anomalie lunari

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Il seguito più in generale del mio precedente scritto sull' Apollo 19-20

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ANOMALIE LUNARI: QUELLO CHE SAPPIAMO SUL NOSTRO SATELLITE E TUTTO ESATTO O C E QUALCOSA CHE NON QUADRA?Da molto tempo si sente parlare del cosiddetto moon hoax, una teoria secondo la quale l uomo non sarebbe mai sbarcato sulla luna e che tutte le missioni Apollo degli anni 60 70 sarebbero stati dei falsi girati in studio dalla NASA. Ci sarebbe avvenuto con la consulenza di Stanley Kubrick, fresco reduce dal capolavoro 2001 odissea nello spazio uscito nel 1968 proprio alla vigilia della missione Apollo 8, che nel dicembre del medesimo anno effettu dieci orbite attorno alla Luna sorvolandone cos anche la faccia opposta. Una versione pi moderata di tale teoria afferma invece che la prima missione Apollo realmente effettuata con successo, sarebbe stata quella dell Apollo 14 o 15 successiva a quella storica dell Apollo 13, ritornata sulla terra in seguito all esplosione di uno dei quattro serbatoi dell ossigeno. Un altra controversa teoria, venuta alla ribalta all inizio del 2007 mediante il portale di video sharing youtube, che ha tenuto col fiato sospeso tutta la comunit ufologica nell estate del medesimo anno, afferma che dopo all Apollo 17 ed all Apollo (18)-Soyuz Test Project vi sarebbero state altre due missioni con equipaggio sulla Luna la prima delle quali (Apollo 19) sarebbe forse terminata in tragedia ma comunque fallita, seguita poi dall Apollo 20 che avrebbe invece avuto successo. Queste due missioni sarebbero state effettuate nel 1976 sotto il controllo dell USAF e coperte dalla massima segretezza in quanto finalizzate al recupero di reperti di fattura aliena nella faccia opposta della Luna, tuttavia questa storia l ho gi analizzata in altra sede. Per continuare, una pi estrema ipotesi di stampo complottista afferma che gli Stati uniti d America, a livello militare abbiano raggiunto la Luna fin dal 1962 e Marte pochi anni dopo forse nel 1966. Altro argomento assolutamente non trascurabile sono i cosiddetti fenomeni lunari transitori rilevati perlopi tramite osservazioni telescopiche in circa 600 casi tra il 500 e gli anni 60 del secolo scorso e gi esaurientemente esposte in appendice del libro Alieni: un incontro annunciato, di Roberto Pinotti, pubblicato nel 2009. Quanto a teorie balzane in riguardo alle anomalie lunari in rete non c' che l' imbarazzo della scelta in alcuni forum online, di cui non ricordo i nomi per averli consultati casualmente qualche anno fa, si addirittura1

arrivati a dire che l accelerazione di gravit della Luna non di un sesto di quella terrestre ma molto superiore adducendo come giustificazione che il periodo orbitale in orbita lunare delle missioni Apollo non si accorderebbe con il valore universalmente riconosciuto dalla scienza ufficiale, mentre facendo pochi semplici calcoli si vede subito che non cos. Vi sono inoltre gli studi dello spagnolo Jos Escamilla, che analizzando numerose immagini provenienti dalla sonda Clementine lanciata all inizio del 1994 e poi a sua detta blindate e tolte dalla circolazione dalla NASA per il loro scomodo contenuto, avrebbe rilevato sulla superficie del nostro satellite dal lato non visibile da Terra (guarda caso), la presenza di costruzioni anche di notevoli dimensioni quali torri alte fino a mezzo miglio (circa 800 m) costruite in epoca probabilmente remotissima da una misteriosa civilt aliena risiedente sulla Luna. Infine stato anche ipotizzato la Luna sia caratterizzata da immense cavit interne, forse abitate da una civilt aliena, teorizzate a partire dalle oramai accertate anomalie del campo gravitazionale lunare e dal fatto che le sporadiche onde sismiche riscontrate sul nostro satellite dai sismografi ivi posizionati dagli astronauti e funzionanti fino al 1977, sembrano propagarsi e risuonare a vuoto per ore.

Le missioni lunari:Prima di entrare nel merito delle cosiddetteanomalie lunari, vorrei fare un' excursus parlando brevemente delle varie missioni lunari susseguitesi dal 1959, data della prima missione sovietica fino ai nostri giorni. Le sonde Luna 1959-1976 Facenti parte del programma spaziale sovietico, sono le prime sonde lanciate verso il nostro satellite, infatti la missione Luna 1 ha effettuato un sorvolo della Luna il 4 gennaio del 1959, anche se in maniera incidentale, infatti invece di impattarla come previsto, pass a 5995 km dalla sua superficie, andandosi ad inserire in un' orbita solare tra la Terra e Marte. Il programma luna, con la sua estensione temporale di ben 17 anni fu il programma di esplorazione lunare pi esteso nel tempo. Dotata tra le altre cose di un magnetometro raccolse dati sul campo magnetico terrestre, scopr che la Luna ne era altres priva, inoltre si "rese conto" del vento solare, un forte flusso di particelle cariche che dal sole emana verso l' esterno del sistema solare. La terza di queste missioni, lanciata nell' ottobre 1959 fu la prima a effettuare, sia pure a bassa risoluzione delle foto della faccia opposta della Luna, quasi totalmente invisibile da terra, rivelandone la natura2

molto pi accidentata di quella a noi visibile, le 29 immagini raccolte sono state inviate a terra il 18 gennaio 1960 quando la sonda ritorn in prossimit della terra per poi bruciare in atmosfera probabilmente nell' aprile del medesimo anno, anche se potrebbe essere rimasta in orbita fino al 1962. Dopo 5 tentativi fallimentari, con la sonda Luna 9 l' Unione Sovietica centr nel febbraio 1966 l' obbiettivo di realizzare un atterraggio morbido su un corpo celeste diverso dalla Terra. L' atterraggio avvenne nell' Oceanus Procellarum, e la sonda mand a terra 5 ore e 9 minuti di filmati e un' immagine panoramica del panorama circostante in cui appariva un grosso masso. Non si sa bene perch ma le immagini non furono subito diffuse dall' URSS ma al contrario furono decriptate dall' ossrvatorio di Jodrell Bank che seguiva la missione accorgendosi che il formato dei dati era compatibile con quello delle trasmissioni delle testate giornalistiche (Wikipedia). La Luna 11 lanciata il 24 ottobre 1966 da una piattaforma in orbita attorno alla terra e fu il secondo tentativo, riuscito di porre in orbita un satellite attorno alla luna, obiettivo che fu centrato quattro giorni dopo. essa avrebbe dovuto effettuare foto della superficie lunare con risoluzione di 15-20 m/ pixel, ma, a causa dell' errato orientamento rispetto alla medesima non riusc ad effettuarne nessuna, l' obiettivo fu poi centrato dalla missione successiva, posta in orbita il 22 ottobre successivo anche se furono pubblicate pochissime foto. Luna 11 studi inoltre le emissioni di raggi X della luna per studiarne la composizione, le anomalie gravitazionali, la concentrazione di meteoriti e della radiazione corpuscolare vicino ad essa e il comportamento degli ingranaggi nel vuoto in preparazione al lancio del primo rover. Essa effettu 137 trasmissioni radio e 277 orbite attorno alla Luna prima di esaurire le batterie il 1 ottobre 1966. Il successivo grande passo dell' astronautica sovietica fu raggiunto con la sonda Luna 16 che lanciata il 12 Settembre 1970 atterr 8 giorni pi tardi nel mare Fecunditatis dopo tre giorni in orbita lunare, dove peraltro al momento era scesa la notte gi da 60 ore. La cosa pi degna di nota che fu la prima sonda automatica a raccogliere campioni, una carota di 35 cm e 105 gr di peso, e rimandarli a terra. L' ultimo stadio, contenente i campioni ripart dalla Luna il 21 settembre atterr in Kazakistan il giorno 24 e, il campione, una volta analizzato rivel la natura prettamente basaltica delle rocce lunari, in accordo con i prelievi effettuati dall' equipaggio dell' Apollo 12. La restante parte rimase sulla luna ad effettuare rilievi di temperatura,3

radiazioni ed immagini stereografiche del panorama circostante. La Luna 17, lanciata il 10 Novembre 1970 ed allunata una settimana esatta dopo, nel Mare Imbrium e fu la prima sonda automatica a trasportare su un altro corpo celeste un veicolo semovente telecomandato da terra, il Lunokhod 1 che, dotato di diverse strumentazioni percorse oltre 10 km e mezzo sulla superficie lunare, rimandando oltre 20000 fotografie di cui 206 panoramiche in alta risoluzione. Il Lunokhod 1 fu anche il primo grande successo di durata di una missione spaziale, durando ben 11 giorni lunari pur essendo stato progettato per durarne 3, l' ultima sessione di comunicazione fu conclusa il 14 settembre 1971 e dal 4 ottobre non fu pi possibile contattarlo. Un' altro rover Lunokhod fu mandato con successo sulla Luna, precisamente nel cratere Le Monnier con la sonda Luna 21, lanciata il 9 gennaio 1973 ed allunata il 15. Il Lunokhod 2 percorse circa 37 km anche su terreni collinosi, effettu oltre 80000 immagini televisive e 86 foto panoramiche, la missione fu dichiarata conclusa dal governo il 4 giugno per "cause al di l del nostro controllo o di strana natura", motivazione che ha dato adito a speculazioni anche di tipo non convenzionale. L' anno seguente fu inviata la sonda Luna 23 dotata di strumentazione per prelevare e rimandare a terra campioni prelevati a 2.5 metri di profondit, ma a causa di un malfunzionamento del medesimo, lo scopo non stato raggiunto, per cui stato effettuato un programma ridotto di esplorazione come lander statico. Un campione di suolo lunare prelevato alla profondit di 2 m fu rimandato a terra il 24 agosto 1976 dalla sonda Luna 24, l' ultima missione della serie, lanciata dal cosmodromo di Baikonur sei giorni prima. Una piccola porzione del campione fu condivisa con la NASA nel dicembre dello stesso anno. (fonte:Wikipedia & NASA link: http://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/SpacecraftQuery.jsp). Il programma Ranger 1961-1965 Questo programma di esplorazione automatica, fu inaugurata nel 1961 e prevedeva l' invio di sonde in rotta di collisione con la Luna che avrebbero dovuto compiere una serie di esperimenti e effettuato immagini prima di schiantarsi al suolo. Le prime due missioni furono dedicate alla messa a punto dei sistemi di bordo, mentre la terza lanciata a gennaio del 1962 sarebbe stata la prima del secondo blocco del programma, destinata ad atterrare sulla Luna con alcune strumentazioni per l' indagine scientifica:4

