orsigna ultimo amore - home ..:: la voce di pistoia ... · di marta ghelma foto di vittorio...

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lui non c’è più, qui ci manca come il ba-stone per camminare». Nel 1998, ben prima d’immaginarsi cheil 28 luglio 2004 sarebbe stato il suoultimo “giro di giostra”, lo scrittore fio-rentino aveva già deciso di puntare labussola quassù. E, dalle pagine di In Asia,infatti, scriveva: «Torno sempre anch’ioe sempre più mi domando se, dopo tan-ta strada fatta in cerca d’un senso all’in-sensata cosa che è la vita, questa vallenon sia dopotutto il posto più altro, ilposto più esotico e sensato; e se, dopotante avventure e tanti amori per il Viet-nam, la Cina, il Giappone e ora l’India,l’Orsigna non sia – se ho fortuna – il miovero, ultimo amore». Amore per laschiacciata della Bettina, la bottega at-tiva da tre generazioni di fronte alla

Sulla montagna pistoieseIn questa pagina, Orsigna dall’alto e il ciliegio con gliocchi “creato” da Tiziano Terzani per insegnare alnipote (e a tutti) il rispetto della natura. Orsigna sitrova sulla montagna pistoiese, a pochi chilometri dalconfine con l’Emilia Romagna.

WEEKEND/LETTERATURA

ORSIGNAULTIMO AMORE

DI MARTA GHELMA � FOTO D I V ITTORIO G IANNELLA

Così Tiziano Terzani considerava il luogo dove avevadeciso di passare gli anni finali della vita. Oggi metadi pellegrinaggio per chi segue le orme dello scrittore

e cerca Tiziano non è incasa». Mario mi aspettadavanti al castagno do-ve Terzani sedeva per ti-rare il fiato prima di riab-bracciare l’amico di sem-pre. Anche lui, come l’in-

tera comunità dell’Orsigna, un paesinodi novanta abitanti arrampicato sullamontagna pistoiese, ha avuto una par-te nel film La fine è il mio inizio. Trattadall’omonimo e postumo best-seller, lapellicola, diretta dal regista Jo Baier esceneggiata da Ulrich Limmer e dal figlioFolco, racconta l’ultimo viaggio del gran-de giornalista e scrittore, rifugiatosi nel-la sua “piccola Himalaya” per raccon-tarsi prima di abbandonare definitiva-mente il corpo e salpare per quello che

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amava definire «il grande oceano di pa-ce». In questa valle appenninica di con-fine tra la Toscana e l’Emilia Romagna,dove non si arriva per caso, chi ha con-sumato l’inchiostro dei suoi libri e deisuoi reportage prima o poi ci capita.Per lasciare un messaggio all’Alberocon gli occhi, il grande ciliegio dagli oc-chi di vetro che Terzani creò per inse-gnare al nipote e a tutti noi il rispettodella natura, per godere dei silenzi edei panorami dell’Appennino e per ri-scoprire quel piccolo mondo antico cheoggi rivive grazie all’Ecomuseo dellamontagna pistoiese. «Se chiudi gli occhie li riapri, mi diceva Tiziano» confessa lostorico vicino di casa Mario con un gal-lo tra le braccia «vedi lo stesso univer-so che vedevano mille anni fa. Ora che

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ra materiale promossa dalla Coopera-tiva Val d’Orsigna. Dall’ottocentesco,ma ancora funzionante, Molino diGiamba, per esempio, un sentiero di-dattico ricalca i segni del passato, traponti di legno ispirati ai disegni di Leo-nardo Da Vinci, edifici per l’essiccazio-ne delle castagne e antiche capanneutilizzate dai carbonai. «Per chi amacamminare nei boschi d’autunno» mispiegano Emanuela e Riccardo, i titolaridi Orsigna casa vacanze «la nostra ter-ra regala scenari, colori e percorsi dav-vero unici». Come l’itinerario che col-lega la valle al Pianaccio, la località po-sta sul versante appenninico emilianoche diede i natali al giornalista e scrit-tore Enzo Biagi o la cosiddetta Auto-strada del medioevo, il lungo sentieroche collega l’Orsigna a Monteacuto del-le Alpi, nel Bolognese. Tornando all’Orsigna, è doverosa e ne-cessaria un’ultima precisazione sullacasa della famiglia Terzani. Ben rico-noscibile perché utilizzata come loca-tion nel film La fine è il mio inizio, èun’abitazione privata e non un museoaperto al pubblico. Chi sale all’Orsignain cerca di risposte, d’altronde, non letroverà di certo sbirciando dal bucodella serratura. �

