sentinella di solares alejandrina
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solares2@libero.it http://solares-alejandrina.jimdo.com/
http://alejandrina-solars.oneminutesite.it/
V a i l a t e 7 S e t t e m b r e 2 0 1 3 V a i l a t e 7 S e t t e m b r e 2 0 1 3 V a i l a t e 7 S e t t e m b r e 2 0 1 3
In collaborazione con ilIn collaborazione con ilIn collaborazione con il Comune di Vailate e laComune di Vailate e laComune di Vailate e la Biblioteca di VailateBiblioteca di VailateBiblioteca di Vailate
Alejandrina SolaresAlejandrina SolaresAlejandrina Solares SENTINELLA SENTINELLA SENTINELLA
ArchiScultura ArchiScultura ArchiScultura --- Installazione Installazione Installazione Testo critico a cura di Arianna Carcano
SOLARES ALEJANDRINA solares2@libero.it
http://solares-alejandrina.jimdo.com/
Alejandrina J. Solares, nasce nella
Repubblica Domenicana nel 1973
in una famiglia di condizioni mode-
ste, vive nell'isola caraibica fino al
1991 quando si trasferisce in Euro-
pa, inizia una serie di viaggi forma-
tivi e prosegue la sua ricerca artisti-
ca. Grazie ad una borsa di studio
frequenta l’Accademia di Belle Arti
di Brera a Milano (Italia) entrando
in contatto con numerosi artisti,
critici e filosofi, tra cui Francesca
Alfano Miglietti, Remo Salvadori,
Renata Boero, Vincenzo Ferrarri,
Luca Beatrice, Maurizio Sciacalu-
ga, Federico Ferrari ecc., trovando
generosità, disponibilità e parteci-
pazione, intrattiene rapporti umani
che hanno contribuito alla sua for-
mazione.
Dal 1991 espone in numerose mo-
stre personali e rassegne collettive
in spazi pubblici e privati, le sue
opere sono state esposte in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a
Quintano (CR) Italia.
Nel lavoro dell'artista l’attenzione ai movimenti estetici del novecento si
coniuga a una riflessione sulla tecnica, i materiali e i supporti che ne defini-
scono un’originale poetica e uno stile personale che si protende al di là dai
tradizionali schemi e portano l'artista a dar vita ad opere nate dall'incontro
tra tecniche antiche e moderne che talvolta si mescolano a supporti Multi-
mediali. Nel suo lavoro analizza un tema profondo e unitario le forme che
assume la vita nel suo dilatarsi e organizzarsi, l’artista esplora le problema-
tiche e le vicissitudini umane, il vissuto mostra mistero e complessità stra-
ordinaria ma anche minaccia, la vita potrebbe finire in un qualsiasi instan-
te, nelle sue opere compaiono aspetti come la sofferenza umana, i patimen-
ti, il dolore fisico e la precarietà della vita. La trama della vita è analizzata
attraverso tre soggetti rintracciabili lungo il suo percorso artistico: il feno-
meno, l'autoritratto e i ritratti, il racconto favolistico-fantastico (si tratta di
scritti e componimenti che utilizza per creare i “Libri d'Artista” per i quali
nutre un particolare interesse).
SolaresSolares Alejandrina Alejandrina
SOLARES ALEJANDRINA solares2@libero.it
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Lavora a questi temi impiegando diverse tecniche per esprimersi come: scul-
tura, installazioni-installazioni site specific; video installazioni, video d'arti-
sta e sound art; performance, Azioni; incisioni (stampa calcografica) grafica
sperimentale (ibridazioni); fotografia digitale (stampa su stoffa/carta); libri
d'artista-opere verbo visuali/poesia visiva; opere pittoriche prevalentemente
monocromatiche (supporti e materiali vari).
L'artista definisce la sua poetica con queste parole:
Nel mio lavoro ho l'esigenza di porre elementi che nascono dal profondo del mio
cuore perché penso che la vita sia il dono più prezioso che ci sia mai stato dona-
to, in esso sono presenti anche il dolore e la sofferenza, elementi che vorremmo
cancellare. Il mio lavoro si concentra su di essi e si scontra ogni volta con l'im-
possibilità di dare un significato al tormento, per questo motivo la mia indagine
si è indirizzata su aspetti del quotidiano che spesso sono trascurati o poco perce-
piti, fenomeni, gesti e oggetti che sono il residuo o lo scarto.
