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Ci sta a cuore cuore. il tuo CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE 2012 Report preliminare. Gennaio 2013 Società Italiana di Medicina Generale IN COLLABORAZIONE CON

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Ci staa cuorecuore.

il tuo

CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE

CARDIOVASCOLARE 2012

Report preliminare. Gennaio 2013

Società Italianadi Medicina Generale

IN COLLABORAZIONE CON

Apoteca Natura è una rete di oltre 500 Farmacie che hanno scelto di specializzarsi sulla salute naturale, di ascoltare e guidare le persone nel loro percorso di automedicazione per il mantenimento, il supporto e l’ottimizzazione dell’equilibrio fisiologico, grazie anche al consiglio integrato. In collaborazione con SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) ed altri enti scientifici, Apoteca Natura attua campagne di sensibilizzazione e offre Servizi Permanenti di Prevenzione relativi a vari aspetti della salute.

www.apotecanatura.it

Società Italianadi Medicina Generale

La Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) è un’associazione autonoma e indipendente nata per promuovere, valorizzare e sostenere il ruolo professionale dei Medici di medicina generale, sia nella sanità italiana che nelle organizzazioni sanitarie europee ed extraeuropee. L’associazione, che si propone alle istituzioni pubbliche e private quale referente scientifico-professionale della medicina generale, presta particolare attenzione alle attività di formazione, di ricerca e di sviluppo professionale continuo.

www.simg.it

L’Associazione Medici Diabetologi (AMD) è stata costituta nel 1974. Con oltre 2000 iscritti è la più grande associazione scientifica della diabetologia italiana. L’AMD promuove la ricerca in campo diabetologico, clinico e terapeutico e collabora con le altre istituzioni che hanno finalità e interessi comuni. È affiliata all’International Diabetes Federation (IDF).

www.aemmedi.it

Report preliminare a cura del Dott. Giuseppe Ventriglia - SIMG

La Campagna Nazionale di Prevenzione Cardiovascolare Apoteca Natura, realizzata in collaborazione con SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) e AMD (Associazione Medici Diabetologi), è finalizzata a sensibilizzare le persone sul benessere cardiovascolare e a promuovere la prevenzione attraverso l’identificazione di eventuali fattori di rischio.

2

Nel mese di Novembre 2012 è stata realizzata dalla rete di Farmacie Apoteca Natura la Campagna Nazionale di Prevenzione Cardiovascolare "CI STA A CUORE IL TUO CUORE”, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) e dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD).

Ai clienti che accedevano in Farmacia richiedendo un’autovalutazione del loro stato di benessere cardiovascolare, sono state effettuate alcune misurazioni (pressione arteriosa, peso, altezza, IMC, circonferenza addominale, colesterolemia qualora non ne avessero una recente a disposizione) e sono state poste alcune domande tra cui quelle di due importanti strumenti valutativi dello stato di salute: il Questionario di valutazione del rischio cardiovascolare globale del “Progetto Cuore” (Istituto Superiore di Sanità) ed il FINDRISC Test (OMS) per la valutazione del rischio a 10 anni di diabete mellito.

Al temine, ogni cliente riceveva una relazione finale con i risultati della valutazione, un fascicolo informativo-educativo redatto appositamente per questa iniziativa e, qualora fossero emersi dati allarmanti (Red Flag), una lettera per il Medico curante con i risultati della valutazione.

Al termine del periodo previsto per la Campagna (mese di Novembre 2012) si sono presentati per un’autovalutazione guidata dello stato di salute cardiovascolare 25.454 soggetti (65% femmine, 35% maschi) con una distribuzione per età e per Regioni mostrata dai grafici 1 e 2.

Grafico 1: LE PERSONE VALUTATE (tot. 25.454)

36%

30%

21%

< 35 anni

< 35-44 anni

< 45-54 anni

< 55-64 anni

> 55-64 anni

10%3%

CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE

CARDIOVASCOLARE 2012*Report preliminare - Gennaio 2013

*In appendice caratteristiche e articolazione della Campagna di Prevenzione Cardiovascolare .

3

Grafico 2: CAMPAGNA BENESSERE CV-DISTRIBUZIONE PER REGIONE

VENETO6%

ABRUZZO7%

BASILICATA0% CALABRIA

3%

CAMPANIA5%

EMILIA-ROMAGNA8%

FRIULI-VENEZIA GIULIA 2%

LAZIO10%

LIGURIA4%

LOMBARDIA16%

MARCHE3%

MOLISE3%

PIEMONTE11%

PUGLIA3%

SARDEGNA6%

SICILIA6%

TOSCANA6%

TRENTINO ALTO ADIGE 2%

UMBRIA 1%

VALLE D'AOSTA 1%

Ci pare interessante notare che circa un terzo delle persone esaminate aveva meno di 55 anni, classe di età che in genere non si reca in modo regolare dal Medico di famiglia (a meno che non abbia dei precisi disturbi o delle patologie già diagnosticate) e quindi viene poco coinvolta in interventi educativi e preventivi.