Antenna ad alto guadagno Videocamera vidicon capace di scannerizzare una foto ogni 10 secondi Spettrometro a raggi X Altimetro radar Sismometro (da rilasciare sulla Luna) purtroppo manc l' obbiettivo di ben 36800 km e solo poche immagini furono raccolte in maniera fortuita dal centro missione. La quarta missione, dotata delle stesse strumentazioni scientifiche, fu solo leggermente pi fortunata, in quanto dopo un lancio avvenuto regolarmente la sonda si mise prima in orbita terrestre bassa per abbandonarla dirigendosi verso la Luna, tuttavia per un problema al software i pannelli solari di alimentazione non si sono dispiegati impedendo cos il funzionamento delle strumentazioni. Anche la quinta missione, l' ultima del secondo blocco di esplorazione, dotata della stessa strumentazione delle due precedenti, a causa di un malfunzionamento delle batterie e non riusc a concludere granch, dato che lo spettrometro funzion solo per meno di di cinque ore e, destinata ad impattare la Luna, la manc invece di 725 km. Gli ultimi quattro lanci, ranger 6-7-8-9, lanciati sempre con vettori Atlas Agena tra il gennaio 1964 ed il 1965, ebbero come unico compito l' invio a terra di fotografie ad alta risoluzione della Luna scattate nelle ultime fasi prima dell' impatto al suolo. Ciascuna sonda fu dotata di 6 videocamere vidicon, due full scan una a grandangolo ed una angolo stretto, e quattro partial scan due delle quali grandangolari e due ad angolo stretto, tuttavia a causa di un malfunzionamento la missione Ranger 6 non fu in grado di restituire a terra alcuna immagine. Maggiore fortuna ebbero le tre missioni finali che riuscirono pienamente nel compito e le immagine da esse rimandateci sono consultabili al link: http://www.lpi.usra.edu/resources/ranger/ , per concludere il costo totale del programma Ranger fu di circa 170 milioni di dollari, tutto compreso a partire dalla progettazione alla sua conclusione. Lunar Orbiter(1966-67) E' il programma di esplorazione con sonde automatiche che precede le missioni Apollo ed servito per mappare sistematicamente la Luna per poi scegliere i siti degli allunaggi con equipaggio in luoghi di interesse che non presentassero difficolt troppo elevate. La missione si sviluppata in 5 sonde, che lanciate tra la seconda met del 1966 e la fine del 1967 hanno fotografato il nostro satellite con una risoluzione vicina a quella del Lunar Reconnaissance Orbiter. Le immagini5

in altissima risoluzione, (mediamente 1.9 m/pixels, ma a volte fino a 0.7 m/px) presentate al grande pubblico tuttavia, rappresentano una porzione esigua della superficie lunare. Il problema principale delle altrimenti ottime immagini rimandate a terra da queste missioni , che essendo queste molto precedenti all' avvento della fotografia digitale erano state effettuate su pellicola, nella quale erano presenti pelucchi, granelli di polvere e quant' altro, dando difetti che possono essere erroneamente scambiati per oggetti anomali sulla luna, oppure viceversa mascherare anomalie realmente presenti. Un' altro difetto preponderante nelle foto delle missioni Lunar Orbiter che ve ne sono molte sovraesposte o eccessivamente contrastate, come la famosa Lo 3084 di cui si parler in seguito. C' comunque da dire che l' Arizona State University ha iniziato negli ultini anni un lavoro di digitalizzazione di questi scatti, ancora in fase di realizzazione, scansionandoli ad altissima risoluzione assieme a quelli scattati dalle missioni Apollo, tuttavia in alcune foto sono presenti talmente tanti di questi difetti che non stato possibile rimuoverne che una piccola parte. Nonostante questi difetti le sonde Lunar Orbiter hanno rappresentato il primo tentativo di effettuate una mappatura sistematica del nostro satellite. Oltre alla raccolta di foto, un esperimento effettuato dalle sonde Lunar Orbiter chiamato Selenodesy, prevedeva un' antenna omnidirezionale ed un trasponder per ottenere informazioni sul campo gravitazionale e sulle propriet fisiche della Luna, un dispositivo per misurare la frequenza degli impatti di micrometeoriti nelle immediate vicinanze della Luna. Infine con uno strumento misuratore di radiazioni (Cesium Iodide Dosimeter), furono studiati i possibili effetti delle radiazioni sulle pellicole gia impressionate a causa di eventuali fenomeni cosmici e solari improvvisi, misurando la quantit di radiazioni durante il viaggio di andata e ritorno dalla Luna ed in sua prossimit (Fonte NSSDC master catalog). Le sonde Surveyor (1966-68) Queste sonde, per la precisione 7, furono le prime macchine americane ad effettuare un atterraggio morbido sulla superficie lunare ed il loro compito fu prima di tutto di ottenere immagini a livello della superficie per vedere se era adatta ad effettuare uno sbarco con equipaggio in sicurezza, e per questo furono tutte quante dotate di telecamere. Altri obiettivi furono verificare la compatibilit dei sistemi dell' allora nascente progetto Apollo e la fattibilit delle correzioni di rotta durante il viaggio.6

Furono effettuate anche delle analisi sulla composizione del suolo lunare, rivelando che le zone pianeggianti, i cosiddetti mari lunari dove atterrarono tutte le missioni tranne l' ultima, erano composte fondamentalmente di basalto e pi ricche di ferro rispetto alle alture. Il Surveyor 7 oltre ad essere l' unico atterrato in una zona sopraelevata fu anche in grado di intercettare impulsi laser lanciati da terra. Tutte le presenti missioni furono lanciati con razzi Atlas Centaur, solo due fallirono, la seconda della serie che si schiant sulla Luna poich durante la correzione di rotta intermedia uno dei motori non si accese e la quarta che dopo un volo impeccabile perse contatto con il centro di controllo due minuti e mezzo prima del momento previsto per l' atterraggio e non furono pi ripristinati. Il costo totale dell' intero programma fu valutato intorno ai 469 milioni di dollari( Fonte: Wikipedia e NSSDC master catalog). Il programma Apollo (1968-1972). E' ad oggi l' unico programma spaziale di esplorazione umana di un corpo celeste diverso dal nostro ed anche uno dei pi costosi , in quanto venuto a costare circa 25 miliardi di dollari secondo una stima fatta dal congresso nel 1973. Il vettore utilizzato per queste missioni fu denominato Saturn V fu di gran lunga il pi titanico razzo utilizzato nelle esplorazioni spaziali, avente una capacit di carico di circa 3000 tonnellate contro le 160 dello Space shuttle, inoltre era costituito da tre stadi, il primo, denominato S-IC aveva una massa al decollo di 2000 tonnellate in gran parte costituita da carburante, cherosene RP-1 e ossigeno, esso forniva la spinta per arrivare ad una quota di 61 miglia, esso era alto 42 metri. Il secondo stadio S-II, serviva ad accelerare il razzo attraverso gli strati pi alti dell' atmosfera, era dotato di 5 motori J-2 simili a quelli del S-IC ed il 97 per cento della sua massa era costituito da propellente, idrogeno ed ossigeno. Esso era dotato di una struttura di base tra il fondo del serbatoio LOX e la parte superiore di quello chiamato LH2. La separatoria, costituita da due fogli di alluminio e sagomata a nido d' ape consentiva una differenza di temperatura tra i due serbatoi fino a 70 gradi celsius. Il terzo ed ultimo stadio, il S-IVB, dotato di un motore J-2 che utilizzava lo stesso propellente del secondo stadio. Anch' esso aveva due serbatoi, e veniva utilizzato sia subito dopo aver espulso il S-II e in seguito per l' inserzione in orbita lunare. In realt il programma getta le sue radici molto prima del 1968 e per la precisione 7 anni prima con il famoso discorso del presidente John7

Fitzjerald Kennedy del 25 maggio 1961 durante una sessione del congresso. La traduzione italiana della parte saliente del discorso, fonte Wikipedia, suona cos: credo che questo paese debba impegnarsi a realizzare l'obiettivo, prima che finisca questo decennio, di far atterrare un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra. Non c' mai stato nessun progetto spaziale pi impressionante per l'umanit, o pi importante per l'esplorazione dello spazio; e nessuno stato cos difficile e costoso da realizzare

Inutile dire, che data l' irripetibilit di quel programma anche oggi a quasi 40 anni dal suo termine, nemmeno il presidente Kennedy immaginava la grandezza di quanto l' America si accingeva a realizzare negli anni a seguire. In realt la soria del programma Apollo non fu assolutamente una cavalcata trionfale priva di intoppi, una grave disgrazia infatti falcidi uno degli equipaggi il 27 gennaio 1967, quando durante un' esercitazione al Kennedy space Center, forse a causa di una scintilla dovuta ad un cavo elettrico scoperto, l' ambiente interno alla capsula, assai ricco di ossigeno si incendi non lasciando scampo ai tre componenti dell' equipaggio : Virgil I.Grissom, Edward White e Roger B.Chaffee. Dopo questa tragedia la NASA e la North American Aviation , apportarono modifiche al progetto del modulo di comando e la sfortunata esercitazione fu ribattezzata apollo 1 in onore dei caduti. Anche a programma avviato infatti non mancarono i problemi, infatti la missione apollo 13, dell' aprile 1970 fu interrotta a 320000 km dalla Terra, a causa di una perdita ad uno dei serbatoi dell' ossigeno, di cui si parler in seguito. Nove furono le missioni che spedirono uomini in orbita lunare ovvero tutte quelle dalla 8 alla 17 eccetto la 9 che si svolse in orbita terrestre per completare le verifiche dei sistermi di attracco in orbita lunare, target originariamente previsto per l' Apollo 8.

APOLLO 8Comandante: Pilota del modulo di comando: Pilota del modulo lunare: Frank Borman James A.Lovell Jr. William A. Anders

Questa missione, lanciata il 21 dicembre 1968 effettu due orbite di parcheggio in orbita terrestre, poi dopo essersi inserito in orbita lunare la mattina del 24 ne esegu ben 10 attorno alla Luna, per una durata di8

circa 20 ore ma non esegu alcuna simulazione di sgancio e aggancio del LM, dato che il modulo di comando ne era sprovvisto, forse si decise comunque di effettuare la missione in orbita lunare perche mancava solo poco pi di un anno alla fine del decennio, termine posto da Kennedy per la realizzazione dell' allunaggio sebbene si trattasse di una mossa un p azzardata. Al posto del vero LM l' Apollo 8 fu dotato di uno finto pesante circa la met di quello autentico. Gli obiettivi della missione furono prevalentemente fotografici e riguardanti sia la faccia non visibile dalla terra, gi fotografata sia dalle sonde sovietiche sia dal Lunar Orbiter, ma da distanza molto maggiore, sia rilievi non ancora scoperti perch troppo piccoli. L' obiettivo principale fu quello di effettuare delle immagini stereografiche sia in verticale che in obliquo per determinare l' altimetria dei rilievi della faccia opposta. Fu centrato circa il 90% degli obiettivi fotografici principali e circa il 60% di quelli aggiuntivi, furono effettuate anche delle riprese video di eccellente qualit, perlomeno per gli standard dell' epoca.

APOLLO 10Comandante: Pilota del modulo di comando: Pilota del modulo lunare: Thomas P.Stafford John W.Young Eugene A.Cernan

Questa missione, lanciata il 18 maggio 1969 e durata in totale 8 giorni, effettu l' ultima prova generale sgancio e aggancio due mesi dopo il gi citato Apollo 9, ripetendo pi o meno lo stesso esperimento, questa volta nella sfera d' influenza gravitazionale della Luna invece che in orbita terrestre. Dopo che il modulo di comando si inser in orbita lunare a 110 km di quota, si sganci il modulo lunare denominato "Snoopy", in onore al personaggio dei fumetti, che scese fino a 15 km di quota circa, punto nel quale venne sganciato lo stadio di discesa come previsto dalla procedura e si guast il sistema di guida automatico, inprimendo un forte avvitamento al modulo. Per questo, il pilota del modulo lunare Eugene Cernan fu costretto ad avviare la guida manuale per rimediare al problema ed il LM rimase in orbita lunare separatamente dal CSM per circa 8 ore. La presente missione ha effettuato 16 trasmissioni televisive di buona qualit sia come colori che come risoluzione, oltre ad una cospicua quantit di fotografie, molte delle quali effettuate dall' interno del LM nel momento di massima9

vicinanza alla superficie lunare.