Intendo il mio fare artistico come un processo che tendenzialmente s’identifica
con la vita stessa, per questo motivo mi coinvolge per intero includendo il mio
corpo sia come ossessione sia come esperienza da vivere. Spesso, infatti, i miei
lavori partono da un punto di vista autobiografico, sono “autoritratti” e
“ritratti”, impliciti o espliciti di stati emotivi e di coscienza che indicano, espli-
citano, innescano processi già latenti in me per poi esplicitarsi anche al fruitore.
Senza alcun contrasto in egual misura esploro i principi che governano i feno-
meni perché sono affascinata dalla complessità, dalle incongruenze, dalle in-
comprensibilità della realtà che mi circonda, per far ciò ricombino liberamente
suggestioni (linguaggi), cercando di ridarle una forma e sensibilità (in tal sen-
so nei miei lavori molto si svolge a un livello mentale) per far ciò lascio transita-
re senza un ordine logico interconnessioni simultanee di passato-presente, dentro
-fuori, forma-contenuto, vicino-lontano, in modo rizomatico. Ogni progetto mi
coinvolge a più livelli, il linguaggio è anche l'esito di una selezione tecnica ma
che è dettata dal lavoro stesso, sono costantemente alla ricerca della sintesi ed
efficacia formale sia attraverso una poetica visiva che una performativa relazio-
nale, ciò che vorrei fare attraverso il mio lavoro è portare alla luce dimensioni
nascoste o non percepibili dell'umano. Nei miei ultimi lavori ho introdotto il
respiro, i graffi, i miei capelli, le impronte, le carezze e i baci.”
Il colore blu occupa da oltre dieci anni un ruolo importante e costante sia
nel lavoro sia nella vita dell'artista, facendo parte del suo mondo poetico
personale è motivo di costante approfondimento, in particolar modo,
nell’opera pittorica.
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“Sentinella” di Solares Alejandrina, particolare dell’installazione - 2013 - arch iscultura
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L'artista definisce la propria scelta colorista con queste parole.
“I miei capelli blu sono il segno esteriore della mia consacrazione all’arte, il
colore si colloca a livello della testa - delle idee. Ma è anche un modo per co-
municare con gli altri uomini, per penetrare lo spazio comune.
Quando coloro un oggetto di blu è perché suppongo perfino che gli oggetti evo-
chino (piuttosto che possederlo essi stessi) quel colore”. Il colore Blu è dive-
nuto pregnante e attualmente caratterizza le mie opere, è al Blu che affido
l'importante compito di farsi eco di quegli statuti per cui sento di non poter
dare una spiegazione logica di ciò che percepisco o vedo di cui non posso che
cogliere istintivamente uno stato parziale e frammisto ma che genericamente
riconosco, io come anche gli atri almeno una volta lo abbiamo chiamato
“mistero”.
In ambito pittorico ha sviluppato una personale ricerca incentrata
sull’analisi, scomposizione, alterazione “reinvenzione” di forme fenome-
niche, l'artista lavora senza bozzetto seguendo una sua progettualità di
pensiero che si sostiene nell’intenzionalità, riuscendo a cogliere con preci-
sione il momento giusto per lavorare, lasciando che il colore venga assor-
bito dalla superficie in maniera casuale successivamente lo interpreta
fino a dar vita ad un mondo peculiare dove la macchia è capace di auto-
determinarsi e determinare. Lavora con materiali instabili, la materia
pittorica a contatto con l'umidità, la luce e l'atmosfera potrebbero schia-
rire o sciogliersi, partecipando a creare “il climax” dell'opera perché do-
tati d’instabilità e precarietà.
L’artista ha eliminato nei suoi lavori la cornice ma anche il telaio e dipin-
gendo sulla tela senza utilizzare alcuna preparazione.
Su queste ricerche l'artista ha incentrato le sue ultime esposizioni perso-
nali.
