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STUDIO DI INGEGNERIA Ing. Massimo Panero
Via Monte Grappa, 32/A 12048 Sommariva del Bosco (CN)
e-mail: panero.m @hotmail.it tel: 0172/53032 – mob: 366/6041299
PROVINCIA DI CUNEO
COMUNE DI SOMMARIVA DEL BOSCO
COMMITTENTE COMUNE DI SOMMARIVA DEL BOSCO
PROGETTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA COPERTURA
NAVATA CENTRALE DELLA CHIESA DI
SANT’ANNA
OGGETTO PROGETTO DEFINITIVO – ESECUTIVO
UBICAZIONE LARGO DOTT. VANNI, 1
12048 SOMMARIVA DEL BOSCO (CN)
PROGETTISTA
ING. MASSIMO PANERO
ELABORATO DOC_B
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
DATA 07/11/2017
REV. 00
Relazione illustrativa
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- Premessa
Il sottoscritto Ing. Panero Massimo, redige la presente Relazione su incarico del Comune di Sommariva del
Bosco; ente proprietario della Chiesa di Sant’Anna, sita in Largo Dott. Vanni n.1.
- Oggetto
Questa relazione ha l’obiettivo di mettere in evidenza lo stato attuale della copertura della chiesa di
Sant’Anna e di illustrare gli interventi necessari per un’intervento conservativo e quindi un suo
consolidamento strutturale.
- Descrizione del contesto
L’edificio religioso è individuato a catasto fabbricati al Foglio 16 mappale 92. Estratto di PRGC del Comune di
Sommariva del Bosco tav 4_P. Centro storico. Edificio di Interesse ambientale e architettonico.
Si tratta di un edificio di culto facente parte dell’ex convento (attualmente adibito a casa di riposo) il quale è
stato edificato per volere del Segretario e Tesoriere del duca Filippo I di Savoia, Vincenzo Gallina, il quale
chiese al Papa Sisto IV il permesso di fondare in detto luogo un convento da affidare all'Ordine dei Servi di
Maria.
Il fabbricato confina con:
- lato nord-est: strada pubblica (via Camillo Benso Conte di Cavour)
- lato sud-est: spiazzo adibito a parcheggio;
- lato sud-ovest: cortile interno;
- lato nord-ovest: cortile interno.
Relazione illustrativa
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- Descrizione dell’edificio esistente
La chiesa, realizzata in cotto a vista, si caratterizza esternamente per le sue linee e per la semplicità degli
elementi architettonici. Di aspetto egualmente robusto è il campanile, con forme assai regolari, tipiche delle
architetture abaziali presenti sul nostro territorio. La facciata, povera di decorazioni, si fregia tuttavia di un
interessante finestrone triforato, con apertura centrale ed arco a sesto acuto e quelle laterali a forma
rettangolare, con al di sotto un notevole portone in legno scolpito.
Immagine 1 : Vista facciata principale della Chiesa di
Sant’Anna. Lato Sud-Est.
Chiesa di Sant’Anna
Complesso - Ex convento
Relazione illustrativa
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Immagine 2: Vista laterale, da Via Cavour. Lato Nord -Est
Immagine 4: Vista laterale, da
cortile interno. Lato Sud-Ovest.
L'interno è costituito da navata unica a pianta rettangolare e da otto cappelle laterali. La copertura è
realizzata con volta a botte lunettate ed archi trasversali a sesto pieno. Transetto ed abside sono coperti con
volte a crociera. All'interno delle lunette, gli eleganti finestroni rinascimentali costituiscono uno degli elementi
di maggior interesse dell'edificio. Ai piloni laterali sono addossate sottili lesene completate da capitelli corinzi.
Lungo le pareti maggiori, nella semplicità delle linee architettoniche dominanti l'intera costruzione, si
inseriscono le otto cappelle oggetto di completamenti e rifacimenti successivi, ricche di marmi e stucchi di
epoca barocca. In alcune cappelle sono appesi ex voto risalenti agli inizi del secolo attuale. Sul lato destro,
la prima cappella contiene una tela raffigurante la Gloria di Maria Vergine ed i frati fondatori dell'Ordine. La
seconda è dedicata alla SS.Vergine del Rosario di Pompei. Sull'altare un dipinto ci mostra la Vergine ed il
Bambino nell'atto di donare le corone del rosario a due Santi. Lo sfondo è costituito da altra tela con scene
della vita di Gesù.
Terza cappella: altare con decorazioni barocche e tela dedicata al Santo protettore degli orfanelli.