APOLLO 11Comandante: Pilota del modulo di comando: Pilota del modulo lunare Neil Armstrong Michael Collins Edwin "Buzz" Aldrin

Lo scopo principale di questa missione fu quello di effettuare lo sbarco di due uomini sul suolo lunare, a coronamento dell' obiettivo posto 8 anni prima dal presidente JFK, in secondo luogo, ma non meno importante, fu effettuata la raccolta di campioni di rocce, furono fatti filmati e fotografie del pesaggio lunare durante la permanenza in superficie e raccolte informazioni sulle capacita e le limitazioni di un' astronauta in esplorazione sulla Luna. Dato che il luogo previsto per lo sbarco era pi accidentato del previsto, l' allunaggio dovette essere effettuato da Armstrong in maniera semi manuale ma comunque non ci furono dei grossi problemi eccetto che sul LM rimasero solo 25 secondi di carburante per ripartire, motivo per cui nelle successive missioni ne fu messo di pi. Il lancio avvenne il 16 Luglio 1969 dal KSC ed atterr nel mare Tranquillitatis quattro gorni pi tardi alle 20.17 UTC, gli astronauti di questa missione effettuarono solo un' attivit extraveicolare nella quale raccolsero circa 21 kg di campioni lunari. Oltre a quanto detto furono condotti esperimenti di rilevazione sismica passiva, misurazioni del vento solare.

APOLLO 12:Comandante: Pilota del modulo di comando: Pilota del modulo lunare: Charles Conrad Jr. Richard F.Gordon Jr. Alan L.Bean

Fu lanciata dal KSC il 14 novembre 1969 in una giornata nuvolosa e colpita due volte da un fulmine nelle prime fasi del lancio (a 36.5 e 52 secondi), incidente che caus il guasto di 9 sensori di secondaria importanza, per cui di decise ugualmente di procedere con la missione. L' Apollo 12 fu la prima missione con equipaggio a realizzare un allunaggio preciso a soli 200 m di distanza da dove atterr la sonda Surveyor 3 e,10

una volta giunto a destinazione, a 116 ore GET fu presisposto l' ALSEP (Apollo Lunar Surface Experiment Package), un' insieme di strumentazioni scientifiche che comprendeva un sismometro passivo, un trilevatore di polveri, un magnetometro, uno spettrometro per indagare la composizione del vento solare, un rilevatore termico di ioni ed uno strumento per misurare la quantit di gas, che per diede risultati contraddittori a causa della depressurizzazione del modulo. Altri obiettivi erano effettuare fotografie, sia orbitali sia al suolo, agli astronauti fu fornita anche di una telecamera a colori per effettuare riprese migliori del paesaggio lunare, che fu per quasi subito danneggiata da Alan Bean che inavvertitamente la punt contro il sole mentre la stava posizionando danneggiandola cos irreparabilmente. Durante questa spedizioni furono svolte 2 uscite extraveicolari per una durata di oltre 7 ore e mezza. Ultima nota degna di menzione, esaminando una guarnizione prelevata dagli astronauti di questa missione si sono trovati dei batteri terrestri della specie Streptococcus mitii ancora in vita dopo oltre due anni di permanenza nell' ambiente lunare, la missione rientr sulla Terra il 24 Novembre.

APOLLO 13Comandante: Jr. Pilota del modulo di comando: Pilota del modulo lunare Jr. James A.Lovell

John L.Swigert Fred W.Haise

Lanciata l' 11 Aprile 1970 avrebbe dovuto essere il terzo allunaggio, che tuttavia non venne effettuato per l' esplosione del sistema di rimescolamento di uno dei quattro serbatoi di ossigeno del CSM, avvenuto il 14 aprile, quando la missione si trovava a oltre trecentoventimila chilometri dalla Terra, incidente che costrinse gli astronauti a rifugiarsi nel LM e effettuare un' orbita attorno alla Luna per ridarsi la spinta necessaria a tornare indietro evitando la tragedia. Un ruolo fondamentale in questa vicenda lo ebbe Ken Mattingly, inizialmente designato come pilota del CSM che venne sostituito da Swigert il 9 aprile per essere l' unico non immune al morbillo da cui era stato infettato Fred Haise, il comandante di riserva. Mattingly infatti effettu diverse esercitazioni al simulatore per aiutare l' equipaggio ad11

uscire dalla pericolosissima situazione venutasi a creare. Un' importante esperimento effettuato in questa missione, purtroppo passato in secondo piano a causa dell' incidente occorso, fu quello di fare precipitare il terzo stadio sulla superficie lunare e dando luogo ad un' impatto dalla potenza equivalente di 10 kg di TNT 120 km a nord del luogo di allunaggio della precedente missione proiettando particelle di materiale a 60 km di quota dove sono state ionizzate dalla luce del sole. Le onde sismiche generatesi, misurate dall sismometro posizionato dall' apollo 12 furono rilevate a partire da 30 secondi dopo l' impatto e risuonarono per circa tre ore.(fonte Wikipedia)

APOLLO 14Comandante: Jr. Pilota del modulo di comando: Pilota del modulo lunare: Mitchell Alan Shepard

Stuart A.Roosa Edgar D.

Lanciata il 31 gennaio 1971 fu il terzo allunaggio con equipaggio dopo il fallimento della precedente missione, ed avvenne negli altopiani di Fra Mauro il 5 febbraio. Fu il primo lancio della serie Apollo ad essere posticipato, per la precisione di 40 minuti, per dare la possibilit di scaricarsi ad un temporale sviluppatosi proprio a ridosso dell' orario previsto per la partenza. A causa di problemi dell' antenna ad alto guadagno, le comunicazioni con il centro di controllo furono intermittenti, inoltre a causa di un problema meccanico l' equipaggio dovette ripetere ben sei volte l'attracco con il modulo lunare , sebbene tutto indicasse che gli apparati funzionavano perfettamente . Oltre al pacchetto di strumentazioni ALSEP, questa missione sbarc sulla superficie lunare altri equipaggiamenti. Dopo la separazione Stuart Roosa fu affidato esegu una serie di foto orbitali di possibili futuri luoghi di allunaggio e principalmente del cratere Descartes, altre attivit eseguite durante questa missione furono: Esplorazione diretta delle vicinanze del luogo dell' allunaggio: Raccolta di campioni di terreno anche di 2-2.5 kg di peso. Esperimenti sul comportamento meccanico del suolo lunare.12

Riprese televisive delle attivit svolte in loco. Fotografie sia panoramiche che dei siti di raccolta dei campioni. Analisi della composizione del vento solare. Esperimenti sismici sia attivi che passivi. Installazione di uno specchio retroflettore laser, in seguito usato, assieme a quelli posizionati dalle altre missioni per la precisa determinazione della distanza tra Terra e Luna. In totale furono eseguite due uscite extraveicolari circa della stessa durata, per un totale di quasi nove ore e mezzo complessive, il rientro avvenne il 9 febbraio 1971.(fonte wikipedia e NSSDC master catalog)

APOLLO 15:Comandante: Pilota del modulo di comando: J.Worden Pilota del modulo lunare: David R.Scott Alfred

James B. Irwin

Questa missione stata lanciata dal Kennedy Space Center il 26 Luglio 1971, allunata in prossimit del monte Hadley, stata la prima ad avere un carico di attrezzature scientifiche molto pi consistente rispetto alle missioni precedenti, stata la prima missione a portare con s il Lunar Rover, l' unico veicolo motorizzato, ad oggi ad essere utilizzato al di fuori della Terra e che consent a Scott e Irwin di percorrere ben 28 chilometri sulla superficie lunare contro oi 3.3 della missione precedente, effettuando tre uscite extraveicolari durate in totale oltre 18 ore e mezzo, fu da record anche la permanenza sul suolo lunare, oltre 66 ore. Furono raccolti campioni per pi di 80 kg di peso, alcuni dei quali a ben 3 metri di profondit dalla superficie lunare. L' Apollo 15 mise inoltre in orbita attorno alla Luna un subsatellite con lo scopo di indagare sulle variazioni gravitazionali e di massa della Luna, la composizione delle particelle attorno ad essa e l' interazioni tra i campi magnetici della Luna e della terra. Sia in orbia terrestre che lunare furono effettuate foto nell' ultravioletto, inoltre la missione, come le due successive fu dotata di una camera panoramica per l' ottenimento di immagini ad alta risoluzione della superficie lunare, di una camera metrica per la mappatura della superficie lunare,( uno dei principali scopi delle ultime tre missioni) oltre che di un altimetro laser. Durante questa missione venne effettuato il celebre esperimento del13

martello e della piuma (hammer and feather) di cui si parler in seguito,l' equipaggio rientr sulla terra il 7 agosto seguente dopo una durata record di 295 ore.

APOLLO 16:Comandante: Pilota del modulo di comando: Jr. Pilota del modulo lunare: II John W.Young Charles M. Duke

Thomas K.Mattingly

Lanciata come tutte le altre dal complesso di lancio 39 A del Kennedy Space Center il 16 aprile 1972, fu la seconda catalogata come missione di tipo "J" e per questo anch' essa fu dotata di camera metrica e panoramica per proseguire l' intensivo programma di mappatura iniziato con la missione precedente. La missione comunque non fu priva di problemi, incominciati ancora prima di partire, infatti sul razzo, consegnato nel dicembre 1971 perfettamente assemblato, furono riscontrate delle fessure per cui dovette essere rimosso dalla rampa di lancio e riportato all' edificio di assemblaggio tra il 27 gennaio ed il 9 febbraio. Si caus cos un ritardo di due mesi sulla cadenza fino ad allora semestrale dei lanci, portandola a 8 mesi, tempo che pass infatti anche prima dell' Apollo 17. Si verificarono poi altri due problemi di una certa importanza al modulo di comando: il primo in viaggio verso la Luna e l' altro in orbita lunare, che causarono il rientro sulla Terra con un giorno di anticipo, il 27 aprile. Nonostante questi problemi l' allunaggio avvenne il 21 aprile, con un giorno di ritardo sul previsto a causa dei gi citati problemi al CSM, negli altopiani prossimi al cratere Descartes, la permanenza sul suolo lunare dur ben 71 ore ed anche la durata totale delle uscite extraveicolari raggiunse il record di 20 ore ed un quarto. Durante questa missione vennero per la prima volta eseguite delle foto astronomiche mediante uno spettrometro UV, anche se la pellicola venne poi sviluppata al rientro sulla Terra, e si eseguirono vari test sul moon rover nei quali venne toccata la velocit di punta di 17,7 km/h.(Wikipedia e NSSDC master catalog)

APOLLO 17:

14

Comandante: Pilota del modulo di comando: Pilota del modulo lunare:

Eugene A.Cernan Ronald E.Evans Harrison H.Schmitt

L' ultima missione destinata all' esplorazione umana del nostro satellite naturale fu lanciata dal KSC il 7 dicembre 1972 alle ore 5:33 di mattina locali, e fu l' unico lancio notturno della serie, fu anche l' unica ad avere portato sulla Luna uno scienziato civile, il geologo Harrison Schmitt. Schmitt, infatti avrebbe dovuto fare parte dell' Apollo 18 ma quando questa missione fu cancellata nel settembre 1970, gli scienziati della NASA insistettero, per fargli prendere il posto che sarebbe invece spettato a John Engele, cos che fosse mandato sulla Luna almeno uno scienziato prima della fine del programma, l' atterraggio avvenne l' 11 dicembre nella valle di Taurus Littrow, area di notevole interesse geologico. Quasi tutti i record furono battuti durante questa spedizione, da quello delle uscite extraveicolari, portato ad oltre 22 ore, in cui Schmitt e Cernan percorsero oltre 30 km con il Moon Rover, la permanenza sul suolo lunare di quasi 75 ore ed una durata missione totale di oltre 12 giorni e mezzo. A livello scientifico oltre all' oramai consueto pacchetto ALSEP, vennero disposti innumerevoli altri strumenti di indagine scientifica che essendo elencati con cura nella pagina Wikipedia relativa all' apollo 17 link: http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_17 non sto qui a rielencare. Vennero inoltre effettuati anche due esperimenti di tipo medico-biologico e proseguito il lavoro di mappatura della superficie lunare iniziata con l' Apollo 15 mediante l' uso della panoramic e metric camera. Il 14 dicembre, al momento di abbandonare la superficie lunare il comandante Eugene Cernan fu l' ultimo uomo che fino ad ora abbia camminato sul suolo lunare, mentre il rientro avvenne il 19 dicembre.

