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ANAMNESI OTOLOGICA E AUDIOLOGICA RUOLO NELLA DIAGNOSI VESTIBOLOGICA Giampiero Neri Clinica ORL - Servizio di AudioVestibologia

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  • ANAMNESI OTOLOGICA E AUDIOLOGICA RUOLO NELLA DIAGNOSI VESTIBOLOGICA

    Giampiero Neri Clinica ORL - Servizio di AudioVestibologia

  • ἀνά-μνησις – ricordo (Rufus Ephesius, 150-80 a. C.)

    Daremberg e Ruelle

    (Parigi 1879)

  • Il paziente fa una dichiarazione e, in base al suo contenuto e alla modalità di espressione, il medico controbatte con una domanda. Una risposta stimola poi un'altra domanda finché il medico non si convince di aver compreso precisamente tutti i dettagli della malattia del paziente

    Tumulty PA: Obtaining the history. In the Effective clinician 1973

  • PRECISIONE E METICOLOSITA

    “Malgrado l'avvento dell'elettronica, dell'informatica e della video registrazione che hanno stravolto l'esplorazione funzionale otoneurologica, si può saggiamente riaffermare che l'80% delle diagnosi sono cliniche, circa il 40% si basano sui dati dell'anamnesi e circa il 40% sono il frutto dell'esame propriamente detto; solo il 20% delle diagnosi sono rivelate dalle nostre esplorazioni funzionali più lunghe, più onerose o dal bilancio neuroradiologico”

    (M. Toupet, EMC 1993)

  • Studio retrospettivo giapponese 2169 pazienti con vertigine 889 M 1286 F Range di età : 7-90 aa Durata dello studio: 20 anni RISULTATI:

    …..più di 50 cause

    Min Yin et al., Akita , Japan Auris Nasus Larynx (2009)

  • Organo multidipartimentale

    Funzioni intimamente connesse

    Segni e sintomi audio-vestibolari

  • POCHE REGOLE Adattare il linguaggio

    Età Estrazione sociale Livello culturale Termini ambigui o inappropriati

    Non dare nulla per scontato Posizione = VPPB Acufeni + ipoacusia = MdM Paziente ansioso = Fobico (esaurito) Mal di testa = vertigine emicranica

    Essere assolutamente analitici Evitare le risposte evasive o inesatte Chiarire subito le risposte contraddittorie

  • CONDIZIONI PREESISTENTI O CONCOMITANTI

    Patologie neurologiche conclamate

    Malattie ematologiche o cardiovascolari

    Patologie otologiche (herpes zoster, otiti medie, otosclerosi)

    Processi infiammatori (parotite, Ramsay Hunt, herpes, URI, borreliosi)

    Traumi cranici o craniocervicali anche iatrogeni

    Assunzione di farmaci (aminoglicosidi, betabloccanti, ansiolitici, neurolettici)

    Esposizione a sostanze tossiche

  • ESAME OTOSCOPICO

    Segni rilevanti sono: l’infiammazione, l’infezione, la secrezione o il cattivo odore, segni chiari di colesteatoma o vescicole di herpes zoster.

    Nell'esame otoscopico, se ci sono eventuali depositi nella parte superiore del timpano, è più probabile che sia un colesteatoma che cerume

  • ANAMNESI

    SINTOMI OTOLOGICI Dolore auricolare Otorrea SINTOMI AUDIOLOGICI Ipoacusia

    Caratteri funzionali Trasmissiva- Percettiva

    Caratteri temporali Progressiva, Improvvisa, Fluttuante

    Fullness Acufeni

    Caratteri funzionali Mono – bilaterali, Toni acuti, Toni gravi

    Caratteri temporali Persistenti, transitori, occasionali

  • OTODINIA: DOLORE PROPRIO DELL’ORECCHIO

    OTALGIA: DOLORE RIFLESSO DA ALTRI DISTRETTI: ATM, CAVO ORALE, IPOFARINGE E LARINGE, ECC..

