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COMUNE di FOGGIA
SERVIZIO AMBIENTE
AFFIDAMENTO GLOBALE DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO ORIZZONTALE E VERTICALE Pagina 1
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
.
APPALTO di SERVIZIO
MANUTENTIVO DEL VERDE PUBBLICO
ORIZZONTALE E VERTICALE
2016/2021
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
(C.S.A.)
DOCUMENTO PARTE INTEGRANTE DEL CONTRATTO
A. 01
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GLOSSARIO
Aggiudicatario Il Concorrente primo classificato nella graduatoria di valutazione delle
offerte ricevute dal Comune di Foggia.
Amministrazione L’Amministrazione comunale di Fogg ia , nella titolarità dei rapporti con
l’Appaltatore in merito alle attività oggetto del Contratto.
Appaltatore Il Concorrente aggiudicatario con il quale il Comune stipula il Contratto.
Capitolato Speciale
d’Appalto (C.S.A.)
Capitolato contenente l’insieme delle condizioni generali che regolano il
Contratto stipulato tra il Comune e l’Appaltatore.
Concorrente Ciascuno dei soggetti ammessi alla partecipazione alla gara e invitati a
produrre offerta, siano essi singoli o raggruppati.
Commissione Il gruppo di esperti nominato dal Comune per esprimere il giudizio
sulle offerte presentate dai Concorrenti.
Contratto La scrittura sottoscritta tra il Comune e l’Appaltatore per regolare le
prestazioni oggetto dell’appalto.
Disciplinare Tecnico Capitolato contenente le prestazioni minime di carattere tecnico richieste
all’Appaltatore per l’esecuzione di tutte le attività previste dal contratto.
Mandatario
Nel caso di concorrenti raggruppati o raggruppandi, è il soggetto che
assume il ruolo di capofila e le funzioni di rappresentanza nei confronti dei
terzi.
Piano della Qualità
Il piano delle misure tecniche, organizzative e di controllo riferite
all’appalto di cui il concorrente predisporrà le linee guida in fase di
offerta ed attiverà in fase di erogazione del servizio, al fine di garantire la
qualità della prestazione in ogni momento dell’appalto.
Responsabile del
Procedimento
Il funzionario comunale a cui sono delegate le funzioni di responsabile
delle funzioni di affidamento e di esecuzione del contratto.
Direttore dell’Esecuzione
del Contratto
Il funzionario comunale a cui sono delegate le funzioni di controllo del
servizio
Stazione appaltante L’Amministrazione comunale di Foggia, nella sua titolarità dei rapporti
con l’Appaltatore in merito alle attività oggetto del Contratto.
Ufficio
(dell’Amministrazione)
Ufficio dell’Amministrazione titolare dei rapporti con l’Appaltatore,
formato dal Responsabile del Procedimento,dal Direttore dell’Esecuzione
del Contratto e da loro collaboratori del Servizio Ambiente all’uopo
nominati
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Le attività manutentive oggetto dell’appalto e le relative definizioni recepiscono le indicazioni della
norma UNI 10147 di cui si riportano di seguito le terminologie principali:
Manutenzione
Insieme delle azioni tecniche, operative ed amministrative, incluse le
azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un’entità in uno
stato in cui possa eseguire la funzione richiesta.
Sistema di manutenzione Struttura organizzativa, responsabilità e risorse, processi e procedure,
necessarie per attuare la strategia di manutenzione.
Controllo della
manutenzione
Tutte le tecniche operative e le attività che vengono messe in atto per
verificare il soddisfacimento di determinati requisiti di manutenzione
relativi a un’entità.
Manutenzione "a
guasto”, manutenzione
correttiva
La manutenzione eseguita a seguito della rilevazione di un'avaria e
volta a riportare un’entità nello stato in cui essa possa eseguire una
funzione richiesta.
Intervento tampone Intervento provvisorio che può comportare la variazione temporanea
delle condizioni stabilite.
Manutenzione
preventiva
Manutenzione eseguita a intervalli predeterminati o in accordo a criteri
prescritti e volta a ridurre la probabilità di guasto e la degradazione del
funzionamento di un’entità.
Manutenzione ciclica Manutenzione preventiva periodica in base a cicli di utilizzo
predeterminati
Manutenzione su
richiesta
Interventi manutentivi da effettuare esclusivamente in seguito a una
specifica richiesta dell’Amministrazione (Responsabile del Procedimento,
Direttore dell'Esecuzione), da remunerare a misura/economia sulla base
dell’elenco prezzi contrattuale.
Manutenzione
secondo condizione
Manutenzione preventiva subordinata al raggiungimento di un valore
limite predeterminato.
Manutenzione
migliorativa
Insieme delle azioni di miglioramento o piccola modifica che non
incrementano il valore patrimoniale dell’entità.
Intervento normale Intervento programmato o programmabile, non urgente.
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Pronto Intervento
Serie di azioni, attivate da una segnalazione, che hanno lo scopo di fare
fronte a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la
pubblica incolumità e la sicurezza stradale, danni di tipo patrimoniale o a
terzi e situazioni di grave disagio per l’utenza, mediante l’intervento entro
un tempo predeterminato dalla richiesta per la messa in sicurezza.
Intervento urg
ente
Intervento, nell’ambito del normale svolgimento delle attività di gestione
e manutenzione, da effettuare entro un tempo predeterminato rispetto
alla richiesta, al fine di fare fronte a particolari situazioni che non
possono attendere l’intervento secondo i tempi normalmente
programmati.
Codice Lavorazione
Tipo di attività di Manutenzione Ordinaria
MVP Manutenzione pulizia aree verdi e superfici pavimentate di pertinenza
MVT Manutenzione vegetale - tappeti erbosi
MVB Manutenzione vegetale Banchine stradali e suoli residui
MVL Manutenzione attrezzature ludiche
MVS Manutenzione vegetale siepi
MVC Manutenzione vegetale cespugli
MVPG Manutenzione potatura alberi aree verdi e parchi
MVSP Manutenzione vegetale spollonatura
MVSA Manutenzione alberate stradali (spalcatura)
MVPS Manutenzione potatura alberate stradali
MII Manutenzione impiantistica irrigua
MVTF Manutenzione trattamenti fitoterapici alberature
MVI Manutenzione irrigazione giardini, alberi e fioriere
MCT Manutenzione controllo e reintegro tutori
VSSA Verifica statica strumentale alberature
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INDICE
TITOLO 1 – DISCIPLINARE AMMINISTRATIVO
Art. 1- GENERALITA’…………………………………………………………………………………… pag.08
Art. 2 - NATURA DELL’APPALTO……………………………………………………………………. pag.08
Art. 3 – LINGUA UFFICIALE ………………………………………………………………………….. pag.09
Art. 4 - OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI………………….. pag.09
Art. 5 - SERVIZI E LAVORI OGGETTO DELL’APPALTO……………………………………… pag.10
Art. 6 - DURATA DELL’APPALTO……………………………………………………………………. pag.10
Art. 7 – IMPORTO DELL’APPALTO………………………………………………………………….. pag.11
Art. 8 – VARIAZIONE NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI…………………………………….. pag.12
Art. 9 - CAPACITA’ ECONOMICA, FINANZIARIA E TECNICA……………………………… pag.12
Art. 10 – INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO………………………………………………. pag.13
Art. 11 – DOCUMENTI CONTRATTUALI…………………………………………………………… pag.14
Art. 12 - INIZIO PRESTAZIONI………………………………………………………………………. pag.14
Art. 13 – SOSPENSIONE DEL CONTRATTO………………………………………………………. pag.15
Art. 14 – DIVIETO DI SOPSPENSIONE DEL CONTRATTO DA PARTE
DELL’APPALTATORE……………………………………………………………………….. pag.15
Art. 15 – FUNZIONI DI CONTROLLO DA PARTE DEL COMUNEDI FOGGIA…………… pag.16
Art. 16 – COORDINATORE GENERALE PER CONTO DELL’APPALTATORE…………….. pag.17
Art. 17 – PERSONALE ADDETTO……………………………………………………………………… pag.18
Art. 18 – DOMICILIO, RECAPITO FISSO DELL’APPALTATORE……………………………. pag.20
Art. 19 – MAGAZZINO ATTREZZATURE……………………………………………………………. pag.20
Art. 20 – PROGRAMMAZIONE DEL SERVIZIO……………………………………………………. pag.22
Art. 21 – RAPPORTI CON LE MAESTRANZE………………………………………………………. pag.22
Art. 22 – SUBAPPALTO E SOSTITUZIONI…………………………………………………………. pag.23
Art. 23 – ORDINI DI SERVIZIO/LAVORO…………………………………………………………. pag.24
Art. 24 - SCIOPERI……………………………………………………………………………………….. pag.24
Art. 25 – VARIAZIONE DELLE ATTIVITA’………………………………………………………… pag.24
Art. 26 – ACCETTAZIONI DELLE PRESTAZIONI………………………………………………… pag.25
Art. 27 - PIANO DELLA QUALITA’ DELL’APPALTO……………………………………………. pag.25
Art. 28 – MANCATO INIZIO DELLE PRESTAZIONI/PENALE………………………………… pag.26
Art. 29 – MODALITA’ DI PAGAMENTO…………………………………………………………….. pag.26
Art 30 – TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI…………………………………………. pag.27
Art. 31 - ANTICIPAZIONE……………………………………………………………………………… pag.28
Art. 32 - REVISIONE PREZZI…………………………………………………………………………. pag.28
Art. 33 - CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI…………………….. pag.28
Art. 34 – CAUZIONE PROVVISSORIA………………………………………………………………. pag.28
Art. 35 - GARANZIA FIDEIUSSORIA O CAUZIONE DEFINNITIVA………………………. pag.29
Art. 36 – ASSICURAZIONE A CARICO DELL’APPALTATORE……………………………….. pag.29
Art. 37 – RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE PER DANNI……………………………… pag.31
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Art. 38 – RISERVATEZZA………………………………………………………………………………. pag.32
Art. 39 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA……………………………………… pag.33
Art. 40 – RESPONSABILITA’, COMPETENZE E OBBLIGHI DEL COMUNE…………….. pag.35
Art. 41 – DANNI PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE………………………………………… pag.36
Art. 42 – CONTESTAZIONI – CONSTATAZIONI IN CONTRADDITTORIO…………… pag.36
Art: 43 – PENALE/INIZIO SERVIZIO..……………………………………………………………. pag.37
Art. 44 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO……………………………………………………. pag.37
Art. 45 - RECESSO DAL CONTRATTO……………………………………………………………. pag.39
Art. 46 - MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE, GARANZIA……………………………… pag.39
Art. 47 – FINE DEL CONTRATTO…………………………………………………………………… pag.40
Art. 48 - SPESE CONTRATTUALI………………………………………………………………….. pag.41
Art. 49 – CLAUSOLE FINALI………………………………………………………………………….. pag.41
TITOLO 2 – DISCIPLINARE TECNICO
Art. 50 – PREMESSA GENERALITA’………………………………………………………………. pag.43
Art. 51 - OBBIETTIVO DELL’APPALTO………………………………………………………….. pag.44
Art. 52 - OGGETTO DEL SERVIZIO – SPECIFICHE TECNICHE………………………….. pag.46
Art. 53 - MONITORAGGIO SUL PATRIMONIO OGGETTO DELL’APPALTO…………. pag.50
Art. 54 – PIANO DI MANUTENZIONE COMPLESSIVO……………………………………….. pag.58
Art. 55 - ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE ORDINARI……………………………………….. pag.60
Art. 56 - SERVIZIO REPERIBILITA’ E PRONTO INTERVENTO…………………………… pag.81
Art. 57 - SISTEMA INFORMATIVO GESTIONALE…………………………………………….. pag.83
Art. 58 - SERVIZIO DI “CALL CENTER” INFORMATIZZATO……………………………… pag.85
Art. 59 – AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO E RILIEVO PATRIMONIO…………. pag.89
Art. 60 – ESECUZIONE DI SOPRALLUOGHI…………………………………………………. pag.90
Art. 61 – GESTIONE INFORMAZIONI – REPORT PERIODICI…………………………….. pag.90
Art. 62 - CONTROLLI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE…………………………… pag.92
Art. 63 – PIANO DELLA QUALITA’…………………………………………………………………. pag.92
Art. 64 – PENALI…………………………………………………………………………………………. pag.93
Art. 65 – CORRISPETTIVO DELL’APPALTO……………………………………………………… pag.96
Art. 66 – PRODOTTO ATTESO IN SEDE DI OFFERTA……………………………………… pag.97
TITOLO 3 – PRESCRIZIONI GENERALI - MATERIALI
Art. 67 – SOPRALUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI…………………………….… pag.100
Art. 68 - CONSERVAZIONE E RECUPERO PIANTE ESISTENTI…………………………. pag.100
Art. 69 – APPROVVIGIONAMENTO DI ACQUA………………………………………….……. pag.100
Art. 70 - PULIZIA CANTIERE MOBILE…………………………………………………………… pag.100
Art. 71 - RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA NEL CORSO DEI LAVORI………………. pag.101
Art. 72 - MATERIALI, NORME GENERALI………………………………………………….……. pag.101
Art. 73 – MATERIALE AGRARIO……………………………………………………………….…….. pag.102
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Art. 74 – MATERIALE VEGETALE……………………………………………………………………. pag.104
Art. 75 - MATERIALE PER ARREDO……………………………………………………………….. pag.109
Art. 76 – MODALITA’ ESECUZIONE DEI SERVIZI..……………………………………………. pag.110
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TITOLO 1 – DISCIPLINARE AMMINISTRATIVO
ART. 1- GENERALITA’
Il presente appalto ha per oggetto la gestione globale del servizio di manutenzione delle aree a
verde pubblico poste nel Comune di Foggia, comprende l’intero territorio comunale come riportato
negli elaborati grafici allegati (TAV. da 1 a 15).
L’Appaltatore dovrà sviluppare una gestione completa ed integrata volta a conseguire una ottimizzazione
del servizio con un costante aggiornamento tecnico e gestionale.
I principali obiettivi che si intendono realizzare con il presente appalto sono:
- mantenere le aree verdi e le alberature in perfetto stato di decoro, funzionalità e sicurezza;
- monitorare lo standard qualitativo dei beni e garantire la massima sicurezza per i cittadini;
- rispondere in maniera rapida ed adeguata alle esigenze d'utilizzo degli utenti;
- mantenere e/o rendere i beni funzionali all'uso cui sono adibiti, ottenendone la disponibilità
a rendere il servizio cui sono destinati;
- gestire la manutenzione con interventi programmati con migliore soddisfazione degli utenti e
diminuzione dei costi del servizio;
- evitare e prevenire pericoli alla incolumità degli utenti o danni patrimoniali;
- raccogliere ed elaborare i dati necessari per una più efficiente gestione del verde pubblico;
- coniugare l'attività della Stazione appaltante sia sul piano esecutivo, sia sulla funzione di indirizzo e
programmazione per avere elevati standard qualitativi.
ART. 2 – NATURA DELL’APPALTO
ll presente Capitolato Speciale D'Appalto (C.S.A.), parte integrante del contratto, disciplina i rapporti tra
Amministrazione comunale e Appaltatore per l’esecuzione dell’affidamento della gestione del servizio
manutentivo poliennale del verde pubblico, pertanto è da considerarsi un appalto di servizi e lavori,
dove questi ultimi hanno un valore percentualmente non significativo rispetto all’importo del
contratto, ed un carattere di accessorietà e complementarietà rispetto ai servizi.
Quindi il presente appalto si configura come appalto di servizi e seguirà la disciplina del D.Lgs.
50/2016.
Le attività specifiche richieste e la quantificazione dei beni oggetto dell’appalto sono riportate più
dettagliatamente nel Disciplinare Tecnico e nei relativi allegati, parte integrante del contratto, che
regolamentano l’esecuzione di tutte le azioni tecniche, gestionali ed amministrative volte a mantenere,
ripristinare, garantire e migliorare la funzionalità e sicurezza delle aree verdi, delle alberature stradali del
Comune di Foggia e delle relative pertinenze.
L’Appaltatore dovrà eseguire i servizi di manutenzione remunerati attraverso il pagamento di un canone
periodico.
L’appalto sarà aggiudicato mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/2016. Il
sopracitato servizio è aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi
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dell’art. 95 comma 2 del D.Lgs. 50/2016, con le modalità di cui all’allegato P del DPR 207/2010 e con i
criteri di valutazione fissati nel Disciplinare di gara.
La consistenza del Verde pubblico è specificata negli allegati planimetrici di questo Capitolato
Speciale d’Appalto.
ART. 3 - LINGUA UFFICIALE
La lingua ufficiale è l’italiano. Tutti i documenti, i rapporti, le comunicazioni, la corrispondenza, le relazioni
tecniche e amministrative, le specifiche tecniche di prodotti, macchinari, impianti e attrezzature di
qualsiasi genere e quant’altro prodotto dall’Appaltatore nell’ambito del Contratto dovranno essere in
lingua italiana.
ART. 4 - OSSERVANZA DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE VIGENTI
Con la sottoscrizione del contratto, l’Appaltatore è tenuto contrattualmente alla esatta osservanza
delle norme stabilite dal presente Capitolato Speciale d’Appalto e dichiara di accettare
incondizionatamente e di conoscere perfettamente tutte le leggi, i regolamenti, le norme e le
disposizioni attinenti l’Appalto, siano esse in vigore all’atto dell’offerta siano emanate durante l’appalto,
ed in particolare:
- le leggi e disposizioni in materia di appalti di servizi;
- le leggi e disposizioni in materia di appalti di lavori pubblici;
- le leggi e disposizioni circa l’assistenza sociale, le assicurazioni dei lavoratori per la prevenzione
degli infortuni;
- le leggi e le disposizioni in materia di prevenzione infortuni e di tutela della sicurezza;
- le leggi sulle assunzioni obbligatorie;
- le leggi ed i patti sindacali;
- le leggi e le disposizioni sulla tutela e conservazione del suolo pubblico;
- il regolamento della Polizia Municipale e gli altri regolamenti comunali vigenti;
- le disposizioni in materia di prevenzione della criminalità mafiosa.
- le disposizioni, le circolari governative, prefettizie, regionali, provinciali o comunali;
- le norme relative all’omologazione, alla revisione annuale ed ai requisiti di sicurezza di tutti i
mezzi d’opera e delle attrezzature di cantiere;
- le leggi in vigore relative alla sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro.
- le disposizioni relative al trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi
nazionali e territoriali in vigore per il settore o per la zona nella quale si svolgono gli
interventi;
- le prescrizioni e le norme emanate da U.N.I., C.E.I..
La documentazione sopraelencata, da ritenersi esemplificativa e non esaustiva, costituisce la chiave
interpretativa della volontà contrattuale. L’Appaltatore è tenuto in ogni caso all’osservanza di
eventuali normative e regolamenti che dovessero entrare in vigore nel corso dell’appalto o che
dovessero variare le leggi attualmente in vigore.
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Il presente appalto è regolato dalle disposizioni generali legislative, regolamentari e normative
relative al D.Lgs. 50/2016.
ART. 5 – SERVIZI E LAVORI OGGETTO DELL’APPALTO
La gestione della manutenzione delle aree a verde pubblico del Territorio comunale si svolge dalla
data di consegna dei beni e si articola nelle prestazioni che vengono sommariamente riportate di
seguito:
A - SERVIZI:
Vengono di seguito sinteticamente elencati i servizi richiesti all’Appaltatore, meglio esplicitati ai
successivi Articoli, che sono da intendersi come prestazioni minimali ed obbligatorie, che sull’offerta
dei concorrenti potranno trovare miglioramento e/o integrazione:
Manutenzione pulizia aree verdi;
Manutenzione vegetali prati;
Manutenzione vegetale banchine stradali;
Manutenzione sfalcio aree estensive;
Manutenzione vegetale siepi;
Manutenzione vegetale cespugli;
Manutenzione alberate stradali (spalcature);
Manutenzione potatura alberate stradali (contenimento e sicurezza);
Manutenzione potatura alberate parchi e giardini;
Manutenzione vegetale spollonatura;
Manutenzione trattamenti fitoterapici (patologie);
Manutenzione irrigazione giardini e fioriere;
Manutenzione attrezzature ludiche;
Manutenzione impiantistica irrigua;
Manutenzione reintegro tutori;
Alberature analisi della stabilità degli alberi;
Monitoraggio alberature.
ART. 6 - DURATA DELL’APPALTO
L’Appalto ha durata pari a 5 (cinque) anni: dal 2016 (dalla consegna del servizio) al 2021, con
riferimento alla data di consegna.
La data di inizio coinciderà con quella del verbale di consegna e presa in carico dei beni nello stato in
cui si trovano.
La durata dell’appalto potrà essere prorogata dal Comune fino al giorno in cui verrà consegnato
l’appalto successivo.
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E’ fatto obbligo all’aggiudicatario di accettare eventuali proroghe del presente appalto per un periodo
massimo di mesi 6 (sei), che l’Amministrazione si riserva di concedere nelle more dell’esperimento delle
procedure del nuovo appalto. L’eventuale proroga verrà disposta dalla Amministrazione con apposita
comunicazione che dovrà essere effettuata almeno 15 gg. prima della scadenza del contratto.
Nel caso in cui nel corso del servizio venissero riscontrate delle anomalie, incongruenze o deficienze
nell’attività svolta dall’Appaltatore rispetto alle prescrizioni e agli standard qualitativi richiesti dalla
Stazione Appaltante, ovvero la S.A. stessa riscontrasse la non idoneità dell’Appaltatore alla
conduzione del contratto, potrà rescindere il contratto senza dover sottostare a nessun obbligo e
sopportare alcun onere.
