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Angeli in Parlamento 1

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Angeli in Parlamento

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Angeli in Parlamento

Avviso per la popolazione nazionaleSi consiglia ai cittadini di non sperare inutilmente didiventare una grande nazione, a meno che il seguentemotto “Non avrai altro leader all'infuori di te stesso.Nel tuo impegno di costruire una nazione sana nel dirittoe nella giustizia, non farne perle per porci, ma uniscitisolamente a chi abbia realmente il tuo stesso fine.” nonvenga accolto, da un apprezzabile numero di cittadinicon seguenti caratteristiche:-positivi;-di spiccata e naturale e praticata onesta intellettuale ; -idealisti e realisti con indole di concretezza;-non avvezzi naturalmente ad essere degustatori di fondi schiena appartenenti a detentori di qualsivoglia potere;-non avvezzi naturalmente ad essere pronti a salire sul carro dei vincitori;-essere soggetti pensanti, con stima di se stessi ed a cui piace lavorare, impegnarsi, operare insieme ad altri;-che non abbiano necessità di avere un padrone o “ ” essere ordinariamente, e convenientemente, sottomessi; -soggetti che hanno già metabolizzato il sentirsiresponsabilizzati per le sorti della comunità, anche perquanti, per circostanze naturali, non hanno taleresponsabilità; Bando alla teatralità della presentazione, questo motto è lachiamata per coloro che potranno esser di riferimento ad unaintera popolazione che è in cerca di un soggetto realisticamenteconsapevole di cosa sia la democrazia, per salvare una società giàandata in pezzi ma comunque recuperabile. La protesta in questi anni è già stata sollevata, molti hannoprotestato, ma ora è il tempo di voltare ancora pagina, diricostruire, e per farlo vi è necessità di idee chiare, programmichiari, ed omogeneità nelle finalità e nei mezzi. La protesta continua, ma deve essere affiancata da un soggettolibero anche dalla protesta stessa , portatore di reali alternative in

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economia, e di tutti i sistemi che regolano la società e che ad oggisi sono rivelati fallimentari, soprattutto a motivo della piccolezzadel complesso di persone che si sono proposti fino ad oragovernare. Al fine per raccogliere adesioni, consenso, a questorealistico progetto di rinnovamento nonché allo specifico progettoOSGI (Organizzazione Sociale di Garanzia all'Impiego) cherappresenta un progetto di riforma radicale dell'impostazione della

società attuale, vi proponiamo un romanzo, Angeli in Parlamento,che accompagnerà il lettore oltre che, spero, in una piacevolelettura, anche nella presa d'atto delle intenzioni e nelleinterpretazioni su argomenti importanti, di base della società, chenon possono non essere affrontati per determinare una sommariaomogeneità di pensiero dei componenti di un raggruppamentoideologico. Nel romanzo in cui si potrà percepire abbondantemente epalesemente la descrizione delle ampie basi iniziali di questavolontà rinnovatrice troverete anche sorprese in ordine ad altriargomenti. L'indice del romanzo è in fondo (pag 385-389) Evidentemente in fatto di ricerca di leader la proposta è incontrotendenza, ma chi propone è certo che oggi, il volersi cercareun leader appartiene a soggetti che fanno politica per interessepersonale, senza escludere nessuno, e questo motiva l'inesistenzaattuale di partiti politici corrispondenti a programmi e filosofiesociali, sostituiti da associazionismi finalizzati esclusivamente alpotere fine a se stesso se non attivare operazioni economiche e/ofinanziarie malsane. La cultura anti leader, da distinguere da portavoce, èespressione ed equivalente ad un interio popolo pensante eresponsabile, elemento essenziale affinché l’equilibrio morale diun intero popolo si esalti nella reale democrazia, nella stabilità diproprie leggi proiettate anche nel futuro, e nella educazione delsingolo cittadino alla consapevolezza di appartenenza allacomunità, prima ancora dell'affermare le proprie esigenzeindividuali, seppur queste ultime rappresentino il sale che

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“saporisce” la vita di ciascuno di noi. Nella lettura certo si evidenzieranno più motivi per cui scriveretale testo, ma credetemi, è impossibile non adoperarsi in talimpegno allorché si accetta che non può essere casuale lastraordinarietà del cosmo, dell'universo, della sua nascita dal nulla,soprattutto delle straordinarie forze che lo tengono così stabile tragalassia e galassia, tra sole, stelle, ed i suoi pianeti, e che l'interosistema in cui viviamo è una struttura, una organizzazione perfetta,per il ciclo perpetuo necessario al suo mantenimento. Non dovrà sorprendere la presenza di brani “speciali”, reputatinecessari a richiamare alcuni ad una comune appartenenza edimpegno . Se per alcuni questo testo è un richiamo a non disperdersi, per ipiù è la porta verso un futuro positivo, nitido. E' indispensabile che lo stato sia tecnicamente laico, ma laqualità di uno stato passa soprattutto dalla moralità generalizzatadel suo popolo, e vista la situazione in cui siamo questa non si puòrecuperare senza l'aiuto di Dio. E' bene quindi che chi credenell'esistenza di Dio, in realtà credo quasi tutti, a prescindere dalcome si pongono, a torto o ragione, nei confronti delle varieorganizzazioni religiose, almeno inizi a valutare la qualità di unasocietà anche come risultato finale del rispetto per la vita e per chil'ha creata, del rispetto della giustizia e per chi l'ha voluta comebase primaria per il mantenimento dell'umanità stessa . Si potrà partecipare in qualunque modo per ridare dignità aquesta nazione, da una adesione molto partecipata ad un impegnosolo per specifici progetti, in ogni caso comunicate e vi metteremonelle condizioni di farvi partecipare in assoluta libertà e serenità esenza coinvolgimenti ufficializzati e nella massima riservatezzaassicurata personalmente dallo scrivente. Quindi dopo aver letto e avendo ritenuto valido anche un soloprogetto, qui proposto perché non scrivere [email protected] per dire la propria su alcuni proposte? Il presente testo, Angeli in Parlamento, per motivi di piùampia pubblicità è presente in alcune vetrine on line , a bassissimo

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costo , nonché inviato gratuitamente direttamente a quanti piùpossibile nella speranza che si amplifichi la conoscenza del testo. In entrambe i casi è da considerarsi offerto gratuitamente, equalora si ritenesse il suo contenuto degno di concretizzazione o siintenda supportare questa iniziativa di sana aggregazione, si puòcontribuire con una offerta libera quale donazione a sostegno dellacultura della reale democrazia. Quindi l’offerta, dell'importo che desiderate, con causale“Donazione “ potrà essere fatta con bonifico, ( consigliato se fattoon line da “casa” ) , suIBAN IT67 Z031 2772 3200 0000 0001 859 intestato ad Andromaca.Org In alternativa, senza precisare la causale, presso gli Uffici Postali (munirsi del proprio codice fiscale ) alcosto di € 1,oo per l'operazione , potrete effettuare la vostradonazione, dell'importo che desiderate, come ricarica carta posta pay N°5548 1100 0033 9908 intestata ad Italo Amato. A prescindere dall'offerta o meno, se vorrete relazionarvi con laproposta, comunicate ciò che desiderare alla [email protected] che al momento fa capo direttamenteal sottoscritto. Ulteriore aiuto che si può dare, e che vi prego di prendere inconsiderazione seriamente, è di inviare questo testo, insieme almodello del curriculum OSGI, ai tuoi amici e conoscenti, ai tuoicontatti dei social, affinché quanti più possibile siano messi aconoscenza dei programmi proposti, e magari in molti sisentiranno a proprio agio per mettere a disposizione le proprieidee e programmi sia di ambito nazionale ed internazionale chelocale per una valutazione allargata da parte di altri “volontari”nella politica. Tutta questa operazione di informazione, nonché gestioneiniziale dei progetti che troverete nel testo, verrà gestita dallasocietà “Andromaca. Org “ costituita appositamente per la necessitàdi rappresentanza tecnica ed ufficiale dei progetti in cuinecessiterà confrontarsi con le istituzioni, a partire dal programma“Organizzazione Sociale per la Garanzia dell’Impiego”.

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Angeli in Parlamento Capitolo 1 - Prologo- “ non si mette vino nuovo in otri vecchi altrimenti........”

Il sindaco <<Vieni Alessandro. Grazie per essere venuto, ti volevoparlare.>>Alessandro << Mi è parsa strana la tua telefonata, ci siamo vistisolo l'altro ieri, cos'è che non potevi dirmi per telefono? >>Il sindaco << Da quanto ci conosciamo? Un anno circa, vero? >>Alessandro << Cosa c'è , vieni al sodo che ho da fare? >>Il sindaco << Troverai strano ciò che sto per dirti, e credimi non èfacile farlo, dirlo…. proprio a te. >>Alessandro << Perché le tue confidenze le viene a fare a me contanti amici che hai, e che tanto vi divertite insieme, alle mie spal-le? >> Il Sindaco << Mi sta capitando di mettermi in discussione. In poli-tica si è messi in discussione dagli altri, ma nel mio caso..... >>Alessandro con tono sarcastico << Miracolo !!>> Il sindaco << Capisco, che ce l'hai un pò con me, ed è giusto.Ma ti prego, fammi dire quel devo. -Alessandro è stizzito, mafece cenno di assenso- Le mie convinzioni di procedere come hosempre fatto sono cadute, penso di aver fatto, e vedo, moltaconfusione dietro me . Sono in tanti, disperati, a chiedermi di farequalcosa perché hanno intenzione di smettere l'attività, di andarevia da qui. Non dormo più sereno. Ho messo in fila tutto quelloche abbiamo fatto e non vedo quel filo logico che lega il tutto,mentre prima mi sembrava normale, si faceva quel che si fa neglialtri Comuni.Alessandro sbotta << E' un anno che ve lo dico, ma tu e quelle

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teste di …. vuote dei tuoi amici, ridevate, come se aveste davantilo scemo del villaggio. Ora cosa vuoi da me. Se non sei piùconvinto di quello che fai, dimettiti. Avrei giurato tu fossi unadelle persone più sicure di sé che avessi mai incontrato, seppur hosempre detestato la tua arroganza, di bastarvi da soli tu e ituoi .....zerbini. Ce ne fosse stato almeno uno che avesse unavolta messo in discussione quello che dicevi.>>Il sindaco << Vedo molto astio nei miei confronti, non me loaspettavo. Non avevo diritto di chiamarti per chiederti aiuto.All'inizio ci parevi uno sciocco che era capitato tra noi per sbaglio.Con i tuoi discorsi sulla società, sull'essere responsabili degli altri,della bellezza delle cose, di quel che ci sta attorno, dell'obbligo diamare il cittadino come fosse una madre, un fratello..... E' vero neabbiamo sorriso. Però mi sono ricreduto dopo aver capito che tu,tra tutti, eri quello attento allo star bene degli altri, il più sereno enulla pareva ti pesasse, anche se non accettavamo alcuna delle tueproposte. Accettandole le avremmo prese per sconfitte. Tuno, sempre sereno, quasi mi è venuto il dubbio che non tiaccorgessi che sugli argomenti che portavamo in discussione ledecisioni erano già prese. Si è proprio la tua serenità che mi hamesso in moto la curiosità di cosa c'era effettivamente dentrogente come te, perché perdiate tempo con gente come noi. >>Alessandro << Quella serenità non c'è più. Tutto il tempo cheho dedicato a questo Comune, a voi, è stato inutile. Tanta di quellagente che è passata di qui a pregarti di fare qualcosa, l'ho mandataio, nella speranza che capissi cosa ci fosse fuori.>> E' stanco, disarmato, giunto al capolinea tra il lavoro che non trovae quel tempo passato inutilmente a redimere nell'agire tutti quelliche non vogliono essere redenti. Era giunto lì sicuro di trovarsidi fronte il solito Sindaco dai modi e concetti educatamentearroganti e non lo avrebbe sopportato più. Ma quello che glistava davanti era un altro e se ne dispiacque per la propria vemenzae cercò subito di recuperare quel disagio. << Scusa, mi dispiace, ma oggi è una giornataccia, dimmi purequel che ti serve, vediamo di che si tratta e farò del mio meglio, se

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ne vale la pena, ovviamente .>>Il sindaco << Sai di cosa volevo parlarti, ti sembrerà stupido..dello sguardo di mia moglie quando rientro a casa. Ci colgosensazioni forti e contrastanti. Ammirazione e consenso per il po-tere e la serenità economica che rappresento, opposte alla delusioneper quel cinismo che ormai fa parte di me, per i sogni che avevamoinsieme, io e lei, ai benefici degli altri, che mi sono dimenticatodi avere. Sogni che abbiamo tradito pur sentendoci formalmenteonesti. Nelle concretezza, non siamo più né carne né pesce.Qualche bella parola scontata ma soprattutto un attaccamento aquesta posizione, oggi Sindaco e la speranza di essere domani undeputato. I silenzi di mia moglie, che tagliano come rasoi e checomunque non rinuncia a nulla di quel che ha. Ho apprezzatodopo il tuo richiamo, al motivo del vivere per servire la bellezzadel mondo per assecondare la volontà e l'umana necessità di Dio.Esaltare la bellezza, la purezza delle cose, dei gesti, dei rapporti trala gente, la bellezza del paesaggio, della serenità, dello stare inarmonia e l'esser giusti. Hai ragione, chi ama il potere sa dell'esistere di tutte queste cose,ma le ha dimenticate di proposito. Vorrei ricominciare ad esserequello che ero, quando ho iniziato con la politica . Vorrei ricominciare a sognare. Ti va di darmi una mano nelle deci-sioni per questo comune? >>Alessandro << Mi stai prendendo alla sprovvista con questa cosa,…..... ma ti dico subito si, in generale, poi vedremo nel particolare..Ma tutti i tuoi amici ?.... …Che ne pensano di questa tua volontà dicambiamento, lo accetteranno ? Sono pronti ? Lo vogliono ? Nonmi pare che i compagni di partito che ti sono più vicini siano inte-ressati a modificare l'andamento che avete. Non pensare però chesia disponibile a prendermi una responsabilità diretta del compor-tamento dei tuoi compagni assessori? Tu lo sai che per quel che miriguarda quella gente non dovrebbe essere dov'è. >>Il sindaco << Forse sono stato troppo frettoloso, … certo la cosaè più complicata di quanto vorrei, ma non tornerò indietro sulladecisione del cambiamento, rispetterò la tua esigenza. >>

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Si lasciarono poco dopo ed il Sindaco per qualche mese, inbuona fede, provò a liberarsi di compagni di partito non adatti alcambio, ma non vi riuscì e continuò comunque quell'esperienzadi attività politica, ma senza più emozione, come un canebastonato che non abbandona il padrone seppur non lo ama. Alessandro invece dopo qualche mese chiuse con quel partito.Non era proprio possibile cambiare dal suo interno un partito le cuiregole, anche se non scritte, almeno per i più degli attivisti, eranol'aggregazione, l'impegno, per ottenere ciascuno di essi , un potereproprio, autonomo. A tal proposito, successivamente, Alessandro, ancora in continuaricerca di una solida identità personale e impegnato a confrontarecristianesimo e religioni orientali, apprezzò la perenne modernitàdi un brano del Vangelo in cui Gesù Cristo, riferendosi alla necessi-tà del nuovo, del sano, del giusto, del trovare un proprio percorsoper avanzare, riferendosi anche alla gerarchia consolidata,organizzata per mantenere tutto sotto il proprio controllo ,sentenziasse << non si può mettere vino nuovo in otri vecchi, selo si fa si perde vino nuovo ed otri vecchi >>. Curiosamente, constatò come l'inizio dell'attività pubblica di Cristofu il tramutare in ottimo vino, l'acqua fresca immessa stranamentein contenitori per sola acqua, invece di riempire contenitori giàusati per il vino, così come sarebbe stato normale se si voleva solorisolvere semplicemente la mancanza di vino alla fine dellafesta di sposalizio a Cana.Il suo primo miracolo pubblico assume significato chiaro di unaprecisa intenzione; disconoscere una classe dirigente religiosa ipo-crita e corrotta. Gesù non vuole che la spiritualità che sta perconsegnare si annacqui. Non vuole che si perda la straordinariaqualità del vino eucaristico, ovvero il sacrificio del Suo preziososangue, “ immettendolo”a servizio di una casta indegna e appagatadel secolare privilegio di potere e che mai si sarebbe ravveduta afavore del prossimo. L'espressione coniata da Cristo del ”vino nuovo in otre nuovo”,prima, e la maledizione del fico dopo, suonano come sentenza

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contro il potere delle aggregazioni indegne; da esse non ci saràmai buon frutto e sono destinate sempre a seccarsi, a scomparire. Il concetto del contenitore nuovo, pulito, adatto, è un concettoessenziale per la ripresa della società, non può essere dimenticato;chi non ne tiene conto ha deciso a priori di fregarsene della societàa favore del proprio e poco lindo benessere.Come non comprendere che il contenuto in un contenitore, doveci sono anche minimamente residui attivi di malavita organizzata,prepotenza, arroganza, corruzione, egoismo, inutile arrivismo,andrà sicuramente a male e non è adatto per costruire niente dibuono? Alessandro poi trovò il suo “otre nuovo” che non lasciò più.

Quello che avete appena letto è la rappresentazione del prototipodei soggetti normalmente impegnati nell'attività politica molto atti-va, quella dei partiti per intenderci. Abbiamo incontrato i “decisi” al bene comune (Alessandro), idecisi a sfruttare la politica per fini economici personali comegli amici del Sindaco, gli assessori, e infine gli ipocriti ( ilSindaco ), quelli che non sono “né carne né pesce”, gli eternisconfitti per sentenza della stessa loro coscienza, quelli chefanno ancor più male alla politica dei precedenti, quelli chevorrebbero fare il bene della società ma amano di più il potere,quelli che non disdegnano benefici economici se si vengono aformare con attività e decisioni non “troppo” sporche. Sono questi i peggiori, perché confondono, disorientano, la genteche non ha riferimenti di persone integralmente “sane”. Tra questetrovate tantissime persone, anche e purtroppo alte cariche delloStato, ammirate da tutti per la loro apparente e formale onestà, mache per pagare il loro ottenuto prestigio e rispettare i patti con chi liha messi sulla prestigiosa poltrona , che non è il popolo, fanno fintadi non riconoscere se una proposta di legge è contraria allaCostituzione o meno, a partire dalle leggi elettorali, fondamentoprimo e assoluto di qualità per sistemare qualsiasi male dellasocietà. Così, seppur esperti di diritto, fanno finta di non capire

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che tali leggi non mettono i cittadini sullo stesso piano e nonconsentono a tutti di dare il proprio contributo intellettuale in pienalibertà e soprattutto che la cittadinanza non goda della opportunitàdi qualità massima nel governo dello Stato. Avete anche letto dell'epilogo di questa introduzione, diAlessandro che trova il contenitore pulito in cui stare, in cui dare ilsuo apporto alla società. Ed è proprio quel che viene propostoin concreto al lettore, cioè di valutare se buona parte delle proposteche troverete contenute in questa pubblicazione sianosufficientemente condivisibili per passare alla fase dimaterializzazione delle stesse utilizzando Seme di … , il mezzo, ilcontenitore ideologico progettato per rimanere sempre “pulito.”Quello di Seme di … è un progetto politico, socialmente moltoambizioso, come è necessario che sia in questa epoca dove lesoluzione proposte in fatto di economia somigliano al gioco delletre carte, dove le risorse finanziarie passano di qua e di la, masono sempre le stesse che girano per determinare consensi elettoralifutili, quanto basta per una votazione, quanto basta per prendere ingiro ora l'una ora dell'altra tipologia di elettore. Mai una propostadi soluzione seria, definitiva ad un problema importante,...... e siche ce ne sono.

Capitolo 2 Cosa?, perché?, ed un “volo interpretativo”sui fatti…....................di Parigi del Gennaio 2015

Nell'esposizione che segue, sarete accompagnati da una sortadi “storia” che farà da filo di congiunzione a tutti i problemi,soluzioni, interpretazioni di fatti scaldati dall'umanità e dallasemplicità dei personaggi, quella semplicità indispensabile allarazionalizzazione della visuale e dell'intervento per coloro chehanno deciso di non farseli scivolare addosso.

Insieme ai protagonisti si entra nella necessità di una analisi di unprogramma sociale, nella necessità di valutare l'opportunità di unanuova società, dei propri progetti di vita, di posizione nellasocietà, in cui alcuni non sarebbero probabilmente mai entrati ma

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che il sentirsi toccati da tali responsabilità li obbliga ad unavalutazione più attenta di ciò che ci sta intorno e decidere da cheparte stare. Ci sono ambiti in cui non esistono le vie di mezzo,l'esitare a schierarsi è di fatto già una scelta a favore della partedistruttiva .

Troverete le proposte specifiche di come affrontare i problemiprimari del Paese, cioè la necessità di offrire l'opportunità di unlavoro per tutti determinata con soluzione sana, forte, definitiva,cioè con il programma Organizzazione Sociale di Garanziadell'Impiego, che più che un programma, è un complementosociale. Nella parte finale della storia troverete l'impegnativa maindispensabile relazione sul sistema politico economicomondiale da cui deriva il problema occupazionale e nellaquale viene dettagliato appunto il progetto O.S.G.I. . Troverete la soluzione definitiva al problema immigrazioneclandestina o per asilo politico. Una soluzione rispettosadell'esigenza di serenità e sicurezza dei cittadini, e che vieneincontro alle esigenze degli immigrati disponibili ad aspettare chesi maturino le giuste condizioni per una integrazione ordinata ebenigna, accompagnando il rientro nelle loro Nazioni quantiindisponibili ad assecondare le esigenze nazionali.

Troverete la proposta di riforma del sistema finanziario privatonazionale, al fine di collocarlo all'interno della società, come unsistema totalmente benigno e non in una situazione di fortissimaambiguità com'è l'attuale.

Troverete una proposta di riforma totale del sistema elettoraleche in troppi cercano di sminuire nell'importanza, di far passarecome un falso problema, mentre in realtà è il primo grandeproblema che una Nazione deve affrontare se vuole essere in salutemorale ed economica. Dalla sua formula infatti si determinano lecondizioni di una società democratica ed economicamente sana odiversamente di un obbrobrio di Stato .

In pratica il sistema elettorale quando non vale niente, quando è

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antidemocratico, è la matrice di tutti i problemi, perché genera unaclasse politica scadente, senza idee, “senza attributi”, ideale per farsottomettere una Nazione alla delinquenza e molto disponibile allacorruzione, motivo di tanti drammi nazionali. Una legge elettoraleingiusta porta perfino a mettere in discussione se il diritto adessere rappresentati è un diritto vero o inutile giacché ilbipolarismo che ci vogliono far ingoiare è l'equivalente del dirci…..” non c'è bisogno di nessun altro, in noi, qui dentro ,nel nostroteatrino, c'è tutto il massimo delle intelligenze di cui il Paese hanecessità, non vogliamo che partecipi nessun altro, se non sotto ilnostro controllo e soprattutto non vogliamo che altri proponganoqualcosa”.

Troverete ancora la proposta di iniziative che neanche ci siimmagina, quanto, con assoluta certezza, potranno esserebenefiche alla comunità nazionale. Ma queste soluzioni lascioche le “scopriate” con la lettura. Come già accennato l'insiemedella proposta del movimento “Seme di” e le proposte sulleproblematiche sociali più pressanti sono collegate da una storiadella quale il sottoscritto autore se ne serve per assolvereall'obbligo della propria presentazione non tanto come propositore,ma soprattutto nella veste di garante del progetto Seme di .… edella sua “integrità”.

Vi racconto di me relativamente ad un preciso ambito della miavita, non il più intimo, ma di certo quello che in realtà rappresental'essenza di una persona, cioè la sua proiezione nella società, nelfuturo infinito. Sarete partecipi della scoperta e della spiegazionedi una profezia contenuta nel Vangelo dell'apostolo Giovanni, maiindividuata da alcuno, per duemila anni fino ad oggi.

Dopo aver letto questo libro deciderete voi se c'è un nesso tra loscoprire l'esistenza della profezia da parte di chi propone e appuntoquesta proposta di fratellanza benefica, sana, portatrice di ideetotalmente nuove, concrete, che nessun altro fin ad ora ha maiproposto per far uscire dalla crisi la Nazione ??

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Avrete incontri con affascinanti argomenti di fede religiosa, che sonon dispiacere a coloro che sono intenti alla ricerca interpretativadei temi di fede cristiana, ma che non potranno non attirarel'attenzione di chi è comunque affascinato dall'esoterismo dellafede. Premettendo che appena poco più avanti comunquetroverete un indice che permetterà di saltare tutto quel che non sidesidera leggere e raggiungere direttamente le parti che attengonoall'economia, ai programmi, alle proposte politiche.

Vi invito ad immergervi in argomenti che se affrontati, qualunquesia il risultato del vostro personale scontro con essi, non può chefar crescere la vostra consapevolezza, la vostra stabilità diconvinzione di fronte a temi su cui in realtà gira o si scontra l'interaumanità .

Riflettiamoci un attimo, come si può intervenire sulle sorti dellasocietà, far cambiare spontaneamente o obbligatoriamentel'interpretazione dell'uomo a proposito del suo ruolo, del suocontesto di essere dentro l'umanità, di quel che deve fare per ilnostro futuro di società, di Nazione, se non sappiamo chi siamo, omeglio, se non sappiamo quel che miliardi di persone ritengono diessere e di cosa hanno necessità.

Lungi da dirvi chi siete, ma accettate che certi argomenti vimettano in crisi, in discussione, perché solo dopo esserci scontrativiolentemente con essi, si può dire “so chi sono” o diversamente“non mi importa chi sono e che l'umanità vada a rotoli perché nonme ne frega di niente e di nessuno, neanche del futuro dei mieicari” .

Certo, in questa “comunicazione” romanzata, la fede dell'autore fada filo conduttore a tutto, la ama e mette in discussione qualcosae molti, fino a rappresentare probabilmente un irriverente, per chi èpoco avvezzo alla ricerca della verità, ma l'insieme delle propostesocio economiche qui proposte non sono altro che frutto di questapassione per la verità assoluta, e se le proposte sono buone, il nessotra le due cose è un nesso solido.

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Si può vivere certo senza fede alcuna, ma non si può programmarebenignamente una società senza una fede, perché nella fedecomune alla maggioranza dei cittadini c'è la vera essenza dellafilosofia che determina la finalità delle leggi ed i programmisociali. Ci sono fatti degli ultimi anni, degli ultimi giorni,che inevitabilmente confermano quanto fede, progresso, libertà, siesprimono, si confrontano e agiscono sullo stesso piano, e cometalvolta la mancanza di equilibrio tra esse determini situazionidisastrose.

In ogni caso è necessario che agli equilibri tra fede, progresso elibertà, tutti guardino come una necessità di primaria importanza eper la quale necessita rispetto assoluto. Rispetto, che quando vienea mancare, a motivo di pretesa di totale libertà, produceconsapevolmente violenza, martirii irragionevoli ma evidentementesollecitati a manifestarsi, nonché ad abbinamenti automatici chenon favoriscono certo il rasserenamento degli animi come nellospecifico il binomio integralismo musulmano e immigrazione.

Una tesi per una giusta visione della situazione?

Non dimentichiamoci mai i motivi per cui l'uomo rende schiaval'umanità. In questi motivi si trova la chiave di lettura di moltesituazioni difficili, ingiuste, immorali e apparentemente senzasoluzione .

Il primo è il desiderio del potere, che per essere raggiuntoconfonde tutto, opera per mistificare i fatti, interpreta tutto apropria comodità per confondere e nascondere altre verità.

Il secondo è la paura, la paura di perdere ciò che abbiamo, per lanostra vita e quella delle persone care, di perdere ciò a cui siamostrettamente affezionati o perdere ciò per cui abbiamo faticato tantoe che reputiamo indispensabile.

Con tale prospettiva quindi si guardi ai fatti e alle posizioni degliattori, siano esse estreme o di mezzo. All'estremo del mondoIslamico troviamo qualcuno che con la scusa dell'Islam, del

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l'applicare quanto interpretato a comodità dei precetti di fede,soggioga migliaia di persone, li fa propri servi, servi pagati, a cuista bene essere servi camuffati da soldati, perché in quellasituazione dispongono di tutto quello che serve loro e chealtrimenti avrebbero con molta fatica, cioè cibo in abbondanza,soldi e quel che è per molti una forma di doping, cioè l'incuterepaura al proprio passaggio. Così quel qualcuno li fa diventare deimacellai di carne umana e raggiunge il suo scopo personale, cioè ilpotere assoluto su territori e sulle persone, sull'economia, sullapossibilità di produrre droghe senza dover rispondere a nessuno.

Sul fronte estremo opposto, a fare muro totale troviamo per lamaggior parte persone di mentalità occidentale che hanno pauradi un Islam sterminatore e teocratico così come prospettato daifalsi integralisti. In realtà questa compagine non è attiva e nonproduce reali problematiche sostanziali. Ma ci sono anche coloroche incidono veramente nel “conflitto”, poche persone, incombutta con malavita organizzata, con molto capitale, interessatiaffinché il contrasto tra islamici falsi integralisti e il mondooccidentale sia sempre molto intenso perché per essi, rappresentauna fonte di guadagno continuo e di facilitazione ai propri affari.In realtà sono in perfetto accordo con i leader degli integralisti.Trattano con loro di compravendita di armi leggere e semileggere, l'approvvigionarsi di droga da fornitori produttori epiantagioni mai a rischio perché prodotta in territori dove i fornitorisono anche governanti di fatto. Si tratta di assicurarsi cosìaccordi certi e stretti per lo sfruttamento di petrolio e gas di queiterritori. Affinché questo conflitto permanga forte, affinchénessuna forma di democrazia possa esprimersi in quei territori, emantenere così un potere stabile ed assoluto degli integralisti,affinché nessuna forza intergovernativa possa avere autorità dicontrollo sui territori degli stessi, vengono innescate e tenute benalte le tensioni per un conflitto continuo tra integralisti el'occidente.

Riflettiamo! Da quando è venuta fuori la ferocia e la farsa

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dell'integralismo islamico? Da quando i Paesi islamici sonodiventati produttori di droga e da quando il petrolio e il gas sonopassati in mano alle società multinazionali occidentali ai Paesiproduttori islamici, ovvero in correlazione ad un avvicinamentofisico tra imprenditoria di quegli stessi territori a tali risorsenaturali. Quindi al fine di alimentare questo conflitto, fino a farnediventare un odio, affinché non ci sia possibilità di mediazione chefaccia saltare questa situazione di completo controllo dei territorida parte dei soci in affari integralisti dell'Islam, il capitaleoccidentale paga la satira di casa propria, paga chi probabilmentenon si accorge di essere marionetta, chi non si accorge di andareoltre il consentito e di offendere in un modo continuato plateale edarrogante il Padre di tutti, dei mussulmani ma anche degli ebrei edei cristiani. Tale vile offesa è il mezzo che consente di motivarealtre persone ingenue alle stragi e quindi di aumentare il contrastoa massima garanzia di stabilità della situazione di potere deiluoghi.

In realtà quindi, agli estremi contrapposti di questo conflitto traoccidente ed integralismo islamico ci sono solo soggetti che hannointeresse comune e concordato al conflitto, studiato a tavolino.

Passiamo quindi dai soggetti che gestiscono questo falsoconflitto a chi si ritrova a viverlo in posizione scomoda, pur nonvolendo. A centinaia di milioni di persone, alla paura perl'incolumità personale. Persone che sono attaccate alle proprietradizioni, in cui trovano certezza del proprio essere, della propriaidentità, che temono di essere travolti da cambiamenti generali.Mi riferisco al reciproco temere di tranquillissimi mussulmani etranquillissimi cristiani per l'altrui fede che avanza.

Mi dispiace dirlo e lo faccio solo al fine di risvegliare la necessitàdi guardare in faccia la verità, che è essenziale per un futuro difraternità universale, ma la paura maggiore e ingiustificata in realtàin questo confronto filosofico, che in teoria non dovrebbe portaread alcun male, pare sia dimostrata dai mussulmani chereagiscono a questo incontro scambievole chiudendosi a riccio, non

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lasciando che si costruiscano edifici di culto ebraico e cristiano,cosa a loro invece concessa ovunque, non permettendo l'eserciziodi altro culto religioso nei loro Paesi, non facilitando i rapporti didiritto tra coniugi di diversa nazionalità e ancor peggio subendoloro stessi genocidi e sottomissioni totali al finto integralismo. Maa prescindere dalla timidezza dei fedeli islamici è il momentoquesto di avere razionalità e non mettere all'angolo, ed in difficoltàcoloro che possono effettivamente chiudere la partita con il falsointegralismo islamico e cioè gli islamici veri, quelli che aborronoqualsiasi forma di violenza abbinata alla esaltazione di Dio e cherappresentano il 95% dei fedeli islamici. Non dobbiamocostringerli a scegliere tra una cosa che gli ripugna ma pur sempre“escrescenza” nefasta del proprio corpo e chi offende ignobilmenteil loro padre Dio, la loro cultura, il loro essere. Dobbiamo stareinsieme a loro e confortarli con la nostra espressa dichiarazione diconsapevolezza che loro nulla hanno in comune con i falsi islamici,con gli integralisti.

Quel Padre offeso, vilipeso, ridicolizzato da battute e vignettedisgustose, in realtà è il Padre di tutti, degli Ebrei, dei Cristiani edei Mussulmani.

Un padre a cui ciascuno di noi, cioè miliardi di persone guardanella stessa maniera anche se i nostri avi ci hanno tramandatoinformazioni diverse. E quelle informazioni e tradizioni, nonperfette che siano, noi ce le facciamo bastare perché sono alla basedell'appartenenza ad una comunità dello stare insieme alla nostragente.

Nessuno è in diritto di offendere il padre di un altro, il padre dimiliardi di persone, ripeto il Padre di ebrei, cristiani e mussulmani.Nei Paesi occidentali se offendi il genitore, carnale, secondario, diqualcuno ti portano in tribunale e perché se offendi il padre“primario” di miliardi di persone, non solo ci si dimentica che puoifinire in galera, ma addirittura c'è l'esaltazione della tua libertà dioffendere, di bestemmiare il padre di tutti. E' questa la nostraclasse migliore di intellettuali e di politici che danno

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interpretazione al diritto universale?

Davvero molti di quelli che aspirano ad essere additati comeintellettuali pensano che si possa sempre risolvere semplicementeconfrontandosi comodamente in aule di tribunali o tramite articoli.Be! Se è questo è il livello di conoscenza dell'umanità dei nostriintellettuali capite bene a chi è in mano la nostra culturageneralizzata ed il nostro futuro .

Le verità delle diversi fedi

E' trascorso un po di tempo da quando ho interrotto la scrittura diquesto libro ritenendolo finito, per l'intenzione di stamparlo , maprobabilmente non era il suo momento, e forse il momento nondipende da me e nel frattempo alcuni avvenimenti mi stannomettendo in agitazione e mi spingono ad aggiungere qualcosa dipiù sul rapporto tra società occidentale, immigrazione, ISLAM eintegralismo islamico.

Ciò è indispensabile da chiarire, dal momento che Seme di si offrecome struttura organizzativa politica internazionale aperta a quantinel mondo offrono il proprio impegno sociale allarazionalizzazione sia dell'interpretazione dei fatti,delle situazioni, edi conseguenza delle scelte, per sentirsi a totale agio in Seme di.

Il primo punto è la chiarezza in fatto di fede religiosa.

Noi sappiamo che quanti non atei che entrano in Seme di eprofessano una fede religiosa, soprattutto monoteista, hanno incomune il credere nello stesso Dio, e divergono tra loro solo perl'importanza del “ Tramite” ed il comportamento che il “Tramite ”stesso indica , per avvicinarsi quanto più e meglio possibile a Dio,cioè fare la Sua volontà.

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Angeli in Parlamento

E sappiamo anche quanto il diverso “Tramite ” ha inciso nellescelte di vita dei popoli, sulla loro apertura culturale, sul mettersicontinuamente in gioco e discussione culturalmente e quanto tuttociò abbia inciso sulla economia di ogni popolo.

Sappiamo anche che intorno al “Tramite ” o sulla qualità del“Tramite ” non possono esserci due verità, o è l'uno o è l'altro, onon ci sono stati “Tramiti” realmente efficienti e quindi qualcuno dinoi è certamente, parzialmente, in errore. Ma questo non vuol direnon poter aspirare a raggiungere la benevolenza di Dio, ma soloche, probabilmente, qualcuno ha la possibilità di raggiungerla piùrapidamente di altri.

Sappiamo anche che le nostre origini e la nostra cultura possonorappresentare un ostacolo quasi insormontabile alla ricerca dellatotale verità in fatto di fede religiosa e per questo ci dobbiamoaccettare vicendevolmente con affetto, proprio per la nostraincapacità di tagliare parte di quel cordone ombelicale che ci legaalle nostre origini, al nostro personale e comunitario retaggioculturale religioso.

Sappiamo infine che vi è sempre un confine per cui si puòaccettare i comportamenti correlati alla fede dell'uno verso l'altro,cioè si può convivere rispettandosi pienamente fino a che non sifacciano soprusi sul corpo di uomini e donne, non si dia morte alprossimo, non si limiti la libertà personale, di pensare, diesprimersi, di amare .

Premesso questo entriamo nel merito della questione chestoricamente sta determinando un fermento di posizioni opposte acui buona parte della popolazione mondiale è interessata.

Immigrazione; un fenomeno dai numeri eccessivi ed ilrispetto per propri “FIGLI”

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Il processo di migrazione dei popoli dell'Africa e del MedioOriente è certamente eccessivo nei numeri per essere assorbito inmodalità naturali da nazioni “occidentali”, peraltro tutte in grossacrisi occupazionale e quindi anche economica, ma anche pervase dauna grossa componente di lassismo, di passività e da confusionementale nell'individuare i propri punti fermi sociali con cuiprogrammare la propria solidarietà .

?Come può una società confrontarsi saggiamente con il fenomenodella immigrazione allorché spende male, e senza farsi rispettare,una immensità di danaro per milioni di persone che tentanol'avventura della immigrazione mentre lascia a mendicare e adormire per la strada i propri “figli” cioè coloro che hannoprestato il servizio militare per la difesa dei cittadini e dei confini;con chi nelle calamità naturali nel proprio paese ha fatto la loroparte; con chi ha versato contributi lavorativi; con coloro i cuigenitori hanno patito fame e lutti familiari ubbidendo alla volontàdi governanti dello stato.

Una nazione libera ha sempre un debito inestinguibile neiconfronti di ogni suo storico connazionale in difficoltà.

I rischi dell'immigrazione per i paesi occidentali

Ma veniamo al punto, e cioè al rischio per i paesi occidentali diandare nel baratro e nell'anarchia, e con essa “trovare” unpadrone, qualora non si preoccupino di incanalare perfettamentel'immigrazione in un circuito super controllato, e razionalizzato.

C'è la necessità che le decisioni relative alla problematicadell'immigrazione vengano sempre “collaudate” sulle leggi cheintervengono sui diritti determinati dalla Costituzione,sull'antiterrorismo in genere e sul tentativo di colonizzare interi

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stati in maniera subdola approfittando di governanti e politicisuperficiali, disattenti e lascivi, come l'evidenza dei fatti dimostragià condizione in essere in Italia, (e non solo pericoli da popolistranieri ma anche da soggetti nostrani attraverso riforme allacostituzione in combinato con il sistema elettorale)

Cosa manca oggi in Italia perché si determini pian piano un partitoislamico? Poco ! Dopo vitto e alloggio gratuito e anche qualche€uro giornaliero a carico dei cittadini italiani ed europei, mancasolo che si rilasci la cittadinanza ai milioni di immigrati e con essaanche la tessera elettorale le nazioni occidentali si troveranno suuna strada di difficile ritorno. Nella stragrande maggioranza imoderni immigrati non sono inclini ad integrarsi nel paese che liospita. Cercando solo serenità economica di vita, ed è automaticoche la non integrazione produrrà un proprio partito, sulla bandieradell'Islam, che sarà molto più omogeneo e quindi fruttuoso deipartiti attuali, avendo un riferimento pragmatico nella federeligiosa, come in quasi tutto il mondo islamico, a prescindere daqualche vano, sporadico, tentativo di distaccare politica da fede,subito vanificato non appena le promesse di ricchezza socialerisultano deluse.

Non so dire con esattezza se il creare conflitti e terrore da partedell'ISIS sia voluta per sortire l'effetto di una immigrazionecolonizzatrice dell'occidente, ma di certo questo sta avvenendo.Gli islamici che entrano in Europa sono troppi per una possibileintegrazione e questo corrisponde ad una inevitabileislamizzazione dell'occidente e l'equivalente perdita di culturaoccidentale.

Incongruenza ? decisionale nel movimento Seme di?

Potrà apparire strano una apertura del movimento a tutti, islamicicompresi, e contestualmente il mettere in guardia da una possibiledemocratica annessione di uno stato occidentale all'ISLAM .

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Il motivo è semplice chi scrive non ritiene che l'Islam sia ancoramaturo a governare un popolo occidentale e poco e nulla ha fattofino ad ora per combattere l'integralismo nei propri paesi, e lalibertà individuale di espressione è inesistente.

Ritengo altrettanto che gli aderenti al movimento “Seme di” di fedeislamica, siano i primi che sappiano quanto un processo didemocratizzazione verrebbe interrotto da un buon numero diislamici che non accettano uno stato laico distaccato da normecoraniche.

Questa è una verità di cui non si può non tener conto, così come lacertezza che “Seme di” può operare in qualsiasi nazione per portareil contributo per la libertà e la democrazia ma non aiuterà nessunoa determinare uno stato teocratico, sia esso sottoposto all'Islam o difede cristiana o altro, giacché le leggi risulterebbero troppoinfluenzate dalle necessità dei vertici delle organizzazioni religiose.

La cristianità è ben conscia di questo e sulle parole di Gesù nel“dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio,nell'attendersi una ricompensa soprattutto nell'aldilà, nel serviregli altri e mai a soggiogarli con la forza, già dall'inizio secoloscorso si è defilata dal potere terreno pur chiedendo costantementerispetto. L'Islam ancora non ha maturato e manifestato questodistacco dal potere.

E le difficoltà per integrare la vita degli islamici a quella deglioccidentali non si fermano ad un retaggio storico, a cui nessun puòmetter più mani, ma a questo si aggiunge un atteggiamento diinsicurezza maschile di tanti islamici che obbliga le proprie donnea divenire trasparenti, anime senza volto nella società, adindossare il burka, per paura che queste scambievolmente siinteressino ad altri uomini. Questo timore non permettel'integrazione, non permette di confrontarsi di dialogare di fareamicizia con nessuno ne uomini ne donne, e se questo non può

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avvenire come può una società crescere ed essere democratica.Si badi bene, dove regna il burka le donne mussulmane non sonolibere di scegliere, di mostrare il volto a sconosciuti, e per quantoaffermino essere una loro scelta, in quell'ambiente, il contravvenire,corrisponde a perdere il proprio uomo, i figli, ed essere trattata daipropri connazionali alla stessa stregua di una adultera conclamataa cui si mette fine ai suoi giorni .

Questa logica non può determinare l'integrazione degli islamici cheprovengono da Africa e Medio Oriente

Se l'islamico dubita della fedeltà della propria donna e pretende dimodificare le leggi di uno stato relative al riconoscimentopersonale, non è adatto a divenire cittadino dell'occidente, di unpaese in cui non vuol integrarsi.

La caduta del burka e la cessazione di pratiche di mutilazione deigenitali femminili è si il segnale di una vera volontà diintegrazione ma solo l'inizio perché la strada da fare è lunga .

Quindi incongruenze non ce ne sono nel movimento “Seme di”perché esso punta fortemente su persone sagge ed obbiettive eduna persona che non si accorge delle limitazioni del proprioretaggio culturale- religioso non può aiutare l'evoluzione verso veredemocrazie.

L'immigrazione per funzionare come fenomeno sociale positivodeve risultare benigna per entrambe le parti, cioè per l'immigrato eper la comunità o nazione che l'accoglie e questo si verifica solocon l'opportunità di un lavoro contestuale alla integrazione totale.Fin quando non c'è possibilità di offrire un onesto lavoro, chi hascelto di immigrare senza autorizzazione deve accettare di stare inattesa, in una sorta di luogo dove c'è sicurezza, dove si lavoraserenamente per non essere di peso a chi ti accoglie e pian pianoutilizzare il tempo di attesa ad apprendere quanto necessario

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all'integrazione. Questo vuol dire apprendere le leggi el'organizzazione sommaria dello stato, la lingua, l'essenza dellareligione praticata maggiormente nella nazione ospitante, i modellidi vita occidentale, ma anche rinnegare palesemente epubblicamente tutte quelle norme coraniche o frutto della volontàdella comunità islamica che sono in contrasto con la democraziacosì come intesa da un paese occidentale, a partire dal nonpraticare l'infibulazione e quanto altro che nulla ha di civile.

Sarebbe opportuno anche ufficializzare i nominativi dei proprirappresentanti religiosi insieme al tipo di cultura che l'interacomunità vuol che si proietti realisticamente all'esterno così, comeavviene per l'ebraismo e ancor di più per il cristianesimo da cui èderivata l'intera cultura sociale ed economica dei paesi occidentali.

Sarebbe un errore da parte dell'Islam pensare di inserirsi in uncontesto culturale vuoto, da riempire, solo perché vi è la largatendenza degli occidentali a dimenticare che l'emancipazione ediritti civili della donna, l'immensa produzione di capolavori dipittura , di scultura, l'esistenza di edifici di culto in cui ci esaltiamoper la bellezza, i diritti umani e di eguaglianza che ancora oggimigliaia di consacrati cercano di stabilire nel mondo a prezzo dellapropria vita, e il sostegno alla scienza nella ricerca della verità“scientifica” della perfezione del creato, non sia frutto dell'agiredella cristianità. Tanto c'è nella cultura e nel progresso deglioccidentale determinato dalla cristianità da non immaginarneneanche quanto . ( Per inciso a tal proposito voglio svelarvi una novità checredo nessuno sappia, e che ho scoperto ad intuito. Noi sappiamo che bussolee strumenti topografici e l'intero sistema di rilevazione del planisfero èdeterminato utilizzando un goniometro sessagesimale ovvero di 360 gradi . Beneperché 360 e non un qualsiasi altro numero? Avete presente il vangelo di Luca(10 -1) cioè dove si dice che Gesù ne scelse altri settantadue( 72) discepoli e limando in coppia davanti a se in ogni luogo. Dividiamo 72 per due (coppia) edecco 36, ovvero 360°, per coprire ogni direzione). Questo è solo un piccolissimoesempio di quanto l'uomo moderno cristiano e la società occidentale stessa si èriferita ed è permeata dai Vangeli. )

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Angeli in Parlamento

Che gli stati occidentali ed i suoi abitanti guardino alla cristianitàcome elemento che ha dato origine alla loro libertà ed alle propriesicurezze sociali è essenziale per organizzare tutte le leggisull'immigrazione volte al rispetto di ciò che, in fin dei conti, hafatto si che la sana moralità crescesse pari passo alla evoluzionesociale. Tale necessità si evidenzia con un contro esame sui tempimoderni, odierni; infatti pari passo con la regressione nel numerodei praticanti cristiani, si riscontra i passi indietro fatti negli ultimidecenni in tema di corruzione, qualità della vita sociale edeconomica e della perdita di percezione del senso della bellezzanaturale dell'ordine cosmico universale in cui l'uomo e donna sonoesaltati e possono esaltarsi. Ed a proposito di rapporto concosmo, creato è ben evidente la crisi dell'umanità se oggiconstatiamo l'esistenza di club di aspiranti a trasformarsi invampiri, o in animali, di adepti di pratiche sessuali che sfiorano lamorte, e l'esistenza di decine di proposte di diversità che altro nonraccontano di una gran fetta di umanità conformista nell'esserefintamente ribelle e delusa di se stessa perché incapace di elevarsispiritualmente, di esaltarsi nel trascendente .

L'Islam rappresenta un monito culturale per l'Occidente

C'è una domanda che mi si è posta davanti da credente praticante eche vuol una risposta ovvero perché Dio ha lasciato che ebraismo,cristianesimo ed Islam continuino ad avere identità distinte senzariunirle in una sola, certo non gli mancherebbe modo, essendo tutteriferite essenzialmente a Lui.

E' la domanda che mi è venuta spontanea dopo il suggerimento diun amico A.L. di porgere l'attenzione sulla preghiera e l'accessocongiunto nelle chiese e nelle moschee di cristiani e mussulmani,per dare quel segno di comunità di fede, per dichiarare insieme lafratellanza all'insegna di un unico Dio e gli Islamici anchel'ufficializzazione della presa di distanza dall'ISIS e dalla suaviolenza, dalla sua finta guerra santa, dalla sua istigazione

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all'omicidio e degli inutili quanto peccaminosi suicidi. In veritàla prima risposta che mi è venuta è quella di dire al mio amico, maa cosa serve ciò, nella concretezza non servirà a nulla.

E probabilmente non sbagliavo, ma la risposta alla mia personaledomanda non ha tardato a giungere.

L'attaccamento generale del popolo moderato dell'Islam a Dio, piùdi ogni altro popolo di fede, a prescindere dalle verità o meno chel'Islam si porta sulle spalle come retaggio culturale religioso, haprobabilmente l'apprezzamento di Dio, in quanto con Luimantiene un rapporto reale di sudditanza, e Dio stesso se ne serveper farne da esempio ad un altro popolo, che diversamente haavuto molto di più con Cristo, e che dopo aver raggiunto l'apicedel benessere, seguendolo, oggi invece, ( vedi i numeri trabattezzati e non praticanti), disconosce Lui e Dio stesso, facendoprofessione di autodeterminazione ed autosufficienza eimmergendosi,,nell'idolatria.Il pregare insieme di cristiani ed islamici, deve essere interpretatocome una preghiera comune a Dio affinché i propri “figli”, chehanno raggiunto l'estremo negativo della interpretazione dellacultura del proprio popolo , integralisti per i mussulmani e idolatriper i cristiani battezzati , ritornino in se, e comunque nonprevarichino chi tenta di fare veramente la volontà di Dio, su chivigila sulla volontà di esprimere amore nella comunità affinchéuomini senza sapienza non coinvolgano comunità intere nel lorodelirio di possesso degli altri.

Spero che nessuno si meraviglierà di quanto appena detto perchétutta l'intera Bibbia, libro anche di raccolta storica, spiega quantoDio pretende attenzione da popoli interi, fino a programmare larealizzazione di un'intera propria nazione, il popolo ebraico, perdare esempio di ciò che pretende dall'intero genere umano. Esempre dalla stessa Bibbia, per avere conferma dell'importanza delrapporto preteso da Dio con popoli interi, apprendiamo che

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quando Dio vuol punire un popolo intero, a motivo deldisconoscimento generalizzato nei Suoi confronti, lo fa utilizzandoun altro popolo. Questo a prescindere dal rapporto che Dio, loSpirito Santo, ha con la singola persona , e quanto possa dispensarecomunque amore e talenti seppur in un atteggiamento generaledel popolo di una nazione tendente a disconoscerLo.

Quindi finirei l'argomento invitando ciascuno a leggere le sorti, lacultura, l'economia del proprio popolo anche in una lettura relativaal rapporto con Dio.

Quanto detto certo farà sorridere gli atei, ma nella concretezza, diatei veri, convinti, non credo siano un numero apprezzabilegiacché al momento del finire della propria vita sono rari coloroche non cercano il perdono di Dio .

Si! in questo volume c'è molto di argomentazioni di fede, ma sel'autore non fosse piacevolmente carezzato da questo mondo,dall'importanza, per fede, di dare un contributo al futuro dellasocietà che lo ospita, non avrebbe avuto alcun motivo, esoprattutto nessun aiuto nella lucidità, per determinare propostesociali e politiche così forti e risolutive.

Rinnovo quindi la richiesta di attenzione alle proposte quicontenute di seguito che sono punti operativi basilari del progetto“Seme di”, insieme alla struttura organizzativa del movimentostesso, che è stata predisposta per mantenere il movimento,comunque e sempre, inattaccabile da operazioni di impossessamen-to da parte di leader e gruppi aditi soprattutto alla ricerca del pote-re. Relativamente ai punti salienti di come è strutturato ilmovimento, li troverete descritti nella parte finale, dopo laconclusione del “romanzo”, mentre per le precisazioni di dettagliodello stesso statuto, saranno fornite in forma diretta a quanti siattiveranno in maniera impegnata ovvero alla creazioni dellesezioni locali intese come punti decisionali di primaria importanza.

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Per coloro che invece ritengono di superare il percorso proposto edandare direttamente ai punti di interesse “politico” ovvero analisi e soluzione a problematiche primarie si predispone il seguente indice : ll rapporto tra mondo occidentale e l' islamismo cap. 2Economia di Stato/ Lavoro/(Organizzazione Sociale ….......... Sicuro Lavoro cap. 31, 33 Legge elettorale cap. 26, 27, 28, 39 Immigrazione cap. 5, 6,7Un primo passo semplice e concreto per la riduzione della corruzione, della criminalità, dell'evasione fiscale con le carte di credito cap. 4

La non democraticità delle quote azzurre e rosa nel sistema elettorale cap. 28 Riforma del sistema finanziario privato ….................................. nazionale, banche cap. 4, 31,33 La tassazione del reddito, un nuovo rapporto di …..................... esazione e le pensioni d'oro cap. 37 La struttura del movimento e l'accoglienza di piccoli …...................movimenti democratici già formati cap.40

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Capitolo 3 -Andrea - Episodi e sogni

Maurizio, al telefono,<<Buon giorno Signor Savonarola >>(entrambe ridacchiavano per l'ultimo colloquio)Andrea << Ti ci metti anche tu? Qualcuno, mi ha già apostrofatocome il nuovo Savonarola , ma non era riferito alla Chiesa.....piuttosto alla mia accusa mossa ad una persona per l'esercizio dipotere di condizionamento psicologico fine a sé stesso, perl'autocompiacimento. >>Maurizio <<La ritieni una malattia il gusto del potere ?>>

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Angeli in Parlamento

Andrea << Mortale …... per la società, non vedi come siamocombinati anche in Italia, col “comannare è meglio che fottere”, cisiamo fottuti tutti, tutti a comannare, tutti a fottere gli altri e guardate come siamo combinati, non c'è più nessuno che prende unadecisione per giustizia o per necessità sociale, tutti proiettati adorganizzarsi per … comannnnare, …... e allora è meglio che losappiano che l'arroganza, la loro nevrosi di potere, non si nascondetanto facilmente. >> Maurizio <<Ti riferisci ai politici?>> sapendo già la risposta.Andrea << E a chi se no?... Volere e cercare il potere a tutti i costici ha portati a tutta questa corruzione, a tutto questo disastro nellagestione del sistema pubblico, -Andrea si stava scaldandorendendosene conto- …..incominciamo bene la mattinata... mi staiestorcendo una incazzatura !.>>Maurizio << Calmati …..- ribatte affettuosamente Maurizio- …..come ci siamo finiti in questa cosa?? …... Io ti stavo solochiedendo se volevi fare la rivoluzione nella Chiesa.….Ripensando con calma a ciò che hai scritto mi è montato su unqualcosa …...... anche io frequento la Chiesa, sin da piccolo, maora sento un po' di disagio, ….... a volte come fossi un pesce fuord'acqua, …. stranamente proprio quando mi capita di partecipare amanifestazioni, riunioni dove sono presenti molte persone, riunionidi preghiera soprattutto per fatti gravi, tipo genocidi, …comeaccennavi tu nel messaggio, ….....Vuoi vedere che dovevo venire aSanto Stefano per capire cos'era quel disagio? Davvero... tu...da quando frequenti la chiesa?..... Io da ragazzino...... ho iniziatoa stare nell'ambiente parrocchiale, ...poi diocesano, ...ma mi rendoconto che a volte certe risposte le trovi dove meno te le aspetti.>>Andrea <<Per me è stato un po' diverso. Ho iniziato a frequentarela Chiesa a quarant'anni. Prima che mi si creassero delle difficoltànon sapevo nulla assolutamente di Cristo, forse a modo mio cerca-vo di capire …. ma come potevo..... senza confrontarmi con niente,senza leggere il Vangelo, la Bibbia, senza che qualcuno me neparlasse.Ci sono momenti in cui sei più disponibile ad ascoltare ed a capire

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certe cose, e l'efficacia della comunicazione è maggiore quandohai necessità di motivare un perché importante o l'andare avanti,….. difficilmente la comunicazione dei sacerdoti ti raggiunge,seppur capaci e illuminati quando è l'epoca di altri interessi. Non c'è un modo per avvicinarsi a Dio per tutte le stagioni, anziquello di dare per scontato l'esistenza, e ancora di più il rapportocon Lui, è l'errore massimo di comunicazione che si possa fare neiconfronti di chi ancora deve incontrarlo nella sua intimità E' lastraordinarietà di quello che sappiamo di Dio, di come ha operatoe come ha voluto che l'umanità giungesse fino ai giorni d'oggi, lastraordinarietà del suo operare, questo sì ci può far comprenderepienamente la nostra esistenza e il rapporto con Dio.Ti dirò però di ritenermi fortunato perché proprio per il mio bruttocarattere, … non prendo niente per scontato, neanche idogmi,......Sono un autodidatta e anche nella fede ho procedutoalla stessa maniera, e questo mi ha fatto fare subito un discretosalto per recuperare quarant'anni di distanza, seppur non voluta . La mia decisione di essere un praticante poi in realtà nasce dallarazionalità …e sono convinto per una persona adulta sia ilpercorso migliore, ovviamente, sempre che non ti “chiami” prima ilbuon Dio a servirlo. Il salto... il passo,.....chiamalo come vuoi …l'ho fatto in occasione di una messa speciale, sai quelle messe diguarigione,.... le facevano di domenica ad Orbetello. In una di queste messe , una piccola anziana signora, all'apparenzauna che vive in campagna, che veniva da una località vicinoFirenze, accompagnata dai parenti, e che avevo sentito parlare inmaniera tutta dolce, (...hai visto Maurizio con che grazia ifiorentini dicono “ e la son tutti buaioli ” ) … insomma così,tenerissima,... - Maurizio rise che sembrava pagato- ad un certopunto della messa, quando fu invocato forte, da tutta l'assemblea,lo Spirito Santo, oh questa vecchietta o non la si mette a gridare alprete “frocio”......, ed inveiva contro il prete con tante altre parole,mentre cercava di resistere ai parenti che la tenevano abbrancatadavanti al prete … che,... amorevolmente incacchiato , con unaspersore, che sembrava più un colabrodo per la tanta acqua che

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usciva,....... intanto la inondava di fiumi di acqua benedetta, quasi afarle la doccia per portarle via lo Spirito maligno di dentro.Dopo la funzione seppi che questa scena succedeva quasi ognidomenica, ma sempre nell'occasione che la vecchietta veniva daFirenze per mandare via lo Spirito maligno, e a quanto pare la cosasarebbe stata lunga, credo che fosse stato necessario un appositorito di esorcismo specifico per l'anziana donna. In quella occasione presi coscienza della concretezza, della fisicitàdel Male e di conseguenza dedussi semplicemente che non puòesistere il Male se non esiste il Bene, e questo per me fu più chesufficiente, che per carattere ,....se conosco la verità, sono abituatoa prendere una posizione, …...e che verità poi, ….....quella cheogni persona cerca, ...o almeno dovrebbe cercare per comprenderealmeno il motivo del suo stare al mondo.Bene,...... il giorno dopo quel fatto, da solo, andai su al Monte daiFrati Passionisti, al Convento della Presentazione, sotto il grandeCrocefisso di cartapesta,.... nella cappelletta a sinistra entrando, cel'hai presente?,....e lì mi dichiarai …si di schierarmi con Lui, conGesù, ...come un piccolo soldatino , …. disponibile a fare quel cheavrei potuto …per le mie capacità …e con il suo aiuto. Da allora ti confesso che un po' di cose strane ne sono successe, ecol senno di poi mi sono venuti anche a mente altri fatti strani,precedenti a questa scelta, di cui seppur non ho chiaritoperfettamente il significato però li ho ricollegati al rapporto conDio, con l'aldilà e tutto quello che ci sta dentro.Sai, questa cosa della razionalità per cercare la verità, mi è rimastacome un pallino e allora vorrei utilizzarlo come metodo per farcapire dell'esistenza di Dio a chi non crede a niente. >>Maurizio << Insomma da allora sei sceso in campo …comeBerlusconi ??…..o come il nonno di Benigni, con il giornale sottol'ascella, per andare ni campo …..ad evacuare >> gliela mise li .Andrea iniziò a ridere senza fiato; la risata aspirata di Andrea eracontagiosa e Maurizio dall'altra parte del telefono non riuscì aspiccicare più una parola e continuò ancora per altri minuti, dopo diche Andrea, suo malgrado, dovette mettere giù il telefono per

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riuscire a smettere. Si rividero un venerdì pomeriggio durante la messa, e da lìandarono nell'ufficio di Andrea, ... la moka, i convenevoli, moglie,figli etc....Maurizio<< Tu mi susciti curiosità,... diciamo che non dovevovenire questa settimana ma sono venuto appositamente perestorcerti qualcosa.>> tagliò corto Maurizio.Andrea<< Qualcosa di che genere? >> Maurizio<< A proposito di cose strane,....non è che puoi lanciareil sasso con me e passarla liscia. … Dicevi del prima e dopo latua …...... “ discesa ni campo ” ??? >>….. iniziarono a riderecome due scemi e Andrea lo piantò lì e si chiuse in bagno, ma lasua risata aspirata si sentiva fin troppo bene. Usci dal bagno,imponendosi serietà, ma dovette fare marcia indietro, Maurizio erastravolto, …..“scompisciato” come avrebbe detto Totò. ecoinvolgente . Usci finalmente approfittando del provvidenziale arrivo di Laurache non sapendo nulla, con il suo sbigottimento divertito, costrinseMaurizio a calmarsi.

Maurizio sorridendo <<Guarda che non me ne vado se non midici nulla >> . Andrea accennò scherzosamente alla noia per quell'argomento, maal contrario, chiaramente, aveva un gran piacere sia dell'argomentosia della compagnia di Maurizio.

Andrea << Il momento in cui sono “ sceso in campo” l'hai capitomi pare – sorrise Andrea- ma non credo di averti detto come cisono arrivato a quelle messe di guarigione della vecchiettaposseduta.>>Maurizio <<Ho tutto il tempo che vuoi ! >> intervenneaffettuosamente proponendosi come un grezzo cowboy certo chead Andrea facevano piacere certe divagazioni comportamentali percementare la loro intesa.Andrea<< Credo che la storia di ciascuno di noi è un filo che per

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alcune persone non si interrompe, tutto ha un senso che conducea quel che si decide di essere e di fare, in una formula vaga, forsefin dalla tenera età, . Il mio percorso ebbe concretamente un deciso e chiaroincanalamento in occasione della mia prima vera e importanteintuizione e con essa precisa consapevolezza di quel chedesideravo essere. Intuì come si poteva disporre di riserve idrichediversamente da come siamo abituati a fare. Idea peraltro maibrevettata e ancora riservata che mi portò a far società con ungiovane, mio ex dipendente, molto ambizioso, almeno quanto me,ma per aspetti diversi. La prospettiva di base della società era diimpiegare tale idea ovunque ma in realtà, nei fatti, iniziammooperando da tutt'altro che si rivelò disastroso. A questo poiaggiungi le conseguenze della volontà di non prostituirmi abeneficio di politici locali, dopo essermi accorto cosarappresentasse per loro la politica, infine il dedicare molto tempo aprogetti ai quali tengo molto e quindi ancora meno tempo dedicatoal lavoro ordinario. Metti tutto insieme e potrai immaginarel'affanno economico che ne è conseguito. Tutto però nella“incosciente” consapevolezza e nell'abbandonarsi in un percorsomisterioso: portare avanti progetti anche di natura diversa, chealmeno spero, il buon Dio vuole che io porti avanti, e per questocredo che per obbligarmi a prestare seriamente e definitivamenteattenzione a Lui in quel periodo non mi ha dato nulla di più diquello che mi era essenziale Quale sia il disegno di Dio per me, non lo so, e credoche tutti coloro che hanno una fede forte se lo chiedanocontinuamente. Probabilmente erano già successe cose che già da molto prima miavrebbero potuto e dovuto portare a prestare attenzione a Lui.Con il senno di poi mi sono venuti in mente episodi che mi hannoturbato nel momento in cui sono successi, poi si erano dileguati ein seguito, richiamandoli alla memoria per dare un senso finito adogni avvenimento, hanno perso di motivo di casualità o dianormalità senza motivo.

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l'operaio del circo

L'episodio dell'operaio del circo è il primo episodio,diciamo strano, che ricordo nitido, e indipendentementedalla semplicità dell'accaduto, mi si è stampato in testacome episodio importante, da non dimenticare .La zona dove abitavo da bambino, qui a Poto S. Stefano, all'iniziodel paese, all'inizio degli anni 60 era la più adatta per ospitarepiccoli circhi equestri,..... sai con i leoni, pagliacci etc, e così nevenivano di tanto in tanto ed erano l'attrazione di noi bambini dellazona. Almeno due tre volte l'anno, per qualche giorno si passava lagiornata a pochi metri da quelle gabbie dei leoni e le nottipassavano tra ruggiti continui che sembrava di essere in pienasavana.Una volta ne arrivò uno, un po' più grande di altri, avevotra i sei e i sette anni. Noi bambini, come al solito, cimettemmo a disposizione per dare una mano per stendereil tendone, e per quei lavoretti poco pesanti . Quando fummo alla fine del nostro “lavoro”, unmanovale che lavorava al seguito del circo, e che avevoavuto l'impressione che mi guardasse con una certaattenzione, tendendomi la mano mi disse ...”vieni con me,andiamo a prendere”....non ricordo cosa di preciso. In quel momento rimasi perplesso e indeciso, ero senza padre,deceduto qualche anno prima, e certamente le attenzioni di unadulto non mi dispiacevano, ma non ebbi neanche il tempo dipensarci un attimo di più che una voce estremamente chiara edecisa, che mi proveniva dall'interno, ma come se non fosse unmio pensiero, disse, “ non andare …... ti vuol fare del male, ”….......e di getto gli risposi di no scrollando timidamente latesta ,.....e anche a malincuore. Dopo un attimo l'offerta fu rivoltaad un altro bambino che immediatamente accettò, l'operaio lo preseper mano e si allontanarono.>>

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Maurizio << Probabilmente era la tua psiche che aveva presoquella decisione,..... magari erano emersi i consigli di tua madre dinon andare con gli sconosciuti che …..>> Andrea << Me lo sono chiesto tante volte ma quella voce non miapparteneva, si fece sentire proprio perché ero in procinto perandare con lui. Sai, quando mio padre morì io ero moltopiccolo e vedevo la gioia degli altri ragazzini quando rientravano iloro babbi, seppur burberi, per la stanchezza di una giornata dilavoro fisico ed una educazione ricevuta fatta di poche carezze. Ioquella cosa lì la desideravo davvero tanto, a dire il vero,l'incompletezza di quella esperienza mi manca ancora che sonoavanti con gli anni. Allora riuscivo ad avere quelle occasioni difelicità solo in pochissime occasioni, per esempio quando miofratello più grande, anche se era solo un ragazzetto anche lui …...rientrava da mesi di lavoro fuori paese, …....comunque ti assicuroche un po' di affetto pulito e innocente, strappato a quel manovalesconosciuto mi sarebbe andato più che bene. No, quella era unavoce forte, chiara ,..... molto decisa, e sono certo che non miappartenesse. >>Maurizio << Scusa, ma se non era la tua testa, cosa vuoi dire cheinvece era il tuo angelo custode?>>Andrea <<Chiamalo come vuoi, .. ma se non era lui, era qualcosache appartiene a quella sfera.>>Maurizio <<Ti seguo poco, mi pare però che tu voglia direqualcos'altro?>>Andrea << uhm …Questi ultimi anni, nella lettura dei Vangelicapita di imbattermi in qualche frase, qualche passo, …. in cuinessuno si avventura per dare un significato, e questo per meinvece rappresenta un'attrazione …... quei punti che chiariti tifanno fare un pezzo di strada in più per capire la concretezza delregno di Dio, del Bene e del Male. Tra queste c'è una lettura chemi ha intrigato molto ed è quella del Vangelo di Luca 12,10 in cuiGesù avvisa che “a chi parlerà contro di Lui gli sarà perdonato,ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo non sarà perdonato”.Mi sono chiesto come è possibile questo, in fondo i due peccati

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appartengono alla stessa matrice. Cosa fa diventare così immensa-mente grave e imperdonabile bestemmiare lo Spirito Santo? >> Andrea prese fiato e per un attimo fu sfiorato dalla preoccupazionedel giudizio di Maurizio alle sue prossime “esternazioni” econtinuò . <<Senti ora ti potrai anche mettere a ridere ma è un po' di tempoche ho l'impressione che il buon Dio mi aiuti a trovare risposte aciò che voglio particolarmente sapere e questa è la risposta che misono dato in proprio, ….....cioè che spero mi abbia dato,......cosicché di certo sarebbe verità, ….cioè non so se è vera in parte,...comunque la vuoi sapere ?>>Maurizio<<E me lo chiedi, ...dai vai avanti.>> Andrea << Per giorni questa cosa mi ritornava spesso in testa edalla fine è arrivata la spiegazione..... e ... -accennando ad un iniziodi leggera risata -...... te la dico la prossima volta.>> La loro confidenza pur senza parlare si era cementata velocementee di questo ne erano coscienti. Maurizio<< Non scherzare caccia fuori questa benedettaspiegazione,.... hai ragione...di questa cosa non ho mai sentitospiegazioni. >> Andrea riprese << Fino a poco tempo fa credevo che ilcomportamento... e il dire... e il fare di ciascuno di noi fosse totalelibera scelta e coscienza, ma non è così. L'attenuante che fa ladifferenza non può che essere una, cioè la consapevolezza o menodi quel che si sta facendo, e questo è il principio che poi in realtà lotroviamo nelle disposizioni che regolano l'applicazione delle penenella giustizia in ambito penale. Ora Gesù in questo passo del Vangelo fa riferimento al parlare malenei suoi confronti, ma considerato il momento in cui lo dice, dicerto successivamente alla sua ascesa al cielo, potremmo pensareche oggi Lui farebbe riferimento anche alle bestemmie in generecomunque perdonabili. Di bestemmie se ne sentono, ma tutti all'indirizzo di Dio, e dellaMadonna e di Cristo, scusami ma ho difficoltà in questo momentoa pensarle e potrei fare qualche errore di indirizzo, ma il

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bestemmiare lo Spirito Santo, non l'ho mai sentito e spero di nonsentirlo mai, forse capita di rado, ma se Gesù lo ha detto vuol direche ciò accade.Allora se sono molti i bestemmiatori chiamiamoli “ordinari” etutti sono ammessi al perdono e moltissimi di loro si convertonoanche, vuol dire che sussiste per loro l'attenuante, ovvero unasorta di momentanea infermità di mente che non gli fa comprenderebene quel che dicono e fanno.Arrivare invece alla bestemmia dello Spirito Santo evidentementeè considerato dallo stesso Gesù una scelta più che volontaria, senzache si interpongano infermità, ovvero la volontà di offendere“Qualcosa”di cui si sa perfettamente l'esistenza e la si sente nemicaper scelta,..volerla sbeffeggiare,... offenderla nell'intimo nellaessenza della sua spiritualità, …di sfidarla con cognizione di causa.Ora se Gesù in quel momento stava parlando agli uomini vuol direche il genere umano è assoggettabile a questa possibile situazione.Un'altra cosa ….per arrivare al punto, …probabilmente ciascuno dinoi dovrebbe avere avuto certe sensazioni….... fai attenzione aquello che dico ….... Ti è mai capitato di accingerti a parlare, osemplicemente incrociando una persona di cui non hai alcunmotivo di dirne male o pur avendone stima, di avere la nettasensazione di sentire una voce che ti sussurra cose brutte sul suoconto, pur non avendole mai realmente pensate o non volerleneanche pensare ? >> Maurizio << Non ho mai fatto caso a questa cosa, …........non èche capita a te e la fai passare per normale, …... magari sei il dott.Jekyill e mister Hyde?>> lo dice sorridendo ma in realtà è un po'preoccupato per sé,... per Andrea,.. non comprende bene da dovenasca questa preoccupazione. In quello stesso momento nella parte sinistra del cervello diMaurizio si materializzò una voce…...“basta imbecille” rivolta adAndrea. Maurizio ebbe un sussulto, e sorpreso, eccitato, maanche divertito, disse << Ti ho pensato …....“ basta imbecille ”….scusami …cioè..!! >>Andrea scoppiò a ridere e con lui Maurizio <<Vedi che Mister

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Hyde abita anche in casa tua!!>>Credo che quando nasciamo ciascuno di noi abbia la propria anima,unica ….. personale... libera e indipendente, con il proprio liberoarbitrio, ma tutto il nostro cammino di vita lo facciamo insieme adue “consiglieri”, due altre anime che non sono padrone del nostrocorpo, ne ovviamente della nostra anima, ma comunicano connoi,.....inizialmente con le stesse potenzialità di raggiungerci, con lestesse possibilità di espressione, e nel nostro crescere se abbiamodato più spazio all'una rispetto all'altra,.... cioè se abbiamo seguitomolti più “consigli” dell'una rispetto all'altra voce tenderemo adascoltarla sempre di più rispetto all'altra, la quale non alimentatadalla nostra attenzione, diventerà forzatamente, inevitabilmentesempre più minimale.... quasi inesistente .La forza di ciascuna delle voci che ci assistono nel viaggio dellavita,…del bene e del male, è collegata alla nostra consapevolezzadi aver dato più o meno spazio a ciascuna. Chi non riesce a valutarela sue scelte non ha molte responsabilità del suo comportamento,…le persone invece la cui anima è capace di discernere e averepienamente coscienza dei risultati,….del proprio dire e del propriofare, potranno l'uni diventare“santi “..... gli altri bestemmiatoridello Spirito Santo e per questi ultimi a quanto pare non ci saràperdono.Il perdono potrebbe esserci per i più, ma chi ha scelto il male....fino alla concretezza di bestemmiare lo Spirito Santo, vuol dire si èconcesso volontariamente e totalmente alla voce del Male ed havarcato un limite posto ai massimi livelli.>>Maurizio<< Da dove abbiamo iniziato per essere arrivati fin qui ?>> intervenne stralunato.Andrea << Dal fatto che un bambino piccolo possa averepercezione di una voce extra, forte e chiara che lo salva. Non volevisapere qualcosa di mio …di strano ? >>Maurizio << Perché la voce buona non ha salvato anche l'altrobambino? >>.Andrea<< Non lo so. ….Ognuno ha la sua storia.>> Maurizio<< Qualcosa del genere è capitato anche me, come a

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quell'altro bambino.>> lo disse freddamente, piazzando candida-mente gli occhi dritti dentro quelli di Andrea, …..era chiaro chenon si vergognava di quel che gli era capitato.Andrea << Non ha nulla a che vedere …..diciamo ….. la fortuna disentire forte una voce che ti salva -degluttì- con il fatto dimeritarsi una cosa simile....- prese fiato, gli mancava - ...Cosa tiè rimasto di quell'avvenimento? >> chiese affettuosamente senzareale curiosità .Maurizio << A dire il vero,...... e non capisco come,..... nulla,proprio nulla,.....capita di pensarci a volte, come in questaoccasione, ma è un ricordo molto sfumato. Quando sono stato piùgrandicello è capitato di ritornarci su col pensiero per qualcheattimo. Proprio quella voce di cui parli, ….sì, sì, ecco ora che mici fai ripensare, sì proprio quella …. mi disse di non pensarcipiù, ...che non avevo nessuna colpa, e soprattutto nulla chemeritasse di soffermarcisi a ripensare, …. e così è andata. Tu solosai di questa cosa, ….non ne ho parlato mai con nessuno e non miha portato nessun strascico. E' straordinario, come mi ci accostocon il pensiero, automaticamente, la mia psiche, come se fossesempre attenta a tutelarmi, viene fuori sempre quella voce …...“ lascia perdere, non eri tu quello, non era la tua anima, fai contoche non eri tu,... devi vivere la tua vita, hai troppe cose da fare perperder tempo a rivangare >> Maurizio si fermò, ci furono diversi secondi di silenzio diriflessione di entrambi, poi continuò,<<Comunque non è facileaccettare un' ipotesi del genere. Pensaci bene,.... tu vivi, cioè parlicon persone, analizzi fatti, prendi decisioni etc etc e ad un certopunto ti viene in mente di queste altre due,.... chiamiamole voci...che ti possono aver influenzato. Non credi che ci si possa sentirepiù limitati, quasi una persona non normale....... e ti blocchi? No ?...... Non so come dire,...... forse questa possibilità non contrastacon nessuna cosa della nostra cultura sia di fede che di scienza, .....ma mi mette in difficoltà.>>Andrea <<Hai tutte le ragioni per dirlo, ma in realtà sono quellecose, che seppur sappiamo appartenerci,... della nostra storia,...ci

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conviviamo,... le mettiamo in un cassetto, ricordiamo sempre diavercele messe ma non ce ne preoccupiamo e continuiamo la nostravita dimenticandoci di quel cassetto, anzi ce ne ricordiamo soprat-tutto quando abbiamo bisogno della massima razionalità digiudizio, quando abbiamo necessità di essere noi stessi nella nostraassoluta completezza.Comunque avere un'idea della questione della concretezza delbene e del male aiuta, e sé a nessuno interessa quello che dico, ame, per esempio, ha comunque dato una spiegazione al fatto deisogni premonitori, dei sogni che spaventano etc, o a quelle chequalcuno chiama reminiscenze di reincarnazioni, di vite preceden-ti, oppure al fenomeno delle personalità multiple, tutte cose a cuila scienza non ha mai dato risposta sul perché e come si verificano.Una personalità forte, sia nel bene che nel male, seleziona ciò chegli perviene dal bene e dal male che albergano in essa e agisce nellalibertà delle possibilità che gli si prospettano. Ma se la personalità èdebole, sicuramente una delle due “consigliere” prenderà il soprav-vento e questo emergerà abbastanza evidente come nel caso dellepersonalità multiple. I sogni allora potranno rappresentare un canale aperto della nostrapersona in cui bene e male potranno trasmetterci i loro messaggi,per rincuoraci, rasserenarci etc, per darci i numeri per giocare allotto, ma anche per comunicarci qualcosa, per spaventarci etc perprenderci in giro...... penso allo stesso canale aperto utilizzato daidefunti per comunicare con i vivi, con i sogni. >> Maurizio<< Tempo scaduto >> Cristina lo aspettava per cena,avevano ospiti, inforcò la sua scassatissima bicicletta appoggiatafuori dall'ufficio e se ne andò.Andrea lo rincorse<< Scappi? Non mi hai fatto finire ildiscorso....>> Maurizio << Passo domani, non so quando, se sei liberocontinuiamo >> sorrise e si invelò in discesa.

Gli ospiti di Cristina

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Gli ospiti erano una coppia loro coetanea, la cui conoscenzaapprofondita era solo tra le donne. Cenarono sul piccolissimoterrazzino che affacciava sulla Pilarella a cui Cristina teneva moltoe che per i primi anni, nel tentativo di esaltarne l'accoglienza, avevapiù volte tentato di rivoluzionare per poi arrendersi all'evidenza,cioè che come lo aveva trovato, un po' sgarupato, era la migliorcornice per risaltare l'arredo semplice e raffinato che aveva scelto. Lei, l'amica, era molto carina e mostrava spontaneità nella suaserena semplicità, lui esteriormente “senza lode e senza infamia”,avvocato in carriera, con il suo ordinario Rolex,, …...........

La cultura personale Gli spiriti maligni di Gerasa, la ricercapersonale affrancata da sacerdoti statici.

Maurizio suonò alla porta di Andrea, erano le quattro delpomeriggio, << Che fai? Si lavora qua dentro ??…oppure si fafinta di lavorare?>> Andrea << Eh si ..... faccio finta..... senti un po' ...visto che a Romatrafficate un sacco di soldi che non vi siete guadagnati, perchénon porti qui una bella secchiata piena, così smetto anche di farfinta di lavorare?... Com'è andata la cena ?.. Pesante il cucinato? >>Maurizio << No, no, Cristina cucina leggero....... l'ospite..... comedite voi siciliani,” una vera testa di minchia”, ….sai di quelli cheparlano come libri stampati ma che poi non hanno capito niente, einducono la gente a non capire i problemi dove stanno e soprattuttodove nascono. Brutta razza quella specie...... con la parlantina checonvincono la brava gente che il mondo è così com'è, e non si puòcambiare,... e distruggono la parte positiva della gente che nellasua semplicità sa che c'è sempre un rimedio, che basta fare deipassi indietro. Tanti passi indietro quanti necessitano per riportartialla stessa quota del problema........ Ah... perché non ti ho invitato?Non mi potevo permettere di dirgliene quattro, ….per Cristinal'ospite è sacro, ….la prossima volta indagherò prima su chi mi staper portare a casa e se è il caso di avere aiuto ti chiamo. >>

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Andrea <<E pensi che accetterei di venire a cena sapendo di doverandare in battaglia ?Per me il mangiare è un momento speciale, lo sai che quando simangia non si parla ed io mangio molto e allora il momento disilenzio diventa lungo, …voi snob dovreste sapere che non si parlae non per un fatto di educazione, ma soprattutto perché ilmovimento della mandibola impedisce l'udito,.. insomma ti sconsi-glio di farmi tuo paladino....prima che io capisca l'argomento iltuo ospite se ne sarebbe già andato,... come si dice a Roma“mangiato”, e vittorioso. “Mangiato”, che brutta espressione lausate voi snob? Se mai mi inviterai, staremo in sacro silenzio esoprattutto metteremo a dura prova la sopportazione di Cristinaalla critica della sua arte culinaria. >>Maurizio << Senti mister degustatore.... continuiamo il discorso diieri>>Andrea << E va bene, ho capito, non mi inviterai mai a cena.....Ritorniamo alla questione di anime e spiriti, ti ricordi il pezzodel Vangelo .....>>Maurizio interruppe <<Ma mi spieghi come mai i tuoi riferimentiper l'introspezione sono sempre al Vangelo o alla Bibbia? Non tiho mai sentito fare il nome di qualche filosofo o personaggioimportante ....., eppure sembri un contemporaneo e neanche di queibigotti che trovano il buono solo su una sponda? Scusa se ti hointerrotto e ti garantisco...... e te lo giuro …. che trovo interessantee da rifletterci su molto in quello che dici, e devo dirti che peraltrosono abituato ad andare ai convegni dove tutti sviscerano citazionie riferimenti importanti, ma a convegno concluso, mi accorgo chedifficilmente mi è rimasto qualcosa che poi mi far venir voglia diriflettere su qualche punto della relazione esposta. Forse perchédi solito sono incontri per argomenti che si conoscono già, ...magari vengono approfonditi e sviscerati, ma nulla che ti faccia“saltare” dalla sedia . Ti rimane più o meno il ricordo dei relatori,spesso una sorta di stima convenzionale per loro, forse per la lorocapacità espressiva e perché sono sulla poltroncina degli oratori,ma non ti arricchisci come vorresti e come speri.

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Con te è precisamente l'esatto opposto …passo con gusto il tempo ariflettere su quello che dici ....... ma tu rimani quello uguale ame,...... e senza fare l'ipocrita, pur non volendo,...... a volte pensoche tu sia meno di me. Che dici è buona questa cosa o no??.....Andrea , devi sfoggiare più cultura, allora si che non passerestiinosservato.>> Lo disse con passione, rispetto e con uno amore speciale dellegrandi amicizie .Andrea << Senti buon uomo, …cos'è questa una dichiarazioned'amore? Scherzi a parte, non posso sfoggiare cultura che nonho, ma quella che ho riesce a sostenere la mia libertà intellettuale.Anche scegliersi la propria cultura, che deve sostenere ilprogramma della propria vita non è semplice. Io sono un autodidatta e questo mi consente una grossa autostimaed una buona capacità di pesare la concretezza applicativa dellacultura degli altri. Perché cito solo Vangeli e Gesù? Perché mi sonomancati fin troppo e quando l'ho trovati, molto mi si è aperto allacomprensione. Era ciò di cui avevo bisogno culturalmente per com-prendere l'essenza della vita, ma soprattutto della mia vita. Chequalità culturale si può mai raggiungere se non affronti prima laverità dell'esistenza di Dio? Non affrontarla vuol dire farsi una cul-tura senza fondamenta, e ti assicuro che senza fondamenta sicurenon si va da nessuna parte,.... parola di geometra. Puoi solo chescimmiottare qualcuno che va di moda , ma ciò è sterile, ….. unviaggio senza una meta.Maurizio <<Scimmiottare ??? >>Andrea << Si scimmiottare. Per intenderci vivere non in funzionedi quel che si è nell'intimo. Hai presente le formichine, le api,ognuna di esse ha un compito specifico, per mantenere in salute siala loro comunità ma anche l'ambiente che ospita la comunità. Aciascuno la sua particolarissima e personalissima cultura,importante o limitata o specifica che sia, l'importante che ci mettain condizioni di fare quel percorso che dovremmo fare per averassolto al nostro compito, sia che lo vediamo precisamente o cheintravediamo solo in una direzione di massima. Credi, che per

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quel che mi riguarda mi sono scelto il piatto più gustoso per il miospecifico palato e non lo cambierei con nessun altro? … neanchecon te che vieni a rompere le scatole con il tuo ambiente di snob,tutti pronti a leggere la storia e mai a farla? …...... Quand'è che miinviti a cena? ... Dici che Cristina cucina alla grande ? Mah.. vorreiverificare di persona, …non mi fido delle dicerie dei sofisticatidella capitale.>>Maurizio <<Non mi fido ad invitarti..... non vorrei che mettessi incrisi Cristina che ritiene di essere una discreta cuoca, …..con te c'èda aspettarsi di tutto, e lei quando si tratta di cucina non è propriodemocratica …........ dai, dai ritorniamo al punto, anzi ... comecucina Laura? >> Andrea << Te lo farò sapere come cucina, ….. che dici sabatoprossimo a cena ? >> Maurizio << Allora sotto processo c'è Laura ? Va bene, Cristina nesarà felice.>>Andrea << Comunque non mi hai fatto finire l'argomento ...... tivolevo dire a proposito delle anime buone e cattive,... diconsiglieri per il bene e per il male, ed a proposito di letture noncommentate approfonditamente nelle omelie,... sono affascinato…., vorrei comprendere come cavolo fanno gli spiriti maligni aoperare? Che regole seguono? Chi li autorizza? Prendi la storia dell'indemoniato di Gerasa, dei vangeli (Luca8,26, Matteo8,24 Marco 5,1-20) E' importante perché in quel fatto è presente Gesù, in totalerappresentanza di Dio, che in qualche modo acconsente allenecessità degli spiriti maligni, ... ci sono gli indemoniati, ...ci sonoappunto i spiriti maligni preoccupati per il loro futuro. Non crediche capire questa cosa è molto stimolante ? ...Chiarisci questo esei un bel pezzo avanti, ….anche per la scienza applicata, ….. perla psicanalisi o psichiatria... come si dice . Allora te la ricordiquesta storia dei demoni che obbligati a lasciare libero il corpodell'indemoniato sono comunque autorizzati da Gesù ad entrare nelbranco dei porci e immediatamente dopo si gettano nel lago eaffogano tutti i duemila porci ? >>

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Maurizio << Certo che la conosco . Si è vero non ho mai sentitoqualcuno che si avventurasse in questa cosa con una spiegazionedegna di essere chiamata tale,...... avanti dimmi qualcosa........ anziaspetta …..aspetta .....non solo la conosco ma c'è anche un'altracosa che secondo me deve essere abbinata a questa cosa e chedovrebbe essere approfondita ….. cioè...... quella frase di Gesù chefa riferimento ad uno spirito maligno che lasciando il corpo di cuisi era impossessato vaga in regioni aride senza trovare quel checerca, insoddisfatto, ma poi ritorna nella casa di prima, cioè ilcorpo di prima, e la trova ben spazzata e vuota e vi si insedia dinuovo e chiama altri spiriti come lui per alloggiarvi . ….. Nonricordo in quali vangeli c'è questa cosa …...- Maurizio prendefiato - Per il caso del branco dei porci se ne dovrebbe dedurre che glispiriti maligni hanno necessità comunque di stare in un corpo, nonpossono rimanere senza, salvo che questi muoia e probabilmentesaranno autorizzati ad andare in altri corpi. Probabilmente ci sonodelle regole per loro, e chissà, se la loro attività sia perenne, perl'eternità. In questo episodio viene fuori anche l'umanità da partedi Gesù, nei confronti degli spiriti maligni, che li accontenta,probabilmente perché le cose comunque debbono andare in unapredeterminata maniera, un ordine soprannaturale dove anche glispiriti maligni hanno un loro preciso ruolo.Peraltro sembra che ci sia necessità degli spiriti maligni di trovaresoggetti che siano totalmente senza resistenza, ma non è faciletrovarli, ed i precedenti, vecchi “alloggiamenti” siano più di facilesituazione di “rientro”. Sembra che questa vicinanza, l'appartenere al male dell'uomo, ingenerale, sia meno attribuibile all'indole naturale del genereumano e molto di più alla sua incapacità progressiva di schierarsi afavore del giusto, lasciando così affermare sempre di più il male!>>Andrea<< Bene, bene ….... anche tu alla ricerca di verità, ... ti vadi avventurarci ad approfondire questo passo ? Sono certo che saràun'avventura, ma spero anche che il buon Dio non si arrabbi se

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andiamo a “ sfruculiare ”, semmai non dovremmo . Ma non credoche sia proibito, .. e poi dove potremmo mai arrivare senza il Suoaiuto. Di certo nulla potrebbe comunque cambiare,.... in ogni casosaperne di più non sarebbe male...... e poi chissà, in queste cose siinizia e chissà dove ti porta la corrente.Maurizio<< Uhm …....-, rimase perplesso, ma qualche secondodopo - OK, ma non ho mai fatto una esperienza da ricercatore.>>Andrea <<Bene allora stai per fare grande passo, …. quello che inrealtà dovrebbero fare tutti, analizzare, mettere in discussionetutto, anche da credente già “assestato”, per crescere con le propriegambe.>>Maurizio << Di recente sono stato ad una riunione dove sul tavoloc'era qualcosa del genere. Qualcuno si lamentava che i credentiadulti, per la maggior parte, non erano preparati culturalmente aconfrontarsi con gli atei, e che ne sapevano poco della propriadottrina . >>Andrea << Si c'è questa cosa, ma non deve rappresentare unproblema almeno per la maggior parte della gente. Ci sono tantepersone che sono molto umili caratterialmente e se pretendi da loroun certo percorso li metti solo che in difficoltà. Però queste personerappresentano anche la potenza della preghiera, persone umili esemplici che non amano con la razionalità ma esclusivamente con ilcuore e..... non ci crederai, ma spesso vorrei essere uno di loro, ecercare il Signore come un bambino ama e cerca la mamma.Maurizio <<Perché non puoi esserlo se lo vuoi? >>Andrea << Grazie al cielo di tanto in tanto mi capita di esseretalmente assorto che mi sento proprio così, ma la maggior parte delmio tempo di fedele, la mia fede e rapporto con il Signore è piùrazionale di quanto vorrei. Meno male che una puntina diinfantilismo mi rimane sempre attaccato addosso..........................Comunque sarebbe bene che chi può si mettesse a rifare il giro percercare la strada che porta a Dio dall'altro verso,.... dalla parte delcervello, dalla parte della razionalità...... anche se ho l'impressione,che liberarsi da vincoli di sudditanza dai sacerdoti, per ragionare intotale piena libertà, non sia così concretamente gradito negli ambiti

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parrocchiali o delle associazioni di preghiera dove ci sono padrispirituali. Ovviamente non generalizzo ma incomincio ad avereuna certa esperienza del genere umano, e i sacerdoti appartengonocomunque al genere umano; non gli piace che qualcuno metta indiscussione le loro parole, cosa che è inevitabile quando si sceglieun percorso di conoscenza e approfondimento libero ed intenso. Volevo dire che se il gregge dei fedeli delle parrocchie è costituitoda persone che pendono dalle labbra del sacerdote e questo, perumana natura, non ha interesse alla loro crescita intellettuale intema di fede, per lui sarà abbastanza facile gestirle nel quotidianodella parrocchia e difficilmente sarà messo discussione . Il rovescio della medaglia , è che, così facendo, sono pochi i fedeliche cresceranno bene intellettualmente per dare risposte a quesitidifficili posti da persone incontrate per caso nel corso della gior-nata... insomma se a Lui ( indicò con il dito il cielo) ci arrivi e necomprendi anche le motivazioni di certi fatti con la tua analisirazionale e libera, poi potrai essere anche un rappresentante e uncomunicatore solido, anche se non“obbedisci” al sistema ecclesiale.Nell'altro caso ci saranno fedeli “sacerdotedipendenti”, madifficilmente si sentiranno sufficientemente pronti per confrontarsie dare il massimo nel compito a loro richiesto da Gesù stesso, cioèdare testimonianza, confrontarsi amorevolmente con le verità deglialtri . >>Maurizio << Certo, ….... per crescere bisogna anche avere lavolontà di far crescere gli altri e questo è il problema universale,l'avversione naturale di chi ha acquisito una qualsiasi sorta dipotere>>Ci furono diverse altre occasioni in cui Andrea raccontò aMaurizio di episodi a lui capitati, che vengono appresso esposti,tralasciando il contesto in cui vennero raccontati, e che Maurizioannotò nella sua mente con molta cura e che successivamente gliservirono a mantenere sempre lucida la visione della personalità diAndrea, cioè di un compagno di viaggio degno e motivante, concui condividere un progetto importante. _____________

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Andrea e Maurizio poi ebbero occasione di approfondire laquestione degli spiriti maligni e considerato quanto scritto neiVangeli, a parte constatare che al momento della venuta di Gesùsulla terra di indemoniati ce ne dovevano essere moltissimi, e ciòprobabilmente sia stato anche motivo di un intervento chiaro evisibile contro l'allargasi del male dopo il diluvio universale, dopola distruzione di Sodoma e Gomorra, Giunsero quindi alle conclusioni sotto indicate , ovviamente senzametterci la mano sul fuoco, e cioè :

che “l'organizzazione” degli spiriti maligni è totalmente autonomae quindi a Dio non c'è neanche un confronto ma solo unoscontro......... (ricordate la frase “ che abbiamo noi a che fare conte Figlio di Dio” ) ed è per questo che Gesù non vuole che la“presentazione, l'annunciare della sua presenza sulla terra avvengaattraverso il maligno, proprio per allontanare qualsiasi possibilità diaccomunamento che comunque qualcuno tenterà di fare .

-che probabilmente solo Dio e quindi Gesù e quindi lo SpiritoSanto possono cacciare direttamente gli spiriti maligni nell'abisso,nell'inferno, da dove, e da quel momento, non potranno piùesercitare la loro attività nei confronti e nei contatti con il genereumano; mentre un esorcista può solo cacciarli da un corpo ed intal caso loro possono, sono costretti a cercarsene un altro.

