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GEOMORFOLOGIA GLACIALE
Stage didattico “Ventina” 2013
Francesca.ferrario@uninsubria.it
Riferimenti
• G.B. Castiglioni, “Geomorfologia”. Utet, 1989.
• M. Panizza, “Manuale di geomorfologia
applicata”. Ed. Angeli, 2005.
• Penck A. & Bruckner E., “Die Alpen im
Eiszeitalter”. Ed. Tauchnitz, 1909.
Ghiacciaio - definizione
�“A body of moving ice that has been formed
on land by compaction and recrystallization of
snow”
- Si forma grazie all’accumulo e a seguito di trasformazioni meccaniche e
termiche della neve
- Il ghiaccio si muove sotto il proprio peso
- Si origina sulla terraferma
- Permanente alla scala temporale umana
Ghiacciaio
Agente morfogenetico importante non tanto
per l’estensione (i ghiacci occupano circa il
10% delle terre emerse), quanto per
l’intensità dei processi collegati alla loro
presenza e al loro influsso indiretto (es:
scaricatori glaciali).
Formazione del ghiaccio
Trasformazione meccanica e termica
NEVICATA � COMPATTAZIONE� ESPULSIONE DELL’ARIA � CEMENTAZIONE
Limite delle nevi persistenti
• Equilibrio tra neve caduta e neve fusa
• Sulle Alpi: circa 2900 – 3000 m slm
• Dipende da fattori ambientali e climatici (ripidità, esposizione, vento, valanghe…)
Il bilancio glaciale
Tipi di ghiacciai�Distinzione in base al processo genetico
- ghiacciai attivi, passivi, morti
�Distinzione in base alla morfologia
- ghiacciai di circo, vallivi, di altopiano
�Distinzione climatica
- ghiacciai freddi o polari / ghiacciai caldi o temperati
Il movimento del ghiaccio- Scivolamento basale (acqua alla base del ghiacciaio; ghiacciai
temperati)- movimenti interni “plastici”
Geomorfologia glaciale:
Forme glaciali
Forme di Accumulo Forme di erosione
Scienza che studia le forme del rilievo terrestre e i processi che le hanno generate
Perché costruire una carta
geologica e/o geomorfologica??
• Ricostruzione paleo-ambientale
• Assetto presente / tendenze evolutive future
• Pianificazione territoriale (forme glaciali non
solo dove oggi ho ghiacciai!!)
• Sfruttamento risorse
• Valutazione e gestione rischio
• Impianti ad alto rischio
• …
La piccola età glaciale (1300 – 1850 d.C.)
• Il termine Piccola Età Glaciale (1300-1850) indica una fase di avanzata glaciale e, in senso lato, di raffreddamento climatico, che ha fatto seguito al Periodo Caldo Medioevale (IX-XIII secolo).
• Dal 1300 infatti clima comincia a raffreddarsi, il ghiaccio marino si espande e le comunicazioni tra Scandinavia, Islanda e Groenlandia diventano difficili finchè, alla fine del 1400, le colonie vichinghe groenlandesi si estinguono. Evidenze storiche e morfologiche di un'avanzata glaciale a partire dal 1300 sono state rinvenute sulle Alpi e in tutte le principali catene montuose.
• Nel complesso, durante la prima metà del 19° secolo i ghiacciai alpini occupavano una superficie del 40-45% superiore a quella attuale, avevano una massa all'incirca doppia di quella odierna e la linea di equilibrio si attestava ad una quota di circa 100 m inferiore a quella dei nostri giorni.
Piccola età glaciale
"La laguna ghiacciata alle Fondamenta Nuove nel 1708"
Hendrick Avercamp1585 - 1634
CTR (Carta Tecnica Regionale)1 : 10.000
IGM1 : 25.000
Forme di erosione: le valli glaciali • Profilo a U
• Profilo longitudinale con riegel (soglie) e conche di sovraescavazione (paternoster lakes o laghi a
rosario).
• Spalle glaciali
• Valli sospese
Paternoster lakes
Serie di laghi collegati da un emissario
Forme di erosione (Zona di accumulo): i circhi
glaciali• Circo (cirque, car, corrie o cwm): profonda nicchia, dai fianchi ripidi,
delimitata da creste dirupate (poltrona a braccioli).