LA CONCLUSIONE DEL PROGRAMMA APOLLO:Dopo aver parlato del preludio e dello svolgimento del programma Apollo parliamo ora della sua conclusione: Il programma prevedeva inizialmente dieci sbarchi sulla Luna dall' Apollo 11 fino all' Apollo 20, da svolgersi tra il 1969 e la fine del 1972. A causa delle restrizioni finanziarie, ma soprattutto del calo dell' attenzione pubblica gi dopo il primo allunaggio, a gennaio 1970 furono cancellate le ultime due missioni, mentre a settembre fu cancellata la15

numero 15 e quelle originariamente numerate 16-17-18 divennero 15-1617, ecco qui di seguito una pianificazione di come si sarebbero dovute svolgere le successive missioni risalente al luglio 1969:

Fig.1: Pianificazione risalente al luglio 1969 delle rimanenti missioni Apollo (fonte Wikipedia)

Da notare come l' estensione temporale dell' intero programma non sia cambiata nonostante l' annullamento di tre allunaggi, quindi pi che di interruzione sarebbe pi corretto parlare di un diradamento della frequenza. Un altro motivo di quanto accaduto fu la realizzazione del programma Skylab, originariamente previsto per il 1972 che necessit di un vettore Saturn V per il primo lancio (senza equipaggio), mentre gli altri tre lanci, con equipaggio furono eseguiti con vettori Saturn IB a due stadi invece che tre. In un primo momento si pens di recuperare le tre missioni prima cancellate tra il 1973 ed il'74, dopo lo Skylab, ma siccome a causa dei tagli ai finanziamenti non fu pi in previsione produrre altri razzi saturn V enon se ne fece pi nulla per cui i due ancora rimanenti furono smembrati e suddivisi tra tre diversi musei per essere esposti al pubblico (vedere il mio precedente lavoro sulle presunte missioni Apollo 19-20). A dire la verit la chiusura definitiva del programma Apollo avvenne solo il 24 luglio 1975 al ritorno dell' Apollo Soyuz Test Project (ASTP), lanciato nove giorni prima con vettore Saturn IB bistadio,avente come obiettivo il randez-vous tra l' hardware sovietico ed americano, eseguito con successo a suggellare la collaborazione tra USA e URSS, iniziata dopo il primo allentamento della tensione delle due superpotenze iniziato con il trattato di non proliferazione nucleare del 1968 entrato effettivamente in vigore il 5 marzo 1970. La fase del disinteresse 1976-1990 In molti siti di matrice cospirazionista c' chi conoscendo ben poco in fatto di esplorazione spaziale afferma come, dopo la conclusione delle16

missioni Apollo gli enti spaziali si siano sostanzialmente disinteressati al nostro satellite naturale, adducendo come motivazione o il fatto che sulla Luna l' uomo in realt non vi sia mai stato (Moon Hoax) o l' esatto contrario ovvero che, sia le missioni conosciute che altre effettuate segretamente (Apollo 19-20) avrebbero trovato artefatti di origine extraterrestre e forse anche entit che li hanno dissuasi da ripresentarsi la. La realt invece a mio parere fu che effettivamente dopo la conclusione delle missioni Apollo e Luna vi fu realmente un periodo di almeno un decennio e mezzo dove non si fecero altre missaioni lunari n con equipaggio n senza ma non fu per qualche oscura ragione bens per altre motivazioni. A partire dal 1976 l' Unione Sovietica fu impegnata nello sviluppo del razzo Energia, che una volta completato sarebbe dovuto essere pi leggero ma pi potente del Saturn V, se il progetto non fosse stato chiuso nel 1989 per la caduta del regime. Un altro grande progetto dell' astronautica sovietica fu la realizzazione e messa in orbita, nel 1986 della loro prima stazione spaziale la MIR, dove molti record di permanenza umana nello spazio furono registrati, essa venne fatta precipitare nel 2001 quando inizi l' assemblamento della stazione spaziale internazionale. In questo intervallo di tempo furono realizzate inoltre due programmi di esplorazione di Venere: il Venera che a partire dalla missione 9 nel 1975 realizz un atterraggio morbido sul pianeta realizzando diverse foto della superficie e prosegu fino alle 15 e 16, che lanciate nel 1983 effettuarono una mappatura dell' emisfero nord del pianeta fino a 60 gradi di latitudine. Nel 1985-86 fu la volta delle missioni Vega 1-2 (lanciate per il 15 ed il 21 dicembre 1984) realizzate dall' URSS assieme a diversi stati europei e consistette nel rilascio di palloni destinati all' esplorazione dell' atmosfera del medesimo pianeta. Successivamente, il 4 marzo 1986 sempre la missione Vega 1 effettu le prime immagini del nucleo della cometa di Halley effettuandone il fly-by il 10 del medesimo mese, ma il sorvolo pi ravvicinato fu effettuato dalla sonda Giotto dell' ESA il giorno 13 a soli 596 km dal nucleo, dopo la cancellazione della missione americana Halley nel 1981. Negli stessi anni gli USA realizzarono le sonde Voyager, lanciate tra il 1977 ed il '78 ma che terminarono il loro programma di esplorazione dei pianeti esterni solo attorno al 1989, il Viking 1 e 2 verso Marte lanciate17

nel 1975-76, la seconda delle quali invi dati a terra fino all' inizio del 1983, inoltre la serie Mariner (1973-'75) verso Venere e Mercurio. Altri grandi progetti furono iniziati dagli americani in quegli anni come il telescopio spaziale Hubble che originariamente doveva essere lanciato nel 1986 ma anche a seguito della tragedia dello shuttle Challenger avvenuta nel gennaio del medesimo anno fu lanciato solo nell' aprile 1990,infine nel 1975 inizi il lavoro di progettazione dello Space Shuttle, il cui lancio inaugurale ebbe luogo il 12 aprile 1981. L' STS 135, ultima missione di questo programma rientrato a terra lo scorso luglio, dopo una durata complessiva dell' intero programma di 30 anni ed una spesa record di circa 100 miliardi di dollari. Hiten (1990) Lanciata il 24 gennaio 1990, fu la prima missione robotica sulla Luna dal termine del programma sovietico Luna nel 1976 e ha fatto si che il Giappone diventasse la terza nazione al mondo a mandare un satellite artificiale attorno al nostro satellite. La sonda, ribattezzata cos solo dopo il lancio, avrebbe dovuto chiamarsi MUSES-A ed essere posta in orbita geocentrica con perigeo a 476000 km per sorvolare 10 volte la Luna nel corso di un anno di missione principale, ma a causa dell' insufficente velocit durante il lancio dovettero essere effettuate diverse correzioni di rotta per portarla a sorvolare la Luna. Durante il primo sorvolo della Luna il 18 marzo 1990 fu messo in orbita lunare il subsatellite Hagoromo, che per non riusc ad inviare dati a terra a causa di un guasto all' impianto di trasmissione occorso gi il 21 febbraio. Tramite osservazioni da terra fu per possibile stabilire che il razzo di decelerazione si correttamente acceso e ha posto Hagoromo in orbita lunare di 7400x20000 km ed un periodo di poco superiore ai 2 giorni, dati peraltro non confermati,ma a causa del gi citato guasto, non fu possibile raccogliere dati (Fonte Wikipedia e NSSDC master catalog). Galileo (1989-1992)Sebbene la missione principale di questo satellite, lanciato il 18 ottobre 1989, fosse investigare sul sistema di Giove, essa effettu diverse foto della Luna durante i sorvoli effettuati nel dicembre 1990 e 1992, anche se non da distanza ravvicinata. Galileo era dotata di una camera multispettrale sensibile fino al vicino infrarosso con filtri a 756 e 968 nm, con la quale fu possibile effettuare le prime foto della faccia nascosta dall' epoca delle missioni Apollo e perci le prime con tale tipo di tecnologia.18

Confrontando queste immagini con quelle relative alla faccia visibile dalla terra da cui gli astronauti hanno effettuato dei prelievi di rocce, si potuto fare dei confronti e capire di pi sulla composizione della faccia nascosta (Fonte Wikipedia e NSSDC master catalog). Clementine (1994) Si tratt di una missione un p atipica, infatti, fu condotta dal Ballistic Missile Defense Organisation ( BMDO), dalla Strategic defense Initiative Organization in collaborazione con la NASA e fu lanciata il 25 gennaio 1994 dalla base militare di Vandenberg. Proprio a causa di questa insolita collaborazione i cospirazionisti sostengono che dietro a questo progetto dovesse celarsi lo studio di artefatti di natura extraterrestre sul nostro satellite. Il nome ufficiale del progetto era Deep Space Program Space Experiment (DSPSE), e lo scopo della missione era sia effettuare studi scientifici sulla Luna e sugli asteroidi 1620 Geographos e 1983 RD, sia quello di testare la resistenza dei componenti in seguito alla permanenza prolungata nello spazio, ed il primo dei due fu raggiunto solo in parte perch dopo aver effettuato il programma degli studi lunari le strumentazioni di bordo andarono in avaria. Gli studi inerenti la Luna compresero la mappatura dell' intera superficie, che in media risoluzione di 100 m/pixel consultabile al sito "Clementine Lunar Map 2.0" link: http://www.nrl.navy.mil/clm/. La consultazione delle zone a pi alta latitudine del "Clementine Lunar Map" resa pressoch impossibile a causa del tipo di proiezione usato, ma al link: http://pds-imaging.jpl.nasa.gov/volumes/clementine.html , sono esposte le singole foto a risoluzione media, inoltre, particolare attenzione fu dedicata alla mappatura delle zone polari. Di fondamentale importanza furono la scoperta di ghiaccio, in alcuni crateri prossimi al polo sud e dei " picchi della luce eterna" ovvero le parti pi elevata del cratere Peary che sono costantemente illuminati dal sole. Oltre alla camera ad alta risoluzione (HIRES) Clementine port altre tre diverse telecamere sensibili all' UV/visibile, vicino infrarosso e lontano infrarosso. Altre strumentazioni montate sul satellite erano il LIDAR (Laser Image Detector And Ranging), un telescopio per la misurazione del flusso delle particelle cariche (CPT), uno strumento per misurare le anomalie del campo gravitazionale lunare in base alle alterazioni riscontrate sulla traiettoria della sonda , infine due telecamere per tracciare la posizione del satellite rispetto a quella delle stelle onde aiutare la navigazione.19

