dal Consiglio di Amministrazione ma non hanno ottenuto un punteggio tale da permettere loro di ottenere un contributo. Complessivamente il 25% delle richieste pervenute ha ottenuto un finanziamento.La seguente tabella evidenzia l’andamento delle richieste pervenute nel corso del 2005.
Andamento delle richieste
Settore d’iniziativa Pervenute Finanziate Non ammesse Respinte Importi assegnati %
Promozione di attività socioculturali 113 26 39 48 € 291.850,00 58
Istruzione 77 21 10 46 € 213.619,50 42
Totale 190 47 49 94 € 505.469,50 100
Erogazioni a sfondo sociale ed economico
70 Bilancio di missione
Elenco degli enti assegnatari tramite i bandiPer completezza di informazioni si riporta l’elenco delle 47 iniziative progettuali finanziate dalla Fondazioneper mezzo delle due edizioni del Bando 2005 realizzate nel territorio della provincia di Venezia.
Importo deliberato €
Associazione Barchetta Blu VeneziaLaboratori di inglese dinamico per bambini
15.000
Associazione Capella Ducale Venetia VeneziaSpettacolo musicale “Ludus elementorum: danzare l’amore”
13.000
Associazione Circolo Sarcilotto Dolo“Nonno informatico”- Corsi di informatica e WEB per anziani
15.000
Associazione culturale Amici della Danza Chirignago“Mi invento una fiaba”: corsi di propedeutica alla danza e alle arti espressive in genere
10.000
Associazione culturale Cinemarte MargheraRassegna cinematografica affiancata alla “62ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia”
5.000
Associazione culturale Città Sonora Mestre“Forte dei Folli” - performances teatrali e musicali al Forte Marghera
5.000
Associazione culturale Compagnia Teatrale Muranese Murano“Circolare in Isola: appuntamenti estivi a Murano” II Edizione - Spettacoli teatrali, musicali e cinematografici
12.000
Associazione culturale Diapason & Naima Quarto d’Altino“Progetto microSUONI: Altino - Pachino”: laboratori artistici di interscambio musicaleper le classi medie di Quarto d’Altino e Pachino (CT)
6.500
Associazione culturale di danza e teatro Kairòs Venezia“Tecnica - Espressione - Coreografia”: corso di formazione alla danza contemporaneaper ragazzi
5.000
Associazione culturale Esodo MestreGli anziani “Testimoni - Attori della memoria”: corso di teatro e musica per anziani
15.000
Associazione culturale Festival Galuppi e della musica del Settecento Venezia“I luoghi di Baldassarre”: rappresentazioni di opere, musica da camera, concerti e recitals
15.000
Associazione culturale Italo-Francese Venezia“Son nom de Venise…” proiezione di film di Marguerite Duras e mostra fotograficadi Hélène Bamberger
15.000
Associazione culturale Italo-Tedesca VeneziaCorsi di lingua tedesca per anziani over 60
15.000
Associazione culturale La Corte dei Miracoli Venezia“Azione ardente della memoria. Il ricordo nel mito di Orfeo” - spettacolo teatrale rappresentato in tre spazi non teatrali diversi
15.000
Associazione culturale Musica Sì S. Donà di Piave“Acustica - Unplugged experience festival” 2005 - esibizione di artisti che proporranno musiche di ogni genere eseguite in “acustico” presso il Parco della Scultura in Architettura di San Donà di Piave
12.500
Associazione culturale nazionale e internazionale Mario Del MonacoLido di Venezia“XXIV Festival Internazionale del Veneto Gondola d’oro 2005” - Spettacolo musicalecon grandissimi ospiti nazionali ed internazionali
15.000
Associazione culturale Peter Pan Cavallino-Treporti“Giochi con me, nonno?”: laboratori artistici ed espressivi su repertori popolaridi tradizione orale realizzati dai bambini assieme agli anziani
6.000
Associazione culturale Questa Nave MargheraSpettacolo teatrale tratto dal racconto “La distruzione di Kreshev” di Isaac Singer
7.000
Associazione culturale Riviere Mirano“Delizie intorno alla Brenta” - mostra di opere di scultori contemporanei collocatenelle ville della Riviera del Brenta
10.000
71 Programmi e progetti
Importo deliberato €
Associazione culturale Srazz Favaro Veneto“Tam Tam: suoni e culture dal mondo” - manifestazione estiva sulla Riviera del Brentache offre musica, spettacoli dal vivo, teatro, danza e cabaret
15.000
Associazione culturale Sumo Venezia“Progetto Tecnononni”: corsi di informatica per anziani
10.116
Associazione culturale Teatro dei Pazzi S. Donà di Piave“Teatro delle frazioni” - spettacoli teatrali popolari vicini alla cultura veneta,rappresentati in alcune frazioni di San Donà di Piave
15.000
Associazione culturale Teatro Idea MestreIV Edizione di “Gusto Forte” - spettacoli di teatro di ricerca, danza e musica a Forte Trona Marghera
5.000
Associazione culturale Tecnopolis Lidra Venezia“Festival Redentore ettnic@ 2005” - spettacoli teatrali e concerti
15.000
Associazione culturale Village Mestre“Marghera estate Village 2005” - concerti dal vivo, spettacoli di cabaret e danza
10.000
Associazione di promozione sociale Il Portico Dolo“Partecipando” - serata concerto per otto gruppi emergenti ed esposizione delle opere vincitrici il concorso regionale “Giovani: arte visiva e pensieri in libertà: i giovani del Veneto visti attraverso un obiettivo, racchiusi in un pensiero
5.000
Associazione La Bacchetta Magica Venezia“Venezia Gospel Festival”: concerti di musica gospel con cori ospiti nazionalied internazionali
12.000
Associazione Laboratorio per La Comunicazione dell’Arte Contemporanea Venezia“ComunicAzione Giovane”: laboratori artistici multimediali per giovani
13.030
Associazione Lesioni Spinali La Colonna MiranoSpettacolo Musicale “Terzo Tempo Party”
5.000
Associazione Musicale Banda Cittadina di Mirano Mirano“Educazione alla musica e alla pratica strumentale dei giovani”: corsi di propedeuticaper bambini dai 4 ai 7 anni
5.000
Associazione Nuova Icona Venezia“Reaction” - Festival di performances di dieci noti artisti europei
15.000
Associazione per la promozione della cultura latino americana in Italia Marghera“Incontri” - dieci giorni di cinema, teatro e cultura latino-americanaalla Filanda “Romanin Jacur” di Salzano
12.600
Associazione sportiva dilettantistica Venice Canoe & Dragon Boat Venezia“Conoscere Venezia dall’acqua”: corsi di dragon boat per ragazzi
6.000
Associazione Sportiva Favaro 1948 - Onlus Favaro VenetoCorsi di calcio rivolti ai giovani delle scuole primarie e secondarie del territorio
10.000
Associazione sportiva Pallacanestro Eraclea Eraclea“Progetto scuola”: lezioni di minibasket per le classi elementari
13.573,50
Associazione Up Sport-Veneto Mestre“Sport, natura e storia”: corsi di canottaggio, vela e voga veneta per ragazzi abilie diversamente abili
10.000
Circolo Arci Giuseppe Di Vittorio Campolongo Maggiore“Cinema sotto le stelle” - proiezione di pellicole cinematografiche,alcune delle quali affronteranno il tema dell’integrazione sociale tra le culture
15.000
Consorzio fra Cooperative Sociali Impresa Sociale Mestre“Mabilia Zero-Moti” - prima rassegna di teatro danza e teatro socialepresso il Teatro Mabilia di Mestre
14.500
Consorzio Regionale per le Manifestazione e le Mostre dell’Artigianato DoloRappresentazione dell’opera “Le Nozze di Figaro” di Mozart e realizzazione del Concertodi Gala dei vincitori del Concorso Internazionale Voci Nuove della Lirica “G.B Velluti”
15.000
Cooperativa sociale Giuseppe Olivotti Mira“Akwaba 2005”: laboratori artistici per figli di cittadini immigrati nel territoriodella Riviera del Brenta
11.000
72 Bilancio di missione
Importo deliberato €
Istituto Tecnico e Professionale Luzzatti-Gramsci MestreECDL : corsi di informatica per conseguire la patente europea del computer
14.000
Istituto Statale d’Arte Venezia“Corso di scrittura cinematografica, ripresa e montaggio”: corso strutturatoin diverse fasi cui parteciperanno sia giovani che anziani
6.400
Parrocchia dei Santi Giacomo e Cristoforo Robegano“Estate di più” – concerti musicali e rappresentazioni teatrali
8.000
Piccola Società Cooperativa Sociale Terre in Valigia Mestre“A Tuttotondo”: servizio di doposcuola tramite laboratori artistici per ragazzi,finalizzati allo sviluppo della manualità e delle capacità artistiche
7.000
Società Cooperativa Sociale La Famiglia Mestre“Fuori tutti” - spettacoli all’aperto dei gruppi artistici giovanilidel Centro Multidisciplinare Laguna
5.250
Società Sportiva Dilettantistica Junior Rugby Venezia Mestre Favaro Veneto“A, B, C del Rugby - lo sport incontra la scuola”: corsi di rugby per gli alunnidelle scuole medie inferiori e superiori
15.000
Venezia Runners - Atletica Murano MuranoCorsi di avviamento all’atletica leggera
5.000
Fondazioni comunitarieLa Fondazione di Venezia ha intrapreso nel 2000 il progetto che ha portato alla nascita di due fondazioni comunitarie nella zona del Portogruarese e nell’area Clodiense. Si tratta di fondazioni di secondo livello che hanno per scopo la promozione sociale e lo sviluppo delle risorse umane; favoriscono la cultura della donazione e si propongono il miglioramento della qualità della vita della comunità di riferimento.Le fondazioni locali istituite nel territorio provinciale sono:– la Fondazione Santo Stefano di Portogruaro;– la Fondazione della Comunità Clodiense.Lo scopo della Fondazione di Venezia è di creare istituzioni autonome che attraverso gli utili del propriopatrimonio propongano e gestiscano in loco progetti di carattere culturale, sociale e artistico. Il coinvolgi-mento diretto e la responsabilizzazione della comunità e delle autorità pubbliche locali sono una garanzia affinché le iniziative realizzate corrispondano alle esigenze del territorio.La Fondazione Santo Stefano e la Fondazione della Comunità Clodiense hanno un proprio Statuto e sono gestite da un Consiglio di Amministrazione i cui consiglieri sono scelti tra i rappresentanti delle più impor-tanti categorie sociali ed economiche della zona (due sono nominati dalla fondazione madre in qualità di ente fondatore).Il carattere innovativo di questo progetto consiste nella sfida che la Fondazione di Venezia ha lanciato alle due fondazioni comunitarie. I finanziamenti per il consolidamento del patrimonio e per la realizzazione dei progetti devono essere raccolti dal territorio grazie all’organizzazione di molteplici attività: campagne di fund raising, diffusione della cultura della donazione e realizzazione di eventi che coinvolgano la comunitàcreando una rete di relazioni e un rapporto di reciproca fiducia.La Fondazione di Venezia, oltre ad offrire supporto e assistenza alla gestione delle attività, si è impegnata a contribuire al consolidamento del patrimonio e all’attività di grant making, in rapporto paritario a quanto raccolto dall’istituzione locale sul territorio, nei primi anni di vita delle fondazioni.La Fondazione di Venezia, nella seduta del Consiglio di Amministrazione dell’11 aprile 2003, ha definito un modello di riferimento e ha costituito un fondo per il sostegno delle attività effettuate dalle fondazioni locali.Per far fronte agli impegni statutari, concordati con la Fondazione di Venezia, le fondazioni comunitarie dovranno:– incrementare il patrimonio iniziale messo a disposizione dalla Fondazione di Venezia organizzando campa-gne per la raccolta fondi. Ogni euro raccolto a questo scopo nel territorio nei prossimi anni verrà “raddop-piato” dalla Fondazione di Venezia (limitatamente a un importo complessivo di 1.033.000 euro);– impiegare gli utili del patrimonio per realizzare progetti legati ai bisogni del territorio;– raccogliere fondi dalla comunità locale per il fi nanziamento parziale di progetti, presentati di anno in anno da enti e associazioni no profi t del territorio a seguito di appositi bandi.Pertanto, anche per la realizzazione di iniziative, la Fondazione di Venezia sostiene le fondazioni comunitarie con un contributo pari al 50% del costo totale, subordinato alla raccolta fondi realizzata sul territorio e non superiore a 155.000 euro all’anno.
73 Programmi e progetti
Fondazione Santo Stefano, PortogruaroLa Fondazione Santo Stefano ha sede a Portogruaro ed è stata costituita il 19 dicembre 2000. Si propone di dare concretezza ai principi di solidarietà, sussidiarietà e responsabilità sociale, favorendo la cultura della donazione e stimolando una maggiore consapevolezza delle potenzialità e necessità della comunitàportogruarese che comprende i comuni di Annone Veneto, Caorle, Cinto Caomaggiore, Concordia, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, Santo Stino di Livenza e Teglio Veneto (89.570 abitanti).La Fondazione locale ha avviato il suo programma di attività nel 2001, attivandosi sul territorio di riferimento sia per incrementare il patrimonio iniziale (516.000 euro erogati dalla Fondazione di Venezia per lo start- up), sia per attrarre risorse a favore di iniziative progettuali. Tra le attività di maggior rilievo poste in essere dalla Fondazione Santo Stefano emergono:– nel 2000 l’intervento per l’avvio del Polo universitario di Portogruaro;– nel 2001 il sostegno all’organizzazione Special Olympics Italia Onlus per la realizzazione di una serie di attività a favore dello sport dilettantistico svolto da soggetti portatori di handicap mentali.Negli anni successivi – dal 2002 al 2004 – le attività della fondazione sono state scandite dall’emanazione di bandi di evidenza pubblica rivolti agli enti no profi t del territorio. Tali bandi attraverso il meccanismo delle erogazioni sfi da, hanno consentito – nell’arco del triennio – la realizzazione di 60 iniziative nei settori della solidarietà sociale, della conservazione dei beni culturali e della tutela ambientale.Grazie al meccanismo della sfi da sono stati gli stessi enti e le organizzazioni no profi t a proporre iniziative per le quali la Fondazione madre ha apportato un contributo fi nanziario limitato a 155.000 euro annuali e proporzionale a quanto raccolto dalla collettività.Si inseriscono in questo contesto anche i bandi n. 6 e n. 7 promossi nell’anno 2005. Il primo ha consentito la realizzazione di 14 progetti a favore della conoscenza, tutela, promozione e valorizzazione del territorio del portogruarese. Di seguito si riporta l’elenco delle iniziative.
Bando 6
Parrocchia di San Giorgio Martire Teglio VenetoRestauro di un crocifisso ligneo del XVI secoloFondazione Collegio Marconi PortogruaroIntervento per il restauro e la valorizzazione della biblioteca antica del CollegioParrocchia San Giusto GruaroRestauro degli affreschi della Chiesa di Santa Elisabetta di BoldaraISIS. Luzzato PortogruaroProgetto “Una storia di carte”Parrocchia San Tommaso Apostolo BagnaraInterventi per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio degli organi musicaliComune di Cinto CaomaggioreStoria della comunità di SettimoGruppo Promozione Salute Esserci PortogruaroPubblicazione dell’opera: “Pramaggiore, storia politica ed evoluzione economicadi un piccolo comune del Veneto Orientale dal Dopoguerra ad oggi”Ipsia D’AlessiProgetto formativo “Le vie del Pane”Comune di Annone VenetoRestauro dell’affresco Madonna della PeraComune di PortogruaroTraduzione e pubblicazione del volume di Susan Jacobs ”Fighting with the enemy“Parrocchia di San Zenone Vescovo Fossalta di PortogruaroRestauro di un crocifisso ligneo del XVII secolo della Chiesa Parrocchiale e di una Pala d’altaredel XVI secolo della Chiesa succursale di San Bernardino di FrattaComune di PramaggioreStampa opera sulla Resistenza - “L’eccidio di Blessaglia”Comune di Teglio VenetoXII edizione del premio nazionale di poesia Barbara Zep
Il costo complessivo per la realizzazione di questi progetti ammonta a 236.356 euro, la Fondazione Santo Stefano ha contribuito con un importo pari a 93.880 euro, il rimanente importo è stato reperito dagli enti no profit presso il territorio.
74 Bilancio di missione
Il bando n. 7 ha consentito il finanziamento di ulteriori 19 progetti nel settore della promozione sociale del-l’assistenza alle fasce deboli della popolazione del territorio di riferimento. Seguono nella tabella i dettagli degli interventi realizzati.
Bando 7
Coordinamento Immigrati Sud Mondo onlus Concordia SagittariaProgetto “L’arcobaleno della solidarietà”Università della terza Età PortogruaroPromozione di una migliore qualità della vita per mezzo di attività culturali-formativeAssociazione Arca PramaggioreProgetto di solidarietà nei confronti della popolazione anziana “Vita agli anni”Parrocchia di San Zenone Fossalta di PortogruaroProgetto “Estate serena”Associazione Gruppo Shalom CaorleAttività di gruppoCasa di riposo don Moschea CaorleAcquisto di un’autovetturaIstituto Comprensivo Beltrame San Michele al TagliamentoProgetto “Scuola senza frontiere”Ipsia D’AlessiProgetto “Chi cerca scuola!”Associazione Italiana Leucemia PramaggioreVersi ed immagini per riflettere, ricordare e vivereOratorio Santo Stefano Concordia SagittariaProgetto “Bambini, ragazzi e giovani”Associazione di volontariato don Marcello Labor Fossalta di PortogruaroProgetto per “La valorizzazione della persona”Cooperativa Itaca PortogruaroProgetto “Il ritmo e il corpo”Consorzio Insieme PortogruaroLaboratorio protetto ed attività agricole protetteAssociazione in Famiglia PortogruaroProgetto per garantire un volontariato più efficaceAssociazione Amici del cuore PortogruaroProgetto “Ben-essere”Associazione ANDOS. PortogruaroDopo il tumore al seno…Circolo Didattico San Stino di LivenzaProgetto “Un mondo da scoprire”Gruppo di Solidarietà cintese Cinto CaomaggioreProgetto “Insieme alla famiglia”Associazione banca del Tempo PortogruaroAlzheimer e dintorni
Attraverso il bando n. 7 la Fondazione Santo Stefano ha erogato alle associazioni del territorio 75.410 euro, a fronte di un costo complessivo per la realizzazione delle iniziative pari a 167.320 euro, raccolti sul territorio.Tra le attività di rilievo extrabando poste in essere dalla Fondazione di Portogruaro emerge il sostegno a Portogruaro Campus. La Fondazione Santo Stefano sosterrà con un importo annuale pari 170.000 euro – per il triennio 2005-2007 – il progetto “Avvio, caratterizzazione e consolidamento del corso di laurea inEconomia Aziendale dell’Università Ca’ Foscari presso il polo universitario di Portogruaro”.La Fondazione di Venezia, in qualità di ente fondatore, ha designato due dei 13 membri del Consiglio di Amministrazione della fondazione locale: il dottor Aldo Camponogara e il professor Luciano Olivotto. Totale erogazioni dal 1998: € 1.585.247
75 Programmi e progetti
Fondazione della Comunità Clodiense, ChioggiaLa Fondazione della Comunità Clodiense è stata costituita a Chioggia il 1° ottobre 2001. Lo scopo di tale organizzazione è di promuovere la cultura del dono e della sensibilità ai problemi sociali, rafforzando i lega-mi solidaristici e di responsabilità tra la popolazione che vive e opera nel territorio di Chioggia, Cavarzere e Cona.La Fondazione si propone di svolgere attività di pubblica utilità. Gli ambiti di interesse rispettano le fina-lità statutarie: l’assistenza sociale, la promozione e valorizzazione di attività culturali e di beni di interesse artistico e storico, la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, la ricerca scientifica e ogni altra attività volta a migliorare la qualità della vita della comunità clodiense. Anche l’organizzazione di eventi, studi e ricerche in ambito sociale e naturalistico, ecologico e culturale, finalizzate a favorire la crescita del territorio, rientrano nei settori d’interesse.La Fondazione di Venezia ha commisurato il proprio contributo economico a quanto raccolto nel territorio. Le erogazioni sfida sollecitano l’ente a raccogliere contributi e a ottenere il consenso del territorio di riferi-mento, creando una rete di sviluppo e autovalorizzazione.La Fondazione di Venezia ha stanziato, all’atto della costituzione, un contributo di 516.500 euro finalizzatoalla costituzione del patrimonio, impegnandosi a erogare per la stessa finalità nei prossimi anni un importo di 1.033.000 euro. Nel 2003 e nel 2004 la Fondazione locale si è adoperata a tale scopo, organizzando cam-pagne di raccolta fondi.Negli stessi anni sono stati avviati anche i bandi per la selezione di iniziative col meccanismo della raccolta sfida rivolti agli enti no profit del territorio. Tali bandi hanno consentito nell’arco del biennio 2003-2004 di realizzare 59 iniziative nei settori della solidarietà sociale, della conservazione dei beni culturali e della tutelaambientale.Nel 2005 la Fondazione Clodiense ha emanato i bandi n. 5 e n. 6 riservati a enti no profit che promuovono progetti di utilità sociale nei settori previsti dallo Statuto. Le attività riferite a tali bandi (selezione dei proget-ti, presentazione delle iniziative alla comunità e raccolta fondi presso il territorio) si sono sviluppate nell’arcodel 2005 e si concluderanno nel corso del 2006.Di seguito si riporta l’elenco dei 9 progetti ammessi ai finanziamenti erogati dalla Fondazione Clodiense per il bando n. 5.
Fondazione aiutiamoli a vivere ChioggiaProgetto “Contro gli effetti di Cernobyl”ANNFASS ChioggiaProgetto “Un mezzo per l’integrazione”Associazione Il Sorriso e la Speranza ChioggiaLaboratorio per bambini disabiliAssociazione Italiana Sclerosi Multipla ChioggiaPotenziamento del servizio di neurofisiopatologiaAssociazione Cuore Amico ChioggiaPotenziamento del reparto di CardiologiaAssociazione Emodializzati Scuttari ChioggiaProgetto “Vicini agli emodializzati”Parrocchia della Natività della beata Vergine – Valli ChioggiaAmpliamento delle opere parrocchialiContrada di San Martino ChioggiaProgetto “I canevini … per non perdere la memoria”Comune di ChioggiaProgetto “Libri antichi e manoscritti: storie di una città”
76 Bilancio di missione
Segue elenco completo delle 14 iniziative relative al Bando n. 6
Associazione Gioventù Musicale d’Italia Chioggia31° anni di attivitàBanda Musicale Cittadina ChioggiaProgetto Junior Band Congregazione Suore Maria Addolorata ChioggiaProgetto “Ogni fratello in cuore”P.G.S. Don Bosco ChioggiaRisistemazione a Ca’ PasquaAssociazione Culturale Il Faro ChioggiaBiblioteca aperta al pubblicoAssociazione Gruppi Culturali Città di Chioggia ChioggiaSettimana della culturaCooperativa L’Approdo – Opera Baldo ChioggiaIl laboratorio del lavoro possibileOrchestra Tullio Serafin CavarzereConcerti sinfonico corali per il Natale 2005Parrocchia San Mauro CavarzereRestauro del crocefisso e manifestazione celebrativa per i primi 50 anni del Duomoe della Cappella del CrocefissoCentro Culturale Terzo Millennio ChioggiaRealizzazione di un laboratorio di integrazione per adulti stranieri e nonAssociazione Lirico Musicale Clodiense ChioggiaLaboratorio permanente di teatro musicale per ragazzi e per l’infanziaAssociazio Sportiva Lions Calcio a cinque ChioggiaRealizzazione di eventi sportivi e culturali per l’estate 2005Comune ChioggiaSeconda rassegna goldoniana “Teatro per tutti”Compagnia teatrale i Rusteghi ChioggiaRealizzazione commedia teatrale “Una delle ultime sere di Carnovale”
Si ricorda infine, per quanto riguarda le attività dell’ente, che la Fondazione di Venezia ha messo a dispo-sizione della Fondazione Clodiense un fondo pari a 150.000 euro da destinarsi a progetti particolarmente meritevoli e precedentemente concordati con la Fondazione madre. Per l’anno 2005 sono stati selezionate due iniziative afferenti al settore della valorizzazione e conservazione dei beni culturali:– la realizzazione del portale bronzeo della Parrocchia Santa Maria Assunta di Chioggia;– il restauro dell’antica Torre di Sant’Andrea situata nel cuore di Chioggia e attualmente non agibile da parte del pubblico.La Fondazione di Venezia, in qualità di ente fondatore, ha designato due membri del Consiglio di Amministrazione della fondazione locale: l’avvocato Gianpaolo Fortunati e l’architetto Plinio Danieli. Totale erogazioni dal 1999: € 1.584.796
Benefi ciari istituzionaliLa Fondazione nel corrente esercizio ha stanziato la somma complessiva di 168.000 euro ad alcune figure rappresentative della città e ad alcune istituzioni che si occupano dell’assistenza pubblica e della tutela dei cittadini.Dette erogazioni, finalizzate all’acquisto di beni da destinare a scopi di pubblica utilità, ovvero a consentire elargizioni in favore di soggetti svantaggiati e/o appartenenti alle categorie più deboli, sono state così sud-divise: Patriarca di Venezia, Sindaco di Venezia, Questore di Venezia, Prefetto di Venezia, Comunità ebraica di Venezia, Cooperativa Rio Terà dei Pensieri, Caritas Veneziana, Congregazione Armena Mechitarista,Laboratorio Indagini Criminalistiche, Tribunale per i Minorenni, ULSS 12 Veneziana.Erogazioni nell’esercizio: € 168.000 − Totale erogazioni dal 1994: € 1.085.644
Fondi di intervento genericoLa Fondazione ha deliberato anche nel 2005 la costituzione di un fondo – pari a 150.000 euro – per il soste-gno di iniziative volte al miglioramento della qualità della vita nel territorio provinciale, promosse da asso-
77 Programmi e progetti
ciazioni ed enti operanti nell’ambito culturale e sociale. La Fondazione ha assegnato, fino al 31 dicembre 2005, complessivi euro 70.980 a valere sullo stanziamento totale di 150.000 euro, a fronte del finanziamento di 25 iniziative.