-che probabilmente essendo comunque parte dell'umanità, cielo eterra, in loro subentra anche una certa sofferenza, probabilmente“pseudo fisica”, nel fare quell' attività di malignità, forsevolutamente, chissà forse obbligatoriamente per una sorta dicontinuazione di scelta di vita terrena, in ogni caso nella necessitàdi trovare ogni tanto pace, quindi di vagare nei deserti per untempo limitato e non trovando pace, che non gli appartiene,obbligati a trovare altro corpo.-che la loro permanenza senza entrare nel corpo di qualcuno non

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può essere protratta oltre un precisato tempo, e rientra nellanormalità l'abbandono di un corpo che muore ma non quella diessere cacciati, perché per ciascuno di loro rappresenta unasconfitta rispetto al loro compito che porta ovviamente a delleconseguenze . Quali non riuscirono ad immaginare.-probabilmente il prezzo che pagano per la sconfitta, avendo sceltodi fare del male e indurre al male, è di non aver più possibilità diavere rapporti con gli umani e bruciare per l'infinità, con dolorefisico, senza possibilità di avere rapporti con alcuno ne personaterrena né altro spirito maligno.

L'utilità di questa ricerca, se lo chiesero i due amici e laconclusione fu quella di far conoscere queste supposizioni agliappassionati di esoterismo affinché il loro approfondimento altronon avrebbe fatto che portarli inevitabilmente almeno allaconoscenza di Dio e di Cristo Gesù. ______________________

La notte dell'ultimo dell'anno del 1979 (Racconto diretto diAndrea)

Ci sono episodi a cui riesci a dare una spiegazione piena, per averlivissuti nella totale consapevolezza del contesto in cui sonoavvenuti, altri no, e di questi puoi solo ipotizzare. Come quellanotte dell'ultimo dell'anno del 1980, Laura era all'ultimo anno delliceo e appena passata la mezzanotte la febbre da varicella fecefinire anticipatamente la festa ma questo non c'entra con l'episodio.Per festeggiare quell'evento ci organizzammo dentro un magazzinodi un amico, nel centro abitato di Porto S. Stefano. Se non ricordomale intorno alle 23,30, avevamo già cenato, un Tizio, italiano,non del posto e neanche con particolare accento, bussò alla portasecondaria, quella con accesso dal portone, chiedendo di entrare.Gli aveva aperto Grazia R. che a quella richiesta fu presa in

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contropiede e mi chiamò affinché mi occupassi della cosa.Lui aveva il viso vagamente somigliante all'attore americano JeffBridges, corrispondente all'epoca più o meno alla sua stessa età,alto circa un metro e ottanta, corporatura snella, capelli castanichiari lunghi, raccolti in una coda. Non mi pare che all'epoca lacoda per gli uomini andasse di moda, (Fiorello esordì almeno 13anni dopo). L'uomo portava un paio di jeans, e nonostante ilperiodo invernale indossava solo una camicia pesante. Sotto lacamicia indossava una maglietta bianca e scarpe tipo camperos,vestito come un musicista di Country o un hippy fuori moda .Non gli chiesi nulla perché appena gli fui di fronte mi disse <<Passavo di qua, sono solo, ho sentito la musica e vorrei stare qui,mica avrete paura di me ? >>Mi sembrò molto strana la cosa perché non mi passavaassolutamente per la testa che qualcuno per la festa dell'ultimodell'anno, potesse vagare da solo in un paesino come Porto S.Stefano, forestiero senza un amico, e che avesse il coraggio diproporsi per essere accolto come se fosse così normale. Pensaifosse qualcuno che abitava in una grande città, forse lì eranormale..Dovevo prendere una decisione e la responsabilità anche per glialtri, perché non sapevo chi fosse; poteva essere un matto che poiavrebbe potuto creare problemi, e poi quel .......”Mica avrete pauradi me” ...... non ero certo il tipo da farglielo passare così come nullafosse, e l'orgoglio di non farglielo pensare venne subito fuori .Ma la sua faccia era di una brava persona, lineamenti forti,maschili, molto sicuro di sé, e subito compresi che non l'avreilasciato fuori dalla porta.La mia risposta fu immediata, <<Paura di te ? >> e la smorfia sul mio viso probabilmentecompletava le mie parole con l'equivalente “Figurati se io hopaura di te”.E immediatamente aggiunsi << Dai entra, c'è della roba damangiare sul tavolo fai da te.>>Il locale dove festeggiavamo era un ampio stanzone e quando il

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tizio entrò c'era una musica veramente forte,la mettevano spesso inquell'anno, era , e credo lo sia ancora, il più bel pezzo rock countryin circolazione da sempre, il violino la faceva da padrone, tispronava ad un ballo a cavalcata frenetico, che ballavano volentierianche tanti a cui non piaceva assolutamente ballare tant'eradivertente e trascinante. Entrando, lo sconosciuto, non mangiò nulla e si mise a ballareproprio come facevamo gli altri fintando appunto ad una“cavalcata” .Lo guardai per il tempo necessario ad assicurarmi che non avessisbagliato a farlo entrare. Lui ballava, non era interessato ad altro,mollai l'attenzione su di lui ripromettendomi di finire di prepararequalcosa per il mangiare e poi parlargli, per conoscerlo.Erano passati 10/15 minuti e avevo già sbrigato le mie mansioni aifornelli, e andai a cercare il nostro ospite. Non sarebbe potutoandar via se non passandomi davanti dove ero indaffarato, inquella piccola cucina.Non vedendolo chiesi proprio a Grazia R. che aveva seguito tuttala scena di entrata dello sconosciuto che fine avesse fatto, e lei pertutta risposta spalancò gli occhi come per dire BOOHH. ComeBOOHH, come poteva essere sparito così nel nulla?Un arrivo tanto strano con una partenza ancora più strana. Chi eraquel ragazzo di qualche anno più grande di me ?Questa domanda mi è ritornata in mente in questi ultimi anni,soprattutto da un po di tempo, da che stranamente un passo delVangelo mi ha automaticamente riportato con la mente aquell'episodio; vuoi vedere che quello che ballava quel rockcountry era proprio uno spirito buono che voleva saggiare l'estasidi un'armonia rock country ineguagliabile e tutta umana ….. o forsealtro?Maurizio << Magari volevi dire che fosse qualcuno che veniva ametterti alla prova della tua disponibilità all'accoglienza ?>>Andrea <<Lasciami sognare, non osavo dirlo, ….....perché no,…..in fondo tutto può essere, sono tante le cose che ci sfuggonoma che abbiamo vissuto senza accorgercene. >>

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Strana visita notturna, male o bene?? Ci sono visite indubbiamente inaspettate di cui l'augurio miglioreè che ti lascino solo perplesso. Quella notte, ero rientrato tardicome sempre, come fa di solito un 27/28 ottenne che ci mette unpo' per addormentarsi . Quella notte approfittai di essere almenocristiano battezzato e pregai Dio di sostenermi in una decisione chestavo prendendo. Poi spensi la luce del comodino nella speranzadi addormentarmi presto, ma in quel periodo il sonno per me eradifficile da raggiungere, quasi un miraggio. Nell'altra stanzaaccanto dormiva mia madre, e non vi era nessun altro. Tutta la stanza divenne di un buio pesto, ed i pensieri vagavano. All'improvviso un leggero fruscio, gli occhi ben adattati al buiocolsero una impercettibile luce soffusa, ed iniziò ad aprirsilentamente la porta e ne distinguevo sufficientemente benel'ampiezza dell'apertura. Con quel leggero impercettibile barlume di luce, distinsi unasagoma di persona, come “infagottato”, forse fasciato in unmantello, forse un saio con il cappuccio alzato, oppure unpersonaggio inquietante con lunghi capelli, …. e lentamente siavvicinava. Non credo riuscirò mai a ricostruire la percezione, lostato d'animo, di terrore, soprattutto nel momento in cui siavvicinò talmente tanto e tentando di mettermi le mani al collo,come si fa per strozzare qualcuno o forse per benedirepotentemente la gola???. Gli gridai con la voce irrigidita ,soffocata dalla paura, “ non ho paura di te” ma subito cercairifugio sotto le lenzuola. Dopo qualche minuto che il cuorebatteva da spaccare il petto mi resi conto che ero ancoraperfettamente vivo e che quella figura non c'era più. Per moltissimi anni, fino a che Dio non mi ha obbligato aprestargli attenzione, ad intuito, ho ritenuto, che quel personaggiofosse il Male, nella considerazione che se fosse stato qualcosa dibello e di buono probabilmente non mi avrebbe dovuto spaventarea quella maniera Assistendo poi ad un talk show di Maurizio

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Costanzo, rivissi quella stessa medesima storia nel racconto diPadre Corrado Balducci, un noto esorcista della Chiesa Cattolicamorto da qualche anno con uno strascico strano sulla sua eredità.Il vissuto nel suo racconto era identico a quella mia “disavventura”vissuta nel mio letto e la cosa che evidenziò ancor di più l'identicitàdi quella esperienza dell'esorcista con la mia, furono proprio lemani della figura sconosciuta portate verso la gola del visitato.Padre Balducci indicò quella figura con certezza come quella delDiavolo, anche io penso sia così seppur con un minimo di speranzache fosse tutt'altro.>>-Maurizio << Se fosse capitata a me una cosa delgenere ci restavo secco, …..che senso gli hai dato ora chesei un po' più attento a questo “mondo spirituale ”? >> Andrea << Te l'ho detto, devo ammettere che ancorasono propenso a inquadrarla come ad una visita diqualcosa che ha che fare con una visita da parte del male,perché diversamente quella figura sarebbe stata piùluminosa, e forse avrebbe fatto o detto qualcosa dirasserenante, non solo impaurirmi. In quell'epoca ero distante dalla Fede, perchéspaventarmi? Forse sarà stata l'intensità di quellapreghiera ed il chiedere un aiuto a Dio cheprobabilmente non è andato a genio al principe del male,e forse sapeva già del dopo, del mio schierarmi, e si èvoluto prendere una piccola e immediata rivincita conuna visitina da thriller,........ a meno che tutt'ora non abbiacapito nulla di quella visita e soprattutto chi fosserealmente il visitatore.

Maurizio << Se quello era il maligno, ti è andata bene,pensa se incominciava a darti una fraccata di botte comefaceva con Padre Pio.>>Andrea << Padre Pio le reggeva le botte, con l'aiuto diDio, e sapeva anche il motivo di quanto gli capitava, sisarà spaventato a morte, ma nessuno l'avrebbe piegato.

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Ma chissà forse qualcuno che aveva sbagliato indirizzo>>

Altri racconti di Andrea di episodi e sogni speciali

La chiesa del settentrione è vuota Era il 1996, le difficoltà per Andrea erano iniziate già da un po',ma riuscì comunque a portare Laura e la bambina una settimana invacanza estiva sulle Dolomiti in una località chiamata S. Fosca,nel Cadore. La mattina successiva all'arrivo in quella località siinoltrarono per una minima ispezione ai luoghi circostanti,praticamente un immenso paesaggio di pascoli montani conqualche piccola baita, piccoli annessi in legno che esaltavanoancor di più la stupenda scenografia di quei luoghi. Andrea,proteso come al solito a vedere cosa ci fosse dietro l'angolo di queipoggi, si allontanò dalla piccola baita dove Laura e la bimba sidivertivano con l'acqua del ruscello che scorreva in un canaletto dilegno e lamiera rialzata. Non molto distante vi era una piccolacappella, chiusa, ma la cui porta a vetri permetteva di vederenitidamente l'interno.Vi era uno stupendo crocefisso di un marmo, tipo Trani, le cuifattezze di Gesù erano talmente vive ed espressive da farne unaminiatura straordinariamente realistica e soprattutto intensa.Quello che sorprese particolarmente Andrea era il voltosorprendentemente espressivo di Gesù rivolto verso l'alto, comefosse nel momento di massimo dolore fisico e di soffocamento, didisperazione, in cui parlava al Padre. Andrea fotografò quelcrocefisso con pellicola diapositiva, più scatti, la luce dentro lacappella non era tantissima ma assicurata da diverse candeleaccese. Tutto ciò un po' strano per quella localizzazione, sia per lapresenza di candele accese che lasciare di fatto alla disponibilità,alla mercé, di chiunque una scultura così incredibilmente raffinata,un vero capolavoro. Scendendo esternò a sua moglie la bellezzastraordinaria di quella scultura, e la stranezza della situazione.Seppur invitata ad andare a vedere quella straordinarietà e come

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normalmente avrebbe fatto seguendo Andrea, quella volta lastanchezza della passeggiata le fece rinunciare alla visita dellacappella.Al rientro da quella brevissima vacanza Andrea fece svilupparetutte le diapositive scattate, tutte risultarono ben chiare e visibilimentre da quelle scattate attraverso i vetri di quella cappelletta nonrisultò niente,buio totale, né sottoesposizione, né sovraesposizione,eppure il lampo del flash lo aveva visto, eppure c'erano le candeleaccese ( ma chi poteva mettere tante candele e tutte accese in unapiccolissima cappellina sperduta nei campi di alta montagna) .Quanta sorpresa, quanta meraviglia e quanta amarezza per nonvedere impresso nulla di quella Passione così realistica trasfiguratain una opera d'arte .

Passò oltre un anno e di un sogno del 27 ottobre 1997 Andreariportò questo abbondante appunto: << Ho sognato che mi rivolgevo insistentemente ad un vecchiofrate, magro, per chiedergli aiuto circa sue conoscenze che miavrebbero potuto aiutare. Il frate era abbattuto e mi fececomprendere, senza alcun dettaglio, che aveva qualcosa con ilsindaco di Monte Argentario, come se insieme avessero combinatoqualcosa di non buono.Il discorso tra noi venne interrotto con l'arrivo di tal sindaco, chestava portando via con sé il frate e che io non lasciai scappare.Rincorrendoli lo raggiunsi e il vecchio e magro frate mi disse diseguirlo in altro luogo ed io lo seguii. Ci inerpicammo lungo unconfine che delimitava una vegetazione a macchia mediterranea edi tanto in tanto sorreggevo il vecchio frate che durante il percorso,con il rosario in mano, pregava, ma pareva essere cieco. Mi accorsiche il nostro percorso era all'interno della recinzione mentre al di làparallelamente procedeva un sacerdote. Non si capiva bene sefosse un frate oppure un prete perché aveva più pezzi di vestitibianchi addosso, anche lui pregava e camminava assorto, unapreghiera in uno stato di estasi. Pensai << Ma come mai al di là della rete ? >>.

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Poi il vecchio frate a cui ero accostato si fermò ed aprì unachiesetta e subito riprese il cammino da solo in salita. Poco piùavanti però si fermo, si voltò, tornò indietro ed entrò nella chiesettaappena aperta ed io lo segui all'interno. C'era gente dentro, gentesemplice, che si andava a confessare in un anfratto di fiancoall'altare, ma non si vedeva il confessore. All'interno della chiesetta mi accorsi che c'era anche una pecoralegata ad un bastone, del tipo quello dei vescovi, del Papa, cioèsemplice, senza orpelli, con un tratto curvo in alto, molto ampio .Mi accorsi che la pecora era finta e ne fui meravigliato, mi sonovoltato ed il cancelletto della chiesetta ora era chiuso ed i telai delleante dei cancelli unendosi nascondevano il viso di un frate anzianoseduto ed appoggiato al cancello, fuori dalla chiesetta, con unrosario in mano, che pregava e le cui fattezze ricordavano quelle diPadre Pio già vecchio che mi disse << la chiesa del settentrioneè vuota >>Andrea svegliatosi, per queste ultime parole, come fosse pilotato,ricollegò immediatamente il sogno alla chiesetta di montagna ecercò di darsi una spiegazione, che in quel momento non andòoltre l'intendere che nel nord Italia il rapporto tra la gente e laChiesa era diventato molto debole, le chiese si stavano svuotandodi fedeli, e quindi quel sogno rappresentava una inequivocabilerichiesta al suo stesso indirizzo di impegnarsi a migliorare quellasituazione nel Nord Italia.Alla luce delle successive esperienze e del suo percorso, Andreacompletò la spiegazione di quel sogno. Il frate a cui Andrea si rivolge è la Chiesa attuale, lo stessosacerdote, cioè la Chiesa, rivela in autocritica della propriadifficoltà a mantenere una spiritualità tangibile e denuncia il suoeccessivo rapporto compiaciuto con il potere terreno. Il sindacorichiamato in sogno è l'emblema dei governanti superficiali, inutilie irresponsabili. Il combinare qualcosa di non buono del sindaco e della Chiesa èl'apporto dato dalla Chiesa, in forma di consenso o in eccesso diastensione, alla classe politica irresponsabile .

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Il sindaco che interviene e tenta di porta via il sacerdote da Andreaè il tentativo continuo del potere di non far solidarizzare la Chiesacon soggetti intenzionati a rivoluzionare il sistema del far politicafinalizzata esclusivamente al potere personale.

Il frate che conduce Andrea in un altro luogo rappresenta la volontàdella Chiesa di vivere in un nuovo ambiente, in una nuova logicasociale dove la spiritualità della stessa Chiesa possa esteriorizzarsiin ambito delle scelte sociali. Fare un percorso lungo il confine ecamminare parallelamente con altro sacerdote con abiti bianchistrappati, vuol dire che la Chiesa ha comunque due anime cheoperano in essa, una totalmente spirituale, quella in bianco e checomunque cammina e prega al di là del confine, anche semalvestita, cioè maltrattata. Dentro il confine c'è la Chiesa di oggiin cui c'è tutto, tanta spiritualità ma anche male. L'apertura dellaChiesetta, senza neanche entrare, ed il continuare ad andare avantida parte del vecchio sacerdote vuol dire che l'umanità delle personee quindi del sacerdote superficiale è sempre in agguato, sempreattiva e necessita stare attenti; Andrea in quel momento rappresentai fedeli che sono vigilanti e liberi da sottomissioni nei confrontidelle persone del clero e quindi rappresentano anche loro unagaranzia per il percorso in avanti dell'intera Chiesa. Non avendoseguito il sacerdote che lo stava guidando in quel momento Andreacostringe lo stesso sacerdote a ravvedersi e tornare indietro adentrare nella chiesetta, a rientrare nella spiritualità, che avevaappena aperto ma subito bistrattata per disinteresse a quel che sonoi valori più profondi contenuti all'interno della Chiesa. La genteall'interno della chiesa, gente semplice, tutti in fila per laconfessione, rappresenta una ripresa di coscienza dei cristiani ad unimpegno maggiore di tutela della Chiesa, di collaborazionemaggiore affinché la spiritualità sia la prima cosa nella Chiesa, e laconfessione di tutti rappresenta il punto di partenza del popolocristiano per un rinnovamento della percezione dell'impegno delcristiano sia nella società che nella Chiesa stessa. La pecora legataal bastone dei vescovi di cui ci si accorge essere non vera, ma

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finta, rappresenta l'intero popolo dei battezzati, dei cristiani la cuivita e il cui muoversi non corrisponde a quella del cristiano, pecorafinta uguale popolo cristiano finto, ipocrita, e proprio perché fintopuò essere legato, non condotto ma tenuto in schiavitù, le pecorenon si legano, seguono spontaneamente il pastore in libertà.Quindi ecco la pecora finta legata, controllata dai vescovi, unapecora che deve diventare viva, libera per crescere e produrre comenon può fare se non è viva e libera, cioè responsabile singolarmentedel proprio operato.Infine il vecchio sacerdote dietro il cancello, di cui non si vede ilvolto, così come non si vede il volto del confessore, è Colui chenessuno può vedere, ma che può essere solo che ascoltato e cheinterviene quando deve soccorrere il suo popolo …... e rinnovaesplicitamente la sua preoccupazione e, con la sua presenza ègaranzia di aiuto all'impresa....La Chiesa del Settentrione è vuota.Nelle occasioni che ebbe di raccontare e spiegare questa cosa,Andrea, terminando, non dimenticava mai di ricordare che sitrattava comunque di un sogno, il suo sogno, e di certo il buon Dioin caso avesse avuto necessità, avrebbe fatto sentire la sua voce…... dal vivo a migliaia di altre persone e di certo non lui.

La raffigurazione stracciata dell'Immacolata

Un mercatino gestito da bambini delle scuole elementari, ciascunodi loro porta da casa alcuni oggetti che si è disponibili a regalare,cioè venderli e destinare il ricavato a beneficenza. A quella giornata di festa partecipava anche Lucia, la figlia diAndrea, il quale intervenne alla fine per seguire da vicino leultime ore di quella giornata.Il banchetto di vendita del gruppo di sua figlia confinava con altroin cui arrivando notò esservi l'immagine dell'Immacolata appostasu un cartoncino celeste, con il bordo strappato. L'immagine eramacchiata di inchiostro blu su un bordo e una piegatura evidente incorrispondenza del mento della Vergine. Era lì, depositato, nessuno

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dei passanti se ne interessava, nessuno dei bambini ne proponevala vendita.L'occhio di Andrea di tanto in tanto andava lì e quella sorta disolitudine e poco rispetto che aleggiava e che subiva quellaraffigurazione lo metteva in imbarazzo. Quelle pieghe inusuali perl'immagine di Maria Santissima aumentavano il suo senso persona-le di colpa per quella solitudine. Venne l'ora di chiusura di quel mercatino, tutti indaffarati a riporregli oggetti invenduti dentro le scatole. Aiutando Lucia notòche quella raffigurazione era finita per terra, sull'asfalto, edl'insofferenza per quella carta strappata, piegata, macchiata,aumentò.La raccolse da terra e chiese alla bambina che l'aveva portataquanto dovesse darle per prenderla, intervenne la mamma dellabambina che fece cenno di nessun pagamento, “ci mancherebbe”,ma Andrea volle comunque corrispondere qualcosa ed allora videun vecchia cassetta audio del cantante Masini che non glidispiaceva, e contribuì per quella, portando via cassetta e lamalconcia raffigurazione sacra. Appoggiò la raffigurazione nel suo tavolo da disegno, in casa,sempre pieno di carte e libri e fogli sparsi.Molto spesso, pur in mancanza di correnti d'aria, quellaraffigurazione volava letteralmente per terra davanti i suoi occhi edopo le prime volte Andrea dovette ammettere che la cosa non eraproprio normale.Allora la mise in posizione eretta, in bellavista per poterla vedereappena alzati gli occhi dal lavoro. Per Andrea era da poco chel'avvicinamento a Dio era iniziato e sentendo la necessità dipregare, rivolto a quella stessa raffigurazione di Maria, chiese comeavrebbe potuto fare per pregare, perché lui in realtà ne sapevaveramente poco.Un'ora più tardi uscì di casa per andare a prendere a piedi la figliaLucia all'uscita di scuola e fatti pochi passi oltre il cancello vide perterra un rosario, di quelli ultra economici di materiale verde tenuefosforescente, a cui era legata una medaglietta di alluminio della

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Madonna, di forma tonda, che poi in seguito seppe essere lafamosa Medaglietta Miracolosa, la cui determinazione delle fat-tezze furono indicate direttamente da Maria Santissima alla SantaCaterina Laboure.Quello stesso rosario lo utilizzò per molto tempo fin quando il filoche teneva tutti i grani si ruppe e la medaglietta sparì. Quandoriprese a lavorare in ufficio sistemò a vista la raffigurazione dellaMadonna, l'appese ad un filo ed è ancora li, libera di ruotare,sempre un po' rovinata ma non più sola e abbandonata. Ancor oggiquando Andrea la guarda per chiedere se a proposito di alcune sueazioni o scelte sta facendo la cosa giusta, essa si gira verso di luiin segno di approvazione o dall'altra parte in caso diverso, così perlo meno pare ad Andrea.

L'esplosione di profumo

Era il 1997 e Andrea era in piena disperazione non sapendo comefare per delle urgenze nell'ambito lavorativo. In auto mentre stavaguidando e si discuteva di tali problemi, una persona si rivolse alui consigliandogli di chiedere quel che serviva con un rosario chegli era stato regalato, e che gli porse, di cui diceva essereparticolarmente benefico perché ricevuto da un presunto veggenteun certo Pino Casagrande che anche Andrea aveva conosciutoavendo partecipato più di una volta a dei rosari alla presenza di talpersona, in occasioni di incontri a Civitavecchia, in località SanPantano, dove appunto la statuetta della Madonna portata daMedjougore aveva lacrimato sangue .A prescindere dalla provenienza del rosario e dalla sorte delveggente, Andrea, già abbastanza addentro alla questione dellaspiritualità, tanto da distinguerla con la scaramanzia, con un gestomolto esplicito rifiutò il rosario intendendo di non voler assimilarecome portafortuna qualcosa di così sacro. Di lì a poco dopomezzora circa, mentre tutti entravano in un supermercato diGrosseto, vicino alla stazione ferroviaria di Grosseto, Andrea pregò

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la stessa persona di consegnargli quel rosario appena “rifiutato”, eappena posteggiato nel parcheggio del super market e solo in auto,con tutti i finestrini chiusi, si apprestò a chiedere perdono allaMadonna per quel gesto, cercando di spiegarne il motivo. Ma leparole non servirono a nulla , neanche ebbe pronunciato mezzaparola , “perd......”, si verificò una “esplosione” di intenso profumodi rose o viole, troppo breve per analizzarlo. Andrea restòimpietrito, di una felicità immediata che non era proprio delperdono ricevuto ma ovviamente quella di avere avuto unaattenzione, tutta sua personale dalla Madonna, cioè dallo SpiritoSanto, che non si sarebbe mai immaginato potesse succedere, inuna maniera così evidente tanto da non poter lasciare un minimodubbio di altra interpretazione. Andrea poi ripensò a quell'evento ecolse meglio il succo di quel fatto. In pratica gli era successo quello che succede in contemporanea amilioni di persone che cercano Dio, tutti siamo seguiticostantemente, amorevolmente dallo Spirito Santo. Nessun gesto ,nessun pensiero, gli sfugge, tant'è che Andrea, senza quasi neancheiniziare, è stato anticipato a sospendere una richiesta di perdonoche in quello specifico caso non avrebbe dovuto chiedere perché ilsuo gesto era stato di totale rispetto e non di rifiuto.Quella prova di concreta vicinanza ad Andrea gli sarebbe bastataper tutta la vita ed ad essa comunque avrebbe ricorso semmaiavesse avuto problemi di “identità”, ma si dovette ricredere su talepossibilità perché successivamente accadde ancora qualcosa distraordinario.

Le due grandi pasticche Sogni nella notte/ alba tra il 15 ed il 16 febbraio 1997 Andrea racconta il sogno.Una scuola? Caserma della Marina Militare? Lì ho incontrato ilPapa. Dapprima, con certezza, sembrava Wojtyla ma poi la suafigura mi è parsa più rotonda rispetto a quella di Giovanni PaoloII° e credo più bassa, il suo volto anch'esso più tondo assomigliava

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molto di più a quello di Papa Giovanni 23°- Ero molto felice diincontrarlo, entrambi mi erano entrati nel cuore,il primo amatonella maturità e l'altro amato con gli occhi del bambino, ma appenami avvicinai mi disse che era stanco e voleva essere lasciatotranquillo, per suo conto. La sua veste era un saio da frate,marroncino chiaro, più tendente al beige che non al marrone. Miliquidò velocemente perché non aveva più voglia di parlare ma mimise nelle mani due grandi pasticche che riconobbi per tali per lasua conformazione tipica fatta per facilitarne la divisione in dueparti. Ritornai indietro deluso per quel modo brusco in cui si eraconsumato aspettandomi tutt'altro. Fine del sognoQuesto sogno sino a questa notte del 29 aprile 2014 non lo avevocapito, anzi lo avevo proprio dimenticato fin quando ritrovandol'appunto pregai per aiutarmi a comprenderlo. E la spiegazione giunse immediata, la prima cosa che mi ètransitata nella mente alzandomi dal letto la mattina successiva .La non perfetta distinguibilità tra Papa Wojtyla e Papa Roncalli,che guarda caso sono stati santificati lo stesso giorno, rappresenta-vano la Chiesa Santa, come voluta da Cristo, che non è soddisfattadi come funzionano le cose al suo interno e quanto traspare di essaall'esterno. Le due grandi pastiglie consegnate contemporaneamenterappresentano la medicina per la Chiesa e sono rappresentate daPapa Ratzinger che umilmente, su volontà di Dio, ha fatto un passoindietro rinunciando, come azione primaria e visibile, al poteremassimo acquisito, per dare per primo l'esempio di umiltà e diservizio obbedendo a Dio e fare palese dimostrazione e richiestadella necessità di fare un passo indietro a tutti coloro che hannoscambiato la Chiesa per un punto di appoggio al potere personale,in qualunque modo si esprima. L'altra pastiglia medicinale èPapa Francesco che rappresenta la consapevolezza piena di esseresacerdote di Cristo e restauratore, impositore concreto di moralità,della sobrietà e della spiritualità tra i sacerdoti, cioè nella Chiesa.Nello stesso foglietto di appunti dei sogni di quella lontana nottedel 1997 c'era anche quello successivo, ovvero nell'ambientazione

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di un corridoio di ospedale, l'incontro con due dottoresse dellasala operatoria che disperate mi chiesero aiuto per farfunzionare un macchinario di tela e metallo. Un macchinario disemplice struttura, ricordava marchingegni dei tempi di Leonardoda Vinci, e di cui rimasi stupito giacché mi dissero serviva asostituire temporaneamente il funzionamento del cuore durante unintervento in corso. L'aggiustai immediatamente ed ilringraziamento delle due fu silenzioso, un gran sorriso.

Il dono dell'algoritmo La soluzione al sistema di valutazione immobiliare mai risolto da secoli. Andrea è un geometra,Nel 2004, di Agosto, capitò che un cliente gli chiese unavalutazione di un suo immobile per metterlo in vendita, precisandodi aver fatto valutare l'immobile ad una agenzia immobiliare infranchising e che per tale operazione si era presentato ungiovanissimo assunto da poco, che senza abbozzare neanche unminimo di misurazione aveva sentenziato un valore. Al cliente questo modo di operare gli aveva fatto sorgere delleperplessità e per questo si era rivolto ad Andrea in quantogeometra, e proprio per questo si aspettava la certezza, come tuttele persone che non operano in tale specifico ambiente.Quella circostanza aveva lasciato Andrea un po' perplesso, con unapiccola angoscia di futura responsabilità nei confronti del cliente.Aveva sempre ritenuto di dover dare una risposta moltoprofessionale e quindi tecnica, scientifica ad un quesito tecnico, eper quante diverse stime avesse fatto fino ad allora, soprattuttofinalizzate a mutui e proceduto come facevano tutti, in realtà era laprima volta che tale disagio veniva avvertito così forte. Pensò che si trattasse per quel confronto, quel paragone indirettocon un ragazzino spavaldo.Andrea si era diplomato nel 1973, anche con un esame specifico inestimo, ma successivamente non aveva approfondito oltrel'argomento, cioè se successivamente fosse subentrata una

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metodologia di valutazione immobiliare di effettiva qualità tecnica,considerata la prassi normale di andare molto a spanne, chiedereinformazioni sommarie alle agenzie e confrontandosi moltosuperficialmente con altri colleghi.Quel sentirsi più o meno allo stesso livello di un giovanetto chefino a ieri aveva fatto altro mestiere ma a cui non avrebbecomunque potuto obbiettare niente, lo infastidiva.

Tentò invano di scovare gli ultimi passi in avanti in quella scienza,ma tutto era come trent'anni prima, tutto come 3/4mila anni prima,nessuno del pianeta Terra era stato ancora in grado di monetizzareogni singola caratteristica dell'immobile, tra migliaia di tipologie divedute, tra migliaia di tipi ed intensità di rumori etc etc, peraltrotutto riferito ad un mercato immobiliare dove la frequenza degliimporti anomali è all'ordine del giorno.Andrea pur non essendo un ricercatore, né matematico, maconfidando nella sua caparbietà, raccolse la sfida con sé stesso econ il problema e indirettamente con tutti i professori ricercatori disettore del pianeta che verificò successivamente essere moltoimpegnati alle loro poco utili ma redditizie pubblicazioni.------.Sapeva con certezza, che quello sarebbe stato tempo sprecato mala necessità di accertare che non ci sarebbe riuscito, come spessoaccadeva, aveva vinto, in realtà la sfida con se stesso era altra,cioè determinare le vere problematiche che rendevano apparente-mente irrisolvibile tale soluzione, ed il motivo per cui negli ultimidecenni, tutte le scienze avevano progredito fortemente mentrequesta dell'Estimo era rimasta allo stato primitivo, senza unminimo di base da cui iniziare per fare ordine in quella scienza . Andrea decise di dedicare un po' di giorni alla sua sfida.Dopo molti giorni passati per intero ad inquadrare sistematicamen-te le problematiche si rese conto che il suo impegno avrebbe avutoun esito negativo. Chi era in fondo lui che in qualche giorno, con una culturamodesta, avrebbe potuto risolvere ciò che fior fiore di studiosi, diricercatori, di matematici non erano riusciti.

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Decise di andare avanti per un solo altro giorno, non si potevapermettere economicamente mesi, di ricerca, seppur man mano cheandava avanti comprendeva sempre di più l'importanza sociale ditale risoluzione .Era ormai il pomeriggio inoltrato del giorno dopo, nessuna novità.Da solo non ce l'avrebbe mai fatta ma sapeva con certezza che semai vi fosse stata possibilità di soluzione e se tale potesse esseretrasformata in formule matematiche, in un algoritmo, in uncomplesso di algoritmi, e se Qualcuno lo avesse voluto, qualcosadi nuovo, magari anche di poco conto, sarebbe venuta fuori.Avrebbe potuto rivolgersi a Lui così come aveva fatto qualche meseprima, affinché lo aiutasse a trovare soluzione alternativa ad unsistema della politica della autodistruzione, che generava solosozzume, corruzione, malavita, disastri economici e sociali. In quella occasione e da quella preghiera nacque poi il movimento“Semedi ...” .Un suggerimento quello non certamente eclatante, ma fatto di“piccole lampadine” che si accesero , una alla volta, nel momentogiusto, ogni volta che serviva un input, una base, ogni volta chesi trovava ad un bivio decisionale.Questa volta però era proprio diverso soprattutto perché era quasicerto che ciò che avrebbe chiesto non fosse stato possibile e seanche lo fosse stato come avrebbe potuto trasmettergli ciò.Lo pregò quindi, pregò il Signore di aiutarlo ammettendo che lui dasolo personalmente non ci sarebbe riuscito e che a brevissimoavrebbe staccato la spina da quel problema.Poi continuò ancora per circa un'altra ora, e conoscendosiperfettamente, sapendo che con il pensiero sarebbe andato lì,inutilmente la notte e il giorno per tantissimi giorni, si promise“solennemente” che non sarebbe mai più ritornato inutilmente sutale questione. Ora era alla fine della ricerca, era in piedi, ed i lembidella cartella delle decine di appunti si stavano inesorabilmente perunire, per chiudere, per interrompere definitivamente quello straziointellettuale. Ed ecco una scarica di qualcosa di cui non seppeprecisare la natura gli attraversò non solo il cervello ma l'intero

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corpo fino la punta dei piedi, in una frazione di secondo tutto gli fupiù che chiaro, sia la filosofia che accompagnava quella soluzioneche i diversi passaggi che servivano per raggiungerla e determinarecosì un sistema di calcolo totalmente meccanico e oggettivo. Andrea rimase scioccato da tanta grazia, soprattutto sapendo dadove veniva la soluzione e la certezza che ciò non poteva avere altriautori se non Lui in quanto il flash, il suggerimento, era avvenuto,in un momento in cui il proprio cervello era distolto dal problemae immerso in una malinconica amarezza per non essere riuscito inuna sfida seppur non aveva possibilità di riuscita.Per molto tempo Andrea non comprese il motivo di quel dono enon si immaginò neanche la fatica che in futuro avrebbe fatto, peril muro di gomma che si sarebbe alzato intorno a questo donoproprio da coloro che avrebbero dovuto esaltare la nascita dellaconcreta base per l'Estimo applicato, a partire dalle associazioni diprofessionisti per finire ai dirigenti, quadri, di Stato che pertrentanni stavano cercando una metodologia che fosse in grado direvisionare valori e rendite catastali proporzionate al valore dimercato degli immobili, ma che probabilmente si aspettavanoinutilmente che fosse portata da soggetti più vicini, in fondoquell'operazione sta scatenando le fantasie di molti. Nulla di straordinario, una storia che si ripete perennementerendendo difficili i passi concreti verso la democrazia e la qualitàdi uno stato. Ma il motivo vero di quell'inatteso regalo era probabilmente unsegno di vicinanza all'operato di Andrea per l'impegno sulprogetto del movimento politico ”Semedi …”. Stranamente lapenetrazione nel sociale dei due progetti sembrava avere lo stessoidentico preciso passo, lento, tenace e sicuro nella sostanza dellaqualità. Il tempo darà ragione ad Andrea che nel frattempo ha organizzatouna associazione ,l'ATMI ( Associazione per la Tutela del MercatoImmobiliare) in cui da soggetti singoli aderiscono agentiimmobiliari , tecnici, ricercatori e altre professionalità che entranoin contatto con le stime e che pretendono qualità e certezze.

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Capitolo 4 Una giornata d'inverno e di sole a Roma anno 2014/….................profumo di nuovo

Un gazebo con due ragazzi di una trentina d'anni, uno autentica lefirme, l'altro è Alessandro, disoccupato, si è scelto un passantetra pochi che a quell'ora passano di là, ed esce dal gazebo perabbordarlo.Alessandro<< Mi scusi, le va di mettere una firma per lapresentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare? >>Il passante << Di cosa si tratta ? >>Alessandro <<Stiamo raccogliendo firme per due cose diverse, laprima è una proposta di legge per la creazione di un nuovo statosociale; in pratica si tratta di creare un organismo di livellonazionale in grado di dare lavoro a tutti coloro che non lohanno, ...come me per esempio. L'altra proposta di legge è per unnuovo sistema elettorale, il più democratico di quelli attuali oggiadottati nel mondo.>>Il passante sereno e sorridente<<A bene e come farete? Ci sonomilioni di disoccupati già da quando io ero ragazzino e tu credi aquesta cosa? >> .Alessandro << Si che ci credo, altrimenti non starei qui al freddo.A dire il vero quando mi è stato chiesto di stare in questocapannello, gazebo, come cavolo si chiama, a fermare gente, nonmi è parsa una cosa che avesse realmente concretezza. Ho pensatoai gazebo che si fanno ormai per tutto: per raccogliere adesioni e lacosa proprio non mi andava, ma quel tizio laggiù, vede, Mario, conlui siamo amici da sempre, ha insistito e non volevo deluderlo. >> Il passante << Allora sei qui solo per amicizia? >>Alessandro <<No, no, poi ho letto pian piano tutta la proposta, nonla legge, troppo pesante leggere una legge così lunga, solo larelazione, ma anche quella non è uno scherzo, comunque me lasono letta tutta e ho capito perfettamente che da quello chesembrava solo una teoria invece si è rivelata una proposta molto

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pratica. Io sono abbastanza attento alla politica, a quello che sidice e quello che si fa, in tutta onestà è la prima volta che hol'impressione che questo progetto sia veramente fattibile e l'unicovero progetto sociale proposto, dopo sessant'anni dalla nascitadella Repubblica.Il passante ancora sorridente, non ha fretta << Insomma che vuoida me, sono un po' più grande di te e sono annoiato daichiacchieroni, ….non intendevo te...., ma quelli che sguinzagliano iragazzi in cambio di false speranze, per crearsi un gruppetto diamici fissi, per farsi sostenere nelle loro ambizioni di potere, masenza convinzione sui progetti. E poi con questi referendumnon se ne può più. Lo sai che c'è gente che sui referendum cicampa bene, ….. non sanno fare altro se non mettere su referendumper raccogliere amicizie che gli permettono di stare in parlamento eincassare soldi di rimborso dai referendum, ….quando passano.Da trent'anni, sono sempre gli stessi. Si muovono solo edesclusivamente in questo ambito, come se i referendum siano illoro orto, loro proprietà, il loro pane. Insomma, fratellino, ho untantino di nausea. E poi cosa hai trovato di così speciale inqueste proposte ? >>Il ragazzo entusiasta e risentito allo stesso tempo, è un torrentelloin piena, un po' confusamente ma vitale, replica: <<Cosa hotrovato? Finalmente ho capito tutto, con tanta chiarezza, passodopo passo, come evolverà concretamente questa iniziativa. Mi cisono perfino immedesimato dentro. Ha presente come quando siguarda un film e sei preso totalmente?Ecco, mi sono talmente immedesimato in un ragazzo senza lavoroche usufruisce di questo progetto, e che da un momento all'altro,per magia, non solo trova lavoro, ma lo trova anche in un contestodi società proprio come la desidera. Contesto sereno, dove non timanca nulla e praticamente dove puoi fare il lavoro che realmenteti piace, senza dover essere in guerra con il mondo intero e dovetutto quello che ti serve è di qualità perché quello che staimangiando, quello che stai indossando, lo hanno prodotto altricome se lo avessero fatto per se stessi.

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Ma c'è una cosa che mi affascina, poter essere lì, in bella mostra, afare da specchio, anzi modello, alla società “normale”, insomma afar da esempio per gli altri, e dimostrare che non c'è niente chenon può sistemarsi, solo lo si voglia. E poi a parte fungere dastimolo agli altri, potremmo raggiungere porta a porta, una per una,tutta quella gente che non ce la fa con le pensioni da miseria, econsegnargli e ristorarli con ogni sorta di cosa che produrremo noi.Mai più aranci e frutta lasciata a marcire nei campi, mai piùmucche senza essere munte o latte buttato nei campi. Già miimmagino lo sguardo di qualcuno che mi riterrà un fortunatovedendomi passare a bordo della mia auto, magari ad idrogeno,tutta costruita da noi, indistruttibile, comoda e che non consumaniente. E quando ciò avverrà, stia certo, che ne sarò orgogliosocome se quell'auto l'avessi costruita io stesso, orgoglioso come ilpadrone di una fabbrica e il suo amico operaio, cresciuti insieme,che guardano la loro prima auto uscita dalla loro piccola fabbrica .>>Alessandro è fuori della cognizione del tempo e si è dimenticato diessere alla presenza di un generico passante che con tuttaprobabilità nulla conosce di quanto ha appena iniziato apromuovere disordinatamente , e continua<< Se l'immagina gli occhi, fuori orbita, di un mio amico, uno acaso dei tanti, in giro con me, nei nostri supermarket, contantissimi prodotti di massima qualità, con i prezzi bassissimi ed ioche acquisto nel totale disinteresse degli stessi prezzi?>> Il passante interviene ridendo<< Fermati un attimo, non ho ancoradeciso chi dei tuoi amici potrai portare al supermercato, che diciquello nel gazebo?>>Alessandro <<Mi scusi …..sono stato preso...... . questo progettomi fa un effetto strano, ogni volta che ne parlo, mi ci vedo dentro aviverlo, …... ( un siciliano che imita un torinese) che dice dottoreè grave ?>> Al passante scappa da ridere per tanta spontanea simpatia. << Nonlo so , ho qui il termometro, per il gatto, giuro è nuovo, mai usato,su apri la bocca.>>

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Alessandro si mise a ridere anche lui e continuò << Vede io sonolaureato in biologia da tre anni e ho fatto domande ovunque peravere un posto di ricercatore e non ho trovato nulla. Facciosaltuariamente ogni sorta di lavoro, sopratutto manuale, che mipermetta di avere qualche soldino in tasca. Ringraziando il cieloche c'è una pensione in famiglia. (La fantasia del giovane biologosi ravvia) Ma se lo immagina quando con questo progetto, pianpiano avrò il mio laboratorio e poi...... andare nella nostraUniversità a tenere lezione,......... e poi stare a tavolino con altricome me, per decidere come organizzarci il lavoro di ricerca in unprogetto comune, di un progetto importante ? >>Il passante divertito dalla concitazione del giovane: <<Mi pare chenon ti manchi la fantasia, se sei tenace per quanta preveggenza hai,diverrai di sicuro un bravo ricercatore. Tu questo progetto lo haicapito perfettamente, chissà forse meglio di me,... ma nonfirmo...... (sorridendo)........, dai.. l'ho già firmato! Anzi lasciami iltuo recapito, nel caso passi la legge,...... per aiutarvi a mettere su leprime strutture. Io mi chiamo Andrea …. Iacona , ….....anziinviamelo a [email protected] >> gli strinse la mano e si allontanò.Il ragazzo rimase piacevolmente di stucco per il modo con cui erastato benignamente liquidato. Intuì che in quel progetto quelsignor Andrea ne fosse molto addentro. Per Alessandro fu unasensazione di piacevole concretezza. Quei progetti prendevanosempre di più forma di volti di persone, normali, e lui era uno diloro.

All'improvviso sullo sfondo della stradina che Andrea percorrevaper andare via si infilarono in corsa, in senso opposto a lui, ungruppo di ragazzi con qualche persona di mezza età e qualcheanziano, i cui movimenti non proprio fluidi ne tradivano l'età. I ragazzi erano eccitati soprattutto dalla paura, qualcuno rideva egli anziani avevano il viso tirato. Dopo qualche secondo,sull'imboccatura della strada, apparvero due celerini, dallemovenze sembravano sereni, erano li probabilmente solo percontrollare come era la situazione in quella traversa e di certo non

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preoccupati di quel gruppetto disomogeneo e tutt'altro chepericoloso per loro.Andrea tornò indietro camminando superato dai manifestanti incorsa e si rivolse ad Alessandro << Chi sono ?>> non avevaabitudine a stare a Roma che in quel periodo era letteralmenteinvasa da manifestanti di tantissime organizzazioni cheprotestavano neanche più per chiedere per sé qualcosa di specificoquanto piuttosto affinché i politici si levassero di mezzo, senzadistinzioni di sorta e di partito, come se tutti i politici, iparlamentari, nel loro insieme, rappresentassero la pestebubbonica, rappresentassero la politica con la “P” minuscola, tuttirappresentati e componenti di un tumore che doveva essereestirpato.Alessandro << Come chi sono?>>Andrea <<No, intendevo di preciso, qual'é il gruppo diappartenenza ? >>Alessandro <<Ormai non si distinguono più, si distinguono solose sono aggressivi o meno, ormai il caos è totale. Si sentono presiin giro da tutti, ed è vero, non hanno riferimenti e diffidano anchetra loro, degli altri gruppi di manifestanti, ed hanno paura dimischiarsi di perdere la loro identità>>Andrea << Certo la situazione ormai è esplosiva, ma sono anchemomenti decisivi in cui succede comunque qualcosa. Come si dice:o bene bene o male male. Bisognerebbe solo avere coscienza diquesta potenzialità del momento. Devastare tutto in preda allarabbia non serve a nulla anzi ti ritrovi giustamente con l'odio ditanta gente addosso a cui hai fatto danno mentre era pronta adabbracciarti per solidarietà, c'è troppa gente che trova questeoccasioni per una festa della distruzione, gente che ti fa passaredalla ragione al torto; spuntano prepotenti e mezze seghe e sicomportano come i mafiosi, minacciano perché si sentono ingruppo. No chi ha coscienza di una più che giusta protesta deveavere anche il pensiero di convogliare tutte le forze in qualcosa chepuò rappresentare una vera scommessa dove la posta da vincere èalta, non il contentino tiepido di una pacca sulle spalle, del “ti

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ascolto e così ti accontento” che non serve e non cambia nulla inrealtà, ma scommettere su una visione del futuro molto marcata.Alessandro <<Pensa che dovrebbero esprimersi tramite Semedi ?>>Andrea << Si, sarebbe la soluzione ideale, solo conoscesseroSemedi. Purtroppo ho la netta sensazione che i loro vari leaderrimangano invischiati nel meccanismo del potere, si creano unproprio piccolo orto da cui poi non riescono a svincolarsi e invecedi razionalizzare il percorso per raggiungere la meta prefissataall'inizio, sono molto più propensi a trovare soddisfazione nell'esserriconosciuti come leader di quell'orticello, anche se infine nonproduce nulla anzi tiene bloccate molte persone che si fidano diloro, praticamente fanno lo stesso percorso involutivo degli stessipolitici di mestiere che vogliono cacciare. Non è da tutti fare solomezzo passo indietro per permettere a tutti insieme di percorrereuna strada intera, chi riesce a farlo ha avuto poi grandisoddisfazioni di riconoscimento dovuto ai veri giganti, cioè uominie donne grandi. In questa situazione la crisi si supera così. Sirealizza un corpo unico, solido, moralmente preparato, sianalizzano tutti i problemi uno ad uno separatamente, si trovano icomuni denominatori della causa e si stila un progetto.>>Alessandro << Ma questa cosa Semedi l'ha già fatta, e mi pare chetutto torni>> Andrea << Si, ma è vero in parte, il programma di Semediaffronta e risolve soprattutto la problematica dell'occupazione, lariforma del sistema bancario, risolve il sistema della corruzione edel reddito nascosto e del sistema della democrazia del sistemaelettorale che è la base per avere politici sani e sana politica e forsealtro che ora non ricordo, ma certo di argomenti da trattare erisolvere ce ne sono tanti soprattutto quelli legati a singolecategorie di attività che non dovrebbero essere in crisi, mentre inrealtà lo sono e queste lo dobbiamo affrontare tutti insieme, speropresto contando su tantissime adesioni alla proposta di Semedi. Semedi non ha capi, non ne vuole e non vuole che nessun altro liabbia affinché si possa prendere sempre delle decisioni importanti e

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soprattutto razionali e la razionalità deriva dalla libertà intellettualedi tutti. Questo è il vero problema di una protesta a 360 gradi,quando siinvoca che tutta la classe politica vada a casa, cioè determinarsicome corpo organizzato e soprattutto funzionale per proporsi disostituire chi non ci piace. Non si può pensare tutto in termineesclusivamente del proprio problema. Se si supera l'egoismo delproprio diretto interesse si ottiene il massimo risultato per tutti.>>Alessandro <<Non possiamo ospitarli per aiutarli ad organizzarsiper strutturarsi??>>Andrea <<Certo ! E ci abbiamo lavorato sopra, sono state portatedelle modifiche allo statuto di Semedi affinché le associazioni chelo desiderano possono entrare e operare anche in maniera congiuntacome associazione stessa e decidere per loro conto, salvo peròcontare per il numero di persone che rappresentano realmente néuno di più né uno di meno. C'è una amica, Sofia, che ha contatticon diversi gruppi e gli è stata messa a disposizione questasoluzione per aiutare questi gruppi ad avere concretezza finale infatto di rappresentanza alle elezioni. Al momento meglio di questonon credo che possano trovare. Te lo ripeto bisogna che cambinopasso e pensino alla concretezza perché protestare per protestare,senza concretizzare, non porta a nulla. Se si vuol contare nelledecisioni c'è solo una via ed è quella di presentarsi alle elezioni inmaniera sufficientemente organizzata e con una giusta minima maessenziale struttura interna che legittima l'operato del singolo inrappresentanza della comunità, chi non opera in questa via fa soloperdere tempo ai tanti che guardano a lui o lei con fiducia, ma chevogliono anche e soprattutto concretezza. Dimenticavo.... possiamo ospitarli si ma a condizione che la loroispirazione sia di reale democrazia, se così non è non potrannoessere associati a Semedi.Alessandro << Anche a questo avete lavorato ? >>Andrea <<Lo stesso documento inviato all'amica Sofia te lo invioper email così, visto che tu stai a Roma e per strada, certamenteavrai occasione di incontrare gente di questi movimenti, che non

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hanno una pretesa di partito, potrai dare spiegazioni sullapossibilità di aggregarsi pur rimanendo ancorati al proprio gruppoiniziale di protesta. Rassicurali che con Semedi non ci sisbiadisce .>>Alessandro <<Certo, non è semplice che tutti questi movimenti siraccordino ad un progetto comunitario, vedendo come solo dopoqualche mezza intervista, i loro leader, sembrano già primedonne.>>Andrea alzò le spalle come per dire, cosa ci vuoi fare, questo è echiuse e con aria inquisitoria << Cosa ne pensi della leggeelettorale che stiamo proponendo ? >> e il suo viso ritornò subitorassicurante.Il ragazzo in quei pochi secondi si sentì alle stelle. Ora sentiva laconcretezza positiva della sua scelta per Seme di.Alessandro << Rivoluzione allo stato puro, …...se il progetto dinuova organizzazione economico sociale...O.S.G.I...è in assolutoquello che serve all'economia di ogni Nazione, questa nuova idea disistema elettorale, così diversa da tutte le altre, spiazza veramentetutti, soprattutto i politici di mestiere, ….è un colpo di spugna checancella,... cioè forse se ne frega pure di cancellarli, ….. mi pareche li costringa, …. senza scampo, a fare quello che è la veraattività della politica ... che si sono dimenticati , ...di essere seri, ….progettare una speranza per il futuro della società.Quello di obbligare i partiti a confrontarsi su un programma, aselezionarsi tra loro su un programma, far sì che vinca non unpartito, non vinca una coalizione, ma vinca prima di tutto unprogramma è la chiave di volta delle elezioni. Così come èstraordinario ed educativo obbligare gli elettori non più a schierarsiper punto preso a favore di un partito, ma scegliere primaufficialmente un programma, una visione del futuro, e poi, ...insecondo ordine di importanza, scegliere gli uomini che si sonoimpegnati su quel programma. Un gran pugno nello stomacoall'ipocrisia dei politicanti arruffoni e degli elettori superficiali,.....così non potranno più dire “tanto sono tutti uguali”. Un'altra cosa che ho apprezzato è la previsione che il sistema

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elettorale e tutte le sue leggi collegate non può essere più cambiatodal Parlamento a comodità di questo o quel partito maesclusivamente dal popolo .........>>Andrea lo interruppe << Come pensi che la gente la prenderà neldare sostegno ad una legge di proposta elettorale che non viene daipartiti, considerando che molti mestieranti della politica pensano,ed alcuni dicono anche, ... con cinismo e senza ipocrisia, che allagente non gliene frega niente del sistema elettorale, che è solo unproblema che riguarda i partiti?>>Alessandro << Non si vergognano di dirlo perché il loropresupposto, la loro logica è che saranno comunque loro a gestirela Nazione, …... per loro è normale fare accordi in cui in realtà iprogrammi sono esentati dall'essere presenti, ….non concepisconoun modo di fare e di essere diversi da quello che sono, che hannosempre fatto e frequentato. Lo sa, non avevo riflettuto sulla incostituzionalità di un sistemabipolare qualora si intendesse partire sin dall'inizio con l'obbligo, achi vuol candidarsi alle elezioni, di stare in uno dei due poli. Si, si,proprio tipico del sistema mafioso di chi usa la politica e pretendedi starci dentro esclusivamente da solo...., proprio l'instaurazione diuna casta posizionata su due poli. Più sono incapaci di darerisposte alla società e più si organizzano per non far entrare nessunaltro a sostituirli, è proprio tipico di quella gente. Non a casoquesta proposta di bipolarismo viene proprio da soggetti dismisurata ambizione e da gruppi arroganti,....vogliono fare la forcacaudina per uomini di libero pensiero, vorrebbero che siadeguassero alla monotonia intellettuale dei capi dei poli,... “osotto di me o non ti puoi presentare ….il tuo pensiero e la tuaproposta ???? li devi annacquare, debbono essere conformati ainostri ” …. . Come possono pensare di rappresentare loro lademocrazia se dimostrano la loro arroganza e la prepotenza apartire già dalle elezioni. Bella scusa quella di un sistema chegarantisca la governabilità dal momento che quel problema nascesolo perché condizionano praticamente tutto al proprio poterepersonale e se non raggiungono tale scopo fanno saltare i governi.

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Così vogliono passare per questo sistema bipolare per averegaranzia di governare, magari una volta l'uno e una volta l'altro, puressendo incapaci di un progetto importante su cui far convergeregli altri su di sé, senza necessità di artifici. Se passasse unbipolarismo istituzionale non ci sarebbe più bisogno neanche dipensare a dei programmi, anche se dei programmi seri non se nesono mai preoccupati, tanto comunque vincerebbero le elezioni perinerzia, non per fiducia, ma per un continuo giro di sfiducia neiconfronti degli altri. Ma se sperano che nessuno se ne accorgadella incostituzionalità di questo sistema si sbagliano, anzi vogliovedere come alle prime righe della legge trovano la maniera diauto-nominarsi rappresentanti diretti di un polo, ….sarà da riderevedere quanti salti mortali dovranno fare per nascondere lamafiosità delle loro intenzioni.>>Andrea << Mafiosità ? >>Alessandro <<Si certo mafiosità. Pensa che la mafia sparerebbe seottenesse tutto semplicemente con le parole?? Per me quel checonta è il fine delle azioni. Sempre di potere e di soldi si parla.Lo sanno tutti che raggiungere un alto grado di democrazia porta albenessere sociale, perciò se qualcuno nega la democrazia a partiredalle elezioni e vi interviene in maniera negativa, siano essinominalmente mafiosi che offrono per scambio voti ai politici opolitici stessi che pretendono di gestire loro soli la società , lameta, il risultato è lo stesso ed è solo una combinazione di vita cheli determina mafiosi tradizionali o politici mafiosi, la mentalità èsempre quella. Le interpretazioni di mezzo sono per gli ipocriti, percoloro che vogliono usufruire di sistemi non democratici pensandoche se ne possa fare a meno perché in fondo il risultato finale, aprescindere, è che loro sono gli eletti, sono gli snob della politica,gli ipocriti. Sono i peggiori perché con il loro buonismo spiazzanola gente, anzi innescano quel sistema di disponibilità nella gente adaccettare qualsiasi cosa. Alla democrazia ci si disabitua un passoalla volta,una piccola concessione alla volta, senza che ce nerendiamo conto. -Alessandro è proprio infuocato - Il sistemagiusto è che tutti all'inizio di ogni elezione siano messi nelle pari

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condizioni, pari dignità espositiva e disposizione di spazi pubblicie televisivi uguali per tutti affinché l'elettore che vuole essereinformato su tutte le proposte abbia l'opportunità di poterlo fare.Stia certo sig. Andrea, che la gente che si occupa seriamente delfuturo del proprio Paese non avrà difficoltà a dare una mano aquesta proposta elettorale di Semedi, che ripeto, a me parebenignamente rivoluzionaria, salutare, vera aria pulita per iniziarenuovamente a respirare ..... a proposito ....... da dove viene.....chil'ha partorita ? >> Alessandro nel domandare è tutto eccitato edorgoglioso proprio come se dovesse trovare l'altro co-inventoredella proposta, oltre lui stesso, considerato quanto l'avesseapprofondita.Questa volta è l'orgoglio del ragazzo che mette in difficoltà latimidezza di Andrea, che dopo un attimo, timidamente, con l'indicerivolto in alto risponde << Probabilmente.. da..Lui >>In quel “probabilmente” di Andrea c'era la consapevolezza chenulla di eccezionale venisse da lui stesso, ma salvo qualchesituazione già vissuta di plateale intervento straordinario, le cosegli venivano troppo facilmente, troppo intuito per essere proprio equindi come rispondere in tutta onestà e senza scioccare gli altridichiarando pretenziosamente la presenza di uno specialissimosuggeritore?Quindi aveva risposto così ,come gli veniva, come si era abituato afare lasciando che anche nell'aprir bocca uscisse fuori quel cheveniva naturale ovvero quel che era giusto. Il ragazzo aggrottò le ciglia come a dire “ ho capito ma faccio fintadi non aver capito”, in quel momento era troppo distante perabbinare politica e Dio, era distante dal percepire un Dio attentoalle vicende dell'umanità, era distante da tutto ciò. Fino a quel momento la sua frequentazione alla Chiesa, dopo laprima comunione, presa da bambino e percepita successivamentecome un obbligo, si era risolta in brevi partecipazioni obbligatoriea qualche funerale, o matrimonio, vissute brevemente, come unpesce fuori d'acqua. L'aiutare qualcuno di Chiesa, come li chiamavalui stesso, in progetti così importanti, la cui matrice proveniva da

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“qualcosa” a cui lui non aveva mai dato importanza, nei giornisuccessivi all'incontro con Andrea mise in crisi la sua normalità, dipersona con i piedi per terra, trasformandosi poi in momentaneaossessione di capire quanto più possibile. Ovvero credere o menoall'abbinamento tra concretezza terrena e soprannaturale. La sua razionalità, fino ad allora mai impiegata seriamentenell'argomento, “Dio c'è ?.. e se c'è, che ce ne facciamo di Lui oLui che se ne fa di noi “, lo portò da quel giorno ad una analisistravolgente, almeno per lui, che confermava millenni di storia difede e buon senso popolare, tutt'altro che fantasioso e per luiimbarazzante. Tutto si dipanava e divenne difficile tramutarequell'insieme di verità in vita quotidiana, anche un po imbarazzantecon le persone che frequentava normalmente. Tutto così vitale, pieno, piacevolmente sconvolgente. Si, il concetto di qualcosa di superiore, di impalpabile che fossecosì familiare a molti ma non a lui, ma che si interessava anchedella sua vita, lo affascinava e voleva capire quella concretezzadove portava .Andrea lo incalzò ancora con una domanda a cui teneva molto edavere il parere di persone libere intellettualmente e di certoAlessandro lo era.<<Cosa pensi dell'immigrazione clandestina, secondo te ilfenomeno si auto-regolamenterà per suo conto?, ….. Cioè ti pareche rientrerà nella normalità e va lasciato tutto come viene, comeva, va? …..Che il diritto di cittadinanza sia automatico appenamesso il piede in uno Stato oppure è opportuno che l'immigrazionesia controllata, organizzata e insieme ad esso il diritto dicittadinanza ? -ma non aspettò la risposta di Alessandro e continuò- Il problema è grossissimo e troppi scambiano la carità con illassismo, …... quel lassismo rende inutile la carità del primomomento e la trasforma in un frutto che è dolce all'inizio maamaro alla fine, un po' come il cetriolo........>> Alessandro rimase interdetto, non per l'intero discorso che avevacompreso benissimo, ma per questa cosa del cetriolo, non ne avevaavuto confidenze con corrispondenze al cetriolo << Scusa ...il

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cetriolo ??..>> Andrea << Dalle mie parti si dice soprattutto riferendolo comeparagone per una persona, che all'impatto iniziale pare piacevole,attendibile ma poi successivamente si rivela tutt'altro e si dice sia….”come il cetriolo che ha la bocca dolce e il culo amaro”. È chiaro che la volontà di aiutare le persone è cosa buona, e credoche in certe situazioni l'aiutare prescinde dalla carità, perché loritengo un dovere.... ma poi fregarsene di dove vanno tutte questepersone, cosa fanno per campare, questo è il contrario della carità.Di certo il risultato di questo lassismo non ha nulla di buono perloro stessi e per gli altri che ne vengono a contatto. Parlo disfruttamento nel lavoro, avviamento e controllo della prostituzione,organizzazione di bande criminali organizzate, come se nonbastassero quelle degli italiani. Parlo della impossibilità nelle cittàdi uscire di casa senza rischi, di aggressioni da parte persone chevivono come branchi. Insomma una civiltà di convivenza che hanecessitato tanto tempo per realizzarsi poi è spazzata via in unattimo per colpa del lassismo. Tutto ciò non ha nulla a che farecon l'amore per il prossimo è solo una delle tante facciate dellacorruzione mentale in cui navigano serenamente i nostri politici,tutti nella speranza che queste persone abbandonate a se stesse,preda degli altri, diventino loro elettori, che li ringrazino per averlicostretti a prostituirsi, a delinquere a tirare fuori il peggio di lorostessi. >>Alessandro non rispose, ma annuì vigorosamente. Per lui prima lasorpresa del riferimento a Dio di quel tizio, e immediatamentedopo qualcosa che strideva con il moralismo generalizzato, equello della Chiesa in particolare, che non si era mai espressa conchiarezza sulla necessità di legalità in tale ambito per non rendereinutile la carità anzi, che nella concretezza si trasformasse in unveleno per la società.

Andrea si illuminò con una sorta di folgorante pensiero econtinuò << Ti andrebbe di sviluppare l'argomento ….. se ritieniopportuno magari proporre anche delle soluzioni, magari coinvolgi

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altri giovani? Che ne so ... magari viene fuori qualcosa di buono…... per coinvolgere in una decisione tutto il movimento. >>Alessandro preso alla sprovvista annuì di nuovo ai tanti “magari”di Andrea con un si spontaneo e scontato per lui stesso dato che iltempo a disposizione di un disoccupato certo non mancava. << Si... ho qualche esperienza sulla questione ... sono diLampedusa e ......>>Andrea<<Ah bene,..... si sente il tuo accento siculo …... siamoquasi compaesani … tu hai gli occhi di uno deciso, no proprio nonmi sembri uno che perde tempo sbavandosi addosso in cerca dipadrone. Scusami ma devo andar via, ... allora ci sentiamo viamail per approfondire ? Intanto mandami il tuo indirizzo che provoa tracciarti qualche riferimento. >> Andrea così si allontanò definitivamente sfuggendo in questomodo dal proprio eccesso di apertura, ai limiti dell'invadenza, dicui si era reso perfettamente conto. Per questo progetto inaspettato doveva riguadagnare la luciditànecessaria, con il tempo indispensabile, per dare positività aquell'incontro in cui a sorpresa, anche per se stesso, si erastranamente lasciato andare.

Alessandro avrebbe voluto prolungare quell'incontro, non ebbetempo di dirgli quanto aveva ben compreso che solo un progettocome quello di Semedi, di forte, omogenea, aggregazione degliintenzionati a vivere l'attività politica di servizio, con regoleinterne speciali, avrebbe potuto stravolgere il sistema del potere edi conseguenza potevano essere affrontati velocemente e con forzatutti i problemi della società a partire da quella corruzione cosìradicata nella società da farla apparire una cosa tanto normale, cosìcome normale da tenere in ostaggio l'intera società. Se ne era convinto, l'unica cosa che i cittadini liberi potevano fareera il dare fiducia ad un progetto importante e di assoluta visioneprogrammatica sociale come quello di Seme di.

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Aveva apprezzato particolarmente la regola fondamentale che ilfondatore del movimento, prima, e i segretari generali che glisarebbero succeduti, poi, non avrebbero ricoperto cariche politicherilevanti, dedicandosi principalmente al compito di super visionedella democraticità all'interno del movimento, affinché non sicreasse la benché minima “corrente”, il benché minimo gruppofisso, affinché non si creasse il benché piccolo leader diriferimento ad un gruppo di iscritti. La segreteria generale sisarebbe occupata soprattutto della dignità morale del movimento edella tutela del progetto di aggregazione, di far crescere gli iscrittinella conoscenza dei problemi della società e accrescere in loroquel senso di indispensabile libertà intellettuale necessaria per lademocrazia della società in cui operavano. Indiscutibilmente la totale indipendenza e distacco dalle sceltepolitiche della segreteria generale e della rappresentanza delmovimento nelle istituzioni, rappresentava una novità assoluta perle organizzazioni politiche, dove diversamente il controllatonomina il controllore e il controllore dipende totalmente dalcontrollato. L'essenza del movimento, a prescindere anche dai tantiprogetti ed una visione lucida di base del suo fondatore stavaproprio in questo, di non subordinare niente a nessuno e viceversa.L'onestà intellettuale dei singoli iscritti e la loro libertà nonchél'amore per il giusto era la cosa più evidente del movimento e la suavera forza. L'elemento essenziale con cui si poteva programmarequalsiasi cosa e decidere sempre per il bene della società senzaipocrisia. Questa capacità e libertà intellettuale degli iscritti determinavaanche un'altra rivoluzione nel sistema dei partiti, cioè che ledecisioni importanti per la società non partivano mai dall'alto efatte ingoiare agli iscritti, ma dal basso, dalle sezioni locali con uncrescendo di aggregazione e affinamento sulle idee più apprezzatevia via che le rappresentative passavano dagli ambiti locali a quelliprovinciali, per salire a quelli regionali, nazionali e ancora a salire.

La rappresentatività del movimento invece, cioè le cariche dei

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rappresentanti del movimento nelle istituzioni, si sarebbero createin automatico, cioè in relazione ai continui riconoscimenti ufficialidegli iscritti a favore di programmi e delle persone che li avevanoelaborati, nonché accreditamenti di fiducia alle singole persone,sulla capacità di concretizzare i programmi approvati, anche se nonpropri. Nel movimento non ci sarebbe stato spazio per arrogantichiacchieroni buoni a nulla in possesso di pacchi di tessere con cuifare il bello e cattivo tempo nelle decisioni, come succedenormalmente nei partiti, e neanche per tanti coglioni che per unavita si sentono in debito con qualcuno per un favore ricevuto.

Alessandro gli avrebbe ancora voluto dire di quanto nel leggere laproposta di non utilizzare la moneta contante, ma solo carte dicredito, nel territorio italiano, come prima l'abbia preso comeuno scherzo e poi invece si fosse ritrovato perfettamente concordeche di colpo si sarebbero risolti i problemi più spinosi del Paese, apartire dalla abitudine ad accettare la corruzione, entrata come unacosa naturale dentro troppi di noi e che non ne saremmo guaritisemplicemente con una cura di moralità. Nessuno, avendo un soloconto corrente a disposizione e senza disponibilità di contante,avrebbe potuto fare il “nero”, soprattutto nessun dipendentepubblico o con una carica politica, seppur minima, avrebbe potutoincassare mazzette senza che un campanello di allarme suonasse adavvertire che nel suo conto corrente erano entrate somme extrarispetto al proprio stato lavorativo. Addio pizzi, addio incassi perdroga, addio tante brutte cose ….. e chi se ne fregava se tuttisaremmo stati sotto controllo se, nella libertà dei movimenti didanaro, la realtà del risultato era di battere una delinquenzaorganizzata quasi invincibile. Come li avrebbero pagati i tirapiedidi bassa manovalanza. Addio corruzione a non finire, addio doppilavori al nero di impiegati pubblici nella tranquillità del lorostipendio, mentre tanta gente se ne moriva di fame senza neancheun quarto di lavoro. Addio assenteisti del pubblico impiego chenon avrebbero potuto pagare neanche il caffè nell'orario di lavoro

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senza essere scoperti. Tutti avrebbero pagato le poche tassenecessarie a mandare avanti uno stato non più sprecone, arruffonee incasinato come ora. Perfino i magnaccia, protettori , chiamatelicome volete, avrebbero smesso di obbligare alla prostituzione eall'accattonaggio povere donne e bambini; non avrebbero portatovia i soldi alle prostitute senza che suonasse il campanello. Addio aicommercianti abusivi e delinquenti in clandestinità con le taschepiene di soldi, addio ad un sacco di cose immorali chedanneggiavano la comunità. Limitazioni all'uso delle slot-machine, ai bingo ed al lotto di stato eclandestino, di qualsiasi gioco; un sistema di riconoscimento sullaunica carta di credito a disposizione potrebbe limitare le giocatedei poveracci ma anche avere sotto controllo i gestori che siorganizzano per incassare loro stessi le vincite come falsi clienticasuali. Addio all'acquisto di droga e quant'altro, addio allaricettazione, addio a soldi portati all'estero senza controllo. Addioad entrare nelle case, per rubare soldi o gioielli che i ricettatori,almeno in Italia non potranno pagare e che i clandestini nonpotranno incassare senza un conto corrente. Addio alle rapine nelle banche, alle gioiellerie, ai negozi, aiborseggi. Addio anche ai falsi mendicanti ? Se qualcuno habisogno di mangiare, di vestirsi, è meglio che se ne occupi lo stato,che tutti abbiano un nome e cognome .... con O.S.G.I., peraltro, nonci sarebbe stato alcun problema a sostenere gente in difficoltà.Al contrario tutti avrebbero potuto scaricare tutte le proprie speseeffettuate in Italia, semplicemente rilevandole dalla propria carta dicredito, così che il sistema fiscale sarebbe stato perfetto e moltosemplice. Finalmente molti autonomi avrebbe potuto smettere difare il nero per sorreggersi sotto il peso di un sistema fiscaleesagerato e sentirsi risollevati, non ricattabili da alcuno. Con il combinato progetto O.S.G.I. e senza moneta contante ed unsistema fiscale rivisitato, coloro che vogliono fare impresa,autonomi o professionisti, possono anche evitare di dover pagaredelle contribuzioni obbligatorie allorché non incassano asufficienza per far fronte al sistema pensionistico e assistenziale,

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senza diventare così debitori nei confronti del sistema stesso purnon avendo incassato alcunché. Oggi è così per gli autonomi edimprenditori, invece di essere almeno lodati per provarci a nonessere di eccessivo carico allo Stato e investendo del proprio, se lecose non vanno bene si diventa subito debitori, non solo deinormali fornitori, ma anche del sistema contributivo, anche quellopersonale, che pretende comunque quel che non puoi dare.Un piccolo inciso, probabilmente non si è capito molto di quelloche il nostro Alessandro intendeva per il progetto O.S.G.I. e pernon farlo passare da farneticante chiariamo con poche parolecosa può essere questo progetto che apparentemente sembra unasemplice proposta di un social-comunismo ma che è tutt'altro everrà meglio chiarito, almeno lo spero, più avanti.Il progetto O.S.G.I. altro non è che la risposta tecnica al problemadell'occupazione che si presenta ormai in ogni Stato. E' unaproposta che parte dal presupposto che i sistemi sociali propostifino ad ora ed utilizzati come assoluti, capitalismo o liberalismo olibero mercato, come diavolo volete chiamarlo, da un lato e il co-munismo dall'altro, non funzionano, perché non possono funziona-re se adottati singolarmente in forma di sistema unico ed assoluto. Quindi l'alternativa, cioè l'adozione del Programma O.S.G.I.,determina che ogni stato percorra contemporaneamente la suastrada economico finanziaria su due binari, in maniera tale che ilpercorso del sistema di libero mercato possa essere espressionepura del suo concetto, e quindi senza interferenza e con un contri-buto di sostegno che verrà direttamente dal mondo dell'impresaovvero dalla totale, radicale revisione del sistema bancario e dellastessa cultura di motivazione sociale della sua esistenza. Lo Stato stesso invece si occuperà in maniera programmatica allagaranzia occupazionale e reddito sociale della popolazioneaffinché gli esuberi occupazionali provenienti dal “libero mercato”per qualsiasi numero, risultino assorbiti totalmente, non dalle casseintegrazioni etc, bensì dalla struttura produttiva aziendale di Stato.Questa risulterà operativa per una produttività corrispondente alconsumo interno degli occupati, che funzionerà in maniera stabile e

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costante nel minimo operativo anche quando la disoccupazionesarà a livelli minimi, funzionando da polmone operativo fisso digaranzia all'occupazione ed al “welfare generale“. I cittadini congaranzia di lavoro in entrambi i circuiti potranno scegliere in ognimomento in quale circuito stare. Nei momenti in cui non c'èpossibilità di scelta il disoccupato entrerà immediatamente, congrande dignità professionale, pari alle proprie capacità, nel grandesistema produttivo O.S.G.I.. Con il progetto O.S.G.I. evidentemente c'è necessità anche dellariforma del sistema bancario con cui sarà garantita la lealtà dellostesso al sistema economico nazionale. Con tale riforma lebanche sceglieranno una propria ed unica specializzazione diattività, affinché non si determinino più, con doppi ruoli, situazionidi irrazionalità nella finanza ed una interferenza letale nellaeconomia. Le banche si legheranno a filo doppio al territorio incui attingono liquidità e saranno obbligate a restituire li, a titolo diprestiti e finanziamenti, una parte di tale raccolta di danaro nonchépartecipare, con una speciale formula di compartecipazione, anchecon una certa responsabile dinamica, alle scelte delle imprese a cuifaranno prestito.

Capitolo 4 Alessandro / Mi fido di te

Non era stato un amore a prima vista quello di Alessandro per ilmovimento, ma una disincantata diffidenza iniziale, poi unrilassamento di neutralità, necessario per non avere barriere createsidalle precedenti esperienze e rapporti con altri gruppi, e poi e unlento crescendo, senza emozioni forti specifiche, salvo quellafinale, cioè la sua decisione di aderire al movimento. Quello si fu un periodo breve ma intenso di passione, una lotta tral'amore per ciò in cui si crede e la preservazione di uno stato disofferente, sterile, libertà da impegni morali che gli avrebbepermesso di entrare dove capita, turandosi il naso, per portare luia casa il pane, ….. come si era ripromesso sin da bambino, il giornoin cui lesse negli occhi del padre tanta amarezza e tanto orgoglio di

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un pescato molto mal venduto mentre lasciava sul tavolino, a suamadre, poche decine di migliaia di lire necessarie a malapena asfamare la famiglia. Giungendo a Roma , per frequentare l'università entrò in contattocon dei coetanei che, nella necessità come lui di dare campo alleproprie velleità di democrazia, ormai assente nel paese, nascosta damilioni di pieghe di corruzione, avevano provato ad entrare infrequentazione con ambienti della politica già rappresentati inparlamento e che non rappresentassero l'esaltazione del fascismo.L'esperienza era stata sconvolgente. Di politica con la “P”maiuscola non se parlava, solo attivismo fine a se stesso, per fareproseliti, attività di sezione e sempre pronti a scattare per operaresu ordine di questo e quel parlamentare, una vita da pecoronianonimi che nessuno dall'alto ringraziava, ma solo i capi sezione, ipiccoli e limitati leader, di piccoli gruppi di dieci, quindici persone.Piccoli leader anonimi, si, inutili, mai nessun gesto o pensiero suquel che si stava facendo, se era giusto o meno, se si poteva far dimeglio. Nulla a che vedere con la politica, poche esperienze cheduravano il tempo di accertarsi da chi e cosa si era circondati chegià finivano.Alessandro si avvicinò anche ad un movimento che in poco temporaccolse molti voti alle elezioni politiche nazionali, e ci sperò chefosse quella la sua casa definitiva, ma pur apprezzando l'ardore e ildisinteresse di molti partecipanti, le buone battaglie in difesa dellademocrazia interna al parlamento, purtroppo aveva due difetti checui lui non poteva accettare, aveva dei leader assoluti e questileader non avevano la benché minima, concreta, reale, idea di comedare un futuro economico ad una Nazione intera. Alessandro non amava le chiacchiere da bar e le argomentazioniche venivano proposte non erano articolate tra di essi e ciascunaproposta era fine a se stessa. Lui voleva un progetto vero, con una filosofia ben chiara, untutt'uno per risolvere “in toto” tutti i problemi del Paese, quindirinunciò a quella proposta politica a cui avevano aderito tanti braviragazzi e la considerò come una opzione alternativa per dichiarare

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la sua protesta alla classe politica operativa con i sistemi di sempre,ma sapeva che tanto oltre non si poteva andare e che tutto ciòsarebbe finito allorché i suoi leader fossero scomparsi dalla scenapolitica .Non si aspettava che sulla sua strada incontrasse Seme di,qualcuno glielo raccontò solo come una utopia, di un qualcosa chec'era ma nella concretezza dei fatti e della politica non c'era e nongli dette peso. Ma la teoria della negazione del leader come figurafissa, della negatività di tale figura, in una epoca dove tutti cercanoun leader lo affascinò, soprattutto perché tale scelta imponeva lanecessità di programmi e ciò corrispondeva non più ad un gruppodi potere ma ad un gruppo che proponeva una nuova storia. Lasciòcomunque che la cosa gli scivolasse addosso, era comunque delusoin generale da tutti,....basta con i partiti. Poco tempo dopo lavicinanza al suo amico......Mario (si, quello che con lui, nel gazebo,sta raccogliendo firme) lo riportò sull'argomento Seme di...............Mario gliene parlava quasi come un qualcosa da tener di conto,preziosa e nascosta, che sarebbe esplosa tutta insieme. Una interpretazione tutta personale quella di Mario, che noncorrispondeva a quel che Andrea aveva in mente, aspirando aqualcosa con una crescita graduale, che avesse dato tempo ad unaffinamento della organizzazione seppur già impostata totalmentenello statuto. Aspirava proprio a quel che era Semedi che Marionon riusciva a comunicare. Certo è inevitabile che un progetto delgenere abbia un inizio faticoso, ma quando parte poi non si ferma,non può fermarsi. Tutti vogliono salire su una macchina esistente,su un treno già perfettamente in corsa, delle “start up” piace ilnome ma i coraggiosi sono pochi, tutti vogliono valutare l'interessein relazione ai profitti già fatti, salire su carri già vincitori.......... E Andrea non voleva quella gente, voleva gente che collaborasse acreare il futuro per gli altri e non prenderne i frutti come razziatori,che salgono sul carro per depredarlo.Alessandro approfondì e preferì dare una adesione “conparavento”, cioè segreta per tutti, un'opportunità data dallasegreteria generale per far partecipare alle discussioni tutti coloro

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che volevano intervenire con l'uso di una mail creataappositamente.

Utilizzando questo sistema si consentiva a chiunque di non esserericonoscibile, permettendogli così di dare tutto il contributo diidee e pareri, ma ovviamente senza avere diritto al votodecisionale, fin quando si fosse mantenuto l'anonimato. Poiqualora ci si convincesse del giusto passo, sarebbe avvenutal'ufficiale adesione al movimento, che iniziava con la richiestad'iscrizione senza diritto al voto, per ottenerlo successivamente,dalla “la commissione alle iscrizioni”, una volta accertato conqualità della partecipazione, che il richiedente operava solo perservizio, senza secondi fini di potere e quindi senza tentare dicreare “correnti” interne. Il contributo di Andrea era dato in ordine a tutte le problematicheche passavano dalla sezione di futura appartenenza e il suocontributo intellettuale raggiungeva la sezione con un codiceautorizzato dalla segreteria generale Con questo sistema Alessandro iniziò il suo rapporto con Semedi,nella massima serenità e senza preoccupazione di aggregarsi emetterci di nuovo la faccia a sostegno di qualcuno per esserne poiimmediatamente deluso, di non dover dar ennesime spiegazioni diapprocci al tentativo di un contributo alla democrazia subito finitomale e deludente.Il suo nome in codice, cioè la sua mail, era fiocina1@.... …..,dalla sua passione da ragazzino di prendere i pesci con la semplicefiocina, senza fucile, in una sorta di sfida ad armi pari contro ipesci e per i quali gli stessi pesci, abitanti fissi di punti specifici loconsideravano più un compagno di giochi che non un predatorevistee le sue limitatissime prede, cioè qualche “polpetto”. I suoi interventi in segretezza che passavano alla sezione di SemediRoma15 durarono per pochi mesi perché ben presto prese atto chegli argomenti trattati nella sezione erano di politica che interessavaeffettivamente la qualità di vita dei cittadini di Roma, e che ledecisioni su argomenti di livello nazionale, seppur l'input alla

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discussione veniva o dalla segreteria nazionale o dalla segreteriagenerale, non piovevano dall'alto, anzi erano appassionanti e irisultati mai scontati e soprattutto non portavano mai ad unbeneficio specifico per qualcuno se non alla comunità. Almenoquesto si capiva nella volontà.Si decise quindi ad iscriversi normalmente al movimento e lacommissione che decideva sulla iscrizione non avendo benchéminima traccia che “fiocina1@...” fosse lui lo accolse inizialmentecome previsto dal regolamento con la partecipazione senza dirittoal voto per poi concederlo solo due mesi dopo, tant'era la passioneche trasudava dai suoi interventi e la limpidezza del desiderio difare servizio . Alessandro in quei pochi mesi aveva superato, senza alcunasofferenza che il fondatore fosse manifestamente cattolico e checiò non avesse costituito un ostacolo all'accoglimento nelmovimento di persone di ogni razza e religione e atei come luisenza nessuna differenza. Ciò gli aveva dato ancor di più sensodi internazionalità del pensiero e del progetto di Semedi, che tantosi distaccava da quella “paesanità” di pensiero che riscontrava intanti, anche persone culturalmente preparate, che però, nellaconcretezza applicativa, non riuscivano ad emettere un pensieroche andasse oltre il suo spazio personale oppure oltre gli interessidi ricerca di voti elettorali personali, motivo per cui le Nazionisprofondavano preda di una sorta di infantilismo concettuale e dinaturale corruzione. Ecco come Alessandro era giunto nel gazebo nella ricerca difirmatari per una proposta di legge che avrebbe stravolto l'Italia enon solo.

Alessandro, assorto in quei pensieri stimolati dall'incontro conAndrea, montava come un vulcano pronto ad esplodere e riusciva acalmarsi e rendersi operativo e razionale solo per la concretezza diquelle proposte che gli alimentavano la speranza di uscire fuori daquella situazione sociale disperata, proposte peraltro provenientida persone in cui era palpabile il disinteresse al potere personale,

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e con cui poteva confrontarsi in qualsiasi momento,.Dopo una settimana circa Andrea rispose alla mail di Alessandroindicando a suo parere i punti critici che il progetto sulla immigra-zione doveva affrontare.

Capitolo 6 Gli ospiti senza invito …......come sistemarli

Alessandro, altezza media, fisico atletico, capelli ondulati neri,lucenti naturali, viso dolce nei lineamenti ma decisamente maschili,era nato a Lampedusa, da padre pescatore lampedusano da moltegenerazioni provenienti dall'agrigentino e madre anch'essalampedusana di discendenza tunisina. Era rimasto sull'isola finoalla terza media, poi per tutto il periodo del Liceo Scientificosvernava a Licata. Li aveva avuto tutte le sue esperienze adole-scenziali, lì, come diceva lui, si era “fatto fidanzato” con Maria concui poi si era sposato dopo l'ottenimento della laurea presa a Roma.A Lampedusa, fin quando non si laureò, però passava gran partedell'estate e le feste di Natale. Faceva parte di una associazione divolontari che si occupavano anche della prima accoglienza diimmigrati clandestini che raggiungevano Lampedusa. Ne aveva visti di disperati vivi, e anche tanti morti annegati e nonpochi tirati su nelle reti a strascico dei pescherecci.Pochissimi di questi che aveva assistito a Lampedusa li avevaincrociati per le strade di Roma, non pensava che tra tanti visiincrociati poi li avrebbe distinti con tanta certezza.

Questi rari incontri di sguardi non erano in circostanze dipiacevole constatazione, qualcuno incrociato in una comunella conaltri immigrati che non faceva pensare a nulla buono, altri sdraiatiper terra in una specie di accattonaggio. Si, ne incontravaveramente pochi ma era certo che la loro condizione era sempretroppo ai margini della società, senza nomi, senza documenti,sfruttati o che sfruttavano i loro connazionali.

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Alessandro aveva anche pianto per la loro condizione, gli capitavanel segreto della sua stanza, dopo recuperi tragici, non voleva chegli altri lo scambiassero per una “fimmina”. Al buio aveva vissuto le loro decisioni di partire, la necessità diallontanarsi da minacce di morte, l'esasperazione di non poterneanche aver diritto di parlare con i “padroni” delle tribù, dellecittà, gente come loro, che di anno in anno si avvicendava apossedere la miseria degli altri. L'insonnia di quei giorni loobbligava a vivere la violenza subita dalle donne, dalle ragazzegiovanissime, nei propri paesi, in quegli interminabili viaggi in cuisi è totalmente a nudo nella dignità e nelle necessità. Riviveval'arroganza, l'immoralità di chi li sfruttava. di chi li dovevatrasportare da un luogo ad un altro e ogni volta alzava il prezzo e lacattiveria nel trattarli.Tali immagini, proprio quelle dei morti gli si sovrapponevano aquelle viste nei documentari delle stragi dei campi di sterminionazisti visti alla TV. Perché si sovrapponevano, si chiedeva. Quando li incontrava a Roma però aveva anche un che di invidiaper loro, loro potevano allungare la mano per chiedere qualchemoneta, lui non poteva farlo, lui poteva solo che andare a giro esorridere educatamente a fronte di inevitabili, sconsolati no dirisposta alla sua domanda "avete bisogno di una persona?? …...perqualsiasi cosa vi serva ! "Aveva un alloggio solo grazie al fatto che sua moglie era badante diun uomo molto anziano e provvedeva a tutto per lui. La famiglia diquesti, avendo conosciuto Alessandro, avevano accondiscesoaffinché i coniugi potessero vivere nella casa perché il vecchio nonrimanesse mai da solo. Ma di certo non era quel che voleva, nonaveva studiato biologia con tanta passione per fare il vice badante.Per rimanere aggiornato nei suoi studi, riusciva a procurarsi rivistescientifiche presso l'università, ma aveva capito che la speranza dientrare in una azienda e fare ricerca, il suo sogno, era troppo labile,ora si sarebbe accontentato di qualsiasi lavoro che gli avrebbe datodignità di uno stipendio giustamente guadagnato. Poi questo progetto di Seme di, come uno scoglio affiorante in

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pieno oceano, una nuova società, dignità assoluta per tutti, almenoper coloro che la pretendevano, il lavoro sognato da sempreconcretezza di un nuovo mondo, si in quel gazebo ci stavavolentieri e rientrare a casa ora che stava gratuitamente nel gazebonon gli era mortificante.Il suo sguardo verso l'immigrazione, ora che gli sembrava che tuttodipendesse dal suo impegno, era diventato visione di concretezza,umanità e razionalità, quello serviva, quasi tutto ciò che emergevada quel contesto era un problema, le persone che morivanoinutilmente, gli immigrati che venivano messi in strada in preda diloro stessi, delle proprie esigenze, preda delle esigenze delladelinquenza organizzata, cittadini italiani anziani barricati nelleproprie case per paura continua di furti e aggressioni, baraccopolidi immigrati, commercianti esasperati da venditori abusivi,parcheggiatori abusivi prepotenti, danaro che sarebbe uscito da unostato in piena crisi economica, politici idioti che avevano creatotutto questo.Gli emigranti non erano nemici ma di certo la situazione nonpoteva continuare e da biologo sapeva che ogni frazione diuniverso si regge in un equilibrio che deve necessariamente esistereaffinché tutti coloro che sono dentro un sistema abbiano indefinitiva solo una collocazione positiva per l'intero sistema, chepossono sussistere delle situazioni di irrazionalità d'ordine ma innumeri limitati e con dei fattori di autolimitazioni sempre attivi. Ora il fenomeno immigrazione non era più contenuto in se stesso,tutto ciò che veniva in contatto con esso degenerava, come unbuco nero che si muove e inghiotte pianeti e stelle ferme e stabilidove Dio le aveva volute. Tutto doveva rientrare sotto controllo per evitare che saltasse larazionalità di una società italiana già in precarie condizioni, questoera il pensiero di Alessandro, il condottiero risolutore dellaimmigrazione clandestina. Così gli piaceva auto definirsi ironica-mente quando ritornava con i piedi per terra, dopo i suoi voli difantastica concretezza . Per prendere spunti di riferimento sull'argomento inquadrava

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l'abbinamento logico mentale tra l'immigrato clandestino el'immagine del Sud Italia, della raccolta dei pomodori, delle olive,dell'uva, di una produzione agricola tenuta sotto scacco dalladelinquenza organizzata che attraverso la fornitura di mano d'operaclandestina ed il controllo del mercato, con pagamenti al nero,stava attuando una strategia di mantenere volutamente in stato disopravvivenza le aziende agricole, sul gradino finale delfallimento, della morte dell'azienda. Una strategia per poterlespremere al massimo proprio come un venditore di droga neiconfronti del drogato allo stadio massimo della necessità e che semuore non porta più incasso. L'interruzione della fornitura della mano d'opera clandestina daparte delle organizzazioni malavitose comporterebbe anchel'interruzione di tutte le operazioni di pagamento al nero. Toltaquella manovalanza inserire l'obbligo di vendita della produzioneagricola attraverso aste pubbliche, con prezzi di base minimi digaranzia per un certo numero programmato di aziendegarantirebbe, oltre il decoro di un minimo giusto profitto, anche laprovenienza e percorso ovvero quel che si intende per “tracciabilitàdel prodotto”. Questo corrisponderebbe ad annullare il velenoso monopolio diacquisto dai campi per tutto il comparto agroalimentare e laliberazione dalla morsa della delinquenza organizzata.L'agricoltura, l'agricoltore, sono un bene della società, da essitraiamo il nostro mangiare quotidiano, non possiamo abbandonarlinelle mani degli aguzzini come se non avessimo niente a spartirecon essa e con loro. Intervenire a loro favore è un dovere anche inun paese liberista, capitalista, o come cavolo lo vogliamo chiamare. E che dire di spaccio di droghe, sfruttamento della prostituzione,commercio abusivo, lavoratori abusivi in tutti i settori dovenecessitano braccia, rapinatori e stupratori, un popolo senza identitàche basta svolti l'angolo non puoi più rintracciarlo, tutti fantasmi incarne ed ossa, senza identità liberi di consumare qualsiasi cosa edi spostarsi ovunque, senza problemi, difficilmente correlabili adaltre situazioni di reato.

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Un involontario e inconsapevole esercito, che si va ad insediare inuna società già corrotta nella carne e nell'anima, un esercito chestava per far naufragare lo Stato.

Iniziò quindi a inquadrare il problema, per determinare i propripunti di riferimento essenziali, per non smarrire la visualenell'inevitabile nebbia che si sarebbe determinata per i miscugli diproposte di dettaglio che affiancano un progetto importante,soprattutto quando si cerca la condivisione. Aveva imparato a confrontarsi con i problemi e distinguerne lavera radice, che è sempre ben nascosta da fatti scatenantiscambiati per essa e quelli stessi fatti necessitava cercare. Organizzò la sua personale indagine sul problema immigrazionecon due percorsi opposti, l'uno per dare senso o meno al rimanerenel proprio luogo di nascita, il secondo per la ricerca dei motivi chedeterminavano la necessità dell'immigrazione.Nella prima valutazione determinò in definitiva che per unindividuo restare nel proprio luogo di nascita corrisponde ad unanecessità organizzativa del pianeta affinché non ci siano eccessi diconcentrazione di abitanti e che quindi tutti abbiano spaziosufficiente per le proprie necessità. Tali necessità vanno dallaattività di sostentamento per finire con quelle relative alla propriaspiritualità, e forse, dopo un colloquio telefonico con Andrea, amotivo che l'uomo con la sua presenza sparsa ovunque sul pianetadebba prendersene cura. Il diverso colore della pelle dell'uomo èmotivo della necessità universale dell'uomo di essere presenzastabile di una precisa latitudine . In risposta alla necessità di emigrare non andò invece oltrel'ovvietà, cioè di una discreta percentuale di persone che voglionoelevarsi economicamente in maniera importante, come si dice“tentare la fortuna”, ma la maggior parte di fuggire dal proprioterritorio per più motivi, dal sostentamento alimentare al tirarsifuori da genocidi che interessavano sia conflitti tra singole tribù ol'intera Nazione e ciò riconduceva inesorabilmente all'incapacità,alla volontà dei governanti di dare al popolo ciò di cui ha bisogno.

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Alessandro si pose poi il problema delle attività che risolvonol'immigrazione ovvero per soccorso e gestione e quelle a tempoindeterminato; per risolvere il problema alla radice e questa inpratica doveva corrispondere a dotare tutte le Nazioni di un sistemaelettorale con riferimento diretto a programmi ancor prima che apersone, proprio come quello proposto da Semedi..., ovvero cheindividuasse degli insiemi di politici strettamente legati ad unpreciso programma di intervento sociale proposto per migliorarele condizioni di democrazia e la qualità di vita del popolo .La proposta che ha in testa Alessandro è senza ipocrisie, di unragazzo buono, ma non di uno sprovveduto, cioè non lasciare nullaalla speranza di buona volontà e all'autodisciplina di quanti giàcoinvolti nel governo delle nazioni interessate dal fenomeno......Questo non voleva dire non considerare che non esistessero deigoverni, ma non metterli in condizioni di manomettere lo svolgi-mento di libera decisione e partecipazione popolare ad un eventograndioso che poteva invertire un andamento di lenta agoniasociale ovvero in cui la popolazione stessa, non i rappresentanti,decideva se andare verso una reale democrazia o meno. Il prezzo da pagare nello scegliere di essere aiutati sarebbe statol'accettare di essere monitorati costantemente affinché il percorsoverso la reale democrazia viaggiasse sui giusti binari.Allorché ciò non fosse avvenuto, ovvero che la diretta volontàpopolare generale si fosse rivelata disinteressata ad un tentativo didarsi una forma di democrazia non vi sarebbero stati immotivatiaiuti economici, e nessun diritto di governi eletti almeno conformule di minima democrazia a presenziare nei tavoli decisionaliinternazionali.Questa doveva essere la linea degli Stati impegnati a dare il lorocontributo alla integrazione degli immigrati, mentre ai privati,ovviamente, non sarebbero stati impediti gesti umanitari.

