analisi della morfologia urbana
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PIANO STRATEGICO STRUTTURALE COMUNALEPIANO STRATEGICO STRUTTURALE COMUNALE per Bologna
CONFERENZA DI PIANIFICAZIONEPER L’ELABORAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE
DEL COMUNE DI BOLOGNA(ai sensi degli artt. 14 e 32 della l.r. 20/2000)
Comune di Bologna
ANALISI DELLA MORFOLOGIA URBANA
PIANO STRATEGICO STRUTTURALE COMUNALEPIANO STRATEGICO STRUTTURALE COMUNALE per Bologna
Contenuti della presentazioneContenuti della presentazione
• Obiettivi e metodo del lavoro svolto• Analisi dell’espansione urbana• Atlante dei caratteri urbani per analisi dei tipi• Tipi individuati e loro descrizione
Riferimento: Capitolo 3 del volume IV delQuadro Conoscitivo PSC
PIANO STRATEGICO STRUTTURALE COMUNALEPIANO STRATEGICO STRUTTURALE COMUNALE per Bologna
Obiettivi del lavoro svoltoObiettivi del lavoro svolto
L’obiettivo principale del lavoro svolto è stato quello didelineare le linee fondamentali di sviluppo del tessutourbano a partire dalle prime espansioni pianificate al di fuoridelle mura del centro storico alla fine del secolo XIX.A tal fine si è proceduto ad una caratterizzazione deltessuto consolidato, rispetto a connotazioni morfo-tipologiche chiaramente individuabili .
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Metodo di AnalisiMetodo di Analisi Si è proceduto secondo il seguente percorso:
1 - costruire una carta dell’espansione urbana a partire dalXIX secolo;
2 - definire e tematizzare sul territorio alcuni elementi ecaratteri urbani che possono costituire la base dell’analisi(epoca di costruzione degli edifici, altezza degli edifici,presenza di viali alberati, etc.);
3 - definire un criterio che, mettendo insieme questi elementi,consenta di distinguere zone con morfologia urbanaomogenea.
E’ così stato costruito un atlante di carte tematiche deicaratteri della morfologia urbana.
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Sviluppo della superficie urbanizzataSviluppo della superficie urbanizzataLa carta tematica prodotta rappresenta l’espansione del territoriourbanizzato nelle diverse epoche storiche, a partire dal 1941 sino algennaio 2003.Contiene la rappresentazione dello stato di fatto in periodisuccessivi evidenziando in tal modo lo sviluppo del territoriourbanizzato, e fornendo alcuni indicazioni su come ciò sia avvenuto,in termini di saturazione degli spazi urbani, di rapporto con la collinae con le aree agricole ma anche di effetti indotti dagli strumentiurbanistici che si sono susseguiti nel tempo.Nel rappresentare la superficie urbanizzata dal 1951 al 1981 ci si èaffidati ad alcuni elaborati grafici messi a punto per il PRG 1985oltre che ad altre fonti. Per lo stato di fatto del 1989, si è ricorso allefoto aeree, che sono state confrontate con la cartografia attuale(cartografia SIT Comune di Bologna, agg. Gennaio 2003). Si sonoassunte come riferimento per gli strati 1989 e 2003 le zone delPRG.
Stato di fatto al 1941Stato di fatto al 1941
Stato di fatto al 1951
Stato di fatto al 1961
Stato di fatto al 1971
Stato di fatto al 1981
Stato di fatto al 1989
Stato di fatto al 2003
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L’urbanizzazione disaggregata per zoneL’urbanizzazione disaggregata per zone
Un bilancio sull’espansione urbana della città si può fareragionando sulle singole zone, ovvero i vecchi quartieri urbani:
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
1951 1961 1971 1981 1989 2003
San Donato:
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3.000.000
4.000.000
5.000.000
1951 1961 1971 1981 1989 2003
Bolognina
0
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600.000
800.000
1.000.000
1.200.000
1951 1961 1971 1981 1989 2003
Colli:
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
1951 1961 1971 1981 1989 2003
Murri:
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L’espansione urbana come indicatore diL’espansione urbana come indicatore diconsumo del territorioconsumo del territorio
Si nota come dagli anni ’50 fino al 1989 (anno dell’adozione del nuovo PRG)l’espansione della città ha seguito un andamento di crescita pressoché lineare.Una sensibile diminuzione nell’aumento di area urbanizzata si è verificata solo a partiredal 1989, per effetto delle scelte della pianificazione che avevano privilegiato unapolitica di preservazione del territorio agricolo e di tutela delle aree collinari.
