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Debating the Role of Institutions in Political and Economic Development

S. L. Engerman – K. L. Sokoloff

Annual Review of Political Science – November 2008

Brambilla Catalanotto Colombo Musumeci Sironi

AUTORI del TESTO

STANLEY L. ENGERMAN KENNETH L. SOKOLOFF

ISTITUZIONE: forma di aggregazione sociale, organizzazione e struttura sociale che governa il comportamento di due o più individui

ISTITUZIONALISMO: è una corrente economica del 19° secolo

Concetti chiave

Old Institutionalism COMMONS , VEBLEN, MITCHELL,

• Il vecchio istituzionalismo rifiuta il concetto di individualismo metodologico ed il concetto di individuo razionale. •Enfatizza il ruolo delle abitudini, delle regole comportamentali e delle norme sociali come base dell’ azioni degli agenti.

New InstitutionalismWILLIAMSON, NORTH, COASE

Il nuovo istituzionalismo è una teoria sociale che non rifiuta l’old institutionalism, ma se ne discosta, allargando lo studio ad altri elementi. Essa descrive lo sviluppo di una prospettiva sociologica delle istituzioni, il modo in cui interagiscono e il modo in cui influenzano la società.

Il pensiero di North

• Le istituzioni rappresentano le regole del gioco della società o più formalmente rappresentano vincoli che modellano l’interazione umana. Sono mezzi attraverso i quali si riduce l’incertezza delle relazioni economiche.

• North rivoluziona i canoni dell’economia classica, introducendo una nuova variabile , nell’equazione degli scambi: I COSTI DI TRANSAZIONE

I costi di transazione Williamson North

• Ideatore della teoria ispirata dall’operato di Coase

• Transazioni come unità di analisi• Costi di transazione emergono per

asimmetria informativa, opportunismo e specificità delle risorse

• Ogni organizzazione economica nasce con lo scopo di minimizzare i costi di transazione

In base ai costi di transazione individua 3 categorie di istituzioni:• elementare: scambio personalizzato costi bassi grazie alla fiducia• scambio impersonale: non si ricorre ai contratti ma ai legami di parentela per ridurre i costi di transazione• scambio impersonale garantito da un terzo: non c’è fiducia, si necessita un’entità sovra-ordinata che garantisca i contratti

Sviluppo economico

legato istituzioni

Rapporto con la

democrazia

Fattori economici e

non economici

Istituzioni fisse o

flessibili

Istituzioni esogene o endogene

Quadro generale

Teorie di crescita economica

Fattori non economici

Aspetti culturali

Quadro istituzionale

Fattori economici (teorie ‘50/’60)

Fattori economici e non economici

Fattori economiciLetteratura anni ‘50/’70.Capitale umano, risorse

naturali..

Institutions already existed, or they would

evolve in desired direcions (..) when economic factors

were in place

Fattori non economici

Teorie strettamente culturali (fattori politici, culturali ed istituzionali).

Tesi che si focalizzano sull’importanza delle istituzioni ( seguendo l’approccio di North).

Fattori economici e non economici

Teorie neoistituzionaliste (North) :Istituzioni e sviluppo economico

1. Istituzioni riducono i costi di transazione e di distribuzione.

2. Istituzioni strutturano azioni umane formano il comportamento politico ed economico.

3. Definiscono e rinforzano i diritti di proprietà (efficienti e efficaci) facilitazione nel condurre transazioni (North & Weingast 1989). Es: Britain’s property rights.

Democrazia e sviluppo economico

Impatto delle istituzioni risultato di decisioni

individuali

Democrazia ed

uguaglianza

Collegamento tra sfera

politica ed economica

Persson & Tabellini (1994- 2005- 2007).Critica di Przeworsky

Przeworsky (2000)Acemoglu & Robinson (2006)

Sviluppo economico: istituzioni fisse o flessibili?

“If any aspect of institution is crucial for growth, it may be that institutions must change as circumstances change to permit growth to be maintained”

• Adattarsi alle differenti condizioni; Toynbee• Istituzioni interscambiabili tra loro; Fogel• L’evoluzione delle istituzioni favorisce gruppi di popolazione.

