anno xxiv • n. 34 • 17 ottobre 2014 • … questo paese c’è proprio qualcosa che non quadra....

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Anno XXIV • N. 34 • 17 ottobre 2014 • www.agendabrindisi.it il settimanale dei brindisini Vico De' Lubelli, 8 - 72100 BRINDISI - 0831.523514 - Fax 0831.521036 - E-mail: [email protected] PROVINCIA DI BRINDISI: MAURIZIO BRUNO BATTE GIANFRANCO COPPOLA BRINDISI E LECCE: INTERVISTA AL SINDACO PAOLO PERRONE Da oltre 160 anni al servizio dei porti Tutti i risultati della consultazione del 12 ottobre 2014 a pagina 4

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Page 1: Anno XXIV • N. 34 • 17 ottobre 2014 • … questo Paese c’è proprio qualcosa che non quadra. In Italia siamo abituati ai disastri naturali, accadono di sovente, ma l’abitudine

Anno XXIV • N. 34 • 17 ottobre 2014 • www.agendabrindisi.it

il settimanale dei brindisini

Vico De' Lubelli, 8 - 72100 BRINDISI - 0831.523514 - Fax 0831.521036 - E-mail: [email protected]

PROVINCIA DI BRINDISI: MAURIZIO BRUNO BATTE GIANFRANCO COPPOLA

BRINDISI E LECCE: INTERVISTA AL SINDACO PAOLO PERRONE

Daoltre 160 anni al servizio dei porti

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Quanto accaduto in questiultimi giorni a Genova e Par-ma rappresenta una delle im-magini peggiori dell’Italia.Disastri ripetuti e annunciati.Migliaia di cittadini costrettiad abbandonare le abitazioni,le attività commerciali, centi-naia di milioni di danni checerto di questi tempi lo Statofarà fatica a sostenere. Se poisi pensa che nel caso di Ge-nova non si è riusciti a com-pletare delle opere, già finan-ziate e che forse avrebberolimitato i danni, vuol dire chein questo Paese c’è proprioqualcosa che non quadra.

In Italia siamo abituati aidisastri naturali, accadono disovente, ma l’abitudine è di-ventata passiva e non ci in-duce minimamente a porredei rimedi che li ridimensio-nino, anzi forse per una per-versa forma di autolesioni-smo facciamo di tutto per a-cuirli, perchè le varie forzedella natura creino più dannipossibili. Ormai è cosa risa-puta che nel nostro bel paeseè stato costruito troppo etroppo spesso proprio dove lalogica, il buon senso ed an-che le regole non lo avrebbe-ro consentito, ma la specula-zione edilizia e il personaletornaconto sono più forti diqualsiasi ragione.

L’Italia è, dal punto di vi-sta geologico, un paese fragi-le e siamo arrivati al punto incui è necessario, se non ob-bligatorio, convincersi chenon si può più consumareterritorio, ne abbiamo appro-fittato troppo, che ora è giàtardi e bisogna correre ai ri-pari, semmai cercando di«restaurarlo» e ripararlo lad-dove è necessario. Occorrecancellare la parola condonodal vocabolario di ogni go-verno, l’opera abusiva, dovesi verifica, dovrebbe essereautomaticamente rasa al suo-lo e chiedendo persino i dan-ni, senza la necessità di at-tendere le disposizioni diqualche giudice.

OPINIONI IN LIBERTÀ DIGIORGIO SCIARRAZONA FRANCA

bile della nostra agricoltura.Se questo è vero, non do-vrebbero avere senso i timoridi coloro che nello «SbloccaItalia» vedono un pericoloproprio per le bellezze che ilpremier santifica continua-mente, non essendovi tracciadi «zero consumo di suolo».

Snellire la burocrazia, cheè uno dei principi sacrosantidi quel disegno di legge, nonvuol dire rendere più facili emeno complicate le nefan-dezze che sinora hanno de-vastato l’Italia e le bellezzedecantate da Renzi. Oltretut-to si tratterebbe di non con-traddire l’articolo 9 della no-stra Costituzione che nellospecifico recita «La Repub-blica promuove lo sviluppodella cultura e la ricercascientifica e tecnica. Tutelail paesaggio e il patrimoniostorico e artistico della Na-zione» e di adeguarsi aquanto l’Unione Europeapone come obiettivo agliStati Membri in termini digestione del territorio: perBruxelles si dovrà raggiun-gere l’occupazione di terre-no pari a zero entro il 2050.E noi non siamo nelle condi-zione di aspettare quella da-ta, perchè quello che dove-vamo consumare l’abbiamogià consumato da tempo.

Per calarci un po’ nellarealtà locale, basti ricordarequanto accade a Brindisiquando piove un po’ più delnormale: il nostro piccolo einsignificante «canalicchio»esonda, creando danni e disa-gi - senza volerli paragonaread altri - e lo fa in particolarmodo da quando nella zonasi è costruito (in primis laQuestura, subito seguita daun bel numero di palazzi).

Dobbiamo avere cura delnostro territorio, non possia-mo lasciare ai nostri figli unpaese devastato con un muc-chio di problemi. Almeno unpo’ di rispetto per le nuovegenerazioni. Evitiamo di au-mentare i loro problemi.

Disastri naturali,tra fragilità e colpe

Ma al di là del fenomenodell’abusivismo che richiede,ormai, tolleranza zero, sarebbenecessario che ogni realtà lo-cale si dotasse di strumenti ur-banistici che prevedano l’anzi-detto principio: zero consumodi territorio che alla fine èl’unico obiettivo credibileper un Paese, come il nostro,che ogni giorno divora 100ettari di superficie agricola.

Da noi, a Brindisi, se nonerro, questo principio era e-spresso, se pur timidamente,nel PUG che però accusagrossi ritardi nel suo iter bu-rocratico. Ritardi che induco-no a lecite preoccupazioni.

Se proprio si vuole dare u-na mano all’edilizia, cosa le-gittima perchè questo com-parto è importante per l’eco-

nomia e l’occupazione, sipercorrano altre vie comequella della ristrutturazione edella riqualificazione urbana:per esempio, Brindisi dispo-ne di un considerevole patri-monio di case economiche epopolari risalenti agli anniSessanta, perchè non si ri-qualificano quelle ampie zo-ne? Certo è una operazionepiù complicata, ma i risultatisarebbero più apprezzabili.

