anni di teatro

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TEATRO DI MILANO TEATRO D’EUROPA 20 17 STAGIONE 16 ANTEPRIMA ANNI DI TEATRO 1947 . 2017 70

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Page 1: ANNI DI TEATRO

TEATRO DI MILANO • TEATRO D’EUROPA

20 17STAGIONE16

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ANNI DI TEATRO1947.201770

Page 2: ANNI DI TEATRO

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Una stagione segnata da molti anniversari:il 70° dalla fondazione, i 30 anni dellaScuola di Teatro, i 20 anni dalla morte di

Strehler e, poiché la parola “Europa” sta nelnostro nome e non solo, i 30 anni dalla mortedi Altiero Spinelli, ma anche dalla nascita diErasmus. Anniversari significano numeri etempo: non semplici statistiche, resoconti.Percepisco con imbarazzo, e come un limite,ridurre a numeri la complessità, le unicità, leintensità racchiuse nel rapporto con gli artisti econ il pubblico di ciascuno degli “atti teatrali”di questo lungo viaggio, nel tempo, tragenerazioni, emozioni, conoscenza. Nonpossiamo solo demandare alle nuovegenerazioni il compito di sciogliere nuovi nodi,intrecci del reale, ma dobbiamo condividereresponsabilità: non rimpiangere l’irripetibile, maviverne la memoria per costruire il probabile e,soprattutto, l’“improbabile” del futuro. Ciò cheil teatro, nel tempo, nei linguaggi, nelle parolevogliamo induca è una realtà tutta da costruire,“preterintenzionale”, rispetto a manifesti teorici.La storia, che condividiamo con voi spettatori,è il manifesto vivo, in continuo divenire, neltempo e nello spazio del fare teatro, dell’essere“cittadini”.Se poi questi anni si leggono con attenzioneper il patrimonio di memoria del nostropubblico, allora li si traduce in numeri vissuti.La prospettiva cambia. Possiamorivivere questi 70 anni – solo intermini di spettacoli prodotti dalPiccolo – come 25.400 recite (la25.000 cadrà tra la nuovaproduzione Elvira, con la regia diToni Servillo, e la ripresa diLehman Trilogy, diretto da LucaRonconi, due atti di amore per ilteatro!). Mi piacerebbe dedicare,giocando col tempo, ciascunarecita a ciascuno dei nostri25.000 abbonati, accomunandole generazioni. 70 anni sono oltre370 spettacoli prodotti, più di2.000 attori scritturati, oltre 200registi non italiani che abbiamofatto conoscere al pubblico coiloro spettacoli in 30 lingue:significano più di 19 milioni dipersone, di tutte le età, che hanno “vissuto”tutto questo. Cercheremo di far riaffiorare tutte questeunicità attraverso un viaggio nella storia delteatro, con un percorso che si svilupperà apartire dal nuovo RovelloDue Piccolo SpazioPolitecnico per “invadere” il Chiostro NinaVinchi: ricordi per chi quei 70 anni, o parte diessi, li avrà vissuti, curiosità per chi non haalcuna memoria personale del lavoro delPiccolo, dalla sua nascita; una mostra saràespressamente dedicata al lavoro di GiorgioStrehler: ci piacerebbe fosse condivisa da tuttala città e dai tanti teatri del mondo in cui halavorato alla costruzione dell’idea di un’Europadella cultura.Tanti anniversari, ma anche il primo anno dellariconosciuta “autonomia” da parte del MinistroFranceschini; Paolo Grassi aveva dedicato unavita per questo risultato. Ora è realtà. Quale?Coniugare “libertà” ancor più con“responsabilità” nei confronti degli artisti e deipubblici di tutte le generazioni, aperti almondo. Una sfida continua, come continuaricerca deve essere il teatro che condividiamo,con entusiasmo, con Stefano Massini che hovoluto come stretto compagno di lavoro dopola morte di Ronconi. La nuova stagione è “costruita” con questeresponsabilità del primo Teatro Pubblico el’attenzione gestionale che gli è ancor piùdovuta, proprio perché “pubblico”.“Responsabilità” del Piccolo significainnanzitutto lunghe teniture dei titoli diproduzione, che spesso superano i due mesidi programmazione, e nella grandissimapresenza, non perché “politicamente corretto”,ma perché teatralmente interessante, di titoli didrammaturgia contemporanea. Tanti artistiprofondamente legati al Piccolo, ma anche

tante nuove affinità artistiche che si tramutano,ora, in progetti produttivi. 19 i titoli diproduzione per quasi 500 recite a Milano, inItalia, all’estero. Apertura ad ospitalità acompagnie, nella maggioranza realtàproduttive private, spettacoli dal mondo etante collaborazioni interdisciplinari, quasi dellevere e proprie “residenze”.Apriamo le produzioni con Elvira da Jouvet,diretto e interpretato da Toni Servillo, nellanuova traduzione di Giuseppe Montesano,coprodotto con Teatri Uniti e già programmatoper oltre 100 repliche al Piccolo e in tournée inItalia e all’estero; la rilettura di Pinocchio diAntonio Latella, con il quale abbiamo condivisol’interesse per un titolo da tempo nella nostra enella sua “testa”; Bestie di scena nasce dallagrande affinità con la ricerca di Emma Dante,alimentata attraverso ospitalità e felicementeapprodata a una coproduzione; a StefanoMassini si deve la rilettura drammaturgicadall’originale di Balzac di Louise e Renée,affidato alla regia di Sonia Bergamasco. ConCarmelo Rifici, che al ruolo di direttore artisticodi LAC Lugano affianca quello di direttore dellanostra Scuola di Teatro, coproduciamo Ifigenia,liberata, drammaturgia contemporanea diAngela Dematté dal patrimonio classico. ConLaura Pasetti e la sua compagniacoproduciamo A Bench on the Road,

spettacolo in lingua inglese che racconta 100anni di immigrazione dall’Italia alla Scozia lettidal punto di vista femminile. Il Piccolo sempre più consegna al futuro leproprie produzioni, programmandole per piùstagioni. È il caso, nella stagione 2016/17, delritorno in scena di titoli come Le donne gelosedi Goldoni, diretto da Giorgio Sangati,SANGHENAPULE, di Mimmo Borrelli eRoberto Saviano, Credoinunsolodio diretto daManuela Mandracchia, Sandra Toffolatti eMariangeles Torres, e la regia di Luca Ronconidi Lehman Trilogy, che approda alla recita n°120, un vero “classico contemporaneo”. A maggio, in coincidenza con il 70°, abbiamodeciso di programmare al Teatro Grassi e ilTeatro Studio Melato due spettacoli-manifestodei registi che più hanno scritto la storia delPiccolo: Giorgio Strehler e Luca Ronconi. DiStrehler è l’Arlecchino a incarnare il senso di“manifesto teatrale” vivo, pieno di gioia einquietudine artistica che ha improntato tutta lasua vita. Affidato a Ferruccio Soleri, ma ancheun manifesto in divenire in cui tanti giovaniattori si sono passati il testimone. Con il CentroTeatrale Santacristina, ora diretto da RobertaCarlotto, abbiamo deciso di riallestire In cercad’autore. Studio sui “Sei personaggi” di LuigiPirandello, spettacolo nel quale Ronconi, con igiovani allievi attori protagonisti, ha condivisola curiosità, la passione e il rigore di un lavorodi indagine della drammaturgia pirandelliana,così da liberarla da decenni di incrostazioniinterpretative: un “manifesto” mai teorizzato,sempre vissuto nella sua continua ricercaaccanto ai giovani.Maggio è anche il mese nel quale abbiamoconfermato l’apertura a spettacoliinternazionali, con una scelta di proposte cheinterpretano il nostro essere sì Teatro d’Europa,

ma da sempre aperto a Paesi e a culturetroppo a lungo ritenute “lontani”. Tra leproduzioni internazionali che ospitiamo,Improvvisamente l’estate scorsa, nella versionedrammaturgica del testo di Tennessee Williamsrealizzata da Stéphane Braunschweig, che nefirma anche la regia per l’Odéon di Parigi di cuiè il nuovo direttore. Un duplice significato perquesta presenza perché l’Odéon è statoriconosciuto, al pari del Piccolo, Teatrod’Europa nel 1990, per impulso di GiorgioStrehler che all’epoca ne era direttore artistico.Ospiteremo Woyzeck di Büchner, allestito aTeheran da Reza Servati, eccellenza iraniana,artista di un Paese con cui abbiamo stabilitocollaborazioni fin dal 2009; dalla Schaubühnedi Berlino, assente da 45 anni dai nostripalcoscenici, Thomas Ostermeier torna alPiccolo con Richard III di Shakespeare. UteLemper interpreta le canzoni composte daiprigionieri nei campi di concentramento nazisti,testimonianze raccolte con instancabile lavorodi ricerca dal musicista Francesco Lotoro.L’Accademia di Teatro di Shanghai, alla qualeci lega un rapporto artistico avviato dal 2006,presenterà in forma completa Matteo Ricci eXu Guangqi dal testo di William Sun.L’idea che abbiamo dell’Europa e la ricorrenzadel trentennale della morte di Altiero Spinelli edella nascita di Erasmus non poteva non

tradursi in un racconto su cosa siaun’identità comune, coltivata nellavalorizzazione delle differenze distorie, di genti, di idee, perconoscere e affrontare quelle cheattraversano il mondo. Le chiavid’Europa è un lavoro affidato astudenti dell’Università degli Studidi Milano che, guidati da StefanoMassini, creeranno il tessuto di unracconto affidato ai giovani allievidella nostra scuola, per abbattere imuri generazionali e quellimateriali che minacciano gli idealiincompiuti dell’Europa.23 sono i titoli di spettacoli ospitatida altre compagnie e teatri italiani,per un totale di circa 250 recite. Diquesti, 18 sono prodotti dacompagnie private e 5 da “Stabili”.

Tra gli artisti che ne saranno protagonisti,Massimo De Francovich, Franco Branciaroli,Roberto Herlitzka, Ottavia Piccolo, LauraMarinoni, Roberto Andò, Maddalena Crippa,Pippo Delbono, Luca Zingaretti, Enrico Intra,Fausto Russo Alesi, Fabrizio Falco, Andrea DeRosa, Lella Costa, Marco Baliani, Lina Prosa,Mario Perrotta, Andrea Renzi, Tony Laudadio,Emiliano Bronzino, Saverio La Ruina, CarolinaRosi, Gianfelice Imparato, Serena Sinigaglia,Graziano Piazza, Luca Lazzareschi, ValeriaMilillo, Massimo Navone e tanti altri chetroverete nel programma.Il nostro impegno nell’Alta Formazionecontinua in particolare con l’Università degliStudi di Milano, con cui, oltre a Le chiavid’Europa e dopo la condivisione di“Osservatorio sul presente. Legalità”,proseguiamo con Dieci storie proprio così unpercorso di studio del fenomeno dellacriminalità organizzata; la sintonia con ilPolitecnico di Milano nell’arco della stagione2015/16 si è concretizzata nell’apertura alpubblico di un nuovo spazio espositivo,Rovello Due Piccolo Spazio Politecnico: unodei luoghi per viaggiare nelle emozioni dellamemoria. Tantissime le collaborazioni, divenutequasi “residenze” con eccellenze artistichequali “La compagnia Colla”, Aterballetto, il jazzdi Enrico Intra, l’Accademia della Scala, Outis,e tanti altri.Tutto questo nella 70esima stagione, per“progettare” la memoria, per leggere ilpresente e, soprattutto per non arrenderci,insieme a voi, il nostro pubblico, per nonarrenderci alla “nostalgia per il futuro”.

Sergio EscobarDirettore Piccolo Teatro di Milano-Teatrod’Europa

Il senso dei numeri, il valore del tempo

ANNI DI TEATRO1947.2017

Page 3: ANNI DI TEATRO

Arlecchino servitore di due padroni

6-28 maggio

Carlo GoldoniGiorgio Strehler

Roberto SavianoMimmo Borrelli

SANGHENAPULE10-18 gennaio

Ivan28 febbraio-5 marzo

Bestie di scena

28 febbraio-19 marzo

Laura Pasetti

A Bench on the Road

A YoungWoman wholived in a Shoe

24-29 gennaio

Flavio Albanese

Canto la storiadell’astutoUlisse

9-19 febbraio

Enigma4-9 ottobre

Stefano MassiniSilvano Piccardi

Le donnegelose

13-29 ottobre

Carlo GoldoniGiorgio Sangati

Scuola di balloAccademiaTeatro alla Scala

6-9 aprile

Nel nostro piccolo

18-23 aprile

Bestie di scena

28 febbraio-19 marzo

Human

7-14 ottobre

Marco Baliani Lella Costa

Macbeth

18 ottobre -6 novembre

William ShakespeareFranco Branciaroli

Piccolo TeatroStrehler

Piccolo TeatroStudio Melato

Piccolo TeatroGrassi

Piccolo TeatroStrehler

Piccolo TeatroStudio Melato

Piccolo TeatroGrassi

Piccolo TeatroStrehler

Piccolo TeatroStudio Melato

Piccolo TeatroGrassi

Piccolo TeatroStrehler

Piccolo TeatroStudio Melato

Piccolo TeatroGrassi

Minetti

31 gennaio - 5 febbraio

Thomas BernhardRoberto Andò

Mister Green7-12 febbraio

Jeff BaronPiergiorgio Piccoli

Fedra14-26 febbraio

SenecaAndrea De Rosa

Alberto FerrariAle & Franz

Ifigenia, liberata27 aprile-7 maggio

Angela DemattéCarmelo Rifici

LampedusaWay

18-23 aprile

Lina Prosa

Lehman Trilogy3-21 gennaio

Stefano MassiniLuca Ronconi

Cenerentola13-22 dicembre

Scuola di BalloAccademia Teatro alla Scala

The Pride

15 novembre -4 dicembre

Alexi Kaye CampbellLuca Zingaretti

Vangelo8-13 novembre

Pippo Delbono

Stefano MassiniManuela Mandracchia,Sandra Toffolatti,Mariangeles Torres

Credoinunsolodio

da Luigi PirandelloLuca Ronconi

In cerca d’autore

3-21 maggio

Piccolo TeatroStrehler

Piccolo TeatroStudio Melato

Piccolo TeatroGrassi

21 marzo-30 aprile

MA2-10 novembre

Linda DalisiAntonio Latella

Milite ignoto15-20 novembre

Mario Perrotta

Birre e rivelazioni

22 novembre4 dicembre

Tony Laudadio

Sogno di una nottedi mezza estate

12-13 novembre

Louise e RenéeStefano MassiniSonia Bergamasco

Emma Dante

Non ti pago21 marzo-2 aprile

Eduardo De FilippoLuca De Filippo

25 marzo-13 aprile

Elvira

11 ottobre -18 dicembre

Brigitte JacquesToni Servillo

I nani burloni

20 dicembre - 3 gennaio

Carlo Colla & Figli

Ifigenia, liberata27 aprile-7 maggio

Angela DemattéCarmelo Rifici

Soudain l’étédernier

11-14 maggio

Tennessee WilliamsStéphane Braunschweig

Woyzeck17-18 maggio

Georg BüchnerReza Servati

Shanghai TheatreAcademy

23-25 maggio

Prospero l’isola dei suoni

29-31 maggio

Massimo NavoneEnrico Intra

Songs for eternity30 maggio

F. LotoroUte Lemper

Richard III25-27 maggio

William ShakespeareThomas Ostermeier

Giuseppe Spota Jiří Pokorný

Masculu e Fìammina

13-18 dicembre

Saverio La Ruina

I nani burloni

20 dicembre -3 gennaio

Carlo Colla & Figli

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Piccolo TeatroStudio Melato

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Un teatro, tre sediPiccolo Teatro Strehler Largo Greppi.Piccolo Teatro Studio Melato via Rivoli 6.Piccolo Teatro Grassi via Rovello 2.I mezzi pubblici per raggiungerci:tram 1, 2, 4, 12, 14, 16, 27; autobus 57, 61;MM linea 1 (Cordusio, Cairoli); MM linea 2 (Lanza).

Gli orari degli spettacoli (salvo diversaindicazione) sono: martedì, giovedì e sabatoh 19.30; mercoledì e venerdì h 20.30;domenica h 16.