dormirePer dormire sonni tranquilli, la sceltamigliore è fra i tre appartamentiricavati nella tradizionale casa in pietraristrutturata di Orsigna case vacanze,in borgata Il Contadino, tel.335.5209192; www.orsignavacanze.it;prezzi a partire da 25 ¤ a persona a notte. Oppure le quattro eleganticase situate in borgata Moretto e gestite da Affitto Case Orsigna, tel. 055.333972;www.affittocaseorsigna.com; tariffe a partire da 60 ¤ al giorno.

mangiarePer mangiare tipico, sono da nonperdere la cucina casalinga a base diprodotti freschi e stagionali del

ristorante La selva, in via CasaSandrella 19/b, tel. 0573.490094;www.laselvaorsigna.it (chiuso ilmercoledì, con menu da 25 ¤) e il Molino di Berto, per cenare con unaromantica vista sul torrente e a basedelle antiche ricette tradizionalivalligiane, in via di Paoluccio 1, tel. 0573.490101; www.orsigna.org/molinoberto.html (aperto solo ilweekend e su prenotazione, con menudai 25 ¤ ai 35 ¤).

leggereTiziano Terzani, La fine è il mio inizio,Longanesi, 2006. Giancarlo Zampini, Tiziano Terzani:l’Orsigna ultimo amore, Lalli Editore,2009.

altre infoCooperativa Vald’Orsigna,www.orsigna.org. Ecomuseo dellamontagna pistoiese, www.provincia.pistoia.it/ecomuseo: per scopriregli itinerari del ghiaccio,del ferro, dell’arte sacra,della vita quotidiana,naturalistico e della pietra.

Pistoia

Orsigna

San Marcello Pistoiese

Cutigliano

chiesa di S. Atanasio, per le passeggia-te al rifugio di Porta Franca e al lagoScaffaiolo, per i tortelli alla ricotta e spi-naci del ristorante La selva. E per le se-rate trascorse al Molino di Berto a «can-tare il maggio» con il poeta locale So-riano Caporali.

Il ritrovo del mulinoRestaurato e gestito dai giovani fio-rentini Leonardo e Alessandro, que-st’antico mulino è oggi un ritrovo go-loso dove assaggiare le vecchie ricettedella tradizione come gli gnocchetti difarina di castagne con il ragù di salsic-cia e il mattugio, una crema densa ecalorica a base di farina gialla, cavolonero, fagioli borlotti e pancetta affu-micata. Memorie di una valle poverache, fino agli anni Cinquanta, ripone-va nelle filiere della castagna e del car-bone l’unica fonte di sopravvivenza,poi rinata a miglior vita anche grazieall’opera di valorizzazione della cultu-

Volti amiciSopra, il ristorante La selva e Bettina Venturi nel negozietto dove Tiziano Terzani soleva comprare generialimentari. Nella pagina a sinistra, Mario, l’amico di Terzani che gli è stato vicino fino alla fine.Terzani, scomparso nel 2004, aveva deciso di stabilirsi all’Orsigna nel 1998. Il lungometraggio sul suo ultimolibro, “La fine è il mio inizio”, sceneggiato dal figlio Folco e Ulrich Limmer, è stato diretto da Jo Baier e giratonella stessa casa di Terzani all’Orsigna.

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