Quando va all’estero a cac-cia di investitori, MatteoRenzi tesse le lodi del nostroPaese identificandolo nellabellezza dei paesaggi, nelladiversità dei territori, nellaricchezza di un patrimonioculturale, che si fondano inlarghissima parte nella storiastraordinaria, unica e irripeti-

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Maurizio Bruno è il neopresidenteMaurizio Bruno, sindaco

di Francavilla Fontana e se-gretario provinciale del Parti-to Democratico, è il nuovopresidente della Provincia diBrindisi. Martedì 14 ottobresi è svolta la cerimonia delpassaggio di consegne tra ildottor. Cesare Castelli, com-missario straordinario del-l'Ente dopo le dimissioni diMassimo Ferrarese, è il nuo-vo presidente.

Il prof. Maurizio Bruno haottenuto 56.592 voti ponde-rati. L’altro candidato alla ca-rica di Presidente, il sindacodi Ostuni Gianfranco Coppo-la, ha ottenuto 34.334 votiponderati. L’Ufficio Elettora-le Provinciale, dopo aver va-lidato i voti espressi, ha pro-clamato i dodici eletti al nuo-vo Consiglio Provinciale:- per la lista 1 «Nuovo Cen-tro Destra - NCD - Alfano»:Cavallo Giuseppe Antonio,che ha ottenuto 6.089 votiponderati e LocorotondoFrancesco, che ha ottenuto3.511 voti ponderati;- per la lista 2 «Forza Ita-lia»: Pinto Pierangelo, cheha ottenuto 7.280 voti pon-derati, Neglia Grazia dettaGraziella, che ha ottenuto5.280 voti ponderati, Angla-ni Gregorio detto Bebè, cheha ottenuto 4.644 voti pon-derati, Sardelli Sara, che haottenuto 4.496 voti pondera-ti e Margheriti GiuseppeAntonio, che ha ottenuto

PROVINCIA

Direttore responsabileAntonio Celeste

Collaborano:Danilo Arigliano

Fabrizio CaianielloAntonio CaputoEugenio Corsa

Gabriele D’Amely MelodiaAntonio ErricoRosario FarinaAlfredo Gatti

Roberto GuadalupiMassimiliano Iaia

Nicola IngrossoPaolo LonatiPino MinunniPaolo Palamà

Mario PalmisanoFrancesco Pecere

Davide PiazzoEupremio Pignataro

Roberto PiliegoPierpaolo PiliegoRenato Rubino

Domenico SaponaroGianmarco Sciarra

Giorgio SciarraSalvatore Sergio

Mino Taveri (Mediaset)

Fotografie:Antonio Celeste

Maurizio De VirgiliisAlfredo Perchinenna

Prestampa e stampa:A. G. M. srl Lecce

Direzione e redazione:Via Serafino Giannelli, 16

(già via Anime)72100 BRINDISI

Telefono 0831/564555Fax 0831/560050

E-mail:[email protected]

Sito web:www.agendabrindisi.it

Registrazione Tribunaledi Brindisi n. 16/1991

DISTRIBUZIONEGRATUITA (5.000 copie)

3.769 voti ponderati;- per la lista 3 «Bruno Presi-dente»: Consales Cosimo,che ha ottenuto 6.426 votiponderati, Tanzarella Dome-nico, che ha ottenuto 5.554voti ponderati, Caliandro Vi-tantonio, che ha ottenuto5.520 voti ponderati, RipaSalvatore, che ha ottenuto5.422 voti ponderati, Taranti-no Corrado che ha ottenuto5.014 voti ponderati.

Sono risultati eletti al Con-siglio Provinciale cinqueSindaci su dodici consiglieri.

manutenzionimontaggi industriali

fornitura impianti chiavi in manocostruzioni carpenterie e tubazioni

Via Mahatma Gandhi, 21 (Zona Industriale) BRINDISI - Tel. 0831.573264 - Fax 0831.571669 - www.brigantesrl.it

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI STRUTTURE METALLICHE, CALDARERIA E PIPING

L’articolo 15 e il Jobs ActSabato 18 ottobre (ore 17,00), nel sa-loncino della Lega SPI CGIL di Brindisi,in via Bastioni Carlo V 32, l’associazio-ne «È Possibile - Brindisi» organizzaun momento di riflessione e discussio-ne sull’articolo 18 e il Jobs Act. Inter-verranno Michela Almiento, segretarioprovinciale della CGIL, Ornella BrunoStamerra, avvocato giuslavorista,Mauro Calisi, avvocato, area Relazioni industriali, Confin-dustria Brindisi. Modera Gigi Rizzi (foto) delegato Assem-blea nazionale del PD. L’incontro vuole essere un momen-to di riflessione sui cambiamenti in atto nel mondo del la-voro, ascoltando più voci, quelle dei lavoratori rappresen-tati in questo caso dal sindacato e quelle dei datori di lavo-ro, e avere inoltre una visione generale della legge attualee quello che comporterà il Jobs Acts. Il dibattito è aperto achiunque voglia partecipare o semplicemente far sentire lasua voce. L’associazione «Possibile» nasce in occasionedel PolitiCamp 2014 a Livorno, come evoluzione dell’asso-ciazione People che al PolitiCamp 2013 di Reggio Emilianacque a sostegno della candidatura di Pippo Civati a se-gretario del Pd. Di quell’esperienza mantiene lo spirito, ivalori di fondo e la spinta ideale originaria.

SOCIETA’

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CULTURA

Grandi bugiardiRecentemente, in questa rubrica,

ho strapazzato a dovere il signor U-lisse da Itaca, «uomo dal multiformeingegno» ma soprattutto avventurierospregiudicato e bugiardone. In veritànon è certo il solo rappresentantedella categoria dei raccontaballe, ve-diamone allora qualche altro. Esplo-rando il mondo dell'invenzione lette-raria, ci imbattiamo nel mentitore perantonomasia: il burattino Pinocchio,con quel suo singolare naso telesco-pico. Poi c'è il bruco bugiardo che sifinge farfalla, in «Alice» di LewisCarroll e il «dolce» Puck, follettoschakespeariano «bugiardo e mali-zioso». Tutta gente che dovrebbe an-dare nel «Paese dei bugiardi» diGianni Rodari, «dove il verde è ros-so, i cani miagolano e i gatti abbaia-no». Nell'Inferno dantesco non man-cano questi soggetti. Intanto «gli deifalsi e bugiardi» ai tempi dei qualinacque il Maestro Virgilio, poi il dia-volo, «padre di menzogna» e i «fal-sari di parola», ben sistemati nell'ot-tavo cerchio della X bolgia: la signo-ra di Putifarre («l'una è la falsa ch'ac-cusò Giuseppo») e il signor Sinone(«l'altre falso Sinon greco di Troia»).Anche nei «Promessi» manzonianic'è qualcosina. Ad un certo punto, ilpaziente Renzo perde le staffe e, ri-volto ad una tipa che lo addita comeuntore le urla «Ah, strega bugiarda!».L'ultima citazione è riservata ad unpersonaggio di Goldoni, messer Lel-lo, sfacciato protagonista de «Il bu-giardo», che spara menzogne a raffi-ca definendole «spiritose invenzio-ni». Insomma, un caposcuola per ipolitici di ogni tempo ...