LegendaProduzioni

Ospitalità

Internazionali

Collaterali

MitJazzFestival

5-7 dicembre

San VittoreGlobe Theatre

10-11 dicembre

Aterballetto7-15 giugno

Il medico per forza

13 - 25 giugno

Carlo Colla & Figli

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TRAMEDAUTORE

12-25 settembre

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Festival MIXgiugno

Macbeth

18 ottobre -6 novembre

William ShakespeareFranco Branciaroli

Elvira

11 ottobre -18 dicembre

Brigitte JacquesToni Servillo

Elvira

11 ottobre18 dicembre

Brigitte JacquesToni Servillo

Fëdor DostoevskijSerena Sinigaglia

Ivan28 febbraio-5 marzo

Anton ČechovEmiliano Bronzino

Tre sorelle7-19 marzo

William ShakespeareGiuseppe Scutellà

Donatella Massimilla

Laura Pasetti

31 gennaio - 5 febbraio

MilanoFlamencoFestival

luglio

Le chiavi d’Europa28 novembre

Il principeranocchio swing/Cappuccettorosso rock

7-19 marzoScatola Magica

dai fratelli GrimmStefano de LucaIliade

11-24 gennaioScatola Magica

Giovanna ScardoniStefano Scherini

19 gennaio -12 febbraio

PinocchioFederico Bellini,Linda DalisiAntonio Latella

5 settembreMiTo

11 settembreMiTo

16 settembreMiTo

18 settembreMiTo

Il mestiere delteatro / Benvenuti al Piccolo

autunno 16 primavera 17

Giulia MinoliEmanuela Giordano

Dieci storieproprio così

24-29 gennaio

Page 4: ANNI DI TEATRO

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Teatro GrassiVia Rovello 2 (M 1 Cordusio, Cairoli)

Teatro Studio MelatoVia Rivoli 6 (M 2 Lanza)

Teatro StrehlerLargo Greppi (M 2 Lanza)

Prezzi e tipologie spettacoli Platea Riduz Balconata Riduz

Spettacoli di Produzione € 33 € 21 € 26 € 18Spettacoli Ospiti € 33 € 21 € 26 € 18Spettacoli Internazionali € 40 € 23 € 32 € 20

*Prezzo Speciale 1 € 25 € 19 € 22 € 17**Prezzo Speciale 2 € 10 € 10

Spettacoli in abbonamentostagione 2016/2017

11 ottobre - 18 dicembre 2016 Elvira PRODdi B. Jacques, regia T. Servillo (pag. 12)

3 - 21 gennaio 2017 Lehman Trilogy (1) PRODdi S. Massini, regia L. Ronconi (pag. 23)

24 - 29 gennaio 2017 Dieci storie proprio così * OSPdi E. Giordano/G. Minoli, regia E. Giordano (pag. 24)

31 gennaio - 5 febbraio 2017 Minetti OSPdi T. Bernhard, regia R. Andò (pag. 24)

7 - 12 febbraio 2017 Mister Green OSPdi J. Baron, regia P. Piccoli (pag. 27)

14 - 26 febbraio 2017 Fedra OSPdi Seneca, regia A. de Rosa (pag. 27)

21 marzo - 30 aprile 2017 Louise e Renée PRODdi S. Massini da Balzac regia S. Bergamasco (pag. 32)

6 - 28 maggio 2017 Arlecchino PRODservitore di due padronidi C. Goldoni, regia Giorgio Strehler (pag. 39)

13 - 25 giugno 2016 Il medico per forza * OSPCarlo Colla & Figli (pag. 47)

7 - 14 ottobre 2016 HUMAN OSPdi M. Baliani/L. Costa, regia M. Baliani (pag. 9)

18 ottobre - 6 novembre 2016 Macbeth OSPdi W. Shakespeare, regia F. Branciaroli (pag. 10)

8 - 13 novembre 2016 Vangelo OSPdi e regia Pippo Delbono (pag. 14)

15 novembre - 4 dicembre 2016 The Pride OSPdi A. K. Campbell, regia L. Zingaretti (pag. 16)

13 - 22 dicembre 2016 Cenerentola OSPScuola di Ballo Accademia Scala (pag. 19)

11 - 24 gennaio 2017 Iliade, mito e guerra ** PROD(Scatola Magica) di G. Scardoni da Omero, regia S. Scherini (pag. 26)

19 gennaio - 12 febbraio 2017 Pinocchio PRODdi F. Bellini / L. Dalisi / A. Latellaregia A. Latella (pag. 20)

28 febbraio - 19 marzo 2017 Bestie di scena PRODdi e regia E. Dante (pag. 28)

7 - 19 marzo 2016 Il principe.../Cappuccetto... ** PROD(Scatola Magica) dai Grimm, regia S. de Luca (pag. 31)

21 marzo - 2 aprile 2017 Non ti pago OSPdi E. De Filippo, regia L. De Filippo (pag. 31)

6 - 9 aprile 2017 Scuola di Ballo OSPAccademia Teatro alla Scala (pag. 34)

18 - 23 aprile 2017 Nel nostro piccolo... * OSPdi Ale & Franz, regia A. Ferrari (pag. 34)

27 aprile - 7 maggio 2017 Ifigenia, liberata PRODdi Angela Dematté, regia C. Rifici (pag. 36)

11 - 14 maggio 2017 Soudain l’été dernier INTdi T. Williams, regia S. Braunschweig (pag. 40)

17 - 18 maggio 2017 Woyzeck INTdi G. Büchner, regia R. Servati (pag. 42)

25 - 27 maggio 2017 Richard III INTdi W. Shakespeare, regia T. Ostermeier(pag. 44)

30 maggio 2017 U. Lemper / Songs... INTa cura di F. Lotoro (pag. 45)

7- 15 giugno 2017 Aterballetto al Piccolo OSP(pag. 46)

4 - 9 ottobre 2016 Enigma OSPdi S. Massini, regia S. Piccardi (pag. 9)

13 - 29 ottobre 2016 Le donne gelose PRODdi C. Goldoni, regia G. Sangati (pag. 11)

2 - 10 novembre 2016 MA OSPdi L. Dalisi, regia A. Latella (pag. 14)

12 - 13 novembre 2016 Sogno di una notte di mezza... ** OSPdi W. Shakespeare, regia G. Scutellà (pag. 15)

15 - 20 novembre 2016 Milite ignoto OSPdi e regia M. Perrotta (pag. 15)

22 novembre - 4 dicembre 2016 Birre e rivelazioni OSPdi e regia T. Laudadio (pag. 16)

10 - 11 dicembre 2016 S. Vittore Globe Theatre Atto II ** OSPdi e regia D. Massimilla (pag. 18)

13 - 18 dicembre 2016 Masculu e Fìammina OSPdi e regia S. La Ruina (pag. 18)

20 dicembre 2016 - 3 gennaio 2017I nani burloni * OSPCarlo Colla & Figli (pag. 19)

10 - 18 gennaio 2017 SANGHENAPULE PRODdi M. Borrelli e R. Saviano, regia M. Borrelli (pag. 22)

24 - 29 gennaio 2017 A Bench on the Road * PRODdi e regia L. Pasetti (pag. 25)

9 - 19 febbraio 2017 Canto la storia... ** PRODdi e regia F. Albanese (pag. 26)

28 febbraio - 5 marzo 2017 Ivan OSPda F. Dostoevskij, regia S. Sinigaglia (pag. 30)

7 - 19 marzo 2017 Tre sorelle OSPdi A. Čechov, regia E. Bronzino (pag. 30)

25 marzo - 13 aprile 2017 Credoinunsolodio PRODdi S. Massini, regia M. Mandracchia - S. Toffolatti - M. Torres (pag. 35)

18 - 23 aprile 2017 Lampedusa Way * OSPdi e regia L. Prosa (pag. 37)

3 - 21 maggio 2017 In cerca d’autore PRODda L. Pirandello, regia L. Ronconi (pag. 38)

23 - 25 maggio 2017 Matteo Ricci e Xu Guangqi (1) INTdi W. Sun, regia G. Yu e S. Kuang (pag. 43)

29 - 31 maggio 2017 Prospero l’isola dei suoni * OSPda W. Shakespeare, regia M. Navone (pag. 37)

1 Lo spettacolo Lehman Trilogy va in scena indue parti autonome con due differenti sottotitoli –Lehman Trilogy/Tre fratelli e Lehman Trilogy/Padrie figli – a € 33 (platea) o € 26 (balconata) perciascuna parte. Se ne può vedere una sola parteo entrambe, in sere diverse nell’arco dellasettimana o in un’unica soluzione nelle date chetrovate su www.piccoloteatro.org (nella schedadello spettacolo Lehman Trilogy). Presentando inbiglietteria il biglietto della Prima o Seconda Partesi potrà acquistare un biglietto per la Seconda oPrima Parte a € 15. Per chi acquistacontestualmente i biglietti delle due parti èdisponibile la Lehman Card a € 40.

Piccolo7012 spettacolinovità!

€ 270Giovani e anziani € 222

Quartetto4 spettacoli

€ 84 € 120Giovani e anziani € 66 € 88

Classic 8 spettacoli

€ 148 € 216Giovani e anziani€ 126 € 166

Passport 16 spettacoli

€ 216 € 400Giovani e anziani€ 200 € 320

Abbonamenti e biglietti stagione 2016/17Gli abbonamenti sono in vendita da lunedì 6 giugno 2016. I biglietti saranno in vendita da lunedì 4 luglio 2016.

Si possono acquistare presso:• Biglietteria (Teatro Strehler), Largo Greppi 2, M2 Lanza(lun/sab 9.45-18.45; dom 13-18.30)• Biglietteria Telefonica 02.42.41.18.89 (lun/sab 9.45-18.45; dom 10-17) • sul sito internet www.piccoloteatro.org (abbonamento Oro e biglietti)

Hanno diritto ad abbonamenti a prezzo ridotto i giovani al di sotto dei 25 anni e gli anziani oltre il 65° anno.Biglietti e abbonamenti per gruppi organizzatiBiglietti e abbonamenti a prezzo speciale per le scuole e il pubblicoorganizzato disponibili presso Settore Promozione Pubblico e ProposteCulturali del Piccolo Teatro di Milano tel. 02.72.333.216, mail: [email protected]

Per gli abbonamenti JAZZ vedi a pagina 17.Iscriviti alla Community del Piccolo, su www.piccoloteatro.org. riceverai costantemente la segnalazione di tutte le offerte attive.Per contattarci [email protected]

Quartetto: almeno 2titoli a piacere tra leproduzioni del Piccolo,libera scelta tra leospitalità italiane e lapossibilità di vedere nonpiù di due spettacolidella serie Festival.

Quartetto Oro: liberascelta tra tutti glispettacoli in cartellone,può essere utilizzatoanche come carnet ditagliandi per vedere glispettacoli in compagnia.Nessun vincolo diprenotazione: è possibile prenotaresubito tutti gli spettacoli.

Classic: almeno 4 titolia piacere tra leproduzioni del Piccolo,libera scelta tra leospitalità italiane e la possibilità di vederenon più di duespettacoli della serieFestival.

Classic Oro: liberascelta tra tutti glispettacoli in cartellone,può essere utilizzatoanche come carnet ditagliandi per vedere glispettacoli incompagnia. Nessunvincolo di prenotazione: è possibile prenotaresubito tutti glispettacoli.

Passport: almeno 4 titolia piacere tra leproduzioni del Piccolo,libera scelta tra leospitalità italiane e la possibilità di vederenon più di due spettacolidella serie Festival.

Passport Oro: liberascelta tra tutti glispettacoli in cartellone,può essere utilizzatoanche come carnet ditagliandi per vedere glispettacoli in compagnia.Nessun vincolo diprenotazione: è possibileprenotare subito tutti glispettacoli.

Abbonatial Piccolo!

1 Lo spettacolo Matteo Ricci, pur rientrando nella categoria Internazionali, ha il prezzo di uno spettacolo ospite.

Libera scelta tra tutti glispettacoli di produzionedel Piccolo e le ospitalitàinternazionali incartellone. Può essereutilizzato anche come

carnet di tagliandi pervedere gli spettacoli incompagnia. È possibile prenotaresubito gli spettacoliscelti.

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HUMANscritto da Marco Baliani e Lella Costacollaborazione alla drammaturgia di Ilenia Carronescene e costumi di Antonio Marrasmusiche originali di Paolo Fresuregia di Marco Balianicon David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis, Luigi Puscedduproduzione Mismaonda e Sardegna Teatroin collaborazione con Marche Teatro

Piccolo Teatro Strehlerdal 7 al 14 ottobre 2016

EnigmaNiente significa mai una cosa sola

di Stefano Massiniscene Pierluigi Piantanida, luci Marco Messeri, musiche Mario Arcariregia Silvano Piccardicon Ottavia Piccolo e Silvano Piccardiproduzione Arca Azzurra Teatro e Ottavia Piccolo

La chiave di lettura di Enigma sta nel sottotitolo:“niente significa mai una cosa sola”, ogni elementoreale, ogni dato di conoscenza si rivela poi “altro” daciò che pareva essere. Ci troviamo a Berlino circavent’anni dopo quel fatidico 9 novembre 1989, in cuiil Governo della Repubblica Democratica Tedescadecretò la soppressione del divieto, per i suoicittadini, di passare liberamente dall’altra parte del“muro” che fino ad allora aveva diviso in due la città,il paese e il mondo intero. Ed ecco che, caduto ilmuro, vite, esperienze, certezze, lutti e speranze, sifrantumano, si incontrano, si mischiano. Decifrare ilsenso della vicenda, sia personale sia collettiva, chelega i due personaggi (Hilder, il padrone di casa eIngrid, la donna cui presta soccorso), è il compito cui l’autore chiama i personaggi stessi ma anche esoprattutto il pubblico, attraverso la suspense delgioco teatrale, in un crescendo degno di un thrillerpsicologico. La posta in gioco non è solo lapossibilità/capacità di sbrogliare i tanti piccoli enigmidelle due vite che si intrecciano, si scontrano e siconfrontano sul palcoscenico, ma quello dipenetrare il più grande degli enigmi: quello dellaStoria stessa.

Niente significa mai una cosa sola:enigmi personali e collettivi siintrecciano in un gioco teatrale che hail ritmo di un thriller psicologico.

La prima ispirazione è l’Eneide, che celebra lanascita dell’impero romano da un popolo diprofughi: Marco Baliani parte dal mito perinterrogarsi sul senso profondo del migrare.Poi l’incontro con Lella Costa e la reminescenza diun altro mito, ancora più folgorante nella sua valenzasimbolica: Ero e Leandro, i due amanti che vivevanosulle rive opposte dell’Ellesponto. Dal tema dellemigrazioni e dalla volontà di raccontarne l’“odissea ribaltata” prende avvio HUMAN. La lineanera che attraversa la parola evoca la presenzadell’umano e al tempo stesso la sua negazione. Si indaga, quindi, attraverso forme teatrali, quantoaccade in questi anni, nella nostra Europa, intesanon solo come entità geografica, ma come sistema“occidentale” di valori e di idee: muri che si alzano,fondamentalismi che avanzano, attentati chesconvolgono le città, profughi che cercano rifugio.Non semplice teatro civile ma spiazzante,conturbante, inquietante esplorazione della sogliafatidica che separa umano e disumano, in forma dioratorio, nel tentativo di innescare un rito dipartecipazione sul significato profondo di UMANITÀ.

Partendo dal tema delle migrazioni,tra mito e attualità, HUMAN si faimpietosa, spiazzante esplorazionedella soglia fatidica che separaumano e disumano.

Piccolo Teatro Studio Melatodal 4 al 9 ottobre 2016

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Festival MITO SettembreMusicawww.mitosettembremusica.it

Piccolo Teatro Studio Melatosettembre 2016

Tramedautore 2016XVI Festival internazionale della nuova drammaturgia

Tramedautore torna in Europa con spettacoli di autori provenienti da Macedonia, Montenegro,Norvegia, Germania, Inghilterra e Italia. Il teatro èancora una volta la bussola per interrogarsi circa le tensioni che oggi attraversano il VecchioContinente: la crisi economica che ha scardinato le sicurezze e la gestione del fenomeno migratorioche ha prodotto forti tensioni.Ad aprire il Festival, Det Er Ales di Jon Fosse,l’autore norvegese più rappresentato dopo Ibsen,coproduzione in prima mondiale del Det NorskeTeatret di Oslo e del Festival Quartieri dell’arte diViterbo. A seguire Chi cazzo ha iniziato tuttoquesto? del macedone Dejan Dukovski,Lilleskogen di Jon Jasper Halle, nella riscrittura diGioele Anastasi, Il tempo libero di Gian MariaCervo nella versione di Jovana Bojovic.Tra le proposte italiane Natura morta con attoridi Fabrizio Sinisi, regia di Alessandro Machìa,Lourdes, adattamento e regia di Luca Ricci,Bandierine al vento del tedesco Philipp Löhle, regiadi Toni Cafiero, I camminatori della patente ubriacadi Nicolò Sordo e altre in definizione.

Tramedautore torna in Europa per interrogarsi sui preoccupanticambiamenti che l’attraversano e i loro risvolti nelle relazioni sociali e private.

Anche quest’annno Festival MITOSettembreMusica – giunto alla sua X Edizione – hachiesto al Piccolo Teatro di ospitare parte dellaprogrammazione. Abbiamo aderito con piacereaccogliendo nelle nostre sale quattro concerti, perrinnovare la storica collaborazione tra le dueistituzioni, in una commistione di linguaggi cheappartiene alla storia del Piccolo. Gli appuntamentisi declineranno attorno al tema scelto quest’anno:Padri e figli. Per conoscere il dettaglio dellaprogrammazione, www.mitosettembremusica.it.

Quattro i concerti del Festival MITO in programma quest’anno al PiccoloTeatro: appuntamenti pomeridiani e serali dedicati al tema Padri e figli.

Piccolo Teatro Grassi e Chiostro Nina Vinchidal 12 al 25 settembre 2016

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Il Mestiere del teatro.Benvenuti al Piccolo

Piccolo Teatro Strehler/Scatola Magica autunno 2016 – primavera 2017

Macbeth«Macbeth – spiega Franco Branciaroli – parla di unmondo esterno in guerra, dove efferatezza e setedi sangue, al pari del coraggio, sono ritenute virtù,in quanto preservano il mondo interno della corte,una società patriarcale civilizzata regolata da leggidivine. Macbeth sceglie di portare la violenzaall’interno. Se in più anche la parte femminile sisnatura e prende caratteristiche maschili, allora il caos è totale. Macbeth viene infatti “sedotto”all’ambizione dalle streghe e indotto all’assassinioda sua moglie. Ma il dramma è ancora piùcomplesso e tremendo: Macbeth, uccidendo il re,simbolo del padre e del divino, uccide la suastessa umanità ed entra in una dimensione disolitudine dove perde tutto, amore, ragione,sonno, scopo di vivere. Macbeth è la tragedia delmale dell’uomo, della violazione delle leggi morali enaturali e dell’ambiguità, del caos, della distruzioneche ne consegue. Un rovesciamento di valorisignificativamente testimoniato dal canto ambiguoe beffardo delle streghe: “Il bello è brutto, e il bruttoè bello”».

