seo (search engine optimization) - corso-informatica-web.com · elementi di informatica e web –...
Post on 16-Feb-2019
218 Views
Preview:
TRANSCRIPT
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Le fasi della SEO
Visibilità
Visibilità off lineVisibilità on line (sul web)
Visibilità mediante "Mercato dei contenuti"Visibilità mediante "Mercato delle ricerche"
S.E.M. (Search Engine Marketing)Immagini, news, mappe, motori
partners di GoogleAnnunci di Google o Link
sponsorizzati
S.E.O. (Search Engine Optimization)Keyword
adverstirng
Strumenti di Google Marketing
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Le fasi della SEO
Problemi semplici
NO
SI
Valutazione
Monitoraggio
Implementazione
Pianificazione e strategia
Ricerca
Manutenzione
Il processo della SEO può essere definito in sei fasi generali:
I fattori interni a un sito che ne influenzano il
posizionamento nei motori di ricerca, sono ciò che un
progett i s ta e sv i luppatore possono control lare
direttamente
Possono essere suddivisi in due categorie:
Partiremo dallo studio dell’implementazione della SEO
Ottimizzazione pagine Ottimizzazione sito
Ottimizzazione interna Ottimizzazione esterna
Ottimizzazione pagine Ottimizzazione sito
Output
Implementazione
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
La SERP
HTML è un linguaggio per descrivere la struttura di una pagina web, ma non definisce il suo
aspetto grafico
HTML è costituto da un insieme di stili: Titoli, paragrafi, elenchi, tabelle, formattazione
caratteri. Ciascuno di questi stili vengono indicati all’interno dei documenti HTML, utilizzando
i tag
HTML è un linguaggio di markup. Scrivere un linguaggio di Markup significa che si comincia
con il testo della pagina e si aggiungono man mano i tag intorno a certe parole o
paragrafi.
I tag indicano le diverse parti della pagina e producono differenti effetti nel browser
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Tag HTML di base
<html>...</html>
<head>...</head> Definisce le informazioni di intestazione: come titolo della pagina, meta-tag e altro…
Definisce l’apertura e chiusura di un documento in HTML
<title>...</title> Definisce il titolo che appare in cima alla finestra del browser. Vanno inseriti all’interno del tag <head>...</head>
Pagina HTML
<html>
</html>
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 ">
<head>
</head>
<body>
</body>
In questa sezione vanno informazioni di servizio
In questa sezione vanno i contenuti
visualizzati dal browser
<title>...</title>
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Meta tags
Pagina HTML
<html>
</html>
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 ">
<head>
</head>
<body>
</body>
In questa sezione vanno i contenuti
visualizzati dal browser
I Meta tags sono dei comandi HTML che vengono inseriti
all'interno delle pagine di un sito per fornire maggiori
informazioni riguardanti il contenuto della pagina stessa.
Questi tag sono invisibili ai navigatori, ma vengono letti e
tenuti in considerazione dai motori di ricerca e dai browser
<meta name="keywords" content=”parola1,parola2" />
<meta name="description" content=“contenuto" />
<meta name="description" content=“contenuto" /> <meta name="keywords" content=”parola1,parola2" />
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
I tag h1, h2,…,h6
Pagina HTML
<html>
</html>
<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 ">
<head>
</head>
<body>
</body>
I tag h1, h2, h3, h4, h5,h6 sono tag che vengono usati per
definire i titoli e sottotitoli.
Il titolo più importante della pagina sarà <h1>
<meta name="description" content=“contenuto" /> <meta name="keywords" content=”parola1,parola2" />
I tag h1, h2 e h3 sono tag che apparentemente
modificano solo la grandezza o lo stile del testo, in realtà
esattamente come per gli utenti, Google e i motori di
ricerca interpretano il testo contenuto all’interno di questi
tag come meritevole di maggiore attenzione.
<h1> una prova di titolo</h1>
<h2> una prova di sottotitolo</h2>
<h1> una prova di titolo</h1>
<h2> una prova di sottotitolo</h2>
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
W3C (World Wide Web Consortium)
Il World Wide Web Consortium (W3C) è una comunità internazionale in cui le
Organizzazioni Membro, uno staff full time, e gli utenti lavorano insieme per
sviluppare standard Web. Guidato dall'inventore del Web Tim Berners-Lee e dal CEO
Jeffrey Jaffe, la missione del W3C è di portare il Web fino al massimo del suo
potenziale.
La missione del W3C è quella di portare il web alle sue massime potenzialità , fornendo
supporto alle tecnologie (specifiche, linee guida, applicazioni, e programmi di supporto)
creando di fatto un punto d’incontro per informazioni, collaborazioni commerciali, ispirazione
ed in generale per comprendere le potenzialità del web.
http://www.w3.org/
http://validator.w3.org/
http://jigsaw.w3.org/css-validator/
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Fattori che influiscono a livello di pagina
Ottimizzazione pagine
Compilazione dei TAG Title
Compilazione dei TAG meta
Densità delle parole chiave
Prossimità delle parole chiave
Risalto delle parole chiave
Parole chiave complesse
Parole chiave semplici
Testi delle ancore dei link
..e molto altro
Molti fattoti a livello di pagina riguardano
l’opportuno assegnamento di parole
chiave (keywords)
Parole chiave negli URL
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Parole chiave negli URL
Le Parole chiave negli URL di pagina sono molto utili per la SEO. Una tecnica che spesso si
utilizza è la riscrittura degli URL, per inserirvi dentro le parole chiave significative.
Osservazione: Stiamo parlando della parte dell’URL dopo il nome dominio
http://www.nomeodminio.com/nomepagina.html
q I nomi delle pagine dovrebbero rispecchiare i contenuti. La denominazione del file HTML
(rappresentante il nome pagina) è entrato a far parte del processo di valutazione di una
pagina da parte dei motori di ricerca. E’ buona norma dunque non usare nomi anonimi e
brevi, ma rispecchiare il contenuto della stessa.
q Ispirarsi alle keywords. Il miglior modo per nominare una pagina è ispirarsi alle parole
chiave che si stanno utilizzando su queste pagine. Questa ridondanza crea terreno
favorevole agli spider in termini di rilevanza. E’ importante però non esagerare
nell’articolazione del nome.
Prodotti.hmtl Prodotti-cucina-tradizionale-campana.html
Minore informazione Maggiore informazione
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Esempio di parola chiave nella pagina
Google evidenzia in grassetto i termini
utilizzati nella ricerca
E’ stata adottata una tecnica di riscrittura dell’URL per inserirvi dentro le parole chiave su cui
si è deciso puntare
Esempio:
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
URL sporche
Le URL descrivono spesso percorsi molto complessi, ricchi di caratteri speciali, numeri e altri
elementi. Quando le URL diventano troppo complesse spesso vengono chiamate dirty URL
(URL sporche). Queste URL portano con sé una serie di problemi e risvolti negativi:
q Sono complicate da trascrivere. La lunghezza, l’utilizzo di caratteri di punteggiatura
indicano spesso l’utente in errore.
http://www.example.com/cgi-bin/gen.pl?id=4&view=basicare
q Sono poco usabili. Non solo solo poco usabili dal punto di vista pratico, ma non
permettono di comprendere a quale tipo di contenuto si riferiscono e sono scarsamente
memorizzabili
q Sono pericolose. Il carattere che segue il ”?” in una URL complessa contiene un
comando, che viene spesso modificato da hacker con l’intento di forzare la URL per
compiere un azione non consentita
q Ostacolano l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca. La complessità delle URL
sporche portano con se una serie di dettagli tecnologici ostacolando gli spider nel loro
recupero
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Perché si utilizza allora una dirty URL?
Il perché si utilizza una URL sporca risiede nel fatto che non solo sono accettate ormai da
sempre le sintassi, ma perché accanto ai tanti lati negativi, si evidenzia un beneficio , ovvero
una URL sporca porta con se una serie di dati che possono tornare utili per ricostruire una
particolare query di ricerca
http://www.google.it/search?hl=it&q=vino+novello+umbria
Significa che posso riprodurre una query del tipo:
In ambito prettamente SEO è da preferire una URL non complessa
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
URL rewriting: URL pulite
Per URL pulita si intende, quindi, un indirizzo internet costituito a partire da nomi di file e
cartelle chiari e comprensibili.
http://www.corso-informatica-web.com/?page_id=2
Per esempio, la pagina del sito web del corso “appunti corso” era rintracciabile al
seguente URL
http://www.corso-informatica-web.com/appunti-corso/
Adottando una tecnica di riscrittura la si è trasformata nella seguente
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Parole chiave nei tag: <title>…</title>
Il titolo che si assegna alle pagine comparirà nelle SERP, quindi renderle coincisi e rilevanti
q Tutte le pagine devono avere un titolo e tutti i titoli devono essere diversi. Scegliere inoltre i
titoli in modo che contengono le parole chiave più importanti utilizzate nel testo delle
pagine
q I titoli dovrebbero essere descrittivi. L’uso semplice di un nome di un’azienda non è
sufficiente e andrebbe accompagnato da un breve testo che descrive il prodotto, il
servizio o l’argomento in questione
q I titoli che appaiono nei risultati di ricerca, hanno una lunghezza massima. Un titolo lungo
non è controproducente, ma sarebbe auspicabile che la parte che dovrà apparire
contenga almeno le parole chiave.
q I titoli devono essere pertinenti al contenuto della pagina. Bisogna fare in modo che una
gran parte delle parole che compaiono nel tag <title></title> compaiano anche nel
corpo della pagina
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Esempi di <title>…</title>
Un esempio di titolo coinciso e precido
<title>AIS Napoli – Associazione Sommelier – Servizi e Corsi Sommelier</title>
Esempi di titoli che non sarebbero producenti:
<title>http://www.aisnapoli.it</title>
<title>i migliori modo per diventare esperto di vino, scegli come diventare il più bravo sommelier</title>
<title>In questa pagina troverete tutte le informazioni relative al mondo dell’enogastronomia ed in particolare del vino. Per tutti gli appassionati, semplici curiosi, cultori della materia i nostri servizi offrono una svariata gamma di professionalità. I nostri corsi per sommelier si svolgono presso i migliori Hotel di Napoli </title>
Esempi di titoli che sono ciò che di peggio possano essere:
<title></title>
<title>Default title</title>
Non sono solo inutili, ma possono addirittura influire negativamente
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Parole chiave nei tag: <meta>
Il contenuto nel tag <meta> non viene visualizzato dal browser, ma compare all’interno della
SERP, dei risultati delle ricerche. La sintassi è la seguente:
<meta name="description" content=“……." />
Ecco un buon esempio di tag <meta name="description" > <meta name="description" content="Sito ufficiale dell’associazione italiana sommelier sezione di Napoli. Corsi per sommelier, eventi enogastronomici, notizie dal mondo del vino a Napoli, in campania ed in tutta Italia." />
Ecco un cattivo esempio di tag <meta name="description" > non orientato agli utenti <meta name="description" content=“vino, corsi sommelier, enogastronomia, cibo, ristoranti, " />
<meta name=”keywords" content=“……." />
Ecco un buon esempio di tag <meta name=”keywords" > <meta name="description" content=“sommelier napoli, corsi sommelier campania, corsi sommelier napoli, sommelier campania" />
E’ fortemente sconsigliata l’uso di tag <meta name=”keywords" > non contestuali
<meta name="description" content=“sesso, video, MP3, scaricare video" />
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Gli snippet
Gli snippet (frammento) sono le informazioni (title e description) della pagine web
visualizzata nei motori di ricerca.
<title>AIS Napoli – Associazione Sommelier – Servizi e Corsi Sommelier</title>
<meta name="description" content="Sito ufficiale dell’associazione italiana sommelier sezione di Napoli. Corsi per sommelier, eventi enogastronomici, notizie dal mondo del vino a Napoli, in campania ed in tutta Italia." />
Esempio:
Snippet
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
densità, prossimità e prominenza delle parole chiave nel corpo pagina
Tra le varie azioni che permettono di migliorare
il posizionamento nei risultati organici dei motori
di ricerca è lo studio della densità, prossimità,
prominenza (posizione) che fanno riferimento
alle parole chiave nel corpo delle pagine
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Densità delle parole chiave nel corpo pagina
Per densità si intende il rapporto tra il numero di parole chiave presenti nella pagina (quelle
sulle quali si vogliono ottenere i risultati) e tutte le altre parole presenti nella stessa pagina. Il
rapporto si misura in genere in percentuale
1. Si inizia ad analizzare la pagina web a cui si sta facendo riferimento ed individuare le
parole chiave su cui puntare
2. Il passo successivo è quello di integrare le parole chiave scelte in un discorso di senso
compiuto, giacché non bisogna dimenticare che è l’utente finale a leggere il testo
3. Ciò che bisogna poi verificare in ultima analisi è un lavoro di estrema precisione ed
equilibrio: da un lato bisogna aumentare la densità agli “occhi” del motore di ricerca,
dall’altro bisogna far in modo che l’eccessiva ridondanza non lo rende pesante o
addirittura illeggibile
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Prossimità delle parole chiave nel corpo pagina
Per prossimità si intende la vicinanza delle parole chiave su cui ci si vuole concentrare per il
posizionamento
Quando si lavoro sull’adiacenza delle parole chiave, bisogna considerare che il primo luogo
su cui questa ha una forte efficacia è sul titolo della pagina
Concentrandosi appunto sul titolo pagina possiamo iniziare a costruire la prossimità, evitando,
laddove è possibile congiunzioni
L’AIS si prefigge lo scopo di qualificare la figura professionale del sommelier. Organizza corsi sommelier a Napoli….
Esempio:
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Prominenza delle parole chiave nel corpo pagina
Per prominenza si intende la posizione delle parole chiave, rispetto all’intero contenuto della
pagina
Una regola di base è che i motori di ricerca gradiscono maggiormente le keywords che si
trovano in alto nelle pagine. Il motivo principale risiede nel fatto che gli spider, quando
trovano una pagina con un alto contenuto informativo, non lo scorrono del tutto
Osservazione: Quando le parole chiave sono inserite in tabelle, queste vengono spostate
direttamente verso il basso. Dunque è bene essere parsimoniosi sull’uso delle tabelle nelle
pagine web
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
parole chiave nei tag h1, h2,…,h6
Sebbene sia possibile usare fino a sei intestazioni diverse, è bene considerare quanto segue:
Per una pagina che ha contenuti specifici, per un determinato argomento, tre intestazioni
possono essere più che sufficienti:
§ Tag <h1>…</h1> deve essere usato per il titolo principale, poi segue il paragrafo;
§ Tag <h2>…</h2>per un eventuale sottotitolo;
§ Tag <h2>…</h2>per una lista di links, o informazioni non prettamente rilevanti per il
contenuto dello stesso;
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
I link nelle pagine: ipertesto referenziale
I link all’interno delle pagine web sono un po’ come i motori di ricerca, servono a fare in
modo che gli utenti possono muoversi agilmente tra una pagina e l’altra, oppure, quando si
parla di links verso l’esterno, lasciando il sito per navigare su altri siti segnalati
In primo luogo va detto che un sito dovrebbe essere progettato come un "ipertesto
autoreferenziale", ovvero fare in modo di mantenere il più possibile i propri visitatori al suo
interno attraverso collegamenti che rimandano ad altre parti della pagina che si sta
visionando oppure ad altre pagine all'interno del medesimo sito.