Si consideri in effetti che solo una minoranza di soggetti aveva già una diagnosi di diabete (5%, e per la precisione il 4,5% dei soggetti di sesso femminile ed il 6,5% dei maschi) o era stato colpito da un evento cardiovascolare importante quali ictus o infarto miocardico o era stato sottoposto ad intervento di rivascolarizzazione (3,7% delle femmine vs 6,9% dei maschi) o aveva assunto farmaci per l’ipertensione arteriosa (34,7% delle femmine vs 38,7% dei maschi).

Tutto questo conferma il rilevante valore preventivo dell’iniziativa che ha visto coinvolti soggetti che in maggioranza si presentavano come “sani” sotto il profilo cardiovascolare (o quantomeno senza diagnosi di malattia in quest’area) ma che, come è emerso dai Questionari, presentavano livelli più o meno elevati di rischio e quindi potevano beneficiare in modo particolare di una presa di coscienza del loro stato di salute cardiovascolare e dell’importanza di correggere eventuali fattori di rischio dei quali potevano non essere assolutamente consapevoli.

4

I fattori di rischio rilevatiCome è noto da tempo, il fumo di tabacco resta il più importante fattore di rischio cardiovascolare: da qui la decisione di introdurre questa domanda nel Questionario somministrato ai 25.454 soggetti coinvolti nell’iniziativa. È risultato fumatore il 19% del campione (grafico 3) con una maggiore quota di fumatori maschi (21,3%) rispetto alle femmine (17,9%).

Grafico 3: I FUMATORI (M+F, 25.454 QUESTIONARI)

10%

6,8% 2,4%

80,9%

NO

< 10 sigarette

> 20 sigarette

11-20 sigarette

SovrappesoAltro importante fattore di rischio, troppo spesso sottovalutato, è il sovrappeso. L’autovalutazione del benessere cardiovascolare comprendeva il calcolo del Indice di Massa Corporea (IMC) e la valutazione della circonferenza addominale. È emerso che nel campione degli oltre venticinquemila soggetti valutati solo un po’ meno della metà (46%) ha un IMC normale (18,5-25), che solo il 2% circa è sottopeso (<18.5) mentre un po’ più della metà ha un peso eccessivo, considerando la somma tra il 37,3% dei sovrappeso, il 13,6% degli obesi e lo 0,9% dei grandi obesi. L’analisi per genere ha dimostrato che nel gruppo dei normopeso sono più rappresentate le donne (52,7%) mentre gli uomini superano le donne (48.9% vs 30.9%) nel gruppo dei sovrappeso (grafico 4). Resta il fatto che nell’intero campione l' IMC medio è nella fascia del sovrappeso (26,3) e che solo la metà circa delle donne ed un terzo circa degli uomini è catalogabile come “normopeso”!

Grafico 4: DISTRIBUZIONE IMC F=16.488 M=8.966

5

Anche i dati sulla circonferenza addominale, altro noto fattore di rischio cardiovascolare, non sono confortanti e dimostrano l’importanza di istituire interventi educativi più capillari, frequenti e personalizzati. L’analisi per genere (grafico 5) evidenzia come solo un terzo (33%) dei maschi e poco meno di un quarto (23%) delle femmine abbia una circonferenza addominale “normale”, mentre un po’ più di un terzo dei maschi (34%) e oltre metà (54%) delle femmine ha una circonferenza addominale correlata con un rischio elevato (>88 cm nelle donne e >102 cm negli uomini).

Grafico 5: CIRCONFERENZA ADDOMINALE (M:8966) media: 99±12

<= 94 cm

95-102 cm

> 102 cm

34%34%

33%

Pressione arteriosaInteressante anche il risultato dell’analisi del valore della pressione arteriosa sistolica che sull’intero campione è risultato “normale” (inferiore a 140 mmHg) in due terzi dei soggetti mentre la pressione diastolica è risultata “ottimale” nel 60% dei soggetti (grafici 6 e 7).

L’analisi per genere dimostra che il gruppo delle donne con PA sistolica o diastolica nel range ottimale è significativamente più numeroso rispetto agli uomini, differenza che peraltro si osserva in tutte le classi di valori di PA in cui le donne mostrano quote minori rispetto agli uomini (grafici 8 e 9).

Grafico 6: PRESSIONE ARTERIOSA SISTOLICA

6

Grafico 7: PRESSIONE ARTERIOSA DIASTOLICA

Grafico 8: PRESSIONE ARTERIOSA SISTOLICA

Grafico 9: PRESSIONE ARTERIOSA DIASTOLICA

7

Dalla visione dei grafici non sfugge come nel corso della Campagna sia stato intercettato un numero non trascurabile di misurazioni di pressione arteriosa elevata (compresa cioè tra 160 mmHg e 180 mmHg) o molto elevata (PAS >180 mmHg, PAD >100 mmHg). Tutti soggetti che sono stati invitati a consultare con maggiore o minore tempestività il Medico curante per le sue opportune valutazioni. Appare peraltro molto importante che il Farmacista abbia avuto l’opportunità di intercettare anche una rilevante quota di soggetti con pressione arteriosa “non ottimale” che hanno potuto ricevere un ulteriore intervento educativo sugli stili di vita aggiuntivi e complementari a quelli normalmente somministrati dai Medici curanti.