Mostre, azioni e reazioni (una selezione) Mostre personali: Performance “PIRATA” dal titolo “Blue fly kisses”
all'interno dell'Orto Botanico e nel cortile dell'Accademia di Belle Arti di
Brera, Milano, 2012; Esposizione "Blue mutant action ", Mainardi agenzia
di Viaggi, Crema 2012 - Performance “la fiera di Crema brucia” (teatro,
gioielleria, video, musica e dripping), Il Cortile, Crema, 2009; Esposizione
“Il viaggio”, Ex-Agello, Crema, 2001
“Sentinella” di Solares Alejandrina, particolare dell’installazione - 2013 - arch iscultura
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Mostre Collettive: “50 artisti X 1 museo”, Museo MIIT di Torino, 2013-
”Whai is the point?”, Adam Street Gallery, Londra UK, 2013-
“EX_POSITION-existence, posture, position, attitude, life, living, being”,
"Casa do Alto" Gallery, Portogallo, 2013-
“Senaladores de artista”, Galeria Vuelvo al sur, Argentina- Buenos aires,
2013- “II Biennale di Brescia”, ArtBrescia Sezione Artisti internaziona-
li, Calvisano – Brescia, 2013- “Biennale dei giovani Young_Showcase”,
Museo MAGMA _(Caserta) Italia, 2013- “Premio Rose’s - Roses prize”,
Rose garden of Rome, Roma Italia, 2013-“Ruotando giro in giro nell’arte
contemporanea” Collettiva internazionale, Garage Milano, Milano Italia,
2013- "Cattivi Maestri", curata da Fulvio dell’Agnese, Azienda Agricola
Perusini-nell’ipogeo Perusini, Udine, 2012 – Mostra Collettiva
“Fotograficamente”, Pallasport, Chieve, 2011 - Mostra Collettiva, “Art
from heart”, curata da Amedeo Anelli, Museo Civico di Crema e del Cre-
masco, sala F. Agnello, Crema, 2010 – Installazione "Tartafragile”
all’interno della mostra "Realizza un Tartalooto" (opera documentata
dalla 2da edizione annuale dei biglietti-cartolina dell'Associazione Cultu-
rale Tartalooto), Ass. Culturale Tartalooto, Crema 2009/10 – Mostra Col-
lettiva dedicata ai Progetti per il Nuovo Passante Ferroviario, Metropo-
litana di Milano, 2008 - Salon I dell'Accademia di Belle Arti di Brera,
Palazzo della Permanente, Milano, 2007 – Mostra Collettiva “Il Mondo a
Brera” "Venti di Erasmo", Villa Borromeo Visconti Litta, Lainate, 2007
– Salon I dell’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, 2006- Mostra
Collettiva presso Chiesa S. Michele Vetere, Cremona, 2006 – Omaggio a
Dino Buzzati, ex liceo Brera Milano, 2006 – Mostra Collettiva benefica
“Restituire una vita”, Galleria Milarte, Milano, 2005 - Mostra Collettiva
di pittura, Museo civico di Cadiz, Spagna, 2004 - Mostra Collettiva di
pittura “Immagini e colori” l’opera è stata segnalata, Crema, 2003- Mo-
stra Collettiva di pittura, Montichiari, 2002
Partecipazioni: “work shop sul libro d’artista”, Giornata della creatività,
Vailate CR Italia, 2013- “Evento Performance “Blue fly kisses” insieme
ad “Operazione Camper” di Aldo Spoldi, Quintano CR, 16 Settembre
2012- "Azione Pirata al "Fuori Salone del Mobile, Art & Crafts in Brera ”
Milano, 2012 – "Azione Pirata" all’Esposizione di arte internazionale -
54.Biennale di Venezia – ILLUMInazioni, Azioni PIRATA presso il Pa-
diglione Giapponese ai Giardini ed il Padiglione Italia all’Arsenale Vene-
zia, 2011; Offanengo Film Festival, cortometraggio Ipnotransognatore",
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“Sentinella” di Solares Alejandrina, particolare dell’installazione - 2012 - 2013 arch iscultura
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Multisala di Crema, 2011; Art Shot con un Laboratorio Installazione A-
perto e all'aperto dal tema “l’opera e lo spazio” (documentato dalla 1ma
edizione annuale dei biglietti-cartolina dell'Associazione Tartalooto), Cre-
ma, 2009 – Installazione site specific, dal titolo "Bandiere", opera fuori
concorso, Premio Biennale Anna Adelmi, Museo Civico di Crema e del Cre-
masco, Crema, 2005,
Altro: creazione di una rete Book Crossing, di cui uno pirata, Crema 2009-