In tal caso, per altro, l’Appaltatore si impegna ad assolvere gli oneri assunti contrattualmente fino al
successivo affidamento a terzi. In tale periodo rimangono in capo all’Appaltatore tutte le
responsabilità previste dalle normative vigenti e dal presente Capitolato. La Stazione Appaltante potrà
interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto alle medesime condizioni
economiche proposte in sede di offerta in analogia a quanto previsto dall’art. 110 del D.Lgs. 50/16.
ART. 7 - IMPORTO DELL’APPALTO
L’importo annuale dell’appalto è di complessivi 1.187.000,00 euro/anno oltre IVA al 22% e
oneri per la sicurezza così suddivisi e riportati nei successivi prospetti, annuale e quinquennale:
Prospetto annuale
1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/anno 1.187.000,00
2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/anno 19.111,53
3. Imposta Valore Aggiunto €/anno 265.344,54
Totale €/anno 1.471.456,07
Prospetto Quinquennale
1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/per 5 anni 5.935.000,00
2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/per 5 anni 95.557,95
3. Imposta Valore Aggiunto €/per 5 anni 1.326.722,70
Totale €/per 5 anni 7.357.280,65
L’importo sarà liquidato, come meglio dettagliato negli articoli specifici.
Gli importi così definiti sono da intendersi come presunti poiché:
1) L’amministrazione si riserva la più ampia facoltà di variarli (in aumento o in diminuzione) in corso
d’Appalto, per il mutare delle esigenze, così come meglio descritto nel’art. 8 e alle condizioni ivi
indicate;
2) Se l’oggetto dell’appalto non subisce variazioni di cui al punto 1) gli importi rimarranno fissi ed
invariati per gli esercizi 2016 e 2017, mentre gli esercizi 2018 – 2019 – 2020 e 2021 saranno
sottoposti all’ adeguamento ISTAT (variazione fra l’indice alla data della lettera di aggiudicazione
e l’indice al 31/12/2017).
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ART. 8 – VARIAZIONI NELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI
Il canone potrà essere variato in aumento o in diminuzione in base alle variazioni delle aree verdi da
sottoporre a manutenzione, secondo le modalità di seguito riportate.
La Stazione Appaltante (S.A.) si riserva la facoltà a suo insindacabile giudizio di incrementare e/o
decrementare la consistenza delle aree verdi da sottoporre a manutenzione per tutta la durata del
contratto; in tali casi la S.A. procederà ad incrementare e/o decrementare il canone secondo la
seguente regola:
L’area o le aree introdotte o eliminate saranno preventivamente classificate secondo le classi di cui al
Titolo 2 – Disciplinare Tecnico - del presente capitolato; successivamente si definirà in contraddittorio
l’estensione delle aree e la stessa verrà moltiplicata per il valore annuo, come riportato all’ART.
65.2.1, (valore medio annuo della manutenzione a base di gara); nel caso ciò avvenisse nel corso
d’anno si procederà dividendo per 12 e moltiplicando per i mesi rimanenti fino alla chiusura dell’anno
solare.
Il prodotto dei due fattori (estensione area e importo unitario) decrementato del ribasso d’asta offerto
determinerà il valore d’incremento o decremento dell’importo contrattuale.
Resta stabilito che il decremento contrattuale fino al 20% dello stesso potrà essere imposto
all’appaltatore senza che questo abbia nulla a pretendere a qualsiasi titolo.
Qualora singole componenti del servizio di gestione tecnica non venissero effettuate, o venissero
effettuate per periodi inferiori all'anno, il relativo corrispettivo sarà proporzionale alle singole parti di
servizio reso (in dodicesimi nell'arco dell'anno).
ART. 9 – CAPACITA’ ECONOMICA, FINANZIARIA E TECNICA
1. Le imprese partecipanti dovranno produrre almeno n. 2 referenze bancarie rilasciate da primario
istituto di credito. Nel caso di raggruppamenti temporanei d’ impresa almeno n. 1 referenza per
ogni impresa.
2. Il fatturato globale minimo annuo dell’ impresa negli ultimi tre esercizi chiusi deve essere almeno
pari a 1,5 volte del valore posto a base d’ appalto del presente disciplinare.
In caso di raggruppamenti in misura almeno pari al 40% dalla mandataria e almeno pari al 10%
delle imprese mandanti.
In caso di consorzi ove non posseduto per intero al 100% dal consorzio medesimo, deve essere
pari al almeno il 60% dal consorzio e per il restante 40% dalle consorziate indicate quali esecutrici
del servizio.
3. L’importo minimo annuo realizzato negli ultimi tre esercizi finanziari, derivante dall’effettuazione di
servizi analoghi a quello oggetto d’appalto, deve essere pari ad almeno lo 0,50 del valore posto a
base d’appalto del presente disciplinare. Nel caso di raggruppamenti temporanei o consorzi ex
art. 2602 c.c., costituiti o costituendi, il suddetto requisito deve essere posseduto, in caso di
raggruppamenti
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in misura almeno pari al 40% dalla mandataria e almeno pari al 10% delle imprese mandanti. In
caso di consorzi ove non posseduto per intero 100% dal consorzio medesimo nella percentuale di
almeno il 60% dal consorzio e per il restante 40% dalle consorziate indicate quali esecutrici del
servizio.
4. Di aver eseguito con buon esito nell’ultimo triennio almeno un unico servizio analogo
(manutenzione verde pubblico) di importo pari almeno all'importo annuo posto a base di gara,
posseduto dalla capogruppo o dalla mandataria. Di essere in possesso della certificazione UNI EN
ISO 9001:2008 in corso di validità, nel settore EA28-EA35, categorie pertinenti, anche per tutte le
imprese raggruppate.
5. Di essere in possesso della certificazione UNI EN ISO 14001:2004 in corso di validità, nel settore
EA28-EA35, categorie pertinenti, anche per tutte le imprese raggruppate.
6. Di essere iscritto all’ Albo Nazionale delle imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti alla
categoria 1 D, posseduto dalla capogruppo o dalla mandataria.
7. Di avere la disponibilità in proprietà, con contratto di locazione finanziaria o un contratto di nolo di
almeno le seguenti attrezzature, materiali ed equipaggiamento tecnico minimale per l’esecuzione
dell’ appalto:
o nr. 2 autocarri con cestello aereo estendibile almeno fino a mt. 15;
o nr. 1 autocarro omologato con impianto scarrabile per cassoni per carico e trasporto
rifiuti, munito di gru caricatrice completa di polipo;
o nr. 1 autocarro scarrabile omologato con cisterna per innaffiamento;
o nr. 1 autocarro con pianale ribaltabile con portata inferiore a 120 q.li;
o nr. 2 autocarri con pianale ribaltabile con portata inferiore a 35 q.li;
o nr. 10 decespugliatori;
o nr. 8 rasaerba a motore;
o nr. 4 soffiatori;
o nr. 4 trattorini rasaerba, di cui uno semovente di almeno hp 34;
o nr. 6 motoseghe con lame da cm. 40 a 80;
o nr. 6 tagliasiepi;
o nr. 1 trattrice agricola di almeno 60 cv;
o nr. 2 motocoltivatori;
o nr. 2 motozappa;
o nr. 1 arieggiatrice seminatrice;
o nr. 1 aspirafoglie;
ART. 10 – INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO
Con il presente contratto il Comune di Foggia intende avvalersi non solo delle singole prestazioni
relative alle varie attività individuate nel presente Capitolato ma anche della capacità organizzativa
ed imprenditoriale del soggetto aggiudicatario.
L’Appaltatore pertanto assume l’impegno di assistere il Comune per consentirgli di raggiungere
l’obiettivo dell’ottimale gestione del verde pubblico, mettendogli a disposizione la sua professionalità ed
operando in modo da assicurare il crescente miglioramento dell’organizzazione e dell’erogazione delle
prestazioni affidate. Il coinvolgimento attivo, propositivo, pianificatorio e consulenziale
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dell’Aggiudicatario risulta quindi di strategica importanza ai fini del corretto svolgimento dell’appalto.
Resta altresì inteso che l’Appaltatore rimane l’unico responsabile nei confronti della S.A. per tutto
quanto concerne l’espletamento delle prestazioni richieste, nel rispetto delle modalità previste nel
presente Capitolato e degli obblighi contrattuali e di quelli incombenti in forza di leggi, regolamenti o
altre norme in vigore.
E’ esplicitamente inteso che le norme e le prescrizioni contenute nella documentazione contrattuale
sono state esaminate dall’Appaltatore, accettate e riconosciute idonee al raggiungimento degli obiettivi
proposti e che il compenso pattuito lo remunera adeguatamente di ogni onere inerente e di pertinenza.
ART. 11 - DOCUMENTI CONTRATTUALI
I documenti contrattuali che definiscono e regolano i rapporti tra le parti sono i seguenti:
1 . il Contratto, da stipularsi l’Appaltatore in forma di Scrittura Privata;
2 . il presente Capitolato Speciale D’Appalto;
3. gli atti di gara;
4. il Bando;
5. l’Offerta Tecnica/Economica presentata dall’appaltatore.
L’Appaltatore sarà l’unico responsabile delle attività che risultassero eseguite in modo non conforme alle
prescrizioni, anche per non aver richiesto tempestivamente le istruzioni e i chiarimenti necessari in merito
ai documenti contrattuali.
L’Appaltatore in qualsiasi caso sarà responsabile delle inesattezze, errori ed omissioni contenuti nei
documenti da lui stesso preparati, anche quando siano stati approvati dalla S.A..
ART. 12 - INIZIO DELLE PRESTAZIONI
Il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, su disposizione del Responsabile Unico del Procedimento per
la S .A . ed il Coordinatore Generale per l’Appaltatore, procederà alla stesura di un verbale di consegna
del servizio e presa in carico dei beni che sarà redatto in duplice copia, siglato in ogni pagina e
sottoscritto in calce da entrambe le parti.
L’intero appalto, e quindi le relative prestazioni e tutti gli obblighi contrattuali, avranno inizio una volta
ultimata la consegna, assumendo in tal modo l’Appaltatore la custodia dei beni consegnati ai sensi
dell’art. 2051 del Codice Civile.
L’Appaltatore provvede ad attivare la manutenzione dei beni affidati in conformità alle clausole
contrattuali essendogli già noto lo stato manutentivo del verde pubblico, le caratteristiche ambientali, la
possibilità logistica e di accesso dei mezzi di trasporto, il tipo di viabilità, le condizioni idriche,
igienico/sanitarie, l’ubicazione delle pubbliche discariche e gli oneri relativi.
La S.A. si riserva la facoltà di anticipare la consegna nelle more della stipula del contratto.
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La consegna potrebbe anche avvenire in modo parziale, senza che ciò possa costituire fatto per
l’Appaltatore di pretendere il riconoscimento di compensi per eventuali maggiori oneri o mancati
guadagni.
Qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito per la consegna la S.A. potrà stabilire un
ulteriore termine (non superiore a 5 giorni lavorativi), trascorso inutilmente il quale l’Appaltatore sarà
dichiarato rinunciatario dell’appalto.
In tal caso il Committente ha diritto di non stipulare o di rescindere il contratto, incamerando la
cauzione appositamente prestata, con riserva di ogni azione per i danni ed i disagi subiti.
Le prestazioni previste dal contratto dovranno essere avviate entro 10 giorni dall’avvenuta consegna.
Nel caso in cui l’Appaltatore non dia avvio alle prestazioni di competenza nel termine fissato, la S.A.
prima di procedere alla risoluzione del contratto, incamerando la cauzione ed applicando le penali,
fatte salve le azioni di rivalsa per danni e disagi subiti, procederà alla diffida ad adempiere ai sensi
dell’art. 1454 del C.C..
I beni saranno presi in carico dall'Appaltatore nello stato in cui si trovano senza che lo stesso possa
invocare, in nessun momento, loro carenze e quindi dovrà mantenerli in esercizio ed in condizioni di
sicurezza secondo quanto previsto dal presente Contratto.
Nel caso in cui l’Appaltatore rifiuti di prendere in carico una o più aree o anche una parte di
queste, sarà immediatamente dichiarato decaduto dall’appalto e sarà in facoltà dell’Ente
richiedere il risarcimento dei danni ed incamerare la cauzione.
Le attività, le attribuzioni, le competenze e le relative responsabilità dell’Appaltatore avranno
comunque inizio dal momento della sottoscrizione del predetto verbale e termineranno dopo
l’espletamento delle formalità previste per la fine dei rapporti contrattuali.
Con la consegna l’Appaltatore assume immediatamente tutte le obbligazioni derivanti dal contratto. In
caso contrario la Stazione Appaltante (S.A.) ha facoltà di procedere alla risoluzione del contratto e
conseguentemente all’incameramento della cauzione, salvo il diritto di far valere ogni ragione o
compenso per danni subiti.
ART.13 - SOSPENSIONE DEL CONTRATTO
Il Comune di Foggia in qualsiasi momento ha la facoltà di sospendere, per comprovati motivi di
interesse generale, l’efficacia del contratto stipulato con l’Appaltatore per periodi non superiori a 6
(sei) mesi complessivi, dandone comunicazione scritta allo stesso che non potrà richiedere alcun
compenso aggiuntivo.
ART.14- DIVIETO DI SOSPENSIONE DEL CONTRATTO DA PARTE DELL’APPALTATORE
L’Appaltatore non può, per nessun motivo, sospendere di sua iniziativa le prestazioni oggetto del
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contratto, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto e/o dal
Responsabile Unico del Procedimento, nemmeno quando siano in atto controversie con il Committente.
Tale eventuale azione unilaterale provocherà l’incameramento della cauzionale da questi versato,
indipendentemente da eventuali azioni giudiziarie e ferme restando le responsabilità civili e penali che
gravano sull’Appaltatore in quanto affidatario dell’appalto.
La sospensione o il ritardo nelle prestazioni contrattuali dovute a decisione unilaterale
dell’Appaltatore costituiscono inadempienza grave e tale da motivare la risoluzione del contratto per
fatto dell’appaltatore se questi, dopo la diffida a riprendere le attività entro il termine intimato dal
Committente con raccomandata a/r o a mezzo P.E.C., non vi abbia ottemperato.
In tale ipotesi restano a carico dell’Appaltatore stesso tutti gli oneri e le conseguenze derivanti da
tale risoluzione.
ART.15- FUNZIONI DI CONTROLLO DA PARTE DEL COMUNE di FOGGIA
La S.A., tramite il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, il Responsabile Unico del Procedimento o di
collaboratori del Servizio Ambiente del Comune di Foggia specificamente individuati, effettueranno il
controllo, la sorveglianza, il coordinamento e la gestione del rapporto contrattuale, verificando che
l’attività dell’Appaltatore sia conforme a quanto stabilito e perfezionato dal contratto d’appalto.
Il Direttore dell'Esecuzione avrà principalmente il compito di gestione del contratto, di controllo della
perfetta osservanza da parte dell’Appaltatore di tutte le prescrizioni contrattuali, di coordinatore tra le
esigenze della Stazione Appaltante (S.A.) che rappresenta e l’Appaltatore, nonché le funzioni di
gestione, controllo e sorveglianza circa il generale andamento del sistema appaltato ovvero sul
contratto nella sua globalità; dovrà espletare funzioni analoghe a quelle del Direttore dei Lavori
nell’ambito della normativa vigente per gli appalti pubblici.
Per quanto concerne la struttura organizzativa di raccordo tra le funzioni svolte dalla S.A. e quelle
di competenza dell’Appaltatore, questa deve essere sviluppata in modo tale da garantire la rapidità,
l’efficacia e l’efficienza delle attività e delle operazioni da espletare, senza ritardi di tipo burocratico,
amministrativo o di altro genere che possano impedire il regolare funzionamento del processo
manutentivo.
La presenza del Direttore dell'Esecuzione e dei suoi collaboratori, non liberano l’Appaltatore dagli
obblighi e dalle responsabilità contrattuali né da quelli su di esso incombenti in forza di leggi,
regolamenti o altre norme in vigore.
La Stazione Appaltante si riserva il controllo, con personale proprio, sull'esecuzione del servizio ed
avrà la facoltà ed il diritto di eseguire accertamenti in qualunque momento sulle procedure di sicurezza
adottate per evitare o ridurre i rischi interferenti, sui prodotti impiegati per le attività, che dovranno
risultare corrispondenti alle specifiche schede indicate nel Capitolato e sulla qualità del servizio,
riservandosi comunque la possibilità di ricusare gli stessi, ove fossero ritenuti non idonei, o di far
ripetere lo svolgimento del servizio eseguito non conformemente a quanto previsto.
A tal fine l’Appaltatore si deve rende immediatamente disponibile, attraverso squadre, ad eseguire
nuovamente il servizio senza nulla pretendere.
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La S.A. si asterrà comunque dal fare alcuna osservazione diretta ai dipendenti dell’Appaltatore, rivolgendo
le osservazioni verbali o per iscritto al preposto, il cui nominativo dovrà essere comunicato alla S.A..
Tutte le contestazioni sul le inadempienze riscontrate, fatte in contraddittorio a detto incaricato, sono
da considerarsi rivolte allo stesso Appaltatore.
ART. 16 - COORDINATORE GENERALE PER CONTO DELL’APPALTATORE
L’Appaltatore dovrà nominare un Coordinatore generale; tale figura rappresenta il gestore del sistema
per conto dell’Appaltatore, cioè la persona che svolge l’attività gestionale, amministrativa,
organizzativa, imprenditoriale e di direzione generale per conto dell’Appaltatore; sarà il referente unico
della Stazione Appaltante per quanto riguarda lo svolgimento dell’appalto nella sua interezza, per le
informazioni necessarie atte a risolvere eventuali controversie, per le informazioni relative allo stato
d’avanzamento dei servizi, per il recepimento degli ordini di servizio, per la proposta di interventi atti
a risolvere problemi manutentivi e per qualsiasi altro documento attinente lo svolgimento delle singole
prestazioni.
Tutti i contatti con la S.A. e più in particolare con il Direttore dell’Esecuzione e il Responsabile Unico
del Procedimento, dovranno essere tenuti da questo soggetto.
Il Coordinatore avrà la piena rappresentanza dell’Appaltatore stesso nei confronti del Committente;
pertanto tutte le eventuali contestazioni di inadempienza in suo contraddittorio avranno lo stesso valore
che se fossero fatte direttamente al legale rappresentante dell’Appaltatore.
L'Appaltatore dovrà indicare ufficialmente il nominativo della persona incaricata entro 10 giorni dalla
comunicazione dell'aggiudicazione, in forma scritta al Direttore dell’Esecuzione; la sua nomina è per la
S.A. atto dovuto e la mancata nomina nei tempi prescritti equivale ad inadempimento grave e
comporta la risoluzione in danno del contratto. Contestualmente alla sua nomina, l’Appaltatore dovrà
indicare il nominativo del sostituto, per le ipotesi di impedimento o di assenza.
Il Coordinatore dovrà avere completa conoscenza delle norme che disciplinano il contratto e dovrà
essere soggetto professionalmente abilitato e munito dei poteri necessari per la conduzione
dell’appalto tramite procura con firma autenticata.
Il Coordinatore dovrà essere persona tecnicamente e professionalmente esperta, munita di titoli di
studio in campo agronomico/agrario/forestale o equivalente e con comprovata esperienza nel settore.
La S.A. potrà chiederne in qualunque momento l’eventuale sostituzione, motivando la richiesta.
E’ fatto obbligo al Coordinatore, di sottostare agli ordini impartiti dal Direttore dell’Esecuzione e/o dal
Responsabile Unico del Procedimento.
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In ogni caso il Coordinatore dovrà essere sempre reperibile telefonicamente.
ART. 17 – PERSONALE ADDETTO
L'Appaltatore è obbligato a osservare e far osservare ai propri dipendenti e collaboratori esterni le
prescrizioni ricevute, sia verbali che scritte e deve garantire la presenza costante del personale
tecnico abilitato ed idoneo alla direzione ed esecuzione del servizio.
L’Appaltatore dovrà operare esclusivamente con proprio personale, regolarmente assunto nelle forme
vigenti, fatto salvo richiedere il rilascio di autorizzazione al subappalto, nelle forme e nelle misure
massime previste dall’art. 105 del D.Lgs. 50/2016.
La S. A. avrà comunque la facoltà di richiedere l'allontanamento e la sostituzione di una o più persone,
sulla base di adeguata motivazione scritta.
Eventuali sostituzioni del personale, da parte dell’Appaltatore, andranno comunque preventivamente
comunicate dal Coordinatore almeno 15 giorni prima; la S.A. si riserva il diritto di rifiutare, con
motivazione scritta, il personale non ritenuto idoneo a sostituire quello precedentemente utilizzato;
in tal caso l’Appaltatore si impegna ad utilizzare personale che venga accettato come idoneo dalla
Stazione Appaltante.
Per le sostituzioni urgenti dovute a fattori imprevedibili, la comunicazione deve avvenire il prima
possibile.
Il sostituto dovrà comunque presentare una nota scritta, firmata dal Coordinatore Generale, con la quale
dovranno esplicitarsi le ragioni della sostituzione e la durata della stessa. In tutte le ipotesi di
sostituzione del personale, i sostituti dovranno essere in possesso delle stesse caratteristiche
professionali e qualificazioni delle unità sostituite.
L’Appaltatore si obbliga ad attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nell’espletamento dei
servizi oggetto dell’appalto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai
contratti collettivi nazionali, applicabili alla data dell’offerta, alla categoria e nelle località in cui si
svolgono i lavori ed i servizi, nonché le condizioni risultanti dalle successive modifiche ed integrazioni ed
in genere da ogni altro contratto collettivo, applicabile nelle località, successivamente stipulato per la
categoria.
L’Appaltatore si obbliga anche a continuare ad applicare i suindicati contratti anche dopo le scadenze e
fino alla loro sostituzione. I suddetti obblighi vincolano l’Appaltatore anche nel caso che non sia
aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse.
La S.A. si riserva la facoltà di sospendere l’emissione dei mandati di pagamento per l’ammontare da
corrispondere qualora risultino inadempimenti nel versamento dei contributi previdenziali, così come
previsto dalla normativa vigente, e fino a quando non sarà regolarizzata la posizione.
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Per tale sospensione o ritardo di pagamento l’Appaltatore non potrà opporre eccezione alcuna alla S.A.
neanche a titolo di risarcimento danni. L’Appaltatore dovrà eseguire le prestazioni con personale
idoneo, di provata capacità ed adeguato numericamente e qualitativamente in relazione alle necessità
ed agli obblighi assunti.
Il personale dovrà essere in possesso della idoneità specifica alla mansione e dovrà essere formato e
informato sui rischi specifici della mansione ricoperta.
L’appaltatore dovrà inoltre istruire il proprio personale al fine di:
- segnalare immediatamente agli organi competenti le anomalie che rilevasse durante lo
svolgimento del servizio;
- non prendere disposizioni da estranei nell'esecuzione del servizio;
- non chiedere o accettare compensi o regalie.
In ogni momento la S.A. potrà disporre una verifica per l'accertamento dei requisiti di cui sopra.
L’Appaltatore aggiudicatario deve fornire l'elenco scritto del personale incarico del servizio, con relativa
qualifica e deve impegnarsi a comunicare tempestivamente (entro 48 ore) per iscritto le variazioni che
dovessero verificarsi nel corso di esecuzione del contratto.
E' fatto obbligo all'Appaltatore di munire tutto il personale occupato per lo svolgimento dei servizi dell'appalto
di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e
l'indicazione del datore di lavoro, la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione
(art. 5 L. 136/2010 e s.m.i.), nonché indossare un abito da lavoro con caratteristiche di alta visibilità.
Detto personale deve sempre tenere un contegno irreprensibile nei rapporti con il personale della S.A.
e con i cittadini.
Prima dell’inizio del servizio, l’Impresa dovrà nominare un proprio preposto (Capo squadra) che dovrà
essere sempre reperibile sul luogo dove si svolgono le prestazioni, in modo da poter ricevere le
istruzioni impartite dalla S.A..
Il personale addetto al servizio dovrà essere a conoscenza delle modalità di espletamento dello stesso
e dovrà essere consapevole dell'ambiente in cui è tenuto ad operare.
E' facoltà del Preposto allontanare dal servizio il personale che durante lo svolgimento del servizio
stesso abbia tenuto un comportamento in contrasto con le norme di sicurezza previste dal P.O.S. e/o
dal D.U.V.R.I..
L'Impresa dovrà essere in grado di dimostrare la presenza dei propri operatori nelle fasce orarie
stabilite ed è inoltre tenuta ad indicare il numero di unità ed il nominativo del personale addetto ad
ogni intervento.
Nel caso in cui la S .A . dovesse rilevare inadempienze riguardanti i requisiti di idoneità alla mansione
e di formazione previsti dalle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro, sarà applicata, ogni volta,
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la sospensione del lavoratore fino a dimostrazione dell’avvenuto possesso dei requisiti richiesti.
ART.18 - DOMICILIO, RECAPITO FISSO, RAPPRESENTANZA DELL’APPALTATORE,
COMUNICAZIONI ED INTIMAZIONI
L'Appaltatore dovrà dimostrare di avere la piena disponibilità al momento della consegna, sul territorio
del Comune di Foggia, del personale tecnico/amministrativo, degli uffici, del centro operativo, delle
attrezzature e del relativo deposito, in modo tale da poter svolgere tutte le attività previste dal presente
Capitolato.
L’Appaltatore deve essere sempre in comunicazione diretta con il Direttore dell'Esecuzione e il
Responsabile Unico del Procedimento; a tale effetto, deve stabilire una sede operativa in Foggia, un
luogo di sicuro recapito ed un centro operativo provvisto di telefono, fax e posta elettronica, dandone
immediata comunicazione alla Stazione Appaltante. La sede dell’appaltatore non può essere presso terzi.
Gli uffici saranno appositamente arredati e presidiati permanentemente con le normali dotazioni quali
telefoni, fax, segreteria telefonica anche automatica, computers, stampanti, collegamenti telematici,
ecc..
Al momento della consegna, il Direttore dell'Esecuzione e/o il Responsabile del Procedimento,
verificherà personalmente la disponibilità materiale degli uffici, del centro operativo, delle attrezzature
e del personale tecnico/amministrativo visionando singolarmente ciascuna struttura organizzativa e
ciascuna attrezzatura, redigendo uno specifico verbale.
In detti uffici gli incaricati dell’Appaltatore dovranno essere sempre reperibili in orario di lavoro per ogni
necessità.
Fuori dall’orario di lavoro dovrà operare una segreteria telefonica.
In caso di urgenza il Coordinatore si dovrà recare non appena ricevuta la convocazione, e comunque
entro un’ora, negli uffici comunali.
L’Appaltatore che personalmente non segua gli interventi o che sia impedito, anche temporaneamente,
alla firma degli atti nascenti dal contratto, è tenuto a delegare un suo legale rappresentante.
La delega dovrà pervenire al Responsabile Unico del procedimento a mezzo Posta Elettronica Certificata.
Tutto il personale preposto (tecnici, amministrativi, ed operativi) dovrà tassativamente assumere un
comportamento corretto, civile ed educato nei confronti della S.A. e della cittadinanza in generale.
Il Direttore dell'Esecuzione, in seguito ad adeguata motivazione, potrà ordinare all’Appaltatore
l’immediato allontanamento del personale non gradito alla S.A. per il mancato rispetto dei requisiti
sopra citati o per non adeguata qualifica professionale.
E’ fatto obbligo all’Appaltatore di indicare il recapito d i posta elettronica e di precisare le modalità
con le quali desidera che la S.A. effettui i pagamenti.
ART. 19- MAGAZZINO ED ATTREZZATURA
All’atto della consegna, l’Appaltatore dovrà dimostrare di avere a disposizione, mediante proprietà o
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noleggio, le seguenti attrezzature:
il parco mezzi indicato in fase di offerta;
un deposito per le attrezzature e per il ricovero di veicoli e materiali così da poter
effettuare tempestivamente gli interventi previsti nel presente appalto, con particolare cura
per l’operatività del pronto intervento, ubicato all’interno del Comune di Foggia;
dovranno essere previste e disponibili adeguate aree per lo stoccaggio dei materiali
necessari agli interventi, per eventuali deposito e custodia di materiali reimpiegabili.
Al momento della consegna il Direttore dell'Esecuzione o il Responsabile Unico del Procedimento,
verificherà personalmente la disponibilità di quanto sopra richiesto redigendo uno specifico verbale.
In mancanza di uno qualsiasi degli elementi sopra indicati la S.A. assegnerà all’Appaltatore un termine
perentorio non inferiore a 10 giorni lavorativi per consentirgli di adempiere; decorso inutilmente detto
termine, la S.A. pronuncerà l’annullamento dell’aggiudicazione ed avrà titolo al risarcimento dei danni
mentre l’appalto sarà automaticamente aggiudicato al concorrente classificatosi secondo.
Se nel corso di esecuzione del contratto dovesse venir meno anche uno solo dei requisiti richiesti,
nonostante le sollecitazioni della committenza, si procederà alla risoluzione del contratto stesso.
L’Appaltatore dovrà gestire un sistema di magazzino, nella forma che ritiene più opportuna ed
adeguata per espletare tutte le prestazioni contrattuali.
Le macchine e gli attrezzi, anche quelli presi eventualmente a noleggio, dovranno essere in perfetto
stato di funzionamento, provvisti di tutti gli accessori occorrenti e conformi alle prescrizioni del DPR
n.459/96 e s.m.i. e devono essere omologati come prescritto.
Detti automezzi dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza ed in ottime condizioni. Per gli
strumenti operativi l’Appaltatore dovrà esibire ogni anno copia del documento da cui risulti che il
mezzo è stato sottoposto a verifica presso un’officina autorizzata; per i restanti strumenti il Direttore
dell'Esecuzione e il Responsabile Unico del Procedimento avranno la facoltà in ogni momento di
richiedere attestazioni di regolarità e di effettuare le verifiche di funzionalità, anche avvalendosi di terzi di
sua fiducia.
In ogni caso la mancata disponibilità di materiali, attrezzature e personale non verrà riconosciuta
motivazione sufficiente per ritardi nell’esecuzione degli interventi previsti nel presente Capitolato oltre al
fatto che la mancanza di adeguata disponibilità determina ragione sufficiente per la risoluzione del
contratto da parte della Stazione Appaltante.
L'Appaltatore, nell'espletamento del servizio, dovrà utilizzare prodotti ed impiegare attrezzature e
macchine in propria disponibilità. L’impiego degli attrezzi e delle macchine, la loro scelta e le loro
caratteristiche tecniche dovranno essere perfettamente compatibili con le caratteristiche delle aree di
lavoro, non dovranno essere rumorose, ai sensi della normativa esistente, dovranno essere
tecnicamente efficienti e mantenute in perfetto stato, inoltre dovranno essere dotate di tutti quegli
accorgimenti e accessori atti a proteggere e salvaguardare l’operatore e i terzi da eventuali infortuni.
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Tutte le macchine dovranno essere conformi a quanto previsto dalla normativa macchine. Ogni
macchinario utilizzato dovrà essere conforme alle prescrizioni tecniche del costruttore.
L'Impresa sarà responsabile della custodia sia delle macchine e attrezzature tecniche sia dei prodotti
utilizzati.
La Stazione Appaltante non sarà responsabile nel caso di eventuali danni o furti delle attrezzature e dei
prodotti.
A tutte le attrezzature e macchine utilizzate dall'Appaltatore per il servizio dovrà essere applicata
una targhetta o un adesivo, ad alta visibilità, indicante il nominativo/logo o il contrassegno
dell'impresa stessa.
ART.20 - PROGRAMMAZIONE DEL SERVIZIO
L’Appaltatore dovrà redigere programmi del servizio e dovrà consegnarli al Direttore dell'Esecuzione
con le modalità di cui all’art. 54 - disciplinare tecnico.
L'Appaltatore dovrà, al di fuori del programma proposto e approvato dal Direttore dell'Esecuzione,
garantire un servizio di reperibilità e pronto intervento per urgenze, su richiesta del Direttore
o della Polizia Municipale. Deve essere sempre garantita la risposta alle segnalazioni ed alle
richieste urgenti ad una utenza telefonica alla quale risponda il personale tecnico dell’Appaltatore,
preventivamente individuata e comunicata alla S.A..
ART. 21 - RAPPORTI CON LE MAESTRANZE
Si intendono di esclusiva competenza dell’Appaltatore i seguenti oneri, di cui è stato tenuto conto
nella formulazione dei prezzi contrattuali:
1. l’adozione, nell’esecuzione di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie
per garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei
terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati, in applicazione delle vigenti norme
per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni; ogni più ampia responsabilità, in
caso di infortuni, deve intendersi pertanto ricadente sull’Appaltatore, restandone sollevata
l’Amministrazione comunale, nonché il suo personale preposto alla direzione ed alla
sorveglianza;
2. l’osservanza delle vigenti norme relative alle assicurazioni varie degli operai contro gli
infortuni sul lavoro, nonché delle altre disposizioni che possono intervenire in corso di
appalto, comprese le disposizioni di legge relative all’assunzione obbligatoria;
3. l’effettuazione di eventuali turni di lavoro, compatibilmente con le vigenti disposizioni
sindacali di categoria;
4. l’applicazione integrale di tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di
lavoro per gli operai dipendenti delle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali
integrativi dello stesso, in vigore per tempo e nella località in cui si svolgono i lavori anzidetti;
5. l’applicazione del contratto e degli accordi di cui sopra anche dopo la scadenza e fino alla loro
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sostituzione e, nel caso l’Appaltatore sia una Cooperativa, anche nei rapporti con i soci,
restando inteso che i suddetti obblighi vincolano l’Appaltatore anche se non sia aderente
alle associazioni stipulanti o receda da esse, ed indipendentemente dalla natura
industriale o artigiana, della struttura e dimensione dell’Appaltatore e da ogni sua altra
qualificazione giuridica, economica o sindacale;
6. le responsabilità nei confronti dell’Amministrazione, dell’osservanza delle norme del presente
articolo da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti,
anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto, e anche nel
caso che il subappalto non sia stato autorizzato, salvi sempre gli altri diritti
dell’Amministrazione.
In caso di inottemperanza agli obblighi sopra precisati, accertata dalla S.A. o ad essa segnalata
dall’Ispettorato del Lavoro, il Responsabile Unico del procedimento comunicherà all’Appaltatore
l’inadempienza accertata e procederà ad una detrazione di Legge sui pagamenti, se gli interventi
sono in corso di esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo se gli interventi sono
ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra.
Il pagamento all’Appaltatore delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando,
dall’Ispettorato del Lavoro, non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente
adempiuti.
Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l’Appaltatore non può opporre eccezioni alla
S.A., né ha titolo per chiedere risarcimento di danni.
ART.22 - SUBAPPALTO E SOSTITUZIONI
Il subappalto è disciplinato dall'art. 105 del D.Lgs. n° 50/2016 così come vigente.
E’ consentito il subappalto di singole prestazioni professionali tecnico specialistiche o espressamente
permesse nei limiti di legge.
L’Appaltatore deve chiedere l’autorizzazione ad avvalersi del subappalto o del cottimo al Responsabile
Unico del Procedimento, presentando apposita domanda corredata dalle dichiarazioni e/o relative
certificazioni previste per Legge.
Analoga dichiarazione deve essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti nel caso di
associazione temporanea, società o consorzio.
Relativamente al pagamento da effettuare a favore di soggetti subappaltatori, il Committente opererà ai
sensi dell’art.105, comma 13 del D.Lgs. 50/16.
L’Appaltatore è obbligato a fare esplicito divieto ai suoi subappaltatori di cedere a terzi anche quote
minime del contratto di subappalto e rimane comunque responsabile a tutti gli effetti del rispetto di
questo divieto nei confronti dell’Amministrazione.
Tale cessione, qualora si verificasse, comporterebbe automaticamente la dichiarazione di inidoneità del
subappaltatore stesso da parte del Responsabile Unico del Procedimento.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Sono a completo carico dell’Appaltatore gli oneri e gli obblighi circa l’osservanza, da parte di
eventuali subappaltatori, della normativa vigente in materia di sicurezza e igiene del lavoro.
Nel caso in cui la S.A. dovesse risultare insoddisfatta delle modalità di esecuzione dei lavori, potrà a
suo giudizio insindacabile ed in qualsiasi momento, procedere alla revoca dell'autorizzazione con il
conseguente annullamento del subappalto senza che l'Appaltatore possa avanzare pretese di
risarcimenti.
L’autorizzazione da parte della S.A. all’affidamento di parte delle attività a terzi non comporta alcuna
modifica agli obblighi ed agli oneri contrattuali dell’Appaltatore che rimane l’unico e solo responsabile
nei confronti della Stazione Appaltante.
L’Appaltatore inoltre si impegna ad ottenere il consenso scritto dei subappaltatori al libero accesso alle
loro strutture da parte dei responsabili tecnici della S.A..
ART. 23 – ORDINI DI SERVIZIO/LAVORO
Gli Ordini di Servizio, le istruzioni e prescrizioni del Direttore dell'Esecuzione e/o del Responsabile Unico
del Procedimento dovranno essere eseguiti con la massima cura e prontezza, nel rispetto delle norme
del Capitolato Speciale di Appalto e della normativa di riferimento. L’Appaltatore dovrà recarsi
all’Ufficio del Direttore dell'Esecuzione o del Responsabile Unico di P rocedimento, nei giorni o nelle
ore che saranno indicati, per ricevere le istruzioni sullo sviluppo del servizio/lavoro.
L’Appaltatore non potrà mai rifiutarsi di dare loro immediata esecuzione anche quando si tratti di
lavori particolari da farsi di notte o nei giorni festivi o in più luoghi contemporaneamente, sotto
pena dell’esecuzione di ufficio con addebito della maggior spesa che la Stazione Appaltante avesse a
sostenere rispetto alle condizioni di contratto. Resta comunque fermo il diritto dell’Appaltatore di
avanzare per iscritto le osservazioni che ritenesse opportune in merito all’ordine impartitogli.
ART.24- SCIOPERI
In caso di sciopero dei propri dipendenti, l’Appaltatore sarà tenuto a darne immediata comunicazione
scritta al Direttore dell'Esecuzione del Contratto e al Responsabile Unico del Procedimento. L’Appaltatore è
comunque tenuto ad assicurare il servizio di pronto intervento e l’esecuzione di interventi urgenti di
emergenza necessari e/o segnalati, con adeguata dotazione di personale e mezzi viste le possibili cause
di pericolo alla pubblica incolumità. Rimangono comunque anche durante gli scioperi le responsabilità a
carico dell’Appaltatore derivanti dal contratto d’appalto.
ART. 25- VARIAZIONE DELLE ATTIVITÀ
L’Appaltatore non può per nessun motivo introdurre di sua iniziativa variazioni ai servizi previsti in
contratto. Egli ha, per altro, l’obbligo di eseguire, entro i limiti stabiliti dalle norme vigenti, tutte le
variazioni ritenute opportune dalla Stazione Appaltante e che questa gli abbia ordinato, purché non
mutino essenzialmente la natura delle prestazioni comprese nell’appalto. Gli ordini di variazione sono
dati per iscritto dal Direttore dell'Esecuzione e/o dal Responsabile Unico del Procedimento. Mancando
tale ordine, il Direttore potrà anche rifiutare la variazione eseguita e non pagarla, oltre a richiedere che
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la prestazione venga effettuata nuovamente nei termini contrattuali.
Nei casi di assoluta urgenza il Direttore dell'Esecuzione e/o il Responsabile Unico del Procedimento
potranno ordinare per iscritto l’esecuzione immediata di variazioni ai sensi della normativa vigente sui
Lavori Pubblici.
ART. 26 - ACCETTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Se l’insieme delle prestazioni e dei servizi previsti permette di raggiungere gli obiettivi di gestione
globale, si potrà procedere al pagamento della quota parte dell’appalto. Ciò significa che se alcune
prestazioni o servizi non vengono eseguiti o eseguiti in parte e questo non permette una corretta
gestione complessiva dell’appalto, la rata verrà pagata solo parzialmente secondo le modalità descritte
nei capitoli specifici. L’Appaltatore dovrà aver assolto in toto ai propri obblighi contrattuali, aver
rispettato tutte le scadenze ed i termini fissati, aver eventualmente apportato tutte le modifiche ed i
cambiamenti segnalati dalla S.A., nei modi e nei tempi richiesti, ed aver puntualmente rispettato gli
ordini di servizio impartiti dal Direttore dell'Esecuzione del Contratto.
L’Appaltatore rimane per altro, anche a seguito di accettazione da parte del Direttore,
responsabile dei lavori eseguiti fino al verbale di riconsegna dei beni ed ultimazione dell’appalto.
ART. 27 – PIANO DELLA QUALITA' DELL'APPALTO
Posto che l’obiettivo del presente appalto è quello di dar vita ad una gestione integrata volta alla
manutenzione del verde pubblico orizzontale e verticale e delle relative pertinenze e che pertanto
l’Appaltatore si può considerare adempiente se e solo soddisfa gli obblighi contrattuali nella loro
totalità e non per singoli servizi, la S.A. opererà verifiche opportunamente cadenzate per valutare la
compatibilità dei risultati raggiunti con gli obbiettivi prefissati.
L'Appaltatore dovrà redigere un Piano della Qualità, specifico per il presente appalto, da presentare al
S.A. nella sua veste definitiva entro 90 giorni naturali e consecutivi a far data dalla stipulazione del
contratto o del verbale di Consegna del Servizio, qualora consegnato anticipatamente a norma di legge.
Tale piano, per la sua natura intrinseca, dovrà essere costantemente aggiornato ed adeguato per tutta la
durata dell'appalto in funzione al variare delle esigenze, e dovrà almeno contenere:
- gli obbiettivi della Qualità da conseguire;
- l'attribuzione delle specifiche autorità e responsabilità per le varie fasi delle attività svolte;
- l'elenco, dettagli specifici, caratteristiche tecniche, modi di impiego e identificazione dei vari macchinari
e attrezzature utilizzati;
- le particolari procedure, tempi di esecuzione, istruzioni e ordine da tenersi nell'andamento dei servizi;
- la descrizione delle modalità di controllo delle attività svolte e le modalità di trasmissione dei relativi
risultati;
- le modalità per eventuali revisioni e modifiche al Piano delle Qualità durante l'esecuzione dell'appalto;
- le altre misure necessarie a consentire il raggiungimento degli obbiettivi fissati;
- il piano delle verifiche ispettive interne previste dal Piano di Qualità.
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Poiché il Piano della Qualità dovrà interfacciarsi con il Sistema Informatico di gestione, è d'obbligo l'uso di
adeguate procedure informatiche per conseguire e controllare gli obbiettivi del Piano.
Nella redazione del Piano della Qualità dovrà essere fatto esplicito riferimento alle Norme Europee recepite
dalle Norme UNI EN Serie ISO 9000.
ART. 28 –MANCATO INIZIO DELLE PRESTAZIONI
Nel caso l’Appaltatore non ottemperasse a quanto previsto dall’art.12 “Inizio delle Prestazioni” del
presente capitolato, relativamente all’inizio delle prestazioni dall’avvenuta consegna, sarà applicata una
penale di €. 500,00 (cinquecento) al giorno.
La penale sarà applicata sul Certificato di pagamento del primo trimestre contrattuale,
mediante detrazione sulle somme dovute per detto periodo.
ART. 29 – MODALITA’ DI PAGAMENTO
L’importo complessivo posto a base di gara ed eventualmente ribassato in fase di aggiudicazione,
verrà corrisposto in rate trimestrali al:
31 marzo - 30 giugno - 30 settembre - 31 dicembre.
Entro il trentesimo giorno successivo al termine del periodo trimestrale precedente, l’Ufficio addetto al
controllo, previa verifica della regolarità di tutte le prestazioni comunque svolte o concluse nel trimestre
precedente, comunica all’Appaltatore il valore del corrispettivo relativo al suddetto periodo, per quanto
riguarda l'attività “ordinaria” a canone, autorizzandolo all’emissione della fattura.
La fattura dovrà essere organizzata secondo le indicazioni che fornirà l’Amministrazione.
I pagamenti relativi a tutte le prestazioni saranno subordinati alla verifica comprovante l’avvenuto
versamento degli oneri contributivi, previdenziali e assicurativi, nonché al regolare pagamento degli
eventuali subappaltatori.
I criteri di pagamento delle attività e prestazioni, il cui corrispettivo è definito secondo un canone annuale,
avviene, come detto, mediante quote trimestrali commisurate al patrimonio gestito, tenuto conto delle
eventuali variazioni e/o penali.
Per la quantificazione del pagamento periodico, l’Amministrazione:
determina l’effettiva quota di competenza trimestrale relativa al canone annuale delle prestazioni a
forfait, previa detrazione delle eventuali somme a titolo di penali contrattuali, riduzioni di corrispettivo
per inadempimento o sospensioni temporanee od interruzioni parziali e definitive, o comunque
giustificate a qualsiasi titolo dal presente capitolato o dalle norme applicabili;
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applica, la ritenuta pari allo 0,50% sull'importo netto così determinato a garanzia degli obblighi
dell'Appaltatore nei confronti dei lavoratori, ai sensi dell'art. 4, comma 3, del DPR 207/2010.
Al fine di consentire la liquidazione del corrispettivo trimestrale, a pena di sospensione dei termini
temporali di pagamento, la fattura dovrà essere accompagnata da una relazione, sottoscritta dal
coordinatore generale dell'Impresa e dal legale rappresentante, sui lavori di manutenzione effettuati nel
trimestre di riferimento, corredata da ordini di lavoro, attestazioni di avvenuta esecuzione, rapportini di
lavoro, elaborazioni di sintesi analitiche e statistiche e quant'altro ritenuto congruo per la dimostrazione
oggettiva della effettuazione del servizio.
E' fatta facoltà al Responsabile Unico del Procedimento e/o al Direttore dell'Esecuzione del Contratto di
poter far richiesta di ulteriori integrazioni alla documentazione che accompagna la fattura.
La fattura elettronica, intestata al Comune di Foggia, dovrà necessariamente contenere:
l’indicazione della banca (codice IBAN) o della persona fisica delegata all’incasso, oppure il numero di
conto corrente postale già dichiarata ai sensi della L.136/2010;
gli estremi della copertura finanziaria, come previsto dall’Art.191 comma 1 del D.Lgs. 267/2000, che
saranno comunicati a cura dell’Amministrazione ad avvenuta esecutività dell’impegno contabile;
il CIG e l’eventuale CUP relativi alla gara.
Sono a carico dell’Appaltatore le spese derivanti da specifiche richieste relative a particolari modalità di
pagamento, come accrediti in c/c bancari o postali.
Il pagamento della fattura elettronica, emessa dall’Appaltatore solo dopo l’emissione dell’attestazione di
regolare esecuzione del servizio (o di parte del servizio in caso di pagamenti in acconto), avverrà in
applicazione dei disposti di cui al D.Lgs. 231/2002 così come modificato dal D.Lgs. 192/2012 – in relazione
alla complessa articolazione organizzativa dell’Amministrazione – entro 60 gg. dalla data di accettazione
della stessa da parte dell’Amministrazione.
Per ogni pagamento dovrà essere acquisito un DURC valido e regolare relativo all’appaltatore e agli
eventuali subappaltatori. In caso di ottenimento da parte del Responsabile del Procedimento del
documento unico di regolarità contributiva che segnali un’inadempienza contributiva a uno o più soggetti
impiegati nell’esecuzione del contratto, il medesimo trattiene dal pagamento l’importo corrispondente
l’inadempienza. In ogni caso il pagamento potrà essere effettuato solo dopo la regolarizzazione da parte
dell’impresa con gli enti previdenziali.
Ai fini del ritardato pagamento delle fatture, l’Amministrazione intende prevedere quale interesse di mora
quello fissato ai sensi dell’art.1284 c.c. per gli interessi legali (se inferiore a quello ancorato al tasso BCE
tempo per tempo vigente).
ART. 30 – TRACCIABILITA' DEI FLUSSI FINANZIARI
Ai sensi dell'art.3 della Legge n.136 del 13.08.2010 "Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al
Governo in materia di normativa antimafia" e ss.mm.ii., l'appaltatore assume l'obbligo di tracciabilità
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dei flussi finanziari; pertanto le transazioni relative all'oggetto contrattuale dovranno essere effettuate
esclusivamente su conto corrente dedicato, acceso presso una Banca o presso la Società Poste italiane
s.p.a, a mezzo di bonifico bancario o postale, ovvero altri strumenti di pagamento idonei a consentire la
piena tracciabilità delle informazioni, con l'indicazione del codice unico di progetto CUP e/o del codice
identificativo di gara (CIG).
Gli estremi identificativi nonché le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare sul
suddetto conto corrente dedicato dovranno essere comunicati al Responsabile del procedimento entro sette
giorni dalla sua accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, della loro prima utilizzazione.
L'appaltatore ha l'obbligo di imporre la tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla citata legge 136/2010 e
ss.mm.ii al subappaltatore e/o subcontraente pertanto qualora abbia notizia dell'inadempimento della
propria controparte ai suddetti obblighi, ne dà immediata alla stazione appaltante e alla Prefettura - ufficio
territoriale del Governo della Provincia ove ha sede la Stazione Appaltante.
In tal senso dovrà comunicare alla stazione appaltante gli estremi di tutti i sub-appaltatori e sub-fornitori
coinvolti nel servizio e trasmettere copia dei contratti onde consentire alla stazione appaltante la dovuta
verifica.
ART. 31 - ANTICIPAZIONE
Ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni
dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione.
ART. 32 – REVISIONE PREZZI
Il corrispettivo contrattuale è assoggettato a revisione a partire dal terzo anno del servizio (2019)
sulla base della istruttoria del Responsabile del Procedimento.
La variazione è determinata prendendo a riferimento l’indice ISTAT determinato alla data della
lettera di aggiudicazione definitiva.
ART. 33 – CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI
E’ vietata la cessione del contratto da parte dell’Appaltatore sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario
è nullo di diritto.
E’ ammessa la cessione dei crediti ai sensi della normativa vigente.
ART. 34 – CAUZIONE PROVVISORIA
E’ richiesta la cauzione provvisoria, di cui all’art. 93 del D.Lgs. 50/2016, del 2 per cento dell’importo
preventivato complessivo dell’appalto, da prestare al momento della partecipazione alla gara.
ART. 35 - GARANZIA DEFINITIVA
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1. Ai sensi e con le modalità di cui all’art. 103 del D.Lgs. 50/2016, è richiesta una garanzia
definitiva, sotto forma di cauzione o fideiussione con le modalità di cui all’art. 93 commi 2 e
3 del D.Lgs. 50/2016, pari al 10% dell’importo contrattuale complessivo dei cinque anni; in
caso di aggiudicazione con ribassi superiori al 10% la garanzia da costituire è aumentata di
tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%
l’aumento è di 2 punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%.
2. La garanzia fideiussoria è prestata mediante polizza bancaria o assicurativa, emessa da i
soggetti di cui all’art. 93, comma 3 del D.Lgs. 50/2016, con durata non inferiore a sessanta
mesi oltre il termine previsto per l’ultimazione del servizio; essa è presentata in originale alla
Stazione Appaltante prima della formale sottoscrizione del contratto.
3. Approvato il certificato di collaudo, la garanzia fideiussoria si intende svincolata ed estinta di
diritto, automaticamente, senza necessità di ulteriori atti formali, richieste, autorizzazioni,
dichiarazioni liberatorie o restituzioni.
4. La S.A. può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei
lavori da eseguirsi d’ufficio, per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l’appalto in
confronto ai risultati della liquidazione finale e per l’escussione delle penali; l’incameramento
della garanzia avviene con atto unilaterale della S.A. senza necessità di dichiarazione
giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria
ordinaria.
5. La garanzia fidejussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, sia stata
incamerata, parzialmente o totalmente, dalla S.A.; in caso di variazioni al contratto per effetto
di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di
riduzione degli importi contrattuali, mentre non è integrata in caso di aumento degli stessi
importi fino alla concorrenza di un quinto dell’importo originario. La cauzione definitiva potrà
essere ridotta nel caso in cui sussistano le condizioni previste dal D.Lgs. 50/2016, e nella
misura dallo stesso stabilito.
ART. 36 – ASSICURAZIONE A CARICO DELL’APPALTATORE
1. L’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza
assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza
assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi
nell’esecuzione dell’appalto. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione
autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'obbligo di assicurazione.
2. La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa
alla data di emissione del certificato di collaudo e comunque decorsi dodici mesi dalla data di
ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare
espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in
caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore.
3 . La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve
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coprire tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della
distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da
errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e
che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei
lavori. Tale polizza deve essere stipulata nella forma «Tutti i RISCHI», deve prevedere una somma
assicurata non inferiore all'importo del contratto al lordo dell’I.V.A. pari a €. 8.000.000,00 e deve
prevedere:
a. la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di
esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e
di uso, ancorché in proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazione
appaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche
elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto
e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da
rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandalismo, altri
comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi;
b. la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole
dell’arte, difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta,
nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per
l’obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’articolo
1665 del codice civile;
c. polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi (RCT)deve essere stipulata
per una somma assicurata non inferiore a €.8.000.000,00 e deve:
c.1 prevedere la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente
responsabile dei beni affidati in appalto (art. 37 C.S.A.); verso prestatori di lavoro da esso
dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti
all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei subappaltatori,
impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo
commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai
sensi dell’articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o affini,
o a persone della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a
consulenti dell’appaltatore o della Stazione appaltante;
c.2 prevedere la copertura dei danni biologici;
c.3 prevedere specificamente l'indicazione che tra le "persone" si intendono compresi i
rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, i componenti
dell’ufficio di direzione dei lavori, i coordinatori per la sicurezza, i collaudatori;
4) Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva
anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia
un’associazione temporanea di concorrenti, le stesse garanzie assicurative prestate dalla
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mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese
mandanti.
ART. 37 –RESPONSABILITA’, CIVILE E PENALE, PER DANNI
In seguito all’aggiudicazione, i beni oggetto dell’appalto si intendono affidati in custodia
all'Appaltatore con obbligo alla sorveglianza e con le conseguenze di cui all'art. 2051 del Codice
Civile in materia di responsabilità per danni, salvo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge
nel caso di Beni sui quali siano in corso lavori eseguiti da terzi autorizzati.
L'Appaltatore è responsabile a tutti gli effetti dell'esatto adempimento delle condizioni di contratto e
della perfetta esecuzione e riuscita dell’appalto affidatogli, convenendo egli esplicitamente che le
norme contenute nel presente Capitolato sono riconosciute idonee al raggiungimento di tali scopi;
poiché le condizioni elencate in contratto rappresentano le condizioni minime necessarie ma non
sufficienti al raggiungimento degli obiettivi che si intendono perseguire, la sola osservanza delle
norme elencate in contratto non limita, né riduce comunque, la sua responsabilità.
In presenza di ordini di lavoro che non potessero essere eseguiti senza pregiudizio per la sicurezza, è
obbligo dell'Appaltatore intraprendere tutte le iniziative volte ad evitare il pericolo o
danneggiamenti, arrivando anche all'eventuale interruzione del lavoro, con immediata comunicazione
al Direttore dell’Esecuzione o al Responsabile Unico del Procedimento.
La presenza in luogo del personale del Committente o incaricato di seguire le prestazioni per suo
conto e l'eventuale approvazione di progetti od elaborati qualsiasi da parte del Direttore del Servizio
non limitano o riducono tale piena incondizionata responsabilità.
La Stazione Appaltante quindi, e tutto il personale da essa preposto al controllo e
sorveglianza delle prestazioni, si intende esplicitamente esonerato da qualsiasi
responsabilità inerente alla esecuzione dell’appalto e dei beni affidati in custodia per l’intero
periodo contrattuale.
Il fatto che prestazioni previste siano state eseguite alla presenza di dipendenti del Committente non
costituirà ragione per esimere l'Appaltatore dalla responsabilità.
Pertanto l'Appaltatore sarà unico responsabile, sia penalmente che civilmente - tanto verso il
Committente che verso i terzi - di tutti i danni di qualsiasi natura, che potessero essere arrecati, sia
durante che dopo l'esecuzione dei lavori, per colpa o negligenza tanto sua che dei suoi dipendenti, ad
anche come semplice conseguenza dei lavori stessi.
Qualora il Committente dovesse corrispondere direttamente o indirettamente indennizzi di qualsiasi
entità, in conseguenza del mancato adempimento degli obblighi contrattuali da parte dell'Appaltatore
nell'ambito dell'appalto, l'Appaltatore dovrà rimborsare al Committente la spesa sostenuta e ciò per patto
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espresso.
Dette somme potranno essere rimborsate al Committente sia mediante ritenute da effettuare
sui pagamenti in acconto dovuti all'Appaltatore, che con prelievo dalla cauzione di garanzia (cauzione
definitiva) o altre forme adeguate.
La Stazione Appaltante resterà sollevata da ogni responsabilità civile e penale riguardante persone o
cose in caso di sinistri.
Pertanto l'Appaltatore, dal verbale di consegna dei beni, resta, oltre a quanto già previsto nel presente
capitolato, automaticamente impegnato a:
- liberare il Committente ed i suoi incaricati da qualsiasi pretesa, azione o molestia che potesse
derivare loro da terzi, per i titoli di cui sopra;
- attenersi alle norme che saranno emanate dal Direttore dell’ Esecuzione nell'intento di arrecare
il minimo disturbo o intralcio al regolare funzionamento degli ambienti eventualmente
interessati dai lavori, anche se ciò comporti la esecuzione a gradi, limitando l'attività
lavorativa ad alcuni ambienti e con sospensione durante alcune ore della giornata, ed obblighi il
personale a percorsi più lunghi e disagiati;
- mantenere sui luoghi dei lavori una severa disciplina da parte del suo personale, con l'osservanza
scrupolosa delle particolari disposizioni man mano impartite e con facoltà, da parte del Direttore
del Servizio, di chiedere l'allontanamento di quei tecnici incaricati che non fossero per qualsiasi
motivo graditi al Committente;
- utilizzare, per le attività dell'Appalto, personale munito di preparazione professionale e di conoscenze
tecniche adeguate alla esigenza di ogni specifica prestazione.
Lo stesso personale dovrà avere conoscenza delle norme antinfortunistiche ed è tenuto all'osservanza
delle norme del Committente e delle disposizioni che saranno impartite dal Direttore del servizio.
ART. 38 - RISERVATEZZA
L'Appaltatore deve:
- mantenere la più assoluta riservatezza per quanto concerne l'uso di tutti i documenti, disegni,
informazioni di cui nel corso del contratto dovesse venire in possesso;
- consegnare al Direttore dell’Esecuzione e/o al Responsabile del procedimento, tutta la documentazione
relativa all’appalto (fotografica, informatica, cartacea) in originale;
- non divulgare in qualsiasi maniera su quanto fosse venuto a conoscenza per causa del contratto,
salvo benestare esplicito del Committente.
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ART. 39 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
I lavori affidati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione
degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene.
L’Appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi
piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
L’Appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto
stabilito nel presente articolo.
a) Sicurezza sul luogo di lavoro
L’Appaltatore è obbligato a fornire al Committente, entro 30 giorni dall'affidamento, l'indicazione
dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e una dichiarazione in merito al rispetto degli
obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore.
L’Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui al D.Lgs 81/08, nonché le
disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere.
b) Linee Guida del Documento della Sicurezza
Il Comune ha predisposto un DUVRI secondo quanto previsto dall’art.26 D.L.gs. 81/2008 e s.m.i.
riportati in allegato che forma parte integrante del presente Disciplinare.
Il D.U.V.R.I. deve essere osservato scrupolosamente dall’Appaltatore nell’esecuzione dei servizi
appaltati.
L'Appaltatore è pertanto obbligato ad istruire il proprio personale, a qualsiasi livello impiegato nelle
aree oggetto di intervento, sul contenuto del DUVRI, rimanendo comunque unico responsabile nei
confronti del Committente per tutto quanto possa accadere per inosservanza da parte di chiunque,
a qualsiasi titolo, operi alle dipendenze o per conto dell’Appaltatore stesso.
c) Documento della Sicurezza
L’Appaltatore, entro 30 giorni dall'affidamento e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve
predisporre e consegnare al Committente nella figura del Responsabile di Procedimento, la
valutazione dei rischi ( D.V.R. ) sviluppato a partire dal D.U.V.R.I. ricevuto.
Il DVR, redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, deve contenere almeno i
seguenti elementi:
i dati identificativi dell’impresa esecutrice degli interventi, che comprendono:
il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e
operativa;
la specifica attività e le singole lavorazioni svolte nelle aree oggetto di intervento
dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
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i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio, ed evacuazione dei lavoratori e,
comunque, alla gestione delle emergenze, del rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
il nominativo del medico competente ove previsto;
il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
i nominativi del responsabile dell’intervento e del caposquadra-preposto;
il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei
lavoratori autonomi operanti nelle aree oggetto di intervento per conto della stessa
impresa;
le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte nelle aree oggetto di intervento da ogni figura
nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
la descrizione dell’attività svolte nelle aree oggetto di intervento, delle modalità
organizzative e dei turni di lavoro;
l’elenco di eventuali opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli
impianti utilizzati nelle aree oggetto di intervento;
l’elenco delle sostanze e dei preparati pericolosi utilizzati nelle aree oggetto di intervento con le
relative schede di sicurezza;
l’esito del rapporto di valutazione del rumore;
le PROCEDURE OPERATIVE DI SICUREZZA, elaborate a partire dalle Linee Guida ricevute,
contenenti l’individuazione delle misure preventive e protettive adottate in relazione ai
rischi connessi alle proprie lavorazioni;
l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati nelle aree oggetto di
intervento;
la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati
nelle aree oggetto di intervento.
Tutte le Imprese, regolarmente autorizzate, che hanno acquisito un regolare contratto di appalto
dovranno presentare al Responsabile Unico di Procedimento il proprio Documento della Sicurezza,
relativi alle lavorazioni oggetto dell’appalto, contenenti inoltre i dati identificativi ed assicurativi
dell'impresa nonché le schede dei mezzi impiegati.
Detto Documento della Sicurezza, firmato dal Datore di lavoro della impresa esecutrice e vistato dal
Rappresentante dei lavoratoti per la sicurezza, sarà esaminato e valutato dal Responsabile unico di
procedimento che ne valuterà la conformità al DUVRI presentato, per l'approvazione definitiva alla
Committente.
d) Osservanza e attuazione del Documento della Sicurezza
L’Appaltatore, è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui al decreto legislativo
n. 81/08.
I Documenti della Sicurezza devono essere redatti in conformità alle direttive 89/391/CEE del Consiglio,
del 12 giugno 1989, alla relativa normativa nazionale di recepimento, ai regolamenti di attuazione e
alla migliore letteratura tecnica in materia.
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L’Appaltatore, è obbligato a comunicare tempestivamente prima dell'inizio dei lavori e quindi
periodicamente, a richiesta del committente, l'iscrizione alla camera di commercio, industria,
artigianato e agricoltura, l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti e la
dichiarazione circa l'assolvimento degli obblighi assicurativi e previdenziali. L’appaltatore è tenuto, a
promuovere la cooperazione ed il coordinamento fra i datori di lavoro delle imprese coinvolte nei lavori,
mediante cooperazione all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro
incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e mediante coordinamento degli interventi di
prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al
fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze fra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione
dell’opera complessiva.
In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa
mandataria capogruppo. Il responsabile incaricato per l’appalto è responsabile del rispetto del piano da
parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori.
e) Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione
Per tutti i progetti esecutivi di manutenzione straordinaria che rientrino nei termini previsti dal
D.Lgs. 81/08 Titolo Quarto, è onere dell’Appaltatore anche la redazione dello specifico Piano di
sicurezza e coordinamento, sottoscritto da un tecnico abilitato e l’incarico di Coordinatore per la
sicurezza in fase di esecuzione.