Settore iniziativa numero di iniziative Importi assegnati €
Conservazione e valorizzazionedei beni e delle attività culturali
2 12.500
Ricerca 6 14.500
Istruzione 5 14.000
Sociale 9 24.000
Altro 3 5.980
Totale 25 70.980
Impegno nell’esercizio 150.000
Dismissione di arrediNel corso del 2005 la Fondazione ha destinato alcuni beni mobili non più necessari alle proprie attività ad alcuni enti veneziani senza scopo di lucro. L’Università Ca’ Foscari di Venezia ha utilizzato degli armadi per allestire una piccola biblioteca, la Cooperativa Rio Terà dei Pensieri ha utilizzato alcuni mobili per arredare il laboratorio di legatoria della Casa di reclusione femminile, la Caritas ha distribuito la mobilia a persone bisognose, infine la Cooperativa Realtà di Mestre ha arredato alcune stanze della nuova casa di accoglienzaper persone non autosufficienti inaugurata nel 2005.Erogazioni nell’esercizio: € 19.728
Saluto al Patriarca Marco CèIn occasione della conclusione del suo Patriarcato nel 2002, la Fondazione ha messo a disposizione del Cardinale Marco Cè una erogazione per rendere possibile la continuazione della sua attività pastorale.Erogazioni nell’esercizio: € 21.925
Cooperativa sociale Il CerchioLa Cooperativa sociale Il Cerchio è stata costituita a Venezia nel settembre 1997 con lo scopo di individuare,analizzare e combattere ogni forma di emarginazione, discriminazione e violazione dei diritti civili e sociali nei confronti di singoli, gruppi e comunità, rivolgendo la propria azione principalmente alle problematichedei detenuti ed ex detenuti. Dal 1998 ad oggi sono oltre 250 i soci lavoratori, di cui 200 in pene alternative, transitati all’interno della cooperativa che ha chiesto l’intervento della Fondazione per l’acquisto di alcuni macchinari e attrezzature funzionali al completamento del ciclo produttivo della lavanderia presso il carcere femminile della Giudecca. Nella lavanderia sono occupate attualmente diverse detenute che provvedono al lavaggio e alla stiratura della biancheria dei detenuti e del personale in servizio presso gli istituti di pena veneziani. Grazie al potenziamento dei macchinari si intende rafforzare e ampliare il servizio, acquisendo altro lavoro da committenti esterni privati e pubblici, e occupando un maggior numero di detenute che avranno la possibilità di impegnarsi per un migliore reinserimento nella società.Erogazioni nell’esercizio: € 50.000 − Totale erogazioni dal 2001: € 57.873,43
Fondo San Paolo Etico Venezia Serenissima L’iniziativa, ideata e promossa dalla Fondazione di Venezia e affidata al Gruppo San Paolo IMI, ha come finalità lo sviluppo delle attività di fund raising nell’ambito dei settori di intervento della Fondazione.Si tratta di un fondo con qualificazione etica appartenente alla categoria degli “obbligazionari misti” secon-do la classificazione dell’Assogestioni. Il portafoglio del fondo è formato da una componente di obbligazioni in euro a tasso variabile e a tasso fisso e da una componente azionaria presente per un valore non superiore al 15% del patrimonio.I criteri d’investimento del fondo si basano su principi di natura etica, come per gli altri fondi gestiti dal gruppo.Versando una liberalità all’atto della sottoscrizione, è possibile sostenere attivamente istituzioni e iniziative volte a promuovere e salvaguardare il patrimonio storico, artistico e culturale della città di Venezia; nello specifico le liberalità previste dal fondo sono totalmente devolute, come previsto dal regolamento del fondo, a favore della Fondazione Alti Studi sull’Arte e della Fondazione Teatro La Fenice.All’atto dell’acquisto (che può avvenire presso gli oltre 3.000 sportelli del Gruppo San Paolo Imi) è previsto
78 Bilancio di missione
il versamento alla Fondazione di Venezia di una liberalità una tantum di 250 euro per sottoscrizioni fino a 30.000 euro e di 400 euro per sottoscrizioni di importo superiore.I sottoscrittori possono beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge, acquisiscono per un triennio lo status di socio sostenitore del Teatro La Fenice, ottenendo il diritto allo sconto e alla prelazione sull’acquisto dei biglietti; hanno inoltre diritto a un carnet di biglietti per l’accesso gratuito alle principali istituzioni culturali della città (le chiese del circuito Chorus, i Musei Civici Veneziani, la Collezione Peggy Guggenheim, la Fondazione Scientifica Querini Stampalia ecc.).La Fondazione di Venezia si occupa degli aspetti di promozione e comunicazione del fondo, dell’ideazionedel pacchetto di servizi offerti ai sottoscrittori nonché della loro attivazione.Totale erogazioni dal 2003: € 127.500
79 Programmi e progetti
Progetto per la diffusione delle attività della FondazioneLa necessità della funzione comunicazione è cresciuta in questi ultimi anni in maniera proporzionale all’at-tività della Fondazione. Questo ha comportato la necessità di una sua definizione e collocazione più precisa all’interno della Fondazione.In particolare si è manifestata la necessità di:– comunicare in maniera efficace non solo l’aspetto erogativo contingente, ma anche la nuova filosofia che sostiene la politica della Fondazione;– delineare una strategia della comunicazione coerente e coordinata che attraversi, come struttura, tutti i settori e gli uffici della Fondazione, diventando elemento caratterizzante.La Fondazione – che si avvale, oltre alla collaborazione con lo Studio Camuffo per gli aspetti grafici, del supporto di strutture esterne, Ad Hoc Communication per le attività inerenti l’ufficio stampa e le relazioni pubbliche e Cicero per la rassegna stampa, gestione dell’advertising e tutte le attività di supporto tecni-co – ha compiuto passi importanti nella comunicazione. La cura dell’impostazione della comunicazione e un rapporto continuo con la stampa locale e nazionale hanno garantito alla Fondazione un posizionamento di rilievo per quanto riguarda sia le attività di progetto, svolte direttamente o in partnership, che le propriefunzioni di sollecitazione e incentivazione al dibattito sui temi legati al mondo della fondazioni. Nel corso del 2005 è proseguito l’impegno della Fondazione per la promozione e comunicazione delleattività della Fondazione, riferite a specifiche iniziative progettuali, ma attente a presentare un’immaginecoerente della Fondazione in generale.Lo sforzo in questo ambito è stato riconosciuto attraverso il Premio Venezia alla Comunicazione 2005 con-ferito alla Fondazione in occasione della IX Salone dei Beni e delle Attività Culturali; tra i premiati il noto giornalista Gian Antonio Stella e il responsabile dell’inserto culturale del quotidiano “La Stampa” Nico Orengo.La Fondazione ha potuto inoltre trasferire informazioni e comunicare i propri interventi in un sito internet recentemente aggiornato nell’immagine e nei contenuti. Nelle pagine del sito è possibile ripercorrere la storia della Fondazione, comprendere la sua missione e ammirare le sue collezioni artistiche.Erogazioni nell´esercizio: € 213.400
Strumenti di comunicazione
80 Bilancio di missione
Fondazione Venezia 2000La Fondazione Venezia 2000 è stata costituita il 17 dicembre 1999, ereditando le attività e l’impegno dell’As-sociazione Venezia 2000, e ha sede a Venezia.Scopo della Fondazione è quello di attivare e promuovere ricerche di carattere scientifico e sociale che mirino alla tutela ed alla valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico veneziano, attraversoattività di studio, ricerca e progettazione riguardanti l’attività industriale, culturale, scientifica e del tempo libero nel territorio di Venezia.La testimonianza tangibile del percorso compiuto si può riscontrare consultando la biblioteca virtuale, costantemente aggiornata, all’interno del sito ufficiale (www.fondazionevenezia2000.org), che mette a disposizione il materiale di ricerca prodotto a partire dal 1990. Nel corso del 2004, la Fondazione ha ela-borato alcune attività innovative, senza trascurare i progetti ormai consolidati che caratterizzano le attivitàdell’ente.La cultura dell’innovazione: due web community per Veneziawww.myvenice.org: “La cittadinanza virtuale di Venezia”. Si tratta di una newsletter dedicata agli “stakehol-der” della città, oltre naturalmente ai suoi residenti più attenti.La newsletter è inviata ad un totale di circa 1.900 indirizzi e-mail sia italiani che stranieri (rispettivamente 1.372 e 511). Gli articoli sono pubblicati in italiano ed inglese.Con il secondo numero è iniziata la collaborazione con il Consorzio Venezia Nuova che proseguirà anche per l’ultimo numero del 2004.www.circoloinnovazione.it: “Circolo dell’innovazione nel Nord Est”Indirizzato a coloro che operano attivamente per l’innovazione dell’impresa, l’elenco dei destinatari ha rag-giunto il numero di 6.000 indirizzi.L’iniziativa ha riscosso il consenso generale dei lettori, più di cento dei destinatari hanno infatti inviato le loro ipotesi innovative creando un dibattito che ha impegnato circa venti esperti dei vari settori a livello nazionale.Protocollo d’intesa con il Comune di VeneziaFondazione Venezia 2000, dopo aver partecipato alla stesura, è parte attiva nello sviluppo e nell’applicazionedel piano strategico definitivamente approvato dall’amministrazione comunale.VenezialtroveIl 17 dicembre 2004 è stato presentato al pubblico il numero annuale dell’“Almanacco della presenza vene-ziana nel mondo”, pubblicato in collaborazione con Marsilio Editori, giunto quest’anno alla sua terza edizio-ne. Il volume è stato inviato a circa 500 studiosi e appassionati di storia dell’arte veneziana.La pubblicazione del piccolo volume “Venezia 2000 cultura e impresa – 1992-2005” ha salutato la presidenza del professor Giuseppe De Rita che, sin dalla costituzione, è stato promotore e animatore delle attività della Fondazione.Il nuovo Consiglio direttivo – tre consiglieri e tutti i revisori sono designati dalla Fondazione di Venezia – è composto dal presidente dottor Aldo Bonomi e dai consiglieri dottor Cesare Annibaldi, dottoressa Lucia Bartoli Valeri, dottor Giuliano Da Empoli, dottor Giuseppe De Rita, professoressa Donatella Calabi e dottoressa Maria Luisa Semi. Il Collegio dei Revisori è composto dal professor Franco Fontana, dal dottor Francesco Boccato e dal dottor Bernardo Centanni. Erogazioni nell’esercizio: € 232.400 – Totale erogazioni dal 1993: € 1.980.601
I sabati della FondazioneNel corso dell’esercizio 2005 la Fondazione ha promosso una serie di iniziative pubbliche:Incontro in ricordo di Plinio SacchettoIl 13 maggio presso l’Ateneo Veneto si è svolto un incontro in onore di Plinio Sacchetto, avvocato generaledello Stato e vice presidente della Fondazione di Venezia. Sono intervenuti, oltre al Presidente Giuliano Segre, Alfredo Bianchini (Presidente dell’Ateneo Veneto, di cui Sacchetto era socio onorario) e il prof. Giuseppe Guarino. Si è voluto in tal modo rendere omaggio a una personalità che ha collaborato attiva-mente alla crescita della Fondazione, in un momento di sviluppo e ricerca della sua collocazione all’internodel territorio di riferimento.
Secondo rapporto sulla produzione culturale a VeneziaPresentato lunedì 11 luglio 2005 presso la sede della Fondazione Querini Stampalia, il Secondo rapportocostituisce un approfondito e dettagliato studio sulla produzione culturale a Venezia, frutto del lavoro svolto a partire dalla documentazione fornita della banca dati del sito della Fondazione di Venezia www.agendave-nezia.org, gestito dalla società Sistema e promosso dalla Fondazione Venezia 2000. All’incontro, dal titolo “Venezia città della cultura: gli eventi, i produttori e i fruitori”, sono intervenuti: Chiara Rabitti (Fondazione Querini Stampalia Onlus), Giuliano Segre (Fondazione di Venezia), Francesco Sbetti (Sistema), Giorgio Busetto (Asac – Archivio storico delle arti contemporanee), Giorgio Camuffo (Studio Camuffo), Guido
Territorio e mercato
81 Programmi e progetti
Guerzoni (Università Bocconi), Franco Miracco (Regione del Veneto), Giandomenico Romanelli (Comune di Venezia). Ha coordinato Aldo Bonomi (Fondazione Venezia 2000). Erano presenti la maggior parte degli operatori.Redentore ai Tre OciLa festa del Redentore nasce nel XVI secolo come celebrazione della fine della pestilenza che decimò la popo-lazione di Venezia e di tutta Europa. Nel mese di luglio, in occasione di tale ricorrenza, la Fondazione ha aper-to la Casa dei Tre Oci e ha contribuito alla celebrazione del rito rimasto immutato dal 21 luglio del 1578.Erogazioni nell’esercizio: € 180.000 – Totale erogazioni dal 2003: € 329.000
Premio Start CupCon il finanziamento della Fondazione di Venezia, l’Università Ca’ Foscari ha potuto aderire a un’iniziativa di promozione della cultura d’impresa, volta a incentivare lo sviluppo di realtà aziendali di carattere innovativo e a favorire il trasferimento tecnologico verso il territorio regionale, in particolare verso la provincia di Venezia.L’iniziativa, denominata Start Cup Veneto, è una competizione tra gruppi di persone che elaborano idee imprenditoriali basate sulla ricerca. I beneficiari sono giovani imprenditori, neolaureati, ricercatori e dottorati. SCV assegna premi in denaro alle migliori idee espresse in forma di business plan. L’iniziativasi basa su un modello avviato dal Massachusetts Institute of Technology e aderisce al Global Starcup Workshop, il congresso mondiale delle business plan competition.Con la Fondazione hanno sottoscritto il protocollo d’intesa l’Università Ca’ Foscari, l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli studi di Verona, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e Veneto Innovazioni.I tre gruppi vincitori parteciperanno al “Premio Nazionale per l’innovazione 2005” con i vincitori delle altre Start Cup locali.Erogazioni nell’esercizio: € 50.000
Conferenza “Waterfront. Il porto e le aree limitrofe”La conferenza, tenutasi presso la sede della Fondazione di Venezia il 13 ottobre e organizzata da Gallo & C. in collaborazione con la Fondazione di Venezia, ha affrontato il tema dello sviluppo e della riqualificazio-ne delle aree portuali, traendo spunto dalla riconversione del polo industriale di Marghera. L’iniziativa ha costituito un’importante occasione di dibattito tra gli attori che a diverso titolo hanno competenze correlate. In particolare, la presenza dell’ex ambasciatore statunitense Charles A. Gargano, CoPresidente dell’autoritàportuale di New York e Commissario straordinario per la gestione dei fondi per la ricostruzione di Ground Zero, ha permesso di allargare la riflessione a un ambito internazionale.Erogazioni nell’esercizio: € 15.000
Celebrazioni per il Bicentenario del Duomo di MestreAll’interno del programma di eventi collegati alla celebrazione del Duomo di Mestre, la Fondazione di Venezia ha organizzato il concerto dell’orchestra del Teatro La Fenice svoltosi il 22 ottobre nel Duomo di Mestre. Si è trattato di un evento di grande rilevanza, poiché l’orchestra, che ha da poco ripreso possesso del suo teatro, non suonava a Mestre dal 1998. È tornata dunque ad offrire anche alla cittadinanza di Mestre la propria musica, segnando un prezioso momento di dialogo della città con Venezia. Il maestro russo Dmitri Jurowski ha diretto i 70 musicisti, che hanno eseguito musiche di Samuel Barber, Johann Sebastian Bach, Arnold Schönberg e Benjamin Britten. Dei 700 posti disponibili, subito esauriti, 500 sono stati appositamente riservati ai veneziani e ai mestrini. In Piazza Ferretto è stato inoltre allestito un maxischermo che ha trasmesso in diretta il concerto, permettendo anche al pubblico in piazza di assistere al prestigioso evento.L’iniziativa testimonia il crescente impegno della Fondazione di Venezia nel campo dell’arte e dei beni cul-turali con particolare attenzione al territorio mestrino.Si segnala l’intervento del presidente Giuliano Segre al convegno, svoltosi il 10 novembre presso il Duomo di Mestre, dal titolo “L’amore costruisce le città. Mestre: le grandi opportunità di una città consapevole”.L’appuntamento, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il patriarca Angelo Scola e il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, ha costituito il momento conclusivo del ciclo di riflessioni su “Mestre: da periferia a città”. Il progetto, che ha portato alla nascita di cinque laboratori ed alla presentazione di cinque quaderni in altrettanti convegni, si è proposto di fotografare i cambiamenti avvenuti in città negli ultimi vent’anni,esaminandoli per ambiti tematici: economico e finanziario, ambientale ed urbanistico, culturale, politico e religioso.Erogazioni nell’esercizio: € 78.000
Relazione economica e fi nanziaria
85 Il patrimonio
Criteri di composizione del patrimonioL’attivo patrimoniale della Fondazione è articolato nelle seguenti classi:– Patrimonio Core: comprende gli investimenti caratterizzati da una gestione passiva a basso costo e vola-tilità controllata, volti al raggiungimento dell’obiettivo annuale di redditività richiesto per sostenere i costi di funzionamento e l’attività istituzionale “essenziale”;– Patrimonio Satellite: questa categoria di investimenti ha l’obiettivo di incrementare il valore patrimoniale nel medio e lungo periodo e di stabilizzarne la redditività attraverso una adeguata diversificazione. Questi investimenti non sono correlati al patrimonio Core, sono soggetti a una gestione attiva e specialistica non direzionale; appartengono a questa categoria sia gli investimenti in strumenti finanziari, sia gli investimenti che pur non generando reddito possano assicurare una rivalutazione nel medio-lungo periodo;– Patrimonio Strumentale (o “di missione”): sono investimenti (soprattutto società strumentali) finalizzati al sostegno diretto dell’attività istituzionale attraverso lo sviluppo economico e sociale del territorio di riferi-mento. Questi cespiti non producono necessariamente un reddito finanziario, quanto piuttosto un “redditodi missione” cioè un valore (culturale, sociale ecc.) coerente con gli obiettivi istituzionali della Fondazione.La tabella seguente ordina le classi di attivi sopra descritte in funzione degli obiettivi.
Tabella 1 - Classifi cazione degli attivi patrimoniali in funzione degli obiettivi
Salvaguardia patrimonio RedditivitàStabilizzazione ediversificazione Missione
Core
Satellite
Strumentali
Trasversalmente a questa classificazione, gli investimenti patrimoniali sono classificati secondo le seguenti categorie:– performing: sono gli investimenti che generano un reddito;– non-performing: rappresentano gli investimenti che non generano un reddito (sono inclusi in questa categoria quei cespiti – come le opere d’arte o gli immobili non dati in affitto – che pur non producendo reddito, permettono di perseguire l’obiettivo di conservare il valore reale del patrimonio e possibilmenteaumentarlo)– liquidi (o immediatamente liquidabili): sono le attività assimilabili alle disponibilità di cassa o di conto corrente, oppure i titoli quotati su mercati regolamentati;– non liquidi (o non immediatamente liquidabili): comprendono le attività non riconducibili alla tipologia degli investimenti liquidi.
Il patrimonio
Leone MinassianForme in movimento1968
86 Relazione economica e finanziaria
Descrizione del patrimonioFanno parte del patrimonio Core i seguenti investimenti:– San Paolo IMI spa: la Fondazione possiede 27.523.682 azioni, pari all’1,471% del capitale sociale comples-sivo, e all’1,734% del capitale ordinario;– Cassa Depositi e Prestiti spa: la Fondazione possiede 2.500.000 azioni pari allo 0,71% del capitale sociale.Sono inclusi nel patrimonio Satellite :– due gestioni patrimoniali affidate a professionisti esterni con mandato segregato, l’una caratterizzata da obiettivi di redditività di medio periodo con profili di rischio contenuti, l’altra con caratteristiche di gestione monetaria, con l’obiettivo di ottimizzare la redditività delle disponibilità liquidabili nel breve.– una partecipazione di minoranza in Toro Assicurazioni spa (130.000 azioni ordinarie acquistate nell’eser-cizio in corso ad un valore unitario di euro 11,25 cadauna);– una partecipazione pari al 30% in Emerging Countries Finance spa (ECF);– la liquidità interna per far fronte alle esigenze di Tesoreria connesse con l’attività istituzionale; – l’immobile di proprietà, adibito a sede della Fondazione e di altri enti ad essa collegati.
Infine, nel patrimonio Strumentale sono compresi i seguenti investimenti:– il 100% del capitale di Polymnia Venezia, società strumentale creata dalla Fondazione per operare nel settore dei beni e delle attività culturali, principalmente nel campo della comunicazione e delle arti visive;– il 100% del capitale di Euterpe Venezia, società strumentale creata dalla Fondazione per operare nel setto-re dei beni e delle attività culturali, principalmente nel campo della produzione ed esecuzione delle attivitàmusicali e delle discipline correlate;– il 43% del capitale della U. Allemandi & C., società strumentale attraverso la quale la Fondazione opera nel settore dei beni e delle attività culturali, in particolare nel campo dell’arte e della sua diffusione editoriale;– il 14,53% del capitale di Civita Servizi, partecipazione strumentale acquisita dalla Fondazione per operarenel settore dei beni e delle attività culturali, con particolare riferimento alla organizzazione e realizzazione di eventi espositivi nonché alla gestione di progetti di promozione e di valorizzazione di beni culturali; – il 19% del capitale di Ingegneria per la Cultura, partecipazione strumentale acquisita dalla Fondazione per operare nel settore dei beni e delle attività culturali, nel campo della gestione di servizi museali, con specia-lizzazione territoriale nell’Italia centro settentrionale;– il 14,7 % del capitale di FEST – Fenice Servizi Teatrali, partecipazione strumentale acquisita dalla Fonda-zione per operare nel settore dei beni e delle attività culturali, che si occupa in particolare della gestione di servizi teatrali in favore della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia.– una collezione di opere d’arte acquisite nel tempo che sono riportate al valore di costo.
87 Il patrimonio
La seguente tabella evidenzia i valori dei cespiti, divisi secondo le classi sopra citate, al valore di mercato per tutti gli investimenti quotati e al valore di costo per gli investimenti non quotati, alle date del 1° gennaio 2005 e del 31 dicembre 2005.
Tabella 2. Classifi cazione dei cespiti patrimoniali a valore di mercato*
Classi patrimoniali Cespiti 1 gennaio 2005 31 dicembre 2005
Core San Paolo IMI S.p.A. 291,8 69,8% 363,8 73,2%
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. 25,0 6,0% 25,0 5,0%
Totale Core 316,8 75,8% 388,8 78,2%
Satellite Immobili 13,3 3,2% 14,2 2,9%
Strumenti finanziari 55,7 13,3% 68,4 13,8%
Liquidità interna 5,1 1,2% – 0,0%
Toro 0,0% 1,9 0,4%
ECF 0,0% 0,5 0,1%
Sinloc 4,6 1,1% 0,0%
Totale Satellite 78,7 18,8 85,0 17,1%
Strumentale U. Allemandi 5,9 1,4% 5,9 1,2%
Polymnia 6,4 1,5% 6,4 1,3%
Euterpe 1,3 0,3% 0,97 0,2%
Opere d’arte 8,8 2,1% 8,8 1,8%
Civita Servizi s.r.l. 0,6 0,1%
Fenice Servizi s.r.l. 0,5 0,1%
Ingegneria per la Cultura s.r.l. 0,3 0,1%
Totale Strumentale 22,4 5,4% 23,4 4,7%
Totale 417,9 100,0% 497,3 100,0%
Liquid asset 347,5 83,2% 434,1 87,3%Performing asset 382,2 91,5% 459,6 92,4%
Valori espressi in milioni di euro
* Escluse le partecipazioni non quotate, gli immobili e le opere d’arte, espressi a valori di carico.
88 Relazione economica e finanziaria
Grafi co 1. Composizione dell’attivo patrimoniale a valori di mercato (31 dicembre 2005)
100%
80%
60%
40%
20%
0%Liquidasset
Performingasset
87,3% 92,4%
78,2%Core
17,1 %Satellite
4,7%Strumentale
93,6%San Paolo IMI
6,4%Cassa Depositi e Prestiti
80,5%Strumenti finanziari
2,2%Toro
16,7 %Immobili
0,6%ECF
4,1%Euterpe
27,3 %Polymnia
37,5%Opere d’arte
25,1%Allemandi
1,3%
Ingegneria perla cultura
2,6%Civita
Servizi
2,1%
FEST – FeniceServizi Teatrali
Patrimonio complessivo Patrimonio core
Patrimonio satellite Patrimonio strumentale
89 Il patrimonio
Le principali variazioni intervenute nel corso dell’esercizio, per ciò che riguarda gli investimenti, si riferisco-no all’alienazione della partecipazione in Sinloc, l’acquisizione di una partecipazione in tre società strumen-tali (Fenice Servizi Teatrali, Ingegneria per la Cultura e Civita Servizi), e l’acquisizione delle partecipazioni in Toro e in ECF. Si sottolinea che, nel corso dell’esercizio, sono state trasferite a capitale circolante 5.000.000di azioni San Paolo IMI, oggetto della vendita di opzioni call con scadenza 20 gennaio 2006.
90 Relazione economica e finanziaria
Le linee strategiche
Il Consiglio Generale della Fondazione, nel definire gli indirizzi strategici che devono governare la gestione del patrimonio e la politica degli investimenti ha:• fissato i seguenti obiettivi:– preservare il valore reale del patrimonio e incrementarlo;– generare una adeguata redditività atta a sostenere le attività istituzionali;– stabilizzare il livello di risorse disponibili attraverso la diversificazione;– realizzare la missione della Fondazione anche attraverso l’investimento patrimoniale nel particolare set-tore delle società strumentali.• precisato che l’allocazione strategica la cui scelta è demandata al Consiglio di Amministrazione deve essere improntata:– al mantenimento di un elevato rapporto tra patrimonio Core e patrimonio Satellite, favorendo un certo grado di diversificazione; – al contenimento della quota da investire in patrimonio Strumentale;– al mantenimento di un elevato livello di attività liquide e capaci di generare reddito in modo da riflettere il corretto bilanciamento per la Fondazione tra le esigenze di liquidità, conservazione del potere di acquisto, crescita del patrimonio, stabilizzazione degli interventi e propensione al rischio.• definito il rischio massimo per gli investimenti di pura gestione a breve, tenuto conto della complessiva asset allocation, precisando che gli investimenti vanno realizzati facendo riferimento a un concetto di rischio non tanto rappresentato dalla volatilità dei prezzi di mercato, ma dalla esigenza di conservare il patrimonio e dalla probabilità di conseguire rendimenti superiori al tasso di inflazione nell’orizzonte temporale stabilito.• fissato l’orizzonte temporale degli investimenti in quattro anni stabilendo che la Fondazione si prefigge un obiettivo di rendimento reale positivo, compatibile con il rischio e l’orizzonte temporale prefissati.