2011 - Creazione dello Spazio commerciale “Il Cortile”, pseudo-Azione Ar-
tistica, coinvolgendo Editori Indipendenti e promuovendo Spettacoli di
Danza Contemporanea e Performance 2008-2010 – Collocazione e realizza-
zione di una riproduzione del Cenacolo di Leonardo, collocazione Perma-
nente presso la Chiesa della S.S. Trinità, Capergnanica, 2010- Crea una
“linea musicale di eco-moda/eco-fashion”, Crema, 2009; inizia il Progetto
“Scrittura Rumoristica” H-12 Scorie di ordinaria follia, interviene l'Asso-
ciazione Culturale Tazebau e altri artisti locali (musica, danza contempo-
ranea, video installazioni), Crema, 2009- tour dell’azione il Cortile presso
fiere, mercatini e sagre popolari, Lombardia, 2009-10- Curatela, coordina-
mento ed allestimento della mostra "...ho cominciato a sognare in italia-
no..." Crema, 2005 – Pubblicazione di due favole brevi per il giornale lo-
cale EDA news dai titoli: “Il ragazzo dei desideri” e “Come sono nate le
balene”, Crema, 2001-
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“Sentinella” particolare dell’installazione - di Solares Alejandrina, 2012 - nel 2007 ’artista realizza un
prototipo ed elabora concettualmente il progetto, Genere: Installazione composta da cinque ele-
menti scultorei. Materiali: Fieno, paglia, acqua meteorologica e creta cruda naturale. Dimensioni:
Ogni elemento scultoreo ha un altezza di circa 200 cm, una larghezza di circa 60cm ed una profon-
dità di circa 60cm, (l'installazione occupa uno spazio variabile che è in relazione al contesto. Peso:
ogni elemento pesa circa 30-40 kg.
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Sentinella di Solares Alejandrina Josefina
2007-2013, 5 elementi, scultura; materiale: fieno, paglia e creta naturale.
Solares Alejandrina nasce nella Repubblica Domenicana nel 1973, nel
1991 si trasferisce in Europa dove ha inizio il suo percorso formativo e la
sua ricerca artistica. Grazie ad una borsa di studio frequenta l’accademia
di Belle Arti di Brera, a Milano, dove ha modo di conoscere e sperimenta-
re l'arte dei più grandi artisti/docenti della scuola italiana.
Le tematiche principali del suo lavoro analizzano temi profondi come: la
sofferenza umana, dolore fisico e la precarietà della vita.
L'artista definisce la propria poetica in questi termini: “Penso che la vita
sia il dono più prezioso che ci sia mai stato donato, in esso sono presenti
anche il dolore e la sofferenza, elementi che vorremmo cancellare. Il mio
lavoro si concentra su di essi e si scontra ogni volta con l'impossibilità di
dare un significato al tormento”. L'artista ha come obiettivo lo studio ed
analisi di quegli aspetti del quotidiano che normalmente vengono trascu-
rati o percepiti solo in parte, quei fenomeni, gesti ed oggetti che sono il
residuo o lo scarto della nostra quotidianità.
Solares intende il suo fare artistico come un processo che tendenzialmen-
te si identifica con la vita stessa, per questo motivo si lascia personal-
mente coinvolgere fisicamente dalla sua opera, includendo il suo corpo
come parte attiva del lavoro, a volte quasi come presenza ossessiva.
Con I Sentinella, lavoro qui di seguito presentato dalle immagini, Solares
cerca di comunicare e descrivere il proprio percorso di superamento ed
uscita da un periodo di grande sofferenza dell'artista vissuto a causa del-
la malattia del marito e della inevitabile scomparsa.
Queste forme e la scelta di questi materiale scaturiscono da una scelta
consapevole da parte dell'artista, la quale afferma che questi materiali e
la loro lavorazione fossero già latenti all'interno del proprio mondo poeti-
co e che aspettassero da tempo di essere liberati e di assumere una firma
concreta. In tale prospettiva l'azione artistica ha semplicemente
“liberato” una qualche “memoria preesistente” scatenando poi azioni e
processi che hanno dato forma al contenuto.