Dal colesterolo al rischio cardiovascolare globaleAver avuto l’opportunità di controllare estemporaneamente il colesterolo (pur con i limiti legati alla metodica del test eseguito su sangue capillare) è stata certamente un’opportunità per intercettare sia un certo numero di soggetti (358 sull’intero campione) che avevano valori molto elevati “in assoluto” (>300 mg/dl, Red Flag) sia un più folto gruppo di persone con valori da valutare con attenzione nell’ambito delle abitudini di vita ed in riferimento comunque al rischio cardiovascolare globale. Del resto i Farmacisti erano stati “formati” proprio a spiegare il concetto di rischio cardiovascolare globale e a dare rilevanza al profilo complessivo di rischio legato al genere, all’età, allo stato di fumatore ed ai valori di pressione arteriosa piuttosto che alla sola colesterolemia.

In effetti è stata data molta enfasi nella Campagna alla valutazione del rischio cardiovascolare globale effettuata con l’impiego delle Carte del Rischio dell’Istituto Superiore di Sanità che come è noto consentono di stimare il rischio di sviluppare, entro 10 anni, un evento cardiovascolare maggiore (infarto cardiaco o ictus).

Esclusi 8.312 soggetti (non eleggibili al test per varie ragioni: età, patologie, ecc.), sono stati esaminati 17.142 soggetti ed è emerso che a fronte di una vasta quota di soggetti a rischio molto basso (69%), un numero non trascurabile di questo gruppo (2.399 pari al 14%) aveva un rischio globale elevato, ossia >20%, di cui una piccola parte (334 pari al 2%) aveva un rischio molto elevato, ossia superiore al 30%! Soggetti che sono stati tutti invitati a contattare il Medico di famiglia per sottoporre alla sua attenzione i dati emersi dalla valutazione al fine di predisporre eventuali ulteriori approfondimenti o strategie specifiche di controllo dell’alto rischio. Il grafico 10 mostra la distribuzione più dettagliata delle varie classi di rischio cardiovascolare globale rilevate nel campione.

Grafico 10: CLASSI DI RISCHIO CV (CARTE ISS) - N. = 17.142

< 5%

> 30%

5-10%

10-15%

15-20%

20-30%

69%

17%

8%4% 2% 0,3%

8

L’attività fisicaDelle oltre venticinquemila persone coinvolte nell’iniziativa, più di un terzo (35,6%) non svolge alcun tipo di attività fisica nel tempo libero (e nel campione di genere femminile la proporzione sale al 37,3%) e solo il 6% la pratica in modo regolare. A questo si aggiunga che il 38% svolge un’attività lavorativa sedentaria o quasi (43,5%) e che non arriva al 20% la quota dei soggetti che è impegnato “fisicamente” sul lavoro (grafici 11 e 12).

Grafico 11: ATTIVITÀ FISICA TEMPO LIBERO

assente/sporadica

leggera

media

regolare/intensa

6,1%

20,8%

37,4%

35,6%

Grafico 12: ATTIVITÀ FISICA LAVORO

16%2%

38%

44%

assente

leggera

media

pesante

L’alimentazioneCon il Questionario è stato indagato anche un indicatore di sana alimentazione: il consumo di verdura e frutta. Come è noto, se questa abitudine è deficitaria, questo costituisce un fattore di rischio per una serie di problemi di salute che vanno oltre i disturbi gastrointestinali (stipsi, diverticolosi): aumenta infatti la probabilità di comparsa di malattie di ben maggiore portata quali tumori, dislipidemie ed anche diabete mellito, ragione per cui questo elemento di indagine è stato inserito anche nel Test FINDRISC OMS.

9

Nel campione esaminato, esteso su tutto il territorio nazionale, è emerso un dato confortante: oltre i tre quarti delle persone (76,7%) hanno dichiarato di consumare ogni giorno frutta e verdura anche se per un 25% circa delle persone il consumo di frutta e verdura non costituisce un’abitudine regolare (grafico 13).

Grafico 13: CONSUMO DI FRUTTA-VERDURA

Mai o in modo più sporadico

Non tutti i giorni

Ogni giorno

76,7%

3,4%

19,9%

Il rischio di diabete mellitoUn importante fattore di rischio ricercato nella popolazione coinvolta in questa Campagna è stato il rischio di sviluppare, nei 10 anni successivi, un diabete mellito, valutato con l’impiego del Test FINDRISC secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

In questo caso, escluse 1.278 persone non eleggibili al test, è emerso che ben 3.724 (15%) avevano uno score pari o superiore a 15, ossia da una probabilità su 6 ad 1 probabilità su 2 di sviluppare entro 10 anni un diabete mellito! Questi soggetti sono stati invitati a contattare il Medico di famiglia per ulteriori approfondimenti mentre sugli altri soggetti di rischio inferiore (da una probabilità su 100 ad una su 25, vedi grafico 14) è stato praticato un intervento educativo e di consapevolezza della necessità di modificare gli stili di vita risultati non corretti.