Lunar Prospector (1998-'99) Lanciato il 7 Gennaio 1998 con un razzo Athena 2 a tre stadi, impieg 4 giorni e 9 ore a raggiungere la Luna e fu messo in un' orbita polare di cattura attorno ad essa con un periodo di 11.6 ore e, successivamente in una provvisoria di di 3.5, durante le quali venne effettuata la calibratura degli strumenti. Dopo altre 24 ore venne trasferita in un' orbita preliminare di mappatura di 92x153 km di altezza.Solo il 16 gennaio l' orbita venne circolarizzata ad un' altezza di circa 100 km e un periodo di 1h 58' attorno alla Luna cominciando la vera e propria missione il cui compito era di mappare il campo gravitazionale e magnetico del nostro satellite naturale, oltre che studiare i fenomeni di degasamento. Questa fase, detta primaria, della missione dur fino al 19 dicembre del medesimo anno, dopodich fu collocato su un' orbita pi bassa ad altitudine variabile tra i 29 ed i 45 km di quota ed un periodo di 1h52' per eseguire operazioni di mappatura pi dettagliate. L' orbita fu poi modificata ulteriormente il 28 gennaio 1999 per la seconda parte della missione che termin il 31 luglio del medesimo anno quando la sonda fu fatta schiantare intenzionalmente nel cratere Shoemaker vicino al polo sud. Fu anche fatto un tentativo per confermare definitivamente l' esistenza dell' acqua teoricamente misurata dallo spettrometro, a seguito dell' impatto programmato della sonda dentro il cratere Shoemaker vicino al polo sud che avrebbe dovuto dare luogo ad un pennacchio di polveri e ghiaccio visibile anche da terra con adeguati strumenti, ma nulla di ci fu rilevato, lasciando quindi aperta la possibilit che l' idrogeno ivi rilevato non sia in realt presente sotto forma d' acqua.Il LP effettu anche la mappatura della superficie lunare per rilevare la concentrazione di diversi metalli mediante uno spettrometro a raggi gamma, il quale rivel tra le altre cose che la quantit di titanio nella crosta lunare circa la met di quanto fino ad allora teorizzato e che le caratteristiche dei due emisferi (visibile e non visibile da terra) erano molto diverse tra loro. Il costo complessivo di questa missione dalla progettazione alla fine delle operazioni fu di 62.8 milioni di dollari. (Fonte Wikipedia e NSSDC master catalog e la pagina ufficiale del Lunar Prospector: http://lunar.arc.nasa.gov/) SMART 1 (2003-2006) SMART-1, acronimo si Small Mission for Advanced Research in Technology un piccolo satellite a basso budget, lanciato dall' ESA, l' Agenzia spaziale europea il 27 settembre 2003 con un razzo Ariane 5,20

viaggi fino alla Luna mediante propulsione ad energia solare portando con s un piccolo pacchetto di strumenti scientifici e fu posto in orbita lunare il 13 novembre 2004. Dopo aver svolto la missione prevista fu fatto cadere intenzionalmente sulla Luna il 3 settembre 2006. Esso fu munito di un sistema di telecomunicazioni sperimentale per lo spazio profondo, inoltre fu dotato di una camera pancromatica con cui effettu molte immagini della Luna con una risoluzione media di 80 m/pixel, anche se al perilunio, sopra al polo sud poteva arrivare a 30 m/px. Fu dotato anche di uno spettrometro IR multibanda sensibile alle frequenze tra i 930 ed i 2400 nm per effettuare una mappatura mineralogica, con una risoluzione di 300 m/pixel, eventualmente capace di rilevare la presenza di molecole d' acqua, accoppiato ad uno spettrometro a raggi X con la finalit di mappare l' abbondanza di diversi metalli con una risoluzione di circa 50 km. Lo Spacecraft Potential Electron and Dust Experiment (SPEDE) serv a misurare la densit e la distribuzione del plasma attorno alla terra e a studiare le interazioni del vento solare e la Luna, infine con il sistema di telemetria (Radio Science Investigation System) di bordo fu usato per studiare la meccanica di rotazione della Luna e le librazioni im alta risoluzione (fonte ESA Smart-1 homepage Link: http://www.esa.int/esaMI/SMART-1/SEMSDE1A6BD_0.html e NSSDC master catalog. Chang'e 1 (2007-2009) Prima missione automatica cinese destinata a testare le tecnologie necessarie ad effettuare missioni lunari, ma anche provvista di apparecchiature scientifiche per ottenere immagini tridimensionali della superficie lunare, misurare l' abbondanza degli elementi in superficie, lo spessore della crosta, l' abbondanza di elio-3 ed esplorare l' ambiente tra la Terra e la Luna. E' stata lanciata il 24 ottobre 2007 dalla base spaziale di Xichang in Cina e, la durata prevista della missione era inizialmente di un anno, poi ulteriormente estesa indefinitamente. Fu posta dapprima in un' orbita polare provvisoria il 31 ottobre progressivamente circolarizzata fino ad assumere le sue caratteristiche definitive il 5 novembre. La sonda si schiantata nel mare fecunditatis il 1 marzo 2009 a causa del decadimento orbitale iniziato qualche ora prima (fonte wikipedia e NSSDC master catalog). Kaguya (2007-2009) Lanciata il 14 settembre 2007 stata la seconda sonda giapponese destinata all' esplorazione della Luna, ma la prima ad avere successo.21

Oltre al satellite principale, orbitante a circa 100 km di quota infatti sono stati posti in orbita polare altri due subsatelliti deputati alle telecomunicazioni tra il main orbiter ed il centro di controllo. Prima di essere fatto schiantare al suolo il 10 giugno 2009, a sudest del cratere Gill e in prossimit del circolo polare antartico, l' orbiter fu fatto abbassare dapprima a circa 50km il 1 febbraio del medesimo anno e a 1030 km il 16 aprile. Dotata di una videocamera televisiva ad alta risoluzione (HDTV camera) ha effettuato filmati orbitali di tutte le formazioni geologiche lunari di maggiore interesse, anche se data l' altezza dal suolo, la risoluzione metrica effettiva non che fosse cos elevata. La videocamera era montata sul modulo inferiore del satellite ovvero quello di propulsione. Immagini a maggiore risoluzione sono state realizzate dalla terrain camera, una coppia di telescopi montati in coppia, uno davanti ed uno dietro la sonda inclinate verso il basso di 15 gradi, le cui immagini venivano processate digitalmente con la risoluzione approssimativa di 10 m/pixel cosa che si nota molto bene nei pur bellissimi filmati diffusi in rete. Tra gli altri strumenti montati sul satellite anche un altimetro laser, una camera multispettrale per effettuare analisi chimiche della crosta lunare ed un' apparecchiatura laser (Lunar Radar Sounder) per effettuare analisi della struttura della crosta lunare fino a pochi km di profondit. Uno dei maggiori risultati conseguiti da questa missione stata la scoperta della celebre voragine in prossimit delle Marius Hills nell' Oceano Procellarum (fonte: NSSDC master catalog e la homepage di Kaguya link: http://www.jaxa.jp/projects/sat/selene/index_e.html) . Chandrayaan-1 (2008-2009)E' stata la prima sonda indiana destinata all' esplorazione della Luna, lanciata dal centro spaziale di Satish Dhawan il 22 ottobre 2008 ed entrata in orbita lunare polare di 7502x504 km l' 8 novembre successivo. L' equipaggiamento, simile a quello delle altre recenti missioni comprendeva la terrain Mapping camera (TMC) destinata alla mappatura stereografica della superficie lunare con una risoluzione di 5 m, uno strumento laser (Lunar Laser Ranging Instrument) per realizzare una mappa topografica della superficie lunare, uno spettrometro infrarosso per realizzare una mappa mineralogica della Luna con risoluzione di 100 m/pixels, uno spettrometro a raggi X per effettuare altre analisi geologiche con risoluzione massima di 20 km. Altri obiettivi della missione erano eseguire un' analisi spettrale del flusso di raggi X emessi dal sole durante i flares, il Sub Atomic Reflection Analyzer per rilevare la presenza di idrogeno ossigeno sodio magnesio22

potassio e calcio con una risoluzione di 100 m, un' apparecchiatura radar, (mini-SAR) per scoprire se vi sono tracce d' acqua in prossimit dei poli ed in tal caso rilevarne la distribizione. Purtroppo la durata missione programmata di 2 anni non stata raggiunta poich il 29 agosto 2009 dopo 312 giorni dal lancio e oltre 3400 orbite lunari si sono persi i contatti radio, tuttavia il programma stato considerato comunque un successo siccome il 95 % degli obbiettivi sono stati raggiunti (fonte Wikipedia NSSDC master catalog e homepage di Chandrayaan-1 link: http://isro.org/satellites/chandrayaan-1.aspx ). Lunar Reconnaissance Orbiter (2009-in corso). Grande importanza ha questa missione robotica, lanciata il 18 giugno 2009 con un razzo Atlas V ed arrivato in orbita lunare il 23 dello stesso mese, originariamente pensata per una mappatura dei siti di maggiore interesse in vista degli allunaggi con equipaggio del programma Constellation che sarebbero dovuti avvenire attorno al 2020 se il progetto non fosse stato cancellato dall' amministrazione Obama all' inizio di questo anno, la durata della missione principale era di una anno, ma con la possibilit di estenderla a 5, cosa che a quanto pare si sta verificando. Da quando ha iniziato a trasmettere immagini fino ad oggi (fine 2011) sono state pubblicate circa 188000 immagini in altissima risoluzione, tra gli 0.5 ed i 2 m/pixels la maggior parte delle quali ricoprono delle aree di3x30 km circa, le pi grandi invece 6x60 km circa ovvero su 350 km quadrati, che dovrebbero ricoprire all' incirca tutta la superficie lunare, altre 102000 invece sono state effettuate con il grandangolo ad una risoluzione media, tra i 60 ed i 100 m/pixel. Oltre alla camera ad alta risoluzione della Lunar Reconnaissance Orbiter Camera, altri strumenti sono stati installati nel satellite, quali un altimetro laser (Lunar Orbiter laser Altimeter) ed il Diviner, un radiometro infrarosso a nove canali che rileva le emissioni termiche superficiali. Altri strumenti a bordo sono il CRaTER (Cosmic Ray Telescope for the Effect of Radiations), che serve a misurare e caratterizzare le radiazioni cosmiche e solari nell' ambiente lunare, di cruciale importanza se si vuole progettare e predisporre una presenza umana a lungo termine nello spazio. Il LAMP (Lyman-Alpha Mapping Project) uno strumento capace di fotografare nell' ultravioletto per studiare la geografia delle zone permanentemente in ombra. Il LEND ( Lunar Exploration Neutron Detector), misura il flusso di neutroni proveniente dalla superficie lunare dovuto al bombardamento dei raggi cosmici, in grado di misurare la composizione del suolo, ma soprattutto la presenza di idrogeno e quindi di23

possibili depositi di ghiaccio d' acqua. (fonti: Wikipedia, NSSDC master catalog, LRO spacecraft & Instruments link: http://www.nasa.gov/mission_pages/LRO/spacecraft/index.html ). LCROSS (2009) Lanciato assieme al Lunar Reconnaissance Orbiter, questo satellite stato dotato di vari strumenti tra cui camere sensibili al visibile ed all' ,infrarosso, uno spettrometro infrarosso, un fotometro ed un' unit per il controllo e l' elaborazione dei dati. Dopo essere posto in orbita dall' ultimo stadio del vettore Atlas V, quest' ultimo stato fatto impattare il 9 ottobre nel cratere Cabeus vicino al polo sud per rivelare la possibile presenza di depositi di ghiaccio nelle zone permanentemente in ombra. In tal caso infatti a seguito dell' impatto avrebbe dovuto alzarsi un pennacchio di polveri e ghiaccio, la cui composizione stata analizzata dal satellite vero e proprio schiantatosi nella medesima zona 4 minuti dopo il razzo Centaur. I pennacchi sono stati osservati anche da telescopi terrestri amatoriali di almeno 250-300 mm di diametro. In un comunicato del 13 novembre 2009 la NASA rivela che la ricerca dell' acqua nel pennacchio innalzatosi ha dato esito positivo mediante analisi dello spettro nel visibile e ultravioletto, inoltre stata rivelata anche la presenza di idrossile, prodotto della scissione dell' acqua colpita dalla radiazione solare (fonti: Wikipedia LCROSS spacecraft & instruments link: http://www.nasa.gov/mission_pages/LCROSS/spacecraft/index.html . ARTEMIS (2010-in corso) Acronimo di Acceleration Reconnection Turbulence and Electrodynamic of the Moon Interaction with the Sun, ha avuto il merito di riutilizzare satelliti gi posti in orbita risparmiando molti soldi ai contribuenti, infatti i due satelliti utilizzati per questa missione facevano parte della "costellazione" di satelliti THEMIS che, lanciata il 17 febbraio 2007 ha terminato il proprio compito all' inizio del 2010. Dapprima essi sono stati spostati sui due punti, detti lagrangiani pi vicini alla superficie lunare, uno tra la Terra e la luna ed una dietro la faccia opposta, e hanno studiato come il vento solare, costituito da particelle ionizzate passa attorno alla Luna e cerca di riempire il vuoto retrostante. In seguito sono stati posizionati in orbita lunare, il primo il 27 giugno 2011 ed il secondo il 17 luglio, e per i prossimi 7 o 10 anni analizzeranno la struttura interna della luna (fonte Wikipedia e NSSDC master catalog).

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Chang'e 2 (2010-in corso) Lanciata il 1 ottobre 2010 da Xichang con un vettore Long march 3C, e ha come sdcopo quello di approfondire gli studi effettuati dal precedente satellite, ovvero ottenere immagini ad alta risoluzione della superficie lunare per individuare siti adatti all' atterraggio morbido di Chang' e 3, in programma per il 2013, che sar dotata anche di un rover. Il satellite stato posto nell' orbita nominale di missione alla quota di 100 km al di sopra della superficie lunare invece dei 200 della precedente missione per avere immagini di maggiore qualit. La fotocamera principale, migliore di quella di Chang'e 1 dotata capace di una risoluzione di 10 m/pixel dall' altezza nominale di 100 km e di un altimetro laser che lavora sulla frequenza dei 5 hz e con un' accuratezza di 5 m. In prossimita del termine della missione nominale la sonda stata riposizionata in un' orbita di 15x100 km che, le ha consentito di effettuare immagini della superficie con risoluzione di 1.3 m/pixels alcune delle quali pubblicate l' 8 novembre. Terminata la fase estesa della missione l' 8 giugno 2011 ed andata a posizionarsi sul punto lagrangiano L2 per testare il sistema di tracciamento e di controllo cinese X-band (fonte wikipedia e NSSDC master catalog) . GRAIL (In corso) GRavity And Interior Laboratory: missione lanciata l' 8 settembre 2011 alle ore 13:08 GMT, con un vettore Delta II e dovr effettuare una mappatura precisa del campo gravitazionale della Luna allo scopo di capirne la struttura interna dalla crosta fino al nucleo e capirne di pi sulla sua storia ed evoluzione termica. La missione consta di 2 satelliti, GRAIL-A, che raggiunger la luna il 31 dicembre 2011 e GRAIL-B, che invece arriver a destinazione il primo gennaio 2012. Le comunicazioni tra i due satelliti e il centro di controllo missione sono stati stabiliti come previsto circa un' ora e mezzo dopo il lancio a distanza di 8 minuti uno dall' altro ed i pannelli solari di alimentazione di sono aperti come previsto. (fonte Wikipedia e Grail homepage : http://science.nasa.gov/missions/grail/). LADEE (2013) Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer, originariamente previsto come carico secondario della missione GRAIL, ma poi posticipato al 2013 su vettore Minotaur V, esplorer l' ambiente circostante la superficie lunare e l' influenza dell' ambiente sulla25

superficie lunare, nel dettaglio dovra' misurare la densit globale, la composizione e la variabilit nel tempo della tenue atmosfera lunare prima che sia perturbata dalle attivit umane. Altri scopi della missione sono la comprensione di come i futuri esploratori potranno plasmare l' ambiente lunare e come esso influir sugli esploratori. L' esperienza ricavata sar utile inoltre per lo studio di altri corpi celesti con ridottissima o nessuna atmosfera Fonti: http://www.nasa.gov/mission_pages/LADEE/main/, http://science.nasa.gov/missions/ladee/. Da quanto emerso nella carrellata relativa alle missioni passate attuali e dell' immediato futuro, se ne deduce che negli ultimi anni il nostro satellite stato tutt' altro che bistrattato anche se tale atteggiamento non sempre stato la regola nei decenni precedenti. altre missioni sono in programma entro la fine del decennio appena iniziato, alcune delle quali da parte di privati (era ora), altre, la maggior parte effettuate da agenzie spaziali governative, come Chang' e 3 nel 2013, Chandrayaan 2 e 3 (2014 e 2016), Kaguya 2, non prima del 2016, ma l' elenco sarebbe ancora lungo, per maggiori dettagli vedere Wikipedia al link: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_current_and_future_lunar_mission s. Ci che a me risulta poco comprensibile che a fronte di notevoli progressi fatti nell' esplorazione robotica dello spazio e numerosi altri campi della scienza, non ne sia stato fatto alcuno o quasi nell' esplorazione umana. Anche il progetto Constellation, cancellato lo scorso anno si basava pi o meno sulla falsariga dell' Apollo, e con dei costi del tutto simili, per cinquant' anni pi tardi. Anche il programma di porre basi permanenti sul nostro satellite, per ora abbandonato dagli USA e mai preso in considerazione ufficialmente dalla Cina, alquanto nebuloso e lontano nel tempo ( attorno al 2030) anche nel caso delle uniche nazioni che lo prevedono ovvero Russia e Giappone.

L' atmosfera della Luna.Una delle cose pi incredibili che ho letto in un sito l' affermazioneche la luna abbia un' atmosfera di una certa entit, con anche un pennacchio di fumo proveniente da una fantomatica citt link: http://www.thelivingmoon.com/43ancients/02files/Moon_Images_A18.ht ml. L' immagine presa come prova la LO-3-213-H1 scattata dal lunar Orbiter 3 nel 1967. In verit la teoria che la Luna sia dotata di un' atmosfera consistente 26

facilmente smontabile anche con telescopi di modesta entit, in quanto la sua superficie solida sempre perfettamente visibile e gli unici fattori di disturbo sono dovuti esclusivamente a nuvole o turbolenze dell' atmosfera terrestre.

Anomalie fotografiche: Gi da tempo si parla di anomalie presenti inmolte foto della Luna, nelle quali si riconoscerebbero al di l di ogni ragionevole dubbio le prove di presenze intelligenti passate o presenti, , sul nostro satellite per lo pi sulla faccia nascosta. Di questo tema si occupato approfonditamente dal regista e studioso indipendente spagnolo Jos Escamilla, che analizzando molte foto prevalentemente della sonda Clementine che visit la Luna nel 1994 ,scopr diverse di queste anomalie. A mia volta, nel mio piccolo ho cercato di effettuare una ricerca al fine di scoprire se le sue affermazioni, a prima vista inverosimili possano invece essere veritiere, almeno in parte. Per quanto mi riguarda comunque la NASA non ha alcun motivo di ritoccare le foto contenenti particolari scomodi in quanto: 1) Come affermato anche da Escamilla uno dei problemi pi grossi nell' interpretazione delle foto lunari che sono quasi tutte in bianco e nero, mentre la presenza del colore darebbe notevoli informazioni aggiuntive sulla natura di particolari all' apparenza anomali. 2) Non credo che sulla superficie della Luna si celi la presenza di una civilt, presente o passata, tale da aver prodotto un numero rilevante di artefatti, per cui: 3) Difficilmente esaminando i pochi frame in altissima risoluzione del Lunar Orbiter, i relativamente pochi scattati in superficie dalle missioni Apollo e Surveyor si potr rilevare qualcosa di significativo. Lo stesso vale a dire delle 188452 immagini in altissima risoluzione del Lunar reconnaissance Orbiter, che pur riuscendo ad esaminarne una al giorno, che non facile se si vuole fare un esame accurato, richiederebbero oltre 500 anni di analisi, cosa improponibile per un singolo ricercatore. Anche se diverse di esse contenessero particolari "scomodi" difficilmente un singolo ricercatore o una squadra di poche persone avrebbe la fortuna di imbattersi proprio in quelle. 4)L' unica reale macroanomalia diffusa in numerosi luoghi del nostro satellite quella dei massi rotolanti, ovvero rocce di dimensioni a volte paragonabili a quelle di un palazzo che non si sa bene come hanno subito spostamenti anche di diverse centinaia di metri. E' da sottolineare che la maggior parte di queste tracce di rotolamento si sono formate in senso discendente sulle pendici interne dei crateri ma ne27

esistono anche alcune su superfici sostanzialmente pianeggianti o in leggera salita. Anche nel caso di quelli rotolati in discesa bisogna domandarsi quale forza possa aver dato l' input iniziale per spostare una pietra di centinaia di tonnellate per centinaia di metri, in un mondo dove i soli piccoli sismi che vi si verificano sono dovuti agli urti dei meteoriti che si propagano attraverso la crosta lunare, esempi sostanzialmente sovrapponibili di massi che si spostano, sono presenti anche su Marte. In effetti in alcuni casi di massi rotolati sul pari o in leggera salita si potrebbe proprio trattare di frammenti di roccia sparati in aria da impatti meteorici e ricaduti rotolati per un certo spazio prima di arrestarsi del tutto. 5)Io stesso ho riscontrato diffusi interventi di ritocco inerenti le foto fatte dagli astronauti con la macchina Hasselblad da 70 mm tra la versione in bassa risoluzione dell' "Apollo Image Atlas" link: http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/catalog/70mm/ e quelle molto particolareggiate presentate nell'Image library contenuta nell' "Apollo lunar surface journal", come nel caso dell' immagine AS16-121-19407 di cui parler in seguito, ma ci non significa necessariamente, almeno non in tutti i casi a reali anomalie.