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Trovandomi di fronte ai lavori, a prima vista ho immaginato di trovar-
mi in un luogo sacro...queste sculture alte oltre i 2m, ricordano insisten-
temente i grandi Menhir comparsi in Europa a partire dal terzo millen-
nio a.C. Sculture che avevano una funzione ancora non totalmente chia-
ra ai nostri ricercatori, ma quasi sicuramente elementi decorativi fun-
genti da altari, tombe, o per luoghi di cerimonie magiche, ed epicentri
magico-tellurici.
Il Menhir che conosciamo è costituito da un’unica pietra grossolanamen-
te lavorata, collocata verticalmente nel terreno e orientata verso meri-
dione, e la sua forma può essere cilindrica, conica o di parallelepipedo.
L’altezza è variabile tra uno e dieci metri, e si pensa che la pietra stessa
potesse rappresentare un guerriero, o un guardiano (...una Sentinella),
proprio come le sculture di Solares. Isolati, allineati o disposti a cerchio
come nel monumento di Stonehenge, i Sentinella dell'artista sono desti-
nati a viaggiare di luogo in luogo, in paesi, piazze, campi o spazi chiusi e
privati...con la finalità di parlare al pubblico e trasmettere la forza
dell'artista stessa, che tramite loro racconta la difficile e significativa e-
sperienza passata.
Arianna Carcano
art curator
.
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“Modello di Sentinella” di Solares Alejandrina, 2007-2012 prototipo Scultura, Materiali: paglia e
fieno, acqua, argilla cruda naturale, Dimensioni reali: altezza 127 cm, lunghezza 30 cm e lar-
ghezza 30 cm, nella immagine l’opera esposta in Portogallo (Maia) presso Casa do Alto Gallery mostra
collettiva internazionale EX_POSITION PAST—PASS—PRESENT a cura di MaObject MIX dal 1 giugno al 27 luglio 2013
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DAL PROTOTIPO ALL’INSTALLAZIONE
“Modello di Sentinella” è il prototipo che precede la realizzazione della
monumentale installazione “Sentinella”, il prototipo alto 127 cm fu esposto
in Portogallo nel 2013 all’interno di EX-POSITION mostra collettiva in-
ternazionale incentrata sul corpo e i suoi processi.
Solares analizza la precarietà del corpo e per farlo crea i “Sentinella”,
costruendo un "mondo" popolato da presenze capaci di porsi con un forte
impatto visivo, ma che svelano una natura fragile e deperibile. L’opera “
Sentinella” è parte di un percorso di ricerca condotto negli anni
dall’artista, iniziato dall’esplorazione e l’indagine di aspetti legati al cor-
po malato, alla sofferenza e alla minaccia di morte. L'artista definisce
l’opera “Sentinella” con queste parole:
Mi sono lasciata trasportare dal " corpo umano" e "lui mi ha indicato" que-
ste "forme", che presentano in diversi punti un equilibrio precario.
“Sentinella” ha avuto come unico modello possibile il corpo umano primiti-
vo, libero e spontaneo, ogni elemento è basato su un linguaggio fortemente
istintivo.
INSTALLAZIONE: “SENTINELLA”
In questo lavoro volevo parlare di "precarietà", sperimentare come un
"corpo" sta in equilibrio e per farlo ho dovuto inventare e costruire queste
"sculture totem" che ora si presentano poggiate al suolo ma che nella mia
mente le avevo immaginate collocate idealmente a testa in giù/ al rovescio e
poste "in sospensione" nell’aria.
“Sentinella” è anche parte di un cammino di vita che esplora ed è alla ricer-
ca di significati su "come funziona il mondo" e "ciò che siamo".
Ricordo che iniziai a lavorare guardando ed esplorando:
… una stalagmite, un albero piegato, le nervature visibili in una foglia e il
suo percorso di caduta a terra, ...gli stelli di grano in un campo, una stalat-
tite, … ma anche a come un corpo è in equilibrio e allo stesso tempo può
muoversi nel suo ambiente tra stabilità e instabilità.
Penso di aver iniziato a sperimentare la "dimensione degli equilibri" come
una sfida, relazionale, affettiva, spaziale, strutturale e sociale, solo dopo es-
sere riuscita a scegliere un aspetto del "mondo degli equilibri", e dopo aver
identificato una determinata forma e i suoi specifici materiali "costruttivi".