• Elementi distintivi:1. Testata
2. Pavimento concavo
3. Soglia a contropendenza verso valle
1
1
2
2
3
3
Forme di erosione (Zona di accumulo): i circhi
glaciali
• Al momento della formazione si trovano al
di sopra del limite delle nevi persistenti
• Allargamento ed approfondimento della
depressione: processi glaciali e periglaciali
(alterazione e formazione di regolite,
crioclastismo etc etc)
• Esposizione preferenziale a Nord
Lago Pirola
Circo glaciale
Forme di erosione (Zona di ablazione): trimline
• Le creste ed i picchi più
elevati sono sempre
emerse dalla coltre
glaciale (nunnatack)
• Il limite dell’erosione
glaciale è definito trimline
� terminazione delle
creste aguzze
Erosione glaciale
Esarazione
Erosione in senso stretto, provocata dal movimento del ghiacciaio
Plucking
L’acqua entra nelle fratture, e i fenomeni di gelo e disgelo favoriscono il distacco
di porzioni di roccia (“sradicamento”), che vengono poi trasportate dal
ghiacciaio. Genera una superficie irregolare.
Scouring
Azione abrasiva delle rocce all’interno del ghiacciaio e contro la roccia di fondo.
Superficie levigata (rocce montonate) e strie glaciali
Sovraescavazione
Escavazione di conche chiuse, in contropendenza; es: laghi prealpini
Erosione selettiva!
Flusso del ghiacciaio: forme di erosione –
rocce montonate
Rocce montonate
Strie
Forme di accumulo• Aree in passato
o attualmente
glacializzate
• Ben visibili allo
sbocco delle
grandi vallate
alpine e nei
pressi del fronte
attuale.
Bini et alii, (2001)
Depositi glaciali
• Till glaciale: sedimento trasportato dal
ghiacciaio (tillite se litificato)
– Bassa selezione: non classato, include clasti
anche di grosse dimensioni (m) inclusi in una
matrice di materiale fine; clasti spigolosi.
– Mancanza di stratificazione: laminazioni o
sequenze gradate sono normalmente assenti
Forme di accumulo: cordone morenico
• Materiale trasportato dal ghiaccio, deriva da frammenti delle rocce circostanti (emergenti sopra il ghiaccio o dall’erosione del letto)
• Morena, cordone o vallo morenico
• Si dispone lungo quello che è stato il margine glaciale (frontale –laterale)
• Indica che il ghiacciaio ha sostato abbastanza a lungo in quella posizione o che vi è arrivato per poi ritirarsi
Le morene
Forme di accumulo: cordone morenico –
anfiteatri morenici
Iseo
Garda
Adige
Morene (Pleistocene)
Carta geologica della Val Malenco
Morene (Olocene)
Morene frontali
Morene laterali
Morene mediali
Morene di fondo
Massi erratici
Falde detritiche
1 - Torrential rainfall swells streams along the mountain crest.
2 - Sediment slumps into a raging stream, forming a slurry (debris flow) that surges down the channel.
3 - The debris flow swells in volume as it picks up additional sediment and trees from the channel and canyon walls.
4 - The debris flow emerges from the canyon onto a fan where it damages houses, roads, bridges, and a rail line.
http://geoscape.nrcan.gc.ca/vancouver/seasea_e.php
Debris flow
Forme di accumulo: piane fluvioglaciali
• I torrenti glaciali interrompono
la continuità delle morene
formando una serie di porte
• Piana fluvioglaciale (Sandur)
• Regime idrologico con forti
pulsazioni; elevato trasporto
solido; tassi sedimentazione:
fino a m/anno!
Sandur
ICE
Altre forme
Kettle lakes
EskerNunatak
Crepacci - seracchi
Valanghe
Condizioni di instabilitàCaratteristiche della nevePendio acclive
- Pressione esercitata dai ghiacciai su rocce e sedimenti (deformazione)
- Rilascio dell’energia e rilassamento
Forme strutturali – Lago PirolaForma allungata atipica in contesto glacialeBacino idrograficoControllo strutturale
Forme strutturali – Lago Pirola
Gabbri
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