19.349.08424.320.585
32.557.505
39.400.289
45.022.17047.743.690
10.000.000
15.000.000
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30.000.000
35.000.000
40.000.000
45.000.000
50.000.000
55.000.000
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1951 1961 1971 1981 1989 2003
Anno
Sup.
urba
nizz
ata
(mq)
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Atlante dei caratteri urbaniAtlante dei caratteri urbaniper l’analisi dei tipiper l’analisi dei tipi
• Epoca di costruzione prevalente degli alloggi• Altezza media degli edifici per isolato• Densità edilizia per isolato• Superficie coperta per isolato• Viali alberati• Interventi di Edilizia Residenziale Pubblica
EPOCA DI COSTRUZIONE PREVALENTE DEGLI EDIFICI
ALTEZZA MEDIA DEGLI EDIFICI PER ISOLATO
DENSITA’ EDILIZIA PER ISOLATO
SUPERFICIE COPERTA PER ISOLATO
VIALI ALBERATI
INTERVENTI DI EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE
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Un metodo di interpretazione dei datiUn metodo di interpretazione dei datiEPOCA DI URBANIZZAZIONE DELL’AREA
Fra il 1951 e il 1961 Fra il 1961 e il 1971 Fra il 1971 e il 1981 Fra il 1981 e il 1989 Dopo il 1989
EPOCA PREVALENTE DI COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI PRESENTI SULL’AREA
Dal 1920 al 1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al 1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al 1991
DENSITÀ EDILIZIA PREVALENTE
< 0,2 m2/m2 Fra 0,2 e 0,5 m2/m2 Fra 0,5 e 0,8 m2/m2 Fra 0,9 e 1,5 m2/m2 > 1,5 m2/m2
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Un metodo di interpretazione dei datiUn metodo di interpretazione dei datiSUPERFICIE DEI LOTTI COPERTA DA EDIFICI
< 0,2 m2/m2 Fra 0,2 e 0,4 m2/m2 Fra 0,4 e 0,6 m2/m2 Fra 0,6 e 0,8 m2/m2 Fra 0,8 e 1,4 m2/m2
ALTEZZA PREVALENTE DEGLI EDIFICI
4-10 metri 10-14 metri 14-18 metri 18-25 metri 25-30 metri
PRESENZA DI EDIFICI CLASSIFICATI (PRG ’85) O VINCOLATI
Presenza scarsa Presenza significativa Presenza rilevante
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SchedeSchede
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Risultati dell’analisiRisultati dell’analisi
Le tematizzazioni descritte hanno consentito di costruiresecondo parametri obiettivi alcuni dei caratteri della morfologiadei tessuti urbani. Sulla base di questi caratteri vengonoindividuati alcuni tipi insediativi che sono:
• Borghi storici• Aree pedecollinari• Tessuti di valore storico-culturale• Quartieri organici
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I tipi individuatiI tipi individuati
I borghi storici sono i nuclei abitati preesistenti l’espansione urbanaavvenuta nel XX secolo. Si è scelto di individuare ma non perimetrare iborghi storici in relazione al fatto che, a fronte dell’importanza di un luogospesso identificabile con uno o più riferimenti anche simbolici ed untoponimo, è avvenuta una consistente attività di sostituzione degli edificiche rende difficile e poco utile la definizione di un limite preciso. L’attivitàdi definizione dei borghi storici segue l’attività di analisi sui quartieritutt’ora in corso.I tessuti di valore storico culturale della prima periferia sono statiindividuati sulla base del piano del 1889. L’espansione della cittàsecondo una maglia ortogonale regolare in alcuni casi è stata estesaanche al di fuori della circonvallazione del 1889 (si veda il caso dellaBolognina oltre Piazza dell’Unità). Buona parte degli edifici presenti inqueste aree sono edifici classificati dal PRG ’85. Queste aree siconfigurano perciò come la periferia storica della città. E’ inoltresistematica la presenza di viali alberati.
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I quartieri organici sono quelle aree residenziali del tessuto consolidato ilcui impianto urbano è frutto di un disegno progettuale unitario. Di questacategoria fanno parte aree per l’edilizia popolare realizzate a partire daglianni ’50 del secolo XX inclusi i comparti PEEP e alcune delle aree peredilizia popolare individuate dalla variante 1970 al PRG.In alcuni casi non è possibile effettivamente parlare di disegno unitario inquanto che l’attuale assetto dell’area è frutto di una sovrapposizione diinterventi progettati e pianificati in anni diversi. E’ il caso del Fossolo, delPilastro, ma anche della Barca. Queste ultime aree sono comunque stateconsiderate come quartieri organici in relazione al loro carattere diunitarietà dovuto (vedi il caso del Pilastro) anche alla separazione dallacittà o alla netta delimitazione.
I tipi individuatiI tipi individuati
CARATTERIZZAZIONE DEL TESSUTO RESIDENZIALE CONSOLIDATO