Grafico 14: LE CLASSI DI RISCHIO DI DIABETE MELLITO (N.=24.176)

15-20 - 14%

12-14 - 19%

7-11 - 44%

< 7 - 22%> 20 -1%

< 7

7-11

12-14

15-20

> 20

10

Solo per citare uno dei punti target dell’intervento educativo di questa Campagna (il controllo del peso) è emerso in modo molto chiaro (grafico 15) che era sovrappeso o obeso ben l’82,7% dei soggetti compresi nella categoria del rischio alto di diabete mellito (IMC medio di questo gruppo: 29,6), il 70,9% dei soggetti ad alto rischio cardiovascolare, ossia 20%-30% (IMC medio di questo gruppo di soggetti: 28) ed il 72,7% di quelli a rischio CV molto elevato (>30%), con un IMC medio di questo gruppo di 29!

Sempre in tema di interventi educativi, riteniamo molto significativo che un migliaio circa (3,8% del campione esaminato) di soggetti a basso rischio di diabete avesse già avuto in passato una glicemia alterata (grafici 16 e 17) senza che questo elemento avesse poi avuto una particolare attenzione.

Grafico 15: IMC E RISCHIO DI DIABETE (FINDRISC)

Grafico 16: PREGRESSA GLICEMIA ALTERATA E BASSO/ALTO RISCHIO DM (FINDRISC)

Grafico 17: PREGRESSA GLICEMIA ALTERATA E CLASSI FINDRISC

CONSIDERAZIONIMolto significativo il numero dei soggetti coinvolti (oltre venticinquemila) distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Un aspetto particolarmente importante della Campagna è che l’autovalutazione dello stato di benessere cardiovascolare è stata condotta basandosi sia su parametri quantitativi (IMC, circonferenza addominale, colesterolemia, pressione arteriosa), sia sulla ricerca di elementi anamnestici significativi (quali familiarità e precedenti patologici specifici), sia analizzando lo stile di vita del soggetto (attività fisica, fumo o presenza nella dieta di frutta e verdura).

La qualità scientifica del Questionario globale che è stato impiegato nella Campagna è avvalorata dall’inserimento di due strumenti valutativi VALIDATI di grande importanza: la Carta del Rischio Cardiovascolare del “Progetto Cuore” (Istituto Superiore di Sanità) e il FINDRISC Test (OMS) per la valutazione del rischio a 10 anni di diabete mellito.

Interessante che, nel corso della Campagna di Prevenzione, a tutti i soggetti coinvolti sia stato consegnato un fascicolo informativo-educativo che trattava le tematiche della prevenzione cardiovascolare.

Tutti i Farmacisti coinvolti nella Campagna avevano ricevuto in precedenza un intervento formativo mediante un corso di Formazione a Distanza (realizzato in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Generale), che ha consentito loro di acquisire le conoscenze di base necessarie per poter intervenire in modo appropriato aiutando i clienti a superare gli eventuali dubbi o perplessità che fossero emersi durante la compilazione del Questionario o nel colloquio.

Osservando i risultati di una prima ed ancora incompleta analisi della grande massa dei dati raccolti, emergono significativi i risultati su entrambi gli obiettivi fissati: da un lato intercettare soggetti ad alto rischio di eventi cardiovascolari da inviare ai Medici curanti, dall’altro sensibilizzare persone non consapevoli di essere portatrici di un certo rischio, legato a fattori personali e stili di vita correggibili.

Circa il primo obiettivo, pur nel tempo limitato dedicato alla prima fase della Campagna (questa attività preventiva continua poi in modo regolare per tutto l’anno) sono stati intercettati numerosi casi di persone che presentavano elementi di rischio importante, le cosiddette “Red Flag”: PAS >180 mmHg, colesterolemia >300 mg/dl, rischio cardiovascolare globale (Carta del Rischio dell’Istituto Superiore di Sanità) >20 con una quota addirittura superiore al 30%, elevato rischio di diabete mellito, ecc.

Tutti questi soggetti sono stati invitati a consultate i loro Medici di famiglia portando con sé una relazione contenente i dati rilevati. Un’iniziativa che certamente ha consentito a tutti coloro che non avevano consapevolezza del livello elevato del loro rischio cardiovascolare di consultare il Medico curante ed ottenere quindi da lui un intervento appropriato sia in area diagnostica (approfondendo quindi le problematiche emerse dal Questionario) sia terapeutica, laddove il Medico lo avesse ritenuto necessario.

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Ma al di là di questo pur importante aspetto preventivo (essere portatore di un elevato rischio vuol dire avere un’elevata probabilità di sviluppare un infarto miocardico o un ictus entro dieci anni) l’iniziativa ha intercettato una numerosa popolazione di soggetti che pur non avendo un rischio particolarmente elevato di andare incontro ad una malattia grave presentavano però condizioni che, se trascurate, potevano certamente ridurre sia la qualità di vita sia il benessere cardiovascolare futuro.

Basta considerare:• l’elevata quota di persone (40%) con valori di pressione sistolica superiori a quelli

considerati “ideali” (140 mmHg) per le quali, a parte quelle inviate al Medico perché la loro pressione arteriosa era superiore a 160 mmHg (14%), un intervento educativo è certamente indispensabile;

• i fumatori (21,3% dei maschi e 17,9% delle femmine) per i quali gli interventi di counselling non sono mai troppi;

• le persone che non svolgono attività fisica in modo regolare (94%) o che hanno un’attività lavorativa sedentaria (38%) o quasi (44%);

• coloro che non consumano frutta e verdura in modo regolare (25%).

