analisi dei progetti per la valorizzazione dei luoghi del commercio

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#L4S Chiara Agnoletti I LUOGHI PER LO SVILUPPO ANALISI DEI PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI DEL COMMERCIO

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#L4S

Chiara Agnoletti

I LUOGHI PER LO SVILUPPO

ANALISI DEI PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI DEL COMMERCIO

Per una Regione come la Toscana, che si caratterizza a livello internazionale per la presenza di un importante patrimonio artistico e culturale e per una diffusa qualità urbana, da cui consegue la grande attrattività turistica, agire sulle politiche commerciali di aree complesse come i centri urbani significa retroagire positivamente sulla qualità insediativa e sul rilancio delle città. Il ruolo che svolge il commercio ai fini della vivibilità di un centro urbano è fondamentale, così come la funzione che assolve nei processi di rigenerazione urbana.

In Europa, il tema della qualificazione dei centri urbani è stato affrontato a partire dalla costituzione di forme di coordinamento e di partenariato tra soggetti pubblici e privati, che si occupano di individuare politiche a favore del commercio urbano, considerato come elemento di qualità e vitalità del centro città.

La ricerca -curata da Sergio Signanini- ha studiato gli effetti che gli interventi attuati con finanziamenti comunitari e regionali hanno avuto sulle condizioni di esercizio delle attività commerciali sia organizzate nella forma di Ccn che di quelle operanti in aree mercatali.

Gli effetti analizzati: andamento delle attività economiche e contributo rispetto al contesto urbano in cui si localizzano in termini di miglioramento della qualità urbana.

IL COMMERCIO NEL CONFRONTO REGIONALE

Incidenza del commercio sul VA regionale (valori %). 2013

Fonte: Elaborazioni IRPET su dati Istat

N. esercizi SV

48.754 3.646.508

Rete commerciale in termini di superficie di vendita (mq pro capite). 2016 Fonte: osservatorio nazionale del commercio

L’INCIDENZA DEL COMMERCIO NELLE ECONOMIE DELLE REGIONI DELLA TERZA ITALIA È SIMILE…

1,16 1,03 1,00

1,22

1,05

VENETO EMILIA-ROMAGNA TOSCANA MARCHE ITALIA

ANCHE SE VI SONO ALCUNE DIFFERENZE IN TERMINI DI DOTAZIONE

11,9

11,0 11,2

11,4

11,1

VENETO EMILIA-ROMAGNA TOSCANA MARCHE ITALIA

VALORE AGGIUNTO

AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 2,3%

ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 0,2%

ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 16,8%

FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS 1,6%

FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE 1,1%

COSTRUZIONI 4,7%

COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO 11,2%

TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 5,5%

SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 4,5%

SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 3,1%

ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE 5,3%

ATTIVITÀ IMMOBILIARI 15,2%

ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 6,1%

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E DI SERVIZI DI SUPPORTO 2,9%

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA, ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

5,7%

ISTRUZIONE 3,8%

SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 5,8%

ATTIVITÀ ARTISTICHE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 1,2%

ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 3,0%

TOSCANA 100,0%

UNITÀ DI LAVORO

AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 4,2%

ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 0,1%

ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 16,7%

FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA 0,3%

FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO

0,7%

COSTRUZIONI 6,9%

COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO 14,5%

TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 4,5%

SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 6,6%

SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 1,8%

ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE 2,8%

ATTIVITÀ IMMOBILIARI 1,3%

ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 7,1%

ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E DI SERVIZI DI SUPPORTO 3,6%

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA, ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

5,0%

ISTRUZIONE 5,7%

SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 7,2%

ATTIVITÀ ARTISTICHE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 1,6%

ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 9,2%

TOSCANA 100,0%

SI TRATTA DI UN SETTORE CHE HA UNA INCIDENZA RILEVANTE NEL CONTESTO TOSCANO ……..