Basi lunari nascoste.Ricollegandosi al discorso delle missioni lunari segrete, il sedicente Moonwalker 1966delta affermava che vi sarebbero almeno due basi aliene sulla Luna, uno nei pressi della zona di atterraggio dell' Apollo 17 ed un' altra nei pressi della presunta astronave madre precipitata ed oggetto delle indagini delle presunte missioni segrete dell' Apollo 19 e 20. C' inoltre un internauta di nome Steven Dean che afferma di avere trovato due basi forse aliene ma pi probabilmente terrestri, manco a dirlo in luoghi completamente diversi da quelle citate da mw 1966 delta. Queste installazioni, una pi grande ed una pi piccola, sarebbero situate nei pressi del polo sud lunare, le coordinate di quella pi grande sono: Latitudine 8716' sud e 1442' est a cavallo tra i crateri Hawort e Shoemaker link: http://wms.lroc.asu.edu/lroc_browse/view/SP_Mosaic Le coordinate dei quattro vertici, indicativamente sono: Nord ovest 8706' S 444'O sud ovest 87'19" S 759'O Nord est 8642'S 3024' E Sud est 8711' S 3342'E e l' area coperta all' incirca di 60x10 km. Quelle della "base" pi piccola sono indicativamente: 8738' sud e 6407'28

est, sul lato occidentale del cratere Faustini e le misure sono di circa 14 x3.8 km Le coordinate dei quattro vertici: Nord ovest 8735'S 5750'E Sud ovest 8741' S 6014'E Nord est 8733' S 6848'E Sud est 8740' S 6922 E In effetti nelle zone indicate Google Moon, in modalit visible imagery, la quale fa riferimento alla mappatura effettuata dalla sonda Clementine nel 1994 mostra una serie di figure rigorosamente geometriche che di sicuro non sono riconducibili a formazioni naturali del suolo lunare ma che sono quasi sicuramente dei difetti della fotografia.l' area interessata copre infatti un' area di almeno 10x60 km (sic!) e di sicuro la costruzione di un avamposto di queste dimensioni implicherebbe un' impiego di risorse tali che la sua costruzione non sarebbe potuta rimanere inosservata specie nel caso si trattasse di una base terrestre segreta. In modalit Lunar Orbiter mosaic invece, le zone interessate dalle presunte installazioni sono totalmente al buio, mentre in modalit colorized terrain si vedono i rilievi altimetrici dei crateri ma la risoluzione piuttosto bassa. In seconda istanza ho verificato che la regione in questione rimane al buio sia nel fotomosaico del Lunar Reconnaissance Orbiter che in quello di Clementine entrambi disponibili nella risoluzione di 100 m/pixel Links: http://wms.lroc.asu.edu/lroc_browse/view/SP_Mosaic (LRO) http://photojournal.jpl.nasa.gov/target/Moon?start=200 (Clementine) Ne deduco che in tutta probabilit si tratta si quel luogo di buio perenne dove stata scoperta una grossa quantit di ghiaccio d' acqua, circa 600 milioni di tonnellate conservatasi sotto la regolite da miliardi di anni proprio grazie alla mancanza di esposizione alla luce solare e di conseguenza alle relative radiazioni UV, che non hanno potuto scindere le molecole d' acqua in idrogeno e ossigeno ove per,le bassissime temperature si aggirano intorno ai -240C. Bisogna dire che nonostante la presenza di ghiaccio favorirebbe per ovvi motivi logistici l' installazione di avamposti proprio in quel luogo lo stesso non si pu dire delle temperature che comporterebbero costi astronomici per la climatizzazione degli ambienti, soprattutto nel caso di un' installazione di 600 kmq di superficie.

La Luna Cava: Ricollegandosi al discorso delle mass concentrations edella bassissima densit media della Luna, secondo le stime ufficiali 3.346 g/cm3 contro i 5.515 della Terra ne emerge che la Luna deve essere molto29

pi povera del nostro pianeta in metalli pesanti ed avere un nucleo metallico molto pi piccolo, che comunque in questi ultimi mesi stato provato esistere, cosa compatibile con la teoria che vuole la Luna originatasi dall impatto tra la Terra ed un corpo delle dimensioni di Marte, sebbene questa teoria, come tutte le altre non spieghi tutte le caratteristiche del sistema Terra-Luna. In base a questa teoria infatti, si presumerebbe che l impatto in questione abbia asportato prevalentemente materiale dagli strati superficiali della terra per dare poi origine alla Luna. Facendo leva sulla drastica differenza di densit tra la Terra e la Luna, stato ipotizzato che essa sia costituita da un'involucro solido e vuota al suo interno, d' altronde una simile teoria stata formulata anche in riguardo al nostro stesso pianeta. Ritornando alla Luna comunque, i sostenitori di questa teoria si suddividono in due correnti principali, ovvero chi sostiene l' ipotesi che essa sia si vuota dentro ma si sia formata per cause naturali e chi invece la ritiene un oggetto artificiale metallico e vuoto all' interno ricoperto di un relativamente sottile strato di pietra e polvere. A sostegno di ci si adducono diverse osservazioni pi o meno fondate, ad esempio si dice che quando, il 20 novembre 1969 l' Apollo 12 lasci cadere il modulo lunare ormai disabitato, i sismometri previamente posti sulla superficie misurarono un effetto simile al riverbero di una campana per pi di un' ora, quattro mesi dopo, in seguito all' impatto del modulo Saturn IV-B dell' Apollo 13 si misur lo stesso effetto, questa volta per circa tre ore. Altra osservazione che i crateri lunari sono tutti di scarsa profondit rispetto alla larghezza ed hanno, almeno quelli di dimensioni medie e grandi il caratteristico picco centrale, ricorda l' effetto che si crea quando una goccia d' acqua cade su di una superficie molto pi dura, a me pare , viceversa che ricordi l' effetto che si crea quando una goccia di pioggia cade un uno specchio d' acqua (fig.1), quando dopo l' impatto una serie di onde concentriche si diparte da li verso l' esterno ed allo stesso tempo nel punto esatto si crea una protuberanza che anche in questo caso ricorda i picchi centrali della maggior parte dei crateri lunari.

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Fig.1 Goccia che chade in uno specchio d' acqua (fonte www.Sparapaunz.com)

Un' altra caratteristica che i sostenitori della "Luna cava" adducono come prova indiziaria del fatto che la Luna una sfera metallica vuota ricoperta di un sottile strato roccioso che essa non presenta sistemi montuosi complessi come la Terra, ma ci giustificato dal fatto che, date le sue piccole dimensioni si probabilmente raffreddata molto pi velocemente del nostro pianeta ed priva al suo interno dei movimenti convettivi tipici del mantello terrestre che contribuiscono a spezzare la relativamente sottile crosta in zolle che di conseguenza possono in alcuni casi scontrarsi e dare luogo a catene montuose. In riguardo a questo per a mio parere la luna non differisce molto da molti altri corpi celesti, in primis Mercurio, che sembra quasi un suo gemello maggiore, ma non si allontana molto nemmeno da Marte che ha solo un lieve abbozzo di attivita tettonica e vulcanica pregresse, come la Vallis Marineris e i giganteschi vulcani a scudo nella regione di Tharsis, mentre finora nessun altro corpo planetario scoperto nel sistema solare ha una geologia altrettanto complessa come la nostra Terra, per cui se volessi a tutti i costi cercare un pianeta, artificiale o pesantemente modificato da esseri intelligenti in un lontano passato non guarderei pi di tanto al cielo ma piuttosto sotto i nostri piedi. Come gi accennato, durante le missioni Apollo furono posti sismometri sulla superficie lunare, che rimasero in attivit fino al 1977 usati per31

effettuare degli esperimenti sismici, sia passivi ovvero misurare i terremoti che ivi si verificavano, di entit molto piccola (1-2) grado della scala Richter provocati per lo pi da impatti meteoritici, sia attivi ovvero facendovi precipitare i terzi stadi dei razzi Saturn 5. Solo rarissimamente si sono registrati sismi di origine tettonica situati alla profondit di 600-800 km. Una caratteristica anomala della Luna realmente verificata da tutti gli scienziati sono le concentrazioni di massa (mascon), scoperti nel 1968 dagli scienziati Muller e Sjogren in base alle perturbazioni orbitali riscontrate sulle sonde Lunar Orbiter, ma perturbazioni erano gi state riscontrate con la sonda sovietica Luna 10, e come si legge nell' articolo al link: http://solarsystem.nasa.gov/scitech/display.cfm?ST_ID=2325. Sebbene nel 1998-99 le anomalie gravitazionali siano gi state mappate dal lunar Prospector, che ha identificato 5 grandi perturbazioni del campo gravitazionale, gli scienziati non hanno la bench minima idea di cosa dia loro origine sebbene non ritengano ci sia da tirare in ballo gli alieni. Solo tra il 2011-12 con la missione GRAIL che effettuer nuovamente la stessa mappatura in risoluzione molto maggiore si potr ricostruire meglio la struttura interna della Luna e capirci qualcosa di pi. Ritornando al discorso su Jos Escamilla, non si capisce come mai evantuali alieni abitanti sulla Luna, avrebbero dovuto costruire solo sulla faccia opposta del nostro satellite quando fino a un centinaio d anni fa avrebbero potuto fare altrettanto anche dalla faccia visibile senza che noi ci potessimo accorgere di nulla. Da quanto ci stato mostrato recentemente nelle foto della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter effettivamente qualche cavit interna la nostra luna sembrerebbe averla veramente , ma a quanto ne sappiamo ora si tratta solo di condotti di fuoriuscita della lava originati da antichi vulcani oramai spenti, le cui immagini per risultano molto suggestive. Riguardo questo argomento l' immagine pi significativa, dove a causa dell' illuminazione quasi verticale si vede anche qualche particolare all' interno della cavit, e la M128202846LE, scattata nel mare Ingenii, nella faccia opposta della Luna, qua sotto fonte: http://wms.lroc.asu.edu/lroc_browse/view/M128202846LEhttp://wms.lr oc.asu.edu/lroc_browse/view/M128202846LE tuttavia ci sono anche altri esempi cone nel caso dei fotogrammi M126710873RE, M10662246R e M114328462R .

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Figura 1: Una voragine apertasi nel mare Ingenii nella faccia nascosta della Luna.

Nella foto qui mostrata si vede una cavit di forma arrotondata, che, data la risoluzione di 0.57m/pixel in altezza ha un diametro medio di 120-130 metri (230-255 pixels) comprendendo anche il bordo inclinato che circonda tutto il baratro, mentre la lunghezza dell' ombra, dal bordo al punto in cui finisce e lascia intravedere una piccola parte del fondo di circa 192 pixels, ovvero 102 m alla risoluzione di 0.53 m/px in larghezza.Dopo avere consultato, mediante il software Google Earth 6 la distanza tra il le coordinate della voragine e quelle del punto subsolare, ovvero dove il sole era esattamente a perpendicolo al momento dello scatto, ho calcolato che l' altezza del sole sull' orizzonte doveva essere di circa 35.73 gradi sull' orizzonte. Detto ci mediante un semplice calcolo trigonometrico i 95 m di distanza corrispondono al coseno dell' angolo in questione che di 0.812, mentre la profondit approssimativa della cavit corrispondente al seno dello stesso angolo che vale 0.584 per cui 102 m/0.812*0.584=73 m circa, se ne deduce che li sotto potrebbe facilmente celarsi un' ampia caverna. Ricordo che selezionando le immagini dalla pagina LROC image search: http://wms.lroc.asu.edu/lroc/search sul lato sinistro sono presenti tutti i dati, anche trigonometrici necessari ad eseguire i calcoli da me appena illustrati. M126710873RE:

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Fig.2 baratro nel mare Tranquillitatis

Anche questa un' immagine estremamente spettacolare, che mostra come queste voragini non siano poi cos rare, qui abbiamo una cavit dalla forma pi regolare, il cui diametro varia tra i 177 pixels in verticale (177pxX0.55m/px=97 m) ed i 217 in orizzontale (217 pxX0.4 m/px=87 m) Controllando l' illuminazione della Luna al momento dello scatto con i dati reperibili alla pagina relativa al presente scatto, link: http://wms.lroc.asu.edu/lroc/view_lroc/LRO-L-LROC-2-EDRV1.0/M126710873RE ho stabilito che il sole aveva un' altezza di 63.7 gradi circa sull' orizzonte, per cui, dato che l' ampiezza orizzontale dell' ombra di 136 pixels corrispondenti a 54 metri se ne pu calcolare verosimilmente la profondit: Dato l' angolo di 63.7 la proporzione tra ampiezza orizzontale dell' ombra e profondit della cavit uguale al coseno/seno dell' angolo in questione ovvero 0.443/0.896= 0.494, quindi la profondit sar: 54/0.494 =110 metri circa. La stessa voragine appare anche nella foto M106662246R, anche se la data in cui stata scattata antecedente, il diametro della voragine risulta di circa 73-76 pixels, ovvero di circa 100 m data la risoluzione dell' immagine (1.35m/px).