Gabriele D'Amelj Melodia

CONTROVENTO

Che fine ha fatto l’onomastico?

di questi tempi, non pos-sono più fare da modello.

Prendiamo un po' dinomi di santi dal calen-dario di ottobre. Accantoa quelli di serie A (Fran-cesco, Luca, Teresa,Laura) ce ne sono unasfilza di B o C (Gerardo,Placido, Abramo, Serafi-no, Callisto, Evaristo). Ecosì in tutti gli altri mesi.Ma vi pare che a un po-vero neonato si possanoancora infliggere questitipi di pena ... a vita? Ec-co perché, da almenotrent'anni, sono quasiazzerati (e meno male) iCrocifissi e le Addolora-te, gli Ermogeni e le Li-duine, a favore dei nu-merosi Christian, Tho-mas, Nicolas, Romine,Sue Ellen, Belen ...

Quella dei nomi allamoda non è certo unanovità. Tutto i l secoloscorso fu pullulante diUmberti, Margherite, Be-niti, Comunardi, Wladimi-ri, Palmiri e Alcidi. Poi ar-rivarono gli Omar, gli El-vis e le Marylin, persino iGeiar. Ma fu quandoFrancesco e Ilary Totti

Tutto si può dire sugliocculti burattinai che go-vernano Facebook, manon che non abbiano na-so. Sanno infatti pigiarecon maestria i tasti giustiper coinvolgere e veico-lare sentimenti, modedel momento, tendenze.Facciamo un esempio.Come una vecchia ziapremurosa, i l GrandeFratello ti notifica pertempo tutte le scadenzerelative ai compleannidegli «amici». Personal-mente la trovo una cosaun po' forzata, ma è co-stume ormai metaboliz-zato. I manovratori delsocial hanno invecesempre snobbato il gior-no onomastico. E hannofatto bene, perché quellaè una data che ormainon interessa più a nes-suno. Lo ha sperimenta-to anche il vostro Ba-stiancontrario che, in talericorrenza, ha ricevutogli auguri solo da settepersone, famigliari inclu-si. Ma ci sarà pure unmotivo per questa ogget-tiva decadenza! Certoche c'è. Per il saggistafrancese J. Claude Sch-mitt («L'invenzione delcompleanno», Laterza2012), la causa è da at-tribuirsi al declino del cri-stianesimo ed al passag-gio da una concezionecircolare del tempo ad u-na lineare. Insomma, levite e le morti dei santi,

chiamarono la figlia Cha-nel, come la maison, chesi aprì un'autostrada dinon ritorno. Se a questoaggiungete il fatto che laChiesa sposta in conti-nuazione le tradizionalidate di ricorrenza e sfor-na di continuo nuovi san-ti da offrire in venerazio-ne al mercato religioso,non è difficile capire cheil giorno onomastico èassai fuori moda, avviatoverso un declino inarre-stabile. Non mi meravi-glierei se cominciasseroa spuntare vezzose bim-be che si chiamano Ju-ve, Krizia,Prada, Topa-zio, Beatiful, o marmoc-chi battezzati Arsenal, In-ter (Milan già esiste),Blob, Moschino, Croccoe, in caso di graziosi ge-melli, Dolce & Gabbana.Sono convinto che assaipresto i marchi sarannosponsorizzati, dietro mo-desto compenso, dainuovi venuti al mondoche pertanto si chiame-ranno Panda, Audi, Tim,Lavazza, Vitasnella,Li-nes, Levissima ... Nonscandalizziamoci, i tempidell'attualità impongonocambiamenti continui,anche a costo di qualcherinuncia ... come cacchiosi fa del resto a festeg-giare l'onomastico di unoche si chiama Rolex?

Bastiancontrario

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Il ristorante GIUGIO’ cambia look ma

conserva la tradizione gastronomica della

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La Supercoppa di volley aBrindisi è una storia che parteda lontano, ed è giusto ricor-darla. Dopo poche settimanedalla nomina ad assessore al-lo sport, il dottor Antonio In-grosso chiese di ospitare unevento sportivo di rilevanzanazionale o internazionaleper integrare o concludere ilgià ricco calendario di eventiper «Brindisi città europeadello sport». La scelta ricad-de subito sul volley, vuoi perla buona tradizione pallavoli-stica che negli anni ha carat-terizzato l’attività sportivacittadina e soprattutto per lacoincidenza con lo svolgi-mento dei mondiali femminilidi Italia 2014 nella vicina Ba-ri. Un torneo di preparazioneai mondiali con la partecipa-zione dell’Italia e di altre trenazionali di rilievo per uncerto periodo di tempo fu l’i-dea principale che non si con-cretizzò per la mancanza deifori nel palasport, per l’allog-giamento dell’impianto dipallavolo. La ferrea volontàdell’assessore, unita con lacaparbietà e le competenzeorganizzative delle persone divolley in città (tra tutte MarioPalmisano, Claudio Scanfer-lato, Donato Provenzano e ilsottoscritto) hanno permessodi riallacciare i rapporti conchi gestisce il movimentopallavolistico a livello nazio-nale. Una telefonata a Massi-mo Righi, amministratore de-legato della Legavolley, unoscambio di documenti, un so-pralluogo e un iter burocrati-co forse anche troppo lungo,ma soprattutto la realizzazio-

sportiva nel territorio, la Fe-derazione provinciale dellaFipav, la Legavolley di serieA maschile. Va ringraziato ilpresidente Nando Marinoche, nella doppia veste dipresidente di Legabasket e dipresidente della New BasketBrindisi, non ha fatto manca-re il suo apporto e ha incenti-vato le attività di promozionedell’evento anche attraversoil sito della NBB. Questo è ilrisultato più grande raggiun-to, lo sport a 360 gradi, final-mente una grande famiglia enon sterili contrapposizioni.

Finalmente il palasport «E-lio Pentassuglia», da semprecasa del basket, potrà esserea pieno titolo definito la casadello sport brindisino. E’ dibuon auspicio per il progettodi ristrutturazione e amplia-mento dell’impianto che po-trà veramente essere definitopalaeventi, contenitore disport e di concerti al comple-to servizio della città.

Una nota di colore a con-torno dell’evento è stata lapresenza di Andrea Lucchet-ta nei panni di commentatoredi Raisport: dopo l’impecca-bile commento tecnico, si èofferto al pubblico dispen-sando autografi e selfie. Lasua personale esibizione èdurata quasi un’ora a dimo-strazione che il personaggioha ormai raggiunto livelli dienorme popolarità. Siamo giàpronti per programmare ilprossimo evento: magari laNazionale ... basta volerlo evolerlo tutti, proprio come èsuccesso in questa occasione.

Nicola Ingrosso

Supercoppa, vetrinamediatica per la città

peraltro dimostrazione di unaefficienza impeccabile.

Coppa al cielo alzata dallaCucine Lube Banca MarcheTreia, ma ci sono voluti cin-que set avvincenti per averela meglio sulla Copra ArdeliaPiacenza. Inutile dire che laserata è stata completata dauna impensabile cornice dipubblico e dallo spettacolodel campo tricolore.

La serata del 14 ottobre hafatto vedere sia lo spettacoloin campo che l’organizzazio-ne perfetta, ma soprattuttoBrindisi non ha fallito un ap-puntamento così importante.Ovviamente tutte le compo-nenti sono da lodare e da ci-tare: il Comune che ha deli-berato in tal senso, grazie allavoro congiunto dei due as-sessorati, quello dello sport equello dei lavori pubblici; ilConi, garante della pratica

ne dei tanto agognati fori sulparquet del palasport «ElioPentassuglia». La Supercop-pa di volley maschile vienecosì assegnata a Brindisi. Daallora, tantissimo lavoro colrisultato finale di una orga-nizzazione impeccabile e unacornice di pubblico degna diun grande evento.

La Cucine Lube BancaMarche Treia, squadra cam-pione d’Italia in carica, e laCopra Ardelia Piacenza, vin-citrice della Coppa Italia,hanno offerto ai tremila delPala Pentassuglia lo spettaco-lo migliore che Brindisi po-tesse desiderare e meritare.La gara è stata trasmessa indiretta da Raisport e in direttasatellitare in oltre venti paesinel mondo. Che dire? Brindi-si ha avuto la sua vetrina pla-netaria e guadagnando sulpiano dell’immagine, dando

IL GRANDE VOLLEY A BRINDISI

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Tutti insieme appassiona-tamente - La foto accantovuol essere una sorta di preoc-cupante presagio su comesarà, tra non molto, la fami-glia, se si continuerà a non a-vere più quei contatti umani ediscorsivi che per noi ... «gen-te all’antica» costituirono ipresupposti per vivere tutti in-sieme ... appassionatamente.

Li puvirieddi - Così veni-vano chiamati i mendicanti tinnà vòta. Seduti sul bordo delmarciapiede, tendevano uncappello o una coppola verso ipassanti che vi lasciavano ca-dere qualche monetina. Du-rante la giornata, sospendeva-no un paio di volte la questua,per recarsi nella più vicinacantina, dove si vendeva vinodi produzione propria. Unbuon bicchiere di «malvasia»costituiva un ottimo carburan-te per andare avanti nella lun-ga giornata. Durante il tragittoper raggiungere la ... sospiratacantina, raccoglievano da ter-ra i mozziconi di sigarette, in-filzandoli con un punteruolo,fissato nella parte terminale diun bastone. Le cicche via viaraccolte, venivano messe intasca, quindi srotolate. Il ta-bacco ricavato veniva avvoltonelle apposite cartine (in ven-dita presso i tabaccai), rica-vando così qualche sigaretta.«Li puvirièddi» dormivanonegli androni delle scale o neldormitorio comunale (30 cen-tesimi il costo di un letto peruna notte). Per la pulizia uti-lizzavano l’Albergo Diurno inPiazza Cairoli (ora monumen-to alla ... memoria!). Erano

Ghiatoru e l’aroma - Ap-pena uscito dall’abituale su-permercato, Ghiatoru incon-tra Diamanu che gli doman-da: «Cos’hai comprato dibuono?». Risposta: «unaconfezione di caffè Quarta...». Domanda: «In chicchi...?». Risposta: «No, macina-to...». Domanda: «Ma cosìperde l’aroma ...». Rispostasecca: «E ccè mi ndì fòttu!Basta cà vènci la Juventus!».

Quesito complicato - C’èqualcuno di voi che mi puòspiegare che «cazzatòra» bi-sogna fare per aprire le bu-ste della raccolta differen-ziata dei rifiuti?

Modi di dire - «Puèrti laputèa aperta ...»: Si è solitidire quando s’incontra un a-mico che distrattamente hadimenticato di abbottonare ipantaloni!

Dialettopoli - Svacantùtu(svuotato); sgorròttu (esage-rato nel mangiare); nfurdicàri(rimboccare le maniche dellacamicia); nfàmu (vigliacco,traditore); dilissàri (lessare);scigghiàri (mettere disordi-ne); putèa (bottega); mastice!(così si gridava nei cinemaquando lui e lei si baciava-no); spingi e tràsi (modo dia-lettale di chiamare l’attore a-mericano Spencer Tracy); ca-pusòtta (persona ipocrita-mente ingenua).

Pensierino della settima-na - Quando siete soli e tristi,fate come me. Sedetevi su u-na poltrona, chiudete gli oc-chi e ascoltate il ... silenzio.

Accorata domanda - Vor-rei che qualcuno mi dicesse,per quanti anni ancora, l’exteatro «Di Giulio» (in viaCesare Battisti) resterà chiu-so ed inutilizzato. Mi sbaglioo venne acquistato dal Co-mune, piuttosto allegramen-te, per farne una sede delDams (Dipartimento ArtiMusica e Spettacolo)?

Ai miei tempi ... nelle sta-zioni ferroviarie c’erano ifacchini o, meglio, i portaba-gagli. Per i viaggiatori nessu-no sforzo, quindi, per carica-re sul treno le pesanti valigie(allora non esistevano i trol-ley) o per portarle al taxi, u-na volta giunti a destinazio-ne. Quante comodità c’erano... cinquant’anni fa!

persone davvero bisognose,tanto da accettare un pezzo dipane, una fetta ti puddìca (fo-caccia), qualche frutto e tuttociò che potevano ingerire inuna pancia quasi sempre vuo-ta. Va ricordato che, a queitempi, non esisteva la mensadella Caritas. Il loro modo divivere non costituiva un espe-diente per racimolare qualchesoldo senza lavorare, ma unanecessità di sopravvivenzaquotidiana che meritava com-prensione e tanto rispetto. E-rano, insomma, puvirièddi nelvero senso della parola. Nonper niente, alla domanda:«Còmu sciàmu osci ...?» ri-spondevano con composta,cristiana rassegnazione: «Ecòmu àma scìri ...?!».

SPUNTIRUBRICA A CURA DI PINO MINUNNI

KOKO’ SERVICE TRAVEL - Piazza Cairoli 14 - 72100 BRINDISI - Telefono 0831.527717

Crociera nel Mediterraneo - Italia-Grecia-Turchia-Croazia - 7 settembre 2015

MSC MAGNIFICA Partenza da Brindisi

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A colloquio col sindaco di Lecce: porto, shuttle, TAP e sinergia fra territori

Brindisi e Lecce, l’analisi di PerroneAbbiamo incontrato il sin-

daco di Lecce, Paolo Perro-ne, per una breve intervista,mentre era in partenza. L’in-contro è avvenuto nell’Aero-porto del Salento, un luogoparticolarmente appropriatoper gli argomenti trattati:l’importanza delle infrastrut-ture brindisine in rapporto adun vasto territorio, un sistemainteso come una risorsa e unvantaggio, utile a realizzareuna ricaduta economica pertutti gli attori coinvolti. Lacondizione essenziale perchépossa esserci una «conve-nienza» per tutti è abbando-nare i vari campanilismi chespesso, se non sempre, sonodettati da una visione miopee sterile delle varie questionie rappresentano il vero limi-te alle ambizioni dei variterritori. Bisogna innanzitut-to mettersi in testa che il fi-ne ultimo è perseguire gliinteressi collettivi.

Perrone si è detto soddi-sfatto e cautamente ottimistaper la candidatura a «Capita-le europea della cultura»,convinto della validità delprogetto presentato.

Il «Salento» è un brandormai conosciuto in tutto ilmondo. Se deve stilare unbilancio per quest’anno co-me lo definirebbe?

«Secondo me sicuramentepositivo, gli arrivi e le par-tenze sono in aumento, pertutta l’area salentina intesacome area più vasta rispettoalle singole province. Sonostati registrati grandi risultatinella Valle d’Itria ed a Leccecittà, ma vi sono anche delleombre come per esempio nel

caso di Gallipoli, dove si re-gistra una grande affluenza,ma si sta in modo acquie-scente accettando un tipo diturismo che non è certo quel-lo che noi auspicheremmo».

Ritiene che questo suc-cesso si possa incrementarecon un miglior lavoro si-nergico tra le infrastruttu-re brindisine (aeroporto eporto) e il Salento?

«Certamente. Non c’è dub-bio che le infrastrutture piùsignificative per noi sianoquelle brindisine. Quello diBrindisi, dove ci troviamo, èil mio (Perrone rimarca l’ag-gettivo possessivo con forza- ndr) aeroporto; il porto è, difatto, quello del Salento. So-lo che abbiamo la necessitàdi incrementare ulteriormen-te, perché se la massa criticadovesse aumentare ci sarà unlivello di tenuta. L’aeroportoè stato ristrutturato e ci sonoiniziative di ulteriore poten-ziamento: è chiaro che al dilà delle ‘mura’ è necessarioche ci siano le linee aree equindi i voli; ritengo che daquesto punto di vista le pre-messe siano positive. L’al-leanza con Brindisi per lacandidatura (Capitale euro-pea della cultura - ndr) è sta-ta strategica proprio per que-sto, perché ci confrontiamocon altre realtà che non han-no le stesse infrastrutture».

Il ministro Lupi sta rive-dendo la legislazione por-tuale che prevede la sop-pressione dell’AutoritàPortuale di Brindisi e l’ac-corpamento con quella diBari. Questa scelta «bari-centrica» potrebbe inter-

«Non c’è dubbio, bisognasoltanto comprendere se lepeculiarità dei due porti pos-sono essere utilmente gestiteda un'unica Autorità che leregoli e le controlli».

Ovviamente, sa che perfar cambiare idea al mini-stro Lupi occorre una fortepressione politica: Lei in-tende spendersi, e come?

«Da questo punto di vistaio sono un piccolo sindacodi una piccola città. Abbia-mo fatto altre battaglie neiconfronti di questo governo,che spesso è sordo: alcunele abbiamo perse altre no,come quella del TAR, per e-vitare la soppressione dellesedi distaccate dei Tribunaliamministrativi regionali.Sul porto sono disposto afare la mia parte».

Il suo pensiero sulla con-troversa questione Tap.

«La Tap è una iniziativasulla quale questa regione,secondo me, dovrebbe inter-rogarsi senza valutazioni pu-ramente ideologiche. Sicura-mente l’approdo a Melendu-gno non è, dal punto di vistaturistico, quello ottimale per-ché questa infrastruttura in-dustriale ‘sbarca’ in un’areacostiera che ha una fortissi-ma vocazione turistica».

Ritornando alle infra-strutture, Lei conosce cer-tamente il collegamentoche unisce Bari con l’aero-porto e conoscerà anche ilprogetto brindisino delloshuttle. Cosa ne pensa?

«Ho qualche perplessitàsul progetto. Ritengo che co-sì com’è pensato rischiereb-be di rendere questo stru-

POLITICA E SVILUPPO

cettare e sottrarre flussi tu-ristici che, altrimenti, con-fluirebbero nel Salento? Lericordo il protocollo d’inte-sa sottoscritto dai comunidi Brindisi, Lecce, Otrantoe Gallipoli ...

«Parto dal presupposto chenon è utile fare battaglie de-magogiche e di campanile.

E, in sub ordine, un ac-corpamento col porto diTaranto? In definitiva,Brindisi e Taranto possonoessere utili allo sviluppodell’intero territorio: unaregione ionico-salentinanon considerata certo dalpunto di vista amministra-tivo ma economico.

Gli accorpamenti possono a-vere un senso se servono ariorganizzare e ottimizzare ri-sorse, a centralizzare capacitàdi scelte strategiche. In questocaso non ne vedo l’utilità. Si-curamente un’unica Autoritàin una regione geografica-mente così particolare per lesue dimensioni e con peculia-

rità molto significative ri-schierebbe di far perdere leopportunità che la differen-ziazione può offrire. Quindi,noi siamo per un’idea di Au-torità o organismo regolatoreche abbia responsabilità sulSalento e possa raccordare leportualità di Brindisi conquelle di Otranto e Gallipoli».

mento poco efficace, però a-spetto che qualche tecnicomi dimostri il contrario».

Lei, come sindaco di Lec-ce, è stato mai coinvoltoprima e durante l’elabora-zione del progetto, conside-rato che lo spirito ultimo èsoprattutto collegare il ter-ritorio salentino con l’aero-porto del Salento?

«Purtroppo no».E’ quanto meno singolare

aver rinunciato, a Brindisi,alla competizione per la can-didatura a «Capitale europeadella cultura» per appoggiarequella di Lecce (scelta «al-truistica», condivisibile omeno) e poi non fare sistemasu altre importanti questionicome, appunto, il collega-mento della città con l’aero-porto. Se l’intendimento pro-gettuale è facilitare la con-nessione dei bacini di utenza(Salento in primis) con loscalo aeroportuale brindisi-no, sarebbe stato logico econseguente coinvolgere i lo-ro rappresentanti: avrebberopotuto illustrare le loro esi-genze e dare suggerimenti e,probabilmente, si sarebberosentiti coinvolti e avrebberopotuto fare pressione per ot-tenere maggiori investimential fine di attuare un collega-mento più corrispondente al-le reali esigenze di tutti.

Per la questione portuale,c’è l’impegno del sindaco diLecce a «fare la sua parte».E’ auspicabile che la politicabrindisina faccia la sua, conconvinzione e non per merafacciata, evitando di fare ilgioco delle parti!

Giorgio Sciarra

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GIOCHIAMO INSIEME

Manifestazione basket integratoIn continuità con i pro-

getti condotti lo scorsoanno, l’A.S.D. «Giochia-mo Insieme» di Brindisiha promosso e organizza-to per martedì 21 ottobreuna manifestazione sporti-va di basket integrato.

L’associazione è natadall’impegno di un grup-po di genitori di ragazziaffetti da disturbi dellospettro autistico e operanella promozione di atti-vità sportive integrate (ba-sket integrato), che vedo-no in campo bambini e ra-gazzi disabili con i lorocoetanei normodotati.

«Crediamo - affermanoi responsabili - che losport sia un importanteveicolo di socializzazionee, in questo ambito, abbia-mo realizzato ed attuatoalcuni progetti importanti,pur essendo la nostra unaAssociazione relativa-mente giovane. Nel corsodella stagione sportiva ap-pena trascorsa, abbiamorealizzato un progetto nel-l’ambito del bando di garanazionale ‘Lo Sport perTutti a Scuola’, indettodal Comitato ParalimpicoItaliano e con il supportodi Enel Cuore e UnicefOnlus: il progetto è statocondotto in rete con duescuole medie di Brindisi».

Recentemente, nel ca-lendario di eventi perBrindisi Città Europea del-

campionato di Lega A, atestimonianza dell’impor-tanza dell’evento.

La manifestazione del21 ottobre è stata pianifi-cata in occasione dellapresenza a Brindisi dicoach Marco Calamai,promotore e curatore delProgetto di basket inte-grato «Over Limits», alcui modello anche laA.S.D brindisina si ispiraper le proprie iniziative.

Sono previsti due mo-menti distinti, nel corsodella giornata: la mattina,(ore 9.30) presso la pale-stra della Scuola MediaLeonardo da Vinci diBrindisi, si terrà una se-duta di basket integrato,sotto la supervisione dicoach Calamai e la parte-cipazione dei ragazzi edello staff tecnico. Nelpomeriggio (ore 15.30),nell’Aula Magna dellaScuola Media Marzabottodi Brindisi, in viale AldoMoro 2, si terrà un conve-gno sul tema «Lo SportRende Liberi» con lostesso coach Marco Cala-mai relatore ufficiale.

lo Sport, è stato organizza-to a Brindisi, in collabora-zione con Enel Basket, unCamp estivo di Basket In-tegrato, che ha visto incampo i nostri ragazzi estaff tecnico, ragazzi di E-nel Basket ed ha avuto ilsupporto, tra gli altri, diBeko, main sponsor del

L’UNUCIper l’Arma

Col patrocinio dell ’Amministrazione Co-munale di Brindisi,venerdì 17 ottobre (o-re 18.30), nella Saladella Colonna di Pa-lazzo Granafei-Nerve-gna, in via Duomo, siterrà la celebrazionedel 200° anniversariodell’istituzione dell’Ar-ma dei Carabinieri acura della Sezione U-NUCI di Brindisi.

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Partenza idealeNon poteva esserci esordio miglioreper l’Enel Brindisi. La squadra dicoach Dell’Agnello si è dimostratasolo lontanissima parente di quellache in amichevole precampionato a-veva battuto i pugliesi con un nettodistacco. Bucchi aveva talmente cari-cato i suoi, che già dai primi minutiHenry e soci hanno voluto dare unsegnale forte agli avversari i qualihanno subito lo strapotere psicologi-co, tecnico e fisico patendo, a tratti,anche quaranta punti di distacco. Lagià buona organizzazione difensiva ela pressione dei brindisini hanno in-dotto i pesaresi a brutte scelte di tiro.I rimbalzi catturati e le palle recupe-rate hanno portato all’apertura di ful-minei contropiede che caricavanopubblico e giocatori. L’Enel ha sele-zionato bene il gioco interno, ha at-taccato il ferro con tutti i suoi atleti e,grazie ad una rapidissima circolazio-ne di palla, ha scelto con molta atten-zione quando tirare dal perimetro.Tutto ciò ha consentito una saggia eproficua distribuzione dei punti rea-lizzati mandando a referto tutti e do-dici giocatori (record?). La differen-za di valutazione finale sullo scout(113 a 25), ha dato la giusta misuradel poco che i marchigiani abbianoprodotto in questa partita ma sia benchiaro che Pesaro non sarà semprequesta, come Brindisi non sarà sem-pre così. Ci sarà molto da lavorareper Dell’Agnello ma anche Bucchidovrà perfezionare questa squadrache, pur essendo abbastanza lunga, a-vrà bisogno di continuità sia mentaleche tecnica. Arbitraggio discreto.