Legame tra politica ed economia in democrazia CRESCITA

Politica •Politica Democrazia: elezioni ed alternanza tra 2 o più partiti

Economia •Distribuzione del reddito più equa

Economia •Più incentivi al lavoro e quindi più investimenti

Economia •Maggiore è il reddito procapite

Legame tra politica ed economia in democrazia CRESCITA

Maggiore partecipazione politica

Più individui traggono beneficio dagli incentivi lavorativi lavoratori dipendenti

Più sono le persone che che traggono benefici dalle opportunità di mercato imprenditori

CRESCITA

ECONOMICA

Controtesi:

• Impatto delle disuguaglianze nei tassi di risparmio Przeworsky (2000)

• Decisione dei lavoratori sull’introduzione di nuovi macchinari Henry Sumner Maine (1885)

Democrazia ed Uguaglianza• Acemoglu & Robinson (2006): NON c’è relazione tra cambiamenti in democrazia e tasso di crescita economica.

• Przeworsky (2000): “the type of political regime has no impact on the growth of total national income(...), per capita incomes rise more rapidly in democracies because populations increase faster under dictatorships” Cina.

Caso Cinese• La Cina non può essere definita una democrazia.• Grande sviluppo economico basso costo della manodopera.• Pil nazionale in crescita, pil procapite molto basso rispetto le altre nazioni industralizzate,

D.Acemoglu – Robinson JA“Economic origins of dictatorship and

democracy”

Cambridge University Press, 2006

PROSPETTIVA ANALITICA: analisi delle istituzioni politico-governative, ed in particolare della nascita e del consolidamento della democrazia, in una prospettiva macro

FRAME TEORICO: neoistituzionalismo economico

TECNICA D’INDAGINE: approccio induttivo (dal modello alla realtà) uso degli strumenti dell’analisi macro-econometrica; teoria della rational choice

TESI: Le differenze nei regimi politico- istituzionali (democrazia/dittatura) presenti nei Paesi dipendono dal conflitto esistente tra i due gruppi contrapposti che costituiscono la società (elite-cittadini), i quali esercitano pressioni in base alle loro preferenze in merito all’allocazione delle risorse e del potere politico.

Gli autori individuano 4 diversi percorsi di sviluppo politico istituzionale:

1. passaggio lento ma inesorabile da regimi non democratici alla democrazia, che una volta raggiunta si consolida e non è più minacciabile UK

2. passaggio da dittatura ad una democrazia decisamente più instabile, che collassa nell’immediato Argentina XX secolo

3. non c’è una transizione da regime dittatoriale a democratico, poiché ci si trova in un regime abbastanza egualitario e prosperoso, non c’è spinta al cambiamento, si mantiene lo status-quo Singapore

4. il processo di democratizzazione è molto ritardato per via delle ampie disparità e disuguaglianze basate sulla predominanza dell’elite. La minaccia della democrazia è talmente grave che l elite usa qualsiasi mezzo a disposizione per scongiurare questo rischio (tra cui violenza e repressione) Sud Africa

Perché queste differenze? Cosa determina la transizione da una dittatura ad una democrazia? Perché il regime democratico in alcuni casi è stabile, in altri collassa?

Modello teorico “a due giocatori” elaborato dagli autori basato sulla teoria dei giochi, sulla scelta razionale e sulla contrapposizione delle preferenze elite-cittadini si propone di rispondere a queste domande.

Regimi non democratici = iniquità

L’elite detiene il potere politico de jure

In particolari congiunture economiche (crisi, guerre)

I cittadini, in forza delle loro preferenze per la democrazia che comporta maggiore equità nella ridistribuzione delle risorse, possono esercitare un potere politico de facto per rovesciare il predominio dell’elite (rivoluzioni, scioperi)

Secondo la teoria elaborata dai due autori:

La democrazia rappresenta in alcuni casi la scelta più razionale (commitment) per l’elite che si trova a fronteggiare una rivolta da parte dei cittadini

Se costi della rivolta > benefici delladittatura = redistribuzione del potere, democratizzazione UK

Analisi costi-benefici dell’elite Se benefici dittatura > costi della rivolta

= resistenza dell’elite, repressionemantenimento regime non democratico (Sud Africa)

Se non c’è tensione tra i due gruppi, non c’è transizione Singapore

Critiche agli autori:- Il ricorso ad un modello teorico formale non tiene conto della complessità della realtà-Il comportamento razionale volto alla massimizzazione dell’utilità delle due macro-categorie di attori restringe e semplifica il ventaglio di motivazioni alla base dell’agire umano (teoria non micro-fondata)-Improbabile l’ipotesi che all’interno di un regime non democratico il gruppo più debole 8i cittadini) possa esercitare un potere negoziale tale da indurre ad una transizione.