Oggi credo che "Sentinella" è una "bio ArchiScultura" che andrebbe pensata
come: annodatura, tessuto, sistema di rete, riparo naturale o creazione di
forme inedite di "equilibri naturali", ma che ha avuto come modello il corpo
umano.
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“Modello di Sentinella” di Solares Alejandrina, 2007-2013 prototipo Scultura, Materiali: paglia e fieno,
acqua, argilla cruda naturale, Dimensioni reali: altezza 127 cm, lunghezza 30 cm e larghezza 30 cm.
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Attraverso i “Sentinella” Solares pone in atto "un mondo" dove appare un
corpo precario in equilibrio. L'artista stabilisce una connessione tra arte, na-
tura e architettura, analizzando metodi di costruzione tradizionale di edili-
zia e modelli di realizzazione scultoria antica insieme a forme antropologi-
che socioculturali. L’artista descrive i materiali e la sua lavorazione attra-
verso queste parole:
Ogni scultura singolarmente ha una sua struttura portante rivestita con una
"pelle sensibile" composta di fango e paglia allo stato plastico, questi elementi
innescano un processo in cui si forma un tessuto di paglia che insieme alla ter-
ra consolidandosi creano una struttura fibrosa multi direzionale che costituisce
la parete / pelle “dell’edificio” scultorio. L’opera “Sentinella” è esposta a de-
grado, la materia "terra" è in evoluzione ed è la registrazione di un complesso di
fenomeni naturali. In questo lavoro i materiali sono continuamente coinvolti
nel mondo poetico dell’opera, scaturendo da una scelta spontanea, che si è svi-
luppata consapevolmente durante tutto il processo creativo. Infatti, sono le ope-
re stesse che mi hanno suscitato, evocato e richiesto il materiale. La possibilità
di "costruire" con fango, paglia e, infine, senza l'aiuto del forno, permettendo
all'acqua e all'aria di entrare nel lavoro, fa parte di un concetto che si è dimo-
strato, essere un ulteriore "terreno di prova per l'equilibrio, di controllo dell'e-
quilibrio", pur essendo un luogo che riceve e risponde a modelli, tagli e cuciture,
ad azioni dettate dal peso e dalla gravità, in questo modo il processo della
"terra" resta sempre aperto. L’opera "Sentinella" subisce l’azione dell'atmosfera
con la quale è naturalmente in contatto.
Credo che questi materiali e la loro lavorazione fossero latenti all'interno del
mio mondo poetico e che l’esperienza vissuta di sofferenza a causa della malat-
tia e dell’inevitabile lutto in famiglia mi abbia fatto emergere evidenziandola
una “memoria preesistente” scatenando poi una manualità e processualità che
hanno definito questa forma-contenuto.
“Modello di Sentinella” di Solares Alejandrina, 2007-2013 prototipo Scultura, Materiali: paglia e fieno,
acqua, argilla cruda naturale, Dimensioni reali: altezza 127 cm, lunghezza 30 cm e larghezza 30 cm.
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“Scorticati s1” di Solares Alejandrina, 2007-2012, Installazione, Materiali: creta cruda e tessuti vari,
vernici finali, Dimensioni reali: cm 80X152h.
“Scorticati s2” particolare nella pagina successiva, Dimensioni reali: cm 140x146h
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SCORTICATI di Solares Alejandrina Josefina
“Quando la sofferenza e la disperazione è insopportabile i miei pensieri mi portano al desiderio inconfessabile di volermi strappare
la pelle”.
Da questa emozione nascono gli scorticati, sculture in creta alle
quali ho “strappato la pelle ” e che ho elevato a simbolo dei pati-menti e della disperazione.
Quest’opera ha un legame con l’arte antica e la classicità, trova riferimenti nel mito, come la leggenda di Marsia e nelle sue inter-pretazioni artistiche (Ovidio nelle Metamorfosi e Dante nella Divina
Commedia) e nell'autoritratto di Michelangelo nella Cappella Sisti-na. La scultura ha la funzione di un doppio sostituto del corpo.
SOLARES ALEJANDRINA solares2@libero.it
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Libro oggetto di Solares
Alejandrina Josefina, Li-
bro d’Artista “Ho scritto più
di mille volte …. io morirò”,
2006-12, Unico esemplare,
Argilla cruda, tessuto e tec-
nica mista, dimensioni va-
riabili libro aperto (Chiuso
cm 35 x 30 x 70h), Peso
2kg .