Macbeth è la tragedia del maledell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali,dell’ambiguità, del caos, della distruzione che ne consegue.

Davide Gasparro e Federica Gelosa vestono ipanni delle “maschere” che accolgono il pubblicoin sala e conducono i giovani spettatori dietro lequinte del Teatro Strehler per conoscere i segretidella creazione di uno spettacolo. Un percorsoideato da Stefano Guizzi, formatosi alla Scuola delPiccolo e tra gli straordinari interpreti storici diArlecchino, parte dalle aree “pubbliche” (la biglietteria, il foyer, la sala) per arrivare agli spazimeno conosciuti, come sartoria, attrezzeria earchivio storico.«Quello che vogliamo trasmettere – dice StefanoGuizzi – è che la macchina teatrale è complessa,uno spettacolo non è solo recitazione».

Come nasce uno spettacolo?Come funziona la meravigliosa“macchina teatrale”? Per i più piccoli,un viaggio dietro le quinte.

Piccolo Teatro Strehlerdal 18 ottobre al 6 novembre 2016

a cura di Stefano Guizzicon Davide Gasparro e Federica Gelosaproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

Le donne gelosedi Carlo Goldoni, regia Giorgio Sangatiscene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci Claudio De Pacetrucco e parrucche Aldo Signoretticon (in ordine alfabetico) Fausto Cabra, Leonardo De Colle, Federica Fabiani, Elisa Fedrizzi, Ruggero Franceschini, Sara Lazzaro, Sergio Leone, Valentina Picello, Marta Richeldi, Sandra Toffolattiproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

Torna in scena dopo il grande successo dellascorsa stagione Le donne gelose, con la regia diGiorgio Sangati. Prima commedia scritta daGoldoni interamente in veneziano, racconta la vitain un quartiere della Serenissima dove, negli ultimigiorni di Carnevale, un microcosmo decadente dibottegai e mercanti si rovina al tavolo da gioco,nelle penombre del Ridotto.«È un mondo chiuso – spiega Sangati -claustrofobico, senza contatti con l’esterno. I rapporti umani sono miseri, ipocriti; le relazionicorrose, ammuffite, perennemente condizionate damotivi economici; l’intimità è squallida, segnata dainsulti e botte. Imperano il culto del denaro e unafiducia ossessiva nell’azzardo: solo la sorte infattipuò alleviare l’angoscia di (ri)cadere nella miseria,ma si tratta di un sollievo temporaneo per unmondo dal destino ormai segnato. Nessunolavora, ma le energie si sprecano, tutti siaffannano, si inseguono, si consumano, senzatrovare una via d’uscita, come in un labirinto in cuisi gira a vuoto e si ritorna sempre al punto dipartenza». In una Venezia anomala, scura,silenziosa, a tratti surreale, sulle note del “temadella follia”, gli intrighi della vedova Lugreziascompaginano e ricompongono le esistenze di duenuclei familiari, in un vortice di equivoci grottesco,dove la risata ha il colore nero della farsa.

Torna in scena il Goldoni “nero”firmato da Giorgio Sangati: vita,intrighi, scommesse e amori di unsestiere veneziano nei giorni delCarnevale.

Piccolo Teatro Studio Melatodal 13 al 29 ottobre 2016

di William Shakespeare, traduzione Agostino Lombardo,regia Franco Branciaroli, scene Margherita Palli, costumi Gianluca Sbicca, luci Gigi Saccomandicon Franco Branciaroli e Valentina Violoe con (in ordine alfabetico) Tommaso Cardarelli, Enzo Curcurù, Stefano Moretti, Fulvio Pepe, Livio Remuzzi, Giovanni Battista Stortiproduzione CTB Centro Teatrale Bresciano - Teatro de Gli Incamminati

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Elvirada Elvire Jouvet 40 di Brigitte Jacquestraduzione Giuseppe Montesanodiretto e interpretato da Toni Servillo(completamento del cast in via di definizione)coproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’EuropaTeatri Uniti

Servillo incontra Jouvet. «Dopo anni in cui le sueriflessioni sul teatro e sul lavoro di attore mi hannofatto compagnia nell’affrontare repertori diversi, daMolière a Marivaux, da Eduardo a Goldoni –confessa Toni – mi è parso necessario chearrivasse il momento di un incontro diretto». Con quello spirito che abbiamo imparato aconoscere e ad amare negli spettacoli ospitati maanche coprodotti con la sua compagnia, Servillo siaccosta a Elvire Jouvet 40 – testo caro alla storiadel Piccolo in cui Brigitte Jacques trascrisse leSette lezioni di Louis Jouvet a Claudia sullaseconda scena di Elvira nel “Don Giovanni” diMolière – affrontandolo nella nuova traduzionecommissionata a Giuseppe Montesano, avendoaccanto una giovane allieva, che incarna il futuronella vitale trasmissione di sapere fra legenerazioni. Trent’anni dopo Strehler, con ToniServillo le riflessioni di Jouvet sul teatro e sulpersonaggio ritrovano nuovamente la stessastringente attualità. «Elvira – spiega Servillo – portail pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi aspiare tra platea e proscenio, con un maestro eun’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che nonsi alzerà mai, un particolare momento di una vera epropria fenomenologia della creazione delpersonaggio. Trovo il complesso delle riflessioni diJouvet particolarmente valido oggi per significaresoprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere direcitare, che rischia di essere svilito in questi tempiconfusi».

Un teatro chiuso, un sipario che nonsi alza. Un maestro e un’allieva allaricerca di un elemento misterioso: il personaggio. Le riflessioni di Jouvetsulla nobiltà del mestiere di recitare.

Piccolo Teatro Grassidall’11 ottobre al 18 dicembre 2016

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Jouvet al cinema!In occasione dello spettacolo Elvira, il Piccolo Teatro di Milano e Anteo Spazio Cinema organizzano unarassegna cinematografica dei capolavori firmati da Louis Jouvet, a cura di Maurizio Porro.

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VangeloPiccolo Teatro Strehlerdall’8 al 13 novembre 2016

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Antonio Latella, partendo dalle prime lettere dellaparola mamma, ci guida in un percorso all’internodell’opera di Pier Paolo Pasolini, seguendo un filoconduttore che ha al suo centro quella forzageneratrice, di parole come di uomini, di pensierocome di gesti artistici. «In tutte le sue vittorie e sconfitte, accantoall’uomo Pier Paolo Pasolini c’è sempre la madre –spiega il regista. – Sguardi e sorrisi spezzati dellemadri scelte come icone assolute di un’Italia chesa che tutto sarà irrecuperabile. Sarà proprio lamadre del Poeta a interpretare la Maria straziatadal dolore sotto la croce di Gesù, nel film Il Vangelosecondo Matteo. Ma ogni volta MA diventa altro.Per una madre che piange un figlio, un Gesù deipoveri, un operaio, un pittore, un poeta, un reEdipo, per una città che accoglie i reietti, per unpaese che scaccia gli intellettuali, tutto è madre esi fa madre. Attraverso la parole, le immagini, iltentativo è quello di tracciare una possibile unicamadre, con quel MA necessario a mettere undubbio: madre sì, ma…».

Dalle prime lettere di “mamma”, un percorso nell’opera di Pasolini,intorno a quell’unica forzageneratrice, di parole e di uomini, di pensiero e di arte.

Pippo Delbono da molti anni abita la scena comeluogo di ricerca, lavorando negli spazi fertili trapubblico e personale, tra autobiografia e storia.Vangelo è un lavoro corale, creato a Zagabria conl’orchestra, il coro, i danzatori e gli attori del TeatroNazionale Croato insieme agli attori dellacompagnia che accompagna Pippo Delbono daanni. Nasce dalla suggestione delle musiche diEnzo Avitabile e dalla memoria degli attori chehanno attraversato una delle guerre più feroci dellastoria contemporanea. «Qualche giorno prima dimorire mia madre, fervente cattolica – scriveDelbono - mi ha detto: “Perché non fai unospettacolo sul Vangelo? Così dai un messaggiod’amore. C’è n’è così tanto bisogno di questitempi”. Così ho iniziato a filmare e a fotografare leimmagini che ho incontrato nei miei viaggi.Ovunque ho visto Cristi dai volti dolorosi, seri. Moltopoco ho visto la gioia nei loro volti. Alla fine mi sonorimaste dentro quelle immagini, quelle voci, queisuoni, quegli echi, quei silenzi sentiti nei campi dizingari e di profughi, nelle corsie d’ospedale, maanche quella forza vitale, quella inspiegabile gioiatrovata nei luoghi deputati al dolore».

Vangelo: la suggestione delle musichedi Enzo Avitabile, le memorie, leimmagini e le voci di una delle guerrepiù feroci della storia contemporanea.

Piccolo Teatro Studio Melatodal 2 al 10 novembre 2016

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uno spettacolo di Pippo Delbonocon Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante,Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Alma Prica,Pepe Robledo, Grazia Spinella, Nina Violić, Safi Zakria, Mirta Zečevićcon la partecipazione nel film dei rifugiati del centro di accoglienza PIAM di Astiimmagini e film Pippo Delbonomusiche originali digitali per orchestra e coro polifonico Enzo Avitabilescene Claude Santerre, costumi Antonella Cannarozzi, disegno luci Fabio Sajizproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Hrvatsko Narodno Kazalište - Zagabriacoproduzione Théâtre Vidy - Lausanne, Maison de la Culture d’Amiens - Centre de Création et de Production, Théâtre de Liège

Milite ignoto quindicidiciotto

Piccolo Teatro Studio Melatodal 15 al 20 novembre 2016

Sogno di una nottedi mezza estatedi William Shakespeare, regia, scene e luci Giuseppe Scutellàcon la compagnia Puntozero composta dai giovani attori detenuti del carcere minorile Beccariacostumi Lisa Mazoni, suono Yuri Bifarellaproduzione Puntozero, Istituto Penale Minorile Beccariacon il contributo di Fondazione Cariplo e Fondazione Marazzina

In Sogno di una notte di mezza estate fantastico ereale si intrecciano. «È questa capacità ditrascendere la realtà che ci ha entusiasmato»spiega il regista, Giuseppe Scutellà.Puntozero è una compagnia anomala, compostaper tre quarti da giovani attori detenuti. Le provesono in carcere e carcere significa sbarre, ambientiangusti e ritmi vitali decisi da terzi. «In questocontesto – continua Scutellà, – il Sogno ci èsembrato potesse offrire un utile esercizio difantasia che ha permesso agli attori di conoscerenuovi mondi. È in questo recitare nuovi ruoli ecreare nuovi contesti che il teatro in carcereesprime tutta la sua forza dirompente; iniziare dalletavole del palcoscenico per spostarsi nel piùgrande teatro della vita. Fermamente convinti chela cultura possa essere chiave di volta per ilcambiamento, noi proponiamo Shakespeare».Un sogno nato tra le sbarre che trasmetteun’inebriante sensazione di libertà.

Un Sogno nato tra le sbarre, con igiovani attori, detenuti e non, dellacompagnia Puntozero, che trasmetteun’inebriante sensazione di libertà.

Milite ignoto racconta il primo, vero momento diunità nazionale. È, infatti, nelle trincee di sangue efango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovativicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesie siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dallapaura e dallo spaesamento per quell’evento piùgrande di loro.Spaesamento acuito dalla babele di dialetti cherisuonavano in quelle trincee. «Per questo hoimmaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati inuna lingua d’invenzione – scrive Mario Perrotta –una lingua che si facesse carne viva. Ne è venutafuori una lingua nuova che ha regalato allospettacolo un suono sconosciuto ma poggiatosulle viscere profonde del nostro paese».«Ho scelto questo titolo, Milite ignoto – continuaPerrotta – perché la Prima Guerra mondiale ful'ultimo evento bellico dove il milite ebbe ancora unqualche valore, mentre da quel conflitto in poi ilmilite divenne, appunto, ignoto, dimenticato inquanto essere umano, con un nome e uncognome. E una faccia, e una voce».

Milite ignoto racconta, con una linguanuova, d’invenzione, che mescolainsieme tutti i dialetti, il sacrificio,senza volto e nome, di un intero paese.

Piccolo Teatro Studio Melato12 e 13 novembre 2016

uno spettacolo di Mario Perrotta con Mario Perrottatratto da Avanti sempre di Nicola Maranesi e dal progetto La Grande Guerra, i diari raccontanoa cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi per Gruppo editoriale L’Espresso e Archivio Diaristico Nazionaleproduzione Permàr, Archivio Diaristico Nazionale, dueL, La Piccionaia

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The Pridedi Alexi Kaye Campbell, traduzione Monica Capuanicon Luca Zingarettie con Valeria Milillo, Maurizio Lombardi, Alex Cendronscene André Benaim, luci Pasquale Mari costumi Chiara Ferrantini, musiche Arturo Annecchinoregia Luca Zingarettiproduzione Zocotoco srl

Piccolo Teatro Strehlerdal 15 novembre al 4 dicembre 2016

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Piccolo Teatro Strehler5, 6, 7 dicembre 2016

Birre e rivelazioniscritto e diretto da Tony Laudadiocon Andrea Renzi e Tony Laudadioproduzione Teatri Uniti

Birre e rivelazioni è un testo con due personaggi inscena e uno continuamente evocato che noncompare mai. Il protagonista è quest’ultimo. Unavisita che sembra casuale, e non lo è, discorsi chealludono, girano intorno, coprono l’oggetto verodei pensieri, e poi trasformano le intenzioni,modificano il paesaggio interiore e puntano adaltro, a qualcosa che i protagonisti stessi noncontrollano e che sfocia in un finale diincomprensione reciproca. Nell’arco di otto birre siscoprirà che ciò che si crede di conoscere deglialtri, di chiunque, persino del proprio stesso figlio,è il vero mistero. «La divisione del testo in ottobirre – spiega Tony Laudadio – pone subito unaquestione centrale: è una riflessione seria o solo undelirio etilico? Come al solito, con quello che amoscrivere, lo spettacolo deve stare sul confine».Continua il regista: «L’omosessualità è qui un temacentrale e però, allo stesso tempo, mano a manodiventa marginale. Il sesso, qualunque esso sia,diventa unico, univoco, universale, proprio perchéin qualsiasi atto d’amore la sostanza assumecaratteri che vanno al di là dei corpi».

Un testo in bilico tra “riflessioneseria” e “delirio etilico”, confine su cuisi gioca spesso la partita delle viteumane e dei loro paradossi.

Jazz al Piccolo cresce e aggiunge in apertura ilMitJazz Festival, una tre giorni (5, 6 e 7 dicembre,Teatro Strehler) con l’esibizione di venti fra i piùgrandi jazzisti italiani riconosciuti in campointernazionale. Il festival apre un’edizione moltospeciale di Jazz al Piccolo, perché si festeggiano treanniversari: i 20 anni della Civica Jazz Band; i 30anni di attività di Musica Oggi, l’associazione che hafondato i Civici Corsi di Jazz; i 15 anni dellacollaborazione con il Piccolo Teatro. Il programma della stagione darà spazio, a gennaio,alla J.W. Orchestra del sassofonista e clarinettistaMarco Gotti per il concerto Border Line. Febbraiosarà dedicato ai giovani con una serata NewGenerations. A marzo un concerto dedicato allastoria del jazz con i momenti salienti dellaceleberrima esibizione di Benny Goodman allaCarnegie Hall il 16 gennaio 1938. A chiusura dellarassegna, Sandro Cerino arrangerà per la CivicaJazz Band e per la voce di Laura Fedele una serie dicanzoni napoletane omaggio alla città in cui è nato.

Tre giorni di MitJazzFestival: un nuovoappuntamento inaugura la grandestagione di concerti “Jazz al Piccolo –Orchestra senza Confini”.

Piccolo Teatro Studio Melatodal 22 novembre al 4 dicembre 2016

con la Civica Jazz Bandsolisti Emilio Soana (tromba), Roberto Rossi (trombone), Giulio Visibelli (sassofoni e flauto), Marco Vaggi e Lucio Terzano (contrabbasso),Tony Arco (batteria) e gli studenti dei Civici Corsi di Jazz della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milanodirettore musicale Enrico Intra; direttore artistico Maurizio Franco

JAZZ IN FESTIVAL!Con MitJazzFestival – mit come“MilanoInTime”, mit come “insieme”, mit come contrazione di meeting... –Milano avrà il suo Festival Jazz per un dicembre musicale in festa incompagnia della Civica Jazz Band

5 dicembre, ore 21solisti ospiti Paolo Damiani, Tullio De Piscopo, Paolo Fresu,Maurizio Giammarco, Enrico Pieranunzi, Marcello Rosa,Giovanni Tommaso6 dicembre, ore 21solisti ospiti Luigi Bonafede, Fabrizio Bosso, Daniele Cavallanti,Franco Cerri, Antonio Faraò, Roberto Ottaviano, Enrico Rava7 dicembre, ore 11solisti ospiti Franco Ambrosetti,Franco D’andrea, Claudio Fasoli,Tiziana Ghiglioni, Pietro Tonolo,Gianluigi Trovesidirettori Riccardo Brazzale, Enrico Intra, Luca Missiti, Paolo Silvestri

Orchestra senza confiniXIX edizione

GennaioBORDER LINEorchestra ospite Jazz WorkshopOrchestramusiche di Enrico Intra, EnnioMorricone, Modest Mussorgsky,Gustav Mahler, Giuseppe Garbarino, Giorgio Gaslini

FebbraioNEW GENERATIONSAlfamusic presenta sei giovani realtàdel jazz italianodirettore Enrico Intra

MarzoBENNY GOODMAN ALLACARNEGIE HALLsolista ospite Paolo Tomelleridirettore Enrico Intra

AprileLA MIA NAPOLIsolista ospite e arrangiatore SandroCerino; voce solista Laura Fedeledirettore Enrico Intra

Luca Zingaretti dirige e interpreta The Pride, untesto costruito su un’alternanza tra due storiedistinte che si svolgono in periodi diversi: il 1958 eil 2015. A prima vista, sembrano non avere nulla incomune, a parte i nomi dei personaggi. Ma via viache ci si inoltra nelle due vicende, si scopronoechi, rimandi e problematiche affini.In entrambe, i tre ruoli principali, oltre a condivideregli stessi nomi, sono interpretati dagli stessi attori,a sottolineare come i personaggi di una storiasiano le ombre di quelli dell’altra. Le azioni che i treprotagonisti compiono nel 1958 influenzano espiegano quelle che avvengono nel 2015. The Pride esplora temi come il destino, l’amore, lafedeltà e il perdono. Pone la grande questionedell’identità e delle scelte che determinano il nostroio più profondo. Perché nella vita, tutti prima o poi, ci troviamo adaffrontare lo stesso dilemma: scoprire chi siamoveramente, cosa veramente vogliamo dalla vita erispondere all’interrogativo se saremo capaci diraggiungerlo.

Un testo enigmatico che, esplorandotemi come destino, amore, fedeltà,perdono, pone la questionedell’identità e delle scelte chedeterminano il nostro io.

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Le chiavi d’Europacon attori del Piccolo Teatro di Milanoe con le allieve e gli allievi della Scuola di Teatro Luca Ronconi

Piccolo Teatro Studio Melato28 novembre 2016

Tra il 2016 e il 2017 ricorrono i 30 anni della mortedi Altiero Spinelli e i 30 anni della nascita delprogramma Erasmus. Dopo straordinarieesperienze di collaborazione tra Università Statalee Piccolo Teatro sulla legalità e sul lavoro teatraledi Luca Ronconi, prende forma un nuovoimportante incontro tra le due Istituzioni milanesi.All’apertura dell’Anno Accademico e dellaStagione teatrale del Piccolo, le porte del teatro siapriranno a centinaia di studenti del corso di Storiadel Teatro e dello spettacolo dell’Università Stataledi Milano, tenuto da Alberto Bentoglio: sarannoloro, guidati dal Consulente Artistico del Piccolo edocente del corso di Drammaturgia della Scuoladel Teatro, Stefano Massini, a concepire e scrivereun testo teatrale su cinque parole chiave dell’UE,ispirate al lavoro di Altiero Spinelli: “futuro”,“libertà”, “confronto”, “lavoro” e “radici”. Verràinterpretato dagli allievi della Scuola del Piccolo,dedicata a Luca Ronconi e diretta da CarmeloRifici, a coronare un’appassionata elaborazione,tra generazioni, dei valori più profondi, su cui sifondano il presente e il futuro dell’Unione.

Piccolo, Università Statale e Scuola diTeatro “Luca Ronconi” insieme per ildoppio anniversario di Altiero Spinellie del Programma Erasmus.

Biglietti e abbonamenti Jazz - MitJazzFestivalBiglietto Intero € 20; Ridotto € 15.Abbonamento a 3 concerti € 42- Orchestra senza Confini, XIX EdizioneBiglietto Intero € 16; Ridotto € 11.Abbonamento a 4 concerti € 40.- Tutto JazzAbbonamento a 7 concerti € 63.(per chi rinnova l’abbonamento entro il 15 novembre, € 56)

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Masculu e FìamminaDialogo con la madre

Piccolo Teatro Studio Melatodal 13 al 18 dicembre 2016

San Vittore GlobeTheatre - Atto IItesto e regia Donatella MassimillaCompagnia CETEC - Dentro/Fuori San Vittore

Dopo San Vittore Globe Theatre, in scena nellaStagione 2014/15, il Centro Europeo Teatro eCarcere torna al Piccolo per presentare i frutti di unlavoro ventennale nelle carceri con una compagnia“aperta” di artisti, giovani, cittadini e detenuti. Un teatro provato nei corridoi e nei cortili,rappresentato nella Rotonda del carcere milanese,nelle biblioteche carcerarie e negli spazi disocialità, che con la collaborazione della Direzionedel Carcere e della Magistratura, conquista la“libera uscita”. San Vittore Globe Theatre - Atto II èun’opera dedicata a Shakespeare, interpretatainteramente al femminile. Monologhi e dialoghitratti dalla Tempesta e da altre opere del Bardo,interpretati dalle attrici detenute e non. Il lavoro è ilrisultato di un laboratorio di “auto drammaturgia”Dentro/Fuori San Vittore condotto dalla regista edrammaturga Donatella Massimilla, che unisce iversi shakespeariani ai versi delle detenute.Racconti, tempeste e naufragi diventano specchiodella deriva di ogni singolo e al tempo stesso l’arte,il teatro e la scrittura il mezzo per salvarsi.

San Vittore Globe Theatre - Atto II:torna la compagnia “aperta” di artisti,cittadini e detenuti, che conquista inscena la “libera uscita”.

Saverio La Ruina è tra gli attori più premiati dellascena italiana. Dallo spettacolo che l’ha rivelato,Dissonorata, a quello che ha confermato il suotalento, La borto, con pochi elementi sceniciriesce a dare vita a personaggi femminiliindimenticabili. Donne del sud, offese, ferite maorgogliose. Con il lavoro precedente, Polvere,sposta l’attenzione sull’uomo, essendo la violenzasulle donne soprattutto un problema degli uomini.In Masculu e Fìammina, un uomo parla con lamadre che non c’è più. La va a trovare al cimiteroe le confida la sua omosessualità. Non l’ha maifatto, prima. Certamente questa mamma haintuito, in silenzio, senza mai fare domande, conamoroso rispetto. Ora, in lui, si scioglie un tipicoconfessarsi del sud, al riparo dagli imbarazzi.Forse con il dispiacere di non aver trovato primal’occasione di aprirsi. Nei riguardi di quella madresi percepisce qualche rammarico, qualchemancata armonia. In un meridione con la neve, trale tombe, finalmente con la sensazione d’essereliberi di dire.

Un uomo confessa la propriaomosessualità alla madre che non c’èpiù: in un meridione con la neve, tra le tombe, finalmente liberi di dire.

Piccolo Teatro Studio Melato10 e 11 dicembre 2016

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di e con Saverio La Ruinaproduzione Scena Verticale

I nani burloniPiccolo Teatro Studio Melatodal 20 dicembre 2016 al 3 gennaio 2017

Cenerentolacoreografia Frédéric Olivierimusiche Sergej Prokof’evcon gli Allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scalascene Angelo Salacostumi realizzati dagli Allievi del corso per Sarti dello spettacolo

«Un balletto dalla forte connotazione romantica efiabesca che ben si addice alla giovane età degliinterpreti». Così Frédéric Olivieri, direttore dellaScuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala eautore della coreografia, definisce Cenerentola, un balletto realizzato – su commissione dellaFondazione Bracco – per i suoi giovani allievi sullemusiche di Sergej Prokof’ev. Appassionato difiabe, il compositore creò una musica di ritrovataclassicità (con variazioni, adagi e pas de deux)perfetta per la trasposizione in danza di una dellefavole più conosciute e amate. Ciascunpersonaggio è tratteggiato attraverso temi musicaliche seguono le vicende narrate: così Cenerentolaè caratterizzata da tre temi che sottolineano lasolitudine, la speranza nel futuro, l’innamoramentoe la gioia. Olivieri valorizza il talento dei danzatoridando corpo ed emozioni a personaggi da fiabache diventano persone vive, piene di sentimenti eribellioni, e a una fanciulla romantica, sognatrice einnamorata proprio come le ragazze di oggi.

Un classico del balletto per gli allievi della Scuola di BalloAccademia Teatro alla Scala.

Per quasi quarant’anni, dal 1921 agli annicinquanta, ad ogni dicembre la magia di Nataleinvadeva il palcoscenico del Teatro Gerolamo diPiazza Beccaria dove la CompagniaMarionettistica Carlo Colla & Figli metteva in scenaI nani burloni. Il racconto, che Carlo II Colla avevatratto dalla tradizione leggendaria del Nord Europa,era ambientato proprio nella notte di Natale e daval’occasione per ricostruire un’atmosfera magica esuggestiva. Atmosfera che rimane intatta ancoraoggi, nella nuova messa in scena di questa favolache narra di due innamorati, Giannino e Ninetta. La notte di Natale, mentre tutti sono a messa,Ninetta esce dalla chiesa per raggiungere Gianninoma il mago Sbranatutto la rapisce. Il ragazzo liinsegue nel bosco ma, stremato, cade. Dai ceppi etronchi degli alberi esce una comitiva di allegri naniche lo circondano. Il Re dei nani gli dona uncappuccio magico e una spada incantata.Giannino libera la sua amata e tutti festeggianol’unione dei due innamorati.

Una favola natalizia perfetta per il pubblico dei più piccoli, messa in scena dalla CompagniaMarionettistica Carlo Colla & Figli.

Piccolo Teatro Strehlerdal 13 al 22 dicembre 2016

azione fantastica di Carlo II Colla tratta da una leggenda di Natalemusica Felice Camesasca e Andrea Morminascene Achille Lualdi, luci Franco Citteriocostumi di repertorio della Compagnia ideati da Carlo II Collacostumi della nuova edizione di Eugenio Monti Collaparrucche di Carla Collavoci recitanti Roberto Carusi, Carla Colla, Maurizio Dotti, Ombretta Franzini, Lisa Mazzotti, Gianni Quillico, Marino Zerbinregia Eugenio Monti Colla Produzione ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI – MILANOComune di Milano - Cultura - Teatro Convenzionato

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Pinocchiodrammaturgia Antonio Latella, Federico Bellini, Linda Dalisiregia Antonio Latellascene Giuseppe Stellato, costumi Graziella Pepe,musiche Franco Visioli, luci Simone De Angeliscon Michele Andrei, Anna Coppola, Stefano Laguni, Christian La Rosa,Fabio Pasquini, Matteo Pennese, Marta Pizzigallo, Massimiliano Spezianiproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’EuropaSpettacolo consigliato a partire da 14 anni

Piccolo Teatro Strehler dal 19 gennaio al 12 febbraio 2017

Antonio Latella è per la prima volta regista di unospettacolo prodotto dal Piccolo. Il teatro chiama ilsuo talento alla sfida con una figura universale cheappartiene a tutti e di cui tutti coltivano unamemoria propria, quasi esclusiva.Ma non sarà una fiaba. E non (solo) per bambini.Latella si pone davanti a Pinocchio cercando unosguardo depurato dalle infinite interpretazionidepositatesi per 135 anni sul personaggio diCollodi; cercando, se esiste, quel che finora non èstato visto. «Non so quale Pinocchioracconteremo» ammette Latella, sollecitando lapropria “curiosità” di artista e l’attesa di tutti, maun punto di partenza è sicuro: delle menzognedegli adulti, Pinocchio fu abilissimo apprendista. «Siamo abituati a pensare che il burattinoPinocchio veda il proprio naso allungarsi ogni voltache dice una bugia – spiega Latella –; così cihanno insegnato e questo abbiamo imparato acredere. Eppure anche questa è una menzognaraccontata dagli adulti. Il naso di Pinocchio, nellafavola collodiana, si allunga varie volte, ma nonsempre quando Pinocchio mente… Anche la fameè legata al naso, perché Geppetto ha pensatobene di creare al suo burattino uno stomaco. Il naso permette a Pinocchio di sentire il respirodella vita in modo diverso rispetto a noi… Pensoche Pinocchio appartenga a tutti, grandi e piccini,come ognuno di noi ha la sua idea di Pinocchio, inquanto egli risponde a ciò che noi stessi siamo osiamo stati, o a ciò che avremmo voluto essere…Sarà l’artificio del teatro, ancora una volta, asvelarci, con il suo raffinato mentire, la verità».

Pinocchio è un personaggio che non esiste, ma appartiene a tutti; in questa memoria condivisa risiedela sua universalità.

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testo e drammaturgia Roberto Saviano e Mimmo Borrelliregia Mimmo Borrellicon Roberto Saviano e Mimmo Borrellimusiche, esecuzione ed elettronica Gianluca Catuogno e Antonio Della Ragionescene Luigi Ferrigno, costumi 0770, luci Cesare Accettaproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

Lehman Trilogydi Stefano Massini, regia Luca Ronconiscene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca, luci A.J.Weissbardsuono Hubert Westkemper, trucco e acconciature Aldo Signoretticon (in ordine di apparizione) Massimo De Francovich, Fabrizio Gifuni, Massimo Popolizio, Martin Ilunga Chishimba, Paolo Pierobon, Fabrizio Falco, Raffaele Esposito, Denis Fasolo,Roberto Zibetti, Fausto Cabra, Francesca Ciocchetti, Laila Maria Fernandezproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

Piccolo Teatro Studio Melatodal 10 al 18 gennaio 2017

Piccolo Teatro Grassi dal 3 al 21 gennaio 2017

È il sangue il filo conduttore di uno spettacolo diparole, luci e suoni, con una splendida colonnasonora originale eseguita dal vivo. È il sangue chesi scioglie, rinnovando ogni anno il patto tra il santoe la sua gente; è il sangue dei primi martiri cristiani,ma anche quello dei “martiri laici” della Repubblicapartenopea, che a fine Settecento tentò di opporrel’ideale democratico all’oppressione borbonica; èl’emorragia dell’emigrazione nei primi decenni delNovecento, quando migliaia e migliaia di italianivarcarono l’oceano in cerca di un futuro migliore; èil sangue versato sotto le bombe della SecondaGuerra mondiale; è, infine, quello degli agguati dicamorra. In uno spettacolo che intreccia lanarrazione alla poesia, esaltando la linguanapoletana in tutta la sua barocca bellezza,Mimmo Borrelli e Roberto Saviano, puntano alcuore di Napoli, città di sangue e di lavaincandescente, raccontandone il mistero e lacontraddizione.

Storia e leggenda, poesia e racconto,fede e rito: Mimmo Borrelli e Roberto Saviano raccontano Napolisulle tracce di San Gennaro.

Ha il respiro, lo stile e l’andamento di un poemaepico il testo in cui Stefano Massini racconta 160anni di storia del capitalismo, dalla metàdell’Ottocento – il primo dei fratelli Lehman, Henry,sbarca in America l’11 settembre (data semprefatidica per la storia statunitense…) 1844 – al2008, anno del fallimento della banca fondata dallafamiglia a New York, la Lehman Brothers. Storia di uomini e donne, di padri e figli, ditemperamenti e passioni, di cotone, carbone,ferrovie, denaro e speculazioni finanziarie, la sagadei Lehman è al tempo stesso uno squarcio disogno americano: il Paese che tutto dà a chiunquedia prova di talento, inventiva e abnegazione, inuna manciata di secondi rovescia fortune e destini.I Lehman correranno più volte il rischio di cadere,con la Guerra di Secessione, i due conflittimondiali, la crisi del 1929, ma sempre saprannorisollevarsi. Tranne l’ultima volta: il 15 settembre2008 Lehman Brothers diventa il più grandefallimento nella storia delle bancarotte mondiali. È l’abisso (o uno dei risultati) della crisi globalenella quale tutti ancora siamo sprofondati.Un cast all-stars per la splendida regia di Ronconi.

Una saga lunga 150 anni, dall’Americaschiavista al crollo della bollafinanziaria, nella magistrale regia di Ronconi del testo di Massini.

SANGHENAPULEVita straordinaria di San Gennaro

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MinettiRitratto di un artista da vecchio

Piccolo Teatro Grassidal 31 gennaio al 5 febbraio 2017

Dieci storie proprio cosìda un’idea di Giulia Minolidrammaturgia Emanuela Giordano e Giulia Minoliregia Emanuela Giordanomusiche originali Antonio di Pofi e Tommaso Di Giulio con Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba, Valentina Minzoni,Salvatore Presutto, Diego Valentino Venditti, Alessio Vassalloe con Tommaso Di Giulio (chitarre) e Paolo Volpini (batteria) promosso da The CO2 Crisis Opportunity Onlus con Libera, Fondazione Pol.i.s.,Fondazione Silvia Ruotolo, Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Centro Studi Borsellinocon il patrocinio del Ministero della Giustizia, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

Dieci storie proprio così è parte integrante di unprogetto sperimentale di collaborazione tra teatri,istituti penitenziari, scuole e società civile (Ilpalcoscenico della legalità). Nasce come opera-dibattito sulla legalità. Inizia il suo percorso nellastagione 2011 al Teatro di San Carlo di Napoli, nel2016 vi sono confluite le storie di dolore e riscattodella Sicilia e del Lazio, allargandosi poi al temadell’espansione delle mafie all’estero e a Mafia Capitale,all’approfondimento dei legami tra ’ndranghetacalabrese, Lombardia e traffici internazionali. Dal2017 si arricchisce della naturale collaborazione conl’Università degli Studi di Milano e in particolare con ilCorso di Sociologia della Criminalità organizzata diNando Dalla Chiesa, con il quale il Piccolo, attraversol’“Osservatorio sul presente” svolge, da tre anni, unintenso lavoro di studio e riflessione sui temi dellalegalità. Il lungo e rigoroso percorso scientifico haportato, nel 2014, alla produzione di E io dico nodiretto da Marco Rampoldi.

Un affresco corale, un’opera-dibattitosulla legalità, una provocazionecontro la rete mafiosa che vorrebbesconfitta la coscienza civile.

Bernhard Minetti è stato uno dei più grandiinterpreti di teatro del Novecento. Lo scrittoreThomas Bernhard, che lo ha avuto comeinterprete di molti dei suoi testi, ne ha scritto unoapposta per lui, nel quale l’attore, ormai anziano esolitario, trascorre una notte di capodanno inattesa di andare in scena per l’ultima volta nelruolo di Re Lear. In un inarrestabile flusso dicoscienza, Minetti riflette sulla propria vita e sulsenso del teatro, senza risparmiare giudizi causticie impietosi su una società istupidita e un teatrosvuotato di senso. Il tragico epilogo assume ilsignificato di un estremo atto di ribellione. «Minetti si può leggere come un’imprecazionecontro il teatro, o come una contestazione dellafinzione che coincide con il più limpido omaggioofferto alla sua verità – spiega Roberto Andò –. Se finalmente mi sono deciso a mettere in scenaquesta pièce, lo devo a Roberto Herlitzka, uno deigrandi interpreti del nostro tempo, tra i piùcongeniali al suo umore. L’attore è per Bernhardl’eroe del fallimento e dell’occasione mancata».

Minetti riflette sulla vita, ridotta ateatro svuotato di senso in unasocietà instupidita. Il tragico epilogo è l’estrema ribellione.

Piccolo Teatro Grassidal 24 al 29 gennaio 2017

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di Thomas Bernhard, traduzione Umberto Gandiniregia Roberto Andòcon Roberto Herlitzkae con Pierluigi Corallo,Verdiana Costanzo, Matteo FrancomanoRoberta Sferzi, Vincenzo Pasquariello scene e luci Gianni Carlucciocostumi Gianni Carluccio, Daniela Cernigliarosuono Hubert Westkemperproduzione Teatro Biondo Palermo

A Bench on the Road

scritto e diretto da Laura Pasetticoproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Charioteer Theatre

Ispirato a interviste, testimonianze e documenti,raccolti in più di trent’anni di ricerche, A Bench onthe Road dà voce alle storie delle donne italianeimmigrate in Scozia dal 1850 al 1950 raccontandocento anni d’immigrazione. Storie autentiche, checi toccano da vicino, voci che mescolano l’ingleseai dialetti italiani, racconti di paura e diintegrazione, di solitudine e di speranza nel futuro.Il tutto costruito attraverso una sequenza di“quadri” che sottolineano eventi fondamentali – laGrande Guerra, l’ascesa del Fascismo, la SecondaGuerra mondiale – e come questi avvenimentisono stati vissuti dalle donne italiane e dalle donnescozzesi: figlie, madri, nonne, ognuna con lapropria esperienza, il proprio vissuto. Unospettacolo di forte impatto visivo, accompagnatoda musiche tradizionali italiane e scozzesi, in cui leparole vere delle intervistate diventano battute delcopione: Perché lasciavamo la famiglia? Perchéavevamo fame, perché non c’era futuro per i figli.Non te ne vai se non stai male. Nessuno se ne vase sta bene. La valigia pesa di dolore.

A Young Woman who lived in a ShoeDal 31 gennaio al 5 febbraio, A Young Womanwho lived in a Shoe - Una giovane ragazza in cercadi un luogo da chiamare casa. Ispirato adun’antichissima filastrocca inglese, racconta lastoria di una giovane emigrante che affronta unviaggio lungo e pieno di insidie per cercareaccoglienza in un paese straniero, dove potervivere sicura e protetta. Lo spettacolo è pensatoper i ragazzi della scuola secondaria di primogrado e tocca i temi trattati in A Bench on theRoad – miseria, paura, difficoltà, discriminazione,integrazione – adattandoli al pubblico più giovane.

Uno spettacolo che parla di paura e coraggio, di senso di appartenenzae solitudine, quando gli italianiemigravano, in cerca di futuro.

Piccolo Teatro Studio Melatodal 24 al 29 gennaio 2017

100 anni di immigrazione italiana dal punto di vista delle donne

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Iliade, mito e guerraPiccolo Teatro Strehler/Scatola Magicadall’11 al 24 gennaio 2017

Canto la storia dell’astuto Ulisse

di Flavio Albanesecollaborazione drammaturgicaGiuseppina Caruttiregia Flavio Albanesemovimenti ombre Federica Ferraricon Flavio Albaneseproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa,in collaborazione con TeatroGioco Vita

Canto la storia dell’astuto Ulisse è un classico dellaprogrammazione che il Piccolo Teatro dedica alpubblico più giovane a dimostrazione che la forzadel mito, anche nel XXI secolo, è in grado disuggerire nuove chiavi di lettura sul nostropassato, orientando il nostro futuro.Nella rivisitazione di Flavio Albanese il raccontoavventuroso e ricco di scoperte dell’Odissea, cheparte dalla fine della Guerra di Troia, segue leperipezie dell’eroe acheo nei lunghi anni diperegrinazione nel Mediterraneo, fino al ritorno adItaca: un viaggio che diventa metafora delpercorso che ognuno di noi compie dentro e fuoridi sé durante la propria esistenza.Il filo della narrazione passa attraverso gli episodi ei personaggi più noti del poema di Omero – ilgigante Polifemo, le Sirene, la maga Circe, il caneArgo, Telemaco e, ovviamente, Penelope – le cuiimmagini sono suggerite dalle figure d’ombracreate dagli elementi scenografici di EmanueleLuzzati realizzati da Teatro Gioco Vita.

Un viaggio tra il fantastico e il reale, incui ombre e luci sono i simboli dellenostre paure, dei nostri desideri, dellanostra sete di conoscenza.

L’Iliade è un poema che parla di guerra ed esaltale virtù militari degli eroi. Ma è anche la narrazionedi tutte le persone coinvolte in una guerra –combattenti e civili, eroi, donne e bambini –perfetta descrizione di un’immane tragedia e delsuo ripercuotersi in una comunità. Tra le pieghe dei versi bellissimi di Omero, ci sonoil dolore per la morte di un figlio o di un marito, diun fratello o di un amico, la lotta disperata perdifendere la propria città o il proprio onore, lapaura della distruzione e della perdita. In questosenso quindi la guerra di Troia rappresenta lamatrice di tutte le guerre: è la prima di cui ci siagiunto uno scritto, ma le contiene tutte. Partendodall’Iliade di Omero lo spettacolo ripercorre –attraverso il racconto di Heinrich Schliemann,l’archeologo che scoprì i resti di Troia – il filo dellastoria che collega mito, epica e narrazione alpresente. Perché, anche se cambiano i tempi, leepoche e le guerre, i temi che riguardano l’uomosono destinati a rimanere sempre gli stessi.

Una riflessione sulla guerra attraverso i miti dell’antichità, uno spettacolo in cui le parole di Omero risuonano intutta la loro contemporaneità.

Piccolo Teatro Studio Melatodal 9 al 19 febbraio 2017

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da Omerodrammaturgia Giovanna Scardonicon Nicola Ciaffoniregia Stefano Scherinilight designer Anna Merloscene Gregorio Zurlacostumi Giada Masicollaborazione artistica Linda Faccendaproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europain collaborazione conAssociazione CulturaleMitmacher

Mister GreenPiccolo Teatro Grassidal 7 al 12 febbraio 2017

Fedradalla Phaedra di Seneca (con estratti dall’Ippolito di Euripide e dalle Lettere di Seneca)adattamento e regia Andrea De Rosacon Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola, Fabrizio Falco, Tamara Balducciscene e costumi Simone Mannino, luci Pasquale Mari, suono Gup Alcaroproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Stabile di Torino

Fedra, sposa del re di Atene Teseo, arde di passioneamorosa per il di lui figlio di primo letto, Ippolito. Ilgiovane, discendente della regina delle amazzoni,attratto dalla promessa d’innocenza insita nellanatura, devoto alla caccia e distaccato dai legamifamiliari, respinge l’offerta della regina, che mediteràcontro di lui una feroce vendetta. Spiega Andrea DeRosa: «Sono sempre affascinato dalle storiedominate da una componente oscura e quando silavora sul “mito”, ci si trova sempre davanti a questotipo di forze, potenti e misteriose… La parola latinache Seneca adopera più spesso per descrivere lostato d’animo di Fedra è furor, che significa pazziama anche, e in misura ugualmente importante,passione violenta, delirio amoroso, desideriosfrenato… Questa parola ci introduce a una visionedell’amore che ci invita a cancellare con forza leincrostazioni romantiche e sentimentali. Qui l’amoreè qualcosa da cui si viene posseduti, come un virusche inizia a riprodursi nel nostro corpo senza ilnostro assenso».

De Rosa porta in scena la Fedra diSeneca, contaminandola con l’Ippolitodi Euripide e con brani dall’epistolariodel grande autore latino.

Mister Green, anziano proprietario di unalavanderia a New York, è investito daun’automobile. Il conducente della vettura è RossGardiner, giovane impiegato in una multinazionale,che, accusato di guida pericolosa, è condannatoad assistere Mister Green una volta alla settimana,per sei mesi. Green vive solo, in un appartamentoal quarto piano senza ascensore, e ha bisogno diaiuto per sbrigare le incombenze della vitaquotidiana. Dall’iniziale diffidenza e conflittualità, il rapporto fra i personaggi si sviluppa: i dueimparano a conoscersi, diventano indispensabilil’uno all’altro, in un continuo gioco di confessioni ereticenze. Il testo, andato in scena sui palcoscenicidi tutto il mondo (500 versioni teatrali in 45 paesi e24 lingue) vive del dialogo, insieme comico ecommovente, fra due generazioni lontanissime.Interpretata nella versione italiana da Massimo De Francovich e Maximilian Nisi, la commediainvita a riflettere, sempre con ironia, sull’incapacitàdi accettare ciò che non comprendiamo e diaccostarsi agli altri con semplice e genuinaumanità.

Una commedia rappresentata in 45 Paesi, tradotta in 24 lingue per 500produzioni. Una storia che parla di fedeltà, sentimenti e famiglia.

Piccolo Teatro Grassidal 14 al 26 febbraio 2017

di Jeff Baron, traduzione Michela Zaccariacon Massimo De Francovich e Maximilian Nisiscene e costumi Theama Teatro, musiche originali Stefano De Meoregia Piergiorgio Piccoliproduzione Theama Teatro

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Piccolo Teatro Strehlerdal 28 febbraio al 19 marzo 2017

Il pubblico l’ha accolta nella famiglia del Piccolo.I successi straordinari di Le sorelle Macaluso nel2014 e del dittico Sorelle Macaluso-Operettaburlesca nel 2015 sono il segno di una affinitàpiena con il mondo espressivo di Emma Dante.Era dunque maturo il tempo per una nuovaproduzione pensata per lo spazio scenico delTeatro Strehler; così nasce uno spettacolo chemette in scena, lei come sempre autrice e regista,lo “scandalo dell’attore”. Bestie di scena è unpunto di arrivo per Emma Dante al Piccolo, maanche nel suo percorso artistico: per una donna diteatro che plasma fino al possesso il corpo vivo dichi è in palcoscenico, era un appuntamentoinevitabile, che ci carica di attese, un lavorosull’inferno del recitare. «Bestie di scena – spiegaEmma Dante – prevede un’indagine sul significatodell’essere attore, sulla natura fragile e complessadel suo divenire. È un progetto che raccontal’impossibilità di recitare, il fallimento dell’agire e ilprofondo disagio di mostrarsi nudi davanti a unaplatea di spettatori protetti dalla maschera sociale.L’attore è colui che si scaglia sulla scena spinto dauna forza sovrumana. Varcato il confine, l’attorerinasce, rompe la membrana dei polmoni e deldiaframma e respira come se respirasse per laprima volta. A poco a poco si ambienta sul palco equando incrocia lo sguardo del pubblico diventaputtana e assassino, fotte il personaggio e poi louccide. L’attore è l’ingegnoso nemico di se stesso,il predatore che si fa preda... Indago la sua nudità,l’essenza, la sua natura bestiale, il palcoscenicoche insozza e dal cui recinto non può uscire».

Un palco nudo, delimitato da unfondale e sei quinte. In un gironed’inferno attori peccatori camminanoin cerchio, avvinghiati gli uni agli altri.

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zotesto e regia Emma Dantecon Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna,Viola Carinci, Italia Carroccio, Davide Celona, Sabino Civilleri,Alessandra Fazzino, Francesco Guida, Daniela Macaluso, Carmine Maringola, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino,Stephanie Taillandier, Emilia Verginellielementi scenici e costumi Emma Danteluci Cristian Zucarocoproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Biondo Stabiledi Palermo, Fondazione Romaeuropa Festival, Festival d’Avignon

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Non ti pagodi Eduardo De Filippo, regia Luca De Filippocon (in ordine di apparizione)Carolina Rosi, Viola Forestiero, Nicola Di Pinto, Federica Altamura,Andrea Cioffi, Gianfelice Imparato, Massimo De Matteo, Carmen Annibale, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Giovanni Alloccascene Gianmaurizio Fercioni, costumi Silvia Polidorimusiche Nicola Piovani, luci Stefano Stacchiniproduzione Compagnia di Teatro di Luca De Filippo

Piccolo Teatro Strehler dal 21 marzo al 2 aprile 2017

Luca De Filippo se n’è andato appena spenti gliapplausi al suo ultimo spettacolo, Non ti pago, cheha tenuto il palcoscenico del Teatro Strehler, nelnovembre scorso, con enorme successo ognisera, per due settimane. Non aveva potutorecitare, Luca De Filippo, sostituito nel ruoloprotagonista da Gianfelice Imparato, ma lospettacolo era suo e il pubblico di Milano così loha sentito, capito, amato. Il Piccolo ha scelto difarlo vivere oltre il suo ricordo: Non ti pago tornacon la sua Compagnia al Teatro Strehler nellaprimavera del 2017. Non ti pago è commedia tra le più brillanti delrepertorio eduardiano che lo stesso grandedrammaturgo napoletano ha definito «unacommedia molto comica che secondo me è la piùtragica che io abbia mai scritto». FerdinandoQuagliuolo, gestore di un botteghino di banco lottoa Napoli, gioca con accanimento ma non indovinamai un numero vincente. Al contrario, il suoimpiegato e futuro genero Mario Bertolini,interpretando i sogni, colleziona vincite su vincitefino ad arrivare a “fare quaterna” con i numeri datiin sogno dal defunto padre del suo datore dilavoro. Accecato da una feroce invidia DonFerdinando si rifiuta di pagargli la vincita...

Un classico della comicità di Eduardo,interpretato da un cast di eccellentiattori napoletani. Torna l’ultima regiadi Luca De Filippo.

Tre sorelledi Anton Cechov, regia Emiliano Bronzinocon (dramatis personae) Alberto Onofrietti, Marcella Favilla, Fiorenza Pieri, Maria Alberta Navello, Maria Laura Palmeri, Stefano Moretti, Orlando Cinque, Riccardo Ripani, Alessandro Meringolo, Graziano Piazza,Vincenzo Paterna, Riccardo De Leo, Gisella Beinscene Francesco Fassone, costumi Chiara Donato, luci Massimo ViolatoFondazione Teatro Piemonte Europa

Piccolo Teatro Studio Melatodal 7 al 19 marzo 2017

Ivanliberamente tratto da I fratelli Karamazov di F. Dostoevskij

riscrittura Letizia Russo consulenza Fausto Malcovati regia Serena Sinigagliacon Fausto Russo Alesi scene Stefano Zullo luci Roberta Faiolo assistente alla regia Giulia Sarah Gibbonco-produzione ATIR Teatro Ringhiera

Serena Sinigaglia, di casa al Piccolo, porta inteatro con Fausto Russo Alesi lo splendidocapitolo dei Karamazov in cui Dostoevskijimmagina che Cristo torni sulla terra, nella Sivigliadell’Inquisizione, e sia messo in catene dal GrandeInquisitore. «Amo i classici – spiega SerenaSinigaglia –. Amo la grande letteratura russadell’800 perché in essa gli uomini osavano ancorachiedersi il perché delle cose, osavano affrontare igrandi temi dell’esistenza. Chi sei? Cos’è l’uomo?Qual è il senso del suo agire nel mondo? Cos’è lalibertà? Esiste un ordine nel caos? E la violenza, laviolenza di cui è intriso l’uomo, ha un’espiazionepossibile? Abbandonarsi alla lettura de I fratelliKaramazov è un viaggio nel tempo attraverso gliuomini, nell’uomo. Ed ecco spiccare un uomo tragli uomini, o forse è solo un ragazzo troppo maturoper i suoi anni, il secondo dei figli Karamazov, il piùtormentato, il più assolutamente umano: Ivan.L’uomo e l’intera umanità visti dagli occhi di IvanKaramazov, questo il nostro viaggio. I fratelli Karamazov secondo Ivan, se volete».

L’uomo è pronto per il libero arbitrio?Uno dei capitoli più inquietanti di Dostoevskij in un’originalemessinscena teatrale.

Emiliano Bronzino ritorna al repertorio cechovianodopo il fortunato Zio Vanja prodotto da TPE per lastagione 12/13 e presentato anche al PiccoloTeatro. In Tre Sorelle il vero cuore pulsante dellascrittura sta in quelle cose non dette, che Čechovlascia intravedere, che sono la vera anima deipersonaggi e che a distanza di più di un secolo nefanno un autore con una profondità di scrittura,una possibilità interpretativa e un sentire scenicovicino al nostro tempo. Scrive Emiliano Bronzino:«In Tre Sorelle ho la netta impressione che ipersonaggi non esistano, che la storia raccontataalluda a qualcosa d’altro. Basta pensare aicontinui rimandi, anticipazioni e strani giochiallusivi che Čechov semina in tutto il testo. Allastrana sensazione di un’inevitabilità che alla finelascia attoniti. Al fatto che nessuno dei momentisalienti della trama avvenga in scena, ma semprefuori scena, in un luogo e in un tempo indefinibile.E soprattutto al fatto stranissimo che l’azionescenica abbia continuamente degli spostamentidal piano reale a un piano non gestibile susoluzioni naturalistiche».