    DOLORE AURICOLARE

  • OTALGIA

    Nervo Auricolotemporale (V)

    Nervo Timpanico Jacobson (IX)

    Ramo Auricolare di Alderman (XI)

    Nervo Grande Auricolare (PCS)

    Articolazione temporomandibolare

  • V : Flogosi o neoplasie del naso e seni paranasali, rinofaringe, denti (VIII incluso) gengivali, artrite dell’ATM, malocclusione dentaria, nevralgia del V, nevralgia sfenopalatina

    VII: nevralgia del ganglio genicolato

    IX-X: flogosi o neoplasie della lingua, faringe, laringe, esofago, eagle syndrome, nevralgia del IX

    Plesso cervicale: lesione della colonna cervicale

    MIX: carotidodinia, linfoadenite retroauricolare

    OTALGIA

  • Barotrauma Fistola labirintica

    Otite acuta Virale

    Semplice Zosteriana

    Batterica Con senza perforazione

    Otite cronica Semplice Granulomatosa Colesteatomatosa

    Fistola labirintica Labirintite vera

    OTODINIA Insorgenza del dolore (Improvvisa, progressiva) Tipologia del dolore (Trafittivo, urente) Presenza di ipoacusia Presenza di tinnito e sue caratteristiche Presenza di otorrea

  • OTORREA

    OCCASIONALE

    PERSISTENTE ACQUOSA

    SIEROSA

    EMATICA

    PURULENTA

    FETIDA

  • ANAMNESI ACCURATA = RIDUZIONE DEGLI ERRORI

    APR per malattie internistiche, antecedenti flogistici virali, traumi con o senza fratture, uso improprio di strumenti di pulizia, patologie dentarie

    Descrizione del dolore : sede, irradiazione, epoca di insorgenza, andamento (continuo, intermittente), carattere (pulsante, gravativo)

    Associazione con altri sintomi: prurito, dispnea nasale, respirazione orale, alitosi, cervicalgia, iperacusia, ecc..

  • In definitiva il dolore auricolare NON è quasi mai associato alla vertigine tranne che nei casi di trauma o quando una patologia dell’orecchio medio si sia diffusa medialmente

    ATM e instabilità …….

  • CARATTERISTICHE UDITIVE

    Ipoacusia Mono-Bilaterale Improvvisa Fluttuante Sulle frequenze acute Sulle frequenze gravi

    • Acufeni

    – Presenza

    –Tonalità

    • Iperacusia – Presenza – Tonalità – Rapporto con rumore

  • DISTURBI UDITIVI

    Ipoacusia

    PRESENTE ASSENTE

    TIMING DELL’INSORGENZA PRECEDENTI PATOLOGICI

    INTERFERENZA CON IL SOCIALE EPISODI SUBCLINICI

    FLUTTUAZIONE - FULLNESS FULLNESS

    PRECEDENTI PATOLOGICI FAMILIARITA’

    FAMILIARITA

    OTOTOSSICITA’

  • TIMING DI INSORGENZA

    CONTEMPORANEAMENTE ALLA VERTIGINE

    VASCULOPATIA, VIROSI

    PRECEDENTEMENTE ALLA VERTIGINE IDROPE, COPATOGENICITA’,

    CONSECUTIVAMENTE ALLA VERTIGINE COPATOGENICITA’

  • INTERFERENZA CON IL SOCIALE

    SEGNO DELLA GRAVITA’

    DELL’IPOACUSIA DA METTERE

    IN RELAZIONE CON IL TIMING

    DI INSORGENZA

  • FLUTTUAZIONE

    EPISODI PIU’ O MENO DURATURI DI IPOACUSIA E’ associata a sintomi otologici specifici?

    otiti esterne, tappo di cerume

    E’ progressivamente peggiorativa? Idrope, SDCS, EVA, Fistola

    E’ correlata con il sintomo vertigine? Labirintosi,

  • FAMILIARITA’

    PER IPOACUSIA Otosclerosi, Ipoacusia ereditaria

    PER VERTIGINE Meniere, emicrania,

    PER IDROPE (10,4% Arweiler 1995) Martini 1982, Comacchio 1992, Morrison 2009

  • PRECEDENTI PATOLOGICI

    PREGRESSE OTITI ? OMPC

    TRAUMI CRANICI? Frattura della rocca, EVA, Fistola labirintica

    IPERACUSIA-AUTOFONIA - DIPLACUSIA DCSS,

    MENIERE (Diplacusia Brookes GE e Coelho A, 1994). (Iperacusia Herraiz C et al, 2006)

  • TRAUMA CRANICO

    Paziente di 35 anni con ipoacusia e vertigini di recente insorgenza dopo un trauma cranico in assenza di frattura della rocca.