Questo è un libro scultura,
composto da più pezzi unici
che potremmo definire come
“pagine”.
Si tratta di un oggetto tridi-
mensionale che non si pre-
sta alla manipolazione.
L’artista affida il proprio
messaggio scritto a una su-
perficie precaria, una frase
scritta con il carbone su una
superficie simile alla terra.
Concettualmente
quest’opera è apparentata
con quella lunga catena di
esperienze che nella storia
troviamo sotto la definizione
di “memento mori ”.
“Iniziai quest’opera ripensando al concet-
to di morte in quanto evento luttuoso e
temibile, un indagine che nel tempo è
divenuta più profonda, oggi mi interessa
la morte in quanto è un evento reale alla
pari del nascere ma che attualmente è
un tabù. Il lavoro assume una riflessione
sul nostro stesso esistere, la vita umana
si presenta fatta di poesia e di piacere,
ma anche di pericolo, di costante preca-
rietà, di mancanza di pace. L'unico modo
per lenire l'angoscia della lucidità nel
confronto con la vita e i suoi processi,
mi viene concesso dall'agire, nell'applica-
zione al fare artistico, la modalità di una
frase ripetutamente scritta mi serve a
creare “come” una sorta di meditazione
e, al contempo, di anestesia”.
SOLARES ALEJANDRINA solares2@libero.it
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”In quest’opera uti-
lizzo l’argilla cruda,
un materiale con il
quale ho un rappor-
to iniziato
nell’infanzia.
Dall’argilla sono in-
curiosita dalla cru-
dezza e dalla fragili-
tà, sono interessata
a questo materiale
in quanto è ancora
terra-polvere e vo-
glio esplorarlo sen-
za dover intervenire
con il fuoco, in pas-
sato ho lavorato con
il forno e con la ce-
ramica ma poi ho
rinunciato a questo
processo di trasfor-
mazione del mate-
riale perché mi inte-
ressava la emozione
primaria del suo es-
sere precario, que-
sta scelta mi ha
portato lungo un
percorso in cui il
materiale “terra” è
diventato metafora
fisica-corporea.”
Tendenzialmente il mio lavoro è di tipo e-
sperimentale in tal senso mescolo materiali
diversi, talvolta posso applicare diverse
finiture come la cera, il latte di calce e altre
sostanze che ritengo idonee, lo scopo re-
sta comunque quello di generare una quali-
tà della superficie che si presti bene ai miei
processi di pensiero.
Spesso uso insieme all’argilla cruda anche
altri componenti, materiali che scelgo per-
ché penso comunichino e si integrino bene
con il mio processo, entrando a far parte
dell’opera contribuiscono a comunicare ul-
teriormente all’interno di un determinato
dialogo visivo.
SOLARES ALEJANDRINA solares2@libero.it http://solares-alejandrina.jimdo.com/
Libro d'artista-libro oggetto di Solares Alejandrina Josefina, “Diario del
dolore”, 2006-13, , Materiali: cottone idrofilo, ago e filo, Tecnica cucito, unico esemplare, Dimensione cm 21X31h libro chiuso
Il cottone sostituisce un corpo-pelle. Rappresenta un doppio del corpo che para-dossalmente riceve le stesse punture che l’artista ripetitivamente doveva prati-care al compagno malato fino alla sua inevitabile scomparsa. Cui la puntura è praticata con un ago e filo da cucire, l’artista analizza la traccia lasciata dal ge-
sto ed su questo che concentra l’attenzione. Si tratta di un lavoro molto sofisti-cato e suggestivo che vuole essere evocativo di un’azione, il segno lasciato sulla pelle da qualcosa che l’ha attraversata, l’opera è un diario del dolore perche è
memoria della difficile esperienza vissuta ma è anche uno spazio dove l’artista tenta di esorcizzare la sua sofferenza.
“BalloonHandwritting blue V1” di Solares Alejandrina Josefina, 2013,
pittura su tela e scrittura a mano, inchiostro blu, pastello, tecnica sperimentale
(balloon-handwritting), Installazione di 10 elementi pittorici su cornice, Dimen-
sioni variabili.
Con "balloonhandwritting blue V1” Solares crea un lavoro in cui compare la pre-
senza simultanea di scrittura e di immagine, su una singola superficie. L’opera
evoca l'impressione e il ricordo dei graffiti e le iscrizioni, come nelle epigrafi.