Avner Greif“Institutions and the Path to Economic

Modernity: Lessons from Medieval Trade”

Cambridge University Press, 2006

PROSPETTIVA ANALITICA: analisi delle organizzazioni non statali e le loro regole "informali" in una prospettiva micro

FRAME TEORICO: neoistituzionalismo economico

TECNICA D’INDAGINE: teoria dei giochi

TESI: confermare la correlazione istituzioni-sviluppo economicoDefinire l’importanza delle regolarità di comportamento generate dalle istituzioni che permettono transazioni tra individui senza l’intervento di un’autorità politica centrale.

DEFINIZIONE DI ISTITUZIONE (pg. 30-33):

“Sistema di fattori sociali che, congiuntamente, generano una regolarità di comportamento”

C’è intercorrelazione tra i diversi elementi delle istituzioni

Sociali in quanto frutto dell’operato dell’uomo: regole, norme interiorizzate, organizzazioni e aspettative

Le istituzioni guidano e motivano gli individui ad adottare un determinato comportamento in forza delle norme interiorizzate, delle regole e delle aspettative di sanzione/premio conformità di comportamenti

DEFINIZIONE DI ISTITUZIONE (Greif 2006 pg. 30 ):

“Sistema di fattori sociali – regole, organizzazioni, norme ed aspettative - che, congiuntamente, generano una regolarità di comportamento”

Table 2.1 page 38 Institutions as a system (Greif 2006)

Rule Organizations Beliefs and internalized norms

Implied regularity of behaviour

Regole/codice della strada

Dipartimento di motorizzazione e ufficiali che fan sì che le norme siano rispettate (vigili, polizia stradale)

Credenze riguardo al fatto che gli altri guidatori seguono queste norme e le rispettano, e che esiste un’autorità che punisce chi trasgredisce a queste norme

Guidare secondo le regole

Regole riguardo all’uso della carta di credito e alla punizione di chi ne abusafrode

Istituti creditizi e autorità statali

Aspettative che le banche selezionano i possessori delle c/c , le autorità legali puniscono chi froda, sanzioni sociali che danneggiano la reputazione

Anche in assenza di un rapporto personale di fiducia tra venditore e compratore, è possibile acquistare senza disponibilità effettiva di denaro.

Diritti di proprietà Stato e autorità statali Le autorità vigilino sull’osservanza del diritto, certezza della sanzione per chi trasgredisce

Osservanza del diritto di proprietà: rispettare la proprietà altrui

Diversi contesti socio-culturali

Differenti norme, regole, aspettative, organizzazioni

Differenti istituzioni

Diversi percorsi di sviluppo economico

Diversi fattori culturali hanno portato due societa’ premoderne – una del mondo musulmano e l’altra del mondo latino – a creare strutture istituzionali estremamente diverse e a svilupparsi su percorsi alternativi.

Teoria dei giochi applicata al rapporto mercante-agente:

- Maghreb (XI secolo): collettivismocoesione: comportamento non conforme alle aspettative punito con l’esclusione sociale. Non esiste la necessità di strutture formali, prevalgono i rapporti sociali.

- Genova (Europa latina- XII secolo): individualismobassa collaborazione tra individui: necessità di meccanismi istituzionali espliciti (sistema giudiziario, gilde, contratti e contabilità),prevalenza dei rapporti di mercato.

Strutture informali nel rapporto mercante-agente (mondo mussulmano) favoriscono la flessibilità, ma hanno effetto solo all’interno della stessa comunità effettività della sanzione

Strutture istituzionali formali (Genova) prevedono uno start-up cost più elevato, ma permettono interazione con individui al di fuori della comunità maggiori opportunità di commercio maggiore crescita.

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