Antonio Errico

BASKET12

SERIE A Ha surclassato Pesaro. Bulleri in campo

Enel Brindisi, prova superlativaDopo una sola giorna-

ta di campionato, è giàrecord in casa Enel Brin-disi. Infatti, nella superla-tiva vittoria ottenuta do-menica scorsa all'esor-dio casalingo con Pesa-ro (92-56), nella forma-zione biancoazzurra so-no andati a segno tutti edodici i giocatori utilizzatida coach Piero Bucchi.Non era mai accadutoprima, ma soprattutto lagrande gioia del pubblicodi casa è stata rappre-sentata dal fatto che, ne-gli ultimi due minuti, hapotuto applaudire duegiovani brindisini chehanno entrambi bagnatol’ingresso in campo conun canestro da tre punti.Si tratta di FrancescoMorciano e Matteo DeGennaro, due prodottidel vivaio dell'Enel Brin-disi, che hanno sconfittol'emozione con la sfac-ciataggine e il coraggiodi provarci. E così, i ca-nestri (uno a testa) deidue babies brindisinihanno permesso alla for-mazione biancoazzurradi segnare un vero eproprio record statistico.

La netissima vittoria èstata il frutto di una pre-stazione di squadra con-vincente, al cospetto diuna Consultinvest Pesa-ro che non è mai riuscitaad entrare in partita.Troppo evidente la supe-riorità sia tecnica che fi-

del cambio: dopo unpaio di azioni di com-prensibile tensione mistaad emozione, ha firmatoun match da 10 punti in8'. Insomma, una presta-ziuone alla Bulleri, in at-tesa del miglior Bulleri.

Archiviata la larga vit-toria di domenica scorsa,subito «stemperata» dalsaggio Bucchi, l 'EnelBrindisi è ora attesa dadue trasferte consecuti-ve. Si comincia domeni-ca da Caserta (prima delbig match di Sassari),contro una Pasta Reggiacondizionata dai tantiinfortuni. Nell'esordio e-sterno con la Virtus Ro-ma mancavano ben tregiocatori e la stessa co-sa potrebbe accaderecon l'Enel Brindisi. Nono-stante ciò si tratta di unatrasferta difficile, controuna squadra che davantial pubblico amico e nelcalore del PalaMaggiòriesce ad esaltarsi. Ca-serta-Brindisi, per storiae tradizione cestistica,rappresenta il derby delSud, tra chi negli anni'90 è riuscita a vincere iltricolore (la Caserta diVincenzino Esposito eNando Gentile) e la vec-chia stella che ogni han-no diventa sempre piùluminosa (Brindisi). Arbi-treranno i signori Gianlu-ca Mattioli, Lorenzo Bal-dini e Maurizio Biggi.

Pierpaolo Piliego

sica in campo a tal puntoche a metà gara l'EnelBrindisi è rientrata neglispogliatoi sul +30.

Tante le note liete dellaserata: dalla buona regiadel «sorvegliato specia-le» Sek Henry (uno deimigliori in campo), al do-minio sotto le plance diJames Mays, passandodalla semplicità con laquale gli esterni hannosaputo costruire un tiroin ritmo. Ma una citazio-ne particolare la merita ilcapitano Massimo Bulle-ri, un grande campioneche, nonostante in que-sta stagione non avesseancora giocato un solosecondo, e fosse fermodallo scorso mese di feb-braio (ovvero da quandosul parquet della VanoliCremona si ruppe uncrociato), ha sfoderato lasolita classe. Visibilmen-te emozionato, quandoal 6' Bucchi lo ha invitatoad accomodarsi sul cubo

Il capitano Massimo Bulleri

ANALISI TECNICA

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BASKET 13

Nicola Ingrosso(Foto Maurizio De Virgiliis)

«Dimidium facti, qui coe-pit, habet» scriveva Orazioche - tradotta letteralmente -significa «chi comincia è ametà del lavoro», e nel tempoè diventata «Chi ben comin-cia, è alla metà dell’opera».Senza scomodare Orazio,pensiamo che la frase possaessere tutta dedicata a coachPiero Bucchi. Nella prima dicampionato, la sua NBB haofferto una prova spumeg-giante e praticamente perfet-ta, che è di buon auspico peril prosieguo della stagione.Prestazione realmente perfet-ta visto che tutti e dodici igiocatori a referto sono andatia canestro. Ma! Per dare unarisposta al nostro dubbio, civiene in aiuto un altro compo-nimento poetico della nostrastoria: «Il cinque maggio» diAlessandro Manzoni, checommentando le imprese diNapoleone ne mette in dubbioil valore lanciando l’interro-gativo: «fu vera gloria?».Stesso dubbio che, senza vo-ler sminuire la prestazione diBulleri e compagni, ci porta ariflettere sulla poca consisten-za del team pesarese, compo-sto da rucky inesperti. Dubbio odi poetiche che si voglia,resta comunque una verità:prestazione eccellente, a di-mostrazione di un’ottima fisi-cità e di giocate spettacolari.

La partita con la Consultin-vest è stata una sorta di ri-scatto rispetto alla sonorasconfitta subita dai biancoaz-zurri nel torneo «AlphonsoFord» di precampionato.Coach Piero Bucchi, parten-

bito inserito nel gioco disquadra, dando conferma diquanto si sapeva e di quantoaveva dimostrato proprio aPesaro lo scorso anno. La ve-ra sorpresa della gara è statoSek Henry. Non aveva brillatonelle fasi di precampionatomostrando di essere più guar-dia che play. Pur dando con-ferma dell’impressione di nonessere un play puro, ha gioca-to con molta determinazione eprecisione. Una sola palla per-sa, contro le quattro recupera-te, il 100% nei tiri da due, eben quattro assist. Tanto buo-na la sua prestazione da con-quistarsi il titolo di MVP dellagiornata. Noi invece il titolodi MVP lo avremmo volentie-ri dato a Massimo Bulleri, alrientro dopo il lungo infortu-nio. Ha giocato una buona ga-ra, anche se il caloroso ap-plauso del pubblico non è ba-stato a togliergli una giustifi-cabilissima paura. Nessunapenetrazione, nessun gioco u-no contro uno, solo giocateperimetrali, che comunquenon ne hanno limitato la venarealizzativa: 10 punti in 8 mi-nuti di gioco, 1/1 da due pun-ti, 2/3 da 3 punti, 2/2 nei libe-ri. Bentornato capitano, l’EnelBrindisi ha bisogno di te!

