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Raffaella Urania
Settore Bioenergie
ANALISI DEI COSTI/BENEFICI DERIVANTI DALLA
REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO A BIOGAS
Zeroemission 2012
Roma, 07 settembre 2012
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Aper nasce nel 1987 ed è la prima Associazione nazionale in quanto a rappresentatività
delle fonti rinnovabili nel loro complesso e costituisce un punto di riferimento per gli
operatori attivi nei settori: Bioenergie - Eolico - Fotovoltaico – Idroelettrico. Conta più di
400 associati, per un totale di più di 9.000 MW di potenza elettrica installata.
Le attività
• Rappresentanza istituzionale e difesa degli interessi dei produttori di energia
rinnovabile presso i governi locali, nazionali e sovranazionali
• Assistenza agli associati su questioni di carattere tecnico, normativo,
regolamentare e sugli aspetti di mercato
• Analisi e realizzazione di studi sugli strumenti regolativi, normativi e di mercato
relativi al mondo delle rinnovabili.
• Azioni di promozione e diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e
delle fonti rinnovabili, mediante l’organizzazione di corsi, convegni, conferenze e
la realizzazione di studi, articoli e interviste.
�L’Associazione
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�Biogas
• Miscela di metano (tra 50-70%), ossido e biossido di carbonio, azoto, idrogeno, idrogeno
solforato e tracce di altri gas in percentuali minori.
• Generato da processi di fermentazione in assenza di ossigeno, attraverso i quali la
sostanza organica viene decomposta grazie all’azione di specifici batteri.
• La principale fonte di produzione di biogas è storicamente la discarica.
• Negli anni ultimi anni si è avuto un notevole sviluppo di tecnologie basate sul processo di
fermentazione tramite l'utilizzo di digestori anaerobici, in grado di produrre grandi
quantità di biogas a partire da differenti matrici organiche. Questo è stato possibile anche
grazie all’introduzione di una Tariffa Omnicomprensiva di 0,28 €/kWh (L. 244/07).
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�Biogas oggi e prospettive future
2020 Energia elettrica Energia termica
MW GWh ktep
Biomasse tot. 3.820 18.780 5.670
solida 1.640 7.900 5.254
bioliquidi 1.200 6.020 266
biogas 980 4.860 150
2010 Energia elettrica Energia termica
MW GWh ktep
Biomasse tot. 2.053 9.440 4.028
solida 944 4.308 3.721
bioliquidi 508 3.078 281
biogas 601 2.054 26
Fonte: Rapporto Attività 2011 - GSE
Obiettivi previsti dal PAN
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�Biogas diffusione a fine 2011
Il biogas agricolo si è confermato molto
dinamico negli ultimi anni.
Nel 2011 oltre 200 Mwe di nuove installazioni,
raddoppiando il mercato rispetto agli anni
precedenti.
Fermo il biogas da discarica per cui non vi
sono installazioni di rilievo da oltre 4 anni.
Fonte: ES Biomass Report 2012
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�Biogas – Benefici economici
Il soggetto gestore di impianti alimentati a biogas agricolo beneficia di
ulteriori fonti di reddito:
•Vendita dell’energia
•Valorizzazione dell’energia autoconsumata
•Incentivi e Premi
•Vendita CV (impianti >1MW esistenti al 31/12/2012)
•Produzione di energia termica attraverso la cogenerazione
Vendita
dell’energia
Cessioneregolamentata
Cessione al liberomercato
Prezzi minimi garantiti
Ritiro dedicato
Contratto bilaterale
Borsa elettrica
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I vantaggi di un impianto a biogas agricolo non si fermano all’integrazione
del reddito per la produzione di energia, il sistema contribuisce ad un
miglioramento della sostenibilità ambientale e comporta ulteriori benefici
per l’azienda:
• Ampia disponibilità di biomasse di scarto e sottoprodotti ottenibili da attività
agricola e agroindustriale
• Mancati costi di smaltimento rifiuti
• Riduzione CO2 e altri gas climalteranti
• Utilizzo del digestato come fertilizzante
• Possibile utilizzo biometano per autotrazione
�Biogas – Benefici non economici
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Con il decreto 6 luglio 2012, uscito dopo 16 mesi di ritardo, si ha finalmente un quadro certo riguardo
all’incentivazione delle FER fino al 2020. E’ stato fissato un obiettivo massimo di spesa pari a 5,8 miliardi
di euro. A tal scopo verrà istituito un contatore sul sito del GSE anche per le altre FER, così come per il
fotovoltaico.