  • Concussione labirintica

    Frattura platinare

    Frattura ossiculare

    Otosclerosi

    Idrope

    VPPB

  • • Concussione labirintica

    • EVA syndrome

    • DCSS

    • Fistola labirintica

    • VPPB

  • • Concussione labirintica

  • IPERACUSIA - AUTOFONIA

    Emicrania

    Acufeni

    DCSS

    Stress post-traumatico

    Disturbi d'ansia

    Problemi cervicali, cranici o dentali

    Consumo di droghe

  • FARMACI OTOTOSSICI

    Aminoglicosidi

    Antibiotici

    Diuretici dell’ansa

    Salicilati

    Chemioterapici

    chinino

    Sebbene possano colpire sia la porzione uditiva che quella vestibolare dell'orecchio interno, sono prevalentemente cocleotossici. Quasi tutti i farmaci ototossici vengono eliminati attraverso i reni, per cui l'insufficienza renale predispone al raggiungimento dei livelli tossici.

  • FARMACI OTOTOSSICI

    Aminoglicosidi

    Antibiotici

    Diuretici dell’ansa

    Salicilati

    Chemioterapici

    chinino

    Streptomicina (4-15%), Kanamicina,

    Tobramicina, Neomicina, Gentamicina,

    amikacina, Netilmicina

    Raggiungono i fluidi dell’orecchio attraverso

    meccanismi sconosciuti

    Secrezione nella perilinfa dal legamento

    spirale

    Secrezione nell’endolinfa dalla stria

    vascolare

    Diffusione attraverso la membrana della

    finestra rotonda

    Eliminazione attraverso i reni

    Alta affinità per i tubuli glomerulari

    Tossicità cocleare (Amikacina, kanamicina,

    neomicina, netilmicina)

    Ipoacusia bilaterale simmetrica, inizia

    sulle alte frequenze continua sulle

    gravi e porta ad una sordità profonda

    irreversibile preceduta da acufeni

    Tossicità vestibolare (Streptomicina,

    gentamicina)

    Esordio improvviso, vertigine con

    atassia oscillopsia

    Suscettibilità genetica

    Forma familiare non sindromica a

    trasmissione materna

    Macrolidi

    Eritromicina (Mintz, 1972)

    (Azitromicina e Claritromicina)

    Incidenza ed eziopatogenesi

    sconosciute

    Ipoacusia grave nei primi 3 gg

    pantonale e reversibile

    Acufeni possibili

    Diuretici dell’ansa

    Acido etacrinico, Furosemide,

    Acufeni, ipoacusia temporanea e

    reversibile, vertigini

    Edema della stria vascolare,

    alterazione del gradiente ionico e

    inibizione dell’adenilciclasi

    Pericolosi se contemporaneamente

    vengono assunti aminoglicosidi

    Salicilati a dosi molto elevate

    provocano ipoacusia e acufeni

    che sono generalmente

    reversibili.

    Chinino e i suoi sostituiti sintetici

    possono provocare una perdita

    uditiva permanente

    Cisplatino 62-81% di ototossicità

  • l’ipoacusia improvvisa

    (SHL) può rappresentare

    l’esordio di alcune

    vestibolopatie

  • Insorgenza

    al mattino

    Perdita grave

    Diagnosi tardiva

    Diagnosi errata

    Abitudine

    Disturbi

    dell’umore

  • CARATTERISTICHE

    Esordio improvviso:

    deficit uditivo di tipo percettivo,

    insorge comunque in meno di 24 ore

    1/3 dei casi l’avvertono al mattino al risveglio

    1/3 dei casi sono accompagnati da instabilità o vertigine direttamente proporzionale alla perdita uditiva

    Recupero:

    più frequente nei soggetti giovani

    Meno frequente se associato a vertigine

  • EPIDEMIOLOGIA

    5-20/100000 abitanti (in media 1/3000 abitanti nei paesi industrializzati) (Conlin AE, Arch Otolaryngol Head Neck Surg 2007)

    Solo il 10% delle ipoacusie improvvise riconosce una causa nota Sudden sensorineural hearing Otolaryngol., june 13, 2001

    Rara nei bambini (non diagnosticata?) (Gignoux M: J. Med. Lyon. 1973) Il picco di maggiore incidenza è la sesta decade di vita (età media tra 40 e 54 anni) (De Kleyn A: Acta Otolaryngol (Stockh) 1944)

    Sesso: equamente distribuita

    Lateralità: 83-96% monolaterale

  • La membrana di Reissner e le cellule ciliate interne ed

    esterne sono intatte

    Primo segno di degenerazione: La membrana di Reissner

    comincia a collassare sulla membrana tectoria (freccia)

    La membrana di Reissner è completamente collassata, ha

    obliterato la scala media ed ha distrutto l’organo del corti.