Lo scenario macroeconomico e finanziarioPer quanto riguarda lo scenario macroeconomico globale del 2005, si è consolidato negli Stati Uniti il pro-cesso di crescita con un incremento del PIL pari al 3,5%. Il contributo più importante a tale dinamica è stato fornito dalla domanda interna e in particolare dai consumi privati sospinti anche dal miglioramento del mercato occupazionale, nonostante il sensibile incremento dei tassi d’interesse (+2%) operato dalle autoritàmonetarie per controbilanciare le tensioni inflazionistiche generate in particolare dall’aumento del prezzo del petrolio.La crescita del PIL in Giappone, nel 2005, è stata del 2,5% grazie all’incremento della produzione industriale registrato negli ultimi quattro mesi dell’anno. È proseguito il processo di smaltimento delle scorte e il buon andamento dell’esportazioni. Relativamente ai consumi privati, a fronte di un incremento del tasso di disoc-cupazione al 4,6%, le vendite al dettaglio e le spese delle famiglie evidenziano una sensibile contrazione. Nell’area dell’Unione Europea, si è manifestata una ripresa piuttosto discontinua. La crescita del PIL è stata complessivamente dell’1,4% sostenuta principalmente dagli investimenti privati e dalla domanda estera. Il tasso d’inflazione è rimasto piuttosto contenuto e in flessione nell’ultimo trimestre annuale con un tasso annuale del 2,2%.In tale contesto l’Italia ha continuato a proporre tassi di crescita inferiori alla media europea; secondo i dati preliminari la crescita del PIL nel 2005 è stata dello 0,1%.Per quanto riguarda i paesi emergenti, i ritmi di crescita si sono intensificati nel corso del 2005. Cina e India hanno continuato a sperimentare tassi di crescita elevati e prossimi al 9% con un tasso d’inflazione del 4%. Anche nei paesi dell’Europa orientale si è registrata una crescita stabile del PIL al 4,7% con un tasso d’in-flazione del 3,7%.In America Latina, infine, si registra un tasso medio di crescita del PIL del 3,7%, con un tasso d’inflazionedel 6,9%.Per ciò che riguarda lo scenario finanziario, negli Stati Unti la banca centrale in tema di politica monetariaha proseguito le politiche restrittive attraverso una serie di rialzi dei tassi ufficiali passati dall’2,25% al 4,25%. Tali interventi hanno stabilizzato l’andamento dei mercati obbligazionari che, superate le fasi di tensioneindotte a metà anno dal rialzo dei prezzi del petrolio, hanno prodotto una crescita dei rendimenti. I titoli governativi a 10 anni si sono collocati su un rendimento medio del 4,3%.Nell’area dell’Unione Europea, la politica monetaria ha invece mantenuto un atteggiamento neutrale, giusti-ficato dalla relativa debolezza della domanda interna che attenua le aspettative inflazionistiche. I tassi ufficiali sono stati ritoccati al rialzo di un quarto di punto attestandosi a fine anno al 2,25%. I ren-dimenti dei titoli obbligazionari a medio-lungo termine hanno seguito la dinamica di quelli statunitensi consolidando il processo di discesa nel secondo semestre. Seguendo la dinamica del ciclo economico, i livelli dei rendimenti dei titoli a 10 anni sono rimasti al di sotto di quelli americani, in prossimità al 3,4%. In generale, l’andamento positivo sia dei corsi azionari che obbligazionari ha proiettato entrambi su quotazioni piuttosto elevate.Sul mercato dei cambi si è registrato un progressivo recupero del dollaro sulle principali valute internazio-nali. La valuta statunitense ha manifestato un consistente apprezzamento nei confronti dell’euro. Il tasso di
La gestione
91 La gestione
cambio euro-dollaro dopo aver superato la soglia di 1,35 è sceso sino a 1,17 per chiudere l’anno a 1,1849. L’andamento dei mercati finanziari nel corso del 2005 è risultato decisamente positivo. La domanda degli investitori, sia sui mercati obbligazionari, sia su quelli azionari, è stata favorita in generale dall’elevato livello di liquidità presente nel sistema finanziario.Nello specifico, sul fronte dei mercati obbligazionari si è assistito a un graduale incremento dei tassi accom-pagnato a fine anno da una attenuazione delle aspettative inflazionistiche. Infine, sul fronte dei mercati azionari, si è registrato un incremento degli utili delle imprese europee derivante dagli interventi di ristrut-turazione societaria e del continuo rafforzamento dell’economia.
Scenario economico e finanziario nel 2005Stati Uniti Area Uem Germania Italia Giappone
Variabili macroeconomiche (valori %)
Pil (var % annua) 3.5 1.4 1.1 0.1 2.5
Inflazione 3.4 2.2 2.0 2.0 – 0.3
Tassi di interesse (media annua)
Tassi a 3 mesi 3.5 2.2 2.2 2.2 0.0
Rendimenti a 10 anni 4.3 3.4 3.4 3.5 1.4
Mercati finanziari (var % di fine periodo)
Indici obbligazionari 2.9 5.3 5.2 5.8 0.8
Indici azionari 4.9 26.3 27.1 13.8 40.2
Le scelte gestionaliNel corso dell’esercizio 2005 il patrimonio Core relativamente alla partecipazioni in San Paolo IMI è stato oggetto di un intervento di gestione attiva, volta a migliorare la redditività dell’investimento in un’ottica di graduale dismissione della partecipazione. A tal fine è stata venduta una opzione call su un pacchetto di 5 milioni di azioni. La scelta gestionale adottata per gli strumenti finanziari appartenenti al patrimonio Satellite, ha assegnato alle gestioni esterne sia il compito di crescita nel medio termine, attraverso investimenti bilanciati, sia la gestione della tesoreria, puntando all’ottimizzazione dei flussi finanziari a copertura dei fabbisogni generati dalla gestione corrente. Le gestioni bilanciate esterne sono state affidate a Credit Agricole Asset Management SGR (già Nextra) e a San Paolo IMI Asset Management mentre la gestione della liquidità è stata affidata ad Epsilon SGR.Credit Agricole Asset Management ha un mandato con margini di flessibilità che consentono al gestore di svincolarsi dalla pura logica del confronto con il benchmark e di garantire l’integrità del patrimonio. Nella fattispecie sono stati definiti intervalli massimi di esposizione per le componenti più rischiose del portafo-glio. Al fine di conseguire risultati ancorati a specifici fattori di rischio poco correlati con i mercati tradizionali è stata data facoltà al gestore di investire sino al 10% in fondi hedge a breve e media volatilità. Di fatto il gestore ha preferito mitigare il “rischio emittente” presente nelle obbligazioni e il “rischio azionario” con un ampio ricorso a titoli di Stato a breve termine.Visto il consolidarsi della tendenza rialzista del mercato azionario, da agosto è stato ampliato l’intervallo di fluttuazione della componente azionaria che può passare da un minimo pari a zero ad un massimo del 30%. Tale variazione ha consentito di migliorare i risultati attesi. A fine anno, la Fondazione ha deciso di effettuare una presa di beneficio sui proventi maturati che ha generato una plusvalenza di euro 3,19 milioni.San Paolo IMI Asset Management gestisce il Fondo Etico Venezia Serenissima, un progetto di finanza etica che la Fondazione ha contribuito a creare per favorire la promozione e tutela del patrimonio storico, artistico e culturale di Venezia, e nel quale ha investito fin dalla costituzione.Si tratta di un fondo comune aperto, di diritto italiano che investe principalmente in titoli obbligazionari a tasso fisso e variabile, ha una componente azionaria limitata al 15% (ristretto ad azioni europee a largo flottante) e una duration tendenzialmente compresa tra i 2 e i 4 anni.In concomitanza con il pagamento dei dividendi San Paolo, è stata attivata una gestione monetaria con Epsilon SGR con l’obiettivo di superare il tasso euribor a tre mesi utilizzando anche obbligazioni societarie sino ad un massimo del 30%. Il portafoglio è stato improntato su titoli le cui scadenze sono funzionali alleesigenze di tesoreria della Fondazione. La Fondazione ha avviato il monitoraggio dell’attività delle società strumentali sia attraverso la partecipa-zione diretta alla governance, sia attraverso le periodiche verifiche della loro performance rispetto ai piani e budget approvati.
92 Relazione economica e finanziaria
Quanto alla sede della Fondazione, a metà 2005 sono stati avviati lavori di manutenzione straordinaria voltia valorizzare l’immobile di proprietà, ad attrezzarne ulteriormente gli spazi per uffici e a diminuirne i costi di funzionamento, mediante un aggiornamento degli impianti. Il valore di bilancio è incrementato per circa 900.000 euro a seguito della capitalizzazione dei costi. Analoga cura è stata dedicata alla custodia e alla valorizzazione delle opere d’arte per le quali è stato avviato – come già riferito nella nota integrativa a corredo del bilancio – un progetto per l’aggiornamento dei valori che ha evidenziato un significativo apprezzamento.Nel corso del 2005 è stata dismessa la partecipazione detenuta nella società strumentale Sinloc spa.
I risultati ottenuti
Patrimonio Core Il bilancio consolidato 2005 del San Paolo IMI si è chiuso con un utile netto di euro 1.983 milioni con un incremento del 57,9% rispetto all’anno precedente. Il ROE conseguito è stato pari al 17,2%, il cost-incomeratio è stato pari al 57%. L’azione ordinaria San Paolo IMI ha chiuso il 2005 con una quotazione di euro 13,216 – un incremento del 24,68% rispetto al valore dell’anno precedente (euro 10,60). Il dividendo corrisposto nel 2005 – relativo all’esercizio 2004 – è stato di euro 0,47 in crescita del 20% rispetto al dividendo precedente. Il rendimento rispetto al valore medio della quotazione nel 2005 (euro 11,8358) è stato pari al 3,97%; rispetto al valore medio della quotazione nel 2004 (euro 9,82) è stato pari al 4,78%. Il rendimento si riduce al 3,8% se riferitoal valore medio di carico dell’investimento nel portafoglio immobilizzato della Fondazione (euro 12,355) che risulta però inferiore alla quotazione corrente alla data di chiusura dell’esercizio.Il dividendo 2005, in distribuzione nel 2006, è pari a 0,57 euro per azione (+21,3% rispetto al precedente). In relazione ai principali indici di Borsa, il titolo ha avuto una performance inferiore dell’1,82% rispetto all’indice DJ Eurostoxx bancario ed inferiore del 6,02% all’indice Mibtel bancario evidenziando in tal modo un significativo potenziale di crescita, confermato in effetti dalla buona performance del titolo nel corso dei primi mesi del 2006. La Cassa Depositi e Prestiti spa ha concluso il suo secondo anno di attività nel suo nuovo assetto societario. Si è imposta come protagonista sul mercato obbligazionario internazionale con l’emissione di covered bondper circa 4 miliardi di euro e medium term note per 400 milioni di euro. A livello patrimoniale la società incor-pora una consistente plusvalenza virtuale sulle partecipazioni in ENI ed ENEL, attualmente immobilizzate. Sul fonte della raccolta presso i risparmiatori, lo stock comprensivo di libretti e buoni postali è salito oltre i 124 miliardi di euro con un incremento del 24% rispetto all’esercizio precedente. Al 31 dicembre 2005 l’am-montare complessivo degli impegni di finanziamento assunti e non ancora erogati supera i 17 miliardi di euro, in crescita del 52,6% rispetto all’esercizio precedente.Nell’esercizio 2004 la società ha ottenuto un utile netto sul capitale nominale dell’8,1% e ha distribuito a giugno 2005 alle azioni privilegiate un dividendo unitario di 0,775 euro pari ad un rendimento del 7,75% rispetto al capitale nominale.L’esercizio 2005 chiude con un utile netto di euro 927.642.024, con un ROE pari al 21,2% e un utile per azione pari a euro 2,65. Il risultato è frutto dell’apporto decisamente positivo del margine di intermediazione (euro1.948 milioni), dovuto in buona parte alla gestione finanziaria delle partecipazioni e all’ammontare conside-revole dei dividendi percepiti (ENEL e ENI in particolare).
Patrimonio SatelliteLa liquidità interna. Nell’esercizio 2005 la gestione interna del patrimonio è stata piuttosto limitata, avendo la Fondazione scelto di esternalizzare il servizio, acquistando una gestione patrimoniale monetaria.Le gestioni esterne. La gestione bilanciata del portafoglio affidata a Credit Agricole Asset Management èstata molto attiva nella parte azionaria modulando la composizione del portafoglio in base alla tendenza del mercato e sfruttando l’opportunità offerta dalla variazione del mandato di posizionarsi sino ad un massimo del 30%. Il gestore, a partire dal secondo trimestre dell’anno, ha ampliato significativamente lo scostamento posi-tivo con il proprio benchmark mantenendo tale risultato fino a fine anno. Il peso medio della componente azionaria del portafoglio è stato sull’anno del 19,7%. Visto il buon andamento dei mercati azionari nell’anno,l’esposizione a questa classe di attività ha contribuito positivamente alla performance relativa del portafo-glio. Positivo anche il contributo delle posizioni obbligazionarie che hanno sovraperformato l’indice obbli-gazionario presente nel benchmark.Il rendimento netto per il 2005 è stato pari al 5,91% (lordo 6,98%), superando il benchmark lordo, che si attestato al 4,43%. La deviazione standard annualizzata è stata del 2,4% e l’indice di Sharpe (rendimento corretto per il rischio) pari a 0,6.La gestione del Fondo San Paolo Etico Venezia Serenissima ha dimostrato un buon rapporto fra la rischio-sità del portafoglio investito e il suo rendimento. Il portafoglio si compone per un 76% di titoli governativi
93 La gestione
di cui la metà a tasso variabile, il rimanente 13% in obbligazioni societarie e un 10% in azioni europee. La duration media è stata pari a 2,65 anni (benchmark 2,75). In campo azionario il gestore in corso d’anno non ha mostrato posizioni particolarmente attive contro l’indice etico europeo di riferimento.Il rendimento netto del fondo nel 2005 è stato del 3,79%. Il rendimento netto, comprensivo della retrocessione delle commissioni di gestione è stato del 5,02%, sostanzialmente in linea con il benchmark lordo del 5,27%.Il fondo chiude l’esercizio con un patrimonio di 17,850 milioni di euro; le quote detenute dalla Fondazione e da soggetti collegati sono pari al 61,2%. La raccolta complessiva da altri soggetti ammonta a 6,7 milioni di euro.La deviazione standard annualizzata (volatilità del rendimento) per il 2005 è stata pari a 1,4%; l’indice di Sharpe pari a 0,6.La gestione monetaria Epsilon, dalla data di costituzione del portafoglio (31-05-05) ha maturato un ren-dimento lordo dell’1,21% a fronte di un benchmark del 1,27% con una deviazione standard dello 0,08%, sostanzialmente in linea con le aspettative.Sinloc (Sistema Iniziative Locali) spa:Nel dicembre 2004, la Fondazione ha deliberato di cedere l’intera partecipazione alla stessa Sinloc che aveva manifestato la disponibilità a riacquistare le azioni ad un prezzo (euro 9,60) che tenuto conto della plusvalenza rispetto al prezzo di acquisto (pari a euro 4.648.238) e dei dividendi incassati ha comportato un rendimento finale dell’investimento – effettuato nel luglio 2001 – del 7,52%. La compravendita azionaria si è realizzata il 30 maggio 2005 con la cessione di una quota pari al 10% del Capitale Sociale. Le Azioni sono state cedute con godimento 1°giugno 2005 e il dividendo maturato nel-l’esercizio 2004 è stato incassato dalla Fondazione.
Patrimonio StrumentaleAllemandi & C. spa. La società è impegnata nell’attività editoriale nel settore culturale, con particolare indi-rizzo verso il settore dell’arte e del collezionismo, e costituisce dunque un investimento strumentale della Fondazione coerentemente con i suoi obiettivi statutari.La società, chiude l’esercizio con un risultato d’esercizio negativo di euro 225.245, determinato da una con-trazione del fatturato legata a fattori contingenti, relativi all’andamento delle commesse di mercato, che si ritiene non perdureranno nel corso del 2006. Polymnia Venezia srl. La società, costituita della Fondazione, ha aderito al Progetto europeo Cultura 2000 per valorizzare attività multimediali attinenti al teatro, ha lanciato un progetto per la valorizzazione del patri-monio fotografico veneziano di cui la Fondazione di Venezia detiene una raccolta di pregio ed ha creato un sito per valorizzare la sua attività culturale, chiudendo l’esercizio 2005 con una perdita di euro 135.919.Euterpe Venezia srl. La società, costituita della Fondazione, gestisce attivamente la Scuola di Musica di Portogruaro, realtà molto presente nel Veneto Orientale sia per l’attività di formazione sia per la diffusione tra i giovani dell’attività concertistica. Dal punto di vista della comunicazione è stato realizzato un nuovo sito internet della società ed è proseguita la diffusione della rivista specialistica “Venezia Musica & Dintorni”,giunta al n. 7. La società ha chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2005 con una perdita di euro 364.727, in relazione alla quale è stata disposta la svalutazione della partecipazione.Civita Servizi srl. La società è attiva nell’organizzazione di eventi espositivi e di servizi museali. Nel 2005 Civita Servizi si è aggiudicata importanti commesse nella gestione di 18 mostre di alto livello tra cui quella realizzata dal Senato della Repubblica, in collaborazione con la Fondazione di Venezia, dedicata al Canaletto. La società è stata inoltre attiva nell’espletare un servizio di organizzazioni di eventi in luoghi d’arte promossi da singole aziende. Inoltre, si è aggiudicata la gara di promozione turistica per il 2005-2006 della Regione Campania.La società ha chiuso l’esercizio 2005 con una perdita di euro 821.053, considerata transitoria, e per la quale, pertanto, non si è provveduto a svalutare la partecipazione. Ingegneria per la cultura srl. La società è attiva nell’organizzazione di mostre ed ha in concessione servizi museali, incluse librerie in siti artistici, e ha focalizzato l’offerta di tali servizi sul territorio centro settentrio-nale d’Italia. Per quanto concerne, in particolare, il contesto veneziano, Ingegneria per la cultura partecipa alle società consortili Venezia Musei e Venezia Accademia, titolari delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, con affidamento specifico delle attivitàespositive.La società ha chiuso l’esercizio 2005 con una perdita di euro 12.156, considerata transitoria, dunque non tale da comportare una svalutazione della partecipazione.Fenice Servizi Teatrali srl (FEST). La società è attiva nella gestione di servizi teatrali in favore della FondazioneTeatro la Fenice di Venezia e delle altre istituzioni teatrali veneziane.FEST chiude l’esercizio 2005 con una perdita pari a euro 30.717, che si ritiene fisiologica e legata allo start up delle attività sociali. Si ricorda che sono stati trasferiti il settore “Eventi” dal 01-07-05, il Bookshop e le Visite Guidate dal 1 novembre 2005. I settori “Editoria”, “Catering” e “Fund Raising” sono stati trasferiti a FEST solo a partire dal 1 gennaio 2006.
94 Relazione economica e finanziaria
Alienazione parziale della partecipazione in San Paolo IMI tramite la vendita di una call optionIl 30 marzo 2005 è stato stipulato con JP Morgan Chase Bank N. A. un contratto di vendita di una call optionsu 5 milioni di azioni San Paolo IMI ordinarie.Tale operazione rientra nella politica tendente ad una graduale diminuzione della concentrazione dell’attivo in un unico titolo che rappresenta circa il 70% del capitale investito della Fondazione di Venezia, al fine di aumentare il livello di diversificazione del patrimonio dell’ente.Il contratto si è concluso il 20 gennaio 2006 con l’esercizio dell’opzione da parte di JP. Le azioni sono state cedute alla controparte al prezzo di esercizio convenuto di 13 euro. Aggiungendo a tale valore il premio incassato, il prezzo di cessione è stato pari a euro 13,14 contro una quotazione di chiusura di euro 13,18. A fronte della predetta operazione la Fondazione ha incassato 65 milioni di euro. Tale somma è stata poi investita in un portafoglio di titoli azionari europei per euro 52.000.000, in un fondo flessibile bilanciato per un importo di euro 10.000.000 e in un contratto di polizza assicurativa per un importo euro 3.000.000. I titoli azionari sono stati scelti in modo da assicurare un buon livello di diversificazione e di rendimento mante-nendo al tempo stesso una contenuta volatilità.
I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
95 Le prospettive
ScenarioNegli Stati Uniti l’intonazione della politica monetaria rimane ancora restrittiva, sebbene gli investitori abbiano accolto favorevolmente i segnali secondo cui il ciclo d’inasprimento monetario si starebbe avvici-nando alla conclusione. Attualmente i tassi impliciti a 3 mesi scontano un possibile incremento di un quarto di punto. Le previsioni di crescita per il prossimo anno vedono un PIL con un tasso di crescita simile al 2005 (c.a. 3%) e un’inflazione attorno al 2,9% e un tasso di disoccupazione al 4,9%. Dal lato finanziario si prevede un rendimento dei titoli a breve sul 4,5% mentre i decennali tenderanno al 4,9%.Nell’Unione Europea la situazione economica consolida le aspettative di politica monetaria neutrale anche nei prossimi mesi. Ci si attende che la Banca Centrale Europea si muova con cautela prima di operare una nuova stretta monetaria ed attenda concreti segnali di rafforzamento della crescita economica o un aumen-to dell’inflazione. L’incremento del PIL dovrebbe attestarsi sul 1,8%, con un aumento dei prezzi del 2,3%. I rendimenti dei titoli a breve dovrebbero tendere al 2,5%.Per quanto riguarda il mercato dei cambi, gli squilibri finanziari statunitensi dovrebbero portare ad un recupero dell’euro sul dollaro. Nei prossimi mesi tali tendenze potrebbero intensificarsi anche in funzione dell’intenzione, manifestata da alcuni paesi asiatici, di rivedere la posizione delle riserve in valuta estera, in particolare a favore dell’euro. Il tasso di cambio verso l’euro dovrebbe tendere all’1,25.L’andamento dei mercati finanziari appare nel medio termine meno vigoroso rispetto agli ultimi anni. Non sarà più la valutazione degli utili a guidare la performance del mercato azionario, bensì le considerazioni economiche riguardanti i tassi d’interesse e la crescita economica attesa.Il rapporto rendimento-rischio degli investimenti dovrà essere gestito tenendo conto del rendimento obiet-tivo e aumentando il processo di diversificazione.Nel primo trimestre del 2006 i mercati azionari hanno avuto un andamento positivo in Europa e nei paesi emergenti, moderatamente negativo negli Stati Uniti.Le prospettive restano positive in base alle attuali attese sugli utili. Tuttavia, il perdurare di prezzi elevati del petrolio potrebbe trasferire anche sui mercati azionari momenti di maggiore variabilità.
Scenario economico e fi nanziario nel 2006
Stati Uniti Area Uem Germania Italia Giappone
Variabili macroeconomiche (valori %)
PIL (var % annua) 3,2% 1,8% 1,5% 1,0% 2,4%
Inflazione 2,9% 2,3% 2,3% 2,2% 0,3%
Tassi di interesse (media annua)
Tassi a 3 mesi 4,5% 2,5% 2,5% 2,5% 0,0%
Rendimenti a 10 anni 4,9% 3,5% 3,5% 3,8% 1,7%
Fonte: Prometeia
Patrimonio Core
San Paolo IMI spaPer quanto attiene ai dividendi che San Paolo distribuirà nel corso del 2006, l’utile netto dell’esercizio 2005, pari a 1.983 milioni di euro, in incremento del 57,9% rispetto all’anno precedente, ha consentito al San Paolo di assegnare agli azionisti un dividendo pari a euro 0,57, superiore del 21,3% rispetto al 2004. Il risultato posi-tivo del Gruppo è dovuto sia ad un incremento del margine di intermediazione (+13,1%) sia ad una politica di contenimento dei costi. Il cost-income ratio in particolare scende al 57%, rispetto al 63,4% dell’esercizio2004 e il ROE è pari al 17,2%, contro l’11,9% del 2004. Il Gruppo San Paolo IMI ha approvato, nel mese di ottobre 2005, un piano industriale per il triennio 2006-2008 che afferma il modello di Banca Nazionale dei Territori, integrato da una forte competenza e specializ-zazione per segmento e prodotti. Il Gruppo si pone l’obiettivo di crescere grazie ad un Piano Strategico dei Territori, costruito dall’integrazionee dalle sinergie derivanti da 20 specifici piani triennali coordinati, uno per ciascuna area territoriale. Il piano globale è stato pensato partendo dalle strutture operative con una forte partecipazione e coinvolgimento della rete. Il piano farà leva anche sull’incremento dei ricavi derivanti dalla convergenza di tutte le unitàoperative verso livelli di best practice già conseguiti all’interno del Gruppo, mentre l’obiettivo dell’allarga-mento della base della clientela si baserà su prodotti e segmenti in sviluppo, dal risparmio a lungo termine,al credito al consumo, alla finanza per le imprese. Il piano pone obiettivi ambiziosi, prevedendo per il 2008 un utile netto raddoppiato rispetto al 2004 (+18,8% su base annua) da 1.258 a 2.500 milioni di euro, un ROE al 18% e un cost-income ratio al 52% dal 64% del 2004.
Le prospettive
96 Relazione economica e finanziaria
Cassa Depositi e Prestiti spaPer quanto riguarda la redditività della partecipazione nel corso del prossimo esercizio, i risultati di bilancio per l’esercizio 2005 (utile netto pari ad 927.642.024) consentono di distribuire agli azionisti privilegiati un dividendo pari a euro 2,286 per azione, con un rendimento lordo del 22,86%.Si ricorda che tale investimento è finanziato da un’anticipazione a breve concessaci da una banca il cui costo annuo nel 2005 risulta essere pari all’euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 40 centesimi. Analizzando i risultati attesi di Cassa Depositi e Prestiti nel 2006, si segnala una possibile contrazione del margine di interesse, dovuta sostanzialmente alla prevista rimodulazione dei prestiti con oneri a carico dello Stato, mentre il margine di intermediazione dovrebbe essere sostenuto dal buon andamento previsto sui volumi di raccolta del risparmio postale e sulla gestione finanziaria.
Patrimonio SatelliteNel corso del 2006 non si prevede di mutare in modo significativo le linee guida che hanno ispirato le gestioni nel 2005. A seguito della cessione dei 5.000.000 azioni San Paolo IMI, avvenuta nel gennaio 2006, una porzione del controvalore di cessione è stata investita in un fondo flessibile bilanciato, per un ammontare pari a euro 10.000.000, e un ammontare euro 3.000.000 è stato investito in una polizza a bassa volatilità, con l’obiettivo di ottimizzare la volatilità complessiva del portafoglio.Le attese sui rendimenti non si scostano significativamente dalle previsioni dello scorso anno.
