unificazione italiana

Post on 01-Jul-2015

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Il Piemonte dopo il ’48• Il Regno di Sardegna è l’unico stato

italiano a mantenere lo Statuto.

• Vittorio Emanuele II e il suo ministro D’Azeglio devono però scontrarsi con un Parlamento ostile alla pace con l’Austria.

• Superata la crisi, il Parlamento di Torino si dedica alla legislazione ecclesiastica:– Le leggi Siccardi (1850) per l’abolizione di

antichi privilegi delle Chiesa dividono il paese.

C. Benso conte di Cavour (1810-1861)

• Tra 1850 e ’52 è ministronel governo D’Azeglio.

• Di cultura europea, competente in ambito economico.

• E’ un liberale moderato (si ispira a Guizot), ma pragmatico.

• Ostile ai democratico- rivoluzionari, ma riformista.

Ascesa di Cavour• Cavour riesce a formare una alleanza che

unisce centro-destra e centro-sinistra (“connubio” con Rattazzi, capo della sinistra moderata).

• D’Azeglio è costretto a dimettersi e Cavour è incaricato di formare un nuovo governo (1853).

• Inizia, nel regno sabaudo, una “prassi parlamentare”.

Il “grande ministero” (1853-59)

• Cavour si sforzò di rammodernare il Piemonte:– Politica economica liberista– Realizzazione di Infrastrutture (canali,

ferrovie, porto di Genova)– con conseguente sviluppo industriale.

• Continuò nella politica ecclesiastica, cara ai liberali, rischiando la crisi di governo con la “legge sui frati” (1855)

La questione italiana• Inizialmente Cavour pensa solo ad un

regno dell’Italia del Nord.

• Il suo merito è aver compreso che la questione italiana poteva essere risolta solo in un contesto internazionale.

• Grazie alla Guerra di Crimea, Cavour può partecipare al congresso di Parigi (1856) e ottenere la benevolenza di Francia e Inghilterra.

La Società Nazionale• La posizione assunta dal Piemonte a Parigi

aumenta il prestigio anche tra democratici e patrioti.

• Mentre la strategia mazziniana ottiene nuovi insuccessi (spedizione a Sapri di Pisacane 1857)

• Si forma la Società Nazionale, che unisce democratici (La Farina, Manin, Garibaldi) favorevoli a realizzare l’unità sotto casa Savoia.

L’avvicinamento alla Francia

• Nel gennaio del 1858 il mazziniano Felice Orsini attenta alla vita di Napoleone III.

• La tensione Francia-Piemonte cresce, ma Cavour usa l’episodio per convincere l’imperatore ad occuparsi della questione italiana.

• In luglio Cavour e Napoleone si incontrano a Plombièrs dove accordano segretamente.

Gli accordi di Plombières• Napoleone si impegna a difendere il

Piemonte in caso di attacco austriaco.• La Francia otterrà Nizza e Savoia. L’italia

sarà divisa in:– Regno del Nord, sotto i Savoia– Regno dell’Italia centrale a un principe

francese– Regno delle Due Sicilie al figlio di Murat– Stato pontificio ridotto al Lazio con presidenza

della federazione Italiana

2a Guerra di Indipendenza

• La mobilitazione piemontese produce l’ultimatum dell’Austria (27/04/59).

• Il Piemonte, attaccato, può ottenere l’intervento di Napoleone III che, a capo dell’esercito alleato, respinge l’offensiva austriaca e conquista Milano (08/06).

• Con le saguinose battaglie di Solferino e S.Martino (40.000 morti) è assicurato il controllo della Lombardia.

L’armistizio di Villafranca• L’8 luglio Napoleone interrompe la guerra

accordandosi con l’Austria a causa di:– Reazioni negative dell’opinione pubblica

francese.– Insurrezioni non previste in Toscana ed

Emilia con richiesta di annessione al Piemonte.– Rischi di ampliamento del conflitto.

• Vittorio Emanuele accetta la Lombardia tramite la Francia; Cavour si dimette.

La vittoria di Cavour

• Ma la pace tra Austria e Francia, firmata in novembre a Zurigo, risulta irrealizzabile.

• Cavour può tornare al governo (gennaio 1860) e convincere Napoleone a:– Accettare l’annessione di Emilia e Toscana al

Piemonte (essendo impossibile una restaurazione degli antichi sovrani).

– Ricevere come compenso Nizza e Savoia.

La spedizione dei Mille• Delusi per la soluzione diplomatica,

Garibaldi e i democratici organizzano una spedizione di volontari nel Sud (05/05/60).