E poi l'altro sogno, l'altro progetto di Alessandro, cioè la creazione

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di piccoli Stati indipendenti per cittadini, per famiglie, che noncredendo nelle scelte governative di perenne scontro tra etnie, fedireligiose diverse etc , che scelgono di dare esempio di convivenzapacifica internazionale, inter-religiosa, inter-etnica. Questo sarebbestato il seme più importante su cui puntare per ridurre al minimol'odio delle future generazioni delle diverse etnie, delle popolazioniin continuo conflitto tra i confini di territori perennemente sottoguerra civile. Per questi cittadini della pace ci sarà necessità direperire grandi aree a confine dei propri Paesi, acquisire terreni peragricoltura, per la creazione di fabbriche etc quindi per la creazionedi nuove società, inizialmente di assetto sociale comunitario fino ache non si determinino le condizioni per la realizzazione dieconomie a doppio binario parallelo, proprio come quelle proposteda Semedi... . Per coloro invece che desiderano comunque lasciare i loro Stati,mettere centinaia, migliaia di chilometri di distanza dai Paesi diorigine, per ambire a vita nuova, di integrarsi in società edeconomie diverse, Alessandro pensò di risolvere la questioneindividuando ulteriori nuove aree, organizzarli per una autonomiaeconomica, essere operativi, vivi. Queste aree di sosta attiva per le persone o le famiglie in attesa dientrare nella Nazione desiderata non appena vi fossero le giustecondizioni occupazionali per accedervi in piena legalità,a tempoindeterminato. Questo avrebbe reso l'attesa della definitivadestinazione vivendo e lavorando tranquillamente, senza rischi diavvicinarsi, per necessità, ad attività illegali.Una ulteriore attività che Alessandro ritenne dovesse subentrare,per la razionalizzazione della risoluzione del problema, è ladotazione di un sistema di programmazione mondialedell'immigrazione, a tutto campo e con scambi di immigrati perqualsiasi Stato occidentale o in via sviluppo che sia. Ciò avrebbefavorito la programmazione della qualifica occupazionale deigiovani.Ritenne indispensabile anche che ogni Stato aderente all'interoprogramma di organizzazione mondiale dell'immigrazione si

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predisponesse per l'avvio di un sistema di riconoscimento per tutti,un archivio di DNA prelevato alla nascita, che avrebbe facilitato ilriconoscimento, l'esatta provenienza di una persona. Il problema della garanzia che nessuno utilizzi il DNA per scopiimmorali sarebbe stato risolto affidando il prelievo e lo sviluppodella mappatura e la gestione del riconoscimento, del confronto, adun solo soggetto istituzionale mondiale, che oltre questa attivitàpotrebbe risultare una risorsa immensa in campo medicointernazionale.

Dato sfogo a tante ipotesi e tanti ragionamenti, inevitabilmenteAlessandro si rese conto che la soluzione del problemaimmigrazione, ovvero trasformare un problema in una risorsa,prevedeva un grande impegno da parte di tutti, tutti avrebberodovuto fare un passo indietro, soprattutto gli Stati nazionali,dovevano darsi un assetto democratico ovvero libere elezioni, egli amanti del potere di certo non avrebbero facilitato una realeemancipazione del popolo.

Capitolo 7 Il grande progetto di intervento sul fenomeno immigrazione ma ancor di più di democratizzazione internazionale

La proposta doveva quindi partire da un organismo super partes,tipo ONU o qualcosa di simile, magari un nuovo organismointernazionale. La creazione di tale struttura era l'equivalente diuna revisione degli assetti politici mondiali.Alessandro parlò di questa cosa con qualche amico che già si eraimpegnato nel progetto Semedi, che a sua volta cercò dicondividerlo con altri, e via via così, a mezzo internet, tanto chetutti gli iscritti a Semedi, e non solo, erano informati del problema esul fatto che qualcuno aveva iniziato a lavorarci con impegno .Nelle Parrocchie gruppi di amici, pur non interessati all' attività

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politica paesana spicciola, cioè quella del dire una cosa perintenderne un'altra o del muoversi essenzialmente per ricavarnequalcosa di personale, si appassionarono a questa sfida, e nontanto per la ricerca di soluzione, comunque campo di pochi arditiavventurieri del pragmatismo, ma soprattutto perché l'interesseall'argomento costringeva a comprendere anche la radice del pro-blema da affrontare e questo sì che era analisi allo stato puro diuna sezione della politica, e ancor di più di sé stessi. Come poteva non interessare la comprensione di quanto quelproblema fosse il grande riflesso della realtà in cui viviamo, dellenostre debolezze e del nostro disinteresse a ciò che ci è cosìquotidianamente vicino, della serenità e delle aspettative degli altri.Alessandro si rese disponibile alla raccolta del lavoro che sarebbestato svolto dagli altri ed alla responsabilità di riportare ad Andrea ipunti, le idee e le valutazioni che la maggioranza aveva ritenutoimportante.Tutti accettarono la proposta della sez. 15 di Roma di utilizzare loschema di lavoro contenuto nello statuto di Semedi ... , ovvero fareil punto ogni piccolo passo e procedere a votazioni sulle decisionidi percorso. Ciò al fine di determinare tutto il progetto in 10“tappe”al massimo, di lì presumibilmente messo ufficialmente avotazione all'interno del movimento . Così deciso iniziarono a lavorare.Per primo decisero circa la qualità del lavoro cioè la formulazionedi una proposta organica, non abbozzata, ma qualcosa a cuiqualche tecnico giurista, esperto di diritto internazionale, ci sipotesse aggrappare per stendere definitivamente il testo dellaproposta .Il punto chiave per raggiungere il risultato si rivelò immediatamen-te. Necessitava determinare il soggetto che avrebbe dovutofungere da propositore del progetto e gestore di una enormequantità di situazioni difficili in continuo evolversi, dato che sullaTerra di guerre civili ce ne sono molte, inizialmente molto cruentee sotto i riflettori dei media, ma che permangono attive anche permolti decenni e sempre impegnative per i mediatori pur se non se

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ne sente parlare più. L'Africa è decisamente impegnativa in tal senso .Si dovette prendere unanime coscienza che non ci sarebbe statoaiuto intellettuale ed organizzativo dai governi delle Nazioni.Un progetto a lunga scadenza difficilmente è intrapreso esoprattutto seguito da una classe politica che punta essenzialmentesul consenso elettorale con piccole iniziative, mai veramenteimportanti. Questo per parte degli Stati che subiscono l'immigrazioneclandestina, ma poi c'era l'altro problema, ovvero le situazioni dimalessere degli Stati dove si origina il flusso dell'immigrazioneclandestina, l'uno contro l'altro per centinaia di motivi.La creazione, o peggio, l'imposizione di corridoi di rispetto oterritori autonomi di grandi dimensioni, a confine ed a formarecuscinetto tra Stati, sarebbero considerati come un' invasione delproprio territorio nazionale da parte delle Nazioni, impegnate nelprogetto.Necessitava qualcuno “super partes”, qualcuno inattaccabile, chenon fosse espressione di potere economico, a cui stavano a cuore lesorti dell'umanità. Le organizzazioni internazionali e intergovernative seppur indisponibilità di discrete risorse finanziare, nel complesso della loroattività erano risultate fallimentari, non erano in grado di incideresui flussi e sul problema a motivo dell'incapacità di intervenire allaradice del problema. Inoltre soffrivano delle necessità variabili deisingoli governi e degli accordi intergovernativi, a volte di dubbiamoralità, che influivano sull'attività delle stesse organizzazione. Non era possibile operare in tali condizioni, il fenomeno è didimensioni troppo estese per essere affrontato con attività confuse esporadiche.Necessitava un' organizzazione robusta, libera e autorevole, che sa-pesse cosa fare dall'inizio alla fine, collaborativa con i governi maindipendente da essi. Del resto si consideri che le esigenzedell'immigrato o di chi deve accoglierlo sono sempre semplici erazionali, mentre le scelte dei governi spesso non lo sono e questo

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non rende facile il rapporto tra le organizzazioni umanitarie e igoverni nazionali . Certo, uscire dall'ambito della politica era indispensabile, mal'alternativa quale era , ….. possibile che il progetto fosse destinatoa morire prima di iniziare? Come superare questo scoglio afflisseper un po il lampedusano .Da un paesino del Friuli un settantenne inventore inviò una mail adAlessandro . Nel suo paese Semedi non era ancora organizzato con una sezione,ma lui si era attivato comunque seguendo le iniziative delmovimento. La mail diceva così : Io sentirei il Papa, imusulmani moderati e le religioni che hanno un minimo diorganizzazione; loro, tutti insieme, rappresentano di certo lavolontà di preservare l'umanità. Alessandro inoltrò ai partecipanti quel semplice messaggio disalvataggio dell'inventore che fu accolto di buon grado da quasitutti.Il progetto doveva avere un nome ed in onore della prima pietramessa chiesero proprio all'inventore di dargli un nome e lui nontardò a dare risposta, “ Terra ospitale”, così si sarebbe chiamato ilprogetto.Il punto successivo fu stabilire dove trovare il danaro per lenecessità del progetto . Di soldi ce ne sarebbero voluti molti, difficile stabilire da subitoquanto e ciò avrebbe certo reso difficili gli stanziamenti di Stati edi importanti società o fondazioni. Si decise di soprassedere e riunire gli sforzi sull'adesioneall'organizzazione e sulla rappresentanza ufficiale che avrebbeportato avanti il progetto. Raggiunto un buon livello di adesione e con buono statutodell'organizzazione, per dimostrare la concretezza del progetto, isoldi sarebbero stati concessi molto più facilmente .

L'idea di mettere la prima pietra al progetto iniziando dallacollaborazione con la Chiesa cristiana cattolica nella persona del

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Papa, non ebbe ostacolo alcuno. All'incontro con il Papa, vi andarono in tre, Alessandro, unaragazza di Roma e un altro ragazzo di Firenze che si era mostratomolto attivo.

Capitolo 8 Incontro con il Papa

L'incontro con il Papa fu immediato per l'intervento di un vescovoe soprattutto per la curiosità del Papa che voleva capire meglio diun progetto appena accennato, voleva vederli in faccia, per capirequanto fossero concreti.L'incontro avvenne nello studio privato del Pontefice.Alessandro, nel bel mezzo della sua evoluzione verso la fede, im-barazzatissimo su come si saluta un Pontefice, si “impapocchiò”con mani e testa, tanto da far sorridere il pontefice. A proprio agioinvece la ragazza, baciò l'anello papale. L'altro, non credente,invece porse la mano e con la testa accennò un rafforzativo dirispetto.Sedutisi, il pontefice con un sorriso che a loro parve di tempoinfinito, squadrò delicatamente gli occhi dei ragazzi.<<Ragazzi, ditemi chi siete! >>Andrea << Santo Padre, vorremmo provare ad elaborare unprogramma per.....>>Il Papa lo interruppe << No, vorrei sapere voi chi siete, altrimentiai mie collaboratori cosa dirò? Che non so con chi ho parlato?>> lesua era la voce affettuosa, del padre che incontra dei figli che nonsapeva di avere. Ciascuno di loro abbozzò strampalatamente econfusamente della propria vita e al termine Alessandro riprovò aripartire con il motivo del loro incontro, ma il papa lo fermo dinuovo e chiese << Ora mi dovete dire cosa rappresentate uniti .>>La ragazza che aveva la lingua più sciolta dei tre spiegò di Semedi,

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e del progetto universale e vi riuscì perfettamente in un paio diminuti.Il papa assentiva alle parole della ragazza in un silenzio protettivodel padre che constata con orgoglio quel che ha insegnato ad unfiglio senza usare parole. Finita quell'esposizione il pontefice rimase assente per un attimoquasi nella necessità di tirare immediatamente delle conclusioni dirapporto futuro, tanto era coinvolto da quei figli e guardandoAlessandro gli disse << Parlami del progetto.>>Andrea si era preparato quasi a memoria il discorso espositivo <<Santo Padre, vorremmo provare ad elaborare un programma perrisolvere il problema dell'immigrazione clandestina.... e di tutte leconseguenze che seguono il fenomeno, a partire dallo sfruttamentodei trasportatori di questi poveracci, agli aguzzini che trovano aiconfini di ogni stato, alla morte di tanti di loro lungo il percorso,allo sfruttamento che sono soggetti quando raggiungono la lorometa e non ultimo i grossi problemi che inevitabilmente si creanonella società a motivo che non hanno lavoro e devono trovarsi damangiare con ogni mezzo e quante altre cose di cui lei è aconoscenza meglio di noi .

Questo progetto, a nostro vedere, per realizzarsi, andando a toccareogni parte del mondo, cioè da dove inizia fin dove termina ilfenomeno, ha necessità di essere gestito da qualcuno esterno alpotere politico ed ai governativi delle singole Nazioni. Chi presenta e si assume responsabilità ufficiale del progettodovrebbe essere un organismo rappresentativo della volontà ditutte quelle fedi religiose che hanno un atteggiamento didisponibilità verso il prossimo. Quindi rappresentative di tutte adesclusione ovviamente di rami integralisti. Prima di iniziare unpercorso progettuale impegnativo, vorremmo sapere se la ChiesaCattolica è disponibile ad una gestione congiunta di questo progettoin accordo con le altre fedi, diciamo moderate, in special modo conl'Islam moderato?>>

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Il Papa con il volto serio << Ditemi, è previsto un controllo daparte della Chiesa già in fase di progetto? Cioè avete bisogno diindicazioni, non so?>><<No, -rispose il fiorentino- al momento vorremmo sapere solo sepossono esserci reali premesse per un impegno, gravoso per tutti,poi nel caso in cui darà la Sua benedizione, andremo a verificarel'intenzione degli altri. Il buon esito, per quanto sarà difficileottenerlo, dipende dal sostegno e l'impegno palese di tutte le fedi,altrimenti non ci sono le premesse per cui anche i governi sirendano disponibili alla collaborazione..>> << Capisco -rispose sereno il Papa-, …..potrei dirvi di attendere,….che vi darò la risposta fra quindici giorni, da vecchio sapienteche prende tempo per approfondire con i miei collaboratori........masarebbero due settimane in più di morti e violenze di troppo, coseche il mio spirito di ragazzo non me lo permette. Andate avantisubito con le altre fedi, chiedeteci tutto quel che serve, tutto quellodi cui avete bisogno, che la nostra organizzazione può fornirvi el'esperienza che può darvi, ma andate avanti da soli, sono certo chelo Spirito Santo vi consiglierà sempre per il meglio affinchéarriviate alla meta nel momento giusto.Quello che state cercando di fare mi emoziona, e consideratemicome se fossi sempre con voi, anzi datemi il numero telefonico diuno di voi che voglio chiamarvi direttamente così potrete dire a mequel che serve. Questo progetto è molto importane, difficilissimo,ma è meraviglioso che proviate a realizzarlo.Credo che sia giusto che parliate voi direttamente con le altreistituzioni religiose, così eviteranno di mettersi sulla difensiva,…..è meglio che ad un incontro aperto siamo tutti allo stessolivello. Però approfittate delle nostre informazioni, degli interlocutori e gliindirizzi giusti. La Chiesa ha una storia lunga secoli e di amiciziecoltivate per portare l'amore per il prossimo ovunque, anche se permezzo di altre fedi, diverse da quella cattolica. Potrete così parlare direttamente con i primi responsabili delleorganizzazioni religiose, senza perdere tempo. >>

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Con lo sguardo i ragazzi fecero cenno ad Alessandro di dare ilproprio numero, lo scrisse sul retro di un biglietto da visita di unnegozio di elettrodomestici in cui aveva fatto acquisti, e scrisse“Alessandro di Semedi ...” e lo porse al Papa con un accenno dispalle, l'equivalente di ...”questo ho”.Il Papa gli sorrise un' altra alzata di spalle fu l'equivalente risposta…. “neanch'io ho biglietti da visita”.Il Papa rimase per un attimo con il biglietto in mano leggendolo ,poi chiese <<Da chi nasce questo progetto. ….Alessandro .>><<Dal fondatore di Semedi..., -si fermò un istante e preso da unainaspettata doverosa necessità di informare – …. Santità…. Devesapere, che il giorno prima che iniziasse il Conclave della suaelezione, il fondatore scrisse una mail al segretario personale delcardinale Scola, dato che a Milano gli avevano negato il contattocon il Cardinale e gli scrisse …... “Eminenza faccia in modo chesia direttamente lo Spirito Santo a decidere su chi dovrà essere ilprossimo Pontefice”......... e a quanto pare il risultato è stato proprioquello. >> La mail di Andrea al cardinale Scola alla quale si riferivaAlessandro in realtà era molto più articolata ma il succo senzadubbio era quello. Il Santo Padre non disse una parola, ma una lacrima scivolò lungoil suo faccione. Da quell'angelo, con sembianze di un moro lampedusano, avevaavuto un'altra conferma della natura del suo incarico. La suabenedizione silenziosa avvolse i ragazzi che stavano uscendo dallastanza. Alessandro sulla porta si girò ed il Papa in risposta con lemani gli fece il verso, tipo stare al telefono, per confermagli checi sarebbe stata la sua chiamata . Passati appena due giorni da quell'incontro la segreteria del Papachiese la mail ad Alessandro sulla quale ricevette immediatamentenomi, indirizzi e telefoni delle altre organizzazioni religiose.Successivamente, mentre il fissare un incontro con il Papa erarisultato semplice e per altro con un risultato molto proficuo,considerando che in un'ora di colloquio si era impegnata una

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organizzazione di milioni di persone, per quanto riguardava ilcontatto con le altre istituzioni religiose, invece per i nostri amicidiventava complicato sia per motivi di lingua che per sedi lontanedall'Italia . Lasciarono quindi il compito di contattare la Chiesa ortodossa, i iprotestanti, gli anglicani, a persone preparate che nel frattempoavevano aderito a Semedi e che vivevano nei Paesi dove taliistituzioni avevano la sede organizzativa e di rappresentanza. Unavolta incontrati i referenti, anche con esse si raggiunse velocementeil risultato sperato cioè l'impegno delle stesse ad aderire ad unprogetto ben strutturato condizionandolo ad un impegnoeconomico limitato alle proprie disponibilità, che tutti fossero allapari nella decisioni operative, di poter uscire dall'organizzazione,dal progetto, in qualsiasi momento, senza strascichi, e l'impegno ditutti ad astenersi da opera di indottrinamento nei confronti degliemigranti.Con l'Islam moderato la proposta, non trovò ostacoli ma da partedei responsabili ci fu necessità di valutare la cosa con molta calma.Ammisero che un programma per l'immigrazione fosse più chenecessario ma anche che il loro ruolo si faceva particolarmentedelicato, in quanto una cooperazione inter-religiosa, effettiva esostanziale, che entrava negli Stati, rappresentava un' esperienzaeccezionale, e anche se al momento quel tavolo di dialogorappresentava solo un anticipo di progetto per loro, solo il fatto chese ne parlasse, rappresentava qualcosa di più di un parlare, ed iltirarsi indietro successivamente non rientrava nella loro cultura.In realtà sul piatto vi era la sicura diffidenza di molti, ma nessunovoleva rimanere immobile, disimpegnato, senza meriti futuri.In realtà, nei paesi in cui l'Islam moderato aveva coinvolto l'interapopolazione in un atteggiamento progressista e di accoglienza neiconfronti degli occidentali e della loro cultura, era aumentato ilgrado di qualità di vita e la tradizione dell'Islam era risultata dieffetto benevolmente frenante e di salvaguardia di valori ditradizione in opposizione ad alcune culture di importazionefacili a degenerare e mettere in crisi interi sistemi sociali.

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La modernità dell'Islam moderato rappresentava un confrontopositivo a paragone dei paesi dove l'integralismo islamicoraccoglieva la maggior parte dei consensi ed in cui il degrado,corruzione e povertà risultavano a livelli elevatissimi.La necessità dei moderati era quindi di evitare di trovarsi in palesescontro culturale che avrebbe radicalizzato le posizioni rendendovano l'enorme lavoro già fatto per ammorbidire l'integralismo.Convennero quindi che una forma di collaborazionismo in questoprogetto doveva esserci, l'Islam moderato avrebbe partecipatovolentieri al progetto sulla immigrazione ma le modalità leavrebbero decise successivamente, cioè subentrando concretamentenel progetto già più delineato nei dettagli. Quindi sostanzialmente l'Islam moderato aveva già aderito alprogetto avendo accertato peraltro che molti islamici moderatiavevano aderito al progetto del movimento Semedi... in cuil'appartenenza di fede non entrava in contrasto con il progetto chestava alla base del movimento cioè l'impegno di attività politica edecisionale finalizzata, con garanzia assoluta, al servizio dellasocietà.Il progetto assorbì circa 3 anni del lavoro dei partecipanti, perl'approvazione del Movimento Semedi e l'approvazione congiuntadi tutte le organizzazioni religiose che in effetti risultò puro attoformale avendo vissuto le stesse a stretto contatto con glielaboratori del progetto.Per la cronaca, ….. in seguito, quando il progetto assunse deiconnotati molto più precisi, l'Islam chiese ed ottenneimmediatamente di partecipare in veste di osservatore con dirittodi parola nelle assemblee del massimo organo consultivo edesecutivo dell'organizzazione “Terra ospitale”, nonché in ogniassemblea di qualsiasi livello dove fossero presenti per diritto, leistituzioni religiose, nonché il diritto a mutare in qualsiasimomento tale diritto in partecipazione ordinaria e quindi condisponibilità di voto. Altrettanto tempo fu necessario per far approvare singolarmente idettagli del progetto che interessavano direttamente i singoli stati .

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Dopo la fine del romanzo, come ultimo argomento trattato, c'èun ulteriore approfondimento del progetto“Terra Ospitale”riguardante la soluzione del problema dell'immigrazione nonautorizzata e clandestina.

Capitolo 9 Il naufragio

Lasciato Alessandro al gazebo, Andrea si diresse verso la sua auto,lasciò Roma per la sua abitazione di Porto Santo Stefano.Ad accoglierlo, instancabile, da un po' di tempo, la gattina rossache per salutare e richiamare attenzione sulla sua presenza davaspesso prove di agilità salendo su per un palo della linea telefonicain legno, oppure affilando le unghie su un piccolo tronchetto dellafelicità piantato in un vaso. Era sempre pronta a reclamare cibo perla sua insaziabile fame, anche probabile conseguenza dei suoiprimi anni di vita selvatica allorché il mangiare giornaliero nonera così scontato . Le brevi e moderate effusioni e leccatine sulle caviglie e suipolpacci date dalla gattina erano il corrispettivo affettuoso incambio dei bocconcini che puntualmente gli forniva, e dell'aiutodato da Andrea a recuperare i suoi piccoli neonati allorché siinfilavano in buchi irraggiungibili per la gattina.Andrea si compiaceva della libertà “intellettuale” che la gattadimostrava in risposta alla sua eccessiva confidenza ,“punzecchiandolo” con la zampa come un pugile, ma senza tirarfuori le unghie.Quel giorno si era già fatto buio e dopo aver sistemato le sue cose,si mise alla finestra e ritornò con la memoria ad un mese prima, alsusseguirsi di sirene che giungevano dalla discesa del Valle, adecine, appena mezz'ora dopo aver letto, sullo scorrevole dellenews della tv, dell'innocuo guasto capitato alla nave da crociera

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Concordia, nei pressi dell'Isola del Giglio, da cui, a detta di quellavelina, non ne era derivato alcun problema per le persone a bordo,si segnalavano solo operazioni di trasbordo.Allora gli sembrò eccessivo tutto quello strombazzare di sirene, dimezzi di ogni tipo dei Vigili del Fuoco, considerato che ipasseggeri sarebbero solo dovuti scendere a terra accompagnati conle scialuppe.Pensava che l'inconveniente fosse avvenuto a largo dell'Isola delGiglio e senza avere idea della grandezza della nave, immaginò chela nave sarebbe stata affiancata da qualche rimorchiatore perriportarla a Civitavecchia dove non più di quindici giorni prima neaveva viste un paio, da lontano, attraccate al molo . A dire il vero aveva anche tentato di andare sotto una di quelle persentire che sensazione che si prova a stare sotto una nave cosìgrande, ma sua moglie aveva desistito a quella lunga passeggiata erimandò l'evento ad altra prossima occasione. Gli era sfuggita la partenza da Civitavecchia di quella nave e nonaveva collegato la Concordia al breve viaggio che il suo amicoMaurizio avrebbe dovuto fare su una imprecisata nave da crociera.Quella sera, prima di addormentarsi, aveva avuto più di un pensieroper Maurizio, era in attesa di una sua telefonata, ed era preoccupatoper lui, ma nessun nesso con la Concordia .In quella notte, oltre alle sirene degli automezzi impegnati neisoccorsi, sentì passare sopra casa sua anche diversi elicotteri manon immaginava che all'indomani ci sarebbe stata tantaconfusione nel porto . La mattina successiva la televisione trasmetteva ininterrottamentenotizie del naufragio e questa volta non gli sfuggì della partenzadella nave da Civitavecchia e neanche il nesso con Maurizio.Davanti l'attracco dei traghetti di linea per l'isola del Giglio, laProtezione Civile aveva allestito una grande tenda mentre nelfrattempo iniziavano a giungere i passeggeri della Concordia.Pensava di vederli scocciati, per una vacanza interrotta, non certocon le coperte e teli termici addosso e senza bagagli e con i voltisconvolti dalla paura.

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Alla TV si iniziava a parlare di qualche morto e valutò cheprobabilmente la prima informazione, sentita la notte prima, fosseben lontana dalla realtà dei fatti.Scese in ufficio e da lì sul porto, distante appena qualche centinaiadi metri. C'erano transenne, tanti camper delle televisioni, tantigiornalisti che parlavano davanti alla propria telecamera, tantaordinata confusione, non faceva certo per lui, e poi tutto quel chegli serviva di sapere lo avrebbe sentito dalla TV o su internet erientrò in ufficio.Mezz'ora dopo il telefono squillò, dall'altro capo una voce chedistingueva conoscere ma non capì immediatamente a chiappartenesse , era allarmata :<<Pronto, ... Andrea ? >><<Si, mi scusi … chi è ?>><<Sono Cristina, la moglie di Maurizio,..... mi scusi di certo sacosa è successo all'Isola del Giglio. Ho sentito in televisione cheportano tutti i passeggeri lì a Porto Santo Stefano. Non riesco acomunicare con Maurizio che si era imbarcato a Civitavecchia...ma non so su quale nave. Per caso si è messo in contatto conlei ...Io non riesco a parlarci …..il telefonino risulta semprespento .>>Mi scusi Cristina, non l'avevo riconosciuta, è un po' che non lasentivo, qui c'è confusione, magari non è su quella nave …. ma nonsi preoccupi, sono arrivati solamente duecento passeggeri e non misono interessato oltre, però stia tranquilla sembra che non sia ungrave avvenimento, probabilmente i morti di cui parlano sonopersone che si sono lasciati prendere dal panico ed avranno avutoun infarto. Con tutte quelle persone può capitare, ma Andrea tral'altro è un buon nuotatore,.... non si preoccupi sarà qui fra pococon i prossimi traghetti, …...io intanto vado giù ad accertarmi suquanti sono arrivati sulla terraferma e poi le saprò dire qualcosa.Stia tranquilla,.... la richiamerò a questo numero..... va bene ?….....Mi scusi ma perché è così sicura che sia salito proprio sullaConcordia? Potrebbe essere salito su altra nave!>>Cristina non rispose all'ultima domanda << Non mi muovo di casa,

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aspetto che Maurizio mi chiami. >>Andrea, dopo pochi minuti era già nella tenda della ProtezioneCivile a spulciare l'elenco dei nominativi delle persone che eranosbarcate a Porto S. Stefano e Maurizio non era tra questi primiarrivati. Si trattenne un'ora ancora sul porto e tampinò un suoamico che stava facendo quel servizio per la Protezione Civile, manulla, Maurizio non era tra gli altri cinquecento e ritornò in ufficioper comunicarlo a Cristina. La concitazione iniziale di Cristina, siera trasformata in pianto, lacrime silenziose, appena percepibili altelefono, che Andrea non cercò di interrompere comprendendo chequel pianto, per lei, rappresentava la propria calda tana necessariaal suo auto conforto. Quell'amore di Cristina per Mauriziotraspirava così forte che Andrea era certo che un tale amoresarebbe potuto diventare un grande cuscino d'aria con occhi grandi,che tra un po' sarebbe decollato da solo, come un tappeto volante,alla ricerca di Maurizio e trovatolo immediatamente gli si sarebbeposato delicatamente sotto, fasciandolo amorevolmente e loavrebbe portato da lei.Cristina, divagava tra realtà dei fatti ed il racconto dei suoimomenti di vita quotidiana con Maurizio, le loro cose semplici.Andrea l'ascoltava in silenzio interrompendola solo per risponderealle domande di lei, poi interrompeva delicatamente il monologodi Cristina per andare giù al porto per accertarsi dei nuovi arrivi.Così per un più volte finché Cristina non chiamò più al telefonoma si presentò alla porta del suo ufficio per attendere il maritosulla banchina. Andrea era sempre con lei e andava e veniva daquella tenda, neanche il suo amico Lorenzo che si trovavasull'Isola riusciva a saper qualcosa di Maurizio.<<Mi scusi Andrea ma.......>><<Diamoci del tu. >><<Va bene, …..sapevi niente di questo viaggio? Vi sentivate tutti igiorni e da quel che ho capito anche se non vi conoscete datantissimo tempo, credo che Maurizio la consideri come il suomigliore amico.>>Andrea indugia a rispondere per una forma di pudicizia per la

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probabile futura intromissione nel loro rapporto. Cristina continua <<A dire il vero mi disse che sarebbe andato aNapoli, ma l'ho saputo per caso, da una persona che lo cercavastamattina presto, al telefono. Voleva sapere se si era imbarcatosulla Costa Concordia a Civitavecchia; quando ho cercato di capiremeglio ha abbassato.>><<Si sapevo che si doveva imbarcare per una giornata su una navein partenza da Civitavecchia, ma neanche lui sapeva su quale,...non ha detto nulla per non farti preoccupare. …. Diciamo cheaveva un appuntamento al buio.......che aveva a che fare con quelleproposte di legge che stiamo portando avanti. Quella persona cheha chiamato non si è presentata? Il numero di telefono?>><<No, niente, il numero era riservato. …..Che vuol dire al buio?>>chiese perplessa Cristina.<< Che non sapeva chi avrebbe incontrato, come e soprattutto cosagli avrebbero detto o meglio, cosa chiedevano in cambio visto chegià sapevamo che parlavano di contributo a questo nostroimpegno........ Siamo sicuri che sia salito su quella nave?>><<Ho paura di si. …Ma tu lo hai lasciato andare, non gli hai dettoche poteva essere pericoloso?>><< Non c'è motivo di pericoli, se volevano fargli del male glielo loavrebbero potuto fare in ogni luogo, di certo non chiamandolo suuna nave di lusso. Probabilmente volevano solo far bella figura epresentarsi al meglio. Ma Maurizio sai com'è, se c'è qualcosaall'orizzonte e non capisce bene di che si tratta, gli va incontro.….Era giusto sapere cosa, a nostra insaputa, bolliva intorno alnostro lavoro. Allora hai cercato a casa? Un biglietto, unaprenotazione ...per avere un riferimento e chiamare qualcuno…chene so..., magari prima di partire se qualcuno avesse dato altreindicazioni? >><<Si, ho cercato ma non ho trovato nulla.>> rispose pacatamenteCristina. <<Comunque stai tranquilla se è salito su quella nave, vedrai chetra un po' spunta fuori. Mi sembra di aver capito che mancanoancora un migliaio di persone da portare qui. Entro qualche ora lo

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potrai finalmente picchiare,...... aveva i suoi buoni motivi per nondirti nulla, ...semplicemente ti adora. >>Andrea la guardò in viso per confermarsi di quelle ultime paroleappena timidamente sussurrate con spontaneità. Cristina è moltobella, dai tratti delicati, ma non appariscente, senza un minimo ditrucco e con una pelle candida e idratata naturalmente, dolcissima edi una voce calda e delicata. Maurizio oltre lei aveva spazio soloper cose che esaltassero la sua spiritualità, non gli necessitavanient'altro .Aspettarono insieme tutti gli arrivi dei passeggerisbarcati dalla Concordia, ma Maurizio non era tra loro.

Cristina il giorno successivo fu autorizzata ad andare al Giglioattesa da Lorenzo , amico di Andrea, che provvedette discretamentealle sue necessità di vitto e alloggio senza che lei neanche se neaccorgesse.Nel frattempo i dati ufficiali di quell'incidente risultavano che lanave passeggeri di 290 metri di lunghezza si era praticamenteincagliata, e quasi tutta sommersa, cioè quasi tutta affondata apochi metri dal porto dell'Isola del Giglio, con un lunghissimosquarcio sullo scafo visibile sulla parte emersa su una fiancata, eappoggiata sul fondo con la paratia della nave opposta a quellainteressata dello squarcio. L'incidente era avvenuto di buio versole 20,45 per evidente errore umano del comando della nave, chevolutamente si era accostato troppo alla costa, entrando incollisione con uno scoglio.Cristina rimase sull'isola per tutti i successivi quindici giorni, ma diMaurizio, che peraltro non risultava tra l'elenco dei passeggeri,non se ne seppe nulla e quindi, suo malgrado, dovette rientrare aRoma considerato peraltro che nel frattempo, solo nei primi duegiorni dall'accaduto, furono trovate vive solo tre persone deitrentatré scomparsi ed i tempi per far riemergere la nave eranoancora ignoti, ma di certo sarebbero passati molti mesi.

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Capitolo 10 Andrea e Maurizio

Andrea aveva conosciuto Maurizio proprio a Porto S. Stefano, dueanni prima, entrambi frequentavano giornalmente la Chiesa per lamessa della mattina.Fu questa frequentazione e la reciproca innata curiosità, proiettataal positivo, che aveva portato per primo Andrea a spingerlo adapprofondire quella semplice conoscenza a vista . Maurizio forbito nel parlare, di cultura classica, molto ampia, eaggiornatissimo su ogni aspetto culturale e di vita politica, mentreAndrea diversamente possedeva un vocabolario di pochi terminil'indispensabile per quel che gli necessitava, cultura di autodidattain tutto, ancora più curioso di Maurizio, ma soprattutto sempre allaricerca di una soluzione e di una spiegazione per tutto, a qualunquescienza appartenesse il quesito, pieno di slancio e supportato dallasicurezza di poter arrivare ovunque confidando nell'aiuto di Dio. A proposito di curiosità e alla spinta verso la conoscenza diAndrea, quando aveva circa 7/8 anni scambiò per realtà un filmvisto in televisione in cui in talune scene si annunziava con imegafoni che di lì a poco ci sarebbe stata la fine del mondo e chetutti sarebbero morti. Chiese alla mamma, ai suoi amici, come ciòsarebbe accaduto ma senza avere alcuna risposta. Il giornosuccessivo iniziò a soffiare un vento fortissimo di grecale cheformava tantissimi mulinelli di polvere che spazzavano tutto ilpiazzale non pavimentato, dove sostavano normalmente i circhiequestri. Altrettanto violente, e quasi senza interruzione, erano lefolate di vento cariche di polvere rossa proveniente da tutte ledirezioni con destinazione finale in quel piazzale. Andrea passòtre giorni sui gradini esterni del palazzo di via S. Andrea chefronteggiava per intero il piazzale, da cui aveva ampia veduta dimetà paese e metà porto. Stette lì fino a che non cessò quel ventoafoso e polveroso, in attesa di quell'evento straordinario, cioè lafine del mondo, dimenticandosi da subito della paura di morire perquanto era preso dalla curiosità di vedere come sarebbe avvenutae di certo iniziata da una di quelle nuvole di terra . Finito il vento se

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ne tornò a casa deluso per quella curiosità non esaudita ma anchefelice per la sua famiglia, e per Angelo e Armandino checonsiderava in assoluto i suoi veri amici. Maurizio di fiducia sulle sue capacità di cambiare il mondo neaveva avute, ma da ragazzo, ora da uomo maturo non ne aveva più,ma non aveva perso l'ardore per la giustizia e la disponibilità allasperanza, e questo per lui era comunque fonte di energia da elargirein ogni buona occasione semmai si fosse presentata. Non eracatalogabile per appartenenza sociale, frequentava in formaristretta anche alcune persone a cui teneva, seppur molto ricchema niente feste mondane, pubbliche o private che fossero,partecipava solo se non ne poteva fare a meno; lo infastidiva laprostituzione intellettuale e l'arroganza di certi, troppi, ambienti,anche quelli meno esclusivi. Aveva contatti anche con quei politici che pur risentendo delpiacere per il potere, avevano comunque lasciato spazio alladignità, alla prevalenza delle esigenze primarie della società sugliinteressi privati; di quei pochissimi soggetti lui si fidava e loro sifidavano di lui quando avevano necessità di chiarezza, diriferimenti saldi o per tastare il polso delle situazioni da un'otticarealistica ed onesta. Maurizio provvedeva a queste loro esigenze disponendo dialtrettante amicizie che lui curava non solo per il compito socialeche si era dato, ma soprattutto perché amava coloro che erano vivi,veri e senza margini di ipocrisie e talmente speciali da riconoscerliimmediatamente, a pelle. Li chiamava “sentinelle messe da Dio ” atutela della Sapienza, anche se molti di questi ultimi nonconsideravano il proprio essere come grazia di Dio, ma Mauriziosapeva con certezza che era la qualità dei loro frutti quel checontava, anche di più delle loro innocenti presunzioni.Andrea, per Maurizio, era uno di questi amici speciali, e per di piùconsapevole del motivo del suo essere e soprattutto di avere sceltodi viverlo totalmente. Si frequentavano da un paio di anni d'estate, quando Mauriziopassava quei pochi giorni in vacanza nella sua piccola casa nel

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centro storico di Porto S. Stefano e approfittava quasi ogni giorno,dopo la messa, per passare una mezz'oretta nell'ufficio di Andreaper il puntuale caffè forte che Andrea faceva con la moka. I loroargomenti preferiti del primo periodo di conoscenza, prima dicondividere il progetto politico “Semedi ...”erano soprattutto sutemi di fede e di politica e talvolta sul genere umano e, anche senon parlavano di se stessi, la loro sincerità nell'affrontare lequestioni rivelava molto di più di quello che sarebbero stati ingrado di rappresentare normalmente ciascuno di sé. Nel frequentare Andrea, il suo studio di geometra, senzadipendenti, tanto meno praticanti, ebbe da prima l'impressione cheAndrea fosse un po' matto, ma sicuramente un simpatico idealista,ma successivamente si rese conto che era anche altro; di certo diun idealismo che tutti avrebbero considerato da matti, ma a lui fusubito ben chiaro che Andrea aveva preso un “treno “di cui lui solosapeva che viaggiasse e su cui solo lui poteva salire alla stazione dipartenza. Andrea non sopportava i rapporti di amicizia incerta e non avevanecessità di aspettare più di tanto a correlarsi intimamente con glialtri, nel bene e nel male, e questo voleva dire mettersi e mettere anudo gli altri, a questo i più non sarebbero mai stati pronti. …Maurizio, invece era pronto per una simile amicizia, probabilmen-te per la forte fede di entrambi miscelata con altrettanto profondosenso di libertà interiore che li rendeva totalmente adulti percogliere subito i frutti di una profonda amicizia. Il primo passo per quella futura amicizia lo aveva fatto Andrea,incuriosito all'inizio dalla voce, alta nei toni e comunque moltomaschile di Maurizio, nei pochi canti di ogni messa, poi vicini dipanca per qualche altra occasione di messa, fino alla presentazionefuori della Chiesa fino all'invito a prendere un caffè nello studio diAndrea.Andrea cinquantacinque anni, calvo, robusto, a guardarlo in visonon li porta bene i suoi anni ma fisicamente l'energia non glimanca; Maurizio di una decina di anni più giovane, viso piacente,leggermente più alto della media, brizzolato, naturalmente atletico.

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Il 1° caffè di Maurizio ed AndreaAndrea, porgendogli il caffè << E' molto che frequenta SantoStefano?>>Maurizio << Praticamente da sempre, fin da ragazzino, mia nonnaaveva una casa nel centro storico, in via del Forte, ci passavoalmeno il mese di luglio, poi per un periodo abbastanza lungo nonsono più venuto. Vengo più spesso da qualche anno, da quando hoereditato quella casa. >>Andrea << Fino a tre mesi fa non l'avevo mai vista. >> Maurizio <<Bene come vede la chiesa aiuta a conoscersi >>rispose sorridendo Andrea accorcia subito le distanze, come solito fare naturalmente<< Ci diamo del tu ? >>Maurizio <<Perfetto. Ho visto sulla porta il cognome Iacona , è uncognome meridionale vero, sei nato qui?>>Andrea <<No a Licata, in Sicilia, ma qui praticamente ci sono dasempre, il tempo di fare i miei primi passi sulla neve del Molise, ...Pescocostanzo, Civita Campomarano, poi Montenero di Bisaccia, esiamo “sbarcati” qui, e qui ci siamo fermati. Mio padre è mortoche aveva appena ripreso il suo posto di segretario comunale inMolise e noi non abbiamo fatto per tempo a seguirlo. Tu sei diRoma da più generazioni ? >>Maurizio << Io sono nato a Roma, come i miei , ma tutti i nonnivenivano da Udine.>>Andrea <<AH! Ho fatto il militare ad Udine. Ho un bel ricordodella città, lì ho imparato ad apprezzare la pizza. Spesso me neandavo in giro da solo, gente cordiale ….. e qualche rientro un po'più allegro quando mi incastravano in contese di bar tra tocai emerlot. Ero alla Cavarzerani sulla via per Cividale, nel 74,artiglieria da campagna, specializzato al tiro. >>Maurizio sorridendo << Li non si scherza con quella competizione.... Mi pare di capire che all'epoca non facessi proprio ilchierichetto.>> Andrea <<Non incominciamo, non mi dire che a te non ti è mai

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capitato di dover prendere una decisione marziale,..... tocai omerlot ???.......... No proprio no, da giovane non l'ho mai fatto ilchierichetto – sorrise - e ormai sono grandicello per iniziar aservir messa, sono un pasticcione e mi distraggo facilmente,….....no servire messa meglio di no !>>Maurizio<<Avrai qualche altro compito in parrocchia? Nella mia,mi occupo di immigrati in difficoltà e li aiutiamo a cercare unletto.... un pasto ….in attesa che rimedino da soli qualcosa persopravvivere.>>Andrea <<Non faccio vita di parrocchia come si intende,.... sonoun “cane sciolto”. >> sorrisero entrambi.Maurizio<<Come mai, hai problemi a stare con gli altriparrocchiani? >> incalzò Maurizio.Andrea <<No, anzi, li adoro, ma mi faccio bastare di vederli allamessa, e ognuno di loro, quelli che ti siedono vicino per abitudine,anche se ci si scambia solo qualche parola, sono diventati come unapiccola famiglia a cui tengo. molto. Quando qualcuno di loromanca per un po' di giorni mi metto in allarme e credo che questoeffetto lo faccia anche agli altri, almeno ho questa sensazione.>> Andrea si lascia andare, ha piacere di parlare un po' di sé stesso<< La messa mi appaga e il tempo non mi basta mai . Quando quelche fai ti piace, ti assorbe completamente, e lo senti anche comeservizio agli altri, ti senti comunque di far parte della parrocchia,anche se gli altri non sanno che compito stai svolgendo,....-mesto, consolandosi -..... e a volte non lo so neanche io>> Maurizio<<Non è che hai problemi con i preti ? >> replicoincuriosito.Andrea << No, assolutamente, ma di sicuro non do per scontatol'autorevolezza della divisa fuori dei sacramenti. Ormai mi èsubentrato come difetto di procedere quasi sempre da autodidatta,lo faccio anche in fatto di fede e mi capita di avere la sensazioneche qualche “addetto ai lavori” non sia sempre sulla strada giusta>> quest'ultima frase la dice con una punta di rammarico.Maurizio con scherzosa serietà ed una confidenza da vecchiaamicizia<< Andrea, tu mi nascondi qualcosa >> , .

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Andrea << No, no, ho solo il rammarico di vedere migliaia dicristiani con tanta voglia di giustizia e anche capacità personaliper farla, che sono disattivati, come brace sotto la cenere, chenessuno ha intenzione di farne sentire il calore . Vedo un grossoimpegno di tutti alla visibilità di manifestazioni di tutti i tipi, maun disimpegno assoluto in politica …..... che poi è il punto dipartenza per poter fare il bene del prossimo, ….non sei d'accordo ?>>Maurizio candidamente vuol prenderlo un po in giro << Ci sonoalcuni gruppi che fanno riferimento alla cristianità nella politica,dovrebbero bastare, potresti impegnarti con loro !>>Andrea <<Ma tu ha mai visto davvero qualcuno di quelli che harealmente accennato al servizio politico per il prossimo? No … no,presentarsi con il simbolo della croce non basta e tutti lo hannocapito,... è solo uno specchietto per sempliciotti, che peraltro nonce ne sono più. >>Maurizio incalza <<Secondo te di questo immobilismo ci sonoresponsabilità della Chiesa? >> Andrea << Senti, io le altre Chiese Cristiane non so come simuovono, seguo quella nostra e ti dirò che il problema non ladovrebbe toccare per niente,...... il problema è dei singoli cristianiche sembra abbiano bisogno di guide per tutto, mentre dovrebberosapere benissimo da soli il da farsi E non parlo ovviamente diquelli che sono per mestiere in politica, sparsi in tutti i partiti e chesbandierano più o meno la loro appartenenza alla fede per darsiun tono, una identità, ….per supplire a progetti sociali che nonportano con sé...... Mi riferisco alla gente comune che potrebbefare, che potrebbe agire ….... perché ha anche una buona testa,...ma si tirano indietro e aspettano che qualcuno gli dia l'ordine o ilpermesso a impegnarsi per quel che sanno già da soli essere il lorocompito proprio in virtù di essere cristiani e delle doti che hanno.Una cosa è certa, che in questo momento anche se non tutti sono ingrado di tirar fuori la ricetta per una soluzione alla crisi economicae della società in generale, almeno un buon punto di partenzapotrebbe essere quello di ridurre al minimo la corruzione e questo è

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alla portata di tutti coloro che lo vogliono e questo dovrebbebastare per avere i cristiani veri in prima linea.>>Maurizio << Tu personalmente stai facendo qualcosa, con chi tisei impegnato, a chi appoggi, magari a livello locale? >>Andrea <<Appoggiare ?… e chi ? Non credo nell'impegnopolitico che aspira a fermarsi volutamente ai confini del paesello; iproblemi sociali nascono dalla gestione in alto e l'idea diriferimento deve guardare, ...almeno guardare,... più in là dellapropria città. Purtroppo incomincio ad invecchiare, ad essereesigente, e non essendo interessato al potere personale vedodifficile trovare un gruppo omogeneo che mi dia l'impressione dimuoversi per servizio e che abbia insieme a questo anche lacapacità progettuale per stravolgere questo sistema della politicatroppo superficiale, troppo corrotto. >> Maurizio << Quindi sei rimasto a guardare? >>Andrea <<Ah no, ci dedico un sacco di tempo che tolgo al lavoro,e vedrai che qualche giorno mia moglie si presenterà conl'avvocato per il divorzio. No, scherzo, ancora riesce asopportarmi. …. A dire il vero ho fondato un movimento, diciamoun partito e spero che pian piano questo riesca ad entrare nellatesta della gente come punto di riferimento per fare servizio, e cisto provando in tutti i modi per farlo conoscere, ma ti assicuro cheè dura. La gente adatta per rinnovare la moralità del mondo dellapolitica appena sente la parola “politica” gli viene da vomitare, equelli che invece vanno in cerca continuamente di partiti nuovi,dove imbucarsi, per fare gli affari loro invece, al contrario, nonvoglio io che entrino e quindi ho fatto uno statuto blindato, cosìche per loro , entrare in questo partito sarebbe solo tempo perso.Come si dice a Roma ….. “qui non c'è trippa pe gatti”.Maurizio<< Ma che programma ha questo partito? >> chiese contanta curiosità Nel frattempo bussarono alla porta per un appuntamento cheAndrea aveva e quindi dovettero interrompere, si scambiarono lemail e Andrea inviò il testo della comunicazione su cui aveva tantolavorato, affinché colpisse in particolar modo e ravvivasse la

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voglia di coloro che avevano fede , qualunque fede.Maurizio appena ricevutolo, cenò di fretta e si ritirò nel suopiccolo studiolo per leggere quello che da subito etichettò comeuna comunicazione “non omologata” e che lo sorprese più diquanto potesse presumere anche dopo la sorpresa delle le primerighe .

Capitolo 11 Il messaggio ai “giusti”

TESTO DEL MESSAGGIO APERTO predisposto da Andrea

Dicono che per comunicare bisogna essere sintetici; ma quanto losi potrà essere sperando di coinvolgere coloro che non sichiederanno mai, prima ancora di pretenderlo dagli altri, ......."cosa posso fare io stesso/a, per non annegare tutti in questoimmenso oceano di corruzione.”La corruzione è la principale responsabile dell'impossibilità alconcepire, tanto meno realizzare, un nuovo sistema economicosociale, con cui debellare la piaga della disoccupazione, da cuideriva fame e disperazione e ancor peggio debellare ladisponibilità ad essere sfruttati dal delinquere organizzato cioè "dall'azienda” con il maggior fatturato nel mondo e il cui veroprofitto sarà il divorarsi tutto ciò che di buono e bello c'è su questaTerra .Quindi a coloro che sono ancora “vivi” proponiamo questomessaggio, questa preghiera, chiedendogli non tanto se lacondivide, ma di più; " Forse alcuni tratti di questa preghiera tiappartengono?? ” .Per cortesia leggila, ….... e se ami le emozioni forti e sane cheportano ad una meta straordinariamente importante hai trovatoun pezzo della tua strada.

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"Semedi..." ...... speranza dei “giusti”-Mio Signore,non so se chiederti prima perdono o ringraziarti perché ancora micerchi. Nell'ultima marcia della pace a cui ho partecipato, come unmaglio mi hai tormentato l'orecchio dicendomi " si è buono .....manon basta,........ puoi fare meglio, devi fare di più".Le stesse parole non me le hai risparmiate neanche quandoporgevo vestiti e cibo ai bisognosi o dedicando tutto il mio tempolibero, come educatore, alle organizzazioni che si ispirano alla Tuamisericordia .Si, ora capisco perché non mi dai tregua e so dove sonoinadempiente. Allontanando da me la partecipazione alle decisioni sociali , alla"politica", per la mia paura di "sporcarmi", ho delegato ad altriciò che avrei dovuto fare prima di ogni altra cosa. Si, ho placatola mia coscienza aiutando chi aveva bisogno, ma più ne aiutavo epiù aumentavano, quasi a rinfacciare la mia timida, nascosta,omissione.Di anno in anno sono sempre di più i disperati per la "latitanza" ditanti a cui Tu hai affidato il compito di tenere viva la volontà digiustizia, comunque si concretizzasse, e che stoltamente hannodelegato le decisioni a troppe persone disinteressate allademocrazia.Così le nostre marce di pace, i meeting, gli oceanici incontriintitolati all'impegno nellasocietà risultano incontri fine a se stessi, di sterile concretezza, incui si tenta di esaltare figure di futuri sterili leader, dove i tuoisoldati migliori sono preda di comandanti mercenari; occasioni dicori e inni all'amore che non lasciano traccia non appena sispengono le luci sulla festa.

Non mi sbaglio mio Signore, perché se valutiamo come Tu ci hai

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insegnato, ovvero dai frutti delle azioni, della esternata volontà ditanti di servirti, nella politica non c'è segno; di corruzione ce n'ètroppa, di alberi che danno buon frutto non c'è segno. I tuoi operai non hanno piantato i semi buoni nel campo fertile,ma li hanno sparsi inutilmente su terreni aridi, di altri proprietari,non sul Tuo terreno, anche se imbrogliano la gente esponendomarchi che richiamano a Te.I ragazzi che abbiamo educato con amore, che sono il nostroorgoglio, per quanto consapevoli essi stessi del loro ruolo, educatia prendersi cura di questa società, non trovano "case" pulite adattenderli e si disperdono rammaricati con la certezza che liabbiamo ingannati, che il mondo che gli abbiamo proposto nonvale neanche la pena di cercarlo; ora lo ritengono utopia pura . Signore il nostro lavoro di educatori a che è valso ?La confusione di questo vivere ci ha impedito di udirti conchiarezza, talvolta alcune delle nostre guide hanno mancato diconcretezza, dimentiche che eravamo con loro, ma per Te, cosìhanno perso di mira il compito di fortificarci nella fede per esseretuoi soldati, e avendo paura che ci sottraessimo alla loro umanainfluenza, hanno messo sotto la cenere la nostra forza e la nostravolontà di costruire una società nuova.Perdonaci, non avevamo compreso che il detto " aiutati che Dio tiaiuta" vale anche per la partecipazione nel dare dignità al sistemadi governo dei popoli e che Tu non ci vuoi immobili aspettando imiracoli che l'inerzia non merita.Signore, nessuna azione ti sfugge, nessun pensiero è caduto primache Tu lo abbia pesato, nessuna parola è svanita nell'aria primache Tu la traducessi al reale significato, e sin da bambini accudiscichi cerca di esser giusto, concedendogli la dignità, ma anche ilsoffrire, per esser liberi e giusti.Raramente ne perdi uno, li aspetti senza limiti di tempo, e quandola Verità gli si presenta chiaramente davanti, si concedonototalmente e Ti servono ; e se il Male vince quasi sempre suquesta Terra loro, anche se pochi, gli impediscono di possederlatutta e, che tutto si perda, che tutto bruci, che i tuoi sudditi

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svaniscano.Puoi Tu non avere un regno sulla Tua Terra ?Può un Regno essere senza sudditi ? senza umanità?I giusti li trovi ovunque, tra gli ebrei, tra i cristiani, tra imussulmani, tra gli induisti tra gli animisti e tra gli atei esoprassiedi alla diversa quantità di verità che ciascun di loroconosce perché un giusto è un giusto e basta, e il tuo regnocomunque sarà custodito da loro, e Tu gli concedi l'opportunità difarlo e li conforti in questa impresa e dai segni di conferma diessere con loro.Signore, certo saranno in molti che per motivare la propriainoperosità ci accuseranno di arroganza, per esserci definiti giusti,ma sbagliano giacché Tu per primo ci hai fatto capire che ungiusto è chi cerca di esserlo in ogni momento, seppur può errare,seppure è un peccatore. D'altronde che significato mai si troverebbe all'esser giusto se siescludessero tutti i peccatori?Tu lo sai che a proprio modo, ciascuno di noi, non ha mai smessodi cercarti per servirti in questa infinita lotta per la giustizia eche l'impegno preso con Te non è frutto solo dell'emozione di unmomento immediatamente sfuggente .Grazie per non averci concesso niente di più di quel che non cisiamo guadagnati, e per averci fermato quando l'ardore ci avrebbefatto partire senza essere pronti. Ma non ci è sfuggito quel Tuo amorevole annuire per ogni giustascelta tra migliaia di bivi incontrati per costruire questa casa sullaroccia , "Semedi ...", che non è certo perfetta come Tu lacostruiresti, ma le sue fondamenta sono solide per sopportarequalsiasi modellamento che venga dai giusti propositi. Affinché si sappia che “Semedi” è dimora solida per chi cerca diessere giusto, ci concedi di conoscere e rivelare per Te, ai popolituoi fedeli, il perché 153 grossi pesci non sfondarono "quella" rete.Ora che " Semedi ..." è una vera casa e strumento reale, pronto peressere usato, favoriscine la conoscenza verso quanti hannointenzione di impedire che questa Terra bruci per la bramosia e la

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disperazione di troppi, affinché sappiano che "Semedi..." è quelche serve per fronteggiare un sistema politico di leader, e loroproseliti, irrimediabilmente infradiciati di superbia e ambizione alpotere, totalmente svuotati di qualsiasi capacità di programmareun buon futuro per questa società, a motivo che non Ti cercano,che non vogliono apprendere la sapienza .Ti chiediamo solo di concederci l'opportunità di proporre unasocietà organizzata in maniera giusta e razionale, non chiediamomiracoli per salvare in un sol colpo la dignità di vita di miliardi dipersone; sappiamo che affinché ciò avvenga c'è un prezzo che tutticoloro che abitano questa Terra devono pagare; sappiamo che talprezzo è la rinuncia del genere umano ad un comportamentoistintivo, tipicamente animalesco, come la bramosia del potere,l'oppressione del prossimo, il trattenere tutto per sé negando alprossimo anche un minimo di dignità.Nostro Signore fa che i giusti, bussino alla porta di "Semedi ... ",almeno per vedere cosa c'è dentro e soprattutto dai un segnaleforte ed inequivocabile durante la lettura di questo messaggio aquanti intendono donarsi per questo impegno nei Tuoi confronti . Fratelli in "Semedi..."

Questa è appena l'introduzione al progetto, solamente il minimo perdirti che c'è veramente qualcosa di nuovo di cui tu, fratello che cicerchi, che cerchiamo, puoi essere elemento vitale e formareinsieme agli altri questa grande famiglia a cui il buon Dio quasicertamente ha dato la sua benedizione: prosegui nella lettura dellaseconda parte della presente, nonché della prima traccia periniziare a confrontarci tutti sul sistema elettorale, e ancora prenderevisione dello specialissimo statuto e sistema organizzativo delmovimento e altro.Siamo certi che non ti mancherà modo per contattare Semedi... chela devi considerare da subito come una vera famiglia con tutti i suoicomponenti sempre allo stesso grado di importanza.Ovviamente siamo all'inizio e c'è necessità di impiantare tutte lesezioni locali sul territorio nazionale, queste saranno aperte da

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persone volenterose che non hanno problemi a mostrare la lorovoglia e concretezza per il riordino della società .Forse potremmo anche sbagliare nel modo di comunicare, ma nonsbagliare tu mettendo "Semedi ... " alla stessa stregua di unaqualunque altra aggregazione politica , piccola o grande che sia,magari scambiandola semplicemente per una di quelle che statentando di fare una battaglia e che raccoglie firme su una specificaproblematica , e poi svanisce come tutte le altre grandi e piccole ,come sempre; "Semedi ... " è l' unica e rimarrà tale a cui realmentefare riferimento in futuro per un grande progetto sociale per unavera, pacifica e interminabile grande battaglia per raggiungere unademocrazia sapiente.Non cerchiamo tutto e subito, non è questa la strada perraggiungere l'obbiettivo di una società migliore, ma cerchiamo unastrada che solo i giusti vogliono e possono percorrere.Semedi... è l'inizio, la strada e l'obbiettivo.e-mail : [email protected]

il messaggio continuaCome avrai certamente compreso è la preghiera di chi è di fede,cristiana, ebraica, mussulmana, induista, animista,.... fede acquisita,fede frequentata e vissuta profondamente e che per moltirappresenta l'inizio per esaudire una speranza.Se sei ateo e credi profondamente nella giustizia sociale, ilmessaggio è anche per te ; e se non sei neanche tra questi, tichiediamo scusa per il disturbo ma ti consigliamo di non perder divista " Semedi...", ti potrà far comodo quando cercherai un'ancoradi salvezza.Siamo un gruppo di persone che vogliono dare una svolta a questasocietà, e abbiamo le idee chiare su come fare, ma ci rendiamoconto che non è semplice passare per quel muro di diffidenza che lagente ha alzato nei confronti di tutti coloro che solo accenninoall'impegno nella "politica".Perdonaci anche perché è improbabile che con una certa chiarezzacerti messaggi possano essere accolti dai media, che come sai

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hanno quasi sempre un "padrone" che di certo non invita chi non èdalla sua parte, ma in migliaia di programmi televisivi non troveraiun briciolo di speranza, di concretezza da confrontare con ciò cheparte da questo messaggio.L'argomento è un po' spinoso e non volendo sbagliare, perdendocila possibilità di dialogo proprio con quelle persone determinate a“rivoluzionare” il mondo della politica per farne solo strumento diservizio per la società, abbiamo scelto una comunicazione a noiconfacente e ben comprensibile a quelli come noi, gettando giùsubito la "maschera" per non creare il minimo dubbio di chi siamo.Qualcuno troverà il messaggio settario; vorremmo che nonesistessero preconcetti per chi propone di fare una democraticarivoluzione, ma ci sono, e allora cerchiamo qualcuno in particolarecon cui parlare la sola e universale lingua di coloro che conosconoe vivono la "Verità" e che hanno già maturato un forte disagio percome si evolve negativamente l'intendimento comune e la qualità divita di questa società.Siamo convinti che dalla giusta interpretazione della preghieraemerga l'universalità del progetto che proponiamo e la luciditàdell'individuazione della causa dei mali di questa società.Solo un piccolo inciso, di massima chiarezza, per quanto molti dinoi siano persone di fede e frequentatori delle nostre chiese,sinagoghe, moschee etc, questo progetto non ha padroni di sortaperché è un progetto affidato a laici intellettualmente liberi, che trai vari motivi di aggregazione trovano importantissimo anche quellodi facilitare l'ecumenismo inter religioso a garanzia della pace nelmondo; i vertici ufficiali delle diverse fedi religiose guardandobenevolmente il progetto internazionale "Semedi... " troverannoriscontri positivi nel rendere più facile l'affermarsi del rispettodelle diverse fedi in ogni angolo della terra."Semi di..." comunque non è proprietà di alcuno, perché è la casadei giusti, e i giusti non hanno padroni terreni, questa è unagaranzia assoluta che hanno gli aderenti al movimento .Perché un messaggio sociale affidato ad una preghiera al Dio ditutte le fedi???

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Perché è nella preghiera che coinvolgiamo tutto ciò a cui realmenteteniamo; le nostre speranze, le nostre mancanze, il nostro impegnofuturo. Quando ci si rivolge a Dio ci si mette a nudo per iniziareuna nuova vita ; per ricominciare a far meglio a partire dall'intimodei nostri pensieri per passare ai fatti.E' in una preghiera che ritroviamo l'essenza delle due vere eduniche ideologie che in realtà ci sono in politica come nella vitaquotidiana , il bene ed il male; dopo, se si è scelto il bene, cisono soltanto problemi da affrontare, ma tutti in realtà benrisolvibili se affrontati con la serenità dei giusti. Affidarci ad una preghiera perché in realtà, ciò che più accomunacoloro che entrano spiritualmente in "Semedi... ", ancor più fortedella giustizia sociale che vogliamo, a cui in realtà pare che pochiambiscono, è la scelta di raggiungere tale giustizia servendo glialtri, che non è precetto di uomini ma di Dio e confidandosoprattutto nella Sapienza che viene solo dall'intima amicizia conLui .La capacità intellettiva, quella di apprendere delle nozioni, è data atanti, così come la capacità oratoria, ma esse sono vane, inutili,anche ridicole e persino pericolose, se non è configurata nellaVerità in cui trova motivo ed ha significato la nostra esistenza cheinizia e finisce in Dio.Un messaggio con una preghiera perché sia un segno diriconoscimento tra chi intende servire questa società per salvarla,senza prenderne per sé neanche un pezzetto e per mantenerlaperché Dio abbia un regno con dei sudditi vivi, forse inconsapevoli,ma vivi, esistenti:Un messaggio con una preghiera che ci distingua da coloro cheusano la politica spinti da altre ragioni siano esse economiche chedi superbia e vana gloria, per i quali poco importa se un' interasocietà andrà in rovina in balia delle infinite mediazioni nelconflitto tra interesse privato e danno sociale.I frutti dell'operatività di questi ultimi sono sotto gli occhi di tutti emolti sono i frutti del male di buonismi ipocriti e lascivi, dettatidalla mancanza di Sapienza necessaria per comprendere ciò che è

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giusto o sbagliato; le scelte che a giusta scadenza di tempodetermineranno buoni o cattivi frutti .Dopo la preghiera che segue, che è anche la preghiera rivolta a chipuò "darsi", c'è a disposizione un reale e concreto progettoassociativo già impiantato "Semedi ...", forte,ben studiato, affinché,proprio lo statuto sia la prima vera forza del progetto; e ci sonoovviamente anche, (alla fine del messaggio), temi e programmisociali sul tavolo da valutare, da stravolgere, magari da cestinare;ma questo lo faremo e lo decideremo tutti insieme, aiutati dalperché e dal come star insieme .Se non sei credente, se non hai Fede, valuta bene se questa "cosa",cioè se "Semedi..." è così distante da te; la Giustizia Socialecorrisponde ad Amore per il Prossimo ed è ciò, anzi l'unica cosa,che può realmente accomunare la gente per un progetto politicointernazionale come lo è appunto "Semedi ..." , questa è l'assolutaverità che può bastare da sola per intervenire stando insieme.Se siete arrivati sin qui, probabilmente siete intenzionati adapprofondire la nostra proposta e vorremmo focalizzare su unaspetto importante che è quello della differenza tra un miracolo el'opportunità che viene offerta con "Semedi... "Il miracolo, quello che molti chiedono per risanare la società daquesta cappa asfissiante di corruzione, delinquere e immoralità , ilmiracolo che sistema tutto come un colpo di bacchetta magica èimpossibile che avvenga. Dio non lo concederà mai perché vuoleun'umanità che decide, che pensa che agisce, che vuole essere;......la vuole a sua immagine, non vuole degli automi.L'opportunità invece, ed è questa di "Semedi ...", è data a chidesidera fortemente mettersi alla prova e fa del suo meglio perutilizzarla , e Dio che è benevolo dà l'opportunità; ci dà qualcosa inpiù che prima non avevamo, uno strumento in più da usare perraggiungere quel che desideriamo; ma quel di più, poi, però, vausato con impegno per ottenere il risultato che desideriamo.Ci si potrà chiedere se"Semedi ..." è veramente la vera opportunità?E' abbastanza facile verificarlo se solo ci si impegni a delineare ladifferenza che passa tra un gruppo di servizio come "Semedi..." e

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gli altri normali raggruppamenti di persone unite dal solo interessecomune al potere; in realtà quest'ultimi sono i raggruppamenti dipersone che, più o meno coscientemente, sono nemiche tra loro edin ogni occasione di poltrona da occupare tale realtà di interessiprivati contrastanti emerge sempre ; .........valutiamo la qualità delloassociazionismo dai frutti che produce al suo interno e nel contestosociale.I frutti fallimentari dei raggruppamenti per il potere li abbiamodavanti agli occhi da sempre.

Come si è giunti a Seme di... ???

Domanda...........Sappiamo che tutte le piaghe della nostra societàconseguono dalla gestione della natura umana dell'Uomo cheproprio per natura opera come predatore cioè prende sempre persé e per la sua "famiglia", tanti tipi di famiglie, e sacrifica tuttoalla smodata necessità di esaltarsi nel potere e nell'esibizionismo.Considerando che nonostante l'avanzamento della tecnologia ilnumero dei disperati aumenta sempre di più , parrebbe quindi,chenon esistano alternative al declino della qualità della società.Considerando ciò, si potrà mai gestire la società per mezzo di“qualcuno” diverso dall' Uomo ?Risposta.......Esistono vari tipi di umanità, vari tipi di Uomini.L'errore della Società è di delegare tutto, per comodità, all'uomosbagliato, all'uomo insipiente, che non è stato chiamato a gestire lasocietà e che doveva essere tenuto a bada, come un bambinocapriccioso, in quanto, seppur colto e scaltro, non ha sapienza, etenta di prendere per se tutto quello che può,............ mentre l'altroUomo, quello a cui in realtà è stato affidato il compito di condurrela Società per mano, si è messo in disparte, disattendendo alla suaresponsabilità e delegando all'uomo " insipiente", la conduzionedella società.Domanda.... Come si fa a riconoscere l'uomo insipiente per evitaredi dargli fiducia e rimanere impantanati perennemente in questasituazione ?

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Risposta...... L'uomo " insipiente " agisce comodamente in quantole regole di questa società gli consentono di camuffarsi, di farsidare fiducia e poi fare ciò che vuole; ........ con le attuali modalità dicome si valutano le persone o come si determinano i responsabilidella società non si distinguerà il giusto dall'insipiente .Domanda .......Allora come si può fare per evitarlo, per evitare diessere circonvenuti dall'uomo insipiente?Risposta ....... Bisogna creare delle regole nuove e siccome l'uomo"insipiente" non consentirà che cambino le regole in cui è diventatotanto bravo a gestirle, è necessario che si costruisca un contenitoretotalmente nuovo per una classe dirigente nuova che agisca conregole che non consentano all'uomo "insipiente" di applicare le sueregole;......... in un contesto del genere l'insipiente non vorràneanche entrare e quindi in tal nuovo contenitore entrerà solo chiaccetta le regole che portano esclusivamente a servire la società inmodo vantaggioso e provvidenziale.Domanda .......Come saremo sicuri che non succeda che l'uomo"insipiente " entri di nascosto e modifichi le regole perappropriarsi anche di questo nuovo contenitore ?Risposta .....E' necessario dividere totalmente la responsabilità dellatutela della nuova struttura “Seme di ...”, da coloro che avranno laresponsabilità di rappresentarla nelle scelte politiche quotidianeprofuse per la società; la responsabilità di come e da chi vengonoprese le decisioni attualmente è più importante delle decisionistesse perché in ogni caso saranno sempre a favore dell'Uomo, eperché tutto ciò è la premessa alla fiducia nei confronti di chiamministra, che è la meta più importante da raggiungere in quantogli amministratori saranno esempio per tutti ad un comportamentoretto. Quando la maggior parte delle persone si comporterannocon rispetto nei confronti della società, tutto sarà molto più facile."Semedi ... " come evento straordinario ????Si, straordinario perché diverso, perché della verità per cui nasce nefa anche la chiave della sua struttura. “Semedi...” non cerca leaderche portano con sé dei voti certi ma cerca coloro che sono di totaleonestà intellettuale, propone progetti; azzera totalmente e ne

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denuncia la totale inutilità di concetti quale destra, centro esinistra."Semedi..." straordinario perché può mettere, e mette, in campoprogetti reali, fattibili, totalmente inediti, mentre tutti gli altri nonne hanno affatto e possono altro che copiare le esperienze negativedegli altri.La capacità progettuale di "Semedi ..." nasce dalla libertà e dallaonesta intellettuale necessaria per entrarvi e dalla capacità di letturadi questa società nazionale ed internazionale .Circa le potenzialità che veicola l'aderire a "Semedi ... " c'è latestimonianza del fondatore stesso del movimento che poco dopotempo aver iniziato a lavorare su "Semedi......", parallelamente,volendo risolvere un grande problema professionale, irrisolto dasempre dalla scienza, dopo aver invocato l'aiuto di Dio, nonriuscendovi, accettando definitivamente l'incapacità personale arisolverlo, ricevette la risoluzione, con un "flash", proprio nellostesso istante in cui si era “chiuso” celebralmente al problema .Cosa centra con "Semedi..." a parte l'occasione gradita di unatestimonianza dell'intervento divino ?????Quell'aiuto "professionale", mai dato a ricercatori professionisti, èil segno di approvazione dell'impegno a formare "Semedi ... " e ladimostrazione che il Suo aiuto c'è per chi lo cerca , se si percorreuna giusta strada. Sarà anche un caso ma tale risoluzioneregalatagli attiene anch'essa ad una forma di giustizia !!E poi c'è infine quella disponibilità a rispondere a degliinterrogativi il cui sapere o non sapere sembra apparentemente chenon possa cambiare nulla, ma che invece,per quanto appaia piccolacosa, modella, modifica, il futuro degli uomini. Il dare risposte ad interrogativi a cui si appassionano soprattutto iricercatori in ambito della spiritualità, della fede, rappresenta unsegnale di inequivocabile di avviso, di attenzione rivolto a coloroche hanno il dovere di indicare la giusta strada da percorrere.Questo è il motivo dello svelare il perché dei “153 grossi pesci” achi è impegnato oggi a diffondere la cultura di Semedi... , seppurquesti infinitamente molto meno degno di accogliere rivelazioni

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non concesse ad altri, a Santi, che pur tanto hanno profuso impegnoa tale interpretazione. fine del messaggio Il messaggio continuava in particolari organizzativi chetralasciamo

Capitolo 12 Il mistero dei 153 grandi pesci

Dalla lettura di quel “messaggio” Maurizio ebbe più impressioni,diverse e contrastanti tra loro. Prima l'eccesso di semplicità diAndrea che sfiorava l'infantilismo, poi la chiarezza perfetta di piùconcetti che non venivano solo esposti, ma si fissavano saldamentecome un basamento per le future valutazioni, e che colpivanocome un inaspettato pugno nello stomaco sferrato da un bambino,poi l'arroganza di uno svelatore di profezie da quattro soldiinsieme alla certezza di qualcosa veramente nuovo, che non avevanulla di convenzionale con le esposizioni vuote e pompose diaddetti ai lavori, e poi ancora la chiarezza e la semplicità dellamessa a fuoco del problema della politica, l'anti-leaderismo cosìgiusto ed essenziale in un contesto dove tutti sono alla ricerca dileader. Da chi prendeva tutte queste cose Andrea, eppure le dicevada anni e lui, Maurizio, così con tanta chiarezza e determinazionenon le aveva sentite da nessuno.Rimase stupito per un attimo che Andrea si inquadrasse tra giusti,ma ammise subito che il proprio stesso pensiero era il risultato divelata ipocrisia. La sua analisi, forse volutamente cercata a favoredi Andrea, lo portò a questo concetto.........”se non ti senti un giustoin quel che aspiri a fare, di certo aspiri ad un'altra cosa che non è laGiustizia e neanche ti organizzi mentalmente e nella concretezzadei fatti per raggiungerla, ciò a prescindere se sei comunquepeccatore e se riuscirai ad ottenerla.

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Poi del resto, nessuno dei politici che conosceva proclamava ditentar di essere giusto e il risultato era anche evidente sotto gliocchi di tutti,......ingiustizia e corruzione dilagante, di questanessuno ne mostrava paternità …. ma era lì il prodotto degliipocriti.” Ammise che di ipocrisia ce n'era fin troppa, …. certo Cristo non eravenuto per i giusti, ma se in Sodoma e Gomorra qualcuno avessesolo tentato di esserlo, il buon Dio non le avrebbe distrutte.Rimase piacevolmente soddisfatto di essere stato obbligato aquella analisi e di quel tentativo di scusare Andrea che invece siera rivelato soprattutto occasione di una sua piccola crescita.Ma non era di certo questo che lo metteva in piacevole agitazione.…..Ma cosa era questa cosa dei 153 grossi pesci a cui facevariferimento ?La questione dei centocinquantatré grossi pesci prese il sopravven-to su tutti gli argomenti.Subito cercò il passo del Vangelo di Giovanni cap 21, 1-23; questoè di quegli episodi di apparizione di Gesù agli apostoli che siverificarono nei successivi quaranta giorni dopo essere risorto eprima di ascendere al cielo. Questo brano è tratto dalla parte finale di uno dei quattro Vangelicanonici, e solo in questo, è menzionato l'episodio specifico,appunto nell'Epilogo. L'apostolo Giovanni è anche, autore del“libro dell'Apocalisse”, un libro di profezia della Cristianità cheriguarda uomini e Regno dei Cieli. Maurizio lesse l'Epilogo, con molta attenzione per rendersi contoche mai di straordinario potesse esserci, seppur l'aveva letto per suoconto decine di volte e ricordandosi che quel numero ogni volta gliaveva suscitato un attimo di curiosità ma passandoci sopravelocemente per dar credito soprattutto all'insieme del racconto. (Segue il brano tratto dal Vangelo di Giovanni,traduzione letterale, tradotto in italiano da Don PieroOttaviano Murialdo direttamente dal testo originale ingreco antico di Nestle-Aland )

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Capitolo 211. Dopo queste cose Gesù manifestò se stesso dinuovo ai discepoli sul mare della Tiberiade. Simanifestò così.2. Erano insieme Simon Pietro e Tommaso, quellodetto Didimo, e Natanaele, quello da Cana dellaGalilea, e quelli (= i figli) di Zebedeo e altri due tra idiscepoli di lui.3. Dice loro Simon Pietro: «Vado a pescare». Glidicono: «Veniamo anche noi con te». Andarono esalirono sulla barca e in quella notte presero nulla.4. Fattosi ormai mattino, stette Gesù sulla spiaggia;nondimeno non sapevano i discepoli che è Gesù.5. Dice quindi loro Gesù: «Figlioli, non avete qualcosada mangiare?». Gli risposero: «No».6. Egli allora disse loro: «Gettate alla parte destradella barca la rete e troverete». Gettarono allora enon avevano più forza di tirarla a causa della quantitàdei pesci.7. Dice allora il discepolo, quello che Gesù amava, aPietro: «È il Signore». Simon Pietro allora, avendosentito che è il Signore, si cinse il vestito - era infattinudo - e si gettò nel mare;8. invece gli altri discepoli vennero con la barca -infatti non erano lontani dalla terra, ma circa 200cubiti - trascinando la rete dei pesci.9. Come dunque scesero a terra, vedono bracegiacente e pesce giacente sopra e pane.10. Dice loro Gesù: «Portate alcuni dei pesci cheprendeste ora».11. Salì allora Simon Pietro e tirò la rete a terra,piena di grossi pesci: centocinquantatré; e (pur)essendo tanti, la rete non si strappò.

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12. Dice loro Gesù: «Orsù, mangiate». Nessuno deidiscepoli osava interrogarlo: «Tu chi sei?», avendovisto (sapendo) che è il Signore.13. Si fa avanti Gesù e prende il pane e (ne) dà loroe il pesce ugualmente.14. Questa (fu) già la terza volta che si manifestòGesù ai discepoli destato da morti.15. Quando dunque ebbero mangiato, Gesù dice aSimon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più diquesti?». Dice a lui: «Sì, Signore, tu sai che ti vogliobene». Dice a lui: «Pasci i miei agnellini».16. Gli dice nuovamente una seconda volta: «Simonedi Giovanni, mi ami?». Dice a lui: «Sì Signore, tu saiche ti voglio bene».Dice a lui: «Pascola le miepecorelle».17. Gli dice per la terza volta: «Simone di Giovanni,mi vuoi bene?». Si addolorò Pietro perché gli disseper la terza volta: «Mi vuoi bene?» e gli disse:«Signore, tu sai tutto, tu conosci che ti voglio bene».Dice a lui Gesù: «Pasci le mie pecorelle.18. Amén amén ti dico: quando eri più giovane ticingevi da te stesso e andavi dove volevi; quandoinvece sarai vecchio, tenderai le tue mani e (un) altroti cingerà e porterà dove non vuoi».19. Questo disse significando con quale morteglorificherà il Dio. E ciò detto gli dice: «Seguimi».20. Voltatosi, Pietro vede il discepolo che Gesùamava che seguiva,il quale anche si adagiò nellacena sul petto di lui e disse: «Signore, chi è il tuotraditore?».21. Pietro dunque, avendo visto costui, dice a Gesù:«Signore, di costui che cosa (ne sarà)?».22. Gli dice a lui Gesù: «Se voglio che egli rimanga

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fino a quando vengo, che cosa a te (importa)? Tuseguimi».23. Si diffuse perciò questa opinione (lett. discorso)tra i fratelli: che quel discepolo non muore; non disseperò a lui Gesù che non muore, ma: «Se voglio cherimanga fino a quando vengo, cosa a te (importa)?».24. Questo è il discepolo che testimonia intorno aqueste cose e che scrisse queste cose e sappiamoche la sua testimonianza è veritiera.25. Sono ancora altre molte le cose che fece Gesù, lequali, se fossero scritte una per una, neppure,ritengo, il mondo stesso conterrebbe i libri scritti. Fine del brano del Vangelo di Giovanni

Maurizio, lo rilesse più volte ma a parte la stranezzadell'indicazione di quel numero 153 non ne traeva altro, a parte ilcontesto dell'episodio. Conoscendosi sapeva che non avrebbeimpiegato troppo tempo ancora nel cercare qualcosa di cui nonconosceva neanche l'esito generale di riferimento,.... unaprecisazione sulla figura di Pietro forse, …. una pesca importante allimite della tenuta della rete ???La caparbietà non era la sua dote, si conosceva bene, e passòimmediatamente all'aiuto di Internet.Trovò che della cosa si erano interessati in moltissimi, tanti teologi,di tutti i tempi, compreso S.Agostino e tutti più o meno facevanorisalire quel numero alle più disparate motivazioni collegate ainumeri della fede. Per far tornare quelle sgangherate teorie, moltiplicavano,addizionavano e dividevano a loro piacimento con tutti i numeriche gli potevano far comodo per dimostrare la loro ipotesi, e ancoradiagrammi numerici, numeri primi etc?Nulla da prendere minimamente in considerazione e di certo lapretesa di Andrea risultava molto ambiziosa, se tantissimi, esoprattutto uno studioso e santo come S.Agostino, non avevano

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avuto supporto dallo Spirito Santo per la comprensione di quelpasso di Vangelo.Una cosa era certa, a questo punto lo incuriosiva molto di più lafigura di Andrea, rispetto al contenuto del segreto stesso eovviamente la speranza che anche Andrea non si presentasse conuna spiegazione simile, di altrettanta numerologia, consideratoperaltro che il suo nuovo amico non parlava di ipotesi ma dicertezza.Maurizio sorrise benevolmente pensando che in un mondo difurbacchioni, dove tutti dicono e non dicono ed hanno sempretutto predisposto per far agevolmente marcia indietro ed uscirnequasi illesi, lui, Andrea, che non pareva proprio uno sciocco,invece affermava, senza possibilità di ritorno, e su quella sicurezzasi proponeva per ricevere da parte della gente un'attenzionespeciale al suo progetto . Era già notte inoltrata, Cristina già dormiva profondamente,rimandò i “153 pesci” all'indomani, e spese ancora un paio di oreper valutare meglio l'intero contenuto del messaggio.

La mattina dopo chiamò Andrea tentando forzatamente di esserequanto più possibile distaccato nei suoi confronti ma senzaconvinzione . << Ho letto il tuo “appello”, ........ interessante!>> in realtà stavacercando di attutire la sua gioia per essersi imbattuto in unasperanza, ma non voleva che ciò si percepisse per evitare diperdere il controllo su una futura amicizia che avrebbe voluto chematurasse senza avventatezza, ma anche da verificare, per nonaver brutte sorprese. Andrea si presentava come un soggettotroppo esplicito e di cui si capiva troppo chiaramente il suoprogetto e le sue intenzioni e lui aveva paura che poi si sarebberivelato un altro, era troppo “galvanizzato” per sopportare unadelusione. Non aveva paura di essere deluso dal progetto, ne avevaprese a sufficienza di delusioni soprattutto da progetti politici noneclatanti, peraltro supportati da persone rivelatesi piccoli emeschini, ma in questa proposta sentiva una spiritualità che lo

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disarmava e una delusione da questo progetto gli avrebbe fattomolto male. Aspettava un progetto importante fin da quando eraragazzo.<<Che ne dici sfonda? >> rispose Andrea gioioso per latelefonata inaspettata, non era abituato a ricevere immediatezza dirisposta, in genere doveva supplicare l'interesse di altri a quelprogetto.

<<Non lo so per gli altri, per quanti non sono persone di fede, ma ame mi è arrivato e più di quanto puoi immaginare. Senti una cosa,..però........... mi devi dire quella cosa dei 153 grossi pesci,..... chevuol dire? >>Andrea <<Mi dispiace Maurizio, non posso dirtelo, non mi pareche spiegarlo pubblicamente sia una buona idea, mi sembrerebbedi andare oltre quello che è di mia competenza, vorrei che nel casoquesta responsabilità se la prendesse qualche persona importantedella Chiesa. >> Maurizio <<Perché? …....Senti su questa cosa ci ho ragionatosopra e ... scusa se te lo dico, ….ma se questa cosa che da duemilaanni nessuno la conosce e tu l'hai compresa, cioè aggiungo io, ...selo Spirito Santo ti ha “autorizzato “ a comprenderla e se per te ilsaperla o non saperla non ti avrebbe fatto comunque arretrare suquesto progetto di “Semedi ...” vuol dire che la devi usarecomunque . E se la sai tu e non il Papa, ammesso che non la sappia,.... equalche dubbio permettimi di averlo considerato che è un grandestudioso, vuol dire che la devi utilizzare tu e non lui, cioè serve ate,.. per quello che fai tu.Se poi mettiamo che il Papa non la volesse sapere???.... oppure neviene a conoscenza, ma decidesse comunque di non aiutarti ? …...a che sarebbe servito che tu sapessi di questa cosa ?No, Andrea, questa cosa, se è una cosa veramente inedita comepensi, ne sei responsabile tu direttamente e …e .......... e quindi mela devi dire. >> Scoppiarono a ridere insieme, la semplicità dell'arroganza benevola

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della battuta finale di Maurizio aveva colto di sorpresa entrambe edera una risata piena di liberazione per entrambi e soprattutto perAndrea che sentiva che di lì a poco si sarebbe arreso volentieri eavrebbe condiviso quel segreto con qualcuno che gli piaceva. Inogni caso Maurizio lo avrebbe aiutato a prendere le decisioni deldopo.<< Ma che problema c'è ? >> continuò Maurizio ridendo ancora.<<Problema?! Problema, perché, …...... (e rideva, la loro breveconoscenza era diventata già una grande confidenza) ...........perché si tratta di una profezia.>>

Maurizio dall'altra parte del telefono diventò come uno stoccafisso<< Non scherzare Andrea, l'Epilogo di Giovanni è da secoli che losezionano, e se fosse stata una profezia l'avrebbero studiata sottoquell'aspetto>>mise in guardia rispettosamente e sommessamente .La “profezia” non aveva limiti, dal poco al tanto, dall'innocuo aldisastro, e per uno curioso come Maurizio, il periodo che passafino allo svelamento di un mistero, quasi tutto a sua disposizione, èun totale periodo di esaltazione che perdura e finisce appena c'è larivelazione. Andrea<< Un attimo, dopo che è venuta fuori questa spiegazione,anch'io sono andato a vedere se c'era qualche interpretazione dialtri e che la mia fosse solo frutto di normale e semplice logica, edè ancora così che penso, ma a quanto pare ….... ti prego dicredermi, …...e te lo dico in tutta onesta, credo che il motivo siaproprio per dare credito, a quel messaggio........ al progetto politicoche cerco di portare avanti,.... ma non escludo altro, anzi ormai hoimparato che la strada che pensi di fare non è quella che il buonDio ti fa fare.>> Maurizio<<Va bene, e se S. Agostino non ha azzeccato laquestione e il tuo messaggio non è per chiedere il permesso diintervenire in politica a qualcuno, perché andresti a lasciare inmano ad altri, una carta che dimostrerebbe diversità, cioè una cartaimportante, ….. ad altri che poi non mi pare siano proprio cosìinteressati a dare credito a qualcuno in particolare, figuriamoci a

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qualcuno che non è gestibile, che non è cresciuto nelle sacrestie, eper giunta che vuole rivoluzionare il sistema dei poteri? >>domandò sentenziando.Andrea è a suo agio e con Maurizio, non si mette sulla difensiva .<< Ti confesso che quello di riferire ai responsabili della Chiesami è venuto spontaneo, mi è venuto d'istinto, come trovare unoggetto di una persona, che sai non esserci più, e portarla ai suoieredi.>>Maurizio <<Tu lo sai Andrea, come si dice, …..la Chiesa siamonoi, cioè tutto il popolo che crede in Gesù quale figlio di Dio, equindi non sei anche tu l'erede?>>Andrea <<Parli bene,..con razionalità si, …. ma quando ci seidentro, in una cosa del genere, incomincia ad essere difficilevalutare freddamente il tuo ruolo, e del fatto che sei a conoscenzadi qualcosa che altri non sanno ma che interessa tutti. Già riescedifficile dare un senso concreto alla parola Chiesa, figuriamocivalutare il proprio singolo ruolo. >>Maurizio << Ma tu cosa intendi personalmente per Chiesa?Vedrai che se gli dai tu il tuo personale senso a questa parola,probabilmente questo senso ti aiuterà a dare anche l'indirizzo deldestinatario e la strada per arrivarci.>>Andrea <<Cosa intendo io? Con franchezza? - la sua rispostanon tardò , era una cosa a cui aveva pensato spesso- Anche se lopotrai vedere come un pensiero terra terra, la parola Chiesa, per meche ho l'esigenza di materializzare ogni concetto, …..fin quanto miè possibile, altrimenti ho difficoltà a farlo mio,.... la vedosemplicemente come l'interno di una chiesa,...... si chiesa ...edificio,....... indifferentemente piccola o immensa che sia, masempre con dentro delle persone, ed ho la certezza che chiunquedi quelle, …... chiunque vi sia dentro, ….....qualunque cosa abbiafatto, li sento tutti degni di essere lì, tutti come se lasciassero fuorida quella porta della chiesa il male che gli appartiene, e entrando inquell'ambiente saturo di Spirito Santo, straordinariamenteaccogliente, vi entrino solo con la loro parte di anima buona, …..tutti accolti, e tutti pronti ad accogliere lo Spirito Santo. Può essere

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che mi sia espresso un po' contorto, come è mio modo di fare, ….hai capito qualcosa ? >>

Maurizio rimase ammutolito per un attimo e molto lentamentescandì << Si....si ….>> non venne fuori altro, impegnato ariflettere e raffrontare tra quello che si aspettava, tra quello cheera abituato a sentire in merito e ciò che invece aveva ascoltato daAndrea, soprattutto stupito, “dell'essere tutti comunque degni soloper il fatto di aver avuto la necessità di entrare nella chiesa,...... “.Non ci aveva mai pensato, non lo aveva mai sentito da alcuno.Gli passò per la mente le diverse occasioni in cui lì, in chiesa,stranamente si era sentito felice, e cercandone il motivo, maitrovato, solo nel vedere dentro quel luogo persone che non sisarebbe mai immaginato di vederci. Maurizio continuò << Questa cosa che hai detto mi haemozionato e se ce ne sono di spiegazioni a cosa è la Chiesa questati assicuro è quella che ho sentito talmente viva, che appartieneanche a me, seppur non esaustiva ovviamente, come dici tu, terraterra, ma così fisicamente concreta. …........... Andrea, ci riconosci qualcuno dentro in quella chiesa ?>> Andrea <<No, non distinguo nessuno in particolare, potrebbeessere chiunque ?? >>Maurizio <<Anche tu ?? >> incalzò di getto.Andrea << Certo !! >> rispose pronto Maurizio<< Appunto ….vedi che allora in questa cosa non c'ènessuno in particolare, che tutti siamo Chiesa, e se questa cosa l'haicercata tu, e se ci sei arrivato, un laico, vuol dire sei stato aiutatoper arrivarci, e che hai una responsabilità diretta sul che farnecosì come per gli altri c'è la responsabilità a prestare attenzione acosa stai facendo. >> è protettivo con l'amico, ma non trattiene lasua curiosità e continua << Ma ora che mi dici che si tratta diuna profezia, …....sai sono affascinato dalle profezie, e sonogiunto alla conclusione che le profezie attengono tutte a qualcosache interessa sempre una moltitudine di persone......... indicano deipassaggi, delle tappe della storia, e l'avverarsi della profezia, la

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conferma di un evento sta ad indicare che il periodo storico che sista vivendo non è una situazione di casualità ma un punto precisodella storia. Una storia futura raccontata solo da chi ha il potere diguardare in avanti, per migliaia di anni. La conferma della potenzaed il primato di Dio su tutto e l'evidente richiamo alle personedotate di intelletto a rivalutare il loro dubbio sulla sua esistenza.La profezia della venuta di Gesù, annunciata molti secoli prima, èla prova della potenza conoscitiva di Dio, e questo a prescinderedel fatto che sia Dio a fare il futuro o l'insieme delle azioni degliuomini e di Dio. La profezia in ambito del regno di Dio èsoprattutto il suo far presente che Lui è tutto, può far tutto econosce tutto, proprio come dice Gesù.....pressapoco …......” tutti icapelli del vostro capo sono stati contati da Dio”....... senza offesa>> rise …. ….Andrea è calvo. << Insomma ti sto dicendo che unaprofezia voluta da Dio, va oltre tutti, e se Lui vuole che sia cosi, tula devi riferire così, allo stesso modo come fai sapere quelle coseche ti vengono in testa e che hai scritto.>>

Capitolo 13 Il disagio e l'orgoglio di Andrea

Andrea dall'altra parte del telefono, ascoltava in silenzio la tesi diMaurizio, e concordava perfettamente con quello che diceva. Unpo' di tempo prima aveva affrontato il problema, per sua necessitàpersonale, in merito al suo ruolo, ed al disagio che provavanell'aggiungere questa cosa alle altre. “ Perché S. Agostino no,perché migliaia di teologi di tutti i tempi, no, …... forse che Dioabbia volutamente annebbiare la mente di tutti per tanti secoli perfarlo rivelare a me, che lì per lì neanche mi sono accorto del suoaiuto . Una profezia comunque ben evidente sotto gli occhi di tuttiaffinché nessuno possa neanche pensare che sia frutto di unafantasia ?????,.... non di quelle profezie che escono fuori dalnulla, ...poco importanti, che possono essere o non essere, quelleche puoi tirare da tutti i pizzi,....... ma perché proprio io,??? perché

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proprio in questo momento deve essere pubblica ???? Qui c'èuna profezia, e nel comune intendere il profeta è quello che parlaper conto ed autorizzazione palese di Dio. Giovanni nello scriverel'Apocalisse ha scritto ciò che un angelo gli ha detto di riferire equindi sapeva perfettamente che si trattava di una profezia. In questo caso pare evidente che Giovanni non sappia che si trattadi una profezia,..... riferisce solo quello che ha visto e sentito, ….non interpreta. L'interpretazione sembra che involontariamentesia toccata a me,....... interpretare …interpretare......interpretare…..”Quella parola lo aveva condotto velocemente ad una storiaraccontata nella Bibbia che conosceva molto bene, la lesse, larilesse intimamente, se la cucì addosso come una calzamagliaaderente, e tutto gli fu chiaro. Da quando aveva deciso di “ scendere in campo”, che se neaccorgesse subito o poco dopo, l'aiuto del Signore non gli era maimancato. Le cose che altri non riuscivano a fare, seppur addetti ailavori, a lui riuscivano, il buon Dio lo trasportava ogni volta alcuore vero del problema, talvolta in maniera miracolosa,straordinaria. Come capitò per il metodo di stima immobiliare,cercato da tanti per secoli, assolutamente unico, ma soprattuttol'unico che possa essere concepibile per trasportare l'intero Estimoimmobiliare verso l'appellativo di Scienza. A volte l'aiuto non è determinato con un'azione miracolosa macomunque semplicemente e totalmente risolutivo, come lo stabilireil sistema elettorale assolutamente logico e funzionante, di cuipochi sentono l'importanza, ma che rappresenta di fatto l'iniziodella democrazia e della qualità della politica e dei politici, senzaun sistema elettorale di qualità non si va da nessuna parte .Aiutato a comprendere…... prima di ogni altro, come l'incidenzanefasta dei leader nella politica, e come impostare le giuste regoleinterne per un movimento politico in grado di dare risposte allasocietà. E ancora l'aiuto, l'aprire gli occhi per comprendere, tramilioni di persone, dell'esistenza di una profezia. Per duemila anni, letto e riletto quel testo e nessuno aveva capito

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con certezza che si trattava di una profezia ed anche interpretarla.Cose diverse l'una dall'altra, tutte discipline distanti, come avrebbemai potuto senza il Suo aiuto, …..no, non era un fenomeno dabaraccone, tutto aveva un senso. Quell'aiuto di Dio lo inorgogliva e doveva far ricorso allarazionalità della fede ed alle tante preghiere per abbrancare etrattenere ciò che non gli era così naturale, l'umiltà.Maurizio continuava a parlare,..........quanto imbarazzo per tuttaquella grazia, …....... gli venne in mente l'imbarazzo dichiarato, ditutte quelle persone che avevano avuto il privilegio di servire Dioin una forma eclatante e che non potevano e non dovevanonascondersi …..... come lo comprendeva ora. Quale sarebbe statala sua vita quando inevitabilmente lo avrebbero additato come…...... solo a pensarla quella parola ne sentiva disagio. Maurizio bussò ai suoi pensieri<< Che dici Andrea, sei d'accordocon quello che ho detto, …..non parli ?..>> Andrea << Scusami, sono entrato in crisi, … questa cosa harisvolti che avevo dimenticato, sono proprio un infantile che vivealla giornata. Che penserà la gente di me?.... Prima questo, poiquello, e quell'altro ancora ...e infine svela profezie. Se primaavevo piacere assoluto per quella cosa della stima immobiliare e dialtro ora invece sono in imbarazzo ed immagino già le aggressioniche dovrò subire, perché è certo che ci saranno, da tutte le parti. >>Maurizio << Certo non è una situazione adatta per una personatranquilla come in realtà tu sei, ma come dici tu stesso, che vuoifare, è la tua vita e non puoi far altro che viverla, se il “Capo” vuolecosì, così sia , ma lo sai da te che comunque non ti lascia da solo.…..Ti sento calmo, ...troppo calmo. Hai capito cosa ti ho detto delleprofezie ? >>Andrea << Si, si, che ho capito e proprio quello che hai detto miha scatenato l'angoscia. >>Maurizio <<Allora ti sei convinto che tutto ciò dovrà esserepubblico,…e poi a quali delle chiese cristiane lo dovresticonsegnare ? >>Andrea << Eh si, …ma tanto il problema non si pone più,........