Relazione illustrativa
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Nella quarta cappella, ricca di stucchi, statua del Sacro Cuore di Gesù A sinistra, in nicchia, statua lignea
raffigurante l'Angelo Custode. Ai lati dell'altare maggiore e nell'abside un ciclo di affreschi attribuiti all'opera
del pittore Padre Pozzi. rappresentano, a partire da destra: la fuga in Egitto, la sepoltura del Redentore,
deposizione della Croce, l'incontro della Veronica, Gesù nel tempio con i dottori, e la purificazione di Maria
SS. Il coro ligneo è estremamente povero, con panche in legno e fondale dipinto. Quello originario,
composto di splendidi sedili intarsiati fu venduto, insieme a molti altri arredi, a seguito dell'invasione
napoleonica. Nello stesso periodo anche le tre campane possedute dalla chiesa vennero disperse. La
maggiore ceduta al Comune di Caramagna e le altre fuse per fabbricare cannoni. Nel coro una lapide
tombale marmorea testimonia la presenza nella chiesa dei Padri Serviti, prolungatasi per oltre tre secoli. La
quarta cappella sul lato sinistro è dedicata a S.Anna e S.Giuseppe. Era anticamente affidata all'omonima
Compagnia fondata nel 1530. Terza cappella: sull'altare statua della Vergine Immacolata. Sul pilone di
sinistra un'immagine di S.Luisa di Marillac cofondatrice delle Figlie di Carità di S.Vincenzo de Paoli tuttora
operanti nella vicina casa di riposo. A sinistra, statua lignea di Maria Addolorata. La seconda cappella
riccamente decorata contiene una tela raffigurante la B.V. Addolorata. Nella prima cappella, da notare la
volta, finemente dipinta con motivi floreali. Sulla porta di accesso è tuttora installato l'antico organo, acquisito
nel 1846 dalla Parrocchia. Venne realizzato da Luigi Savina di Asti ed arricchito di vari registri da Felice
Bossi di Bergamo in occasione del menzionato trasferimento. Altri oggetti preziosi, numerose statue ed un
magnifico Crocifisso fecero invece percorso inverso, spostate dalla Chiesa del Convento a quella
Parrocchiale. Il pilone quadrato, posto all'angolo del piazzale antistante la chiesa, presentava ai quattro lati
altrettanti affreschi del pittore sommarivese Giovanni Maria Borri risalenti al 1855 ed oggi completamente
perduti.
- Descrizione dello stato attuale della copertura
L’oggetto della relazione è la copertura della navata centrale delle Chiesa di Sant’Anna, ormai compromessa
e in pessimo stato di conservazione. La copertura in coppi si presenta con una struttura lignea principale
composta da capriate posizionate a interasse di circa 2,70m e costane orizzontali ad interasse di circa
0,70m. A completamento si rilevano listelli di dimensione 5x5 cm e manto in coppi.
Da una prima analisi si denota che la copertura ha forti segni di cedimenti, infatti osservando l’immagine 5, è
evidente la perdita della linearità sia della linea di colmo che del cornicione. Per una migliore lettura del
degrado statico dell’immobile, di seguito verranno analizzate tutte le criticità rilevate.
Immagine 5: Vista laterale,
lato Sud-Ovest. Particolare
colmo e del cornicione.
Relazione illustrativa
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INTERVENTO REALIZZATO AD OTTOBRE 2015:
- ROTTURA CAPRIATA:
L’intervento di manutenzione straordinaria del primo lotto della copertura, realizzato con urgenza, riguardava
il cedimento strutturale della prima capriata. Tale cedimento è stato causato dalla disgregazione di
un’estremità della catena con conseguente spostamento del puntone sovrastante.
Completa disgregazione della sommità della catena della capriata
Scorrimento del puntone con modifica del nodo di sommità della capriata
Perdita dell’integrità dei nodi della capriata
Relazione illustrativa
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Per questo lotto si è intervenuto come descritto nei paragrafi successivi.
- CEDIMENTO CORNICIONE:
La deformazione delle capriate con conseguente allargamento della base di appoggio della copertura ha
causto il distaccamento con parziale rotazione del cornicione perimetrale:
Cedimento verticale della linea di colmo per scorrimento puntone capriata
Rottura cornicione perimetrale con rotazione rispetto al piano
Disgregazione dell’intonaco del cornicione
Relazione illustrativa
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- ATTIVITA’ ESEGUITE:
Gli interventi realizzati in ottobre 2015 riguardano la porzione di copertura sul lato sud/est e si sono resi
necessari al fine di sostituire la capriata esistente in quanto completamente deformata e non più in grado di
sopportare i carichi previsti. Considerata l’urgenza del caso non è stato possibile eseguire una pianificazione
strutturale dell’intervento realizzato, si è quindi proceduto con la mera sostituzione degli elementi strutturali
(n.1 capriata, costane orizzontali e listelli).