Fonte: Elaborazioni IRPET su dati Istat

Numero esercizi commerciali in sede fissa per classi di superficie di vendita in mq. 2016 Fonte: osservatorio nazionale del commercio

I PICCOLI ESERCIZI SONO UNA REALTÀ MOLTO DIFFUSA IN TOSCANA

Dimensione delle imprese del commercio al dettaglio (incidenza per classe dimensionale di addetti). 2013

Fonte: elaborazioni IRPET su dati Istat e Aida

MA CHE PRESENTA ANCHE MOLTE DEBOLEZZA, TRA LE PRINCIPALI C’È LA DIMENSIONE ….CHE NON È UNA PREROGATIVA TOSCANA

33%

41%

35% 34% 33% 38%

25% 21%

27% 24%

VENETO EMILIA-ROMAGNA TOSCANA MARCHE ITALIA

1 - 50 51-150 151-250 251-400 401-1500 1501-2500 2501-5000 OLTRE 5000

42,2

51,9

3,0 2,1 0,4 0,3

-5

5

15

25

35

45

55

1 addetto 2-5 6-9 10-49 50-249 Oltre 250

LE POLITICHE REGIONALI PER I CENTRI COMMERCIALI NATURALI

La Regione Toscana ha avuto un’attenzione mirata al tema del commercio, sia a quello che si svolge su aree pubbliche sia ai CCN, avendo inserito nel Codice del Commercio la definizione di questa specifica forma di aggregazione commerciale, e avendo attuato politiche e finanziamenti mirati per il loro sostegno. Cosa è un CCN? Si può definire come un’area urbana omogenea in cui l’Amministrazione locale, le imprese, le Associazioni e altri soggetti interessati puntano a fare del commercio il fattore di integrazione, di coesione sociale e di valorizzazione delle risorse del territorio. I CCN dunque rappresentano un elemento per il sostegno alle attività commerciali di vicinato nelle aree urbane, e in particolare nei centri storici, per la competitività del sistema commerciale e turistico regionale. Un recente rapporto indica 142 i CCN attivi, oltre a 33 CCN inattivi o a bassa attività: in totale quindi 175 i CCN costituiti, presenti in 127 comuni della Toscana (poco meno del 50% dei comuni toscani).

Lo scopo dei vari programmi regionali indirizzati al sostegno del commercio è stato quello di favorire la crescita e il rafforzamento delle attività commerciali e paracommerciali e di servizio presenti nelle aree urbane, attraverso interventi infrastrutturali sull’ambiente urbano che ospita gli esercizi, in quanto di particolare valore sociale, simbolico ed economico. I finanziamenti regionali e comunitari destinati al commercio hanno riguardato due ambiti: A. I CENTRI COMMERCIALI NATURALI; B. IL COMMERCIO NELLE AREE MERCATALI.

I PROGRAMMI REGIONALI DI FINANZIAMENTO PER IL COMMERCIO

Nr interventi 234 Costo (milioni di Euro) 161,4 Contributo (milioni di Euro) 74,7 % contributo su costo 46,3

NUMERO INTERVENTI ED ENTITA’ DEI FINANZIAMENTI

La Regione Toscana ha individuato nel commercio in ambito urbano, organizzato nei centri

commerciali naturali (CCN), un elemento di qualità delle città e di sviluppo economico. Il

Programma PAR FAS e i collegati programmi POR CREO e PRSE hanno previsto una specifica linea di

finanziamenti destinata allo sviluppo dei CCN.

I PROGRAMMI REGIONALI DI FINANZIAMENTO PER I CCN

I finanziamenti riservati ai soggetti pubblici hanno riguardato: • Infrastrutture e servizi per l'accessibilità al CCN: riqualificazione di strade e piazze, aree per

sosta; • Arredo urbano e qualificazione estetica: illuminazione pubblica, verde pubblico, ecc; • Sicurezza: installazione di sistemi di video-sorveglianza e di allarme elettronici.

I finanziamenti destinati ai CCN in quanto soggetti autonomi hanno riguardato le seguenti tipologie di azione: • Comunicazione e immagine coordinata: logo distintivo, strumenti per la promozione delle

iniziative,ecc; • Eventi, promozione e animazione del territorio: iniziative ed eventi volti a favorire

l'animazione e l'attrattività nel CCN; • Fidelizzazione clienti: carte fedeltà o promozioni congiunte.