ART.40 - RESPONSABILITÀ, COMPETENZE ED OBBLIGHI DEL COMUNE
Costituiscono obblighi dell’ Amministrazione comunale:
- il puntuale pagamento dei corrispettivi, secondo le modalità ed i termini previsti nel presente
capitolato;
- il tempestivo riscontro alle comunicazioni dell’Appaltatore in ordine ad eventuali evenienze,
causate da attività, opere, provvedimenti del Comune, ovvero da inadempienze dello stesso,
ostative al buon espletamento dei servizi affidati ed al conseguimento degli standard di
prestazione convenuti;
- la contestazione delle infrazioni alle disposizioni regolamentari, nonché l’adozione dei
provvedimenti finalizzati al buon espletamento dei servizi su area pubblica o di uso pubblico;
- l’esecuzione di ogni atto ed adempimento e forma di collaborazione di sua competenza diretta
o indiretta, per permettere l’eliminazione di quanto osti al conseguimento degli obiettivi ed al
rispetto degli standard prestazionali previsti;
- la definizione, di intesa con l’Appaltatore, dei programmi degli interventi annuali.
ART. 41 -DANNI PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE
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I danni per causa di forza maggiore saranno accertati con la procedura stabilita dall’art. 166 del
D.P.R. n. 207/2010, avvertendo che la denuncia del danno deve sempre essere fatta alla Stazione
Appaltante per iscritto, escluso ogni altro mezzo a pena di decadenza dal diritto di risarcimento, entro
3 giorni dall’evento. Non vengono considerati danni per causa di forza maggiore quelli provocati
dalla negligenza dell’Appaltatore o quelli che dovessero derivare a causa dell’arbitraria esecuzione
di prestazioni in regime di sospensione. Non vengono comunque accreditati compensi all’Appaltatore
per danni, di qualunque entità o ragione, alle opere così dette provvisionali, quali ponti di servizio, ecc.,
agli attrezzi ed ai mezzi d’opera ed alle provviste, nonché ai materiali non ancora posti in opera. Il
compenso, per quanto riguarda i danni, per causa di forza maggiore, alle opere è limitato all’importo
degli interventi necessari per l’occorrente alla riparazione.
E’ pure a carico dell’Appaltatore il totale risarcimento di tutti i danni causati a materiali o ad opere
eseguite direttamente dalla dall’Amministrazione Comunale o da altre Ditte, in conseguenza di
negligenza dell’Appaltatore stesso.
ART. 42 – CONTESTAZIONI - CONSTATAZIONI IN CONTRADDITTORIO
42.1 Contestazioni
Tutte le eccezioni che l’Appaltatore intenda formulare, a qualsiasi titolo, devono essere avanzate
mediante comunicazione scritta al Responsabile del Procedimento e debitamente documentate. Detta
comunicazione deve essere fatta entro sette giorni lavorativi dalla data in cui l’Appaltatore ha avuto
notizia del fatto che dà luogo alla contestazione, oppure dal ricevimento del documento
dell’Amministrazione Comunale che si intende contestare. La contestazione, ove ciò non sia stato svolto
immediatamente, deve essere illustrata e documentata nei dieci giorni successivi. Qualora l’Appaltatore
non esplichi le sue doglianze nel modo e nei termini sopra indicati esso decade dal diritto di farle valere.
42.2 Contraddittorio
Ciascuno dei contraenti può aderire alla richiesta dell’altro di constatare e verbalizzare in contraddittorio
qualsiasi situazione o fatto impeditivo verificatosi durante l’esecuzione del Contratto; la richiesta fatta
dall’Amministrazione è vincolante per l’Appaltatore. In ogni caso la richiesta deve essere avanzata quando
la situazione o fatto verificatosi sia in effetti ancora constatabile. In caso di mancata richiesta o di
richiesta intempestiva da parte dell’Appaltatore, le conseguenze derivanti dell’omissione graveranno su
quest’ultimo.
L’Appaltatore deve segnalare, in particolare e tempestivamente, ogni irregolarità riscontrata
nell’esecuzione di altre attività che non sono di sua competenza, ma che possono interferire con la sua
attività o condizionarla.
ART. 43 – PENALI
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Le inadempienze agli obblighi contrattuali da parte dell’Appaltatore comporteranno una riduzione del
compenso pattuito per la minore prestazione fornita, nonché l’applicazione delle penali come distinte nel
presente C.S.A. (ART.64) - Disciplinare tecnico.
Nel caso che uno o più inadempimenti nello svolgimento delle prestazioni comportino una penale
complessiva superiore al 10% del valore contrattuale annuale, oltre alla penale, potrà applicarsi la
risoluzione del contratto di cui all’ART. 44.
Si riportano i flussi relativi all’applicazione delle penali fino all’ennesima nota di debito:
1. il Responsabile del Procedimento o il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, verificato il mancato
rispetto degli adempimenti contrattuali, per prestazioni e/o attività di reporting, anche attraverso
attività ispettiva propria o dei collaboratori, trasmette all’appaltatore per via informatica, nota
contenente gli estremi dell’inadempienza soggetta a penale come previsto nel Disciplinare tecnico.
2. Entro 48 ore dovranno pervenire al Direttore dell’Esecuzione del Contratto (D.E.C.) le controdeduzioni
relative alla penale emessa, in mancanza delle quali il contenuto della penale si ritiene totalmente
accettato dall’Appaltatore.
3. Al termine di ogni trimestre, il D.E.C. invia all’Appaltatore la nota riepilogativa delle penali emesse nel
periodo di riferimento, contenente l’importo delle singole penali e l’importo totale riferito a detto
periodo, da detrarre dall’importo trimestrale.
In ogni caso l’applicazione delle penali contrattuali non esaurisce il diritto dell’Amministrazione al
risarcimento del maggior danno eventualmente subito.
ART. 44 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La Stazione appaltante si riserva la facoltà di procedere, previa diffida, alla risoluzione del contratto. La
S.A. potrà revocare l’affidamento e risolvere unilateralmente il contratto, indipendentemente dalla
scadenza dello stesso, per le seguenti cause:
- gravi e/o ripetute violazioni degli obblighi derivanti dal presente Capitolato, dal contratto o da
disposizioni impartite dal Direttore dell’Esecuzione e/o dal Responsabile del Procedimento;
- in caso di negligenza o accertata frode dell’Appaltatore;
- sospensione ingiustificata dei servizi;
- ripetuta intempestività e/o indisponibilità ad eseguire gli interventi manutentivi richiesti, siano
essi programmati o non programmati;
- impiego di personale privo della opportuna specializzazione in relazione alle lavorazioni da eseguire;
- gravi e ripetute inosservanze degli obblighi concernenti le norme di sicurezza e delle disposizioni
inerenti la manodopera ed i dipendenti;
- cessione anche parziale del contratto;
- qualora sia intervenuta a carico dell’Appaltatore una situazione di fallimento, di liquidazione,
di cessione di attività, di concordato preventivo e di qualsiasi altra situazione equivalente;
- qualora l’Appaltatore abbia ceduto a terzi il contratto in assenza di preventiva
autorizzazione scritta della Stazione appaltante;
- cessione di credito non autorizzata;
- frode nel redigere i documenti contabili e/o mancanza degli stessi o collusione con personale
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appartenente all’organizzazione dell’Ente;
- cessione o subappalto dei lavori, intero o in parte, in violazione delle normative vigenti in tale materia
e comunque di quanto disposto dal presente Capitolato;
- omessa applicazione delle norme che regolano la privacy e la riservatezza dei dati trattati;
- sopravvenuta condanna definitiva del Legale Rappresentante per un reato contro la pubblica
Amministrazione;
- accumulo di penali per un importo pari o superiore al 10% del valore del contratto.
- incompatibilità non sanabile con una revisione contrattuale tra quanto disposto dal presente
contratto e sopravvenuti provvedimenti legislativi in materia.
La S.A. qualora intenda avvalersi della clausola di risoluzione, dovrà contestare all’Appaltatore,
con formale atto, le inadempienze riscontrate. L’Appaltatore potrà presentare le proprie giustificazioni
entro 30 giorni dal ricevimento della contestazione. Sulla base delle giustificazioni fornite, il Comune
potrà rinunciare ad avvalersi del diritto di risoluzione o, in caso contrario, dichiarare risolto il contratto
revocando l’affidamento dell’appalto. Resta fermo il diritto del Comune al risarcimento del danno
subito ed in particolare si riserva di esigere dall’Appaltatore il rimborso delle eventuali ulteriori spese
sostenute rispetto a quelle previste per i l regolare svolgimento dell’appalto; la Stazione Appaltante
avrà la facoltà di differire il pagamento del saldo del conto finale, sino alla quantificazione del danno
subito, nonché di operare la compensazione tra i due importi.
In caso di risoluzione del contratto, l’Appaltatore deve impegnarsi ad assolvere tutte le procedure
previste per la consegna delle aree come previsto nel presente Capitolato e consegnare alla S.A.
tutti i documenti aggiornati relativi alla gestione amministrativa/contabile/tecnica/manutentiva di
propria competenza, entro e non oltre 30 giorni dalla comunicazione dell’avvenuta risoluzione.
La consegna avverrà con un verbale di constatazione, redatto in contraddittorio, dello stato di
avanzamento dei vari lavori/servizi/prestazioni eseguiti e della loro regolare esecuzione.
Entro il termine sopra detto l’Appaltatore deve liberare da eventuali depositi gli spazi di proprietà
della S.A., e saranno a suo carico le spese per lo sgombero e il trasporto in discarica autorizzata.
Fino a regolazione di ogni pendenza con l’Appaltatore, la S.A. trattiene in garanzia quanto a qualsiasi
titolo risultasse a credito dell’Appaltatore stesso. L’Appaltatore si impegna comunque ad assicurare la
continuità degli interventi oggetto del presente Capitolato, anche nel caso di anticipata risoluzione del
contratto, fino al successivo affidamento dei lavori a terzi. Resta inteso che, fino al perfezionamento
del nuovo contratto, rimangono in capo all’Appaltatore stesso le responsabilità civili e penali.
La Stazione appaltante potrà interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto
alle medesime condizioni economiche proposte in sede di offerta in analogia a quanto previsto dall’art.
110 del D.Lgs. 50/16.
Qualora l’Impresa aggiudicataria non applicasse le misure di sicurezza previste dal DUVRI, sarà
facoltà della S.A. sospendere i lavori fino al ripristino delle misure di sicurezza, restando a totale carico
della Ditta aggiudicataria il costo del fermo lavori.
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La Stazione appaltante si riserva la facoltà di:
a) Contestare, mediante comunicazione scritta all’Appaltatore, l’inadempimento contrattuale per
inosservanza delle misure di sicurezza e/o antinfortunistiche volte ad evitare rischi di natura
interferenziale;
b) sospendere la lavorazione in attesa che siano ripristinate le condizioni di sicurezza previste nel
DUVRI, mediante comunicazione scritta all’impresa appaltatrice;
c) risolvere il Contratto d'Appalto, ex art. 1456 per inosservanza delle misure di sicurezza contro i
rischi interferenziali.
ART. 45 –RECESSO DAL CONTRATTO
La Stazione appaltante, ai sensi dell’art.1671 del C.C., si riserva il diritto di recesso dal Contratto in
qualsiasi momento, assegnando all’Appaltatore un preavviso di almeno 30 giorni decorrenti dalla data
di comunicazione.
La Stazione appaltante sarà tenuta a riconoscere all’Appaltatore, oltre al corrispettivo per le
prestazioni fornite fino alla scadenza del termine di preavviso, un importo forfetario pari al 10%
(diecipercento) della differenza tra l’importo di contratto, dedotto il 20% di alea previsto, e la
somma dovuta per le prestazioni regolarmente eseguite.
Detta clausola di recessione, per la parte risarcitoria del lucro cessante, non sarà applicata nel caso
di colpa dell’Appaltatore in seguito ad inadempienze contrattuali o al mancato raggiungimento degli
obiettivi o ad attività svolte.
Ogni conseguenza sarà a carico dell’Appaltatore, ivi compresa la rinuncia ad ogni compenso per
mancato guadagno o simili, ferma restando ogni facoltà di rivalsa dell’Amministrazione.
ART. 46 - MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE, GARANZIE
Salvo le maggiori responsabilità sancite dall’art. 1669 del Codice Civile e i disposti del D.Lgs. 81/80,
l’Appaltatore ha l’obbligo, fino alla ripresa in carico dei beni da parte della Stazione Appaltante, di
effettuare la manutenzione e conservazione delle aree verdi a propria cura e spese.
Qualora la conservazione delle aree venga effettuata dall’Appaltatore mediante impresa di custodia o
guardiania, la stessa è tenuta al rispetto delle prescrizioni previste dalle leggi vigenti. I lavori di
sistemazione di eventuali inconvenienti riscontrati prima e durante le operazioni di ripresa in consegna
dei beni da parte dell’Appaltatore, ritenuti indifferibili ed urgenti ad insindacabile giudizio del Direttore
dell’Esecuzione e/o del Responsabile Unico del Procedimento e che l’Appaltatore non esegua nei
termini che gli sono stati prescritti, potranno venire eseguiti dalla Stazione Appaltante stessa con
addebito della relativa spesa all’impresa inadempiente.
A partire dalla data del verbale di ultimazione lavori e cessazione di presa in carico, l'Appaltatore sarà
garante delle opere e delle forniture eseguite fino a che non sia intervenuto, con esito favorevole, il
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collaudo finale o l’approvazione del certificato di regolare esecuzione.
Per il tempo di cui sopra l'Appaltatore sarà obbligato alla manutenzione gratuita di tutte le
opere da lui eseguite, e quindi a sostituire i materiali che si dimostrassero non rispondenti alle
prescrizioni contrattuali ed a riparare tutti i guasti o le degradazioni che si verificassero, anche se
risultassero dipendenti dall'uso, purché corretto, delle opere.
Qualora, nel periodo di cui sopra, si verificassero delle variazioni, ammaloramenti o dissesti alle
lavorazioni eseguite, per fatto estraneo alla buona esecuzione delle opere eseguite
dall’Impresa, questa ha l’obbligo di notificare dette variazioni od ammaloramenti all’Amministrazione
entro cinque giorni dal loro verificarsi, affinché la stessa possa procedere tempestivamente alle
necessarie constatazioni.
L’Appaltatore tuttavia è tenuto a riparare dette variazioni ed ammaloramenti tempestivamente, ed i
relativi lavori verranno contabilizzati applicando, ove previsti, i prezzi di Elenco.
L’ Appaltatore sarà responsabile, in sede civile e penale, dell’osservanza di tutto quanto specificato in
questo articolo.
ART. 47 – SCADENZA DEL CONTRATTO
Allo scadere del contratto, si procederà alla riconsegna dei beni. L’Appaltatore dovrà mettere a
disposizione del Direttore dell’Esecuzione, il personale, gli strumenti e gli accessori necessari per
sopralluoghi, eventuali rilievi, per la determinazione di misurazioni, tracciamenti, rilievi contabili,
ispezioni ed assaggi e ciò sino al momento della stesura del verbale di riconsegna dei beni, che
avverrà secondo quanto previsto dal presente Capitolato.
Alla scadenza dell’appalto, qualora l’Amministrazione intenda attivare una gestione diretta o
procedere ad un nuovo appalto, dovrà essere garantita ogni forma di collaborazione per il passagio
progressivo al nuovo regime senza che il servizio subisca alcun peggioramento. L’Appaltatore dovrà dare
assistenza alla S .A . , o a terzi incaricati, fornendo tutte le informazioni richieste, in forma scritta o
verbale.
Tre mesi prima della scadenza contrattuale la S.A. in contraddittorio con l’Appaltatore, procederà alla
verifica dell’effettuazione di tutte le operazioni manutentive comprese nel contratto. In particolare si
verificherà:
- il persistere del buono stato manutentivo e delle interventi di manutenzione straordinaria e
migliorativi effettuati durante il periodo contrattuale;
- l’esecuzione di tutti gli interventi operativi ordinati, necessari, richiesti o previsti;
- l’assolvimento di tutti gli oneri previsti in contratto relativi all’espletamento dei servizi;
- che non ci siano situazioni di mancata esecuzione a regola d’arte degli interventi;
- l’inesistenza, al momento della riconsegna, di situazioni di possibile pericolo per danni a persone o
cose.
L’Appaltatore dovrà garantire assistenza nel corso di sopralluoghi e verifiche in loco condotte
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direttamente dalla Stazione appaltante o da terzi da questa incaricati, e fornire tutte le informazioni,
in forma scritta o verbale, tempestivamente e in maniera completa ed esauriente, che la S.A. o i
terzi incaricati dovessero richiedere.
Se tutte le condizioni previste dal contratto ed in particolare quelle oggetto delle verifiche di cui sopra
siano state rispettate, si redigerà il verbale di ultimazione lavori e cessazione di presa in carico.
Qualora l’Appaltatore sia inadempiente rispetto alle eventuali richieste di sistemazione, correzione,
esecuzione, fornitura o quant’altro, gli verrà intimato di adempiere a quanto previsto nel Capitolato e
porre rimedio alle inefficienze riscontrate, previa diffida intimata ai sensi dell’art.1454 del C.C.; il
termine di riconsegna di tutti i beni affidati, o di parte di essi, verrà protratto fino a che tutte le
operazioni richieste saranno eseguite.
Si ribadisce che la custodia dei beni o di parte di essi rimarrà in carico all’Appaltatore, fatte salve tutte
le conseguenze previste nel Capitolato, fino alla riconsegna.
In caso di rilevate mancanze non sanabili, queste saranno oggetto di stima da parte
dell’Amministrazione, in contraddittorio con l’Appaltatore, e gli importi risultanti saranno detratti
da quanto, a qualsiasi titolo, risultasse a credito dell’Appaltatore stesso.
Il verbale di ultimazione lavori e cessazione di presa in carico avrà le seguenti funzioni e conseguenze:
- di documento finale nei rapporti contrattuali;
- di autorizzazione allo svincolo delle garanzie.
Solo dopo la firma del verbale di riconsegna le responsabilità inerenti l’oggetto dell’appalto passeranno
alla Stazione appaltante, intendendosi che fino a quel momento l’Appaltatore dovrà usare tutti gli
accorgimenti di sorveglianza, assicurazione, ecc.. necessari per evitare danni a persone o cose.
L’Appaltatore fornisce completa garanzia di tutte le prestazioni, servizi ed interventi compresi
nell’appalto fino alla presa in consegna dei beni affidati da parte del Committente, fatte salve le maggiori
responsabilità sancite dall’art.1669 del Codice Civile.
L’Appaltatore non ha diritto ad alcun compenso per gli oneri di cui sopra. Il collaudo e/o l’accettazione
dei lavori/prestazioni/servizi non esonera l’Appaltatore da eventuali responsabilità in forza delle vigenti
disposizioni di legge. L’assenso all’eventuale svincolo di quota-parte della cauzione definitiva, fatto ad
ogni fine anno di appalto, non equivale al alcuna forma di collaudo.
ART.- 48 - SPESE CONTRATTUALI
Tutte le spese per tasse di registro e di bollo, come ogni altro onere o diritto inerenti e conseguenti
alla stipulazione del contratto, nessuna esclusa, sono a totale ed esclusivo carico dell’appaltatore.
ART.- 49 CLAUSOLE FINALI
L’Appaltatore dichiara di aver preso piena visione di tutti i documenti che regolano il presente contratto,
di ritenerli adeguati e di accettarli espressamente in modo integrale ed incondizionato.
L’Appaltatore inoltre dichiara di riconoscere e di approvare, ai sensi e per effetto degli art. 1341 e 1342
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del Codice Civile, tutte le condizioni, nessuna esclusa, indicate in tutti gli articoli del presente Capitolato
speciale d’appalto.
L’Appaltatore infine dichiara di aver preso piena visione ed aver effettuato tutti i sopralluoghi necessari
ed aver visionato i beni oggetto dell’appalto.
TITOLO 2 - DISCIPLINARE TECNICO
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ART. 50 - PREMESSA – GENERALITA’
Il presente Disciplinare Tecnico, parte integrante del contratto, disciplina i rapporti tra l’Amministrazione
Comunale e l’Appaltatore ai fini dell’affidamento a questi della gestione del servizio manutentivo pluriennale
del verde pubblico comunale, individuando, per ogni attività, le prestazioni minime richieste per mantenere,
ripristinare, garantire e migliorare la sicurezza, la fruibilità e l’efficienza del verde pubblico del Comune di
Foggia, con particolare riferimento agli specifici componenti di aree verdi, alberate stradali e banchine
quali: prati, alberi, cespugli, siepi, attrezzature ludiche, panchine, cestini, arredi di vario tipo, recinzioni,
ecc…
La consistenza del patrimonio oggetto di appalto è comunque meglio specificata negli Allegati, costituenti
parte integrante del contratto.
Come più dettagliatamente riportato nel Capitolato Speciale d’Appalto C.S.A. (parte integrante del
contatto), il presente appalto è da considerarsi un appalto di servizi e lavori, dove questi ultimi hanno un
valore percentualmente non significativo, rispetto all’importo di contratto, ed un carattere di accessorietà e
complementarietà rispetto ai servizi.
L’Appalto avrà una durata complessiva di 5 (cinque) anni, a partire dalla sottoscrizione del contratto.