Realizzazione nuova orditura secondaria Realizzazione nuova capriata
Relazione illustrativa
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STATO CONSERVATIVO ATTUALE DELLA COPERTURA:
- DEFORMAZIONE CAPRIATE SUL PIANO VERTICALE:
La vetustà della copertura, la mancanza di collegamenti rigidi nei nodi delle capriate e il degrado eccessivo
delle costane orizzontali hanno causato evidenti deformazioni delle capriate rispetto al piano veritcale delle
stesse.
Deformazione capriate sul piano verticale
Deformazione capriate sul piano verticale
Relazione illustrativa
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- CEDIMENTO ELEMENTI STRUTTURALI IN LEGNO:
La vetustà della copertura, la mancanza di collegamenti rigidi nei nodi delle capriate e il degrado eccessivo
delle costane orizzontali hanno causato la rottura di alcuni elementi componenti le capriate in legno:
Cedimento/rottura elementi costituenti le capriate
Cedimento/rottura elementi costituenti le capriate
Relazione illustrativa
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- PULIZIA ESTRADOSSO VOLTE:
Sull’intradosso delle volte sono presenti listelli in legno e coppi in laterizio rimossi in precedenti interventi di
manutenzione straordinaria della copertura. Tale materiale dovrebbe essere rimosso in quanto tale carico
risulta non previsto nello schema strutturale delle volte in muratura.
- INFILTRAZIONI:
Su tutto il manto di copertura sono presenti molteplici punti di infiltrazione dell’acqua meteorica per
scorrimento o rottura di porzioni del manto. Tale problematica causa la marcescenza con conseguente
disgregazione della struttura in legno della copertura.
Materiale accatastato su estradosso volta
Punti di discontinuità della copertura con infiltrazioni di acqua meteorica
Relazione illustrativa
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- ELEMENTI STRUTTURALI NON ADEGUATI:
Alcuni elementi strutturali presentano sezioni di dimensioni non adeguate a sopportare le sollecitazioni
indotte dai carichi previsti.
Marcescenza materiale ligneo della struttura della copertura
Punti di discontinuità della copertura con infiltrazioni di acqua meteorica
Strutture aventi sezioni non adeguate ai carichi di esercizio
Relazione illustrativa
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INTERVENTI MANUTENTIVI IN PROGETTO:
Interventi da attuare con la presente richiesta
Come si evince dalla presente relazione le criticità dell’attuale copertura sono molteplici, e tutte potrebbero
influenzare l’integrità stessa della copertura e quella dell’intero edificio.
Va inoltre sottolineato che l’edificio confina con luoghi aperti al pubblico e con pubblica viabilità; di
conseguenza in caso di disgregazione parziale o totale di qualsiasi elemento costituente la copertura o
strutture ad essa collegata, si potrebbero causare gravi danni a persone e cose per caduta dall’alto di
elementi.
Secondo quanto sopra riportato si intende realizzare un intervento globale di manutenzione straordinaria
riguardante la copertura della navata centrale della chiesa.
Si propone a tal fine di modificare l’attuale schema statico della copertura tramite inserimento di trave di
colmo e puntoni intermedi (copertura alla piemontese); per conferire una maggiore rigidezza del sistema si
realizzerà un cordolo perimetrale di cerchiatura in c.a.
Il manto sarà in laterizio con coppo di canale nuovo e coppo superiore recuperato.
Si propone questa scelta progettuale in quanto, a nostro parere, l’intera copertura avrà giovamenti in ambito
strutturale:
- la realizzazione del cordolo perimetrale di cerchiatura in c.a. a livello dell’imposta della copertura,
aumenterà la rigidezza dell’intero sistema strutturale assorbendo gli sforzi orizzontali impressi dalla
copertura stessa rispettando così le norme tecniche vigenti in materia di strutture in zona sismica NTC 08.
- la struttura costituita da capriate e trave di colmo con puntoni intermedi, a livello statico risulta essere
migliorativa in quanto si realizza uno scheletro strutturale collaborate; questo non accadeva nello scheletro
esistente costituito da sole capriate e costane.
Adottando questa tipologia di scheletro strutturale di copertura, l’inclinazione delle falde rimarrà la
medesima, così come le quote altimetriche in colmo e in gronda in quanto il cordolo verrà realizzato previa
demolizione parziale del lato interno della muratura.
Il cornicione e tutte le restanti parti del complesso architettonico non verranno interessate dalle opere di
manutenzione straordinaria.
Il professionista incaricato
Ing. Massimo Panero
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