0

7

14

21

28

35

0

4

8

12

16

20

AR FI GR LI LU MS PI PT SI

Costo Totale Progetto Contributo Ammesso Numero interventi

NR interventi

Costo Progetto

(Mln di Euro)

Contributo Ammesso

(Mln di Euro)

%

finanziamento 176 112 47 42,6

TOSCANA

PROVINCE

LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PROGETTI FINANZIATI (CCN)

LE POLITICHE REGIONALI PER LE AREE MERCATALI

In Toscana vi è una vasta e differenziata presenza di mercati coperti e a cielo aperto e di altre forme di commercio su aree pubbliche, che riguarda migliaia di operatori e servono una parte consistente della popolazione sia nelle grandi città che nei piccoli centri urbani. Il commercio su aree mercatali che caratterizza i comuni della Toscana si manifesta in due forme prevalenti differenziate tra loro: 1. i mercati che si svolgono in strutture coperte all’uopo costruite e destinate; 2. i mercati che si svolgono in aree mercatali, costituite da strade e piazze che hanno

anche altre funzioni.

I PROGRAMMI REGIONALI DI FINANZIAMENTO PER IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE

Gli interventi sono localizzati in prevalenza nei centri storici e poi in zone centrali; i progetti riguardano sia la sistemazione di strade e piazze di centri minori e che la creazione di nuove aree di mercato in zone urbane più esterne, dove esistevano spazi da attrezzare per aree mercatali.

Come entità dei finanziamenti sia in assoluto che per intervento le quote maggiori vanno agli intervenenti nei centri storici.

La parte più consistente degli interventi risulta finanziata con il Programma POR51B, e questo in particolare per gli interventi relativi ai mercati coperti, e ai comuni grandi e medi; nei comuni piccoli hanno agito gli altri programmi.

TIPOLOGIA DI INTERVENTO FINANZIATO N. interventi Illuminazione 21 Integrazione con CCN 19 Sistemazione pavimentazione/fondo stradale 18 Arredo urbano 17 Creazione/ampiamento area mercatale 17 Creazione/sistemazione parcheggi auto 14 Strutture per allacciamenti elettrici 14 Riqualificazione area e arredi 13 Percorsi pedonali di accesso 10 Sistemazione verde e alberatura 7 ………………………………………………………………… …………..

COSTO TOTALE

Dim_Comune

Tipo Grande Medio Piccolo Totale

Area mercatale

7.117.025 16.725.454 6.899.6884 30.742.168

Mercato coperto

9.034.621 205.637 9.240.258

Totale 16.151.646 16.931.091 6.899.688 39.982.426

I PROGETTI FINANZIATI: I MERCATI

7,3

12,3

10,1

1,1

2,2

6,5

0,8

2,2

6,6

0,4

3,4

5,4

3,8

0,4 1,1

3,5

0,3 1,0

2,7

0,1

7

14

3

1

8

11

2 3

7

2

0

3

6

9

12

15

0

3

6

9

12

15

AR FI GR LI LU MS PI PO PT SI

Costo Totale Progetto Contributo Ammesso

NR interventi

Costo Progetto (Mln

di Euro)

Contributo Ammesso

(Mln di Euro)

%

finanziamento 58 49,4 21,7 43,9

TOSCANA

PROVINCE

La presenza, sia dei CCN che delle aree mercatali in Toscana, si presenta ricca, diffusa e differenziata. Questa articolazione è frutto delle sollecitazioni delle normative nazionali e regionali, è spinta del mercato e della concorrenza (soprattutto delle Gsv) ed è supportata dai finanziamenti regionali. Gli effetti evidenziati sulle attività economiche: vi è stato un incremento pressoché generalizzabile in termini di numero di attività e anche guardando alle performance economiche il bilancio è positivo, con poche eccezioni. Gli esiti, in particolare per i Ccn, hanno avuto maggiore efficacia laddove all’azione pubblica si è integrata una concreta partecipazione degli operatori e delle associazioni; questo tipo di integrazione è risultata particolarmente efficace nel caso delle aree mercatali.

Sotto il profilo del contributo al miglioramento della qualità urbana: è evidente come la dimensione e l’entità degli esiti prodotti sia da correlare tanto alla dimensione del contesto in cui si realizza l’intervento quanto alla molteplicità di azioni intraprese (i casi analizzati sono molto eterogenei), premesso ciò possiamo comunque affermare che gli interventi realizzati abbiano contribuito al miglioramento della qualità urbana che a sua volta ha retroagito positivamente sul funzionamento del centro commerciale naturale o dell’area mercatale.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE