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News, eventi, approfondimenti, intrattenimento e interviste dal mondo sociosanitario.

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eeeee e/o eeee eeeoeeezeoneVee ee eueeoe 5 eeeee eeeeeeee

e-meel: enoee@enoeeeetWeb: wwweenoeeeet

eeeeeeeetudeo e eomuneeezeone

de eepeeo eenetode eepeeo eenetoeee eobege 7e eeeee eottofeeno ee

tele e Fex +3e e5e3 78eee5

eeeeeeeeeeee eobege 7e eeeee eottofeeno ee

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eeeole eeeeeoneel eeem del "eeeeno eegne"el eeem del "eeeeno eegne"

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eeulee eepeeoeeenluege eoeeeeeeole de eeeeeeeeole de eeeeeeeeeeeedo eoeee

eoeedene eeleenoeelle eelle

Beebeee Beeneedene

MagazinePeriodico di informazione in materia sociosanitaria

ANOSS

2 ANOSS Magazine 2014 Nonsoloassistenza,unanuovaattenzioneagliaspettino-coredellestrutture 4 25 ottobre a Mantova: visita guidata al giardino Alzheimer UngruppodilettoridiANOSSMagazineallaFondazioneMazzali 5 Editoriale Pensareconl’altroeagiremettendosineisuoipanni6 Una giornata “Antistress” a Villa Paradiso RapportosullaprimaesperienzadiformazionepropostadaANOSSMagazine9 “Le core-competencies dell’operatoresocio-sanitario in curepalliative” FrancoAngeli(2013)10 L’approccio capacitante nella cura dei deficit cognitivi L’incontrocolprof.Vigorelli12 Contenzione o protezione? RelazioneacuradiSaraSaltarelli14 Piano nazionale per la non autosufficienza. Unprogrammadeltuttomancato.InItaliac’èmoltodaripensare19 Sono figlia, e ho paura! Pensierieparoleperrisollevarsidallosconforto21 Quando l’Ospizio in Emilia Romagna iniziava…a gracchiare AcuradiNicolaPisaroni22 Libera Banda: musica nel vento Integrazionedeipossibiliapproccinellacuradell’anzianoinstruttura23 Note sull’ accreditamento in Emilia Romagna Arrivoinsalita26 ANOSS e ANOSS Magazine Sarannopresentiinforzeall’edizione2014diExposanità.28 Redazionale Tena IMPATTOAMBIENTALE:l’impegnodiTENAperlariduzionedeirifiuti29 Medicina olistica Frequenzedivitaequa33 Congresso regionale Emilia-Romagna di Legacoop sociali 15 ottobre 2013 37 Chi si vuole accontentare scagli la prima pietra! Unaviapersmetterediaccettareilsistema40 OSS, QUESTO SCONOSCIUTO! 41 Le Stagioni in Natura e le Stagioni nell’ Essere Solstiziod’Inverno42 Risvegli Recensione

44 RACCONTO DI NATALE Nessunessereumanoèun’isola46 Oroscopo Previsioniperil201448 Rubrica di cucina Antichericetteregionali

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ANOSS Magazine 2014non solo assistenza

Una nuova attenzione agli aspetti no-core delle strutture sociosanitarie

Ilfiorebello,lagrandemargheritagiallael’ape.L’immaginetrasmetteun’immediatasen-sazionedicaloreesollecitailricordodiun’estate,mostraladelicatezzaelaforzadellavita.Cioffreanchelapossibilitàdiunariflessione.Lanaturametteinrelazionetuttiisuoifigliche,avoltenonconsapevoli,siaiutanoanchenegliobiettivipiùdifficili.L’apeèrichiamatadalprofumodelfiorechel’attiraconquestoingannopercaricarladipollineetrasformarlaquindiinunmessaggerodellanuovavita.Leoffreincambiounagocciadinettare,nonunpremiomaunapromessadivitaperl’invernocheverràsel’apesaràcosìaccortadielaborar-lainmiele.Unariflessionecheciaiutaacomprenderel’importanzadegliaspettirelazionalinellavorodicura.

ANOSSMagazineè“media-partner”diRSASummit,unimportantemomentodiincontroedistudiosulproblemadicomeconiu-gareilmiglioramentodellaqualitàelarazionalizzazionedeicostinellagestionedeiservizi“no-core”

Nelsettoresociosanitariolaconvivenzadiservizicoreeno-coreèundatodifattoimprescindibile.Infattinonsipuòpensareaunserviziodicuradellamalattiaodellanonautosufficienzasenonsipresupponeunastrutturaabitativaopportunamenteriscaldataeilluminata,aunserviziodicatering,dipuliziaealtriasecondadellanaturaodelgradodiqualitàdellastruttura.Porreattenzioneaiservizino-corenelsettoresociosanitarioèunelementocheconta,aifinidellaqualitàdelservizioeancheaifinidell’economicità.L’incontro,conun’introduzioneeben5tavolerotondesiterràil26marzodel2014alCentroCongressiUmanitasdiRozzano(MI)inviaManzoni113.

PROGRAMMA09,15 Aperturadeilavori

09,30 Comeconiugaremiglioramentodellaqualitàerazionalizzazionedeicostinellagestionedeiservizino-core

10,00 RISTORAZIONE Comescegliereilmodelloorganizzativipiùadatto Controllodiqualitàestrategieperlaprevenzionedellamalnutrizione

11,45 PULIZIA,SANIFICAZIONE,LAVANDERIA/LAVANOLOE Tecnicheetecnologieperlapuliziaelasanificazionedisuperficietessuti Razionalizzazionedeicostieimpattoambientale

14,00 LOGISTICADELFARMACOeMOBILEHEALTH Tecnologieperlagestioneinformatizzatadelfarmaco/riduzionedeglierroridisomministrazione Digitalizzazioneede-materializzazionedeidatisanitari

15,15 SERVIZITECNICI,SICUREZZAedEFFICIENZAENERGETICA Manutenzione,ristrutturazionieriduzionedeiconsumienergetici Controllodellalegionella

16,45 LAYOUT,UMANIZZAZINEdegliSPAZIeARREDO Comeumanizzareglispazi Spaziesterniegiardiniterapeutici

17,45 Chiusuralavori

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25 ottobre a Mantova: visita guidata al giardino Alzheimer Un gruppo di lettori di ANOSS Magazine alla Fondazione Mazzali

Il 25 ottobre scorso un gruppo di soci ha potuto fruire di una giornata di grande interesse con una visita guidata al giardino Alzheimer della Fondazione Mazzali di Mantova. È stata una giornata di formazione di carattere nuovo e molto gradevole. Prima di tutto una mezz’ora in aula per conoscere la Fondazione e i suoi obiettivi principali con un intervento del direttore Dott. Portioli. Poi la visita vera e propria al giardino Alzheimer con approfondimento anche a piccoli gruppi e infine forma-zione all’aperto tenuta del dott. Bottura. Si ringrazia tutta la dirigenza della Fondazione per la disponibilità dimostrata. Alcune immagini della visita

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Pensare con l’altro e agire mettendosi nei suoi panni“Il tema dell’empatia chiama a un confronto con l’esperienza vissuta a un appro-fondimento delle emozioni, delle reazioni corporee, degli atti mentali che inter-vengono nel nostro rapporto con gli altri” (Laura Boella – Sentire l’altro)

Renato DaperoDirettore Responsabile

Neicorridoidellastrutturasiincontranoper-sone, non ospiti o personaggi strani. Si in-contranopersoneavoltecon atteggiamentianomaliequindidifficilidacomprendere.Maperché un anziano deve accanirsi tanto percomeèfinitaunacorsadiformulauno?SiscagliacontroidirigentidellaFerrarielanciaimpropericontroilpilotagiudicatoconiglioerinunciatario.Nessunoloascolta,almassimoqualcunoglidice,calma,calmatanto..vedrai,primaopoi laFerrarivincerà..Cosasarebbeinveceseglichiedessimounpareresucomedovevano organizzare la squadra e sulle ca-pacità di qualche altro pilota. Diavolo, è unuomoappassionatodicorse,nonèunacosastrana!Lasuapassione lomantieneattento,infondoglidaunaragionepervivere.Unpo’piùavantinelcorridoieccochesi in-contraquellasignorachetuttiapostrofaconespressioniirripetibili“tè,tè,tè”egiùparo-lacce offensive. Alcuni si arrabbiano e le ri-spondonomale,altricercanogenericamentedi calmarla, quasi tutti la ignorano. Si èmaichiestoqualcuno cosaabbia sofferto inpas-satopervereatteggiamentiostiliversotutti?Siesprimemale?Nonusapraticamenteunalinguaintellegibile?Ebbene, rispondetele nella sua lingua: siesprimosoloconmonosillabieparolacce,in-terpellatelaconglistessimonosillabiesosti-tuite leparolacce condelledomande.Eallafineeccospuntarelapiùaffascinanteescono-sciuta,romanticadonnache,istituzionalizzatadauntempolontanissimo,cercadispiegareatutticheèlungaedifficileperleil’attesadelsuo bambino. “Ma quale bambino che nonhaifigli”.Cosìlediconotutti,maleièsicura,prestonasceràedfigliodi....Seleditesem-plicemente chenonè vero le farete riaprirechissàqualeferita,fateledelledomandecoe-renticonlesueaffermazionieavreteindonolasuaamicizia.

Hotoltotreesempirealidallamiaesperienzapersonale. Trepersone speciali, di sicuro in-telligenti,ma scoordinate nei ricordi e nelleformecomunicative.Trepersonechedifficil-mentepotevanoessereinseritenelloschemadirapportochemetteilcurantesuunpianodi superiorità. Solo in un rapporto paritarioè possibile comunicare. All’appassionato diformulaunohofattodomandetecnicheeglihoconcessocreditoanchedopoaffermazioniinfondate.Aquellacheincontrandomidiceva“tè,tè,tè”e poi offendeva ho risposto “Tè, tè, tè, macosamivuoidame?perchénonstaiaparlareconme?”edaallorami guardato senzapiùinsulti.Eallasperanzosainnocentemadreineternaattesahodettochesareistatomoltofelicediincontrarlaancorapersaperedisuofiglio e che volevo sapere chenome ledaràquandoloporteràalbattesimo.Non si è trattato di simpatia e neanche dicompassione,misonomessonei loropanni,assegnandoloroladignitàchesiaspettavano.“Eguariraidatuttelemalattie–perchéseiunesserespeciale–edioavròcuradite”2lapremessa indispensabileper lacuraèchel’altrosiariconosciutononsemplicementemacomeunessere“speciale”.

1 Laura Boella Sentire l’altro – Cortina editore 20062Franco Battiato -La cura -

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Una giornata “Antistress”a Villa ParadisoRapporto sulla prima esperienza di formazione proposta da ANOSS Magazine

E’stataunamagnificagiornatail13settembre!43lettoridiANOSSMagazinesisonodatiappun-tamentoaVillaParadisochepossiamodefinireunluogo ideale per incontri formativi e socializzan-ti.La fortunahavolutocompletareconunclimaperfetto: aria, sole e temperatura giusta, così lagiornatasisvoltamagnificamentetramomentidiapprendimento inaulaedesperienze fantasticheall’apertocon idocentiLetiziaEspanoli eMauri-zioMeletanichesisonoalternaticonintegrazioneperfettanellagestionedelprogramma.Tuttoècominciatoconuntestdimisurazionedellostressepoivia,subitoall’apertoafareunesercizioguidatodaMaurizioperl’aumentodell’energiavi-talemattutina.Qualcunosièlamentatodiqualchedoloretto…forsedovremmofarepiùspessoqual-cheesercizio!Al rientro in aula, con una disposizione che perlaveritàsomigliavapocoaunanormalesituazio-ned’aula,una lungae interessantechiacchierataconLetiziachecihaintrattenutosutemifantasticiquali:lapotenzacreatricedelpensiero,lepoten-zialità dellamente, la visualizzazione e il respiroqualefontedivita.Ancoraall’esternoconMaurizioperunasessione

diesercizidirespirazioneSièparlatopoidinutrizioneeunprimoassaggiodiYogadellarisataNel pomeriggio ancora aula con Letizia e tantiesercizi di coerenza cardiaca e di stretching deiMeridiani guidati daMaurizio. ( e qui i dolorettisonoaumentati..!)Lagiornataantistresssièconclusaconunasessio-nefinalediyogadellarisatache,anchegraziealgradevolecontestonaturale in cui siè svolta,haraggiuntodellepuntedi successoveramentedif-ficiledadescrivere.Bastipensarechesisonosen-titecompletamentecoinvolteanchepersoneten-denzialmenteschiveeriservate.Allafine,bisognadiretutti,propriotuttiridevano!Unaccennodobbiamofareancheal serviziochehacompletatol’evento,sempreimpeccabileapar-tiredallaseraprimaincuiunaquindicinadiparte-cipantiprovenientidacittàlontanehannopotutoapprezzareuna cucina sanaeun luogoperfetta-menteadattoalriposodelcorpoedellamente.Ipastivegetarianiprodotticonverdureinprevalen-zacoltivateinloconeiterrenidell’agriturismoeglisnacknaturalibiscottietortefatte“incasa”.Alterminedeivarimomentiformativisonostate

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Foto di gruppo a fine giornata

LetiziaEspanolieMaurizioMeletani

svoltealcuneconsiderazionicoipartecipanti,cheperdirlainsintesi,sisonomostratituttientusiastidell’esperienza.Alcunihannoavutesemplicemen-teparoledielogiodell’ideaedisoddisfazioneperl’esperienzavissuta, altri hannodettocheavreb-beroportatoacasaunricordoindelebile,altrian-corache“bisognerebbefarnepiùspesso”einfineancheun’osservazionesull’opportunitàcheanchelepersonecheoccupanoipostidipiùaltarespon-sabilitàdovrebberoentrarinconfidenzaconsitua-zioniformativediquestotipo.Cirallegriamoovviamentediquestoriscontroto-talmentepositivo che ci conferma labontàdellasceltadellalocationedeidocentidicuiinpartico-lare,comunque,nonavevamodubbi.La considerazione che anche le posizioni apicali

dovrebberoprenderepartea iniziativediquestogenerecitrovaintotaleaccordo,infattiseèverocomeèverochel’integrazioneprofessionalesifamettendo in relazione le proprie competenze enoncertomettendoleinscalagerarchica“buttarsinellamischia” conungiustogradodi equilibrataconfidenza non è certo contrario a questo prin-cipio. Sperimentare insieme esercizi di benesse-re fisico e mentale non vuol dire confondersi oconfondere i ruoli, né tanto meno perdere cre-dibilità sociale di fronte ai collaboratori. Questoe tutt’altro problema. Si può a acquistare o per-derecredibilitàasecondadicomecisicomportanellescelteoperative,nonsesistadentroofuoricerte esperienze di gruppo. Sembra addiritturascontato,masappiamocheesistonoancoratantebarriereideologicheechefintroppospessoicapitendonoacomandaremaanonmisurarsi.Questoèilveropericolocherischiadi isolarli.Entrareinunasituazionecomunitariaedi lavorodigruppospecialmente trattandosi di un lavoro liberatorioditensioniepaureèestremamenteutile,addirit-tura, per recuperare posizioni coi collaboratori equelchepiùcontaperaumentarelafiduciainséstessiel’autostima.Siaibuonirisultatiottenutielapienasoddisfazio-nedeipartecipantisialeriflessionisvoltedisegui-tohannofornitomotivisufficientiperpromettereatuttichel’iniziativatroveràunasecondaedizionechesiterràconglistessiparametri fondamentalieconunprogrammaancorpiùevoluto.Invitiamotutti i lettori amettere in conto per il 2014 unagiornataantistressaVillaParadiso. Ilprezzosaràaccessibileailrisultatovilasceràmoltosoddisfatti.

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ECCELLENZA NELLA QUALITA’ - ECCELLENZA NELLA ECONOMICITA’ - ECCELLENZA NEI SERVIZI

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Gli autori del volume sono:

Dott.ssa Laura BONO: valutatore certificato di Sistemi di Gestione per la Qualità, esperta in formazione, gestione, valutazione dei ser-vizi e reti di cure palliative.Dott.ssa Silvia DI LEO: psicologa e psicotera-peuta, esperta in formazione, ricerca e atti-vità clinica nell’ambito delle cure palliative.Dott.ssa Monica BECCARO: dirigente statisti-co, esperta in ricerca, formazione, gestione e valutazione dei servizi e reti di cure palliati-ve.Dott. Gianluca CATANIA: infermiere, dot-torando in Metodologia della ricerca infer-mieristica, esperto in formazione e ricerca nell’ambito delle cure palliative.Dott. Massimo COSTANTINI: medico palliati-vista, esperto in ricerca clinica e sanitaria nel campo delle cure palliative.

“Le core-competenciesdell’operatore socio-sanitario in cure palliative” - Franco Angeli

AbstractL’integrazionemultiprofessionaleèunapeculiari-tàdellecurepalliative.Nonesisteperòunmodellodicore-competenciesadottatoa livellonazionalechedefiniscalespecificitàdellecompetenzedegliOperatoriSocio-Sanitari(O.S.S.)impegnatinelset-toree le aspettativedapartedell’organizzazioneneiconfrontidelpersonale,utiliall’acquisizioneeallo sviluppo continuo delle competenze profes-sionali.Vistoilsemprepiùdiffusoinserimentodell’Opera-toreSocio-Sanitarionelleéquipedicurepalliativeelanecessitàdigarantireunaformazionespecificaaquestioperatori,ungruppodiprofessionistiaf-ferentinel2012-2013alCoordinamentoRegionaleCurePalliativedell’IRCCSS.Martino-ISTdiGeno-va,hasviluppatoilProgettoLecore-competenciesdell’operatoresocio-sanitarioincurepalliative.Questo volumepartedall’evoluzione storico-nor-mativadellecurepalliative,dallafiguradell’OSSinItaliaedall’impiantoteoricodelconcettodicore-competence.Delinea fasi e risultati del percorsometodologicodelProgettoepresentaildocumen-tosullecore-competenciesdell’OSSincurepallia-tivequaleprodottofinaledelProgetto.Il volumesi rivolge inprima istanzaagliOSSchesono impegnati o che desiderano impegnarsinell’assistenza alla persona con bisogni di curepalliativeeaisuoifamiliari: icontenutideldocu-mentoe la sua contestualizzazionepossono rap-presentareunostrumentoutileachiarireilruolodiquestafigurainriferimentoallamultidimensio-nalitàdellecurepalliative.Ilvolumeèinoltreindirizzatoaiprofessionistiope-rantinell’ambitodellaformazioneedell’organizza-zionedeiserviziall’internodelsistemasanitarioesocio-assistenziale:icontenutideldocumentoeladescrizionedeipossibiliambitiapplicativipossonorappresentareunabaseperlosviluppodipercorsiformativimirati,perladefinizionediprofilidicom-petenza e di percorsi di inserimento all’internodellesingoleorganizzazioni.Gli autori hanno dedicato parte del volume alladescrizione della metodologia applicata perchéritengono possa rappresentare, per tutti gli stu-denti interessati alla ricerca, un utile esempio diapplicazione rigorosadel processodi validazionecosìcomedelineatodallacomunitàscientificain-ternazionale.

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L’approccio capacitante nella cura dei deficit cognitivi

L’incontro col prof. Vigorelli

Martedì8Ottobre2013,laCasadiRiposoGiusep-peGasparinidiPieveDugliara,Rivergaro (PC)haospitato ilProfessorPietroVigorelliperunsemi-nario sull’Approccio Capacitante nella cura dellepersonecondeficitcognitivi,ospitanteoperatori,direttoridiRSAealtriprofessionisticheavessero

interesseadapprofondireilmetodoelaprospetti-vadelProfessorVigorelli.Glihighlightdell’incontrononsonosoltantocon-cettuali, ma organizzativi: si è trattato infatti dimettere ingioco lerisorse, lospazioe l’impegnodisponibiliaunastrutturaperfaraccederegratu-itamenteaunaseriedinozioni,prospettiveetec-nichechepossanoprocurareuncambiamentonelmododidareassistenza,einparticolarenell’inte-razioneconiresidenti.Con l’ausilio di una sponsorizzazione e un’intra-prendenzadicuinonsoloquesta,matuttelepro-fessioniavrebberobisogno,sièriuscitiacreareunmomentod’incontroanzichéunasemplice“lezio-ne”oesposizionediunmetodopuntoperpunto:quellochesièriunitononeraunpubblicomaungruppo partecipante che ha condiviso esperien-ze,dubbi,criticheedèstatocoinvoltodalprimoall’ultimominuto; le tecniche non partivano dailoropresuppostiteoricimadaesperienze,esempi,stralcidiconversazione.Ilmodoincuiilmetodoèstatoesposto,primaan-coracheilmetodostesso,èimmersonellapraticadell’assistenzaeall’assistenzaèinteramentededi-cato,preferendoilconfrontoel’esperimentoallateoria,ilcomeèalcomedeveessere.Anche l’efficacia di un’esposizione semplice, matutt’altrocheapprossimativa,procedenellastes-sadirezioneeaiutaacoinvolgerechiascoltaearadicareconcettichealtrimentirischierebberodiandarepersi.Così le tecniche che esemplificano l’Approccio

PietroVigorelli

Praticaeconfrontopiùcheteoria

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Pietro VigorelliAria nuova nelle case per anzianiProgetti capacitanti

Paola Dellaturca

Capacitante, tecniche della parola per raggiun-gereconversazionifelici,efficaci,soddisfacenti,sipresentano subito nella loro praticità attraversotrascrizioni e registrazioni: tecniche attive (comela risposta ineco)epassive (come l’evitaredifi-nire una frase per l’interlocutore), comprese inunpanoramasemanticochesempreciricordadirispettareitempieimodidiconversazionedichiabbiamodifronte,diascoltareeinteragireanzichéimporre,unattodi rispetto forse controcorrenteoggi,sevogliamoseguireuncliché,maindispen-sabile perché sia possibile sempre più spesso (epersemprepiùpersone)costruireundialogo.Emipermettodiuscireperunsecondodalcon-testo professionale per riconoscere che averepiù dialogo (e più persone chedialogano) non ènient’altrocheunapossibilitàpuraesemplicediarricchirealivellopersonaleerelazionaleentram-bigliinterlocutori.

Arianuovanellecaseperanziani-Progetticapa-citantièun librodeldottorPietroVigorelli,pub-blicatonel2012daFrancoAngeli,chesioccupadiportareaunlivellosuccessivoquellocheVigorellichiamaapprocciocapacitante:unaserieditecni-cheeunmododiinteragireperriuscireanonper-derelapossibilitàdiunacomunicazionesufficien-tementefeliceconanzianiancheaffettidadeficitcognitiviche,altrimenti,sarebbedifficileraggiun-gere,dalpuntodivistanonsolocomunicativo,maancheemotivo.Attraversoidiecicapitolidiquestorecentelavoro,l’approcciodiventaprogettoecominciaainteres-sarenonsolosingoliinterlocutoriogruppidicon-versazione,maanchel’organizzazionestessadellestrutture. Dal passaggio tra Mondo del Prima eMondodelDopo(l’arrivonellastruttura,omegliol’ingressonellanuovacasa)alProgettoAccoglien-za,dalrisveglioalleattivitàsignificativepersonali(ASP)finoaiGruppiABCchecoinvolgonoifamiliarideiresidenti,unaseriedimetodi,progettieappli-cazionicheoffronounapossibilitàdicambiamen-toall’internodelleCaseperAnziani

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Contenzione o protezione?Sulla complessa questione della contenzione, dagli aspetti assistenziali e sanitari a quelli sociali e legali. Presentiamo una breve sintesi del convegno, importante per il tema e il livello tecnico delle relazioni.

Sara Saltarelli 1

Sara Saltarelli

Salapiena,motivatapartecipazioneesorprenden-tesuccessoperilseminarionazionaleorganizzatodallacooperativasocialeSocietàDolceeANASTE,su “Contenzione o protezione? Aspetti assisten-ziali, sanitari, sociali e legali nell’uso delle con-tenzioni”,svoltosiloscorso18ottobreaBologna,pressolaSaladelCentroRubbiericonosciutocoipatrocinidelMinisterodellaSalute,dellaRegioneEmilia Romagna, del Comunedi Bologna.Altissi-moillivelloqualitativodegliinterventideirelatori,chesisonosusseguitidopoisalutidiIreneBruno,presidente della sezione bolognese e consigliereregionale ANASTE e di Pietro Segata, presidentedi SocietàDolce, checonun’analisi breve, lucidaecontestualizzata,hapropostol’istituzionediuntavolo tecnico politico a livello nazionale, per laconcertazionedilineeguidasullecontenzioni,adoggiancoraassenti.

LagiornataèstatabencoordinatadaAlessandroPirani, medico di medicina generale e geriatra,che ha saputo introdurre l’argomento attraversounapresentazioneecon lamotivataepregressaesperienzapersonalenello studioenella regola-mentazione delle protezioni. Marco Sinoppi, delDipartimentoCureprimariedell’ASLdiBologna,haillustratoilprotocollomessoapuntodall’azienda,dimostrandounosforzoeunimpegnoparticolari,inquantohailmeritodiesserefruttodiunlavorocondivisodapiùsoggetti,compresiireferentidellestrutture.Molto interessante l’interventodi CarloPetrini, responsabile dell’Unità di Bioetica dellaPresidenzadell’IstitutoSuperiorediSanità,chehaesaminato alcuni problemi di etica connessi allapraticadellacontenzionemeccanicainpsichiatriae in neurologia. Senza proporre risposte specifi-

cheasingoliproblemioperativi,hasuggeritounagrigliametodologicaperfacilitareledecisionichegliespertiprendono,ciascunonelproprioambito.Duelesituazioniaffrontate:ilproblemadell’abuso,illegittimosottoilprofilosiaetico,sialegislativoeirequisitiperunutilizzolegittimosottoivariprofili,clinico,eticoenormativo.Iltemaèstatoespostodall’espertosiaattraversodocumentiemanatidaautorevoli istituzioni nazionali e internazionali,che all’internodi unquadro teoricodei valori dietica.Assentefisicamente,permotividisalute,An-tonioFederici della DirezioneGenerale della Pro-grammazionesanitariadelMinisterodellaSalute,chehaperòvolutoonorareilseminarioconunin-terventoscritto,sulproblemadellapartecipazionedell’assistitoallaformazionedelconsenso.Unari-flessionericcadicontenutiediumanità,nonchédi concretezza, dove ha richiamato l’utilità deglistrumentiallabasedell’assistenza,comeilPAIeillavorodiéquipe,alfinedigiungereaunamoda-litàcondivisaefunzionaledell’usodelleprotezio-ni, tutelanteper l’ospite.Grandeaperturaancherispettoaunproseguodei lavoriaperticonque-stoconvegno.L’interventoesaustivoecompletodiLuigiConte,haportatoalseminariolavocedellaFederazionenazionaleOrdinideiMedicichirurghie Odontoiatri, sottolineando l’importanza dellaformazione,dellaraccoltadati,delleprocedureedevidenziando lagrande responsabilitàdeimedicinelprescrivereunamisuradiprotezione.Gliaspet-tilegalisonostatiaffrontatidaLucaDegani,avvo-catoedocentediLegislazionesanitariapresso laLiuc, sia sotto ilprofilodella responsabilitàgiuri-dica,siadiquellecivile,penaleedamministrativa.L’interventohaevidenziatocomelacontenzione,inassenzadiconsenso,siasempreillegittima,sal-voun reale statodinecessità, cheè tale solo se

Alessandro Pirani

Marco Sinoppi

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Pietro Segata

Luca Degani

Pasqualino La Torre

valutato nell’immediato. L’alternativa? L’ammini-stratoredisostegno,figuraancorapocoutilizzataperanzianiche,purdeterioratidalpuntodivistacognitivo,nonsonostatiperòdichiarati interdet-tioincapaci.Dopolapausapranzo,PasqualinolaTorre,geriatrae responsabilesanitariodellaCRAVilla Paola di Bologna, ha illustrato la frequenteinutilitàdellacontenzioneelealternativeadessa.Lacontenzione–hasottolineatoLaTorre–deveesserel’ultimasoluzioneenondiventareunauto-matismo,mai.AlcunicasiclinicihannorafforzatolaposizionediLaTorre,cosìcomeidatiraccoltiaseguitodell’attivitàdiPetTherapycondottanellastruttura, il cui impatto positivo sugli ospiti par-tecipanti ha permesso di ridurre sia alcune pro-

tezioni,sialaterapiafarmacologicaprescrittaperla stabilizzazione comportamentale.La posizionedegliinfermierinelsuperamentodellecontenzionièstataportatadaEugenioCortigiano-presiden-tedell’AIILF,associazioneitalianaInfermieri legalie forensi.Conuna lungaesperienza inunastrut-turapsichiatricaallespalle,Cortigianohaportatoesempi in cui la relazione è stata più funzionaledi una contenzione, nel risolvere gli effettidi undisturbo comportamentale e ha insistito, attra-versol’illustrazionedicasiconcreti,sullepossibiligravissimeconseguenzediunabuso.Inchiusura,lascenograficaesposizionediRenatoDapero,vi-cepresidenteANOSS,AssociazioneNazionaleOpe-ratoriSocialieSociosanitariedirettorediANOSSMagazine, che conun interventomultimedialeespettacolareha ribaltato laprospettiva,parlandodellalibertà.Libertàcomevalore,comenecessità,comeelementobasedellavitadiognuno,testimo-niatadacanzoni,immaginieintervisteagliopera-tori. Libertàdi essere, di scegliere, di esprimere,indipendentementedall’etàedallostatodisalute,mariconosciutodallastoriadiognunoedall’esse-repersona.Prestodisponibiligliattidelconvegno2

1 Sara Saltarelli: Società Dolce - Responsabile Area Sede Assistenza alla Persona-2 Atti del convegno. Dei contenuti del convegno verranno presto re-datti e divulgati gli atti. L’argomento è stato am-piamente trattato ma è subito parso evidente che sono possibili ulteriori approfondimenti sia per sviscerare fino in fondo gli aspetti più delicati e determinanti per poter definire una sorta di mini-mo etico oggettivo, sia per gli aspetti di sicurezza e legali. Lo studio è stato aperto con l’auspicio di una necessaria prosecuzione. N.d.r.

Carlo Petrini

Luigi Conte

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Piano nazionale per la non autosufficienza. Un programma del tutto mancato. In Italia c’è molto da ripensare

Sfiducia nel sistema dei partiti

PREMESSAIlsestorapportosullapercezione,rappresentazio-ne sociale emediatica della sicurezza nel nostroPaese,pubblicatonelgennaioscorsocon iltitolo“TUTTELEINSICUREZZEDEGLIITALIANI”,presen-taedanalizzaleprincipalipauresperimentatedal-la popolazione italiana. Tra le varie informazioniinessocontenute,spiccaunatabella(laTab.1.2:GRADUATORIADELLEPAURE) che risultapartico-larmente significativa rispetto all’argomento quitrattato, in quanto evidenzia le percentuali dicoloro cheaffermanodi sentirsi frequentementepreoccupatisuivariaspettisottopostiadindagine.Alcunidatisalientisonoriportatinelbox.

“IlsistemadiwelfareitalianorappresentauncasounicoinEuropa:daglianni’90inpoilalineavin-cente,chehaattraversatoanchegovernidiversi,sièconcretizzatainunagrandePOLITICADEITAGLI,anchequandosièprovatoaprogettareunarifor-ma complessiva che colmasse i buchi più vistosidellaprotezionesociale”.CosìsintetizzaUgoAsco-li²,inunsuorecentearticolo,latesichenessunaazioneriformatriceèstatadifattoportataatermi-nenell’ultimoventennio,aparteunapoliticadeitaglichehadifattooperatounridimensionamen-tocostantedelwelfarepubblico,senzainterventivoltiallariqualificazionedellaspesasocialecapacidirisolvere iproblemipostidallenuovesfideso-ciali.Senzacontarechelacrisicheancoraciatta-nagliaaggiungeulterioripreoccupazionisulfrontedelpoterediacquistodiampistratidellapopola-

zione,acuendo leemergenzesocialiche l’attualepoliticadiausteritànonfacherendereancorapiùevidenti,inperfettacontinuitàconlepolitichedeitaglideigoverniprecedenti.Lamancanzadi lavoroo la sua incertezzaepre-carietàèunodeglielementiprincipalidellepaurechecaratterizzanogliitaliani,edinquestocontestolafamigliatornaadessereilsoggettoprincipaleacui farriferimentoperriceveretutela.LoStatoegliEntipubbliciingeneregodonodiscarsafiducia,per ragioni facilmente intuibili, comedimostranotutti i sondaggi e le indagini demoscopiche chesottolineanol’elevataincertezzanellavalutazionedelle azioni delle istituzioni e una totale sfiducianelsistemadeipartiti.Ilterzosettoregodediunamaggiorstimadapartedellapopolazione,marico-struirefiducianellapoliticaenelleistituzionipareobiettivo arduo, considerato il trend degli ultimiannieilmodoincuileistituzioni,appunto,hannooperatorispettoadimpegniedobblighidilegge.Sidevepartiredallacornicelegislativapiùampia,cioèdall’art.38dellaCostituzione,chenelparla-re di assistenza sociale ne afferma il diritto, sta-bilendochesianoassicurati imezziadeguatialleesigenzedivitaincasodiinfortunio,malattia,in-validitàevecchiaia,compitiacuidevonoprovve-dereorganie istitutipredispostio integratidalloStato.Lealtrenormedileggerilevantieanchepiùoperative sono la legge n. 328 del 2000 (che hariordinato il sistema integratodi interventieser-vizisociali)elaleggecostituzionalen.3del2001(chehamodificatoiltitoloquintodellacostituzio-ne).Lariformadeltitoloquintodellacostituzionehasicuramentedepotenziatol’efficaciadella328,chehacomunqueproseguitonellasuavitaenellasuamissione.Èrimastala“bussola”diqualunqueprovvedimento regionale di riordino, e deve an-coroggiessereguardatacomeunanorma-guida,tesa al superamento di un’impronta riparatoria/assistenziale e al consolidamento delle politichesocialiuniversalistiche.Grazie all’impronta presente nella 328 possiamoauspicarel’avventoe/ol’affermazionedipoliticheche favoriscono la consapevolezza e la presa dicoscienza,investendoanchesull’integrazioneconpolitichedialtri settori,perorientarlealfineco-munedimetterealcentrodell’attenzioneilbenes-seredellacomunitàlocalediriferimento.Successivamente alla legge di riforma del titolo

PAURE 2012 % 2007% variazionePer il futuro dei figli

60,9 46,4 +15

Perdita del lavoro

58,2 29,6 +28,6

Man-canza di soldi

48,4 38,4 +10

Non avere la pensione

48,1 35,8 +12,3

Legge 328 e Titolo IV della costituzione

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quinto,tuttavia,èevidentecheilsettoredelleatti-vitàsocio-assistenzialièrientratonellecompeten-zeesclusivedelleregioni,quindiciòcheprevedel’art.38sipotrebbeaffermarechesiastatocom-pletamente regionalizzato. Non a caso proprio ilconflittoconiltitoloquintodellacostituzioneètralemotivazionichehannodeterminatolacancella-zione,dalrecentedecreto“Balduzzi”,dell’articolorelativoalProgrammaNazionaleperlanonauto-sufficienza.Ma procediamo con ordine. A fine agosto 2012vienepresentataquella cheè comunementede-finitalariforma“Balduzzi”(dalnomedelministropromotore),nella cuiultimabozzaèancorapre-sente un articolo che definisce ed introduce un“programma nazionale per la non autosufficien-za”³.Si trattadell’art.6,che insintesi siprefiggediassicurarei livelliessenzialicostituzionalmentegarantiti.Lavalutazionedellanonautosufficienzaveniva da esso attribuita alle ASL, integrate conmedici specialisti in materia geriatrica o neuro-logica, in relazioneall’etàdellapersona,edaunassistentesocialedelComunediresidenza.Venivainoltreprevistaegarantita lacuraetuteladomi-ciliare dimedia/bassa intensità, quella a elevataintensitàe l’assistenzaresidenziale(pressoRSAoaltreformeresidenzialiadiversilivellidiintensità

sanitaria).IlProgrammadovevarappresentareuninsiemedimisurecoordinateediazionicheSta-to,RegionieAutonomie locali,per le funzionidirispettivacompetenza,si impegnavanoaerogarein forma integrata e coordinata, uniformementesul territorio nazionale, inmateria di prestazioniassistenziali per lanonautosufficienza in ambitosanitario,sociosanitarioesociale,cosìgarantendoi livelli essenziali di cui all’articolo 117, secondocomma,lettera“m”,dellaCostituzione.LeprestazioniassicuratedaStato,regioniodalleautonomielocalieranoclassificateintretipologie:cura e tutela domiciliare dimedia/bassa intensi-tà; curae tuteladomiciliareadelevata intensità;assistenza residenzialepresso residenzesanitarieassistiteoaltreformeresidenzialiadiversilivellidiintensitàsanitaria.Laprioritàdovevaesseredataallecuredomiciliari,chedovevano–secondoBal-duzzi – costituire almeno il 60%degli interventierogati. Il programma prevedeva inoltre che glielementiessenzialiperlaconduzionedelleattivitàassistenziali fossero lapresa incarico individualesociosanitaria, derivata dalla valutazione multi-dimensionale,e l’erogazione integrata, secondo iprincipidellacontinuitàassistenziale,dellepresta-zionisanitarie,sociosanitarieesocialirichiestedalprogettopersonalizzato.

L’iter del decreto non ha avuto vita facile. Allafineè stato varato come il risultatodimodificheetaglichelohannocambiatoprofondamente.Inparticolare,sièassistitoallaeliminazione intotodell’articolo 6 inerente il Piano nazionale per lanon autosufficienza. Tale articolo veniva infatticassatodallaConferenzadelleRegioniconquesta

motivazione:“mancanzadirisorse;sovrapposizio-nedellecompetenzeeviolazionedelTitoloVdellaCostituzione”.ALCUNEDOMANDEDiversesonoledomandechesembralecitoporsiallalucediquantoespostoinpremessa.Traque-ste, un ruolo rilevante assumono certamente le

Competenza esclusiva delle regioni

Priorità alle cure domiciliari

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Il federalismo

seguenti:•SipuòragionevolmenteritenerecheinItaliaesi-staunaverapoliticasullanonautosufficienza?•SiamoancoraconvinticheloStatodebbarestarefuoridalproblema,inossequioallaresponsabilitàassegnataalleRegioniinbasealmodificatotitoloquintodellaCostituzione?•Ilfederalismo,ammessochemaivengaallaluce,deveessereconsideratounarisorsaounaminac-cia?•GliimpegnicheleRegionipossonoprendere,ba-stanoafronteggiareilproblemadiunadomandacrescente?•L’organizzazionedell’aziendapubblicasaràsuffi-cientementeforte?Lacooperazionepotràriceve-resudiséalcuniproblemi irrisoltisucostie for-mazione?•Neglientilocaliesisteunaculturaadeguataintalsenso,osidevepensareadunaformazioneinno-vativa?•Nella formazionedeglioperatori,a tutti i livelli,qualedeveesserelalineadaseguirepergarantirelamassimaresponsabilitàversol’utenzaeuncon-

trolloadeguatodeicosti?

ALCUNERISPOSTESesembradifficilericonoscere,senzacaderenellaretorica, se in Italiaesistaonounapoliticasullanonautosufficienza,certoèpiùfacileaffermarnela debolezza implicita, tenendo conto delle diffi-coltàchecaratterizzano ilsistemaattualmenteinvigorenelnostroPaese.Laprimacriticaimplicitaderivadalriconoscerechenonèsicuramenteau-spicabilecheloStatorimangafuoridaquestoset-tore,inquantolatuteladellanonautosufficienzarappresenta certamente unodei diritti sociali dagarantirealivellonazionale.E’lostessoart.3dellacitataleggecostituzionalen.3del2001astabilirecheloStatomantienelalegislazioneesclusivasul-la“determinazionedei livelliessenzialidellepre-stazioniconcernentiidiritticiviliesocialidagaran-tiresututtoilterritorionazionale”.ChepoiloStatonon riesca ad esercitare compiutamente questodiritto-doveredilegislazioneesclusiva,costituisceunostatodifattochenonannullalaresponsabilitàchegiuridicamenteglivieneattribuita.

Inmateriadifederalismo,concettochefinoranonèstatochiarocosapotesseconcretamenterappre-sentarenelnostroPaese,sipuòaffermarechepo-trebbecostituireunarisorsaseriuscisseadesseredeclinatoinmododa:•favorire il riconoscimento e il rispettodelle dif-ferenze (ad es. nellemodalità di erogare le curerispettoallepreferenzeeallespecificitàsocio-cul-turalidegliutentinellediverseregioni);•stimolareilconfrontotraregioniconmodellias-sistenzialidiversi,maimpegnatearicercaresolu-

zionicomuni;•promuovere il trasferimento di conoscenze ebuonepratichetrasistemiregionalidifferenziati.Lo stesso federalismo può invece rappresentareunaminacciase,rispettoai“doveriinderogabilidisolidarietàsociale”(sancitidall’art.2dellaCostitu-zione), venisseusato come scusaper giustificareuna malcelata indifferenza tra regioni a welfareavanzato,daunlato,eregionichefaticanonell’as-sicurareprestazioniassistenzialiaccettabili,dall’al-tro.

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L’impegno profuso dalle Regioni non può certobastareafronteggiareilproblemadelladomandacrescentediassistenzacuioggiassistiamo.Lacre-scitadiquestadomandaèinfattiunproblemaco-munenonsoloatutteleregioniitaliane,maagranparte dei Paesi europei e di molti extraeuropei,percuicercaresoluzionialivellosolamenteregio-nalesignificherebbedimostrareunanettachiusu-raallapossibilitàdiadottaremisureedinterventichebeneficerebberodiunrespiropiùampio,qualiadesempio(solopercitarnealcuni):•l’attivazionesinergicadirisorseeconomicheeri-sposteassistenziali;•l’attivitàdiricercasutematichetrasversaliapiùsettori;•il confronto su temieticiedi rispettodeidirittifondamentalidell’uomo.Quantoall’organizzazionedell’aziendapubblica,sideveosservare che la sua forzaèmessa indub-biodallariduzionedellerisorsedisponibiliedallanecessitàdiinteragiresistematicamenteconirap-presentantidegliutenti,permodulareemonitora-relerispostedafornire.Moltoimportanteappareintalsensoilruolodellacooperazione, chedi sicuro sta attraversandounmomento di crescita, supportata da una spintaforteallamaggiorefficienza,legatasoprattuttoadunaccresciutocontrollodeicosti,efavoritaanchedallatendenzaal“dimagrimento”delnumerodi-pendentipubblici.Sull’interrogativorelativoall’adeguatezzaomenodella cultura diffusa negli enti locali, si può af-fermare che in generale esistono risorse umanedotatedi valide competenze,maesistonoanche

esigenze differenziate. Da questo punto di vista,appare strategico anzitutto puntare ad una for-mazione che sviluppi, a tutti i livelli, una culturainnovativa che parta dalle esigenze degli utenti,contribuendo a sviluppare la revisione e riorga-nizzazionedell’interoassettodeiserviziperlanonautosufficienza, anche attraverso una maggiorsinergia col comparto sanitario e col sistema diprovvidenzeeconomichestatali.

OSSERVAZIONICONCLUSIVEUn piano nazionale per la non autosufficienza èpertantoindispensabile,esenepossonocosìrias-sumereimotiviprincipali.

Un’altraquestionechevalelapenadiporreèl’esa-medelleprincipalicriticitàattualmentepresentatedalleindennitàdicurastatali(pensioneinvaliditàe

IlPianoNazionaleènecessarioper:

1.sosteneremeglio(etrasversalmente)le cureinformali

2.integraremegliotraloroa.serviziformaliecureinformalib.serviziassistenzialipubblicieprivatic.trasferimentimonetarieservizidicura

3.ridurreledisuguaglianzeterritoriali

Domanda crescente in tutti i paesi europei

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indennitàdiaccompagnamentoinprimis).Cisideveanzituttodomandarecomerimuoverle,e a tal proposito un primo passo indispensabilesarebbe senz’altro costituito dall’adozione di unsistemastandardizzatodivalutazionedelbisognoassistenziale.Unsecondomiglioramentopotrebbederivaredauna maggior attenzione all’equità nella distribu-zionedelleindennità,siadifferenziandogliimpor-ti percepiti per invalidità totale rispetto a quellaparziale in età adulta, sia rimuovendo i limiti dietàcheoggiimpedisconol’attribuzionedeibene-ficiprevistiperinvaliditàtotale,sequestainsorgedopoi65anni.Infine,appareopportunoprevede-realmenotrelivellidiversidibisogno(alto,medio,basso) per stabilire i livelli di indennità, la qualedovrebbe essere spesa, obbligatoriamente, perimpiegaresoggettiaccreditatiequindiusufruirediserviziregolari.Ultimissimo punto la formazione del personale,sempreevocataemaisufficientementesostenuta.Importanteintuttelespeciediprofessionièindi-spensabilenel settore sociosanitarioper ragionilegatealle caratteristichedel servizi che richiedeparticolare preparazione ed attitudine alle rela-zioni.Unlavorotecnicochenosiaccontentadellatecnicaequindiunaformazioneadampiospettroerealmentepresentesempreeinmodocontinua-tivoconloscopodiprepararetecnicamenteeso-stenereglioperatori.Soloun’azionecongiuntacheadotti,inmodointe-grato,idiversiprovvedimentisopradelineati,po-tràconfigurarsicomeunseriotentativodiriformadelsistemavigente,enonl’ennesimo,meroritoc-codifacciata.

Leprincipalicriticitàsono

1.discrezionalitàvalutativa;2.iniquitàverticaleedorizzontale;3.mancatocoordinamentoconserviziregionali;4.incentivoall’assunzione“innero”.

Lineedaseguireperlaformazionedeglioperatori:

1.conoscereafondolecaratteristicheed esigenzebasilaridegliutentianzianie deifamigliaricheliassistono;2.curarel’interazioneconleassistentifamigliariassuntedallefamiglie;3.semplificarelavitadegliutenti;4.badareallaqualitàdeirapportiumani congliutenti.

L’articolo è basato sugli interventi di Renato Da-pero e Giovanni Lamura⁴ . a una tavola rotonda tenutasi a Bologna il 16 maggio 2013

NOTE1 ll Rapporto sulla sicurezza - un’iniziativa di Demos & Pi, Osservatorio di Pavia e Fondazione Unipolis - si basa su due ricerche. La prima è volta a rilevare la percezione sociale della sicurezza attra-verso un sondaggio telefonico, mentre la seconda riporta l’analisi dell’indicizzazione delle notizie an-siogene trasmesse dai telegiornali. Per leggere il rapporto andare al sito http://www.vita.it/static/upload/tut/tutte-le-insicurezze-degli-italiani-rap-porto-2012.pdf2 Docente di Sociologia economica all’Università Politecnica delle Marche.³ Il Programma è rivolto in prima applicazione “alle persone che hanno subito una perdita permanen-te, totale o parziale, delle abilità fisiche, psichiche, sensoriali, cognitive e relazionali, a seguito di pa-tologie congenite o acquisite o di disabilità con conseguente incapacità di compiere gli atti essen-ziali della vita quotidiana o di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore”. Le ci-tate condizioni di bisogno sono valutate tenendo conto della situazione economica equivalente e del supporto della famiglia o di chi ne fa le veci.⁴ Ricercatore INRCA-IRCCS, Centro Studi e Ricerche Economico-Sociali per l’Invecchiamento, Ancona; e-mail: [email protected].

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Sono figlia, e ho paura!Pensieri e parole per risollevarsi dallo sconforto

Irene Bruno

Sevuoiconoscereunapersona,camminapertreluneneisuoimocassini.Vivicomeluivive,soffrilafameilfreddolasete,prova la sua stessapauraquando sente fruscii eululatinellanotteoilfischiodelventochesoffiaognicosa,godiunfragrantecaffè,ilsorrisodiunbimbo,viviisuoicontrastantisentimentidirestareopartire, fai l’amore come lui e fa sentireunicol’altrocheèconte,resistialdoloreealdesideriodimollaretutto,gioisciecantaeballacomesenonesistessenull’altroalmondo,vivicomesenoncifosseundomaniosuperal’oggiincuisigiocatuttalatuavita,sentiilfremitodelmusodeltuogattochetisolleticaunaguancia,subisciilconfrontoconchipensadisaperetuttoetunonpuoidirglicheèunanullità,sperimentalafelicitàdeglialtridallaqualetuseiescluso,credineituoifiglieconsegnaloroilmondochetièstatodatosoloinprestito,sorridiconilcuoreperchéognimattinaituoioc-chisiapronosuquestomondo,ingoialavergognaquandoammettiunerrore imperdonabile, speralafiducianel futuro, senti il legamedell’amiciziae la forza prorompente e salda dell’amore, bevil’amarocalicediesserenell’ombramentrealtrisiarroganoituoimeriti,agisciognigiornol’onestàlacural’attenzionelalealtàfinoallimiteestremo....anchesesolotunesaraiaconoscenza.Pur se fossi inmezzo al deserto, conserva il tuoatteggiamento dignitoso, anche se lo sguardo dialcunotivedesseenondovessi renderecontoanessuno;perchétusei“qualcuno”.

(Anticodettodegliindianid’America)

Quandoinunafamigliasipresentalanecessitàdiincontrareunserviziosociosanitarioresidenzialeosemiresidenziale, è comeatterrare suMarte.Unmondocompletamentenuovo,delqualesihaunasommariaconoscenzadellafacciaesposta,enul-ladellafacciaoscura.Siraccolgonoinformazioniacasodachihalacompiacenzadifornirle,oppuresiricevonorisposteallenostreesitantidomande.Ma...nonsappiamoneppurechedomandeporreeilnostroapprocciorischiadiesserecontaminatodaunsentimentochehamoltifigli:crearsiaspet-tative. I cuifigli sono: l’insicurezza, la sfiducia, lapersonale valutazione della situazione, l’impres-

sionedi sapernedipiùdegli specialisti “chenonfannonulla”,iltimore,lapaurasenzanomeesen-zafine.

Sulle orme del saggio indiano, empaticamenteassistiamoall’ingresso inStrutturadiunanziano.Viene accolto dalla competente equipe socio-sanitariaal completo, si raccogliedallavivavocedellafiglialastoriadivitadellamamma,sianno-tano tutte le informazioni sanitarie, i riti di unavitaesicompilalacolonna“preferenzeepiccoleabitudini”allequalisipresteràlamassimaatten-zionecompatibilmenteconleesigenzeorganizza-tivedelservizio,siprendonoinconsegnagliabiti(debitamentemarcati conunnumero....), si ese-gue la cernitadeidocumentipersonali e sanitarinecessari,siinserisceinscadenziariolafrequenzadelparrucchieredelpodologodellavisitadelsa-cerdote,elencodeipresidi,siprescriveilmezzodiprotezionepiù consonoe rispettosodella libertàdellasignora,sirassicuralafigliacheatuttiglian-zianivieneprestatalamedesimaattenzioneesaràcuradeglioperatorivigilareperrisponderepron-tamentealle loro richiesteeovepossibileancheprevenirle.Giungeilmomentoincuiglioperatorisalutanolafiglia.Laquale,borsevuote,carpettaalleggeritaditutti idocumentiesentendosigià lafiglia, lapa-rente,laresponsabile,lapersonadiriferimento,lareferenteda chiamare in casodi necessitòo co-municazioni...escedaqualportoncinoefaritornoacasa.Daquesta casa,finoaquestamattinadivisa conlamamma,erauscitaAngelica,figliaconunruo-lobenprecisonellavita,digarantedelbenesserebio-psico-socialedellamamma(leinonsapevadiesseretuttoquesto)erientraunqualcunochepuòandarequandolodesideraa“visitare”lamamma

Irene Bruno

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contuttelesuenuovequalifichechehaconquista-tointreoredicolloquioconpersonemaivistenéconosciuteprima.“Sifididinoi,sappiamoquellochefacciamo!”Angelicaèsedutaaqueltavolo,inquellacasasi-lenziosa e stranamente vuota.Ha preparato unacenafrugaleconsumataquasiinpiedi...eorachefaccio?Iltempocheprimanonmibastavamaioraèdilatato,siespande,ilsilenziomisoffocatantoèintensoesolounpensieromitornaeritornaallamente

maqualcunolabaderà?Masentirannosechiama?Hannotantiospiti,macomepossonorispondereatutti?Esemammanonchiamaestali,nelbuioapensare,enoncapiràdovesitrova,echiamerà“Angelica!”esisentiràsola,abbandonata,dimen-ticataperchénessunocorreràsubitoadascoltareilsuobisogno.Epenseràcheilmondol’abbiaabbandonata.“Angelica!”eavràseteeforselacopertasaràtrop-popesanteebisogneràasciugarequellapiccolalacrimaall’an-golodell’occhio“Angelica!”.Mamma,bastachiamaretuttalanotte!Nonsop-portodiimmaginarechetuabbiabisognodiqual-cunoenessunotidiaascolto.Mamma, basta, non continuare a farmi pensarechetuabbiabisognodime!!!!Perchésonoioquellachetucerchidisperatamen-tepertuttalanotte.Sonoioquellachetihaportatainquelluogosco-nosciuto!Sono io che ti ho abbandonata!!! Ecco, ora l’hodetto.Questoèilpensierochenonmilasciadormire,questo è l’orribile e enormemacigno chemi stastringendoilcuore...Mamma.Riprendiamoiqualificativichesonostatiimpiegatiall’ingressoinstruttura:agire,esserecompetenti,accogliere,essereattenti,altamenteprofessionali,agireconcoscienza,ugualeattenzioneatutti,unocchio che va oltre le apparenze, udire anche lavocedichinonpuòesprimersi...Masetorniamoaquestafiglia, l’unicoverbocheleiviveè“amore”.Unamoreancestrale,viscerale,totalitario,talvol-ta disarmonico quando anziché espandersi all’e-sterno e germogliare implode verso il centro dacuinascee incancrenisce,unamorechediventapossessoeperdegratuità,unamorechediventalinguaggioquandohatantimacignipesantichesiperdononellastoriapersonale...eforsenoneranoneppuretantopesanti...manelpensieroenelran-corelosonodiventati...eormaichihapiùvogliao

laforzadirimuoverli.Enessunohaildirittodigiudicarelaformadique-sto amore,ma a noi il dovere di accompagnarlonell’evoluzione della vita del genitore e fornireequilibrio attraverso un rapporto di fiducia, chenoncièdovutacomeoptionalobbligatoriofacen-tepartedelpacchettostarter,marichiedeilnostromassimoimpegnoperchériusciamoaconquistar-laeconservarlaneltempo.Maèancheunamorecheriempielavita,lacolmaditantesensazioniedemozioni,muoveatenerez-zaenostalgiaperquellochenonèpiù,riportari-cordidiquellocheèstato.Belloquandounfigliosiedevicinoadunanzianodaigrandiocchiacquosiesmarritiegliprendelamano,iltemposifermaeunainvisibilebollaattor-noalorolirinchiude.Quellemanisisonoincontra-tetantevolteperinsegnare,curare,lavorareinsie-me,danzare,farelalotta,passeggiareinuncampochiamandoglialbericonilloronome,hannoinse-gnatoascrivereleprimeparole,hannopulitounaboccadallaquale ilcibocola,sannoaccarezzare,sannoirrigidirsiquandounpericoloèvicino,han-noriempitodilettereuncruciverbapertrattenerequellamemoriapiùleggeradiunafarfalla,sannoprendereecondurre.Rileggendo questa frase ci rendiamo conto che

nonèdefinitoilsoggetto:puòessereilgiovane,ilbambino,ilvecchio,ilpadre,ilfiglio.Igestisonoimedesimi,l’entusiasmoperunagio-vanevitaolapietàperunavitavissutalidifferen-zia,l’amorechelisorreggeèlostesso.Figlia, sii figlia. Vivi le tue emozioni e non averepaura.Èilcerchiodellavita.Sinopochiannifanonerapoicosìdifficilevarca-

…provalasuastessapauraquandosentefrusciieululatinellanotte…

“Quandovenniallalucemidisserochenonsareb-bestatofacile,machenesarebbevalsalapena”

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volta,deformandoilorocorpilasciandolinonpro-priocom’eranotrentaanniprima²quandoanchel’ospiziopotevaandare.In questi anni, attraverso normative regionali, citroviamo a riscrivere ruoli e requisiti del perso-nale destinato ad attività assistenziali rivolte allacuradei“giovanivecchi”utentidelleCRA,perchéciòchevenivafattoprimanonèpiùadeguatoalsoddisfacimentodeiloroproblemicosìcomenonsono più adeguati quei rapporti, del personaleadibitoallacuradellepersonebisognose,rimastiinvece,purtroppo,inalteratineltempocomeinal-teratoè rimastoquest’ultimonomegracchiante:ospizio.¹NicolaPisaroni–CoordinatoreResponsabileCRA

BiazziePresidenteANOSSSez.EmiliaRomagna² Gianluigi Rossetti – “Vita da OSS”

re lasogliadelleStruttureperanzianieritrovareospitiaiutareleguardarobisteapiegareindumen-ti,farepiccoleriparazioniagliabiti,ricamare,dilet-tarsinelcurarel’orto,andarealbarperilbianchet-toogiocareacarteconaltri.Questepersoneeraospitidell’ospizio.Ancoraoggil’opinione popolare ricorda queste realtà, in cuilepersonesonoal“ricovero”ignorando,vivendonell’inconsapevolezza,chelatipologiadell’utenzaospitataèradicalmentecambiatarispettoalpassa-to.Ospizi,casediriposo,RSA….tuttooravieneri-assuntoinEmiliaRomagnaconilgracchianteCRA,acronimo che la stessa Regione definisce comeCasaResidenzaperAnzianinonautosufficienti.E’un servizio socio-sanitario residenziale destinatoad accogliere, temporaneamente o permanente-mente, anziani appuntooggi non autosufficienti,di gradomedio ed elevato, che non necessitanodispecificheprestazioniospedaliere,oforsesi,sedovessimoesserunpocoprovocatori,vistiitem-pidicrisieconomicachecorronoinunmomentoincuiitagliallasanitàedalWelfaresonosempreall’ordinedelgiorno.Strutturesempliciperdefinizionemacheallafinediventanosemprepiùcomplesseespecialistiche,vistaladiscrezionalitàdecisionaledeglioperatori,obbligatadallascarsitàdipersonalesocio-sanita-rio riconosciutodallo strumentodi calcolo regio-nale“CaseMix”,assolutamenteinadeguatoedob-soletorispettoilserviziodagarantirearispostadeibisogniedeiproblemidei“nuovi”anziani.Ospizio…?ehno,oggiserveancoraunospiritodipositività, inunarealtàchedipositivopurtroppononhapiùnulla,vite interedi lavoro,di sacrificichefinisconocosì,inunlettochenonèquellodicasatua,adividereunospazioconunaltrocomete,oforsechestaanchepeggio,sequellochestapeggiononseitu.Ospizio,partitaabriscola,bian-coeortoormai risultano lontani, sene vannoelascianospazioaquelCRAchevieneurlatodallerane dello stagno così come gli anziani urlano ilpropriodolorediquella sofferenza, spesso silen-ziosa, perché la malattia ha compromesso loroanche le cordevocali, enonpermettedi gridareniente,néilmale,nélarabbia.Eallora,perquellichenonpossonoparlare,parlanoilorofamiliari,araccontarechierano,cosahannofatto,comehan-novissuto,primacheunamalattialicostringessepersempreinunletto,portandoseliviapocoalla

Unvecchioeunbambinosipreserpermanoean-daronoinsiemeincontroallasera;lapolvererossasialzavalontanoeilsolebrillavadilucenonvera..L’ immensa pianura sembrava arrivare fin dovel’occhiodiunuomopotevaguardareetuttod’intornononc’eranessuno:soloiltetrocontornoditorridifumo...I due camminavano, il giorno cadeva, il vecchioparlavaepianopiangeva:conl’animaassente,congliocchibagnati,seguivailricordodimitipassati..Ilbimboristette,losguardoeratriste,egliocchiguardavancosemaivisteepoidissealvecchioconvocesognante:“mipiac-cionlefiabe,raccontanealtre!FrancescoGuccini–Ilvecchioeilbambino

Quando l’Ospizio in Emilia Romagna iniziava… a gracchiare

Nicola Pisaroni¹

IL VECCHIO E IL BAMBINO

Roberto Metzpittore autodidatta

Triestino

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Libera Banda: musica nel ventoIntegrazione dei possibili approcci nella cura dell’anziano in strutturaOpera Pia Cerino Zegna – Occhieppo Inferiore (BI)

Nell’articoloprecedentementepubblicato sulnu-mero3disettembrediquestarivista,abbiamovo-lutopresentarel’integrazionedellamusicoterapiaedellastimolazionemultisensoriale,duedeitantipossibili interventinonfarmacologicinell’approc-cio all’anzianononautosufficientee/o affettodademenza.Crediamoci siaununicoobiettivoperseguitodatuttiiprofessionistichelavoranoconilmondoan-ziani:sostenere,mantenere,evalorizzarelecapa-citàcherimangonoloro.Ogniprofessionista,siapprocciaconcompetenzeestrumentidiversi chesi integrano facendo levasuaspettidellapersonalitàdell’anziano. L’anima-zioneèilgrandecontenitoredovesvariateemol-teplici attività verso l’anziano,mirano a facilitarel’emergere dei bisogni ed il loro sostegno/soddi-sfacimento.Nontuttiglianzianisonoraggiungibiliconglistes-si strumenti, ad esempio lamusica, il disegno, ilmovimento, il dialogo ecc. per questo motivo èimportantelacollegialitàelapluralitàdelleofferte

di“cura”perarrivaredoveparrebbeimpossibile.Nelcasospecifico,alCerinoZegna(nelleduesedidiOcchieppoeLessona),abbiamocredutoinque-sto modo di lavorare ed abbiamo proposto unprogettodoveillavorodiéquipetraprofessionisti(musicoterapista, animatore, psicomotricista) hapermessoaglianzianidilasciareunsegnoconcre-toattraversolamusicaedildisegno.Culturaèancheemozioniespresseattraversostru-mentidiversicomeuncompactdiscdovel’ascoltooltrelamenteguidaancheinostripensieri.

Enrico Maron Pot AnimatoreErnesto De Martino MusicoterapistaNicoletta Bocca PsicomotricistaOpera Pia A.E. Cerino Zegna OnlusResidenze per AnzianiOcchieppo Inferiore e Lessona (BI)Tel. 0152593853www.cerinozegna.it

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Dino Terenziani

Consulente, membro del-la Commissione regiona-le cooperazione sociale dell’Emilia-Romagna.

Note sull’accreditamentoin Emilia RomagnaArrivo in salita

Dino Terenziani

L’accreditamento in Emilia Romagna è diventatooperativo nelMarzo del 2010, quando con l’ap-provazionedelsistematariffariodeiserviziestrut-tureaccreditabilisiècompletatountroppolungopercorso, che trae origine dalla legge 12 marzo2003,n.2“NORMEPERLAPROMOZIONEDELLACITTADINANZASOCIALEEPERLAREALIZZAZIONEDELSISTEMAINTEGRATODIINTERVENTIESERVIZISOCIALI”.

Con scadenzebiennali, si èandatia ristrutturarel’architettura del welfare locale e così nel 2003sonopartitiiPianidiZona(PdZ)nel2005sièper-fezionata latrasformazionedelle IPAB inAziendeServizi allaPersona (ASP)nel2007è stato istitu-ito il Fondo regionaleper laNonAutosufficienza(FRNA)einfinenel2009èstataapprovatoil“Pri-moprovvedimentodellaGiuntaRegionaleattuati-voinmateriadiaccreditamentodeiservizisocio-sanitari”.Atreannididistanzasipuòfareunprimobilancio,sottolineando dapprima le novità positive intro-dotte.“Ilsistemadiaccreditamentopuòessereconside-ratodinaturaconcessoria,valeadirederivantedaunprovvedimentoautoritativo,concuilaPubblicaAmministrazione trasforma un soggetto terzo inunasortadisuoalterego,ilqualepercontodell’i-stituzione,mainnomeproprio,erogaunserviziopubblico”.¹ Uncambiamento importantee inno-vativochehaconsentitoilsuperamentodegliap-palti. Ilmodomenoefficaceperacquisire servizisocio-sanitari è certamente quello dell’appalto,proprioperchétrattasidiservizicomplessi, incuilasommatoriadiprestazionisempliciepredefinitenongarantisceilrisultato.Inoltreilcompletamentodellagestioneunitariaedellaqualificazionedelpersonale,ormaiimminen-ti(previstientroil31/12/2013)rappresentanoun

successo.Conlagestioneunitariavengonocancellatetuttequelle situazioni miste, in cui hanno convissutoinmodopocotrasparentepiùsoggetti(pubblicieprivati)all’internodiunmedesimoservizio,condi-sparitàdicondizionilavorativedeglioperatori,stilidigestionedifferenti,difficoltàdicoordinamentoe,inalcunicasi,converieproprifenomenidisu-bappaltodimanod’operaassaidisfunzionali,oltrechechiaramentevietatiperlegge.Cosìcomeilraggiungimentodeglistandarddiqua-lificazionedelpersonalegarantisceunbuonlivellodi competenze certificate, in un settore in cui lanecessitàdiprestazioniappropriatediventasem-pre più pressante a fronte dell’invecchiamentodegliutentiedelpeggioramentomediodellelorocondizionidisalute.Si sonopurtroppoconfermati ipunticritici,pun-tualmenterilevatifindall’avviodavaricommenta-tori,maaccolticonunqualchefastidiodaidecisoripolitici,quasicheleperplessitàrappresentasseroundisturboper ilmanovratore.Traquesti il rag-giungimento dei requisiti validi per l’accredita-mentodefinitivoedilconseguenteadeguamentodelsistemadiremunerazione,chesonoslittatial31/12/2014.Dunque c’è ancora un congruo periodo primadell’accreditamento definitivo, che in base all’e-sperienza fin qui condotta, dovrebbe essere uti-lizzato per ridefinire i requisiti richiesti renden-dolipiùsnelli,menoburocraticiepiùorientatialrisultato che al controllo puntuale delle singoleprestazioni.Suquestotemahogiàavutomododiesprimere lemievalutazioni,² condivisedamoltiresponsabilidistruttureeancorpiùoperatori.Mibastariassumereiduepunticruciali:

Accreditamento econcessione

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1)tropperegole(alcunedellequaliperfinosuper-flue)richiedonoungrossolavorodicertificazionedel rispettodellestesse,conunaggraviodicostiburocraticinonmarginale,siaperchideveredige-reireport,siaperchidevecontrollarliecolrischiodiunastesura“fantasiosa”daunaparteediunaverificasoloformaledall’altra;2) l’imposizione di modelli di comportamentotroppo stringenti disincentiva l’innovazione, so-prattuttodeisoggettiprivaticostrettia“farecomeilpubblico”sevoglionoessereaccreditati.Inbuo-nasostanzaoccorrechequestoannodirinviocon-sentaunariletturadeirequisitidaorientareversola qualità necessaria, cancellando tutto ciò cheinduceallaqualitàburocratica,inutileedannosa.L’accettazione di una qualche flessibilità sarebbesalutare,perchéinsintoniaconlalogicadellacon-cessionedi servizio, che responsabilizza i gestorisuunmixequilibratodiindispensabiliregoleedivalutazionedelbenesseredegliutenti.Il sistema di remunerazione predeterminato si èdimostrato rigido rispetto alla diversità istituzio-naleeorganizzativadeivarigestorieallespecifi-citàdei serviziofferti. Ildocumentoprodottodal“NetworkdeiGestoridiBologna”èmoltoprecisoed espone in 10 pagine queste difficoltà³ : “Nelmerito,siponeinrilievounadeterminazionedel-letariffediriferimentocherisultaincapiente,pernumerosi fattori produttivi, rispetto ai costi realisostenutidaigestori…Leconsiderazioniesposte,scevredaognicoloritu-raditiporivendicativo,pongonopiuttostoconse-rietàiltemadiunpotenzialelivellamentoversoilbassodellaqualitàdeiservizi,stantiivigentilivellidiremunerazione,rimandandoautenti,famigliariecittadini la letturadiunprocessoinvolutivodeiserviziparalleloall’introduzionedelsistemadiac-creditamento”.Undettaglio,per fareunesempiomacroscopico:perciòcheattieneadunavocedeglionerialber-ghieri, come può essere considerata in manieraunivocal’incidenzadeicostiedilizidiunacasaresi-denzaperanzianisituatainuncomuneperifericoecompletamenteammortizzata,rispettoadun’al-tradapococostruitainunluogodivilleggiatura?Tuttoquestoaggravatodalfattocheletariffechedovevanoessererivistenel2013sonostateproro-gatefinoal31/12/2014.Ma è sulla applicazione dei Contratti di Servizio(cheregolanogliinterventicasopercaso)chestamontandounarivoltadei soggettiaccreditatidelprivatoedelprivatosociale.Imotivi denunciati riguardano lo stravolgimentodel confronto tra committenti e gestori che in-quinal’intenzioneproclamatadiutilizzarequestostrumentoper applicare le regole generali a cia-scunservizio,conl’otticadellacollaborazioneperilconseguimentodelbenesseredegliutenti.Semprepiùspessoinfatti:“l’attodellasottoscrizio-nedei contrattidi servizio si trasforma in vereeproprieestenuantitrattativebasatesuminutaggi,

risparmiescontistiche⁴” econunacompetizio-ne,avolteperfinopoconobile,cheinalcunicasiarrivaaritardareilturnoverdegliospitiperrispar-miaresulmontecomplessivodeitrasferimentido-vuti.Inquest’ottica,lavalutazionedegliutentieilconseguenteCaseMixè“l’elementodimaggiorecriticitàchecontraddistinguel’interosistema:ipa-rametridipersonale,iparametriperlaremunera-zionedelleprestazioniealtriindicatori,sonotuttibasatisullaValutazionedegliUtentipresiincarico.E’ assolutamente evidente pertanto che qualorafosserolevalutazionidegliUtentianonesserecor-rette,l’interosistemaverrebbemessoindiscussio-ne.Perquestaragioneèinaccettabilechesiade-mandatoadesperirelavalutazione(ocomunqueadirel’ultimaparola)lostessosoggettocheerogalaspesa(AUSL).Ilpotenzialeconflittodiinteresseèevidente.⁵”Questoinsintesiilcahierdedoléan-cespecificoperl’accreditamento.Comeabbiamodetto inpremessa, la riformadelWelfare locale,iniziata nel 2003 che ha appunto nell’accredita-mentoilpuntodiarrivo,siappoggiasualtreduecolonneportanti:iPianidiZonaeleAziendeSer-viziallaPersona.Anchequisonoemersiproblemichecomplicanoildispiegarsiordinatodellanovitàintrodotteall’internodiunquadrodiinsiemechedovrebbeesserecoeso.Ipianidizonaormaihan-no10annidivitaeinquestolassoditempohannosubitoprogressiviaggiustamentiinbaseadelibereregionali.Nellaloroattualeconfigurazioneperse-guono4obiettivifondamentali⁶:1)Unificazione della programmazione socio-sani-tariaedeirelativifinanziamenti;2)ProgrammazionealivelloDistrettuale;3)Integrazionesocialeesanitaria;4)Dalgovernment:funzionedigovernoesclusiva-mente pubblica, alla governance: attività del go-vernare svoltamobilitando i soggetticompetentidelterritorio.Seiprimiduesonoacquisiti,sialaintegrazioneso-cialeesanitaria,siasoprattuttolafunzionedigo-vernancehanno trovato grandi ostacoli attuativi.Ledifficoltàeconomichediquestiultimiannihan-no amala pena confermato gli stanziamenti delFRNAdefinitinel2009,riducendolaprogramma-zioneterritorialeallaconservazionedeiservizi inessere,conpochepossibilitàdimanovrainordineaqualsiasiinnovazionepurrilevatacomenecessa-ria.Tant’èchegliultimiPdZrealizzatirisalgonoal2009,poiprorogatidiscadenzainscadenza,finoalbiennio2013-2014.Aquestodatodifattovaaggiuntoanchelacom-plessitàdiattieprocedure,unsordorifiutodegliapparatiamministrativipubbliciacooperareconisoggettiportatoridifinalitàdi interessegeneraleeinbuonasostanzaladifesadiunaautoreferen-zialitàprotettiva.E’pur vero che l’accreditamen-tosifinanziaingranparteconilcontributodellafiscalità generale e dunque la lettura dei bisognielaprogrammazionedeiservizisiarricchirebberodellapartecipazioneecollaborazioneconchiinul-

Regole e modellostringente

Contratti di servizioe qualità

Piani di zona e difficoltà attuative

Tariffe insufficienti

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timaanalisièchiamatoagestireunsettoredelica-tissimocomel’assistenzasociosanitaria.GliufficideiPdZ,inmolticasidiventatistrumentiburocra-tici, hannodi fatto favorito l’applicazionedell’ac-creditamento come semplice corrispondenza aproceduree requisiti impostienon invececomeoccasione di ripensamento condiviso dei servizierogati,nell’otticadelmiglioramentodellaqualità.Sièaperto,giàdatempo,unavalutazionesullalacompatibilitàdelleASP,interminiorganizzativiedeconomici,conlenuovenormativedell’accredita-mento.Taliriflessionihannotrovatounarispostaforte,conl’approvazionedellenormedi“Riordinodelleformepubblichedigestionenelsistemadeiservizisocialiesocio-sanitari”⁷meglionotecomeRiformadelleASP.Larelazionecheaccompagnalaleggesiapreconla constatazione che: “Il monitoraggio ha resti-tuito una situazione sulle forme gestionali pub-blichecheècaratterizzatadadiversimodelli chedetengonocompetenzeinmateriadiservizisocialiesocio-sanitari,inalcunicasisenzaladovutaco-erenza di sistema”. E si conclude: “Con lo scopodiottenere risparmidi spesaepolitichedi inno-vazionegestionale,nell’otticadi approntare ipiùopportunimodelliperaffrontareleesigenzedegliutentiegarantiresostenibilitàallagestionepubbli-cainunperiododifficilediestrazioneeconomicaesociale”.Iltestoprescrivecheinogniambitodi-strettualevengaindividuataun’unicaformapub-blicadigestionedeiservizisocialiesocio-sanitari.In vianormale saranno le attualiASPdistrettuali

adassumerequestoruolo.All’unicitàaziendalesipervienemediantel’aggregazionedeglientiedel-le formegiuridichegiàesistenti.Gli EntiPubbliciLocali si avvalgonodellenuoveaziendeunificatepertuttigliinterventinelsettoresocio-sanitario.Inoltre si introduce una robusta semplificazionenella governance, sostituendo gli attuali consiglidiamministrazioneconunAmministratoreunico,chesvolgelefunzionistrategichediindirizzoeve-rificasullagestione.PermaneperlaresponsabilitàgestionalelafiguradelDirettore.LenovitàsicompletanocondisposizionerivolteagarantirealleASPlafacoltàdiassumere,(risolven-dounaquestione sollevatadaunadiscussa sen-tenzadellaCorteCostituzionale)⁸eavalorizzarneglistrumentipatrimoniali.Con un giudizio molto sintetico si può dire chequestariformahatuttol’aspettodiuncommissa-riamentodelsettoresociosanitario,chedicertorafforzailcontrolloregionaleadiscapitodelprota-gonismopoliticoistituzionalelocale.I risparmi economici auspicati in premessa sonoipotetici,ancheperchénonsiintervienesuimag-gioricostifinorarilevatidalleASPederivantiso-prattutto dal contratto pubblico dei dipendenti,dalpagamentodirettodimalattieematernità,dalpesodell’IRAPbensuperioreaquelladeisoggettidelprivatosocialecheoperanonelsettore.Appareeccessivoridurreadun’unicafattispecielaricchezzadelleesperienze incorso,senzanessungiudiziodimeritosuciòchefunzionaeciòcheèsuperfluo.Comepureilgovernomonocraticoim-postoallenuoveASPsembraandareincontroten-denzaconilPianosocialeesanitarioperilbiennio2013-2014chepersegue“l’integrazioneelapar-tecipazionealsistemaditutteleformazionisocia-li….comecondizioneperlosviluppodellaretedeiserviziedellavalorizzazionedellecomunitàlocali”.Questeosservazionivengonopropostenellaspe-ranzachepossanoservireinvistadiunasoluzioneilpiùpossibilecondivisacongliattorifondamen-tali e comunque, cimettiamo in attesadel risul-tato finale e complessivo dell’accreditamento, aDicembre2014,perungiudiziopiùequilibratosuunpercorsodi riformacheadessoapparemoltoaccidentato.

¹ Raffaele Tomba ”Il nuovo sistema di accreditamento nei servizi sociosanitari della regione Emilia Romagna” in Servizi Sociali Oggi n. 3/2007² Dino Terenziani “Contro gli standard di qualità” in Welfare Oggi n.5/2012³ Network Gestori Bologna: “Integrazioni alle relazioni annua-li2012 Accreditamento Transitorio” Maggio 2013⁴ “L’accreditamento dei servizi socio-sanitari in Emilia Roma-gna. Quattro anni dopo…” Relazione Introduttiva – Alberto Alberani Maggio 2013⁵ Ibidem⁶ Dino Terenziani “L’accreditamento in Emilia Romagna: un percorso di rinnovamento del Welfare” in Autonomie Locali e Servizi Sociali n. 1/2010⁷ Deliberazione Legislativa n. 68 del 24 Luglio 2013⁸ Sentenza n. 161/2012 in tema di pubblico impiego nella Re-gione Abruzzo.

CESAREZAVATTINI

Iportaancoraaltabardalimebandi.AghéanvècdalRicovarBuris-Lodigianic’alsgh’invoiadentr’infinioccmes’alvrésdiranvöipövedr’ansön.(CesareZavattini)

Portanoancorailtabarrodallemieparti.C’èunvecchiodelRicoveroBuris-LodigianiChecisiavvolgedentropersinogliocchiComesevolessedireNonvogliopiùvedernessuno.

Riforma/commissaria-mento del settore

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Comeglistessiorganizzatoridellamanifestazionesostengono,esuquestosiamoinperfettoaccordo,viviamoinunsistemacomplesso.Sanità,saluteedassistenza, argomenti che si legano fortemente,sono in continuaevoluzione legislativa, senzadi-menticarechelerapideevoluzionitecnologicheel’inasprirsideivincolieconomicipongonol’aspettodella formazione al primo posto per importanzanelnostrosettoresevogliamoessereall’altezzadicoglierelesfidedelnostrotempoedell’immedia-tofuturo.

Perpartenostraabbiamogià convenutounpro-grammadimassimadicuisipuòdarequalchean-ticipazione.Premettiamocheinognicasotratteremogliargo-menti con tecniche comunicative nuove semprepiù tecnologiche e sempre più idonee a crearepartecipazioneattivadapartedeivisitatori.Utiliz-zeremorelatoricompetentiedotatidiparticolarevervecomunicativa.AbbiamogiàavutoladisponibilitàdiLetiziaEspa-nolicheconilsupportodialtriformatorieccellenti

ilgiorno22maggioalpomeriggiointratterràino-striospitisuuntema“frescoeurgente”comelodefiniscelei:L’usodeltempoeleprioritàconque-stotitoloche...ètuttounprogramma:

“Occhiodifalco:a35.000metridialtitudinesivedemeglio.”

“Pillole di time management per leader socio sanitari” - Laboratorio teorico/pratico

“Nella vita dobbiamo recuperare la prospettivaperpoteridentificareepoiriallineare,conleno-streprioritàpiùimportanti,ilmodoincuiviviamo.Abbiamo bisogno di “andare si a 35.000 metri”perpotervedereconocchidifalcoilmodoincuistiamogestendolenostregiornateperpoterfarequelleessenzialicorrezionidipercorsoeriportarcisullagiustarottaversolanostradestinazione”Ro-binSharma.Avremoancheunaimportantepropostasultemadellanutrizioneinvistadellacreazionediungrup-podiAziendedelsettoresociosanitarioimpegnatenelmiglioramentodell’alimentazioneedisposteapartecipareadunafotografiaistantaneanel“Nu-tritionday”chesiterràafineanno.Non trascureremo l’innovazione tecnologica colcontributo di aziende impegnate nella realizza-zionediprodottisoftwareeconsulenzialitesiallasemplificazionedelleprocedureattiveedicontrol-lodellanostraattivitàeneanchedimenticheremoitemiclassiciqualil’Alzheimerelacontenzione.Daultimomacertononperimportanzaèinavan-zata fase di progettazione una serie di seminaridistudioculminantiinunatavolarotondasuipiùcomplessi problemidella governancedelle strut-tureedei servizi sociosanitarinelnostrodifficilecontesto socio-politico.Abbiamogià avuto l’ade-sionedellepiùimportantiorganizzazionidelmon-doprivatoecooperativononchédelmondoacca-demico.

ANOSS e ANOSS Magazine Saranno presenti in forze all’edizione 2014 di Exposanità.

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Sanità • Assistenza • Disabilità • Terza età

19a mostra internazionale al servizio della sanità e dell’assistenza

21•24 maggio 2014Bologna • Quartiere Fieristico

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Il nuovo servizio offerto da TENA alle Rsa clientiperseguelasostenibilitàambientaleabbattendoilvolumecomplessivodeirifiutidaincontinenza,fa-voriscel’igieneriducendolaproduzionedibatteriepermettedicontenereicostidismaltimentoLacrescitadei costiper lo smaltimentodei rifiu-ti rappresenta un tema trasversale che tocca davicinolefamigliecomelecomunità.Leresidenzeperanziani,chegeneranounanotevolequantitàdi rifiuti, costituiti soprattutto da assorbenti perl’incontinenza,sitrovanooggiafareiconticonunsistema amministrativo basato sulla valutazionedella quantitàdi rifiutiprodottimisurata in baseal volumeopeso conferito indiscarica. Secondolestimepiùrecenti,lapresenzainRsadiunospi-te incontinentegeneraquotidianamenteoltreunchilodipannoloniusati,pariaoltresettelitri/vo-lumedasmaltire:unastrutturaconuncentinaiodiincontinentisitrovaasmaltireinmediacinquantatonnellatel’annodirifiutipariaduecentosettanta-milalitri/volume.Il contributo di TENAL’impegno a sostegnodella sostenibilità ambien-tale haportato TENAalla creazionedi unnuovoserviziodedicatoalleRsaclienti,conl’obiettivodicontribuireall’abbattimentodeicostiottimizzandoilvolumedei rifiutiderivantidall’usodegliassor-benti per l’incontinenza.Identificata la soluzionetecnicae sperimentatane l’applicabilità,questaèstatacommercializzatainItaliasecondolaformu-ladel serviziodi “compattazionesottovuoto”deirifiuti. Grazie all’installazione di macchine com-pattatricisottovuoto,didimensionicontenuteeabasso consumoenergetico, si estrae l’aria dai ri-fiutiriducendoneilvolumefinoal50%,perpoisi-gillarliinappositebustesottovuotoedermetiche.Inoltre l’aria,primadiesserereimmessanell’am-biente,vienefiltratainmododarisultaredeltuttoinodoreebatteriologicamentesicura.Sostenibilità strategicaLasostenibilitàrappresentaperTENAunelemen-to fondamentale dell’approccio al mercato: dal1990 l’aziendaopera indirezionedella riduzionedell’impatto ambientale dei propri prodotti, at-traverso l’analisi del ciclo di vita – Lca, life cycleanalysis–inognifasediproduzione,dallaricercadei materiali al loro smaltimento. Secondo l’Lcal’impattoprincipalerisultageneratodaimaterialiutilizzati,perquesto iprodottiTENAderivanoda

materialisicurieprocessiproduttiviabassocon-sumoenergetico,rispettosidell’ambiente.L’attenzionediTENAall’impatto,direttoeindirettocorrelatoall’incontinenza,siètradottaneltemponell’ottimizzazione delle quantità utilizzate, nellacapacitàdigenerareunminoreconsumodimate-rialienellariduzionedeiconsumienergetici.Principali vantaggiIl compattamentodei rifiutida incontinenzapre-senta numerosi vantaggi - oltre al risparmio suicostidismaltimentoderivantedallaproduzionediunminorevolumedirifiuti-chespazianodall’im-patto sull’ambiente al miglioramento del climadi lavoro. Il valore aggiuntoper il clientederivadallapossibilitàdirisparmiaretempopreziosonelprocessodigestionedeirifiuti,dieliminaretotal-mentegliodoriedirischidacontatto,ediridurresignificativamente l’impattoambientale generatodal successivo trasporto su gomma dei rifiuti. IlnuovoserviziopropostodaTENA,esclusivamentealleRsa clienti, comprende lemacchine compat-tatici, le buste per il confezionamento sottovuo-to,lamanutenzioneordinariaelaformazionedelpersonale,iltuttosecondouncanonedinoleggio“all-inclusive” a costi estremamente competitivi.Un test sull’utilizzo della formula ha confermatounrisparmiosullespesedismaltimentodeirifiu-tistimatoinun50%inmeno,grazieallasensibileriduzionedeivolumiprodottiall’internodelleRsacheusufruisconodelservizio.Per ulteriori informazioni scrivere a [email protected].

IMPATTO AMBIENTALE: Gestione ed efficienza: l’impegno di TENA per la riduzione dei rifiuti

A cura di Alessandra Pedraglio

IlpartneresternoPer la realizzazione dell’attrezzatura, TENA si èavvalsadellacollaborazionediun’aziendaleadermondiale nel campo del confezionamento sot-tovuoto,produttoredella compattatriceedellebustemonodosespecificheperirifiutidaincon-tinenza.

CaratteristichetecnicheLacompattatrice,didimensioniparagonabiliadunalavatrice,funzionaautomaticamentesecon-dounciclodilavorodiun’oraemezza.Ognibu-staarrivaaconteneredadiciottoaventipanno-loni,compattabilisecondocinquediversilivellidisottovuoto.

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Leterapiecomplementarisonoquelleterapienonconvenzionali che possono affiancare le terapieufficiali, in altre parole possono essere utilizzatein associazione con la medicina convenzionale.L’orientamento che prevale è quello di utilizzareilterminedimedicinaintegratapercomprenderenellastessedefinizioneleMNCelaMedicinaCon-venzionale.

Nella pratica quotidiana sono sempre più fre-quenti lemetodiche terapeuticheediagnostichechenell’ambitodeimetodiortodossididiagnosieterapia, introducono tecniche innovative e com-plementari, tipiche delle MNC. Solo di recente,febbraio 2013, si è finalmente ottenuta l’ufficia-lizzazionealivellonazionaleperlemedicinecom-plementari (agopuntura, fitoterapia, omeopatia,omotossicologia e antroposofia). È stato infattiapprovato l’accordo Stato-Regioni che permette-rà un percorso di qualità uniforme in tutta Italiaperlaformazionedeimedici,deiveterinariedeifarmacisti.Grazieall’accordoraggiuntodaoggiinpoiglioltre20.000mediciimediciveterinaricheesercitanoinItaliaagopuntura,fitoterapia,omeo-patiaeifarmacistiimpegnatinelsettore,nonchéil20%dellapopolazioneeglianimalichesicuranoconquesteterapiesonotutelatisututtoilterrito-rionazionale.NelmondodelleMNCc’èdisponibilitàalconfron-toscientificosecondoimetodirigorosidellaricer-ca;ed’altrocantolamedicinaufficialesiapreadunaintegrazione,ciòsoprattuttoinbaseallesco-

pertedellafisicamodernaeallastrettarelazionetrafisicaquantisticaebiomedicina.La fisica quantistica ci fornisce le basi per com-prendere i meccanismi d’azione delle medicinealternativechevenivanoconsideratesenzaalcunabase scientifica, alla stregua di pratichemagicheo tecniche millantatorie. In effetti la fisica con-temporanea funzionada forte fattoredi crisi neiconfrontidelmodellomedicotuttorafondatosulmeccanicismonewtoniano.Tresonoipuntifondamentalichemettonoindi-scussionel’assolutismodellamedicinaufficiale:•Materiacomestatodienergia•Complessitàcircolarecontrounapresuntalinea-rità•Interconnessionemente–corpoInterconnessionedellaunitamente-corpoconuncampocosmicounificato.Questisonoipostulatichespingonogliaddettiailavori ad avvicinarsi alle terapie complementari,maancheipazientisonosemprepiùpropensiadaffidarsiaquestetecnichediagnosticheeterapeu-tiche.Lamedicinaintegrativa,spessodefinitacoltermi-nedimedicinaolistica, si riferisceauna seriedicurecentratesulpzcheincludonoaspettibiologi-ci,psicologici,socialieambientali.Lamedicinauf-ficialeestremamentetecnica,specificaesettorialespessodimenticagliaspettilegatiallapersonanel-lasuatotalitàimpoverendosidicontenutiumani.Nellasuaestremafiduciainsestessahaperdutoilcontattoumanoconilpaziente.Sièestremamen-tetecnicizzata,affidandoipropricomportamenti,

Medicina olisticaFrequenze di vita e quanti di salute

Dott.ssa Ornella Righi

MotivazionipersceglieretecnichediagnosticheeterapeutichediMNC:

•Sfiducia verso la medicina ufficiale,che nono-stanteinotevoliprogressi,inmolticasinonot-tienerisultatiottimali•Pauradeglieffetticollateralideifarmaciallopa-tici•Fiduciainunparticolaretrattamentoalternati-voconsideratoefficace•Necessitàdiunrapportopiùpersonalecolme-dicodovepazientee specialista scelgono insie-melastrategiaterapeuticapiùadattanelrispet-todellaculturaedeivaloridelpazientestesso

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troppospesso,agliesamidilaboratorio,allaricer-cadiagnosticaealla terapia secondo lineeguidaimpersonali,senzadedicarespazioallapersona.Lamedicinaolisticaè centrata sul pz considerando,oltreaisuoibisognimedico-clinici,lesueesigenzepsicologiche,culturaliespirituali.Larelazionetramedicoepazienteeilcoinvolgimentodelpznellasceltaterapeuticaèfondamentaleperilraggiungi-mentodegliobiettividisaluteeguarigione.LeterapieoffertedallaCAM¹vengonoricondottea4gruppi(J.Kemper).Tralasciando i primi due, non perminore impor-tanza,maper gli ovvimeccanismi e principi che

lisottendono,andiamoadoccuparcidelleterapiemanipolativeebioenergetiche.TECNICHE MANIPOLATIVEOsteopatia - Sibasasull’unitàdel corpo: l’indivi-duo è visto nella sua globalità come un sistemacomposto damuscoli, strutture scheletriche, or-gani interni che trovano il loro collegamento neicentrinervosidellacolonnavertebrale.Ognipartecostituente la persona (psiche inclusa) è dipen-dente dalle altre e il corretto funzionamento diognunaassicuraquellodell’interastruttura,dun-que, ilbenessere. Laperfezionediogni funzioneè legata alla perfezione della struttura portante,setaleequilibrioèalteratocisi trovadi fronteauna disfunzione. Il ruolo dell’osteopata è quellodieliminaregli“ostacoli”alleviedicomunicazio-nedel corpoalfinedipermettereall’organismo,sfruttandoiproprifenomenidiautoregolazione,diraggiungere la guarigione. L’osteopatiamira a ri-stabilirel’armoniadellastrutturascheletricadiso-stegnoalfinedipermettereall’organismodipotertrovareunproprioequilibrioedunpropriobenes-sere.Si tratta infattidiun trattamentocranio-sa-cralenoninvasivoeprivodieffetticollaterali.Essoèparticolarmentedolce,delicatoebenaccettato

anche dai bambini, dai quali si ottengono ottimirisultatiedunacrescitaarmoniosadelleossadelcranioedell’encefalo.Chiropratica-Lachiropraticaèunadisciplinachecura alcune patologie con specifiche manovre(aggiustamenti)sullevertebreesualtrestruttureosteoarticolari. Lo scopo dell’aggiustamento è larimozione delle causemeccaniche all’origine deidisturbiconsentendoilliberoflussodisangueedenergiaintuttiidistretticorporeipermettendouncorrettofunzionamentodiorganievisceri.Massaggio - Ilmassaggioèun’altrapraticamani-polativafrequentementeusatadaigenitoriacasa,daterapistieda infermieriautorizzati. Ilmassag-gioèoggiunapraticaroutinariaper lacrescitaelosviluppodelpretermine.Imassaggisonoanchebenefici nelmigliorare l’irrequietezza, l’insonnia,lecoliche.Miglioralarelazionemammabambino.Riflessologia plantare - La riflessologia plantareè, sostanzialmente,una formadimassaggioche,attraverso particolari stimoli e compressioni chevengonoeffettuatisudeterminatezonedimaniepiedi (le cosiddette zone riflessogene), consenti-rebbedidiagnosticare,prevenireeanchetrattarealcunitipididisturbi. Ilprincipiofondamentaleèchelezoneriflessogenedimaniepiedisarebbe-rocorrispondentiaorganiinterniealtrepartidelcorpo.TECNICHE BIOENERGETICHESi definiscono bioenergetiche quelle terapie cheinteressanoicampienergeticichecicircondanoepenetranonelcorpoumano;consideranol’indivi-duostessocomeunsistemaenergetico immersoinuncampoenergeticouniversale.Questeterapieagiscono sui campienergetici intraeextra cor-porei con l’imposizione dellemani,manipolazio-nedicertezonedelcorpo,conl’utilizzodiaghio“farmaci”biofrequenziali(omeopatia).Leterapiebioenergetiche comprendono l’agopuntura, l’o-meopatia,laterapia,igiapponesiReikieJohrei,ilcinesiqigong,iltoccoterapeuticoelaguarigionespirituale.Agopuntura-LaspiegazionedellaMedicinaTradi-zionaleCinesesucomeagiscel’agopunturaèchel’energiavitalechefluisceintuttoilcorpoecheèchiamataQipuòessere influenzataedequilibra-tastimolandopuntispecificidellapelle.Talipuntisonosituatilungodeicanalidienergiaconosciutianchecomemeridianiovasi, checolleganospe-cificheareedellapelleconspecificiorganiaddo-minali e toracici, e specifiche zonedella faccia eorgani della testa (occhi, lingua, cervello etc.).Eccoperchéspecificipuntidiunmeridianocura-nospecificidisturbiomalattie.Secondolateoriamedicatradizionalecinese, lemalattie insorgonoquandoilflussociclicodiunoopiùmeridianiper-de il suo equilibrio rispetto agli altri. Secondo lascienzamodernal’agopunturaèlastimolazionedipuntispecificisituatisullapellechepossiedonolacapacitàdimodificarealcunecondizionielettrichee successivamente biochimiche prima in super-

Terapie Biochimichea.Medicamentib.Erbec.SupplementidieteticiTerapie che riguardano lo stile di vitaa.Dieta.b.Eserciziofisico.c.Ambiente.d.Mente-Corpo.Terapie biomeccanichea.Massaggio.b.Chiropratica/aggiustamentovertebrale.c.Riflessologiaplantared.osteopatiaTerapie energetichea.Agopuntura.b.Reiki/Toccoterapeutico/Imposizionidellemanic.PreghiereeRiti.d.Omeopatia

Le tecniche

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Campi elettromagnetici e interazioni

-Rimedi omeopatici-

Campo energetico universale

ficieepoinegliorganiinterni.Questoèpossibileperché i puntidi agopuntura sonoaree conpar-ticolaricaratteristicheelettriche,rispettoallacutecircostante,conunaminoreresistenzaalpassag-giodellacorrente.IlReikièunasempliceedefficacetecnicadiauto-guarigioneedi ripristinodella salutefisicaattra-verso l’uso della cosiddetta “energia universale”,ovvero l’energiachepermea l’universoecostitu-isceil“mattone”fondamentalediognicosaviven-te o inanimata e con la quale siamo in costanteconnessione.Siparladicanalidienergia,energiavitale,campoenergetico universale ecc ma cosa intendiamoconquestitermini?Oggisiamoaconoscenzadelfattochel’Universoècompostodadueentitàfon-damentali:materia ed energia.Queste due enti-tà non sono altro che due facce opposte di unamedesimamedaglia: lamateriapuò trasformarsiin energia e viceversa. Questa considerazione èformalizzatanellacelebrerelazionediEinstein. Ilriconoscimentochetuttalamateriaèenergiaco-stituisceilfondamentopercomprenderecomegliesseri umani possano essere considerati sistemienergeticidinamici.Anchelenostrecellule,inostriorgani,tuttol’esse-reumanoècostituitodimateriaedenergiaindis-solubilmentelegatefraloro.Nonsoloquindiilno-stro corpopossiedeenergia,mapoiché l’energiaèvibrazione,ilnostroorganismoinognisuapartepuò emettere o ricevere messaggi vibrazionali,cioè frequenze ovvero onde elettromagnetiche.Lamateriapuòsembrareinerteselaosserviamomacroscopicamente, ma se entriamo nell’ultramicroscopico, cioè se ci occupiamo della fisicaquantistica,possiamorendercicontocheinnatu-ra tutto è vibrazione: dalle particelle elementariinperpetuomovimentoatuttociòcheèmateria.Quindiilnostroorganismo,eognisistemavivente,ognisostanzanelnostrouniverso,possiedeaccan-toall’aspettochimico-materiale,ancheunaspet-tobiofisicoinformativovibrazionale. Il tramitetramateria ed energia è l’informazione, cioè quellaparticolareformadienergiachepuòesserecapta-tadallamateria,modificandola.Ilsistemainformativooperaattraversodeifascifo-tonicichepermettonolacomunicazioneintemporealetratuttigliorgani.Ilfasciofotonicoesprimeuna lunghezzad’onda che agisce sul sistema, in-viandounmessaggiomoltopreciso.Questomes-saggiofotonicoraggiungelevariepartiemodificalestrutturedellemolecole:enzimi,ormonieneu-rotrasmettitori.Questestruttureagiscono a lorovoltasulsistemametabolico,sulsistemaormona-le,sulsistemanervosoesulsistemaimmunitario.Il linguaggio biofisico innesca una sequenza cheordinaestrutturalamateriaeorganizzatuttoallaperfezione in tempi superveloci. Le informazionifisicheagisconoquindi sul sistemabiologicoe lomodificano.Vienecosìsradicata l’opinionecomuneche ladi-

namica biologica sia dominata da meccanismichimici,macomelemolecolesiriconosconoesiaggregano inmodoordinato?È statodimostratoche lemolecolenon interagisconoacasomase-condocodicidiriconoscimento implicitinelcam-poelettromagneticodellamateriavivente.Tuttoècollegatoeallabasedelriconoscimentobiomole-colareesistonooscillazionisincronecon lastessamodulazionediampiezzaefase.Ancheil ricono-scimento tra cellule simili avviene inbaseapre-cisefrequenzeemessedallecellulestesse.Quindiimessaggiditipoelettromagnetico sottendono imessaggiditipobiochimicoomolecolare.Sitrat-tadiuncodicefisicocostituitodaunospettrodimicrooscillazioni,altamentespecificheperquellasostanzaosistema.Lafisicaquantisticacicircondaepermettelano-stra stessaesistenza; le strutture chimichedi cuisiamocompostisonoinrealtàespressionediforzefisiche e i suoi stessi principi sono fondamentalinelladescrizioneecomprensionedeimeccanismialla base della vita, giocando un ruolo chiave inmoltiprocessibiologici.Lamateriaquindièsubor-dinata a processi informazionali elettromagneticichegestisconolastrutturael’organizzazionedellamateriastessa.Intornoadogniformadimateriaesisteuncampoelettromagneticochevibraconfrequenzediverseecheè influenzatodallevibrazionidialtricampienergetici. I rimedi omeopatici, portatori di spe-cifichefrequenzeovibrazioniagisconosulcampoelettromagnetico del soggetto. Il rimedio omeo-paticoinfattièun“vettore”,untramitecheportaall’individuomalatoun’informazioneditipoener-geticoalivellosub-atomicoconmeccanismobiofi-sico-informazionale,senzaquindipossibilitàdief-fetticollateralioeffettiavversi.Intervieneconunmeccanismoelettromagnetico.Anchel’omeopatiaquindièconsiderataunaterapiabioenergetica.Nellamateriaviventelemolecolesimuovonoedagisconosecondomodellibendefiniti,sicolleganotradi loroe reagisconochimicamenteattraversocampi elettromagnetici. Esiste un livello elettro-magnetico della materia che dialoga con quellochimico.Le patologie, che, secondo lamedicina ufficiale,sonointerpretatecomeun’anomaliadellastruttu-ramolecolaredelcorpo,sarebberoinveceattribu-ibiliadunaalterazionedella retedi trasmissioneelettromagnetica che controlla la struttura ato-mico- molecolare.Virus, batteri, funghi, additivi,conservanti,tossine,inquinantiambientali,stressrappresentanoserieminacceepossonointerferireconilsistemainformativoediregolazionedelno-stroorganismo.Conlelorofrequenzefisichepos-sonoalterareimessaggidelnostrocorpofacendosicheilnostroprogrammadiregolazionefunzionimenobene.Quindi lamalattia si traduce in unosquilibriobioenergetico.Lamalattiaèunaaltera-zionedelnormaleflussoenergetico-regolatorioParticolarmente interessante è l’assonanza che

Patologie e alterazioni della rete di trasmissione

elettromagnetica

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esiste tramateria-energia emente-corpo. Il cor-poèlospecchiodeinostripensieriedellenostreemozioni. I nostri pensieri sono frequenze bio-energetiche che trovano particolare affinità condeterminati organi (per risonanza vibrazionale).Sono fenomeni vibrazionali elettromagnetici chedeterminano fenomeni bioelettrici (potenzialedi membrana) che a loro volta determinano fe-nomenibiochimici (neurotrasmettitori).Percui ilnostromododipensarecambia lanostrafisiolo-gia.Pensieriedemozionisonoarbitridellanostrasaluteodellenostremalattie,perchériproducono

frequenze informazionali le quali organizzano lamaterianelsensovoluto,producendomalattiaoarmoniaesalute.Siamociòchepensiamo!TuttociòtrovaconfermanelsistemaPNEI.LaPNEI si occupadi quelle connessioni che ren-donomente,sistemanervoso,regolazioneormo-naleeimmunitàununicoecomplessosistemadicontrollo omeostatico dell’individuo. La malattiasi creadunquequandoquestonetworkè inmo-mentaneodisequilibrio.Daunpuntodivistame-ramentescientificolaPNEIènataperfaresintesidelletantericerchechesisonosvolteinmaniera

indipendentesuimmunità,psiche,neurochimica,biochimicaumanaedendocrinologia.Talesintesisembra possibile proprio grazie a vibrazioni in-formative elettromagnetiche che sono alla base

dell’uomocome“fenomenocosmico.”

¹CAM = Complementary and Alternative Medicine

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Alberto Alberani (Responsabile Legacoop Emilia Romagna)

Congresso regionale Emilia-Romagna di Legacoop sociali 15 ottobre 2013

“Ilpiùgravedeimalicheaffliggonoilmondoinquestiannisonoladisoccupazionedeigiovanielasolitudineincuivengonolasciatiivecchi.I vecchi hanno bisogno di cure e compagnia; igiovanidilavoroedisperanza,manonhannonél’unonél’altra,eilguaioèchenonlicercanopiù.Sonostatischiacciatisulpresente.Sipuòvivereschiacciatisulpresente?Senzamemoriadelpas-satoesenzaildesideriodiproiettarsinelfuturocostruendounprogetto,unavvenire,unafami-glia?E’possibilecontinuarecosì?Questosecon-domeèilproblemapiùurgente...”

DalcolloquiofraPapaFrancescoedEugenioScal-fari,1ottobre2013

Coop Sociali Legacoop Emilia Romagna Trend di numero, occupati e fatturato anno N°Coop Soci Lavoratori Fatturato

2007 222 36.649 18.390 607.308.471,00 2008 231 47.925 23.657 759.662.035,00 2009 238 48.638 25.927 858.823.790,00 2010 240 48.128 24.953 881.026.452,00 2011 236 49.367 26.969 934.402.701,00 2012 224 51.513 27.099 972.760.420,00

Spuntidallarelazioneintroduttiva

Nella relazione ai delegati Alberani inizia affer-mando che intende partire dagli aspetti positivi.Riferiscechein4annidicrisiinquestaregionelacooperazionesocialeaderenteaLegacoophate-nutopurcongrandifaticheenonpochepreoccu-pazioniperilfuturo.Vorremmocontinuarealavorarecosìcomeabbia-mofattoinquestiannieconsolidareilnostroruo-lodi“fondamentalemotorenelleattivitàdiwelfa-

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rediquestaRegione”.Abbiamotenutoesiamoriuscitiatenere- Perchépur con grossi problemi e contraddizio-niviviamoelavoriamoinEmiliaRomagnadovelePubblicheAmministrazionihannocercatodiman-tenere i servizi e i rapporti con la cooperazionesociale- Perché viviamo in una Regione che ha avuto ilcoraggio di chiedereun’addizionale Irpef per ga-rantireinparticolareaicittadinipiùdeboli,disabiliononautosufficientiquei900epassaservizichegraziealFondoregionaleperlanonautosufficien-zanonsonostatitagliati.- Perché viviamo in territori che hanno nel loroDNAivaloridellacooperazioneedelterzosettorechegarantisconocoesionesocialeechiedonoallapoliticaealleAmministrazioniPubblicheilmante-nimentodeiservizi,pochisprechierispostecon-crete.Maabbiamotenutoanchesesiamostaticapacidiri-organizzarci, dimodificare le nostre organizza-zioni,dimodificarelegovernance,direndereeffi-cientiiservizianchechiedendomaggioriimpegniesacrificichecostanotempoepazienzaperessereassorbiti.Loabbiamofattoperchésiamovereco-operativeflessibiliepocoburocraticheechepos-sonocontaresulsensodiresponsabilitàdeiproprisociquasituttianchelavoratori,sull’appartenenzaad un’impresa particolare che alcuni vorrebberovederechiuderemachedimostra,specialmenteinquestimomentidicrisi,ilgrandevaloreeleenormipotenzialità.Ungrazieparticolarevaallemigliaiadicooperatorisocialicheinquestomomentosonoallavorosiprendonocuraeaccompagnanoperso-nedisabili,anzianibambini,personesvantaggiate,combattendocontrolaglobalizzazionedell’indiffe-renzamettendoalcentrolasolidarietà.Elofannoall’interno di imprese i cui quadri e responsabilidevonoognigiornocercaredifareunbuonlavorotrovando soluzioni ad aspettiorganizzativimoltevolti determinati da norme e regolamenti inutil-menterigidieburocratici.Edèperquestimotivichepurstrematieaffaticati,siamo orgogliosi quando riusciamo a presentarebilancipositivi.Cheraccontanocomesiè riuscitia fare impresasociale in formacooperativa inte-grandogliobiettivie leambizionidipromuoveremaggioregiustiziasocialeconefficienzaorganizza-tivaeimprenditorialeNoinonpossiamochiudereilbilancioconperditesuperiori al nostro capitale, altrimentidobbiamochiudere!Quindisiamoobbligatiall’efficienza.Noinon possiamo produrre 2.000 miliardi di debitopubblico generato da Pubbliche Amministrazionichenonsonostatecapacidigestireancheiservizidiwelfareconquell’attenzioneequelbuonsensochedevepensareallefuturegenerazioni.Il rapportocheabbiamocon lePubblicheAmmi-nistrazioni, con quel sistema che viene definito“pubblico”vienedalontano.Ogginonsiamopar-ticolarmenteinteressatiaglisterilieideologicidi-

battitisupubblicoeprivato.Lilasciamoaconser-vatorinostalgici,chenonhannomegliodafareecheforsesperanodiraccattarequalcheconsenso.Noisiamopiùinteressatiadoperazionidiveritàetrasparenzaperchédopoildibattitosuicostidellapoliticaedeipoliticidiprofessionebisogneràpri-maopoicheaffrontiamoancheilcapitolodeicostidegliapparatidellePubblicheAmministrazioni.Eribadiamo lanostra totaledisponibilitàalla com-parazionedei costinecessari per gestire i serviziperchésappiamochese i soldipubblici vengonobenspesièpossibileaumentareilnumerodipostidi lettoe i postinegli asili. Vogliamoentrarenelmeritodicomesideterminaquel20%dirisparmi?Vogliamoaffrontarenodiqualiicostidellavoro,icostidegliapparati,icostigenerali,ecc?Attiviamountavolo tecnicoancheconsupportiaccademicieconfrontiamociapertamente,noi siamopronti.AspettiamosegnalididisponibilitàdallaRegione.Nonci interessaaumentareifatturatioacquisireservizigestitidaaltrisoggetti,ciinteressacheicit-tadinisianoconsapevolidicomevengonospesi ipochi soldi disponibili per i servizi. E ci interessacontrastarenoncongli slogane ipasseggini,maconinumericoncretichidenigralacooperazionesociale per interessi particolaristici e individuali-sti.Èdaglianni70cheinquestaRegioneabbiamocreatounsistemaintegratodiservizichehafattoscuolaecheèstatofruttodisceltepolitichechiareeprecise, scelte indicatedaipartitichegoverna-vano le Amministrazioni Pubbliche, che forniva-no loro indirizziprecisiperperseguire l’interessegeneraledellacomunità.Sceltechehannodecisocheunapartedeiservizierapiùopportunofossegestito non dalle Pubbliche Amministrazioni,magraziealcontributodellaCooperazionesociale.EsequalcunosièillusochelanuovaleggesulleAspproduca costose e inappropriate re-internalizza-zionesappiacheilavoratorichedovesseroesserelicenziatiperfarpostoaquellichefarannobingorispondendobeneaimprobabiliquiznonstarannofermieconforzafarannosentirelalorovoce.Due anni fa avevamo invitato la Regione ad uncambiodipassonellepolitichediwelfare. Inten-devamo in avanti e non indietro… Questa leggesulleAsp,dalpuntodivistapolitico,inparticolareil comma2dell’art3ci sembra francamenteunpassoindietro.E inmerito alle attività che tradizionalmentege-stiamodobbiamoesprimerealcuneriflessioni:L’accreditamento.Abbiamo sostenuto il superamento delle gared’appalto che irresponsabilmentemolte ammini-strazioni pubbliche facevano al massimo ribassoe lavolontàdidefinireunquadromaggiormenteomogeneo in relazione ai requisiti organizzativi-strutturali e al sistema tariffario. Apprezzato ilmantenimento del Frna che siamo certi anchequest’annononsaràtoccato.Il13maggio2013incollaborazioneconaltrisoggettiabbiamopresen-tatolaretecheabbiamocostituitoechecontinua

Tenuta delle coop

Nessun interesse per dibattiti sterili su pubbli-co/privato

Legge sulle ASP: un passo indietro

Un Sistema integrato di servizi che ha fatto

scuola

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e continuerà a lavorare denominata Intergruppo-Accreditamento.Inquellasedeabbiamopropo-sto riflessioni e proposte che con piacere hannopromosso verifiche e confronti con gli uffici re-gionalichesonotuttorainatto.Perrimanerenel-lametafora del cammino, non vorremmoessereportatiaspassovistocheèdamesicheaspettia-mounacircolarechecertifichiconmaggiorechia-rezza l’aumentodelnostro costodel lavoroeunadeguamentodeicostivivivistochelabenzinainquestianninonèdiminuita.Ementrecontinuia-mo il percorso che auspichiamo produca prestorisultatisperiamononsiprocedacome loscorsoannoconprorogheimproprieallescadenzeeogniriferimentoallascadenzarelativaall’unitarietàge-stionalenonècasuale.Ilrispettodeitempieunaverifica oggettiva ci permetteranno di aggiustarequestostrumentocheperessereefficienteedef-ficacerichiedeleggerezzaebuonsensoenonfur-besche scorciatoie interpretative che purtropporegistriamoinmoltiDistretti.Iservizisucuiabbiamovolutoproporrealcuneri-flessionisonoservizifinanziatidallafiscalitàgene-rale,quellochepossiamodefinireilnostroprinci-pale“quasimercato”diriferimento.Manoisiamoimpresedicomunitàcheoperanonelterritorioeogni giorno siamo in contattocon lepersonee inuovibisogni.AZIONIPERUNNUOVOWELFAREAquestopuntoAlberani introduce concettinuo-viel’esposizionediqualeequantainnovazionelacooperazionestaprovandoafareinalcunisettori.MutualitàTutte le Leghecoop provinciali a gennaio hannocostituito FAREMUTUA insieme alle principali

cooperative di consumo di questa regione. Unascommessachevuolepromuovere l’ incontrofracooperazione sociale, cooperazione di consumoecooperazioneassicurativa.Vorremmorilanciarelamutualitàcomenuovostrumentodalbuonsa-poreanticocompostodaqueivalori chevedononell’auto-organizzazionedeicittadiniunamodernarisposta ai nuovi bisogni.Oggi li chiamano grup-podiacquistosolidali,co-housingoconaltresiglecheevidenzianocomunquel’interessee lavogliadi trovare insiemenuoverisposte.Ciproveremo.Sappiamo che è una scommessa, ma vogliamoprovarci.Domiciliarità“Pronto serenità”, “Come te”, “Badabene”, sononomidiprogetti innovativichestiamosperimen-tandoinvarieprovincepercollocarciinquellazonagrigia,avolteneradel lavorodi curadomiciliarecon l’obiettivodi fornire rispostequalitativeallefamiglie,ma anchemaggiore dignità al lavoro dicurasvoltodalleassistentifamiliari.Mentresiamoschiacciatidalleburocrazieedai vincoli degli ac-creditamentilefamigliesiautoorganizzanospessoinsolitudineoaiutatidaparrocchieepatronati.ÈindispensabiletiraresulatestadaifoglidiExceleinsieme,coopsociali,terzosettore,Regione,Pub-blicheAmministrazioni costruireunpiano strate-gico per sostenere la domiciliarità delle personefragilienonautosufficienti.Dovremofarloanchesuperandoirecintivirtualifruttodiscelteorganiz-zativeoeconomiche,consapevoliche lepersonedisabilipsichicheperfortunahannoaumentatolasperanzadivitaesperanodiinvecchiaredecente-menteechetuttelerecentiricerchescientifichecidiconochele60.000personemalatediAlzheimer

COOP e domiciliarità

Innovazione

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inEmiliaRomagnanel2020sarannoraddoppiate.SanitàleggeraSiamo pronti a coprogettare nuovi servizi inquel’ambitochevienedefinitosanitàleggerafortidellenostreesperienzenell’assistenzadomiciliareepensiamodipoterfornireuncontributoimpor-tanteneiservizididimissionepostospedalieraeanchenel ripensare ilposizionamentodelle Lun-godegenzeeillororapportoconleRSAchegestia-mo.Stiamolavorandoall’internodel“ProgettoSa-lutediLegocoop”inparticolareconlecooperativedimedici,lemutue,altrisoggetti.Insiemepensia-modipoterfornireuncontributoimportanteneldarepiùforzaalleCasedellaSaluteenelripensa-real funzionamentodelleUnitàComplessedelleCurePrimarieequindiiltemadelruoloelerela-zioniconimedicidibase.Crediamosiaimportantevalorizzare lanostraottimasanità,mapensiamosianecessario svilupparemaggiori sinergie con ilsistemadellacooperazionesociale.HousingsocialeAbbiamorealizzatounprogettodihousingsocialeper favorire l’incontro fracooperativesocialie lecooperative di abitanti in particolare permiglio-rare l interazione fra culture diverse. È stato unprogettofinanziatodalMinisterodell’internochehamoltoapprezzatogliesitimapiùchealtrochehafavoritol’incontroincinqueprovincefraquestiduemondichesiamocertineiprossimiannisiin-contrerannoperrispondereinparticolareaibiso-gnidellepersonedisabilichestannoinvecchiando.CooperativeditipoBStiamo organizzando una giornata pubblica sullacooperazionesocialeditipoBinEmilia-Romagna.Lostiamofacendonellaconsapevolezzacheque-ste imprese così studiate e permettetemi di direancheunpo’invidiatedainumerosistudiosieuro-peienonsolo,nonstannotrovandoun’adeguatavalorizzazione e riconoscimento nella nostra re-gione. Riconoscimento esistente, invece, in altreregioni.Auspichiamochequestoavvenga inpar-ticolaredapartedei Comuni, delle societàmultiservizi,maanchedapartedellealtrecooperativeeperquestomotivoattiveremounaverificasullenostreattualimodalitàorganizzative.ALLEANZEPerrealizzarequesteinnovazioniabbiamobisognodi alleanze. Dei rapporti con le AmministrazioniPubblicheabbiamogiàparlato.ConleOrganizza-zioniaderentialTerzoSettorecollaboriamoquo-tidianamenteecerchiamodifornireuncontributocostruttivoal ForumdelTerzoSettoredell’EmiliaRomagna consapevoli che facciamo parte dellatessafamigliaecheperevitareincomprensioniedifficoltàchenellefamigliesononaturalidobbia-morendereoperativeleazionicheabbiamodefi-nitoepresentatoalcunimesifa.Con le Organizzazioni Sindacali manteniamo co-stanti confronti e incontri e le relazioni esistentimeriterebberouno studioaparte.Cipremesot-tolineare che inquesta regione, adifferenza che

inaltriterritorilecooperativeapplicanocorretta-menteilccnlalpuntocheancheseitavoliromanisono in ritardosui temidellasanità integrativa, icooperatori sociali dell’Emilia-Romagna, grazieallemutueesistenti,èdamesichebeneficianogiàdiunpianosanitariochepermettelorodiottenerecureodontoiatriche,rimborsoticket,visitespecia-listicheecc.Afrontediquestenostrecoerenzeedisponibilità non abbiamo riscontrato altrettantedisponibilità quando abbiamo evidenziato diffi-coltànell’applicazionedellaterzatranche.Derogacheèstataconcessa in tutte le regioniaparteanoi e alla Toscana creando un’ulteriore disparitàfra il ccnl nazionale e i territori. Non chiediamounosguardoparticolare,maunadisponibilitàan-chesoloadentrarenelmeritodelle tematicheecrediamo sia il minimo per mantenere corretterelazioni.Pregiudizialiideologichenonsonoutilianessunoinunperiodoincuisarebbeutilecondi-videreprogettidiprospettivapurnelrispettodellespecificheidentità.Dueparolesull’AlleanzadelleCooperativeItaliana.Èquestounpercorsoavviatonelqualeabbiamocreduto anche forti della nostra esperienza quo-tidiana.Ognigiorno lecooperativesociali, soste-nutedamedesimi valori e obiettivi indicatinellalegge381siconfrontanoneiterritori,ognigiornosvolgiamoincontrieconfronticonlapoliticaegliuffici tecnici regionali. Esistono da anni in quasitutteleprovinceconsorziunitarichesisonocosti-tuitibenprimadell’attivazionedell’ACI.Nonpos-siamotuttavianasconderecheilpercorsoèancheirtodidifficoltànelmomentoincuisiaffrontanoedovrannoaffrontaredecisioniescelteinnovative.Perquestomotivopensiamosiagiuntoiltempoincuiènecessariodotarsidiunprogrammadilavo-rochiaroeprecisocheindichiazionietempipercostruirel’AlleanzadelleCooperativeitalianedellecooperativesocialiinEmilia-Romagna.Neiprossi-mimesicifaremoparteattivanelproporrequestopercorsochesiamocertiporteràesitiampiamentepositivi.AlbertoAlberani termina la sua relazioneconunringraziamento a tutti i responsabili provinciali ealPresidentediLegacoopEmilia-Romagna.Ano-stravoltaloringraziamoperaverciconcessoilsuointerventochevolentieripubblichiamo (inparte)per i contenuti di stimolo che contiene e per lapotenzialitàche iprincipipiùprofondicontengo-nofacilmenteestensibiliancheadaltriterritorierealtàsociopolitichenonEmilianoromagnole.

Alberto Alberani(Responsabile Legacoop Emilia Romagna)

Housing sociale

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Chi si vuole accontentare scagli la prima pietra!Una via per smettere di accettare il sistema

Giulia Dapero

Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi.Maall’albasirecòdinuovoneltempioetuttoilpopoloandavadaluiedegli,sedutosi,liamma-estrava.Alloragliscribieifariseigliconduconouna donna sorpresa in adulterio e, postala nelmezzo, gli dicono: <<Maestro, questa donna èstatasorpresainflagranteadulterio.OraMosè,nellaLegge,cihacomandatodi lapidaredonnecomequesta.Tuchenedici?>>.Questodicevanopermetterloallaprovaeperaveredicheaccu-sarlo.MaGesù,chinatosi,simiseascriverecolditoperterra.E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò ilcapoedisse loro:<<Chidivoièsenzapeccato,scagliperprimolapietracontrodilei>>.Echina-tosidinuovo,scrivevaperterra.Maquelli,uditociò, seneandaronounoperuno, cominciandodaipiùanzianifinoagliultimi.RimasesoloGesùconladonnalàinmezzo.AlzatosialloraGesùledisse:<<Donna,dovesono?Nessunotihacon-dannata?>>Edessa rispose:<<Nessuno,Signo-re>>.EGesùledisse:<<Neanch’ioticondanno;vaied’orainpoinonpeccarepiù.>>

Giovanni8,1-11

Suppongo di aver lasciato sorpresi e disorientatimolti lettori riportando in incipit unbranoevan-gelico,peraltrocosìnotoatutti,frequentementecitatomagariperazzittireamiciocolleghi intentia criticare altre persone, e così apparentemen-teestraneoagliargomentisucui lanostrarivistaverte. Ebbene, tantoper cominciareho laprete-sadiaffermare, rubando leparoleadHegel, cheunsimiletestoproprioperchénotononèpoicosìconosciuto.Ovvero,losièsentitoerisentitofinoachenonsièarrivatiadattribuirglivaloremera-menteretoricosenzaconoscernel’intimaessenza.Insecondoluogo,proprioperchénoto,edunqueallaportatadituttiquanti,hopensatochepotes-se essere un agile ponte verso il messaggio cheumilmenteanche iovivorrei trasmettere. Infatti,inquestepochepagine ilmio intentoèquellodiservirmidell’interpretazionechediquestobranoinparticolare,edelpensierocristiano¹ingenera-le,èstatadatadalfilosofocontemporaneoRenèGirard²,inquadrandoilsuodiscorsonelcontesto

socio-politicoattualeearrivando infineavederequale posizione, in un simile scenario, possa ri-vestireunacategoriacomequelladeglioperatorisociosanitari.Sintetizzandoloneisuoiminimitermini,ilpensierodiGirardruotaattornoaduecategoriefondamen-tali, tra di loro strettamente connesse: quella didesideriomimeticoequelladicaproespiatorio.Laprimasarebbe lacaratteristicacostitutivadell’es-sere umano: creatura che nasce distinguendosidaglialtrianimaliproprioperchédotatadideside-rio,maallostessotempoprivadiunoggettospeci-ficoversocuiindirizzarlo,dunquetotalmentelibe-ranelsuobramare.DaciòdiscenderebbesecondoGirardlatendenza,propriadiogniuomo,adimita-reildesideriodelpropriovicino,adesiderareciòche il prossimo desidera o possiede, innescandocosìunconflittoinevitabile.L’ostilitàcheconsegueallafogadicompetereeall’invidiadicuisièdet-to,puònasceretradueindividuispecifici,manonpotràchetrascinarealsuointerno,gradualmente,fettesemprepiùgrandidellacomunitàsociale incuiquestisonoinseriti,perchél’uomoèingenera-lepernaturaunesserechedesideraecheimitaildesiderioaltrui,portatoquindiinprimoluogoadopporsialpropriovicino,epoiadinserirsi,schie-randosidibuongrado,ancheincompetizionipiùgrandi,magarianchesequestenonloriguardanodirettamente.Così,infine,daqueldesiderioorigi-nariochehadatoilviaallalotta,un’interasocietàpuòfinire per ritrovarsi ad essere al suo internosconvoltadaunatensionegenerale,unasituazio-

Giulia Dapero

René Girard (a lato)

Desiderio mimetico e capro espiatorio

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nedi disordine in cui è difficile far ritrovare l’ar-moniaaisuoimembri.È inquestomomentopa-rossisticodiconflittualitàche,diceGirard,inognigruppo sociale si viene a creare una coalizionedellamaggioranzadeimembricontrounasingolavittima (o comunque unaminoranza), scelta deltutto arbitrariamente come mezzo per riportarelapace,perplacareilsubbugliosociale.Insomma,uncaproespiatorionelsensoincuicomunementelo si intende, contro il quale vengono incanalatetuttelefrustrazionideimembridellasocietà,chesisentonoinquestomodopurificati,anchesein-giustamente,cioèaspesediuninnocente.Tornando dunque al passo del Vangelo sopra ri-portato,proviamoaconsiderarecosaaccademet-tendoloinrelazioneallanaturadesideranteecon-flittualedell’uomocheGirardcihafattonotare.Inprimoluogo,vediamounostuolodiuominidesi-derosi di violenza, un gruppo per l’appunto, cheanelaardentementeallapunizionediunavittima,unafollacheinunostatodiinsicurezza,confusio-neeaggressività,cercal’appoggiodiunSaggioperdaresfogoallepropriefrustrazionieplacarlecosìperunpo’.Tuttavia, il responsochericevenonèquello sperato: Gesù non si degna nemmeno diguardarli negli occhi, non vuole in alcun modoesseretrascinatoeportatoadimitareillorodesi-derioviolento,maanzilodisinnescaperchériesceinfineafarlidesistereunoadunofinoachenonrimanesoloconladonna.Comeriesceafarlo?Ri-cordandoloroinmanieraesplicitacheunaprimapietraènecessaria,chequalcunodovràprendersilacompletaresponsabilitàdidareilviaadunavio-lenza ingiusta. In questo brano, insomma, emer-gelasostanzapiùprofondadelpensierodiCristo,uomograndeegrandefilosofocomunquelosivo-gliaconsiderare.Sivedequil’invitoasottrarsiallaseduzionedelconflitto,chenasceasuavoltadaldesideriochecisembraattraente,machesirivelasempre infineegoisticoedistruttoredellanostraumanità.Cristoèilprimochecapiscediqualema-ledettapastasiamofattinoiuomini,edèilprimochesirifiutadicedereasimilitentazionidiviolen-za, riuscendo in questo caso, fortunatamente, aplacarelafolleaggressivitàumanaattraversounaviadavveropacifica.Aquestopunto,riprendendoilfilodelpensierodiGirard,viproporreiiltestochequestoautorecon-trapponeaquelloevangelico,perpresentarviunaltropersonaggio,dinomeApollonio:unfilosofogreco del I secolo d.c., a cui sono stati attribuitimoltimiracoli, capacedi guidare le folle comeeforsepiùdiCristo, fortedellestesse intuizionisunoi esseri umani, ma decisamente diverso nellamodalitàdisfruttarle.Sembraevidente ladifferenza tra idue testi,masoprattutto tra i dueprotagonisti: entrambi han-no capito come funzionano imeccanismiumani,ma,seGesùavevainvitatoilgruppoasottrarsiallaviolenza,Apollonio incita invecealla lapidazione.Nelsecondotesto inoltre,emergechiaramenteil

meccanismochesieradescrittosopra:apartiredaunasituazionedidisordineinunasocietà(lapesteèinfattiquidaintendersinoncomedisagiofisicoma come “malattia sociale”), si arriva alla sceltaarbitrariadiunavittima innocente (checolpaneavevailvecchiomendicantedellapeste?),sucuisiriversatuttal’aggressivitàperripristinareinfinel’ordine.Ora,ilpuntosucuipiùdituttibisognariflettereèquesto:èdavverocosìarbitrariaecasualelasceltadellavittima?Ladonnaadultera,masoprattuttoilvecchiomendicante,sonosolosoggettisfortunati,chesisonotrovatinelpostosbagliatoalmomentosbagliato?IononcredoeGirardèconmeinquestaidea.Egliinfattisostienechecisianocategoriedipersonemaggiormenteesposteasubireviolenzadapartedellamaggioranza,adivenirecioèvittimeinnocentidellesuevessazioni;etraquestefarien-trare leminoranzeetnichee religiose,maanchecategoriedipersonecontraddistintedaparticolaritratti fisici quali malattia, deformità e infermità.Direicheildiscorsosipuòallargareulteriormenteperarrivareadammetterechechiunquerientriinunapossibilecategoriadi“diversità”rispettoaciòcheèla“normalità”,siadifattounapotenzialevit-timadiviolenze ingiuste, intendendoconquestenonsemplicementeviolenzefisiche,ormai fortu-natamente sempre più rare nella nostra società,maanchepsicologiche,finoadincludereognifor-madidiscriminazione.Quindi, è giunto ilmomentodi considerare cosanellanostrasocietàenellanostraepocapossaes-sereconsiderato“normale”ecosa,dunque,“diver-so”,percapirechitradinoipuòessereespostoadunsimilerischio.Difatto,viviamonellacosiddet-ta“eradellatecnica”,esoprattuttoinunasocietà

LapestefacevastrageadEfeso.Apollonio,prega-todiintervenire,sirecòinunistantedaSmirneadEfeso.RaccolsegliEfesiniedisseloro:abbiatecoraggio; iooggifermeròlapeste.CondussegliEfesiniateatrodoveessividerounvecchiomen-dicante che strizzava artificiosamente gli occhi.ApollonioordinòagliEfesinidi lapidarlo.Quan-doessicominciaronoagettarepietre, ilmendi-cantechestrizzavagliocchicominciòalanciaresguarditerribilieamostrareocchiinfiammati.AquestavistagliEfesinisireserocontocheeraundemonioelolapidaronocontantaviolenzacheinpocotempoeglifinìsottoungrandemucchiodipietre.DopoqualcheistanteApollonioordinòche fossero levate le pietre e si vedesse qualebestia essi avevano uccisa. Gli efesini scopriro-noilcorpochecredevanodiaverschiacciato,etrovarono non l’uomo, che era sparito, ma uncane simile aunmastino, tanto grosso come ilpiùgrossoleone.

(Trattoda:VitadiApolloniodiTiana,Filostrato)

La vittima non viene scelta casualmente

Sottrarsi alla seduzione del conflitto

Apllonio incita la lapidazione

Folla insicura cerca l’ap-poggio del “saggio”

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Produttori, consumatori o emarginati

doveciòchecontasopraognicosaèlaproduzionee lavenditadiqualunqueoggetto.Credosiaevi-denteatutticheinunmondocomeilnostro,doveperesempio i socialnetworkcostituiscono laviapiùdiffusaperstringereunarelazionesociale,siascarsamentetenutainconsiderazionelarelazioneumanaeconessaanchequellacategoriadi sog-gettichenonsono“adatti”opermegliodire,“uti-li”aigeneraliinteressidelmercato.Insostanza,Senonpossiamoessereincasellaticomeproduttorioconsumatori,nonpotremocheessereemarginati.Così,sesiamoanziani,malatiodisabili,cheutilitàpotremomaiavere?Inoltre:selanostraprofessio-nenonsioccupa immediatamentediprodurreoorganizzarelaproduzionediqualcosa,enonpuòridursicompletamenteaqualcosadimeccanizza-bile,comesaremovistidaquestasocietà?Seperdipiù,quotidianamente, con ilnostro lavoroab-biamoachefareproprioconquellesuddettecate-goriedi“emarginati”,aiqualirivolgiamocurenonstrettamenteditipomedicomaanchediunaltrotipo,piùimpalpabileedifficiledaraccontareofarvedere,nonfiniremoforseperessereemarginatianostravolta?Nonsaremoforseguardatidall’al-toalbassodachi invece investe tutte leproprieenergiepertenereinpiedil’economia?Insomma,nonsaremoforsevisticome“infermi”socialichesiprendonocuradialtrichesono“infermi”siaalivellosocialesiafisico?Sembra dunque che una categoria professiona-le come quella degli operatori sociosanitari, checompieun lavorodi curanei riguardidipersonechenon rientranonei canonidi “utilità” richiestidalnostromondo,nonpossacheessereunodeitantibersaglicontroilqualelasocietàdioggipuòdecidere facilmente di incanalare le proprie fru-strazioni.Ilcheinevitabilmentenonpuòcheavereuna ricaduta negativa sulla categoria stessa, chefiniràper guardarsi con gli stessi occhi con cui èguardatadaglialtrimembridellacomunità.Tutta-via, si deve secondome ricominciare proprio daquestasituazionecritica,che,cometale,ènega-tività,peròapertaallapositivitàcostruttiva.Infat-ti, primadi tutto ci si deve chiedere se il nostromondononsistiadimenticandoqualcosa,ovverose, inaggiuntaaiprodottidellatecnica,senzaal-cundubbioutilissimipernoi,nonsiaper l’uomoaltrettantoessenzialeebeneficoalmenounaltroelemento: lasolidarietàepiù ingenerale larela-zioneumana.Quellochedobbiamodomandarci,insostanza,siriduceaquesto:vogliamodavverolasciarci asservire da questo sistema, accettandopassivamentelosguardochecigettaaddosso?Dinuovo,iocredoesperodino.Iosperocheognu-nodi noi possa far tesorodelmessaggiomoralechestaalcuoredelpensierodiCristo,chepiùditutti–l’abbiamovisto–ciinvitaariconsiderareearimetterealcentrolarelazioneumana,abbando-nandolaviolenza,laqualeequivaleatuttociòcheallontanaunuomodaunaltrouomo.Dunque,iosperochenoipossiamodareadunasocietàdiscri-

minatoriaunarispostapiùinsintoniaconquestotipo di pensiero. E questa risposta deve coinci-dereconun’uscitadalsistemastesso,unaveraepropria trasgressione. Trasgredire in questo casosignificapropriosapersiguardare,comecategoriasociale,conocchimigliori,apprezzandoilpropriolavoroperlapossibilitàcheessodàdimetterealcentrolaricchezzaumana,chemoltealtreprofes-sionisivedonocostretteatralasciare.Impariamoavederequestaricchezza,aconsiderarealtritipidi “utilità”, a disinnescare imeccanismi vittimaridicuiigruppisocialihannobisognocominciandonoistessiacomprenderliperquellochesono. Inaltritermini,evitiamodirivolgereinostriocchiaduna società che vuole guardarci per deformarcie svalutarci, come gli Efesini hanno deformato ilvecchiomendicantefinendopercrederlodavveroundemonio,epiuttostoabbassiamolosguardoeiniziamoa scrivere, valeadirea riflettere, comehafattoCristo.Cominciamo,insostanza,adauto-rivalutarcisenzarispondereallaviolenzaconaltraviolenza(chesiaversonoistessioversoaltri),riva-lutandoovviamenteinprimoluogolacategoriadipersonedellequaliciprendiamocura,perchéèdalìchediscendelanostrastessarivalutazione.

¹ Ci interessano in questa sede solo i contenuti filo-sofici e morali del pensiero cristiano prescindendo dalle questioni teologiche e di fede che esulano da-gli scopi del presente lavoro.

² René Girard – Antropologo, critico letterario e fi-losofo francese. (Avignone il 25 dicembre 1923). È stato professore di letteratura comparata presso la Stanford University (USA) fino al momento del ritiro. Ha scritto diversi libri, sviluppando l’idea che ogni cultura umana è basata sul sacrificio come via d’uscita dalla violenza mimetica (cioè imitati-va) tra rivali.

Giulia DaperoSpecializzanda in filosofia teoricaUniversità degli studi di Torino

Soggetti utili o inutili agli interessi di mercato

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Terra,annosolare2085.Ilritrovamento,nelcorsodiscaviarcheologici,diuna casacca bianca e del suo pantalone, alla cuitasca era ancora attaccato il cartellino di ricono-scimento, ormai un’ombra di inchiostro, rafforzalateoriadeiricercatoricheinquelpuntosorgevauna struttura verticaledi quattropiani, adibita aresidenzapiùomenopermanentedipersonean-zianedivariaetàeprovenienzasociale,eaffettedasvariatepatologie,piùomenocroniche.Il cartellino di riconoscimento, ormai illeggibilenella sua 10 di medicazione fosse migliore o sesi rendeva necessario il parere delmedico.Mol-to importanteeraanche l’aspettocheriguardaval’alimentazione, pochissimi ospiti erano ancorain grado di potersi alimentare autonomamentee correttamente, molto spesso necessitavano diessereaiutatisenonaddiritturaimboccatidall’ini-zioallafine.Anchequestaoperazionerichiedevamolta attenzione, una delle più delicate perchéaltoera il rischio cheperqualche ragione il sog-gettopotesserischiareilsoffocamento,quindi,eramoltoimportanteconoscereilmodocheavevaditenere inbocca il ciboecomedeglutisse, in chemodomasticasseoanchesemplicemente,perchémagarisenzaprotesi,comelotenesseinbocca,ei tempi che intercorrevano tra ilmomento in cuigli veniva somministrato il cibo e il tempo che ilsoggettocimettevaprimadideglutirlo.L’OSS,per-tanto,dovevasapersigestireneiconfrontidiun’o-perazionecosìdelicataerischiosa,sapereitempidi “masticazione” e di deglutizione del soggetto,quindi, rispettare anche le pause necessarie perevitareproblemidialtranatura.Comepotetebenimmaginare,unbuonnumerodiquestepersonerichiedevatempilarghipermangiare,ecomedet-to,itempieranostrettissimi.L’OSS,piùdi chiunquealtro,era sottopostoauntrainingpesantissimo,siasottoilprofilofisico,pericarichidilavorodavveronotevoli,esiasottoquel-lopsicologico,dovendolavorareinunambienteeacontattoconpersonediunacertaetà,malate,echeportavanoconsé il risultatodiunavita, contutteleloroesperienze,lelorofatiche,iloroguai,lelorotristezze,ediqueipochiancoraingradodisapere,anchelaconsapevolezzadiesserelìsoloinattesadell’ultimogiorno.Unfardellopesante,perentrambiisoggetti,chicuraechivienecurato,etoccaalprimofarsiforzaperfarneaglialtri,sorri-

dereperfarsorridereglialtri,creareall’internolecondizioniperchéquestanonsiasolamentel’anti-cameradellafine,maancoraun’occasioneperes-sere,pervivere,ancheinquelcontesto,lapropriavita attorniatidalleproprie famiglie, dalleperso-nechehannocondivisoconlorouncammino,untempo, un’età. La turnazione dell’OSS prevedevacheeglifacesseduemattineseguitedaduenotti,duegiornidiriposo,trepomeriggi,unriposo,perrientrarepoiconduemattine,eccetera.Icosiddet-tifuoriturnoeranosulcamposeigiornisusette,aquestitoccavasemprel’orariodimassimolavoro,traleseidelmattinoeletredici,etralequattor-dicieleventidellasera.Spessocapitavacheque-stotempononfossesufficiente,quindirestavanoinservizioalmenotrentaminutiinpiùdell’orarioprevisto.Di vitale importanza era la sintonia con gli altricolleghi,unbuonrapportoprofessionaleeumanoera alla basedellaqualitàdel serviziooffertodaquestacategoria.Unrapportononpropriamenteidilliaco contribuiva sistematicamente a guastarelaqualitàdelserviziooffertoairesidenti,inquantoquesto creava un ambiente non particolarmentesereno,equindi,ledifficoltà,umanamenteparlan-do che si incontravanoo si creavano, rendevanoinevitabilmente più difficile una realtà professio-nalegiàseriamentecomplicatadisuo,eiprimiarisentirnesarebberostati,naturalmente,iresiden-ti.Nelcorsodiquestianni,l’OSShacambiatovariesigle,daADB,aOTA,aOSA,epoiaOSS,maciòchenonèmaicambiatoèstatalamissioneacuidasempreeranodestinati,laposizionestrategicadellalorofigura,laprimalinea,conciòeranochia-matiancheconunaltronome:GliInvisibili!!Bene, sperodiesserestatoesaurientesuquestainattesa scoperta, il reperto sarà in esposizioneper tutto il prossimo anno, siete pregati di nonscattare foto in quanto i flash deteriorano ulte-riormenteiltessutogiàpiuttostoerosodaltempo.Grazieatutti!”.

Gianluigi Rossettimentre firma le copie del suo libro.

OSS, QUESTO SCONOSCIUTO!

Gianluigi Rossetti

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Solstizio d’ Inverno

...La rinascita del dio Sole, la ruota dell’anno, laruota solare,...il giorno più corto...la nascita diHeru(Horo),Adonis,Mithra,Quetzalcoatl...Nell’antichitàquestoparticolareeventoastrofisicoeraassociatoallanascitaocomunqueallamanife-stazionediunadivinità“solare”.Maaldilàdimitologiaereligiosità,qualeimpor-tanza può avere per l’Essere? Durante l’autunnoabbiamoavuto lapossibilitàdi raccogliere leno-stre forze verso le radici per mantenerci saldi eprotetti in previsione dei tempi freddi legati allastagioneinvernale.Abbiamo lasciato che vento e pioggia aiutasserola caduta delle nostre foglie secche, nelle qualiavevamorimessoiresiduitossicidituttociòcheciavevatenutilegatiasituazionichenondesideria-mopiùvivere,edicuinonabbiamopiùbisogno.Abbiamopercorso,passodopopasso,illentomadecisorisvegliodeinostricuori.Prendiamo un respiro profondo, nella stagionefredda.Seavremochiarainnoilameta,nonsarànecessariosprecarelenostrerisorse.Potremouti-lizzarnepocheallavoltapermuoverepassidecisi,

sicuri,mirati,audaci.Coraggio,cuoriattenti!Lasciamo alle passate stagioni i nostri crucci, ledelusioni, la sofferenza, il dolore fisico ed emo-zionale,leoffese,ifallimenti...Essisonqueiramisecchidicuipossiamoedovremmoliberarcidefi-nitivamente,perlasciarspazioevitaaquellifortieprestoprontiagermogliare...IlnostroSoleinterioreèquellochehaoccasionedirisvegliarsiemanifestarsi,radianteeinvincibile!Coraggioatuttinoi!Questaèl’albadellaRinascitadell’EssereelaVittoriadellaLucesulletenebre!“DiesNatalisSolisInvicti”

Perun approfondimento sulleoriginedelle cele-brazioni legate al solstizio d’inverno, vi suggeria-molaletturadi“DiesNatalisSolisInvicti”(IlgiornodellanascitadelSoleinvincibile)diA.B.Mariantoni(h t tp : / /www.no ipe r vo i ta l i a . com/ index .php?option=com_content&view=article&id=22:solstizio-dinverno&catid=14:ritualita-nel-tempo)(http://www.abmariantoni.altervista.org/mondo-romano/Solstizio_d_Inverno.pdf).

Le Stagioni in Natura e le Stagioni nell’ Essere

Paola de Cesare

Paola de Cesare

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Risvegli(Awakenings)èunfilmdel1990diretto da PennyMarshall, con RobertDeNironellapartedi Leonard LoweeRobinWilliamsinquelladeldottorMal-colmSayer.E’ ispiratoalsaggioomoni-model1973,dacuinel1982HaroldPin-terhatrattoun’operateatraleintitolataAkindofAlaska.Assistiamo subito al dipanarsi due li-neetemporalidistinte: l’infanziadi unbambinochemanifestasintomisimiliaquellicheassociamoalMorbodiParkin-sonneglianniVentidaunlato,el’arrivodel dottor Sayer a un nuovo ospedaledall’altro.IldottorSayer,unricercatoreconun’e-sperienzaprossimaallozeroperquantoriguardaipazienti(finoranonsièspin-tooltreilombrichi)vieneassuntocomeneurologoperoccuparsi - tra gli altri -

dei pazienti non responsivi ad alcunostimolooquasi,costrettisuunasediaarotelleoa lettoepresumibilmenteor-maiprividiquasituttelecapacitàintel-lettive.Uno di questi pazienti, Leonard Lowe,viene regolarmente visitato dalla ma-dre, che l’ha “perso” da quando il ra-gazzoavevavent’anni,dopoiprimisin-tomidicuiabbiamovisto lacomparsa,fiduciosa del fatto che le sue cure, lesueparole,lesueattenzioniarrivinoinqualchemodoall’uomoormaipiùvicinoallamezzaetàcheall’adolescenza.AlladomandadeldottorSayersucomefac-ciaaesseresicuracheilfigliopossaper-cepirla, lamadre rispondeconun’altradomanda:“Leihafigli?”“No.”“Seneavesse,locapirebbe.”

Risvegli

Riccardo Rossi

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Tuttosembratrascinarsiinunasortadimalinconicaroutinefinoaquandounpiccolo, insignificante evento finiscepercambiaretutto:unapazienteacuiMalcolmSayerhasistematogliocchia-liliafferrae,dopodiversiesperimenti,il medico scopre che molti stimoli diquesto genere (come porgere gli oc-chialiolanciareunapalla)dannoluogoa una pronta reazione, per quanto diunaduratairrisoria.Gli altri medici liquidano la questio-ne comeun riflesso istintivoe l’unicaadareascoltoaSayernellasuateoriasecondo cui la paziente prendereb-be “a prestito la volontà della palla”è un’infermiera e, subito dopo, tuttoil personale assistenziale e ausiliario:operatori in primis, ma anche infer-mieri e inservienti. Conoscendo lepersonedicuisiprendonocura,eim-parando a conoscerle ogni giorno dipiùnonostanteil lorostato,trovanoilmododi far reagireognunodi loro inmododiverso:con il contattoumano,adattando l’ambiente alle percezionidelpaziente,attraversolamusica(manontuttalamusica:soloilgeneregiu-sto funziona per un certo paziente),persinoconletavoletteouijadellospi-ritismo.Nel frattempo,avendoscopertoqual-cosa sulle cause dello stato di questisuoipazienti, ildottorSayerriesceadavviare la sperimentazione di un far-maco(l’L-Dopa)suunsingolopaziente,LeonardLowe.Dopounaseriedifalli-menti,finalmenteLeonardsisveglia.Irisultatisonosorprendenti:quellocheavvienesulloschermosembraintuttoepertuttounritornoallavitacompletoedefinitivo.Ma,quandolaquestionesispostasull’allargarelaterapiaaglialtripazientiaffettidallastessapatologiadiLowe,sipresentaunnuovoproblema:nessuno darà ulteriori finanziamentiperunacostosaterapiasperimentale,neanche conoscendo il “miracolo” diLeonardLowe.Oalmenocosìsembra:aconvincerelostaffdecisionaleafare

untentativoètuttoilpersonale:infermie-ri, operatori e inservienti, tutti offronounaiutoeconomicoalla terapia.CosìunfilmatodiLeonardvienepresentatoaifi-nanziatoridell’ospedale,e la terapiapuòcominciarepertutti.Ancoraunavolta,unadellescenepiùdi-vertentidella“riabilitazione”deipazientiallavitavedeprotagonisti(oforsecompri-mari,manel sensopiùnobiledel termi-ne)glioperatori:duranteunabrevegitaincittà, ipazientideldottorSayervengonoannoiatidalleabitudinirilassantidel loromedico,machiliassistesadidoverlipor-tare a ballare, senza tirare a indovinare,maascoltandoli.Purtroppo il “miracolo” farmacologicononduraalungo:ticnervosi,disturbidelcomportamentoeilritornoaunostatosi-mileallacatatoniasonounadiffusadesti-nazionenelmedio,senonbreve,periodo.Maèquichel’assistenzavedericonosciu-tounodeiruolipiùaltichelecompetono:i pazientinonpossonopiù reagire comeprima, non possono andare a ballare,osservare il mondo fuori dalla finestraautonomamente o leggere il loro libropreferito. Qualcuno, però, può aiutarli anonperderetutteleemozionichequesteazionidonanoloro;eancheMalcolmSa-yer,cheabbiamo incontratodistaccatoequasi impauritodallepersone,compren-deericonoscechelospiritoumano,incar-natoneicaregiverdeisuoipazienti,arrivaanchedoveifarmaciancoranonpossonooperare.Hocercatodifornireunavisionedelfilmdaquestaprospettivasenzarivelaretrop-po,percuinondubitatechecisianoanco-ramoltesorprese inRisveglianchedopoquestobrevetestosulfilm.

RiccardoRossi

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Personaggi:

Maria: Anziana vedova, residente in una RSA. Nata e vissuta in un comune della provincia di Bergamo.Miryam:OSS nata alla fine degli anni ’70 a Leopoli in Ucraina. Il nome rinnova quel-lo della nonna materna, Miryam in quan-to di origine ebrea, morta insieme a suo figlio nel massacro di Leopoli del 1941. Miryam che ha fatto studi infermieristici non conclusi in Ucraina emigra in Italia dove ha lavorato prima come badante e poi, dopo aver frequentato con profitto il corso come OSS, in una RSA della provin-cia di Bergamo. È sposata e ha un figlio di 5 anni che vive a Leopoli coi nonni; anche il marito è andato a lavorare all’estero e precisamente in Kazakistan negli impian-ti di estrazione del gas naturale. Mario:l’infermiere amico di Miryam.Guido:il coordinatore inflessibile e un po’ razzista.

Tutto comincia qualche giorno prima.Guido è in difficoltà nell’impostazionedeiturnidellasettimanadiNatale.Nes-sunaOSSaccettadibuongradodifarelanottedellaVigilia.Così Guido si ricorda che Miryam è difedecristianaortodossaeche,osservan-do il calendario Giuliano, per fortunavisti i problemi di Guido, non festeggiaNatale il 25 dicembre,ma tredici giornidopo.Epoi-questaUcraina–pensò-di-ventataOSSsolo l’annoscorso,chenonsaneanchebenel’italiano,potràfareunturno notturno in più, tanto a casa suaevidentementesistavamoltomaleseseneèvenutaqui..lasuareligionepoi..perleiil25nonèneanchefesta.

Cosìilgiornodopoquestabellapensatalachiamanelsuoufficio-Tufarailanottetrail24eil25epoiri-poso-Maiohafattogiàduenotti..presto-TutteleOSShannoproblemidifamiglia,epoic’èlamessadimezzanotte,lames-sadiNatale.Tuvivisolaeperteil25nonèneancheNatale,quindi..-Si, permenon èNatale, vivo sola,macomemispieghichedevofarepiùnottideglialtri?-Tel’hogiàspiegato,accidenti,vuoifarmiimpazzireperlasettimanadiNatale?Miryam tace, ogni insistenza sarebbestatasolocontroproducenteper i futurirapporticonGuidocheèildirettore;conluinonsipuòdiscuterepiùditanto.Epoipotrebbepeggiorareancheirapporticoni suoi compagni e compagne di lavoro.-Giàcenesonomoltichemivedonoconpocasimpatia.-cosìpensaecosìamalin-cuoreaccetta.VieneinfinelanottediNataleedopoleottogiàsivaspegnendoilrumore,anco-rapocheanzianeguardanolatelevisionetra sbadigli e sussurri e le solite irrefre-nabili,mai stanchedi camminare, vaga-no inconsapevolipersenei loropensiericonfusi.Apocoapocotutteleresidentirientrano nella loro stanza e si addor-mentanoorestanocomunquesilenziose.SoloMarianondorme.Echiamaavocebassaeunpo’tremante.Miryamaccorrealatrovascopertaeprotesaneltentati-vodialzarsi.-MacosafaiMaria?!Dovevuoiandare?!Fatantofreddo,sai?-Voglioandareacasa-Cipenseremodomani…adessodormireecoprirealmeno

RACCONTO DI NATALENessunessereumanoèun’isola

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-Voglioandareacasa,domanièNataleedevoessereacasa,vienemiofiglio!Sai,ètantochenonlovedo.Nonc’èstatounNatalesenzamiofiglio,prima…-CapiscoMaria, e come… anch’io vuolevederemiofigliodomani-Matudomanimattinavaiacasa..-Simamiofiglioètantolontano-Lontano?-Si,nonlosai?Iosonodiunaltropaese.Emiofiglioèrimastolàcoinonni.-Esuopadrenonc’è?-No,èandatoanchelui,acercarelavoro.InKazakistanafareilmeccaniconelgas-Anchemiomarito se ne è andato… iltuotornerà!MatuseiMiryam?Chebelnome!-Siera ilnomedellamianonna.Poveranonna..eraebrea..DopoleparolediMariaeilricordodel-la nonna lamente diMiryam si blocca.Nonavevamaiconosciutosuanonnasenonattraversoiraccontideisuoigenito-ri.Eraunadonnacoraggiosa,nonsieranascostadifronteallapersecuzioneein-siemealsuoprimogenitoeaquasituttiglialtriebreidiLeopoliuntragicogiornofucostrettaacamminareversounafinecruenta.Sisentivatantovicinaaleiesenesentival’eredenonsolonelnome.Unsolo pensiero si fa strada: -siamo tutteuguali,giovani,vecchie,al lavoroorico-verate, italianeostraniere,belleobrut-te,ortodosseocattolicheoebreecomalamia povera nonna. Tutto si ferma seintornoanoimancanoinostricariepiùdituttosenonpossiamoesserevicinial“nostrobambino”. Si, perchéancheperMaria cheha85anni suofiglioè il suobambino,chequestaseranonc’è…pro-priolanottedellanascitadel“bambino”.Conmoltipensieriepocheparole,leduedonnerestano insiemetutta laserafin-chéversolamezzanottearrivaungiova-nebello,alto,vestitodibianco.-BuonNatale,bellesignore-BuonNatale.RispondeMiryam-BuonNatale–rispondeMaria–machisei?IlgiovanerispondealladomandadiMa-

riaconunalungacarezza.Chemanicaldeechepoterehalasuapresenza!Eccocomparire immaginidanzantinellacamerae leduemammevedono il lorobambino, lovedononella formagioiosaespensierataincuil’hannovistoqualchevoltadapiccoloesemprelovorrebberovedere.MammaMariaselostringedopoaverlovistocorrereaperdifiatoversodilei e Miryam sorride in quel momentomagico.Poi,tuttolentamentesvaniscelasciandounsentimentodigrandeserenità.-Eraunangelo-diceMaria-Si,eraunangelo -rispondeMiryam,gi-randosie salutando il suoamicoMario,l’infermiere che conosceva molto benel’artedellacura.Mario,infatti,avevacom-presodatempoquantofosseindispensa-bilecurareprimadituttol’anima,esolodopoilcorpo.Questogiovaneinfermiereaveva imparato ormai che tutti parteci-piamoallostessomodoall’umanitàechebastal’assenzadiunsoloessereumanoperché l’intera nostra specie manchi diqualcosadiessenziale,perchénessunoèisolato,enessunopuòsperarediviverebene indipendentementedalle relazionicon gli altri.Mario sapeva anche, però,cheogni essere umano vivo e presentehailcompitodicontinuareadarricchirel’umanità comepuò,magari anche soloconunacarezza,chetalvoltapuòesserecapacedirenderevisibilequell’invisibilecheognunodinoihaacuoreedesidera.-ChebellanottediNatale,anche tuhaivistoiltuobambino?-Si l’hovisto,eravamoinsiemenellano-stracasainUcraina…EMariaalei,sorridendo:-L’èpròpevèrachesètöćfradei(Dal dialetto bergamasco, letteralmente “È proprio vero che si è tutti fratelli”).

A tutti gli operatori del settore sociosanitario auguro tanta serenità, nelle festività nataliziee per tutto l’anno che verrà.

Il direttore di ANOSS MagazineRenato Dapero

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OROSCOPOPrevisioni per il 2014

A cura di Loredana Galiano

ARIETE: 21 marzo – 20 aprileLa prima parte dell’anno, precisamente fino a luglio, con Marte e Giove contrari sarete fiacchi, stanchi, sfaticati, nervosi e assumerete degli atteggiamenti drastici, con reazioni avventate e decisioni irrazionali. Seguirete l’impulso a cedere alle provocazioni, tenderete a ribellarvi. Plutone e Venere storti non vi aiutano, possibile qualche emicrania da stress o scottature dovute a distrazioni. Una strategia efficace per proteggervi da tutto ciò sarebbe quella di seguire una giusta e sana alimentazione senza abbondare nelle porzioni. Aggiun-gete zenzero e peperoncino nelle vostre pietanze, accelerano il metabolismo. Nella seconda parte dell’anno tutto si aggiusta: sarete geniali con la complicità di Urano e Giove a favore, Marte non vi è più ostile e potreste mettere a segno un colpo grosso o forse più di uno. Sarete brillanti, comunicativi, dinamici e con una grande voglia di lanciarvi in progetti innovativi. Tutto sarà positivo, eccezionali, sarete un concentrato di muscoli ed energia, a prescindere da qualche raffreddore passeggero o capitombolo in palestra.

TORO: 21 aprile – 20 maggioLa prima parte dell’anno sarà tutto sommato non male, con Plutone, Venere, Nettuno, Giove a vostro favore e Marte che transiterà nella vostra sesta casa solare, sarete attivi, ambiziosi, fantasiosi nel crearvi dei nuovi progetti sia a carattere sociale, sia creativi. Certo, Saturno vi è ancora ostile per tutto l’anno, creandovi delle situazioni non facili da gestire, delle novità che saranno fuori dalla vostra portata, regole non adatti ai vostri schemi. Un amuleto per proteggervi da “Saturno Contro” è il rubino, che gli indiani chiamano fuoco del cuore. In linea con le caratteristiche del vostro segno, la bella gemma rossa vi garantirà fedeltà, determinazione e fiducia nelle vo-stre capacità. Un utile consiglio sarà quello di mantenere la calma, soprattutto da luglio in poi con Giove contrario. Ci saranno delle fasi transitorie, dove sarà utile per mettere dei puntini sulle “i”, oppure per tagliare i ponti con i vostri colleghi o con i vostri collaboratori. Potreste avere mal d’amore che inciderà sullo stomaco, procurandovi una sensazione di chiusura, rendendovi più pigri del solito. Cer-cate di cautelarvi il più possibile da imprevisti economici, Giove ostile, da luglio in poi, vi manda in rosso.

GEMELLI: 21 maggio – 21 giugnoUn 2014 niente male: l’ottimismo di Giove, le occasioni di Urano e le energie di Marte vi augurano un buon anno!! Bisogna avere un occhio di riguardo a Saturno che viaggia nella vostra sesta casa solare, quella del lavoro e del benessere: organizzate bene la vostra agenda, scegliete con cura i vostri collaboratori, selezionate i vostri partner con attenzione, intelligenza e astuzia che non sempre vi accompagnano. Organizzate al meglio il vostro piano di studi, perché ancora non avete capito cosa volete fare da grandi. Nettuno con-tro non vi aiuta a prendervi cura di voi stessi, quindi bisogna adottare delle misure contrastanti: dovrete bandire gli eccessi, regolare la vostra alimentazione e, soprattutto, grazie allo pratica yoga, avrete un maggiore controllo sul vostro respiro per evitare che raffreddori e bronchite vi colgano di sorpresa; in aggiunta fate delle belle passeggiate in montagna e discese sugli sci.

CANCRO: 22 giungo – 22 luglioSe volete cambiare vita seguite Nettuno. Se volete delle sfide Plutone ve le prepara. Se volete uno scatto di carriera Saturno ve lo dà. Ma con Urano e Marte ostili potrebbero esserci dei malesseri improvvisi, sbalzi pressori su base emotiva e vitalità sregolata. Fino a luglio sarete protetti da Giove: prendete i suoi doni, curatevi col suo ottimismo ed edonismo, sarà il vostro portafortuna contro Marte contrario, il vostro paracadute, il vostro uovo di cristallo che vi accarezza dopo uno schiaffo del pianeta rosso. A volte sarete su di giri e a volte depressi o nervosi: non dimenticate che il vostro punto debole è lo stomaco che, in genere, se qualcosa non funziona è il primo organo a risentirne. Attenti dunque a cosa mangiate, è consigliato una cucina semplice, masticazione lenta e accurata seguendo l’indicazione yogica, ossia mangiare duro, secco e crudo per trarre energia dal cibo saziandovi con quantità ridotte. Dalla seconda metà dell’anno con Marte in trigono recuperate energie, vitalità e grinta. Sarete ottimisti e tutto ritornerà a sorridervi, tranne negli ultimi due mesi dell’anno.

LEONE: 23 luglio – 23 agostoAnche quest’anno siete in bilico tra la quadratura di Saturno e il trigono di Urano, tra quiete e movimento, ma ecco un portafortuna per l’equilibrio: l’esagramma 11 dell’I Ching, la Pace: “Le Forze sono armoniche e la Terra è fertile, ma per ottenere i frutti è indispen-sabile l’intervento dell’uomo al momento giusto”. Disegnatelo: dal basso, tre linee intere e tre spezzate, o cercatelo su Internet. Siete governati dal Sole, brillate per vitalità e vantate un’eccezionale resistenza alla stanchezza e ai malanni ma la quadratura di Saturno riuscirà ancora per quest’anno (poi nel 2015 tutto sarà più leggero) a infastidirvi. Meno male con Urano è dalla vostra e tutti eventuali malesseri avranno vita breve, passeranno in fretta grazie a Marte in ottimo aspetto, specie nei primi sei mesi dell’anno. Da Luglio in poi avrete un portafortuna incorporato, il mitico Giove che dove passa tutto allarga, anche il vostro girovita, il vostro entusiasmo, il vostro ottimismo. Il pianeta, generoso e caloroso, mitigherà in parte le rigidità e le freddezze di Saturno. Insomma tutto sarà in discesa, avrete la strada spianata e faticherete ben poco.

VERGINE: 24 agosto – 22 settembreIniziate il nuovo anno con Venere a favore che vi vuole più belli, simpatici, affascinanti, in ottima salute psico-fisica e magari con un nuovo amore a braccetto per la vita. Fino a luglio Giove vi regalerà ancora occasioni fortunate, idee per nuovi fruttuosi progetti, qual-che euro in più nel vostro portafogli, nuove amicizie e soprattutto equilibrio. Nettuno contrario vi spingerà a guardare dentro voi stessi,

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a fiaccarvi il vostro sistema immunitario, a farvi deragliare a tavola, scatenando intolleranze e sensi di colpa. Saturno a favore acuisce la vostra razionalità e la necessità di compiere scelte giuste, sagge e durature, mentre Plutone con Marte a braccetto vi donano grinta e coraggio. Siete persone molto sensibili alle variazioni ambientali e climatiche; sono le emozioni a controllare il vostro corpo e il mi-nimo turbamento si ripercuote subito sul sistema nervoso, come esige il governatore Mercurio, o sull’intestino sul quale somatizzate tutte le vostre crisi. L’amuleto per rafforzare le vostre energie, la vostra forza e la vostra ragione è il “quadrato”. Circondatevi di forme quadrate, il quadrato sarà il vostro mandala: disegnatelo, dividendolo con due linee, verticali e orizzontali, in nove porzioni, colorando quella centrale. Il nove è il numero della realizzazione: porta le idee a compimento.

BILANCIA: 23 settembre – 22 ottobreL’anno incomincia un po’ in sordina: avete tutto contro, tranne Marte che vi infonde coraggio, grinta, passione, sprint, energia per affrontare le ostilità di Urano, Plutone, Venere e Giove contro. Siete soggetti a sbalzi d’umore caratterizzati da picchi di nervosismo e sbalzi di pressione, determinanti come non mai. Non è da voi che amate la pace e la diplomazia. E invece combattete a denti stretti, con la fascia in testa, col pugnale in mano e urlate al mondo intero le vostre ragioni, facendovi valere, poi, dopo aver fatto “strage” e piazza pulita, potete pensare positivo. Eh si.. con Giove a favore da luglio in poi, tutto si aggiusta, ritrovate tanto buonumore e fiducia in voi stessi. Potreste diventare vulnerabili alle tentazioni della gola. Dunque, limitate le calorie e riducete l’uso del sale per contrastare le ritenzione idrica, dato che reni e sistema linfatico nel vostro segno sono sempre debolucci. Sarete soddisfatti ma un po’ inquieti, soprattutto ad inizio anno con Venere che non vi vuole bene. Sostenete le vostre affettività con un bracciale o una cavigliera in rame, metallo di Venere, sostituibile con l’oro rosso. E tutti i venerdì, giorno di Venere, prima di dormire, meditate sulla massima di Goethe: non ama colui al quale i difetti della persona amata non appaiono virtù.

SCORPIONE: 23 ottobre- 22 novembreIl transito di Saturno per tutto l’anno nel vostro cielo vi comporta grandi e positive rivoluzioni accompagnate dal trigono di Giove: sa-rete meno viscerali, meno soggetti a impulsi ingovernabili, meno inquieti, e per contro più riflessivi, razionali e tenaci. Un mutamento interiore che produce effetti concreti nella vostra vita, sia nel privato che nel lavoro. Con Plutone a vostro favore, rafforzerete il vostro lato ambizioso, quello che punta a realizzare obiettivi importanti per conquistare ruoli di potere. Da luglio in poi, con Giove in quadra-tura dovrete mantenere tutto quello che avete conquistato e ottenuto con determinazione e tenacia i frutti del vostro lavoro; saranno mesi in cui adotterete una nuova politica finanziaria più idonea per voi improntata alla conservazione. Anche sul fronte benessere è necessario che vi depuriate con tisane e acque minerali, ideali anche Sali e fanghi del Mar Morto, con doppio effetto snellente e corroborante. L’attività sportiva sarà la vostra valvola di sfogo contro il surplus energetico. Praticate nuoto e canoa che incideranno positivamente sul tono psicofisico.

SAGITTARIO: 23 novembre – 21 dicembreFesteggerete il nuovo anno con Venere, Marte e Urano a vostro favore regalandovi amore, sesso, protezione, equilibrio, bellezza, nuo-ve occasioni per cambiamenti e conquiste. Per festeggiare tutto ciò, profumate l’ambiente e la vostra persona con le essenze di zenzero o mimosa. Zenzero anche come bevanda, da bere calda d’inverno e fredda d’estate, preparata mettendone in infusione in acqua bol-lente qualche fettina insieme a scorze di limone non trattato. Ma da luglio in poi, Giove vi regalerà che quello che vi aveva tolto quando era in aspetto ostile nel vostro cielo. I suoi doni fatti di ottimismo, espansione, edonismo, simpatia, loquacità e nuovi insegnamenti, coloreranno il vostro quotidiano, finalmente non sarete più cupi e ombrosi, affronterete di petto tutti i problemi col sorriso sulle labbra e sbloccherete situazioni stagnanti. La vostra forma psicofisica sarà in netto miglioramento, il vostro umore sarà alle stelle, il vostro motto sarà: mens sana in corpore sano.

CAPRICORNO: 22 dicembre – 20 gennaioAd inizio anno, con Venere e Plutone nel vostro cielo sorretti da Saturno, la vostra costituzione fisica è forte e robusta. Il vostro sistema immunitario è efficiente, solo Marte e Urano contrari vi danno qualche problema di gastrite ed emicranie, malanni e tensioni nervosi curabili con rimedi naturali: niente di grave, urge soprattutto riposo e tanta cura per voi stessi. Non esiste solo lavoro e rispettare tutte le scadenze in agenda, volete puntare alto, avere la meglio sugli ostacoli, imprevisti, incertezze e ristagni, poi a risentirne è la vostra salute. Tenete a bada l’impazienza, l’insoddisfazione ad inizio anno. Poi tutto andrà meglio: da questa estate in poi recuperate il sorriso, consapevoli che le vostre azioni producono risultati e che l’impegno paga. Per questo vi occorre un talismano di successo e prosperità, come il drago, in metallo o ceramica, garante di intuizioni fulminee, fortuna e carisma. Accendete ogni giovedì, giorno di Giove, denaro, prosperità e abbondanza, tre candele, una gialla (denaro), porpora (successo) e verde (opportunità).

AQUARIO 21 gennaio – 19 febbraioLa quadratura di Saturno dalla vostra decima casa vi spinge ad essere più polemici del solito e con un maggiore spirito di ribellione: non accettate diktat calati dall’alto e figure autoritarie, nemmeno responsabilità troppo vincolanti. Vi sentite malinconici e depressi, se non addirittura con un senso di debolezza. Inoltre Urano, transitante nella vostra terza casa solare per tutto l’anno vi spinge ad accettare cambiamenti se non stili di vita diversi, farete più moto e godrete dell’aria pulita, nonostante le ombre pessimistiche di Saturno che vi sottrae entusiasmo ed energia. Ma dall’inizio del nuovo anno, con il lungo trigono di Marte, recuperate energia, sprint, carica vitale e affronterete a muso duro le avversità. Urge tranquillità, relax: coltivate hobby e nuove passioni, solo così non cadete nella trappola di pensieri stretti e vincolanti che non vi fanno vedere quanto di bello e positivo siete e avete. Vi accorgerete di aver abbandonati vecchie abitudini, tagliati vecchi rami secchi e farete entrare il nuovo, novità e stimoli. Datevi tempo e non siate autocritici: non vi fa bene.

PESCI: 20 febbraio – 20 marzoPer tutto l’anno avete Nettuno che viaggia nel vostro cielo: andate dove vi porta la fantasia, lasciatevi trasportare dai sogni, vi accom-pagna il vostro nume tutelare. Potete volare alto, vi sentite sicuri e tenaci, determinati e lungimiranti, grazie ai favori di Saturno. I vostri obiettivi stanno finalmente prendendo forma, merito di Plutone positivo. Tirate dal vostro cassetto i talenti artistici e creativi, fateli vedere al mondo intero, suggerisce Mercurio. A parte quale malanno passeggero, tutto è risolvibile, nulla vi ferma, Venere è il vostro toccasana! Marte vi elargisce carica, energia, passione e un tono vitale alla grande.

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LA RICETTAGnocchi Campremoldini

A cura di Nilla Cella

Ricettesemplicieall’anticacheappa-gavanoilpalatoelasciavanolagioiadiavergustatopiattiparticolari.

LARICETTA

INGREDIENTI:1kgdipatatefarinose,3hgdifarina,1uovointero,unanocediburro,1pizzcodi sale,unamanciatadi grana grattuggiato, un cucchiainodacaffèdibicarbonato.

Cuocerelepatate,schiacciarleeunir-leaglialtriingredienti.Amalgamarebeneiltutto.Nelfrattempofarbollireunapentoladiacquasalata.Con un cucchiaio daminestra, pren-dereunapiccolaquantitàd’impastoemetterlonell’acquabollente.Quandovengonoagalla,toglierliconla schiumarola,metterli inuna tegliaecondirliconabbondantesugo,pre-feribilmentedifunghi.Infornareperpochiminutieservire.

LASTORIA:lagustosaricettachevie-neriportatainseguito,celaraccontaTeresa, un’ex insegnante elementarenativadiCentoradiRottofreno(PC).IlricordodiTeresaèancoramoltovivoenascondeunalievenostalgia.Nostalgiadiquando,ancoraingiova-neetà,sirecavainun’aziendaagricoladiCampremoldoSotto,peracquistarefruttaeverdurapertuttalafamiglia.Daallorasonopassaticircaunaqua-rantinadianni.E, proprio durante questi acquisti,venneaconoscenzadiquestaricetta.Si fermava, spesso, a chiacchierareconlaproprietariadelpodere,unasi-gnoranativadiZiano,moltoespansi-vaedesiderosadiintrecciareamicizieduratureconiclienti.Questasignora intratteneva tutticonlesuericetteper invogliareall’acqui-stodeisuoiprdottiche,essendoeco-logici,ritenevanondannosiallasalu-te.Aveva una tale capacità persuasivachelepersonel’ascoltavanovolentierietornavanoacasasoddisfatte,conlapromessadiunarrivederciconnuoviclientiedamici.Conilpassaredegliannianchequestapersonaèrimastanellamemoria...Anche Teresa non l’ha mai dimenti-catae,quandoavevaospitiapranzo,faceva, sempre,sfoggio delle ricettelasciateinereditàdaquestapersona.

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Formazione Innovativa

“Non pretendiamo che le cose cambino se continuiamo a fare

le stesse cose.”a. einstein

Associazione Nazionale Operatori Sociali e SociosanitariANOSS

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Un’attenzione specialeper una pelle speciale.

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