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meno male sei arrivato tu come un angelo custode. Mi hai levato daun bell'impiccio. Te lo immagini incominciare a studiare tutte lechiese e anche dover dare dei giudizi …... grazie amico mio mi haidavvero salvato. >>Maurizio non gli da tregua- << Allora dai,...svelami l'arcano ? >>Andrea<< Ok, quando ci vediamo di persona. Sabato torni ? >> Maurizio << Si si... ci vediamo come al solito>> e chiuse.

Nello studio di Andrea il sabato successivoMaurizio<< Ora non mi scappi, sono tutto orecchie, ….. questacosa della profezia mi fa stare sulle spine da giorni,....... sicuro chenon la sa nessuno, non lo hai detto a nessuno, ….... come si fa astare con dei segreti e restare sereno ? Io non ho mai avuto dacustodire un segreto tutto mio, è eccitante ? >> lo disse ancoraeccitato, con la stessa intensità dell'ultima volta al telefono.Andrea con rammarico<< Non provo più niente, ….e questo midispiace. Sono abituato a convivere con idee o conoscenzeimportanti, ma per certi aspetti ho anche la stanchezza di averlisulle spalle, come una responsabilità nei confronti della società, ela stanchezza aumenta ancor di più per il disinteresse generale dellagente a conoscere il nuovo. Non so,... come se sapere qualcosa dinuovo metta in crisi quello che già si ha e sul quale la gente confidaper la sua sicurezza economica e per i rapporti con gli altri. Nonfarmi entrare nell'argomento magari finisco per non dirti nientesulla profezia. >> Maurizio << No, no , sono quasi venuto appositamente perquesta cosa …...... dai, dai prendiamo il caffè e iniziamo…. diceviche questa profezia potrebbe creare qualche problema a qualcuno,alla Chiesa ? >>-Andrea << Alla Chiesa ?? …. no semmai alle Chiese cristiane,ma andiamo per gradi anzi fammi pensare un attimo da doveiniziare per non creare confusione,..... è facile perdere il filo e poitu sei cattolico e sicuramente può essere che se non stiamo attentichissà dove andremo a finire . …. Anzi facciamo così siccome

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riconosco di non essere un gran che di oratore, facciamo così, tidico subito il succo della.... diciamo profezia e poi ti spiego dadove è venuta.>> Maurizio senza accorgersene prese fiato e rimase con la tazzina ametà aria in attesa del pronunciamento di Andrea.Andrea spiega<< Siamo all'Epilogo del Vangelo di Giovanni, cioèil racconto dei fatti in cui Gesù risorto appare e scompare allavista dei discepoli, alla Maddalena, ...e siamo al punto,... cioè almomento che Gesù dalla riva grida ai discepoli, stanchi morti, ecredo anche incacchiati, per non aver pescato nulla per tutta lanotte, di ricalare di nuovo le reti,......l'episodio dove Pietro,appena apprende che quello a terra che grida è Gesù, si tuffa amare e nuota, a tutta forza, per andare a terra , - ora scherza-….come se fosse Mario il Bagnino … sai “quello che c'ha unadiscreta potenza nni braccio” ….... in realtà tutto questo episodioè la visione anticipata di un periodo della Chiesa Cristiana, che aparer mio non si è ancora completato, e che magari propriol'epilogo potrebbe essere anche abbastanza vicino a questomomento.>>Maurizio rise, da un tipo serioso come Andrea l'uscita di Mario ilbagnino non se le aspettava, non doveva entrarci in una profezia, eAndrea lo seguì nel ridere .Andrea con autorità << Siamo seri >> e continuò.<< Ti dirò subito dei centocinquantatré grossi pesci prima chevengano gli apostoli e se li mangino subito, e a noi non ci rimaneniente, nemmeno da raccontare, …... Gli apostoli erano stanchimorti al rientro, ma la fame deve essere stata tanta, …...chissà forsePietro viaggiava alla velocità di Mario il Bagnino per prenderesubito il posto migliore davanti al fuoco …...... chissà che pesci cisono nel lago di Tiberiade, …. forse mazzardi , cefali o spigole? >>Maurizio<< Oh.... con cosa hai fatto colazione stamani..... convino e salsiccia >> farfugliò con la risata in canna e con la suasolita compostezza.Andrea << Non ci far caso, un improvviso attacco di me stesso,ogni tanto esce fuori e lo devo assecondare, mi aiuta a sdrammatiz-

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zare i momenti troppo seri. Te l'ho detto che vivo i miei segreticome un peso... ok siamo seri davvero, …..dunque ti dicevo ........i centocinquantatré grandi pesci segnano un preciso momento dellaChiesa, un momento importante, forse bello, forse brutto insommal'accadere di qualcosa ..non saprei di preciso .>>Maurizio << Che centrano i pesci ?, ….... Perché decidono loroquel che verrà ?? >>Andrea << No ... scusami.... i centocinquantatré grandi pesci inrealtà corrispondono al numero dei Papi o comunque ai Capi dellaChiesa cattolica, ortodossa, copta, che nel totale saranno santificatidopo Pietro, primo Papa, e dopo questo numero di successori,ripeto santificati, che avverrà questo straordinario evento,…..straordinario almeno per la Chiesa, …per la cristianità......Eccol'ho detto ….. hai capito??. >>.

Maurizio <<Si . Ho capito … ma fammi prendere in mano la cosaper assimilarla un attimo,... dopo la tua preghiera messaggio, nonsai quante volte ho riletto quel passo e mai lontanamente mi èbalenata una associazione di questo tipo....>>Andrea lo interruppe << Di certo non sei il solo. >>Maurizio sorrise pensando a quelle migliaia di studiosi che avevanocercato una spiegazione in quel numero strano, di certo non eranormale che nel Vangelo si riferisse il numero di pesci pescati; dirado si contano i pesci pescati in grande quantità, salvo quandosono talmente grandi, come tonni, come pesce spada, ma in un lagodi acqua dolce.....non ce ne sono di quella stazza, e quindi nelnumero c'era qualcosa da chiarire,.... ma tutto il resto era più omeno “normale” e allora chiese<< Ammesso che sia come dici tu come ci saresti arrivato ? >>Andrea << Non ti interessa il seguito, quello che ritengo vogliasignificare ?>>Maurizio <<No, dimmelo dopo, sono troppo curioso di saper cometu ci sia arrivato e tutti gli altri no, santi compresi>> ed il sorrisoreciproco si incrocio per saldarli.Andrea <<Va bene, ma non mi interrompere, altrimenti perdo il

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filo. Il numero 153 è quello che inevitabilmente ti porta asoffermarti e pensare che qualcosa di strano c'è, e che ti invogliaad avere una spiegazione, magari cercando su internet, visto chenon avevo ricordo di omelie in merito . Certamente il constataread esperienza di tecnico che non vi era nessuna spiegazioneplausibile e che i tentativi, compreso quello S. Agostino, eranochiaramente farraginosi, indiretti, nulla a che vedere conl'immediatezza e la semplicità dei Vangeli, mi ha invogliato acontinuare per comprendere in generale sul capitolo, ma lontanoda me il pensare che fosse una profezia. Vuoi saper la svolta doveè venuta? Quando ? Non era la prima volta che cercavo in quelladirezione per altri motivi, quando ho focalizzato l'attenzione sulfatto che Gesù chiese ai discepoli di gettare la rete sulla partedestra della barca, quello è stato il punto di svolta. Da quell'approfondimento è venuto tutto,... ma piano piano, unpassetto per volta, anche nelle considerazioni interpretative piùimbarazzanti, quelle che autorizzano gli altri a pensare che seifuori di testa >>Maurizio << Lato destro della barca, …...non gli ho dato tantaimportanza- assolse così la sua intelligenza -dai ora ti ascolto,continua pure.>>Andrea iniziò la sua esposizione che lo avrebbe portato a dare unsenso finito e di attualità alla sua spiegazione della profezia .

Capitolo 14 “ Spiegazione del passo del Vangelo di Giovanni riguardante la pesca dei 153 grossi pesci”

<< Giovanni ha il compito di farci pervenire le profezie.Sappiamo in generale che all'evangelista Giovanni è affidato ilcompito della profezia circa il futuro del Regno di Dio e quindi delritorno di Gesù; l'Apocalisse infatti è scritto da lui. Altrettantoevidente che menzionare nel Vangelo un preciso numero di grandipesci rimasti nella rete, 153 per l'appunto, specificandone la

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maggior grandezza, non può essere casuale e quindi devenecessariamente fare riferimento a qualcosa di preciso. E' il compito di Giovanni quello di far convergere l'attenzione suGesù, sulle sue parole, evidentemente anche su ciò che non diceapertamente. Infatti in questo episodio è lui che riconosce Gesù che sta parlandosulla riva, .... come per dire a tutti …. fate bene attenzione a quelloche dice il Cristo .Di seguito abbiamo l'altra precisazione cioè l' indicazione data daGesù agli apostoli di gettare le reti sulla parte destra della barca. Gettare la rete a destra della barca. La barca rappresenta l'Arca della Santa Alleanza e della salvezza.La prima alleanza per la salvezza è l'Arca costruita e affidata aNoè uomo sapiente e giusto che comprende in cosa consistel'alleanza con Dio e l'accetta. Dentro l'Arca entra tutto il creato dasalvare, proprietà di Dio, appunto, affidato a Noè. La seconda Arcacostruita al tempo di Mosè contiene la legge di Dio, le regole cheDio pretende che siano rispettate, almeno dal suo popolo, pergarantire all'umanità la salvezza. Sia l'arca di Noè che l'Arca dellaSanta Alleanza non sono costruite per tutti e mentre la primagalleggia e sopravvive sul male degli uomini, la seconda con il suocontenuto di leggi è quindi rappresentativa di Dio stesso edestinata a squarciare l'umanità con la sua presenza. Dio, e ancor di più il rispetto delle sue leggi, della sua volontà,squarciano l'umanità intera in due. In due, come Gesù stesso lasquarcia definitivamente a partire dal momento che interrompe lasua vita terrena e non concede più la comodità per noi della suapresenza fisica. Nel lasciarci, per ammonirci, per ricordarci della scelta inevitabileda fare ogni giorno e di cui dovremo dar conto, cioè con Dio ocontro Dio, proprio nella Sua dipartita fisica Gesù squarcia il telodel tempio, dall'alto verso il basso, come dividere l'umanità terrenaper volontà del Cielo . L'Arca dell'Alleanza, la seconda, dividerà l'umanità in due, chi adestra chi a sinistra. A sinistra ci staranno coloro che vogliono

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affondare l'alleanza con Dio, annullare il suo creato, far disgustareDio fino a tentare di indurlo a distruggere la sua stessa Creazionecome fu tentato prima di intravedere l'uomo giusto, Noè. A destra della barca, dell'Arca , di Dio, ci saranno coloro chevogliono mantenere viva l'umanità, proprietà di Dio, e Gesù inquanto figlio, che fa la volontà del Padre, occupa il primo posto adestra di Dio suo Padre come dice Gesù stesso “D’ora innanzivedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra di Dio, e venire sullenubi del cielo” (Mt 26,64 ) e quanto dice Davide sotto ispirazione“Ha detto il Signore al mio Signore: siedi alla mia destra...”.

Indicando quindi di gettare le reti sulla destra della barca , intendequindi …... “gettate le reti della e nella Cristianità per raccoglierepesci ovvero raccogliere l'intero popolo dei cristiani, cioè personeche credono in Lui e, ancor meglio, trasmettono la Sua Verità.

I 153 capi della chiesa santificatiLa pesca degli apostoli è di grande risultato, sono tantissimi i pesci,saranno tantissimi i cristiani e sarà Simon Pietro, quello cheuniversalmente riconosciuto come colui a cui Gesù affida la suaChiesa, a cui affida il compito di capo pesca, per la pesca di pesci,cioè di nuovi cristiani, lui è in verità il primo grande pesce, primocristiano di massima importanza sia perché Papa ma soprattuttoperché primo Papa Santo, lui primo Papa Santo che trasse, e portacon sé, ed a cui seguono, altri 153 Papi Santi ovvero grossi pesci. Non possono esserci dubbi che il riferimento a 153 grossi pesci sitratta di Papi o comunque Capi assoluti delle chiese cristianesantificati, perché di santi “normali” ce ne sono in abbondanza ecome ci dice il libro l'Apocalisse, e probabilmente non è solo unnumero simbolico legato al numero delle tribù di Israele,probabilmente dovranno essere centoquarantaquattromila. Questi 153 sono pesci speciali, non tanto per la qualità, di cui soloDio sa di ciascuno, ma per la sempre più cresciuta rarità dell'eventodi santificazione del Papa, se si lascia a Dio tale decisione.Pietro è il primo grande pesce fuori dalla rete, ma è il primo grande

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pesce che si getta in mare, che va verso Gesù , e lo ritroviamoimmediatamente vicino alla brace a disposizione già degli apostoliquando essi scendono a terra. La terra, luogo di conflitto, e quitrovano quindi un grande pesce, Pietro, per le loro esigenzecomunitarie terrene, e qui trovano il pane, Gesù, per le loromassime esigenze spirituali. Pietro prima di buttarsi nel mare, nelle difficoltà che si incontranoper raggiungere Dio, è nudo, non può raggiungerlo come deve erappresentare quel che deve, quindi si “veste” di titolo, diautorevolezza che gli da Gesù e riesce a raggiungerlo e esserepienamente in grado di essere per gli altri ciò che Gesù vuol cherappresenti, un grande pesce per i compagni e pescatore per lacristianità.E chi è che poi estrae dalla rete gli altri grandi pesci, per sgombrareil campo da ogni minimo dubbio??? Per comprenderne lacontinuazione ?? Sempre Pietro, primo grande pesce e primopescatore santo.Nota bene, a dare ulteriore certezza dell'interpretazione c'è il fattoche Gesù nel momento in cui inizia a chiamare gli apostoli, perchiedere del pesce, nel testo non vi è ancora descrizione di pescesul fuoco, altrimenti non lo avrebbe chiesto, ma ci sarà subito dopocon l'arrivo di Pietro a terra e prima ancora che gli altri discepoliabbiano ancora raggiunto la riva con il carico, con il pesce. CertoPietro non poteva aver nuotato tenendo un grande pesce in mano equindi ne consegue che il pesce sul fuoco che trovano gli altriapostoli è certamente Pietro stesso. Lui, Pietro, è il primo grande pesce, il primo Papa Santo,consacrato Papa e Santo direttamente, subito, da Gesù stesso eofferto agli apostoli ovvero offerto alla sua Chiesa.Non può esserci dubbio che la profezia riguarda il numero dei Papisantificati, perché a Pietro, primo Papa Santo e nominato Papa esantificato direttamente da Dio, non possono essere parificati altriPapi se non santificati, cioè scritti da Dio stesso nel Libro dei Santie che evidentemente si è mantenuto il diritto assoluto allasantificazione. La santificazione che viene da Dio è l'assoluto

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distinguo che non è lasciato agli uomini e quindi senza possibilitàdi errore. Quindi tra i 153 sono da escludersi tutti i Papi nonsantificati, diversamente la profezia si sarebbe già verificata,.... masenza che nessuno se ne accorgesse ??? Quindi impossibile checiò sia già avvenuto. Ad oggi i Papi santificati dopo Pietro, lui escluso nella Chiesacattolica sono 86 (compresi Giovanni 23° e Giovanni Paolo 2°),mentre nella Chiesa Ortodossa, comprendendovi vescovi diBisanzio del primo periodo, vescovi e arcivescovi diCostantinopoli del secondo periodo e Patriarchi di Costantinopolidell'ultimo e attuale periodo, ne ho contati 58 e non mi pare che visiano altri capi di altre Chiese cristiane che siano stati santificati.Non sono un esperto in questo e potrebbero essercene forse altri enon mi sento di escluderlo; …..... non mi pare che nella ChiesaCopta ce ne siano di capi santificati,.......... e di certo non spetta ame ovviamente verificare la santificazione come è avvenuta, e se èlegittima agli occhi di Dio . Quindi io ne ho contati in tutto 144 diSanti tra Papi o comunque tra i Capi delle proprie chiese cristiane ,salvo ve ne siano altri, ma questo gli studiosi potranno farcelosapere con più certezza.

Ancora due aspetti della profezia, cioè quando presumibilmente sicompirà, e cosa avverrà, a cui ovviamente non si potrà darerisposta certa. Ma giacché la spiegazione dell'esistenza di unaprofezia e anche accedere al suo significato, non è certo venuto permia volontà e ancor meno per mia capacità, visto che mi trovo”neiparaggi” proverò a mettere giù le relative ipotesi in risposta aiquesiti per completare la storia riferita ai 153 Pontefici Santi,successori di Pietro .

Riprendiamo con l'indicazione della distanza da terradell'imbarcazione degli apostoli nel momento in cui Pietro si gettain mare per raggiungere Gesù sulla riva, cioè di “circa 200cubiti”. Partiamo dal presupposto che se questo episodio rappresenta anche

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una profezia, come certo lo è, evidentemente anche l'indicazionedei “circa 200 cubiti”, non è casuale ma aiuta ad individuare iltempo previsto per quando essa si realizzerà, seppur il dato di 153Papi Santificati di per sè sarebbe sufficiente allorché si abbia lacertezza del numero delle già avvenute santificazioni papali.

Come abbiamo visto l'indicazione è di tipo composto ovvero da“circa” e da “200 cubiti”.Il “circa” evidentemente è d'obbligo considerato che chi ha veduto,ascoltato, partecipato e riferito con scritto, cioè S. Giovanni, nonsi è reso conto che parte dell'episodio vissuto rappresentasse ancheuna profezia.All'epoca di Gesù, e nei suoi luoghi, la distanza veniva misuratautilizzando il cubito,che regione per regione variava leggermente . Io personalmente il “cubito” lo avevo incrociato solo nella Bibbia,( misure dell'Arca di Noè e dell'Arca dell'Alleanza e alla tenda incui la stessa veniva collocata), e ritenevo fosse una misura e basta,ma nella ricerca che questo quesito mi ha obbligato a fare, mi èparso di capire che il “cubito” è il risultato di una importantericerca ed esperienza per dare un senso e gestire quel che serveall'uomo per rapportarsi con l'universo, cioè con le sue misureprincipali, ovvero tempo, distanze, ovvero rapporti dimensionalidella terra e del sole, …...... qualcosa di simile, …... e mi è parsodi capire ancora che il cubito, nella ricerca di uno strumento atto aquesto impiego, rappresentasse la massima base logica, perfacilitare qualsiasi problematica di calcolo. Per il fatto di essere un riferimento base veniva anche aggiustatadi volta in volta per esigenze specifiche in relazione al tipo dicalcolo.E' in questa dilatazione interpretativa del cubito che bisognacontinuare la lettura della profezia.

Se l'indicazione dei cubiti a rappresentare il tempo di avverarsi diun certo evento, potrebbe sembrare superfluo, considerata laprecisione dei 153, così non è.

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Questa indicazione innanzitutto è una conferma, ma è anche unagaranzia per il tempo previsto, cioè che l'evento sarà proprio almomento che saranno raggiunti 200 cubiti determinati nella giustalettura che peraltro potrebbe rappresentare invece un tempo moltopreciso, il tempo che intercorre dall'episodio. Stiamo pur certi che esiste una equivalenza tra distanza e tempo.Il tempo misura la distanza tra due precisi istanti e per quanto tuttocircostante possa modificarsi, quei due diversi istanti non potrannoallontanarsi, ne tanto meno avvicinarsi tra di loro, e ciò calzaperfettamente con uno dei requisiti propri di una profezia, cioèfissare un evento in un preciso tempo . A parer mio quindi, in questa prospettata disponibilità alladilatazione dell'uso dello strumento “cubito”, utilizzato già qualchemillennio prima di Cristo, ed alla sua proiezione nella misurazionedel tempo, probabilmente dire 200 cubiti è il corrispondente didire duemila anni.Perché dire 200 e non duemila????; …...certo che a duemilacubiti di distanza, cioè ad un chilometro, per la concretezza e realtàdell'episodio, realmente accaduto, per l'apostolo ed evangelista,Giovanni, sarebbe stato impossibile distinguere Gesù e la sua voce,e così gli apostoli non avrebbero gettato le reti di nuovo, Pietronon si sarebbe gettato in acqua e non sarebbe stato il primo pescesulla brace, e quante altre cose ancora …...... ???? Una cosa è certa che questa profezia, non voleva essere adisposizione di tutti da subito, se non nel suo giusto momento, ed ilgiusto momento visto che sono cose di Dio, è precisamente quandoLui vuole. Credo che Lui per duemila anni abbia messo il“prosciutto sopra gli occhi di chiunque” affinché questa profezia,abbastanza chiara ed evidente, non fosse compresa da alcuno, perpoi liberare gli occhi del primo che si è trovato al momento giusto,deciso da Lui, a cercare di interpretare questa lettura. Non può cheessere così, se questo non era il tempo giusto, non gli mancava dicerto il “prosciutto” per metterlo anche sulle mie pupille.

Ora passiamo all'altro aspetto della questione, ovvero ci dobbiamo

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chiedere l'oggetto della profezia, a cosa si riferisce, in quantol'episodio specifico non si limita ai 153 pontefici santificati 2000anni dopo l'ascesa di Gesù al Padre, ma ci parla della rete cheregge sotto il peso dei pesci pescati.Questo particolare dell'episodio è certamente la concretizzazionedella profezia, ovvero che fino al 153° Papa santificato dopo Pietrola rete della cristianità reggerà bene. Sembra altrettanto evidenteche tale evento segnerà qualcosa di preciso, come l'annunciarsidella fine di un ciclo, la fine di un periodo, la fine di un andamento.La pesca dei 153 grossi pesci non è quella solamente di SimonPietro ma di ben sette apostoli e quindi corrisponde praticamentealla pesca di tutti gli apostoli ovvero della pesca della cristianità perintero, e la venuta a terra degli apostoli è un rientro importante, chedi certo segnerà un momento eccezionale per la stessa Cristianità .Per essere ancora più precisi circa le specifiche della rete che tienei 153 grossi pesci, in realtà al testo evangelico delle traduzioni piùcorrenti è stato aggiunto volontariamente “pur”, per far intendereche seppur tanti i pesci, seppur con i 153 grossi pesci, la reteregge. Se invece leggiamo senza quel “pur” il significato cambia esi dovrebbe intendere il contrario e cioè che proprio in virtù dellapresenza di 153 grossi pesci la rete regge, ha retto. Ora ultimare la comprensione e schierarsi per una giusta tesi trale due possibili ovvero se la rete regge nonostante i 153 grossipesci, oppure che la rete, quindi la cristianità, viene retta propriograzie al fatto che la pesca è enorme ed i pesci, cioè i cristianipraticanti, sono talmente tanti che riescono a mantenere l'essenzavitale della cristianità nonostante le necessità scissioniste dei Capidelle chiese, e gli involontari strappi alla rete della cristianità, …....di questo proprio non mi sento di dire quale sia la interpretazionegiusta, ma in ogni caso, qualunque sia, non modificherà ilmomento dell'avvenimento, la sua eccezionalità ed il fatto che adesso seguirà inevitabilmente qualcosa di nuovo.

E di questo forse sarebbe bene occuparsi …... perché la profezianon si determina di certo per un avvenimento ordinario e

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sicuramente riguarda eventi eccezionali, e dato che è determinata,costruita e scritta da Gesù, utilizzando la mano dell'apostoloGiovanni, si tratta di qualcosa che richiede attenzione.Forse per fuggirlo, perché è l'avvertimento della presenza di unaspada posta a minaccia sulla testa della cristianità e di cui vienerichiesto l'impegno affinché si modifichi qualcosa di estremamenteimportante per la cristianità?Possiamo davvero credere che per duemila anni volutamente non siè lasciato che si comprendesse l'esistenza, il significato, di unaprofezia e che la successiva comprensione non abbia ad oggettoalcun reale effetto?No, la profezia è un messaggio comunque che attende inequivoca-bilmente una risposta .Una profezia che può verificarsi o non verificarsi, o unaammonizione di quel che potrebbe avverarsi, oppure avvisare peraffrontare quell' evenienza essendone preparati e aver fatto quantopossibile affinché possa essere un evento superabile o addiritturaevento di cui approfittare per seguire una strada voluta da Dio.Una cosa ho imparato di ciò che ha detto Gesù, che tutti gli esempiche ha fatto, che possono apparire fine a sé stessi, in realtà non losono quasi mai; sono riferimenti a situazioni specifiche e se questaprofezia ha per oggetto la santificazione dei Capi della Chiesa, suquesto necessiterà riflettere. Pietro è stato nominato da Gesù, da Dio, e non dagli uomini equindi di certo la nomina dei Capi della Chiesa, dei rappresentantidi Dio sulla terra dovranno essere direttamente approvati da Dio senon addirittura proposti da Dio.Poi c'è ancora un altro aspetto di cui si dovrà tener conto, nel branoprofetico di Giovanni, Gesù nomina Pietro reggente assoluto edunico della sua Chiesa, e per tre volte gli ordina, pasci agnelli epecorelle.Ricordate però cosa precede l'investitura ” pasci le mie pecorelle”di Pietro a Capo della Chiesa ???? E' preceduta in assoluto da unadomanda …..”Simone di Giovanni mi ami tu più di costoro?”.Questo sta a significare che a capo della sua Chiesa vuole chi lo

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ama sopra ogni cosa ovvero a dire “ il Capo della chiesa lo voglionominare Io”, non deve essere il risultato di accordi odell'impegno di qualcuno, magari in buona fede, che porta avantiun' ipotesi di filo conduttore politico. Gesù sceglie Pietro perché lo ama in maniera virile, talmentespontanea che si butta in acqua per raggiungerlo prima possibile,senza condizionamenti culturali, probabilmente l'unico che, pursposato, sceglie di seguire Cristo mettendosi in contrasto con leesigenze primarie della sua famiglia.Credo che nostro Signore voglia scegliere lui il successore diPietro e questo probabilmente è il punto essenziale per cui, e concui, la Chiesa ritorni ad essere unica, unificata.Magari appurare la non santificazione di massimi esponenti dialcune chiese cristiane può aiutare a comprendere che vi è unapalese richiesta di ritorno all'unità, a sciogliere quei nodi diinterpretazione della dottrina di Cristo utilizzati come scusa didivisioni per soddisfare esigenze tutte umane. Ultimiamo quindi questo intero capitolo di profezia Pensate sia tanto scandaloso l'effetto che si determina con loscambiare nel versetto che segue il soggetto Simon Pietro, con ciòche lui rappresenta, cioè la Chiesa nei secoli da Pietro fino al 153°grande pesce?

Vediamo il testo originalecap.21,18. Amén amén ti dico: quando eri più giovane ti cingevi date stesso e andavi dove volevi; quando invece sarai vecchio,tenderai le tue mani e (un) altro ti cingerà e porterà dove non vuoi».

Che tradotto con la sostituzione proposta diventa: “ Nei primi tempi la Chiesa si muoverà come volutacompletamente da Cristo, mentre dopo, quando sarà presenteda tanto tempo, quando sarà “vecchia”, qualcuno la manovreràper portarla dove l'anima della Chiesa stessa non vorrebbeandare .

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In pratica, in questo versetto, Cristo profetizzò che la sua Chiesa,dopo un po' di tempo dalla nascita, sarebbe stata in balia di altri,di soggetti diversi da autentici cristiani, interessati a portarla dovelo stesso Cristo non voleva che andasse.Il 153° Papa santificato segna un momento particolare collegato aquesta situazione di “ostaggio” in cui si trova la Chiesa.Abbiamo visto che non siamo così distanti da raggiungere ilnumero di 153 capi di chiese cristiane santificati, e quindi ilcompimento del tempo è presumibilmente vicino a realizzarsi.Forse ci vorrà ancora un anno, forse 100 anni, non pretendo disapere io il numero reale di Papi ed altri reggenti che Dio Stessoha già santificato tra quelli della Chiesa Cattolica romana di Pietroe quelli nati dallo scisma di essa, ma, anche se qualcuno fosse ingrado di quantificarli, presumendo che non ci siamo ancoraarrivati, in ogni caso nessuno sa quando Dio santificherà ilcentocinquantatreesimo reggente. Se incrociamo i tempi, sia dei tanti Papi Santi, prossimi al 153°, eche duecento cubiti possa essere interpretato come duemila anni apartire da Pietro nominato Papa da Cristo, è inevitabile pensareseriamente che tale momento è più che prossimo. E' giunto il tempo di un impegno serio alla riunificazione dell'unicaChiesa di Gesù di cui Pietro rappresenta il primate, e non ci deveessere più orecchio disponibile, da sprecare, per l'ascolto di chivuol tenere la Cristianità divisa per proprie necessità di potere.Ci sono altri campi in cui auto-magnificarsi con il potere. SeguireCristo prevede unità e servizio, certo anche l'esercizio del potere,ma solo per necessità, per responsabilità, non per autostima.Riunificazione vuol dire che il problema di un cristiano a cui ènegata la possibilità di una cappella per pregare deve rappresentareun problema di cui tutti i cristiani del mondo devono farsi carico.Un sacerdote cristiano indegno deve rappresentare un problema ditutti i cristiani.Il rapporto con quella esigua parte degli Islamici che cerca poterecon il terrore e la violenza, per essere fruttuoso, deve essere ditutti i cristiani uniti .

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L'evitare che in questa rete della Cristianità si possano crearestrappi che non possano più ricucirsi o intervenire a ricostituireuna nuova robusta rete, pari a quella calata 2000 anni or sono,dipende da noi, Cristo ci ha profetizzato chiaramente, ci haavvisati; al 153° Papa santificato la rete della cristianità, lastruttura che accoglie tutti i cristiani, deve essere rinnovata, deveessere sanata.

Capitolo 15 L'amicizia fraterna dentro un grande progetto

Nel concludere l'argomento Andrea iniziò ad accennare al ruolo diGiovanni apostolo ma dovette interrompere in quanto colse inMaurizio segni di insofferenza di cui lo stesso si rendevaperfettamente conto pur non volendo. Non riusciva a trattenere gli sbadigli nervosi, il guardarecontinuamente l'orologio, e non comprendendo neanche lui cosaaccadesse giacché l'argomento lo interessava particolarmente.Probabilmente nelle deduzioni finali di Andrea non c'era quel checi sarebbe dovuto essere e quel comportamento automatico diMaurizio rappresentava un salvataggio alla verità e un salvataggiodi Andrea. Questo argomento, cioè il ruolo attivo di GiovanniApostolo in questa profezia, non lo ripresero più ma Maurizioebbe modo di saperne di più da altra persona che incontrò un po ditempo dopo .

- Andrea prese visibilmente fiato, non era abituato a fare delleconferenze, e si stupì anche lui che l'esposizione fosse venuta fuoricosì fluida - << Allora che ne dici, è o non è una profezia? ... econ il diabete come va ??….... eri forse in astinenza di zuccheri ??Ti sei spolverato tutte le caramelle? >> Gli ci volle un paio di secondi a Maurizio per nasconderel'imbarazzo per la brusca interruzione dell'esposizione dell'amico eancor di più per rendersi conto che nel giro di mezz'ora, talmente

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era preso dall'esposizione di Andrea, che si era mangiato 10caramelle Rossana dal cestino che Andrea lasciava a disposizionedei clienti. <<Che ne penso? -ribatte Maurizio- Che ti manderò il contodell'ospedale,....... non ho assimilato ancora tutto, ma normalmentead argomenti del genere a cui sono abbastanza preparato, non lalascio passare liscia a nessuno, appena sgarra, ma …..Forse nonme ne sono accorto, ...sembrava che tutto filasse liscio... forse eroun po' leggermente prevenuto riguardo al fatto che vi fosse unaspiegazione importante, che ti ho persino amato mentre esponevi,sai come Giovanni con Gesù, forse una cosa del genere... Si,che mi è piaciuta, però vorrei analizzarla meglio, hai qualcosa discritto da mandarmi ?..... Senti …. se mi confermo nellaimpressione che ho avuto, che ne dici se lo usiamo per mettere unpo' in imbarazzo qualche chierichetto al Vaticano ?? >>Andrea <<Aspetta Maurizio ,.... fammici pensare un attimo>>.Maurizio<< Di questo ne abbiamo già parlato ,....non è che questacosa ce la teniamo in due ?>> disse con tono compassionevole. Andrea <<Hai ragione, fanne quello che vuoi, ma se fai danno almovimento ti rincorrerò per tutta Roma. Hai capito che tutto questoserve per accreditare Semedi, …..non è che gli mandiamo all'ariatutta sta grazia di Dio? ….... Parlane con le persone adatte perchése sbagli indirizzo, la strada si fa ancora più in salita di quanto nonlo sia già..... e Dio solo sa quanto lo è.>>

Nello stesso giorno Andrea tramite mail mise a disposizione diMaurizio il testo scritto di quanto più o meno gli aveva esposto dipersona.

Quell'argomento non fu ripreso per un po', era evidente perMaurizio che l'interpretazione di Andrea di quella profezianascosta non faceva una piega, anche se quella dei duecento cubitiche rappresentavano duemila anni, rappresentava unainterpretazione personale ma scientificamente accettabile e nonspostava alcunché della profezia. La sua attenzione per Andrea

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incominciava a diventare sempre più importante, inquadrarlodiventava sempre più interessante e sempre più necessario perchéin conseguenza di ciò anche lui stesso iniziava a cercare unospazio, un motivo, un significato a quella sua nuova amicizia, alproprio ruolo in questo progetto, ideato sì da Andrea, masoprattutto, guardato dall'Alto e di questo aveva sempre menodubbi. Al motivo specifico di quella profezia, se era giusto o menomettere qualcuno a conoscenza della stessa, alcuni piccoli passidella Bibbia aiutarono la scelta La profezia, se è il parlare di Dio, prevede anche che la parolastessa di Dio serva per avvisare affinché avvenga, possa avvenire,un cambio di strada,( Ezechiele 3. 16,21), Amos 3. 7,8 ).

Verona

Era un giorno dell'ultima settimana di Agosto, Andrea era statoinvitato da Piergiorgio, a rendersi conto di cosa fosse quellasettimana di incontro di Comunione e Liberazione che si teneva aRimini ogni anno e immancabilmente seguita dalla TV nazionale;un appuntamento fisso dove sfilavano più o meno, tutti i politici delmomento, una occasione chissà per qualche incontro produttivo.Andrea Aveva incontrato per caso Piergiorgio in occasione di unmeeting nazionale “ Euclide” dei Geometri che si teneva a Verona acui aveva assistito, più che partecipato, nella speranza di poteravere una possibilità di confrontarsi pubblicamente, anche se perun attimo, con la dirigenza della categoria sul metodo di stima dalui proposto e con cui realizzare una infrastruttura nazionale dellastima a servizio dell'intero mercato immobiliare nazionale.Salvo un semplice scambio sull'argomento ovvero una mite,telegrafica e rispettosa protesta informale nei confronti di unconsigliere circa il silenzio della dirigenza nazionale sullaquestione, il risultato del viaggio era risultato tempo perso, cosìcome inutile le ore passate in quell'auditorium dove si erano

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“esibite” persone che nulla avevano di nuovo da dire e da proporre,tutto troppo scontato per Andrea che mal sopportava le cose inutilie quello per essere un meeting nazionale lo era proprio inutile,forse la necessità di spendere avanzi di cassa. Il problema che aveva posto lui, inviando comunicazioni alConsiglio Nazionale e a tutti i collegi provinciali dei geometri,quella si che poteva essere occasione di discussione aperta enell'interesse reale della categoria, ma nulla, tutti in quel giornoerano stati chiamati ad essere spettatori del nulla .Andrea per quella specifica occasione era giunto a Verona nel tardopomeriggio del giorno prima del convegno ed alloggiò in un Bed &Breakfast in periferia, e dopo una doccia era uscito a piedi verso ilcentro di Verona per cenare.Lungo la via, camminando e perlustrando, intravide un vecchiachiesa dall'architettura interessante, pareva aperta, seppur l'orafosse tarda e certo non orario normale di funzioni. Entrò, non c'era nessuno, come normale che fosse, si sedette ad unapanca e si intrattenne per una preghiera. Non era passato neancheun minuto ed iniziò un'affluenza continua finché la chiesa, nonmolto grande, si riempì. La panca dove si era seduto si riempidi persone prima di molte altre e in quell'occupazione gli parve chequalcuno si mise accanto a lui volutamente, ebbe la sensazione chefosse una necessità di colui che gli sedeva accanto il comunicarecon lui, era Piergiorgio.Andrea non aveva di certo necessità di essere sollecitato acomunicare, e stupito da quel riempirsi della chiesa si rivolse aPiergiorgio.Andrea<< Mi scusi ma qui fanno messe normalmente a quest'ora?Piergiorgio <<No, è una messa speciale di Comunione eLiberazione, la conosce ??>> Andrea<< So cos'è, ma non la conosco bene, so solo che sonotantissimi anni che esiste ma non ha mai fatto nulla di buono>>espose candidamente.Piergiorgio accusò serenamente il colpo inaspettato e rimase per unattimo confuso, ma non la prese come una sconfitta, forse senza

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saperlo neanche lui, per comunicativa spontanea, rappresentava unapunta avanzata della comunicazione diretta e addetto alproselitismo di Comunione e Liberazione.La messa iniziò e Piergiorgio si rese subito conto che Andrea, dacome seguiva la liturgia della messa, era un frequentatore assiduodella messa e non era lì per caso.La funzione scorreva e Andrea notò che qualcosa in essafunzionava in maniera diversa dal normale.I momenti come l'atto di offerta, o come il momento dellacomunione, in cui ordinariamente la gente si comporta conspontaneità, in quella funzione non andò così. Al momento dellaquestua nessuno passava tra le panche a raccogliere le offerte, madiversamente tutti si alzarono e uscirono dalle panche, per portarele loro offerte ai piedi dell'altare, tutto in seguito ad un precisoordine stabilito da alcuni ragazzi seriosi e attenti, appositamenteincaricati, e così fu anche per ricevere l'eucarestia.Andrea si rivolse a Piergiorgio << Come mai questo sistema ??>>Piergiorgio << Per dare un senso di ordine e..... di bellezza,... noncrede ??>>Andrea non riuscì a nascondere una leggera smorfia che equivalevaa dire <<Mica tanto.>>Ad Andrea, quell'ordine lo aveva infastidito, un senso di eccessivocontrollo in una funzione dove la libertà è indispensabile, non sipoteva ….....La funzione era alla fine e Piergiorgio gli chiese se sarebbe andatovia di corsa o si fermava per un attimo, Andrea si fermò.Piergiorgio, un bel sorriso e tanta cordiale semplicità raccontò in unattimo del suo avvicinamento a CL da qualche anno, poi glipresentò velocemente almeno un terzo dei Ciellini presenti allafunzione, praticamente tutti fuori della chiesa, un'occasione perincontrarsi ogni tanto. Per la maggior parte tutti di età abbastanzavicini all'età di Piergiorgio e di Andrea, vicini ai sessanta.La messa era stata celebrata da un giovane sacerdote, anch'esso diCL., che sentita la provenienza di Andrea gli chiese se avesseconosciuto il cardinale Angelo Scola, in quanto ex vescovo della

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diocesi di Grosseto, che proprio in quel giorno era stato nominatoArcivescovo di Milano lasciando il Patriarcato di Venezia.Andrea rispose di conoscerlo, ma non direttamente di persona,piuttosto per un piccolo scambio di lettere, e il giovane sacerdoterimase un po' sorpreso scambiando Andrea chissà per chi.La storia del Cardinale Scola ?In effetti il semplice scambio di poche righe con il cardinale Scolanasce dal 1997, Andrea aveva già iniziato il suo percorso di fede,e per una serie di motivi aveva già compreso che il suo contributol'avrebbe cercato di dare sul fronte sociale, in ambito politico.Aveva già avuto evidenti difficoltà a trovare contatti con personedella finanza che come lui avessero avuto piacere a formare ungruppo omogeneo che concretizzasse alcune delle sue idee im-prenditoriali ed investire i relativi utili nel sociale. Per tal motivonella notte tra l'8 ed il 9 Aprile in preghiera chiese allo SpiritoSanto di fargli sapere a chi rivolgersi per aiutarlo a costituire talegruppo.Quella stessa notte in un primo sogno qualcuno gli indicò una portaindicandogli che era quella del vescovo Scola, nel sogno successivogli si presentò davanti una persona che lui non conosceva, questi sipresentò come il vescovo Scola dicendogli che successivamenteloro due dovevano parlare,.Il sogno finì ed il giorno successivo Andrea chiese al suocollaboratore e amico Massimo, inserito nell'ambiente della Chiesa,se esisteva tal Vescovo, e alla risposta affermativa incominciò aorganizzarsi per comunicare con lo stesso.Il vescovo Scola non era più nella diocesi di Grosseto, era statonominato rettore dell'Università Lateranense a Roma e provò amettersi in contatto telefonicamente, ma il filtro tra loro, cioè ilsegretario personale del vescovo, un sacerdote di lingua spagnola,gli negò ogni possibilità di contatto, e Andrea intuì che la suarichiesta di aiuto rivolta al vescovo fosse stata cestinata dalsegretario e smise di cercare tal contatto.Dieci anni dopo il vescovo fu nominato Patriarca di Venezia edAndrea considerò che il segretario non fosse stato più lo stesso, si

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accertò per mezzo di internet circa il recapito e gli scrisse nuova-mente chiedendogli qualche riferimento imprenditoriale sapienteper concretizzare l'ultima “perla” che gli era capitata tra le mani,pur non dicendogli chi gliela avesse regalata, né il motivo per cuicercasse proprio lui.Nella sua lettera Andrea fece cenno anche ad una sua iniziativa diuna certa rilevanza a cui avrebbe fatto seguire i dettagli se fossescattato l'interesse a qualcosa di importante, riferendosi al progettopolitico sociale di “Semedi “ Il cardinale gli fece rispondere dal suo segretario, che era in attesadi avere ulteriori informazioni di questa ultima cosa e quindiAndrea gli mandò quanto necessario per la comprensione delprogetto. La risposta di proprio pugno del Cardinale fu “Gentile sig...., inquanto uomo di Chiesa, il Patriarca, senza entrare nel merito dellaSua iniziativa , non può che apprezzare ogni sforzo per favorire lavita buona nel paese, ….cordiali saluti ...Angelo card. ScolaLe poche righe del prelato, quindi non prevedevano ulteriorecomunicazione e da parte sua Andrea un po' rammaricato rinunciòa metterlo a conoscenza del motivo per cui avesse cercato propriolui. Determinò così che il futuro sarebbe andato come dovevaandare . In teoria di aiuti Andrea ne avrebbe potuti trovare, cioènominativi di imprenditori e investitori che avessero l'immaginedel capitale come un mezzo per far crescere la società ma di certonon li avrebbe incontrati se la provvidenza non vi avesse messomano. Aveva bussato a tante porte e di interesse reale per il sociale,puro, senza ipocrisie, non ne aveva trovato. Per quanto riguardava la proposta politica che Andrea cercava difar decollare, pensò che il Cardinale volesse tenersi alla larga daqualsiasi proposta. Qualche hanno dopo, con l'esultanza di quelsacerdote per l'incarico del Cardinale Scola a guidare la curia diMilano sorrise per la propria ingenuità di qualche anno prima.Andrea non approfondì più di tanto, ma quanto basta per sapereche il legame del cardinale Scola con CL era molto importante e ne

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trasse la ovvia conclusione, che difficilmente avrebbe avutosupporto reale in quella direzione, anche se non impossibile.Cl era una realtà dai numeri interessanti già da diversi decenni, allaquale, molti noti si erano avvicinati, ma politicamente si era ormaiscavata una fossa intorno, una autolimitazione non voluta. Andreainvece presentava un progetto tutto da sviluppare, e che nonsarebbe stato di aiuto “particolare” immediato per nessuno anchese in esso si poteva cogliere una certa concretezza di beneficiosociale generale che poteva distinguerlo da qualsiasi altra proposta.Ma allora perché proprio Scola, si domandò Andrea, non lo avevachiamato di certo lui, e soprattutto lo aveva chiesto allo SpiritoSanto di dargli un riferimento, e poi mica gli si era presentatoqualcuno di cui dubitare? In quel senso il maligno gli poteva averfatto uno scherzo? ...No Scola era Scola …..una garanzia assolutadi fedeltà a Dio, ed allora cosa significava questa cosa ?Andrea per quanto cercava di disinteressarsi alla cosa, con ilpensiero spesso andava lì. Cosa doveva fare Scola per lui oppure cosa lui avrebbe dovuto fareper Scola o ancora cosa dovevano fare insieme o cosa doveva fareScola per Dio visto che lo aveva chiamato in causa proprio Lui ?Forse l'aiuto, il cercare imprenditori di forte fede o l'aiuto per unmovimento politico di servizio non erano il vero motivo per uncontatto tra loro.Di Comunione e Liberazione invece Andrea ne aveva appenasentito accennare da ragazzo nei discorsi tra due suoi amici,universitari entrambi, l'una a Genova e l'altro a Roma, ma nonaveva mai approfondito di cosa si trattasse, non era ancora venutoper lui il tempo di conoscere Gesù, ed i suoi amici non ne avevanomai parlato in termini di significato di tale associazione tanto daincuriosire Andrea. Ora che si interessava di politica, le informazioni che trovava e perquel che poteva dedurre dai meeting di Rimini visti in televisione,aveva l'impressione che si trattasse, almeno per la base delmovimento, di migliaia di persone con una necessità spirituale dioperare. L'idea che si era fatto seguendo il suo intuito era quella

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di un gruppo i cui vertici reali fosse molto a contatto con la politicaspiccia, quella che mira essenzialmente al potere e checonvogliava a proprio piacimento tantissime brave persone, tanticattolici che avevano bisogno di un pastore, come avvienenormalmente a tante buone e brave persone, fin troppo preda dicoloro che li fanno sentire appartenenti ad una famiglia.Andrea a modo suo era anche lui un semplice e semplicenell'essenzialità del suo ragionamento.Il problema che si poneva in merito all'associazionismo erarappresentato dal perché alla gente non gli bastasse esserecristiano, essere cattolico? Non ce n'è a sufficienza, non è giàappagante totalmente seguire Gesù, …..chi può aggiungere altro aquanto detto e messo da Lui dopo di Lui, tanto da dare un senso adun distinguo. Ovvero perché preferire dire “io sono di CL “ inveceche dire “io sono cristiano”?E il ragionamento è semplice, se qualcuno cerca un distinguo èmotivato da un disaccordo su un punto, su un modo di operareoppure su un punto essenziale di interpretazione diverso dallapropria Chiesa. Ma in questo caso nulla di tutto ciò, e così adAndrea non pareva altro che il distinguo fosse di tiposemplicemente di comodità associativa, ovvero, nel suo rudepensiero, si fosse creata un'associazione all'interno della Chiesaper contare quando si fosse presentata l'occasione di contare.Un' interpretazione, quella di Andrea, che si determinava anche perla non conoscenza effettiva della storia e dell'impegno sociale diComunione e Liberazione, …... buona o cattiva che fosse.Andrea, cogliendo l'invito di Piergiorgio di seguire da vicino CL,si volle informare un po' meglio sulla spiritualità di CL rispetto aquel che aveva capito dalla presentazione di Piergiorgio, ma nullatrovò a portata di mano nel sito internet dell'associazione chefacesse intravedere qualche rivelazione e la sua attenzione sisoffermò sulla nascita di Cl , proprio lo stesso anno in cui era natolui, e che il suo fondatore era deceduto proprio il giorno dellapropria nascita.Indubbio che Andrea con don Giussani qualche data l'avessero in

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comune, ma di certo non condivideva la teoria di quel prete,sventolata dai ciellini, di non doversi preoccupare più di tantodell'evolversi dei fatti della società perché a ciò avrebbe provvedu-to lo Spirito Santo. Il primo pensiero di Andrea sull'argomento loportò evidentemente alla domanda che se alla società ci avrebbepensato Dio, che motivo aveva la costituzione di Comunione eLiberazione visto che era nata, a torto o ragione, a motivo di farsisentire nelle scelte della politica? A prescindere da questaincongruenza esistenziale, Andrea ritenne che il solo pensare dilasciare che Dio provvedesse a sistemare sempre le cose, asistemare i nostri “casini”, derivava da una errata interpretazione,errata per comodità, di un passo del Vangelo di ….. in cui Gesùdice più o meno ….di lasciare che il giorno si preoccupi di séstesso e che ciascuno cerchi solo il rapporto con Dio . E poi che ciò fosse sbagliato era tanto evidente considerato quantoDio, nel corso dei secoli che avevano preceduto la venuta di Cristo,avesse abbandonato e castigato il popolo ebreo ogni qual volta reodi essersi abbandonato alla generalizzata corruzione ed ingiustiziasenza nulla fare per migliorare. Tutto molto comodo per non prendersi responsabilità dirette suldisastro che si stava compiendo nella società, senza prendersiresponsabilità nella politica cioè nel governo dei Paesi. Ancora piùstrano verificare l' evidente contrasto tra pensiero e usualecomportamento, considerato che tutti i ciellini, in occasione deiturni elettorali, venissero chiamati a fornire il proprio apporto divoto a persone indicate dai vertici di CL e senza permettere unconfronto su tale tematica, né su chi dovesse rappresentare CL.I giovani che mettevano in fila tutti nelle Sante messe era il gestoche alla perfezione dava l'immagine di quell'associazione ovvero ditante pecorelle, le più innocenti, gestite da un pastore mercenario.

Andrea mantenne i contatti con Piergiorgio, gli inviò delle notesul progetto politico di Semedi … e Piergiorgio dal canto suo,dichiarò esplicitamente che come stava con CL stava bene e invitòAndrea a prendere visione di cosa fosse il meeting di CL.

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A suo vedere un evento affascinante.Andrea amava l'intimità e già sapeva cosa avrebbe trovato, cioènulla che potesse realmente interessargli, salvo l'incognita diqualche nuova conoscenza a cui certo Dio non mette limiti e che luistesso avrebbe cercato di facilitare piazzando dei volantiniall'interno del meeting per far conoscere a qualcuno del popolo deiciellini che esisteva una vera alternativa alla sola, sterile, semplice,speranza, cioè che esisteva anche l'alternativa rappresentata dalprogetto Semedi … Accettò quindi di concedersi una giornata diviaggio andata e ritorno per Rimini e qualche ora tra la gente, perincontrare Piergiorgio presente lì per tutta la settimana con lamoglie occupata nel servizio cucina.

Rimini

Giunse a Rimini intorno a mezzogiorno di sabato, chiamò Pier-giorgio che gli indicò dove era sua moglie e dove poteva pranzare,c'erano molte presenze provenienti da tutta Italia e qualchestraniero, a quell'ora tutti impegnati ad organizzarsi per il pranzo. Indubbiamente c'era un bel giro di persone ed i vari stand digastronomia stavano facendo dei bei incassi, decisamente un bellaoperazione economica più che collaudata da tantissimi anni diesperienza. Di questo concordava anche Igor, un ragazzo diMilano presente con la sua ragazza e un ragazzo dall'accentomeridionale, incontrato dai primi la mattina stessa.Igor era il più distaccato da quell'evento e pareva che fosse arrivatolì per una leggera forzatura da parte della sua ragazza, di cuiAndrea dimenticò immediatamente il nome, data la sua pessimamemoria nonostante ci tenesse a ricordarlo. A differenza delsiculo/milanese che non aveva colto il succo della proposta diAndrea, Igor, al contrario aveva perfettamente capito il progetto,ma per sua natura, pur avendo compreso, non sarebbe comunqueandato oltre per alcun progetto che riguardasse la società, credoper diffidenza verso il genere umano. Lei, la ragazza, invece fece

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delle obbiezioni soprattutto per capire meglio e siccome era inrealtà quella veramente coinvolta emotivamente con CL, dalleparole di Andrea e dalla perfetta comprensione immediata di Igor,comprese che in quel progetto c'era qualcosa che doveva essereapprofondito, e lasciando Andrea, non appena finito di consumarel'ottima lasagna cucinata dalla moglie di Piergiorgio, gli chiese sepotesse portare via quel volantino, che Andrea con molto piaceregli porse come una reliquia santa. Per un tempo ragionevole,inutilmente, Andrea sperò di ricevere una mail da quella ragazza.Lasciando i ragazzi di Milano, poco dopo si incontrò conPiergiorgio, al quale confessò che era lì soprattutto per piazzare isuoi volantini. Li piazzò in punti di sosta strategici, su alcuni sedili,panchine e simili, dove chi sostava per un riposo avrebbe potutoessere attirato a leggere quel volantino dentro una cartellina traspa-rente lucida che assumeva l'aspetto di documento importante,sicuramente da destare attenzione. Mise quei volantini di nascosto, ritenendo che tali piazzamentinon avrebbero fatto piacere agli organizzatori. Non avrebbe avuto iltempo per chiedere autorizzazioni semmai fosse stato necessario,ma di certo non si sarebbero accorti degli stessi se non dopo unpassaggio di riordino e pulizia dei locali a meeting finito.Si trattenne un po' con Piergiorgio e venne fuori la sua concretezzadi persona buona, che aveva a cuore gli amici, e che comunque nondisdegnava le opportunità che la frequentazione in Cl potesserooffrirgli, e la sua sincerità fece piacere ad Andrea soprattuttoperché aveva di fronte una persona comune, che pertanto i suoirifiuti di comprendere Semedi... non erano tutti di tipo intellettuale.Poi salutò Piergiorgio e i suoi amici, probabilmente quello sarebbestato l'ultimo incontro di persona tra loro, posizionò gli ultimivolantini e si incamminò verso la macchina per ritornare a casa.

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Capitolo 16 Don Giussani

Giunto sull'atrio che immetteva all'aperto si sentì chiamare, la voceera distante, ma la chiamata era decisamente diretta a lui .Si fermò e ci mise un po' per capire che quella voce appartenesse aMaurizio che gli stava andando incontro a passo svelto .Maurizio << Ma cosa ci fai qui, è l'ultimo posto nel quale avreipensato di vederti, ti fermi?Quando sei arrivato? Sei di partenza?>>Andrea <<Si, stavo andando alla macchina, sono qui damezzogiorno, ho fatto quel che dovevo fare e volevo viaggiare digiorno per fare ritorno passando da Arezzo, ho fatto un blitz pervedere se scattava un scintilla con Cl, ma direi proprio di no. Matu che ci fai qui?>>Maurizio <<Io sono iscritto a Cl da oltre vent'anni, non te lo avevodetto, non sono proprio un frequentatore assiduo ma ogni due o treanni vengo a Rimini, così, ma non ti so dire il motivo reale, forseper incontrare qualche vecchio amico di università, non ho piùnulla in comune con loro e questa è una occasione per rivederli epassare qualche ora insieme, nulla di più. Non vado a nessunincontro, né confronto, …..una volta si respirava aria di amicizia,area di speranza,......è tanto che qui dentro non se ne respira più, ec'è un sacco di gente che viene per vedere i personaggi importanti,e i leader di Cl ora hanno la puzza sotto il naso e si concedono conil contagocce…....non sono come gli altri,...... insomma una voltadicevo sono di CL oggi...... come hai visto non l'ho detto neanche ate. Ma come mai sei venuto per stare appena qualche ora???>>Andrea brevemente gli racconto l'incontro di Verona conPiergiorgio e del Cardinale Scola, e di quel che sentiva essere Cl, ecome questa potesse essere di imbarazzo per la Chiesa nelmomento in cui i vertici erano accusati di prendere mazzette.Insieme commentarono le notizie della gestione dei soldi dellastessa Chiesa affidata a persone notoriamente abituate a sfruttare asolo proprio ed esclusivo vantaggio operazioni finanziare in cui disoldi se ne perdevano tanti invece di farli fruttare socialmente, soldidati in aiuto per chi ne avesse bisogno, alle missioni.

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E poi di appalti che lo Stato Vaticano pagava molto di più delreale costo, e infine delle fazioni e correnti interne e come questegettassero ombre sull'immagine della Chiesa . Maurizio volle infine che Andrea conoscesse un po' meglio lafigura di don Giussani e CL, nell'essenza che poteva interessarglied in relazione a ciò che stava portando avanti e li riassunse così:<< Don Giussani era un idealista per natura, i suoi insegnamenti airagazzi delle scuole dove insegnava portavano al concetto chenella vita di ciascuno può esserci l'esaltazione della corrispondenzadella vita di Cristo, ovvero se un individuo fa un percorso dirazionalità dei fatti, degli eventi, di tutto quanto è storicamentecerto, troverà inevitabilmente Cristo e questo determina unavvicinamento oppure un allontanamento, ma in ogni caso èappurato che Cristo è presente ed è anche concretezza di incidenzaattiva o passiva nella vita di ciascuno,.In realtà la volontà di don Giussani di far avvicinare tutti a Cristo,per toccarlo e sceglierlo lo obbligò ad organizzare dei seminariparticolari che per problematiche tecniche lo portarononecessariamente ad organizzarsi sotto una struttura associativa, chepoi si definì come CLL'essenzialità di don Giussani, il suo lato migliore, quello vero,che poi si disperde, che con il tempo è meno facilmentericonoscibile, o quanto meno si appanna tra le troppe parole,….probabilmente troppe anche le sue,..... come di altri, ….quandosi è troppi visibili, appunto era il grande rispetto che aveva delproprio tempo a disposizione, della sua vita, ed a questo deviaggiungerci che era un combattente nato, che aveva la sua testa e lavoleva far funzionare a pieno, alla ricerca del vero e del giusto.Era uno che soffriva l'imposizione dall'alto, soprattutto per cose incontrasto con ciò in cui credeva, e …..ciliegina finale...... avevaincontrato veramente Cristo ritenendolo strumento essenziale perla società, cioè un perno su cui si poteva far girare la vita diciascuno e l'intera a società. Ma per quanto fosse ammirabile come uomo, Don Giussani non harappresentato nulla di particolare rispetto alle aspettative ed

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all'impegno di un buon cristiano. Lui si è mosso, diciamo in generale, come ogni cristiano sidovrebbe muovere, e la sua rilevanza è dovuta al fatto che lui haintrapreso quel percorso, mentre gli altri no.-Le parole di Maurizio sono serene, di un uomo giusto che rispettatutti coloro che hanno fatto del loro meglio nella propria vita- La mia personale entrata in Comunione e Liberazione fu motivataessenzialmente dal fatto che le attese di quel movimento erano diun amore per il prossimo e del rispetto di sé stessi portato nellestrade, nei posti di lavoro, nell'economia, nella gestione dellasocietà, cioè nella politica. Nel suo percorso don Giussani fu preso dalla sua terrena umanità,dal suo essere amante della vita e dalle espressioni di bellezza chein essa si esplicano e queste determinarono frequentazioni chedistolgono dalla meta propostasi all'inizio . Questo è Don Giussani dell'intimo, poi come tutte le persone chehanno una vita abbastanza movimentata, la sua necessità di parlare,la sua necessità tutta umana di emozionare gli altri lo ha portato aesprimersi mirando a virtuosismi su cosa sia e cosa rappresenta ilCristo fino ad affermazioni che umanizzavano eccessivamente lafigura di Cristo. Enunciò parole che lasciavano intendere l'Eucarestia come unsemplice rituale, insomma concetti che allontanano l'idea di unastraordinarietà, di puro spirito, della figura di Cristo, privilegiandoun rapporto di comunione delle persone, delle famiglie il cuiespandersi rappresentasse ancor di più eccezionalità e necessitàrispetto al Cristo. Questo è il tema essenziale posto per allargarel'associazionismo di CL, e che ha certamente fatto più presa,ovvero lasciando intendere che alla solitudine e alla dinamicitànel sociale, non espressa dai cristiani, vi si poteva porre rimedio,entrando in una grande famiglia come CL.Per inciso, sono certo che il fine di Don Giussani non fosse quellodi esaltarsi distinguendosi come CL rispetto ai cristiani nonassociati.Sono anche convinto che certe esternazioni in fatto di fede di Don

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Giussani, in realtà non fossero proprio il suo pensiero ma è quelche ha lasciato intendere. Così dopo la generale ammirazione si èpassati anche ad una grande diffidenza nei suoi confronti.Poi CL come tutte le associazioni ha subito l'assalto di coloro chesono interessati al potere e il buon Giussani non ha retto a taleimpatto, probabilmente non aveva messo in conto tale evenienza.Allora in modo subdolo oltre ad una sana organizzazione perl'espansione dell'associazione, qualcuno si è impegnato a delineareanche una liturgia, delle regole, una disciplina all'obbedienza chesfocia in una carriera controllata all'interno di CL. La perdita di spontaneità dello stare insieme nel movimento e ilnon incidere con principi cristiani sulla società ha innescato lavolontà all'abbandono di Cl da parte di molti, soprattutto di quellidelle prime ore e di tutti coloro che l'associazione la vivono esentono di essere solo spettatori paganti, come è capitato a me.Hai veduto per ultimo a cosa siamo arrivati? Hai notato comequalche giornalista, solo qualche giorno prima che diventasse unfatto pubblico il male affare di cui sono accusati alcuni membri aivertici di quell'associazione, abbia calcato la mano nel tentativo diattestare il connubio tra CL e Chiesa Cattolica, pubblicizzandoche le suore che servivano il papa Benedetto XVI fossero appuntoappartenenti a Comunione e Liberazione? Come per dire, non semplicemente suore cattoliche, ….di più,….suore fornite da chi ha un rapporto stretto e speciale con laChiesa, affinché in tempo di elezioni politiche ci si ricordi cheChiesa e CL sono praticamente la stessa cosa. Uno dei tanti esempidi giornalisti a servizio dei gruppi di potere.Non so' ma mi viene il dubbio che in realtà questa cosa, l'esserstrumentalizzato, non sia proprio piaciuta a Papa Ratzinger,il qualevedrai metterà fine a tutto questo. Ti giuro che dentro Cl ci sono tante persone che potrebbero daremolto, ma sono confuse dall'iper attivismo organizzativo checoinvolge tutti ma non fa crescere nessuno. La testa,... la testa....... ma il corpo è sano, c'è solo necessità che ilcorpo si trasferisca anche nella testa affinché tutta l'opera che

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produce possa riflettersi a favore dell'umanità. Andrea,.... in Cl ci sono tante persone in gamba che non devonoessere deluse ancora una volta, disperdersi per loro è comedichiarare che la società non ha bisogno di loro e non è così. Promettimi che mi aiuterai a fare il possibile perché questa energianon si disperda.>>Andrea <<Come? >> Maurizio <<Non l'ho so ma sento che una maniera c'è ....- gli siilluminarono gli occhi - …..vedi che sei contagioso, …...i lampi digenio vengono anche a me ….... dobbiamo trovare qualcunodentro, autorevole, disponibile a traghettare tutta questa gente nellaCl, o come si chiamerà, che corrisponda totalmente alle loroaspettative, quelle dello stesso don Giussani, una sana e operosaattività senza approfittatori al suo comando .>>Andrea <<Hai in mente qualcuno? >>Maurizio << Si..... una tua conoscenza >>Andrea << Chi ? >>Maurizio <<Vediamo se ci arrivi da solo …. genio !.... Ci sentiamodomani, ...devo proprio scappare>>Lo lasciò lì, come un baccalà appeso, come si facevano a vicenda,proprio per non andare oltre e svelare il nominativo che gli erabalenato per la mente ma sul quale voleva riflettere meglio.

Capitolo 17 L'uomo di Rimini e le precisazioni sui punti di scontro tra le diverse chiese cristiane. La responsabilità dei fedeli.

Era passata quasi un'ora, Andrea raggiunse l'auto per il rientro aPorto S. Stefano, Maurizio invece si recò a salutare ancora unamico presente al Meeting e appena mezzora dopo si avviòall'auto. Giuntovi quasi, notò una persona, sembrava anziana, manon vecchia, forse chiedeva l'elemosina, posizionata in un puntoun po' particolare non proprio “commerciale”, proprio a qualche

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centimetro dalla sua portiera, di lì poteva passare, si e no, unapersona ogni tanto.<< Strana la cosa, …. che non avesse le “rotelle” a posto? >>pensò Maurizio e si preoccupò di come chiedergli di spostarsi perentrare nell'auto.L'uomo, era un po' dismesso in generale ma non aveva abitisdruciti, tanto meno evidentemente sporchi, niente in particolareche inducesse a etichettarlo per un “barbone”, ma era quello cheMaurizio percepiva in quel momento .L'uomo gli chiese <<Fratello, hai qualcosa da mangiare per me ?>> Maurizio << No, non ho spiccioli. >> rispose, la prima cosa chegli venne in mente, ma immediatamente tirò fuori il portafoglio percercarne.L'uomo << Scusami fratello, non mi servono soldi, ho bisogno dimangiare qualcosa.>>Maurizio << Le do' qualcosa per comprare un panino >> disseleggermente stizzito.L'uomo <<Non me ne servono, vedi ne ho di mio>>, e trasse dalletasche, cartamoneta di euro più che sufficiente per un buonpranzo al ristorante.Maurizio<<E allora perché non lo compra, forse non è di suogusto il ristorante? >> questa volta non lo disse stizzito, marealmente incuriosito e quasi divertito da quella situazione.L'uomo << Voglio mangiarlo insieme a te, è un po' di tempo chenon parlo con qualcuno e sento che noi mangeremo beneinsieme>>Maurizio << Ascolti, io ho un viaggio abbastanza lungo da fareper rientrare a Roma, proprio non ne ho di tempo. Vede il sole èquasi al tramonto e ho già problemi per imboccare la strada giustaper l'autostrada >>L'uomo << Non preoccuparti la troverai, dai mangiamo qualcosa.Vedi c'è quel piccolo bar, ti offro io un panino, una bibita, quelloche vuoi.>>Maurizio prese su un bel sospiro di accettazione, non voleva

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offenderlo, e il personaggio lo incuriosiva anche per i suoi modigentili, ed eleganti, chissà che storia c'era dietro questa persona, elo segui . Percorsero circa centocinquanta metri in silenzio, l'uomodavanti e Maurizio dietro.Maurizio seguiva l'uomo e non si preoccupava di nulla, né delviaggio di ritorno,e neanche di stare attento a dove metteva i piedi,nulla in assoluto.Giunti al piccolo bar, lo trovarono vuoto, nessun cliente, né dentroné fuori, si sedettero ad uno dei pochi tavolini fuori e subito sipresento' il gestore, che a quanto pare non conosceva l'uomo.Il barista << Cosa vi porto ? >> chiese. L'uomo non sembrava neanche più un barbone <<Due grandipanini con tonno e un calice colmo di buon vino rosso . >>Il barista << Mi dispiace ma non abbiamo tonno >>L'uomo << E' sicuro di non averne ? >> chiese perentorio .Il barista lo guardò perplesso, non aveva del tonno aperto e quelloche usava normalmente lo aveva finito, ma proprio quella mattinagli era pervenuto un piccolo barattolo inviatogli da una azienda cheiniziava a commercializzare il proprio prodotto e forniva deibarattolini di campionatura.Il barista <<Ho del tonno da aprire, ma non so come sia, non l'hoancora assaggiato, posso darvi quello, ma senza garanzia che sia diqualità.>>L'uomo << Proprio quello volevamo! >>il barista <<Proprio quello ????>> gli fece eco sommessamente .Maurizio<< Non mi ha chiesto se fosse di mio gradimento iltonno, è sicuro che mi piaccia? >>L'uomo << Piace a tutti pane e tonno, non lo sapevi>> continuavaa dargli del “tu”, mentre a Maurizio proprio non riusciva.Maurizio << Si ammetto, a me piace, .. ma non a tutti !>>L'uomo <<E' vero, non a tutti, ma a molti non piace perché nonassaggiano il pesce buono, quello che viene dal mare pulito, chenon è contaminato. ….Il pesce che non è libero si ciba di mangimiartificiali e si abitua a mangiare tutto quel che gli si pone davanti,senza distinguere cosa sia e mangia anche tanti dei suoi simili che

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sono più deboli, ma la sua carne è insipida e talvolta nauseante. Ilpesce buono è quello che si nutre con una continua ricerca del cibonaturale, quello che sceglie liberamente di cosa nutrirsi. E siamoqui perché so che a te piace, come al tuo amico Andrea .>> Maurizio << Ah …. non lo sapevo che ad And........>> Mauriziobloccò la sua lingua, si rese conto finalmente che il tonno-pesce,non c'entrava nulla , quell'uomo faceva riferimento ad altro. Ma chi era quell'uomo? Maurizio pensò che forse dovevaprenderne paura,.. forse, ma era sereno e provò ad indagaretimidamente.Maurizio <<Di dove è, non sento accenti particolari nel parlare:Qual'è il suo nome ….. Maurizio,.... mi chiamo Maurizio , sono diRoma, … è molto che ?.......>>Nel frattempo che parlavano Maurizio si rese conto che diversigruppetti di persone che uscivano dal Meeting di CL, passandodavanti a quel bar, davanti al suo tavolino si fermavano eguardavano verso di loro, non tutti, chi “puntava” verso la lorodirezione aveva un'aria assorta, mentre altri dello stesso gruppettosi guardavano attorno confusi e cercavano nel viso degli altri ilmotivo del distaccarsi dai discorsi che stavano facendo perrivolgere l'attenzione proprio verso di loro. Molti di questi ultimiproseguirono. Di quelli che si erano fermati si capiva che nonerano tutti italiani, vi erano diversi sacerdoti , alcuni di colore.Qualcuno aveva occupato gli altri tavolini del bar, altri si eranoappoggiati a delle auto in sosta vicine, altri ancora erano rimastiall'ombra , sotto la fila degli alberi a confine del marciapiede. Tuttiassorti verso loro ma si comprendeva che non era per quel che idue dicevano, era qualcos'altro.L'uomo << Non ti preoccupare chi io sia, ma ascolta bene quelche ti dico - Maurizio è impietrito-ho ascoltato i tuoi discorsi conAndrea, ero poco distante da voi, dietro una pianta nell'ingresso. Le preoccupazioni che avete manifestato sulla Chiesacontinuamente esposta al comportamento di persone che traggonovantaggio nel suo nome e ne offuscano l'immagine con le loroazioni sono preoccupazioni reali.

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Chi è ancora in viaggio alla ricerca della Verità non è preparato acomprendere che la Chiesa, non è nessuno in particolare, nessunouomo da solo, ne gruppi di persone, ed è rappresentata solo nelmomento in cui le azioni, i propositi, sono in comunione conDio, quando ciò non avviene ciascuno rappresenta solo se stesso,unpovero peccatore.La Chiesa è la proiezione di Dio, non può sporcarsi, nessuno puòsporcarla. Qualcuno, molti, in quanto uomini e quindi peccatori,con il loro comportamento errato possono solo creare una barrieradi nebbia tra essa e chi ancora non vi è entrato, ma nessuno potràmai sporcarla

Questo succede da secoli, da quando il fatto di appartenere allaChiesa di Gesù non è stato più un rischio per la vita, ma harappresentato consenso. Così persone avide, e che ambiscono al potere ….. si avvicinanoad essa facendo intendere di essere loro Chiesa stessa e dirappresentarla e commettono crimini facendo dubitare gli ingenui,di essa,.La Chiesa di Cristo non sta con il potere, ma pretende e si batte perla giustizia.Se il potere è manchevole in qualche modo, la Chiesa non puòessere con esso, perché è sempre e solo dalla parte di chi subisce. E'come Gesù, comprende il peccato ma non si associa ad esso Questa vicinanza al potere, l'amicizia con il potere, è un continuostimolo a perdere identità di purezza della meta che invece èassolutamente necessaria affinché coloro che portano il Vangelo,quand'anche peccatori, comunque offriranno un rifugioimmacolato....la Chiesa. .La Chiesa deve allontanare da sé ciò che gli dà scandalo.Lo scandalo non è una visione personale, ma attiene di fatto aldanneggiamento del prossimo e deve essere necessariamenterimosso, reso chiaro e noto che non appartiene alla sostanzaspirituale della Chiesa stessa. E' immotivato lasciare cheassociazioni di persone si accostino nel tentativo di essere

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scambiate per specchio della Chiesa di Gesù Cristo. >> Maurizio non aveva ben chiaro se quella situazione era un sogno oera desto, ma d'istinto lo interruppe. <<Ma come è possibile evitarequesto. Il sistema delle nomine nella Chiesa è da un millennio chefunziona così, a partire dalla nomina del Papa, e tutto procede inconseguenza di situazioni di numeri, di forze che si costituisconocon gli anni, con le nomine di cardinali, di vescovi che in molti casiseguono una logica di mantenimento o costituzione di forze perportare avanti una linea di pensiero, che inevitabilmente , anche sein buona fede, facilitano una vicinanza e dei rapporti con soggettiche hanno interessi tutti privati. …Il problema è che il sistema delle nomine dirigenziali, in troppi casisi determina alla stessa maniera in cui opera la gente di potere inambito della politica, e se il primo sbaglia, l'errore si trasmette finonelle Parrocchie più sperdute della terra. Spesso è proprio l'uomodi ostacolo allo Spirito Santo e non permette che la Chiesa siarappresentata da persone degne di tale compito .>>

-L'uomo riprese << Nella costituzione della Chiesa nulla è statolasciato al caso non c'è nulla da inventare. Per la successione diPietro, e per molto tempo anche per quella dei suoi successori, tuttoè avvenuto con l'intervento dello Spirito Santo. Poi ciò si èinterrotto e la nomina del Papa è divenuta tutta umana, salvoquando la Chiesa è stata sull'orlo di perdersi.>>Maurizio << Diceva che all'inizio le cose erano diverse ?>>L'uomo << Ricordi come avvenne la nomina per rimpiazzareGiuda Iscariota ??.. Gli apostoli, tutti uomini santi, lasciarono chela decisione di chi dovesse sostituirlo tra Giuseppe e Mattia fossepresa semplicemente tirando a sorte, cioè la scelta fu lasciata alloSpirito Santo. Ricordi come arrivarono a questa decisione ?Tutti gli apostoli, insieme, si misero in cerca delle persone chepotevano entrare a far parte della rappresentanza della Chiesa. Nepresero in considerazione molti e solo due furono ritenutetotalmente degne. Quindi loro assolsero il loro compito,da uominiilluminati, scegliendo solo chi fosse degno, due soli tra tanti. Poi

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nella certezza che comunque sarebbe andata sin lì avevano agitonel bene della Chiesa, lasciarono la decisione finale allo SpiritoSanto. Questo è un momento difficile per l'intera umanità, nelquale gli egoismi mettono a rischio l'intero e difficile equilibrio trale genti. La Chiesa Universale dovrà dare tutto il suo apportoaffinché un minimo di equilibrio sia mantenuto. La suaautorevolezza, corrisponderà alla sua immagine e la sua azioneesterna ed interna dovrà corrispondere alla sua essenza, splendentee di unità, cioè totalmente pervasa dallo Spirito di Dio. Questa necessità è evidente per i rappresentanti più in vista delleChiese, ma qualcuno in particolare è stato sollecitato ad occuparsidi questo problema, e non può non accorgersene, se solo allargassela sua mente e soprattutto il suo cuore. Per compiere la volontà diDio dovrà guardare con distacco e serenità il percorso fatto fino adoggi perché tutto necessario per raggiungere quanto voluto daDio, cioè che si ricostituisca una unica Chiesa come consegnata daCristo all'umanità.La divisione della Chiesa crea difficoltà e penso imbarazzo a Dio,in quanto a fronte di un popolo di fedeli che percepisceperfettamente di essere parte di unico popolo, l'impegno delle sueguide in realtà non corrisponde alla consapevolezza dello stessogregge, così Dio è costretto a manifestarsi benevolo eaccondiscendente e dà segni in maniera evidente, solo ad una solaparte di gregge, affinché sia chiaro all'intero gregge quale sia lagiusta strada . Con ciò non vuol dire che i pastori del gregge i qualihanno intrapreso prima degli altri la giusta via debbano continuareper la propria strada e disinteressarsi al ricongiungimentodell'intero popolo, perché la riunione Dio la pretende, perché vuolematerializzare il suo amore, con i suoi segni di benevolenza, atutto il suo intero popolo . Chi è in grado di fare i primi passi allariunificazione del popolo di Dio e non si muove in tale direzione gliarreca rammarico. Il ricongiungimento potrà avvenire solo se si permetterà ognivolta, allo Spirito Santo, di nominare il successore di Pietro e simanterrà una necessaria distinzione con associazioni al cui interno

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la presenza di persone non consacrate abbiano ruoli di dirigenza.La persona a cui hai pensato è quella giusta. Non è detto cheaccetterà l'impegno, ma voi fate quel che potete, qualcunocomunque farà la volontà di Dio.

-L'uomo fece una pausa, i suoi occhi andarono a cercare qualcosanello spazio, poi riprese- Ricordi il Vangelo di Giovanni, nell'Epilogo, capitolo 21 , siproprio quello dei 153 grandi pesci. E' tutto dedicato al futuro dellaChiesa. Ti completo ciò che Andrea ha intuito, affinché anche tutocchi con mano che spingersi nella volontà di servire Dio, portaalla comprensione della Verità, alla rivelazione, ad un rapportospeciale, come ad ogni credente è data possibilità. Dio distingue tra le sue pecorelle chi lo sta servendo, ….per Luinon ci sono distinzioni tra il più semplice dei suoi fedeli e un altoporporato,... quelle sono distinzioni che fanno gli uomini non laSapienza. Molti sono gli umili che perdono la grazia di Dio quandosi abbelliscono solo esteriormente. Ora finiamo quel passo a partiredalla costituzione diretta di Pietro a Capo della Chiesa >> esnocciolò quel passo come se lo avesse stampato davanti, la suavoce era diventata straordinaria, non permetteva distrazioni seppurMaurizio era facile a distogliersi per qualsiasi particolare .

Dice a ( Pietro) lui Gesù: «Pasci le mie pecorelle.18. Amén amén ti dico: quando eri più giovane ti cingevi da te stesso e andavi dove volevi; quando invece sarai vecchio, tenderai le tue mani e altro ti cingerà e porterà dove non vuoi».19 Questo disse significando con quale morte glorificherà il Dio. E detto ciò gli dice: «Seguimi».E spiegò:Gesù dice che la Chiesa, quella vera, quella di Dio, quella diPietro, nei primi tempi dalla sua nascita, da giovane, si cingerà dasola, cioè riuscirà a gestire le vocazioni e l'organizzazione e faràun percorso in libertà, un percorso naturale per la sua naturaspirituale. Passato del tempo dalla sua costituzione, mentre rimarràimpegnata a tendere le braccia, cioè mentre ancora è impegnata nel

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suo messaggio di spiritualità, in comunione e comunicazione conDio per fare la Sua volontà ed in segno di riconoscimentodell'opera di Dio, ricordi come il Signore chiedeva a Mosè distendere le braccia e da lì iniziavano i prodigi contro l'Egitto, unaltro, ...altri, vicini e dentro di essa, ma che non sono della suastessa natura spirituale, “altro” , ...altro ti cingerà, ti attornierà, ticircuirà, ti organizzerà, ….e ti porterà dove tu non vuoi,... cioè adoperare in maniera errata, ad essere lo specchio per attirare aproprio favore persone, per trarne potere. E questo succederà mentre la Chiesa ha le braccia tese, checomunque non abbasserà mai perché la sua spiritualità viene da Dioed a nessuno è concesso usare Dio come una marionetta.L'intervento di Giovanni, cioè dando lui una personale spiegazione,ovvero “significando”, (per indicare) alla morte di Pietro, e seppur iltesto delle parole di Gesù non portano assolutamente a talesignificato, nella realtà dei fatti successivi, fa si che nessunosuccessivamente, per duemila anni approfondisca l'intero e realesignificato profetico della scena di conversazione tra Gesù morto erisorto e Pietro. Considerando tutto, questo probabilmente è stato ilmodo per tenere una benda sugli occhi di tutti per due millenni e farchiarire tutto in questi giorni.

A riprova di ciò, della chiarezza che Gesù si riferisce a qualcunoche vuole impadronirsi della Chiesa e quindi tradirne la suafiducia, l'inconsapevole Giovanni, sotto l'influenza dello SpiritoSanto, conferma la natura della profezia di Gesù, di tradimenti adanno della Chiesa, infatti, immediatamente di seguito, fariferimento proprio al tradimento per eccellenza, quello di GiudaIscariota nei confronti di Gesù e scrive.

20. Voltatosi, Pietro vede il discepolo che Gesù amava cheseguiva, il quale anche si adagiò nella cena sul petto di luie disse:

«Signore, chi è il tuo traditore?».

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A questo punto ti completo la profezia e l'ammonimento di quelcapitolo, come inteso da Andrea.

Pietro dunque, avendo visto costui, dice a Gesù: «Signore, di costui che cosa ?».22 Gli dice a lui Gesù: «Se voglio che egli rimanga fino a quando

vengo, che cosa a te ? Tu seguimi».

Questo deve essere così inteso: da quel momento in poi, cioè dall'ascesa di Gesù al cielo, la Chiesaavrebbe fatto il suo cammino terreno e Gesù fin quando nonsarebbe ritornato, fin quando non si sarebbe palesementemanifestato di nuovo, l'avrebbe seguita intervenendo con le sueindicazioni, con i suoi ammonimenti, dando riferimenti e riscontridel percorso, tramite l'apporto di Giovanni, attraverso il librodell'Apocalisse, ma soprattutto anche per la vicinanza dello stessoa sua madre Maria, i cui consigli alla prima Chiesa non ne ha fattimancare. Quindi Gesù è perentorio, per Pietro e Giovanni due ruoli diversi,l'uno impegnato a far camminare in avanti la Chiesa, l'altro ilprofeta di Gesù per parlare alla sua Chiesa.Come, per Gesù, Simone diventa Pietro, prima pietra, ancheGiovanni diventa Boanèrghes, Figlio del Tuono, ovvero la Vocedel Cielo. >>

Smise di parlare e Maurizio ebbe l'impressione che fosse oggettodi una radiografia da parte di quell'uomo, che lo valutasse, come sedovesse decidere se fosse giusto o meno andare oltre con lui........ econtinuò.Maurizio fu attraversato improvvisamente da un brivido gelido diprovenienza sconosciuta, poi da un attimo di asfissiainsopportabile, mai provata una cosa così angosciante, nata dalnulla, semplicemente da uno sguardo peraltro amorevole ??...forse…. forse compassionevole ?L'uomo riprese << Ricordi Papa Giovanni Paolo I°, Papa Luciani

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del 1978, lui è morto in circostanze straordinarie, precisamentedopo trentatré giorni dopo essere stato eletto. A lui è succedutopapa Wojtyla, anche lui prese il nome di Giovanni Paolo II°.L'attuale Papa sarà chiamato ad adempiere ad un grande passo,voluto dal Cielo, un gesto di profonda umiltà. Da capo detentore del potere nella Chiesa si farà ultimo, darà ilsegnale di un inizio di cambiamento, di ritorno di tutto l'insieme delvertice della Chiesa alla spiritualità, all'umiltà, alla sobrietà , del“chi vuol essere il primo si faccia ultimo”. Il suo gesto non sarà indice di debolezza ma di pieno abbandonoalla volontà di Dio di dare il via al rinnovamento. A PapaBenedetto XIV il Signore darà un buon compagno di strada cheben comprenderà il suo umile gesto e lo affiancherà nella pienaconsapevolezza di questa missione di indispensabile umiltàcomunitaria per rappresentare la Chiesa come concepita da Cristo ,nella fraternità e nella collegialità. Una contemporaneità di azione che fa ritornare agli inizi dellaforza espressa dai chiamati da Cristo, alla forza dell'insieme diPietro e Paolo, impegnati sulla stessa strada con due educazioni edue culture diverse, e consapevoli del contestuale e diverso incaricoassegnato a ciascuno. Papa Ratzingher, intellettuale come Paolo. Chi lo affianca porta insé la forza della semplicità di Pietro, restauratrice di spiritualità,della chiarezza, del “pane al pane, vino al vino”. Nessuna ipocrisia culturale in lui indotta dalla secolarizzazionedella Chiesa, nessun compromesso sui fondamenti della cristianitàe fermezza nel richiedere ai presbiteri di essere semplicementeessenziali nel soddisfare le proprie necessità per poter seguireCristo. Tutto ciò per poter portare ovunque il Vangelo dei fatti concredibilità, ed affinché nella essenzialità della meta ovvero lariunione della Chiesa, siano eliminati ostacoli rappresentatidall'amore per un antagonista a Dio ovvero per potere fine sestesso. Nel nome di Giovanni,.... nel nome di “Dio ha avuto misericordia”questo vuol dire Giovanni in ebraico, si completerà il ciclo dei 153

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grandi pesci per la riunione e il rinnovo della piena spiritualitàdella Chiesa.Ricordi come in questo brano Gesù si rivolge a Pietro ?? Lochiama per ben tre volte Simone figlio di Giovanni, …........... ericordi colui che è designato da Gesù Cristo stesso adattendere il suo ritorno, …... ancora Giovanni.

La brevità del pontificato di Giovanni Paolo 1°, trentatré giorni ,come trentatré anni di vita da uomo di Gesù in mezzo a noi è ilsegnale evidente dell'avvio del rinnovarsi del santo cammino, delnuovo traguardo di riunificazione della ChiesaL'altro segnale di conferma dell'avvio sarà la santificazione volutada Dio di altri due successori di Pietro che hanno scelto il nome diGiovanni. Ma tanti segnali ci saranno, sia di ammonimento al genere umanoche si è abbandonato all'egoismo dimenticandosi di prendersi curadell'umanità, finché non ci saranno segnali di conferma per coloroche sono sulla giusta strada per la difesa del creato . In questo impegno dei cristiani non possono essere tollerate piùforzature di interesse esclusivamente economico che minano laspiritualità della Chiesa, e che mettano zizzania tra i cristiani. LaChiesa non è luogo di culto di potere ed affari. Colui il quale istigacristiani e sacerdoti ad un percorso di “appartenenza specialedentro la chiesa ” non è degno di rappresentare la Chiesa perché laridicolizza e ne fa occasione di scandalo e soprattutto allontanaalla comprensione univoca dell'essere cristiani. La forzatura alla identificazione di Comunione e Liberazione con laChiesa tentata da parte dei leader di CL, rappresenta un errore chedestabilizza la Chiesa, e un errore anche degli associati chedovranno riflettere della loro eccessiva superficialità nel seguirechiunque senza comprenderne il fine e le conseguenze . E' necessario che si vigili affinché nessuno si impadroniscadell'immagine della Chiesa, è necessario impegnarsi a far cessarequel continuo tentativo di gestirla sostituendosi allo spirito di Dio.Queste situazioni rendono la Chiesa disgregata, con una forza

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molto più limitata rispetto all'impegno assunto. Coloro che vogliono cingere la Chiesa, dovranno essere allontanatie lo dovrà fare la stessa vera Chiesa , non si dovrà aspettare che lofaccia Dio, perché è agli uomini che Dio ha lasciato la guida delsuo gregge e gli uomini sono i veri pastori che devono cacciare ifalsi pastori.Maurizio, ... è difficile essere un buon cristiano cioè un buonservitore di Dio, che poi altro non è che l'aspirazione massimaconcessa da Dio all'uomo. Chi cerca etichette oltre la cristianità,oltre la Chiesa, chi cerca i distinguo superiori oltre al fatto di esseresemplicemente servo di Dio è nel segno di chi ha imboccato unastrada che lo allontana da Dio, di chi è alla ricerca di un potere cheDio disdegna. Semplicemente in Dio, in Cristo, si può avere quantodi più si possa desiderare in amore, carità e sapienza.Distinguersi, etichettarsi tra i cristiani è motivo di ulterioredivisione nella Chiesa, che è invece chiamata ad un compito assaipiù importante, cioè il ricongiungimento di tutta la cristianità,necessario per assolvere ancor meglio il proprio compito.Ai fini del ricongiungimento di tutte le Chiese Cristiane sarebbe ungrande gesto dimostrativo far partecipare alla preparazione per ilsuccessore di Pietro anche un apprezzabile numero di giusti diChiese Cristiane diverse. Cristo ne ha lasciata una sola di Chiesa, ledivisioni ancora volute, appartengono agli uomini non piùilluminati dallo Spirito di Dio.Maurizio tu stavi cercando di capire la tua collocazione in questaamicizia con Andrea e nei progetti che porta avanti? E' evidenteche tu lo hai già compreso e prima lo hai confermato. Il tuo compito è di condividere con lui quel che ha iniziato perchéciò che lui sta faticosamente portando avanti non sono i suoiprogetti, ma ciò che è necessario. Lui si è messo a disposizionecome lo si chiede a te e a tutti coloro che troverete impegnati aservire Dio in questo modo. Non ti preoccupare, avrete tutto ciò che vi necessità, anchepersonalmente, percorrerete dunque la strada alla luce del solechiarendo anticipatamente tutto ciò che intendete fare. >>

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Maurizio rimase per un attimo attonito, ma ormai riusciva solo acapire perfettamente quel che veniva detto dallo sconosciuto, maera come se fosse su un altro pianeta, un'altra dimensione.L'uomo gli chiese <<Forse hai paura di me?>>Maurizio <<No, No >> rispose vigorosamente.Lo sconosciuto ruotò lentamente la testa piantando i suoi occhi sututti coloro che lo guardavano fissamente, senza remora alcuna,quindi alzò la mano destra e fece un solo cenno per dire“AVVICINATEVI”, e tutti coloro che si erano appostati intorno aidue si avvicinarono fino a qualche palmo della mano, senzaneanche un bisbiglio. Poi l'uomo chiese ai presenti se qualcuno avesse domande inordine a qualche dubbio circa le questioni di fede, e seppurqualcuno di lingua diversa dall'italiano tutti capirono.

I temi di fede tenuti a motivo per dare senso alla divisione tra cristiani .

Ad iniziare dallo stesso Maurizio e poi gli altri, le domande, equindi le relative risposte dell'uomo, che qui si riportano in sintesi,trattarono essenzialmente le problematiche che ufficialmentedeterminano contrasto di vedute da parte delle diverse chiese:

1)La diversa visione tra ortodossi e cattolici sulla perfetta omeno corrispondenza in elevazione di Cristo, figlio di Dio,parificato a Dio ovvero se lo Spirito Santo è espressione direttanonché volontà di Dio oppure espressione anche di Cristo stesso.La questione del "Filioque"

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Si, lo Spirito Santo è espressione anche della volontà di Cristo inquanto delegato da Dio, perché lo Spirito Santo rappresenta oggi,su questa Terra, Cristo in forma eterea, presente ovunque, adisposizione di tutti, ovunque. E che sia così, Cristo stesso loafferma prima dicendoci che tutto ciò che riguarda la Terra è statomesso da Dio Padre nelle sue mani, e lo Spirito Santo agisce suquesta Terra,....... in altra occasione dice “ io sono la Verità …....”.e successivamente , prima di “lasciarci”, indicando nello SpiritoSanto , lo spirito di Verità che viene dal Padre.Si viene dal Padre lo Spirito Santo e nella certezza che la richiestasia esaudita chiedetela al Padre nel mio nome, nel nome di GesùCristo. Come non riunire quindi anche Cristo allo Spirito Santo.

2) Il primato del Papa e della Chiesa romana .

Il primato è un problema che non deve sussistere, giacché losforzo da fare è quello di rimettere insieme perfettamentequalcosa che Cristo ha dato intero e gli uomini hanno spezzatoper prendersene un pezzo che non sarà mai loro. Quindi ladiscussione deve essere sull'organizzarsi per ritornare ad unaChiesa e non ne possano esistere più di una né tanto meno diprimati.

3)La grandezza di Maria santissima e la questione dellagenerazione di altri figli dopo Cristo.

Non è forse Maria madre di Cristo che accompagna da duemilaanni l'intera Umanità ed è comunicatrice reale nello SpiritoSanto?

Non è forse volontà di Dio che l'umanità, la sua umanità , chegli appartiene totalmente, si perpetui con una atto di amorefisico come fisica è l'umanità?

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Può rendersi conto l'umanità di quanto possa essere candidal'unione di due corpi avvolti da un manto impenetrabile diamore creato e protetto da Dio? Cosa c'è di più pulito di un attodi amore immerso nella purezza del suo motivo, del renderegrazie a Dio creando nuova Umanità desiderata da Dio ? PerchéMaria madre di Cristo madre e genitrice per eccellenza nondoveva esaltarsi in un atto così umano, così pieno d'amoreallorché Dio gli ha messo accanto uno sposo santo ? E' stranaquesta necessità degli uomini di spaccare il capello in quattroper determinare l'inutile a fronte di una realtà ed una veritàcosì evidente, così esaltante, cioè la continua presenza dellaMadre di Cristo in mezzo a noi. Cosa serve all'uomo per farglicomprendere che Colei che è a disposizione dell'umanità nonpuò che essere purissima in un canone di purezza che hadeterminato Dio e non gli uomini. Chi dubita di questo,quand'anche la madre di Cristo, dopo aver generato Lui avesseavuto altre maternità, in realtà non prende neanche i beneficiche Maria stessa porta con le sue apparizioni e con i suoi donidi guarigione alle comunità che la venerano come segnotangibile dello Spirito Santo.

4) Il divorzio e la possibilità di continuare ad accoglierel'eucarestia.

Il rapporto di vicinanza, di fedeltà a Dio è un rapportoessenzialmente soggettivo, il fatto che Dio perdona quasisempre è inopinabile. Considerato ciò come si può lasciaresenza eucarestia qualcuno che cerca Dio attraverso Cristo? Loscioglimento di un matrimonio è sempre qualcosa checomunque avvenga e per qualsiasi motivo avvenga un credentevive in una forma di disagio interiore, se non altro almeno peruna cultura cristiana, che non prevede lo scioglimento delmatrimonio. Quindi la distanza forzata da Cristo, consideratoche Cristo comunque perdona una confessione fatta con ilcuore in mano, magari una separazione subita, appurato il fatto

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che il fedele vuole fortemente riceverlo fisicamente, a pro dichi, di che cosa va questa distanza forzata, considerato che nonè Cristo che vuole ciò?