L’inizio delle attività avverrà con la sottoscrizione tra le parti dello specifico “Verbale di Consegna”
attraverso il quale l’Appaltatore prende in custodia i beni oggetto di appalto (specificati negli Allegati),
assumendo tutte le obbligazioni derivanti dal contratto. Nel caso l’Amministrazione, per motivi di urgenza,
reputi necessario procedere alla consegna del servizio prima della stipula del contratto, si provvederà alla
stesura di un “Verbale di Consegna Anticipata” sotto le riserve di legge, senza che per questo l’Appaltatore
possa richiedere riconoscimenti aggiuntivi di alcun genere.
L’importo annuale dell’appalto è di complessivi 1.187.000,00 euro/anno oltre IVA al 22% e oneri
per la sicurezza così suddivisi e riportati nei successivi prospetti, annuale e quinquennale:
Prospetto annuale
1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/anno 1.187.000,00
2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/anno 19.111,53
3. Imposta Valore Aggiunto €/anno 265.344,54
Totale €/anno 1.471.456,07
Prospetto Quinquennale
1. Attività ordinaria di manutenzione a canone €/per 5 anni 5.935.000,00
2. Oneri per la Sicurezza non soggetti a ribasso €/per 5 anni 95.557,95
3. Imposta Valore Aggiunto €/per 5 anni 1.326.722,70
Totale €/per 5 anni 7.357.280,65
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La forma di gestione dell’appalto e le finalità che si pone il Comune di Foggia hanno portato alla definizione
di un elenco di prestazioni, contenute nel presente Disciplinare Tecnico, che debbono obbligatoriamente
essere erogate. Il Concorrente potrà presentare un’Offerta migliorativa rispetto a quanto richiesto, con
riferimento alle modalità organizzative, esecutive e di controllo dei servizi e dei lavori richiesti.
L’Amministrazione comunale intende pertanto avvalersi anche della capacità organizzativa, professionale,
imprenditoriale e propositiva dell’Appaltatore per raggiungere l’obiettivo di una efficiente ed efficace
gestione del proprio patrimonio verde oggetto di appalto.
Fermo restando l’importo massimo dei servizi oggetto di gara, sarà quindi facoltà dei Concorrenti
partecipanti integrare i contenuti e definire le forme dei servizi richiesti, partendo dalle prestazioni minime
richieste dall’Amministrazione nel presente Disciplinare Tecnico.
ART. 51 - OBIETTIVI DELL’APPALTO
Obiettivo generale dell’appalto manutentivo messo a bando dal Comune di Foggia è l'ottimizzazione di un
sistema di gestione che consenta una più pronta e adeguata risposta, sia alle proprie esigenze dirette che
a quelle degli utenti, migliorando l’efficienza generale della propria struttura e l’efficacia delle proprie
attività, concentrando la propria azione e le proprie risorse sull’attività di indirizzo e controllo.
Questo appalto trova un fondamentale riflesso nella sua funzione di strumento di governo complessivo del
patrimonio verde comunale. Infatti, la parte di tale appalto che è riferibile alla natura di “servizio”
comprende prestazioni di concreta operatività ma anche di presidio tecnico del patrimonio. Ed è con questa
funzione di presidio che l’Appaltatore è chiamato, tramite l’organicità, la completezza e la comprensibilità
della sua attività di informazione e comunicazione verso l’Amministrazione, a mettere quest’ultima in una
posizione di conoscenza chiara, esauriente, continua e complessiva della consistenza e delle condizioni
contingenti del patrimonio stesso. Ed è grazie a questa conoscenza che l’Amministrazione potrà così
assumere, per tale patrimonio, le scelte di indirizzo e controllo che riterrà più idonee e confacenti agli
obiettivi propri e dell’utenza che nell’Amministrazione comunale trova espressione, fatte comunque salve
sia l’osservanza di ogni normativa che il rispetto dei criteri di razionalità di gestione e di buona tecnica in
materia.
Con queste premesse, i principali obiettivi specifici che l’Amministrazione si pone con il presente appalto,
relativo al verde pubblico comunale, sono i seguenti:
1) mantenere in condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro delle componenti di aree verdi, alberate
stradali e alberi nelle aree a verde, cespugli, siepi, banchine stradali, attrezzature ludiche,
panchine, cestini, arredi di vario tipo, recinzioni, cancellate, ecc., attraverso il monitoraggio e
adeguati interventi manutentivi che migliorino lo standard qualitativo e garantiscano adeguate
condizioni di sicurezza per gli utenti;
2) mantenere ed implementare la conoscenza anagrafica e dello stato manutentivo dei beni oggetto
di appalto, attraverso l’aggiornamento costante, durante il corso di tutto il periodo contrattuale, del
censimento anagrafico informatizzato, già in possesso dell’Amministrazione e che verrà fornito
all’Appaltatore per la gestione dell’appalto;
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3) di assicurare per tutto il periodo contrattuale l’aggiornamento continuo e tempestivo degli archivi
anagrafici e di gestione dei servizi predisposti dall’Amministrazione attraverso l’utilizzo dei sistemi
informatici messi a disposizione all’Appaltatore;
4) disporre di uno strumento che funzioni da interfaccia tra la struttura di manutenzione e l’utenza nel
suo complesso, attraverso l’istituzione di un “Call Center” informatizzato e gestito
dall’Appaltatore, funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, che permetta la raccolta di tutte
le segnalazioni, comunque pervenute, relative a disfunzioni, guasti ed esigenze di intervento
tecnico del patrimonio oggetto d’appalto, dando inoltre l’opportuna visibilità alle attività effettuate;
5) disporre di un servizio continuo di Reperibilità e Pronto Intervento in grado di fare fronte, in
tempi molto rapidi, a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la pubblica
incolumità, danni patrimoniali o gravi disagi, collegato al Call Center di cui sopra, funzionante 24
ore su 24 per 365 giorni all’anno.
Il raggiungimento degli obiettivi sopra riportati e l’attuazione dei contenuti del Disciplinare Tecnico devono
portare a migliorare l’efficienza della gestione attraverso un’integrazione dei servizi e dei lavori volti alla
manutenzione dei beni oggetto di appalto, aumentando gradualmente l’incidenza degli interventi
programmati rispetto alla loro totalità, concentrando l’operato dell’Amministrazione sulle funzioni di
indirizzo e controllo delle attività previste nell’appalto, lasciando all’Appaltatore l’organizzazione e
l’esecuzione delle azioni tecniche, amministrative e di gestione dell’operatività necessarie per ottenere i
risultati richiesti.
Tenuto conto dell’importanza, vastità e complessità delle aree verdi e del numero di alberature oggetto di
appalto, l’Appaltatore dovrà progettare ed attuare opportune procedure e modalità per l’organizzazione e la
gestione delle attività richieste, al fine del raggiungimento degli obiettivi sopra richiamati e in modo da
consentire l'immediato avvio delle attività previste dall’appalto fin dalla presa in consegna, garantendo la
pronta esecuzione di tutti gli interventi necessari.
L’Appaltatore dovrà farsi carico e portare a soluzione tutti i problemi connessi alle esigenze manutentive
del verde pubblico e dei relativi componenti accessori oggetto di appalto.
L’Appaltatore dovrà adottare tutti i provvedimenti per l’organizzazione e la gestione del servizio in modo da
garantire a tutti gli utenti la sicurezza e la fruibilità delle aree verdi. A tal fine potrà disporre delle chiavi
degli immobili (intesi come aree verdi), dei manufatti e dell’impiantistica irrigua/elettrica facenti parte del
patrimonio oggetto di appalto e/o funzionali alla sua manutenzione e conduzione.
L’Appaltatore dovrà comunque gestire a proprio carico tali chiavi e dovrà integralmente restituirle a fine
contratto, con chiara ed esaustiva indicazione, su ciascun mazzo, delle serrature a cui fanno riferimento e
delle rispettive localizzazioni (impianti irrigui, pozzi freatici, impianti elettrici, ecc.).
L’Appaltatore dovrà tenere nel debito conto il fatto che la propria operatività si svolge spesso in aree di
circolazione con presenza di traffico veicolare, con la necessità quindi di arrecare il minor disagio possibile
alla cittadinanza ed alla viabilità (il cui flusso non dovrà essere interrotto se non in casi eccezionali), pur
garantendo la sicurezza sia degli operatori sia dei terzi.
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L’Appaltatore dovrà, in questi casi, informare i competenti Uffici comunali ed esporre sui luoghi di
intervento la segnaletica stradale necessaria e gli atti comunali inerenti l’occupazione del suolo pubblico
con l’anticipo di tempo previsto dalla normativa vigente in merito.
Inoltre la manutenzione di aree verdi (parchi giochi, giardini, vicinanza di abitazioni, ecc.) potrà avvenire in
presenza di utenti , con la conseguente necessità di arrecare il minimo disturbo possibile, garantendo al
contempo adeguata sicurezza a tutti i soggetti coinvolti o anche solo presenti.
Il Comune di Foggia delega all’Appaltatore l’operatività delle azioni gestionali, di monitoraggio e
manutentive sul patrimonio oggetto di appalto, attività che lo stesso Appaltatore progetta ed eroga, oltre al
controllo sulla qualità degli interventi effettuati, tenuto conto delle prescrizioni del presente Capitolato
Speciale di Appalto (C.S.A.), da intendersi come prestazioni inderogabili richieste anche con l'obiettivo di
garantire continuativamente la sicurezza delle aree fruite e fruibili alla cittadinanza.
Ogni attività effettuata dall’Appaltatore dovrà risultare comprensiva dell’acquisizione delle eventuali
autorizzazioni necessarie all’operatività, degli oneri derivanti dalle particolari cautele, contromisure o misure
preventive da adottarsi nei singoli casi, anche se da richiedersi a terzi, della mano d’opera, dei materiali,
del macchinario ed attrezzatura, dei carburanti, di ogni materiale di consumo e di quanto necessario a
garantire la sicurezza degli operatori e dei terzi, al fine di fornire ogni prestazione correttamente eseguita
nei tempi previsti e con la qualità richiesta.
L’Appaltatore sarà responsabile dell’intero ciclo delle attività previste dall’appalto, fornendo altresì alla
funzione di controllo dell’Ente tutti le informazioni e gli strumenti necessari per valutare i servizi erogati ed
i lavori eseguiti. In ogni caso, l'Amministrazione potrà richiedere all'Appaltatore ogni integrazione e
modifica (anche organizzativa) necessaria per lo svolgimento delle attività di controllo.
Le funzioni di controllo sull’operato dell’Appaltatore restano in capo all’Amministrazione comunale, come
meglio specificato al successivo ART. 62.
ART. 52 - OGGETTO DEL SERVIZIO – SPECIFICHE TECNICHE
Il servizio dovrà essere svolto dall’Appaltatore in qualsiasi zona del Comune di Foggia o in aree rientranti
nel territorio comunale di Foggia, ivi comprese le Borgate (Incoronata, Cervaro, Segezia ecc.).
Le prestazioni descritte nel presente Disciplinare Tecnico riguardano l’esecuzione di tutte le azioni tecniche,
gestionali ed amministrative volte a mantenere, ripristinare, garantire e migliorare la sicurezza, l’efficienza
e la fruibilità del verde pubblico del Comune di Foggia e dei relativi componenti, con particolare riferimento
ai beni oggetto di appalto e delle componenti di aree verdi, alberate stradali e alberi su aree a verde,
cespugli, siepi, nonché delle attrezzature ludiche, panchine, cestini, arredi di vario tipo. Le aree verdi e le
alberature stradali viene data individuazione negli allegati al presente C.S.A., e viene di seguito riportata la
classificazione tipologica e la relativa consistenza presunta, desunta dal censimento anagrafico attualmente
in possesso dell’Amministrazione.
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52.1 - CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA INDICATIVA DELLE AREE A VERDE PUBBLICO
Si riporta di seguito la classificazione tipologica del verde pubblico del Comune di Foggia, quale
riferimento per le prestazioni richieste per l’attività di manutenzione.
CLASSE A – Verde intensivo
Parchi urbani (si intendono i giardini e parchi urbani di superficie superiore a 5.000 mq.),
condizionati dall'elevata pressione sociale dei fruitori.
CLASSE B – Verde intensivo con attrezzature ludiche (verde attrezzato)
Aree verdi di quartiere, rotatorie e parchi giochi.
CLASSE C – Verde di pregio
Aree verdi e giardini centro cittadino con maggiori esigenze manutentive rispetto allo standard,
(Villa comunale e piazza del centro cittadino).
CLASSE D – Verde naturale periferico -
Aree verdi borgate, aree marginali al tessuto urbano, spazi residuali o periferici a completamento
del tessuto urbano o all’interno dei quartieri artigianali/industriali. Aree spartitraffico, svincoli grandi
arterie stradali, strade di accesso alla città.
CLASSE E – Verde periferico borgate
Banchine delle strade comunali (S.C.) esterne alla tangenziale e suoli residui comunali.
La consistenza patrimoniale indicativa complessiva delle aree a verde risulta quindi dalla Tabella di seguito
riportata:
Tipologia Area Verde Quantità (mq) Superfici pavimentate (mq.)
Aree verdi classe A 201.261 20.000
Aree verdi classe B 444.193 10.000
Aree verdi classe C 40.684 48.700
Aree verdi classe D 285.722
Aree verdi Classe E 219.566
TOTALE 1.190.926 78.700
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52.2 - CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA ALBERATE STRADALI
Si riporta di seguito la classificazione tipologica delle alberate stradali del Comune di Foggia, quale
riferimento per le attività di manutenzione ordinaria.
Tipologia 1: esemplari di altezza non superiore a m 6
Tipologia 2: esemplari di altezza compresa fra m 6 e m 10
Tipologia 3: esemplari di altezza compresa fra m 10 e m 15
La consistenza patrimoniale presunta delle alberate stradali risulta quindi dalla tabella di seguito riportata.
Tipologia Alberata Stradale Quantità (n. di alberi)
Alberate stradali 1^ GRANDEZZA 3.660
Alberate stradali 2^ GRANDEZZA 10.870
Alberate stradali 3^ GRANDEZZA 1.890
TOTALE 16.420
Le quantità presunte sopra riportate sono da intendersi indicative e comunque corrispondenti ai dati ad
oggi rilevati ed in possesso dell’Amministrazione.
È obbligo dell’Appaltatore accettare la consegna delle aree verdi, dei relativi componenti e delle alberature
stradali oggetto di appalto in qualsiasi condizione si trovino all'atto dell’affidamento, essendo previsto che
le abbia, visitate e valutate prima della formulazione dell'Offerta.
L’attività avrà inizio con la sottoscrizione tra le parti del “Verbale di Consegna”.
Come già anticipato, il servizio di gestione e manutenzione richiesto prevede l’esecuzione di prestazioni
ordinarie remunerate attraverso il pagamento di un canone periodico, indirizzate al risanamento, alla
messa in sicurezza, alla valorizzazione ed al miglioramento del patrimonio oggetto di appalto, compresi i
casi particolari che richiedono l’immediata messa in sicurezza (Pronto intervento) su richiesta specifica
dell’Ufficio dell'Amministrazione (Responsabile del Procedimento e Direttore dell’Esecuzione Contratto) e
dalla Polizia Municipale.
52.3 - INTERVENTI DI MANUTENZIONE DA ESEGUIRE SULLE AREE A VERDE
L’attività di manutenzione è principalmente indirizzata al risanamento, alla valorizzazione e al
miglioramento delle aree verdi, del patrimonio arboreo e di tutti gli elementi di arredo presenti all'interno
delle aree verdi (attrezzature ludiche, panchine, cestini, arredi di vario tipo, recinzioni ecc.).
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In essa trovano realizzazione gli intenti e le scelte di indirizzo e controllo che l’Amministrazione comunale
riterrà più idonee e confacenti agli obiettivi propri e dell’utenza che in essa trova espressione.
52.4 - SERVIZI OGGETTO DELL’APPALTO
Vengono di seguito sinteticamente elencati i servizi richiesti all’Appaltatore (più dettagliatamente specificati
a partire dal ART.53 al ART.61), remunerati con il pagamento di un canone periodico il cui ammontare è
indicato al precedente ART. 7 (attività sub. 1.), servizi che sono da intendersi come prestazioni minimali ed
obbligatorie, e che sull’Offerta dei concorrenti potranno trovare miglioramento e/o integrazione.
1) Monitoraggio costante di tutte le aree verdi, le alberate stradali e le banchine stradali oggetto di
appalto e di tutti i loro componenti, con lo scopo principale di individuare situazioni di pericolo,
anche solo potenziale, per gli utenti e di individuare, programmare tutti gli interventi manutentivi
che si renderanno necessari od opportuni. I criteri e le modalità di effettuazione e comunicazione
di tale attività di monitoraggio dovranno attenersi rigorosamente a quanto prescritto dal ART.53
del presente Disciplinare Tecnico, sia negli appositi Allegati al Capitolato d’Appalto.
2) Formulazione e gestione, con riferimento alle lavorazioni previste dal ART.54 del Disciplinare
Tecnico, del piano di manutenzione complessivo di ogni area verde, alberata stradale e banchina
stradale in carico manutentivo (pianificazione) e dei programmi operativi di intervento
(programmazione).
3) Attività di manutenzione del patrimonio oggetto di appalto, dei relativi componenti e delle alberate
stradali, attraverso l’esecuzione delle lavorazioni previste agli appositi paragrafi (ART.55) del
presente Disciplinare Tecnico e sinteticamente riassunte nell’Allegato A.03.
4) Servizio di Reperibilità e Pronto Intervento per la messa in sicurezza, 24 ore su 24 per 365 giorni
all’anno, per fare fronte a situazioni di emergenza che possono creare pericolo per la pubblica
incolumità, danni di tipo patrimoniale o a terzi e situazioni di grave disagio per l’utenza (ART.56).
5) Attività di programmazione, realizzazione e gestione (su specifiche dell’Amministrazione), per tutto
il periodo contrattuale, di servizi web-service relativi ai flussi informativi conseguenti alle attività
oggetto di appalto, al fine di permettere lo scambio informativo necessario alla gestione
dell’appalto.
6) Servizio di Call Center, tecnologicamente avanzato ed integrato con tutte le componenti del
sistema informativo (anagrafe, archivio di gestione), funzionante 24 ore su 24 per 365 giorni
all’anno, che costituisca l’interfaccia verso tutti gli utenti delle attività connesse al servizio per la
raccolta di tutte le segnalazioni, comunque pervenute, relative alle disfunzioni e guasti del
patrimonio oggetto di appalto, permettendo inoltre la rapida attivazione del servizio di Reperibilità
e Pronto Intervento in caso di necessità, oltre che la visibilità dei servizi effettuati (ART.58).
7) Attività di gestione delle anagrafi di tutti i beni oggetto di appalto, attraverso l’aggiornamento
continuo, durante tutto il periodo contrattuale, delle schede tecniche rappresentanti lo stato di
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fatto, la loro rappresentazione sulla cartografia comunale e le modifiche, anche in conseguenza
degli interventi effettuati dall’Appaltatore e/o direttamente dall’Amministrazione (ART.59).
8) Esecuzione di sopralluoghi, anche al di là della corrente e costante attività di monitoraggio, su
richiesta del Servizio Ambiente (ART.60), al fine di risolvere particolari problemi manutentivi.
9) Gestione delle Informazioni e redazione di report mensili da concordare con il Servizio Ambiente,
con riferimento a tutte le attività richieste ed erogate per il patrimonio oggetto di appalto (ART.61).
ART. 53 - MONITORAGGIO SUL PATRIMONIO OGGETTO DELL’APPALTO
Si richiede all’Appaltatore di eseguire con costanza e continuità il monitoraggio delle condizioni di fatto del
patrimonio oggetto di appalto, nonché la raccolta delle esigenze di intervento con le seguenti finalità:
1) mantenimento delle condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro del patrimonio stesso;
2) verifica del risultato delle attività svolte e previste sul patrimonio, al fine di valutare la necessità di
adottare di interventi supplementari e/o migliorativi;
3) programmazione degli interventi manutentivi ordinari da eseguire su tutti i componenti oggetto di
appalto, tenuto conto delle loro diverse caratteristiche ed importanza;
4) segnalazione di stati di fatto, eventi o dinamiche che possano alterare la fisionomia del patrimonio
o avere significativo riflesso sulle sue condizioni di sicurezza, funzionalità e decoro;
5) raccolta, verifica ed aggiornamento dei dati anagrafici relativi delle aree, alberate, cespugli, siepi,
banchine, arredi e attrezzature ludiche e di tutto ciò che comunque abbia rilevanza ai fini della
manutenzione e della fruizione del patrimonio affidato. All'Appaltatore è quindi richiesto di
verificare che le misure e mappe degli archivi anagrafici siano corrispondenti a ciò che si rileva sul
territorio. Le comunicazioni conseguenti alle risultanze di quanto rilevato in tale attività devono
essere continuamente registrate su supporto che le renda consultabili “on-line” al Servizio
Ambiente, complete di ogni loro contenuto di informazione.
Le attività di monitoraggio, di raccolta e strutturazione delle esigenze di intervento sono da intendersi
continuative, per tutto il periodo contrattuale, e si realizzano anche, ma non soltanto, grazie al presidio
costante degli operatori dell’Appaltatore presenti sul patrimonio oggetto di appalto anche durante la
semplice operatività.
Relativamente al patrimonio arboreo, all’impiantistica irrigua e alle attrezzature ludiche, vista la specifica
criticità di tali tipologie di oggetti di manutenzione, dovrà essere oggetto anche di supplementare attività di
monitoraggio secondo cadenze periodiche più avanti dettagliate e a cura di personale specificamente
preparato.
E’ comunque fatta salva la necessità di intervenire in regime di Pronto Intervento, così come descritto al
successivo ART.56, laddove la situazione lo richieda o lo lasci ipotizzare.