97 Grafici
Grafi ci
Dividendi incassati dalla evoluzione del cespite bancario originario
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
1993
CariveSpA
1994
CariveSpA
1995
CasseVenete
SpA
1996
CasseVenete
SpA
1997
CasseVenete
SpA
1998
CasseVenete
SpA
1999
CasseVenete
SpA
2000
CardineBanca
SpA
2001
San PaoloIMI SpA
2002
San PaoloIMI SpA
2003
San PaoloIMI SpA
2004
San PaoloIMI SpA
2005
San PaoloIMI SpA
Totale dividendi incassati
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
98 Relazione economica e finanziaria
Importi deliberati compreso volontariato
92/93
144
93/94
736
94/95
634
95/96
2.602
96/97
2.086
97/98
2.634
98/99
3.281
99/00
8.029
2001
10.967
2002
10.800
2003
8.804
2004
8.238
2005
10.898
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
Consistenza del patrimonio
Patrimonio contabile
93/94
378.992
94/95
378.992
95/96
378.992
96/97
379.508
97/98
380.112
98/99
380.569
99/00
394.409
2001
414.026
2002
416.210
2003
422.238
2004
423.521
2005
426.224
380.000
390.000
400.000
350.000
360.000
370.000
410.000
420.000
430.000
99 Grafici
Composizione percentuale dell’attivo di bilancio
93/94
0%
20%
40%
60%
80%
100%
94/95 95/96 96/97 97/98 98/99 99/00 2001 2002 2003 2004 2005
immobili e beni culturalipartecipazione bancaria
titoli diversi, banche, cassa, crediti, r.& r.partecipazione strumentali ed altre
Composizione percentuale del passivo
93/94
0%
20%
40%
60%
80%
100%
94/95 95/96 96/97 97/98 98/99 99/00 2001 2002 2003 2004 2005
debiti diversi, TFR, volontariato
patrimonio originario debiti per erogazione
fondi per attività istituzionali e diversifondi patrimoniali
101 Indici di bilancio
L’indice (espresso in valori percentuali), rapportando i proventi dell’esercizio alla consistenza patrimoniale, mette in evidenza la capacità del patrimonio della Fondazione di generare reddito.Formula: proventi-patrimonio. Percentualizzato.(L’indice è di ideazione ACRI)
Nota: I dati del 2000 sono relativi a un esercizio di durata di 15 mesi. Il dato è stato in parte normalizzato considerando un solo dividendo. Inoltre tutti i dati sono stati rimodulati secondo il nuovo schema di bilancio introdotto dall’esercizio 2000.
L’indice (espresso in valori percentuali), rapportando le erogazioni ai proventi, mette in evidenza la quantitàdi risorse destinate alle attività istituzionali.Formula: erogazioni-proventi. Dati contabili. Percentualizzato.(L’indice è di ideazione ACRI)
Note: 1) Il dato del 95-96 è influenzato dal contributo straordinario di lire 1 miliardo destinato alla ricostruzione del Teatro La Fenice, ridu-cendo di pari ammontare la capacità erogativa del 96-97. Normalizzando i dati emergono i valori più omogenei che sono stati qui utilizzati.2) I dati del 2000 sono relativi a un esercizio di durata di 15 mesi. Il dato è stato in parte normalizzato considerando un solo dividendo.Inoltre tutti i dati sono stati rimodulati secondo il nuovo schema di bilancio introdotto dall’esercizio 2000.
Indici di bilancio
Indice di redditività del patrimonio
Redditivitàdel patrimonio
5,00
4,50
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0
93/942,52
94/950,70
95/960,99
96/971,26
97/981,74
98/991,61
99/003,41
20014,32
20023,47
20032,14
20042,30
20053,99
Indice di efficenza erogativa
Efficienzaerogativa
93/947,10
94/9523,80
95/9654,36
96/9755,29
97/9841,60
98/9953,77
99/0059,77
200162,21
200274,88
200397,42
200484,41
200564,08
0
20
40
60
80
100
102 Relazione economica e finanziaria
L’indice “Total return” o tasso di ritorno (espresso in valori percentuali) esprime la capacità effettiva di accu-mulazione originata dal flusso di capitali degli investimenti e dell’attività istituzionale della Fondazione in un determinato esercizio.Formula: differenza tra assets alla fine ed all’inizio dell’esercizio (a valori correnti) più erogazioni e costi operativi dell’esercizio al netto di proventi straordinari, fratto assets di inizio esercizio (a valori correnti) aumentati di metà dei proventi straordinari. Percentualizzato.L’indice è di ideazione della Johns Hopkins University, Baltimora (USA).
Note: 1) I dati relativi ai primi due esercizi sono parzialmente significativi stante la diversa metodologia di rilevazione contabile dei titoli a bilancio (valore nominale).2) I dati del 2000 sono relativi a un esercizio di durata di 15 mesi, influenzati dalla variazione dei criteri contabili.Inoltre tutti i dati sono stati rimodulati secondo il nuovo schema di bilancio introdotto dall’esercizio 2000.
L’indice “Costi/Disponibilità” raffronta i costi di gestione con i proventi totali e le risorse utilizzate per ero-gazioni accumulate negli esercizi precedenti. Tale indice evidenzia quanta parte delle risorse maturate viene assorbita dai costi di natura non erogativa.Formula: Costi di gestione - (proventi totali + utilizzo fondi). Percentualizzato.
Note: Per omogeneità nel raffronto dei dati relativi ai primi anni di vita della Fondazione si è tenuto conto di tutte le partite di costo, includendo anche i costi di natura non ricorrente.
Indice di “Total return”
Total return93/940,94
94/950,47
95/961,67
96/972,28
97/981,84
98/992,86
99/007,78
20015,34
20022,67
20035,27
20043,03
200510,49
0
2
4
6
8
10
12
Indice “Costi / Disponibilità”
Costi/Disponibilità2001
14,9%2002
19,5%2003
22,6%2004
24,7%2005
19,2%
0,05
0,10
0,15
0
0,20
0,25
0,30
103 Indici di bilancio
L’indice ”Return on Capital“ rapporta le disponibilità annuali per erogazioni (incluso il volontariato) con il patrimonio netto. Considerando che le disponibilità erogative rappresentano la grandezza a livello di conto economico residuale dopo che dall’avanzo sono stati detratti gli accantonamenti obbligatori (Riserva obbli-gatoria), e che tale grandezza rappresenta la quantità di reddito destinata ad essere distribuita nel territorio, l’indice di ”Return on Capital” può essere paragonato al Roe delle aziende profit, laddove alle disponibilitàerogative si sostituisca il reddito netto. Formula: Totale disponibilità per erogazioni – patrimonio netto. Percentualizzato.
Indice “Return on Capital”
Returnon Capital
93/940,2%
94/950,4%
95/960,7%
96/970,6%
97/980,7%
98/990,9%
99/002,1%
20012,6%
20022,6%
20032,1%
20041,9%
20052,6%
3,0%
2,5%
2,0%
1,5%
1,0%
0,5%
0,0%
104 Relazione economica e finanziaria
Indicatori di bilancio
2000 2001
Patrimonio netto contabile 394.403.902 414.025.992
Proventi 30.267.917 17.996.313
Utilizzo fondi 89.364 0Disponibilità totali 30.357.281 17.996.313
Organi – 659.163 – 887.210Personale – 535.187 – 612.696Costi generali e collaborazioni – 1.260.050 – 1.178.537Totale costi di funzionamento
netti da imposte
– 2.454.400 – 2.678.443
Intaressi passivi e ammortamenti – 37.817 – 55.098Imposte e Volontariato (con accantonamento prudenziale)
– 1.364.772 – 1.152.053
Riserva obbligatoria e altre riserveE fondi
– 19.151.629 – 3.540.938
Totale altri oneri – 20.554.218 – 4.748.089
Disponibilità per produzione 7.348.663 10.596.781
Imposte e volontariato: – 1.634.772 – 1.152.053
sostitutiva e interessi – 447.203 – 242.230Ires,Irap,Ici, altre minori – 147.439 – 114.853Volontariato più accantonamento prudenziale
– 770.130 – 794.970
Indici su patrimonio netto contabile
Patrimono netto contabile 100,00% 100,00%
Proventi 7,67% 4,35%
Utilizzo fondi 0,02% 0,00%Disponibilità totali 7,70% 4,35%
Organi – 0,17% – 0,21%Personale – 0,14% – 0,15%Costi generali e collaborazioni – 0,32% – 0,28%Totale costi di funzionamento
netti da imposte
– 0,62% – 0,65%
Interessi passivi e ammortamenti – 0,01% – 0,01%Imposte e volontariato (con accantonamento prudenziale)
– 0,35% – 0,28%
Riserva obbligatoria e altre riserve fondi
– 4,86% – 0,86%
Totale altri oneri – 5,21% – 1,15%
Disponibilità per produzione 1,86% 2,55%
Dati di bilancio al 31 dicembre (valori in euro)
105 Indicatori di bilancio
2002 2003 2004 2005
416.209.991 422.238.155 423.521.493 426.223.677
14.550.960 9.448.139 10.990.889 18.326.638
2.500.000 4.198.966 3.278.575 449.58517.050.960 13.647.105 14.269.464 18.776.223
– 1.089.206 – 955.185 – 1.056.077 – 1.877.223– 974.507 – 1.082.135 – 1.092.410 – 1.139.022
– 1.260.108 – 1.053.111 – 1.371.094 – 1.279.033– 3.323.821 – 3.090.431 – 3.519.581 – 3.598.635
– 89.028 – 141.834 – 667.623 – 629.279– 945.635 – 570.277 – 732.487 – 1.166.384
– 2.183.999 – 1.200.186 – 1.283.338 – 2.844.184
– 3.218.662 – 1.91.297 -2.683.449 – 4.639.847
10.508.477 8.644.376 8.066.435 10.537.741
– 945.635 – 570.277 – 732.487 – 1.166.384
– 105.173 – 39.869 – 20.940 – 6.483– 112.943 – 175.074 – 366.053 – 439.319– 727.519 – 355.334 – 345.494 – 720.582
100,00% 100,00% 100,00% 100,00%
3,50% 2,24% 2,60% 4,30%
0,60% 0,99% 0,77% 0,11%4,10% 3,23% 3,37% 4,41%
– 0,26% – 0,23% – 0,25% – 0,28%– 0,23% – 0,26% – 0,26% – 0,27%– 0,30% – 0,25% – 0,32% – 0,30%– 0,80% – 0,73% – 0,83% – 0,84%
– 0,02% – 0,03% – 0,16% – 0,15%– 0,23% – 0,14% – 017% – 0,27%
– 0,52% – 0,28% – 0,30% – 0,27%
– 0,77% – 0,45% – 0,63% – 1,09%
2,52% 2,05% 1,90% 2,47%
106 Relazione economica e finanziaria
2000 2001
Patrimonio netto contabile 1.303,04% 2.300,62%
Proventi 100,00% 100,00%
Utilizzo fondi 0,30% 0,00%Disponibilità totali 100,30% 100,00%
Organi – 2,18%0 – 4,93%Personale – 1,77% – 3,40%Costi generali e collaborazioni – 4,16% – 6,55%Totale costi di funzionamento
netti da imposte
– 8,11% – 14,88%
Interessi passivi e ammortamenti – 0,12% – 0,31%Imposte e volontariato ( con accantonamento prudenziale)
– 4,51% – 6,40%
Riserva obbligatoria e altre riserve fondi
– 63,27% – 19,68%
Totale altri oneri – 67,91% – 26,38%
Disponibilità per produzione 24,28% 58,73%
Indici su disponibilità totali
Patrimonio netto contabile 1.299,21% 2.300,62%
Proventi 99,71% 100,00%
Utilizzo fondi 0,29% 0,00%Disponibilità totali 100,00% 100,00%
Organi – 2,17% – 4,93%Personale – 1,76% – 3,40%Costi generali e collaborazioni – 4,15% – 6,55%Totale costi di funzionamento
netti da imposte
– 8,09% – 14,88%
Interessi passivi e ammortamenti – 0,12% – 0,31%Imposte e volontariato (con accantonamento prudenziale)
– 4,50% – 6,40%
Riserva obbligatoria e altre riserve fondi
– 63,09% – 19,68%
Totale altri oneri – 67,71% – 26,38%
Disponibilità per produzione 24,21% 58,73%
Indici su proventi
107 Indicatori di bilancio
2002 2003 2004 2005
2.860,36% 4.469,01% 3.853,39% 2.325,71%
100,00% 100,00% 100,00% 100,00%
17,18% 44,44% 29,83% 2,45%117,18% 144,44% 129,83% 102,45%
– 7,49% – 10,11% – 9,61% – 6,44%– 6,70% – 11,45% – 9,94% – 6,22%– 8,66% – 11,15% – 12,47% – 6,98%
– 22,84% – 32,71% – 32,02% – 19,64%
– 0,61% – 1,50% – 6,07% – 3,43%– 6,50% – 6,04% – 6,66% – 6,36%
– 15,01% – 12,70% – 11,68% – 15,52%
– 22,12% – 20,24% – 24,42% – 25,32%
72,22% 91,49% 73,39%
2.440,98% 3.093,98% 2.968,03% 2.270,02%
85,34% 69,23% 77,02% 97,61%
14,66% 30,77% 22,98% 2,39%100,00% 100,00% 100,00% 100,00%
– 6,39% – 7,00% – 7,40% – 6,29%– 5,72% – 7,93% – 7,66% – 6,07%– 7,39% – 7,72% – 9,61% – 6,81%
– 19,49% – 22,65% – 24,67% – 19,17%
– 0,52% – 1,04% – 4,68% – 3,35%– 5,55% – 4,18% – 5,13% – 6,21%
– 12,81% – 8,79% – 8,99% – 15,15%
– 18,88% – 14,01% – 18,81% – 24,71%
61,63% 63,34% 56,53% 56,12%
57,50%
Gino MorandisImmagine in grigio
1989
Il bilancio d'esercizio
110 Il bilancio d'esercizio
Attivoal 31.12.2005 al 31.12.2004
1 Immobilizzazioni materiali e immateriali 23.251.217 22.272.912
a beni immobili 14.207.319 13.311.821
di cui beni immobili strumentali 14.207.319 13.311.821
b beni mobili d’arte 8.772.537 8.772.537
c beni mobili strumentali 224.952 186.569
d altri beni 46.409 1.986
2 Immobilizzazioni finanziarie 318.464.149 383.348.678
a partecipazioni in società strumentali 14.677.407 13.649.441
di cui partecipazioni di controllo 7.328.502 7.693.229
b altre partecipazioni 303.786.743 369.699.237
3 Strumenti finanziari non immobilizzati 128.420.540 52.778.653
a strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale individuale
54.936.308 42.157.728
b strumenti finanziari quotati 73.484.232 10.620.925
di cui titoli di debito – 500.125
di cui titoli di capitale 63.236.757
di cui parti di Organismi Investimen.Collettivo Risparmio
10.247.475 10.120.800
4 Crediti 291.224 5.117.162
di cui esigibili entro l’esercizio successivo 283.642 5.109.580
5 Disponibilità liquide 387.382 47.058
7 Ratei e risconti attivi 7.916 18.285
Totale dell’attivo 470.822.427 463.582.747
Stato Patrimoniale
Il bilancio al 31 dicembre 2005
111 Il bilancio al 31 dicembre 2005
Passivoal 31.12.2005 al 31.12.2004
1 Patrimonio netto 426.223.677 423.521.493
a fondo di dotazione 371.337.397 371.337.397
di cui patrimonio originario 371.337.397 371.337.397
c riserva da rivalutazioni e plusvalenze 35.611.306 35.611.306
d riserva obbligatoria 14.428.003 11.725.819
e riserva per l’integrità del patrimonio 4.846.970 4.846.970
2 Fondi per l’attività d’istituto 15.098.411 13.680.012
a fondo di stabilizzazione delle erogazioni 3.738.861 3.738.861
b fondi per le erogazioni nei settori rilevanti 3.756.837 4.101.422
d altri fondi 7.602.713 5.839.729
3 Fondi per rischi e oneri 172.840 30.840
4Trattamento di fine rapporto di lavoro
subordinato161.821 106.717
5 Erogazioni deliberate 4.445.737 3.434.516
a nei settori rilevanti 3.713.709 2.938.453
b negli altri settori statutari 732.029 496.063
6 Fondo per il volontariato 1.288.926 1.379.028
7 Debiti 23.095.561 21.108.377
di cui esigibili entro l’esercizio successivo 23.095.561 21.108.377
8 Ratei e risconti passivi 335.452 321.764
Totale del passivo 470.822.427 463.582.747
Conti d’ordine
Beni presso terzi 45.673.556 45.854.629
di cui depositari di titoli di proprietà 37.100.000 37.100.000
Impegni di erogazione 3.057.972 6.055.818
Altri conti d’ordine 66.554.674 7.559.722di cui per istanze di rimborso IRPEG 6.822.834 6.822.834Totale dei conti d'ordine 115.286.202 59.470.169
112 Il bilancio d'esercizio
dal 1.1.2005 al 31.12.2005
dal. 1.1.2004 al 31.12.2004
1 Risultato delle gestioni patrimoniali individuali 3.228.580
2 Dividendi e proventi assimilati 15.026.123 10.785.336
b da altre immobilizzazioni finanziarie 14.910.423 10.785.336
c da strumenti finanziari non immobilizzati 115.700
3 Interessi e proventi assimilati 45.381 127.094
b da strumenti finanziari non immobilizzati 4.072 36.404
c da crediti e disponibilità liquide 41.308 90.691
4 Rivalutazione (svalutazione) netta di strumenti
finanziari non immobilizzati
– – 275
5 Risultato della negoziazione di strumenti finanziari
non immobilizzati
– 125 2.735
6 Rivalutazione (svalutazione) netta di immobilizzazioni
finanziarie
– 364.727 – 62.233
9 Altri proventi 126.676 120.164
10 Oneri: – 4.365.465 – 4.123.523
a compensi e rimborsi spese organi statutari – 1.080.580 – 1.056.078
b per il personale – 1.139.022 – 1.092.409
di cui per la gestione del patrimonio 65.115 62.797
c per consulenti e collaboratori esterni – 340.038 – 527.839
d per servizi di gestione del patrimonio – 338.414 – 290.731
e interessi passivi e altri oneri finanziari – 532.218 – 529.146
f commissioni di negoziazione – 2.872
g ammortamenti – 97.061 – 88.477
h accantonamenti – 142.000 – 50.000
i altri oneri – 596.132 – 485.971
11 Proventi straordinari 258.247 47.045
di cui plusvalenze da alienaz. immobilizz. finanziarie 257.362
12 Oneri straordinari – 4.449 – 113.598
13 Imposte – 439.319 – 366.053
Avanzo (disavanzo) dell’esercizio 13.510.922 6.416.693
14 Accantonamento alla riserva obbligatoria – 2.702.184 – 1.283.339
15 Erogazioni deliberate in corso di esercizio – 10.088.155 – 4.787.860
a nei settori rilevanti – 8.375.515 – 4.787.860
a 1 – Erogazioni nei settori rilevanti – 8.825.100 – 8.066.435
a 2 – Utilizzo fondi 449.585 3.278.575
b negli altri settori statutari – 1.712.640
16 Accantonamento al fondo per il volontariato – 360.291 – 171.112
17 Accantonamento ai fondi
per l’attività di istituto:
– 360.291 – 174.382
d agli altri fondi – 360.291 – 174.382
Avanzo (disavanzo) residuo 0 0
Conto economico
113 Il bilancio al 31 dicembre 2005
Disponibilità netta operativa iniziale 25.661.655
Fonti finanziarie
Dividendi e proventi assimilati 15.026.123
Risultato delle gestioni patrimoniali individuali 3.228.580
Interessi e proventi assimilati 45.381
Componenti straordinarie 253.798
Dismissioni partecipazioni immobilizzate 4.648.238
Passaggio a circolante di attività immobilizzate 61.774.257
Altri proventi 126.676 85.103.053
Utilizzo risorse impegnate
in precedenti esercizi6.055.818 6.055.818
Fabbisogni finanziari
Oneri 4.071.301
Risultato negoziazione strumenti finanziari non immobilizzati
125
Imposte e tasse 439.319
Accantonamento al f.do Volontariato L. 266/91 360.291
Erogazioni e costi per attività istituzionali 10.537.740
Acquisizione di partecipazioni 510.000
Ristrutturazione sede 895.498
Acquisizione beni strumentali 179.867 16.994.141
Risorse impegnate nell’esercizio non utilizzate 3.057.972 – 3.057.972
Rettifiche di valore titoli del circolante
Variazione del capitale circolante operativo
Fonti meno fabbisogni meno rettifiche di valore 71.106.758
Disponibilità netta operativa finale 96.768.413
Composizione del capitale circolante operativoinizio
esercizio
fine
esercizio
variazione
esercizio
Attivo corrente operativo 57.961.157 129.097.062 71.135.905
Passivo corrente operativo 26.243.684 29.270.677 3.026.993
Risorse impegnate non utilizzate 6.055.818 3.057.972 – 2.997.846
Disponibilità netta operativa 25.661.655 96.768.413 71.106.758
Gestione delle risorse fi nanziarie vincolate a specifi ci impieghi
Liquidità iniziali vincolate 1.379.028
Fonti finanziarie di risorse vincolate
Utilizzo di risorse vincolate impegnate in precedenti esercizi – 450.393
Fabbisogni finanziari per impiego di risorse vincolate
Risorse vincolate impegnate nell’esercizio non ancora utilizzate 360.291
Variazione delle liquidità vincolate – 90.102
Liquidità finali vincolate 1.288.926
Conto fi nanziario
115 Nota integrativa
Criteri di bilancio
Quadro normativo
Il bilancio delle fondazioni è disciplinato dall’art. 9 del Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n. 153 dove, al comma 1, si prevede che esso sia costituito dai documenti previsti dall’art. 2423 del codice civile e, al comma 2, che si osservino, in quanto applicabili, le disposizioni degli articoli da 2421 a 2435 del codice civile.Il presente bilancio è stato redatto tenendo conto delle indicazioni contenute nel Provvedimento emanato in data 19 aprile 2001 dal Ministero del Tesoro del bilancio e della programmazione economica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 96 del 26 aprile 2001, denominato “Atto di Indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni bancarie, del bilancio relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2000” e delle norme contenute nei Decreti 18 maggio 2004, n. 150, e 13 marzo 2006 del Ministerodell’Economia e delle Finanze.
Redazione e principi del bilancio
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa.Il bilancio è redatto con intenti di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimo-niale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.La rilevazione dei proventi e degli oneri avviene nel rispetto del principio di competenza, indipendentemen-te dalla data dell’incasso e del pagamento, e del principio di prudenza, anche in funzione della conservazio-ne del valore del patrimonio della Fondazione.Il bilancio è redatto privilegiando, ove possibile, la rappresentazione della sostanza sulla forma.Non sono riportate le voci che non presentano importi né per l’esercizio al quale si riferisce il bilancio, néper quello precedente.La svalutazione, l’ammortamento e la rivalutazione degli elementi dell’attivo sono effettuati con una rettifica in diminuzione o in aumento del valore di tali elementi.Le partecipazioni in enti e società strumentali sono iscritte tra le immobilizzazioni.
Criteri di valutazione
La valutazione delle voci è fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione delle attività.I criteri non possono, salvo casi eccezionali, essere modificati da un esercizio all’altro. Qualora ciò si rendes-se necessario, nella nota integrativa sono illustrati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresen-tazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico.Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente sono iscritti tra le immobilizzazioni, al costo d’acquisto. Le immobilizzazioni che, alla data di chiusura dell’esercizio, risultino di valore durevolmen-te inferiore a quello contabilizzato sono svalutate a tale minor valore. Questo non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata.Il costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali la cui utilizzazione è limitata nel tempo, non imputato direttamente a conto economico, è sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integral-mente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura straordinaria sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.Le immobilizzazioni costituite da immobili e beni artistici non sono ammortizzate.Le attività che non costituiscono immobilizzazioni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e il valore presumibile di realizzazione o di mercato alla chiusura dell’esercizio.Gli strumenti finanziari quotati (comprese le quote di organismi di investimento collettivo del risparmio – OICR – ) e non immobilizzati sono iscritti al costo medio di acquisizione. Essi vengono valutati, compresi quelli affidati in gestione patrimoniale individuale, al minore tra il suddetto costo e il corrispondente valore di mercato rilevato al corso di borsa dell’ultimo giorno utile dell’esercizio ovvero – ove alienati nel periodo immediatamente successivo, prima dell’approvazione del bilancio – al minor costo della effettiva transazione.
Nota integrativa
116 Il bilancio d'esercizio
I crediti e i debiti, le poste attive e passive in genere, sono iscritti al valore nominale, corrispondente alpresumibile valore di realizzo.Le operazioni di pronti contro termine sono rilevate col cosiddetto “metodo finanziario”, iscrivendo il credito verso la banca e non già i titoli oggetto del contratto: detti titoli vengono comunque dettagliati in Nota. Gli interessi – e relativi ratei – ricomprendono, oltre le cedole, anche il correlato provento o perditafinanziaria.I dividendi azionari sono di competenza dell’esercizio nel quale viene deliberata la loro distribuzione.I proventi sui quali sia stata applicata una ritenuta a titolo d’imposta o un’imposta sostitutiva sono riportati nel conto economico al netto delle imposte secondo la indicazione contenuta al paragrafo 9.1 dell’Atto di Indirizzo 19 aprile 2001.I costi sono al lordo dell’IVA, in quanto la Fondazione è un ente privato non commerciale e pertanto l’im-posta resta a suo carico.Gli impegni per erogazioni pluriennali trovano collocazione tra i conti d’ordine, così come gli impegni rela-tivi a transazioni che troveranno perfezionamento nei futuri esercizi.I crediti di imposta risultanti dalle dichiarazioni dei redditi degli esercizi 1992-1993, 1995-1996, 1996-1997, 1997-1998 e 1998-1999 – per gli esercizi 96-97 e 97-98 limitatamente al credito derivante dall’applicazionedell’aliquota IRPEG al 37% in luogo di quella agevolata spettante (18,5%) – nell’incertezza portata dalla circo-lare del Ministero delle Finanze 238-E del 4 ottobre 1996, sono iscritti tra i “Conti d’ordine”. Prudenzialmente non vengono calcolati i relativi interessi, senza con ciò rinunciare al titolo.Nella redazione del bilancio non si è ricorso alla facoltà di deroga dai principi generali.I dati esposti nel bilancio sono desunti dalla contabilità generale, regolarmente tenuta.
Attestazione di integrità
Si attesta la sostanziale integrità economica del “patrimonio originario” della Fondazione di Venezia.