I ricordi, le cose non dette, il rimpianto per un mondo perduto,l’impossibilità di fare i conti con il presente. Un Cechov struggente in una nuova regia.

Piccolo Teatro Studio Melatodal 28 febbraio al 5 marzo 2017

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Il principe ranocchio swingCappuccetto rosso rockPiccolo Teatro Strehler/Scatola Magica

dal 7 al 19 marzo 2017

Stefano de Luca propone un’originale versionedelle fiabe dei fratelli Grimm. I due coloratissimiprotagonisti del Principe ranocchio – il ranocchio ela principessina – si affrontano in una giocosa sfidateatrale al ritmo di musiche swing e jazz. Ciascunodei due cerca di portare il pubblico a condividere lesue ragioni, stimolandolo a sperimentare i diversipunti di vista sulla vicenda. Con lo stesso sguardoil regista farà attraversare il bosco a Cappuccettorosso su elettrizzanti sonorità rock, lungo uninedito sentiero che lo porterà, sì, al Lupo, ma nonmancherà di fare smarrire il giovane pubblico nellemille sfumature della storia. Il principe ranocchio è nato per il Padiglione diIntesa Sanpaolo, in Expo Milano 2015 e ora,insieme a Cappuccetto rosso torna a vivere sulpalcoscenico del Piccolo Teatro.

Un ranocchio e una principessa aritmo swing e jazz e un Cappuccettorosso rock che affronta il bosco perdiventare grande.

dalle fiabe dei fratelli Grimmdrammaturgia e regia Stefano de Lucacon Lucia Marinsalta e Lorenzo Demariacostumi ed elementi di scena di Linda Riccardiillustrazioni e computer animation di Ester Castelnuovoproduzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

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Louise e Renéeda Mémoires de deux jeunes mariées di Honoré de Balzacdrammaturgia Stefano Massiniregia Sonia Bergamascocon Federica Fracassi, Isabella Ragonesescene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbiccaluci Cesare Accettaproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

Un Balzac tutto al femminile. Sonia Bergamascoper la regia, Federica Fracassi e Isabella Ragoneseprotagoniste danno vita in scena a un testodrammaturgico che Stefano Massini haliberamente tratto dalle Memorie di due giovanispose (1842), unico romanzo epistolare dell’autorede La commedia umana. «Frammenti di un discorsosull’amore – osserva Sonia Bergamasco –. Louise eRenée sono due giovani donne legate daun’amicizia profonda che affonda le radicinell’infanzia, trascorsa insieme in convento. Il loro affacciarsi alla vita “fuori”, il ritorno “a casa”,corrisponde all’inizio di un dialogo epistolare cheprolungherà negli anni la reciproca ricerca di unalfabeto comune dell’amore. Avvicinate e isolatenella voce ardente di un presente del cuore, le duefigure di donna immaginate da Balzac raccontanoanche oggi la spinta inarrestabile del desiderio e ilsenso di perdita che l’avventura del quotidianoinevitabilmente restituisce a ogni essere umano». «Su un ring di lucidissima crudeltà – spiegaStefano Massini –, si tiene di fatto un’inchiestasull’essere donna, sulla contraddizione dell’amore,sulla disperazione di una socialità negata. Una lottaepistolare, di domande e risposte. Spietatoanalista della condizione umana, Balzac comepochi altri ha saputo puntare la lente delmicroscopio sul labirinto della femminilità. Qui ciconsegna un trattato enciclopedico che procedeper lemmi, talvolta di inaudita profondità, acomporre il mosaico di uno spettacolo complesso,ispirato ai sostantivi cardine della condizionefemminile, da “illusione” a “stupro”, da“innamoramento” a “decadenza”, e via dicendo».

Bergamasco-Fracassi-Ragonese: da Balzac, drammaturgia di Massini,un viaggio nel labirinto dellafemminilità.

Piccolo Teatro Grassidal 21 marzo al 30 aprile 2017

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di Stefano Massinidiretto e interpretato daManuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariangeles Torresscene Mauro De Santis, luci Claudio De Pacecostumi Gianluca Sbiccamusiche Francesco Santalucia, movimenti Marco Angelilliproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

Piccolo Teatro Studio Melatodal 25 marzo al 13 aprile 2017

Eden Golan, docente di storia ebraica. MinaWilkinson, più o meno nascostamente in forza aun esercito straniero. E infine Shirin Akhras,studentessa palestinese. I loro punti di vista siintrecciano e si allontanano, fra improvvisirischiosissimi incontri e vertiginosecontrapposizioni, sfiorando talvolta il brividoinconsulto di una perfetta sintonia. Ma non èconsentito combattere dalla stessa parte, sullascacchiera in cui tutto vive di contrapposizioni. In una drammaturgia condotta su tre binarinarrativi senza mai dialogo, la vicenda si nutre diechi e di rimandi, convergenze e antitesi, e, dopoun crescendo inarrestabile, culmina nel fuocopurificante e maledetto dell’ennesimo sacrificio.Una grande prova attoriale per un mosaico disensazioni, riflessioni e stati d’animo, rappresentatiin un puzzle di solitudini, laddove niente è piùspiazzante che l’assoluto eterno confronto con ipropri ideali e le proprie credenze.

Eden, Shirin e Mina: tre donne, trereligioni, tre vite nella polverieramediorientale. Storia di unaconciliazione forse impossibile.

Nel nostro piccolo- Gaber JannacciMilanoregia Alberto Ferrari

Piccolo Teatro Strehlerdal 18 al 23 aprile 2017

Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scaladiretta da Frédéric Olivieri

Gli allievi della Scuola di Ballo dell’AccademiaTeatro alla Scala diretti da Frédéric Olivieri tornanoal Piccolo con lo spettacolo di fine anno. Una collaborazione tra le due istituzioni milanesiche ha portato ad esibirsi sul palcoscenico delloStrehler giovani promesse della danza, molte dellequali entrate in compagnie di prestigio, oltre aquella della Scala, in Italia e all’estero. Banco diprova per i giovani e giovanissimi danzatori, lospettacolo si apre tradizionalmente conPréséntation, coreografia dello stesso Olivieripensata per tutti gli allievi, che valorizza il percorsodi studi e le capacità tecniche acquisite nel corsodegli anni, e prosegue con brani firmati da alcunidei più importanti coreografi dell’Ottocento e delNovecento, alternando coreografie di danzaclassico-accademica a pezzi di danza moderno-contemporanea: da George Balanchine a MauriceBéjart, da Mats Ek a William Forsythe, da JiříKylián a José Limón, da Angelin Preljocaj a RolandPetit.

Gli allievi della Scuola di Ballodell’Accademia Teatro alla Scalatornano al Piccolo: un appuntamentoda non perdere con le étoile del futuro.

“Gaber, Jannacci, Milano, Noi” dove il noi sta perAle&Franz, duo comico di punta del panoramaitaliano che dedica a Gaber e Jannacci lospettacolo della rassegna “Milano per Gaber”,organizzata dalla Fondazione Gaber per ricordareil grande Signor G. «Gaber e Jannacci sono pernoi il punto di partenza – spiegano Ale&Franz –, letappe di un percorso, l’ambizione di una condivisione.Sono anche il racconto di un mondo visto dallaparte di chi ha il coraggio, con le proprie idee, divedere dentro la vita di ognuno. Raccontarne lepiccolezze, le sconfitte, le paure. Sono la scintillada cui vedere l’uomo come il centro di tutto.Conoscere il suo mondo. Un mondo, sofferto egioioso, colorato e grigio, assolato e buio. Masempre, e comunque un mondo vero, reale. Tuttoquesto porteremo con noi, sul palco: la voglia dimostrare come un percorso tanto profondo comequello di Jannacci e Gaber abbia aiutato e guidatola riflessione di tanti altri artisti. Vorremmoraccontarvi la fortuna di aver potuto respirare lastessa aria che Gaber e Jannacci respiravano».

Per “Milano per Gaber” Ale&Franzsono in scena con uno spettacoloispirato a Gaber e Jannacci, artisti ilcui pensiero è più che mai vivo eattuale.

Piccolo Teatro Strehlerdal 6 al 9 aprile 2017

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Lampedusa Waytesto e regia Lina Prosacon Maddalena Crippa, Graziano Piazzascene e luci Paolo Calafiore, costumi Mela Dell’Erba, suono Pippo Alternoproduzione Teatro Biondo Palermo

Piccolo Teatro Studio Melatodal 18 al 23 aprile 2017

Ifigenia, liberatatesti da Eraclito, Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Antico e Nuovo Testamento, René Girarddrammaturgia di Angela Demattéregia di Carmelo Rifici, scene di Margherita Pallicostumi di Margherita Baldoni, musiche di Zeno Gabaglioluci di JeanLuc Chanonnat(cast in via di definizione)produzione LuganoInscena, Lac, Piccolo Teatro di Milano

Da Čechov agli Atridi. Dopo aver affrontato conoriginalità, nella stagione scorsa, le ossessioni diTreplev e Nina nel Gabbiano, Carmelo Rifici sceglieun affondo nel mito come seconda produzione chenasce dalla collaborazione fra il LAC di Lugano (incui Rifici è direttore artistico della sezione teatro) eil Piccolo (del quale dirige la Scuola di teatro).Ifigenia è solo l’inizio dell’indagine che Rificipropone allo spettatore, chiamando Eraclito,Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, René Girard,Antico e Nuovo Testamento a fornire storie eriflessioni sulla vera protagonista del lavoro: laviolenza dell’uomo come realtà inestirpabile emistero senza fine. Con questo lavoro, prosegue lafertile e felice collaborazione tra Rifici e AngelaDematté, drammaturga di grande profondità, conla quale il regista ha realizzato gli spettacoli Avevoun bel pallone rosso, indagine sulla figura diMargherita Cagol, fondatrice delle Brigate Rosse,Officina e Chi resta, sull'elaborazione del lutto per iparenti di vittime di mafia e stragi. «Una sala prove,attori e pubblico insieme – spiega Carmelo Rifici –. Un regista e un drammaturgo provano ancora aindagare il Mito degli Atridi, il sacrificio di Ifigenia.Formulano domande intorno all’annosa questione:dove nasce la violenza? come si ferma la violenza?il mondo cesserà mai di essere violento? che cos’èla violenza? Schiacciata dal volere paterno, contagiatadalla follia del popolo, Ifigenia sembra non poteruscire da un destino senza speranza in cui solo ilsangue di un innocente può placare la violenzadella folla. Non solo gli Atridi, ma tutto l’occidentene porteranno il fardello. Le parole di Atena chechiudono l’Orestea, il suo delegare agli uomini laresponsabilità attraverso leggi condivise, nonhanno ancora portato a una soluzione. Eppure c’èuna parola che potrebbe fermare l’ingranaggioinfernale, una parola capace di smascherare l’inganno,ma è troppo scomoda da pronunciare, troppo pericolosaper l’antico desiderio dell’uomo di sopraffare, didesiderare continuamente la roba dell’altro».

Una sala prove con attori e pubblico.Un regista e un drammaturgo indaganoil Mito degli Atridi, il sacrificio di Ifigenia,e il mistero della violenza.

Giunge a compimento la Trilogia del Naufragio,progetto dedicato al dramma migratorio e pensatoin forma di teatro epico. «In Lampedusa Beach eLampedusa Snow – scrive Lina Prosa – holavorato con giovani attori e con loro ho vissutoun’esperienza legata proprio al sogno dell’attore,quando l’attore deve ancora trovare il suoapprodo, i suoi paesaggi, la sua Lampedusa». «In Lampedusa Way – prosegue – mi sonoconfrontata con due attori di grande spessoreartistico, già all’apice dell’esperienza attoriale, e qui la sfida è andata oltre sul piano creativo…Con Maddalena Crippa e Graziano Piazza, lamaestria dell’attore ha trasformato Lampedusa inverità poetica, quindi luogo del futuro».Lampedusa Way racconta infatti il viaggio diMahama e Saif, più volte evocati nei due capitoliprecedenti, che raggiungono l’isola siciliana allaricerca dei profughi Shauba e Mohamed.

Il viaggio di Mahama e Saif allaricerca dei figli perduti conclude laTrilogia del Naufragio. Il lutto generadue nuovi profughi.

Prospero l’isola dei suoni

Piccolo Teatro Studio Melatodal 29 al 31 maggio 2017

La musica, nella sua più varia ed estesa natura disuono, gioca un ruolo da protagonista nellaTempesta più che in ogni altra opera diShakespeare. È il rombo della furia degli elementi adaprire il sipario e sono “…alcuni secondi di musicacelestiale…” ciò che Prospero chiede prima dispezzare la bacchetta di mago, celebrando il ritornoal mondo reale: due opposte armonie ad aprire echiudere un racconto fantastico.Massimo Navone coinvolge Enrico Intra, interpreteideale di un Prospero compositore e live-performer,in uno spettacolo ispirato alla Tempesta in cui siintrecciano linguaggi espressivi diversi – musica,voce e gesto – armonizzati tra loro: la musica nonverrà utilizzata come colonna sonora del dramma,bensì come creazione musicale estemporanea, ilmovimento è pensato come strumento persintetizzare la narrazione e trasformarla in immaginiche ne esaltino la dimensione fisica e sensoriale.Sulla scena, con Enrico Intra, la cantante SimonaSeverini, Alex Stangoni al live electronic, i danzatoriFilippo Porro, Donato De Mita, Liber Dorizzi.

Accompagnati da Enrico Intra, interprete ideale di un Prosperocompositore e live-performer, un viaggiosonoro e gestuale nella Tempesta. Regia Massimo Navone.

Piccolo Teatro Strehlerdal 27 aprile al 7 maggio 2017

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composizione istantanea ispirata alla Tempesta di William Shakespeareprogetto e regia di Massimo Navonecon Enrico Intra, Simona Severini, Alex Stangoni, Filippo Porro, Donato De Mita, Liber Dorizzimovimenti scenici Davide Montagnasuono Hubert Westkemperproduzione mdspettacoliin collaborazione con Associazione culturale Musica Oggisi ringrazia Fondazione Scuole Civiche Milano

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di Carlo Goldoniregia Giorgio Strehlermessa in scena Ferruccio Soleri con la collaborazione di Stefano de Lucascene Ezio Frigerio, costumi Franca Squarciapinoluci Gerardo Modica, musiche Fiorenzo Carpimovimenti mimici Marise Flach, scenografa collaboratrice Leila Fteita maschere Amleto e Donato Sartoricon Ferruccio Solerie con (in ordine alfabetico) Enrico Bonavera, Giorgio Bongiovanni,Francesco Cordella, Alessandra Gigli, Stefano Guizzi, Sergio Leone,Fabrizio Martorelli, Tommaso Minniti, Katia Mirabella, Stefano Onofri,Annamaria Rossano, Giorgia Senesie i suonatori Gianni Bobbio, Francesco Mazzoleni, Matteo Fagiani, Celio Regoli, Elisabetta Pasquinelliproduzione Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa

In cerca d’autore.Studio sui “Sei personaggi” di Luigi Pirandelloregia Luca Ronconi, ripresa a cura di Luca Bargagnacon Fabrizio Falco, Davide Gagliardini, Lucrezia Guidone, Luca Mascolo, Massimo Odierna, Alice Pagotto, Sara Putignanoe con gli attori diplomati all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”nell’anno accademico 2015/2016 (cast in via di definizione)coproduzione Centro Teatrale Santacristina e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europain collaborazione con Accademia Nazionale d'Arte Drammatica“Silvio d’Amico”

Piccolo Teatro Grassidal 6 al 28 maggio 2017

Piccolo Teatro Studio Melatodal 3 al 21 maggio 2017

Fra squilli di tromba e battere di grancassa, si alzail sipario ed eccoli lì gli attori, tutti insieme, ilbraccio alzato nel saluto al pubblico: Arlecchino,con il suo vestito a pezze multicolori, la suamaschera da gatto è in mezzo a loro. Ha unparticolare significato, nel mese in cui si celebra ilSettantesimo del Piccolo, riproporre i lazzi, i duellie le risate, ma soprattutto la poesia, il “teatro puro”di Arlecchino servitore di due padroni, creato nelluglio del 1947 da Giorgio Strehler reinterpretandola tradizione goldoniana. Arlecchino è lo spettacoloitaliano più visto nel mondo; con Arlecchino ilPiccolo ha percorso il globo, da nord a sud, da esta ovest, trasmettendo tutta la sua inarrestabilecarica di energia e di emozione. Nel ruolo del titolo,Ferruccio Soleri – che si alterna con EnricoBonavera – porta in teatro il Guinness dei primati,per la più lunga permanenza nello stesso ruolo.Manifesto di un modo di fare teatro, palestra diattori – da sempre gli allievi della Scuola delPiccolo entrano a far parte della grande famiglia diArlecchino, in un ideale passaggio del testimonecon i loro predecessori – lo spettacolo è un attod’amore assoluto per il teatro.

Settant’anni di Piccolo Teatro esettant’anni di Arlecchino: doppioanniversario per una tradizioneteatrale amata in tutto il mondo.

Luca Ronconi ha consegnato al pubblico e allastoria del teatro una lettura inedita e sorprendentedel classico pirandelliano. Lo spettacolo ha inoltrefatto conoscere talenti tra i più apprezzati dellegiovani generazioni. Nato dal percorsolaboratoriale che per tre anni consecutivi Ronconiha condotto alla Scuola del Centro TeatraleSantacristina con un gruppo di allievi diplomatiall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “SilvioD’Amico”, lo spettacolo, coprodotto con il PiccoloTeatro, è andato in scena a Milano, al TeatroStudio, a Roma e a Firenze, dopo il debutto nelgiugno 2012 al Festival dei 2Mondi di Spoleto.Sarebbe sbagliato parlare di una semplice ripresa:è la riaffermazione dell’appassionato lavoro diRonconi nel condividere con i giovani attori unalettura dei classici nata dalla ricerca e dallacuriosità nei confronti di testi ritenuti “bloccati”nella loro più ovvia interpretazione. Ronconi hatrasferito il “dramma” dei sei personaggi «in unospazio vuoto e claustrofobico, una stanza dellamente, dove questi personaggi vivono nella mentedi chi li ha creati, sono figure immaginate da unautore e quindi non possono avere nessun tipo diconcretezza».

L’espressione dell’appassionatolavoro di Luca Ronconi nellatrasmissione di un sapere teatrale tra generazioni di artisti.

Arlecchinoservitore di due padroni

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Soudain l’été dernierImprovvisamente l’estate scorsadi Tennessee Williamstraduzione francese Jean-Michel Déprats e Marie-Claire Pasquierregia e scene Stéphane Braunschweigcostumi Thibault Vancraenenbroeck, luci Marion Hewlettvideo Christian Volckmancon Luce Mouchel (Mrs Venable), Marie Rémond (Catherine Holly),Jean-Baptiste Anoumon (Dr Cukrowicz), Boutaïna El Fekkak (SoeurFélicité), Glenn Marausse (Georges Holly), Virginie Colemyn, Océane Cairatyproduzione Odéon-Théâtre de l’Europe

L’Odéon di Parigi è, come il Piccolo, Teatrod’Europa. Realtà gemella. E lo è perché nel 1990uno speciale statuto ne sancì lo status, perimpulso di un grande uomo di teatro europeo cheallora lo dirigeva: Giorgio Strehler. Negli anni,l’Odéon ha portato al Piccolo sette spettacoli digrande qualità: sei ospiti Jeux de femmes diZanussi nella regia di Brockhaus (1990), Orlando diVirginia Woolf firmato da Bob Wilson (1994),Il giardino dei ciliegi diretto da Lev Dodin (1998),l’Orestea di Eschilo per la regia di GeorgesLavaudant (1999), Quartett di Heiner Müller, altrocapolavoro di Wilson (2006) e L’école des femmesdi Molière regia di Jean-Pierre Vincent (2009).Coprodotto con il Piccolo era invece il settimo,Le retour di Pinter diretto da Luc Bondy (2012/13).Stéphane Braunschweig ha messo in scena alPiccolo, nel ’99, Il mercante di Venezia diShakespeare. Non è un caso se l’Odéon torna alPiccolo nel maggio 2017, in coincidenza conl’anniversario della fondazione.Improvvisamente l’estate scorsa… che cos’èsuccesso veramente? L’opera di TennesseeWilliams si sviluppa come un’inchiesta, nonpoliziesca ma umana, sulla morte del poetaSébastien Venable. Come decifrare un raccontoche somiglia a una terrificante allucinazione?«Mi approccio per la prima volta a TennesseeWilliams – scrive Stéphane Braunschweig -. DopoČechov, Pirandello e soprattutto Ibsen, eranaturale e per dirla così, inevitabile, il mio desideriodi esplorare l’opera del più grande drammaturgoamericano del ventesimo secolo. Improvvisamentel’estate scorsa è un’opera poco rappresentata ateatro in Francia, soprattutto conosciuta grazie alfilm di Mankiewicz. Quello che mi appassiona, inImprovvisamente l’estate scorsa, è il modo in cui larealtà si svela sotto le sembianze del piùterrificante dei fantasmi».

Spettacolo in lingua francese con sovratitoli in italiano.

Un testo affascinante ed enigmatico,dove la “follia” dà accesso agli stratipiù profondi della realtà.

Piccolo Teatro Strehlerdall’11 al 14 maggio 2017

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Woyzeckdi Georg Büchnerregia e scene Reza Servati, luci Reza Behjatmusica ed effetti sonori Bamdad Afshar, trucco Sarah Eskandarimultimedia designer Hanif Biglari, costumi Shima Mirhamidi,con Morteza Esmaeil Kashi, Pantea Panahiha, Makan Ashgvari, Babak Hamidian, Mehdi Koushki, Hamidreza Allahbakhsh, Asghar Piran,Aryan Mazlumzadeh, Saeed Ghaffariproduzione Max Theatre Group, Teheran

Piccolo Teatro Strehler17 e 18 maggio 2017

Con la messa in scena di Woyzeck prosegue ildialogo teatrale tra il Piccolo Teatro e Teheran, unrapporto avviato già sette anni fa.Laureatosi in regia nel 2009 presso la prestigiosaTarbiat Modarres University di Teheran, la cittàdove vive, Reza Servati allestisce spettacoli dal2003, quando, a soli vent’anni, ha fondato la suacompagnia, Max Theatre Group.Con Woyzeck, Reza Servati ha vinto nel 2013 ilGran Premio come migliore rappresentazione e ilPremio Speciale della Giuria per la regia del 30°Fadjr Festival di Teheran. Nella vicenda del soldatoFranz Woyzeck, amante di Marie e padre del figliodi lei, vittima di tutti – dei commilitoni, del medico,della donna che lo tradisce e della propria,strisciante follia – Servati legge una metaforasenza tempo della gabbia in cui l’individuo èrinchiuso, come un porcellino d’India, destinato acorrere su e giù senza sosta: «La reiterazione –spiega Servati – è la condanna che gli dei ciinfliggono. Woyzeck si muove da un lato all’altro diuna rampa, cercando disperatamente di trovare sestesso e il proprio amore tra le persone crudeli chelo circondano, e questo ciclo dura in eterno».

Spettacolo in lingua farsi con sovratitoli in italiano.

Dall’Iran, una rilettura del capolavorodi Büchner firmata da Reza Servati,trentatreenne di Teheran con lapassione per i classici.

Shanghai Theatre AcademyMatteo Riccie Xu Guangqidi William H. Sunregia Guo Yu e Shen Kuang

Piccolo Teatro Studio Melatodal 23 al 25 maggio 2017

Dopo un’anteprima in forma di studio, nell’ambitodelle manifestazioni del Semestre Expo, MatteoRicci e Xu Guangqi torna a raccontare, questavolta in forma compiuta, la vita di padre Ricci(1552-1610), gesuita, matematico, cartografo emissionario in Cina dal 1582 sino alla morte.Evangelizzatore della Cina, vissuto ai tempi delladinastia Ming, padre Ricci, il cui nome mandarinoera Li Madou, fu talmente stimato dai cinesi daessere da loro insignito del titolo di Studiosoconfuciano del Grande Occidente. Xu Guangqi, ilmigliore amico cinese di Matteo Ricci, era inveceuno scienziato nonché un alto funzionariodell’impero. Matteo Ricci rafforza la collaborazione tra ilPiccolo Teatro e l’Accademia di Teatro diShanghai, la grandissima istituzione cinese cheforma i migliori professionisti teatrali del Paese.Si consolida un legame ultradecennale, nato nel2006 in occasione della terza tournée diArlecchino in Cina, che ha portato allacoproduzione dello spettacolo Sei personaggi incerca di autore di Pirandello, presentato nel 2010all’Expo di Shanghai e al Teatro Studio di Milano, eall’ospitalità, nelle stagioni successive, di MissJulie da Strindberg e di due nuove produzioni, incollaborazione con l’Istituto Confucio e l’Universitàdegli Studi di Milano, Confucius Disciples e,appunto, la parte iniziale di Matteo Ricci.

Spettacolo in lingua cinese con sovratitoli in italiano

La più prestigiosa accademia teatralecinese racconta l’avventurosa storiadel missionario italiano che visseal tempo della dinastia Ming.

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Richard IIIdi William Shakespeare, regia Thomas Ostermeier scene Jan Pappelbaum, costumi Florence von Gerkan, luci Erich Schneidermusica Nils Ostendorf, video Sébastien Dupouey drammaturgia Florian Borchmeyer burattini Ingo Mewes, Karin Tiefensee con Lars Eidinger, Moritz Gottwald, Eva Meckbach, Jenny König, Sebastian Schwarz Robert Beyer, Thomas Bading, Christoph Gawenda,Laurenz Laufenberg, Thomas Witte (batterista/percussionista)produzione Schaubühne Berlin

La storia ha consegnato alla fantasia di WilliamShakespeare un Riccardo III orrendo, deforme,mostruoso, dotato di una mente perversa e di unasfrenata ambizione. Thomas Ostermeier, direttoredella Schaubühne di Berlino, presenta la suainterpretazione del personaggio Riccardo: violento,animato da una rabbia incoercibile che inizialmenterivolge contro i nemici del fratello Edoardo, reprima di lui, quindi dopo la morte di questi, controtutti coloro che ostacolano la sua ascesa al potere,Riccardo è altresì uno splendido seduttore emanipolatore che usa con abilità machiavellicatraumi e risentimenti altrui per farne gli strumentidella propria scalata. Definito dalla critica tedesca“sublime e sensazionale”, lo spettacolo è il ritrattodi una classe dirigente divorata dalla sete di poteree destinata ad essere spettatrice del trionfo di undittatore perverso.

Spettacolo in lingua tedesca con sovratitoli in italiano

Nella lettura di Ostermeier del testo di Shakespeare la lotta per il potere non è mai stata così terrificante.

Piccolo Teatro Strehlerdal 25 al 27 maggio 2017

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Ute LemperSongs for eternityUte Lemper canta le canzoni scritte nei campi di concentramentoe raccolte da Francesco Lotorocon Giuseppe Bassi (contrabbasso), Andrea Campanella (clarinetto), Daniel Hoffman (violino), Francesco Lotoro (piano), Victor Villena (bandoneon)produzione Last Musik

«Come tedesca dopo la guerra, sento laresponsabilità e la necessità etica di testimoniare la storia dell’Olocausto, alla quale sono moltosensibile e che mi tormenta. Voglio così non solorendere omaggio alla cultura ebraica, ma anchestimolare il dialogo su questo terribile passato»dice Ute Lemper parlando di Songs for eternity. Le canzoni che Ute Lemper interpreterà sono unpatrimonio di inestimabile valore culturale ritrovatograzie al lavoro di Francesco Lotoro, musicistapugliese che da trent’anni dedica tutto il suotempo e tutte le sue risorse alla ricerca ditestimonianze musicali che provengono dai luoghidi detenzione della Seconda Guerra Mondiale. Ne ha raccolte 17.000, sui supporti più diversi:carta igienica, brandelli di sacchi di iuta, pezzi ditessuto, carta oleata – moltissimi solo impressinella memoria dei sopravvissuti e pazientementetrascritti. 5.000 li ha già studiati, trascritti eregistrati. Testimoniano come lo spirito non si diaper vinto anche nelle condizioni più drammatiche ecome il bisogno di creare bellezza sia connaturatoall’essere umano.

Quando la brutalità dell’uomosull’uomo raggiunge vette di indicibileferocia, musica e poesia restituisconoa un popolo la sua dignità.

Piccolo Teatro Strehler30 maggio 2017

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Il medico per forza

da Le médecin malgré lui di Molièreluci Franco Citteriodirezione tecnica Tiziano Marcolegioregia Eugenio Monti Colla Produzione ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI – MILANOComune di Milano - Cultura - Teatro Convenzionato

Piccolo Teatro Grassidal 13 al 25 giugno 2017

Aterballettoal PiccoloFondazione Nazionale della Danza Aterballetto

Prosegue per la sesta stagione la collaborazioneartistica tra Aterballetto e Piccolo Teatro, diventatola “casa milanese” dell’ensemble emiliano, la piùimportante compagnia di danza italianaindipendente, affermata in ambito internazionale. Il programma scelto per il pubblico milanesecomprende due nuove creazioni di GiuseppeSpota, già danzatore della compagnia, di ritorno inItalia dopo essersi affermato come interprete ecoreografo in Germania, una coreografia a serataintera, dal 7 al 9 giugno e Ti portoVia, creazioneispirata alla via Emilia, dal 13 al 15 giugno, seratain cui Jiří Pokorný, trentacinquenne di Praga conun curriculum internazionale di tutto rispetto,propone Words and Space, mentre un terzo titoloè in definizione. Un programma che ben sintetizzail percorso intrapreso dalla direttrice artisticaCristina Bozzolini con l’intento di rinnovare ilrepertorio ed esplorare le diverse identità dellacoreografia contemporanea affiancando autori didiverse nazionalità a nuovi talenti italiani.«Partecipare alla stagione dei 70 anni della piùprestigiosa istituzione teatrale italiana – spiegaGiovanni Ottolini, direttore generale diAterballetto – non solo è un onore ma ci consentedi sentirci in sintonia con il suo lungo e fecondopercorso artistico attraverso la nostra identità diproduttori di una “danza danzata” di “una danzad’arte per tutti” nell’ispirazione dei fondatori delPiccolo Teatro di Milano».

Un programma inedito per Aterballettocon coreografie di autori italiani einternazionali capaci di valorizzaretalento e versatilità della compagnia.

Entrato nel repertorio della Carlo Colla & Figli dallaseconda metà del XIX secolo in una formula chesottolineava i caratteri della Commedia dell’Artemettendo in risalto la “maschera” propria dellaCompagnia Marionettistica, ovvero Gerolamo,in sostituzione dell’originale ovvero Sganarello,Il medico per forza di Molière viene oggi rimesso inscena in una nuova versione che rispetta a pieno iltesto del drammaturgo francese sia neipersonaggi sia nell’ambientazione. Martina, moglie di Sganarello (Gerolamo), pervendicarsi delle botte ricevute, lo fa passare per ungrande medico un po’ bizzarro, che svolge la suaopera solo se costretto dalle bastonate.Sganarello viene così “incentivato” a curareLucinda, figlia del ricco Geronte, da un improvvisomutismo. La fanciulla sta solo cercando di salvarsida un matrimonio imposto dal padre e non graditoin quanto innamorata di Leandro, giovane inapparenza spiantato. Scoperto l’inganno,Sganarello usa tutta la sua furbizia per simulare laguarigione e spingere il padre ad accettare l’amoretra i due giovani.

Le marionette della Carlo Colla & Figliincontrano Molière: farsa, ironia earguzia per una divertente commediache si fa beffa dell’umana credulità.

Piccolo Teatro Strehlerdal 7 al 15 giugno 2017

Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli

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luglio 2017

Un calendario ricco di appuntamenti e spettacoliimperdibili per celebrare il decimo anniversario delMilano Flamenco Festival, la manifestazioneorganizzata e prodotta dall’Associazione PuntoFlamenco diretta da Maria Rosaria Mottola.Le migliori compagnie spagnole si alterneranno alTeatro Studio Melato e i più importanti artisti ospitidelle edizioni passate si riuniranno sul palco delTeatro Strehler per una strepitosa Noche de Galain omaggio ai 10 anni di successo dell’evento piùatteso dell'estate milanese, punto di riferimentodell’arte flamenca e vetrina delle più importanticompagnie.

Dieci anni in compagnia della rassegna di arte flamenca piùseguita di Milano.

Milano FlamencoFestivalX EdizioneProduzione Punto FlamencoOrganizzazione e direzione artistica Maria Rosaria Mottolacon il Patrocinio di Ministerio de Educación, Cultura y Deporte, InstitutoNacional de las Artes Escénicas y de la Música (INAEM), Comune di Milano

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Settore Promozione Pubblico e Proposte Culturali del Piccolo Teatro di Milanotel:  [email protected]

Il rapporto tra il Piccolo Teatro di Milano, le Università, le Accademie e leIstituzioni di formazione superiore milanesi prevede nella stagione 2016/2017un ricco programma di attività, in cui il linguaggio teatrale si pone al centro di

una prospettiva di lavoro comune, ispirata al confronto interdisciplinare:Università degli Studi di Milano, Politecnico di Milano, Accademia Teatro alla Scala-MIP Politecnico di Milano Master in Performing ArtsManagement, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, UniversitàCommerciale Luigi Bocconi, Libera Università di Lingue e ComunicazioneIULM, Università degli Studi di Milano Bicocca, Scuola d’Arte drammaticaPaolo Grassi, Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, Centro Sperimentale di Cinematografia - Sezione Lombardia, Istituto Europeo del Design, NABA Nuova Accademia di Belle Arti Milano.

Per informazioni

Nella Stagione 2016/17 il III e ultimo anno del Corso Luchino Visconticoincide con il 30° anniversario della Scuola fondata da Giorgio Strehler. Il 21 settembre 1987, alle ore 15, gli allievi del I Corso, intitolato a JacquesCopeau, parteciparono alla cerimonia di inaugurazione. Da allora si sonosusseguiti 10 corsi che hanno diplomato 224 giovani cui si aggiungeranno,dopo il saggio, gli allievi del Corso Visconti. Nel prossimo anno il lavoro diformazione dei 28 allievi proseguirà sotto la guida di Carmelo Rifici, Direttoredella Scuola dalla morte di Luca Ronconi, secondo un percorso diinterdisciplinarità che, oltre alle materie consuete, legate alle tecniche direcitazione, prevede l’analisi del movimento attraverso nuovi metodi ediscipline, lo studio e la pratica della drammaturgia, lo studio della storiadella regia e delle sue trasformazioni contemporanee. Accanto ad un

consolidato corpo docente, verranno proposti anche quest’anno seminaritenuti da esponenti della nuova generazione di registi e drammaturghiperché gli allievi possano confrontarsi in maniera diretta con la pluralità dimodi in cui si declina il teatro contemporaneo. Dal punto di vista didattico, la Scuola Luca Ronconi si prefigge l’obiettivo di garantire ai giovani che scelgono il mestiere dell’attore una base tecnica solida, ma anche glistrumenti di approfondimento che consentano loro di affrontare laprofessione con la consapevolezza del valore etico dell’attore nella società e del suo ruolo nel dibattito culturale.