Nuovi impianti che entrano in esercizio entro il 31/12/2012
ACCESSO DIRETTO
REGISTRI ASTE AL RIBASSO
TARIFFA ONNICOMPRENSIVA(possibilità per impianti
di potenza inferiore a 1 MW e a 200 kW per
l’eolico)
SISTEMA DEI CERTIFICATI
VERDI Validi sino al 2015,
poi tariffa amministrata.
Nuovi impianti che entrano in esercizio dopo il 01/01/2013
Possibilità di accedere ai VECCHI REGIMI con taglio tariffe del 3% per ognuno dei 4 mesi transitori
Nuovi impianti che entrano in esercizio tra il 01/01/2013 e il 30/04/2013
In funzione della potenza
ACCESSO AGLI INCENTIVI
DIRETTO
�Incentivi
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• Gli impianti di dimensioni più ridotte, oltre ad alcune altre tipologie, avranno
libero accesso alle tariffe incentivanti
a) Eolici e oceanici < 60 kW
b) Idroelettrici < 50 kW (250 kW in alcuni casi)
c) Biomasse < 200 kW; Biogas < 100 kW
d) Potenziamenti con potenza addizionale inferiore a limiti punti a), b), c)
e) Progetti riconversione zuccherifici
f) Impianti geotermici con reiniezione del fluido geotermico nelle stesse formazioni di
provenienza, e comunque con emissioni nulle di potenza < 5 MW
g) Rifacimenti aventi potenza a valle dell’intervento inferiore a quelle dei punti a), b), c)
h) Progetti di amministrazioni pubbliche fino a potenze doppie rispetto a quelle previste per
progetti privati
�Incentivi – Accesso diretto
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• Per gli impianti di taglia intermedia viene istituito il meccanismo dei Registri (< 5 MW)
• I produttori accedono ai registri attraverso un bando a cui viene richiesta l’iscrizione
• Nuovi, integralmente ricostruiti e riattivati con i seguenti limiti:
i. Idroelettrici < 10 MW
ii. Geotermici < 20 MW
iii. Altre FER < 5 MW
• L’accesso è limitato a determinati contingenti di potenza suddivisi per fonte
�Incentivi – Registri
2013 2014 2015
Biogas 170 MW 160 MW 160 MW
• Formulazione graduatorie in base a criteri di priorità
• Requisito necessario per l’iscrizione è il Titolo autorizzativo
• Gli impianti in graduatoria devono entrare in esercizio entro un determinato periodo, biogas 22 mesi,
pena la riduzione della tariffa ( -0,5% per ogni mese di ritardo).
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�Incentivi – Aste al ribasso
• Per gli impianti di taglia più elevata viene istituito il meccanismo delle Aste al Ribasso (> 5 MW)
• I produttori accedono alle aste attraverso un bando a cui viene richiesta l’iscrizione
• Nuovi, integralmente ricostruiti e riattivati al di sopra dei seguenti limiti:
i. Idroelettrici > 10 MW
ii. Geotermici > 20 MW
iii. Altre FER > 5 MW
• L’accesso è limitato a determinati contingenti di potenza suddivisi per fonte
• Requisito necessario per accedere alle aste è il Titolo autorizzativo
• Procedure annuali gestite dal GSE
• Il meccanismo di assegnazione = asta competitiva al ribasso rispetto a tariffe incentivanti definite a
base d’asta
• Il ribasso minimo sarà del 2%, mentre il ribasso massimo non potrà essere superiore al 30%
• Per partecipare sarà necessario:
• Dimostrare solidità finanziaria attraverso una dichiarazione di istituto bancario o capitale
sociale versato superiore al 10% dell’investimento previsto
• Presentare cauzione provvisoria pari al 5% dell’investimento previsto
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Fonte rinnovabile Tipologia PotenzaVITA UTILE
degli IMPIANTIbase tariffa incentivante
Riduzione
kW anni €/MWh
Biogas
Pr. Originebiologica 1<P<300 20
180 -36%
Sottoprodotti 236 -15%
Pr. Originebiologica
600<P<1000 20140 -50%
Sottoprodotti178 -36.4%
Fonte: ES Biomass Report 2012
Gli incentivi sono stati fortemente decurtati, con percentuali mediamente intorno al 30% per
gli impianti a biomassa, biogas e bioliquidi e leggermente più contenuti per le altre fonti.