Ultimo, ma non certo per importanza, si consideri la rilevante popolazione (51,8% del campione) che ha mostrato un peso superiore alla norma tra sovrappeso (37,3%), obesi (13,6%) e grandi obesi (0,9%). Ed i soggetti con circonferenza addominale “normale” che sono solo un terzo (33%) dei maschi e poco meno di un quarto (23%) delle femmine. Per comprendere ancor meglio l’importanza di aver rilevato questo – spesso trascurato – indicatore di rischio, si consideri che è risultato sovrappeso-obeso ben l’82,7% dei soggetti ad alto rischio di diabete mellito (IMC medio di 29,6, ossia sovrappeso al limite del criterio di obesità franca), il 70,9% dei soggetti ad alto rischio cardiovascolare (20-30%) ed il 72,7% di quelli a rischio CV molto elevato (>30%), con un IMC medio di questi due gruppi rispettivamente di 28 e 29! Tutte condizioni, in estrema sintesi, che se opportunamente affrontate possono portare senza alcun dubbio ad una maggiore tutela della salute.

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CONCLuSIONIAl di là degli importanti risultati descritti e della consapevolezza di aver raggiunto gli obiettivi definiti, resta il convincimento che uno dei punti di forza dell’iniziativa sia stata la possibilità di intervenire su un aspetto molto delicato e complesso della Prevenzione (la correzione degli stili di vita scorretti) che trae sicuro giovamento da interventi molteplici e coordinati ma che portino messaggi finalizzati sugli stessi obiettivi. Quindi, ben venga se all’azione educativa del Medico di famiglia si affianca, come in questo caso, l’intervento di un altro professionista del mondo sanitario, il Farmacista, che ha con questi soggetti un approccio spesso differente nelle modalità relazionali, nel linguaggio e nella consuetudine degli incontri.

La coerenza dei messaggi educativi ci pare un aspetto rilevante e quindi consideriamo molto positivamente che i Farmacisti siano stati preventivamente “formati”, ad esempio, sul concetto del rischio cardiovascolare globale legato quindi non ad un unico parametro (ad esempio il colesterolo, come accade nell’immaginario collettivo) ma ad un insieme di fattori non modificabili (genere ed età) o modificabili quali il fumo, l’ipertensione arteriosa, il sovrappeso, la sedentarietà, la dieta scorretta quali l’eccesso di calorie o di sale e la scarsità di frutta e verdura.

Trattandosi peraltro di interventi sempre molto complessi e con risultati difficili da raggiungere, è importante l’idea di erogare interventi educativi capillari, frequenti e personalizzati attraverso una Rete interprofessionale a finalità informative ed educative. Un elemento senza dubbio molto positivo nell’ambito di un progetto globale di tutela della salute che intenda estendere i suoi obiettivi oltre quelli definiti per questa Campagna dedicata al benessere cardiovascolare.

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APPENDICE

misurazione della Pressione arteriosa;

misurazione in autodiagnosi della Colesterolemia totale*;

Questionario Cardiovascolare Apoteca Natura.

CARAttERIStIChE E ARtICOLAZIONE DELLA CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE

CARDIOVASCOLARE

Chi usufruisce del Servizio Cardiovascolare riceve anche l’opuscolo "Ci sta a cuore il tuo cuore®" a cura di Apoteca Natura, SIMG, AMD e con il contributo di ISS.

La Campagna prevede un percorso di formazione specifico e l'erogazione dei seguenti servizi:

Il Questionario (vedi pagina successiva), all’interno del quale vengono inseriti i dati rilevati, consente di ottenere contemporaneamente:

la MAPPA DEL BENESSERE CARDIOVASCOLARE per guidare al percorso di salute più adatto a ogni individuo;

la rilevazione di eventuali FATTORI DI RISCHIO da approfondire con il proprio Medico curante, avvalendosi anche di strumenti ufficiali quali:

- la Carta del Rischio Cardiovascolare ISS (Istituto Superiore di Sanità) per la valutazione della probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore (infarto, ictus) nei prossimi 10 anni; - il Test FINDRISC OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per la valutazione della probabilità di sviluppare un diabete mellito di tipo 2.

Il Questionario può essere effettuato direttamente nella Farmacia Apoteca Natura di riferimento con l’ausilio del Farmacista, oppure da casa, compilandolo nel sito www.apotecanatura.it e ritirando i risultati presso la Farmacia Apoteca Natura scelta.

0

1

2

3

* Solo nelle Farmacie che effettuano questo servizio. In alternativa possono essere utilizzate analisi di laboratorio effettuate nei 6 mesi precedenti.

I

IstruzIonI

Pressione arteriosa La pressione arteriosa sistolica deve essere misurata due volte, a distanza di qualche minuto l’una dall’altra. Il valore della pressione da utilizzare per la valutazione del rischio è la media delle due misure.Procedura: 1. prima dell’applicazione del bracciale è necessario rimuovere tutti gli

indumenti che costringono il braccio. La misura va effettuata per due volte di seguito al braccio destro;

2. applicato il bracciale, la persona deve essere lasciata tranquilla. in posizione seduta e deve rilassarsi per circa cinque minuti prima della misurazione;

3. il braccio destro deve trovarsi a 45 gradi rispetto al tronco; il bracciale deve essere posizionato all’altezza del cuore;

4. durante la misurazione, sia la persona che l’operatore devono stare seduti; 5. palpare il polso dell’arteria radiale e insufflare nel bracciale fino a 20-30

mmHg sopra la scomparsa del polso. Questo è il livello massimo a cui deve essere mandata la colonnina di mercurio durante la misurazione. Sgonfiare il manicotto attendere qualche secondo;

6. gonfiare il manicotto. Posizionare il diaframma dello stetoscopio sull’arteria brachiale nella fossa antecubitale e sgonfiare lentamente il bracciale, facendo scendere la colonnina di mercurio alla velocità di 2 mmHg al secondo. Non posizionare la membrana del fonendoscopio sotto il manicotto;

7. registrare il primo tono udibile seguito da uno identico, corrispondente al livello della pressione arteriosa sistolica; registrare l’ultimo tono udibile, corrispondente alla pressione arteriosa diastolica. La misura della pressione arteriosa deve essere effettuata con l’approssimazione di 2 mmHg;

8. dopo aver sgonfiato completamente il manicotto, eseguire una seconda misurazione a distanza di qualche minuto; ripartire dal punto “6”. Utilizzare come valore la media fra due misure successive. Lo sfigmomanometro a mercurio è da preferirsi rispetto agli strumenti anaeroidi, che sono difficili da standardizzare e possono deteriorarsi.

Comuni cause di imprecisione: 1. apparecchiatura difettosa; 2. mancato azzeramento della colonna di mercurio; 3. intasamento dello scarico dell’aria; 4. inadeguate dimensioni del bracciale. Tecnica difettosa: 1. bracciale non a livello del cuore, cioè in posizione non corretta; 2. tubicini schiacciati dal braccio; 3. posizione scomoda; 4. sgonfiamento troppo rapido del bracciale; 5. ipoacusia (sordità) del misuratore; 6. preferenza per le cifre (in particolare per lo zero): imprecisione legata

all’osservatore, in quanto la scala dello sfigmomanometro a mercurio è tarata di 2 mmHg in 2 mmHg.

Misurare la circonferenza addominale1. soggetto in stazione eretta con i piedi uniti, su un piano parallelo al

terreno, con le mani appoggiate ai fianchi; 2. posizionare un metro a nastro, non elastico, intorno all’addome nudo, un

paio di cm sopra la cresta iliaca (a metà circa dello spazio compreso tra ultima costa e cresta iliaca, guardando il paziente di fianco);

3. assicurarsi che il metro sia teso ma che non comprima la pelle e sia parallelo al piano del pavimento;

4. il paziente deve essere rilassato e respirare mentre si effettua la misurazione che va effettuata alla fine di una respirazione normale.

È in gravidanza? (Se Sì, la invitiamo a rivolgersi al suo Medico e a non proseguire nella compilazione delle risposte)

Sì No

Peso Kg

Altezza cm

Circonferenza addominale (vedi istruzioni) cm

Colesterolemia

Analisi di laboratorio Autodiagnosi in Farmaciamg/dl

Diabete noto Si No

Ha mai usato farmaci per la pressione alta? Si No

Quanto spesso mangi frutta o verdura?

ogni giorno

non tutti i giorni

mai o in modo più sporadico

A qualcuno della tua famiglia è stato diagnosticato il diabete? (barrare solo una casella)

No Nonni, zii, cugini

Genitori, fratelli o sorelle, propri figli

Genitori o fratello o sorella con infarto/ictus < 55 anni se M o < 66 se F

Sì No

Le hanno mai trovato la glicemia alta? (in un controllo medico, in un ricovero, in gravidanza)

Sì No

Pregresso episodio di ictus o ima (infarto) o diagnosi di angina pectoris o interventi di rivascolarizzazione (bypass, stent coronarici)?

Sì No

Diagnosi nota di aneurisma dell’aorta o pregresso intervento vascolare (protesi vascolare, stent, bypass, endoarteriectomia carotidi)?

Sì No

Attività fisica nel tempo libero Assentesporadica

Leggera Media Regolareintensa

Attività fisica durante il lavoro Assente Leggera Media Pesante

Pressione arteriosa (vedi istruzioni) Sistolica (max) Diastolica (min)

Fumo di sigaretta No* < 10 sigarette 11-20 sigarette > 20 sigarette*Si considera non fumatore chi ha smesso da almeno 12 mesi

QuEStIONARIO CAMPAGNA "CI StA A CuORE IL tuO CuORE"Nell’ambito del Servizio “Ci sta a cuore il tuo cuore” è stato predisposto - in collaborazione con SIMG (Società italiana di Medicina Generale), AMD (Associazione Medici Diabetologi) e Apoteca Natura – un Questionario le cui risposte consentono di raggiungere quattro importanti obiettivi: • la valutazione della probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore (infarto, ictus) nei prossimi 10 anni, sulla base

della “Carta del Rischio Cardiovascolare” ISS (Istituto Superiore di Sanità); • l’individuazione dei soggetti a rischio di sviluppare un diabete mellito di tipo 2, sulla base del Test FINDRISC OMS

(Organizzazione Mondiale della Sanità);• l’elaborazione della “Mappa del Benessere Cardiovascolare”, che consente di guidarla nel percorso di salute più adatto a lei; • la rilevazione di eventuali Fattori di Rischio da riferire al Medico per una più approfondita valutazione. Per la compilazione del questionario è necessario inserire i valori della sua attuale Pressione Arteriosa e quelli riferiti alla Colesterolemia relativi agli ultimi 6 mesi. Qualora non abbia a disposizione quest’ultimo dato, potrà rivolgersi alla sua Farmacia Apoteca Natura per una rilevazione in autodiagnosi*. Chi è già in trattamento farmacologico su prescrizione medica per problemi cardiovascolari non dovrà compilare il questionario ma potrà comunque seguire i consigli del Farmacista sulle abitudini quotidiane da adottare o modificare per migliorare la propria qualità di vita.Il questionario non ha alcun fine diagnostico e non sostituisce in alcun modo il parere del Medico curante.

*Le ricordiamo che la ”Carta del Rischio Cardiovascolare” prevede la rilevazione della Colesterolemia su plasma venoso che può essere realizzata solo nei laboratori di analisi. Il dato ottenibile in Farmacia su sangue capillare consentirà comunque una valutazione complessiva del rischio che, eventualmente, il Medico curante potrà decidere di ripetere con esame su plasma venoso.

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Nell’ambito del Servizio "Ci sta a cuore il tuo cuore" è stato predisposto - in collaborazione con SIMG (Società Italiana di MedicinaGenerale), AMD (Associazione Medici Diabetologi) e Apoteca Natura – un Questionario le cui risposte consentono di raggiungere quattroimportanti obiettivi:

la valutazione della probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore (infarto, ictus) nei prossimi 10 anni, sulla base della"Carta del Rischio Cardiovascolare" ISS (Istituto Superiore di Sanità);l’individuazione dei soggetti a rischio di sviluppare un diabete mellito di tipo 2, sulla base del Test FINDRISC OMS (OrganizzazioneMondiale della Sanità);l’elaborazione della "Mappa del Benessere Cardiovascolare", che consente di guidarla nel percorso di salute più adatto a lei;la rilevazione di eventuali Fattori di Rischio da riferire al Medico per una più approfondita valutazione.

Per la compilazione del questionario è necessario inserire i valori della sua attuale Pressione Arteriosa e quelli riferiti alla Colesterolemiarelativi agli ultimi 6 mesi. Qualora non abbia a disposizione quest’ultimo dato, potrà rivolgersi alla sua Farmacia Apoteca Natura per unarilevazione in autodiagnosi*.

Chi è già in trattamento farmacologico su prescrizione medica per problemi cardiovascolari non dovrà compilare il questionario ma potràcomunque seguire i consigli del Farmacista sulle abitudini quotidiane da adottare o modificare per migliorare la propria qualità di vita.

Il questionario non ha alcun fine diagnostico e non sostituisce in alcun modo il parere del Medico curante.

*Le ricordiamo che la "Carta del Rischio Cardiovascolare" prevede la rilevazione della Colesterolemia su plasma venoso che può essererealizzata solo nei laboratori di analisi. Il dato ottenibile in Farmacia su sangue capillare consentirà comunque una valutazione complessivadel rischio che, eventualmente, il medico curante potrà decidere di ripetere con esame su plasma venoso.

Mappa del Benessere Cardiovascolare individuale

Mappa del Benessere CardiovascolareIl fumo rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiocircolatorie di estrema rilevanza, che aumenta con il numero delle sigarettefumate. Ne parli con il suo Medico o con il suo Farmacista per ricercare un'opportuna strategia di cessazione.Dal momento che ha familiari di primo grado che hanno avuto un infarto cardiaco o un ictus in giovane età (meno di 56 anni se maschio,meno di 66 se femmina), è bene che controlli con particolare attenzione i fattori di rischio modificabili e ne parli anche con il Medico il qualepotrà così valutare se e quali provvedimenti preventivi attuare.Una regolare attività fisica riduce l’eccesso di peso, la pressione arteriosa, il colesterolo del sangue, aumenta il colesterolo “buono” (HDL),riduce la voglia di fumare, lo stress ed il rischio di infarto! Ricordi: non è necessario svolgere attività intense, basta uno sforzo moderato maregolare, ad esempio mezz'ora, tre volte alla settimana.Un'attività lavorativa sedentaria o di poco impegno fisico rende ancora più necessaria un'attività fisica nel tempo libero, per migliorareglobalmente lo stato di salute riducendo l’eccesso di peso, la pressione arteriosa, il colesterolo del sangue, ecc.

CI STA A CUORE IL TUO CUOREServizio Permanente di Prevenzione

ESEMPIO DI RISuLtAtO DI uN QuEStIONARIO

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III

Anche se in genere la pressione alta non provoca alcun disturbo avvertibile, essa danneggia nel tempo le arterie, potenzia l’effetto di altrifattori pericolosi per la salute (ad es. il colesterolo alto ed il fumo) e favorisce la comparsa di malattie gravi e a volte fatali. Per questo vasempre controllata e curata con costanza seguendo i consigli del Medico!Le conseguenze dell’eccesso di peso sullo stato di salute possono essere molto serie: malattie cardiocircolatorie, diabete, ipertensione,aumento dei grassi del sangue, artrosi, disturbi della respirazione, ecc. Correggere l’alimentazione e praticare attività fisica regolare sonofondamentali!Valori elevati di circonferenza addominale aumentano il rischio di alterazioni del metabolismo e di malattie cardiache, a causa del tessutograsso che si accumula nell’addome e che è anche più pericoloso dello stesso sovrappeso. Per questo motivo è importante misurarla ecercare di combatterne l'aumento.

Altri approfondimentiLa vera entità del rischio legato al Colesterolo dipende anche da altri fattori (diabete, fumo, età, sesso, pressione arteriosa): più ce ne sonoe più alto è il rischio. Per questo motivo si fa riferimento alla "Carta" dell'ISS che li considera tutti insieme e quindi, laddove applicabile,esprime in modo più significativo la probabilità di andare incontro ad un problema cardiaco nei prossimi 10 anni. In ogni caso è consigliabileperiodicamente tenere sotto controllo anche il valore della Colesterolemia.

Piante utiliPiante medicinali come Biancospino sommità fiorite e Olivo foglie possono essere utili per favorire i livelli fisiologici della pressione.Per supportare i processi di termogenesi e lipolisi, possono essere utili procianidine e fenoli di semi d’uva e thè verde che favoriscono lafunzionalità del tessuto adiposo, aiutano a combattere lo stress ossidativo e coadiuvano la fisiologica funzionalità del microcircolo.Per ridurre la lipogenesi (accumulo di grasso) e il senso di fame è importante controllare i picchi glicemici dopo i pasti, rendendo laconcentrazione di glucosio e insulina nel sangue più costante. A questo scopo possono essere indicati complessi di macromolecolepolisaccadiche, per dar luogo nell’intestino alla formazione di un gel che agisce sui carboidrati, riducendone la quantità assorbita e lavelocità di assorbimento.Sostanze naturali come l’olio di pesce che fornisce un significativo apporto di acidi grassi, in particolare omega 3, può essere utile per ilmantenimento della normale funzionalità cardiovascolare; Riso rosso fermentato, ricco in Monacolina, Aglio, Olivo, Policosanoli, Gamma –orizanolo possono essere utili per un fisiologico controllo del colesterolo. Piante come Tarassaco e Carciofo possono completare iltrattamento grazie alle loro proprietà depurative epatiche.

Valutazione del rischio cardiovascolare

La Valutazione del Rischio Cardiovascolare viene effettuata mediante impiego delle Carte del Rischio Cardiovascolare elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità che prevedono l’impiego di un valore dicolesterolemia relativo a plasma venoso degli ultimi 6 mesi. Qualora avesse utilizzato il valore ottenuto dall’autoanalisi su sangue capillare, il risultato consentirà comunque una valutazione complessiva delrischio cardiovascolare che, eventualmente, il medico curante potrà decidere di ripetere con esame su plasma venoso.

Il valore della colesterolemia è stato rilevato in autodiagnosi in Farmacia In base alle risposte indicate, la Carta del Rischio Cardiovascolare indica una probabilità di un evento cardiovascolare maggiore, nei 10anni successivi, inferiore al 5%.

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Test FINDRISC OMSL’elaborazione delle risposte secondo il punteggio FINDRISC OMS evidenzia un valore inferiore a 15. È dunque poco probabilel’insorgenza di un diabete nei prossimi anni, ma è buona norma tenere sotto controllo fattori predisponenti quali, ad esempio, il sovrappeso,la vita sedentaria o un’alimentazione scorretta.

Fattori di Rischio da riferire al MedicoLe risposte da lei fornite non rilevano fattori collegabili a un potenziale rischio e che debbano quindi essere riferiti al Medico per una piùapprofondita valutazione.

Riepilogo risposte

Età 48Sesso MRegione in cui abita PUGLIAPeso Kg 79Altezza cm 168Colesterolemia mg/dl 251Colesterolemia tipo Autodiagnosi in FarmaciaPressione arteriosa - Diastolica (min) 89Pressione arteriosa - Sistolica (max) 135IMC 27,99Circonferenza addominale cm 95Diabete noto NoFumo di sigaretta (si considera non fumatore chi ha smesso da almeno 12 mesi) < 10 sigaretteHa mai usato farmaci per la pressione alta? NoLe hanno mai trovato la glicemia alta? (in un controllo medico, in un ricovero, in gravidanza?) NoGenitori o fratello o sorella con infarto/ictus SìQuanto spesso mangi frutta o verdura? Mai o in modo sporadicoAttività fisica nel tempo libero assente/sporadicaAttività fisica lavorativa assenteA qualcuno della tua famiglia è stato diagnosticato il diabete? Nonni, zii, cuginiPregresso episodio di ICTUS o IMA (infarto) o diagnosi di ANGINA PECTORIS o interventi diRIVASCOLARIZZAZIONE (by-pass, stent coronarici)?

No

Diagnosi nota di ANEURISMA DELL’AORTA o pregresso INTERVENTO VASCOLARE (protesi vascolare, stent,bypass, endoarteriectomia carotidi)?

No

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