    Le cellule ciliate del Corti non sono più distinguibili

    La membrana tectoria è ispessita

    Bajo V.M.: Front. Neuroanat. 2010

    Le alterazioni anatomo patologiche

    sono più simili a quelle genetiche e

    secondarie ad infezioni virali

    piuttosto che vascolari

  • 1. Infettive Meningite Meningococcica, Meningite Criptococcica, Herpes

    (simplex e zoster) citomegalovirus (il 90% circa degli adulti sono

    sieropositivi per HSV-1, 90% per VZV, 70% CMV, 90% per EBV), morbillo e

    varicella (

  • ESAME AUDIOMETRICO

    Perdita uditiva superiore ai 30 db su tre frequenze contigue.

    Tipo A ASCENDENTE (basse frequenze – 17%)

    TIPO B PIATTA (Pantonale - 41%)

    TIPO C DISCENDENTE

    TIPO D A “V” (Alte frequenze - 29%)

    TIPO E COFOSI O

    SUB-COFOSI (Anacusia 13%)

    Cinque possibili tipi

  • Presenza di depositi di IgG e IGA nel SE (lume ed epitelio) di pazienti operati di decompressione. (Arnold W, ORL J Otorhinolaryngol Relat Spec, Arnold W, Acta Otolaryngol (Stockh) 1985; Dornhoffer JL, Laryngoscope, 1993) Presenza di autoanticorpi sierici anti sacco endolinfatico. (Alleman AM, Laryngoscope 1997) Presenza di Autoanticorpi antinucleo (Nacci A. Audiol Neurootol 2010) Presenza di autoanticorpi anti collagene di tipo II in menierici (Yoshino K, Acta Otolaryngol Suppl 1996; Yoo TJ Ann Otol Rhinol Laryngol 2001; Koo JW, Tissue Antigens 2003) Aumento di immunocomplessi circolanti ed autoanticorpi sierici in 55% su 66 menierici (Brookes GB. Arch Otolaryngol Head Neck Surg 1986; Hsu L, Ann Otol Rhinol Laryngol 1990) Elevati livelli sierici di immunocomplessi nel labirinto membranoso, nelle fasi attive della mdm (Hausler, 1988; Ruckenstein, 2002) Buoni risultati terapeutici nel controllo delle crisi vertiginose con steroidi intratimpanici (Doyle KJ, otol. neurotol 2004; Garcia P, Acta Otorrinolaringol Esp 2005)

    MALATTIA AUTOIMMUNE?

  • AUTOIMMUNITÀ NELLE MALATTIE DELL’ORECCHIO

    Coinvolgimento dell’orecchio interno in patologie autoimmuni: Cogan (Cogan DG Arch. Ophthal., 1945) , Arterite a cellule giganti, LES,, Panarterite nodosa, Wegener, Behçet,

    Policondrite recidivante, Sarcoidosi, Voght-Koyanagi-Harada, Takayasu

    HLA-B27 associata a 3 su 4 pazienti con S. di COGAN (Char DH N Engl J Med 1978)

    Evidenza di anticorpi prodotti (immunità umorale) nello spazio

    perilinfatico (Harris JP. Otolaryngol head neck surg,1983; Laryngoscope 1987)

    Riscontro di IgG e IgA nelle cellule epiteliali e nel lume del S.E. (Arnold W, ORL J Otorhinolaryngol Relat Spec 1984; Acta Otolaryngol (Stockh) 1985; Dornhoffer JL, Laryngoscope,

    1993)

    HLA-Aw33 maggiore nei pazienti otosclerotici (24,2% vs 9,5%) (Miyazawa T. Eur. Arch Otorhinolaryngol, 1996)

    Ipotesi sulla eziologia autoimmune della MdM (Yoo TJ, Science 1982; Shea JJ - Adv Otorhinolaryngol, 1983, Hughes GB, Laryngoscope 1988)

    HLA DR2 positivo nel 70% di MdM Vs 17.8% di controlli (Koyama, Acta Otolaryngol. 1993)

    MdM bilaterale HLA-B27-associata (Rawal SG. Ear Nose Throat J. 2010)