Tali tariffe verranno inoltre ridotte del 2% a partire dal 2014 per ogni anno.
Successivamente all’inserimento nella graduatoria del Registro Piccoli Impianti, per un
impianto a biogas di potenza inferiore al MW che accede alla Tariffa Omnicomprensiva definita
dal DM 6 luglio 2012, il valore delle tariffe per l’anno 2013 è così riportato:
�Incentivi – confronto con tariffe precedenti
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�Premi biogas
PREMI
Fonte Tipologia Potenza CAR PotenzaCAR+RecuperoN xfertilizzanti
PotenzaCAR+Recuper
o 30% N xfertilizzanti
PotenzaRecupero 40% N x fertilizzanti
kW €/MWh kW €/MWh kW €/MWh kW €/MWh
Biogas
Prodotti Originebiologica
Tutte
+40
Tutte +30*
1<P<300
+20*
1<P<300
+15*
300<P<600 300<P<600
Sottoprodotti +101<P<300 1<P<300
300<P<600 300<P<600
Rifiuti +10 1<P<600 1<P<600
Alla tariffa incentivante di riferimento per gli impianti a biogas possono essere aggiunti
e cumulati, in alcuni casi, i seguenti premi:
*I premi per il recupero di Azoto non sono cumulabili tra loro.
L’impatto del nuovo sistema di incentivazione sulla tecnologia degli impianti a biogas comporta:• Taglio degli incentivi• Bonus per cogenerazione• Bonus per recupero azoto
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�Costi di generazioneI costi derivanti dall’esercizio di impianti alimentati da fonti rinnovabili variano a seconda della tipologia
dell’impianto e dalla disponibilità della biomassa:
• Costi di investimento
• Costo di gestione
• Costo di approvvigionamento della materia prima
Si considerano due impianti a biogas operanti in regime di cogenerazione di potenza nominale 250 kWe e 999 kWe il cui approvvigionamento della biomassa (colture energetiche) non avviene all’interno dell’azienda.
Potenza
dell’impianto
250 kWe 999 kWe
Rendimento termico 40-45% 45-50%
Rendimento elettrico 30-40% 35-40%
Costo di investimento 4.500 €/kWe 3.000 €/kWe
Costo di gestione 380 €/kWe *anno 340 €/ kWe *anno
Costo materia prima 600 €/kWe *anno 600 €/kWe *anno
LEC – Levelized Energy Cost 0.175 €/kWhe 0.153 €/kWhe
Fonte: ES Biomass Report 2012
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�Costi di generazione
Fonte: ES Biomass Report 2012
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�Considerazioni finali
• Il nuovo sistema incentivante:
• favorisce lo sviluppo di piccoli impianti
• scoraggia gli investimenti per impianti di media-grande taglia
• favorisce lo sviluppo di impianti virtuosi per il recupero di azoto
• I costi di investimento e gestione possono essere estremamente variabili a
seconda della potenza installata dell’impianto, della tipologia e disponibilità della
biomassa utilizzata e del costo della tecnologia.
• La cogenerazione offre notevoli vantaggi: aumenta il rendimento e la
convenienza dell’impianto favorendo l’utilizzo di maggiori quantità di biogas a
copertura dei fabbisogni aziendali.