117 Nota integrativa
1. Immobilizzazioni materiali e immaterialiLa voce, esposta per euro 23.251.217 è così costituita:
1a. beni immobilieuro
Consistenza al 1 gennaio 2005 13.311.822
Incrementi nell’anno 662.679
Anticipi su lavori 232.818
Consistenza al 31 dicembre 2005 14.207.319
La Fondazione di Venezia in data 15 aprile 2003 ha stipulato con Enel Real Estate il contratto di compraven-dita dell’immobile sito in Venezia, Dorsoduro 3488-U. Nel corso dell’esercizio 2005, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione un intervento di ristrut-turazione dell’immobile, riguardante il rifacimento di uffici, e l’ammodernamento degli impianti, al fine di incrementarne capacità recettiva e produttività. Nel corso dell’anno sono stati effettuati interventi per un ammontare di euro 895.497 di cui per lavori in corso euro 232.818.L’importo iscritto a bilancio comprende:– euro 11.000.000: prezzo dell’immobile– euro 2.200.000: IVA 20%– euro 111.821: prestazioni professionali connesse all’operazione (spese legali e notarili)– euro 662.679: lavori di straordinaria manutenzione– euro 232.818: lavori in corsoIl palazzo è adibito a sede della Fondazione, delle società strumentali e di alcuni enti che ad essa fanno capo.
1b. beni mobili d’arteeuro
Consistenza al 1° gennaio 2005 8.772.537
Acquisti (alienazioni) effettuati nell’esercizio =
Consistenza al 31 dicembre 2005 8.772.537
I beni d’arte sono costituiti:1. dalla collezione, acquistata nel corso del 2000, composta dai beni contenuti nella casa Museo “Tre Oci”in Venezia, alla Giudecca, valutata in euro 1.284 mila. Si tratta di un insieme di beni mobili (sculture, inci-sioni, quadri, disegni, fotografie, mobili di pregio, lampadari) destinati alla valorizzazione e conservazione secondo i fini istituzionali.2. dalle collezioni, il cui acquisto si è perfezionato nel corso del 2001, dei seguenti beni già di proprietà della Cassa di risparmio di Venezia spa per complessivi euro 7.489 mila:– Collezione di 381 stoffe antiche denominate “ex Mariano Fortuny” (euro 3.322.019)– Collezione di 246 dipinti del ventesimo secolo (euro 3.371.362)– Collezione di 127 vetri d’arte (euro 795.243)È stato avviato un progetto per la catalogazione e l’aggiornamento dei valori delle opere d’arte. Nel 2004 sono state effettuate due perizie: la prima, relativa alla collezione dei 246 dipinti del XX secolo, ha eviden-ziato un incremento del valore pari a circa il 22% rispetto al prezzo d’acquisto; la seconda, limitata ai dipinti e disegni moderni contenuti nella casa Museo “Tre Oci” un incremento di oltre il 100%. Il completamento del progetto di catalogazione è previsto in tempi brevi.
1c. beni mobili strumentali: complessivi euro 224.952
Mobili e macchine ordinarie d’ufficio euro
Consistenza al 1° gennaio 2005 (lorda) 278.014
Fondo ammortamento al 1° gennaio 2005 – 153.743
Consistenza al 1° gennaio 2005 (netta) 124.271
Acquisti effettuati nell’esercizio 7.560
Anticipi c-mobili e attrezzature d’ufficio 105.214
Alienazioni (nette) effettuate nell’esercizio – 19.728
Ammortamento a carico del corrente esercizio – 34.845
Consistenza al 31 dicembre 2005 (netta) 182.472
Stato patrimoniale al 31 dicembre 2005 Attivo
118 Il bilancio d'esercizio
Impianti e attrezzature euro
Anticipi c-impianti 9.139
Consistenza al 31 dicembre 2005 (netta) 9.139
Macchine da ufficio elettromeccaniche ed elettroniche euro
Consistenza al 1° gennaio 2005 (lorda) 258.729
Fondo ammortamento al 1° gennaio 2005 – 196.431
Consistenza al 1° gennaio 2005 (netta) 62.298
Acquisti effettuati nell’esercizio 9.558
Ammortamento a carico del corrente esercizio – 38.515
Consistenza al 31 dicembre 2005 (netta) 33.341
1d. altri beni: complessivi euro 46.409
Beni immateriali (software) euro
Consistenza al 1° gennaio 2005 17.256
Fondo ammortamento al 1° gennaio 2005 – 15.269
Consistenza al 1° gennaio 2005 (netta) 1.987
Acquisti effettuati nell’esercizio 68.123
Ammortamento a carico del corrente esercizio – 23.701
Consistenza al 31 dicembre 2005 (netta) 46.409
2. Immobilizzazioni finanziarie
Ammontano complessivamente a euro 318.464.149 così ripartiti:
2a. partecipazioni in società strumentali: complessivi euro 14.677.407– di cui partecipazioni di controllo: euro 7.328.502, corrispondenti alle partecipazioni in Euterpe e Polymnia
Polymnia Venezia Soc. uninominale a r.l. della Fondazione di Venezia euro
Valore al 1° gennaio 2005 6.360.274
= =
Valore al 31 dicembre 2005 6.360.274
Euterpe Venezia Soc. uninominale a srl della Fondazione di Venezia euro
Valore al 1° gennaio 2005 1.332.955
Svalutazione partecipazione per perdite – 364.727
Valore al 31 dicembre 2005 968.228
Umberto Allemandi & C. spa euro
Valore al 1° gennaio 2005 5.956.212
= =
Valore al 31 dicembre 2005 5.956.212
Civita Servizi srl euro
= =
Acquisizione quote nel corso dell’esercizio 588.693
Valore al 31 dicembre 2005 588.693
Fenice Servizi srl euro
= =
Acquisizione quote nel corso dell’esercizio 500.000
Valore al 31 dicembre 2005 500.000
119 Nota integrativa
Ingegneria per la Cultura euro
= =
Acquisizione quote nel corso dell’esercizio 304.000
Valore al 31 dicembre 2005 304.000
Le società strumentali operano esclusivamente nei settori rilevanti di attività istituzionale della Fondazione e sono oggi concentrate essenzialmente nel settore dell’arte e dei beni culturali. Nel corso del 2005 sono state operate tre nuove acquisizioni in partecipazioni di natura strumentale, rispet-tivamente in Civita Servizi, Fenice Servizi, Ingegneria per la Cultura. Gli investimenti sono stati effettuati utilizzando le disponibilità erogative dell’esercizio in corso. Come con-tropartita all’esposizione fra le attività di tali acquisizioni, è stato costituito un apposito fondo al passivo per euro 1.392.693.Avendo tutte le società strumentali della Fondazione chiuso l’esercizio in perdita, non trovano applicazione le disposizioni di cui all’art. 8, comma 4 del Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n. 53.
Polymnia Venezia Società uninominale a responsabilità limitatadella Fondazione di Venezia (euro 6.360.274)La Fondazione ha costituito in data 8 maggio 2000 la Polymnia Venezia con un capitale sociale di euro 95.000. La società, con sede legale in Mestre (Venezia) Piazzale Leonardo Da Vinci 8, codice fiscale e partita IVA 03220780278, iscritta al Registro delle Imprese di Venezia al n. 03220780278, iscritta al R.E.A. di Venezia al n. 291415, capitale sociale 95.000,00 euro interamente versato, è posseduta al 100% dalla Fondazione ed ha per oggetto sociale lo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione e valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali, principalmente nel settore della comunicazione e delle arti visive e nelle discipline correlate.La società prevede di chiudere l’esercizio 2005 con una perdita di euro 135.919.Tenuto conto che sia il Consiglio Generale, sia il Consiglio di Amministrazione hanno approvato la proposta di vendita di un immobile di proprietà della società situato nel centro di Venezia – e che a tale proposito èin corso una effettiva trattativa – alla luce della plusvalenza che emergerebbe dal perfezionamento di tale alienazione, e comunque del maggior valore del cespite sul mercato rispetto al dato contabile, si ritiene che la perdita dell’esercizio 2005 non abbia natura durevole.Pertanto, considerata anche la natura di immobilizzazione finanziaria rivestita dalla partecipazione, non si ritiene opportuno procederne alla svalutazione.
Euterpe Venezia Società uninominale a responsabilità limitatadella Fondazione di Venezia (euro 968.228)La Fondazione ha costituito in data 8 maggio 2000 la Euterpe Venezia con un capitale sociale di euro 95.000. La società, con sede legale in Mestre (Venezia) Piazzale Leonardo Da Vinci 8, codice fiscale e partita IVA 03220790277, iscritta al Registro delle Imprese di Venezia al n. 03220790277, iscritta al R.E.A. di Venezia al n. 292343, capitale sociale 95.000,00 euro interamente versato, è posseduta al 100% dalla Fondazione ed ha per oggetto sociale lo studio, l’istituzione e la gestione di interventi formativi, di ricerca, di conservazione e valorizzazione intellettuale e commerciale nel campo dei beni e delle attività culturali principalmente nel settore della produzione e dell’esecuzione delle attività musicali e nelle discipline correlate.La società prevede di chiudere l’esercizio 2005 registrando una perdita pari a euro 364.727, corrisponden-te all’apporto che tale società ha fornito alla realizzazione degli obiettivi istituzionali della Fondazione, in particolare nella gestione della Scuola di Musica di Portogruaro e nella realizzazione delle manifestazioni musicali a questa associate, nonché nella realizzazione di una rivista specialistica di musica e teatro.
Umberto Allemandi & C. spa (euro 5.956.212)La società ha sede in Torino, Via Mancini 8 ed è iscritta al Registro delle Imprese di Torino al n° 622055.Il Capitale Sociale è composto da n° 500.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 1.La Fondazione ha acquistato in data 28 giugno 2001 n° 81.820 azioni al prezzo complessivo di euro 2.324.015 e, contestualmente, ha sottoscritto un aumento di capitale a pagamento con sovrapprezzo di ulteriori n°90.900 azioni al prezzo complessivo di euro 2.582.510.Nel corso del mese di luglio 2002 la Fondazione ha esercitato il diritto d’opzione per l’acquisto di ulteriori n°42.280 azioni pari all’8,456% del capitale con un esborso di euro 1.049.687.Da allora non sono intervenute nuove operazioni concernenti la partecipazione della Fondazione nella socie-tà. Pertanto, alla data del 31 dicembre 2005, la Fondazione possedeva n° 215.000 azioni con una interessenza pari al 43% del capitale per un controvalore totale di euro 5.956.212.Le azioni, rappresentate dai certificati azionari n° 2, n° 9 e n° 10 per un numero di azioni rispettivamente di 42.280, 81.820 e 90.900 sono custodite presso il San Paolo IMI spa, filiale 2 di Venezia.La società, in adempimento al proprio oggetto sociale – che prevede lo svolgimento di attività editoriale nel
120 Il bilancio d'esercizio
settore culturale, con particolare indirizzo verso il settore dell’arte e del collezionismo – opera direttamente o attraverso le proprie controllate Umberto Allemandi & Co Publishing e Umberto Allemandi & Co Publishing Ltd (U.K.) in due aree di attività:– l’edizione di periodici di informazione (“Il Giornale dell’Arte”, mensile distribuito in Italia; “The Art Newspaper”, pubblicato a Londra e a New York e attualmente distribuito in oltre 60 paesi; "Giornale dell'Ar-chitettura", pubblicazione mensile specializzata rivolta al mondo dei professionisti);– l’edizione di libri, per conto di clienti terzi o per il proprio catalogo, distribuiti attraverso canali tradizionali.L’attività della società la rende idonea a costituire un investimento strumentale della Fondazione coerente-mente con i suoi obiettivi statutari.La società chiude l’esercizio in perdita per un ammontare pari a euro 225.245.Non si procede a svalutazione della partecipazione in ragione del fatto che la perdita è determinata da una contrazione del fatturato legata a fattori contingenti, relativi all’andamento delle commesse di mercato che si ritiene non perdureranno nel corso del 2006, gli oneri di natura straordinaria pesano per oltre il 50% sulla perdita complessiva e la politica degli accantonamenti (segnatamente al fondo svalutazione crediti ed al fondo rischi per una causa in corso) appare particolarmente prudente, avendo costituito negli anni delle riserve di valore importanti nel bilancio della società.
Civita Servizi srl (euro 588.693)La società ha sede in Roma, Piazza Venezia,11, con un capitale sociale pari a euro 3.510.492, Partita IVA 05807761001, iscritta al Registro delle Imprese di Roma, iscritta al R.E.A di Roma al n. 928835. In data 15 marzo 2005 la Fondazione ha acquisito il 14,53% del capitale di Civita Servizi al prezzo di euro 588.693, a fronte di un valore nominale di euro 510.000. Civita Servizi, opera dal 1999 nel settore della gestione integrata dei servizi culturali, fornendo supporto organizzativo alla realizzazione di eventi espositivi, organizzando eventi aziendali, convegni e meeting, offrendo servizi museali diversi collegati alle attività espositive e attuando progetti di promozione e valoriz-zazione dei beni culturali.Fornisce i propri servizi direttamente o indirettamente – attraverso Associazioni Temporanee d’Impresa e le società Zètema e Ingegneria per la Cultura – a Milano, alla Pinacoteca di Brera, al Cenacolo Vinciano, ai Laboratori Scala Ansaldo e al Museo teatrale la Scala. È presente inoltre a Firenze a Palazzo Vecchio, a Bologna alla Pinacoteca nazionale, a Napoli al MUSIS (Napoli Sistema Museo) e a Roma ai Musei Capitolini.La società prevede di chiudere l’esercizio 2005 con una perdita di euro 821.053, dovuta essenzialmente ad una minusvalenza registrata sul valore di cessione della partecipata Zetema al Comune di Roma. A fronte di tale operazione sono stati stipulati contratti di fornitura servizi con la stessa società ceduta per un valore che supera ampiamente la perdita dell’esercizio. Pertanto, considerato il carattere transitorio del risultatonegativo 2005, non si è provveduto a svalutare la partecipazione.
Ingegneria per la Cultura srl (euro 304.000)La società ha sede in Roma, Via Benigni, 59 con un capitale sociale di euro 250.000, partita IVA 03666441005, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Roma, iscritta al R.E.A. di Roma al n. 685322.L’ingresso della Fondazione in Ingegneria per la Cultura srl. è avvenuto il 21 settembre 2005, attraverso l’acquisto da Civita Servizi di una quota pari al 19% del capitale della società (pari a Euro 47.500 nominali) con un esborso di euro 304.000. Ingegneria per la Cultura sin dal 1996 impegnata nella gestione dei servizi museali ai sensi della “LeggeRonchey”, si è specializzata nell’offerta di tali servizi sul territorio centro settentrionale d’Italia.È impegnata nell’ambito veneziano come socio con una quota del 25% delle società consortili Venezia Musei e Venezia Accademia, titolari delle concessioni di servizi dei Musei Civici e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, con affidamento specifico delle attività espositive.La società chiude l’esercizio 2005 con una perdita di euro 12.156, considerata transitoria e di modesto ammontare, dunque non tale da comportare una svalutazione della partecipazione.
FEST - Fenice Servizi Teatrali srl (euro 500.000)FEST - Fenice Servizi Teatrali ha sede in Venezia, S. Marco 1965 con un capitale sociale di euro 3.400.000, partita IVA 03627710274, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Venezia, R.E.A. 324611.Il 20 giugno 2005, la Fondazione ha sottoscritto una quota di euro 500.000, pari al 14,7% del capitale sociale. Similmente la società strumentale Euterpe ha sottoscritto una quota di euro 400.000, pari all’11,8% del capi-tale. Direttamente e per tramite della sua controllata al 100%, la Fondazione detiene dunque il 26,5%. La società si occupa di gestire servizi teatrali in favore della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e delle altre istituzioni teatrali. La società si occupa in particolare dello sfruttamento ottimale degli spazi del Teatro La Fenice, non dedicati all’istituzionale attività artistica e della creazione, e della gestione di un’attivitàdi merchandising. Si occupa inoltre della valorizzazione delle infrastrutture e dei beni di proprietà della Fondazione Fenice e delle attività di fund raising.
121 Nota integrativa
FEST prevede di chiudere l’esercizio 2005 con una perdita pari a euro 30.717, che si ritiene legata alla fase di avvio delle attività sociali.
2b. altre partecipazioni: complessivi euro 303.786.743
San Paolo Imi spa (euro 278.276.743)La Fondazione di Venezia ha concluso il processo di totale cessione della banca conferitaria in ossequio alle disposizioni di legge. Si ricordano brevemente i passaggi fondamentali che hanno portato alla dismissione e all’attuale assetto partecipativo in San Paolo IMI spa.In data 12 gennaio 2001 si è conclusa, in regime di silenzio-assenso da parte dell’Autorità di Vigilanza (art. 7, comma 3, decreto legislativo 153-99) la vendita dell’intera partecipazione detenuta in Cardine Banca spa al San Paolo IMI spa, poi ratificata con lettera del 30 aprile 2001 prot. 610230. La cessione ha concluso il processo di dismissione deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 settembre 1995 e 16 ottobre 1997 e autorizzato dal Ministero del Tesoro in data 5 settembre 1997 ai sensi della direttiva (cosiddetta “Dini”) del 18 novembre 1994.La Fondazione ha quindi acquisito, nel corso del 2001, tra le proprie attività una partecipazione in San Paolo IMI spa di n° 27.503.729 azioni ordinarie al prezzo unitario di euro 18,78.Nel bilancio al 31 dicembre 2001 il valore della partecipazione, essendo appostata tra le attività non immo-bilizzate, è stato adeguato ai prezzi ufficiali delle azioni alla data dell’ultimo giorno dell’esercizio – pari a euro 12,375 – con un differenziale negativo rispetto al costo di acquisto di euro 176.098.253 per il quale si èprovveduto alla svalutazione.Il 23 maggio 2002 si sono verificati i presupposti previsti dal contratto di compravendita per il riconosci-mento di una integrazione a favore della Fondazione, del prezzo di cessione di Cardine Banca (cosiddetta clausola di earn-out) e in data 24 novembre 2003 San Paolo IMI ha scelto di effettuare il pagamento di tale integrazione sotto forma di azioni. Il 5 dicembre 2003 la Fondazione ha ricevuto la materiale consegna di n° 434.953 azioni San Paolo IMI, che sono state iscritte a bilancio al valore unitario di euro 11,10 pari alla quotazione ufficiale del giorno stesso, per un totale di euro 4.827.978.La partecipazione ha pertanto raggiunto il valore di euro 340.051.000 come illustrato nella seguente tabella:
euro
A. Valore n° 27.088.729 azioni a euro 12,375 335.223.021B. Valore n° 434.953 azioni a euro 11,10 4.827.978C. Totale n° 27.523.682 azioni al valore medio di euro 12,355 340.051.000
In sede di predisposizione del bilancio 2002 la partecipazione in San Paolo IMI spa è stata considerata, con delibera del Consiglio Generale del 7 marzo 2003, di rilevanza strategica e destinata a rimanere una voce attiva di investimento di medio lungo periodo. Pertanto, secondo quanto previsto dall’art. 5 comma 1 e comma 3 dell’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001, la Fondazione ha iscritto tale elemento patrimoniale tra gli strumenti finanziari immobilizzati sulla base di analisi che confermavano come – nonostante l’elevata volatilità – il titolo non presentasse nel medio termine prospettive di perdita durevole di valore rispetto a quello iscritto in bilancio. Parimenti per la valutazione al 31 dicembre 2004 la Fondazione ha effettuato una ulteriore serie di analisi volte a riconfermare la congruitàdell’iscrizione a bilancio, tra le immobilizzazioni finanziarie, della partecipazione a San Paolo IMI in assenza di una perdita di valore durevole.Nel corso del 2005, la Fondazione, considerata l’opportunità di procedere a un primo passo verso la diversi-ficazione del proprio portafoglio finanziario, onde migliorarne i profili di rischio e di rendimento, ha venduto 5.000.000 di opzioni call su San Paolo IMI, ad un prezzo di esercizio di 13 euro e con scadenza 20 gennaio 2006, confidando nella possibilità di alienare una porzione della partecipazione a un prezzo congruo e in modo efficiente. L’ammontare del premio conseguito è di euro 679.000, pari a euro 0,1358 per azione.Alla chiusura ufficiale del 30 dicembre 2005, il titolo San Paolo quotava euro 13,216.Avendo la Fondazione optato per la cessione dei titoli, quale regime di regolamento dell’opzione, i 5.000.000 di titoli San Paolo IMI sotto opzione sono stati portati a capitale circolante e mantenuti al loro valore di carico (12,355), essendo questo inferiore al valore di mercato. Le azioni sono accentrate presso la Monte Titoli spa in regime di dematerializzazione.Nel rispetto di quanto previsto dall’Atto di Indirizzo 19 aprile 2001 al punto 5.7 si precisano gli effetti della valutazione a bilancio rispetto al prezzo di fine esercizio:
122 Il bilancio d'esercizio
euro
A. Valore a bilancio 2005 di n. 27.523.682 340.051.000
di cui: immobilizzate 278.276.743
smobilizzate e portate a capitale circolante 61.774.257
Valore unitario azioni a fine esercizio 13,216
B. Valore ai prezzi di fine esercizio 363.752.981
B – A + differenza di valore 23.701.981
Da inizio anno il titolo San Paolo ha ottenuto un apprezzamento del 24,7%, contro una crescita dell’indiceDJ Eurostoxx bancario del 26,5%.Il Gruppo San Paolo IMI ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 1.983 milioni di euro, con un dividendo di 0,57 euro per azione e un ROE del 17,2%.
Cassa Depositi e Prestiti spa (euro 25.000.000)Il Decreto Legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni nella Legge 24 novembre 2003, n. 326 ha disposto la trasformazione della Cassa Depositi e Prestiti in società per azioni.La società ha sede in Roma, Via Goito 4, ed è iscritta al Registro delle Imprese di Roma al n° 801992235584. Il capitale sociale di euro 3.500.000.000 è suddiviso in numero 245.000.000 azioni ordinarie e numero 105.000.000 azioni privilegiate del valore nominale di euro 10,00 ciascuna.Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che era titolare dell’intero capitale sociale, ha potuto effettuare – in virtù del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 2003 – l’alienazione di una prima tranche di azioni, non superiore al 35% dell’intero capitale sociale, a favore in via prioritaria delle Fondazioni di cui all’art. 2 del Decreto Legislativo 153-99.La Fondazione, valutata la congruità dell’investimento e della sua redditività prospettica, e ritenendolo utile per la diversificazione e tutela del patrimonio, in data 22 dicembre 2003 comunicava al Ministro dell’Econo-mia e delle Finanze la propria disponibilità ad acquistare n° 2.500.000 azioni privilegiate al prezzo unitario di euro 10,00 per un valore complessivo di euro 25.000.000 pari allo 0,71% del capitale sociale di Cassa Depositi e Prestiti.In data 23 dicembre 2003 è stato stipulato il contratto di compravendita azionaria.Le azioni, rappresentate dal certificato azionario n° 18-P per un numero di 2.500.000 azioni sono custodite presso il San Paolo IMI spa, filiale 2 di Venezia.
Cassa Depositi e Prestiti spa euro
Valore della partecipazione al 01-01-2005 25.000.000= =Valore al 31 dicembre 2005 25.000.000
Lo Statuto della Cassa Depositi e Prestiti spa prevede per le azioni privilegiate un “dividendo preferenziale”ragguagliato al valore nominale e commisurato al tasso di inflazione (variazione percentuale anno su anno dell’indice dei prezzi al consumo IPCA, base 2001 uguale a 100) relativo all’ultimo mese dell’esercizio cui gli utili si riferiscono, maggiorato di un tasso pari al 3%. È inoltre previsto il diritto di recesso qualora nel periodo 1.1.2005 – 31.12.2009, anche in un solo esercizio, sia stato assegnato un dividendo inferiore alla misura sopraindicata.Il dividendo 2004, distribuito nel corso dell’esercizio 2005, è stato determinato in euro 0,775 per azione, per un ammontare lordo complessivo pari a euro 1.937.500.I mezzi finanziari per l’investimento sono stati, in parte, reperiti mediante l’accensione di un finanziamento concesso da una istituzione creditizia, garantito da pegno, ad un tasso variabile correlato al tasso euribor (si veda il punto 7 “Debiti” della sezione del passivo). Per l’esercizio 2005 il costo del finanziamento, per competenza economica, è risultato pari a euro 532.218; pertanto il rendimento effettivo atteso dall’investimento, al netto dell’imposta sul dividendo, ammonta ad euro 1.373.313, pari al 5,49 %.La società chiude l’esercizio 2005 con un utile netto di euro 927.642.024, grazie in particolare ad un margine di intermediazione pari a 1.948 milioni di euro, in aumento del 51,9% rispetto all’esercizio 2004. A fronte di tale risul-tato, il dividendo unitario che la società distribuirà agli azionisti nel corso del 2006 sarà pari a euro 2,286.
Emerging Countries Finance spa (euro 510.000)La società, con sede legale in Venezia, Dorsoduro 3488-U e sede operativa in Roma, in Via Circonvallazione Gianicolense, n. 168, partita IVA 12274720155, è iscritta al Registro delle Imprese di Venezia, al n. 320502. Il Capitale Sociale, interamente versato, è pari a euro 104.000, suddiviso in n. 200.000 azioni ordinarie delvalore nominale di euro 0,52 cadauna.