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L’Appaltatore dovrà mettere a punto ed attivare efficaci procedure informative finalizzate a prevenire la
reiterazione di richieste riguardanti problemi a suo tempo già regolarmente e compiutamente comunicati e
che non hanno ancora avuto risposta nell’emissione dell’ordine di lavoro.
Pertanto, grazie a questa azione di controllo preliminare e “filtro” delle richieste, da effettuarsi a cadenza
almeno semestrale, non dovrà essere necessaria la reiterazione della richiesta e dovrà essere garantita
l’esecuzione dell’intervento segnalato al Call Center dal cittadino e/o dall’operatore di zona.
La reiterazione della medesima richiesta comporta l'applicazione delle penali previste al successivo ART.64.
53.1 - RENDICONTAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO E DELLE ESIGENZE DI
INTERVENTO
La rendicontazione del monitoraggio, relativamente alla definizione del grado di priorità, dovrà considerare
le singole specificità in primo luogo in relazione all'“effetto bersaglio” di quanto rilevato, ad es. la stessa
rilevazione riscontrata in aree diverse (aree ad alta o bassa frequentazione) dovrà avere gradi di priorità
diversi.
La rendicontazione del monitoraggio, dovrà attenersi rigorosamente al requisito di completezza e continuità
delle registrazioni su supporto informatico e rese consultabili dal Direttore dell’Esecuzione e dal
Responsabile del Procedimento.
53.2 - CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI
STATICHE, FITOSANITARIE E INTERFERENZIALI DELLA VEGETAZIONE OGGETTO DI
APPALTO
L'Appaltatore deve provvedere ad una verifica costante e continuativa dello stato vegetativo e fitosanitario
dell’intero patrimonio vegetale oggetto di appalto.
L’Appaltatore assume la responsabilità civile e penale per quanto attiene la statica arborea e i
conseguenti, eventuali, danni a terzi, nessuno escluso, a partire dal primo giorno di esercizio dell'appalto.
Qualora si presentassero situazioni di pericolosità statica o vi fossero elementi tali da far supporre problemi
di stabilità di esemplari arborei, o anche solo di parti significative della loro chioma, tali da prevedere la
necessità di interventi immediati atti alla salvaguardia della pubblica incolumità, l’Appaltatore dovrà
provvedere:
1) all’immediata messa in sicurezza dell’area circostante, in regime di Pronto Intervento, comunicando
in tempo reale la situazione al Servizio Ambiente e/o alla Polizia Municipale;
2) alla tempestiva adozione dei necessari interventi, compreso l’abbattimento della pianta instabile o
potenzialmente instabile se immediatamente necessario, anche in assenza di specifico riscontro del
Servizio Ambiente.
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In quest’ultimo caso, ad abbattimento avvenuto, l’Appaltatore avrà cura di documentare al Servizio
Ambiente lo stato fitosanitario dell'albero con particolare riferimento ai sintomi e danni aventi conseguenze
sulla sua stabilità, attraverso la compilazione di un modulo specifico accompagnato da adeguata
documentazione fotografica. L’Appaltatore dovrà inoltre contestualmente provvedere all’annotazione
dell’avvenuta rimozione dell’albero sui supporti documentali dell’Amministrazione comunale nei quali è
registrata la consistenza del patrimonio arboreo oggetto di appalto.
Nel caso in cui l’Appaltatore ritenga invece che l’intervento di abbattimento non rivesta carattere di
urgenza immediata, potrà proporlo come programmabile, dandone comunicazione al Servizio di cui sopra
secondo i normali criteri e modalità di comunicazione e rendicontazione dei risultati del monitoraggio e
delle esigenze di intervento, di cui al punto 53.1.
Alle piante arboree interamente secche dovrà venire assegnato il grado di priorità alta (classe D),
prevedendo un termine entro cui effettuare l’abbattimento non superiore a 5 giorni.
Sono però da ritenersi da rimuovere in regime di Pronto Intervento (vale a dire con l’immediatezza ad esso
specificamente riferita) quegli alberi (o quelle parti della loro chioma) per i quali l’Appaltatore, viste le
condizioni di fatto, non ritiene opportuna una permanenza in loco superiore ai 2 giorni naturali e
consecutivi.
In caso di richiesta di abbattimento, nelle more delle scadenze sopra citate, il Direttore per l’Esecuzione del
Contratto potrà convocare, se lo ritiene opportuno, un sopralluogo congiunto con personale tecnico
dell’Appaltatore, allo scopo di una più approfondita valutazione della situazione complessiva dell’albero.
Qualora non ritenga di convocare il sopralluogo, l’Appaltatore potrà procedere all’abbattimento.
Resta inteso che, per gli interventi di abbattimento, qualora per qualsiasi motivo l’ordine di esecuzione non
risulti pervenuto all’Appaltatore al quinto giorno naturale e consecutivo antecedente la scadenza proposta
dall’Appaltatore stesso, questi potrà procedere all’abbattimento, anche in assenza di emissione di ordine di
lavoro da parte del Direttore per l’Esecuzione del Contratto.
Nelle attività di verifica delle condizioni statiche e fitosanitarie del patrimonio vegetale, l'Appaltatore deve
impiegare personale che risulti dotato di adeguata qualificazione in campo agronomico e forestale
(abilitazione professionale all’esercizio della professione di Dottore Agronomo o Forestale, Perito Agrario o
Agrotecnico, con obbligo di attestazione di frequenza a corsi di formazione specifici) nonché di specifica
esperienza (documentata) in attività di verifica statica e fitosanitaria sul verde urbano.
Nel caso in cui, durante l’attività di monitoraggio delle condizioni del patrimonio arboreo, o anche durante
l’esecuzione dell’operatività manutentiva, si rilevassero fondati sospetti della presenza di patologie per le
quali è prescritta, dall’apposita normativa legislativa, la lotta obbligatoria, o comunque patologie
particolarmente significative a carico della vegetazione oggetto di appalto, l’Appaltatore dovrà avere cura di
effettuare i rilievi ed i prelievi di tessuto necessari ad una corretta diagnosi, se del caso trasmettendoli agli
organi o agli uffici a ciò competenti (p. es. Servizio Fitosanitario Regionale), dandone nel contempo
tempestiva notizia al Servizio Ambiente.
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L'attività complessiva di verifica dello stato vegetativo e fitosanitario del patrimonio vegetale oggetto
dell’appalto dovrà essere documentata dalla presentazione, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto e
con cadenza trimestrale, di una relazione riepilogativa riguardante sia la situazione generale, con
riferimento alla criticità di singole specie arboree, sia, attraverso specifiche schede, la situazione di singoli
esemplari esaminati con l’aiuto di strumentazione.
Il Servizio Ambiente potrà richiedere all’Appaltatore, in qualsiasi momento, di conoscere, relativamente ad
uno o più esemplari arborei specificamente individuati, le risultanze dell’attività di monitoraggio statico e
fitosanitario. Resta inteso che il Servizio Ambiente, ai fini della concreta operatività e manutenzione del
patrimonio arboreo comunale, non è tenuto a prendere in considerazione tali dati se essi non saranno
formalmente comunicati.
L’Appaltatore dovrà assicurarsi che gli abbattimenti effettuati siano riportati, entro il successivo terzo giorno
lavorativo nel censimento del verde comunale, affinché esso sia sempre tenuto aggiornato.
Il monitoraggio del patrimonio vegetale oggetto di appalto si articola essenzialmente nelle seguenti attività:
1. Verifica statica e verifica fitosanitaria visiva;
2. Verifica statica strumentale.
53.3 VERIFICA STATICA E FITOSANITARIA VISIVA DI ALBERATURE ED ELEMENTI VEGETALI
In merito all’attività di controllo statico di tutti gli alberi facenti parte del patrimonio comunale oggetto di
appalto, l’Appaltatore dovrà provvedere, a partire dalla consegna del servizio, ad attenta verifica visiva
esterna relativa alla presenza di sintomi che appaiono significativi sotto tale profilo, quali ad esempio:
irregolarità nel profilo del tronco, cavità su di esso o sulle branche primarie (anche attribuibili all’attività di
parassiti), seccumi, rotture, significativi squilibri, nonché evidenza di carpofori fungini nel terreno
circostante di ogni esemplare arboreo, al colletto, sul tronco, sulle branche primarie, all’interno delle cavità
eventualmente esistenti.
L’attività di verifica statica e fitosanitaria visiva sarà da intendersi costante e continuativa, e tale da coprire
l’intero patrimonio di aree verdi ed alberate stradali oggetto di appalto nell’arco di un periodo massimo di
sei mesi.
All’inizio del servizio l’Appaltatore dovrà comunicare al Direttore per l’Esecuzione del Contratto sia la
periodicità con cui si otterrà la copertura dell’intero patrimonio oggetto di appalto, sia il calendario di ogni
singolo periodo, articolato per zone omogenee del territorio comunale, attraverso cui si realizzerà tale
completa copertura. E’ facoltà del Direttore per l’Esecuzione del Contratto, entro il primo trimestre del
servizio, disporre, con motivazione, la modifica di tale calendario periodico.
L’attività di verifica statica e fitosanitaria visiva ha lo scopo di individuare, con la dovuta tempestività, tutte
le alterazioni rilevanti sotto il profilo statico e/o fitosanitario, intese come sintomi e/o danni, anche
provocati da imperizia di chiunque.
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Nel caso in cui le alterazioni rilevate siano tali da presupporre l’adozione di specifici interventi, andranno
annotate, descritte, trasmesse e rese disponibili (secondo le modalità e i criteri stabiliti per il monitoraggio
al punto 53.1), complete dell’indicazione della probabile causa avversa (parassita vegetale o animale,
patogeno fungino, avversità di altro genere) e della loro potenziale pericolosità, il tutto con esplicito e
fondamentale riferimento agli interventi da porre in essere.
Gli interventi ritenuti idonei a fronteggiare la situazione fitosanitaria sono compresi nell’operatività a
canone.
Le osservazioni relative a sintomi e danni presenti a carico degli alberi e, nei soli casi significativi, su altre
tipologie di vegetazione (piante arbustive), dovranno essere condotte in modo tale da:
1) rilevare ogni elemento o fattore avente attinenza con la pubblica incolumità;
2) rilevare ogni elemento o fattore che indichi presenza di avversità fitopatologiche;
3) rilevare l’esigenza di procedere a interventi cesori di risanamento;
4) rilevare presenza di seccumi significativi o che comunque richiedano un intervento complessivo
di rimonda della chioma o di abbattimento di interi esemplari disseccati;
5) essere condotte su ciascuna area verde nella sua totalità.
Nel caso di concreti indizi che attestino la potenziale instabilità dell'albero, in particolare per le situazioni ad
elevato “effetto bersaglio”, si potrà procedere all'abbattimento diretto.
In riferimento alle situazioni che più comunemente possono presentarsi, si indicano nello schema
seguente il criterio degli interventi che l’Appaltatore dovrà adottare:
Sintomo o danno osservato Misura da adottarsi
Piante morte e con stato vegetativo
e fitosanitario irrecuperabile
Abbattimento
Alberi di platano con sintomi di
cancro (Ceratocystis fimbrata)
Prelievo di campione e consegna direttamente al
Servizio Fitosanitario Regionale e conseguente
adozione delle misure disposte dal Servizio
Conifere interessate da attacchi di
processionaria del pino
(Traumatocampa pityocampa)
Eliminazione dei nidi o eventuale adozione di lotta
biologica
Sintomi o danni che hanno
conseguenze sulla stabilità dell’albero
o di parti significative della chioma.
Verifica statica strumentale, eventualmente anche
in quota, con indicazione di un ordine di priorità.
Nel caso di concreti indizi che attestino la
potenziale instabilità dell’albero, in particolare per
le situazioni ad elevato effetto “bersaglio”, si potrà
procedere all’abbattimento diretto
Sintomi o danni che possono avere
in futuro conseguenze sulla stabilità
dell’albero ( es. zone prive di
corteccia, ferite, ecc.)
Controllare in seguito l’evoluzione della gravità del
sintomo o danno a velutare quale intervento
eseguire( es. verifica statica strumentale,
eliminazione branche lesionate, ecc)
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Presenza di parti di chioma
completamente prive di vegetazione
o con poca vegetazione
Potatura di risanamento o di rimonda.
Presenza di branca primaria o
secondaria (secca) o con pochissima
vegetazione (albero adulto)
Eliminazione della branca e dei rimanenti, piccoli
seccumi eventualmente presenti sull’esemplare.
Presenza di branca primaria o
secondaria (secca) o con pochissima
vegetazione (albero di nuovo
impianto)
Eliminazione della branca e dei rimanenti, piccoli
seccumi eventualmente presenti sull’esemplare.
Presenza di un grosso ramo
(diametro > 5 cm) su pianta adulta
(secco) o con pochissima
vegetazione
Eliminazione della grosso ramo e dei rimanenti,
piccoli seccumi eventualmente presenti
sull’esemplare.
53.4 – LAVORAZIONE V.S.S.A. - VERIFICA STATICA STRUMENTALE ALBERATURE
L’Appaltatore deve realizzare un servizio costante e continuativo di verifica strumentale della stabilità
complessiva degli individui e delle branche primarie delle piante arboree nelle aree verdi e nelle
alberate stradali oggetto del servizio, secondo una programmazione autonomamente formulata, tenuto
debito conto delle risultanze dell’attività di verifica statica e fitosanitaria visiva, o di precedenti verifiche
strumentali eventualmente già effettuate su singoli esemplari.
In ogni modo il servizio dovrà essere tale da sottoporre annualmente a verifica strumentale il numero
minimo di 300 esemplari arborei, con maggior riguardo a quelli per i quali, per collocazione o
dimensioni, la stabilità appare fattore più rilevante, anche in relazione alla “classe di rischio” nonché
al cosiddetto “effetto bersaglio”.
Ad ogni singolo esemplare arboreo verificato strumentalmente dovrà corrispondere la redazione e la
trasmissione di una scheda descrittiva delle caratteristiche dell’albero stesso e degli esiti delle prove,
completa di ogni elemento necessario all’individuazione ed al reperimento di esso sul territorio.
L’insieme di tali schede dovrà essere accompagnato da una tabella riepilogativa della quantità delle
verifiche svolte fino a quel momento, su base annuale. La tabella, in formato di “lista annuale” con
funzione di “contatore” , ordinata per albero, la data dell’effettuazione della prova statica, la classe di
rischio dell’esemplare arboreo e il numero progressivo di rilievo strumentale.
Per esemplari arborei di dimensioni e/o valore paesaggistico di particolare rilevanza, ritenuti da
abbattere in seguito a rilievi strumentali, in sede di trasmissione della relazione trimestrale dovranno
essere prodotti, per esemplari il cui diametro a m 1,30 dal colletto superi i 60 cm, anche gli elaborati
grafici, risultanti dai rilievi stessi, che ne attestano l’instabilità.
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Ogni singolo esemplare arboreo per il quale sia stata ritenuta opportuna l’esecuzione di una verifica
strumentale dovrà altresì essere censito singolarmente, con correlata attribuzione di un numero di
codice, al fine del suo inserimento negli archivi anagrafici.
L’attività di verifica strumentale deve essere effettuata mediante le più recenti metodologie proposte
dagli esperti a livello internazionale.
Risulta ottimale l’applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment) messo a punto dal professor
Mattheck del Centro di Ricerche Nucleari di Karlsruhe (D).
L'Appaltatore deve inoltre dimostrare il possesso dell'attrezzatura minima necessaria per l'applicazione
del metodo VTA: "martello Metriguard”, frattometro, “Resistograph”, attrezzatura di ispezione ed
eventuale altra strumentazione di nuova concezione che possa migliorare il rilievo, quale il Tomografo.
53.5 - CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI
E DELLA FUNZIONALITA’ DELL’IMPIANTISTICA IRRIGUA
Per ogni impianto irriguo soggetto al servizio, l’attività di monitoraggio è da svolgersi secondo la
periodicità che si esplica con le frequenze minimali sotto indicate, fatte salve ulteriori verifiche la cui
esecuzione risulti necessaria in corso di esercizio:
a) entro la fine del mese di marzo di ogni anno, esecuzione di un controllo generale delle componenti
dell’impianto, finalizzato alla sua riattivazione (compresa la riattivazione stessa), e all’esecuzione di
tutte le manovre e regolazioni, necessarie ad un ottimale funzionamento a regime;
b) ripetizione del complesso di verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra per ciascuno dei
mesi di aprile, maggio, giugno di ogni anno;
c) esecuzione di n.2 (due) passaggi in ciascuno dei mesi di luglio, agosto e settembre di ogni anno, rispettivamente entro le date del 5 e del 20 di ciascuno di essi, per la ripetizione del complesso di
verifiche, controlli, manovre e regolazioni di cui sopra; d) esecuzione di n.1 (uno) passaggio nel mese di ottobre di ogni anno, per le verifiche, controlli,
manovre e regolazioni finalizzate alla disattivazione invernale dell’impianto (compresa la
disattivazione stessa), tali da prevenire, per quanto possibile, ogni eventuale, prevedibile problema
che dovesse presentarsi alla successiva riattivazione primaverile.
E’ richiesto che nei passaggi finalizzati al monitoraggio dell’impiantistica venga contestualmente
realizzata, laddove possibile, l’attività di conduzione di essa, consistente in tutti quegli interventi
necessari ad assicurarne la funzionalità, così come descritti al punto 55.16.
L’Appaltatore è quindi tenuto a verificare e controllare l’integrità e la funzionalità dell’impiantistica
irrigua a servizio del patrimonio oggetto di appalto, in quanto facente parte integrale di esso.
Il monitoraggio dovrà prevedere:
1) la verifica della presenza di carenze idriche e/o ristagni d’acqua;
2) l’avviamento di un ciclo manuale dell’impianto per i vari settori, al fine di verificarne la funzionalità;
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3) regolazione dell’impianto ed eventuale sostituzione di componenti ogni volta che vengono
riscontrate anomalie;
4) la migliore programmazione del sistema in funzione della stagione e delle esigenze del prato.
Tale attività si esplicherà ordinariamente sugli impianti irrigui attivi. La programmazione di tali attività
dovrà essere resa visibile e dovrà essere effettuata secondo quanto previsto dall’ART.54.
Potranno essere richieste verifiche o controlli anche in aree in cui sono presenti impianti irrigui non
attivi, senza che l’Appaltatore abbia nulla a pretendere.
L'attività complessiva di verifica delle condizioni e della funzionalità dell’impiantistica irrigua oggetto
dell’appalto dovrà essere documentata, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto e con cadenza
mensile, attraverso una relazione riepilogativa riguardante la situazione generale e da specifiche schede
relative alle criticità di ogni singolo impianto.
53.6 - CRITERI E TEMPISTICHE DI ESECUZIONE DEL MONITORAGGIO DELLE
ATTREZZATURE LUDICHE
Per ogni attrezzatura ludica l’attività di monitoraggio, in riferimento alle indicazioni tecniche contenute
nelle norme UNI En 1176 e 1177, è da svolgersi secondo la periodicità e le modalità sotto indicate,
riferibili a tre fasi distinte:
1. Ispezione visiva ordinaria da effettuarsi con frequenza almeno settimanale per verificare rotture o
danneggiamenti, derivanti da atti vandalici o dal normale deterioramento provocato dall'azione degli
agenti atmosferici e dall'utilizzo.
2. Ispezione operativa da effettuarsi con personale tecnico qualificato, con frequenza mensile nel
periodo da maggio a settembre compresi (5 ispezioni) e nel mese di febbraio e di novembre di ogni
anno, per un totale di 7 ispezioni/anno, per verificare nel dettaglio lo stato delle attrezzature e più
precisamente:
a) controllo dei livelli delle superfici;
b) controllo dello stato delle fondazioni delle attrezzature;
c) controllo della stabilità dell’attrezzatura;
d) controllo del corretto serraggio degli elementi di fissaggio;
e) controllo dello stato della verniciatura e della necessità di trattamento delle superfici;
f) controllo dello stato della lubrificazione dei giunti;
g) controllo delle parti di maggior uso come sedili, catene reti e scivoli;
h) controllo dell’eventuale presenza di parti scheggiate;
i) controllo visivo di eventuali parti mancanti o danneggiate e rotture imputabili ad atti vandalici o al
normale deterioramento provocato dall'azione degli agenti atmosferici e dall'utilizzo;
j) controllo dei requisiti normativi di sicurezza.
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In questa fase di ispezione e con la stessa frequenza, devono essere contestualmente svolte tutte le
attività comprese nella lavorazione denominata “risanamento attrezzature ludiche”, di cui all’ ART.55.2,
e specificatamente:
a) eventuale lavaggio delle attrezzature;
b) fissaggio, serraggio ed eventuale sostituzione/integrazione di viti e bullonerie, compresi
tappi-coprivite/copribullone dove necessario;
c) lubrificazione dei giunti.
3. Ispezione principale annuale, da effettuarsi con personale tecnico qualificato nel periodo
compreso tra i mesi di marzo e aprile di ogni anno, attraverso la quale verificare in modo approfondito il
livello complessivo di sicurezza delle attrezzature; tutte le attrezzature ludiche devono essere sottoposte
a controlli approfonditi, in modo da poter rilevare tutti gli eventuali difetti, anche i più nascosti. Questo
monitoraggio deve valutare inoltre l'entità degli interventi necessari nel breve e medio termine
(intendendo per quest'ultimo un arco temporale pari ad almeno 1 anno) necessari per il mantenimento
in buone condizioni della attrezzature, valutando nel contempo l'opportunità tecnica ed economica di
procedere con la rimozione ed eventuale sostituzione delle attrezzature rispetto agli interventi previsti.