5) Il matrimonio per i sacerdoti?

Il punto centrale della questione della possibilità per isacerdoti di sposarsi non coincide con l'espletamento di attisessuali che una coppia compie, perché in questo non c'èpeccato, bensì per il crearsi di una sudditanza del sacerdotedall'esigenza di altre persone, della propria famiglia, che puòcondizionare un rapporto che deve essere di totale disponibilitàa Dio e senza mediazioni tra Lui e le esigenze del genereumano. Pretendere di servire Dio nella forma più alta, come ilsacerdozio ed avere famiglia, fa intendere lo stesso come unlavoro che serve a sostenere la propria famiglia.Se l'amore per una donna, la necessità anche di rapporti carnalio l'aspettativa di avere una discendenza fisica , nata dal proprioseme è tanto forte, si può servire Dio in altra veste, fino anchein una forma di surrogato del sacerdozio ovvero in veste didiacono.

Finito questo momento di domande e risposte, l'uomo rivolto aquanti lo seguivano continuò << Una cosa dovete tenere a mente,...... che non c'è nessuno suquesta terra che debba essere seguito come un cieco segue la suaguida. Ogni persona è soggetta alla tentazione del potere sugli altrie questo fa scaturire altri loro vizi, dei quali anche voi sieteresponsabili per non aver vigilato sulla loro fragilità. Ricordate l'ammonimento di Gesù ai discepoli nella notte della suapassione, della sua cattura, la notte in cui Gesù sta per lasciare lasua Chiesa??? Con insistenza chiese ai discepoli di tenere gliocchi aperti e di vegliare per non cadere in tentazione, ma non vi

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riuscirono e ciò anticipa un aspetto del futuro della Chiesa, unodei grandi problemi che porterà alla sua divisione determinandosofferenza in terra e nel cielo.Se sbaglia un fedele è nella normalità delle cose, ma gli errori delleguide si riflettono direttamente sulla Chiesa. Non c'è guida terrenache sia infallibile o possa essere scambiata per Gesù. Vegliate sulla debolezza dei vostri fratelli.Non tutto è stato rivelato del Regno di Dio a motivo che ognicomprensione abbia il suo momento e tutti sono chiamati acontribuire alla ricerca della verità avvicinandosi così quanto piùpossibile a Lui. Agli occhi di Dio tutti sono suoi servi, qualcuno chiamato a fare ilpastore, alcuni pecora.Quando la pecora non sente sicurezza e qualità nel pascolo bela,fa sentire il suo lamento, la sua voce affinché il pastore smetta didistrarsi da cose inopportune e trasporti il gregge in luoghimigliori, sicuri e di abbondanza.Così è necessario che i fedeli facciano sentire la propriainsofferenza ad una Chiesa divisa.La consapevolezza di avere il ruolo di pastore, di vignaiolo,purtroppo non cessa di far pulsare l'istinto al potere e seppur nellaconsapevolezza di non potersi sostituire al padrone per assenza delsuo stesso spirito, esso si abbrutisce fino ad uccidere il Padrone e laVerità.Questo succede di continuo, succede con consapevolezza, è quelloche è successo ai profeti ed a Gesù, che lo ha reso noto conchiarezza nella parabola dei vignaioli. Il governo religioso del popolo di Israele era a perfetta conoscenzache il Gesù tra loro era il figlio di Dio, non poteva essere unsemplice profeta, Dio non avrebbe concesso ad un bugiardo di compiere un miracolo dietro l'altro. Ma essi amavano troppo ilpotere e il piacere della sottomissione del popolo, non potevanoneanche pensare di metterlo a rischio quand'anche rinnegando ilfiglio di Dio.Questa è una storia che si ripete continuamente nelle comunità e

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nella società, a partire da Adamo ed Eva ed è il motivo principaledel disagio morale ed economico delle nazioni.>>

Poi l'uomo senza aggiungere parole lasciò dei soldi sul tavolo perle consumazioni, e facendo segno della necessità di lavarsi le manientrò nel bar sfiorando prima i suoi ascoltatori ancora in totalesilenzio e poi la fitta tapparella di bambù suonante postasull'entrata.

Capitolo 18 Maurizio

Maurizio incominciò a rimuginare su ciò che l'uomo gli aveva dettoe di quanto fosse coinvolto in quel discorso, e soprattutto su chifosse l'uomo. Passarono cinque, dieci, quindici minuti, e quellepersone erano ancora lì a pochi passi che aspettavano il ritornodell'uomo …...ma l'uomo non usciva, …..un po' troppo per lavarsile mani. Fosse stato colto da un malore ?? Cautamente Mauriziosi infilò dentro il bar e poi verso il bagno indicatogli dal gestore.Non fu necessario neanche bussare, la porta era socchiusa el'uomo non c'era. Chiese al gestore se avesse visto l'uomo uscire dalbagno o dal bar, ma questi ammiccando per un presentimento distrana situazione gli riferì che l'uomo non era neanche entratoall'interno del bar.Maurizio uscì dal bar, stravolto e disorientato, non ebbe tempo difocalizzare la cosa perché molte di quelle persone che avevanopartecipato all'incontro, andarono verso di lui e gli rivolgevanodomande o gli parlavano con tono cordiale, alcuni in lingue chenon capiva. Dalle domande rivoltegli in italiano ed inglese comprese che tuttequelle persone avevano udito perfettamente cosa quell'uomomisterioso avesse detto, ma anche che ciascuno aveva compresonella propria lingua. A tutta quella gente, ovviamente, non era sfuggita neanche lamisteriosa scomparsa dell'uomo e ciò li aveva spinti come unmeccanismo automatico a prendere bonariamente d'assalto Mauri-

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zio come si fa tra amici , in fondo con lui avevano in comune più diuna cosa .Domande su domande, chi fosse quell'uomo??, dove lo avevaconosciuto??, perché quell'uomo avesse parlato proprio con lui, ??chi fosse lui stesso, Maurizio, e cosa facesse?

Maurizio chiese loro se avessero scattato foto a quell'uomo, manulla, e tra loro si confermarono che non era stato per quello cheaveva detto e che avevano compreso benissimo, ma era la voce diquell'uomo che aveva avuto effetto su di loro, un tipo di voce chenon riuscivano a spiegare, percepita soave, se non proprioeccezionale ma un misto di dolcissima imponenza, quasi venissedall'alto, dal basso, poi da quell'uomo,..... voce limpida,rassicurante.... quella voce aveva rapito tutti e altro non volevanoche ascoltarla, non c'era spazio per altri pensieri.Diversamente Maurizio trovò quella voce non proprio ordinariama abbastanza “terrena” anche perché se così non fosse statoprobabilmente non avrebbe seguito l'uomo sia fisicamente che nelragionamento.L'assalto nei confronti di Maurizio durò un quarto d'ora circa,molto piacevole, gli occhi di ciascuno di quelle persone eranodiventati subito così familiari, cosi concordi dall'essereconsapevolmente accomunati da un amore completo e complicato .Ad un certo momento in Maurizio inconsapevolmente scattòqualcosa che non seppe reprimere, prese il viso di ciascuno tra lemani come per imprimerlo nella mente e li baciò sulla guancia unoper uno, e la commozione scese presto su tutti e tutti si ritrovaronoad abbracciarsi, a scambiarsi nome, mail, e tutti dettero il propriorecapito a Maurizio che contraccambiò non con la sua personalema con [email protected], cioè quella che Andrea utilizzava perquello che era diventato oramai il loro comune progetto e comuneanche a quella quindicina di persone. Il viaggio di ritorno per Roma non si accorse neanche di averlofatto, preso da quell'incontro straordinario, dalla necessità diparlare con Andrea, se chiamarlo, in attesa che la notte, nella

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tranquillità della casa, della sua calda intimità con Cristina,l'avrebbero aiutato a comprendere totalmente quel fine pomeriggioe dare al suo amico una versione più reale ed oggettiva possibile. Il giorno dopo lo chiamò riferendogli tutto. Non vide il viso diAndrea solcato dalle lacrime, ma ne colse nella voce tutta lacommozione e la felicità per la certezza che la strada intrapresaera stata assistita dall'alto con occhio benevolo e partecipativo e cheoltre ad un amico aveva trovato anche un compagno con cuicondividere quella strada e tanti altri compagni che non sisarebbero dileguati avendo vissuto in prima persona quellabenedizione straordinaria.Maurizio ed Andrea si incontrarono di persona dopo qualchegiorno. Andrea << Com'era, ...com'era di viso, la sua voce, non ho dormitoper due notti a immaginare quella scena , sei stato fortunato ?>>Maurizio << Non so che dirti...... era normale, …...sembravanormale, e finché non è sparito nel nulla non avevo messo a fuocobene, anche se la cosa la sentivo un po strana. Fortuna si ...certoquesta esperienza l'ho vissuta in prima persona ….., ma sono certoche tutto ciò è avvenuto più per te che per me. >>Andrea sbottò per la curiosità scandendo piano piano le parole <<Non ci giriamo intorno a questa cosa, chi è questo tizio , cosa èsuccesso??? dimmi che idea ti sei fatto ! >> Maurizio pudicamente << Credo un angelo …...ha detto dicontinuare sulla strada che tu hai iniziato, che ti avvisa che tutto haun filo logico, che la Chiesa deve assurgere ad una spiritualità chetrabocchi da tutti i pori e che deve stare in prima linea per aiutare ilmondo ad inquadrarsi verso governi e sistemi economici con unameta sana e razionale . Cenni sulla vita MaurizioL'occupazione di Maurizio, a Roma, era di dirigente al Quirinale,responsabile della segreteria per l'analisi, il raccordo e losmistamento verso i consiglieri esperti del Capo dello Stato diproblematiche esposte sia dalla società civile che da singoli oraggruppamenti di parlamentari. Maurizio valutava tutto ciò che

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arrivava in prima persona e smistava ai consiglieri e talvoltadirettamente al Presidente della Repubblica.Quel posto lo aveva accettato inizialmente senza moltaconvinzione e senza entusiasmo per l'insistenza del SegretarioGenerale del Quirinale che aveva apprezzato l'impegno e lecapacità di Maurizio nel risolvere egregiamente alcune questioniche avevano messo in difficoltà l'apparato organizzativo dellaPresidenza di Stato, solo pochi mesi dopo che suo padre,impiegato del Quirinale, era andato in pensione..Successivamente, operando apprezzò però quella opportunità e laintese come un percorso scritto per lui. Maurizio aveva il dono di capire benissimo il contenuto ufficialedi una comunicazione e anche quello nascosto tra le righe e nonsbagliava mai il destinatario.

Quel tipo di lavoro talvolta metteva in contatto Maurizio conqualche Deputato che ricopriva dei ruoli importanti nel governodel Paese, talvolta ufficiali talvolta no. Fu coinvolto emotivamente da più di una comunicazione di unanziano Deputato, che richiedeva sostegno informativo da parte diconsulenti economici del Presidente della Repubblica, per riceveredelle indicazioni, delle ipotesi operative di come affrontare unasituazione di crisi economica, iniziata da tantissimo tempo,intuendo prima e constatando dopo, che dai partiti non sarebbevenuta fuori alcuna risposta .Nessun consigliere aveva risposto a quelle richieste se non inmaniera striminzita e formale di un proprio improbabile impegno.Maurizio prese coraggio, e ce ne volle molto, telefonò all'anzianoDeputato..... , prese appuntamento valutando l'importanza dellaquestione e se il suo intervento fosse compatibile con il suo ufficio.Considerato tutto non si sarebbe sentito degno di quel suo lavorose non avesse fatto quella telefonata, soprattutto in relazione allacertezza del giusto indirizzo che serviva a quell'anziano leader.

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Capitolo 19 Incontro con il vecchio deputato

L'incontro fu fissato nello studio del vecchio politico, questi eramolto avanti negli anni ma non tanto da non poter rappresentareancora un riferimento a molti sia del suo e che degli altri partiti oper redimere contese private e politiche tra gruppi e persone.Fino a qualche anno prima aveva esercitato il potere come lo fannotutti coloro che della politica ne fanno una professione stabile, e siera cucito addosso una ampia corrente personale ed operava conil tipico cinismo del politico.Una malattia aveva arrestato quel procedere da sempre e il tempoper il decorso, la possibilità di riflettere lucidamente sul passato,avevano scalfito quella corazza di sicurezza ed i risultati della suacarriera ora non li mostrava più con orgoglio. Quella crisi, tutti queidisperati senza lavoro,la maggiore parte dei cittadini che noncredeva più ad una parola che proveniva dalla bocca dei politici sele sentiva addosso come l'unico vestito sudicio e puzzolenteposseduto che veste un'anima appena divenuta immacolata.In un primo momento avrebbe voluto dare un taglio alla sua vitapubblica, ma il non tentare almeno un minimo di riscatto, una sortadi pudore remoto, non glielo concesse e dopo aver organizzato ildirottamento della sua paga di deputato per intero, per sempreverso più strutture di accoglienza, pensionati, per vecchi e poveri,abbandonò completamente le beghe della politica minimale,nichilista, in cui era sguazzato sino ad allora e dedicò tutto il suotempo nella ricerca di una soluzione che rappresentasse almeno unpunto di partenza a cui guardare per far evolvere l'economia dellasocietà italiana. Si era reso conto che l'Europa economica unita, l'Europapoliticamente unita, era stata solo il sogno di qualcuno, chissà dichi, intaccato dalla volontà degli schieramenti politici di mantenereil totale controllo del potere ciascuno nel proprio Stato e tentandodi imporre alle altre Nazioni soprattutto le proprie esigenze, con il

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risultato finale di essersi tutti danneggiati per mancanza dichiarezza circa la meta comune. Per l'Italia in particolare poi ci fula spallata all'economia sociale per l'introduzione dell'Euro, chepur avendo tutte le premesse di razionalità per rinforzarel'economia, eliminando quasi l'inflazione, si rivoltò control'economia a causa della superficialità di una intera classe politicache non accompagnò il cambio con un blocco dei prezzi alconsumo, ma lasciando che senza reale motivo economico i prezziin due anni circa raddoppiassero con effetto più visibile suglistipendi delle persone normali, il 95% della popolazione, dastipendio gratificante e adeguato era tutto un tratto diventato unostipendio di famiglie indigenti.Questo il vecchio leader se lo sentiva davvero come una suaresponsabilità diretta da dividere con pochi visto che in quegli annila maggioranza di governo era del suo partito e lui al momentocontava moltissimo.Maurizio entrò e lo saluto con caloroso e formale distacco e nonappena lasciati i convenevoli l'onorevole arrivò diritto al punto conla naturalezza del suo carattere.<<Allora il motivo di questo incontro, ….... non mi pare che ciabbiano mai presentati vero ?>>Maurizio <<No, diciamo che conosco i settori in cui si èimpegnato e gli stessi interessano anche me e credo di poterlaaiutare.>>Il vecchio deputato <<E' sicuro di conoscermi così bene, leconfesso che incomincio a dubitare io stesso di conoscermi>>Maurizio << Al Quirinale, mi occupo di istruire, diciamoanalizzare richieste di ogni tipo e smistarle ai vari consulentipresidenziali e gestire anche l'invio delle risposte; lei in piùoccasioni ha richiesto alla presidenza, di darle qualche indicazionesul come un tecnico, assolutamente libero da ogni pregiudizio,risolverebbe questo stato di crisi economica del paese dai contorniche non si riescono a delineare ? Vero? >>Il deputato << Più o meno! >> Maurizio <<Ha visto, le risposte sono state più o meno identiche,

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alla Presidenza non hanno alcuna ricetta , altrimenti il Presidentel'avrebbe proposta, con forza, all'attenzione di tutti.>>Il deputato <<C'è qualcosa che loro non potevano dirmi e lo hannomandato di persona?>> chiese l'onorevole.Maurizio<<No, sono qui per mia iniziativa, sono stato colpito dalfatto che lei è l'unico deputato ad aver fatto una richiesta del generee credo nella sua assoluta volontà di intervenire. …..Le confessoche l'ho sempre detestata, ancora più di tanti altri politici, perché inlei sentivo una certa potenzialità, capacità di razionalizzare iproblemi ma per volontà non ha mai fatto un passo che le facesseperdere un voto, mai andato contro nessuno. >>Il deputato, toccato nella verità, e perfettamente d'accordo sullasua storia passata ma ancora con una punta di orgoglio, chieseancora... << E' una sua opinione, ma non credo che sia venuto quiper questo, vero? Ha qualcosa di nuovo ? >>Maurizio << Lei penserà certo che non dovrei essere qui, ma speroche, comunque vada questo incontro, non dimentichi che sono quisoprattutto perché voglio aiutare questo Paese almeno quantolei . ... Conosco una persona, …...non ho certezza, …..ma potrebbeaiutarla! >>Il deputato<<E'un economista? È straniero?>> incalzò l'onorevole.Maurizio <<No è italiano e non è un'economista. Non gli dirò chemestiere fa, almeno ufficialmente altrimenti penserà che sonopazzo ad averne così fiducia, glielo dirò dopo, comunque lo capirà.Non sono uno sciocco e sono consapevole di chi ho davanti. Ho constatato di persona, che ha risolto il problema dellasoggettività della stima immobiliare, cioè è riuscito ad organizzareun meccanismo di calcolo con cui analizzare un prezzo di unimmobile determinando quanto dello stesso prezzo deve essereattribuito alla vista, al rumore,alla esposizione, al luogo etc. cioèun metodo con cui la valutazione diventa una operazionepraticamente oggettiva e che peraltro determina la possibilità direalizzare una infrastruttura nazionale per la valutazione. Che dicepuò essere un buon avvio per prenderlo in considerazione?>>Il deputato <<Lei sta scherzando, lo sa che ho avuto a che fare con

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il valore degli immobili e con le stime da una vita, e ho conosciuto“luminari”, si fa per dire, insomma gente conosciuta nell'ambiente,in decine di convegni e questa possibilità non è mai venuta fuori.Non credo che qualcuno possa esserci riuscito, hanno provatosenza esito matematici, economisti ….....>>Maurizio lo interrompe<<Senta, io ho una laurea in ingegneriacivile ed edile, e le assicuro che ho dato esami di estimo e la cosal'ho approfondita perché a me sembrava talmente strana. Maessendo diventati amici mi ha permesso di approfondire laquestione e a dir il vero gli ho chiesto anche di far delle prove suimmobili che lui non conosceva, portandogli i dati che mi hachiesto e che per accertare ho impiegato ore. Devo dire chel'operazione di calcolo, dopo l'assunzione di tutti quei dati l'ha fattaa mano in due minuti senza minimamente battere ciglio inpensamenti e decisioni utilizzando uno stampato abbastanzacomplicato. In realtà ho approfittato della divisione del patrimoniofamiliare che avevamo in atto, in cui c'è dentro qualcheappartamento qui a Roma a cui il tecnico incaricato, peraltrostimato professionista del settore e molto operativo in rapporti congestori di fondi immobiliari, aveva assegnato dei valori di mercatomolto diversi e su cui anche i miei fratelli avevano espresso fortidubbi e soprattutto imbarazzo perché rappresentavano unaprobabile premessa per l'avvio ad un antipatico disaccordo sullequote di divisione. Devo ammettere che quel metodo è assolutamente scientifico efunzionante e molto più che convincente dopo aver letto larelazione che aveva inviato ai ministeri, agli ordini professionaliall'ABI. ed altre organizzazioni che però, a quanto pare, non si sonomossi di un millimetro >>Il deputato << Perché non se ne è sentito parlare? Si immagina ibenefici che avrebbe il mercato immobiliare, ….. per non parlarepoi della necessità che ha il Catasto per calcolare in modo equo lerendite catastali. Questa della valutazione immobiliare è unaproblematica internazionale. Se all'estero avessero a disposizionecose del genere le sfrutterebbero subito! Eh si ormai non si sa più

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chi è l'interlocutore.- preso da una conseguenziale logica diesperienza - Lo sa, ho inventato una battuta ... “ basta esseresorridente per essere il Presidente “ >>Maurizio, sorridente alla battuta << Non è un caso che l'Italia sitrovi in questa situazione, purtroppo la qualità della dirigenza delsettore pubblico, in molti casi, viaggia di pari passo alla qualità deinostri politici.>> . L'onorevole abbassò gli occhi, le parole di Maurizio risultavanoessere un dito in una piaga che cercava di risarcirsi ma ancoratroppo aperta, ma non volle difendere la sua nuova posizione, era lagiusta pena che ledeva il suo orgoglio e che doveva accettare perespiare un passato arrogante - Maurizio appena finito si rese conto che aveva proprio dimenticatochi aveva davanti e quanta corresponsabilità avesse di quellasituazione, ed ammiccò con lo sguardo come a dire, “mi dispiace sel'ho ferita “.L'onorevole sommessamente <<Capisco perfettamente lasituazione,......lei dice che non c'è arrivato mai nessuno a questorisultato ?>>Maurizio << A dire il vero questa persona dice che non ci sarebbearrivato neanche lui se non glielo avessero suggerito dall'Alto, -fece cenno con l'indice della mano puntato al cielo - comunque leho portato la comunicazione che aveva inviato agli Enti e unostralcio di una relazione con cui spiega anche i motivi per cui talerisultato non era stato raggiunto,....... li legga vedrà che le cose lesaranno più chiare.>>L'onorevole << Lei dice che basta questo a risolvere una crisieconomica mondiale? Cioè lei pensa che se chiediamo a questapersona di mettersi a studiare come risolvere il problema forse è ingrado di risolverlo ? >>Maurizio << Ah no, …...per quel che ho capito l'avrebbe giàrisolto, …. per utilizzarlo dovrà essere messo a punto, è una cosacomplessa che potremmo approfondire con questa persona almenosolo per la comprensione …... Il motivo della mia presenza qui,oggi, è solo per dirle che c'è speranza concreta che si trovi una

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soluzione a questa crisi economica. >>L'onorevole <<Ascolti …. sig. Maurizio, mi pare di aver capitoche questa persona è un tecnico, ….ma qui siamo in un altroambito?>>Maurizio <<Guardi onorevole che questa persona, come le hodetto, si occupa di politica, di democrazia. Tanto per dirle, hapredisposto il progetto di un nuovo sistema elettorale che nulla ha ache vedere con tutti i sistemi conosciuti e utilizzati. Le assicuro chequel sistema è un vero strumento per impostare una verademocrazia, e permette anche di governare senza ricatti. In praticaviene messo in primo piano in assoluto non le persone ma iprogrammi. Di certo i partiti non sono interessati a tale sistema, ma se fosseadottato di certo le cose in politica cambierebbero radicalmente.Un'altra cosa in tema tanto per farle comprendere una certadimestichezza alla qualità della rivoluzione e dei soggetti che lepropongo. Ha presente tutta la discussione sull'abolizione delSenato. Bene, la proposta che viene da quella direzione è che se siconsidera sufficiente che la sola Camera rappresenti una chiarasituazione del rapporto di forza dei partiti per legiferare, il Senatoovviamente è solo che un doppione, ma potrebbe essere di vitaleimportanza allorché per le stesse proposte di legge, anche durantei lavori delle commissioni, vigilasse in maniera continuativa circala costituzionalità delle proposte di legge. Così facendo sieviterebbe che vengano approvate ed utilizzate delle leggi peraccorgersi poi che per incostituzionalità sono nulle insieme a ciòche con esse è stato determinato . Questo ci eviterebbe di aspettare giudizi della Corte Costituzionalesolo se richiesti e magari talvolta, mai richiesti seppur necessari ,insomma la saggezza del Senato per cui lo stesso è stato concepitoa difesa continuativa della Costituzione. E su chi dovrebbero esserei senatori, non le dico nulla ma di certo potrebbero essere per lastragrande maggioranza cittadini estratti a sorte, con unacomponente minima ed uguale di rappresentanti di partiti ed esperticostituzionalisti. >>

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L'onorevole accusa il colpo, la qualità delle idee lo spiazzano.Aveva partecipato con molto impegno al dibattito sul sistemaelettorale e sull'abolizione del Senato, difendendo svogliatamentedelle posizioni che non erano mai state sue veramente e neanche neaveva provato a delinearle di proprie consapevole di unaeducazione orientata alla convenienza del proprio gruppo e quindimai realmente frutto di onestà intellettuale. Il non combattereeccessivamente per imporre le proprie idee, questa era diventata lasua formula di onestà intellettuale. L'onorevole <<Posso capire che di questa persona lei possa avereuna stima talmente grande, ma io il mestiere della politica lofrequento da tanto e mi sento un dinosauro in questo, per quantopotrà insistere su un sistema elettorale che funzioni, proprio non cicredo, la democrazia spesso è un nome ma l'assoluto nellademocrazia non esiste, accontentiamoci di avere dei governanti chevogliamo.>>Maurizio pacatamente furibondo << E' una vita che si vota solo lepersone, vede dove ci troviamo, non manca molto per ritornare aqualcosa che assomigli al fascismo proprio per il fatto che andiamoin cerca di leader. La gente guarda con ammirazione chi è pieno disoldi, e pensa che non ruberà perché ne ha già tanti e perché è statocapace di fare soldi e quindi che sarà in grado di fare il bene dellacomunità, senza rendersi conto che tutto ciò è avvenuto perché hanavigato, magari molto a suo agio, magari da palazzinaro, in unoceano di corruzione, protetto da politici che favorivano il “do utdes”, ma in realtà non hanno capacità alcuna se obbligate anavigare in acque chiare dove è necessario che tutto sia razionale.Mi scusi onorevole, lei sarà navigato, ma le assicuro che questaproposta di sistema elettorale è realmente democrazia pura,…..........se è interessato a questo.>> L'aveva ferito di nuovo, l'orgoglio di chi da sempre ha fatto unmestiere e pretende di sapere tutto di ciò era venuto fuori, e ancorauna volta Maurizio lo aveva bacchettato, se lo era meritato e diquesto il vecchio politico ne era cosciente.L'onorevole molto sommessamente << Insomma, mi sta

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proponendo un extraterrestre? Spero abbia un nome ….. un nomeimportante. >> Maurizio con calma disarmante <<Senta onorevole, anche delsistema elettorale le ho portato una relazione che mi è stata fornita,se la legga e poi decida.>>L'onorevole <<Non è che mi da troppa roba da leggere? …. Nonho tutto questo tempo!>>Maurizio << Mi scusi onorevole credevo che lei questa crisi lavolesse veramente superare, e in fatto di extraterrestre, ha ragione,in qualche maniera questa persona è proprio un extraterrestre,seppur la sua cultura non è il massimo, io ho avuto l'impressioneche sappia mettere insieme tutto quello che conosce e soprattuttoanche se non è tanto umile, è più che sincero quando dice che quelche gli riesce meglio è per il suo Socio che glielo suggerisce edio so perfettamente di quale Socio parla. Questa persona non haun nome importante e le assicuro che neanche vuol diventarlo, èpiù interessato a che si concretizzi il suo impegno. Io ho fatto quelche sentivo giusto venendo da lei, altro non posso......, ha tutto quelche le serve per valutare e decidere se vale la pena di sentirlo o no.…. Mi faccia sapere.>>Maurizio si alzò e stava per congedarsi nonostante l'anzianoonorevole non avesse fatto nessun cenno per far intendere lachiusura dell'incontro e aggrottando le ciglia si rivolseintimamente all'interlocutore <<In fatto di nome conosciuto ledico l'ultima cosa e poi vado! E' normale che lei, come tutti quellidel suo ambiente, siate abituati a valutare la gente per la lorocapacità di esprimersi, svelti e arguti nella battuta e che accumulinolibri su libri scritti sulla vita degli altri, sulle capacità degli altri,bravi nel rileggere la storia fatta dagli altri. Queste persone voi lechiamate eccellenze e super tecnici, gente che esce dalle universitàcon il massimo dei voti grazie ad una memoria eccezionale. Ma siricordi bene che tra quelle persone, etichettabili come eccellenze,raramente troverà la soluzione per i problemi importanti. E'necessario accettare che la genialità, comunque essa nasca, nonappartiene alle eccellenze ordinarie.

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Sono due mondi completamente diversi, educati a sguazzare inacque diverse, l'uno dentro una libertà di pensiero assoluta in cuiuna nuova esperienza a volte piccola ed insignificante si trasformaautomaticamente, quasi sempre, in una base per una nuovaavventura intellettuale, spirituale, tecnica, senza limiti, senzapaletti. Quando poi la genialità ha un fine d'amore verso ilprossimo, verso la società in difficoltà allora sono certo che è ancordi più rinforzata dalla grazia di Dio, e tenga presente che lagenialità la trova nei più disparati ambienti, talvolta personecostrette a fare lavori umili, ma quando hanno possibilità vengonofuori e te ne accorgi perché stravolgono il punto di riferimento chenormalmente hanno tutti. Quelle che chiamate voi eccellenze,vivono invece in schemi, in confini, comunque preconfezionati, incui saranno padroni insieme a tanti altri, ma sono confini che nonpotranno mai superare...... . Genialità c'è, non tanta, ma più diquella che si possa immaginare, il problema è saperla cercare.Un'altra cosa …... se sono qui oggi è perché ho stima per lei, ….sesi è offeso per qualche mia parola di troppo, non era miaintenzione. >>Maurizio con quell'affondo finale non aveva voluto né dare l'ultimasferzata all'onorevole per metterlo definitivamente nella condizionedi prendere una decisione su ciò che voleva essere da grande nétanto meno spezzare una lancia a favore della attendibilità del suoamico, quanto piuttosto dare sfogo al suo detestare ambienti in cuici sono onori scambievoli, scambi di incarichi in unaambientazione, quello della politica e degli emeriti,intellettualmente piatta in cui tanti ci sguazzavano comodamente.L'onorevole rimase leggermente interdetto, troppa carne al fuoco,proposte,... bacchettate, concetti nuovi, ma apprezzò molto lanovità del pensiero.Accompagnandolo alla porta sfoggiò un grande e naturale sorrisoed una vigorosa, fraterna, stretta di mano.

Il Vecchio politico da soloAlcuni giorni dopo, Maurizio informò Andrea del colloquio avuto

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con il vecchio deputato, che rimase perplesso dell'enfatizzazionedella sua persona da parte dell'amico. Ricevette subito qualcosa discritto sul progetto economico sociale, in pratica un sunto, appenasufficiente ad inquadrare il progetto, che girò all'onorevole.Lo scetticismo misto a furiosa speranza colse il vecchio leader chepassò una settimana intera per capire da quegli scritti il da farsi, esoprattutto se esporsi così tanto con un fenomeno da baraccone,così definì Andrea prima di iniziare ad inquadrare i suoi scritti. Nonuna laurea, non una fluidità nello scrivere, figuriamoci comesarebbe stato nel parlare, ma era indiscutibile che in quelle carte vifosse qualcosa di straordinario, di nuovo e mai sentito rispetto alpiattume celebrale e generale che aleggiava sull'intellettualitànazionale ed oltre confine.Nella lettura delle due relazioni aveva colto, senza ostentarlaeccessivamente, una fede profonda e un uso proprio della stessacome fosse un attrezzo di lavoro, che permetteva di raggiungerelivelli dove, molto prima, le menti più affinate si arenavano e ciòl'onorevole lo aveva ben capito.Non poteva però avventurarsi in quella strada se non fosse stato ingrado di tenere i fili di quella avventura, e non tanto per non esseretravolto da essa e dire addio alla sua carriera politica con un benservito di “ vecchio rincoglionito”, per quanto di questo poco gliimportava, ma soprattutto per non poter in seguito, se declassato diautorevolezza, far nulla per dare una reale speranza al suo Paeseche lui stesso, consapevolmente, con omissioni, aveva aiutato adefraudare, a metterlo in ginocchio.

<<Dott. Maurizio le va di passare dal mio studio per prendere uncaffè?>> l'elegante fiorentino dell'anziano leader è inconfondibile.Maurizio <<Volentieri, quando è disponibile?>>Il deputato <<Anche nel primo pomeriggio di oggi, quandovuole.>>2° incontro Maurizio e vecchio leaderIl vecchio onorevole va ad aprire la porta a Maurizio << Hoapprezzato molto il suo sforzo, considerando anche il rischio che ha

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corso nell'incontrare un vecchio trombone della politica, di cui legarantisco non c'è da fidarsi, mai, ma grazie al cielo c'è ancoraqualche giovane “incosciente” su cui la società può contare.>>Maurizio <<Non direi tanto giovane, ho quarantanove anni, anchese lontano dalla pensione il rischio di essere declassato potreiaverlo e non ho detto niente a mia moglie di questa iniziativa , ...per quanto capirebbe, non credo che digerirebbe totalmente lamotivazione del rischio. ….... - scherzando - Comunque confidoin una sua raccomandazione nel caso.....>> .L'onorevole troppo eccitato partì all'attacco <<E' proprio sicuroche il suo conoscente ha già in mente come focalizzare le idee chemi ha mandato sulla crisi economica ?>>Maurizio <<Certissimo, ….dice che con questo nuovo sistemaeconomico non ci saranno più disoccupati.>>

L'onorevole << Speriamo, … ma ora mettiamo a fuoco iproblemi. Oltre che a farmi conoscere il suo amico è disponibile adare una mano a questo eventuale impegno, sa …..non è che sipossa contare su molte persone di cui fidarci completamente esoprattutto che sappiano la precisa finalizzazione dell'impegno.Ammesso che tecnicamente la proposta sia fattibile i problemi chesi pongono ed a cui è importante avere da subito un'idea di cheimpatto potranno avere sono questi:Primo..... Le forze politiche presenti in Parlamento sicuramente nonsaranno unanimi e se la proposta è forte sicuramente sidetermineranno due schieramenti e si creeranno tanteinterpretazioni che metteranno confusione nei cittadini, confusioneche inciderà sulla decisione finale dei partiti. In questo senso ilsuo amico dovrà essere disposto a lavorare senza la certezza delmio appoggio cioè che io porti la proposta in discussione nelpartito ed ai leader degli altri partiti.Seconda questione ….. Questa proposta, nei confronti del sistemaeuropeo economico, come potrebbe incidere. Potrebbe risultare inconflitto con gli accordi di politica economica della comunitàeuropea ?

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Terzo …... I rapporti economici anche con i Paesi Europei esoprattutto extra europei, ed in special modo con gli Stati Uniticome si metteranno? >>

Maurizio << In questa settimana mi sono incontrato con il mioamico Andrea, abbiamo analizzato le possibili problematiche cheuna proposta avrebbe suscitato e ipotizzato, se a lei sta bene,sempre che ritenga il progetto sostenibile per il suo modo diintendere l'economia, di presentarlo per intero come proposta dilegge popolare affinché non possano esserci modifiche durante ilpercorso e soprattutto non diventi campo di trattative che nullahanno a vedere con la proposta e la relativa approvazione. Pertempi di discussione in parlamento una volta raggiunta la raccoltadelle 50.000 numero delle firme, Consulta volendo, sarannodeterminati velocemente ed abbreviati al massimo, solo che iPresidenti di Camera e Senato decidano di saltare qualsiasi scalettaper l'emergenza della situazione.>>

L'onorevole << Mi pare che questo sistema per l'approvazione dileggi non sia mai stato utilizzato, forse le implicazioni che unanuova legge porta sono talmente tante per cui nessuno si sente ingrado o comunque ha tanto tempo per presentare un pacchettocompleto per far fronte a tutte le intersezioni di legge e definendotutti gli incastri senza lasciare norme di legge in sovrapposizione.Ci devo pensare. Di certo così mi levereste una grandissimaresponsabilità; trovare accordi con tutti i gruppi parlamentari, tuttidivisi …...correnti interne …. è una impresa quasi infinita.Per quel che saranno le eventuali problematiche con gli altri Stati,se passa la legge, succeda quel che deve succedere, ma una cosa ècerta, se ci sarà un progetto serio sul tavolo, sin da subito, lenostre obbligazioni saranno certamente prese in più seriaconsiderazione rispetto all'attuale momento, e la nostra esperienzaprima tra tutti ci consentirà di avere migliori rapporti con gli Statiche hanno lo stesso nostro problema, cioè tutti.Ho letto gli appunti sulla proposta del sistema elettorale, ha

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perfettamente ragione è decisamente di una democrazia assoluta,non vorrei abbandonare la politica prima di vederla messa in atto, epoi sarebbe il colpo di grazia a tanto marciume di cui mi sentoanche responsabile,.....che Dio abbia pietà di me.>>

Non gli era mai scappata una frase del genere di fronte ad altri; sisentiva nudo come un verme ma con del calore, tanto calore vicino;Maurizio era calore del giusto e di affidabilità che sana.Non c'era dubbio che le potenzialità che l'amico di Maurizioemetteva avevano impressionato il vecchio leader abituato amigliaia di relazioni che tentano di leggere la storia ma troppodistanti da farla. L'onorevole <<Senta dott. Maurizio giacché deve fare un grossosforzo per la raccolta delle firme perché non le raccoglie anche perquesta proposta di legge elettorale,..... è un peccato sapere cheesiste una grande soluzione per avviare un processo reale diriforma del processo di avanzamento alla democrazia e nonutilizzarla.>>Maurizio <<Non si immagina con quanto piacere lo farò, se lei cida una mano anche per questa causa. Tra tante cose mi eroconcentrato soprattutto sulla disoccupazione, ma la riformaelettorale senza dubbio è altrettanto importante, è il principio periniziare bene la scalata alla qualità .>>Si lasciarono per risentirsi nei giorni successivi.

Capitolo 20 I giovani in prima fila: l'organizzazione per la presentazione delle proposte di legge.

Maurizio si sentì di nuovo con Andrea, che iniziò ad affinareentrambe le proposte con relazioni assai allargate da cui partire efocalizzare gli aspetti tecnici ed affrontarli con l'aiuto di espertidei vari settori economici e giuridici.

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Ben presto si sentirono direttamente anche Andrea conl'onorevole per fare il punto sulla situazione e allargare lacollaborazione a persone di fiducia di quest'ultimo.Maurizio dal canto suo, tramite un amico, non potendo figurare inprima persona incominciò ad organizzare l'intero sistema nelleretrovie dopodiché avrebbe dato vita alla raccolta di firmeautenticate per la sottoscrizione delle proposte di legge.Le relazioni di Andrea scritte in maniera facilmente comprensibile,avrebbero completato la pubblicazione contenente le due propostedi legge scritte in forma tecnica necessaria per l'approvazione inParlamento, e soprattutto chiarito le mutazioni che sarebberoavvenute nella società con l'applicazione delle due leggi proposte .Ciò si rendeva necessario soprattutto per anticipare prima delnascere, interessate, volute e travisanti interpretazioni intese amettere dubbi nella cittadinanza italiana circa la bontà dei progettima dare anche le indicazioni per la raccolta delle firme daautenticare.Tutto era a buon punto, Maurizio era pronto con tanti ragazzi sparsiin tutti i comuni d' Italia, messi insieme con il passa parola diInternet, pronti a distribuire per le strade la pubblicazione.In realtà di questo progetto i giovani non ne sapevano granché ecosì sarebbe stato finché non fosse uscita la pubblicazione, madettero comunque la loro disponibilità sapendo chi lo avevaavviato, l'essenzialità del progetto e l'assicurazione che quelprogetto riusciva a stravolgere il sistema. Non ci sarebbero statipiù disoccupati, nessuno avrebbe perso niente in fatto di qualità divita; questo bastava per prepararsi. Su l'organizzazione di Maurizio e di alcuni giovani, tramiteconoscenza diretta e passaparola si determinarono i responsabiliregionali della distribuzione che a loro volta nominarono quelliprovinciali etc per coprire tutto il territorio nazionale. Il lasso di tempo che intercorse tra l'apprendere la notizia diquell'evento a cui avrebbero contribuito, fino a che ebbero in manola pubblicazione predisposta da Andrea, rappresentò per molti diloro un periodo di catalessi in cui non si distingueva il disagio

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dell'attesa dalla serenità di qualcosa di positivo da venire.L'attesa per i giovani in realtà durò solo qualche mese, ma illavoro di cernita e definizioni degli incastri con tutte le leggi che ilprogetto avrebbe toccato fu pesante.Tutto lo staff degli esperti delle normative fu encomiabile,soprattutto nello svolgere il lavoro con umiltà, a volte impostasi daisoggetti più esuberanti che intimamente, seppur non lodimostravano, mal tolleravano le incursioni di Andrea, apposita-mente molto delicate, a far collimare e risolvere problematiche dicui talvolta non conosceva neanche l'esistenza ma di cui, dopoaverne avuto un'infarinatura, riusciva a tirar fuori quella piccolissi-ma chiave iniziale, da cui poi gli esperti ripartivano e tutto si dipa-nava magicamente con loro piena soddisfazione.In qualche maniera quella proposta, se approvata, avrebberivoluzionato tante cose del sistema previdenziale e pensionistico,del sistema bancario, del sistema della assegnazione degli appaltipubblici, delle competenze e gli impegni degli organi di stato apartire del Presidente della Repubblica, il tutto allineato allenormative europee.Il legame forte dello staff fu il credere nel progetto e ancor di piùnella necessità dello stesso, al punto che poi alcuni di loro viresteranno dentro a tutelarlo per una vita intera.

Capitolo 21 C'è sempre qualcuno che vuole qualcosa

La raccolta delle firme fu rapidissima, grazie alla disponibilità dinotai, segretari comunali, e pubblici ufficiali comunali chenonostante fossero sufficienti solo 50.000 firme si reserodisponibili all'autenticazione anche in orari straordinari, fino aquando il flusso della raccolta rimase di discreta intensità.Ciò permise di misurare sin dall'inizio, con i relativi sconti ededuzioni, quale fosse l'indice di gradimento di questa propostasociale nella parte di popolazione più attenta e più attiva neicambiamenti di politica sociale .

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Le firme raccolte in un mese furono circa oltre cinque milioni,mentre le pubblicazioni vendute furono oltre due milioni. Maurizio stava organizzando il recupero di tutte le sottoscrizioniautenticate per depositarle insieme all'istanza per la presentazionein Parlamento insieme ai due testi di proposta di legge.Tutto il materiale iniziava a confluire presso dei locali vigilati delQuirinale, messi a disposizione dal Presidenza della Repubblica. Dilì ad un mese tutto sarebbe finito e Maurizio aveva già inprogramma almeno una settimana da passare in un paesinosperduto di alta montagna dove godersi la compagnia e la totalecondivisione con Cristina di qualche giornata da pseudo asceta.

Una telefonata al cellulare lo raggiunse mentre stava per uscire dicasa << Signor Maurizio? >>Maurizio <<Chi è ? >>Questo <<Non ci conosciamo, le vorrei parlare del lavoroorganizzativo che sta svolgendo per la raccolta di firme, ci sonodelle persone che vorrebbero dare il loro contributo a questoimpegno, ….ci possiamo vedere ?>>Maurizio <<Un contributo... in che senso?>> Questo <<-Non posso dirle altro al telefono.... vediamoci per uncaffè alle ore 11,30 al bar il Caffè, a metà di vicolo del Babbuccio,io la conosco di viso, ci avevano presentati diverso tempo fa. Vabene per lei?>>Maurizio accenna un minimo di pensamento e poi istintivamente<< Va bene.... a dopo.>>In tutto questo tempo organizzativo con Andrea ed il vecchiopolitico non avevano mai accennato ad eventuali contributi esterni,e chi dovesse essere a prendere comunque decisioni, ma appena unattimo di pensamento dedusse che non ci sarebbero stati problemidi alcun genere per il solo ascoltare.<<-Buon Giorno>> si presentò lo sconosciuto che aveva atteso ilgiungere di Maurizio fuori del bar. Maurizio <<Mi scusi ma non mi pare di ricordare il suo viso.>>disse abbozzando una leggera smorfia sul viso nello sforzo di

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ricordare.Questo << Si..... non ci siamo mai visti in realtà, ma quel che ledebbo dire è comunque importante, …...va bene un caffè?>>Ordinò i caffè e indicò al barista il tavolo in fondo al locale.Maurizio << E il suo nome ? >>Questo <<Non importa , non le direbbe comunque nulla>> risposesereno e rassicurante .Il suo accento era settentrionale, e di un perfetto italiano, moltocompito e deciso nei movimenti.Il barista ha già portato i caffè e il tizio gli lascia dieci euro facendocenno con la sola mano e con la testa che poteva trattenere il resto.-Mi è stato chiesto da alcune persone di organizzare un incontrocon lei, ed effettivamente vorrebbero dare un grosso contributo peril rimborso delle spese che state sostenendo per l'organizzazionedella raccolta delle firme e per il lavoro sostenuto, ma dovrebbefare la cortesia di incontrarle dove possono muoversi piùcomodamente,..... sa sono persone in vista e per gli incontri dipersona scelgono luoghi dove hanno a disposizione tutto quello chegli necessita, senza essere disturbati. Sono persone moltoimportanti, che a parte il contributo a questo suo lavoro, potrannotornarle molto utili per tante cose che potrebbe fare e non può.Sono molto influenti a livello internazionale. Un rifiuto da partesua ad incontrarle, non provoca di certo nulla ma la prenderebberocome una offesa, le chiedono solo la disponibilità di un giornointero, la mattina dopo sarà a casa, ma deve promettermi di nondire ad alcuno dove incontrerà queste persone, neancheall'onorevole ..e neppure a sua moglie. Le dica che deve incontrare degli amici a Napoli per la raccoltadelle firme e che è stata fatta confusione e quindi c'è necessità dellasua presenza lì per un giorno o al massimo due.>>

Prima di dargli una risposta Maurizio sorbì lentamente il suo caffèormai freddo, non più piacevole. Lo avvolse un vortice di curiositàmista a paura, ma subentrò subito la sua razionalità che gli sussurròche se qualcuno che non conosceva voleva fargli del male lo

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avrebbe potuto fare per strada, senza scomodare persone, eavrebbe comunque avuto la possibilità di prendere le sue decisionisuccessive all'incontro. E …....che se queste persone eranoabituate a questi incontri, probabilmente non correvano alcunrischio, magari erano perfetti sconosciuti che parlavano ancora peraltri, ..insomma se non gli avevano messo una pistola contro ilpetto da subito la cosa non era pericolosa.Maurizio << Va bene,....quando e dove?>>Questo << Si imbarcherà il 13 gennaio, venerdì pomeriggio, su unanave crociera a Civitavecchia, alle ore 16 precise, si faccia trovarealla sbarra del porto, dentro la sua macchina, con questocontrassegno sul vetro anteriore dell'auto e qualcuno provvederà afarla salire a bordo, fino alla sua cabina, a sua disposizione fino lamattina di sabato a Savona poi la riaccompagneranno aCivitavecchia con un comodo elicottero. Ha paura di volare ? Vedràsarà una giornata piacevole?>>Lo sconosciuto si alzò e salutò senza allungare la mano,lasciandolo al tavolo.Maurizio, rimase per un bel po' frastornato. Non poter dire nientea nessuno non gli tornava e a qualcuno lo doveva necessariamentedire proprio ai fini della sua sicurezza fisica e per non lasciarbalenare il minimo dubbio sul suo operato.Quel tizio non aveva fatto alcun riferimento ad Andrea, che inquesta cosa non aveva certo avuto un ruolo meno importante di lui,il deputato lo conoscevano ma Andrea no??

Chiamò Andrea da un altro bar, ad un numero di cellulareriservato per pochissime persone, e gli spiegò come erano andatele cose. Andrea << Certo che la cosa non mi pare normale, e tutta questamessa in scena non prevede niente di pulito, …. ma neanche dipericoloso. >>Maurizio <<Sono perfettamente d'accordo,... ma non volevodimostrare di precludere a qualcosa che non conosco, …... in ognicaso di questa storia scriverò due righe che permetteranno alla

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gente, nel caso servisse di sapere come sono andate le cose. Ecomunque se ci fossero dei problemi futuri per questo progetto èbene che tutti ne sappiamo più possibile per proteggerlo almeglio.>>Andrea fu tentato di rimproverarlo solo per aver lasciato chequesta cosa si attivasse, ma non ne aveva il diritto, e Maurizio siera comportato per quello che era, per il suo slancio positivo,quello che aveva consentito che mezza Italia si fosse smobilitataper dare vita ad una vera, stupenda, democratica rivoluzione; la suagenerosità e lealtà non si meritavano neanche un minimo dirimprovero se non quello di mettere a rischio la propria vita. Andrea <<Appena ti sarà possibile fammi sapere qualcosa, e nonimpegnarti in alcun modo, in nessuna cosa, con questi,... con certagente è bene valutare tutto con serenità.>>

Capitolo 22 Il transatlantico

E' il giorno fissato, puntuale Maurizio si trova a Civitavecchia,accostato sulla sua auto all'imboccatura della stradina che porta allasbarra del porto. Ci sono un po' di persone che parlano tra loro,uno di loro risponde ad una radio trasmittente, si guarda intorno,individua l'auto di Maurizio e fa cenno di entrare e indica unapersona a cento metri dall'entrata che gli si accosta al passaggio,sale sull'auto, si dirigono ad un parcheggio all'aperto custodito.L'uomo che lo accompagna fa cenno al posteggiatore che rispondecon un cenno di assenso, lasciano l'auto e salgono su un'auto diservizio del porto e si dirigono sotto una nave da crociera, laConcordia. L'accompagnatore fa cenno al marinaio di guardia edopo poco ecco presentarsi una hostess di bordo che accompagnaMaurizio in camera dicendogli di farsi trovare per le ore 21,00nella sua cabina per accompagnarlo dai suoi ospiti.Prima di uscire dalla sua cabina, l'hostess lo pregò di mettere alcollo un tesserino speciale dal quale si deduceva che fosse unispettore straordinario di bordo e sarebbe potuto andare ovunque

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senza dover dare spiegazioni ad alcuno.Maurizio aveva davanti a sé quattro ore abbondanti, la cabina eramolto bella e un bagno che invitava ad una doccia speciale, ma nonvolle perder tempo e si affrettò per quell'affascinante giro turistico,o meglio d'ispezione in una delle navi da crociera più grandi almondo.Dalle piantine affisse sulle pareti dei corridoi riuscì a capireall'incirca dove si trovassero gli ambienti più grandi, ristoranti,cinema, teatri, i bar ed iniziò a percorrere in lungo e largo la nave, eprendere fiato di tanto in tanto con una uscita su corridoi esterni pervedere la luce diretta ed il mare.Il lusso era sfrenato, nulla a che vedere con la sobrietà degli interniche intendeva lui appropriati ad una nave. Di sensazioni ne avevatante meno che sentirsi su una nave .Ma gli piaceva scrutare gli occhi dei passeggeri, distinguere quelliche erano lì per la prima volta, per la prima crociera, dai croceristiesperti.La meraviglia di un bambino era nello sguardo di molti adulti enegli occhi dei bambini il disagio della mancanza di aria, quellanormale, quella di una strada, di un parco giochi.Un gran movimento là sopra, troppo, aveva bisogno di leggerenegli occhi della gente chi fossero, che desideravano, ma nulla, gliprese lo sgomento, come un soldato alla fucilazione, e pensò ad unagran bella doccia e successivamente ad un po' di contemplazionesul ponte più alto, all'aperto.Nella doccia sentì il rumore di un elicottero volare sopra la nave epoi allontanarsi.Dopo un'ora era lassù, tirava una brezza leggera ma fresca, ma ilcontrasto dell'aria fresca sul viso con il corpo caldo ancora delladoccia e ben protetto dalla giacca a vento lunga con il cappuccio daeschimese, era un gran piacere.Mancavano venti minuti alle 21 e scese in cabina.Non ebbe l'impressione che dal suo arrivo sulla nave qualcunoavesse spiato i suoi movimenti .Le 21 e qualche minuto; l'hostess bussò delicatamente alla porta.

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Maurizio si presentò in giacca di lana blu, piacevolmente vissuta,sopra un golfino con colletto alto di morbido cachemire altrettantoscuro, voleva apparire come si sentiva, gentile ma non ossequioso,sobrio e padrone di se stesso.L'hostess lo accompagnò in una suite posta sulla poppa della nave,panoramica e alta sul mare.Ad attenderlo due uomini e tre belle ragazze di nazionalità russache parlavano bene l'italiano. Uno era francese e l'altro di lingua tedesca e anch'essi se lacavavano egregiamente con l'italiano.Le ragazze erano delle perfette geishe e servivano a turno i piattipreparati dalla cucina di bordo, ma cenavano insieme ai presenticome in una cena tra amici in una casa di ricchi.

Capitolo 23 Compravendita di immagine

Il francese << Le piace la nave ? Era già salito a bordo prima?>>Maurizio<<No, è molto lussuosa, ma preferisco delle barche moltopiù piccole dove si ha un rapporto con il mare diretto e un po' piùstretto con gli altri passeggeri.>>Il francese<<Non le piace quindi,.... ha ragione queste navi sonotroppo grandi, anch'io spesso mi dimentico di essere sul mare, maun week end qui non manca nulla e nel frattempo si può anchelavorare, ….. fare affari,.... giocare,..... sa tutte cose per genteviziata come noi.>>Una delle ragazze ogni tanto alzava gli occhi verso Maurizio percatturare la sua attenzione.Maurizio mise in bella mostra l'anello nuziale, ma non ebbeparticolarmente effetto sulle intenzioni della bella ragazza. Il francese, intanto che gustavano l'antipasto comodamente seduti<< La cabina era di suo gradimento?>> Maurizio <<Si, salvo il momento di avere la sensazione che unelicottero vi entrasse dentro>>Sorrisero tuttiil francese <<Era il nostro taxi, ci dispiace averla disturbata, per lei

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volevamo la migliore accoglienza.>>Maurizio stringe subito rudemente <<Non dovrei trovarmi qui,soprattutto perché non so con chi sono in compagnia.>>Il francese prontamente <<Ci scusi io sono Therry ….... di Poitiersulla costa nord della Francia e lui è Adam di Dusseldorf, lesignore sono nostre amiche russe. Io mi occupo di consulenza divaria natura per le aziende>> Il tedesco<< Io invece sono un industriale di prodotti derivati dellatte>> intervenne interrompendolo.Maurizio <<Invece voi ovviamente sapete bene chi io sia, ma avreipiacere di approfondire l'effettivo motivo di questo incontro,l'invito non lo specificava bene, salvo che riguarda le proposte dileggi a cui stiamo lavorando.>>il francese <<Si quello è il motivo dell'invito. Noi rappresentiamoun po' di gente di tutto il mondo e seguiamo le vicende di ogniPaese, almeno quelli la cui economia ha più o meno dei riflessimondiali. A noi interessa la democrazia che è la garanzia per imercati e lo sviluppo della società. -Le solite frasi fatte pensò Maurizio preludio ad attività pocodemocratiche -Noi cerchiamo di seguire tutte le buone iniziative che portanoprogresso ed offriamo anche la nostra consulenza e il nostrosostegno economico, se necessario, affinché vadano a buon fine. Vede per esempio ci siamo occupati del Ponte sullo Strettoaffinché la Sicilia riesca finalmente a fare il salto di qualità e acommercializzare più velocemente i suoi prodotti, ma purtropponon tutti comprendono la necessità di tale opera e così la suarealizzazione si è di nuovo fermata, ma vedrà passato il momentodi crisi economica i nostri sforzi, e quelli di tanti governanti,saranno premiati. Anche con il tracciato dell'alta velocità diraccordo tra Torino e Lione ci siamo impegnati molto, non è statosemplice convincere i governanti francesi e italiani sulla necessitàdi quel tracciato ferroviario, ma vedrà che a breve le proteste degliambientalisti finiranno e il tracciato potrà ripartire.>>-Maurizio aveva compreso ben altro..... questi erano quei bulldozer

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che mettono in piedi quelle inutili opere dai costi strabilianti in cuisembra che le opere le facciano i privati mentre invece i costi delleopere sono gonfiati quanto inutili ed alla fine le opere inutili sonopagate salatissime interamente dallo Stato. Quindi chi organizzaintasca una marea di soldi dai progettisti, dalle imprese e infine siritrovano per tantissimi anni ad avere gratuita anche la concessionedi uso delle stesse opere.Il francese continuò <<Le sue proposte in tema di welfare e disistema elettorale le abbiamo trovate molto interessanti e seguiamole fasi di sviluppo dell'approvazione. La seguiamo con moltaattenzione, sarà una grande soddisfazione per lei la loroapprovazione e vorremmo che queste leggi venissero utilizzateanche da tutti gli altri paesi democratici. Alcune persone inparticolare stanno seguendo molto da vicino tutto l'iter ed hannofirmato la sue proposte e sperano anche di poterla conoscere . Unain particolare vuol dare direttamente il proprio contributointellettuale nella fase di attivazione del progetto. Questa è personaè molto preparata, con ottima dialettica, e noi poniamo in essamolta fiducia per garantire che i nostri sforzi economici, a favoredella democrazia, non vadano sprecati. Affideremo quindi a questapersona una somma molto importante che permetterà il recuperodelle spese affrontate e dell'impegno di tanti giorni lavorativi nonretribuiti. Questa somma in pratica, di fatto è lei che provvederà adistribuirla a suo piacimento, cioè a suo giudizio, in quantoconosce coloro impegnati nel progetto e di ciascuno quanto e laqualità dell'impegno. Noi non le chiederemo nessuna spiegazionesull'uso di quel denaro e non le chiederemo neanche la ricevuta. >>La curiosità di Maurizio prende campo <<Un contributo a tantespese e tanto impegno di solito non si rifiuta, ma presumo che vi siaqualcosa che gradireste ricevere da parte nostra ?>>Il francese <<Lei è sempre così diretto?>>Maurizio <<Le assicuro che in questo caso non lo sono stato, mala prego mi dica.>>Il francese <<La nostra associazione gradirebbe che la lettura deitesti di legge e della relazione introduttiva fosse letta alla Camera

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dalla persona in questione, di cui noi abbiamo massima fiducia, noncredo che per lei questo rappresenti un problema, vero? Lei forsepensava che le chiedessimo di cambiare qualcosa delle dueproposte, no a noi piace la democrazia ed i testi sono perfetti, manoi abbiamo bisogno di immagine, come tutti, non possiamo fareun grande lavoro di accompagnamento alla società civile senza chenessuno lo sappia. Certamente non ci prenderemo il merito diquesta iniziativa che sappiamo essere sua e del deputato Ettore B.,ma si deve comprendere che dobbiamo essere visibilinell'appoggiare e contribuire concretamente al progetto…......anche se non precisato ufficialmente. La persona di nostrafiducia è conosciuta soprattutto in quanto vicepresidente eresponsabile della comunicazione di una importante associazionedi cui è noto a tutti essere la nostra facciata non ufficiale. Per noi èsemplicemente una questione di immagine.>>Maurizio capì immediatamente che il risultato che si erano prepostinon era quello di una pubblicità di una associazione, di cui nonaveva neanche curiosità di sapere il nome, ma creare un altroimpettito servo dei potenti che la popolazione, tutta l'Italia,avrebbe acclamato come il salvatore.A che sarebbe servito il faticoso lavoro di lui, di Andrea, deldeputato B. e di migliaia di ragazzi e di operai e tecnici e di tantagente che aveva contribuito offrendo il proprio tempo per questacausa, se poi quel parassita, e i suoi padroni, con la semplice letturadel documento al Parlamento si sarebbero presi tutta la fiducia dimilioni di persone per continuare a succhiare soldi alla Nazioneancor meglio e più di prima?Il francese aggiunse <<A parte il sostanzioso contributo di 50milioni di euro, la stima per lei è molto alta e vediamo di buonocchio la prospettiva che lei rappresenti il popolo italiano dadeputato e quindi l'aiuteremo per tutto quel che è necessarioaffinché ciò diventi realtà. Allora cosa ne pensa della nostraproposta ? >>Maurizio sapeva bene cosa rispondergli anche sbrigativamente conun caloroso “vaffa”, ma non sapeva come si dice in francese,

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magari dall'eleganza e la femminilità di quella lingua ne sarebbevenuto fuori qualcosa molto più “digeribile”.Si era preparato aqualsiasi evenienza per quell'incontro, preparato a delle minacceper lui e per sua moglie e i toni di risposta erano preventivati percauti e pesati e quelli vennero fuori.Maurizio << Vi prego di comprendere,..... ho molto rispetto per illavoro degli altri ed in questa fatica organizzativa e di ideazionecomprenderete che non sono solo,devo rispettare, almeno ascoltare,il pensiero di tanti e decidere il da farsi insieme ad un bel gruppo dipersone.>>Il francese <<La prego sig. Maurizio non ci deluda, sappiamoessere lei il leader di questa bellissima operazione e gli altri siatterranno a quel che decide lei, ..funziona così.Vede noi sappiamo che la collaborazione è di tanti e sappiamoanche delle difficoltà che sorgono nell'iniziare dando vita ad unmovimento politico, ne abbiamo visti nascere molti ed in verità èla prima volta che ci esponiamo così tanto nel dare il nostrocontributo. Normalmente i movimenti per quanto sembrino grandiin realtà, se riteniamo che siano fine a se stessi, cioè non portano unvero progetto di trasformazione, ma sono solo il risultato dimalessere, lasciamo che vadano a morire e non li supportiamo,sarebbe tempo e danaro sprecato. Nascono velocemente da leadercapaci a gridare, ad affabulare ,..... si dice così in italiano ??......affabulare chi ha necessità di sperare in qualcuno, ma infine nonsono mai in grado di proporre seriamente un vero progetto. Talvolta non interveniamo neanche se sono movimenti contrari aduna società di libero mercato in cui noi crediamo. E' nel nostrastrategia che si dimostri che chi si agita non è in grado diproporre, anzi crea confusione, irrazionalità, e sgomento tra glistessi seguaci delusi di aver perso tempo con inutili “Masaniello”E così inesorabilmente tutti abbandonano il campo di battaglia eaccettano sommessamente un capitalismo si ….forse cinico, masemplice e razionale nella sua logica a cui si attaccano tutti nellasperanza della sopravvivenza . In Italia voi ne avete qualcuno, piùdi uno di Masanielli confusi,.... non ci interessano, a noi interessa il

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vostro progetto economico sociale, ci interessa che sia realmentecome lo proponete, che non metta in difficoltà il sistema che noiamiamo tanto. Sig. Maurizio, non mi dirà che i vostri associati sonodiversi dagli altri? Che non la seguiranno nelle sue decisioni ? >>Il francese aveva toccato un tasto che faceva risvegliare inMaurizio lo spirito irascibile di un integralista della democrazia.La stessa sensazione di forte fastidio che gli proveniva dai leaderpolitici quando a precise domande sull'atteggiamento che avrebbeavuto il loro partito in merito ad una specifica problematica, nonancora portata a dibattito nel partito stesso avevano risposte dicertezza d'autorità che in poche parole corrispondeva al dire “ ilpartito sono io, ….io decido .>>Maurizio << Sig. Thierry, sono felicissimo che lei abbiacompreso che il progetto sulla disoccupazione è anche unasalvaguardia per il libero mercato e per una sana libera iniziativa eche non rappresenti solo un progetto di salvaguardia del sociale ,ma a parte questo, intuisco che lei non abbia ben compreso ilsenso di cosa si intende per una persona democratica. Le assicuroche buona parte dei leader non sanno cosa sia e non vogliono lademocrazia, sono dei piccoli potenziali dittatori con accanto unbranco di accomodanti pecore. Lei pensa di aver a che fare con undespota? Le garantisco di no. Tutti quelli che hanno lavoratodall'inizio alla fine in queste proposte sono tutte persone che nonsono servi per comodità di alcuno e non sarò di certo io il primoche gli darà l'opportunità di cambiare idea o gli farà perdere lafiducia in loro stessi e sulla possibilità che la democrazia vera siauna cosa reale e possibile se la si vuole veramente.>>Il francese, irritato <<Lei pensa che tutti gli altri sbaglino? >> Maurizio << Di certo non mi affretterò a comprar medaglie perloro, mi piacerebbe che non ve ne fossero in parlamento di quellepersone. Io ho fatto scelte diverse dagli altri, diverse da quasi tutticoloro che fanno politica e le assicuro che i miei sonni sono sereni.Vede c'è tanta gente che ritiene di far politica onestamente e che lacorruzione non sia cosa che li riguarda, e non si chiedono come siforma, se anche il loro disinteresse ne è causa, se il disinteresse

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permette ai loro compagni di partito di essere corrotti.Comunque, le posso dire che parlerò di questa vostra offerta con glialtri e le faremo avere una risposta se mi lascia un recapito a cuicomunicare.>>Il francese <<Non si preoccupi della comunicazione sapremo dasoli delle sue decisioni e nel caso la contatteremo noi. Ci siamodilungati anticipatamente nel vivo della questione e la cena si stafreddando, consiglierei di iniziare, poi potremmo fare duechiacchiere serenamente, magari mi convincerà a cambiare il mododi concepire la democrazia.>>Stranamente Maurizio non sentì in quelle parole una presa in girodi un falco su una colomba , ma un retrogusto di un disagiogiovanile del francese represso da molto, ma che ogni tantoriaffiorava, e tale sensazione permise a Maurizio di accettare ilcontinuare della cena.La ragazza non ammiccava più ad interessi vagamente sessuali mail suo bel sorriso richiamava all'ammirazione per quel che avevaudito e per un no ricevuto al suo mestiere e non alla sua persona .L'aria in quella stupenda suite incominciava a diventarepiacevolmente calda e Maurizio ebbe l'impressione che di lì a pocoavrebbe potuto piantare qualche inaspettato seme per il recupero diqualcuno in cerca della sua naturale strada. Tutti abbiamo unascorza, e per la maggior parte ci sta dentro un frutto predisposto adessere buono, ma la maturazione non si sa quando avviene. Avolte si apre il guscio da solo e si vede, a volta il guscio rimanechiuso e tutto matura all'interno e nessuno godrà di quel frutto senon si deciderà a scalfirne il guscio. Nell'aprire “gusci” Maurizioera un vero esperto, non aveva pregiudizi nei confronti dell'animoumano, in fondo fatto solo di semplice umanità, per quanto si tentidi essere complicati e illeggibili.

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Capitolo 24 Ore 21,45 circa l'impatto / maledetto carattere!

La cena continua, il gruppo conversa piacevolmente, i motividell'incontro sono lontani, una virata della nave, un sibilo, un forterumore, un vibrato da leggero a forte, un'interruzione di correnteuna frazione di secondo con un sobbalzo del lato sinistro dellanave, poi un rollio nervoso della nave, troppo rapido, altre virate.I commensali sono tutti a terra con gli occhi terrorizzati, tuttiescono dalla suite . Maurizio è uno che ama le barche e ha esperienza sufficiente dibordo per comprendere che lo scafo ha toccato qualcosa, fino amontargli sopra e ciò non avviene mai senza strascichi.Fuori è buio e non si vede nulla per potersi capacitare di cosa èaccaduto.I corridoi sono pieni di passeggeri i cui occhi domandano impauriti“cosa è successo? ”.La calma dei marinai, le voci degli altoparlanti che comunicano unguasto elettrico, l'invito ad entrare nelle proprie cabine ed ilconsiglio di non mettere i giubbotti di salvataggio riescono atranquillizzare le persone.Probabilmente la maggior parte di loro si è costruito il mito dellainaffondabilità delle grandi e moderne navi da crociera, veri innialla tecnologia ed al lusso rassicurante; in fondo loro sono lì,caduta a parte, tutti interi e nessuno lamenta niente.Poi l'invito a recarsi al ponte dove sono le scialuppe, la nave è unpo' inclinata e dopo poco alla razionalità dei passeggeri subentrainsieme la paura.La liscia scogliera di granito lì a pochi metri tranquillizza quantisono capaci di nuotare.Maurizio, dopo essere andato nella sua cabina a prendere le suepoche cose, i documenti, è li con tutti, non ha avuto tempo disalutare i suoi ospiti, sta pensando a come spiegherà a Cristinaquesta cosa, ma di certo lei capirà, aveva fiducia in lui, ed era benriposta, nonostante in molte gli avrebbero voluto far cambiare idea.

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Parla con quelli che gli stanno accanto, rassicura tutti ma vuolessere sicuro che nessuno sia in difficoltà, che non possa muoversie salire a quel ponte, non vuole nessuno sulla coscienza. Maledettocarattere sentirsi sempre responsabile di tutti e di tutto, come se almondo esistesse solo lui. Gli altri si possono comportare da umani,lui no, lui sente la responsabilità di tutti, pur essendo uno di loro eneanche il migliore. Apre la porta che da sul breve corridoio cheimmette in uno dei due corridoi centrali del piano ai quali si accedealle scale perché vuol sentire se si sentono grida d'aiuto.E' guardingo nel procedere, l'inclinazione della nave incomincia adessere sensibile e vuole essere sicuro di poter correre per tempo eritornare a quelle scialuppe di salvataggio che ancora sono bloccatevolutamente a filo delle paratie in attesa che qualche idiotafinalmente dia l'ordine di farle funzionare. Ha fatto un bel tratto, forse troppo, dalle scale sente provenire gridadi aiuto, due voci soffocate dalla anzianità, e scende due piani piùin basso. Le voci provengono da una cabina vicino alla scala e agliascensori.Apre la porta ed una signora di sessantanni circa, Anny, statentando di tirare una sedia a rotelle semi ribaltata dove èalloggiato, faccia contro la parete, un anziano signore.Maurizio non parla tedesco per rispondere alla concitata donna ecomunque a che servirebbe.Prova a tirare indietro la sedia senza esito. Dagli altoparlanti arrivafinalmente l'ordine di mettere in acqua le scialuppe. Ma quelvecchio è lì e se riesce ad estrarlo da quell'incastro in qualche modosi metterà il vecchio sulle spalle e lo porterà su, non sembrapesantissimo.La nave si inclina ancora di più, la signora Anny gli scuote ilbraccio ma non si capisce se gli stia dicendo di salvarlo o dilasciarlo lì e che resterà lei con lui.Maurizio, le leva violentemente la mano dal braccio e con una sortadi sollevamento con urlo fa cappottare definitivamente il vecchioche è ora sul pavimento. Ora può essere sollevato e messo sullespalle. Il vecchio è caricato con tanta fatica, Maurizio fa cenno alla

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anziana Anny di avviarsi che lo avrebbe portato su lui e lei non glisarebbe stata di aiuto.Anny baciò il marito, un bacio di un ringraziamento alla salvezza, ebaciò anche Maurizio per ringraziarlo e gli fece strada davanti,lungo le scale.Maurizio aveva calcolato male il peso del vecchio, dopo i primigradini le gambe gli si irrigidirono e dovette fermarsi, ma nonpoteva scrollarselo di dosso, se lo scendeva sentiva che nonsarebbe riuscito a metterlo più su. Pesava maledettamente, e allorapensò di alleviarsi il peso facendolo poggiare leggermente sulcorrimano della scala reggendolo. Procedette così con moltefermate, solo Anny piangente sbucava ogni tanto per vedere a chepunto erano delle scale. Anny non riuscì a convincere nessuno adaiutarla, i pochi volenterosi in quella bolgia infernale, tornavanoindietro dispiaciuti appena si rendevano conto che sarebbero dovutiscendere troppo in basso mettendo a rischio la loro vita.

Ora a Maurizio giungeva forte un assordante rumore di confusioneumana, gridi, urli, preghiere, spintoni, pugni, bestemmie,altoparlanti, tutto si era trasformato in un unico assordante chiassoche lui percepiva come un muro che divideva lui e quel poverovecchio dagli altri.Nelle sempre più lunghe soste sentiva il vecchio sveglio chesoffiava qualche incomprensibile parola, vedeva il tubo del cateterema non capiva dove era il sacchetto se ancora c'era e senza remoraalcuna Maurizio pregava Dio, Gesù, la Madonna, lo Spirito Santo epadre Pio che gli inviassero un angelo a prendere quel vecchiettoche non riusciva più a sostenere e che avrebbe voluto lanciare comeuna pietra lontano da lui solo fosse morto, ma non lo era, lo sentiva,il suo respiro, forse lo ringraziava, forse gli diceva di lasciarlo lì amorire, forse che in quella posizione come un Cristo sulla crocenon riusciva a respirare per il diaframma bloccato. E pregava perun intervento speciale di Dio per farlo uscire da quella situazione incui chiunque si sarebbe allontanato dai due anziani, ma lui nonpoteva, neppure l'amore per Cristina poteva permettergli di

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abbandonarli. Il suo amore e timore di essere giudicato da Dioindegno di lui non glielo permise e non gli rimaneva altro cheabbandonarsi alla sua totale volontà, alla sua disponibilità neipropri confronti, pur sapendo di fare una forzatura, un tirare per lagiacchetta Dio, che mai avrebbe voluto fare. Maurizio percepiva che cercando di salvarlo stava bloccando ildiaframma del vecchio ma che poteva fare ? Infame quel momentosenza umanità.Anny sbucò ancora una volta sulle scale, ma a Maurizio mancavada salire ancora un piano. Uno scossone ed Anny li raggiunseruzzolando per tutte le scale e rimanendo stesa immobile. Neancheil tempo di toccarla con il piede per vedere se era ancora viva eun'altra mossa della nave. Maurizio sbilanciato istintivamentemollò il vecchietto che finì per battere violentemente la testa sullostesso scalino dove giaceva la testa della sua Anny. Maurizio si senti immediatamente liberato, confuso, dispiaciuto,piangente ma non ebbe esitazione a salire le scale di corsa perandare all'aria aperta, ma otto gradini gli bastarono perinterrompere il suo salire abbuiando la sue percezioni.Intanto la nave continuava ad inclinarsi lentamente, fermatamiracolosamente, per fortuna dei più che erano a bordo, dalfondale roccioso su cui si adagiò la paratia di sinistra e così unquinto della nave resto saldamente al di sopra del pelo dell'acqua .

Capitolo 25 Una “nuova “ vita

Una mano toccò Maurizio, si destò si guardò attorno per vedere chifosse. Oh si, lo riconobbe subito, aveva pensato tante volte a lui,a quello strano incontro di Rimini, alle sue parole, una per unastraordinariamente memorizzate, si tesero reciprocamente la mano.Maurizio si alzò con una leggerezza che non aveva mai conosciuto

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e si rese conto di essere immerso nell'acqua, senza che ciò loobbligasse a nessun particolare movimento, vide il corpo inermefluttuare nell'acqua dei due anziani, e più in alto un altro corpofamiliare alla cui vista provò un sentimento di malinconia, amore,sdegno per un furto subito, vergogna per impegni non mantenuti,sdegno per non avere salutato chi doveva. Tante, troppe sensazioni,la maggior parte tutt'altro che piacevoli.<<Perché ? >> chiese MaurizioL'uomo di R. << La vita di ciascuno si incontra con eventi,momenti e azioni di altri che ne vengono coinvolti. Tu sei statocoinvolto dagli eccessi, dall'egoismo e dalla mancanza del rispettodella vita, tutte cose dell'uomo che fino ad un limite prefissatogestisce il suo momento.>>Maurizio <<Perché sei qui? Come funziona ora? Cosa debbofare? Ho lasciato Cristina e non sa nulla come posso….??.......vorrei ….!!! >>L'uomo di R. << Non sono qui a caso. Se lasciare i tuoi cari, i tuoiprogetti, potrà sembrarti rinunciare a tutto, per sempre, sei inerrore. Il giudizio nei tuoi confronti è stato emesso, e quello chechiamiamo paradiso non ha confini definiti, potrai essere alcospetto di Dio e contemporaneamente servirlo con la tua opera.Nell'eternità non c'è millesimo di secondo che vada sprecato percoloro che sono degni di stare al cospetto di Dio. Tu lo hai servitosenza limitazioni e se vuoi potrai continuare a farlo e godere diquesto stato, …. concesso a pochi. E' la condizione speciale che tiè stata concessa da Dio per la tua ultima preghiera. Cristina e tustesso potrete godere della percezione della vicinanza fisica , delcalore confortante e di serenità reciproca e con il tempo riuscirai acomunicare con le persone a te care, …. anche così continuerai aservirlo.>>Maurizio << Come posso servirlo in questa situazione??>>L'uomo di R. <<Seguendo e aiutando coloro che sono impegnatia servire Dio nei modi più disparati, tuoi amici impegnati nel tuostesso progetto. Per loro il cammino è difficile e senza il nostroaiuto non potrebbero fare nulla, gli ostacoli che il maligno mette

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sulla loro strada sono infiniti, sarebbe impossibile per loro, da soli,portare avanti i progetti che Dio ha per loro. La loro tenacia e ilnostro aiuto li porta alla meta, una meta tutta terrena che èessenziale per ciascuno ed in cui si è messi alla prova contentazioni di ogni genere alle quali si resiste, ….chi più chimeno,.... ma è il momento della scelta più importante della nostraesistenza, sia terrena che in spirito, cioè ….se andare verso labontà, l'amore e la grandezza di Dio, o rifiutarla e allontanarci.Ma nulla vi è di eternamente definitivo, seppur la condizione di chiha rifiutato di stare con l'amore di Dio diventa poi molto difficile, esalvo chi ha scelto consapevolmente di stare nel Male e di averloscelto con tutte le sue forze, senza ritorno, tutti avranno possibilitàdi riconciliarsi con il Signore seppur in un tempo infinito e seppurnon godranno della sua vicinanza . La ricompensa per chi sceglie di stare nel Suo Amore invece saràgrande e nella progressione di un continuo darsi a Lui fino avederlo e ancor di più comprenderne la Sua Essenza viva, prima diciò che è stato il nulla più assoluto, prima della creazione, prima diquel che chiamano il Big Bang. Il rapporto con Dio non si stabilizza, non si ferma con quel cheproduciamo nel periodo in cui viviamo la vita terrena, ma continuae l'impegno ad elevarsi spiritualmente, a sublimarsi nell'amore enella benevolenza di Dio è un impegno continuo, in cui mentre ci sieleva si soffre e ci si impegna affinché l'umanità terrena e quellaancora repressa, non più terrena, riesca a sgorgare .Tutti in questopercorso potranno migliorare, ma anche fermarsi e regredirenell'impegno con Dio. Ricordi le parole di Gesù Dio non è deimorti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui. Ecco vedi, quando si vive niente è statico .In questo luogo non mi sento a mio agio, ci sono troppi spiriti chevagano smarriti, non erano pronti a questo passaggio. Vieni, tiaccompagno in un luogo dove potrai rasserenarti, e rivivere tuttociò vissuto con il tuo corpo mortale, potrai rivedere tutti quelli chedesideri, comprendere di loro ciò che non hai capito,...... ora sei ingrado di comprendere pienamente, potrai salutare chiunque tu

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voglia, aiutare chiunque tu desideri, …....... il giudizio su di te èbenevolo e ti sarà permesso di iniziare di nuovo con serenità,....potrai, se vuoi, seguire e volendolo aiutare coloro a cui seiinteressato ma quel che ti è possibile lo scoprirai con il tempo. Iltempo....... - una sorta di pensiero riservatissimo attraversò l'umanità dell'uomo di Rimini, ci si soffermò con immenso amore, loavvolse della più dolce malinconia custodita chissà da quanto, negodette della sua compagnia, poi lo lasciò andare e riprese-Abramo, Isacco, San Francesco, Padre Pio, seppur morti nel corpocontinuano a operare,..... tutti continuano ad operare, chi nel bene,chi nel male, angeli benigni, angeli maligni, santi intercessori, tuttiimpegnati, i più avendo come riferimento le azioni degli uomini,altri impegnati anche oltre. La Terra ….sì ….. un perenne campo dicombattimento tra il bene ed il male, tra l'avvicinare e l'allontanarele anime dei viventi da Dio. >> Maurizio << Come funziona qui, cosa debbo fare?..tra quanto.. >>L'uomo di R. <<Non preoccuparti, andiamo !>>Maurizio <<E loro ? >> indicando i corpi dei due anziani.L'angelo << Non hai visto nulla? Qualcuno si è già occupato diloro. >>Maurizio << Sei tu che ti occupi di me. Chi sei? Chi eri? >> L'uomo di R. << Vuoi dire nella vita terrena? >>Maurizio <<Si!>>L'uomo di R.<< Non so se ho vissuto una vita terrena, una dicerto l'ho vissuta! Andiamo !>>Maurizio lo segui, senza sforzo, senza rendersene conto lo segui.

Capitolo 26 L'accoglienza delle proposte di legge di iniziativa popolare in ambito delle forze politiche . Anche il vecchio deputato B. aveva avuto il suo da fare perconvincere altri amici parlamentari ad intervenire, con lui, presso ipresidenti di Camera e Senato che in un primo tempo nulla

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volevano sapere per avvantaggiare nei tempi la discussione di unalegge di iniziativa popolare che passava sopra la testa di tutti ipartiti. Non era così che funzionavano le cose in uno Stato dovela pressione e il controllo dei partiti era pressante e li trovava tuttid'accordo sul non far passare leggi di cui non potevano vantaremeriti tanto meno assumere con esse ulteriore potere elettorale egestionale. Alla fine i due Presidenti stabilirono l'inserimento della discussionee votazione, peraltro con molto piacere, dal momento che le primeavvisaglie di un irrigidimento dei partiti, seppur in maniera quasidefilata, aveva smosso contestazioni pubbliche pesantissime daparte di movimenti studenteschi e disoccupati di ogni età, per lestrade e nelle centinaia di trasmissioni televisive bloccate per mesisull'argomento. Dimenticavo di dire che se la decisione di accelerare la data di discussione della legge di costituzione dell'Organizzazione Sociale di Garanzia dell'Impiego fu determinata a breve, mentre per la proposta di una nuova legge elettorale, le Presidenze dei duerami del Parlamento, in accordo tra di loro, non se la sentirono di prevaricare i loro rispettivi partiti di provenienza e decisero di mettere in discussione tale proposta entro i limiti di tempo prescritti per legge, cioè molto tempo più tardi. Così facendo, i partiti rappresentati in parlamento si sarebbero potuti organizzare per contrastare ciò che li avrebbe scompaginati, sia nell'organizzazione generale, che del comando al loro interno, chedelle nomine a parlamentari, e soprattutto nel modo di intendere il “programma politico”. Fino ad all'ora, per tutti i partiti, “programma”, rappresentava solo una parola priva di concretezza e di significato. Diversamente con l'approvazione della nuova leggesarebbe diventato l'elemento essenziale ed unico di confronto tra partiti stessi .

Nel momento in cui le iniziative di Semedi … divenneropubbliche, nel Parlamento italiano la rappresentativa dei partiti eraabbastanza frazionata. Tale situazione era stata preceduta per molto

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tempo dalla realtà di partiti presenti nel parlamento che al lorointerno, salvo un numero esiguo di persone intellettualmentelibere e ben distinguibili, di cui Semedi intendeva ricevere il lorosano apporto intellettuale, avevano di fatto lo stesso, l'identico,concentrato di persone protese ad acquisire potere e/o vantaggieconomici. Per comodità tecnica, ovvero per non far capireall'elettorato di rappresentare lo stesso vile “progetto”, si erano datinomi diversi, cioè Centro Destra e Centro Sinistra. I componenti di queste aggregazioni, spendevano le loro forzeintellettive soprattutto per le dispute tra compagni dello stessopartito, per il controllo dello stesso , per l'attività di prezzolatoservilismo a favore di lobby e di altri Paesi.Da quelle compagini storicamente presenti in Parlamento si erapassati appunto, nell'ultimo periodo alla novità rappresentata dallapresenza di un nuovo gruppo denominato Movimento 5 Stelle,che si era organizzato sotto l'impegno in prima persona di unpersonaggio dello spettacolo. Questo movimento aveva ottenutoun largo consenso, corrispondente essenzialmente alla raccoltadell' intera protesta degli elettori nei confronti dell'irrefrenabilecorruzione ed indifferenza a ogni forma di ingiustizia di cuisoffriva la classe politica e le istituzioni . Si consideri inoltre comedato oggettivo, tecnicamente molto rilevante, che già tra il trentaed il quaranta per cento dell'elettorato, per protesta, non andavaneanche a votare. Se si sommavano le due situazioni di puraprotesta, cioè non votanti e votanti M5 Stelle, la sfiducia nelsistema politico rappresentava circa il sessanta per centodell'atteggiamento dell'elettorato italiano.

L'esito della proposta di riforma di organizzazione economicasociale dello Stato presentata da Semedi lo vedremo più avantiseguendo Andrea e gli altri, mentre la proposta di legge elettorale,seppur la votazione in Parlamento fu rimandata nel tempo, entròsubito nel vivo della discussione interna alle compagini politichein quanto la vita e la forza delle stesse dipendeva proprio dalsistema elettorale. In pratica Centro Destra e Centro Sinistra erano

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atterriti al solo pensiero che tale proposta potesse passare. Da qualche decennio infatti insieme tentavano di imporre unsistema elettorale tendente di fatto ad un bipolarismo ovvero al“oggi comando io e domani comandi tu e non facciamo entrarenessun altro”, tentando quindi, più o meno consapevolmente, diparalizzare e cristallizzare la Nazione uniformandola alla lorocapacità intellettuale e programmatica. Peraltro tali loro potenzialità creative risultavano identiche alnegativo, proprio perché rappresentative unicamente di unprogetto comune di solo potere, senza possedere neanche l'idea divalutare la variazione dell'assetto organizzativo economico/socialedello Stato.

(Avreste dovuto vedere come montava la rabbia di Andrea quandosentiva giovani, ma importanti esponenti di quei gruppi di potere,motivare in perfetta malafede, immorali tentativi di instaurazionedi dittatura politica scusandoli con un fine di una governabilitàaltrimenti irraggiungibile. Dai vecchi tromboni, prostituti intellettuali, riusciva asopportarlo, ma dai giovani no, non lo sopportava, era un morireprima di nascere, era come se l'intera generazione della speranzadi giustizia pugnalasse la verità ,.....la verità sulla necessità digiustizia, la verità sulla necessità di far scomparire dalla scenapolitica intere generazioni di politici arroganti ed inutili.Poveri piccoli mostriciattoli arroganti inneggianti la rottamazionedelle vecchie generazioni e già da “piccoli” arroganti peggio dei“vecchi”)

Un burattinaio internazionale muoveva i due pupi, i due gruppi dicentro destra e centro sinistra, all'insaputa della quasi totalità deicomponenti attivisti, anche a prescindere dagli esiti delle elezionili metteva ora l'uno ora l'altro, talvolta insieme, a dimostrazioneche destra e sinistra era solo una facciata al Governo dello Stato .La misura e la dimostrazione di quanto la classe politica italianafosse in mani esterne al Parlamento la si ebbe chiaramente in una

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specifica circostanza in cui ad una grave azione di Governo nullasi obbiettò, nulla venne messo in pubblica discussione e nessunameraviglia, per l'imposizione allo Stato italiano, così come ad altriStati, da parte del burattinaio, di aderire e sottoscrivere il FondoSalva Stati, pur se tale atto costituiva una perdita dei diritti disovranità dello Stato e per il quale si rese necessario un celatoritocco della Costituzione, celato anche dai giornali. Tale adesione consisteva di fatto nel pagare un mare di miliardi di€uro, di cui per altro lo Stato italiano non disponeva, chissà dovetrovati, certamente prestati dal burattinaio, per accedere, senecessario, ad un possibile futuro prestito elargito da detto FondoSalva Stati, usando quindi quegli stessi soldi forniti dallo Statoitaliano stesso, quindi raddoppiando l'impegno finanziario.La mancata restituzione del prestito avrebbe autorizzato questaorganizzazione del F.S.S ad intervenire sul territorio nazionale efare letteralmente quel che voleva, con la forza ovviamente, fino apotersi impossessare di qualsiasi cosa presente sul territorio stesso,senza guardare a chi appartenesse e chissà probabilmente fino adimpadronirsi e commissariare il Parlamento e legiferare al suoposto, fino alla possibilità di commettere stragi senza che nessunoavesse potuto opporre un'azione di diritto civile o penale contro gliautori appartenenti o incaricati dallo stesso Fondo.S.S.

Il gruppo M5 Stelle invece, con la difficoltà principale di esserepraticamente gestito da poche persone che avrebbero volutoprendere le redini dello Stato in perfetta solitudine, senzacompagnia e senza alcun accordo con altri partiti, risultava il più adisagio nella scelta di appoggiare o meno la proposta di sistemaelettorale di Semedi, proprio a motivo di tale scelta di base e dellamaggior parte dei parlamentari che non digerivano l'imposizione anon prendere posizione su una proposta che ai più pareva ideale .Il M5 Stelle peraltro aveva anche predisposto un proprio progettodi sistema elettorale, ma da tal lavoro non ne era uscito un risultatotale da obbligare la politica a maggiore qualità e questo i proprielettori di base lo avevano ben compreso e non vi erano quindi

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affezionati.C'era poi un disagio nei confronti di Seme di che attanagliavacoloro che erano entrati nel Movimento 5 Stelle, mossi da pienarazionalità del percorso previsto, ovvero che lo stesso movimentoavrebbe dovuto sciogliersi non appena la protesta avesse dato esitopositivo e si disponesse di un progetto più organico che avrebberiunito coloro che, oltre che aspirare alla moralità della politica, sisarebbero impegnati volentieri anche in un concreto e realeprogramma socio economico per il Paese, diversificandosi peraltro,anche nella concretezza, dagli altri partiti a cui si opponevano. Ciò però divergeva con chi invece non lo avrebbe mai volutosciogliere quel Movimento, avendo trovato in esso una propria,soddisfacente, storia personale su cui adagiarsi per sempre,diventando ciò un ostacolo al progredire all'unisono del M5Stelle. Da quella divergenza di vedute, in seguito, rimase poco di tangibiledel grande impegno messo per creare il Movimento 5 Stelle. Nonc'è spazio nella storia per chi inizia una battaglia così importante esubito si ferma al primo bivio da prendere. Nella speranza chel'elettorato nazionale non si fosse accorto del “dramma” che si eraconsumato internamente tra i nostalgici dell'identità di essere dei5Stelle e coloro che volevano mettere le ali per un viaggiocompleto verso la qualità dell'ambiente politico nazionale, i rimastidel M5 Stelle si avviarono lentamente ad una sopravvivenzapuramente ideologica fatta di distanza da tutti e di perenneastensione a qualsiasi decisione. Tale incomprensione interna al movimento M5 Stelle, peraltro fuaccelerata dalle “gaffes “ e sparate populiste insensate del suomassimo rappresentante, che seppur infiammavano una platea bendisposta ad esaltarsi, mal predisponevano un elettorato giustamentecritico che pretendeva di fare una rivoluzione avendo comeriferimento gente preparata. Non sfuggì l'improvviso cavalcare,tutto a scopo elettorale, dell'abbandono dell'euro e il ritorno ad unapropria moneta, inteso essenzialmente a ammiccare nella direzionedi coloro, di tantissimi, che ritenevano il disastro economico daattribuire esclusivamente al passaggio dalla lira all'euro.............

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Ma all'elettore attento non sfuggi la battuta finale sull'argomentoovvero che così facendo lo Stato, gestendo direttamente in propriola moneta, avrebbe potuto stampare quanta moneta avesse voluto, apiacimento, senza corrispondente valore nei propri cavò, come unqualsiasi falsario e ritrovandosi così come nel 1985 con unainflazione galoppante e prestiti ordinari con tassi fino al 25%, pe-riodo superato solo grazie a politiche monetarie di ambito europeo .La storia del disastro dell'euro ha necessità di una lettera diversa,di popoli con tanti furbacchioni che complici dell'assenteismo digovernanti superficiali ed inetti hanno fatto di tutto per fardiventare povero anche coloro che avevano un discreto stipendio.Tali affermazioni furono fatte nel discorso di chiusura del radunodei 5 Stelle allo stadio Massimo di Roma nell'Ottobre 2014,facendo presagire la confusione che si sarebbe creata in uno statogià in condizioni disastrose, se fosse toccata la responsabilità digoverno a quello stesso movimento organizzato con quei dirigenti.

Cap. 27 E' possibile risanare l'economica, la democrazia e la giustizia senza un sistema elettorale di qualità assoluta?

Se apparentemente la proposta di iniziativa popolare per un nuovosistema elettorale, portata avanti da Semedi sembrava senzasperanza di essere approvata in Parlamento, di fatto le cose eranoben diverse. Il sistema proposto da Semedi... aveva “fascino” da vendere,solo lo si fosse compreso bene e ovviamente se si fosse predispostiverso una vera democrazia di qualità, con le ali. La propostaconcentrava l'elezione e l'attenzione sui programmi e proprio suquesti, per legge, si sarebbero formate le coalizioni. La genteavrebbe votato prima di tutto un programma e poi una persona adesso collegata per tutta la legislatura, senza possibilità per l'eletto disaltare qua e là, in altri partiti a proprio interesse e piacimento.Scontrarsi con tale progetto, per i tre gruppi, poteva rappresentareperdita consistente dei voti di base, cioè dei voti della gente

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comune che ti dà il voto semplicemente per una simpatia d'origine,storica, ma non fino al punto di farsi trafugare una tanto sospiratareale e concreta speranza di sana rinascita per la società e per sestessi.Questa semplice ma assoluta pretesa sociale, la pretesa di qualitàistituzionale dell'elettorato fu anche effetto delle esortazioni delPontefice, che pian piano aveva aiutato i cristiani, ma anche i noncredenti che ammiravano il suo cammino, ad affinare il senso el'esigenza della ricerca della qualità nel modo di approcciarsi edallo svolgersi della politica, indicandolo egli stesso come unveicolo verso il bene comune e l'amore per il prossimo,sollecitando inoltre una maggiore attenzione a non dare più nullaper scontato nelle deleghe date ai politici e mantenere piena lapropria responsabilità delle azioni della comunità.

La proposta di Semedi sovvertiva nella pratica il concetto, passatoda tempo come giusto e normale, che la disputa elettorale dovevadeterminare alla fine un gruppo vincitore, che avrebbe preso tutto,ossia poltrone, incarichi, tutto di tutto, in nome della necessità difar corrispondere la propria responsabilità di comando anche allarelativa gestione. Questo se in teoria risultava giusto in pratica,visti i risultati prodotti dalla politica in mezzo secolo di repubblica,corrispondeva al diritto del vincitore, di migliaia di vincitori, alsaccheggio dello Stato. Con il sistema elettorale proposto daSemedi …. nessuno avrebbe più potuto vantare una fiduciadell'elettorato alla propria persona in quanto tale, ed arrogarsi cosìil diritto di fare tutto ciò che gli passasse per la mente, aprescindere da tutto, come se il bene pubblico, la vita, la dignitàdella gente fosse di propria ed esclusiva proprietà. Approvando prima di tutto ed essenzialmente un programma ed ilruolo dell'eletto in subordine al programma, quest'ultimo sarebberitornato al giusto concetto di amministratore che applicafondamentalmente quello che il comproprietario dello Stato, cioèl'elettore, ha deciso essere la propria politica di Stato approvandoun preciso e dettagliato programma.

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Non potendo così l'eletto vantare più una fiducia dell'elettoratosottoscritta su un foglio in bianco, nel momento in cui vieneaccertato il comportamento incoerente con il programmaapprovato ed al quale l'eletto aveva aderito, l'eletto stesso potràessere automaticamente sostituito dai garanti e promotori primi diquel programma. Una sostituzione da intendersi nella concretezza ,come reale allontanamento fisico, e non solo dalla rappresentativadel programma vincente, ma dallo stesso Parlamento consostituzione con altro neo parlamentare aderente al programma .Quindi in caso di contrasti con il programma per il quale eranoeletti niente più spostamenti di parlamentari in gruppi misti, inquanto eletti primari rappresentanti di una parte di popolazione,ma allontanamento totale dal parlamento in quanto non piùrappresentativo della volontà del proprio elettore.