123 Nota integrativa
ECF spa è stata creata nel 1997 come società di consulenza con il seguente oggetto sociale:a) la gestione di programmi e progetti di assistenza tecnica, procurement e formazione inerenti allo svi-luppo economico e sociale finanziati da istituzioni internazionali, enti privati e amministrazione pubblica italiana, comunitaria e di paesi esteri;b) lo svolgimento di attività di consulenza, assistenza all’intermediazione commerciale e assistenza nell’at-tività di investimento all’estero.Fra i programmi specifici indicati nell’oggetto statutario si evidenziano il disegno e la realizzazione di programmi formativi e di ricerca e l’assistenza per la realizzazione di interventi nel campo dei beni e delle attività culturali che sono di particolare interesse per la Fondazione.Nell’autunno 2004, ECF UK Ltd., socio di maggioranza di ECF, ha proposto una operazione mista di cessione di azioni e di aumento di capitale in modo da consolidare l’assetto azionario e finanziario nonché la presenza sul mercato interno. La proposta è stata rivolta alla Fondazione e alla FINEST – la finanziaria per gli impren-ditori del Nord-Est controllata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (68,624%) e con una importante partecipazione della Regione Veneto (12,683%). La Fondazione, dopo aver ottenuto una valutazione sulla congruità del prezzo di cessione, in data 28 gennaio 2005 ha acquistato una partecipazione del 30%, pari a n. 60.000 azioni ordinarie, per un ammontare complessivo di euro 510.000. La FINEST, dal canto suo, ha acquisito una partecipazione del 10%.Con la nuova compagine azionaria, ECF intende proporsi alle realtà economiche e culturali dell’area del Nord-Est con i propri servizi e competenze specifiche. La formula associativa tra una iniziativa privata, una società pubblica e un soggetto non profit si presenta, inoltre, come particolarmente innovativa sul piano delle iniziative internazionali, destinate a svilupparsi con l’allargamento della Unione Europea ai paesi del-l’Est e delle iniziative a favore delle comunità italiane nel mondo.Negli ultimi cinque anni di attività la ECF ha vinto 42 progetti internazionali – soprattutto nel campo del-l’assistenza tecnica – e ha svolto una vasta gamma di attività (sostegno alle PMI, consulenza per progetti di privatizzazione e ristrutturazione industriale e bancaria, assistenza alle municipalità ecc.) nei Paesi dell’areabalcanica, dell’ex Unione sovietica, dell’America Latina e dell’Europa dell’Est. Oltre a essere accreditata presso i maggiori Organismi internazionali – che ne costituiscono la principale clientela – ECF ha maturato una specifica esperienza nel campo finanziario (project finance, finanza strutturata) con progetti finanziabili da organismi finanziari multilaterali.In collaborazione con la Fondazione, ECF ha sviluppato un progetto di formazione manageriale in un’areadella Repubblica Serba finanziato dal MAE (€ 370 mila) e cofinanziato dalla Fondazione stessa (€ 130 mila). Recentemente è stato presentato al ministero del Lavoro un progetto di assistenza formativa e manageriale per le PMI che fanno capo alla comunità italiana della provincia di Santa Fè in Argentina. La società chiude l’esercizio con un utile di euro 10.947.
Emerging Countries Finance spa Euro
Acquisizione n. 60.000 azioni ordinarie al V.N. 0.52 510.000= =Valore al 31 dicembre 2005 510.000
In data 11 dicembre 2004, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deliberato di cedere la parte-cipazione detenuta in Sinloc spa alla società stessa che aveva manifestato la disponibilità a riacquistare le azioni in possesso della Fondazione al prezzo di euro 9,60 per azione.La Fondazione aveva acquistato in data 26 luglio 2001 n° 511.000 azioni, pari al 10% del capitale sociale, al prezzo complessivo di euro 4.648.238.La vendita dell’intera partecipazione si è perfezionata il 30 maggio 2005. Le azioni sono state cedute congodimento 1°giugno 2005 e la plusvalenza realizzata è stata pari a euro 257.362. Il dividendo lordo maturato nell’esercizio 2004 e incassato dalla Fondazione nel 2005 è stato pari a euro 36.792, equivalente ad euro 0,072 per azione.
Sinloc spa Euro
Valore della partecipazione al 1 gennaio 2005 4.648.238Cessione della partecipazione al 30 maggio 2005 4.648.238Valore al 31 dicembre 2005 =
La Fondazione inoltre possiede un’interessenza nel Consorzio Venezia Ricerche per un ammontare di euro 10.329 che, in caso di recesso o liquidazione, non da diritto al rimborso delle quote. Le quote sono state totalmente svalutate in precedenti esercizi.
124 Il bilancio d'esercizio
3. Strumenti finanziari non immobilizzatiAmmontano complessivamente a euro 128.420.540 così ripartiti:
3a. strumenti finanziari affidati in gestione patrimoniale individuale: euro 54.936.308I mandati fiduciari devono essere caratterizzati dal contenimento del profilo di rischio degli investimenti e possono prevedere l’assenza di profitti cedolari in relazione alla migliore organizzazione dei proventi di esercizio, privilegiando quindi la conservazione nel tempo del valore del patrimonio piuttosto che la mas-simizzazione dei rendimenti.
Credit Agricole Asset Management In data 15 gennaio 2001 è stata attivata una gestione patrimoniale individuale con Nextra Investment Management – Società di Gestione del risparmio spa con sede in Milano, oggi Credit Agricole Asset Management, in seguito alla fusione con il gruppo francese.Il conferimento iniziale è stato di euro 25.822.845. Nel corso dell’esercizio 2003 sono affluiti complessiva-mente ulteriori euro 16.334.883. Nel corso dell’esercizio 2005, nel mantenimento dei principi contabili di cui all’art. 2426 C.C. (valutazione dei beni iscritti al capitale circolante pari al minore fra costo e mercato) è stata fatta emergere una parte dei proventi, pari a euro 3.190.000, attraverso la dismissione di una quota dei fondi gestiti pari a euro 25.600.000 e il reinvestimento della quota capitale, pari a euro 22.410.000. Il provento emerso è stato prudenzialmente investito in attività monetarie. Pertanto il valore di bilancio finale al 31 dicembre 2005 permane pari a euro 42.157.728.Il rendiconto della gestione fornito alla Fondazione è stato redatto secondo le disposizioni contenute nell’al-legato 5 al Regolamento Consob adottato ai sensi del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e appro-vato con delibera n. 11522 dell’1 luglio 1998.Il regime fiscale è quello del risparmio gestito.Banca depositaria:– liquidità subdepositata presso Banca Intesa spa– titoli subdepositati presso Banca Intesa spaLe risultanze che seguono sono dedotte dal suddetto rendiconto riferito alla data di chiusura dell’esercizio:
euro
Valore a inizio esercizio 45.268.233
Conferimenti 22.410.000
Prelievi 25.600.000
Valore a fine esercizio 44.749.054
Composizione al 31 dicembre 2005 a valori di mercato
euro
Azioni Estere 7.908.546
Azioni Italia 961.243
Obbligazioni estere 10.881.692
Obbligazioni Italia 25.154.169
Totale Portafoglio 44.905.650
Liquidità 197.539,66
Oneri da addebitare 354.136,69
Totale Patrimonio Finale 44.749.053
125 Nota integrativa
Risultato di gestioneeuro
Risultato lordo 3.015.184
Imposte sul capital gain 344.363
Risultato al netto imposte 2.670.820
Commissioni negoziazione + bolli 25.367
Commissioni gestione 116.032
Risultato netto 2.529.420
Parametro di riferimento 15% DJ Euro Stoxx 85% MTS Bot
Nel 2005 il portafoglio ha realizzato un rendimento lordo composto del 6.98%, sovraperformando il proprio benchmark di circa 2.6 punti percentuali.
Variazione del parametro da inizio anno 4,43 %Rendimento netto da inizio anno 5,91 %Rendimento lordo da inizio anno 6,98 %
Alla luce di quanto detto in premessa a commento del presente punto 3 a), prudenzialmente il valore a bilancio è stato mantenuto al costo storico dell’investimento.
EPSILON SGR spa Gestione monetariaIn data 31 maggio 2005 è stata attivata una gestione patrimoniale individuale con Epsilon SGR, con l’obiet-tivo di ottimizzare la redditività delle disponibilità liquide della Fondazione.Il conferimento iniziale è stato di euro 13.000.000. Nel corso dell’esercizio 2005, sono stati effettuati prelievi e conferimenti a valere sul conto di gestione, che è stato utilizzato come strumento monetario per fare fronte ai fabbisogni finanziari della gestione corrente della Fondazione. In seguito ai prelievi effettuati nel corso del 2005, sono emersi proventi per un ammontare pari a euro 38.580, espressi al netto dell’imposta sostitutiva. Il rendiconto della gestione fornito alla Fondazione è stato redatto secondo le disposizioni contenute nell’al-legato 5 al Regolamento Consob adottato ai sensi del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e appro-vato con delibera n. 11522 dell’1 luglio 1998.Il regime fiscale è quello del risparmio gestito.Banca depositaria:
– liquidità subdepositata presso Banca Intesa spa– titoli subdepositati presso Banca Intesa spa
Le risultanze che seguono sono dedotte dal suddetto rendiconto riferito alla data di chiusura dell’esercizio:
euro
Valore a inizio esercizio 13.000.000
Conferimenti 4.690.000
Prelievi 4.950.000
Valore a fine esercizio 12.872.241
Per la iscrizione a bilancio della gestione fanno fede i principi contabili di cui all’art. 2426 C.C. (valutazione dei beni iscritti al capitale circolante pari al minore fra costo e mercato). Pertanto il valore espresso risulta pari alla somma algebrica dei conferimenti al netto dei prelievi, per un totale di euro 12.740.000.
126 Il bilancio d'esercizio
Composizione al 31 dicembre 2005 a valori di mercato
euro
Obbligazioni Italia 4.966.246
Obbigazioni estere 4.728.022
Altro 3.127.366
Totale Portafoglio 12.821.634
Liquidità 70.513
Oneri da addebitare 19.906
Totale Patrimonio Finale 12.872.241
Risultato di gestione
euro
Risultato lordo 151.259
Imposte sul capital gain 19.018
Risultato al netto imposte 132.241
Commissioni negoziazione 2.255
Risultato netto 129.986
Parametro di riferimento 100% JPM 3 mesi cashVariazione del parametro da inizio anno 1,27 %Rendimento netto da inizio anno 1,03 %Rendimento lordo da inizio anno 1,21 %
3b) strumenti finanziari quotati: euro 73.484.232
Titoli azionari non immobilizzati: euro 63.236.757
San Paolo IMI spa (euro 61.774.257)La posta accoglie n. 5.000.000 di azioni San Paolo IMI, al prezzo unitario di 12,355 euro per azione, per un controvalore di euro 61.774.257, smobilizzate nel corso del 2005 in quanto sulle stesse sono state vendute altrettante call option con regolamento contrattuale di consegna dei titoli sottostanti.
Toro Assicurazioni spa (euro 1.462.500)Il Gruppo Toro, che ha sede in Via Mazzini, 53, a Torino, è oggi uno dei maggiori gruppi assicurativi in Italia, forte degli oltre 170 anni di esperienza della sua società capogruppo, Toro Assicurazioni spa e del contributo delle altre importanti compagnie che ne fanno parte. Il gruppo opera prevalentemente nei Rami Danni e Vita, ed i mercati finanziari ne hanno salutato con favore la quotazione borsistica, avvenuta nel corso del 2005, sostenendone vigorosamente la quotazione al rialzo.La Fondazione ha acquistato nel corso dell’offerta pubblica n.130.000 azioni Toro Assicurazioni spa, ad unprezzo unitario di euro 11,25, per un controvalore di euro 1.462.500. Il titolo ha ottenuto, dalla data di acqui-sizione, una performance di oltre il 30%, chiudendo il 2005 a 14,78 euro. Oltre al guadagno in conto capitale, Toro ha staccato due dividendi nel corso dell’anno per un totale di euro 115.700, con un rendimento rapportato al valore di carico pari a circa l’8%.
Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima (euro 10.247.475)La Fondazione, nell’intento di diversificare il proprio ruolo nello sviluppo di iniziative volte ad incrementare e tutelare il patrimonio storico, artistico e culturale della Città di Venezia, ha promosso, in collaborazione con San Paolo IMI, la costituzione del Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima. Tale fondo consente di raccogliere dai sottoscrittori delle quote una liberalità (almeno euro 250 per sottoscrizioni fino a 30.000 euro ed almeno euro 400 per sottoscrizioni di importo superiore) che, convogliata verso la Fondazione, viene integralmente devoluta a sostegno delle attività di due importanti fondazioni veneziane: la Fondazione Teatro La Fenice e la Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte.Ai sottoscrittori-donatori è offerta la possibilità di fruire di alcuni benefici legati alla frequentazione della città di Venezia.
127 Nota integrativa
Il fondo comune di investimento aperto armonizzato, denominato Sanpaolo Etico Venezia Serenissima è un prodotto finanziario ad accumulazione dei proventi che investe prevalentemente in strumenti finanziari, per lo più denominati in euro, di natura obbligazionaria o monetaria, contenendo nel 15% gli strumenti finan-ziari rappresentativi del capitale di rischio.Il fondo è disciplinato dal Regolamento Unico di gestione in forma semplificata dei fondi inseriti nell’am-bito del “Sistema Etico” attuando una politica di investimento ispirata a principi etici per la selezione degli emittenti nel rispetto dei criteri positivi e negativi attualmente previsti nel Regolamento di gestione del San Paolo IMI.Il Fondo Sanpaolo Etico Venezia Serenissima è attivo dal 17 dicembre 2003 e la Fondazione ha accompa-gnato il decollo dell’iniziativa sottoscrivendo n° 2.000.000 di quote del fondo, quotate inizialmente ad euro 5 ciascuna, per un controvalore di euro 10.000.000.Nel corso dell’esercizio la Fondazione ha beneficiato della retrocessione, contrattualmente prevista, di parte delle commissioni di gestione.
Fondo Sanpaolo EticoVenezia Serenissima N° quote Controvalore
Sottoscrizione iniziale 2.000.000 10.000.000
Retrocessione commissioni sotto forma di quote ‘04 23.845 120.800
Retrocessione commissioni sotto forma di quote ‘05 24.013 126.675
Valore al 31 dicembre 2005 2.047.858 10.247.475
Il Fondo che presentava all’inizio dell’esercizio una consistenza di euro 10.120.800 ha raggiunto al 31 dicem-bre 2005 il valore di euro 10.247.475.Le nuove sottoscrizioni dell’anno hanno raggiunto i 3,28 milioni di euro.Il valore della quota al 31 dicembre 2005 è pari a 5,34 con un rendimento netto, comprensivo della retro-cessione delle commissioni, del 5,02% e dà origine ad un controvalore di euro 10.924.821. La plusvalenza di677.346 non realizzata, prudenzialmente, non è stata rilevata in contabilità.
4. Crediti
Il totale della voce crediti ammonta complessivamente a euro 291.224 (di cui euro 283.642 esigibili entro l’esercizio successivo) e sono così costituiti:
Acconti di imposta versati (euro 260.593) La posta accoglie gli acconti di imposta versati su Irap e Ires nel corso dell’esercizio.Altri crediti (euro 30.631) costituiti da depositi cauzionali esigibili nel corso dell’esercizio successivo e crediti verso l’erario e verso terzi recuperabili nel breve termine, per euro 23.049, mentre i crediti non esigibili entro il successivo esercizio ammontano ad euro 7.582.
I seguenti crediti a lungo termine vantati dalla Fondazione:Credito verso l’erario 1997 a rimborso (euro 233.186) corrispondente al residuo credito per ritenuta subita sul dividendo incassato il 2 maggio 1997;Credito verso l’erario 1998 a rimborso (euro 196.458) corrispondente al residuo credito per ritenuta subita sul dividendo incassato il 29 aprile 1998;non vengono esplicitati in bilancio, in quanto a fronte di detti crediti è stato a suo tempo costituito nel pas-sivo, a carico del conto economico, un “fondo accantonamento ritenute sui dividendi” di pari ammontare. L’eventuale incasso del credito costituirà sopravvenienza attiva nell’esercizio in cui avverrà il rimborso con riduzione della posta attiva e del relativo fondo per pari importo.
128 Il bilancio d'esercizio
5. Disponibilità liquide
Ammontano complessivamente a euro 387.382 e sono costituite oltre che dal saldo di cassa (euro 510), dal saldo al 31 dicembre 2005 dei seguenti conti correnti:
euro
1. Cassa di risparmio di Venezia spa:
conto ordinario di gestione 320.230
conto di appoggio per la gestione finanziaria 12.008
2. Banca Intesa
(conto di appoggio per la gestione del finanziamento concesso allaFondazione: cfr. voce 7 del passivo)
26.629
Esistono inoltre due conti correnti, accesi presso la Cassa di risparmio di Venezia spa, per accogliere i movi-menti di particolari iniziative di erogazione poste in atto dalla Fondazione:
euro
conto di appoggio per la gestione del progetto Cacak 24.708
conto di appoggio per la gestione del progetto Fondo Etico Venezia Serenissima 1.846
Nel corso del 2005, la Fondazione ha infine aperto un conto corrente postale (4765) che al 31 dicembre 2005 aveva un saldo pari a euro 1.450.
7. Ratei e risconti attivi
Ammontano complessivamente a euro 7.916 così costituiti:
Risconti attivi:euro
conto manutenzione 7.916
Totale 7.916
euro
Totale attivo patrimoniale 470.822.427
129 Nota integrativa
1. Patrimonio netto
L’ammontare del patrimonio netto è di euro 426.223.677.
1a. fondo di dotazione: euro 371.337.397Il “fondo di dotazione” si identifica con il “patrimonio originario” nell’ottica di fissare l’ammontare patrimo-niale da conservare nel tempo.
1c. riserva da rivalutazione e plusvalenze: euro 35.611.306Accoglie le imputazioni dirette alle poste del patrimonio netto delle plusvalenze, ove non imputate a conto economico, emerse dalla totale dismissione della partecipazione nella società conferitaria.Tale imputazione diretta a patrimonio netto è consentita dal comma 4 dell’art. 9 del Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n. 153.
euro
Consistenza della riserva al 1° gennaio 2005 35.611.306
= =
Consistenza al 31 dicembre 2005 35.611.306
1d. riserva obbligatoria: euro 14.428.003La riserva è stata istituita alla fine dell’esercizio 2000 secondo quanto previsto dall’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001, commisurando l’accantonamento al 15% dell’avanzo dell’esercizio.L’accantonamento per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2001 è stato incrementato nella misura del 20%dell’avanzo con Decreto del 26 marzo 2002. Per gli esercizi 2002, 2003 e 2004, l’accantonamento è stato con-fermato nella misura del 20% rispettivamente con i Decreti del 27 marzo 2003, del 25 marzo 2004 e del 15 marzo 2005. Anche per il presente esercizio, il Decreto del 13 marzo 2006 ha confermato l’accantonamentoalla riserva obbligatoria nella misura del 20% dell’avanzo e, pertanto, la quota accantonata è pari a euro 2.702.184.
euro
Consistenza della riserva al 1° gennaio 2005 11.725.819
Accantonamento a bilancio 2.702.184
Consistenza al 31 dicembre 2005 14.428.003
1e. riserva per l’integrità del patrimonio: euro 4.846.970La riserva è stata istituita alla fine dell’esercizio 2000 secondo quanto previsto dall’Atto di Indirizzo.
euro
Accantonamento a bilancio 31.12.2000 2.163.049
Riclassificazione di quota parte (tutela inflazione) proveniente dal fondo rafforzamento patrimonio
1.578.015
Riclassificazione di quota parte (differenza nella determinazione del patrimonio originario) proveniente dal fondo rafforzamento patrimonio
546.106
Consistenza della riserva al 1° gennaio 2001 4.287.170
Accantonamento a bilancio 2001 559.800
Consistenza al 1° gennaio 2005 4.846.970
Consistenza al 31 dicembre 2005 4.846.970
Stato patrimoniale al 31 dicembre 2005 Passivo
130 Il bilancio d'esercizio
2. Fondi per l’attività d’istituto
Ammontano complessivamente a euro 15.098.411
2a. fondo di stabilizzazione delle erogazioni: euro 3.738.861Il fondo, istituito alla fine dell’esercizio 2000, ha la funzione di stabilizzare il livello delle erogazioni di ciascun esercizio in un orizzonte temporale pluriennale.
2b. fondo per le erogazioni nei settori rilevanti: euro 3.756.837L’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001 ha mutato le norme contabili e comportato che i dividendi azionari siano di competenza dell’esercizio nel corso del quale viene deliberata la loro distribuzione. Come conseguenza si è realizzata una doppia imputazione a conto economico: i dividendi incassati nel 1999 e quelli incassati nel 2000. A bilancio dell’esercizio 2000 è stata pertanto iscritto un fondo per le erogazioni nei settori rilevanti nel quale è stata accantonata la quota dei dividendi riconosciuti nel conto economico e non utilizzati per l’attività erogativa dell’anno. Il fondo è stato utilizzato nel corso degli esercizi per l’attività istituzionale. Nel corso dell’esercizio 2005 sono state reintroitate alcune somme non utilizzate dai beneficiari su progetti conclusi, per un ammontare di euro 105.000, mentre sono state utilizzati fondi per euro 449.585 per fare fronte all’attività erogativa programmata per l’esercizio.
Nel corrente esercizio è stato movimentato come segue:
euro
Consistenza del fondo al 1° gennaio 2005 4101.422
Reintroiti in corso d’esercizio 2005 105.000
Utilizzo esercizio 2005 – 449.585
Consistenza al 31 dicembre 2005 euro 3.756.837
2d. altri fondi: euro 7.602.713La genesi del fondo risale alla fine dell’esercizio 2000, quale risultato di una riclassificazione operata ai sensi dell’art. 14.4 dell’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001, che disponeva di trasferire ai fondi per l’attivitàdi istituto una quota adeguata della riserva (euro 4.636.234) costituita a suo tempo per l’incremento della partecipazione nella società conferitaria.Successivamente il fondo è stato alimentato soprattutto con gli accantonamenti prudenziali, operati a par-tire dal 2001, in relazione agli obblighi connessi alla Legge 266-91 sul Volontariato. Tale prudenza era stata consigliata dalle mutate modalità di calcolo dell’accantonamento al fondo per il Volontariato indicate nell’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001 laddove si prevedeva fosse commisurato a un quindicesimo del risultato della differenza tra l’avanzo di esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria e meno l’importo minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera d) del Dlgs 153-99. Avverso tale formulazione alcuni Centri di Servizio per il Volontariato avevano presentato ricorso contro il Ministero del Tesoro di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio e questi, in data 11 luglio 2001 (sentenza confermata in appello dal Consiglio di Stato il 19 settembre 2001) accoglieva la domanda cautelare e sospendeva il paragrafo 9.7 dell’Atto di Indirizzo.Pertanto l’accantonamento di euro 171.112 nel 2004, euro 160.025 nel 2003, euro 291.200 nel 2002 e 397.485 nel 2001 rappresentava il possibile, ulteriore, impegno nei confronti dei Centri di Servizio in caso di soc-combenza delle tesi ministeriali.Finalmente la sentenza del TAR del Lazio n. 4323 del 1° giugno 2005, ha stabilito la legittimità della pre-visione di cui al paragrafo 9.7 del provvedimento 19 aprile 2001 ponendo fine alla necessità di effettuare accantonamenti prudenziali.Nel contempo è però venuta maturando in sede ACRI la proposta di destinare sia gli accantonamenti pru-denziali effettuati nel tempo dalle fondazioni sia nuovi accantonamenti da effettuarsi nella stessa misura, a favore del Mezzogiorno d’Italia (Progetto per il Sud). Il Consiglio Generale della Fondazione del 16 dicembre 2005 ha deliberato in tal senso il cambio di destinazione degli accantonamenti pregressi e futuri, al verifi-carsi di specifiche condizioni. Pertanto l’accantonamento di euro 360.291 a bilancio 2005 si aggiunge agli accantonamenti precedenti nell’ottica della partecipazione a tale progetto.Lo scopo principale di questo fondo consiste, comunque, nel far fronte a variazioni significative di valore che dovessero interessare poste dell’attivo che riguardino investimenti connotati da una stretta attinenzacon l’attività istituzionale, a titolo di esempio le partecipazioni in società strumentali. Nel corso del 2005, a fronte dell’acquisizione di partecipazioni in Fenice Servizi Teatrali, Ingegneria per la Cultura e Civita Servizi, sono stati accantonati i controvalori di acquisto, per un totale di euro 1.392.693. È
131 Nota integrativa
stata appostata al fondo, inoltre, la somma di euro 10.000, quale contributo che la Fondazione ha collezio-nato per conto di terzi indirizzato alla realizzazione di un seminario internazionale.
euro
Consistenza del fondo a inizio esercizio 5.839.729
Accantonamenti esercizio 2005 1.762.984
Consistenza al 31 dicembre 2005 euro 7.602.713
3. Fondi per rischi e oneri
La Fondazione ha trasferito nel corso del 2003 la propria sede in un immobile di proprietà.Poiché la Fondazione non ammortizza sistematicamente il cespite adibito a sede, è apparso prudente incre-mentare la quota accantonata per manutenzioni di carattere ripristinatorio del valore del cespite fino ad un ammontare pari all’1% del valore dell’immobile. La quota accantonata per il 2005 è stata pertanto pari a euro 142.000.
euro
Consistenza del fondo al 1° gennaio 2005 30.840
Accantonamento a bilancio 142.000
Consistenza al 31 dicembre 2005 euro 172.840
4. Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato
Rappresenta il debito maturato in capo alla Fondazione nei confronti del personale dipendente, liquidabile all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. Ammonta a complessivi euro 161.821 ed è così costituito:
euro
Consistenza del debito al 1 gennaio 2005 106.717
Quota maturata nell’esercizio (a carico del conto economico) 55.450
Imposta 11% con prelievo dal fondo − 346
Consistenza del debito al 31 dicembre 2005 161.821
132 Il bilancio d'esercizio
5. Erogazioni deliberate (euro 4.445.737)
5a. nei settori rilevanti: euro 3.713.709
5b. negli altri settori statutari euro 732.029Per un esame dettagliato di tutte le erogazioni deliberate si rinvia al Bilancio di missione. In questa sede si dà conto delle somme deliberate e non ancora materialmente erogate alla fine dell’esercizio: esse ammon-tano complessivamente a euro 4.445.737 (di cui euro 2.000.975 rivenienti da precedenti esercizi) e sono classificate secondo il seguente schema:
pregressi correnti totali
Erogazioni deliberate 2.000.975 2.444.762 4.445.737
A - Interventi diretti 300.457 554.865 855.322
A1 - Istruzione e formazione 122.835 96.469 219.304
A1 - Istruzione e formazione cp 16.538 40.000 56.538
A2 - Ricerca Scientifica 22.880 258.217 281.097
A2 - Ricerca Scientifica cp
A3 - Beni e attività culturali 97.470 51.024 148.495
A3 - Beni e attività culturali cp 2.903 15.482 18.385
A4 - Altri settori 35.990 86.425 122.415
A4 - Altri settori cp 1.839 7.246 9.086
B - Area Partnership 1.319.897 1.370.597 2.690.495
B1 - Istruzione e formazione 78.938 1.137.277 1.216.215
B1 - Istruzione e formazione cp – 8.251 8.251
B2 - Ricerca scientifica 107.180 40.252 147.433
B2 - Ricerca scientifica cp
B3 - Beni e attività culturali 1.035.403 145.502 1.180.905
B3 - Beni e attività culturali cp 18.139 35.511 53.651
B4 - Altri settori 80.186 3.852 84.038
B4 - Altri settori cp
C - Area contributi e donazioni 380.620 519.299 899.919
C1 - Istruzione e formazione 79.536 116.809 196.346
C1 - Istruzione e formazione cp – 20.000 20.000
C2 - Ricerca scientifica 12.050 41.152 53.202
C2 - Ricerca scientifica cp
C3 - Beni e attività culturali 99.062 7.500 99.562
C3 - Beni e attività culturali cp – 14.319 14.319
B4 - Altri settori 192.665 318.831 511.496
B4 - Altri settori cp 4.305 686 4.992
Legenda: cp = costi di produzione
133 Nota integrativa
6. Fondo per il volontariato
Il saldo del fondo ha raggiunto l’importo complessivo di euro 1.288.926 in virtù dei seguenti movimenti:
euro
– introito accantonamenti effettuati nel tempo dall’ente Cassa di risparmio di Venezia fino al 1993 137.508
– accantonamento a bilancio 1993-1994 48.216
– accantonamento a bilancio 1994-1995 99.052
– accantonamento a bilancio 1995-1996 139.523
– accantonamento a bilancio 1996-1997 178.957
– pagamenti in corso dell’esercizio 1996-1997 – 13.751
– accantonamento a bilancio 1997-1998 302.994
– pagamenti in corso dell’esercizio 1997-1998 – 42.817
– pagamenti in corso dell’esercizio 1998-1999 – 191.638
– accantonamento a bilancio 1998-1999 258.391
– pagamenti in corso dell’esercizio 1999-2000 – 96.799
– accantonamento a bilancio 1999-2000 770.130
– pagamenti in corso dell’esercizio 2001 – 182428
– accantonamento a bilancio 2001 397.485
– pagamenti in corso dell’esercizio 2002 – 321.599
– accantonamento a bilancio 2002 291.200
– pagamenti in corso dell’esercizio 2003 – 369.514
– accantonamento a bilancio 2003 160.025
– pagamenti in corso dell’esercizio 2004 – 357.018
– accantonamento a bilancio 2004 171.112
– pagamenti nel corso del 2005 – 450.394
– accantonamento a bilancio 2005 360.291
Totale 1.288.926
In particolare sono stati totalmente richiamati ed erogati secondo le disposizioni ricevute dai Comitati pre-posti pro tempore alla gestione:— gli importi accantonati fino al 1993 (euro 137.508) e affidati al primo Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato il cui mandato era fissato per il periodo 1996-1998; — gli importi accantonati negli esercizi 1993-94, 1994-95 e 1995-96 (per un importo complessivo di euro 286.791) e assegnati al secondo Comitato il cui mandato era fissato per il periodo 1998-2000.— gli importi accantonati negli esercizi 1996-97 e 1997-98 (per complessivi euro 481.951), affidati alla gestio-ne del terzo Comitato il cui mandato era fissato per il periodo 2000-2002.È in corso l’utilizzo, da parte del quarto Comitato, degli accantonamenti effettuati negli esercizi 1998-99 e 1999-00 (per complessivi euro 1.028.522). Le erogazioni fino ad ora effettuate sono state pari a euro 916.715 e il residuo ammonta a euro 111.807.È inoltre iniziato l’utilizzo, da parte del quinto Comitato, degli accantonamenti effettuati negli esercizi 2001-2002 (per complessivi euro 688.685). Le erogazioni fino ad ora effettuate sono state pari a euro 203.003 e il residuo ammonta a euro 485.682.Gli accantonamenti effettuati negli esercizi successivi saranno gestiti dai Comitati di futura nomina.