Per saggiare il vero valoredella squadra, ecco due tra-sferte complicate: domenicasul difficile parquet del PalaMaggiò di Caserta e a seguireSassari (lunedì 27 ottobre).Solo dopo questi due test sa-premo se «fu vera gloria».

cabile. Se Mays è stato ilpunto di riferimento sotto ca-nestro, Dejan Ivanov non haavuto stessa fortuna. Lentissi-mo, e soprattutto a corto dipreparazione, praticamente labrutta copia di quello visto aMontegranaro. Se, e quandocrescerà atleticamente, andràa completare un reparto deilunghi veramente interessan-te, che consentirà a Bucchi divariare interessanti soluzionitattiche. Marcus Denmon erain attesa di conferme anche incampionato. Nelle fasi di pre-parazione e nei tornei estivile sue prestazioni sono stateun crescendo tanto da avergià scaldato i cuori dei tifosibrindisini alla ricerca delnuovo beniamino. Concreto,anche se si sperava in percen-tuali più interessanti. Il nuovoarrivato Elston Turner si è su-

do dai riconfermati MassimoBulleri, Andrea Zerini e Del-roy James, sapeva di potercontare su loro e nella garad’esordio il trio non ha delu-so le aspettative del coach:ventisei punti. Se sui tre sipoteva scommettere facil-mente, la curiosità era tuttaper i nuovi che compongonoil roster 2014/2015. Lo ave-vamo già capito nelle gare diprecampionato che la sorpre-sa più piacevole di quest’an-no è James Mays: un pivot a-gile, rapido, ottima forza fisi-ca, e prontissimo a rimbalzo,capace di giocate spettacola-ri, come la schiacciata dopouna rotazione a 180 gradi, apochi secondi dall’inizio del-la gara. Se avesse avuto unamaggiore precisione nei tiriliberi (4/10), la sua sarebbestata una prestazione impec-

Esordio perfetto eil ritorno di Bulleri

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N. V. Brindisi,sabato esordio

Nel torneo «San Mi-chele», organizzatodalla Giò Volley di A-prilia (Latina), ambi-ziosa società di SerieB2, le ragazze della

New Volley Brindisi di coach DinoGuadalupi si sono confrontate conaltre due formazioni di Serie B1: laLucky Wind Trevi e il Volley Club O-stia, entrambe militanti nel girone Cdella Terza serie nazionale. Le bian-coazzurre brindisine nella primagiornata hanno battuto le ragazzedel Volley Club di Ostia (B1-C) per2 set a 0 (25-19; 25 15). Nella se-conda giornata hanno avuto ragionele padrone di casa della Giò Volleycon il medesimo punteggio (25-18;25-21) qualificandosi matematica-mente per la finale. Nel pomeriggio,in una gara molto tirata è arrivata lasconfitta, sia pur ininfluente, controla Lucky Wind Trevi (B1-C) per 2-1(27-25, 19-25, 15-13).Nella finale lebrindisine hanno battuto in una ga-ra caratterizzata da parziali moltoalti, le padrone di casa dell'Apriliaper 2-1 (28-30; 25-23; 15-10) con-quistando l'ambito trofeo. Adesso,ad attendere la New Volley del pa-tron Toni Muccio (foto) e del presi-dente Ercole Saponaro, c’è la pri-ma giornata di campionato di serieB1, girone D, prevista per sabato18 ottobre, con inizio alle ore 17,30,presso il PalaMelfi di via Ruta. Lebrindisine dovranno vedersela conil forte Marsala, squadra ben notaper il roster di tutto rispetto, in parti-colare la veterana Gabriella Agola ela centrale brasiliana Camilla Mace-do. La Sigel Marsala vanta una lun-ga esperienza nella categoria e ilroster rispetta questa caratteristica.

CALCIO14

Fabrizio Caianiello

SERIE «D» PALLAVOLOA Potenza gioca bene ma senza punti!

Brindisi, una sconfitta bruciante

«Fanuzzi». La prova,complessivamente, nonè dispiaciuta ma, inseritanel disastroso avvio dicampionato, giustifica lacontestazione della Cur-va scatenatasi al triplicefischio finale. Prima fra-zione equilibrata con ilBrindisi che ha sfiorato ilgol a più riprese. Il van-taggio dei rossoblù ègiunto nell’unico tiro inporta della ripresa. Labeffa finale giunge al 96’con il clamoroso erroredal dischetto di Croce. Ilrigore sbagliato fa scop-piare la rabbia dei sup-porters ma non quelladel tecnico Ezio Castel-lucci che prova a tutelarei suoi calciatori: «Unasconfitta che brucia, unvero peccato. Abbiamodisputato un grande mat-ch, la sconfitta è immeri-tata. Io è i ragazzi siamodispiaciuti, ma sappiamoche giocando con lostesso spirito con cui ab-

Antonio Flora medita.I l massimo dirigentebiancazzurro è combat-tuto. I recenti malori, ac-compagnati dal pessimoandamento della squa-dra, potrebbero spinger-lo a lasciare. Indiscrezio-ni parlano di una cordatagià pronta, composta daimprenditori brindisini,messi insieme da rap-presentanti dell’Ammini-strazione comunale. MaFlora ancora non ha de-ciso. Ci sono episodi chefarebbero pensare alcontrario. La settimanascorsa ha pagato gli sti-pendi, martedi alberghi eristoranti. E addiritturaradiomercato parla dicontatti già avviati concalciatori che potrebberoarrivare a Brindisi nelprossimo mese di dicem-bre. E’ difficile, allora, ca-pire cosa ci sia nellamente del presidente. Dicerto il figlio sta cercan-do di convincerlo a rilan-ciare. Fondamentali, aquesto punto, potrebbe-ro essere le prossime trepartite. Se la squadradovesse tornare in corsaper la promozione, le co-se potrebbero cambiare.Una squadra che dà se-gnali di ripresa ma che èrimasta a secco di puntianche a Potenza.

Il miglior Brindisi vistoin trasferta non è bastatoa raccogliere i l primosuccesso lontano dal

biamo affrontato il Po-tenza, possiamo andarelontano. Il calcio è belloanche perché dà lʼoppor-tunità a chi gioca peggioo a chi non merita di vin-cere. Torniamo a casacon una sconfitta, macon la consapevolezzache giocando sempre inquesta maniera perdere-mo pochissime partite…». In chiusura, appelloai tifosi: «Devono starcivicino in questo momen-to così difficile, lʼunicapromessa che posso fa-re è che daremo lorograndi soddisfazioni». Dicerto il momento è moltodelicato e la squadra habisogno di ritrovarsi.

Domenica prossima ilBrindisi ospiterà la Pu-teolana nel «Franco Fa-nuzzi». Per l’occasionela società ha promossol’ingresso gratuito in Cur-va Sud per i ragazzi dietà inferiore ai 18 anni.

Il presidente Antonio Flora col figlio Giorgio, vicepresidente

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