La proposta era rivoluzionaria ma ancor di più la premessa tecnicaalla legge. Infatti in caso di approvazione della legge elettoraleproposta da Semedi, le decisioni sul tipo di sistema elettorale daadottare sarebbero ritornate a decisione diretta, del popolo tra tuttele proposte complete e finite provenienti da ciascun gruppo osingolo parlamentare, qualora una maggioranza in parlamentosentisse la necessità di verificare l'affezione pubblica al sistema inuso. Così il popolo sarebbe ritornato a scegliersi in proprio tra isistemi elettorali proposti cioè al controllo delle fondamenta dellademocrazia, che non può essere soggiogato a comodità personaledagli eletti stessi. Una cosa è certa, nel momento in cui il sistema elettorale metteràrealmente in primo piano il programma allora si potrà parlare didemocrazia, che non corrisponde all'affidarsi ad una persona. Chivuole imporre i leader è sempre in malafede. E chi accetta ilsistema dei leader, chi è ?????

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Capitolo 28 Quote azzurre, quote rosa . Attentato alla costituzione e alla democrazia ? Ah dimenticavo..... la proposta di Semedi intendeva mettere anchefine alla disputa sulle percentuali obbligatorie di rappresentanti deldiverso sesso presenti tra i candidati e ancor di più tra gli eletti inogni partito. In pratica la risolveva completamente non prendendola assoluta-mente in considerazione in quanto ritenuta non opportuna in unaSocietà in cui si tenta effettivamente di raggiungere una forma altadi democrazia.All'interno del movimento Semedi furono per prime le donne a nonvolere che si approcciasse a tale questione e in totale contrasto conl'assoluta democraticità dello statuto. Anni prima i partiti erano espressione di una filosofia con relativoprogetto di organizzazione sociale. C'erano certamente, come oggi,persone ambiziose di emergere, ma l'attenzione generale e lo sforzoera principalmente, per tutti, indirizzato al progetto del partito.Le donne impegnate allora, in numero molto inferiore ad oggi,avevano ruoli importanti in misura percentuale corrispondente alloro impegno ed alle loro capacità e alla loro presenza nellapolitica attiva di partito. Il problema della percentuale minima obbligatoria corrispondenteai diversi sessi fu posto in concomitanza del cambiamento dellarealistica finalità dei partiti, ovvero di costituire oggi,diversamente da ieri, in genere, semplicemente degli aggregati dipersone protese essenzialmente al potere personale. ...Ciò è avvenuto nella consapevolezza di tutti i partecipantiattivisti, salvo rari casi di soggetti troppo impegnati nel loroattivismo fino a non rendersi conto con chi “convivono”. In questo contesto è risultato del tutto normale che qualcuno, perraggiungere più facilmente il proprio obbiettivo personale, tentassedi introdurre delle regole, delle scorciatoie a proprio favore cheperò costituiscono le basi per la confusione, per l'allontanamentodalla democrazia. Tutto ciò in perfetta sintonia e indice dell'attuale

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degrado della politica.

Non è segno di democrazia e di rispetto all'elettorato, cheall'interno di uno stesso partito, sia eletta una persona pur con unnumero di preferenze minori rispetto ad altri, a motivo di sessodiverso. Più che pari opportunità di certo sono sicure disparità,una dei tanti tipi di casta.Io credo che pretendere di superare gli altri solo per l'appartenenzaal sesso sia come dire che l'elettorato non è capace di intendere evolere ovvero è soggetto ad errori di valutazione che le istituzionidevono rettificare. In realtà la cosa fa comodo a chi se ne sbattedi come raggiunge il proprio personale obbiettivo, una pretesa divantaggio che non appartiene né a donne né ad uomini convinti dioperare per solo servizio nei confronti della società.La proposta di Semedi considerava tutto ciò frutto di una grandeipocrisia che peraltro sarebbe poi stata messa in perenne crisi dasituazioni tecniche legate alla normale partecipazione alla politicaistituzionale di persone transessuali dotate fisicamente ancora delsesso d'origine.Credo che sia giunta l'ora di superare le barriere riferite al sessodel genere umano, di non essere tutti ridicoli nell'affrontare unaquestione che non ha nessun senso in un Paese in cui laCostituzione per prima determina la pari dignità di tutti, ….. oforse qualcuno vuole discutere di differenziare i diritti o ridiscuterela totale e reale libertà dei cittadini di essere rappresentati nelleistituzioni? Prevedere quote di rappresentanza correlate al sesso èincostituzionale perché lede la libertà di gruppi di cittadini acandidarsi senza essere autorizzati da significativo numero dicittadini di sesso diverso . E se si vuol comprendere e verificare laqualità delle decisioni ovvero se in questo caso siano democraticheo meno è necessario proiettare tutto in una situazione limite.Mettiamo che un tipo di sesso, in assoluto non si presentasse alleelezioni, queste non potrebbero svolgersi ? E se un tipo di sessonon si presentasse per esprimere il suo voto di elettore, a cosasarebbe servito l'obbligo di entrambi i sessi? Si può obbligare un

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sesso ad occuparsi della politica?La discriminante dell'obbligo della presenza di due sessi è già undato di fatto in Italia, come pretendere di parlare di democrazia senon si può presentare le proprie proposte qualora uno di due sessifa mancare la sua rappresentanza e non permettere che le elezioniavvengano. Che strana ottica della democrazia hanno i nostriattuali politici se non comprendono che in un Paese dove non cisono discriminazioni, le imposizioni di questo genere danno inizioalle discriminazioni ? Se l'apporto intellettuale di un sesso è ritenuto indispensabile per lasocietà perché non debba esserlo quello della differenza di federeligiose, di colore della pelle, di colore dei capelli, di segnozodiacale, gruppo sanguigno etc, chi può escluderlo con assolutacertezza che tali diversità non incidono sulle nostre valutazioni? Invito a ritornare col pensiero all'origine della questione e chiedo….ma se invece di puntare su sesso, colore della pelle, colore deicapelli etc, si puntasse all'apprezzare un programma invece che unaltro e poi dopo tale scelta, individuare tra le persone cheaderiscono a tale programma scelto, quella di cui si ha fiduciapersonale che lo metta in atto, non vi sentireste garantiti almassimo nella rappresentanza e questa cosa delle quote di sessonon apparirebbe ancora più immotivata?

Capitolo 29.... Giorno speciale, fine della disoccupazione

Era la mattina del 22 settembre 2015, il giorno dellapresentazione e votazione in parlamento della legge di iniziativapopolare denominata “ Legge di costituzione dell'OrganizzazioneSociale di Garanzia dell'Impiego e per la revisione dellenormative nazionali ad esse collegata” I Presidenti delle duecamere stabilirono che la lettura avvenisse alla Camera e fossetrasmessa in diretta valida anche per il Senato.L'evento e la discussione venne trasmessa in diretta pubblica allaradio e televisione, in molti canali, la lettura l'avrebbe dovuta fare

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Maurizio, ma la sua scomparsa prematura spinse Andrea a chiedereal vecchio deputato di introdurre e leggere la relazione redatta dalui stesso, mentre il testo della legge era già in possesso deiparlamentari già da alcuni mesi. Questi erano chiamati adapprovare o bocciare in blocco la proposta senza poter apportarealcuna modifica, non almeno in quella sede, ma successivamente,come qualsiasi legge, dopo che fosse stata approvata.Incollata allo schermo c'era mezza Italia che conoscevaperfettamente il testo della relazione, ma come perdersi quellavotazione il cui esito alla Camera ovviamente sarebbe statoriconfermato al Senato.Il deputato B. avuta l'autorizzazione dal Presidente della Camera,prese posto sul tavolo del governo che in quella occasione lasciòsolo il vecchio deputato la cui voce, rispetto ai giorni cheincontrava Maurizio, si era leggermente affievolita ma comunquesostenuta dal vigore espressivo che l'importanza del momentorichiedeva . Anche Maurizio era “entrato” in Parlamento, era la sua primauscita in quella condizione eterea, tutta speciale, entrava ed uscivaper stare accanto ad Andrea e immediatamente giù per stare accantoa Cristina seduta, insieme a tanti ragazzi, su un muretto fuori delParlamento a sostenere, con la presenza, la proposta di legge .Distinse sia nella Camera che all'esterno rari personaggi non umaniche assimilò essere come lui, e che alle spalle di tutti i normaliviventi vi erano stabilmente dei soggetti in coppia, anch'essieterei, di cui si distingueva quasi sempre anche a quale sesso eranoappartenuti e vestiti quasi solo di colore sfumato fluido, inmovimento, che non lasciava distinguere né forme né indumenti. Di questi soggetti in coppia l'uno vestito di colore di tonalità scurapuzzava, fetore di morte, l'altro vestito di tonalità molto chiareemanava buon odore, pane appena sfornato. I due odori seppur isoggetti si trovassero così ravvicinati non si amalgamavano,restavano ben distinti. Difficilmente questi avevano statura simile,ma si notava una predominanza sensibile, di maggior statura deicasi di soggetti puzzolenti .

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Maurizio si accorse anche della impossibilità di quei soggetti divedere lui o chi come lui, la loro capacità visiva finiva allapersona in carne ed ossa a cui erano “accoppiati”, e solo con loropotevano comunicare. Maurizio non riusciva a sentire la loro voce,non emettevano alcun suono, né sorrisi né smorfie. Ah ecco, anche l'umano emetteva qualcosa, la propria anima, unectoplasma, con essa si rivolgeva ai due consiglieri ad essoattaccati, più frequentemente alla figura più grande delle due.Tutti gli umani avevano gli accompagnatori, quelli di Cristina e diAndrea dall'odore di pane erano decisamente più grandi dei “fetusi” e lo stesso per quelli del vecchio deputato che stava perpresentare la relazione di Andrea.Accanto al vecchio B. stava anche una ragazza, molto bella,Maurizio le chiese chi fosse. Lei gli rispose, dato che potevasentirlo ed era come lui. Era la figlia di lui, del vecchio B.,deceduta molto tempo prima per una malattia incurabile,... quellamalattia aveva cambiato molto il padre fino a farne un uomobenevolmente saggio.Per Maurizio era la prima volta che “usciva” in quello stato epoteva stare con le persone a cui si era legato e che non intendevalasciarle più, almeno per un bel po'.Il vecchio deputato prese la parola:<< Prima di leggere la relazione illustrativa della legge che sipropone all'approvazione vorrei spiegare il motivo dell'essere io adavere l'onore di introdurla. Ovviamente la relazione non è mia, madi altra persona, che mi ha chiesto di presentarla dopo che lapersona che l'avrebbe dovuto fare sin dall'inizio, in quanto primopromotore di questa iniziativa, nonché colui che mi ha coinvoltoda subito in questo progetto, è venuto a mancare nel disastro dellaConcordia.La Concordia, ….. strano, ….. in qualche maniera è come se fossela rappresentazione del nostro Paese e Maurizio, come a luisemplicemente piaceva essere chiamato da chiunque, è l'eroecontestuale delle due circostanze.Mentre con la sua iniziativa, si prodigava a mettere le basi per

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salvare dalla crisi occupazionale ed economica, l'Italia intera etutti quei Paesi in crisi che prenderanno ad esempio questoprogetto che lui ha portato fino qui, addirittura fino a salire sullaConcordia per difenderlo, non si è tirato indietro neanche persalvare la vita di altri sulla stessa Concordia....... abbiamo sentitotutti in televisione di quella testimonianza... di quel signore chepiangendo, quasi nella vergogna di una propria omissionefatale.. ..più che umanamente comprensibile, raccontare di un uomosceso giù per le scale ad aiutare una persona immobilizzata e dellamoglie dell'infermo andare avanti e indietro ad implorare gli altri discendere per aiutarlo. Era lui......un eroe discreto, che ci ha lasciatoper aiutare chi aveva bisogno. Lui doveva essere qui a comunicareal Paese Italia una nuova concreta speranza. L'Italia ?? Come la Concordia, sproporzionata tra l'opera viva el'opera morta, cioè sproporzionata tra le sue risorse e la sua guidasuperficiale, tenuta sempre quasi volutamente con le fiancate alleonde ed a cui basta un'onda leggermente più grande per metterne incrisi l'assetto.Ma la Concordia non è affondata per un'onda anomala ed i mortinon sono conseguenza di situazioni imprevedibili, tutto è stato ilrisultato di superficialità, di indegnità, all'avere responsabilitàdiretta di cose importanti e soprattutto della vita degli altri.L'Italia …..è come il paese dei balocchi, tutti a prendere ciò che sipuò, senza un minimo di riflessione sugli effetti sociali di cosa sista facendo, fino a lasciarla come il relitto della Concordia, unrelitto che poteva essere recuperato e navigare di nuovo, ma aquanto pare per alcuni la Concordia è più interessanteeconomicamente come relitto famoso su cui si può spendere tantodenaro pubblico. E l'Italia è la stessa cosa, probabilmente aqualcuno fa più comodo tenerla nello stato di moribonda più cheorganizzarsi per tappare prima le falle in maniera provvisoria, perfarla riemergere, poi tapparle definitivamente e ristrutturarla fino afarla navigare in totale bellezza e sicurezza. Chiedo che si facciaun'esame di coscienza perché questo paragone tra l'Italia e laConcordia non sia totale, non sia fino alla morte.

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Il nostro amico Maurizio è morto, scomparso, salendo sullaConcordia per salvare i cittadini italiani, per proteggere questoprogetto che viene posto alla vostra approvazione e mentre tentavadi salvare persone in difficoltà proprio sulla Concordia. Questacosa, questo parallelo mi fa impazzire. Il solo pensiero di vedermorire inutilmente anche il suo impegno a favore di tutti i cittadiniitaliani, con un voto contrario da parte vostra alla certezza dellasalvezza dell'Italia mi angoscia. Lui, prima di tutti doveva essere qui al mio posto, ma non c'è . Sesono io qui è per presentare una speranza futura, ripeto presentaree non rappresentare ... Per tanti decenni ho rappresentato insiemead altri il modello del politico di professione , …. e sapete benetutti cosa intendo con tale termine, ….... perciò l'onore di salvarequesto Paese non si abbina a questa faccia , dato che molto di ciòche con questo progetto si intende sanare sono gli stessi mali di cuiio mi sento corresponsabile nell'averli creati.. Datemi tutte le responsabilità che volete e me le prendo, ma nonquella di non aver compreso e contribuito alla necessità di fare unpasso importante, il percorrere una nuova strada per amor di patria.E mentre mi cospargo il capo di cenere per i troppi errori viimploro, di non farmi finire questa lunga carriera con il rimorso, dinon essere stato capace di contribuire a raddrizzare questotransatlantico Italia prima che vada a sbattere irrimediabilmente enaufraghi proprio come la Concordia. Ve lo chiedo con l'umiltà chemi è rimasta e nella speranza che anche quella di tutti voiemerga per dare spazio ad un progetto anche se non concepito danoi stessi.E' il momento questo di mettere da parte qualsiasi forma diprevenzione nei confronti di organizzazioni sociali e addentrarciinvece alla verifica di fattibilità del progetto e del salvataggio chenecessità a noi e all'Europa intera. E' il momento di rimanereconcentrati sulla concretezza di una proposta che non ha alcunacorrispondente alternativa in campo. Evidentemente esortazioniallo sviluppo, alla crescita, agli investimenti non hanno più ragionedi essere solo pronunciati se non sono aggrappati ad un progetto

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sociale reale e consistente. Nessuno di noi ha più moralmentediritto ad esercitare forme di preclusione ideologiche ad unprogetto che ha l'ambizione di tirar fuori il Paese da questo disastrodi cui tutti noi dobbiamo farcene carico, per non aver permesso anessun altro di avanzare proposte, di non aver voluto tendereorecchie verso l'aiuto intellettuale proveniente dall'esterno salvoche non venisse da personaggi noti a cui agganciarci e con cuigiustificarci per cadere sempre in piedi E non lo abbiamo fatto come parlamentari e non lo abbiamo fattocome governanti..... mai messo a disposizione un orecchio perascoltare le proposte di cittadini. Ora è il momento di tacere perascoltare, … non replichiamo il disastro della Concordia cometimonieri indegni negativamente capaci di fermare una nave comel'Italia, pur se in possesso di tutti i requisiti, di cultura e capacitàimprenditoriali e di inventiva, infine non contenti del dannoriescono a creare vittime per ulteriore inettitudine, arroganza,superficialità e disprezzo della dignità di quanti sono imbarcati suquesto Stato.Dopo la lettura della relazione alla proposta di legge darò le miedimissioni da questo Parlamento, perché il peso della responsabilitàdi una economia così disastrosa non può passare come acqua sottoi ponti, come se nulla fosse. Invito anche coloro che sono da oltredieci anni in questo Parlamento a fare altrettanto e restituire comeme la parte di pensione superflua ovvero quella che supera lapensione di un operaio, ….. credo che sia giusto così. Grazie . >>

Il vecchio B. si fermò per un attimo e seppur orgoglioso di leggerela relazione, fu preso da un pudore che rare volte aveva provato.Era comunque sereno, non poteva essere lui il portavoce di unarivoluzione, il suo compito era finito e sapeva che sia nelParlamento che al di fuori, la gente attaccata al televisorel'avrebbero sentita comunque come una nota stonata del vecchiotrombone da cui ufficialmente nasce la rivoluzione. L'eterea figlia, gli carezzò il viso più vole, poi solcò le sue rughepiù vistose con la punta dell'indice come a rimarginare delle ferite

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che l'amarezza di una vita vissuta lontano dalla sapienza gli avevainciso sul volto. Maurizio si commosse per quel gesto e ancor dipiù dopo, per essersi accorto che poteva anche lui provare le umaneemozioni in maniera così forte.B. si allontanò dal microfono, parlottò con il Presidentedell'assemblea che dopo un attimo fece cenno di assenso.Ripreso il microfono <<Scusate >>, e fece cenno di scendere adAndrea che assisteva dall'alto tra i posti degli spettatori .Andrea scese timoroso ed imbarazzato e si avvicinò al vecchio, cheappena raggiunto lo abbracciò e lo baciò Maurizio abbracciòfortemente entrambi tant'è che Andrea rimase un attimo perplessodalla potenza di abbraccio del vecchio. Poi il deputato si allontanòper lasciargli il microfono e riprendere il suo banco. AncheMaurizio si mise a sedere, proprio accanto ad Andrea, per godersi ilfrutto del suo impegno, pronto a intervenire in aiuto del suo amico.

Capitolo 30 Progetto O.S.G.I.: progetto comunista o il buon senso, lucidità e razionalità ??? Andrea al microfono.<< Mentre ero lassù in “piccionaia”,.... sulle poltroncine deglispettatori, ...mi sono reso conto che nella relazione che sto perleggere non è stato sufficientemente chiarito un concetto. Taledubbio mi è venuto ascoltando involontariamente, pur nonvolendo. gli sproloqui di una persona seduta abbastanza vicino ame. Quella persona cercava di convincere il suo interlocutore cheil concetto base di questa proposta di legge è fondare un statocomunista. Non so come questa persona sia giunta a questadeduzione, ... anzi a dire il vero lo immagino e sono certo che sia ilrisultato del trasferimento di notizie da una persona con pocaonesta intellettuale, che in mala fede imbocca altre persone, pocoabituate ad usare la propria materia grigia, nel tentativo diformare una propagazione esponenziale del falso. Qui la questione, anzi il progetto sociale proposto, ha tutt'altroscopo. Il concetto è questo..... la stabilità economica di una società

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può essere garantita solo se ha delle basi forti. Queste basi garantiscono la possibilità di intraprendere moltescelte, tra cui anche la libertà imprenditoriale .Questo progetto mette le basi economiche sociali per lo Stato che almomento ne è sprovvisto. Una volta che le basi ci saranno siintenderà lo Stato come un garante dispensatore di opportunità enon una bellissima residenza da ripulire, da defraudare.Lo Stato deve avere sempre le basi di garanzia per il propriocittadino, anche quando va tutto bene, perché in una società comela nostra dove uno speculatore si soffia il naso e crollano le borse,dove tutto è cosi veloce, tutto così collegato in economia e dovesoprattutto l'irrazionalità regna, uno strumento razionale diriferimento per la stabilità deve essere sempre pronto, per essereutilizzato in tempo reale. Un'ultima cosa prima di iniziare, se voletecomprendere il progetto ed essere in libertà per comprenderlo,dimenticate per un attimo che esistono Spread, indici Mib,Nasdack, Pil , andamenti delle Borse etc etc, che di certo hannouna rilevanza in un contesto di funzionamento ed interpretazionesoprattutto della finanza, ovvero dettagli e indicazioni cheattengono a particolari che non sono dell'economia, ma solotermini che ci sono ma che potrebbero non esserci, e potrebberoessere totalmente sostituiti. L'economia è un'altra cosa, è fatta di vere poche scelte chiare edessenziali, comprensibili a tutti. Quelle altre cose, gli indici diborsa etc. , sono dettagli di dettagli di altri dettagli, null'altro,fidatevi ciascuno delle vostre capacità.

Questo progetto attiene ad una grande scelta politica eprogrammatica a cui il nostro Paese può guardare come novitàpolitica, lo spread e gli indici sono dettagli di ciò che è immutato da60 anni . La comprensione delle basi fondamentali della economia sono aportata di tutti, ma la confusione che si fa attorno a questa scienza ènotevole, e l'utilizzo di termini difficili, comportamenti irrazionalicomuni determinano nelle persone la sfiducia alla comprensione

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dell'economia stessa.Quando la sfiducia alla comprensione si insinua in chi non haparticolari responsabilità sociali , ciò non provoca danni, maallorché si stabilizza nella testa dei responsabili dei governi diventadisastrosa perché ciò è motivo di delega a soggetti che hanno sicomprensione dei particolari, dei virtuosismi, di atti inerentiall'economia ed alla finanza, ma raramente hanno capacità diprogrammare l'economia delle nazioni e di conseguenza simuovono alla giornata, in contesti ad essi familiari maessenzialmente sterili nei risultati di interesse sociale. Forse una similitudine faciliterà la comprensione del concetto, marendetevi conto che affidare la sorte di un'intera economia delloStato a tecnici specifici della finanza o della economia è comeaffidare il progetto per una nuova città ad un rivenditore dimateriali edili. Voglio dire che ciascuno di quelle professionalitàdev'essere messa a disposizione per chiarire singole problematiche,ma un progetto ha necessità di un “cocktail di prospettive” decisa-mente molto più ampio e questo dovrebbe essere il pane dellapolitica.>>

Pochi fischi ed urla, seguirono immediatamente al prologo diAndrea, il rumore di uno schiaffo, un parlottio concitato di unadecina di secondi, poi il silenzio.Il Presidente della Camera con un cenno assicurò Andrea chepoteva iniziare la lettura della relazione ma non ebbe tempo diiniziare, qualcuno dei deputati chiese subito di intervenire.La maggior parte dei deputati conosceva perfettamente i terminidella proposta e la relazione che Andrea si accingeva a leggere perprassi e colsero al balzo l'opportunità della presenza di Andreaavendo intuito il notevole contributo dato alla stessa .

Il Presidente dell'Assemblea fece cenno ad Andrea di avvicinarsi egli chiese se era disponibile a rispondere brevemente a qualchedomanda proveniente dai banchi dei parlamentari.Andrea rimase un attimo a pensare, quella scenografia di per sé lo

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metteva in soggezione, poi annuì nella certezza che il buon Dio loavrebbe aiutato, come sempre e ritornò allo stesso tavolo.

Capitolo 31 Le domande dei parlamentari “vincolati” prima dell'esposizione della relazione programmatica. L'eccesso di intermediazione nel mercato.Il Presidente concesse quindi la parola ad un deputato vicino agliindustriali ed alle imprese che gli chiese senza preamboli :<<Sono decenni che cerchiamo di delineare un sviluppo sostenibilesenza che siamo mai riusciti a inquadrare qualcosa di apprezzabile.In questo progetto di crescita di imprese non se ne parla. Ritieneche noi, fino ad ora, noi tutti, insieme a tutti gli economisti,abbiamo guardato verso una direzione sbagliata. Ritiene che sipossa fare a meno delle imprese per migliorare la qualità di unasocietà? >>

Andrea << Certo è che i risultati della vostra visuale e l'idea dieconomia vincente degli economisti e giornalisti specializzati chevanno in televisione, ovvero a dire per decenni ...produrre,produrre, competere con i produttori esteri sono stati moltodeludenti ed è certo che se i risultati sono quelli sotto gli occhi ditutti, evidentemente la via proposta non è la più idonea per darerisposte alle esigenze nazionali. Ogni attività imprenditoriale ha unruolo importante nella società e tutte le attività devono sentire ecomprendere l'apporto che danno al Paese con il loro ruolo. Nelmomento che non lo comprendono, che non lo ritengono più unruolo all'interno della società ma giocano da solisti per trarre deibenefici esclusivi allora non sono da considerarsi appartenenti aduna comunità sociale. Il problema delle attuali comunità nazionali in genere è che tuttigiocano la partita della sopravvivenza personale e questo è ungrosso problema per una Nazione soprattutto quando è in crisi.Se sono integrate, se si sentono di avere un ruolo invece, come

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peraltro ci sono esempi di imprese soprattutto piccole che sono untutt'uno con i propri operai, il percorso, il lavoro che offronoriceve in cambio assistenza dal sistema nazionale, magari assisten-za dalle Banche che nel progetto proposto si perfezionerannoanch'esse in una filosofia di imprenditoria integrata al sistemasociale. Spero che mi eviti di rileggerle in privato tutta la relazione, masemmai fosse stata carente nel chiarire l'essenza della questione,forse con due sole parole il progetto le sarà più comprensibile. Ilprogetto non è per uno sviluppo sostenibile, bensì è per unASSETTO SOCIALE SOSTENIBILE, lo sviluppo è cosa per chideve uscire da una situazione di arretratezza industriale, noi, inItalia, in tutti i settori abbiamo eccellenze, quindi in quel senso cisiamo completamente sviluppati, così come non abbiamo neanchenecessità di percorrere una strada di educazione all'imprenditoria.l'Italia è piena di imprenditori, ma anche qui la nostra evoluzione èfinita, perché se avete fatto attenzione, nessun grande imprenditoreinveste più alcunché del proprio danaro, non si segue più un'ideaimprenditoriale, ma si aspettano soprattutto regalie dallo Stato odalla Comunità Europea, cioè si opera solo nella certezza dirisultati garantiti. Che in Italia siamo caratterizzati da imprese, aziende medio grandidi cui molte hanno rinunciato a competere, lo si vede dalladirigenza di cui si dotano, cioè non cercano più “programmatori difuturo”, ma esperti di finanza, rottamatori, liquidatori.L'assetto economico sociale che si propone è la formula necessariaa ripristinare la razionalità del procedere di uno Stato, che non devepiù correre dietro a mini idee insipide che svolazzano qua e là alsolo scopo di dimostrare un impegno del governante di turno almiglioramento della situazione economica .L'assetto economico sostenibile serve proprio a questo, cioè abasare di nuovo, rifondare, la società, rimettere l'economia con ipiedi per terra distinguendo chiaramente l'attività economica dellalibera imprenditoria, della finanza, da una struttura necessaria edintoccabile, inamovibile, che tale deve rimanere, senza essere

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appunto coinvolta dai giochi e ribadisco giochi delle operazionifinanziarie che hanno base irreali e talvolta anche immorali.

Affinché ciò avvenga , tutto deve essere comprensibile e razionale,così come comprensibile e razionale deve essere il rapporto traeconomia e finanza .Diversamente l'irrazionalità può essere accettata solo in ambitidove non va ad incidere sulle sorti dell'umanità e sulla società chenon si è messa in gioco in tal senso; ovvero tanto per dirla chiara“ Signori che giocate con i soldi, con la finanza, fatevi unambiente apposito dove giocare e speculare, adatto per chi havoglia come voi di giocare, ma non coinvolgete la società fino alpunto di metterla in ginocchio come avete fatto “.E' abbastanza semplice capire la questione facendo il confronto trauna economia sana e razionale e l'economia dei nostri tempi, cioèquella che ha prodotto questo disastro occupazionale.L'economia razionale è paragonabile ad un mercato, una piazza dimercato cittadino, dove ciascuno accede con quello che ha, cioèbeni, merce e moneta e acquista ,vende e scambia. Ripeto con quello che ha ed alla fine della giornata, quando chiudeil mercato, ritorna a casa con della merce diversa da quella con cuivi è giunto, a volte anche con del denaro, a volte no, ma in ognicaso mai a mani vuote. In quel mercato ciascuno si muove in piena libertà e non ci sonosoggetti che tramano per far risultare le esigenze di ciascuno degliintervenuti diverse da quelle che sono in realtà. Tutto, in quel tipo di mercato, si è mosso senza modificare unequilibrio di naturalezza ovvero ciascuno alla fine della giornata siritrova con ciò che gli serve, nessuno ha contratto debitisproporzionati rispetto alle sue necessità. Nessuno in quel mercatosi è portato via nulla o poco più se non è giunto lì con nulla. Chi halavorato molto, chi ha investito tempo nella qualità dei prodotti cheha portato al mercato, ha il suo giusto riscontro portando a casa inproporzione più degli altri, senza aver rubato nulla a nessuno.

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L'economia dei nostri giorni è diversa, è una piazza di mercatodove entrano anche tantissimi soggetti che in realtà vi entrano conil nulla, né merce, né danaro. Apparentemente sembra cheintervengano con moneta, ma in realtà non ne mettono peracquistare nulla. Sono tutti intermediari che acquistano ciò che nongli serve senza pagare e rivendono immediatamente, e sono tanti,compresa molta gente di malaffare, che si scherma conprestanome, costringendo a vendere a chi vogliono loro ed alprezzo che vogliono loro. Questi intermediari sono sempre pronti a infilarsi nello spazio dellenecessità altrui, in uno spiraglio di incertezze lasciato libero tra ladomanda e l'offerta, incapaci di chiudere direttamente tra loro loscambio dei reciproci interessi.

Oggi l'insieme degli intermediari risulta essere una struttura moltoampia che agisce già a partire dalla raccolta di danaro. Più si va avanti nel tempo e più il sodalizio tra intermediari esoggetti operatori primari del mercato cresce e più si instaura lacultura del lavoro di intermediazione su tutto, servizi ,prodotti, incui confluisce buona parte delle risorse umane ed è anche il motivoper cui i prezzi di mercato lievitano in conseguenza dei tantipassaggi di intermediazione cioè dei ricarichi per il compensoall'intermediario .Ciò è ormai su quasi tutti i prodotti e allontana sempre più il giustorapporto del costo della vita con la retribuzione mensile o pensioneche sia. Le svariatissime forme di pubblicità devono essereconsiderate come intermediazioniIn quanti ci devono campare su un chilo di grano prodotto, su unmetro quadro di stoffa. Servono...agricoltori, allevatori, ricercatori,operai edili per le manutenzioni per evitare che ci troviamo condanni enormi per incuria e servono ispettori scrupolosi ed onestiper territorio, per controllo della legalità etc....non servono milionidi venditori. Se ci sono troppi venditori vuol dire che c'è uneccesso di produzione ed incapacità dell'acquirente ad orientarsisui prodotti

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L'eccessiva presenza di intermediazione nell'economia pesanegativamente più di quanto si possa immaginare soprattutto perla cultura pericolosa del “ricco subito “ che tende ad accavallarsi esopraffare l'attività vera di consulenza . Prendiamo ad esempio ildanno che avviene attraverso ciò che è definito “ gioco in Borsa”,ovvero la compravendita di azioni emesse da società di capitale.Per tale gioco gli intermediari rastrellano danaro di risparmio che acicli saggiamente intervallati nel tempo, quanto basta per ridarefiducia al giochetto, viene poi “bruciato”. Questo termine vieneusato dai giornalisti per indicare i cali repentini dei valori di quasitutte le azioni presenti nelle Borse. In realtà è tutt'altro che bruciato,ma è semplicemente un passaggio di mano di tantissimo danaro,dai poveri risparmiatori ai grandi speculatori che con importantimovimenti fanno abboccare tutti verso l'acquisto delle loro azioni,spesso pagate poco e rivendute a caro prezzo, tutto ciò con lacomplicità degli intermediari stessi che percepiscono lauti guadagniper la mediazione proporzionati all'importo di acquisto sempre acarico degli ignari risparmiatori. Tutto danaro sottratto alla normale economia nazionale e cheprende la via di altre Nazioni. Inoltre sensibile per l'economia èstata la quantità di danaro privato, da portare via a vario titolo econ varie modalità, anche legittime, ma giunge il momento in cuila libertà di agire, soprattutto delle persone che possono farsi maleda sole e di conseguenza fare male alla comunità intera, deve essereinterrotta e sostituita con la tutela. Troppi stipendi e casseintegrazioni o indennità di disoccupazioni escono dall'Italia.Troppi sono gli importi per l'acquisto di prodotti da soggetti senzapartita IVA e destinati anch'essi ad andare per la quasi totalità fuoridall'Italia. La ricchezza che prende il largo immotivatamente ètutta a danno anche della popolazione e delle attività regolarirappresentando una perdita di ricchezza dello Stato e unabbassamento della qualità dell'economia. Ritornando alla Borsa azionaria necessita bloccarla allorché essa èoperativa come un gioco in cui si massacra il piccolorisparmiatore. Certo può e deve continuare a operare come è bene

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che sia ma solo che tratti azioni ordinarie, azioni con diritto diutili e di voto e ciò trasformerebbe tali investimenti in operazioneeconomiche e non più giochi finanziari. Altrettanto sarebbe anchegiusto ed opportuno che i consulenti finanziari, intermediari,recepissero il grosso delle loro percentuali in relazione agli utilieffettivi incassati da quelle azioni trattate ed in proporzione per iltempo che sono state mantenute in possesso dalla propria clientela .Insomma è necessario che tutto diventi serio, cioè sia lemotivazioni delle società di stare in borsa che l'attività deiconsulenti finanziari smettano di essere solo dei venditori. Laborsa è un meccanismo troppo complesso per far accedere in essa ilrisparmio nazionale, linfa vitale della sana economia, come fossecarne da macello. L'eccessivo numero di occupati nell'intermediazione, presenti inogni settore economico, è conseguenza della cultura del “ricchisubito”, con cui troppi fanno leva per ammaliare i giovani :aspettative di vita e cinismo che destabilizzano le economie,soprattutto quelle più delicate, cioè quelle di tipo liberista.Per ritornare alla sua domanda, ecco questo progetto in generaleserve a stabilizzare direttamente e indirettamente una buona fetta dieconomia nazionale rendendola inattaccabile da chiunque erafforzando le condizioni economiche dell'intera nazione.

Operare come una grande famiglia unitaQuesto progetto economico sociale potrebbe essere megliocompreso identificandolo al pari di una decisione di una famigliaeconomicamente solida che ha nelle sue proprietà e nelle suecapacità operative tutto quello che gli serve per affrontare il futuro .Per crescere in maniera controllata e senza alcun rischio tale solidafamiglia si organizza affinché alcuni dei suoi membri, per propriascelta, che potremmo chiamare “stabilizzatori”, si occupano diquello che serve alla sola famiglia, cioè rifornendola di prodotti eservizi, al fine di soddisfarla totalmente nei suoi bisogni. Altrimembri invece, sempre per propria scelta, gli imprenditori, per la

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garanzia offerta dalla stessa famiglia di non farli mai trovare neldisagio economico personale, produrranno e venderanno ad altri ilprodotto in eccesso oltre il fabbisogno della famiglia stessa. Gli altri membri, ancora la cui indole non li porta a decisioni diimpegno diretto nei confronti del futuro della famiglia, siimpegneranno essenzialmente alle dipendenze degli imprenditorima, ospitati degnamente dal gruppo dei membri “stabilizzatori”,qualora gli imprenditori non riuscissero a provvedere al loroimpiego .Quindi nella proposta c'è assoluta naturalezza all'accoglimento delliberismo in quanto ritenuto una espressione ordinaria della naturaumana, a condizione che non rappresenti un rischio per tutti,…....come invece è avvenuto. >>

Un deputato senza essere autorizzato all'intervento gli gridò : <<Non crede che sia troppo tardi per dare vita ad un patto sociale diqueste dimensioni. >>Andrea rispose << Se mai si inizia mai si raccoglieranno i frutti.Avere un progetto davanti, vuol dire avere credito da parte di chici osserva. Nessuno concede credito a qualcuno che è fermo e chenon sa dove andare. Questa è la strada naturale da percorrere, perogni Nazione che intende essere moderna ed organizzata in manieranaturale e razionale >>

Ancora un altro deputato << Dalla relazione si comprende chele imprese potranno attingere finanziamenti solo dalle Banche eche questa nuova famiglia come la chiama lei cioè L'O.S.G.I.comunque potrebbe operare anche in concorrenza con le stesseimprese!!! E' così ?>>Andrea << Questo della concorrenza non la vedrei come unappunto di valore essenziale ad un progetto sociale. In fatto diconcorrenza abbiamo avuto l'IRI totalmente statale, con unamiriade di aziende ad essa collegata, che per decenni ha più omeno intercettato tutti i grandi appalti pubblici sul territorionazionale. La Confindustria non si è mai lamentata di questo, qui

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si tratta di cosa minima, cioè solo di disporre di prelazioni a favoredi aziende di proprietà di questo nuovo Ente, da esercitare solo incasi particolari ma con l'effetto di interrompere il fenomeno degliappalti pilotati che risultano quasi sempre un danno per icontribuenti .

Un deputato molto vicino ai sindacati << Gli interessi deilavoratori all'interno dell'Ente da chi saranno tutelati?>>Andrea << Coloro che scelgono di stare volontariamente in questoEnte è come se fossero anche i proprietari, quindi non sono inconflitto con nessuno, ci saranno quindi assemblee dirappresentanti che discuteranno direttamente tutte le problematichedella produzione o ad essa collegate. Eventuali situazioni didivergenza relativa al trattamento da parte di responsabili superiorisarà definito da apposito giudice che si riferirà espressamente allenorme dettate dalla Costituzione. I lavoratori occupati temporaneamente in O.S.G.I. sarannorappresentati dai colleghi con rapporto stabile ed anch'essi tutelatinei diritti da medesimo giudice

Altro deputato vicino alle banche<<Non crede che obbligare le banche ad investire per imposizionenon sia poi così democratico?>>Andrea << Il concetto della proposta è che ciascuno ha un ruolosociale, obbligare le banche ad investire nelle imprese di casapropria corrisponde ad obbligarle a svolgere il loro ruolo socialeche oggi non svolgono. Se le banche vogliono rinunciare asvolgerlo potranno operare alla stessa stregua dei privati cioèrinunciare a tutti i benefici che detengono in fatto di approvvigiona-mento di danaro pubblico ed agli aiuti, quando escono con le ossarotte dalle proprie iniziative, fallimentari, ed alle garanzie che loStato esercita nei confronti della loro clientela, cosa moltoapprezzata dalla stessa .>>

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Un altro domanda << Come crede che possa risalire velocementeil PIL con questa proposta, considerato che i mercati non attendonoi comodi di nessuno. Ha visto che per la necessità di affrettare itempi si è anche dovuto far nascere il MES cioè il MeccanismoEuropeo di Stabilità:Cosa pensa ….... che l'Italia debba rinunciare ad avere ifinanziamenti “salva stato” a partire da luglio 2013, o accogliere ilprogetto dell'Ente O.S.G.I. ?? >>

Andrea << Le confesso da normale cittadino che non ho sullapunta delle dita la situazione contabile relativa a tutti ifinanziamenti ottenuti dall'Italia e quelli connessi alle obbligazioniemesse e ancora in essere, ed agli obblighi tutti dell'Italia, tanto peressere chiari, non so se l'Italia sia ricattabile e in che misura, tantoda rinunciare ai diritti di sovranità nazionale e giustizia e libertà discelte entrando nel MES. Evidentemente, anche a prescinderedall'opportunità di uscire dalla crisi grazie a questo progettoO.S.G.I., le garantisco che mi infilerei dentro un patto come quellodel MES solo se fossi in procinto di esalare l'ultimo respiro. E credo onestamente che in questa sede di Parlamento non puòavvenire neanche una approvazione di tal genere. A nessun politico,con la sua elezione, è stato dato mandato di cambiare, di rinunciareai nostri diritti costituzionali. Le ultime correzioni allo statuto dicostituzione del MES, ovvero l'impossibilità ad esercitare nessunaazione giudiziaria contro la MES o nei confronti dei suoiresponsabili e di coloro che operano attività con la MES, è unoltraggio alla dignità di un popolo, non ammissibile neanche aseguito di un conflitto bellico perduto.Però mi è difficile anche pensare di essere in una situazione delgenere considerato che per entrare a far parte di questaassociazione c'è da sborsare circa 125 miliardi di euro a rate e che iprimi 25 potrebbero comunque servire a dare una assetto totale alPaese facendo riferimento all'investimento in questo progettoO.S.G.I. a cui siete chiamati a dare l'approvazione. Se poi i soldi di questo primo versamento provengano dalla BCE,

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non lo so, ma tutta questa storia non mi piace, e sarebbe opportunoche l'intera questione fosse messa alla luce del sole. Nessuno ha il diritto di operare senza la massima chiarezza esoprattutto senza mandato popolare. E' un peccato che l'Europanata per la razionalizzazione della produzione e per unaomogeneità del valore della moneta, e quant'altro di buono, possaessersi trasformata in una trappola mortale per tutti senza scampo,senza possibilità di cospargersi il capo di cenere per gli errori fatti ericominciare da zero.Di una cosa però sono certo, che siamo andati dietro ad un sistemafinanziario che non meritava fiducia e su di esso si è andato acostruire un circuito di movimenti ed attività irrazionali chemettono in crisi l'economia naturale. Giacché siamo nell'argomentoEuropa e per rassicurare coloro che sono sempre preoccupati eattenti affinché le scelte di politica nazionali non divergano con gliaccordi di ambito Europeo, vorrei chiarire che l'adozione di questoprogetto sociale porta ad un risparmio corrispondente all'interoimporto di spesa improduttiva per la cassa integrazione ordinariaed in deroga a carico dello Stato Italiano di almeno 10 miliardi dieuro l'anno per questi ultimi anni. A questo si aggiunga che lastruttura dell'O.S.G.I. può subentrare in supporto a tantissimeattività in ambito privato, a partire dall'agricoltura all'assistenzaagli anziani e fare in modo che molta ricchezza rimanga in Italia.Mi è difficile quantificare il reale risvolto economico positivodell'intera operazione O.S.G.I. e del suo indotto positivo su tutti isettori dell'economia, ma credo che l'incidenza positiva annuale sulPIL nazionale possa essere minimamente del 1,5% ovvero dimetà di quel famoso 3% di cui l'Europa chiede all'Italia di nonsforare oltre. Quindi tutto bene con gli impegni con l'Europa, epresto l'adozione di questo progetto, accompagnato da unsostanziale abbattimento della corruzione porterà l'Italia arappresentare un punto di riferimento positivo per tutti.

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L'aiuto di Dio ai popoliUn altro domanda << Ho letto che qualcuno guarda a questo progetto, come un aiutodi Dio ai popoli di cultura occidentale al fine di riportarli su unagiusta strada dopo la scelleratezza di governance economica esociale disastrosa, È così? >> Andrea << Vede, ogni volta che penso a questa soluzione, nonriesco a capire come non sia venuta fuori almeno negli ultimitrent'anni. Neppure una proposta bisbigliata, nulla, eppure è cosìevidente che sia l'unica soluzione sana per una società che ha ilproblema di equilibrio tra l'imprenditoria con i suoi evidentiproblemi e le esigenze minime, essenziali, della persona.Decisamente noi uomini quando decidiamo di farci male da soli ciimpegniamo veramente tanto, ma come dice un detto, forse in unsalmo?, “ Dio aiuta gli orfani e le vedove”, ecco da tempo siamoorfani di padri sapienti, e abbiamo solo genitori scavezzacollo, piùinfantili dei loro bambini.Soprattutto i giovanissimi sono da considerarsi orfani e credo chel'aiuto principalmente sia diretto a loro che di questa situazione nonne hanno colpa .Di un'altra cosa sono certo, che Dio non aiuta un popolo interoquando questo non vuole essere aiutato, ….. mentre aiuta lepersone, le famiglie che lo cercano e cercano il suo aiuto.Come si vede che una Nazione non lo cerca? Dal fatto che nessunoin generale fa un passo indietro, un passo di umiltà, né sul fronteeconomico né intellettuale, nessun vero patto sociale in atto, questoè un popolo che si lamenta ma non si mette in discussione. Eppureun primo esempio dimostrativo di quel che serve per avere aiuto daDio, di un passo indietro per amore di ciò, di chi si rappresenta èstato dato proprio dal papa Benedetto XVI. Ciò non è stato abbastanza chiaro ??Si, probabilmente in questo progetto, in questo tentativo di pattosociale c'è la mano tesa di Dio, a cui sarà meglio che ciaggrappiamo, ….altre non ce ne sono di mani tese, e se è la Sua èdecisamente provvidenziale. >>

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Altro deputato. (famiglia , coppie omosessuali,adozioni)Questi era molto impegnato nel tema dell'evolversi della cultura,delle leggi, in rapporto alla sessualità e quindi del concetto difamiglia, del ruolo della stessa nella società, del diritto all'adozioneda parte di singoli e coppie omosessuali.Il suo impegno era diverso dai normali politici che spingono, comebuldozer senza pensiero proprio, nella direzione proposta dalproprio partito, lui era indipendente e differentemente dagli altri, aidibattiti televisivi si era ritagliato il ruolo di "Avvocato del diavolo"ovvero sempre pronto a mettere in difficoltà gli altri interlocutori,non tanto per farlo, ma per spingere gli altri a tirar fuori le veritàche lo convincessero pienamente, una volta per tutte, al fine diprendere lui stesso una linea precisa e percorrerla, per sentirsitotalmente a posto con la propria coscienza di fronte all'interoproblema giacché sentiva girare solo mezze verità. Andrea lo riconobbe come una persona, tra i pochissimi, di totaleonesta intellettuale e immaginò immediatamente che la domandasarebbe stata molto marginale rispetto all'argomento in discussione,ma per la stima che provava per lo stesso decise comunque cheavrebbe risposto altrettanto in buona fede come sempre aveva fatto. La domanda. "Le chiedo scusa anticipatamente del tipo didomanda che in realtà esula dal contesto, ma almeno per mepersonalmente interessa sapere qualcosa di più sul soggettopromotore del progetto sull'occupazione, perché ritengo che sia unprogetto importantissimo ma, senza offesa per nessuno, credo cheil grado di razionalità di chi lo promuove per me è essenziale, e larazionalità non si vede in un argomento solo ma su tutti e perquanto mi riguarda il test lo vorrei fare su un argomento a cui stodedicando molto spazio ritenendolo uno dei punti focali per mettereordine ad un sacco di leggi che se fatte male potrebberoscompaginare ulteriormente l'assetto già instabile della nostrasocietà. Non ho trovato alcuno che parlasse del rapporto dellostesso partito Seme di con l'aspetto della evoluzione della famiglia,

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coppie omosessuali, diritti alle adozioni etc, non vorrei metterla indifficoltà ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensa appunto "Semedi". " Andrea rivolse uno sguardo interrogatorio al presidentedell'assemblea, ovvero se potesse o meno dare risposta a taldomanda fuori, dall'argomento specifico, seppur più che legittimaconsiderato che ciascuno prende le proprie decisioni con deiriferimenti personali. Il presidente fece cenno di assenso. Andrea rimase in silenzio per una ventina di secondi, la domandalo metteva in difficoltà non tanto per l'argomento che in solitudineaveva ben valutato, quanto per il suo ruolo e perché l'argomentonon era stato ancora messo in discussione definitivamente dalpartito."Mi dispiace non avrà risposta da me, neanche come sempliceiscritto a Seme di, ma se le è sufficiente l'avrà da Andrea Iacona,a cui nessuno è tenuto a fare riferimento. Il parlamentare annui. La libera coscienza di valutazione o l'impegno ad una decisionenel movimento necessariamente condivisa da tutti" Lei sa che io sono cattolico praticante e che il movimentodiversamente ha una anima senza limiti di fede, senza preconcettied è chiamato a valutare tutto in totale libertà culturale edintellettuale e si è dato l'impegno a dare risposte a problematichecon l'impegno a guardare ad un futuro della società e non prenderedecisioni di comodo per raggiungere consensi immediati.Quindi intanto le dico, e lo do per certo, che diversamente da tuttigli altri partiti, Seme di su questo argomento prenderà unadecisione e non lascerà che nessuno si comporti a propriacoscienza, perché l'argomento ha una valenza importantissima perl'evoluzione della società internazionale e Seme di non si lasciascivolare addosso un argomento così importante come capita a chinon ha un progetto sociale o chi opera solo in funzione di unconsenso personale. Chi sta in Seme di sa che le decisioni sonosempre ed unicamente in funzione del bene comune dell'umanità e

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sono certo che nessun iscritto avrà difficoltà ad accettarlo giacchéall'interno del movimento non ci sono sfide personali e quindinessuna offesa personale nelle decisioni, anche se toccano la sferadell'intimo.

Io credo che la questione sia affrontata da ottiche sbagliate.Se ne fa una questione di tipo morale, il diritto di una coppiaomosessuale ad essere trattati dallo Stato come una qualsiasicoppia, e dalla parte opposta sembra ormai più che stabile unriconoscimento quasi totale del diritto delle coppie di fatto adessere famiglia, qualunque modo si siano approcciate al proprioruolo nel contesto sociale o come strutturate in fatto di sessualitàdei loro componenti, salvo una tenuta sul diritto di adozione di unmembro della coppia nei confronti del figlio dell'altro membro,senza entrare nel merito di come si sia determinata la primagenitorialità.Per quel che può valere il mio modo di inquadrare la questione,penso che tali decisioni non sono prese dagli uomini ma dallanatura, e questo vale per gli eterosessuali, per gli omosessuali e perper chi ha scelto di non fare una vita di coppia.Forzare gli imposti della natura, determinatisi per esigenza dellastessa, potrebbe produrre una confusione a cui la natura non èorganizzata a confrontarsi e che in pochi secoli manderebbe alnaufragio un preciso, intero, necessario, equilibrio di maggioreimportanza della nostra individualità e delle nostre singoleesigenze. C'è in gioco la possibilità dell'uomo di mantenere ofar saltare il suo ruolo di amministratore e tutore della Terra equesto ruolo prevede avere o meno una giusta ottica sullaquestione, cioè riflettere sui motivi per cui nessun uomo è ugualeall'altro e che in natura è così per il bene comune, a prescindere se afavore dell'uomo di oggi o quello di domani. La naturalità della questione della riproduzione dell'uomo e il credere in DioQuindi le risponderò semplicemente a titolo personale, e siccomecredo in Dio, come la maggioranza della popolazione mondiale, le

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risponderò come immagino, essere probabilmente la volontà diDio, e che spero Mi perdoni, per la mia arroganza di interpretarlo,qualora fossi in errore.E' evidente che nella questione ci sono tante sfaccettature ed allabase ci sta il fatto di milioni di anni di storia in cui la riproduzionedel genere umano si è svolta in maniera naturale per accoppiamentodi maschio e femmina mentre in questi ultimi anni si parla di dirittialla genitorialità, alla maternità, alla paternità, si è ricorso ad uteriin affitto e si parla di clonazione anche dell'uomo, e non mimeraviglierei che non sia già stata fatta.Siamo quindi passati dalla riproduzione con naturalezza, poiall'aiutino della scienza per coppie in difficoltà, ed oggi alla pretesadi parte dell'umanità all'autodeterminazione della propriariproduzione, in qualunque sistema avvenga.Evidentemente, da persona che riconosce la perfezione della naturaterrestre come volontà ed opera di Dio, e non frutto di unasemplice ed unica e assoluta casualità di combinazione tra infinitecombinazioni possibili di elementi chimici,ed impulsi elettrici, soche la perfezione della natura, e tutta l'umanità si regge su degliequilibri delicatissimi voluti e fissati da Dio, già a partire peresempio dalla perfetta e immutata distanza della Terra dal Sole. In questo equilibrio Dio ha determinato la necessità per l'Uomo diriprodursi non in autonomia del singolo soggetto ma per mezzo didue soggetti diversi tra loro, chissà, forse perché l'umanità debbanascere già da un connubio di accordo universale tra maschio efemmina di uomo, e così che si debba nascere ordinariamente,senza violenza, da una volontà condivisa, autorizzata, appunto perdelega dell'umanità data due soggetti diversi.A proposito della nascita dell'umanità, c'è da dire per altro, chediventa impossibile dare spiegazione di una nascita della stessaper pura casualità, giacché come sappiamo in natura nulla si creae nulla si distrugge, riferendosi a materia ed impulsi elettrici, equindi è inevitabile intendere che il creato nasce da qualcos'altro,cioè appunto da Dio, anche se poi la mia curiosità, che va ancoraoltre chiede, pur nella certezza di non ottenere risposta ne in vita

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terrena che in altra dimensione, di come, nell'assoluto del niente,ha preso vita Dio, padrone dell'Universo, che pure C'E', concertezza storica e continuamente documentata da fatti straordinari,tutti riconducibili ad Esso sia per via diretta che indiretta cioèfatti di vita reale immateriale.Il motivo della condivisione di sessi diversi della procreazione E' appunto dalla condivisione della procreazione da parte di generisessualmente diversi, viene anche la motivazione della famiglia edelle comunità.Il generare determina l'istinto alla protezione della prole cheevidentemente trova più senso nell'unione della coppia generatriceal fine di aumentare la forza di difesa della prole. La comunità di tante famiglie è l'ulteriore passo in difesa dellaspecie, della propria e quella degli altri componenti della comunità. In natura, per la maggior parte delle specie funziona così, cioè sivive in branco perché difficilmente il predatore può sterminare unintero branco, la maggior parte degli individui di un branco si salvae la specie si può riprodurre.Ed è qui il punto per cui l'omosessualità entra in contrasto con lenecessità riproduttive della natura, del perpetuarsi della procrea-zione del genere umano.L'atteggiamento, o diversamente la naturalezza dell'essere omo-sessuale, si finalizza con l'accoppiarsi con soggetti di uguale sessoe ciò corrisponde automaticamente al non procreare in modalitànaturali e di conseguenza neanche educatori e /o esempi diriferimento. Si, ho fatto un distinguo tra l'atteggiamento omosessuale el'omosessualità naturale perché sono due cose ben diverse, e nontenerne conto non aiuta il legislatore a delineare percorsi inrelazione alla finalizzazione delle proprie leggi. Perché tutti dicono che omosessuali si diventa e non si nasce?Perché la scienza dice che non essendoci geni diversi da quello delmaschio e della femmina, vuol dire che omosessuali ci si può soloche diventare e ovviamente in maniera naturale?Probabilmente se si tiene in considerazione la diversità tra un atteg-

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giamento e l'essere, tutto diventa più chiaro ed evidente.E' nella letteratura universale la distinzione tra l'essere e l'apparire ,perché in questo caso dovrebbe essere diverso ?Infatti non lo è, rientra tutto nella normalità, c'è chi nasce omoses-suale e chi si atteggia ad omosessuale.Certamente è vero che ci sono solo due formule genetiche innatura, ma è anche vero che la natura stessa si organizza per un suoproprio equilibrio e per una sua continuazione in un assettoprestabilito e quindi si organizza l proprio futuro gestendo icomplessi organici prefissati, standard. Quindi omosessuali si nasce, ma ci si può anche atteggiare el'atteggiamento si può modificare, ovvero ritornare adatteggiamenti di eterosessuale. Può essere che "di punto in bianco", la gestualità di un maschiopossa diventare più femminea? No, tutti sappiamo che non puòessere, che quel nostro modo femmineo di gesticolare, o dei nostriamici di infanzia, è sempre stato quello, sin dalla nascita. E tuttisappiamo che taluni possono comportarsi "di punto in bianco" daomosessuali pur non avendo mai manifestato tale tendenza .Se in molti che si dichiarano omosessuali fossero in grado dianalizzare concretamente la loro omosessualità si accorgerebberoche spesso è indotta, non reale. Si scambia la necessità di unaamicizia importante, significativa, in amore carnale per amici dellostesso sesso. Non escludiamo neanche i molti casi di quantisubiscono la manipolazione da parte di chi ha necessità di manife-stare o esibire una diversità sessuale, talvolta una sessualitàcomplessa, esibita come specchio dell'affermazione di unasuperiorità intellettuale, o come marchio di spregiudicatezza,coinvolgendo appunto caratteri deboli, che hanno necessità dicertezze e di qualcuno da seguire, anche se non è la persona giusta.Quante persone troviamo in "branchi", fare cose bestiali, che dasoli, per loro natura non farebbero mai spontaneamente. Sono ideboli, facili ad adeguarsi al branco per facilitare la lorosocializzazione da essere deboli, e momentaneamente incapaci divivere la loro personalità. E' questa la situazione di tante persone

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che vivono da omosessuali, ma che nella loro genetica nulla hannodi omosessuali, salvo appunto approcciarsi sessualmente come tali,tanti sono i bi-sex.Certo l'attrattiva che la bellezza di tipo fisico, o di tipo intellettuale,ha sul genere umano può indubbiamente dare motivo di perplessitàe di spaesamento, ma mentre può capitare senza grossi danni aduna donna di essere attratta da un'altra donna, e in realtà pare nonporti neanche grosse conseguenze psicologiche di identità, per unuomo,programmato naturalmente e psichicamente all'atto naturaledi penetrare, e non di essere penetrati, la cosa può portare a deipunti di non ritorno giacché si può perdere quella identità primariache è alla base dell'umanità ovvero il lasciare la traccia ereditariadi se stessi, quanto più precisa e netta, e quindi anche della propriasessualità. Questa difficoltà al non superare una esperienza sessuale, credo siadi tantissime persone ma questo non autorizza alcuno a mistificarela verità assoluta dichiarando un falso, cioè che omosessuali nonsi nasce ma si diventa.Il diretto risultato dell'essere omosessuale o meno quindi è quellodi partecipare o meno alla riproduzione dell'uomo, anche se questanon è una regola assoluta. Mi sono fatto un' ipotesi sul perché ciò si determini in natura. Presumo che per la straordinaria perfezione della natura, la stessametta dei limiti alla riproduzione di soggetti in cui l'equilibrio trale caratteristiche maschili e femminili presenti in esso sia saltato, eper evitarne la trasmissione genetica, per non mettere in crisil'intero impianto universale naturale delle caratteristiche maschili efemminili future, induce le persone in cui risiedono tali eccessi aduna sterilità non diretta, ma indotta, ovvero portarlo all'attrazioneverso soggetti di uguale sesso, per non generare prole di cui parteprobabilmente assumerebbe una iper quantità di caratteristiche diun genere a danno dell'altro.Questa deduzione si può non accettarla se la si vede in un ordinegenerale come discriminatoria, del non appartenere al genereumano, ma così ovviamente non è, perché riguarda solo l'aspetto

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sessuale della persone, che altro non è che un milionesimo degliaspetti caratteristici di contestualizzazione ed interscambio, diapporto, dell'individuo con la società. Ciascuno di noi hatantissimi ruoli all'interno della natura e della società ed in alcunisicuramente non partecipa; nessuno di noi rappresenta la perfezionee nessuno di noi è adatto per tutte le necessità dell'umanità.Ricordo anche che in natura la necessità di un equilibrio dicaratteristiche di genere femminile e maschile, necessarie allaumanità, non necessitano solo per la trasmissione di caratteristichefisiche, ma anche psichiche e comportamentali. Sempre rimanendo nell'ambito del disegno universale della natura,al fine della continuazione della specie, in un presunto necessarioequilibrio psico fisico di avanzamento, non sono da perdere di vistai risvolti intellettuali e comportamentali correlati all'apprendimentoistintivo, nello specifico di imitazione, che i bambini hanno neiconfronti di chi li accudisce fino ad una età di maturazionesessuale. Se ad esempio un bambino maschio fin dai primi giornivive insieme a genitori maschi omosessuali che hanno unatteggiamento naturale reciproco di coppia, le probabilità che ilbambino crescendo si comporti da omosessuale sono molto alteperché lo troverà normale, cosa che lo è molto meno probabile secresce in un ambiente di genitori/educatori eterosessuali.

Il diritto dell'individuo sulla natura di decidere sul generare, sulla propria procreazione e sulla genitorialità . Un altro argomento che viene messo in risalto nel complesso dellaintera questione è se ci sia o meno un diritto del singolo soggetto odella coppia omosessuale ad essere generatore di vita e quindidiventarlo utilizzando tecniche di laboratorio o "affittando " uterialtrui, prenotando la nascita di un bambino a persone terze,facendosi inseminare avendo scelto il donatore e selezionato ilseme etc etc . Il diritto alla genitorialità dell'individuo sulla natura non esiste, maviene concesso direttamente dalla natura o indirettamente dallastessa per mezzo di persone che ci stanno accanto, per loro libera

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scelta e fiducia nei nostri confronti .

Credo che non vi sia nessuno che ritenga le attività appena citate,messe in atto per divenire genitori , siano contemplate dalla natura,e di conseguenza è normale pensare che uno stato che si da leggiche alimentano l'esercizio di tali attività sia uno stato che spinge isuoi cittadini contro natura. Ma questo è possibile giacché larazionalità di analisi e progettuale del governante per ogniargomento sappiamo divenire sempre di più rarità .Ma personalmente, lo ribadisco, a me interessa dare base logicaalla scelte, e mi sembra molto interessante appurare se pretenderedi essere genitore ad ogni costo, è un necessità dell'individuo, diuna coppia, etero, o omosessuale che sia, si determina per sentirsiappagati e sereni. Evidentemente in tali scelte ci sono delle componenti naturali, eindubbiamente l'essere genitori, di bambini e neonati da accudire,porta grande beneficio di serenità e completamento agli adulti,consentendogli di rilasciare in natura quel carico di cose datrasferire, da regalare ad altri, per sentirsi pienamente appagati. Mi riferisco al trasferire sapere, affetto, carezze, l'orgogliogenitoriale etc, ma qualora questo non è possibile si è dotatinormalmente anche della capacità di trattenerli ed esternarli inaltra maniera, diversa da rivolgerli su un bimbo proprio . Se lascienza non ci aiuta un poco o se la comunità non ci affida essastessa in adozione un bambino, dovremmo essere in grado diaccettarlo e continuare la nostra vita serenamente.Ricordo comunque che è normale nella natura , prendersi cura difigli non propri come impegno nei confronti della comunità, comeè sempre avvenuto, come nel caso di famiglie troppo numeroseche si lasciano aiutare informalmente a tirar su un proprio figlioda parenti, amici e conoscenti di cui ci si fida, spontaneamente,come avviene anche in natura, nei mammiferi.

Il punto è proprio questo, non si può essere genitori a tutti i costi,contro natura, e ricorrere a tutte quelle pratiche la cui legittimità è

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determinata da signori e signore attenti soprattutto al proprio,socialmente inutile, consenso. Una legittimità alle attività contronatura data dai riformatori pro-edificatori del Sistema del poterepersonale, di coloro che attribuiscono le loro stupide forzaturealla società come necessaria modernità di cui nessuno sente lanecessità. Modernità queste, che la stragrande maggioranzadelle persone naturalmente e istintivamente abiura per pudicizianei confronti della natura, del creato e perché no, pudicizia ditaluni anche nei confronti di un Dio che vorrebbero razionalmentenon riconoscere, ma che sentono intimamente dentro il loro DNA Sono certo che se non trattassimo più l'argomento in sensogenerale cioè come una questione di parere, di gusti che dividonola gente non per necessità reale ma per puro sport dellacontrapposizione ad ogni costo, come se la democrazia fosse solola possibilità e la libertà di dire e fare stupidaggini, ciaccorgeremmo che, caso per caso, chi pretende di essere genitore atutti i costi, chi arriva agli estremi per esserlo, e che noiconosciamo bene di persona, ha generalmente qualche problemadi eccessiva insicurezza. Ci troviamo in presenza di immotivatefrustrazione che si cerca di nascondere, provando ad essere comegli altri, omologati, avere ciò che hanno gli altri, avendo un figlioda portare come trofeo, mentre quel figlio è il rinnovamentoperpetuo dell'umanità, con il proprio diritto di crescere in uncontesto familiare normale, magari difficile, povero ma pur semprenaturale e da cui potrà aderire o rifiutare, modificare a propriascelta e non per un condizionamento. Nessun imbecille prezzolato,anche se pluri medagliato con tremila lauree ci venga a dire chenon sia vero che crescere in un ambiente omosessuale porta moltopiù facilmente alla omosessualità. Evidentemente facendo passaretale tesi è più facile passare all'altra tesi di comodo, ovvero cheomosessuali veri ci si diventa e non si nasce e spostare così tuttaverso la cultura del diritto alla genitorialità. La sessualità,non è come un mestiere che si può cambiare a nostra scelta.Se incastriamo una creatura in una sessualità che in natura non gliappartiene, che gli succederà appena si accorgerà che l'essere stato

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penetrato non era nella sua natura? Sarà per lui facile cambiareatteggiamento sessuale? L'esser genitori ad ogni costo appartiene ad arroganti e prepotenti,irrazionali e seppur credenti hanno inteso male il rapporto con Diopretendendo che tutto si riconduca al loro egoismo, che porteràsolo ad una umanità sempre più ipocrita, confusa, superficiale,irrazionale e certamente sempre più in mano a prepotenti edelinquenti che hanno sempre vita facile in società in cuiscompaiono regole di buon senso, punti fermi e dove si può faretutto e il contrario di tutto.Perché questo lassismo..... non ci dovrebbe portare in un futuro nontanto lontano alla normale pratica della clonazione ???? Cosadiremo a un ragazzo, ad una ragazza sterile solo perché clonata?Che si possono clonare anche loro per diventare padre e madre ??E quando saremo tutti il risultato di una clonazione, tutti con lestesse facce, i stessi corpi e le stesse movenze , cosa potremmodire ?? che va bene cosi ?? che è giusto che l'umanità siarappresentata solo da cento campioni standard di uomo e donna?Che i pensieri saranno identici per tutti, chissà, che non saremomai più esseri speciali, e non potremmo più abbinare un pensierospeciale, un sentimento speciale ad un volto per noi speciale? Ma cosa ti sei messo in testa di fare, Uomo stupido che tenti anon essere più buono neanche per essere ammirato comeespressione di bellezza nel creato di Dio,........ in cui anche la tuastupidità rientra nella complessa perfezione del creato ? Solo oggi abbiamo superato la differenza tra etero e omosessualinaturali facendo proprio riferimento alla naturalezza della volontàdi Dio e già si riparte sputando in faccia a Dio stesso perdimostrargli che non abbiamo bisogno di lui e che possiamo faretutto da soli in virtù della pretesa casualità con cui siamo nati e chepotremmo modificare a nostro piacere.Il rischio di iniziare un percorso verso una strada di sfacelodell'umanità, di assecondare la volontà del male per distruggere unuomo creato ad immagine e somiglianza di Dio è dietro l'angolo,basta essere distratti un attimo dalla nostra superficialità e dal

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nostro egoismo.In ultimo, prima di giungere alle mie personali proposte di merito ,nella certezza che dandomi una risposta certa faciliti l'interoprogetto propositivo, mi sono chiesto se generare un figlio inprovetta, escludere in ogni caso un rapporto fisico con un maschioal fine di riprodurre, operare la clonazione, comprare un bambino,sono da intendere situazioni scientificamente genitoriali dirette odi adozione. A mio parere sono situazioni classificabili in adozioniautodeterminate ed da tale posizione ne deve conseguire ilcomportamento dello Stato, cioè il riscontro dei requisiti chedeterminano l'accesso alla adozione, come la capacità disocializzazione, l'equilibrio psichico e la possibilità economica . LE MIE PERSONALI CONCLUSIONI ?Premesso che ciascuna nazione si dà leggi di grado qualitativo inrelazione ai rappresentanti politici che si merita, in ogni casonessuno però dovrebbe proporre leggi solo perché gli altri le hannouguali. Non è questione di civiltà, è questione di avere una testa propria oessere incapaci di pensare. A questo punto permettetemi unappello proprio ai nostri fratelli che vivono l'esperienza dellaomosessualità, a prescindere se naturale o di atteggiamento, esoprattutto a quanti di loro che credono in Dio e ci fannocostantemente affidamento in ogni momento della loro giornata.Non forziamo la mano di Dio, lui ci ama e ci mette alla prova tutti,nessuno escluso, in un contesto di naturalezza, come Lui Stesso hadisposto. Forzare verso una direzione innaturale non fa star benenessuno e certamente coloro, soprattutto i bambini, che sonocostretti a subire le decisioni altrui e voi questo lo sapete megliodegli altri. Ma non siate neanche distaccati dal problema perché iprimi che possono far capire agli altri dell'errore di perseguire unacausa innaturale è proprio il maturale omosessuale. Come legifererei per razionalità? Cambio di sessoIl riconoscimento del cambio di sesso deve essere determinato sullabase di un riscontro medico di una commissione attestante lavariazione estetica di tutte quelle caratteristiche per attribuire la

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conformazione ad uno specifico sesso tra il maschile ed ilfemminile, in casi di incertezza viene mantenuto il sessodenunciato alla nascita. Stato di famiglia o di utilizzo di dimoraE' il documento con cui sono precisati i rapporti di utilizzo dellastessa residenza.In tale documento sottoscritto da tutti i membri maggiorenni, eciascuno per proprio conto si dichiara la tipologia di rapportiinterpersonali e di diritto che sussistono con gli altri membri al finedi determinarne anche i diritti di ciascuno verso gli altri.Tale documento semplice, ma sottoscritto davanti a pubblicoufficiale comunale, determina anche eventuali dichiarazioni al finedella prestazione di assistenza verso minori ed anziani, da farvalere sull'eredità, affinché entrino nella successione, nei confrontidi soggetti titolati e obbligati a dare assistenza che invece nonl'hanno svolta o non svolta a pieno, anche i soggetti che hannoprestato assistenza personale non retribuita, in relazione al tempoche è stata effettuata. Lo stato deve rimettere ordine negli obblighi di assistenza ai proprigenitori, giacché la tutela degli anziani ed il loro accudimentorappresentano un punto qualificante di un paese civile . Unione di due persone ai fini del matrimonio civileIl matrimonio civile ha un motivo preciso di sostentamento allariproduzione naturale della specie nonché alla sua tutela, pertantosi possono unire con contratto di matrimonio civile, e con esso siapplicano tutte le leggi in merito, solo coppie formate da soggettidi diverso sesso, cioè coppie eterologhe.

Convivenza di persone di diverso sessoSi presume che i motivi che spingono persone di diverso sesso ascegliere una convivenza piuttosto che un matrimonio con uncontratto regolato dallo stato siano :– non far scattare impegni particolari reciproci previsti dal

matrimonio ;– per l'incertezza della solidità dei propri rapporti e quindi si

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tratta di una prova di convivenza a cui potrebbe seguire o menouna unione definitiva,

– per disconoscimento di un sistema sociale e di regole impostedalla società, cioè dalla comunità;

pertanto al fine di mantenere tali rapporti, non particolarmenteimpegnativi, a tali coppie si riconosce reciprocamente solo ildiritto ad avere informazioni e dare assistenza al propriocompagno/a convivente in ambito ospedaliero. Per esercitare talediritto sarà sufficiente dimostrare la convivenza con documentoattestante l'uso della stesso precisa unità abitativa. Gli ufficicomunali dello stato civile dovrebbero adeguare l'indirizzo diresidenza indicando anche i dati catastali dell'immobile da cuidedurre il numero del subalterno, ovvero la precisazione dell'unitàabitativa.Ovviamente ulteriori contratti tra i conviventi possono determinarsiin forma privata ad effetto di legge tra i sottoscrittori.Le modalità di denuncia delle nascite e relativo riconoscimento daparte dei genitori naturali sono già previste ordinariamente dalleleggi odierne.Immotivata sarebbe il concedere la reversibilità della pensione asituazione instabili, o che non credono pienamente nel rapportofamiglia /stato, giacché la reversibilità nata per favorire lastrutturazione ed il rafforzamento del ruolo della famigliaall'interno dello stato. Convivenza di persone di uguale sessoPer le coppie omosessuali possono valere le stesse norme delleconvivenze, salvo determinare tutti i rapporti che desideranocompresi quelli economici tramite contratti privati normalmenteprevisti dal codice civile.In tema di reversibilità di pensioni risulterebbero immotivategiacché la reversibilità nasce fondamentalmente dal fatto che unconiuge lavorava e l'altro si doveva occupare della prole e quindi incaso di morte del primo vi fosse tutela economica per l'altro. Nonessendoci queste necessità in una coppia istituzionalmente sterile, eche a mio avviso non è giusto che adotti per il bene del minore, è

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evidente che ciascun membro della coppia può lavorare come unsingolo cittadino, e usufruendo degli ammortizzatori socialiordinari in caso di disoccupazione o avere una pensione propriaordinariamente.

Riconoscimento di genitorialità naturale Nei casi appresso indicati, in cui si denuncia una nascita di unminore e si richiede quindi l'inserimento nello stato di famiglia, enon viene riconosciuta una genitorialità naturale, il minore deveessere inserito tra i minori soggetti ad essere adottati tramiteTribunale dei Minori e possibilmente da una coppia unita dacontratto matrimoniale.

Nello specifico dei casi la procedura di accertamento dellagenitorialità si determina nel seguente modo:La verifica della dichiarazione di una donna singola che denunciala nascita da essa di un proprio figlio naturale deve essere operataattraverso l'esame del DNA da cui risulti che nel DNA del minoreci sia il DNA della donna che denuncia. In caso esito negativo siorganizza per l'adozione.

La verifica della dichiarazione di un uomo singolo che denuncia lanascita da esso di un proprio figlio naturale deve essereaccompagnata da documento di adozione o per diritto digenitorialità riconosciuto da altro stato ed operata attraversol'esame del DNA da cui risulti che nel DNA del minore ci sia ilDNA dell'uomo che denuncia. In caso esito negativo si organizziper l'adozione.

Una coppia eterosessuale sposata nello stato italiano che denunciala nascita di un loro bambino nato all'estero con documentazioneattestante la nascita all'estero, è soggetta comunque all'esame delDNA di confronto di una delle due persone, a scelta dalle stesse.

Adozione in Italia e all'estero di bambini nati da genitori

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naturali diversi dalla coppia adottante Chi vuol diventare genitore adottivo, o entrambe i soggetti cheformano una coppia, deve sottoporsi preventivamente alla verificadi idoneità all'adozione da parte della commissione che valuterà isoggetti sia sotto l'aspetto delle possibilità economiche, sia edu-cative per una integrazione ordinaria nel contesto sociale, che diequilibrio psichico che si rifletterà sull'adottato .Escluderei dalla possibilità di adozione di minori di età inferiore adanni 16 le persone che non sono congiunte in matrimonio o chevivono in stato di convivenza di coppia omosessuale.Bene, credo di aver detto tutto." Detto ciò si interruppe e guardò verso il deputato che aveva postola domanda che un istante dopo alzò la mano per riprendere laparola ." Se dovessi dire che la risposta che mi ha dato fosse di quelle chesi accolgono e si digeriscono bene e subito per la loro eleganzadirei una bugia, immagino per altre persone sarà come un pugnonello stomaco, ma devo ammettere che la sua è una impostazionelogica e razionale e soprattutto motivata ed onesta e non ruffiana enon si nasconde semplicemente dietro il dettato della fede, e inquesto clima di irrazionalità ben venga. La ringrazio per avercolmato l'anello mancante con la motivazione tecnicadell'equazione omosessualità uguale interruzione dellacontinuazione della riproduzione. Non immagina quanto le sonograto della sua ruvidità concreta e avrà senz'altro il mio votofavorevole al progetto sull'occupazione. "

Molti gli applausi trasversali, spontanei, provenienti da moltipunti sparsi tra tutti i gruppi presenti in Parlamento, soprattutto dacoloro che non avevano inquadramenti in gruppi o correnti . Taliparlamentari stavano vivendo questa crisi con responsabilità e conansia per non essere stati in grado personalmente, fino ad ora, didare un reale contributo contro questo disastro economico. Questi

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nel progetto di legge di iniziativa popolare O.S.G.I. avevanointravisto l'essenzialità, la verità assoluta, l'affidabilità e lachiarezza.

Ma in quell'aula del Senato non c'erano solo apprezzamenti, c'eranoanche visi che accennavano sorrisi convenevoli ma nascondevanotutt'altro. Questo progetto sarebbe potuto essere approvato volando sopra latesta di molti. Ma troppi lì presenti avevano impostato una interavita sul potere, per loro era difficile da digerire che il passaggio aduno stato sociale diverso sarebbe stato segnato soprattutto dallavolontà di altri, senza prenderne benefici elettorali.

L'aria previsionale che tirava alla Camera, determinata daprecedenti discussioni interne ai partiti di risultato inconcludente,prevedeva più o meno la soluzione di libertà di voto per ciascunparlamentare, secondo coscienza, da esprimere a scrutinio segreto.Questa era stata la soluzione che i vari leader avevano trovato percontrastare i tanti propri amici di partito apertamente favorevolialla proposta. Non potevano permettersi di andare ad una votazionepalese, ad una dichiarazione di voto che respingeva palesementel'unica e sana e seria proposta per chiudere la porta in faccia allacrisi, cosa che la Nazione tutta si aspettava.

Capitolo 32 Soccorso speciale in Parlamento

Maurizio si accorse immediatamente di come stavano le cose, ediventò irrequieto. Quella situazione non si addiceva alla pace diun angelo, e peraltro non aveva capito bene cosa fosse un angelo, dicerto era sulle spine e avrebbe fatto quanto poteva per entrare nellatestaccia malefica di chi aveva deciso di non far passare il suoprogetto, e fargli cambiare idea. Ma quanti erano questi senza Dio, arroganti filibustieri,..... quantinon dovevano essere per cui tutto sarebbe stato inutile, per cuitanti mesi di duro lavoro di migliaia di persone sarebbe andato alle

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ortiche??Doveva scoprirlo. Considerò che per far passare quella proposta,con la presenza di deputati compresa tra 600 e 630, e consideratigli astenuti, sarebbero stati necessari almeno 310 voti favorevoliper non aver brutte sorprese . Come fare??? Non poteva leggere il pensiero di tutti, non gli eraconsentito per la maggior parte dei deputati, poteva solo per ildeputato B. .Idea!! Considerò che il voto a favore lo avrebbero datosicuramente i deputati che avevano comunque una frequentazionecon l'entità del giusto, non gli sarebbe sfuggita la diversitàevidente di grandezza degli accompagnatori silenziosi dei deputati,soprattutto il loro odore o meglio cattivo odore che li distingueva.Iniziò ad avvicinarsi a ciascuno di loro, erano tanti, troppi e quandosi avvicinava ad ognuno distingueva più che da lontano perchépercepiva un borbottio, buono odore e cattivo non si mischiava mal'alternarsi era troppo veloce, profumo, poi puzza, e ancoraprofumo. Dopo averne setacciati appena tre era esausto, disarmato,la stessa sensazione provata sulla Concordia, con il vecchio sullespalle e senza forze. Non poteva farcela da solo. Rivolse il viso alcielo, come pregare per un aiuto, poi abbassò gli occhi, verso ilbasso. Andrea era sempre lì che parlava e rispondeva. Poi …..., stupore. Intravide l'uomo di Rimini, passò davanti adAndrea, gli carezzò il viso, come un padre ad un figlio, e continuòavanti . Lo seguivano in tantissimi, uomini e donne in abiti semplici, unsemplice tessuto leggero, ben adattato al corpo, di un colore unicoper ciascuna persona, ma diversi tra loro, colori tenui, persone tutteprofumate. L'aula si saturò di profumo, di fiori delicati, poi di paneappena sfornato, rosmarino, ginestre, tanti profumi tutti piacevoli.Alcuni di loro sbarrarono l'accesso all'aula con il solo corpo eMaurizio intravedeva altre figure evanescenti, che puzzavano, chetentavano di entrare ma non vi era spazio, tutto sigillato.L'uomo di Rimini fu subito accanto a Maurizio << Ti aiuteremonoi ad accertare quanti deputati sono propensi a votare a favore >>

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Un attimo dopo le creature venute con lui si muovevano ordinatein mezzo ai deputati e prima che Andrea finisse di leggere larelazione, l'uomo di Rimini era di nuovo accanto a Maurizio <<Al momento, con i deputati presenti, sono circa 305 quelli chequasi certamente voteranno a favore, e 250, quasi per certo,voteranno contrari e 53 sono incerti. >> Maurizio <<Che possiamo fare?>> L'uomo di Rimini << Nulla. C'è il libero arbitrio a cui il Capo-indicando con l'indice in alto- normalmente tiene, quindi nonpossiamo intervenire.>>Maurizio <<Normalmente …... capisco, …..ma qui non siamo piùnella normalità, siamo ad un passo dal baratro totale per tutti, …...cioè per loro...... Sono certo che come momento straordinario vorràintervenire Egli Stesso, è il primo Lui che è intervenuto, che hafatto tutto il sovrumano per Israele, è .....>>L'uomo di Rimini <<Basta Maurizio, non andare oltre ….>> .detto ciò si ammutolì anche lui per un ascolto solenne, poi riprese<< Non puoi fare violenza ad alcuno, devono cambiare idea perloro conto. Ciò che Lui ci permette è far giungere ai parlamentari,al momento del voto, un solo messaggio, una frase, una immagine,un breve flash di vita, una sola cosa, breve, solo quella possiamoutilizzare. Sei tu però che devi decidere cosa, non altri.>>Maurizio rimase sbigottito da quella stranezza, e pensò che questoprogetto non avrebbe mai finito di impegnarlo, ma non perse tempoin pensieri inutili, presto avrebbero votato, non c'era tempo daperdere. Tutti gli angeli chiamati in soccorso dall'uomo di Riminiconcentrarono lo sguardo su di lui e ne trasse beneficio di serenitàper incominciare a riflettere.Quali parole mai potevano cambiare l'atteggiamento di quei cuoriinduriti come pietre ??Nulla, non gli veniva nulla di breve e fulminante. Pensò di fargliun discorsetto sul motivo per cui avrebbero dovuto approvare lalegge. Ma cosa di più delle motivazioni del progetto di legge cheavevano letto e stra-letto avrebbe potuto obbligarli moralmente acambiare voto. E Andrea non era forse ancora lì a motivare le

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ragioni per il sì ? Stranamente gli balenò in mente una scena da luivissuta, di un amico, nel letto di un ospedale, morente per untumore. Questi volle confessargli, comunque dare spiegazioni, alui che prete non era, di non esser stato capace di reggere al fascinodella morbidezza delle donne e pur amando sua moglie spesso neera rimasto “vittima”.

<<Proprio ora mi deve venir in mente questa cosa, che c'entra conquel che devo risolvere ?>> pensò. I suoi amici angeli lo fissavano sorridendo.

Erano tanti e raggruppati, fitti. Intravide tra loro un movimento diteste che proveniva dal fondo del gruppo e procedeva verso di lui.Quel movimento si faceva sempre più evidente fino a che siintravide quella testa, quella persona, che lo aveva attivato, sbucòfuori e si pose davanti a tutti. Maurizio lo riconobbe subito, esemmai quel volto emaciato avesse potuto fargli venire qualchedubbio, i suoi vestiti non potevano altro che farlo svanire. Era Massimo …...., con i vestiti di scena medievali indossati inquel film, che aveva visto quante più volte possibile. Lì c'è la scenadi un monaco che più volte ripete una frase antica, una frase disempre, mai passata di moda, una massima per una congregazionedi monaci, “Ricooordatii che deevii moriree ”. Senza distinzione tra credenti e chi fa finta di non credere a nulla,ma ben ricorda di credere nell'intimità della sua coscienza, questafrase, nel momento in cui la si ascolta, funziona perfettamentecome richiamo alla nostra umanità semplice e per certi aspettieffimeri e ci fa dare una sbirciatina alla nostra realtà attuale, in vistadi un atteso futuro, possibilmente sereno. Si era quella la frase magica che non da scampo alla propriacoscienza, e gli angeli intorno a lui la ripetevano a mentefragorosamente e tutto era deciso.Massimo comprese che Maurizio aveva colto il suggerimento, glisorrise, il suo volto tornò a quello della giovinezza, non più quelloemaciato degli ultimi momenti della sua malattia, come se l'aver

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aiutato Maurizio e quindi l'intera società terrena, fosse stato per luiuna cosa a cui doveva adempiere e lo avesse definitivamentecollocato in una migliore situazione di prima. Massimo, così come era giunto, allo stesso modo ritornò indietrotra teste che si spostavano, fino a scomparire fra gli angeli,..... ma….. l'onda delle teste in movimento ritornò verso Maurizio. Eraancora lui, Massimo, questa volta in jeans e maglietta tipo polo.Questa volta riuscì a parlare e voleva parlare, …...aveva bisogno diparlare e si rivolse a Maurizio in lingua napulitana. << Per piacere fammi un favore, fai giungere alla gente,soprattutto ai ragazzi, quello che non ho avuto tempo di dire. In molti guardano ai cantanti, agli attori come miti. Cercanouna guida. Le parole di una canzone diventano fondamenti,filosofia di vita, un riferimento per comprendere e agire, peraccettare la quotidianità. Ai loro miti affidano le proprie speranzeper farsi costruire un mondo in cui possano sentirsi a proprioagio. Li hai visti Maurizio, ai concerti, …. inizia lo spettacolo e tuttoper miracolo si trasforma in un mondo perfetto, dove si tocca ilcielo con un dito. Così passano da un concerto all'altro, come aprendere una pozione miracolosa che ti dà momentaneobenessere. In realtà si stanno facendo del male, perché noncontano su se stessi, sul proprio impegno a far cambiare le cose, siaffidano ad una nota musicale che li culla e li protegge fino a cherisuona nelle orecchie, fino a che non imbocchi l'uscita dallostadio. Ma niente cambierà se non lo cambieranno loro stessiquesto mondo, il proprio mondo. Chi pare protesti cantando, chi fa satira, di certo hanno lasensibilità per sentire il disagio per quel che succede attorno, manon fino al punto di impegnarsi sopra ogni cosa, trasformare iragazzi in guerrieri. Noi siamo solo i guitti di uno spettacolo,come lo sono i giornalisti che hanno bisogno di un argomento perpoter scrivere, noi cantiamo la mancanza di democrazia e nefacciamo satira e prendiamo in giro i politici,..... c'è uno

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spettacolo da portare avanti, è il nostro lavoro ….. intrattenere ilpubblico. Si canta per l'amore, si canta per l'odio …..l'importante è cantare.Questo è il mio rammarico, …. forse avrei potuto aiutare i ragazzia trovare una strada, ….non è che io l'avessi, ma avrei potutoguardare meglio in avanti, oltre me e indicare in coscienza quellagiusta. Questo è il vero dono che avevo, la mia simpatia. Si la miasimpatia per poter indicare una strada, ma non avevotempo,credevo che il mio compito fosse esaltare al massimo quelche facevo, portare felicità alla gente, ridere ma ancherasserenarla dandogli un po' della mia malinconia, della miasemplicità senza pretese. Fai sapere ai ragazzi che noi dellospettacolo siamo come loro, siamo gente che non pretendiamoaltro di fare ciò che ci piace, non chiedeteci altro, non possiamodarvelo. Possiamo cantare per voi, cantare con voi, e con lebattute castigare tutti, ma come voi, aspettiamo che qualcuno ciprenda per mano e ci porti nel luogo dove vorremmo stare. Cercatelo altrove, noi siamo persone vere come voi, e siamonostro malgrado, falsi idoli, soprattutto idoli inutili.Ragazzi non stancatevi di cercare quello di cui avete bisogno,cercatelo con tutta la forza che avete, e cercatelo anche dove nonvi immaginereste mai di trovarlo .Cercate nella parte migliore di ciascuno che incrociate nellavostra vita, lo troverete sotto la loro pelle dell'ordinarietà, quellache nasconde tutti, e l'altro aiuterà voi a trovare la vostraricchezza, bellezza nascosta . Nell'umanità del vostro amico, del vostro vicino, potretedissetarvi, attingere qualità e freschezza ogni giorno, ….. solo lovogliate. Ci siamo abituati ad omologarci in consuetudini di branco eperdiamo la capacità di libertà intellettuale che è l'elemento dibase per tirare fuori il meglio da ciascuno di noi e metterlo adisposizione degli altri. Pensiamo di non poter dare niente dinostro per gli altri, e per questo che non la sentiamo nostra questasocietà, …..eppure deve essere nostra, per dare un senso alla

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nostra vita. Anche se alla fine non lasciamo nulla, niente chenessuno ricorderà non importa perché sarà comunque speciale epieno di energia proprio l'amore che avremo dato agli altri, e' unaenergia, un segno che c'è ma non si vede, come un mattone, unsolo mattone di cui un muro intero non può fare a meno e non vuolfare a meno che ci sia. Se non vi accorgete del piccolo seme digrandezza che in voi attende di essere innaffiato, curato per poidiventare la vostra prima immagine unica tra tutte, sarete costrettia drogarvi di normalità, ad omologarvi ad un gruppo di persone,ad una cultura, nel parlare, nel valutare, nel vestire, neldesiderare. Non rinunciate ad essere spontaneamente naturalmente unici, aquello che vi fa emergere e che fa innamorare di voi chi vi guardaoltre la pelle.Essere uguali agli altri per la paura della solitudine alla fine nonpuò altro che farvi male, rinunciare a se stessi fa morire pianopiano.E poi riflettiamo, non esistono gruppi di persone che la pensano esi vestono e parlano con lo stesso linguaggio, ci sono solo milionidi singoli che hanno rinunciato a se stessi .Perché per paura di faticare nel cercare l'ambiente giusto per lanostra dimensione , accettiamo di essere carne da macello, divivere “un po' zombi ed un po' pecore” a disposizione di chiimpone modelli di cultura per proprio profitto?

La fiducia in se stessi, di milioni di individui, è alla base di unasocietà viva e che può evolvere continuamente.E' il mio rammarico,..... avrei potuto dirlo ai ragazzi di nonaggrapparsi inutilmente agli idoli, molti avrebbero fatto attenzionealle mie parole, … forse avrebbero riflettuto di più sul comescegliere di vivere, mi dispiace, non mi sono accorto che il miotempo stava scadendo. Maurizio avevi bisogno di aiuto e sonovenuto, contraccambiami il favore fai.....,>> la sua voce divenneimpercettibile.

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Maurizio non aveva compreso del tutto quello che Massimo gliaveva detto in dialetto napoletano preso dall'emozione di quellaopportunità, sia per il fatto che il suo pensiero aveva imboccatoanche un'altra strada e mentre lo vedeva definitivamente sparirenell'onda tra le teste di angeli, ansioso per una risposta a temposcaduto, Maurizio non poté far altro che alzare leggermentebraccia e spalle e con il viso dispiaciuto chiedere << Cosa haidetto? ..Mi dispiace no ho capito nulla >> . Da lontano Massimocapì di aver parlato al vento che era stato tutto inutile e fecerisuonare nell'aula dei deputatile sue ultime parole << Maurizio !!!!Ma va a fan ****….... >> e una voce splendida, straordinaria ePaterna di amorevole rimprovero rimbombò sopra la sua <<MASSIMO ! !>>

Maurizio nel suo vagare disperato alla ricerca di un messaggio dadare in fretta aveva abbandonato il suggerimento indotto daMassimo cioè” ricordati che devi morire” e sostituito con tre flashda inviare solo ai deputati contrari........... un bambino africano dai grandi occhi agonizzante, quasischeletrito dalla fame, preda delle mosche, nella bocca, nel naso, epoco distante un capo tribù che strafogava cibo succulento, congrandi bracciali e collane d'oro che di tanto in tanto buttava losguardo indifferente verso di lui.… ... il passare silenzioso e devastante di una immensapopolazione multietnica, stracciata nelle sporche vesti, magra, chelasciava dietro sé gente disperata, paesaggi agricoli,vigneti,frutteti e pascoli d'alpeggio, piazze, monumenti e quadri, milioni diquadri, tutto devastato.

… ......uno stupro di para militari, tutti diversi tra loro, di pellediversa, sulla persona più piccola e indifesa amata da ciascunodei parlamentari contrari al progetto.

L'uomo di Rimini comprese tutto quel che era avvenuto, guardò

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Maurizio ancora spaesato per quell'incomprensione con Massimo,che subito ripresosi e sorridente per il risultato, in risposta gli fececenno di assenso con la testa e con gli occhi, come a dire “ va beneper i flash ”. Un suo cenno e gli angeli erano sopra i deputati astensionisti e suicontrari all'approvazione della proposta di legge. Appannarono perun attimo la loro vista per pochi secondi sostituirono le lorovisuali con i flash, personalizzandoli per ciascuno.

I flash si ripetevano a distanza di pochi minuti, lasciando aiparlamentari solo il tempo per amareggiarsi, rattristarsi, infine didisperarsi di ciò che vedevano, di ciò che sarebbe capitatoall'umanità se l'ingiustizia non fosse cessata. Questi cercavanoconforto nello sguardo di qualcuno ma trovavano altrettanti visidisperati giacché accanto avevano deputati come loro decisi adastenersi dal voto o decisi a sbarrare la strada alla riforma. Tutto ciòcontinuò fin quando sul volto di molti di essi le lacrime sgorgarononell'incomprensione dei colleghi e fino a che non ci furono levotazioni a scrutinio segreto precedute dalla dichiarazione di votodi tutti i capigruppo dei diversi partiti e raggruppamenti presentialla Camera che preannunciarono che il voto dei loro deputatisarebbe stato per decisioni singole e libere “secondo coscienza” .

Nel frattempo Andrea, iniziò a leggere la relazione, già messa adisposizione dai parlamentari, che comunque la seguirono conattenzione.

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Capitolo 33 IL PROGETTO O.S.G.I. Inizio lettura relazione -Determinazione e gradazione delle necessità sociali- AnalisiOnorevoli deputati, siete chiamati ad affrontare un problema che ingenerale viene definito “crisi economica” e che fa pensareimmediatamente alla mancanza di soldi, di conseguenza più omeno ad una stagnazione, ovvero al fermo generalizzato diattivismo imprenditoriale, alla diffidenza verso ogni forma dioperazione economica di investimento importante che non abbia unriscontro di rientro certo ed a brevissimo tempo, cioè pochi mesi.Crisi economica significa per gli operatori economici, propendereal negativo ed al lassismo, al “si salvi chi può” e infischiarsenedegli altri, diventare cinici cioè azzerare il senso del futurocomunitario .

-Andrea si ferma un attimo e riparte a braccio, con quelloche gli passa ora per la testa -

Sono certo che qualcuno potrebbe distrarsi e perdere il filo dellamotivazione di queste giornate in Parlamento, chiedo a tutti quindidi fissare nella memoria il significato di crisi economicasovrapponendolo ad una scena da molti vista in TV, ad un viso diuna mamma disperata ed ad una domanda urlata dalla stessadonna, una operaia senza più cassa integrazione che urla , “cosadaremo oggi da mangiare ai nostri figli”. Qualcuno di noi questescene le ha vedute solo in TV ma sono milioni, solo in Italia, gliattori di questa scena. Non so come impegnare tutti a sentirsiquesta responsabilità nei confronti di milioni di persone disperate,ma tutti coloro che siedono o hanno seduto qui o magari in unpiccolo consiglio comunale, in questi ultimi decenni, chi più chimeno hanno questa responsabilità. -Andrea riprende la lettura della relazione-

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E' evidente che questa situazione di crisi non appartiene ad una solaNazione ma ristagna su tantissimi Paesi, per altro quasi tutti adassetto economico e culturale di tipo occidentale. Questacoincidenza, al fine del buon risultato della proposta ci impone unalettura dei fatti e delle cause del fenomeno a partire dai fattori edalle necessità umane.

Affrontare quindi un problema corrisponde ad affrontare undisagio. Determinare la presenza di un disagio è possibile solo sesi conosce una corrispondente opposta situazione ottimale.Quindi andiamo a determinare ciò che per noi personalmente, ed inquanto comunità, rappresenta una situazione ottimale, dandone unaconfigurazione precisa del concetto riferendosi all'umano“normale”e verifichiamone successivamente, nella realtà, il grado diottimizzazione esistente.