134 Il bilancio d'esercizio
7. Debiti
Ammontano complessivamente a euro 23.095.561, sono dovuti entro il successivo esercizio e sono cosìcostituiti:
Debiti finanziari
Finanziamento a breve termine ottenuto da istituzioni creditizieIn data 30 dicembre 2003 la Fondazione ha ottenuto da Banca Intesa spa un finanziamento a breve termine di euro 20.000.000 al tasso Euribor tre mesi maggiorato da uno spread di 40 centesimi. Il prestito è garantito da pegno su n° 3.500.000 azioni ordinarie San Paolo IMI spa.I tassi pagati nei successivi periodi di interesse sono stati pari a:2,572% per il periodo 30 dicembre 2003 – 31 marzo 20042,418% per il periodo 1 aprile 2004 – 31 maggio 20042,742% per il periodo 1 giugno 2004 – 31 maggio 20052,604% per il periodo 1 giugno 2005 – 31 maggio 2006
Debiti finanziari su opzioni La posta ammonta complessivamente ad euro 679.000, ed è relativa ad i premi percepiti in seguito alla vendita di un’opzione call su San Paolo IMI, con scadenza 20 gennaio 2006.
Debiti verso fornitoriLa posta ammonta complessivamente a euro 1.105.481 e accoglie i debiti nei confronti dei fornitori della Fondazione.
Debiti per imposte diretteAmmontano a complessivi euro 381.173 di cui euro 103.326 corrispondenti all’Irap di competenza 2005 e euro 277.847 corrispondenti all’imposta sui redditi Ires, maturata nel 2005.Si ricorda che, a seguito della abolizione del credito di imposta sui dividendi (D. Lgs 12 dicembre 2003), che, associato alla parziale esenzione Irpeg, consentiva alla Fondazione di non dover materialmente corrispon-dere imposte dirette, la Fondazione si trova ora a dover assolvere il debito tributario nella misura piena del 33% in quanto il D.L. n. 168-2004 convertito in Legge 30 luglio 2004, n.191, ha abolito l’agevolazione fiscale di cui beneficiavano le fondazioni bancarie.
Debiti per ritenute fiscali e previdenziali operate da versare (euro 192.680)
Debiti di funzionamento e diversi (euro 737.227)Ammontano complessivamente a euro 737.227 e sono così costituiti:
euro
– decimi da versare su FEST 375.000
– fornitori e terzi da liquidare 78.091
– debiti per compensi organi sociali 210.000
– oneri relativi al personale 74.136
Totale 737.227
8. Ratei e risconti passivi
I ratei passivi ammontano a complessive euro 335.452 e sono così costituti:
Ratei passivi
euro
– ratei per 14° mensilità personale dipendente 30.106
– ratei su finanziamento a breve 305.346
Totale 335.452
Il rateo sul finanziamento rappresenta gli interessi maturati dal 31 maggio 2005 al 31 dicembre 2005.
Totale passivo e netto a pareggio 470.822.427
135 Nota integrativa
Conti d'ordine (euro 115.286.202)
Beni presso terzi (euro 45.673.556)Si tratta dei beni artistici di proprietà della Fondazione che si trovano in custodia presso terzi o prestati a terzi, esclusi quelli conservati nella sede a Rio Novo, per euro 8.573.556.Quanto a euro 37.100.000 rappresentano il valore, alla quotazione di fine esercizio 2004 di euro 10,60, delle 3.500.000 azioni San Paolo IMI date in pegno a Banca Intesa spa a garanzia del finanziamento a breve termine e in sostituzione del pegno precedente costituto da titoli di Stato per un valor nominale di euro 24.000.000.
Impegni di erogazione (euro 3.057.972)L’importo complessivo di euro 3.057.972,23 rappresenta il totale degli impegni assunti nel corso dell’eserci-zio e degli esercizi precedenti per erogazioni da effettuare nel futuro.
euro
Impegni per erogazioni 2006 1.707.516
Impegni per erogazioni 2007 1.004.335
Impegni per erogazioni 2008 266.469
Impegni per erogazioni 2009 79.652
Totale 3.057.972
Il dettaglio è contenuto nel Bilancio di missione.
Altri Conti d’ordine (euro 66.554.673)In questa voce sono appostati euro 58.750.000, rappresentativi di 5.000.000 di azioni San Paolo IMI sotto opzione in seguito alla vendita di una call option con scadenza 20 gennaio 2006 al valore di riferimento di euro 11,75, pari alla quotazione del titolo all’atto di vendita delle opzioni. Quanto ad euro 6.822.834, tale ammontare è costituito dalle seguenti poste:l’importo di euro 1.815.669 rappresenta il credito emergente dalla dichiarazione dei redditi del primo eser-cizio di attività della Fondazione (1-7-92 – 30-9-93) per il quale è stata presentata in data 2 settembre 1994 istanza di rimborso. Il credito ha natura strutturale in quanto deriva dall’applicazione di un credito d’impostapari a 9-16 dei dividendi incassati a fronte di una imposizione fiscale agevolata con una aliquota IRPEG del 18%.Gli importi di euro 693.222 (dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 1-10-95 – 30-9-96), euro 893.115 (dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio 1-10-96 – 30-9-97), euro 1.274.649 (dichiarazione dei reddi-ti relativa all’esercizio 1-10-97 – 30-9-98) e euro 2.146.178 (dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio1-10-98 – 30-9-99) rappresentano le istanze di rimborso effettuate contestualmente alle dichiarazioni di ret-tifica sottoposte all’Amministrazione Finanziaria a seguito dell’errore commesso in sede di presentazione delle originarie denunce, in cui i redditi erano stati sottoposti all’aliquota piena del 37% in luogo dell’ali-quota agevolata spettante (18,50%). L’incarico di seguire il contenzioso instaurato con l’AmministrazioneFinanziaria è stato affidato a un professionista.Quanto a euro 181.073 rappresentano la fidejussione prestata a favore del Ministero degli Affari Esteri a fronte dell’anticipo (pari al 50% dell’intero impegno ministeriale) versato alla Fondazione in relazione al progetto Cacak.Le partecipazioni per interventi in enti e fondazioni sono annotate tra i conti d’ordine. Gli importi (euro 736.888) sono riconducibili ad erogazioni istituzionali effettuate nel corso dei precedenti esercizi con lo scopo di contribuire alla creazione e al governo di fondazioni statutariamente tenute in caso di scioglimento alla restituzione dei conferimenti originari.
Fondazione Venezia 2000 cultura e impresaCostituita il 17 dicembre 1999 con un fondo di euro 258.228, di cui euro 129.114 apportate dalla Fondazione di Venezia.
Conti d'ordine
136 Il bilancio d'esercizio
Fondazioni ItaliaCostituita il 14 gennaio 2000 in sodalizio con altre quattro fondazioni di origine bancaria.L’apporto della Fondazione di Venezia è di euro 41.317.
Fondazione per gli Alti studi sull’ArteCostituita il 19 febbraio 2001 in sodalizio con l’Università Ca’ Foscari e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV).L’apporto della Fondazione di Venezia è di euro 516.457.
Fondazione Scuola Studi AvanzatiCostituita l’11 febbraio 2003 in sodalizio con l’Università Ca’ Foscari, l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) e la Venice International University.L’apporto della Fondazione di Venezia è di euro 50.000.
Infine, fra gli altri conti d’ordine, è stanziato l’impegno residuo del Fondo sviluppo nuove iniziative, per euro 63.879, al netto di quegli interventi che si sono tradotti in attività erogativa.
137 Nota integrativa
1. Risultato delle gestioni patrimoniali individuali (euro 3.228.580)
Nel corso dell’esercizio 2005, nel mantenimento dei principi contabili di cui all’art. 2426 C.C. che prescrive la valutazione dei beni iscritti al capitale circolante pari al minore fra costo e mercato, è stato fatto emergere un provento dalla gestione Credit Agricole Asset Management (già Nextra Bilanciata), pari a euro 3.190.000,attraverso la dismissione di euro 25.600.000 e il reinvestimento della quota capitale, pari a euro 22.410.000. Il provento emerso è stato prudenzialmente investito in attività monetarie. Sono inoltre emersi proventi dalle dismissioni della gestione monetaria in essere con Epsilon per un ammontare netto pari a euro 38.580.
2. Dividendi e proventi assimilati (euro 15.026.123)
2b. da altre immobilizzazioni finanziarie: euro 14.910.423
San Paolo IMI spaL’assemblea degli azionisti del San Paolo Imi spa del 29 aprile 2005 ha deliberato, a valere sull’utile del-l’esercizio 2004, la distribuzione di un dividendo di euro 0,47 per azione, in pagamento dal 23 maggio 2005. Pertanto la Fondazione, a fronte delle 27.523.682 azioni possedute ha incassato un dividendo pari a euro 12.936.131, corrispondente ad una remunerazione del 3,8% sul valore iscritto a bilancio di 340 milioni di euro.
Cassa Depositi e Prestiti spaL’assembla degli azionisti di Cassa Depositi e Prestiti spa del 25 maggio 2005 ha deliberato, a valere sul-l’utile 2004, la distribuzione di un dividendo di euro 0,775 per azione, in pagamento il 6 giugno 2005. La Fondazione, pertanto, a fronte delle 2.500.000 azioni possedute, ha incassato un dividendo per un ammon-tare lordo complessivo pari a euro 1.937.500, corrispondente ad una remunerazione dell’7,75% sul valore iscritto a bilancio di euro 25.000.000.
Sinloc spaL’assemblea degli azionisti della Sinloc spa del 29 aprile 2005 ha deliberato, a valere sull’utile dell’esercizio2004, la distribuzione di un dividendo di euro 0,072 per azione, in pagamento il 27 maggio 2005. Pertanto la Fondazione, a fronte delle 511.000 azioni possedute ha incassato un dividendo di euro 36.792, corrispon-dente ad una remunerazione dello 0,8% sul valore iscritto a bilancio di 4,6 milioni di euro.
2c. da strumenti finanziari non immobilizzati: euro 115.700
Toro Assicurazioni spaL’assemblea degli azionisti di Toro Assicurazioni spa del 31 marzo 2005 ha deliberato, a valere sull’utiledell’esercizio 2004, la distribuzione di un dividendo ordinario di euro 0,44 per azione, in pagamento il 30 giugno 2005. La Fondazione, a fronte delle 130.000 azioni possedute ha incassato un dividendo di euro 57.200. Inoltre, in data 15 dicembre 2005, l’assemblea degli azionisti di Toro ha deliberato la distribuzionedi un dividendo straordinario di euro 0,45 per azione, per un totale di euro 58.500. Tenuto conto dei due dividendi distribuiti, che sommano euro 115.700, il rendimento di Toro Assicurazioni è stato pari all’8% sul valore iscritto a bilancio 1,462 milioni di euro.
3. Interessi e proventi assimilati
Ammontano complessivamente a euro 45.381 e sono così costituiti:
3b. da strumenti finanziari non immobilizzati: euro 4.072La posta accoglie gli interessi su titoli di area euro provenienti dalla gestione interna.
3c. da crediti e disponibilità liquide: euro 41.308
euro
– interessi su conti correnti 25.017
– interessi da operazioni di pronti contro termine 17.126
– perdite finanziarie da operazioni di pronti contro termine - 834
Totale 41.308
Conto economico dal 1.1.2005 al 31.12.2005
138 Il bilancio d'esercizio
5. Risultato della negoziazione di strumenti finanziari non immobilizzati (euro 125)
In questa voce è accolta una minusvalenza di euro 125 sul rimborso di una obbligazione societaria.
6. Svalutazione netta di immobilizzazioni finanziarie (euro 364.727)
Si proceduto alla svalutazione della partecipazione posseduta al 100% in Euterpe, per l’ammontare della perdita subita dalla società strumentale nell’arco del 2005, pari a euro 364.727.
9. Altri proventi
L’importo di euro 126.676 riguarda il riconoscimento contrattuale di retrocessione di una parte delle com-missioni relative al Fondo Venezia Serenissima da parte della società di gestione.
10. Oneri
Gli oneri, evidenziati al lordo dell’IVA, per un totale di euro 4.365.465, sono composti dalle seguenti voci:
10a. compensi e rimborsi spese Organi Statutari: euro 1.180.580
euro
Consiglieri Generali
– indennità di carica e compensi fissi 265.694
– gettoni di presenza in riunioni Organi Collegiali 164.611
– gettoni per commissioni diverse e attività a favore Fondazione 13.800
Totale 1 444.105
Consiglieri di Amministrazione
– compensi fissi 211.255
– gettoni di presenza in riunioni Organi Collegiali 24.168
– gettoni per commissioni diverse e attività a favore Fondazione 75.880
Totale 2 311.303 Totale 1 + 2 755.408 – ritenuta previdenziale (2-3 a carico Fondazione) 28.996
– rimborsi spese e altri costi diretti 181.052
Totale onere Consigli: 965.456
Collegio dei Revisori
– indennità di carica 165.308
– gettoni di presenza in riunioni Organi Collegiali 26.405
– gettoni per commissioni diverse e attività a favore Fondazione 8.144
– rimborsi spese e altri costi diretti 15.268
Totale onere Collegio: 215.124
Riepilogo:
– totale Consigli 965.456
– totale Collegio 215.124
Totale onere Organi Statutari: 1.180.580
In data 23 febbraio 2001 il Consiglio Generale ha approvato le modalità di attribuzione dei compensi e nella seduta del Consiglio Generale del 28 settembre 2001 sono stati fissati i criteri oggettivi per la determinazione dei compensi. Detti criteri si basano su indicatori di responsabilità (parametrati al patrimonio), di efficienza (parametrati alle erogazioni) e di impegno (parametrati alle presenza sia in riunioni di Organi Collegiali che ad altre attività svolte a favore della Fondazione).
139 Nota integrativa
Le modalità di determinazione fanno riferimento a specifiche voci degli schemi di bilancio così come definiti dal Ministero del Tesoro con l’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001.
Tabella modalità di calcolo emolumenti Organi Collegiali:
Responsabilità Tariffaprofessionale
Efficienza
ParametroIndicatore Calcolo Vo ci del bilancio standard
Patrimonio 0,019%del patrimonio netto
Voce 1del passivo
Impegno
Impegno
Erogazioni Radice quadrata erogazioni x 1.000
Voci 15 a 1) b)e 16 del contoeconomico
Presenzein consiglio generale
Gettoni pari 0,00025% del patrimonio netto
Voce 1del passivo
Presenzeordinarie
Gettoni pari 0,00005% del patrimonio netto
Voce 1del passivo
Consiglieregenerale
CompensiPresidente
Collegiodei revisori
Elementi di calcolo ulteriore e particolari indennità
Vicepresidente =50%presidente
Consigliere =30%presidente
Presidente =tariffaprofessionale+ 25%
Nella seduta del 17 dicembre 2004 il Consiglio Generale ha deliberato, ai sensi dell’art. 23, comma 4 dello Statuto, l’assegnazione al Presidente della indennità di carica prevista dallo Statuto.Gli emolumenti dei Revisori si commisurano alla tariffa dei Dottori Commercialisti.
10b. oneri per il personale: euro 1.139.022
euro
Costo del personale dipendente:stipendi 770.691oneri sociali 248.898trattamento fine rapporto 55.450altri costi personale dipendente 18.530
1.093.569Costo personale interinale (IVA compresa) 45.453Totale 1.139.022
Il costo del personale è comprensivo degli oneri per ferie e permessi maturati e non goduti a tutto il 31 dicembre 2005.In corso d’anno è stato assunto un dirigente con un contratto a tempo determinato e un’impiegata di II° livel-lo è stata promossa al I° livello. Inoltre, le due impiegate assunte con contratto interinale sono sono state assunte a tempo indeterminato. È stato trasformato un rapporto di distacco in un contratto a chiamata.Segue un dettaglio sulla composizione, per categoria, dei soggetti che prestano la loro opera a favore della Fondazione:
Organico iniziale N° entrati N° usciti Organico finale
Direttore 1 = = 1Dirigenti 1 1 = 2Quadri 3 = = 3Impiegati I° livello 3 1 = 4Impiegati II° livello 5 2 1 6Impiegati IV° livello 1 = = 1Distaccati 1 = 1 =Contratti di somministrazione 2 = 2 =Contratto a chiamata = 1 = 1Totale 16 2 1 18
140 Il bilancio d'esercizio
La separazione della gestione del patrimonio dalle altre attività della Fondazione, (art. 5, comma 2 del Dlgs. 153-99) è sancita dal Regolamento per la gestione del Patrimonio previsto dallo Statuto. Delle diciotto persone che formano l’organico della Fondazione, una è a part time, ed una è titolare di un contratto di lavoro a chiamata. Un impiegato di II° livello è assunto in sostituzione di maternità.
10c. per consulenti e collaboratori esterni: euro 340.038I costi per consulenze sono ripartiti per tipologia di consulenza prestata secondo lo schema sotto riportato:
euro
Consulenze amministrative 63.549
– Consulenze amministrative di carattere ricorrente 45.429
– Consulenze amministrative di carattere non ricorrente 18.120
Consulenze legali e fiscali 102.458
– Consulenze fiscali di carattere non ricorrente 48.659
– Consulenze legali di carattere ricorrente 18.281
– Consulenze legali di carattere non ricorrente 35.518
Collaborazione Progetto Internal Auditing 88.080
– Consulenze per progetto Internal Auditing 88.080
Altre consulenze 85.952
10d. per servizi di gestione del patrimonio: euro 338.414
euro
Consulenze finanziarie 79.596
– Consulenze finanziarie di carattere ricorrente 79.596
Consulenze patrimoniali 258.818
– Consulenze patrimoniali di carattere ricorrente 230.153
– Consulenze patrimoniali di carattere non ricorrente 28.665
Totale servizi di gestione del patrimonio 338.414
È il compenso per l’attività di monitoraggio sulle gestioni affidate a terzi, di consulenza per la scelta di inve-stimenti, l’ottimizzazione dell’allocazione strategica del patrimonio e per la fornitura di studi e previsioni.
10e. interessi passivi e altri oneri finanziari: euro 532.218Rappresentano gli interessi passivi, rateo compreso, maturati sul finanziamento a breve concesso da Banca Intesa spa.
10g. ammortamenti: euro 97.061La quota per ammortamenti di competenza dell’esercizio è di euro 97.061 e comprende le quote di ammor-tamento relative a:– mobilio e macchine ordinarie (euro 34.845)– macchine elettroniche (euro 38.515)– beni immateriali, quali licenze software (euro 23.701).L’ammortamento è stato calcolato in relazione alla stimata vita residua dei beni. In particolare:– quota d'esercizio ammortamento macchine ordinarie d'ufficio, aliquota 12%– quota d'esercizio ammortamento macchine elettroniche e computer, aliquota 20%– quota d'esercizio ammortamento beni immateriali, aliquota 33%
10h. accantonamenti: euro 142.000Si veda la voce 3) “Fondi per rischi e oneri” del passivo
141 Nota integrativa
10i. altri oneri: euro 596.132Rappresentano i costi generali e ammontano a euro 596.132.Sono ripartiti come segue:
euro
Utenze 116.880
Servizi 282.244
– Pulizia 43.497
– Sorveglianza 65.943
– Manutenzione ordinaria sede 51.317
– Manutenzione software 76.343
– Postali 15.141
– Assicurativi 15.011
– Altri servizi 14.991
Altri costi di gestione 197.007
– Cancelleria, stampati e materiali di consumo 54.093
– Pubblicità 11.918
– Rappresentanza 25.477
– Trasferte 30.061
– Noleggi e affitti 19.713
– Abbonamenti e pubblicazioni 10.616
– Costi Ricerca e Sviluppo 14.541
– Altri 30.588
Totale 596.132
11. Proventi straordinari (euro 258.247)
La voce è composta da un provento di euro 257.362, frutto della cessione di 511.000 azioni Sinloc spa, ad un valore unitario di euro 9,60, per un controvalore di 4,9 milioni di euro e da euro 885 a titolo di soprav-venienze attive.
12. Oneri straordinari (euro 4.449)
La voce accoglie alcune sopravvenienze passive relative a oneri di competenza dell’esercizio precedente.
13. Imposte (euro 439.319)
euro
IRES 277.847
IRAP 103.326
ICI 27.168
Altre 30.978
Totale 439.319
L’imposta sui redditi (IRES) grava nella misura del 33% sulle diverse categorie reddituali che non siano giàstate tassate alla fonte a titolo di imposta definitiva. In particolare l’IRES sui dividendi ammonta a euro 252.232 (33% sul 5% dei dividendi incassati), mentre l’IRES sull’immobile di proprietà ammonta a euro 25.615. Gli acconti versati nel corso del 2005 sono stati di euro 149.046. L’IRAP viene calcolata per la Fondazione secondo il metodo retributivo, applicando l’aliquota del 4,25% all’ammontare dei compensi corrisposti nel corso del 2005 al personale dipendente, ai collaboratori occa-sionali ed a progetto, agli amministratori ed agli stagisti. Ha un’incidenza economica complessiva di euro 103.326. Essendo stati versati a titolo di acconto euro 111.546, la Fondazione vanta un credito di imposta pari a euro 8.220.
142 Il bilancio d'esercizio
L’imposta comunale sugli immobili si riferisce alla sede di proprietà.L’ICI di competenza è pari a euro 27.168, interamente versata e, nella voce “Altre” sono comprese la tassa asporto rifiuti (euro 14.498), e altre minori per un importo di euro 16.480.Per completezza di informazione si riporta che, oltre alle suddette imposte e tasse, la Fondazione è stata gra-vata da IVA per euro 481.558, di cui euro 110.640 capitalizzati sulle immobilizzazioni materiali e immateriali ed euro 370.918 portati in aumento dei relativi costi.Il carico tributario posto effettivamente a carico della Fondazione ammonta pertanto a euro 920.877.
143 Nota integrativa
L’avanzo dell’esercizio ammonta a euro 13.510.922
14. Accantonamento alla riserva obbligatoria
L’accantonamento alla riserva obbligatoria ammonta a euro 2.702.184 ed è pari al 20% dell’avanzo di eser-cizio secondo quanto disposto dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 13 marzo 2006, art. 1, comma 3.
15. Erogazioni deliberate in corso di esercizio (euro 10.088.155)
euro
15 a1) nei settori rilevanti 8.825.100
15 b) negli altri settori 1.712.640
15 a2) utilizzo fondi 449.585
Totale 10.088.155
L’importo complessivo deliberato al lordo dell’utilizzo fondi, pari a euro 10.537.740, è così suddiviso:
Erogazioni 2005 per modalità di interventoA. Area Interventi
direttiB. Area Interventi in
partnershipC. Area contributi e
DonazioniTotale euro
Erogazioni Istruzione e formazione 738.817 1.930.500 313.620 2.982.937
Erogazioni Ricerca Scientifica 347.100 265.400 106.152 718.652
Erogazioni Attività Culturali 146.000 4.035.188 371.850 4.553.038
Erogazioni Altri Settori 644.116 122.500 885.455 1.652.071
Totale 1.876.033 6.353.588 1.677.076 9.906.698
Costi produzione Istruzioni e formazione 162.405 9.500 20.000 191.905
Costi produzione Ricerca Scientifica 62.750 – – 62.750
Costi produzione Attività Culturali 211.237 84.580 20.000 315.818
Costi produzione Altri Settori 55.577 – 4.992 60.569
Totale 491.970 94.080 44.992 631.042
Totale erogazioni Istituzionali 2.368.003 6.447.668 1.722.068 10.537.740
Per una dettagliata illustrazione dell’attività istituzionale della Fondazione e delle erogazioni deliberate edeffettuate nel corso dell’esercizio si rinvia al Bilancio di missione. I fondi utilizzati a copertura dell’impegno a conto economico delle erogazioni, per un totale di euro 449.585, sono stati attinti dal Fondo erogazioni nei settori rilevanti di cui alla Voce 2b dello Stato Patrimoniale Passivo.