  • Allele HLA Aumento del

    rischio per Rischio relativo

    HLA-B27

    Spondilite anchilosante 12

    Artrite post-gonococcica 14

    Uveite acuta anteriore 15

    HLA-DR3

    Epatite autoimmune 14

    S. Sjogren primaria 10

    Diabete mellito tipo 1 5

    HLA-DR4 Artrite reumatoide 4

    Diabete mellito tipo 1 6

    HLA-DR3 e DR4 Diabete mellito tipo 1 15

    HLA-B47 Deficienza di 21-

    hidrossilasi 15

  • AUTOIMMUNE EAR DISEASE

    (AIED)

  • AIED

    Descritta per primo da McCabe nel 1979 (McCabe BF. Ann Otol Rhinol Laryngol 1979)

    Ipoacusia bilaterale spesso fluttuante

    Rapidamente progressiva (settimane o mesi)

    Risponde ai corticosteroidi

    Incidenza 1% di tutti i casi di difficoltà uditiva o di instabilità 1/5000-10000/anno (Byl F. Trans Am Acad Ophthalmol Otolaryngol1975)

    Diagnosi difficile e presuntiva

    DD con Ipoacusia improvvisa Bilateralità – spazio temporale – deterioramento progressivo –

    risposta a corticosteridi

  • AIED DIAGNOSI E TERAPIA 89% dei pazienti con una ipoacusia neurosensoriale attiva e

    rapidamente progressiva ha livelli rilevabili di anticorpi anti HSP-70 vs 0% dei controlli (Moscicki RA, JAMA 1994)

    La presenza di Ab anti-HSP-70 nel siero dei pazienti AIED è strettamente correlata sia con l'attività della malattia che con la risposta ai corticosteroidi. (Bloch DB, Arch Otolaryngol Head Neck Surg. 1995)

    La positività di Ab anti-HSP-70 in 1\3 dei MdM suggerisce un sottogruppo di malati ad etiopatogenesi comune con AIED (Gottschlich S, Laryngoscope 1995; Rauch SD Laryngoscope, 2000)

    Nessun test sierologico o immunologico (emocromo, VES PCR, FR ANA , Ab AntiDNA, antifosfolipidi, Fattori del complemento, anti HSP-70 ecc.) è abbastanza accurato per stabilire la diagnosi. (Ruckestein Current Opinion in Otolaryngol. Head Neck Surg. 2004,

    Terapia (Harris JP, JAMA, 2003) con corticosteroidi (prednisone 60 mg/die x 4 settimane con diminuzione

    graduale da 1 settimana a 1 mese)

    con Metotrexate inefficace

    Ciclofosfamide alternativo al prednisone ma possibile tossicità

  • AIED E MDM

    Esiste un rapporto tra AIED e MDM 20–52% dei pazienti AIED hanno ipoacusia e vertigine correlabili

    con MDM. (Rauch SD. Ann N Y Acad Sci 1997; Broughton SS,Semin Arthritis Rheum 2004, Hughes GB, Otolaryngol Head Neck Surg 1988)

    20% con sintomi uguali a quelli della MdM (Moscicki RA, JAMA 1994)

    Esordio clinico variabile e simile ipoacusia improvvisa e MdM (Martini A. Acta Oto-laryngologica 2006) 50% con sintomi vestibolari (instabilità, atassia, VP, V

    episodica)

    Ipoacusia NS bilaterale e occasionalmente monolaterale smmetrica o asimmetrica

    25–50% con acufeni e fullness anche fluttuanti 15–30% con malattie autoimmuni concomitanti

  • STRATEGIA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA

    ANAMNESI ACCURATA - ESAME OBIETTIVO

    ESAMI DI LABORATORIO: Emocromo, VES, Glicemia, Colesterolo e Trigliceridi, Screening anticorpale virale hsp-70, ANA,

    SCREENING AUDIOLOGICO: Audiometria tonale liminare e sopraliminare, Audiometria vocale, Potenziali evocati, ENG.

    IN CASO DI MANCATO MIGLIORAMENTO O DI PEGGIORAMENTO A DISTANZA DI UN MESE RM o TC con MDC

  • IN DEFINITIVA

    L’AIED deve essere sempre sospettata quando: 1. non sono presenti cause specifiche di

    ipoacusia

    2. quando l’aggravamento, mono o bilaterale avviene in tempi molto ravvicinati

    3. Quando gli esami audiologici non sono precisamente corelati con la MdM

    4. Quando vengoo escluse tutte le altre cause

  • www.cenavest.org