La soluzione del problema, una volta individuato, poi potràrisultare ottimale, se lo si risolve completamente o parzialmentemigliorativa, ma in entrambi i casi agire e incidere su tante singolecomponenti e tutte dovranno essere verificate. Le necessità naturali che muovono l'uomoSiccome l'economia è mossa da uomini per il soddisfacimentodelle loro esigenze, è inevitabile che prima di tutto necessita dideterminare le stesse, quelle primitive, quelle istintive, quelle cheincidono nei confronti dell'ambiente ad esso circostante. I raggruppamenti delle esigenze generali di primo grado perl'individuo sono le seguenti e vengono indicate per ordine digrado di importanza e sono:1-il diritto agli alimenti;2-il diritto al vestiario;3-il diritto di non essere oggetto di violenza altrui, fisica e moraleche sia, né tanto meno verbale;4-il diritto alla libertà individuale ed alla parola senza danno,limitazioni e offesa per gli altri cittadini;5-il diritto ad una abitazione;

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6-il diritto di dignità personale ovvero di non sentirsi inutile e acarico della società e di essere degno dei diritti e beneficisopracitati;7-il diritto alla assistenza sanitaria;8-il diritto di assecondare ed esprimere le proprie capacitàintellettuali, traendone beneficio personale; 9-il diritto alla riservatezza della propria intimità di pensiero edegli atti della propria persona;10-il diritto di riprodursi in forma naturale senza alcuna forma diviolenza nei confronti di altri;

Le impostazioni di base che muovono le societàSulla base di queste graduali esigenze ogni aggregato sociale hapredisposto i suoi principi fondamentali di convivenza, che nellaformula di una società democratica si riassumono più o meno neiseguenti concetti :-il diritto di ciascun individuo di esprimersi intellettualmente edattraverso il lavoro, sia individuale o d'impresa che sia, decidendoin piena libertà ed assumendosene anche i rischi decisionali edell'agire in libertà;-che la libertà del singolo, di qualsiasi tipo si tratta, non deveandare oltre i diritti degli altri singoli e di quelli della collettività;La pubblica amministrazione, il governo di una Nazione, ha ilcompito di tutelare e soddisfare le esigenze dei propri cittadini, apartire dalle esigenze più naturali e primarie e procedendo così inavanti. fin dove è possibile soddisfarle. L'impegno della comunitànei confronti della singola persona si ferma nel momento in cui latutela delle esigenze della singola persona o il contributo fornito adessa può determinare danno ad altri soggetti meno esigenti o siain contrasto al procedere per il soddisfacimento degli stessi. Analisi dei problemiOgni società democratica determina i propri problemi e l'intensitàdegli stessi confrontandoli con la graduatoria sopracitata ovveromeno sono soddisfatte le esigenze di grado primario e più il delproblema è grave .

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Le necessità indicate valgono per ogni società umana, cheovviamente risulterebbero diverse in caso di società animale, a cuiper altro sempre all'uomo è dato di provvedere e tutelare e talvoltaregolarizzare per evitarle danni a sé stessa che poi si riflettonoinevitabilmente sull'uomo. Intercettazione del problema “mancanza di alimenti”Sulla base di quanto indicato sopra e rimanendo nella concretezzadelle cose per le società indicate appunto come occidentali, saltaabbastanza evidente che già alla verifica della situazione ottimale,di primo grado (cioè il diritto agli alimenti) sussistono troppesituazioni riconosciute come situazioni di indigenza il cui numeroeccessivo ne determina un vero e proprio problema da affrontare ela cui soluzione andrà verificata. Poi si potrà vagliare la situazionerelativa alle esigenze in posizione di graduatoria inferiore .

La necessità di una sistematicità nel continuare il processo diverifica A taluni questo modo di procedere potrà risultare noioso perandare a fare una operazione di riassetto sociale, ma sono certo checoloro che pretendono di ottenere un risultato risolutivo importantesenza passare da una forma di verifica scientifica del propriointendere e del proprio operato, probabilmente hanno già deciso dinon voler realmente affrontare il problema .

Così, sulla stessa sintonia di superficiale valutazione, capitaquindi che ad una verifica della qualità della vita di una Nazioneemergano dati che inorgogliscono qualcuno e instradino laprogettualità e la programmazione dei governanti su binari ad unicadirezione tralasciando di affrontare talune problematiche,etichettandole per fatalmente irrisolvibili, e su cui non val la penaperder tempo.Se per esempio i dati statistici di un Paese dicono che 8 famiglie su10 hanno una alta qualità di vita e solo 2 famiglie vivono nellamiseria, non si deve esaltare quel Paese come perfetto, ma dire

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no ..così non va bene, è sbagliato che due famiglie vivano inmiseria .I governanti dovrebbero quindi industriarsi per eliminare lamiseria di quel 20% di famiglie, anche se nella peggiore delleipotesi di risultato di intervento le condizioni di qualità di vitadell'altro 80% dovesse ridursi da eccezionale a buono.La miseria di alcuni, non voluta come scelta di vita, rappresenta lasconfitta di tutti. La miseria innesca automaticamente attività che portano unmalessere generale diffuso, mi riferisco alla facilità con cui lamiseria va sottobraccio al delinquere, in tutte le sue forme, semprepiù cruente, sempre più organizzate .Quale è il giusto Stato ???Innanzitutto un giusto Stato ovvero un buon governo è quello chepercorre contemporaneamente due percorsi di crescita di qualitàovvero quello che percorre avendo una meta a lunga scadenza mache porta a buona qualità di vita generale, ovvero giustizia sociale. L'altro è quello di non perder alcuna occasione, possibilità dicrescita, stare al passo con un sistema generale che porta beneficiimmediati.La seconda strada però non può tagliare la prima che resta inassoluto quella principale, quella che garantisce comunque diraggiungere l'obbiettivo primario .Parlando dell'Italia, così come per tanti altri Paesi, si potrebbe direche la strada secondaria ha invaso la strada principale, per cui lostar dietro ad una competizione di interessi comunque di tipo quasitutti personali, legittimi, ma pur sempre personali, ha creato unanebbia in cui tutto si è confuso, in cui apparentemente gli interessidi qualcuno in particolare sono stati assunti come problemi di tuttifino a non far più comprendere quale fosse il bandolo della matassaper legare il filo di Arianna che avrebbe ricondotto tutti fuori daquesto labirinto che chiamiamo crisi.Quindi uno Stato giusto è quello che si preoccupa prima di tutto dinon avere disoccupazione, di avere per i suoi cittadini dellepensioni sufficienti per un minimo di vita decorosa. Tutto deve

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girare intorno a questa necessità primaria; alla dignità per tutti. L'entità della dimensione della miseria che si riscontra in unasocietà è lo specchio del proprio sistema di economia, della sceltadelle proprie produzioni, il sistema di creare e produrre di venderee scambiare le proprie risorse. Le scelte che portano a società diverseIn conseguenza di tali scelte di riflesso si avrà nella popolazionequalità di vita genericamente omogenea , oppure differenziata.Ad una economia di mercato molto liberista, con poca moralità nelsistema di produzione corrisponderà una società dove convivonopersone ricchissime e poverissime, cioè l'esistenza di unasituazione inaccettabile in una società moderna e dove spesso laricchezza di pochi deriva ed inizia dai sacrifici di molti altri .Ad una economia molto chiusa, poco esplorativa, invececorrisponde una qualità di vita in genere di livello basso dovel'oculatezza dei consumi nella famiglia è la regola per ilsostentamento dell'individuo e dove la ricchezza di poche personenon incide sulla comunità.

Nel mezzo ci sono poche società ad economia liberale ma piùattente e moralizzate dove le situazioni di ricchezza, così comequelle di miseria, non sono frequentissime . ( Paesi Scandinavi, Belgio, Olanda, Gran Bretagna )Tutte le economie nazionali comunque risentono degli effetti dellescelte delle altre, ma la forza di tale effetto e del suo controllodipende dalle proprie scelte economiche sociali ed organizzative.

Gli effetti di una imprenditoria dagli istinti naturali

Trasferimento di produzione e ricchezzaE' nella natura umana la ricerca del benessere, del maggior profittod'impresa e per l'imprenditore quindi la necessità di spostare laproduzione in luoghi e Nazioni dove la spesa di produzione è

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minore, affinché dei ricavi rimanga più utile e pare che fino adoggi ciò abbia dato ragione e benefici individuali ai primi che sisono mossi in tal senso.Ovviamente il trasferire occasione di lavoro da un luogo iniziale adaltro determina anche un trasferimento di ricchezza redditualedegli operai di base ed una esportazione di competenzaimprenditoriale e capacità produttive .Evidentemente le opportunità offerte dal mercato globale mondiale,ovvero con la possibilità di produrre ovunque, moltissimi prodotti ,con la qualità che si desidera, si è aperto un campo di battaglia diconcorrenza senza confini, purtroppo dove il più delle aziendecadono, e chi resta in piedi vi rimane con le stampelle, e pieno diferite, e senza contare quel che devono pagare i lavoratori di base,in termini di busta paga, affinché gli imprenditori possanocombattere la loro battaglia, che la si perda o la si vinca.Cosa deve fare lo Stato a fronte di questo andamento diconfusione?Intanto cominciamo a dire cosa non dovrebbe fare uno Stato e glieconomisti per motivi elettorali o perché non sanno che dire, nondovrebbero incitare tanto meno sostenere una produzione senzamercato.La produzione non può essere illimitata perché i consumatori sonolimitati, ed ammesso che se anche il portafoglio lo permettesse,nessuno mai si potrà permettere di guardare 5 televisoricontemporaneamente, mangiare abbondantemente 10 volte algiorno, viaggiare contemporaneamente su 5 automobili e così via.E non dimentichiamo poi le produzioni altamente tecnologiche chese rimangono in magazzino solo qualche mese diventano subitoobsolete e non potranno avere più mercato ordinario.Stiamo parlando di un contesto di problemi tra Stato ed economiaprivata nazionale ed è bene che cessi l'impegno dello Stato stessoquale sostenitore finanziario di imprese private, espletato permotivi elettorali, e ancor di più, interessante per il sistema dellacorruzione data la gran quantità di danaro pubblico messo adisposizione .

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La politica tra la irrazionalità, ingiustizia e corruzione da essaespressa continuamente ha contribuito fortemente ad “educare”troppi imprenditori a prendere senza nulla mettere.A questo punto però la realtà di sofferenza generale è talmenteevidente che non potrà essere evitato un periodo di fermarazionalizzazione dei comportamenti rivolti al benessere generale .Quindi si dovrà ritornare forzatamente a ruoli ed operazionieconomiche naturali.L'imprenditoria tutta e tutta insieme dovrà fare il suo cammino conle proprie gambe e lo Stato si dovrà defilare dal finanziamento diattività imprenditoriali e lasciare che di ciò se ne occupino leBanche, cioè il soggetto imprenditore autorizzato e deputato a taleruolo sociale.

Solo un inciso in questo argomento, al fine di mettere in evidenza equindi evitare in futuro che la finanza giochi un ruolo negativonell'economia.Le banche , per la maggior parte operano in regime di contrastodi interessi ovvero da un lato raccolgono danaro dai cittadini edalle imprese e dall'altro, con lo stesso danaro speculanoacquisendo contratti di materie prime che passano di mano inmano tra una Banca e l'altra portando i costi delle stesse materiealle stelle. Tali maggior costi ricadono poi sulle stesse imprese ogli stessi cittadini costretti, per necessità oggettive, ad acquistare epagare a prezzi estremamente gonfiati per effetto di tutti questipassaggi di mani tra Banche in cui ad ogni passaggioevidentemente deve corrispondere un guadagno, un utile.Solo per dare una idea finita a cosa mi riferisco, prendete inconsiderazione quello che avviene con azioni e contratti derivatiovvero prodotti finanziari nella razionalità praticamenteinvendibili e che invece sono continuamente scaricati sul piccoloinvestitore, reo solo di eccessiva fiducia nei loro confronti, al solofine di ricavarne sostanziose intermediazioni. Vedi caso Parmalat,Cirio e etc etc .

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Quindi se la finanza non ha moralità, per servire la società comedovrebbe, bisogna obbligarla a stare in un binario in cui ciòavvenga in maniera forzatamente naturale.

Ritorniamo alla necessità di chiarezza e razionalità operativa delloStato ovvero alla seguente ipotesi di proposta

“Affermazione della necessità che lo Stato si organizzi perl'autosufficienza della produzione e per il finanziamento direttodell'occupazione”

Questa necessità di operare si determina per raggiungere untraguardo minimo per uno Stato, ovvero l'autosufficienza, cioè laprerogativa essenziale per una comunità di essere sereni, nonricattabili, in un contesto generale di competizione di mercatoglobale dove le strategie messe in campo da governi emultinazionali talvolta non agiscono tanto per il sottile ovvero dovele economie di Stato possono saltare in un battibaleno.La scelta primaria di uno Stato per la salvaguardia della propriaeconomia è che la produzione deve essere più variegata possibile,per coprire ogni tipo di esigenza, affinché si determini una propriaautonomia che la preservi da pericolosi monopoli.In relazione a tale scelta di carattere generale e pur rimanendo inun contesto collaborativo e di rapporti internazionali è opportuno:-non accettare che alcuni settori di produzioni siano limitatedall'esterno per favorire la produzione in altri Stati. -Non favorire investimenti e occupazione per uno Statobruciando investimenti ed occupazione dall'altro.- Tener sempre presente che gli interventi che stravolgono lanaturalezza del mercato sono comunque e sempre portatori diingiustizie sociali e favoriscono speculazioni di varia natura edabusi e monopoli che in un vero libero mercato non potrebberocrearsi.-Disporre affinché l'imprenditoria, essendo un'attività tipicamentedi rischio, sia esercitata esclusivamente con capitali privati, sia che

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essa sia esercitata nei propri confini o all'estero, questo ovviamentenon preclude allo Stato la possibilità di promuovere e parteciparedirettamente ad attività imprenditoriali che abbiano riflesso direttosulle esigenze primarie dello Stato stesso.-Che ogni Stato si doti di un programma operativo ed una strutturastabile affinché sia in grado di assicurare l'assorbimento di tutta laforza lavorativa inattiva, disoccupata, non assorbita dalla liberaimprenditoria ….............e questa è in realtà il succo e sunto dellaproposta che si va a fare con la presente relazione di progetto

Prima di delineare meglio la proposta di occupazione per tutti,sfatiamo l'inutile ricorrente speranza, complice dell'immobilismosul problema.... Quale speranza ?Questa ….”Aspettiamo il ciclo positivo del mercato, così la crisi siallontanerà e l'occupazione ritornerà a buoni livelli. “Si sente spesso parlare di cicli positivi e negativi in economiacome in un mare perennemente in preda di un movimento ondosoed a molti, quasi tutti, viene da pensare che la crisi passerà e chetutto automaticamente, perpetuamente, ritornerà come prima,basterà avere un po' di pazienza. Tanti pensano anche che Diocomunque ci metterà le mani e farà da solo quel che serve per staretutti bene. Per come la penso io, che sono certo, certissimodell'esistenza di Dio, per quel che ne so, Dio non ha mai dato nullache non fosse stato chiesto con tanta forza e che noncorrispondesse anche al massimo impegno del richiedente adaffrontare quel problema , ”Aiutati che Dio ti aiuta” per dire quello che vuoi, lo devi volerefortemente, e se lo vuoi veramente devi impegnarti al massimo,con tutta la forza fisica, con tutta la forza dell'intelletto possibileper progettare il meglio che puoi, affinché Dio comprenda che lovuoi veramente, e così ti aiuta .Ma come è possibile che Dio intervenga a far fronte“gratuitamente” ad un disastro economico nazionale tutto frutto dicorruzione, sperperi, ingiustizia perpetrato dai rappresentanti stessi

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del popolo? La crisi non avrebbe avuto un effetto così devastante se la Nazionefosse stata governata in altra maniera, se le risorse pubbliche nonfossero state dilapidate, sperperate senza sosta.

Per quel che riguarda invece i cicli positivi e negatividell'economia come di un andamento naturale, è bene che sicomprenda che di naturale in realtà c'è il percorso dell'umanitàverso un livellamento della ricchezza, che se compreso pienamentee affrontato nella maniera idonea non rappresenterà mai povertàma solo minor ricchezza. Quindi la previsione è quella di un livellamento mondialedell'attività economica così che tutti gli Stati produrranno più omeno tutto quel che gli serve e una forte competizioneinternazionale rimarrà solo su prodotti e servizi speciali e dialtissima qualità dove le esclusive di brevetti o capacità riservate,giocano ruoli di importanza assoluta.Tutto il processo di livellamento della produzione è rallentato solodalla natura instabile e spesso poco saggia degli uomini, allorchéscelgono di azzerare sforzi multi decennali investiti in democraziae sana economia a favore di guerre civili per soddisfare leesigenze di pochi. Quanto esposto sarà bene che venga preso in considerazione. Tuttoe ovunque può essere prodotto, tutti hanno la capacità e laconoscenza per produrre, e non si intravede il motivo per cui unoStato minimamente organizzato non si organizzi a produrre inproprio quel che gli serve. Questo processo in realtà sono almeno trent'anni che è iniziato, ealtrettanto tempo che le economie occidentali registrano via viasempre maggior perdita di quote di mercato estero.Non intervenire quindi con un vero progetto per modificare ilsistema economico sociale interno corrisponde all'aver deciso unrapido suicidio dell'intera Nazione.

Stabilito in generale che dall'analisi relativa ad una crisi

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economica comunque evidente, emergano motivi critici stabili eradicati, si dovrà intervenire necessariamente con un interventoprogettuale mirato specificatamente a rimuovere tali problemi.

Verifica del sistema sociale generale dell'ITALIA

Ritornando al sistema di verifica della situazione economicasociale, abbiamo già accertato che un problema lo abbiamo trovatogià evidentissimo in posizione massima sulla scala delle necessitàindividuali, ovvero che oltre il 14% della popolazione italiana èindigente ed il dato è in crescita.

Motivazioni dell'insufficienza di alimenti ovvero delle situazioni di indigenzaDato per certo che l'indigenza è un problema stabile vediamo dadove nasce :-A) I soggetti in età di produzione, di lavoro, che risultano senzalavoro e senza cassa integrazione sono il 11% della popolazioneattiva italiana.

-B) Nell'anno 2011 l'11,1% delle famiglie risulta relativamentepovero (per un totale di oltre 8 milioni persone) ed il 5,2% dellefamiglie lo è in termini assoluti (cioè quasi 3.5 milioni di persone)

Ad incidere sul problema di questa fascia B di persone è il potere diacquisto dello stipendio, salario, pensione, che non risultanoadeguati rispetto al costo reale della vita.In questa sede non si ritiene opportuno scendere nei singoli dettaglidel perché di un costo vita inadeguato, ma uno Stato democraticonon si può definire tale se non dispone di uno strumento digaranzia del potere di acquisto della propria moneta a garanziaproprio degli stipendi e pensioni. Lasciare campo libero assoluto alliberismo vuol dire totale assenza di mentalità democratica esuperficialità assoluta, mancanza di sapienza, indegnità al governo

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di una Nazione e motivo anche questo del disastro economicosociale del nostro Paese.Questi difetti della classe politica tutta sono evidenti da sempre, sindalla formazione della Repubblica ed è necessario che sianoaffrontati. La superficialità della classe politica consente, come loha dimostrato l'annullarsi in pochi attimi di decenni di lavorosindacale spesi per adeguare le retribuzioni al costo della vita . Vedil'esempio del cambio di moneta lira/ euro. Chi poteva immaginare che una classe politica così inebetita, cosìinsignificante, sempre presa ed impegnata in tutt'altro piuttosto chenei suoi compiti morali ed istituzionali, si disinteressassetotalmente del problema psicologico del cambio e consentisse agliitaliani di “suicidarsi”, di dimezzarsi da soli, senza responsabilità dialtri, in due anni, il potere di acquisto degli stipendi, raddoppiandociascuno il prezzo del proprio prodotto da vendere seguendo lalogica a catena di ….“e che io sono più fesso degli altri”. Ciò è iniziato a partire dalla tazzina del caffè, dal genere di primanecessità, per fregare letteralmente l'ultra anziano spaesato inquesto cambio, per arrivare velocemente fino al raddoppio delprezzo delle abitazioni.

Un inciso; per quanto complicato sia, al fine di abbassare il costo della vitadei generi primari, sono dell'opinione che da parte dello Statocorra l'obbligo di un tentativo di patto sociale sui prezzi e sulladisponibilità ad accedere agli acquisti, per un periodo prestabilito,sottoscritto con un sufficiente numero minimo di aderenticommercianti, artigiani, professionisti in quanto tali ed in quantonormali cittadini insieme ad altri cittadini, considerando che altreattività sul rapporto moneta /costo della vita non possono esserefatti essendo la moneta stessa comune ad altre Nazioni eovviamente non stampabile a piacimento.Il diretto controllo dello Stato poi sui prezzi dell'energia, leassicurazioni obbligatorie etc, costi dei medicinali, consentirebbeuna ulteriore possibilità di riuscita del tentativo.

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Valutazione della possibilità di aumentare le pensioni basse ed il numero dei posti di lavoro nell'attuale contesto organizzativo sociale ed economico.

Il fenomeno delle basse pensioni si motiva semplicemente dalfatto che lo Stato, l'INPS, a vari motivi non può aumentarle fino alpunto di ridare dignità a tantissimi pensionati. Evidentementequesto non è un fatto di volontà ma esclusivamente diimpossibilità determinatasi nei conti dello Stato. Per altro la situazione attuale propende verso una maggioredifficoltà dell'Ente INPS a soddisfare per intero le pensioni future.Il prolungamento dell'età pensionabile, stabilità dal governoitaliano, è l'evidente segno di tale situazione . Dunque le pensionisono un grande problema di oggi con scenari catastrofici previstiper il futuro.Sul fronte del calo occupazionale, in generale, c'è da tener presenteche tale discesa è iniziata da decenni. Mentre in ambito pubblico ilfenomeno ne ha risentito meno per l'ampia attività del voto discambio praticato dai partiti al potere fino ad un decennio fa, leimprese private dal canto loro tendono sempre di più a chiudere leattività e quelle che resistono risparmiano sulle spese e quindirisparmiano anche sui lavoratori dipendenti che pur lavorando nonhanno adeguato stipendio rispetto al costo della vita.L'altro dato di cui si è già fatta menzione è che la crescita culturalee scientifica media internazionale corrispondente ad un aumentodel numero di imprenditori dei Paesi in via di sviluppo, che sitraduce per tali Stati in nuova occupazione, e al contrario perl'Italia, come per gli altri Paesi industrializzati, una perdita occupa-zionale. L'economia mondiale si è incamminata da tempo ad unlivellamento che vede sempre meno Paesi principalmente produtto-ri da una parte e sempre meno Paesi principalmente consumatori

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dall'altra. Con il tempo non ci saranno più quindi un numerosignificativo di nuove imprese occidentali, italiane, a produzioneordinaria che potranno imporsi all'estero.L'andamento previsionale appena indicato non può variare masolo rallentare per effetto di mancanza di armonia politica internadei Paesi in crescita economica.Tanto per esprimersi con estrema chiarezza, la logica che dovràguidare la politica economica dei Paesi occidentali è quella del “meglio aver paura che buscarne”, ovvero, detta brutalmente, èmeglio che i Paesi occidentali si scordino di produrre i generi diprima necessità, auto, televisori, elettrodomestici, computer etc......sperando che questa produzione comunque sarà assorbita all'esteroperché così non sarà .I paesi “ex arretrati”, quelli che primacompravano tutto, ora producono per proprio conto per il loromercato interno, e fanno concorrenza nel mercato globale,concorrenza difficile da battere non solo per i costi di produzionema anche per una filiera dell'intermediazione commerciale talvoltatroppo lunga per aziende dei Paesi “occidentali” .

Gli input dei governi, della politica, all'aumento della produzione diprodotti ordinari destinata a mercati che non esistono più èassolutamente fuori luogo, demenziale, e determina ancora piùdanno alle economie degli Stati per sprechi di finanziamenti buttatial vento, ed a favore di imprenditori che approfittano delleirrazionalità pubblica senza creare alcuna occupazione.

Evidentemente quanto detto ha riferimenti generali ed ovviamentenon vale per le aziende che detengono altissima tecnologiagarantita da brevetti o dalla riservatezza della loro produzione a cuiil mercato non potrà altro che “sorridere”.

Le conclusioni di questa analisi sono che a livello mondiale, ingenerale, inevitabilmente e come già detto si andrà verso unlivellamento interno tra produzione e consumo, e questo spingeràsempre di più ciascun Paese a favorire i consumi dei prodotti delle

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proprie industrie e aziende al fine di stabilizzare quanto piùpossibile il rapporto tra occupazione, produzione e ricchezzainterna.

E' evidente peraltro che la ricchezza che si sposta da un Paeseall'altro, quando non si compensa con quella in entrata creeràricchezza a favore del Paese i cui cittadini o imprese hanno operatoin Paesi diversi dai loro portando via moneta che spenderannonel proprio Paese aumentando così la ricchezza generale nellostesso Paese. Mentre si determinerà perdita di attivitàeconomiche, povertà, nei Paesi che hanno utilizzato i loro servizi.Ci dovrà essere anche un ripensamento ed una qualificazione alleoccupazioni più semplici che ad oggi rimangono a disposizionequasi esclusivamente di soggetti provenienti da altri Paesi. Si fa esplicito riferimento all'assistenza domiciliare fissa aglianziani non autonomi che determina da solo una perdita di uncorrispondente probabile numero di 500.000 posti di lavoro adorario regolare e di una ricchezza nazionale di circa 7 miliardi dieuro all'anno e al settore della mano d'opera in agricoltura chepotrebbe risultare una normalissima risorsa occupazionale se toltadalle grinfie di soggetti acquirenti monopolizzatori dei prodottiche non lasciano ai produttori spazi minimi di utile per pagarenormalmente gli operai e costringerli quindi ad utilizzare manod'opera straniera al “nero” e con gli ulteriori problemi che crea talesingolo fenomeno di sfruttamento. E' evidente che in una società moderna nei rapporti commerciali edi servizi globali è normale che esca ed entri ricchezza in relazionealle nazionalità con cui ci si rapporta, ma quando il fenomenodiventa eccessivo è necessario adottare delle formule per cui questirapporti rimangano in un ambito di equilibrio economico.

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Verifica delle tesi che danno vita al progetto proposto.

Socialmente un buon progetto si distingue da un cattivo progetto,oltre per la qualità progettuale ancor di più dai motivi e dallaqualità dei dati di riferimenti a cui deve dare risposta. Nel nostrocaso il motivo di una nuova proposta di sistema economiconazionale italiano è motivata dalla necessità di un sistemaalternativo a quello attualmente esistente il cui riferimento di base,meglio integrazione ad un sistema economico attuale che si rifà aduna previsione di andamento che appare oggi “saltato”. Ciò chesi propone è una organizzazione economico sociale dello Stato chefaccia riferimento all'attuale tendenza dell'economia mondiale,quindi della produzione e del benessere in generale a livellarsisull'intero pianeta Terra ovvero al fatto che la crescita economicanon è più ad appannaggio dei Paesi occidentali ma dei Paesi invia di sviluppo.

Per dare dimostrazione della veridicità di tale tesi dovremmoavere disponibilità di una speciale classifica da cui dovrebberisultare che molti Paesi indicati qualche decennio fa come paesisottosviluppati, oggi, differenziandosi da altri Paesi in identichecondizioni di disagio, essendosi impegnati, dotandosi di industrie,di imprenditoria, la qualità di vita generale dei loro cittadini èmigliorata sensibilmente.Per la verifica e conferma di tale tesi si potrà utilizzare edincrociare, i più recenti dati relativi al Tasso di crescita del PILed al Tasso di accrescimento della produzione industriale ,disponibili comunque in Internet al sito www.indexmundi.com ,che appunto confermano l'ovvietà della tesi, che purtroppo sfuggea troppi, e su cui si basa la presente proposta progettuale ovverodi un assetto economico sociale di risposta in adeguamento allatendenza internazionale di equilibratura della ricchezza, delbenessere e delle produzioni .

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Ritornando al problema dell'indigenza e l'INPSQuindi ritornando al punto, cioè sul come rimediare alla situazionedi povertà determinata da pensioni basse e disoccupazione, ènecessario registrare purtroppo una prima verità, cioè che i dueproblemi sono strettamente correlati e possono rappresentarsicome” il cane che si morde la coda” ovvero le pensioni non sonoaumentabili a motivo che l'Ente INPS non ha sufficienti entrateprovenienti dai contributi versati dai lavoratori attualmenteoccupati in quanto vi è carenza occupazionale . A questo deve anche aggiungersi l'aumento del numero dellepensioni che l'INPS si trova a sostenere in relazione all'aumentomedio della vita dei pensionati. E' evidente quindi che se la logica del sistema pensionistico oggiprevede la necessità di un aumento di occupazione e questa concertezza non aumenterà più, è evidente che il sistema disostentamento delle persone in pensione deve esserenecessariamente ripensato ed anche questo adeguato alle realtàdella situazione.

Punti fondamentali di riflessione per la preparazione al riassetto della struttura economica sociale ed alla relativa nuova legislazione. La relazione tra introito di danaro da lavoro e soddisfacimento dellenecessità.

Il progetto che stiamo predisponendo dovrà quindi inciderepositivamente sugli elementi di qualità che abbiamo primaelencato, in quanto necessità di base. La pensione, così come illavoro, nella sua motivazione più naturale e più primitiva eminimalista, altro non è che strumento per accedere e rifornirsi diquei beni primari di cui vi è necessità per vivere. Visto da un'ottica diversa da come siamo abituati, seppur puòlasciare per un attimo perplessi, in realtà il problema tecnico di

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base che dovremo affrontare, non è quello di dare un posto dilavoro ma è quello di far in modo che innanzitutto una persona, unafamiglia, abbia di che mangiare prima, curarsi, vestirsi ecc ecc.secondo la nostra scaletta creata prima. E' inutile pertanto che si dia un' occupazione ad una persona sequesta prestazione non viene retribuita con un salariosufficientemente congruo per poter dotarsi a sufficienza di tuttociò che serve per vivere cioè cibo, vestiti etc .

L'impresa ed il motivo della sua esistenza In termini di valutazione di una impresa, si può dire che lastessa ha motivo di esistere se determina risposte affermative aiseguenti punti essenziali:- se è in grado di vendere ciò che produce;-se riesce a determinare un utile tra spese ed entrate, ovvero sel'utile è ritenuto sufficiente a motivare l'impegno e l'investimentoalmeno di un imprenditore che non ha grosse pretese di percentualedi utile, ma in ogni caso superiore alla somma dell'interesse chene deriverebbe dal semplice deposito bancario più una busta pagaper attività di dipendente.Se tali requisiti sommari sono assolti, grossolanamente si può direche l'impresa ha motivo di esistere ed è anche in grado di attingerea finanziamenti.

Il Sistema Bancario, il suo ruolo sociale ed suo ruoloimprenditoriale Il sistema bancario, come tutte le attività ritenute di importanzaprimaria per l'economia, gode di benefici concessi dallo Stato nelleoperazioni di approvvigionamento di danaro e fornendo garanziaalla propria clientela nel semplice rapporto di deposito del denaro,che per le stesse Banche, nell'insieme,vuol dire avere disponibilitàdi danaro gratuito . Tale beneficio concessogli dallo Stato dovrebbe determinare incambio un impegno sociale per la salvaguardia ed il contributo asostegno dell'economia che si traduce anche nella selezione

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dell'imprenditoria sana moralmente e idonea ad affermare i proprifini qualitativi nell'economia nazionale.Le innovazioni proposte in ambito bancario sono quindi di duetipi:La prima tende ad integrare le banche, in una politica di economianazionale ovvero una percentuale dei loro utili di impresa, chepotrebbe essere tra il 30-50% dovrebbe essere investitoobbligatoriamente nelle imprese, nelle aziende, più in generalenelle aree in cui deriva il loro utile in quanto Banche, ovviamentecon tutti gli strumenti di tutela necessari per le stesse come per unlibero imprenditore. Ciò consentirebbe oltre ad aver una maggior percezione del proprioruolo in ambito dell'economia nazionale, limiterebbe la ricerca difacili profitti, talvolta realizzati a scapito proprio degli stessi diretticlienti, di coloro che gli affidano con fiducia il proprio denaro.Tale obbligo di investire parte degli utili sullo stesso territorio incui si creano gli utili stessi, dovrebbe riguardare anche le imprese,di qualsiasi tipo, affinché non ci sia depauperazione economico-finanziaria di un territorio a favore di altri.

L'altro punto della questione è l'evitare il conflitto di interessi traraccolta di danaro e piazzamento di azioni, obbligazioni proprieemesse dalla stessa banca o SIM ( società di investimentomobiliare) che sia.La struttura di garanzia, CONSOB, che autorizza l'emissione diazioni ed obbligazioni delle società dovrebbe garantire, confidejussioni a carico delle società emittenti, almeno un valoreminimo per le azioni in relazione al tempo, a partire dalla data diemissione.

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Motivazioni del progetto guardando alle esperienze economico sociali passate ed in atto.

Apprestandoci a dare una soluzione al problema crisioccupazionale, evidentemente siamo chiamati a motivare anche sulperché di un nuovo progetto di economia sociale senza percorrerestrade già percorse ovvero valutare se siano ancora riproponibiliconsiderata l'esperienza che abbiamo a tal riguardo ed ai risultatiche queste esperienze hanno determinato. Liquideremo l'argomento velocemente anticipando che leesperienze economico sociali che già conosciamo, dal momentodella loro adozione e fino alla previsione di massima resa intermini socio economici hanno assolto al proprio compito, macontestualmente, all'apice della resa produttiva, invece distabilizzarsi e consolidarsi, sono iniziati ad emergere i risultati didegenerazione di tali sistemi. Aggiungiamo quindi che oltre all'impossibilità di unariproposizione degli stessi sistemi in generale, così come sono, vi èla impossibilità a rigenerarli proprio nelle Nazioni dove sonostati adottati, oggi in difficoltà, in quanto la cultura che ne èderivata da tali adozioni, ha condizionato in senso degenerativol'economia e la qualità dell'imprenditoria travisando la stessa suidoveri verso lo Stato nazionale .Ma accenniamo per chiarezza al significato ed all'effetto diciascuno dei sistemi conosciutiQuindi abbiamo il sistema di una economia di tipo comunista,ovvero l'inesistenza della proprietà privata e la totaleprogrammazione da parte dello Stato sia della produzione che deiconsumi e della cultura. Tale sistema ha svolto egregiamente ilproprio ruolo economico per l'organizzazione e la sopravvivenzadi Nazioni con vasto territorio, traghettando il passaggio di intereNazioni contadine alle soglie, senza entrarvi, di una società che sievolveva nelle esigenze individuali.Probabilmente avrebbe potuto modificarsi ed evolvere in

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organizzazione democratica per adeguarsi appunto ad una societàche cambiava, ma quel che in un primo tempo si è reso necessarioper il mantenimento di un necessario ordine, si è meramentestabilizzato in un apparato di governo che si è compiaciutosostanzialmente del proprio potere e della propria forza militare edi mostrarlo agli altri Stati, negandosi all'impegno di soddisfare letante necessità individuali della popolazione. Oggi quella filosofia economica, che nega anche i pensieri piùintimi della gente è sinonimo di dittatura e povertà e la sua attualeapplicazione è in paesi come Cuba, Laos, Vietnam, Corea delNord . La Cina è capitolo a parte, diversamente, pur adottando inpieno la filosofia del comunismo, si è evoluta di fatto in un Paese aconcezione capitalista, espansionista, che del comunismo detienesolo il sistema di potere centrale ovvero una forma distabilizzazione del potere massimo finalizzato economicamenteall'organizzazione e detenzione del potere economico mondiale.Il fatto che i cinesi aprano negozi ovunque, acquisiscano azioni edobbligazioni di società occidentali, ottenendo quindi ricchezzadagli altri Stati per trasferirla esclusivamente in Cina, ne è la provatangibile. Quindi la Cina è da considerarsi Stato di economia capitalista ed èdiretta da un apparato intellettualmente organizzato comemultinazionale monopolista. Forse è lo Stato comunista di piùconcezione capitalista degli stessi Stati nominalmente riconosciutia sistema capitalista, in quanto anche nell'operazione di traslazionedal comunismo al capitalismo lo ha fatto con le intenzioni dievitare casualità di ogni tipo. Il sistema cinese però seppur apparentemente forte, inizia ascricchiolare nel contrasto con la necessità tutta umana dei propricittadini di auto decisionismo ovvero mal sopportare il potereimposto . L'eccessiva imposizione della struttura di comando cinese, undifetto tutto umano, e quanto può essere difficile trovarel'equilibrio tra necessità sociali e arroganza del potere sollecitato dainteressi privati , lo si può vedere sin d'ora nell'eclatante operazione

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immobiliare di tipo residenziale effettuata in quel Paese, ovvero lacostruzione di sana pianta, da immense aree agricole, di tantegrandissime città intere, progettate ciascuna per milioni di abitanti,realizzate già da diversi anni e totalmente vuote ed evidentementesoggette a rapidissimo degrado. Questo è un tipico esempio di come sia subentrato il liberismosenza freni inibitori, allorché spalleggiato da un potere centraleincontrastato, provocando effetti dannosi. In questo caso inbrevissimo tempo si è bruciato terreno agricolo, la libertà dellagente di essere quel che è, ovvero laboriosi contadini obbligandoliad altra attività. Ecco come si bruciano miliardi di denaro pubblicoe degli investitori e senza entrare nel particolare degli effetti di unaimmensa bolla immobiliare che inevitabilmente si affaccerà trapoco a partire dalle città vicine a queste città vuote vere“cattedrali nel deserto” . Il fatto che troviamo la Cina comunque tra i Paesi con un tasso diprodotto interno lordo in crescita è motivato dal percorso nelsistema capitalistico iniziato da moltissimo meno tempo rispetto adaltri Paesi “occidentali” ovvero il suo percorso come Paesecomunista era fallito da tempo e sta prendendo ora i frutti di unanuova scelta che dovrà probabilmente auto-consumarsi nel tempocosì come tutti gli altri Paesi che prima di essa hanno percorso lastrada del capitalismo, salvo confidare in una forte presenzaprogrammatica dell'economia da parte dello Stato centrale.

Riguardo l'altro sistema economico , il capitalismo sinonimo diliberismo, essendo una formula solo apparentemente più facileda comprendere, in realtà è più complessa, in quanto più delicata, laintrodurrei in questa analisi spicciola e veloce con un paragone:immaginare tale sistema economico come una grande piantagioneche dà ottimi frutti ma particolarmente delicata e da seccarsifacilmente in brevissimo tempo. Al centro della piantagione c'èl'albero madre, imponente (il sistema capitalismo ,il liberismo) chenon si alimenta dal terreno ma attraverso le foglie, di una ariaspeciale, necessariamente sana nel suo insieme ( giustizia sociale ).

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La pianta Madre non da frutti direttamente ma genera piantinefiglie (imprese) e queste sì che possono dare frutto buono serespirano in aria pulita (in ambiente di giustizia) e se hanno spazioindispensabile tra l'una e l'altra (i mercati naturali zonali e dinicchia). Queste piante figlie (imprese ) sono però tendenzialmente infestantie saturano facilmente l'ambiente in cui vivono e non permettono anessun altra pianta di vivere in quell'ambiente. Le piante figlie quindi se non sono diradate dal contadino(organizzazione e delimitazione del campo e dei mercati ) nellamaniera giusta finiscono per soffocarsi l'una con l'altra, in questasituazione di battaglia al soffocamento l'una contro l'altraproducono aria fetida ( l'ingiustizia) che soffoca anche le stesse esoprattutto la pianta madre che muore insieme alle sue piantine.Ciò è inevitabile a meno che non intervenga il contadino (lasapienza umana) che dirada le piantine infestanti e metta altri tipidi piante robuste già cresciute (il nuovo progetto di patto sociale),con le radici ben profonde, che si alimentano in altra maniera, chenon possono essere sopraffatte e che delimitino uno spazio definitoper le altre piante infestanti.

Il sistema del capitalismo o liberismo, è quello, economicamenteparlando, della libera imprenditoria, del libero mercato, della liberascelta dell'individuo di ciò che vuole produrre, beni o servizi, come,dove, quando produrre e vendere e soprattutto rischiando delproprio per tutte queste scelte. Il tutto ovviamente riferendosi al diritto di proprietà senzalimitazioni a favore del cittadino o dell'impresa. In realtà talesistema non lo si trova mai in forma pura ed esclusiva ma soggettoa delle limitazioni per esigenze sociali.E' evidente che rappresenta il sistema di economia più antico eancora più moderno in quanto aderisce meglio alla necessitàindividuale di esprimersi culturalmente ed assolvere le moltepliciambizioni istintive che caratterizzano l'uomo fin dall'età dellapietra.

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E' un sistema che facilita lo scambio culturale, ed ipoteticamentepermette all'intera popolazione attiva la totale libertà di scelta diattività professionale e in tale libertà ne conseguono effetti dirisultati in cui ci sta tutto, dal ricchissimo imprenditore fino a coluiche non ha niente da mangiare, tanto meno da vestire . Via via con gli anni i governi nazionali con questa economia sisono sempre di più predisposti per tentare di garantire lasopravvivenza per coloro che rimanevano emarginati da questostesso sistema.Quello del liberismo è un sistema che pur aiutando lavelocizzazione del processo di innalzamento della qualità della vitaha il suo limite proprio dove ha la sua forza. La volontà dell'imprenditore e l'insieme degli imprenditori, diesprimersi, di emergere non gli consente di darsi dei limiti, e nellaconfusione della competizione imprenditoriale di non avereprecisamente il polso della necessità di produzione, di quanto èeffettivamente già in atto ovvero, perde di vista l'essenzialità delmotivo della sua riuscita o del suo fallimento imprenditoriale. Il plus della produzione e dei servizi proposti, negli anni sonodiventate esagerate, inducendo il consumatore a disporre di ampiascelta del prodotto, sempre più nuovo ed innovativo, determinandol'inutilizzo, il disinteresse a tantissima produzione ferma neimagazzini o rendendo vane ed inutili tutta una serie di struttureorganizzate collegate a tale prodotto o servizio.L'imprenditore difficilmente si arrende alle “sconfitte” e gioca lacarta dell'affermarsi comunque, a motivo di rimanere presente sulmercato e di rimanerci ottenendo degli utili, quindi impone ilprezzo concorrenziale che con il passare degli anni normalmente hanecessità di essere sempre più concorrenziale. Il secondo passoobbligato e conseguenziale al primo è di dare una stretta a tutte lespese e accetta di avere sempre meno profitto. In questa discesa di utili tutto ciò che riguarda la produzionediventa occasione di risparmio e quindi si propone di acquistare perle proprie necessità da altri imprenditori come lui a prezzi più bassi,e impone ai lavoratori salari più bassi. Immaginate questo vortice

◦311

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di migliaia e miglia di imprese che vi sono dentro continua a girarecome in un imbuto e porta in basso tutti fino a che tuttiraggiungono quella strozzatura di imbuto dove le necessità di tuttisono talmente a stretto contatto che ciascuna è soffocata. Così l'operaio non ha più lavoro, gli imprenditori si sono sepolti avicenda, gli Stati perdono il danaro fornito per finanziamentiinutili ad aziende per mantenere i posti di lavoro delle maestranze.Tutto inutile, il mercato non perdona, la strozzatura dell'imbuto ètotale, il vortice si ferma e l'imbuto si riempe, diventa un lago chesommerge tutti coloro che hanno i piedi appesantiti …..... chi restaa galla ne esce con le ossa rotte insieme a tutto il sistema che lo hasostenuto.Il sistema liberal capitalista tira fuori il meglio ed il peggio di unimprenditore. Una delle carte vincenti di un imprenditore puro, a tutto campo, è lacapacità di “annusare” l'aria e capire in anticipo che il mercato incui sta operando sta per saturarsi e quindi si sposta sia per luogo e/o per tipo di attività. Se non effettua questi cambiamenti pertempo, se non si affretta nella ricerca di un nuovo ambiente, unnuovo mercato, che pur c'è, c'è quasi sempre, allora è il dramma.

Queste semplici regole dell'imprenditore invece le vediamosempre dimenticate e qui è il vero problema, perché nellaimprenditoria si brucia troppa ricchezza, che peraltro non va versoaltri imprenditori, ma si brucia semplicemente spesso in arredi,macchine, immobili che non più utilizzati deperiscono. Si vedonotroppe persone, che non sapendo che farne delle proprieliquidazioni di pensionamento, aprono un negozietto e si mettono afare il mestiere più difficile, il commerciante, con pochissimepossibilità di buona riuscita, dilapidando quella ricchezza tantoimportante per lo Stato se utilizzata da semplice ed attivoconsumatore.

Il liberismo è anche sinonimo di mercato globale dove la regolaè fare profitto, quanto più possibile, regola che corrisponde alle

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aspettative istintive dell'uomo finché non subentra razionalità esapienza. Nel parlare di capitalismo, liberismo, di mercato globale, c'è unpassaggio importante che è stato fatto e che è da tener presente alfine della totale comprensione del fenomeno del liberismo e delprogetto che si propone con questa relazione. Propongo quindi unasbirciatina al modello più antico e durevole nel tempo rispetto aqualsiasi altro sistema di economia ovvero l'economia libera adimensione locale che per millenni ha fatto bene la sua parte diridistribuzione della ricchezza dove si produceva. Un esempio diconsuetudine dei tempi passati . In un paese qualsiasi della nostra provincia,il proprietario dellabottega di alimentari per il suo vestiario si riforniva al negozio diabbigliamento che stava di fronte a lui, sulla stessa strada. A suavolta il proprietario del negozio di abbigliamento per i suoi bisognidi ammodernamento della sua bottega e della casa chiamaval'impresario locale che a sua volta, per i suoi alimenti era clientefisso della bottega di alimentari da cui siamo partiti. Immaginate questo reciproco scambio molto più articolato,ampliato a tutti i cittadini ed a tutti i settori di beni e servizi,professioni, e immaginate ancora tutte queste operazioniricomprese in perimetri di territorio stabili, centri urbani, quartieridi città. Generalizzando si può dire che la comunità di un territorio vivevain equilibrio economico sia in fatto occupazionale che diproduttività e consumi, essendo le persone, le famiglie,reciprocamente l'uno cliente dell'altro e dipendenti di aziendeoperanti nello stesso luogo. In tale situazione di reciproco scambio anche il costo della vita edel lavoro in genere risentiva di una tutela minima, di comunità,affinché tale economia si perpetrasse nel tempo, evitando cioè chedei soggetti della comunità si trovassero in eccessiva difficoltàmettendo in crisi altri soggetti e quindi l'intero sistema.Questo sistema del liberalismo limitato a zona, avendo operato sindalla notte dei tempi, nell'immaginarlo a scansioni di scene di vita

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quotidiana presenta immagini e rappresentazione di vita popolarediversa in contesti in cui emergono sicuramente scenografie dibucolica povertà, corrispondenti ad epoca dell'Impero Romano,poi del Medio Evo e di inizio secolo XIX , ma al fine di raffrontisensati di organizzazione economica sociale è giusto valutare talesistema identificandolo al periodo apice di qualità dello stessoperaltro più vicino a noi ovvero il periodo tra il 1950 ed il 1960anche se l'evoluzione tecnologica e culturale possa farceli sentiredistanti. I riscontri economici di quel periodo ci dicono …......... Certo non voglio dire che fosse tutto “rose e fiori” e che non vifossero soggetti in stato di povertà, certamente più si va indietro neltempo e più ce n'era , ma è da tener presente che la stessa povertàrappresentava uno standard comune alla stragrande maggioranzadella popolazione, a cui comunque non mancava il mangiare o ilvestire in quanto sostenuta comunque da un lavoro. Casi gravi di povertà certo ce ne erano, si determinavano sopratuttonello stato di vecchiaia e/o in quello psichico di persone sole, cheallora non erano supportate né da un sistema pensionistico né diammortizzatori sociali.Credo che non sia così difficile immaginare quanta medesimaricchezza di danaro e servizi e professionalità, fino a quarant'annifa, alimentassero indistintamente tutti i presenti nel medesimoterritorio.Fino a quando questo sistema ha funzionato la crescita della qualitàdella vita delle persone e dell'economia in genere è stata lenta macostantemente crescente, senza disoccupazione e con un benesserelivellato e messa in difficoltà solo da guerre,e malattie; tuttiavevano rispetto e sentore dell'importanza del lavoro e del ruolosociale dell'altro. I credenti potranno immaginare bene il motivoper cui il Buon Dio portando l'uomo sulla terra non l'ha accentratoin unico punto, ma sparso, ben distanziandolo, affinché non vifosse sovraffollamento dal momento che l'uomo non avevapercezione di sapienza per la preservazione della specie umana.Questo sistema appena citato ha funzionato per quasi tutti,

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continuativamente dall'apparizione dell'uomo sulla terra ed è statosoppiantato totalmente dall'attuale libero mercato globale a partiredagli anni 90. La possibilità di spostarsi velocemente con auto aerei etc, insiemealla possibilità di contatti umani, di persona, fax, internet etc, nonpoteva che determinare un immediato abbandono dell'acquisto“sotto casa” o dell'ordinare un bene di consumo aspettando conansia 15 giorni, un mese. A questo si aggiunga il motto valido per tutti, commercianticompresi, ovvero del “compro dove risparmio” ed il rituale degliacquisti fuori casa, cioè far diventare l'acquisto occasione perandare in altri luoghi, diversi dal quotidiano, dove c'è il piacere diessere subissati da ampia scelta di prodotti offerta dalle grandicatene specializzate. Con tutte queste novità intervenute negliultimi decenni come poteva in generale resistere il sistemaeconomico del mercato locale ?

Uno dei risultati che ne è derivato da tale evoluzione è anchel'accentramento della ricchezza in un numero di persone limitate,monopolisti, che potevano così organizzarsi una propriaproduzione a bassi costi ovunque determinando il fallimento dellapiccola attività a cui nessun si è più rivolto.

Un inciso doveroso, al fine di non farvi distrarre l'attenzionedall'analisi a favore di pensieri fuorvianti, cioè presumere da partevostra che si stia preponendo un ritorno alle origini in fatto dieconomia. Ovviamente non è così, il liberismo zonale non puòcerto essere riproposto ma è importante comprendere che unaforma di equilibrio nel territorio tra produzione e consumi ènecessaria per determinare un necessario, almeno minimo,equilibrio stazionario tra ricchezza circolante, forza e capacitàproduttiva ed occupazione .

I sistemi economici rispecchiano i momenti storici e le esigenzesociali del momento

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L'inquadratura e quindi la comprensione dei tre diversi sistemieconomici adottati in larga scala, di cui si ha già esperienza reale,cioè di una economia libera naturale e localizzata, del capital-liberismo ed infine quella del comunismo, è indispensabile percomprendere quanto le stesse siano espressione e risposta anecessità di specifici momenti storici, condizioni culturali,situazioni industriali, per iniziare ad accettare che anche questospecifico momento è diverso dai precedenti e che ha necessità diuna soluzione totalmente nuova per eliminare il disagio economicointernazionale che ci grava addosso.I sistemi economici già conosciuti rappresentano le esperienze chedebbono essere rianalizzate per pregi e difetti, al fine di estrarre daciascuna l'aspetto positivo ed immetterlo in un nuovo sistemaeconomico, diciamo “sostenibile”, cioè che non ha rischi diimplosione, di auto soffocamento, ed in cui si soddisfanocontemporaneamente sia le esigenze primarie dell'uomo che lanecessità di avere una economia affidabile, e di volerla per scelta,tra altre scelte, e infine un sistema che possa essere messo in piediin un lasso di tempo brevissimo per velocizzare la ripresa ed ilristabilirsi delle economie di Paesi oggi in crisi.

Il peso della corruzione nel sistema sociale

Ogni proposta sociale, ogni sistema economico però, non ce lonascondiamo, diventa presto vana, va al collasso se non si fa i contianticipatamente con il problema della corruzione, lo si affronta elo si riesce a contenere al minimo, ad episodi sporadici e nonepidemici.La corruzione costituisce un ostacolo a qualsiasi forma diorganizzazione sociale in quanto mette l'io sopra e prima di tutto.Allorché in uno Stato la si trovi a livelli elevati tutto si blocca, nonsi ha più fiducia l'uno dell'altro, delle istituzioni, dei governi localie nazionali.

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Siamo tutti a conoscenza dei meccanismi con i quali opera questapiaga sociale, ma non ci rendiamo conto di quanto la cosa, talvolta,ci appartenga. E' opportuno fare uno sforzo di organizzazione dellavalutazione del problema affinché nell'OSGI, il progetto socialeche andiamo ad esporre sia inattaccabile .Di certo in questo relazionare non accenneremo ai dettagli di comeprevenire il formarsi della corruzione nel progetto OSGI, mavogliamo che si comprenda, in pochissime parole, ciò che è lacorruzione, perché se la conosci bene la puoi anche combattere, esono certo che sono molti a non comprendere il suo verosignificato. Meglio sarà compreso il fenomeno corruzione e piùsarà combattuto a partire dal basso, da quel che tocchiamo nelquotidiano e lo riteniamo, ahimè, normale. Definiamola quindi questa corruzione affinché siamo certi di nonscambiarla per innocui gesti di amicizia o di cortesia .La corruzione è quel fenomeno che ha per protagonisti negativi , daun lato persone con interessi privati, non interessate all'ordinesociale, con poco spessore morale, che interagiscono con altrepersone, anch'esse senza rispetto degli interessi sociali, ma di fattoincaricate, purtroppo, ad attività di garante dell'interesse di altroprivato o pubblico. Il motivo del rapporto di corruzione tra questisoggetti è quello di ottenere entrambi vantaggio esclusivo epersonale a danno e spesa di chi ha delegato i secondi alla propriatutela .

La corruzione determina danneggiamento a più soggetti ovvero -alla società in generale mettendola in crisi a livello strutturale edeconomico-ai singoli privati, che a causa di un atto di corruzione perdono ipropri diritti di tipo civile, come parità di diritti, danno economicodiretto. La piaga della corruzione non è una attività che riguarda solo lapubblica amministrazione ma anche i rapporti di ambito economicoprivato.

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La corruzione è la porta lasciata aperta alla delinquenzaorganizzata.Facciamo qualche esempio di corruzione così siamo certi diriconoscerla.Ad esempio un direttore generale di una azienda pubblica oprivata che predilige far affari, magari non particolarmenteredditizi per la società che rappresenta , in cui però ci sarà ancheun tornaconto personale a suo favore, preferendoli ad affari moltopiù redditizi per la propria azienda. Questi è un direttore generalecorrotto, che di lì a poco metterà in crisi la propria azienda.Un altro esempio di corruzione. Un consigliere di amministrazione di società che approva l'operatodi quel direttore generale, sapendo del suo modo di fare è anch'egliun corrotto perché di certo spartirà qualcosa con il direttoregenerale di quanto incasserà questi illegittimamente. Un dirigente che nello schema di un appalto per una fornitura diprodotto, di una opera, di un servizio , di una professionalità cheinserisce delle specifiche inutili nella concretezza dei motivi dellagara , è un dirigente corrotto.La creazione di posti di lavoro inutili negli Enti Pubblici ècorruzione perché determina normalmente uno scambio di voti, unaggravio per la finanza pubblica senza reale beneficio.

L'amministratore pubblico che mette in piedi appalti di servizi edopere inutili e gestisce anche la assegnazione dell'appalto è primaun corruttore perché mette in piedi un sistema che ne determineràun beneficio personale o per il proprio partito, ricevendo mazzetteo lavoro per i propri amici, poi perché le spese di realizzazione, lademolizione per deperimento dovuto all'inutilizzo dell'opera cadràper anni sulle spalle della società.

Andando terra terra, e trovo dispiacere personale a fare l'esempio,perché sono certo che da parte di coloro che lo fanno non si hacognizione dell'effetto finale identico a quello della corruzione è ,ad esempio quella di vigili urbani, poliziotti, carabinieri, etc che

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volta lo sguardo dall'altra parte riguardo una situazione diillegittimità, ad esempio alla vista di parcheggiatori abusi, venditoriabusivi. Tale atteggiamento purtroppo non è quello di una bravapersona, di un buono, come potrebbe essere frainteso, mapurtroppo è l'equivalente, la stessa cosa, di ciò che fa un corrottoperché l'effetto sulla società è il medesimo.Se un pubblico ufficiale consente che il controllo del territorio siaesercitato da un privato, consente che si alimenti il fatturato dellamalavita organizzata, costringe la gente a pagare qualcosa che nondovrebbe pagare, limita la libertà della gente di parcheggiare dovepotrebbe farlo semplicemente, determina una sfiducia nei confrontidelle istituzioni già messa sotto i piedi nelle piccole cose, cioèalimenta la convinzione che lo Stato è disgregato, che ha tutori chenon vogliono operare. Un pagamento ad un parcheggiatore abusivocorrisponde al pagamento di un pizzo; piccolo pizzo ma pur sempreun pizzo, una cosa immorale, sinonimo di uno Stato inesistente;anche questo uno dei tanti segnale di resa. Tanti, migliaia di segnidi resa, consumati ordinariamente dai pubblici ufficiali, daidipendenti pubblici, tipici segni di una organizzazione stataledisinteressata allo Stato, uno Stato allo sfascio. Nessuno deveoffendersi, ma siamo in troppi che disattendiamo i nostri doveri eci lamentiamo di uno Stato che non funziona.Anche l'assenteismo è un risvolto della corruzione. Perché siprotegge l'assenteista??? Per avere in cambio qualcosadall'assenteista? Il suo voto alle elezioni? È il risultato diaccondiscendenza obbligata di un capo ufficio sotto ricattodell'assenteista per aver fatto qualcosa che non doveva fare? Ilrisultato di un assenteista? Sempre lo stesso sia in caso di un postodi lavoro creato solo per regalare uno stipendio ad una personanulla facente, cosa assai probabile, sia che dovesse svolgere unaattività necessaria ovvero minimamente una persona a caro caricodella società, migliaia di persone a carico di una società. Ma non basta considerando poi la probabile personalità di unassenteista “incallito”, un pubblico ufficiale facilmente corruttibile,un probabile sindacalista che sporca l'immagine dei lavoratori e li

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rende deboli nei rapporti sociali. E non scartiamo anche lapossibilità dello stesso assenteista di effettuare anche un lavoro alnero, magari presso uno studio privato a cui fa molto comodo avereun riferimento accondiscendente in uffici pubblici. Ma di tutto ciò il politico corruttore è ancora più contento perchépuò “dare” lavoro ad altra persona richiedendo un altro voto discambio,......... magari chissà quel posto per l'assenteista lo avevacreato proprio lui e così nel suo portafoglio mette due elettoriobbligati nei suoi confronti.

La corruzione è evidente in moltissime delle cose che tocchiamoogni giorno ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: Il voler realizzare migliaia di lavori pubblici inutili che gravanosulla comunità sia per costi di realizzazione, peraltro sempreaumentati a dismisura, che nel mantenimento dei posti di lavoropubblici e degli assenteisti ne abbiamo accennato or ora .Vendite di edifici pubblici a prezzi di favore e riutilizzo degli stessiin locazione, da parte dello stesso Ente venditore, a canonialtissimi, gonfiati.Locazioni di immobili da parte di Enti pubblici senza utilizzoMalavita organizzata che spadroneggia ovunqueCosti di prodotti farmaceutici altissimiMercati generali e commercializzazione di prodotti controllati dallamalavitaAgricoltura e pastorizia alla fame per il totale controllo di questisettori da parte della malavita organizzataSistema giudiziario del quale si diffida tuttiSpaccio di droga ovunqueUna classe politica incapace di programmare perché è uncontenitore in cui vi è troppa gente eletta a seguito di corruzione, eche corrompe, ed è corrotta in ogni occasione di operativitàeconomica e di creazione di posti di lavoro.Sono milioni i disoccupati senza contributo economico socialeperché gli Stati nazionali, sotto scacco della corruzione di moltidei propri amministratori e dei propri funzionari, hanno

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“regalato” fiumi di denaro della comunità a poche persone incombutta d'affari con moltissimi politici di mestiere.

Per il bene di tutti è necessario che le pubbliche amministrazioni, eanche le aziende private che hanno dentro quote di capitalepubblico, determinino un sistema di prevenzione della corruzione.Per la scelta dei propri funzionari e dipendenti, dal personaledirigente al più umile degli operai, le aziende dovrebbero tenere deicorsi obbligatori affinché, dagli stessi, il fenomeno della corruzionesia compreso per intero, sia nelle sue forme che del suo effetto,affinché nella comprensione totale del fenomeno si riducano alminimo le possibilità di esserne coinvolti. La presente proposta sociale, cioè di un Ente per la occupazione,essendo di fatto una struttura autonoma produttiva sarà strutturataanche per combattere questa problematica e fornire all'apparatostatale “ordinario” un supporto di ispezione svincolato dal sistemacioè fornirà esperti da inserire in collegi sindacali di enti o societàpubbliche e private.Ma a parte il contributo che potrà dare l'Ente alla società in meritoal problema corruzione è necessario che si determinino quellecondizioni per cui i politici si allontanino dal sistema decisionaledegli appalti, dei concorsi e delle assunzioni e si impegninosoprattutto nel controllo ispettivo di tali attività, quindi non piùpolitici maneggioni ma solo garanti di un sistema democratico incui emerga sempre il meglio a costi razionali.

Una proposta operativa per il lavoro a tempo determinato in ambito delle amministrazioni pubbliche .

Quindi la proposta in merito alle assunzioni a tempo determinato èche in ogni ambito provinciale si creino delle graduatoriecorrispondenti alle necessità delle professionalità richieste nellapubblica amministrazione. Ogni sei mesi le vecchie graduatorie

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potrebbero essere integrate dalle nuove . In esse a parità di punteggio, si conceda un diritto di anzianità dipresenza nella graduatoria. Di volta in volta gli aventi diritto per graduatoria potrannodecidere se accettare o rinunciare al posto disponibile purmantenendo il loro posto in graduatoria, ma anche perdendo dirittidi sostegno economico sociale in atto in caso si trovino in stato didisoccupazione. Ovviamente nell'immettersi nelle liste, si dovrà sostenere deicolloqui da cui emerga la professionalità ed il relativo grado,ovvero i dati necessari a formare la graduatoria.Così formate le graduatorie, il primo approccio al posto lavorativopotrebbe essere verificato con un periodo di prova.

La proposta nello specifico

Il progetto Organizzazione Sociale di Garanzia dell'Impiego cos'è nello specifico?

Per comprendere immediatamente il concetto essenziale delprogetto applicato ad uno Stato nazionale democratico, siimmagini uno Stato il cui sistema sociale economico èrappresentato da due sistemi economici contemporanei messi adisposizione dei cittadini nella loro fase di vita lavorativa; sistemiche convivono e si supportano con l'obbiettivo primario diannullare il fenomeno della disoccupazione.I sistemi che vengono ad operare contestualmente nello Stato sonospecificatamente :A) Il Sistema economico ordinario, normale, liberista, tipico delsistema social capitalista occidentale, ben proiettato verso il socialein ordine ai servizi di assistenza sanitaria, con il suo normalesistema contributivo e pensionistico; per essere chiari, come adesempio è oggi il sistema Italiano, salvo non comprendere più la

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cassa integrazione e l'assistenza economica per il periodo didisoccupazione.Questo è il sistema normale e tradizionale per lo Stato, in cui icittadini sono normalmente avviati a “vivere”, salvo che nonscelgano volontariamente di voler espletare la propria attivitàlavorativa ed integrarsi a tempo indeterminato con il sistemaOSGI, ma uscendone, quando lo desiderano, allorché siano incondizioni di avere disponibilità personale di attività propria olavoro dipendente offerto dal sistema ordinario.

B) L'organizzazione economica Organizzazione Sociale di Garanzia dell'Impiego, ovvero un sistema economico di tipo sociale, contestuale e di supporto al sistema social-liberista vigente............. Questo è un sistema sempre attivato e che subentra in disponibilità, ma anche in obbligo, dei cittadini in età lavorativa, quando il sistema ordinario, social liberista, non riesce ad assorbire tutta la potenzialità lavorativa del Paese. L'utilizzo cioè dell'inserimento in OSGI del cittadino che si trovanello stato di disoccupato è praticamente obbligatorio, mal'adesione a tale sistema può anche essere per scelta, per sviluppareil proprio percorso di vita professionale, una scelta questa libera,comunque mai definitiva, e che consente ,in qualsiasi momento, diritornare ad “appartenere” come filosofia di vita e quindi di lavoro,nel “circuito” ordinario, cioè liberista . Per quanti si trovano a operare professionalmente in questosistema speciale OSGI, il rapporto con lo Stato relativamenteall'assistenza sanitaria, al sistema della giustizia, dei diritti tutti,rimane inalterato .

Specifiche del progetto

Chi entra in O.S.G.I. ?

Il progetto OSGI si sviluppa in un ambito sociale autonomo ed è

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finalizzato ad intervenire e sopperire, dando appunto occupazione,ai cittadini che sono disoccupati, ovvero sia che non hannoavuto mai una occupazione oppure licenziati. Nel sistema OSGI vi è presente un ampio numero di soggetti inetà lavorativa che per propria scelta aderisce al programma performarne parte essenziale, stabile e di dirigenza del progetto edella struttura stessa.L'intera struttura potrà essere utilizzata anche nei casi di recuperoe reinserimento sociale di persone, ex detenuti e persone chesono in fase di conclusione del loro rapporto con le comunità direcupero e si accingono a rientrare nel mondo lavorativo, evitandoche trovino in loro disponibilità solo “lavori” non leciti edelinquenziali. Parte della produzione di generi alimentari e divestiario di OSGI potrà essere utilizzata a supporto di pensioninon sufficienti a garantire un vivere almeno dignitoso.Il livello di retribuzione per gli aderenti a questo progetto saràgeneralmente medio, al pari di quello medio nel sistema ordinarioliberista, ma per quanti impegnati in maniera costruttiva, chericopriranno ruoli di alta professionalità di responsabilità, cisaranno gratificazioni adeguate a tale impegni sociali .-Il progetto nasce per la salvaguardia dell'occupazione, agliaderenti sarà richiesto quindi il giusto impegno proporzionato alleproprie possibilità fisiche ed intellettuali affinché tale strutturasociale, ovviamente una struttura articolata , possa essere sana, nonaffetta dalle problematiche di egoismo umano che affliggono dallabase le società, e quindi sorreggersi autonomamente. Coloro che volutamente non garantiranno questo impegno, nonavranno diritto d'accesso ad alcun sistema di ammortizzatoresociale e perderanno qualsiasi diritto che gli proviene dalla strutturaOSGI. In caso di allontanamento forzato dalla struttura a motivodi inadeguato impegno del lavoratore, non ci sono chiusuredefinitive ma necessiterà un tempo congruo per il rientro affinchéil lavoratore maturi il reinserimento.L'adesione al programma OSGI non determina altri effetti suicittadini salvo la diversa ed apposita normativa sul contratto di

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lavoro e del sistema pensionistico.

-L'adesione al progetto OSGI, in ogni caso, non determina maiuna adesione definitiva, giacché il lavoratore, ha la possibilità dirientrare nel mondo del libero mercato del lavoro, a suo piacimentocon modalità che ai fini pensionistici e di trattamento di finerapporto sono organizzati in corresponsabilità tra Stato e l'OSGI,ciascuno per i suoi oneri in relazione al periodo di rapporto avutocon il lavoratore.Una parte di pensione dovuta da OSGI, nei limiti da stabilireper legge, sarà corrisposta con equivalente prodotti di consumoalimentare e vestiario, poi servizi ed opere di tutti i tipi come adesempio lavori edili, prestazioni in ambito agricolo etc,prestazioni professionali, uso di alberghi etc vacanze, crociere etcdi necessità del pensionato, che peraltro potranno esseremonetizzati, qualora non utilizzati, attraverso l'ausilio di specialestruttura operativa di OSGI . Relativamente alla corresponsione diretta di moneta, sempreriferendosi alla pensione dovuta da OSGI, e considerato che coloroche entrano in obbligatoriamente, saranno presenti per periodilimitati ovvero usufruiranno per la maggiore parte di pensionecorrisposta dallo Stato, in forma di moneta, a tale motivo la monetain disponibilità di OSGI, per fini pensionistici, sarà messa adisposizione, in maggior proporzione dei soggetti che hannomaturato molto più tempo lavorativo nell'OSGIL.

La produzione ed i consumi

La produzione di beni, ancor più che servizi, da parte dell'OSGIsarà proporzionata in relazione alla sua fase di attività ed alnumero delle persone che in essa accede e varierà non tanto il tipodi produzione ma la quantità. In relazione a ciò si avrà una produzione che dall'inizio privilegerà

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generi e servizi di prima necessità, generi alimentari, vestiario,accessori, necessari al lavoratore stesso ed alla sua famiglia, perampliarsi col tempo, con l'aumentare della forza lavorativa daassorbire, predisponendosi a produzioni più complesse, sempre diprimaria necessità, tenendo conto della necessità per certeproduzioni di mantenere fissa e costante una forza produttivaqualificata, una costante manutenzione di mezzi e macchinarinecessari a riavviare velocemente produzioni maggiori nei casi dialtrettanta veloce necessità di riassorbimento di notevole esuberodi personale proveniente dal libero mercato produttivo eoccupazionale.

La quantità di produzione di beni e servizi prevede unaprogrammazione riferita a consumi per circa il 70% determinatiper necessità dagli stessi lavoratori e partecipanti spontanei alprogramma OSGI, mentre la restante produzione potrà essereutilizzata sia in supporto di situazioni di indigenza e immessa nellibero mercato per determinare così delle entrate di monetacontante oltre che per far conoscere a tutti la produzione di qualitàche si determina nei prodotti dell'OSGI.La produzione al fine di assorbire una maggiore occupazione saràsviluppata in genere con modalità e caratteristiche dei prodottiartigianali di alta qualità e dovrà essere de-localizzataordinariamente in ambiti che prevedano spostamenti della forzalavorativa, per recarsi sul luogo del lavoro, al massimo entrol'ambito della loro provincia di residenza .Le produzioni di tipo industriale saranno limitate a beni di consumola cui tecnologia industriale è premessa necessaria di garanzia dellaqualità del prodotto e della facilità di confrontarsi ed affrontare illibero mercato ( auto, moto, televisori, computer etc etc ).I prodotti ed i servizi della struttura potranno essere scambiati conaltre realtà produttive o esercenti o di servizi operanti nel liberomercato.La tecnologia ed i risultati di ricerca scientifica ottenuti nellestrutture dell'OSGI potranno essere utilizzati ordinariamente come

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libera impresa, nel libero mercato.

La forma giuridica di Organizzazione Sociale di Garanziadell'Impiego

L'OSGI , “Organizzazione Sociale di Garanzia dell'Impiego” nasce come associazione, per diventare poi un Ente riconosciuto dallo Stato Italiano per mezzo di apposita legge speciale approvata dal Parlamento in cui, oltre al riconoscimento, si determinano specificatamente tutte le competenze dell'Ente ed i rapporti con le istituzioni nonché la regolamentazione di tali rapporti ovvero tutto quanto necessario alla attivazione ed al normale funzionamento dell'Ente stesso.

Al fine di scollegare completamente le sorti del progetto OSGIalle esigenze dei partiti, alle loro schermaglie, ai loro scioglimentie raggruppamenti, alla loro evoluzione, ma tenerle legate alleistituzioni impegnate al progredire del progetto occupazionale, sirende opportuno la costituzione di un Ufficio di Stato dicollegamento all'OSGI, per i rapporti con il Sistema dellecontribuzioni ( INPS), per i versamenti a favore dell'Ente OSGI,nonché per il contributo che lo stesso OSGI darà allo Stato in fattodi sostegno del sistema pensionistico ordinario ed integrativo e neicasi di indigenza. La direzione di tale ufficio e i poteri di verificadell'andamento e buon funzionamento dell'Ente sarà affidatodirettamente al Presidente della Repubblica, finché rappresenteràun soggetto costituzionale al di sopra delle parti, oppure affidato adun soggetto nominato direttamente dai cittadini in occasione dieventi elettorali nazionali, mentre le variazioni alle leggi ed agliaccordi che regolano il rapporto tra Stato e l'OSGI rimarranno dicompetenza del Parlamento.

Chi fonda l'associazione O.S.G.I. prima di diventare un Entericonosciuto in rapporto stretto con le istituzioni?

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L'associazione nasce per iniziativa e utilizzo delle struttura del“Movimento Seme di “ radicata sul territorio , coadiuvata da altrivolenterosi singoli nonché da appartenenti ad altri movimentipolitici. La sua attività, inizia con avere rapporti con i disoccupati,con le istituzioni, con tutti coloro che devono entrare in contattocon il programma occupazionale e quindi anche proprietari diimmobili, investitori istituzionali e privati etc Il consiglio di amministrazione iniziale, cioè prima di esserericonosciuto dal Parlamento è composto da cinque consiglieri diamministrazione e successivamente alla approvazione della leggedi riconoscimento dell'Ente sarà di 20 persone. Il tempo intercorso tra la costituzione dell'Associazione e latrasformazione in Ente legittimato dallo Stato nazionale, con cui sideterminano le condizioni per “volare” istituzionalmente versol'obbiettivo, è impiegato per dimostrare l'avvenuta realizzazionedella struttura e del suo funzionamento, per non lasciare dubbio dipraticabilità del progetto al Parlamento e per organizzare il sistemadi elezione del consiglio di amministrazione e dei responsabilid'area dei diversi settori, sia istituzionali interni che di produzione .

Il sistema interno di Amministrazione e del diritto al votoall'interno dell'O.S.G.I.Il governo dell'Ente O.S.G.I. è autonomo, sia in fatto di gestioneche nella la scelta di produzione di beni e servizi, delle modalità dicommercializzazione e nei rapporti con gli associati. Il Consiglio di Amministrazione sarà rinnovato dagli associaticon diritto di voto, ovvero da coloro che avranno scelto di stare nelprogetto OSGI a tempo indeterminato, costituendone di fatto labase fissa nel tempo per l'esistenza stabile e di qualità dellastruttura . Gli altri soci che entrano nell'Ente per periodo a termine, ovvero inattesa di altra occupazione, non godranno del diritto di voto, masolo della possibilità di intervento nelle assemblee per apportarecollaborazione alla risoluzione di problematiche che la strutturadovrà affrontare di volta in volta e per cui si renderà necessario

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allargare la discussione per decisioni maggiormente condivise. Le decisioni tutte sono sempre del CdA mentre sarà attiva una retedi fiduciari del consiglio con responsabilità di presenza, verifica,valutazione e proposizione nei svariati settori e ambiti dell'Ente.

Il finanziamento dell'Ente O.S.G.I.

Il progetto OSGI sarà finanziato dallo Stato, dagli stessi fruitoridel progetto ovvero dai lavoratori stabili e temporanei, e dagliinvestitori privati e a tal proposito pensando alle famiglie comeinvestitori ancor più interessati.Si parla di investimento in quanto una parte della produzione dibeni e servizi sarà destinata al libero mercato così che gliinvestitori potranno usufruire sia direttamente della produzioniche dei profitti .Con la nascita di O.S.G.I., lo Stato predispone e precisa che i fondida esso stanziati e pervenutigli per l'abbattimento del fenomenodella disoccupazione sono messi a disposizione totalmentedell'O.S.G.I. Il finanziamento ed il contributo in termini tecnici ed economicidello Stato a favore dell'O.S.G.I. si determineranno da:cessione ad O.S.G.I. delle aziende agricole confiscate alleassociazioni mafiose ed a singoli condannati per reati perpetrati ascapito di più soggetti ;la possibilità di poter fruire degli espropri di immobili di aziendedismesse e di macchinari fissi presenti in esse atti alla produzione ;la sospensione di qualsiasi provvedimento di pignoramento orelativa esecuzione di beni immobili e mobili e macchinari diproprietà di soggetti disoccupati che partecipano con gli stessi alleproduzione dell'O.S.G.I.;qualora lo Stato, e solo in quel caso, non fosse in grado disovvenzionare la prima fase di organizzazione ed avvio

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dell'O.S.G.I., a partire dal 1° mese dall'approvazione della legge dicreazione dell'Ente e per i primi 24 mesi, il 5 % circa dell'importoimpegnati per cassa integrazione sarebbe messo in disponibilitàall'O.S.G.I. per il sostegno delle strutture organizzative, ciò fino ache non saranno soddisfatte le esigenze occupazionali degli stessisoggetti in cassa integrazione e considerando che tali importisaranno comunque restituiti agli stessi in generi di consumo già inproduzione e servizi aziendali già attivati;Relativamente alle assicurazione per danni contro terzi dei mezzi diO.S.G.I. questi saranno a carico totalmente dello stato.Il 5% degli utili di banche e SIM (società di intermediazionemobiliare), con garanzia dello Stato, dovranno essere messi adisposizione, a prescindere dall'effettivo utilizzo o meno, perfinanziare il progetto O.S.G.I. prevedendo, in caso di utilizzo,l'inizio della restituzione a partire dal 5° anno successivoall'utilizzo. Tali disponibilità potranno essere comunque utilizzati dalle stesseBanche ma per investimenti a breve termine affinché l'O.S.G.I.,potrà disporre di tali importi senza che tale danaro rimangaimmobilizzato.Tutti i contributi e finanziamenti speciali correlati all'incrementooccupazionale, destinati alle imprese provenienti dallo Stato e dallaComunità Europea o fondi internazionali pubblici, saranno messia disposizione dell'O.S.G.I. in via esclusiva;L'8/mille della tassa sul reddito qualora non indicato dovre esseremesso a disposizione dell'O.S.G.I..

Intervento di finanziamento o investimento del sistemafinanziario privato in O.S.G.I.A dimostrazione che questa proposta riguarda non la creazione diuno Stato comunista bensì uno Stato che opera su due vieeconomiche contemporaneamente, si propone che il 25% deiprofitti di Banche e Sim, realizzati sul territorio italiano debbanoessere reinvestiti, obbligatoriamente, con aziende Italianeoperative con dipendenti italiani. Tale investimento nei limiti della

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ricapitalizzazione fino al 5% non darebbe loro diritto alla presenzain consiglio di amministrazione, mentre un intervento diricapitalizzazione superiore giustifica il diritto ad almeno unconsigliere e/o di una rappresentanza proporzionale alla quota dicapitale investito rispetto all'intero capitale societario. L'elenco delle società che richiedono finanziamenti potrebbe

essere pubblico e l'obbligo per gli istituti finanziari e Banche dientrare comunque in una società scatterebbe allorché l'impresarichiedente il finanziamento ha un bilancio positivo o paririspetto a modalità di redazione di bilancio uniformato edunivoco nel risultato redatto da uffici statali predisposti a talecompito o da strutture specifiche create all'interno dell'O.S.G.I.

In alternativa agli obblighi sopracitati, Banche e Sim potrebberoinvestire direttamente in O.S.G.I. senza alcuno diritto diretto sullarappresentanza in consiglio di amministrazione, salvo entrarci conmodalità previste dallo statuto dell'O.S.G.I. ed avendo indisponibilità i profitti derivanti dall'operatività di O.S.G.I. nellibero mercato.Sempre in tema di finanziamento, al fine di favorire lavelocizzazione dell'impiego di mano d'opera da parte dell'O.S.G.I.,in tutto il sistema di bandi pubblici per appalti di opere o forniture,all'O.S.G.I., per i primi dieci anni, potrebbe essere concesso ildiritto di prelazione qualora l'offerta di partecipazione dell'O.S.G.I.con una riduzione del 3% diventasse vincente . Ciò appena citato èun riferimento ad una appalto a semplice ribasso, ma per ognimodalità vincente negli appalti si potrebbe determinare lapossibilità del diritto di prelazione rispettoso delle proposte altrui. Tanto per chiarire, queste modalità di finanziamento dell'O.S.G.I.sono solo indicazioni ulteriori in caso qualcuno avesse dubbi che loStato non possa intervenire a finanziare da solo questa operazione,ma ovviamente è certo che lo Stato ha disponibilità per finanziareimmediatamente questa operazione di salvezza dello stesso Stato eper il suo riordino sociale.

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-Gli impegni dell'O.S.G.I. nei confronti dello Stato

Gli impegni dell'Ente nei confronti dello Stato sono rappresentatiesclusivamente dal:-garantire occupazione a soggetti in stato di momentaneadisoccupazione retribuendoli in parte con moneta corrente ed inparte con generi alimentari, vestiario, mezzi, servizi, prodotti ocommercializzati dall'Ente stesso;- produrre generi e servizi messi a disposizione e distribuiti perconto dello Stato per sostituire parte della monetizzazione dellepensioni e casse integrazioni , fin quando saranno assorbiti tutti idisoccupati, con generi e servizi di molteplice tipo;-collaborare con proprie strutture, organizzazione, persone e mezzie con prodotti e generi alimentari a situazioni di intervento dellaprotezione civile;-collaborare alle informative reciproche con gli uffici di Statopredisposti al rapporto con l'O.S.G.I. ai fini dellaprogrammazione della produzione.

I vantaggi che porta il progetto O.S.G.I. allo Stato

La realizzazione del progetto O.S.G.I. determina numerose edimportanti situazioni favorevoli allo Stato delle quali le piùimmediate sono rappresentati da:-Abbattimento totale del problema occupazionale e della enormespesa di contribuzione per sostegno ai disoccupati;-Intervento di enorme impatto positivo sul problema delladelinquenza indotta dalla mancanza di occupazione e quanto neconsegue; -Sostentamento senza costo aggiuntivi alle situazioni di indigenza epensioni minime tramite l'apporto di beni e servizi gratuitiprovenienti dall'O.S.G.I.

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-Possibilità di attività di ricerca scientifica a favore dello Statosenza costi in quanto i ricercatori sono integrati nell'Ente-Dal momento che sarà approvato questo progetto i rapporti congli Stati membri della comunità Europea e con la BCEdiventeranno di totale rispetto, in quanto il sistema adottatogarantisce la totale solubilità dell'Italia in relazione a prestitiricevuti ed obbligazioni emesse contando sul notevole risparmiofuturo per assenza di costi di casse integrazione e contributi didisoccupazione. -La razionalizzazione del rapporto di lavoro tra imprenditori elavoratori saranno decisamente più rilassati e leali e questo indurràgli investitori esteri ad investire in Italia non avendo più remore inrelazione ad anticipazioni in caso di malattia e cassa integrazione .-L'introduzione di tale sistema determinerà anche un notevoleabbassamento dei numeri di adesioni alla criminalità organizzatanon rappresentando più la stessa “l'unico imprenditore capace didare lavoro”La possibilità data a molte persone di entrare in O.S.G.I. perportare avanti la ricerca scientifica finalizzata alla evoluzione dellatecnologia, predisporrà automaticamente a un confronto con tutte lestrutture di ricerca dello stato sollecitandole nel confronto ad unprocesso di qualità e meritocrazia. Sistema di contabilità dell'Ente nei confronti dello Stato

Al fine della contabilità dell'Ente O.S.G.I. si ritiene opportuno chela stessa assuma la stessa metodologia del bilancio dello Stato, mache tutte le attività dell'Ente siano esenti da tassazione.Inoltre per il periodo in cui i cittadini svolgono attività lavorativapresso l'Ente, relativamente al loro reddito proveniente da talerapporto ed alla sola prima casa, salvo altri redditi o patrimoni,non vi è necessità di alcuna dichiarazione dei redditi.

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-Gli effetti finali e stabili del progetto dell'Ente

A questo punto proviamo a immaginare come potrebbe riassumersie distinguersi l'Ente nella vita di tutti i giorni, a contattostrettissimo con la gente, quella dentro e quella esterna dell'Ente,allorché l'attività e l'esistenza dell'Ente abbia raggiunto la massimaespansione, cioè allorché abbia assorbito in maniera stabile ilnumero di disoccupati provenienti dal sistema ordinario liberistanazionale, e tra i due sistemi economici si sia determinata unasituazione di equilibrio stabile:

- Quanti operativi , ma anche i partecipanti a varie formeall'O.S.G.I. avrebbero ordinariamente a disposizione i loro negozicon ampia scelta di qualsiasi tipologia di prodotti derivanti sia dallaproduzione di alta qualità propria dell'Ente che di prodotti di altreaziende, acquisiti soprattutto per scambio facilitato dall'altissimaqualità della produzione O.S.G.I..-Gli associati avranno a disposizione i loro alberghi, e ristoranti informa ordinaria ed in forma di strutture di agriturismo, apertiovunque per offrire servizi ai loro associati ma anche ai normaliclienti ;-avranno le loro auto, moto, cicli e officine di riparazione prodottidall'Ente per loro uso personale compreso carburante, ed in forzadi scambi con commercianti di tali settori potranno avere anchedisponibilità di un buon numero di mezzi di altra produzione.-avranno disponibilità di moneta contante con carte di creditogestito da una banca dell'Ente-avranno a disposizione servizi di impresa e professionali per leloro personali problematiche e proprietà;-avranno a disposizione atenei Universitari autorizzati di proprietàdell'Ente e laboratori di ricerca e possibilità di carriera e supportoeconomico per docenti e studenti meritevoli - avranno disponibilità di preparazione di tutti i tipi di professionecorrispondenti alle proprie attitudini e nei limiti ragionevoli dellenecessità dell'O.S.G.I. e delle necessità nazionali.

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La proiezione degli associati nel contesto quotidiano comune atutti e nell'operatività organizzativa dell'Ente

Come ogni progetto importante, predisposto per durare nel tempo,anche L'O.S.G.I., baluardo nazionale di garanzia alla disponibilitàdi lavoro per ogni cittadino, ha necessità di persone, e ancor megliodi interi nuclei familiari che stabilizzandosi in esso determinanoun' ulteriore garanzia ai fini della sua esistenza.Generalizzando, per umani motivi di riserva nei confronti di nuoveproposte, da parte dei non più giovani, siamo portati a pensare chel'O.S.G.I. sarà scelto stabilmente proprio dai giovani e ciò faciliteràanche l'evoluzione veloce, in quanto soggetti meno abitudinari econ meno problemi di adattamento a nuove professioni.

In virtù di quanto appena detto le tipologie che si rapporterannocon l'O.S.G.I. sono principalmente di due tipi :-coloro che guardano all'O.S.G.I. come una scelta di vita, -e altri che inizieranno a viverla come una esperienza parziale, pernecessità, da interrompere non appena si determinano le condizioniper una occupazione stabile nel sistema ordinario, salvo cambiareidea successivamente e ben accetti dal momento che l'O.S.G.I. èanche una opportunità di vita socialmente più comunitaria e conmeno mete appariscenti a dimostrazione di raggiunti “status”.

Qualità di vita e professionale per gli aderenti E' evidente che ideare questo progetto prevede anche il predisporreper dare soddisfazione economica e di qualità di vita e assistenzaagli aderenti spontanei e meno, tanto da non rimpiangere quantoofferto dal sistema economico ordinario. L'O.S.G.I. realizzerà quindi quante più tipi di attività sia pernecessità di autonomia dell'Ente rispetto alla tipologia e necessitàdi consumi e di servizi, ma anche a soddisfacimento di tutte leaspirazioni ed ambizioni professionali degli associati ovviamentenella certezza della valenza economica dell'investimento nella

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plurima visuale di interessi degli aderenti e del buon andamentoeconomico dell'Ente .Dal momento che la struttura dell'O.S.G.I. potrà considerarsiautosufficiente per il finanziamento delle sue attività, parte degliutili potranno essere messi a disposizione sia in quanto premi, sia atitolo di fondi di ricerca a favore di persone aderenti, perdimostrata eccellenza o ancor meglio di genialità nella propriaprofessione.

La retribuzione del lavoro all'interno dell'O.S.G.I. e dettagli di rapporto per esigenze degli associati con l'ente

Riguardo alle indicazioni relative alle retribuzioni all'internodell'Ente O.S.G.I., al momento non può essere data alcunaindicazione salvo la certezza che parte sarà corrisposta in valuta,e parte in beni e servizi prodotti dall'Ente e che l'insieme deglistessi saranno più che soddisfacenti ed equi se paragonati a quelliin ambito lavorativo ordinario, ovvero risponderannoabbondantemente alle esigenze del lavoratore e della sua famiglia.La valuta contante si verrà a formare con gli utili dellacommercializzazione della propria produzione, per prestazioniprofessionali e servizi, appalti svolti dalle proprie strutture in Italiaed all'estero, forniti a soggetti terzi o anche soggetti con rapporti dilavoro o investimento con l'O.S.G.I. che acquistano oltre il lorofabbisogno ordinario.Un apposito ufficio dell'O.S.G.I. faciliterà la trasformazione incontanti di beni e servizi spettanti agli aderenti ritenuti dagli stessieccedenti al proprio fabbisogno.

Banca dell'EnteCon l'istituzione dell'Ente lo Stato autorizzerà l'apertura di unaBanca di proprietà dell'O.S.G.I. che fornirà agli aderenti servizi

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completi in ambito bancario .

Scuola e professioniCon l'avvio dell'Ente, lo Stato e le Associazioni professionalidovranno rivedere le proprie norme per l'apertura ed ilriconoscimento di scuole, da quelle di base fino agli Atenei diproprietà e gestite dall'Ente, la produzione di editoria scolastica ela relativa formazione degli elenchi dei testi scolastici da adottareche permetta all'Ente di stampare in proprio i testi per i propriassociati e relative famiglie .

Servizi di sanitàI servizi sanitari agli aderenti all'O.S.G.I. e le loro famiglie sarannogarantiti dallo Stato e totalmente gratuiti. L'Ente da parte suacontribuirà all'abbassamento delle spese della Sanità nazionalefornendo prodotti di consumo da fornire alle mense operative nelsistema sanitario. Il Servizio Sanitario Nazionale nella stesura delcontratto tipo di appalto dei servizi mensa dovrà stabilire unapercentuale fissa di uso di prodotti dell'O.S.G.I..

Vacanze, alberghi e residenze turistiche Gli associati aderenti stabili ed i lavoratori in forza in O.S.G.I.potranno usufruire di numerose strutture recettive di proprietàdell'Ente, o convenzionate con esso, presenti in Italia, in luoghiordinariamente riconosciuti come luoghi di vacanza, mare,montagna, agriturismo , termali etc.

Mezzi di trasporto, auto etcConsiderato il numero dei mezzi di trasporto e di auto necessarialle attività delle strutture dell'Ente e di utilizzo privato deilavoratori in forza all'Ente sarà realizzata una fabbrica nazionaledi mezzi di trasporto, soprattutto furgoni, camion leggeri, autoutilitarie e media cilindrata di ottima qualità ed una fabbrica dimotocicli e cicli, oltre alla realizzazione di officine di assistenzaper le relative manutenzioni e riparazioni; almeno una per ogni

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provincia. Tale ultime strutture saranno facilmente raggiungibili daimezzi da riparare utilizzando furgoni e camion operativi per ilrifornimento dei centri commerciali dell'Ente .

Servizi professionali e d'impresa nei confronti degli associatiAl fine di assicurare all'Ente una mole di lavoro necessario allosvolgimento del suo compito istituzionale ed alla sua autonomia,verrà stabilito un regolamento riguardante l'impegno degli occupatinell'Ente ad utilizzare e quindi servirsi delle strutture professionalie aziendali e di impresa dell'Ente stesso in caso di loro necessitàprivate.

Le fasi per l'avvio delle attività dell'Ente O.S.G.I.

Lascio immaginare la complessità organizzativa di tal progetto, masi vuol descrivere alcuni passaggi delle fasi iniziali per dimostrarela concretezza della proposta.Al momento della presentazione in Parlamento della legge diriconoscimento dell'Ente, questo è già costituito come sempliceAssociazione con un suo Consiglio di Amministrazione in carica.Tale CdA dal giorno del riconoscimento provvederà allaorganizzazione per l'elezione del nuovo CdA che rimarrà in caricaper otto anni e che sarà eletto con votazione diretta di ambitonazionale dagli aderenti spontanei al progetto che esprimerannola loro preferenza rispetto ai tanti nominativi proposti sia da lorostessi, dal primo CdA, dai finanziatori del progetto, comprendendoin essi anche lo Stato. Nello specifico a ciascuna tipologia di attività aderente al progettosarà garantita la nomina di una percentuale propria del CdA, giàprevista dallo statuto dell'O.S.G.I., redatto prima delriconoscimento nazionale in Parlamento e precisamente: Il 60% del CDA sarà nominato in rappresentanza dei lavoratori

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aderenti spontanei all'O.S.G.I., con un sistema elettivo che ricalca ilsistema elettorale proposto da Seme di ovvero con una prima faseche dichiara i programmi operativi per gli otto anni, e poi con unasuccessiva aggregazione dei proposti consiglieri sui programmi.Tali votazioni potranno essere effettuate anche per postaelettronica certificata e quindi con voto palese il cui resoconto saràpubblico e non ammette l'organizzazione di campagne elettoralipersonali, salvo diversamente essere ammissibili e doverose quellerelative ai programmi. Il 15 % in rappresentanza del Parlamento italiano ( da suddividereper due terzi votati dalla maggioranza ed un terzo dalla minoranzae nominati direttamente in parlamento). L'altro 25 % in rappresentanza del complessivo degli investitoritutti, che nomineranno i loro rappresentanti per elezione diretta dicandidati con diritto determinato parte proporzionatamente alcapitale investito e parte con diritto nominale, con sistema amaggioranza tramite posta elettronica certificata e quindi con votopalese. Anche queste nomine seguiranno il sistema delleaggregazioni dei candidati sui programmi, che evidentementesaranno concordati e riunificati con quelli degli aderenti spontanei,in questo caso i candidati potranno auto promuovere la propriacandidatura. Il Consiglio di Amministrazione così eletto provvederàall'individuazione dei soggetti che assumeranno ruoli dicoordinamento organizzativo nazionale dell'Ente nelle variespecifiche attività appresso indicate.-ricerca investitori pubblici e privati e investitori e/o proprietari di

immobili interessati a cessioni o affidamenti in comodato, cioètutto quelle risorse che necessitano ad una attività;

-contrattazione per la reperibilità delle risorse finanziarie eimmobiliari;- organizzazione della produzione agricola;-trasformazione dei prodotti agricoli e provenienti da allevamento

animale e ittico ; - produzione di vestiario e capi di abbigliamento;

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-dislocamento della produzione, degli arredi dei locali , dei rapporticon le pubbliche amministrazioni per gli aspetti legatiall'esercizio di attività commerciale;

- rapporti di acquisto, scambio con fornitori terzi di prodotti e diservizi in genere:-inquadramento, localizzazione e l'organizzazione futura delleproduzioni industriali;- rapporti con gli Enti di stato fornitori di servizi sanitari, scolastici,pensionistici;-servizio di ispezione;- inquadramento professionale e destinazione d'impiego di soggettinon occupati che entrano stabilmente, a tempo indeterminato, nelsistema O.S.G.I.;- inquadramento professionale e destinazione d'impiego di soggettinon occupati in ambito ordinario ;-entrate provenienti dallo Stato;- uscite;- bilancio delle distribuzioni dei generi prodotti, scambiati e dellaqualità del servizio di distribuzione;-attribuzione di disponibilità di liquidità e spesa personale diciascuno e della carta di credito in disponibilità degli occupatinell'Ente;- mantenimento patrimonio immobiliare e dei mezzi;-nuclei di progettazione;-formazione dei dirigenti di tutti i settori ;-sistema energetico e telecomunicazioni;-rapporti con gli uffici ed ispettorati dell'Agenzia delle Entrate inordine agli obblighi contabili e di bilancio stabiliti nella leggespeciale con cui si costituiva O.S.G.I. ;-determinazione della necessità individuali degli occupati daraggruppare;altre eventuali.I responsabili nazionali nomineranno direttamente tutti i propricollaboratori diretti subordinati in formazione piramidale.Tutte le esperienze organizzative e di impianto produttivo dell'Ente,

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ove possibile, saranno precedute da una esperienza pilota cheopererà con almeno sei mesi di vantaggio rispetto alle altre.