Impegni di erogazione Nel corrente esercizio e in esercizi precedenti sono state assunte delibere per iniziative pluriennali o desti-nate a realizzarsi in esercizi successivi tali da impegnare le seguenti risorse per future erogazioni.
Esercizio 2006 Esercizio 2007 Esercizio 2008 Esercizio 2009 Totale impegni
1.707.515 1.004.335 266.469 79.652 3.057.972
16. Accantonamento al fondo per il volontariato
L’accantonamento per il corrente esercizio al fondo in questione viene calcolato secondo le modalità giàutilizzate nell’esercizio precedente, secondo quanto disposto nell’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001.La base per il calcolo dell’accantonamento è la seguente:
Avanzo dell’esercizio
144 Il bilancio d'esercizio
euro
a) – avanzo di esercizio 13.510.922
b) – meno accantonamento a riserva obbligatoria – 2.702.184
c) – meno erogazioni obbligatorie pari al 50% di a) meno b) 5.404.369
MARGINE PER IL CALCOLO 5.404.369
Accantonamento (1-15 del margine) 360.291
La seguente tabella evidenzia come le erogazioni deliberate a favore dei settori rilevanti rispettino il limite minimo previsto dall’art. 8 del Decreto Legislativo 17 maggio 1999, n° 153:
euro
Calcolo erogazioni obbligatorie:
Avanzo (disavanzo) dell’esercizio 13.510.922
Accantonamento alla riserva obbligatoria (20%) – 2.702.184
Reddito residuo 10.808.738
50% del reddito residuo (minimo da destinare ai settori rilev.) 5.404.369
Deliberate 8.825.100
Delibere assunte oltre il minimo euro 3.420.731
17. Accantonamento ai fondi per l’attività di istituto
17d. agli altri fondi: euro 360.291L’avanzo di esercizio, dopo l’accantonamento alla riserva obbligatoria e al fondo per il volontariato evidenzia un residuo di euro 360.291 che viene destinato alla voce 17 d) “altri fondi”.Dopo tale accantonamento l’avanzo residuo è pari a zero.
145 Nota integrativa
Per completezza di informazione le tavole del bilancio sono corredate dalla tavola del conto finanziario per la quale non è richiesta una precisa struttura. Pertanto i dati vengono esposti secondo la tradizionale espo-sizione già utilizzata nel passato.Nel conto finanziario vengono esposti i movimenti finanziari, cioè le fonti ed i fabbisogni che hanno modi-ficato l’entità delle risorse finanziarie disponibili all’inizio dell’esercizio.
Disponibilità netta operativa inizialeIl valore di euro 25.661.655 esprime il capitale circolante operativo all’inizio dell’esercizio ed indica quali sarebbero le disponibilità monetarie o temporaneamente investite in titoli se tutti i crediti ed i debiti di natura operativa fossero rispettivamente incassati e pagati e se tutte le entrate accertate fossero già state riscosse e le risorse impegnate utilizzate.
Fonti finanziarieLe fonti finanziarie ammontano a euro 85.103.053.
Utilizzo risorse impegnate in esercizi precedentiLa somma di euro 6.055.818 corrisponde alle risorse già impegnate in precedenti esercizi e allocate tra i conti d’ordine. Nel corrente esercizio costituiscono una fonte, cui peraltro corrisponde analogo fabbisogno espresso nel coacervo delle “Erogazioni e costi per attività istituzionali” per i quali era stato rilevato l’impe-gno tra i conti d’ordine.
Fabbisogni finanziariI fabbisogni finanziari ammontano a euro 16.994.141.I valori esposti differiscono da quelli del conto economico in quanto qui i costi vengono esposti nel loro effettivo ammontare senza tenere conto quindi degli utilizzi di fondi precostituti che rilevano solo ai fini economici.
Risorse impegnate nell’esercizio non utilizzateL’importo ammonta complessivamente a euro 3.057.972 corrispondenti agli impegni erogativi per gli anni futuri.
Variazione del capitale circolante operativoIn sintesi la “Disponibilità netta operativa iniziale”, per effetto dei fatti gestionali si incrementa di euro 71.106.758 portando il capitale circolante operativo di fine esercizio a euro 96.768.413 (“Disponibilità netta operativa finale”). La ragione di un aumento così consistente nel capitale circolante va ricercata nel passag-gio a capitale circolante di 3.500.000 azioni San Paolo IMI.
Gestione delle risorse finanziarie vincolate a specifici impieghiIn calce al conto finanziario viene evidenziata la liquidità, rispettivamente all’inizio ed alla fine dell’esercizio,da ritenersi vincolata per onorare particolari debiti: nella fattispecie trattasi dell’impegno nei confronti del Fondo Speciale per il Volontariato di cui alla Legge 266-91 per complessivi euro 1.288.926.
Conto finanziario al 31 dicembre 2005
Relazione del Collegio dei Revisori
Signor Presidente, Signori Consiglieri Generali,il rendiconto dell’esercizio 1 gennaio 2005 – 31 dicembre 2005, predisposto dal Consiglio di Amministra-zione, ai sensi dell’art. 24 dello Statuto, che viene presentato al Vostro esame per le conseguenti delibera-zioni, è costituito, ai sensi dell’art. 1.1 del Provvedimento del Ministero del Tesoro del 19 aprile 2001 – “Atto di indirizzo recante le indicazioni per la redazione, da parte delle fondazioni bancarie del bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2000” (G.U. n° 96 del 26 aprile 2000), dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio è completato altresì dal rendiconto finanziario redatto in forma libera. Ai sensi dell’art. 12.1 del medesimo Atto di Indirizzo, il bilancio è corredato da una relazione sulla gestione redatta dagli amministratori, suddivisa in due sezioni: relazione economica e finanziaria e bilancio di missione.Inoltre il bilancio tiene conto delle indicazioni dei Decreti del 18 maggio 2004, n. 150 del Ministro dell’Eco-nomia e delle Finanze e del 13 marzo 2006 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono conformi a quelli riportati negli allegati A e B dell’Atto di Indirizzo, così come conforme risulta la relazione sulla gestione.Ai sensi del comma 2 dell’art. 24 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione ha presentato il bilancio, completo in tutte le sue parti, per l’esame da parte del Collegio dei Revisori.I dati riassuntivi sono i seguenti:
Stato patrimoniale
Euro
Attivo 470.822.427
Patrimonio netto 426.223.677
Passivo 44.598.750
Conto economico
Avanzo dell’esercizio 13.510.922
Accantonamento alla riserva obbligatoria (2.702.184)
Erogazioni deliberate in corso di esercizio (nette utilizzo fondo) (10.088.155)
Accantonamento al fondo per il volontariato (360.291)
Accantonamento ai fondi per l’attività di istituto (360.291)
Avanzo residuo 0
Conto fi nanziarioDisponibilità netta iniziale 25.661.655
Fonti finanziarie 91.158.871
Fabbisogni finanziari (20.052.113)
Rettifiche di valore titoli del circolante
Disponibilità netta operativa finale 96.768.413
Relazione del Collegio dei Revisorisul bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005
Armando PizzinatoForme emblematiche1985
149 Relazione del Collegio dei Revisori
I conti d’ordine figurano per complessivi euro 115.286.202.Si rammenta che, con delibera del Consiglio Generale del 25 maggio 2001 è stato determinato, ai sensi del-l’art. 28 dello Statuto, il valore del patrimonio originario in lire 719.009.462.402 (euro 371.337.397).Gli accantonamenti effettuati nell’esercizio 1993/1994 alla riserva ex art. 6 dello Statuto allora vigente sono stati eseguiti come risulta dal seguente prospetto:
Accantonamenti effettuati sulle somme riscosse
lire Euro
1. Dividendo Caríve S.p.A.: 8/10 di L. 12.500.000.000
10.000.000.000 5.164.569
2. Proventi nominali 2.550/M BOT: 8/10 di lire 54.060.000
43.248.000 22.336
3. Cedola 1.12.93 su nominali 10.175/M di CCT TV 1.12.98:• da accantonare per intero 574.715.042 296.815• 8/10 di lire 3.097.771 2.478.217 1.280
4. Interessi 31.12.93 su depositi bancari disponibili:• 8/10 di lire 189.998.749 151.998.999 78.501• 8/10 di lire 12.347.901 9.878.321 5.102
5. Interessi 31.12.94 su depositi bancari vincolati da accantonare interamente
8.707.015 4.497
Totale accantonamenti esercizio 93/94 10.791.025.594 5.573.100
6. Accantonamento esercizi successivi 3.441.436.348 1.777.353Totale accantonamenti effettuati 14.232.461.942 7.350.453
Utilizzo del fondo di riserva per acquisto di azioni della Capogruppo Casse Venete SpA (delibera 17.6.94)
(2.200.000.000) (1.136.205)
Fondi di riserva 12.032.461.942 6.214.248
Il suddetto fondo di riserva è stato incrementato nell’ esercizio 2000 di lire 1.057.409.120 (euro 546.106) a seguito di riallocazione di poste del netto in sede della determinazione, ai sensi dell’art.24 dello Statuto, del patrimonio originario della Fondazione, attestandosi quindi a complessive lire 13.089.871.062 (euro 6.760.354). Altresì, sempre nell’ esercizio 2000, la posta in questione è stata, in sede di bilancio, riallocata quanto a lire 4.112.871.062 (euro 2.124.121) alla “Riserva per l’integrità del patrimonio” e quanto a lire 8.977.000.000 (euro 4.636.234) alla voce “altri fondi” nell’ambito dei “Fondi per le attività d’istituto” con ciò azzerando il saldo della riserva. Il fondo di riserva per l’integrità del patrimonio ha subito un ulteriore accantonamento nel 2000 per lire 4.188.247.351 (euro 2.163.049) e di lire 1.803.924.835 (euro 559.800) nel 2001, ambedue quale parziale destinazione dei rispettivi avanzi di esercizio. Gli “altri fondi”, nell’ambito dei fondi per l’attività di istituto, si sono incrementati dal 2000 per complessivi euro 2.966.479.Con riguardo ai fondi per le attività di istituto, il loro utilizzo è previsto, in modo graduale, nel Piano Pro-grammatico Pluriennale. L’accantonamento al fondo speciale per il volontariato secondo i criteriprevisti dall’Atto di Indirizzo risulta determinato come segue:
Euro
a. Avanzo di esercizio 13.510.922
b. meno accantonamento a riserva obbligatoria (2.702.184)
meno erogazioni obbligatorie (50% di a)-b)) (5.404.369)
base per il calcolo 5.404.369
accantonamento (1/15 della base per il calcolo) 360.291
150 Relazione del Collegio dei Revisori
Il debito verso il Fondo Volontariato ex Legge 266/91, che al 31 dicembre 2005 ammonta a euro 1.288.926, ha subito nel corso dell’esercizio le seguenti movimentazioni:
Euro
saldo al 1 gennaio 2005 1.379.028pagamenti nell’esercizio 2005 (450.393)
accantonamento a bilancio 31 dicembre 2005 360.291
saldo al 31 dicembre 2005 1.288.926
Il criterio per la determinazione dell’accantonamento al fondo per il volontariato è quello contenuto nell’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001 che disciplinava le regole del bilancio 2000, dove al paragrafo 9.7 prevedeva che l’accantonamento al fondo medesimo fosse commisurato a un quindicesimo del risultato della diffe-renza tra l’avanzo di esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria e meno l’importo minimo da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera d) del Dlgs 153/99.Tenuto conto che: − avverso tale formulazione alcuni Centri di Servizio per il Volontariato avevano presentato ricorso contro
il Ministero del Tesoro avanti il T.A.R. del Lazio; − il tribunale amministrativo, in data 11 luglio 2001 (confermata in appello dal Consiglio di Stato il 19 set-
tembre 2001) aveva accolto la domanda cautelare e aveva sospeso il paragrafo 9.7 dell’Atto di Indirizzo, e che, in seguito a ciò la Fondazione aveva disposto un accantonamento prudenziale alla voce 17 d) del conto economico “altri fondi per l’attività di istituto”;
− il T.A.R. del Lazio, con sentenza 4323 del 1 giugno 2005, ha ritenuto legittima la previsione del paragrafo 9.7 dell’Atto di Indirizzo 19 aprile 2001;
si attesta che la Fondazione di Venezia ha accantonato una somma pari a euro 360.291, determinata secondo i medesimi criteri utilizzati per l’accantonamento al Fondo per il Volontariato, considerata l’ipotesi erogativa nei confronti del Progetto Sud promosso dall’ACRI;Sulla base dei controlli espletati e degli accertamenti eseguiti si rileva, in via preliminare che il presente bilancio corrisponde alle risultanze della contabilità della Fondazione e che, per quanto attiene alla forma e al contenuto, esso è redatto nel rispetto della normativa introdotta con l’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001 emanato dal Ministero del Tesoro, del Decreto 18 maggio 2004, n. 150 del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 13 marzo 2006.Non è stata derogata alcuna norma relativa ai principi di redazione o agli schemi di bilancio obbligatori e ai criteri di valutazione.In particolare non sono stati modificati i criteri di valutazione delle voci di bilancio rispetto al precedente esercizio.In merito ai criteri di valutazione del patrimonio seguiti dall’organo amministrativo, il Collegio osserva quanto segue:in dipendenza della deliberazione del Consiglio Generale del 7 marzo 2003, la partecipazione nella San Paolo IMI S.p.A. risulta iscritta tra gli strumenti finanziari immobilizzati, ad eccezione di una tranche di 5.000.000 di azioni iscritta a capitale circolante, in previsione di una sua cessione. Il valore di carico del titolo, sia per la parte immobilizzata che per quella non immobilizzata risulta invariato rispetto all’esercizio precedente. L’Ente, nel corso del 2003, in dipendenza del contratto a suo tempo stipulato con San Paolo IMI S.p.A., ha ricevuto n° 434.953 azioni della acquirente che in bilancio sono state valorizzate alla quotazione del giorno 5 dicembre 2003, pari ad euro 11,10; tale quotazione è risultata essere quella di chiusura delle contrattazioni nel mercato regolamentato del giorno di regolazione del trasferimento.Il Collegio rileva inoltre che:− le immobilizzazioni materiali e immateriali sono state iscritte al netto delle quote di ammortamento. Si rileva come la sede della Fondazione non sia stata assoggettata ad ammortamento mentre risulta un accantonamento per futuri interventi straordinari di manutenzione al Fondo per rischi ed oneri;− i crediti sono stati riportati a valore di libro;− gli ammortamenti sono stati calcolati in relazione alla stimata vita residudua dei beni. Le aliquo- te relative corrispondono a quelle fiscalmente ammesse;− il trattamento di fine rapporto è stato determinato in misura corrispondente a quella prevista dalle dis- posizioni legislative e contrattuali che regolano il rapporto di lavoro dei dipendenti, sulla base dei dati forniti dal consulente del lavoro all’uopo incaricato;− i ratei e i risconti sono stati iscritti in bilancio in base al principio della competenza temporale;− i crediti di imposta inerenti gli esercizi precedenti, a decorrere da quello chiuso al 30.9.1992, sono stati rilevati nei conti d’ordine;− l’accantonamento al fondo per il volontariato è stato calcolato e contabilizzato nel rispetto di quanto di- sposto dall’Atto di Indirizzo del 19 aprile 2001;
151 Relazione del Collegio dei Revisori
le imposte sui redditi risultano sia dall’applicazione delle ritenute a titolo di imposta a cura dei sostituti di imposta, sia dalla quantificazione dell’onere tributario per imposte dirette.La nota integrativa al bilancio contiene quanto previsto dall’art. 11 dell’Atto di Indirizzo.Il Collegio ha effettuato i prescritti controlli periodici constatando l’esistenza di una adeguata organizzazione amministrativa, l’osservanza dello Statuto e della legge, nonché una regolare tenuta della contabilità, cosìcome l’adempimento degli obblighi di varia natura previsti dall’Organo di Vigilanza, dalle norme tributarie e dalla legislazione del lavoro.Con riferimento all’adeguatezza degli aspetti organizzativi, amministrativi e contabili, l’ente ha recentemen-te ultimato una ridefinizione di ruoli e procedure.Il Collegio rileva che l’amministrazione del patrimonio della Fondazione ha rispettato il principio di salva-guardia nel tempo, così come imposto dallo Statuto.Tutto ciò premesso si rileva che il bilancio consuntivo dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, che viene sottoposto alle Vostre deliberazioni, corrisponde alle risultanze della contabilità.Si esprime pertanto parere favorevole all’approvazione del Bilancio Consuntivo dell’esercizio 1° gennaio 2005 – 31 dicembre 2005 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione.
IL COLLEGIO DEI REVISORIDott. Fabio CadelDott. Giampietro BrunelloProf. Franco Fontana
TancrediComposizione1952
152 Relazione del Collegio dei Revisori
Relazione di certifi cazione
154 Relazione di certificazione
155 Relazione di certificazione
Giuliano Segre Presidente della Fondazione
Consiglio Generale
Giorgio BaldoMariano BeltrameMarco CappellettoFabio CerchiaiPlinio DanieliMarino FolinMario GeymonatPier Francesco GhettiGianni MionCesare MirabelliLuciano OlivottoAntonino PerinatoFranco ReviglioGianni Toniolo
Consiglio di Amministrazione
Cesare AnnibaldiAgar BrugiaviniGiorgio BrunettiGianpaolo FortunatiAntonio Foscari
Collegio dei Revisori
Fabio Cadel PresidenteGiampietro BrunelloFranco Fontana
Fondazione di Venezia
Si riporta la composizione degli organidella Fondazione alla data di stampa del volume.La situazione al 31 dicembre 2005 è descritta a pag. 23.
Giuseppe ZigainaBracciante1950
Fondazione di VeneziaDorsoduro 3488/U, 30123 VeneziaT. +39.041.2201211F. +39.041.2201219segreteria@fondazionedivenezia.orgwww.fondazionedivenezia.org
Società strumentali della Fondazione di Venezia
Euterpe Venezia srl
Dorsoduro 3488/U, 30123 VeneziaT. +39.041.719274F. +39.041.2753231info@euterpevenezia.it
Polymnia Venezia srl
Dorsoduro 3488/U, 30123 VeneziaT. +39.041.2759553F. +39.041.795459info@polymniavenezia.it
Fondazioni di comunità
Fondazione Santo Stefano
Piazza Castello 2, 30026 PortogruaroT. +39.0421.72139fond.santostefano@libero.itwww.fondazionesantostefano.it
Fondazione della Comunità Clodiense
Palazzo Grassi 1281, 30015 ChioggiaT. +39.041.5507144F. +39.041.5510379info@fondazioneclodiense.itwww.fondazioneclodiense.it
Fondazioni collegate
Fondazione per gli Alti
Studi sull’Arte
Dorsoduro 3488/U, 30123 VeneziaT./F. +39.041.795639fondazione-asa@libero.it
Fondazione Fondazioni Italia
Piazza Venezia 11, 00187 RomaT. +39.06.69380722info@fondazioniitalia.itwww.fondazioniitalia.it
Fondazione Venezia 2000
Dorsoduro 3488/UT. +39.041.2201900/901F. +39.041.2201903 info@fondazionevenezia2000.org
La Fondazione di Venezia è associata aACRI - Associazione Casse di Risparmio Italiane
EFC - The European Foundation Centre
Indice
Lettera del Presidente, 7
Bilancio di missione, 9
Introduzione, 11
Il bilancio di missione, 11Gli stakeholder, 11
Identità, 13
Le origini, 13Il contesto di riferimento,13
Le fondazioni in generale, 13Le fondazioni italiane di origine bancaria, 14Lo scenario nazionale e regionale, 15L’ambito provinciale, 17
I valori, 21La missione, 21L’assetto istituzionale, 22L’assetto organizzativo, 23L’orientamento strategico, 24
Schema di funzionamento, 24Settori di intervento, 25Modalità operative, 25Selezione e gestione dei progetti, 28
La rendicontazione, 31
Le risorse disponibili, 31La realizzazione della missione, 33Relazioni di scambio, 39
Programmi e progetti, 41
Stage e tirocini, 44Interventi per studenti del post-obbligo, IX edizione, 44Interventi per neolaureati, 44Stage presso la Fondazione, 44Stage presso altri enti, 44
Editoria, 45Edizione Nazionale Opere Carlo Goldoni, 45Edizioni Fondazione Lorenzo Valla, 45Istituti italiani di cultura, 45Volume “Conservazione e restauro”, 45
Alti studi, 46Venice International University, 46Fondazione Scuola di Studi Avanzati in Venezia, 46Fondazione per gli Alti Studi sull’Arte, 47Centro Internazionale per l’Economia dell’Arte, 48Fondazione Scuola di San Giorgio, 48Lezioni Paladini, 49Istituto di diritto canonico San Pio X, 49Fondazione UniVirtual, 49
Nuove società, 51Microcredito sociale della Fondazione di Venezia, 51Mediatori linguistico-culturali, 52Società Dante Alighieri, 52Fondazione Rita Levi Montalcini, 52Associazione Merifor, 53
Nuovo teatro – Performing arts, 54Fondazione Teatro La Fenice, 54FEST - Fenice Servizi Teatrali srl, 54Fondazione Musicale Santa Cecilia, 54I giovani a teatro, 54Master Istituto della Commedia dell’Arte Internazionale, 55Associazione culturale Echidna, 56Fondazione Musica per Roma, 56Euterpe Venezia srl, 56
Beni e attività culturali – Gestione, 59Fondazione Scientifica Querini Stampalia, 59Associazione Chorus, 59Civita Servizi srl e Ingegneria per la Cultura srl, 60Valorizzazione delle collezioni della Fondazione, 60Mostra “Canaletto 1726-1746. Il trionfo della veduta“, 60Mostra “Nono-Vedova“, 61Agenda Venezia, 61Museo di Altino, 62Polymnia Venezia srl, 62
Beni e attività culturali – Ricerca e promozione, 63Mostra “Mestre Novecento. Il secolo breve della città di terraferma”, 63Umberto Allemandi Editore: centro di documentazione on-line, 63Il “Museo virtuale di Venezia” dalle origini all’Ottocento, 63
Ricerca applicata, 64Innovazione e ricerca della media impresa veneta, 64Consorzio Venezia Ricerche, 64Istituto di Ricerche sulla Pubblica Amministrazione, 64Addetti scientifici delle ambasciate d’Italia, 64
Strumenti di rappresentanza, 66European Foundation Centre, Bruxelles, 66Acri, Roma, 66Assifero, Milano, 66Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, Venezia, 66Associazione Civita, Roma, 66Associazione Mecenate 90, Roma, 66Ateneo Veneto, Venezia, 67Fondazione Antonio Colluto, Portogruaro, 67Fondazione Adriano Olivetti, Roma, 67Urbanpromo 2005 – Tavola rotonda, 68
Erogazioni a sfondo sociale ed economico, 69Finanziamento di progetti e iniziative a mezzo bando, 69Fondazioni comunitarie, 72Fondazione Santo Stefano, Portogruaro, 73Fondazione della Comunità Clodiense, Chioggia, 75Beneficiari istituzionali, 76Fondi di intervento generico, 76Dismissione di arredi, 77Saluto al Patriarca Marco Cè, 77Cooperativa sociale Il Cerchio, 77Fondo San Paolo Etico Venezia Serenissima, 77
Strumenti di comunicazione, 79Progetto per la diffusione delle attività della Fondazione, 79
Territorio e mercato, 80Fondazione Venezia 2000, 80I sabati della Fondazione, 80Secondo rapporto sulla produzione culturale a Venezia, 80Premio Start Cup, 81Conferenza “Waterfront. Il porto e le aree limitrofe”, 81Celebrazioni per il Bicentenario del Duomo di Mestre, 81
Relazione economica e finanziaria, 83
Il patrimonio, 85
Criteri di composizione del patrimonio, 85Descrizione del patrimonio, 86
La gestione, 90
Le linee strategiche, 90Lo scenario macroeconomico e finanziario, 90Le scelte gestionali, 91
161 Indice
I risultati ottenuti, 92Patrimonio Core, 92Patrimonio Satellite, 92Patrimonio Strumentale, 93
I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, 94
Le prospettive, 95
Scenario, 95Patrimonio Core, 95
San Paolo IMI spa, 95Cassa Depositi Prestiti spa, 96
Patrimonio Satellite, 96
Grafici, 97
Indici di bilancio, 101
Indicatori di bilancio, 104
Il bilancio d’esercizio, 109
Il bilancio al 31 dicembre 2005, 110
Nota integrativa, 115Criteri di bilancio, 115
Quadro normativo, 115Redazione e principi del bilancio, 115Criteri di valutazione, 115Attestazione di integrità, 116
Stato patrimoniale al 31 dicembre 2005. Attivo, 117Immobilizzazioni materiali e immateriali, 117Immobilizzazioni finanziarie, 118Strumenti finanziari non immobilizzati, 124Crediti, 127Disponibilità liquide, 128Ratei e risconti attivi, 128
Stato patrimoniale al 31 dicembre 2005. Passivo, 129Patrimonio netto, 129Fondi per l’attività d’istituto, 130Fondi per rischi e oneri, 131Trattamento fine rapporto di lavoro subordinato, 131Erogazioni deliberate, 132
Fondo per il volontariato, 133Debiti, 134Ratei e risconti passivi, 134
Conti d’ordine, 135Conti d’ordine, 135Beni presso terzi, 135Impegni di erogazione, 135Altri conti d’ordine, 135
Conto economico dal 1.1.2005 al 31.12.2005, 137Risultato delle gestioni patrimoniali individuali, 137Dividendi e proventi assimilati, 137Interessi e proventi assimilati, 137Risultato della negoziazione di strumenti finanziari non immobilizzati, 138Svalutazione netta di immobilizzazioni finanziarie, 138Altri proventi, 138Oneri, 138Proventi straordinari, 141Oneri straordinari, 141Imposte, 141
Avanzo d’esercizio, 143Accantonamento alla riserva obbligatoria, 143Erogazioni deliberate in corso di esercizio, 143Accantonamento al fondo per il volontariato, 143Accantonamento ai fondi per attività di istituto, 144
Conto finanziario al 31 dicembre 2005, 145Disponibilità netta operativa iniziale, 145Fonti finanziarie, 145Utilizzo risorse impegnate in esercizi precedenti, 145Fabbisogni finanziari, 145Risorse impegnate nell’esercizio non utilizzate, 145Variazione del capitale circolante operativo, 145Gestione delle risorse finanziarie vincolate a specifici impieghi, 145
Relazione del Collegio dei Revisori, 147
Relazione di certificazione, 153
162 Indice
Progetto graficoStudio Camuffo
StampaGrafiche Veneziane, Venezia
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