Segni calligrafici si intrecciano con le immagini, entrambi hanno un valore di
simboli occulti o frammento testuale arcano, l'immagine appare come un grovi-
glio o tessera, ma potrebbe anche essere letta come un tessuto o una serie di
canali / filamenti. L'artista ha creato un proprio linguaggio, attraverso un nuovo
codice personale che si presenta come un vero e proprio rompicapo da decifrare
ma che è in grado di mostrare una vera cosmogonia, al centro della quale si col-
loca il rapporto tra la vita e la morte. Balloonhandwritting blue V1" è basato su
una scrittura magica che aspira a mettere lo spettatore di fronte all'importanza
del suo essere qui e ora (hic et nunc).
SOLARES ALEJANDRINA solares2@libero.it http://solares-alejandrina.jimdo.com/
Nel lavoro la frase "io morirò" compare con forme ossessive e ripetitive.
Questa soluzione artistica ci restituisce l'impressione che l'unico modo per
l'artista di lenire l'angoscia della lucidità del confronto con la vita e i suoi
processi le sia concesso attraverso il confronto con la vita in se stessa, nel
suo procedimento e nei suoi processi. Perciò l’artista si è impegnata con
"l'atto nella sua applicazione", vale a dire nell'atto come un arte, intenden-
dolo come atto di fare, dove e quando la modalità della frase scritta ripetu-
tamente assume sia la funzione di una "sorta di meditazione" che, di una
"sorta di anestesia". Una frase, in lingua italiana, fluisce attraverso la super-
ficie della tela e crea una sorta di cartografia di segni. Nell'ultimo periodo
l'artista ha sviluppato una propria tecnica personale di pittura che coinvolge
il suo corpo (forme, peso e dinamiche) per trasferire l'idea artistica, in que-
sto modo la sua presenza fisica diventa parte della realizzazione fisica delle
sue opere. Questa soluzione incarnata ha il vantaggio di usare il suo corpo
che agisce all'interno del supporto fisico del lavoro, l’opera pittorica rimane
"come se fosse impressa". Attraverso questo modus operandi Solares crea
un segno pittorico particolare e riconoscibile, blu. Il risultato di questa espe-
rienza pittorica ibrida è da intendersi come una metapittura (un metalin-
guaggio), ma appare sempre sulla tela in una modalità invertita, questa ca-
ratteristica è presente in tutte le sue opere.
Il Blue è una precisa scelta di colore ed è parte caratterizzante della poetica
di Solares, alludendo alla concettualizzazione e all'uso dei colori per interpre-
tare e codificare, a livello artistico, le nostre vite interiori e i suoi misteri.
L’approccio al supporto pittorico è immediato (Body) pittura, diretto e fisico
sulla tela, senza alcuna preparazione. In generale le opere di Solares sono
concepite per essere arrotolate o piegate, molto facile da mettere dentro ad
una valigia: molto vicino alla nostra vita quotidiana e anche per l'esportazio-
ne per le mostre d'arte. In effetti un artista, con le sue opere in una valigia,
può raggiungere la sua destinazione e essere pronto ad esporre le sue ope-
re, e poi di nuovo, dopo un po ', ripartire per raggiungere un'altra destina-
zione. Come un moderno messaggero di arti visive.
In collaborazione con:
Sentinella
Alejandrina Solares
Vailate
7 Settembre 2013
Biblioteca di Vailate
Inaugurazione della mostra
Sabato 7 Settembre 2013 ore 18
Biblioteca di Vailate
Via Dante Alighieri, 7 Vailate CR
Dal 7 Settembre 2012
al 21 Settembre 2012
Orari di apertura della Biblioteca
Ingresso libero - Catalogo online
all’indirizzo:
http://solares-alejandrina.jimdo.com/
Info
Studio Via Carnita 1, Quintano
(CR) 26017 Italia
Tel. +39 338 7000 269
solares2@libero.it Progetto grafico
solares2@libero.it
http://alejandrina-solars.oneminutesite.it/
http://solares-alejandrina.jimdo.com/
La costituenda
Comune di
Vailate
Biblioteca di Vailate
Ringrazio la Biblioteca di Vailate per la disponibilità
nel concedermi lo spazio espositivo
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