DATI STATISTICI su cui operare e su cui contare per il finanziamento iniziale.

I dati di riferimento sono i dati della disoccupazione in Italiadell'inizio dell'anno 2012 (anche se al 2014 la drammaticità deidati del numero dei disoccupati è raddoppiata, si ritiene che il2012 rappresenti una situazione più naturale e stabile inrelazione all'andamento di una economia mondiale )Dell'8,7 % della forza lavoro inoccupata, ovvero oltre 2.096.000persone, di questi il 27,7 % , cioè 580.000, sono giovani e nonhanno sussidio alcuno, il 4,9 %, cioè 105.000 circa sonodisoccupati da oltre un anno. Ciò vuol dire che sostanzialmentecoloro che godono della cassa integrazione o del contributo didisoccupazione sono circa 1.400.000 e quelli che non ne godonoaffatto potrebbero essere circa 700.000.Si determina che quest'ultimi, ovvero 700.000 persone, che entranoin questo progetto, non sono interessati da nessuna variazione dellaquantità delle loro entrate in danaro in quanto disoccupati, inquanto non stanno percependo nulla; quindi per queste personeessere immessi nel progetto dell'Ente rappresenterà solo chequalcosa di positivo e solo immediati vantaggi.Il corrispettivo per il tempo lavorativo impiegato da queste personenel progetto e nella operatività dell'O.S.G.I. non potrà essereremunerato come lo sarà in fase di attività ordinaria dell'Ente, ma ladisponibilità economica data immediatamente dallo Stato alprogetto e la gestione di parte dell'importo di cassa integrazioneconsentirà sin da subito a provvedere in buona misura alle loronecessità.Nel caso dei cassa integrati, ovvero di coloro disoccupati cheusufruiscono un importo mensile di sostentamento, lo Stato è

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impegnato con un importo compreso tra 9/ 10 miliardi di €urol'anno. E' ovvio che questi importi sono “micidiali” nei confrontidi una economia di uno Stato in crisi, peraltro queste sono uscitesenza ritorno, a fondo perduto, in cambio di realizzazione alcuna.Diversamente da questo andamento infruttuoso tali importipotranno essere gestiti dall'O.S.G.I. che utilizzerà il tempolavorativo di lavoratori, oggi inattivi ma retribuiti, proprio per larealizzazione delle strutture e per le produzioni dell'O.S.G.I.. A queste disponibilità economiche e di tempo lavorativo a favoredell'Ente sono da aggiungersi tutti i vari finanziamentiinternazionali, europei, nazionali, regionali, provinciali e comunalidestinati all'occupazione .In pratica operando con tale razionalità si determinerebbe in brevetempo l'autonomia finanziaria dell'O.S.G.I., la totale occupazionedella forza lavorativa nazionale e l'annullamento pressoché totaledei costi di cassa integrazione E' evidente che tutta questa movimentazione prevista di forzalavorativa, di produzione, di commercializzazione, quindimovimento di danaro, possa attivare l'appetito di molti, alcunioperativi in simbiosi con molti politici ma, come si è tenuto adevidenziare, il pacchetto di legge presentato non è modificabile equindi non sarà possibile apportarvi degli emendamenti chemodifichino una gestione democratica, garantita dallo statuto ,comunitaria e di meritocratica .

Come inizia ad attivarsi realmente il progetto

Attività di acquisizione di terreni ed aziende agricole efinanziamentoL'inizio di attività dell'O.S.G.I. corrisponderà evidentemente anchealla ricerca ed alla acquisizione di terreni e aziende agricole equindi anche un' opportunità per molti proprietari di rimettere areddito le proprietà in un momento in cui il mercato di tale settoresta soffrendo la monopolizzazione all'acquisto da parte di grandi

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gruppi di investitori e l'impossibilità di imprenditori singoli atrovare finanziamenti per l'acquisto in tale settore produttivocontrollato nella commercializzazione da pochi gruppi. Molti proprietari di terreni, aziende agricole, che non hannoaffittato le aziende, certamente troveranno interessante dare inconcessione l'azienda all'O.S.G.I. con un contratto di affittorinnovabile a favore dell'affittuario per x anni e diritto di riscatto, dicui sarà determinato anticipatamente l'importo della cessione, inrelazione al valore dell'azienda al momento in cui è concessa.Altri proprietari invece potranno trovare interessante vendereimmediatamente stabilendo un pagamento a cui l'Ente potrà farfronte in maniera rateizzata, salvo una anticipazione del 15% delvalore. Si consideri ancora che intervenendo l'O.S.G.I. su tutto il territorionazionale, l'interesse dell'Ente potrebbe essere per qualsiasi terrenoo azienda agricola ovunque ubicata spalmando quindi possibilità diacquisto in ogni luogo.La congruità delle offerte e quindi del valore, sarà assicuratodall'uso della Metodologia di Proiezione detto anche “Metodo distima analitica per monetizzazione delle singole caratteristicheimmobiliari”, messo a disposizione dell'Ente dall'esclusivista delmetodo stesso.Nello statuto dell'O.S.G.I. è prevista la possibilità da parte disingoli finanziatori di investire in specifiche aziende dell'Enteaffinché si formi anche un rapporto di interesse, di maggiorcontatto, tra investitori locali e le aziende presenti nel loro ambitozonale, pur mettendo comunque dei limiti agli investitori esterniper evitare di entrare in concorrenza con l'imprenditoria ordinariadel paese, avendo questi diritto di accesso alla produzione connotevoli sconti.

Inizio dell'organizzazione Sulla base dei finanziamenti sopracitati l'Ente otterràimmediatamente la disponibilità per far fronte alla costituzionedella sua organizzazione creando immediatamente:

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-La struttura di valutazione del valore immobiliare e aziendale perla chiusura di contratti di locazione o acquisto di immobili eaziende necessari per l'attività di produzione e trasformazione diprodotti agricoli e di allevamento e di magazzinaggio ecommercializzazione parte dell'Ente -La struttura per il reperimento di strutture immobiliari e aziendalidi cui sopra.-La struttura per l'allestimento e sistemazione, di circa 400 unitàpolifunzionali dell'Ente per uso centro commerciale per generialimentari e abbigliamento, ampi locali di magazzinaggio ( da cuiperaltro partiranno gli incaricati alla distribuzione a domicilio perpensionati indigenti), servizi bancari, uffici operativi e dirappresentanza dell'organizzazione dell'Ente

L'allestimento delle unità polifunzionali anticipa la fase diproduzione e trasformazione dei prodotti dell'Ente fornendocomunque nel frattempo agli associati un servizio di supermercatoper soci e tutti i servizi bancari collegati alle attività istituzionalidell'Ente .

La programmazione dell'acquisizione di immobili, delle aziendeagricole, dei terreni, delle aziende di trasformazione etc, anchequelle acquisite per esproprio operato dall'Ente stesso, perpossibilità data dallo Stato, seguiranno un preciso programmafinalizzato alla produzione per un numero di persone, e relativefamiglie, che entreranno in forza all'Ente ed al numero di soggettila cui pensione è insufficiente per un sostentamento dignitoso,oltre ovviamente ad una percentuale prestabilita di produzione perla vendita a clienti ordinari non soci.

In relazione di tale necessità di base sono localizzate, in posizionecentrale al territorio da servire delle unità produttive agricoleterritoriale di base stabili quale fulcro di eventuali espansioni erientri in relazione alle esigenze occupazionali. La consistenzadelle unità produttive agricole dovrà prevedere ad esempio (e nelle

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dimensioni da stabilire ) terreno a grano mq …. a persona , ulivetomq... a persona e così via per orto irriguo, serre per orto, vigneto,frutteto diversificato, bosco ceduo, bosco per legname pregiato,terreno a fieno,terreno da pascolo fresco, terreno per allevamento dibassa corte, capi bovini da latte, capi bovini da carne, capi ovinipecore e capre da lana selezionata di qualità, pecora e capre dacarne, bassa corte da macellazione , galline da produzione di uova. I fabbricati e le rimesse ad uso agricolo saranno possibilmentecompresi nei terreni acquistati o espropriati o in comodato d'uso.Le unità ovviamente differiscono per tipologia in relazione alleproduzioni e trasformazioni, quindi ci saranno anche unitàproduttive collegate all'allevamento in mare, con proprieimbarcazioni e attrezzatura e locali adatti alla conservazione etc.Si tenga presente che per attivarsi alla distribuzione/e rapportocommerciale con i propri soci, l'Ente non attenderà di averedisponibilità di produzione propria, ma solo essere pronta con lasua organizzazione commerciale e le proprie strutture fisse edoperare quindi in primissima fase con acquisti all'ingrosso comeuna grande consorzio di acquisto, a prezzi vantaggiosissimi.La disponibilità di mezzi di trasporto permetterà anche lapossibilità di acquisto nel campo e direttamente in fabbrica ed ilrifornimento in proprio di tutti i propri punti di distribuzione equesto fino a quando non subentrerà in disponibilità la produzionedell'Ente stesso .

Non si pensi che delineando questo progetto non si sia tenuto inconsiderazione che entreranno contatto tra loro tante personalitàdiverse ed esse con merce, beni, di tutti i tipi e che ovviamenteciò creerà problemi comportamentali, come tentativi di furti esoprusi personali. A tal riguardo si confida soprattutto nella qualitàdell'organizzazione e nella naturalezza di comportamento fiduciarioed educativo di tutti quei soggetti che sposano idealmente ilprogetto dell'Ente e sul riflesso che questi avranno su quei pochiabituati a muoversi e prendere ciò che non devono. Comunque nulla è lasciato al caso ed il sistema di controllo,

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ispezione e sanzionatorio sarà particolarmente efficiente. Fine della relazione sull'OSGI e ripresa della narrativa.

Capitolo 34 Il recupero della nave

<<Bene, ho finito- disse Andrea- Il testo della legge è già avostra disposizione e quindi non posso far altro che augurarvi buonlavoro.>>Quella fu la prima e l'ultima apparizione pubblica di Andrea inqualità di rappresentante politico del movimento, da quel momentoin poi, a parte la sua partecipazione attiva politica a Seme di, comeun qualsiasi iscritto operante nella propria sezione, e a parte la suaresponsabilità come segretario generale del movimento concompiti soprattutto di organizzazione e di tutela della qualità delmovimento in ordine alla democrazia interna onde evitare che siformassero gruppi e correnti e leader precostituiti, lui non apparìpiù in rappresentanza del movimento in occasioni di incontriallargati ad altri soggetti politici. Maurizio piangeva per l'emozione, baciò Andrea che percepìqualcosa anche se non lo ricondusse alla sua presenza .Nessuno intervenne più e Andrea si diresse dal vecchio Berna chenell'abbraccio lo inzuppò di lacrime. Uscito dal Parlamento, fuori lo aspettavano moltissimi ragazzidella Capitale e dintorni, Alessandro in testa e Cristina, alla cuivista Andrea non resse per la commozione vedendo in leisoprattutto il viso dell'amico, che in realtà era lì presente, e checercava di far sentire inutilmente il suo abbraccio, e la cui presenzaperò non riuscì a manifestarsi che in una frazione di secondo, conl'odore intenso di mare, che non sfuggì alle narici di Andrea.Dopo la veloce dichiarazione di voto dei capigruppo,immediatamente si procedette alle votazioni a scrutinio segreto ilcui risultato, con 610 presenze al momento della votazione, aveva

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determinato 453 voti a favore 147 contrari e 10 astenuti.Maurizio nell'aula stessa salutò l'uomo di Rimini ed uno per uno isuoi amici angeli, dandosi appuntamento per il successivo voto alSenato che diversamente dalla Camera si espresse con voto palesefavorevole ad unanimità.Maurizio e l'uomo di Rimini si incontrarono di nuovo molte altrevolte, c'era ancora tanto da fare.

Era la mattina successiva all'approvazione alla Camera della leggedi iniziativa popolare, Andrea era a casa, soddisfatto del risultatoma nulla da festeggiare, nessuna esaltazione.E' sempre stato così, fin da piccolo, non aveva mai esultato per unavittoria, neanche quando stravinceva nelle corse di fondoesageratamente lunghe per bambini di 8 anni. Tutto già passato, nulla da compiacersi, solo un futuro faticoso loaspettava, un sguardo malinconico in cui questa volta non c'era unprimo posto neanche per Dio, del suo consueto e timido orgogliodi sentirsi Suo operaio ed aver fatto quel che doveva essere fatto.Non c'era Maurizio con cui avrebbe incrociato uno sguardo tuttoumano, con cui le parole di compiacenza del risultato sarebberostate in più, fuori luogo, nulla sarebbe stato più eloquente diqualche sguardo soddisfatto scambiato mentre divoravano senzaprendere fiato un piatto gigante, unico, di spaghetti con le vongolee un bicchiere di vino di quell'Ansonaco non commerciale, vero,tosto, scuro e trasparente, colore dell'ambra, non per tutti, un lororituale per ogni volta che si incontravano per discutere il procederedi quella benigna e democratica evoluzione. Odiava quei momenti in cui lo immaginava, lo vedeva, quasi fossepiù che vero, scivolare verso il fondo blu, poi buio, in un profondocosì inquietante. Il ripetersi dell'immaginare quella scena si erafatto frequente dopo la rassegnazione al mancato ritrovamento.Andrea però qualcosa di Maurizio lo voleva indietro, e nonostantefosse certo che si potesse fare a meno razionalmente di un corpo,emotivamente non riusciva a superarlo. Il solo pensare a Maurizio vagare da solo nel profondo blu del

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mare, e poi nell'infinito, senza che qualcuno gli facesse unacarezza con una parola, una qualsiasi, non riusciva ad accettarlo.Andrea aveva fatto di tutto per recuperare Maurizio, sin dai primigiorni dopo il naufragio, quando Maurizio gli si presentò in sogno.Apparve seduto a terra, sotto un piccolo oblò, dentro una lussuosacabina di una nave, con tutto apparecchiato, buoni cibi e frutta ,tanta frutta, e tutto ben ordinato, la faccia era la sua, ma il corpo eraquello di un bambino che implorava di portarlo via da lì, <<vogliocrescere>> diceva, <<qui non si cresce.>>

Andrea ne rimase scosso, motivo in più per occuparsi di qualcosaa cui quasi certamente si sarebbe dedicato comunque . In quei medesimi giorni, si incominciava a dibattere sulla questionedella presenza inquietante e affascinante del relitto semi sommersoe la difficoltà di una rimozione veloce e soprattutto per interogiacché uno smantellamento in loco sarebbe durato troppo tempo .Andrea calcolò che ci sarebbero voluti un paio di anni con ilrischio che non si sarebbero trovati neanche i corpi degli ultimidispersi compreso Maurizio, per effetti di correnti che avrebberoripulito tutta la nave smembrata.Quella di risolvere i problemi, soprattutto di natura meccanica ofilologica che fossero per Andrea era quasi un “pallino”, di certolo stimolavano, e tirar fuori Maurizio da lì era un motivo maggioreper affrontarli.Di documentazione non ne aveva tanta a disposizione ma tra pianie dati della nave Concordia trovati su internet, foto, carte nautiche eun po' di immaginazione di come si fosse comportata la nave infase di affondamento parziale, delineò sufficientemente lasituazione per iniziare a pensare come farla galleggiare in assettonormale per poterla trainare, giacché di certo nessuno voleva laConcordia in bella vista, a qualche centinaio di metri dal portodell'Isola del Giglio, uno straziante enorme inno alla stupiditàumana, una bara con tanti morti che aspettavano sepoltura.Effettivamente l'intervento di recupero per intero era una operaardita e volle accertarsi se ciò fosse stato possibile con le

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esperienze già fatte, con i mezzi e le tecnologie a disposizione. I recuperi di cui si aveva traccia, erano di piccole imbarcazioni concui era sufficiente utilizzare qualche pallone sollevatore rigido,sufficienti per qualche centinaio di tonnellate, ma qui si trattava di114.000 tonnellate sviluppati in 290 metri di lunghezza etrentacinque di larghezza e ancora oltre 50 di altezza, cioè unimmenso volume dieci volte più pesante del massimo che una navepiattaforma come la Micoperi 7000 lunga 160 metri potevasospendere. No, nessuno poteva tirarla su con le esperienze passate, e poi nelcaso specifico per il raddrizzamento ed i galleggiamento in loco sidoveva tener conto che la nave era inclinata, appoggiata su unbasso fondale e con il baricentro già fuori dello scafo di cui peraltrol'opera viva, cioè la parte ordinariamente sommersa, eraeccessivamente minore per volume e peso rispetto all'opera morta,e tutto questo rappresentava una situazione quasi insormontabileper un raddrizzamento in loco e con mezzi di spesa congrui alrisultato definitivo di una demolizione, salvo non avere limiti dispesa per cui a quel punto l'inventiva poteva passare in secondopiano, come poi in realtà è avvenuto.Infine c'era il problema di chiudere tutte le aperture da cui entraval'acqua e questo comprendeva diverse centinaia di porte stagnelasciate aperte, oblò rotti, falle sullo scafo sia quelle enormi edemerse, che non destavano alcuna preoccupazione e quelleeventuali più piccole createsi per appoggio della nave su sporgenzerocciose di granito del fondale al momento dell'affondamento “dafermo” della nave.Andrea iniziò tutta la progettazione dell'operazione a partire da unasua invenzione, mai brevettata, come tutte le sue invenzioni edintuizioni, riteneva troppo dispendioso proteggere efficacemente unbrevetto. Partendo da essa, determinò un altra strada operativa, chenulla aveva a che fare con la prima e dipanò tutta la matassaprogettuale per raggiungere l'obbiettivo di rimettere la Concordia inassetto di navigazione a traino con lo scafo tutto rattoppato masenza necessità di sostegni esterni.

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La Costa Crociere nel frattempo invitò 10 importanti societàoperative nel settore dei recuperi di relitti di navi a proporre unsistema di recupero per intero del transatlantico mai fatto fino adora .Andrea, senza minimamente specificare le modalità, tra il giorno7/ed 9 febbraio2012 informò della possibilità di eseguirel'operazione nel modo da tutti auspicato sia la società Gruppo Neridi Livorno, l'unica impresa italiana invitata, che la stessa CostaCrociera, senza riceverne un minimo riscontro.Diversamente, ma niente di più nella sostanza, la Protezione Civilerispose alla sua mail del 14 febbraio comunicando di aver passatola comunicazione alla commissione di esperti appositamentecostituita. Com'era possibile che con tanta disponibilità sul tavolosi sarebbero aperte le porte alla verifica di soluzioni di terzi .Passò circa un mese, e quattro delle compagnie invitate nonpresentarono alcuna proposta, alcune con parziale intervento disezionamento della nave non avendo trovato soluzioni progettuali,pertanto escluse, e rimasero quindi in lizza solo la soc. Neri incollaborazione della olandese Smith che avevano operato insiemein primo intervento sul relitto per il prosciugamento del carburantee l'americana Titan Salvage appoggiata alla società Micoperi consede a Ravenna .Il recupero fu affidato a queste ultime con un progetto di recuperoche poteva essere sintetizzato come l'inno allo spreco, di un costoelevatissimo pari al rischio ambientale ed ai tempi più lunghi chesi potessero immaginare, tutto sotto l'egida di una dichiaratamassima sicurezza che strideva con gli eccessi di interventisoprattutto sui fondali. Evidentemente l'idea che si dovessero mettere in campo tantissimisoldi, 300 milioni di euro, e motivi non strettamente collegati alrecupero gli balenò in testa, questo vanificava qualsiasi propostarazionale e di reale qualità ed economicamente congrua.Nel frattempo Andrea maturò anche un altro progetto di intervento,alternativo al primo e molto più veloce nella fase di raddrizzamento

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ed il 9 maggio invitò la soc. Micoperi a contattarlo qualora gli sifossero presentate delle problematiche non previste, potendocontare su diverse innovazioni determinate nei suoi progetti . Dopo di ciò Andrea cessò di contattare i personaggi di rilievo cheruotavano intorno al recupero della nave, oltre non poteva andare,ma aveva fatto quel che poteva, sapeva in cuor suo che quelrecupero sarebbe durato troppo tempo.

Andrea è ora sul terrazzo di casa di Porto S. Stefano, disteso su unapanca, occhi al cielo, la gattina fissa la poltroncina vicina vuota .E' inquieta, incuriosita, da quella presenza impercettibile che la staaccarezzando senza fisicità. Andrea è sereno, cosi come lo è Maurizio lì accanto a lui, avevanofatto quel che dovevano fare e molto di più di quel che potevano,confidando nell'aiuto di Dio, che non si era fatto attendere.La situazione straordinaria di Maurizio, la sua serenità tutta terrenache poteva tramutarsi in qualsiasi cosa, intervenire, amare,esprimersi anche fisicamente, con gli altri, con la sua Cristina era ilrisultato di quella richiesta esaudita, di lasciare che compisse quelche doveva, fatta a Dio prima di diventare parte solitaria di unmare tenebroso.

Capitolo 35 Presidente per sempre

Maurizio pur avendo operato per il Movimento Semedi, ancor piùdi Andrea, fino a morirne, nei dialoghi con Andrea non aveva mai,esaltato le caratteristiche di qualità del movimento come invece neaveva avuta opportunità centinaia di volte con altre persone, equesto era un suo cruccio, l'ufficializzazione pubblica di adesione ad un progetto che con certezza lui riteneva voluto da Dio comeesempio per tutte le Nazioni che avevano smarrito la concretezzadella giustizia, in tutti i suoi aspetti, e quindi della democrazia realeche parte dall'ordine, dal rispetto e non ammette l'ipocrisiaistituzionale.

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Maurizio amava Seme di … e tutti quei ragazzi che vi entravano, liamava come fossero suoi figli, l'uno diverso dall'altro ma tutti conil desiderio di formare la più grande ed onesta famiglia che sipotesse immaginare, amava con orgoglio la sua totale diversitàdagli altri partiti a partire dalla dichiarazione statutaria dell'inutilitàdi leader in un raggruppamento di gente libera e di onestàintellettuale, del sistema messo in piedi per far emergere i soggettimeritevoli di rappresentare il movimento senza possederlo, ilsistema di assegnazione in automatico del diritto di rappresentanzadel movimento affinché nel movimento ci si trovasse sempre,concretamente, tra amici e non come negli altri partiti in cui i veriavversari personali sono sempre e solo nel proprio stesso partito.Poi la visione immediatamente internazionale ma con i piedisaldamente appoggiati sul territorio, l'accomunare persone dicontinenti diversi, di fede diverse solo che si richiamasserorealmente all'amore per il prossimo, la struttura organizzativaperfetta, la certezza che quel partito altro non avrebbe fatto cheservizio alla società e mai potere per il potere. Si, voleva che fosse ufficializzata questa sua adesione per sempre alprogetto, che Andrea sapesse che quella amicizia non fosse nataper caso.

Fece trovare sul terrazzo di Andrea una tessera di iscrizione, diquelle che Andrea aveva fatto stampare specificatamente per i soliaventi diritto al voto nelle decisioni assembleari delle sezioni localie che veniva consegnata dopo un periodo, senza determinazioneprecisata di tempo da una speciale struttura del movimentoallorché questa commissione si convinceva che l'iscritto almovimento aveva aderito senza secondi fini di convenienzapersonale. Queste tessere erano diverse da quelle destinate agli aderenti aSeme di provvisoriamente senza diritto di voto, cioè per gli iscrittida poco tempo, che pur partecipando normalmente alle assemblee epur potendo proporre e discutere alla stessa stregua degli aventidiritto, non potevano votare fino a quando fosse emersa evidente

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una proiezione reale al servizio. Maurizio fece trovare la tessera a suo nome, con la sua data dinascita che corrispondeva al 13 gennaio 2012, giorno della suamorte sulla Concordia e nella scadenza indicò “valida persempre” e la convalidò egli stesso con la sua stessa firma sotto laspeciale scritta di “ delegato speciale”. Tutto era scritto a mano, inoro, non colore oro, ma proprio lamina sottilissima di orozecchino. Andrea la trovò sul terrazzo, su una poltroncina, custodita dalla suagattina, si emozionò fino alle lacrime e vi scrisse sopra in aggiunta,“Presidente per sempre” e tenne per sé quella tessera dandodisposizione che la stessa tessera lo avrebbe seguito nella sua bara,per il proprio ultimo viaggio finale, per consegnarla lui stesso nellemani di Maurizio.

E' quasi buio, come ogni sera Maurizio è volato accanto alla suaCristina, non vuole lasciarla sola di notte, il suo profumo ed il suocontatto sono energia compassionevole, impossibile per un umanocomprenderne la concretezza. Sono rare le occasioni in cuiMaurizio è costretto a rinunciare a quel piacere.Andrea è davanti ad un grande piatto di spaghetti di passata dipomodoro, cipolle, basilico e peperoncino che ha appena sentito ilcalore della fiamma. E' assente, lo sguardo fisso, lontano mille miglia da quel terrazzo atentare di trovare la comprensione di qualcuno nei suoi confrontiper tutta quella autoreferenza contenuta nel suo libro, “Semedi … “,che non poté fare altrimenti di scriverlo e di farlo in quel modoessendovi in gioco la necessità urgente di comunicare ciò chedoveva, con quante più persone possibile, e soprattutto per offrireuna ricetta di economia anti-crisi, prima che qualcuno vendesse ildiritto dell'Italia a mantenersi nazione libera con uno Stato didiritto pieno, almeno sulla carta, almeno sulla Costituzione.L'Italia era salva, solo un paio di anni e non ci sarebbe stato piùnessun disoccupato, e toccava agli italiani concretizzare il solco

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tracciato da Semedi..., concretizzare nei fatti e dare un esempio allealtre Nazioni di come la razionalità è l'unico punto di partenza peruna economia senza crisi, senza ingiustizia. Gli italiani, dovevano fare un passo indietro e cominciare ad amarlaquesta Italia ovvero desiderare e impegnarsi affinché nella propriaNazione tutto funzionasse bene; che vi fosse giustizia in ognimomento e in ogni cosa; cessare di depredarla ad ogni occasionecome fosse lo sport nazionale. No, non lo avrebbero fatto tutti gliitaliani spontaneamente, ma in pochi, i più responsabili avrebberocostretto tutti a rispettare il proprio Paese.

Capitolo 36 Perché siete miei operai !

Una giovane donna della famiglia, parlando con Andrea gli esternòcome in lui e pochi altri, diversamente da quel che percepiva dallamaggior parte, che avevano frequentazione assidua con la Chiesa econ la fede, sentiva provenire l'effetto di una immersione eappartenenza ad essa.Andrea non seppe dare una risposta lì per lì, ma quando si soffermòsulla cosa e non comprendendo neanche lui cosa potesse esserequella sensazione della giovane, girò la domanda al Cielo. La risposta giunse immediata come sempre, <<“ Perché siete mieioperai”, “ l'operaio” è chi vivendo la sua vita, fino all'estremo dellesue possibilità, la proietta, la fa diventare tutt'uno e corrispondentenella volontà e anche nella necessità del Proprietario, si sveglia lamattina e si chiede cosa posso fare per le necessità del Proprietarioe cerca di fare del suo meglio per portare a compimentoquell'opera>>.Andrea ringraziò ancora una volta per l'ennesima risposta ricevutama, in tutta onestà, non si ritenne degno di essere percepito per queltipo di operaio, sapendo che le impressioni seppur spontaneetalvolta, caricate da affetto e stima, possono non corrispondere alla

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verità.La Concordia doveva aspettare, non sarebbero stati in grado ditirarla su velocemente senza danneggiarla ulteriormente, comeavrebbe fatto Andrea in qualche mese. Troppo tempo, del corpodi Maurizio non si sarebbe trovato più nulla.Sul fronte delle necessità sociali, del riassetto della societànazionale, Andrea si mise a disposizione nella totalità della suapersona, così come ci sarà sempre Maurizio, così come Alessandro,come Cristina …........come buona terra in attesa di buoni semi.Il buon raccolto ci sarà. La buona terra è nascosta solamente daun leggerissimo strato di fango sterile ma facilmente rimovibile.

Non tardarono a giungere le telefonate ed i messaggi di postaelettronica. La determinazione che traspariva dai progetti di Semedifu il veicolo principale per cui le adesioni furono senza sosta.Anche la chiara volontà di bloccare le pensioni d'oro maturatesenza equivalente contribuzione, e la volontà di liberare il cittadinodall'asfissiante rapporto giornaliero con il sistema di tassazionenazionale e comunale creando un unico soggetto responsabile dellariscossione a favore di tutti gli Enti così anche le stesse tasse, nelcomplesso, che non superassero limiti di razionalità nei confrontidella possibilità di ogni singolo cittadino, avevano convinto gliultimi titubanti che la democratica rivoluzione contro lo sbandomorale dello Stato era totale.

Capitolo 37 Tasse e pensioni d'oro.

Per inciso su ciò che è giusto tassare o meno, di certo c'è necessitàdi trovare un equilibrio di giustizia nei confronti di coloro che sonotassati contestualmente ai sacrifici in atto per acquisto degliimmobili per prima casa e coloro che invece beneficiano di operepubbliche senza avere alcuna tassazione. Ciò è diseducativo ed

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incentiva al saprofitismo sociale. E' necessario che ognuno dia quel che può, ma sempre in un climadi giustizia in cui deve essere compresa anche una giustizia fiscaleche potrà essere raggiungibile qualora ci sia una gestione unicadelle tasse. A tal proposito non si percepisce nulla di democraticocreare scaglioni di aliquote in relazione al diverso reddito. Laproposta quindi è che ci sia una percentuale di tassazione unica sulreddito, perché questo prevede giustamente la costituzione eovviamente bene inteso che prima di applicare una percentualeunica per tutti è necessario assicurare a tutti personalmente unminimo di reddito intoccabile necessario per assicurare un minimodi vita dignitosa, determinato in relazione alla propria singolasituazione di spesa corrente ordinaria.Se la percentuale di tassazione non fosse sufficiente si eleva pertutti affinché tutti rimangano con un rapporto identico rispetto alproprio reddito. Questo procedere oltre a poter elevare la tassazionepersonale fino ai massimi, senza mettere in difficoltà nessuno,potrà essere indice di un popolo coeso. E' evidente che con l'entratadi O.S.G.I. ed una situazione in cui la Nazione ha già debellatocorruzione e malavita organizzata e tanti problemi onerosi ma facilida sistemare, lo sforzo richiesto al cittadino in fatto di tasse, saràriportato al minimo. Essendo anche le società interessate al gettito fiscale, ci si potràdomandare che trattamento dovrebbero avere queste ??Nessuna differenza di trattamento, in quanto le società nasconoessenzialmente per necessità di regole dello stare insieme di piùpersone in una attività economica, e della loro tutela in caso sideterminassero delle difficoltà nei bilanci affinché nonpregiudichino l'immagine, il reddito e la piena disponibilità delleproprietà personali del socio. In pratica le società sono sempre riconducibile a persone fisiche eper questo il trattamento deve essere uguale. Queste persone permolti rappresentano un modo per nascondere patrimoni personalidi cui non si ha piacere che vengano messi in evidenza e venganotutelati con artifici contabili, non deve indurre erroneamente ad un

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trattamento del fisco diverso dalla persona fisica. Il punto quindi èun altro ovvero mettere insieme strumenti di valutazione, e quindidi riconoscimento di sistemi evasivi, che annullino tali tentativi. Ma la razionalità non deve mai essere superata dalla attivitàirrazionale del legislatore di risolvere un problema creandone unaltro di natura incostituzionale.E questo avviene continuamente allorché c'è un problema neltentativo di risolverlo spesso si fa ancora maggior danno. Quindi la proposta per la tassazione delle Società è che il reddito,l'utile di fine bilancio, qualora positivo, venga tassatosemplicemente come per le persone fisiche ed addebitato allaproprietà sia essa persona fisica che altra società, nella stessaaliquota determinata per le persone fisiche in percentuale alla quotapersonale o numero di azioni possedute. Al riguardo invece dellecompravendite di azioni di società queste dovranno essere tassate,di volta in volta, in relazione al loro prezzo di compravendita, allastessa stregua di un qualsiasi altro bene di cui sarebbe opportunounificare la percentuale di tassazione. Tale sistema di una logicasemplice e di assoluta democrazia e razionalità se mantenutostabile consentirà di ripristinare qualsiasi incongruenza ditrattamento fiscale e non presterà più il fianco a iniziative, certo dibuona fede contro gli evasori, ma che non risolvono mai ilproblema sia perché non sono propedeutiche all'educazione diconvivenza civile, sia perché discriminanti ed invogliano quindiall'evasione come strumento di difesa, se non addirittura dinecessità di sopravvivenza, poi perché mettono i cittadini l'unocontro l'altro per i diversi trattamenti ricevuti. Tal sistema, abbinatoall'utilizzo obbligatorio di carte di credito per qualsiasi occasione diacquisto contribuirà, insieme a tutte le altre proposte fatte da Semedi, al totale riassetto sociale .

Un piccolo inciso su tantissime pensioni d'oro determinate inambito della pubblica amministrazione e del potere politico. Non è tollerabile che chi ne dispone faccia la vita da nababbimentre ci sono milioni di persone che si trascinano nella povertà,

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di cui loro sono i primi responsabili sia per inettitudine che permalafede in appoggio ad un sistema di corruzione che senza il lorocontributo non sarebbe mai arrivato ai livelli odierni. A partel'Italia non esistono società in cui simili responsabilità sonopremiate in tal modo. E' il momento di dare l'esempio anche se tali casi fossero pochi,quindi azzerare certi privilegi nati in maniera costituzionalmente emoralmente illegittima. E' una porta che assolutamente va apertaper il recupero di moralità e mettere in piedi solide basi perraggiungere una vera democrazia e porre fine ad una crisieconomica perenne. E' necessario il ritorno a pensioni sulla basedei contributi effettivamente versati, anche con effetto arretrato. Seciò rappresentasse un problema tecnico in relazione ai dirittiacquisiti si può comunque determinare una legge speciale per unatassazione alla fonte di pensioni determinatesi in circostanzespecifiche e che si tassano in maniera speciale ovvero con delledetrazioni, così come in maniera speciale si sono create a dannodelle comunità.

Erano in tanti quelli che risposero all'appello di impegno rivolto daAndrea alle persone libere e coscienti dei loro doveri morali neiconfronti della società. Furono in tanti che dopo l'appello diAndrea valutarono quel che avevano essi stessi a disposizione percreare una società migliore. Seme di rappresentava uno strumentospeciale, nulla a che vedere con assembramenti in gruppi di potere,senza finalità oggettive, senza progetti, vuoti di tutto, senza regolese non lo stare insieme per azzannare qualcosa, e dove ci si“accoltella ” ordinariamente con gli stessi compagni di partito. Seme di non è riconducibile alla tipologia dei partiti che ormai siconcretizzano in ogni parte del mondo in cui padroneggia unleader, inevitabilmente un piccolo uomo, insignificante per lenecessità sociali, perché non pretende qualità di programmazionee progettualità, ma si accontenta e predilige circondarsi disempliciotti o di furbetti, sempre pronti a salire sul carro di chigrida più forte anche se quel carro è vuoto, senza contenuto e senza

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meta. Capitolo 38 Ora tocca a noi.

Qui finisce la storia di persone che lottano concretamentemettendo in piedi con i giusti strumenti un movimento con cuiscrivere la storia futura di un popolo positivo, razionale, che ama lagiustizia e sa che la ricerca ininterrotta della giustizia stessa èl'unico modello per la salvaguardia di ciò che più buono e belloabbiamo. Ora tocca a noi continuare il romanzo, cioè incontracitutti in Semedi, come in una sorta di grande famiglia di saniprincipi di cui si ha certezza che aspiri ad un'altrettanta società sanae che si impegni per realizzarla. Tocca a noi pretendere l'O.S.G.I., lo strumento che ridona a tuttila dignità del lavoro, tocca a noi pretendere una legge elettoralefatta di progetti e programmi e che sia scelta dai cittadini asalvaguardia e garanzia della qualità dei nostri governi a partire daicomuni fino al governo dello Stato.Se sperate che Seme di sia finalmente la strada da percorrere perrealizzare effettivamente il sogno di una società capace disostenersi in un accordo sociale forte e coeso, non abbandonatevisolo alla speranza perché la speranza senza di voi non è nulla.Andrea lo potete trovare alla mail [email protected] .Maurizio invece non lo potete contattare così facilmente marassicuratevi è lui che vi cercherà, è ancora il tutore invisibile diSeme di, e chissà per quanto lo sarà. I ragazzi di Seme di sono per lui come figli. Alcuni di loro diconoaddirittura di averlo sognato e, in momenti particolari, perconsolarli, per gioire con loro, aver percepito la sua mano sullaspalla. Lui è presente ovunque vi sia qualcuno di Seme di impegnato inmomenti importanti e difficili per la vita del nostro amato Paese

F I N E

Per quanti interessati ad entrare più nel dettaglio della proposta

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per una nuova legge elettorale e circa la possibilità per leassociazioni finalizzate a scopi politici si propone di seguitoqualche sommario approfondimento.

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Cap. 39 Un sistema elettorale nazionale ideale....proposta di riferimento alla discussione in Seme di

Le premesse ad un buon sistema elettorale sono le seguenti:- Un sistema elettorale è scelto sempre direttamente dal popolo emai dai propri governanti. Una buona Costituzione deve prendereatto che gli interessi tra le necessità del popolo elettore e coloroche sono eletti possono essere travisati e male interpretati adiscapito della democrazia. Quindi nel mandato ad amministrarenon deve essere contemplato quello di cambiare le regole di comesi determina la democrazia nel Paese, ovvero è necessario che lescelte del sistema elettorale, compresi i dettagli, siano sempredecise direttamente dal suo popolo.-Nel sistema elettorale si riflette tutto il potenziale di democraziache un popolo intende raggiungere; quindi deve esseresostanzialmente sempre svincolato dalle esigenze di potere deipartiti e all'atto delle elezioni tutti debbono essere messi sullastessa linea di partenza, senza vantaggi per alcuni.-Il sistema elettorale rappresenta le fondamenta, adeguate o nonadeguate, per la possibilità di una società di affrontare i problemi erisolverli; quindi se non perfetto, se non realmente democratico,crea facilmente una classe politica di cui non si sa da chi realmenteeletta e come, ed è facilmente controllabile da gruppi di potere eda criminalità organizzata .-Il sistema elettorale deve tenere conto del generalizzato istintonaturale del genere umano alla sottomissione del prossimo eridurne a zero tale possibilità negativa.

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-Un sistema elettorale democratico ideale dovrebbe consentirel'allontanamento di coloro che fanno del potere uno scudopersonale e non offrire tutela immotivata ad un potere giàinsediato.-Un sistema elettorale democratico ideale dovrebbe consentireanche a raggruppamenti meno organizzati sul territorio di farconoscere le loro proposte di governo, al pari di chi è in unasituazione di potere consolidato; in questa maniera si può ottenereil meglio dai cittadini che vogliono dare il loro contributo allasocietà.-Il sistema elettorale deve essere espressione di pretesa allamassima libertà e totale partecipazione, ovvero l'elettore hadiritto che il progetto sociale in cui crede abbia almeno lapossibilità di iniziare la competizione con progetti proposti da altri.

I sistemi elettorali possono essere classificati e definitisostanzialmente:

-per tipologia di rapporto di rappresentanza e mandato datodall'elettore ai propri prescelti;-per modalità di assegnazione dei seggi sulla base dei risultati delleelezioni;-con o senza collegi territoriali e/o percentuali di sbarramento peringresso al parlamento;

Per tipologia di rapporto di rappresentanza dell'elettore nellaconcretezza operativa sono due:Rappresentanza di fatto senza impegno sul programma Rappresentanza di fatto con impegno sul programma

Rappresentanza senza impegno sul programma L'elettore, con il voto, si affida di fatto totalmente al propriocandidato che, nella pratica, detto in termini giuridici , assumerà difatto il ruolo di un procuratore generale dell'elettore per quel checoncerne le scelte politiche che gli si presenteranno o che

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promuoverà. Trattasi di fatto di una delega in bianco che siconcretizza nel governo della comunità, qualora ne abbiaopportunità, nella totale autonomia di intendimento e finalità cherispecchieranno le capacita e la qualità intellettuale del medesimosoggetto. E' un sistema questo in cui le persone si propongono nel loromodo di essere, di fare, in cui i programmi enunciati, a prescinderedalla qualità e dal grado di dettaglio, non rappresentano neiconfronti dell'elettore un reale impegno, neanche nella sostanza.In tale sistema la delega assegnata teoricamente al candidato èsovrana e in relazione a ciò si assiste spesso, a vario motivo, aspostamenti di parlamentari da un gruppo all'altro che talvoltapermettono il formarsi di nuovi governi, nuove alleanze e diconseguenza corrispondenti cadute di governi. Questo è l'attuale sistema con cui operano praticamente tutte leNazioni ed il cui risultato globale, di crisi economica e di dirittipersonali e soprattutto di incapacità di governo e corruzione, èsotto gli occhi di tutti.

Rappresentanza con impegno sul programmaE' un sistema elettorale che mette al centro della competizione inassoluto i programmi e l'elettore si esprime quindi sullapreferenza di un programma rispetto ad altri. Il sistema elettorale quindi pone tutela e garanzie sulla possibilitàdi realizzare tale programma nell'arco dell'intera legislatura. Il programma è un riferimento ed un impegno univoco all'azionedi governo per la legislazione corrente. Nella sostanza,teoricamente, potrebbero cambiare tutti i componenti di ungoverno, fino addirittura ad essere sostituiti nel Parlamento, ma ilprogramma resta quello scelto dalla maggioranza degli elettori. Per questo sistema elettorale la scelta di un partito viene insubordine al programma e il candidato viene in subordine allascelta del partito. Partiti e candidati in ultimo ovviamente sipropongono collegati e subordinati solidalmente al programma eper esso i candidati stessi possono intendersi, rimanendo sempre in

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ambito di un linguaggio giuridico, come procuratori specialiovvero eletti che operano in applicazione di quel programma chel'elettore gli ha dato specifico mandato e se cosi non fossesarebbero sostituiti nel corso della legislatura stessa .Ovviamente come tale sistema sia strutturato, come sia neldettaglio, lo accenneremo più avanti, ma si sappia che ovviamenteciò è tecnicamente ben facilmente possibile da realizzare. Questo sistema in realtà e totalmente innovativo, ed è il sistemaelettorale concepito e proposto da Seme di, mai utilizzato, tantomeno concepito da alcuna Nazione, ma se anche lo fosse stato, dicerto sarebbe stato nascosto all'opinione pubblica perché troppodemocratico, almeno quanto basta da spaventare chi organizza epianifica il potere.

Per modalità di assegnazione dei seggi sulla base dei risultatidelle elezioni le modalità sono sostanzialmente due:Il sistema proporzionale Il sistema maggioritario

Il sistema proporzionale E' questo il sistema con cui il risultato delle assegnazioni dei seggiè perfettamente corrispondente ai voti ricevuti e quindi rappresentail sistema di massima democrazia a cui normalmente partecipanomolte aggregazioni.Il sistema maggioritarioQuesto sistema si applica successivamente al conteggio fatto con ilsistema proporzionale puro intervenendo su di esso e premiando lalista vincente assegnando ad essa, e sottraendole alle liste perdenti,un numero maggiore di seggi spettanti. Questo sistema viene usatopresumendo teoricamente che faciliti la formazione e la stabilità deigoverni.

Variabili che possono essere applicate ai sistemi proporzionale eal maggioritario

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Formazione di collegi elettorali territoriali e sbarramenti conpercentuali al di sotto del minimo.I collegi elettorali territoriali e gli sbarramenti posti a partiti omovimenti che ottengono voti in percentuale più bassa del limiteimposto sono strumenti applicabili sia al proporzionale che almaggioritario ma l'uso ne determina nel primo una“contaminazione”, una diluizione, delle caratteristiche ottimali,mentre nel caso del maggioritario potrebbe addirittura stravolgerel'esito delle votazioni e determinare risultati molto travisanti larealtà degli esiti elettorali o delle potenziali intenzioni reali deglielettori. Si consideri che già con l'utilizzo dei collegi, ed a partireda questi almeno un quarto dei voti validi non ottiene una propriarappresentanza in Parlamento. In pratica i collegi sono nati ufficialmente nella presunzione didare ad ogni territorio i suoi rappresentati facendoli corrisponderealle provincie o all'insieme di territori provinciali, in relazione alnumero degli abitanti, e questo è errato nel caso di elezioninazionali giacché l'elettore ha il diritto di avere la massima sceltapossibile di candidati o di programmi che così facendo viene arestringersi e ridursi fino ad oltre il 95% . Tale scelta che è inaccettabile per gli amanti della democraziadiventa invece una manna per chi opera in politica con il controllodel territorio, in questo caso il concetto di “dividi et impera”, è bencalzante. Nel sistema dei collegi è possibile che i voti ottenuti da una listasingolarmente in un collegio e quindi in tanti collegi, seppur tanti,diventano inutili dal momento che nel collegio, si concretizza versoil Parlamento solo un numero prestabilito di persone oltre il qualele rimanenze di voti vanno a perdersi cioè non sono riconosciuti afavore del partito che li ha percepiti. Pensate alla somma di questoscarto di intenzioni di voto che si produce e che si perde in decinedi collegi a favore di un partito, che invece sommato in un unicoconteggio potrebbe rappresentare un una bella porzione diParlamento. Si consideri ancora che qualora quella stessa forzapolitica seppur molto apprezzata da un alto numero di elettori, per

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effetto del sistema dei collegi riuscisse a strappare la vittoria soloin pochi collegi, cioè ottenere potenzialmente qualche seggio inParlamento, questi potrebbero comunque annullarsi, perdersi, pereffetto dello sbarramento ad una percentuale minima necessaria diseggi per entrare in Parlamento. Si potrà capire bene che sommare al maggioritario i collegiprovinciali e anche lo sbarramento è un sistema con cui si dacarta bianca alle persone senza un programma, non si può piùparlare di democrazia, pur essendoci il diritto al voto.E questo è ciò che in Italia è imposto da un po' di tempo a cuiprobabilmente dovremmo aggiungere, come se ciò non bastasseanche una forma di bipolarismo che spezza anche il pudore di unminimo sentimento di democrazia. Strano come in un Paese dovel'ipocrisia politica è così inarrestabile, dove nella concretezza delleazioni si fa finta che non esista un problema di immigrazione, dovepossono circolare milioni di persone sconosciute allo Stato, quindidove sussiste un iper eccesso di libertà, poi in fatto di sistemaelettorale invece si consumi una totale soppressione del diritto dirappresentanza del cittadino comodamente mascherata da unanecessità di governabilità. Ma governabilità di chi ? forse di unaclasse politica irrazionale e inetta che riesce a formare governi solosu presupposti di potere, senza un programma e che cadesemplicemente al soffio di un burattinaio. Il sistema elettorale attualmente utilizzato in Italia, che laproposta di Semedi vorrebbe spazzare via, è basato sulla fiduciaincondizionata alla persona/candidato e quindi il mandato elettoralenella concretezza dell'effetto non è da ritenersi di tipo ideologico,tanto meno programmatico. Così stando le cose, si deve accettareche un eletto possa operare nella maniera in cui ritiene piùopportuna nell'interesse del suo elettorato senza che suscitiscandalo l'emigrare di questi da un gruppo all'altro. Nel sistema elettorale italiano i programmi hanno lasciato spazioall'immagine delle persone, al loro modo di porsi, al loro fascinoche induce l'elettore alla domanda massima …..può farcelacostui/ei a cambiare le cose ?? Non ci sono domande su costoro!

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Crolla costui, dimostra di non aver le “palle” che si sperava avesseed un'intera rappresentativa politica dall'oggi al domani scompare.Allora se si punta sulla speranza che un soggetto possa esserecapace di governare perché se tali capacità non ci sono continuare asostenerlo con un sistema maggioritario che farà perdere tempoprezioso all'intera comunità? Un programma può essere, e deveessere aiutato dagli attacchi immotivati che vogliono farlo saltarecontro la volontà del popolo, ma perché tenere a galla chi è giàmorto cioè tenere a galla un soggetto, ed il suo governo, con unadelega in bianco che ha dimostrato l'inutilità della fiducia personaleprestatagli. Nel nostro momento storico il sistema maggioritariooltre a non essere democratico chiediamoci a cosa serve??

Il premio maggioranza nasce teoricamente dal fatto che ilsistema elettorale proporzionale viene spesso messo in crisi dallapresenza di un eccessivo numero dei gruppi parlamentari che rendedifficile la formazione di governi, ma anche la facilità della lorocaduta giacché si formano con numeri risicati di parlamentari cheli appoggiano. Da qui ne deriverebbe la necessità di dare maggiornumeri di parlamentari in disponibilità al partito che ha ottenuto unrisultato elettorale maggior, seppur di minimo distacco. Poi il cambiamento di atteggiamento di pochi parlamentaridetermina la caduta del governo, anche se si é constato che talicadute sono frequentissime anche con il maggioritario. Si è pensato quindi di risolvere il problema dando ai vincitori delleelezioni più seggi di quanti in realtà spettanti in un sistemaproporzionale ordinario affinché si garantisca un numero alto diseggi di maggioranza che determinino la sostanziale innocuità dipochi parlamentari che ritirano la fiducia ai propri governi.Si tenga presente che queste problematiche nella realtà sonodeterminate da interessi molto terreni come ad esempio...... sesalta il mancato incarico concordato precedentemente per sé o peraltri a ricoprire una carica o l'aggiudicarsi appalto, l'essere pagatoper lasciare il gruppo di appartenenza e convogliare in un altrogruppo; mettere in crisi dei soggetti al potere, magari compagni di

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partito, dimostrargli che hanno bisogno di loro o per fargli perderela faccia rispetto ad impegni presi con altri. Si tenga presente che èvero che tali problematiche possono assumere carattere personale,ma coinvolgere un intero schieramento in un sistema dove appuntoun piccolo schieramento può fare la differenza tra il formare omeno una coalizione di governo ciò assume anche importanza inrelazione a possibili disaccordi e ricatti di uscire da quellamaggioranza.Al fine di limitare l'eventuale incidenza ricattatoria dei piccolischieramenti sui governi si è cercato di risolvere il problema comesempre con altra irrazionalità, ovvero invece di andare adeterminare un sistema razionale migliore, dove la politica esprimasoggetti affidabili, si preferisce levare i diritti di rappresentanza aicittadini, di qui si è determinato lo sbarramento con percentuali concui vengono tolti i rappresentati ai cittadini, ma la qualità generaledella moralità in ambito dei Parlamenti resta perfettamente la solitacioè bassa.Evidentemente i sistemi elettorali che sono concepiti negli ultimidecenni in Italia e che mettono al centro del sistema le personesono sistemi perdenti, che hanno la prima responsabilità di unsistema politico disastroso incapace e corrotto. Quindi c'è necessitàassoluta di fare un passo indietro e dare spazio a sistemi elettoraliche mettano concretamente i programmi al centro assolutodell'attenzione dell'elettorato. I programmi una volta che risultano vincenti non sono pretenziosiné arroganti e non fanno le bizze, non sono invidiosi di nessuno, enessuno li può mettere in difficoltà. Insomma una cosa fatta benenon ha bisogno di rinforzi, non ha bisogno di premi a scapito deipiù deboli.

Il sistema elettorale quindi dovrebbe essere sostanzialmente perassegnazione dei seggi con il sistema proporzionale assoluto, inproporzione secca ai voti ottenuti, senza collegi, per il quale sivota essenzialmente prima un programma e secondariamente invia facoltativa, i candidati collegati al programma. Il programma

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dal momento che risulterà vincente sarà assolutamente supertutelato con modalità che verranno precisate più avanti essendo inconcreto questa la proposta di Semedi. Analisi della problematicaPer entrambi i sistemi vale in ogni caso una regola da tenerepresente ovvero che lo spezzettamento di percentuali di seggiassegnate per collegi e sbarramenti di percentuale annulla di fattola reale determinazione dell'espressione di voto elettorale di unaintera popolazione, anzi è la premessa affinché ciò avvenga. Infatticon tale sistema in atto per la Camera dei Deputati si è portatispesso a non dare il proprio voto a chi si vorrebbe dare fiducianella previsione che nel collegio specifico non otterrà il seggio,mentre si avrebbe la certezza che il seggio o più seggi sarebberoottenuti qualora la conta fosse unica nazionale come dovrebbeessere. Sono certo che in una Nazione spezzettare i seggi per collegi e/oinserire sbarramenti, oltre ad essere la premesse per non farpartecipare i cittadini alla politica, diverga dalla Costituzioneovvero dal diritto di ogni cittadino ad essere rappresentato.In prima ipotesi l'attribuzione e l'interpretazione del votodell'elettorato deve rispondere comunque ad una proporzionalitàrelativa all'intenzione popolare e questo prevede una valutazioneper intero e per tutta la Nazione senza confini provinciali eregionali.Nei sistemi attuali e proposti in Italia un partito pur riscuotendotantissimo consenso nell'intero territorio nazionale potrebbe nonavere seggi in Parlamento questo per non aver superato la sogliaminima nei vari, tanti, collegi elettorali, mentre al contrariodiversamente qualcuno che esprime in generale poco consenso sulterritorio nazionale avendo concentrato il suo poco elettorato inunico collegio può essere rappresentato in Parlamento. Questomeccanismo consente a gruppi di potere e anche criminalitàorganizzata di avere i propri parlamentari.Le elezioni di carattere nazionale, per il Parlamento, Camera eSenato non debbono avere alcun collegamento territoriale con

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l'organizzazione amministrativa di Regioni, Provincie e Comuni,cioè dei Collegi elettorali territoriali, altrimenti gli eletti, comeavviene puntualmente, sono portati a preoccuparsi esclusivamentedell'elettorato del loro territorio annullando il ruolo del Parlamentonazionale “super partes” territoriale. Per altro il rapporto delnumero di eletti rispetto alle esigenze e alla rappresentanzaterritoriale di una certa area è stabilito con il numero dei votanti diuna zona, che se non votassero per i soggetti che operano in quellazona ma per altri, vuol dire che non ne hanno fiducia e talepossibilità rappresenta una maggiore garanzia di democrazia. La modernità dei mezzi di comunicazione oggi permette diconoscere tutti coloro che si propongono pubblicamente, anche senon abitano nell'appartamento accanto al nostro. Ci sono le elezioniper i Comuni, le Provincie e le Regioni che a diverso gradocoprono qualsiasi esigenza locale.Molti, per convenienza, addebitano al sistema proporzionale,collegato alla votazione a raggruppamenti di persone, l'instabilitàdei governi, ma ovviamente non è questa la verità; le problematichenascono sempre da necessità tutte personali e dall'assoluta mancan-za di condivisione di progetti e programmi importanti.Le crisi di governo purtroppo avvengono seppur questi sonosostenuti da solidi numeri di parlamentari presenti nelle maggio-ranze determinatesi con il sistema maggioritario. Non bastano inumeri a garantire i governi messi su in assenza di veri progetti epatti sociali condivisi, perché in tali condizioni, ciò che si imponeed emerge chiaramente, sono solamente le necessità, tutte private,dei parlamentari che non si fanno scrupolo delle tenute dellemaggioranze, se non ottengono ciò che interessa loro. Le Nazioni, prima che delle persone, prima che dei leader, hannonecessità di progetti sociali chiari, allora è più importante eleggereun programma, poi, con importanza di grado minore, dare lafiducia a chi lo dovrà portare avanti.I parlamentari non dovrebbero avere neanche la delega di decidereil sistema elettorale. La delega del cittadino al parlamentare nonpuò arrivare fino a quel punto; il sistema elettorale deve essere

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totalmente determinato dai cittadini tra tutte le proposte razionalie complete che possono giungere da qualsiasi cittadino o gruppo dipersone. Si è parlato molto anche di bipolarismo, che in maniera crudadefinirei un tentativo di tutta la classe politica più organizzata,quella che vediamo continuamente in TV, di determinare un totalesbarramento a chiunque che non fosse dei loro o da loro autorizzatoo che portasse concetti nuovi e programmi sociali.Il bipolarismo è un sistema che in Italia sarebbe incostituzionale,in contrasto con l'art. 49 della Costituzione ed in generale con laConvenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo. Evidentemente per sostenere la farsa del bipolarismo c'è necessitàdi due concetti a cui appoggiare diversamente i due poli e quindiecco la farsa dell'appartenenza al centro destra o al centrosinistra;destra e sinistra, concetti a cui neanche gli interessati riescono piùa dare un significato sociale almeno per un pur minimo distinguotra “rosso” e “nero” . Destra, sinistra, centro non sono riferimenti culturali reali di baseper quanti intendano “veramente” impegnarsi per una società chepersegua una logica di giustizia sociale e di effettiva democrazia. C'è un pauroso spreco di potenziale intellettivo dietro quei vuotiproclami di appartenenza, e tutto ciò è desolante altrettanto quantol'imbarazzo generalizzato di molte persone di fede che continuanoad annaspare nel tentativo di capire chi è meritevole di fiducia perun avanzamento della giustizia sociale, nel rispetto del lorotentativo di seguire la volontà di Dio, considerato che alla fontedell'ingiustizia e del disagio economico, di qualunque entità sia,fino alla assoluta mancanza di nutrimento, c'è proprio la politica. Certo la dignità umana e la libertà di pensiero e di azione ha unprezzo da pagare, lo stare a muso duro nei confronti degli altri, mail Signore Dio ha avvisato che seguirlo non sarebbe stato tantocomodo.Non si comprende la mancanza di libertà intellettuale che regna inquesta società, e la necessità di troppi ad avere un padrone da cuiprendere ordini senza minimamente pensare se è giusto servire

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l'inutile ed ancor di più se vi è un senso in quel celato servire chedia reale dignità al tempo a disposizione di ciascun comune mortale.

La proposta che segue è la base per un progetto di sistemaelettorale a cui il movimento Semedi è chiamato a discutere, unatraccia onesta di democrazia, come base di riferimento innovativaa cui il movimento possa riferirsi per elaborare organizzare edapprovare una propria proposta definitiva di un sistema elettoralenazionale. Si consideri ovviamente che trattasi di contenuti concettuali di cuiper l'applicazione necessiterebbe, in ogni caso, un approfonditoordinario lavoro di messa a punto dei dettagli che sarà un impegnoben accolto da volontari giuristi esperti del settore .

La proposta per un sistema elettorale nazionale ( i programmi prima degli eletti)

-E' necessario inserire nella Costituzione che il sistema elettoralepuò essere variato solo per approvazione diretta a maggioranzadell'elettorato, ovvero non può essere tema di discussione evotazione nel Parlamento ma solo di votazioni del popolo inaccoglimento di un sistema elettorale rispetto a più sistemi oalmeno rispetto a quello esistente.Le variazioni introdotte alla Costituzione dovrebbero ovviamenteinteressare anche lo scioglimento del rapporto di diretta relazionetra i nominati del Parlamento con le regioni. -Abolizione in ambito di elezione nazionale dei collegi elettoraliterritoriali-Determinazione del sistema elettorale in cui per grado diimportanza i cittadini esprimono preferenza prima ad unprogramma, poi in grado successivo al partito compreso nellacoalizione che propone tal programma e per ultimo l'indicazionedella preferenza su un candidato di quello stesso partito votato .Per l'elettore non dovrebbe esserci l'obbligo di individuare ciascun

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elemento cioè programma, poi il partito, poi la preferenza tra icandidati, ma ne basterà uno, e tutto sarà riconducibile alla sceltaprimaria del programma . Con il sistema elettorale “ a programma”, tutti i partiti, aprescindere dal numero degli iscritti e dal numero dei votiprecedentemente riportati, in fatto di visibilità sulle reti televisivedi Stato, sono messi tutti alla stessa stregua,( considerando ancheche chi ha già amministrato ha avuto già opportunità di farsiconoscere) ovvero tutti i programmi cioè progetti di governo,avranno a disposizione lo stesso tempo.

I partiti che si candidano alle elezioni debbono obbligatoriamentepresentare inizialmente, nella prima fase di presentazione, unproprio programma con un numero di candidati abbondantementesuperiore ai seggi disponibili in totale nei parlamenti e lapresentazione dei programmi dovrebbe essere supportata dallapresentazione di almeno 5000 elettori.I programmi saranno depositati a data precisata e per 4/5mesi esaranno di pubblico dominio con esposizione su canali tv nazionali,internet etc così che i cittadini e i partiti partecipanti alle elezionipossono concordare tra di loro le adesioni ad un programma,abbandonando in tutto o parzialmente il proprio affinché alloscadere dello stesso termine si delineano definitivamente tutti iprogrammi ed i gruppi che vi aderiscono.I programmi vertono sui seguenti punti di merito :-le leggi che si intendono modificare, approntare da nuovo, con leprecisazioni delle norme relative, descritte in un quadrosufficientemente chiaro per interpretare la filosofia univoca cheispira la proposta di legge;-la determinazione percentuale della distribuzione dei finanziamen-ti pubblici in disponibilità allo Stato;-la politica estera in relazione alle situazioni in atto; -programmi vari.I programmi presentati sono inalterabili nello loro linee guida, mapossono essere solo ampliati nei dettagli, nel senso che un

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programma originario può essere ampliato e/o sostituito, nei solidettagli, da pacchetti interi di proposte provenienti da altriprogrammi presentati affinché i programmi rimangano sempre conun senso finito. Ampliamenti e rettifiche di programma possonoavvenire solo in caso di accettazione dei gruppi sostenitoripartecipanti a spostare una parte finita, intera, del proprioprogramma e rinunciando così definitivamente al resto del proprioprogramma Il proponente di un programma non è obbligato ad accettarel'adesione di altri partiti nel proprio programma e può anche, alcontrario, trattare ad esempio il numero massimo dei candidati deigruppi aggregati o determinare di diminuire anche larappresentativa dei propri candidati iniziali; il tutto in un libero preaccordo con i candidati iniziali che risulti essere fatto chiaramentein forma scritta. I partiti e relativi propri candidati possono aderire, entrare, in unsolo programma elettorale.Prima di considerare definitivo il programma, devono esseredeterminate le liste dei candidati per ogni partito. I partiti o lecoalizioni esprimeranno anticipatamente, in caso di vittoria, laformazione di governo e da quali partiti sarà espresso il capo delgoverno, così i vari ministri e vari sottosegretari etc. in relazioneall'andamento delle elezioni e dalle preferenze espresse siapersonali o in capo al partito che insieme ad altri appoggia ilprogramma vincente. Le regole interne con cui si andranno aformare i governi dovranno essere approvate da tutti i partiti cheaderiscono al programma, prima delle elezioni; tale dichiarazionesarà obbligatoriamente rispettata da tutti anche in situazione diridefinizioni di crisi di governo. Tutte le possibili operazioni intorno ad un programma debbonoavere un responsabile primario e una organizzazione contrattualealla quale l'elettore può accedere per conoscenza prima delleelezioni.Per necessità di determinare i garanti e la paternità dei programmicon i relativi diritti, i programmi saranno presentati e aperti alla

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pubblica visione contemporaneamente. Al termine dei 4/5 mesi successivi alla presentazione deiprogrammi i partiti avranno definito gli accordi tra di loro, cioè sisaranno definitivamente formate le coalizioni sui programmi.Il programma vincente nelle votazioni opererà con almeno il 60%dei seggi. Questi si potranno determinare in via ordinaria perconteggio proporzionale assoluto oppure se non raggiunto, inseconda ipotesi, togliendoli ai programmi perdenti per cicli di unseggio ciascuno alla volta tolto a partire dai programmi conrisultato elettorale inferiore. Tale modalità determinerà unsbarramento solo se necessario e solo nella quantità minimaindispensabile non alterando le proporzioni di effettiva volontàdegli elettori. Gli eletti ovviamente sarebbero determinati in proporzione allepreferenze loro ottenute subordinatamente ai voti raccoltisingolarmente da ciascun partito aderente al programma. Ogni programma partecipante alle elezioni, al fine della tutela dellostesso, deve avere una persona o un collegio di persone titolaridel programma.Successivamente alle elezioni qualora si formino problemi dicoesione nel gruppo di maggioranza, verificata oggettivamente, incui la coalizione di maggioranza risultasse battuta su votazioni incui è stato posto il voto di fiducia al governo sul programmaapprovato, il tutore del programma accerterà chi nei seggi dellacoalizione di maggioranza non aderisce più al programma sullabase del seguente comportamento concordato :1) l'obbligo del raggruppamento di maggioranza di portare a

termine il programma approvato e sottoposto al giudizio deglielettori;

2) per argomenti non previsti dal programma c'è la libertà divalutazione e decisione autonoma del singolo parlamentare .

Accertato quindi chi sono i soggetti che non aderiscono piùeffettivamente e personalmente al programma approvato, ilsoggetto garante del programma è in dovere di far dimettere da

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parlamentare coloro che non vi aderiscono più, (non rappresentanopiù i diretti rappresentanti del popolo che in questo sistema votaessenzialmente un programma e meno le persone) e verifica, nellestesse liste di questi ultimi dimessi, la possibilità di sostituzione perordine di graduatoria delle preferenze ricevute, ciò fino al completoesaurimento delle persone in lista aderenti al programma.

Fatto ciò il governo rimane in carica ed opera anche con meno del60% finché non andrà in minoranza sul programma votato, dopo diche, in tal caso, si ritorna alle votazioni.Le retribuzioni dei parlamentari cessano allorché si dimettono ovengono dimessi dai tutori del programma.Con questo sistema i programmi risulterebbero di maggior efficaciaed al centro della vita dei partiti, e la durata di governi tale daconsentire la realizzazione dei programmi.Con questo sistema il programma sarà al centro dell'intera elezione,dell'attenzione e della responsabilità dell'elettore che in questomodo non concede più deleghe in bianco ai deputati ma mandatiper incarichi precisi, ovvero diventando anch'esso responsabileprimario dell'andamento della politica nazionale.Con questo sistema il ruolo dei partiti è facilitato perché riassumeuna connotazione filosofica del loro impegno rispecchiandosi nelprogramma e meno in una semplice associazione di potere .Inoltre i partiti non saranno assorbiti totalmente da tutte quelleoperazioni messe in campo per assicurare seggi a Tizio e a Caiomentre essendo il numero dei candidati disponibili in una unicavastissima lista nazionale potranno essere praticamente inserititutti coloro che effettivamente ambiscono al seggio parlamentaresenza dover sottostare alla volontà di altri.Con questo sistema elettorale si eviteranno ricatti personali aigoverni.

Avviso per i volontari della democraziaDopo la determinazione del testo definitivo da parte dell'interomovimento, questo stesso sarà proposto come proposta di legge

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popolare. L'invito a dare il proprio contributo sia di proposte chedi valutazione sul presente contenuto è rivolto a tutti, anche ainon aderenti al movimento Seme di, e potrà essere datoattraverso la mail [email protected]

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Capitolo 40 Qualche informazione in più sulla struttura…....................organizzativa di Seme di e la possibilità data alle…....................associazioni e movimenti politici, e liste civiche di…....................operare utilizzando la struttura di Seme di...

Lettera del fondatore ad una simpatizzante in ordine allapossibilità data alle Associazioni oppure a piccoli partiti che nonhanno struttura sull'intero territorio nazionale di proporre ipropri candidati all'elettorato attraverso la struttura di Seme di .

Cara amica/o,ho preso seriamente in considerazione la problematica a cui tu stailavorando cioè dell’esistenza di tante Associazioni che seppurmolto attive e ispirate da giusti propositi, non trovano strumentiidonei per trasformare la loro forza ed il loro l’impegno allacrescita della coscienza civile del cittadino in una reale forza unitache possa guidare e prendersi responsabilità nei confronti delcittadino stesso.

Comprendo anche la difficoltà nel riunire tali forze nella incertezzadi ciascuna a gettare via anni di lavoro, impegno e sacrificinell’immettersi in una via che, a prescindere dalla certa buonafede di tutti, potrebbe rivelarsi non idonea e con il rischio dismantellare tutta una opera di aggregazione fatta sino ad ora.

Sai anche il mio personale impegno, sin da subito, è coinciso conla necessità di determinare, prima ancora di cercare persone che

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avessero la mia stessa concezione di società, di democrazia, direalizzare uno strumento operativo con cui i sogni potesseroconcretizzarsi, ovvero una casa di accoglienza per queste persone,cioè creare una struttura inattaccabile dalle necessità meno nobilidel genere umano, una nave dalle alte paratie su cui “pirati” nonpotessero abbordare per farla navigare in acque a loro piùconfacenti .

Questo strumento di sicura navigazione quindi è stato costruito, edè stato concepito inizialmente per singole persone aderenti, ma conla problematica che tu hai posto, ovvero quello della necessità delleassociazioni a non disperdere la loro forza in un panorama politicoconfuso e totalmente dispersivo, deve essere ammodernatoconfidando nella certezza che lo possa essere, in quanto strumentodi reale qualità e basato su una logica costruttiva sana.

Ti comunico quindi che questo ammodernamento è stato fatto e tiringrazio per tale opportunità che potrà essere attivataimmediatamente ed ovunque .Le associazioni potranno quindi partecipare al sistema decisionale,ovvero partecipare a qualsiasi elezione, confidando di poter, tuttecontestualmente, proporre una propria progettualità e confrontarsicon le altre associazioni e decidere con sistemi democratici linee edecisioni a maggioranza, con modalità sistematiche.Quindi di seguito, al fine di proporre ad altri l'aggregazione peruna concretizzazione dell'impegno politico, ti riassumo gli elementiessenziali dello statuto di Semedi... aggregazione, e del rapportocon le Associazioni che vorranno "usarlo" evitando a tutti unalettura dello statuto evidentemente impegnativa. Le associazioniche vorranno inoltrarsi nell'opportunità potranno richiedere lespecifiche dello statuto stesso .

Ciao

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Qualche cenno su Seme di per una migliore comprensione daparte delle associazioni ad indirizzo democratico qualoraintendessero utilizzarlo come punto di aggregazione anche per lestesse, alle condizioni dello statuto di Seme di, pur rimanendocon la propria specifica identità.

Cosa è “Seme di” …???

E’ uno strumento a disposizione dell’impegno politico finalizzatoesclusivamente al servizio e quindi, in teoria, al top della qualitàdi aggregazione, a cui sono anche affidati due grandi programmi,il primo con cui si può raggiungere l’obbiettivo di serenitàeconomico nel Paese attraverso un progetto innovativo di politicadi economia sociale che percorre contemporaneamente due percorsidi filosofia economica cioè la naturalezza della necessitàindividuale di fare impresa e una programmazione economicacorrispondente alla risoluzione pratica delle problematichedell' assistenzialismo sociale e occupazionale determinatedall'economia di mercato globale.

Il secondo programma è una assoluta novità nel panoramainternazionale, cioè un sistema elettorale con cui sono garantiti lagovernabilità del Paese e soprattutto la chiarezza e la certezza didare prima la fiducia direttamente ad un vero progetto, ad unprogramma politico sociale e secondariamente a persone chesubordinatamente aderiscono e si impegnano a portare avanti taleprogetto. Ciò obbliga i politici a pensare seriamente ai programmi sociali edaccorparsi su di essi in quanto la storia, millenaria esperienzageneralizzata, ci dice che l’uomo senza regole, lasciato a se stesso,segue strade di interesse del tutto personale dimenticando sempree comunque le necessità del popolo. In Seme di ... il concetto di filosofia di destra, centro o sinistra nonsono ritenuti più avere una coerenza con i fatti e le necessità socialinazionali ed internazionali, così come non vi sono preclusioni

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alcune in relazione alla fede religiosa, ma di certo non sonoammessi coloro che istigano a qualsiasi forma di imposizione informe antidemocratiche, comprese le forme di "correnti"precostituite, ed operano la non democraticità interna ovvero nonoperano per confronto democratico interno e scelta dei proprirappresentanti.

Seme di… strumento

Il movimento e il progetto Seme di… nel suo schema diorganizzazione statutaria ruota intorno ad una precisa necessità dasoddisfare, ovvero la realizzazione di un mezzo di democraziaassoluta, non teorica ma ben pratica, disponibile per quantivogliono operare in politica a servizio della comunità e quindi nondisponibili a impantanarsi in problematiche ordinarie per quantioperano in politica con motivazioni diverse dal fare servizio allasocietà .

I fulcri adottati per la realizzazione dello statuto di Seme di sonostati l'idea di democrazia totale, portata ai massimi livelli diconcretezza, e il rifiuto della concezione del leader come elementopositivo in una aggregazione di soggetti intellettualmente liberi esani. Questi sono gli elementi essenziali per cui possa essereaffrontato il problema della corruzione e tutti problemi che nasconodalla necessità di lassismo e disponibilità della classe politica peraccontentare tutti coloro dediti a scambiare voti in cambio difavori e/o protezione.

La vera piaga sociale in Paesi dove la corruzione e la prostituzioneintellettuale è così ordinaria nel modo di fare di troppi, non puòessere affrontata e combattuta se non con una "scialuppa" disalvataggio dove possano salire tutti, e solo, i disinteressati, neifatti, al potere fine a se stesso.

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Nulla potrà cambiare se il soggetto operante in politica noncambia anima e ovviamente non ci si aspetta neanche che possanocambiare coloro che si trovano a suo agio nell'operare in politicacosì come hanno sempre fatto, spinti da motivi di necessità dipotere personale fine a se stesso.

Ovviamente Semedi non è nato per questi.

Nessuno entrando in un partito può modificarlo nella sua essenzaspirituale se in esso è presente una forza omogenea di tantiindividui protesi al potere personale. Da dentro non si possonorivoluzionare le coscienze altrui, soprattutto se hanno scelto lapolitica come propria professione, come propria fonte di reddito.

Semedi è il mezzo alternativo per operare in politica.Quindi raggiungere lo scopo equivale all’evitare che in Semedi …vi entrino soggetti diversamente motivati dalle motivazionistatutarie e far sì che non subentrino dopo ai propri associati,passioni di potere poco sane che annullino anni di lavoro diaggregazione.

Quindi la necessità di uno statuto inattaccabile, robusto, sano e dimassima democrazia come assoluta necessità primaria per farpolitica di servizio e così è stato concepito’, proprio come il realemezzo, ancora prima delle idee programmatiche, capace diassicurare saggezza operativa, democrazia massima per nondeludere proprio l’associato ideale, quello che si ritrae subitoschifato non appena sente odor di mancata democrazia, mancatorispetto della meritocrazia, di presenza di leader inamovibili e deiloro propri personali coadiuvanti di malafede.Le basi per l'ottenimento del risultato sperato sono statedeterminate con la differenziazione e totale distacco dei soggettipreposti all’attività di controllo e gestione, sono di stimolo allacrescita culturale del movimento rispetto ai soggetti che svolgonoattività decisionale politica che si riflette nei confronti della

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società.

Lo svolgimento dell’attività politica di tipo decisionale si attiva alivello di sedi locali di tipo comunale o intercomunale perargomenti di politica locale che di interesse primario nazionale ointernazionale.

Le sezioni intermedie cioè provinciali, regionali e nazionali hannocompito di trasportare in avanti, con confronto, mediazioni edinfine decisioni, le posizioni di partenza provenienti da ciascunasezione locale, mentre si interessano direttamente e decidono diproblematiche inerenti al proprio territorio ovviamente complessivodell'insieme dei territori su cui operano le sezioni di livelloterritoriale inferiore. Le strutture di base delle sezioni sono tutelate da-da una commissione alle iscrizioni presente solo nelle sezionilocali con il compito di accettare l’iscrizione e determinaretemporaneamente il diritto, o meno, al voto dei singoli iscritti infunzione delle presumibili finalità con cui gli iscritti prendonoapprocciano a soluzioni di problemi in sede di assemblee di sezionelocale

-da un segretario di sezione che non da indirizzi politici ma fungeda controllore del funzionamento democratico della sezione,

-da una commissione proponente che seleziona gli argomenti datrattare e ne determina le modalità e tempi per le discussioniSpecificatamente al diritto o meno al voto, soprattutto nei primimomenti di partecipazione al movimento, ovvero alla solapartecipazione totale senza possibilità di voto assegnato dallacommissione alle iscrizioni, è ritenuto un punto importate agaranzia della qualità dell’intero Movimento cioè della buona fededelle decisioni, verso il servizio alla comunità, con cui sono presele decisioni dagli iscritti.

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In fatto di rappresentatività del movimento nelle sezioni di più altolivello così come nelle istituzioni pubbliche, l'incarico vienedeterminato con un sistema specifico precisato nello statuto. Adesempio il candidato a sindaco, oppure a parlamentare, sidetermina in relazione ai fattori di capacità propositiva e capacitàapplicativa di programmi di volta in volta determinate a precisescadenze statutarie.

All'interno del sistema di verifica delle cariche interne, essendo lasezione concepita come una famiglia in cui c'è l'unico interesse allaqualità, il rapporto di maggioranza e minoranza è molto dilatato equesto consente anche a poche persone che hanno necessità di farfare delle valutazioni alla sezione di poter operare pur essendo unnumero esiguo rispetto alla maggioranza degli iscritti .

Partecipazione delle Associazioni

Il movimento associa sia i singoli cittadini che associazioni al finedi aggregare e non disperdere forze impegnate tutte a formare inambito dell'attività politica sia dirigenti di massima qualità sia infatto di capacità che di meta programmata, ma anche educare ilcittadino a distinguere la qualità e la concretezza di programmi epercorsi effettivi dei propri rappresentanti . Le associazioni chepossono associarsi nel Movimento dovranno possedere requisitistatutari di democrazia e fine democratico ed avere un numerominimo di 50 iscritti, con diritti al suffragio elettorale, per poteroperare come tali ovvero come associazioni.

Una volta raggiunto un numero di iscritti con diritto al votoall'interno del movimento, le associazioni potranno, volendo,godere del diritto di portare i propri programmi nelle sezioniprovinciali, regionali e nazionali del movimento in relazione alproprio numero di iscritti con diritto al voto determinato dallecommissioni del movimento preposte a tale decisione. In caso diassociazioni con soci non concentrati in alcuni punti specifici del

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territorio, gli associati stessi potranno comunque svolgere attivitànel movimento al pari di qualsiasi altro iscritto ovvero utilizzandooltre la partecipazione diretta anche sistemi di comunicazionedeterminate da Internet , video conferenze etc.

Approfondimenti al progetto Terre Ospitali, inerente lasoluzione del problema immigrazione già trattato all'internodel romanzo

I punti essenziali programmatici del progetto “Terra ospitale”erano più o meno quelli delineati da Alessandro, ovvero operare sudue percorsi contemporanei, cioè uno a tempo indeterminato el'altro di pronto intervento.Il programma a tempo indeterminato, ha per meta il risultatodefinitivo a lunga scadenza che mira a rimuovere le cause per cuil'immigrazione si attiva, ovvero la mancanza di democrazia, leguerre civili e altro, cioè quelle situazioni che si creano perl'indisponibilità dell'uomo ad essere giusto nei confronti delprossimo. Per rimuovere il problema alla radice è necessario che igoverni degli Stati siano almeno tendenzialmente proiettati allademocrazia, così che pur non essendo efficienti e di qualità, maavendo la tendenza naturale a combattere corruzione e malavita,rappresenterebbero comunque un punto fermo, una speranza, unameta reale, a cui possono aggrapparsi molti, evitando di fuggire equindi restare nel proprio Paese, per dare il proprio contributo allasoluzione dei problemi dal momento che ciò ha un senso per ilfuturo . L'interruzione dell'immigrazione “salva vita” è impossibile neipaesi oppressi dalla dittatura politica, o sotto forma di regimereligioso, e se lì si vuol agire, senza sprecare tempo, bisogna esserechiari con i governanti e con la classe dei politici, ovvero, che gliaiuti con un progetto di questo tipo, e gli aiuti in generale da parte

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della comunità mondiale, possono essere attivati esclusivamentedove ci si avvia concretamente verso la democrazia con le elezionisvolte con sistema concretamente democratico. -Divagazioni sul tema che non riusciamo a trattenere- Non è il momento di avventuraci in questo tema tecnico dei sistemielettorali, ma una differenza che tutti possono cogliere facilmenteè certamente l'offerta del sistema proposto da Seme di rispetto atutti gli altri sistemi, ovvero mentre già da tempo, tutti nei fattipropongono la fiducia in assoluto solo alle persone, su leader chein realtà non portano programmi di novità e di risolutezza allacrisi economica locale o nazionale, Seme di invece si staimpegnando a far accettare un sistema elettorale che miraessenzialmente a far approvare direttamente dalla popolazione unprogramma tecnicamente finito tra i diversi programmi proposti.Secondariamente, subordinatamente al servizio dello stessoprogramma proposto, dare l'opportunità di scegliere gli uominiche lo andranno a concretizzare. Questo sistema obbliga i politicia pensare concretamente alla società senza possibilità di barare. Alessandro era consapevole che il modello “Seme di” hanecessità di una società adulta, che lo pretenda, certo non sipoteva forzare la mano in tale direzione con paesi che ancoradovevano muovere i primi passi verso la democrazia. Certo èche una proposta del genere avrebbe difficoltà ad essere portataanche nel parlamento italiano considerato che sono tantissimi iparlamentari che si auspicano un sistema bipolare, ovveroessenzialmente di due soli partiti, ovvero il sistema anticostituzio-nale che non consentirebbero ad alcun “estraneo” alla lorocombriccola di potere, di entrare nei poli con proposte diversedalle loro.

Riuscire nel programma di avvio alla democrazia dei Paesi dovenasceva l'immigrazione voleva dire determinare una sorta di verafratellanza mondiale in virtù di una crescita intellettuale generale,cioè di un bene comune oltre i confini del proprio nucleo

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familiare. Voleva dire puntare con fermezza sull'apporto della gente saggiae ridimensionare chi detiene il potere e cerca di mantenerlopuntando sulla poca volontà, sull'incapacità della gente comune amettersi in gioco e pretendere concretamente, con i fatti, che ci siagiustizia.

La pretesa di piena democrazia è per ogni Stato, ma per i Paesioccidentali che un minimo livello lo hanno già raggiunto èauspicabile uno sforzo per migliorare i propri sistemi elettivi deiparlamenti, e per raggiungere tale obbiettivo basterebbe solo chefosse richiesto con forza dai cittadini. Il detto ...”ogni popolo ha il governo che si merita” èaffermazione sacrosanta. Nello statuto dell'organizzazione che si sarebbe occupata in primapersona del problema, al fine di non provocare i paesi“suscettibili”, ovvero quelli che ritengono di essere già unademocrazia piena, fu predisposto che fin tanto il fenomeno dellaimmigrazione non nascesse all'interno dei propri confini, per glistati compresi nell'organizzazione fosse facoltativo l'accettare omeno le valutazioni e la presenza degli osservatori di controllodel sistema elettorale. L'altro ramo di programmazione, quella a tempi brevi cheinterviene sull'immigrazione in atto, avrebbe previsto prima lacreazione di territori corridoi di sicurezza in cui si sarebberoaccertate le motivazioni personali dell'abbandono del proprio Paesenecessarie per indirizzarli in ambienti corrispondenti alle lorodiverse future aspettative e accertato ciò avviare gli immigratiintenzionati a rimanere in ambito dei loro stessi territori diprovenienza, a confine con gli stessi, in “mini stati”, oppureinviare quanti in attesa di una integrazione in paese diverso, ingrandi territori di lunga sosta attiva,.In ogni caso l'immigrazione spontanea, indisciplinata e senzarispetto di una programmazione della destinazione lavorativafinale non può avere risposta e la pretesa di libera circolazione

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ovvero di fatto la libera sosta sia possibile solo a fronte di unaeffettiva disponibilità di autonomia economica.

Per gli immigrati che non accettano una necessaria sosta, inattesa che si formino a turno le condizioni personali per accederenei Paesi ospitanti con garanzia di lavoro e alloggiamento einformazione del sistema legislativo che vige, oltre, ad unminimo di lingua per correlarsi nei rapporti lavoro, èopportuno che vengano riaccompagnati immediatamente neiloro Paesi di provenienza evitando di mettere in crisi tutte leiniziative di democrazia predisposte nei territori di sosta attiva. La prima soluzione prevede la creazione di territori conorganizzazione stabile, vere e proprie mini Nazioni, di pacifica estabile convivenza in cui sono ammessi e si accettano tra loro,famiglie e persone di etnia e religione diversa. Famiglie stessedisponibili a ricreare delle reali democrazie in territoriprossimi ai propri luoghi di nascita, al fine di dare esempio alleproprie nuove generazioni. Per questo tipo di soluzioneprogettuale ci sarà necessità di acquisire terreni a confine con iterritori da cui i profughi sono fuggiti per creare le nuove città, perattivare l'agricoltura, per la creazione di fabbriche artigianali etc ,cioè avere disponibilità spazi per nuove società inizialmente distile socialista fino a che non si determinino le condizioni dieconomie doppie come quelle proposte da Seme di... .Il sistema legislativo in queste piccole nazioni nascenti sarà lostesso del paese che garantirà la sicurezza dei confini el'organizzazione iniziale della società e della giustizia etc fino allapiena autonomia. Da subito questi piccoli stati formeranno tra lorouna confederazione di stati aventi in definitiva stesse leggi con cuiprogrammeranno insieme il proprio sviluppo e la propria economia.

Diversamente nei casi invece in cui i “fuggitivi” aspirano adintegrarsi in Nazioni diverse e lontane dalla propria, oppureche rimangono in attesa che nei loro Stati si determininoalmeno le condizioni minime per rientrare, o ancora nei casi di

◦386

Angeli in Parlamento

immigrati recuperati distanti dai propri luoghi di origine, pertutte queste situazioni appena citate si realizzeranno dei campistabili in cui l'ospitato singolo o le famiglie, per tutto il periododi attesa degli eventi a loro favorevoli, probabilmente sempremolto lunghi, potranno lavorare in quella stessa comunitàaffinché abbia la propria dignità lavorativa senza essere di pesoad alcuno. Questi centri di accoglienza, ovvero l'insieme dei territori utilizzatia tale scopo saranno quindi sufficientemente estesi, conorganizzazione interna dedita all'autonomia funzionale dellastruttura e si differenzieranno dai “mini stati” prima citati in virtùdel fatto che nel suo ambito tutto è preordinato e finalizzatocomunque ad una presenza momentanea degli ospitati, a termineindeterminato, ovvero fino al momento che potranno entrare nelpaese che hanno scelto di vivere o nel proprio paese di origine.Una volta che le situazioni in emergenza saranno rientrate e ilnumero degli ospitati è minimo, si procederà alla chiusura delcampo e gli ospitati in esubero non ancora ammessi dai nuovipaesi a cui hanno fatto richiesta di immigrazione, dovrannorientrare nei propri paesi mettendosi in aspettativa di unaimmigrazione normalmente programmata. I manufatti utilizzatiper tutte le necessità del campo saranno di tipo prefabbricatofacilmente componibili e smontabili, senza necessità di particolarimezzi, affinché possano essere utilizzate in altri luoghi o utilizzatedalle popolazioni prossime al campo e il territorio riprendal'assetto preesistente alla realizzazione del campo.

Grazie del tuo tempo

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Angeli in Parlamento

Indice approssimativo 1a Comunicazione al lettore ...........................................2-5

Capitolo 1 Prologo / “non si mette vino nuovo in otri vecchi altr....” . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. pag 6-11Capitolo 2 Cosa, perché, e un “volo interpretativo” sui fatti di Parigi gennaio 2015..........................11-29 Le verità delle diverse fedi............................19

….... Immigrazione; un fenomeno da numeri.….................eccessivi ed il rispetto per propri “FIGLI” …...... 20

I rischi dell'immigrazione per i paesi occidentali...........21

?Incongruenza decisionale nel movimento Seme di?..........22

L'Islam rappresenta un monito culturale per l'Occidente.........26

Capitolo 3 Andrea Episodi e sogni strani pag 29 L'operaio del circo La notte dell'ultimo dell'anno del 1979 Strana visita notturna, male o bene ?? La chiesa del settentrione è vuota La raffigurazione stracciata dell'Immacolata L'esplosione di profumo Le due grandi pasticche Sogni nella notte/ alba tra il 15 ed il 16 febbraio 1997. Il dono dell'algoritmo. La soluzione al sistema di valutazione immobiliare mai risolto da secoli.

Capitolo 4 Una giornata d'inverno, e di sole a ….......................Roma, profumo di nuovo..................................... 64Capitolo 5 Alessandro / Mi fido di te ….................................... 86

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Angeli in Parlamento

Capitolo 6 Gli ospiti..... senza invito ….come sistemarli? …........91Capitolo 7 Il grande progetto di intervento sul fenomeno …...............immigrazione ma ancor di più di...... …...............democratizzazione internazionale …......................... 98Capitolo 8 Con il Papa …........................................102

Capitolo 9 Il naufragio …...................................... 108Capitolo 10 Andrea e Maurizio …..................................... 114

Capitolo 11 Il messaggio ai “ giusti” …............................ 121Capitolo 12 Il mistero dei 153 grandi pesci …................... 133 Capitolo 13 Disagio ed orgoglio di Andrea ….................. 143Capitolo 14“ Spiegazione del passo del Vangelo di Giovanni …..............riguardante la pesca dei 153 grossi pesci”. …........ 149Capitolo15 L'amicizia fraterna dentro un grande …............... …......................progetto …........................................................ 160

Verona …............................. Rimini …...............................................Capitolo 16 Don Giussani e C.L ? ................................. 172Capitolo 17 L'uomo di Rimini e le precisazioni sui punti di scontro tra le diverse chiese cristiane. La responsabilità dei fedeli …................................ 176Capitolo 18 Maurizio ….............................................. 194Capitolo 19 Incontri con il vecchio deputato …...................... 198Capitolo 20 I giovani in prima fila. L'organizzazione per la presentazione delle proposte di legge …............................................................ 210Capitolo21 C'è sempre qualcuno che vuole qualcosa …............ 212Capitolo 22 Il transatlantico ….................................... 216Capitolo 23 Compravendita di immagine ….................. 218Capitolo 24 Ore 21,45 circa l'impatto / …........................Maledetto carattere ! …................................. 225Capitolo 25 Una “nuova” vita ….................................. 228Capitolo 26 L'accoglienza delle proposte di legge …..................di iniziativa popolare in ambito delle forze politiche. …................................................. 231

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Angeli in Parlamento

Capitolo 27 E' possibile risanare l'economia, la democrazia e la giustizia senza un sistema elettorale di qualità assoluta? …........................... 237Capitolo 28 Quote azzurre, quote rosa. Attentato alla costituzione o alla democrazia ?......................... 240Capitolo29 Giorno speciale,fine della disoccupazione ….......... 242Capitolo 30 Progetto O.S.G.I.: progetto comunista o il …............ .. buon senso, lucidità e razionalità ???................... 248Capitolo31 Le domande dei parlamentari prima dell'esposizione della relazione programmatica …..238…............ . L'eccesso di intermediazione nel mercato................251 La famiglia, coppie omosessuali, adozione …........ 262Capitolo 32 Soccorso speciale in parlamento ….................. 278

Capitolo 33 Relazione programmatica del progetto O.S.G.I. 287-Determinazione e gradazione delle necessità sociali ….... 287-Gli effetti di una imprenditoria dagli istinti naturali ….............292-“Affermazione della necessità che lo Stato si organizzi per l'autosufficienza della produzione e per il finanziamento diretto dell'occupazione” …...........................295- Verifica del sistema sociale generale dell'ITALIA ….............. 298- Valutazione della possibilità di aumentare le pensioni basse ed il numero dei posti di lavoro nell'attuale contesto organizzativo sociale ed economico ….. 300-Verifica delle tesi che danno vita al progetto proposto............ 303-Punti fondamentali di riflessione per la preparazione al riassetto della struttura economica sociale ed alla relativa nuova legislazione. .. .…............................................ 304- Motivazioni del progetto guardando alle esperienze economico sociali passate ed in atto …................................. 307- I sistemi economici rispecchiano i momenti storici e le esigenze sociali del momento …......................................... 315- Il peso della corruzione nel sistema sociale …........................ 316- Una proposta operativa per il lavoro a tempo determinato in ambito delle amministrazioni pubbliche............. 321

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Angeli in Parlamento

-Il progetto (Organizzazione Sociale di Garanzia dell'Impiego) cos'è nello specifico? …............................... 322 - Chi entra in OSGI ? …............................................................ 323

– La produzione e consumi….......................................... 325 – La forma giuridica di O.S.G.I. …................................ 327

Il finanziamento dell'Ente 0SGI . .......................... .329-Gli impegni dell'O.S.G.I. nei confronti dello Stato ...... 332 -I vantaggi che porta il progetto OSGI allo Stato......... 332 -Sistema di contabilità dell'Ente nei confronti ..dello Stato .................................................................... 333

- Gli effetti finali e stabili del progetto dell'Ente ….....................334-La retribuzione del lavoro all'interno dell'OSGI e dettagli di rapporto per esigenze degli associatii con l'ente …............................................................................... 336- Le fasi per l'avvio delle attività dell'Ente OSGI …........ …....338- DATI STATISTICI su cui operare e su cui contare per il finanziamento iniziale …............................................... 341- Come realmente inizia ad attivarsi il progetto …................... 342

Capitolo 34 Il recupero …......................................... 346 Capitolo 35 Presidente per sempre …............................ 351 Capitolo 36 Perché siete miei operai …......................... 354Capitolo 37 Tasse e pensioni d'oro................................ 355Capitolo 38 Ora tocca a noi …....................................... 359 //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Capitolo 39 Approfondimento sulla proposta popolare di legge elettorale Un sistema elettorale nazionale ideale,....proposta di riferimento alla discussione all'interno di Seme di ….......... 360

Analisi della problematica …............................. …............... 368 La proposta (i programmi prima degli eletti).............. ... …..371 -------------------------------------------------------

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Angeli in Parlamento

Capitolo 40 Qualche informazione in più sulla struttura organizzativa di Seme di e la possibilità data alle associazioni e movimenti politici, e liste civiche di operare utilizzando la struttura diSeme di... …................................................................ …...... 376 Approfondimenti al progetto Terre Ospitali, inerente la ….....soluzione del problema immigrazione già trattato.............all'interno del romanzo …....................................................... 383

INDICE 388- 392

Per coloro interessati al progetto “Organizzazione Sociale Garanziad'Impiego” nel sito internet andromaca.org, in allestimento, troveretea breve lo schema dei moduli per inviare il curriculum, ma in fondo aquesto testo sono stati anticipati, anche se non perfettamente, affinché sipossa prendere conoscenza di che informazioni si necessita per avviare ilprogetto. La scheda curriculum ai fini della partecipazione alprogetto OSGI ( 3 fogli in formato A4) è da compilare ed inviare per mailad [email protected] oppure consegnando a mano a Porto S.Stefano in via Panoramica 16, studio tecnico ed agenzia immobiliare Amato

oppure inviando per posta ordinaria i fogli stampati e compilati

Italo Amato Via dell’Appetito 9/A 58019 Porto S. Stefano (GR) ; alricevimento vi confermeremo con una mail al vostro indirizzo mail cheavrete indicato sullo stampato.

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Angeli in Parlamento

Angeli in Parlamento di Italo Amato

1a Edizione

copyrigth 2017 andromaca.org partita IVA 01617790538

Via Panoramica,1658019 Porto S. Stefano

tel 0564 812371 mail [email protected]

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◦399

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◦400