I progetti a carattere formativo si sviluppano coerentemente rispetto ai temisuggeriti dagli spettacoli della Stagione 2016/17 e sono indirizzati ai docenti,con seminari dedicati, e agli studenti, in un segmento didattico che va dallascuola primaria all’alta formazione universitaria. L’obiettivo è mantenere vivoil dialogo tra i linguaggi della scena e il mondo dell’istruzione, grazie allacapacità unica del teatro nel “creare ponti” tra le discipline.

I percorsi dedicati alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria saranno legatial tema della narrazione e della fiaba (Il Principe ranocchio swing – Cappuccettorosso rock), ai mestieri del teatro (Il mestiere del teatro - Benvenuti al Piccolo),al mito (Canto la storia dell’astuto Ulisse). Il mito sarà al centro anche delleattività pensate per la scuola secondaria di secondo grado (Iliade, mito eguerra), cui si accosta il tema delle migrazioni (A young Women who lived in aShoe).Per la scuola secondaria di secondo grado si delineano molteplici aree dilavoro. Il mito e la rappresentazione contemporanea dei classici (Ifigenia,liberata; Fedra). La parola e il suo valore in scena, da Elvira a Bestie di scena, fino a In cercad’autore, lo studio di Luca Ronconi sui Sei personaggi di Luigi Pirandello.L’identità, dal Pinocchio di Carlo Collodi, svelato in scena da Antonio Latella,

all’“inchiesta” sull’identità femminile di Louise e Renée, a Credoinunsolodio,dove il tema si lega a dinamiche religiose, politiche, etniche. Le migrazionisono al centro di due spettacoli, A Bench on the Road. 100 anni diimmigrazione italiana dal punto di vista delle donne, regia di Laura Pasetti, inlingua inglese e italiana, e Lampedusa Way di Lina Prosa. Il tema dellalegalità, poi, e della lotta alle mafie attraversa anche questa stagione, conDieci storie proprio così, un progetto di Giulia Minoli, drammaturgia e regiaEmanuela Giordano.

Per la ricchezza di spunti didattici, tra le produzioni del Piccolo, da segnalareil ritorno di Lehman Trilogy e i due classici goldoniani Le donne gelose eArlecchino servitore di due padroni.Tra le ospitalità, gli shakespeariani Macbeth e il Sogno di una notte dimezz’estate di “Puntozero” con i giovani detenuti dell’Istituto Penale minoriledi Milano “Cesare Beccaria”. Ad essi si associano il Dostoevskij di Ivan, regia di Serena Sinigaglia, e il Čechov di Tre sorelle, regia di EmilianoBronzino. Tra le coproduzioni e le ospitalità internazionali in lingua, Richard IIIdi Shakespeare, regia di Thomas Ostermeier, Quills, regia di Robert Lepage,e Woyzeck di Georg Büchner, regia dell’iraniano Reza Servati.

Formazione e nuovi pubblici

La Scuola di Teatro Luca Ronconi diretta da Carmelo Rifici

Il Piccolo e le Università milanesi

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Servizi per il pubblicoBiglietteria Piccolo TeatroLa biglietteria del Piccolo Teatro è situataall’interno del Piccolo Teatro Strehler, largoGreppi, 1 (M2 Lanza). È aperta dal lunedì al sabato dalle 9.45 alle18.45, la domenica dalle 13 alle 18.30.Le biglietterie del Teatro Strehler, TeatroGrassi e Teatro Studio Melato sono aperteinoltre da un’ora prima dell’inizio deglispettacoli solo per la vendita dei biglietti per lo spettacolo in scena.

Informazioni e biglietteriatelefonicaIl Servizio di biglietteria telefonica del PiccoloTeatro risponde al numero 02.42.41.18.89 da lunedì a sabato 9.45-18.45; domenicadalle 10 alle 17.È possibile ricevere via e-mail i bigliettiacquistati tramite biglietteria telefonicasegnalando il proprio indirizzo di postaelettronica al momento dell’acquisto.

Punto informazioniÈ attivo un servizio di informazioni presso ilChiostro Nina Vinchi aperto nei seguentigiorni e orari:lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 19.30martedì, giovedì e sabato dalle 13 alle 18.30

Pubblico organizzatoPer informazioni su biglietti e abbonamentiper il pubblico organizzato, recite mattutine o pomeridiane per le scuole è possibilecontattare il Servizio Promozione Pubblico e Proposte Culturali all’indirizzo [email protected] o al numero 02.72.333.216

Servizi per le disabilitàPer gli spettatori con deficit motori dotati dicarrozzina e relativi accompagnatori, ilPiccolo Teatro mette a disposizione nelle tresale (Strehler, Grassi e Studio) alcuni postiacquistabili presso la biglietteria del TeatroStrehler o attraverso la biglietteria telefonica. Questi posti sono visibili alla pagina: www.piccoloteatro.org/Posti-riservati-per-carrozzine.Gli spettatori con deficit uditivi e visivipossono acquistare alcuni posti dedicati intutte e tre le sale del Piccolo Teatro (Strehler,Grassi e Studio), recandosi presso labiglietteria del Teatro Strehler o chiamando labiglietteria telefonica. La platea del Teatro Strehler è dotata di unservizio di amplificazione a induzionemagnetica per ipoacusia e sordità.Presso le biglietterie serali dei tre Teatri sonodisponibili programmi e fogli di sala stampatiin caratteri speciali per facilitare la lettura aglispettatori ipovedenti, oltre a fogli eprogrammi di sala trascritti in braille per glispettatori non vedenti, realizzati grazie allacollaborazione con l’Istituto dei Ciechi diMilano.

Edizioni Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’EuropaDirettore Comunicazione e Marketing Alessandro BorchiniResponsabile editoriale Eleonora VastaRedazione Katia CusinProgetto grafico Emilio Fioravanti, G&R Associati. Hanno collaborato Carlo Maria Cella, Valentina Cravino (UfficioStampa); Silvia Colombo (Archivio Fotografico); Raffaella Crocetta,Silvia Finotti (Ufficio Marketing); Davide Notarantonio (notstudio.eu)Stampa La Litotipo, Settimo Milanese (Mi), maggio 2016

Piccolo Teatro Strehler, giugno 2017

31° Festival Mix Milano di cinema gaylesbico e queer culture

Organizzato da Associazione Culturale MIX Milano incollaborazione con MFN Milano Film Network, la rete deifestival di cinema milanesi. Ideato e diretto da GiampaoloMarzi patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comunedi Milano. All’inizio dell’estate 2017, il Festival MIX Milano di CinemaGaylesbico e Queer Culture tornerà a proporre, nella sededel Piccolo Teatro Strehler, che lo ospita da ormai undicianni, una delle più importanti rassegne di cinema tematicoa livello internazionale.Film, letteratura, performance e musica costruiscono il

percorso multidisciplinare che il Festival MIX Milano propone, per raccontare identitàin continuo movimento e trasformazione, alla ricerca di un’idea nuova dicittadinanza. L’edizione 2017 avrà in programma i tradizionali 100 titoli, suddivisi intre sezioni macro, lungometraggi, documentari e cortometraggi. Tre giurie formate daesperti e critici di cinema internazionali e nostrani sceglieranno i migliori, tra tanteanteprime, pellicole all’avanguardia, poliglotte e innovative. Accanto ai film una seriedi appuntamenti off. Informazioni e aggiornamenti online suwww.festivalmixmilano.com

Chiostro Nina Vinchi, 4 – 6 novembre 2016

Souq Film Festival 2016 Un concorso cinematografico internazionale per raccontarele metropoli contemporanee, i loro problemi e i modi peraffrontarli. Un festival aperto a tutta la cittadinanza, in unacornice centrale e prestigiosa come il Chiostro Nina Vinchi. Un intero weekend di proiezioni gratuite, incontri coi registie dibattiti. È il SOUQ Film Festival: per la sua quintaedizione, i film in concorso verrano proiettati nell’arco di tregiorni. A promuoverlo, in una rinnovata collaborazione con ilPiccolo Teatro, è il SOUQ - Centro Studi Sofferenza Urbana

della Casa della carità, che a Milano affronta ogni giorno, attraverso le sue attivitàsociali e di accoglienza, i fenomeni raccontati sul grande schermo.www.souqfilmfestival.net

Fondazione Corriere della Sera

Con Il Corriere racconta 140 anni di Storia e storie, laFondazione Corriere della Sera festeggia ilcentoquarantesimo anniversario della nascita del giornale divia Solferino e rinnova anche per la stagione 2016/2017 lacollaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, che ospiteràal Teatro Grassi dieci incontri rivolti alle scuole superiori perripercorrere gli ultimi 140 anni di storia in campo culturale,

sociale, economico e politico attraverso la traccia offerta dalle pagine del quotidiano:le firme di ieri e di oggi, le redazioni e i materiali dell’archivio storico racconteranno airagazzi le radici del presente e i possibili scenari futuri. Il tutto avrà la forma di lezioniaperte in cui si alterneranno parole, immagini e suoni.

Radio24Nella Stagione 2016/17, per i Settant’anni del Piccolo,prosegue la collaborazione tra il Teatro e Radio 24.L’obiettivo è consolidare e far crescere il modello dinarrazione radiofonica attorno al mondo del teatro edell’impresa che è stato creato attraverso le precedenticollaborazioni: la rassegna Pagine per il futuro dellaStagione 2012/13, il percorso radiofonico Storie d’impresa e

l’ampia collaborazione attorno allo spettacolo Lehman Trilogy di Stefano Massini con laregia di Luca Ronconi.

Amici del PiccoloL’impegno degli “Amici del Piccolo” è ancora una volta quellodi approfondire alcuni temi che ispirano la programmazionedel Piccolo Teatro, sempre più attenta alla grande tradizione esensibile alla nuova drammaturgia italiana e internazionale.

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www.piccoloteatro.org

Su www.piccoloteatro.orgè possibile acquistare ibiglietti degli spettacolidella stagione 2016-2017 e selezionare ilposto che si desideradirettamente sulla piantadel teatro. Il sito offre inoltreun’anteprima dellavisuale del palcoscenicodal posto selezionato.È possibile stampare,comodamente da casa, ilproprio biglietto “print@home”che consente accesso direttoin sala, senza passare dallabiglietteria, tramite una semplice lettura del codice a barreriportato sul biglietto stesso.Il sito del Piccolo è consultabile in italiano e in inglese e da ognidispositivo mobile.

L’App Edizioni del Piccolo Teatro

L’App “Edizioni Piccolo Teatro”,scaricabile gratuitamenteda App Store e da Play Store, èuna biblioteca virtuale dellepubblicazioni del Piccolo. Molte lepossibilità di navigazione: galleriefotografiche, video, testi,locandine, biografie degli artisti. Per chi non si collega dadispositivi mobile, i contenutisono visibili attraverso unawebApp, pubblicata nelle schededei relativi spettacoli sul sito.

La Piccolo Card Sul sito del Piccolo è sempre attivo il programma fedeltà “PiccoloCard” che permette di accumulare punti con l’acquisto di biglietti eabbonamenti, e di accedere a promozioni speciali.www.piccoloteatro.org.

Io sostengo il Piccolowwww.iosostengoilpiccolo.it èil sito dedicato a chi vuolerendere grande il valore dellacultura attraverso un piccologesto. Tutti possono sostenereil Piccolo, anche con unadonazione di 10 euro.

Io sostengo il Piccolo significavivere il teatro in modospeciale, entrare a far parte di un gruppo che ti rendeprotagonista e ti coinvolge in attività esclusive.

I Social

CondividiLa pagina Facebook del Piccolowww.facebook.com/PiccoloTeatro offre uno spazioper condividere i propri commenti e impressionisugli spettacoli in programma, sui protagonisti esugli appuntamenti della stagione.

ScopriSu Twitter (www.twitter.com/Piccolo_Teatro) ePeriscope (Piccolo_Teatro) gli utenti possonoaccedere in tempo reale alle ultime news del Piccoloe accedere a contribuiti speciali in live streaming.

GuardaI video più belli degli spettacoli sono sempredisponibili sul canale YouTube(www.youtube.com/PiccoloTeatroMilano) delPiccolo. Sul profilo Instagram(instagram.com/piccoloteatromilano) invece, ognisettimana nuove foto del backstage e degli artisti in scena.

La Webtv - www.piccoloteatro.tv

Realizzata con il contributoeditoriale di 3D Produzioni,sulla piattaforma diUltrafragola, fonde laspettacolarità del teatro conla puntualità di un canalegiornalistico.

Quattro i canali disponibili:News, Stagione,Sky@Piccolo, Archivio.

Prosegue la collaborazione con SkyArteHD per la produzione dispeciali dedicati alla programmazione del Piccolo e presentatinel programma “Sky@Piccolo” in onda su SkyArteHD (canali 120e 400 di Sky).

La web tv è realizzata con il sostegno della FondazionePasquinelli.

La newsletter del PiccoloIscrivendosi al servizio newsletter, è possibile ricevere ognisettimana le anticipazioni sulla programmazione, contenuti specialie, in esclusiva, le migliori offerte sugli spettacoli in scena.

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TEATRO DI MILANO • TEATRO D’EUROPA

Uno spazio multimediale per il teatroIl 20 febbraio 2016 il Piccolo ha aperto un nuovo spazio al pubblico e alla città:RovelloDue - Piccolo Spazio Politecnico, luogo espositivo nato dall’incontro tra PiccoloTeatro di Milano-Teatro d’Europa e Politecnico di Milano, istituzioni legate da unaprofonda sintonia di visioni e da una lunga collaborazione. Adiacente al Teatro Grassi,dotato di un accesso indipendente che affaccia su via Rovello e via Dante, definitivocompletamento nel recupero del bellissimo sito storico, aperto dal martedì alladomenica (dalle 15 alle 20) con ingresso libero, RovelloDue è uno spaziomultimediale per il teatro che ospita videoinstallazioni interattive temporanee. Nel corsodella stagione 2015/16 ha ospitato due videoinstallazioni interattive: Spazio TempoParola - Luca Ronconi al Piccolo Teatro ha raccontato per immagini, parole e suoni illavoro del regista al Piccolo, dalla fine degli anni Novanta al 2015, anno della morte;1956-2016 Brecht, 60 anni di Teatro al Piccolo è l’omaggio al drammaturgo e scrittoreche il Piccolo ha fatto conoscere in Italia e di cui ha portato in scena più di venti titoli.Incentrata sui concetti – riletti in termini “brechtiani” – di conoscenza, giustizia, umanità,

guerra, lavoro e potere, lavideoinstallazione è corredata da unacronologia essenziale in cui i principaliaccadimenti sono messi in correlazionecon le “vite parallele” di Piccolo Teatro ePolitecnico di Milano, ricostruendo ilcontesto storico in cui gli spettacoli sononati. Ai primi di giugno, dopo la chiusuradella videoinstallazione brechtiana,RovelloDue Piccolo Spazio Politecnicosarà teatro di una nuova esposizionemultimediale a cura del Politecnico diMilano, mentre l’autunno 2016 vedrànascere un nuovo progetto dedicato al70° compleanno del Piccolo Teatro diMilano (14 maggio 2017).

MECENATI AD HONOREMCamera di Commercio - MilanoEniFondazione BertiFondazione CariploFondazione Corriere della SeraFondazione Tronchetti ProveraIntesa SanpaoloLaura BiagiottiRadio24SisalUPA - Utenti Pubblicità Associati

MECENATIALI GroupBanca Popolare Commercio e Industria(Gruppo UBI Banca)Pirelli & CRigoni di Asiago

SOSTENITORICarlo BelgirCedral TassoniGS1 Italy

AMICICentromarcaCooperativa FEMARossini IlluminazioneSofia SGR

AZIENDE

PERSONE

MECENATIGilberto Calindri (onorario)Carla e Martina Carpi (onorario)Milli De Monticelli (onorario)Gustavo GhidiniFrancesco MicheliRosita MissoniFederica OlivaresDolores Redaelli (onorario)Mario Aite e Renata Zoppas

SOSTENITORITiziana e Gaetano ArnòSarah e Sonia BalestraPiero BassettiCinzia ColomboFilippo CrivelliMarino GolinelliLuigi MarcanteMassimo MenozziMaria Angela Morini RossiniAlessandro NespoliNandi Ostali

AMICIAmici della ScalaGiuseppe ArcaRosellina Archinto MarconiAnnamaria CascettaDario FerrariPiergiorgio GattinoniMimma GuastoniAndrea KerbakerGiacomo LevaMaria Grazia Mezzadri CofanoRosella Milesi SaravalFiorella MinervinoGian Battista Origoni della CroceOrestina Rosa PiontelliMaurizio PorroEnrico SacchiGianbattista Stoppani

l’Albod’Orodel Pıccolo

Teatro

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Per informazioni e per conoscerele modalità di adesione,contattare l’Ufficio Raccolta Fondial numero 02.717241o inviare una mail all’[email protected]

Visita il sito www.iosostengoilpiccolo.it

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