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Fig.3 l' ennesima voragine, questa volta nel mare Tranquillitatis

Una foto che ritrae un baratro simile la M137929856RE scattata il 31 agosto 2010, questa volta in maniera obliqua, in modo da evidenziare meglio le proporzioni tra larghezza e profondit e mette in evidenza che alla base di questa formazione si sviluppa tutt' intorno un relativamente sottile strato vuoto che per potrebbe essere anche molto esteso. In base a quanto si pu vedere la larghezza del baratro pare essere sui 60 m circa o poco superiore, e circa 30 metri la profondit, questa formazione comunque era gi stata individuata, anche se a risoluzione decisamente inferiore, dalla sonda giapponese Kaguya nel maggio del 2008 e nella relativa galleria di immagini link: http://wms.selene.jaxa.jp/selene_viewer/index_e.html possibile consultare sia le immagini statiche che scaricare in due versioni il relativo filmato (virtuale) 3D alquanto pregevole.

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Fig.4: voragine simile alla precedente questa volta nelle Marius Hill pochi gradi a nord di Reiner Gamma.

M114328462R:Si conosce anche un' altra voragine, sempre nelle marius Hill non molto distante dall' ultima analizzata, anche se forse si tratta di qualcosa di un p diverso, come un condotto di uscita della lava, situato nelle Marius Hills anche il diametro un p pi contenuto, tra i 16 ed i 19 metri, e non si intravede il fondo, per cui non possibile quantificarne la profondit. Per concludere il discorso delle voragini un' ulteriore probabile formazione di questo tipo, del diametro di circa 10 metri e della quale non di intravede il fondo, l' ho riscontrata nella foto M159631206LR anch' essa consultabile nel LROC image browser, relativa ad una zona ad est del cratere Atlas, ed altre due pi piccole, del diametro tra i 4 ed i 6 m appaiono nell' immagine M141485413R, relativa ad una zona poco a sud ovest del cratere king nella faccia opposta della Luna. Sempre di probabile origine vulcanica il cratere mostrato nell' immagine M131488521RE, situato nel lacus mortis, comunque, il fatto che ci fosse attivit vulcanica pregressa sul nostro satellite per non affatto cosa36

nuova dato che ne avevano gi riferito gli astronauti delle missioni Apollo: AS8 PAO pag.429,457 AS8 TEC pag. 428,458 AS8 CM pag.139,191 AS10 PAO pag.416,450,667,678,756,757,766 AS10 LM pag.136,140,142,144,149,196 AS10 TEC pag.312,313,318,345,562,575,646,648,656 AS10 mission report pag.187 AS12 CM pag.197 AS12 LM pag.60 AS12 PAO pag.250 AS15 CM pag.383,387,388 AS15 PAC pag.30,52,80,86 AS15 PAO pag.269,1030,1175,1176 AS15 TEC pag.211,489,628,859,907,908,1274,1422 AS16 CM pag.452,512 AS16 PAO pag.347,842,859,1085,1369,1370,1534,1536 AS16 TEC pag.264,275,860,990,1434,1918 AS17 TEC pag.270,293 AS17 PAO pag.1040,1045,1140,1216,1255,1341,1812,1873 AS17 PAC pag.60,93,113,136,161,169,179,202,204,219 Sebbene nella maggior parte dei casi citati si parli di vulcanismo solo come ipotesi,a pagina 859 del documento AS16 PAO gli astronauti parlano di gas di origine vulcanica, la cui emissione dal sottosuolo lunare pu essere alla base di molti dei fenomeni lunari transienti relativi a luci azzurrine spesso rilevate nella zona del cratere Aristarchus. Gli scienziati suppongono che questo tipo di voragini dia accesso in realt ad ampie cavit sotterranee e che i cosiddetti mari lunari siano formati da strati tra i quali siano presenti notevoli spazi vuoti, vedi link: http://photojournal.jpl.nasa.gov/catalog/PIA14004. Un' altra formazione secondo me dovuta a vuoti sotterranei, o sarebbe in questo caso meglio dire sublunari presente in prossimit del cratere Gruithuisen Gamma, in cui si pu vedere quello che pare il collasso di materiale sabbioso, ovvero la tanto famigerata regolite, che presumibilmente andato a riempire una cavit ai piedi di una montagna, come si vede nella selezione qui sotto.

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Fig.5: Collassamento di materiale sabbioso in cavit sotterranea.

In questo caso confrontando l' immagine M104776541RE, scattata nell' agosto 2009 con il frame 5183 nel 1967 dal Lunar Orbiter 5 scattato ad una risoluzione media, ho potuto fare anche un' indagine comparativa in riguardo all' entit dell' eventuale bombardamento meteoritico nei 42 anni intercorsi tra le due immagini, non sono riuscito a ravvisare la bench minima differenza, segno che il principale fattore che ha plasmato la superficie del nostro satellite naturale nella sua prima esistenza ad oggi quasi cessato. Quello che risulta da questa mia rassegna che, sebbene non si possa parlare di Luna cava nel vero senso della parola, ovvero come di un guscio sferico vuoto all' interno ma piuttosto, almeno a livello della crosta come di una specie di luffl (vedi il cioccolato milka) pieno di cavernosit varie.

I MASSI ROTOLANTIIl luogo con la maggior quantit di enormi massi, dell' ordine di grandezza della decina di metri da me notati, il cratere Hyginus e l' adiacente rima Hyginus, zona nella quale ho riscontrato due massi rotolati dalle relative pareti di dimensioni superiori a quelle di una casetta bifamiliare, il primo38

situato appena fuori del summenzionato cratere in direzione est e misura circa 12x15 in larghezza, 5 m circa in altezza ed rotolato per circa 450 metri, l' altro posto invece all' interno, ancora pi garande 13x19 circa sempre in larghezza per un' altezza di 5 m circa. Quest' ultimo masso da me individuato nel frame Lo_5_95h1 del Lunar Orbiter del 1968 poi riscontrata nell' immagine M104476560LC del Lunar Reconnaissance Orbiter scattata nel 2009 rotolato per circa 137 metri lungo un dislivello che ho valutato in 13 m, misurando con esattezza le coordinate del punto iniziale e finale di rotolamento nella quick map del LROC e poi verificando le relative altimetrie su Google Moon. Il rotolamento quindi ha avuto luogo lungo una pendenza del 10%, ho stimato la massa di questa enorme pietra in circa 2250kg pari a circa 375 kg effettivi alla gravit lunare. E' da specificare comunque che in quest' area vi sono innumerevoli massi rotolati gi dalle pareti del cratere o del canale che da esso si diparte sia a destra che a sinistra, tutti delle dimensioni vicino attorno ai 10 metri, risulta evidente per che essendo tutti rotolati in discesa, la principale forza che li muove la gravit. E' da aggiungere per che in molti casi la pendenza media veramente esigua, in alcuni casi anche del 3-4 % come uno che misura circa 12x10 m per circa 6 m in altezza, rotolato per ben 920 m, scendendo di soli 27 m (M104476560RC Lo_5_95h1). Un secondo luogo interessante appare nel frame 5168-h2 relativo al cratere Vitello, all' estremit sudoccidentale del mare Humorum, dove si vedono due massi rotolanti, uno al centro, molto evidente ed uno pi in basso al limite della risoluzione, che si sono spostati da destra a sinistra in maniera leggermente incurvata verso il basso dell' immagine.

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Fig. 5 Masso rotolante situato nel picco centrale del cratere Vitello fotografato dal Lunar Orbiter 5

Per quanto riguarda il primo di detti massi, colpiscono anche le dimensioni, di circa 5X5 pixels, che alla risoluzione di questa immagine, pari a circa 3.6 metri/pixels nella versione jpeg corrispondono all' incirca a diciotto metri di diametro, mentre gli altri tre hanno comunque dimensioni di almeno un paio di metri, altrimenti non sarebbero visibili nell' immagine. Oltre a essere molto grandi questi massi, o qualunque cosa siano, sono rotolati per una notevole lunghezza, per esempio quelli che appaiono in questa foto sono "rotolati" per 400 metri circa nel caso del pi grande e 250 circa nel caso del pi piccolo, quello la cui scia si vede integralmente nella selezione che ho qui proposto.Anche nel caso delle altre due pietre non visibili in questa selezione si tratta di scie lunghe dai 160 ai 270 m. In seconda istanza, considerando l'angolo d'incidenza della luce solare di 80.46 gradi,si deduce che essa proviene, al momento dello scatto da 9.54 gradi sull' orizzonte, la lunghezza dell' ombra dell' oggetto pi grande di 20 pixels, ovvero circa 72 m. Ora, dato che il coseno di 9.54 equivale a 0.986, mentre il seno a 0.166, l' altezza dell' oggetto sar all' incirca di 72/0.986*0.166 ovvero circa 12 metri, questo ponendo che l' ombra si proietti su una superficie orizzontale, un p di pi qualora la superficie sia in salita un p meno se in discesa, tuttavia dall' osservazione dell' immagine almeno il pezzo di terreno in questione appare ragionevolmente pianeggiante. In riguardo a quest' immagine anche stato teorizzato che si tratti si un40

sito di estrazione mineraria, dove fantomatici minatori, estrarrebbero dei minerali usando dei macchinari semoventi (le pierte rotolanti) vedere link: http://www.thelivingmoon.com/43ancients/02files/Moon_Images_A06.ht mlhttp://www.thelivingmoon.com/43ancients/02files/Moon_Images_A06. html . In questa teoria ci sono per diverse falle, se questi oggetti sono veicoli per trasportare i minerali estratti, ci devono spiegare come mai le tracce terminano proprio nel punto dove si trova ciascun oggetto, infatti se in situ si svolgesse un' intensa attivit mineraria, ve ne sarebbero ovunque e sarebbe chiaramente visibile la destinazione di questi veicoli, in quanto le scie, ripetutamente battute, sarebbero diventate dei sentieri, perch sulla Luna non ci sono pioggia e vento a rimodellare continuamente il terreno. Conseguentemente le tracce di qualsiasi attivit di tipo artificiale sulla superficie del nostro satellite permarrebbero inalterate per migliaia se non milioni di anni, il fatto che le scie lasciate dagli oggetti non siano perfettamente rettilinee dovuto al fatto che essi rotolano seguendo le pendenze del suolo anche lateralmente, ovvio che se a un punto del suo tragitto il masso trova una pendenza a destra per esempio, la sua traiettoria si incurver in tale direzione. Anche il calcolo delle dimensioni e delle distanze fatto in questo sito stato sovrastimato di quasi una decina di volte, come si vede dal calcolo fatto da me misurando le dimensioni del picco centrale con google Earth estraendo la definizione per pixel ed estrapolando tutte le varie distanze. La definitiva conferma venuta il 3 agosto 2010 dal Lunar Reconnaissance Orbiter nel frame M135433752LE dove si vede la stessa zona e lo stesso oggetto gigante, che qui si rivela definitivamente essere un masso con la relativa scia di rotolamento di cui propongo qua un' ingrandimento.

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Fig 6. Ingrandimento del grosso masso rotolante nel picco centrale del cratere vitello.

Nel terzo caso ho riscontrato uno di questi massi di circa 11x11 m in largezza, 9 m circa in altezza, rotolato per circa 233 m in lunghezza e sostanzialmente in piano (M104476560RC Lo_5_95h1). Spostandosi di poco, all' interno del cratere Hyginus nella pendice orientale si hanno ancora almeno una decina di massi, di cui i due pi gramde misura 15 metri per 10 per circa 13 in altezza, mentre un' altro solo di poco pi piccolo rotolato per circa 790 metri lungo un dislivello di 114 m pari al 14% circa di pendenza, ma anche qui si ha il caso di un masso sempre delle dimensioni di un appartamento (10x6x6 m) rotolato per circa 400 m lungo una pendenza solo del 5%.

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