• I “Mille” conquistano rapidamente la Sicilia (maggio-luglio) e il Regno di Napoli (agosto-settembre), grazie a:– Sostegno del popolo– Appoggio dell’Inghilterra– Disorganizzazione esercito borbonico

Intervento Piemontese

• Timoroso sugli sviluppi dell’impresa (Roma, aspirazioni democratiche e sociali) Cavour ottiene da Napoleone il consenso ad intervenire per riportare l’ordine:

• I regolari piemontesi conquistano Marche ed Umbria e si “incontrano” con i Mille.

• Garibaldi dona le sue conquiste al Re e si ritira a Caprera.

• G. Garibaldi (1807-1882)

Il Regno di Italia

• I plebisciti dell’ottobre-novembre 1860 sanciscono l’annessione dell’Italia centrale e meridionale al Regno Sabaudo.

• Dopo le elezioni, il parlamento nazionale proclama il Regno di Italia (17 marzo 1861)

• Cavour muore prematuramente il 6 giugno.

La “Destra Storica”

• Dal 1861 al 1876 l’Italia fu governata dai liberali moderati di ispirazione cavouriana.– Rappresentavano gli interessi

aristocratici e altoborghesi;– erano, in economia, di tendenze

liberiste;– manifestavano un forte senso dello

stato– e una notevole prudenza nell’attuare

riforme, soprattutto sul piano sociale;– non disdegnavano i metodi autoritari.

I problemi postunitari• La Destra Storica si trovò ad affrontare i

principali problemi successivi all’unità:

– La questione istituzionale

– Il brigantaggio nel Meridione

– Il completamento dell’unità (Venezia e Roma)

– La questione romana (rapporto con la Chiesa)

– La questione finanziaria

Piemontesizzazione• La nascita del nuovo stato viene ridotta ad

un allargamento del Piemonte:

– Lo Statuto e le leggi del Regno di Sardegna vengono estese a tutto il territorio nazionale.

– Persino il sovrano rimane Vittorio Emanuele II mantenendo il numero dinastico anche come Re d’Italia.

– Ogni progetto di decentramento amministrativo viene presto abbandonato.

La questione meridionale

• L’unificazione comporta un nuovo peso per il Meridione:

– Le speranze di trasformazione sociale sono deluse sin dalla conquista garibaldina.

– L’unificazione dei mercati danneggia l’economia del Sud.

– Il Piemonte impone il suo pesante sistema fiscale e il servizio militare a regioni che non avevano mai conosciuto la leva.

Brigantaggio• La ribellione delle masse popolari del

Sud si espresse nella formazione di bande di briganti che i borbonici tentarono con scarso successo di strumentalizzare.

• Il governo difese l’ordine mobilitando metà dell’esercito e imponendo al Sud lo stato d’assedio (legge Pica, 1863).

• Il fenomeno fu duramente represso (1863-65) senza che si intervenisse sulle cause.

L’annessione del Veneto

• La cosiddetta Terza guerra di indipendenza è in realtà un capitolo del conflitto con il quale la Prussia sconfisse l’Austria, unificando la Germania (1866).

• La Prussia chiese l’aiuto dell’Italia che però ottenne solo sconfitte (Custoza e Lissa) e l’umiliazione di ricevere il Veneto attraverso la Francia.

La presa di Roma• Seguendo Cavour i governi della Destra

cercarono senza successo di ottenere Roma per via diplomatica.

• Garibaldi tentò più volte il colpo di mano incontrando l’opposizione di Napoleone III (Aspromonte 1862, Mentana 1867).

• Solo dopo la caduta del II Impero, venuta meno la difesa francese, i bersaglieri entreranno a Roma (20 settembre 1870).

La “breccia”

di Porta Pia

La questione romana• L’unificazione comportò una rottura tra la

Chiesa cattolica e il nuovo stato italiano.

– Pio IX (1846-1878) non accettò la perdita del potere temporale che considerava garanzia dell’autonomia del papa.

– Il governo italiano, pur assicurando a parole libertà la Chiesa, ne minava le basi economiche seguendo la linea di quello piemontese (1867: esproprio di tutti i beni ecclesiastici non parrocchiali).

La crisi sarà sancita da:• Scomunica (1860) dei responsabili

dell’usurpazione dei territori pontifici.

• Sillabo (1864): condanna degli errori della modernità e del liberalismo.

• “Non expedit” (1874): invito ai cattolici italiani all’astensione nelle elezioni politiche (i cattolici torneranno a votare solo all’inizio del XX secolo).

Questione finanziaria• Il nuovo stato si trovò di fronte un

notevole indebitamento nato dalla unificazione dei debiti pubblici degli stati preunitari e dalle spese militari.

• L’obiettivo del pareggio del bilancio fu perseguito con l’inasprimento fiscale (tassa sul macinato, 1868)

• e ottenuto nel 1876 dal governo Minghetti, l’ultimo della Destra.

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