Lo scopo deve essere quello di mettere un utente nella condizione di poter scoprire l'intero
contenuto di un sito web, ovvero non lasciarlo andar via con la sensazione di aver visto tutto
quello che c'era da vedere quando in realtà non è così. Questa operazione strategica non
dovrebbe essere affidata ad un semplice menù riassuntivo o ad una mappa, ma dovrebbe
essere programmata quando si elaborano i contenuti, lavorando per rendere un sito il più
interessante possibile.
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Esempio di ipertesto autoreferenziale
“ In una grande pentola
mettere 6 cucchiai di olio, i
pomodori tagliati a grossi pezzi
e le verdure tagliate a fettine
sottili, tranne il basilico ed il
prezzemolo che tr i terete
grossolanamente…”
Pagina 1
Ricetta per salsa di pomodoro
“venti grammi di prezzemolo
al giorno sono sufficienti a
proteggere l’organismo dalle
malattie infettive, data l’alta
concentrazione di vitamina C.
Sarebbe dunque auspicabile
che …”
Pagina 2 Le doti medicinali del prezzemolo
“la vitamina C è presente
soprattutto nei vegetali a
fog l ia ve rde , peperon i ,
pomodori, kiwi e altri agrumi
…”
Pagina 3
La vitamina C nei vegetali
“ A l l e v a t e l e p i a n t e a
cordone, staccando i getti
che si formano alle ascelle
d e l l e f o g l i e . Q u e s t a
operazione fa crescere i
pomodori più sani pronti per
essere cucinati…”
Pagina 4 Guida alla coltivazione dei pomodori
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
I link rivolti ai motori di ricerca
Quando si progetta un "ipertesto autoreferenziale", però, non si deve contemplare come
destinatario solo l'utente umano, ma anche spider traggono beneficio da un'architettura
ottimizzata dei link presenti all'interno di un sito.
Infatti un collegamento attivo mediante link, dovrebbe essere:
q descrittivo e pertinente, non essere affidato a frasi ermetiche o generiche
q contenere le parole chiavi, in genere tutte le “ancore link” dovrebbero avere ancore
contenenti parole chiave
Fai click qui
Scarica il pdf
Leggi il documento relativo a…..
Scaricati il documento relativo….
Non descrittivo Descrittivo
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Parole chiave:…in grassetto
Un altro elemento da curare ai fini di una efficace ottimizzazione on-page è rappresentato
dalla formattazione del testo bold, attraverso l'impiego dell'opportuno tag a livello del
codice HTML.
q Rilevanza minore. al fine di un miglior posizionamento nella SERP, e rispetto ad altre
tipologie di accorgimenti, l'impiego del grassetto ha sicuramente una rilevanza marginale.
q Parole chiavi in grassetto. tuttavia, se proprio lo si vuol usare a questo scopo, le parole-
chiave presenti già a livello dei titoli e dei meta tag sarebbero quelle da privilegiare .
q Migliore leggibilità. D'altro canto è facilmente verificabile che il grassetto ha un impatto
non indifferente sulla pulizia del testo rivolto all'utente, per cui va usato con molta cura
altrimenti può dare un senso di confusione o rendere faticosa la lettura.
Elementi di informatica e web – a.a. 2010/2011 di Guido Fusco
Il giusto “peso” delle pagine
La rapida diffusione della connessione ADSL ha determinato una crescita spesso notevole
della dimensione delle pagine web. In questo senso i progettisti, in un certo senso, hanno
smesso di fare attenzione al “peso” delle pagine, convinti che oggigiorno tutti più o meno
hanno una connessione ADSL
Tempo di caricamento della pagina Percentuale degli utenti che continua ad aspettare
10 secondi 84%
15 secondi 51%
20 secondi 20%
30 secondi 5%
Però, se solo si guarda la seguente tabella:
Si capisce che ridurre le dimensione della pagina ha un effetto notevole per gli utenti finali
Inoltre dal solo fatto che gli spider, spesso raccolgono solo una certa quantità di
informazioni dalle pagine, si capisce che mettere a !dieta” le pagine sia produttivo anche
per quanto riguarda la SEO
top related