L'attività complessiva di verifica dello stato della attrezzature ludiche oggetto dell’appalto dovrà essere
documentata dalla presentazione, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto e con cadenza mensile, sia
di una relazione riepilogativa riguardante la situazione generale sia attraverso specifiche schede che
facciano riferimento alla criticità di singole strutture.
ART. 54 - PIANO DI MANUTENZIONE COMPLESSIVO (PIANIFICAZIONE) E PROGRAMMI
OPERATIVI DI INTERVENTO (PROGRAMMAZIONE)
L’Appaltatore dovrà formulare e gestire – relativamente alle lavorazioni previste dal presente
Disciplinare Tecnico, alla consistenza, alle condizioni di fatto scaturite dal monitoraggio e dall’attività di
raccolta dati e conseguenti esigenze di intervento, alla dinamica del patrimonio oggetto di appalto e alla
stagionalità dei fenomeni vegetativi - il piano di manutenzione complessivo per ogni area e alberata
stradale di tale patrimonio (pianificazione), con le opportune articolazioni temporali, tenuto conto delle
diverse tipologie d’intervento.
In base alla pianificazione - che dovrà essere riferita all’anno solare e rivista con cadenza trimestrale -
dovranno essere formulati programmi operativi d’intervento (programmazione), riferiti ai singoli mesi
dell’anno.
L’obiettivo della revisione trimestrale del piano annuale consiste nel poter sempre disporre di un quadro
che permetta la verifica degli interventi pianificati, con riferimento al periodo di validità del piano ed ai
risultati dell’attività di monitoraggio.
Il Servizio Ambiente ha la facoltà di richiedere modifiche alla pianificazione formulata dall’Appaltatore e,
sulla base di tali modifiche, l’Appaltatore sarà tenuto a riformulare la pianificazione.
La pianificazione annuale dovrà essere presentata al Servizio Ambiente, per l’approvazione, entro il
mese precedente l’inizio della successiva annualità. Anche le revisioni trimestrali a tale pianificazione
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dovranno essere trasmesse all’Ufficio di cui sopra entro la metà del mese precedente l’inizio del
trimestre cui fanno riferimento.
I contenuti di tali documenti dovranno avere riferimento puntuale alle aree verdi ed alle alberate stradali
singolarmente codificate (“dove”). Per ogni area o alberata dovranno essere indicate le singole
lavorazioni previste (“cosa”), il mese in cui se ne prevede l’esecuzione, e le quantità previste (“quanto”),
sempre riferite al singolo mese.
A corredo dei documenti di pianificazione è richiesta una breve relazione che sintetizzi i risultati attesi
dalla realizzazione di quanto previsto.
Sulla base della pianificazione annuale (intesa come comprensiva delle revisioni trimestrali) e dei
risultati delle attività di monitoraggio, così come descritte nel presente disciplinare, è richiesto che
l’Appaltatore formuli programmi di intervento articolati su due livelli:
Programma mensile;
Programma giornaliero.
Nella programmazione devono essere descritte in dettaglio, per ogni area e alberata singolarmente
codificata oggetto delle attività, tutte le lavorazioni programmate.
Il programma mensile dovrà essere presentato entro il giorno 20 precedente al mese di validità, al fine
di permettere all’Ufficio l’eventuale richiesta di modifiche. Queste ultime verranno trasmesse entro il
giorno 25 all’Appaltatore, che a sua volta dovrà registrarle, ritrasmettendo il programma definitivo entro
l’inizio del mese di riferimento.
In ogni caso rimane responsabilità dell’Appaltatore l’aggiornamento di tale programma e la sua
compatibilità con la pianificazione a più lungo termine.
Il programma giornaliero dovrà essere reso disponibile al Servizio Ambiente entro le ore 9 del giorno a
cui si riferisce, al fine di favorire il controllo operativo da parte dell’Amministrazione. Entro le 9 del
giorno successivo l’Appaltatore dovrà evidenziare adeguatamente, di ogni intervento, se è stato
materialmente compiuto, se è stato iniziato ma non è ancora compiuto, o se è stato differito. E’ facoltà
dell’Ufficio di cui sopra chiedere le motivazioni degli eventuali differimenti di esecuzione e, qualora le
condizioni meteorologiche lo consentano, decidere delle priorità tra i vari interventi programmati. Resta
comunque inteso che eventuali differimenti di esecuzione non dovranno in alcun modo comportare una
diminuzione del complesso delle attività previste in sede di programmazione mensile.
E’ comunque facoltà del Direttore per l’Esecuzione del Contratto incidere sull’articolazione temporale
delle lavorazioni programmate qualora emergesse l’esigenza di anteporre determinati interventi sulla
base di specifiche, particolari esigenze manifestate dall’utenza (per esempio esecuzione di tutela
igienica e/o sfalcio in giorni prefestivi o immediatamente prima di particolari eventi), senza che ciò
comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto.
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ART. 55 – ATTIVITÀ’ DI MANUTENZIONE ORDINARIA
L’Appaltatore dovrà tenere nel debito conto il fatto che la propria operatività si svolge spesso in aree di
circolazione in presenza di traffico veicolare, con la necessità quindi di arrecare il minor disagio possibile
alla cittadinanza ed alla viabilità (il cui flusso non dovrà essere interrotto se non in casi eccezionali), pur
garantendo la sicurezza sia degli operatori sia dei terzi. L’Appaltatore dovrà in questi casi informare i
competenti Uffici comunali ed esporre sui luoghi di intervento la necessaria segnaletica stradale e gli
specifici atti comunali inerenti l’occupazione del suolo pubblico, nei tempi previsti dalla normativa
vigente in materia.
La manutenzione di diverse aree verdi potrà avvenire in presenza di utenti (parchi, giardini, vicinanza
di abitazioni, ecc.), con la conseguente necessità di arrecare il minimo disturbo possibile, garantendo al
contempo adeguata sicurezza a tutti i soggetti coinvolti o anche solo presenti.
Rimane a carico dell’Appaltatore il mantenimento della continuità del transito di pedoni ed altri utenti,
mediante la predisposizione di percorsi segnalati e/o protetti, affinché l’utenza possa transitare in
condizioni di sicurezza.
Quando ritenuto necessario dal Servizio Ambiente, potrà essere richiesto all'Appaltatore di informare i
cittadini attraverso altre forme presumibilmente più efficaci, quali ad esempio cartelli, comunicati
stampa, etc..
Potranno esservi circostanze in cui gli orari ed i giorni di esecuzione degli interventi saranno disposti
oltre che dal Servizio Ambiente, dai competenti uffici preposti alla regolamentazione e controllo della
viabilità (Mobilità Urbana e Polizia Municipale), senza che l’Appaltatore possa pretendere il
riconoscimento di maggiori oneri.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere, oltre alla normale operatività già prevista, interventi
in giornate prefestive e festive per alcune fasi lavorative inerenti la pubblica incolumità o altre particolari
esigenze, senza che ciò comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto.
L’Appaltatore dovrà farsi carico di ottenere tutte le autorizzazioni eventualmente necessarie per
l’esecuzione dei lavori, oltre che dei relativi costi, con esclusione della sola tassa di occupazione del
suolo pubblico.
Si riportano qui di seguito le tipologie di lavorazione a canone richieste, da eseguire a cura
dell’Appaltatore sulla base della programmazione e della classificazione tipologica del patrimonio verde
oggetto di appalto di cui ai paragrafi precedenti, oltre che a seguito delle richieste del Servizio
Ambiente.
Le lavorazioni ed i controlli sono comunque da intendersi riferite all’intero patrimonio affidato in
gestione, specificando che, per la vastità e la varietà di esso, le quantità individuate come indicative
dell’entità delle singole tipologie di lavorazione hanno valore statistico e/o previsionale.
55.1 – LAVORAZIONE MVP – PULIZIA AREE VERDI E SUPERFICI PAVIMENTATE DI
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PERTINENZA
Periodo di esercizio: Costante
Periodicità: come di seguito distinto
Modalità operative
L’intervento comporta:
1) Pulizia dell’area a verde per ogni classe di manutenzione comprensiva di raccolta e rimozione di rifiuti
di ogni genere (carta, vetro, plastica, lattine, ecc.), della vegetazione avventizia e delle foglie. L'attività
comprende anche lo spazzamento delle superfici pavimentate e/o di viabilità pedonale interna all’area
verde o piazza, e raccolta e rimozione dei rifiuti di ogni genere ivi presenti. La competenza della pulizia
e spazzamento è intesa fino al limite del ciglio stradale, comprendendo il marciapiede che delimita la
piazza o l’area quale pertinenza delle medesime.
Le coperture delle superfici di pertinenza delle aree verdi o piazze, possono risultare di varia natura:
pavimentate, bitumate, mattonelle autobloccanti, lastre cementizie, ghiaia ecc.
2) Conferimento, compreso l’onere di smaltimento, in impianto autorizzato, secondo la normativa vigente
in merito, di ogni materiale di qualsiasi natura, dimensione o provenienza presente sulle aree verdi
(comprese foglie e materiali di origine vegetale e rifiuti definibili come ingombranti).
In merito alla qualità dei materiali si esemplifica, non escludendo altre tipologie non menzionate, il termine
generico di rifiuto in:
a) carte, cartoni, contenitori per alimenti anche estremamente minuti;
b) lattine, bottiglie, contenitori e parti di essi in vetro e plastica o della più varia natura, anche
classificabili come rifiuti ingombranti;
c) foglie e detriti vegetali di qualsiasi natura (rami, parti di pianta, eventuali residui);
d) deiezioni canine ed escrementi di qualsiasi natura;
e) cestini, segmenti di staccionata, panchine e qualsiasi altro arredo o manufatto pertinenziale o a
servizio del verde oggetto di appalto, o parti di esso che risultino divelte.
Aree verdi CLASSE A : 300 interventi/anno: interventi quotidiani compresi prefestivi.
Aree verdi CLASSE B : 150 interventi/anno interventi 3 turni settimanali per tutto l'anno.
Aree verdi CLASSE C : 365 interventi/anno festivi compresi.
Aree verdi CLASSE D: 12 interventi/anno 1 turno mensile per tutto l'anno.
Aree verdi CLASSE E : non previsto.
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Ogni intervento è da intendersi comprensivo di svuotamento dei cestini portarifiuti anche collocati
straordinariamente e temporaneamente, raccolta in maniera differenziata e conferimento di ogni rifiuto in
impianto autorizzato e secondo le leggi vigenti in materia; in particolare il materiale organico vegetale
dovrà essere conferito in impianto di compostaggio.
Al fine di monitorare i problemi che ne sono all’origine, tale specifica operatività dovrà essere oggetto di
appositi report, redatti su scala mensile, in cui siano evidenziate le quantità raccolte, da trasmettersi al
Servizio Ambiente entro il termine del mese successivo a quello di riferimento.
L’intervento può comportare, su specifica e contingente richiesta dell’Ufficio di cui sopra, anche l’accurato
lavaggio delle superfici artificiali comprese nel patrimonio oggetto di appalto, a mezzo lancia idrica,
additivato da specifico prodotto atto alla disinfezione e non inquinante le coperture vegetali, senza che ciò
comporti un aumento del corrispettivo a canone dovuto.
Dimensionamento indicativo della lavorazione
Il prospetto sotto riportato considera le superfici delle aree verdi oggetto dell’appalto come rilevate dal
censimento attualmente in uso all’Amministrazione, ripartite secondo i regimi manutentivi cui sono
assoggettate ai fini delle lavorazione M.V.P. (manutenzione verde pulizia).
55.2 – LAVORAZIONE MVL – CONTROLLO e RISANAMENTO ATTREZZATURE LUDICHE
Periodo di esercizio
Costante
Periodicità
7 interventi anno, da eseguirsi nei mesi di novembre e febbraio e con frequenza mensile da maggio a
settembre.
Tipologia Area
Verde
Quantità aree
a verde (mq.)
Quantità aree
pavimentate (mq.)
Aree Verdi CLASSE A 201.261 20.000
Aree Verdi CLASSE B 444.193 10.000
Aree Verdi CLASSE C 40.684 48.700
Aree Verdi CLASSE D 285.722
TOTALE 971.860 78.700
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Modalità operative
L'intervento prevede:
1. fissaggio, serraggio ed eventuale sostituzione/integrazione di viti e bullonerie, compresi tappi-
coprivite/copribullone dove necessario;
2. lubrificazione dei giunti.
Dimensionamento indicativo della lavorazione
n. 100 attrezzature a funzione ludica
55.3 – LAVORAZIONE MVE – MANUTENZIONE VEGETAZIONE ERBACEA
L’appaltatore dovrà provvedere all’esecuzione delle attività descritte di seguito con le frequenze adeguate
per raggiungere gli obiettivi minimi richiesti dal Capitolato. Le modalità di intervento variano in funzione
delle CLASSI di appartenenza delle singole aree verdi elencate nel database della consistenza e
georeferenziate sulle tavole cartografiche:
Aree verdi di CLASSE A e B:
1) tosatura dei prati con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 6- 8 cm. di
altezza;
2) raccolta, conferimento e smaltimento in siti autorizzati dell’erba falciata obbligatoria il PRIMO e
ULTIMO intervento, per tutti gli altri interventi non è obbligatoria la raccolta se e solo se il
materiale di risulta non sia presente in quantità eccessiva e sia finemente sminuzzato e distribuito
uniformemente sulla superficie d’intervento (“mulching”), in caso non si soddisfi detta indicazione
bisognerà eseguire l’operazione di raccolta ;
3) prima della tosatura del prato bisognerà provvedere alla pulizia dello stesso, con raccolta di
cartacce, plastica, vetri o altri rifiuti abbandonati sui prati, nonché lo svuotamento dei cestini
portarifiuti presenti sull’area, trasporto e conferimento in discarica autorizzata del materiale di
risulta.
Aree verdi di CLASSE C:
1) tosatura dei prati con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 6 - 8 cm. di
altezza;
2) raccolta, conferimento e smaltimento in siti autorizzati TASSATIVA e completa per tutti gli
interventi di taglio eseguita contestualmente al taglio del prato;
3) prima della tosatura del prato bisognerà provvedere alla pulizia dello stesso, con raccolta di
cartacce, plastica,vetri o altri rifiuti abbandonati sui prati, nonché lo svuotamento dei cestini
portarifiuti presenti sull’area, trasporto e conferimento in discarica autorizzata del materiale di
risulta.
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Aree verdi di CLASSE D:
1) sfalcio delle infestanti con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 10-15
cm. di altezza.
2) non è obbligatoria la raccolta a condizione che il materiale di risulta non sia presente in quantità
eccessiva e sia finemente sminuzzato e distribuito uniformemente sulla superficie d’intervento
(“mulching”) in caso non si soddisfi detta indicazione bisognerà eseguire l’operazione di raccolta;
3) prima dello sfalcio dell’erba pulizia dello stesso con raccolta di cartacce, plastica, vetri o altri
rifiuti abbandonati sulle’area, trasporto e conferimento in discarica autorizzata del materiale di
risulta.
Aree verdi CLASSE E :
1) sfalcio delle infestanti con frequenza sufficiente a mantenerne lo sviluppo dell’erba entro i 15 -20
cm. di altezza.
2) per gli interventi non è obbligatoria la raccolta a condizione che il materiale di risulta non sia
presente in quantità eccessiva e sia finemente sminuzzato e distribuito uniformemente sulla
superficie d’intervento;
Qualità degli interventi:
Per tutte le classi di appartenenza le operazioni di tosatura dei prati devono essere eseguite sempre nel rispetto dei seguenti criteri qualitativi:
1. altezza minima di taglio non inferiore a 4 cm.;
2. uniformità dell’altezza di taglio su tutta la superficie a prato;
3. assenza di ciuffi d’erba residui alla base degli alberi, lungo i bordi e ai margini di cordoli,
superfici pavimentate, manufatti etc.
4. assenza di cumuli di erba tagliata o di andane sui prati o sulle superfici adiacenti (vialetti e aree pavimentate);
5. pulizia delle aree: assenza di cartacce, plastica, vetri o altri oggetti frantumati dalle macchine
operatrici o abbandonati sui prati, svuotamento cestini portarifiuti, secondo le indicazioni descritte per ogni classe di appartenenza dell’area verde;
6. raccolta dell’erba secondo le indicazioni descritte per ogni classe di appartenenza dell’area
verde;
7. rifilatura dei bordi, dei margini dei vialetti e delle superfici pavimentate, lungo le recinzioni,
gli ostacoli e i manufatti in genere, alla base degli alberi, delle siepi e degli arbusti presenti
nell’area;
8. evitare sempre, con ogni accorgimento possibile, di provocare danni alla vegetazione arborea e arbustiva presente nell’area (urti-abrasioni-scortecciature-lacerazioni)
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Attrezzatura
Le macchine dovranno essere idonee ad uno uso specifico per il verde ornamentale, rispondenti
altresì ai requisiti di sicurezza e di tutela ambientale anche in relazione alla rumorosità e
all’inquinamento acustico (Direttiva Macchine in vigore dal 1/1/1995). In tutti gli interventi eseguiti
senza la raccolta devono essere utilizzate macchine con sistema di taglio “mulching”.
Raccolta
Classe A – B:
la raccolta, trasporto, conferimento e smaltimento in siti autorizzati dell’erba falciata è obbligatoria per
il primo e l’ultimo intervento della stagione vegetativa. Per tutti gli altri interventi l’Appaltatore ha la
facoltà di non effettuare la raccolta del materiale di risulta a condizione che l’erba falciata risulti
minimamente sminuzzata e ad operazione ultimata tale materiale sia uniformemente distribuito su tutta
la superficie di intervento. Non dovranno perciò ritrovarsi, al termine di ogni intervento, andane,
cumuli, depositi di materiale vegetale né sui prati né nelle zone a copertura inerte. In caso non si
soddisfi detta indicazione, ad insindacabile giudizio del Direttore per l’Esecuzione, bisognerà eseguire
l’operazione di raccolta;
Classe C: la raccolta, conferimento e smaltimento in siti autorizzati dell’erba falciata è obbligatoria in tutti gli
interventi di tosatura dei prati. Deve essere eseguita contestualmente al taglio avendo cura di raccogliere
tutto il materiale di risulta dello sfalcio.
Classe D - E : la raccolta non è prevista, se o solo se l’erba falciata sulle banchine stradali e su aree estensive
marginali risulti minimamente sminuzzata e uniformemente distribuita su tutta la superficie di intervento.
Danni alle vegetazione
Non si dovrà in alcun modo arrecare danno agli alberi e arbusti presenti sull’area con urti e/o
scortecciature. Per evitare danni da decespugliatore, l’Appaltatore è tenuto a specificare per iscritto al
Comune le cautele e gli accorgimenti che intende adottare al fine di evitare questo tipo di danno.
Nel caso in cui il danno comprometta la sopravvivenza della pianta l’Appaltatore dovrà provvedere
inoltre, a sue spese, alla sostituzione dell’esemplare danneggiato.
Il materiale di risulta, non vegetale, dovrà essere asportato e correttamente conferito in impianto
autorizzato, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti.
Periodo di esercizio
Costante
Periodicità
Secondo necessità e sviluppo.
Dimensionamento indicativo della lavorazione
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Il prospetto sotto riportato considera le superfici delle aree verdi oggetto dell’appalto come rilevate dal
censimento attualmente in uso all’Amministrazione, ripartite secondo i regimi manutentivi cui sono
assoggettate ai fini delle lavorazione:
Modalità operative
L’intervento comporta la tradizionale operazione di taglio dell’erba della vegetazione erbacea che deve porsi
come obiettivo la conservazione e l’infittimento della copertura da essa realizzata in modo tale da garantire
sia la preservazione del suolo che l’agevole fruizione delle aree verdi, nonché le funzioni estetiche e di
decoro delle medesime.
Tale operazione deve perciò essere eseguita con le modalità dettate dalla buona tecnica agraria, in modo
tale da favorire l’accestimento delle erbe ed il giusto equilibrio fra le specie che costituiscono il manto
erbaceo.
Tempi e periodicità delle operazioni di sfalcio verranno definiti dall’Appaltatore, che avrà cura di provvedere
all’intervento in modo tale da mantenere costantemente le erbe che costituiscono i prati entro lo sviluppo
definitivo.
Il taglio non dovrà mai essere praticato in modo tale che le specie erbacee abbiano altezza media inferiore
a centimetri quattro (4).
L’intervento dovrà effettuarsi esclusivamente con macchine operatrici ad asse rotante (verticale o
orizzontale). Le macchine operatrici a barra falciante potranno essere utilizzate per l’esecuzione dei soli
lavori eseguiti sulle banchine stradali e aree marginali.
Per “sfalcio completo” deve intendersi quindi un complesso di operazioni sintetizzabili in:
Tipologia Area Verde
Quantità aree a verde (mq.)
Aree Verdi CLASSE A 201.261
Aree Verdi CLASSE B 444.193
Aree Verdi CLASSE C 40.684
Aree Verdi CLASSE D 285.722
Aree Verdi CLASSE E 219.566
TOTALE 1.191.426
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
a) pulizia preventiva dell’intera area oggetto di appalto;
b) taglio delle erbe, come precisato;
c) pulizia completa dell’area, come previsto;
d) rifilatura dei bordi;
e) rifilatura degli spazi circostanti e compresi in attrezzature di gioco e arredi della più varia natura o
ad essi adiacenti;
f) asportazione e prevenzione del successivo riformarsi di tutte le erbe infestanti in viali, piazzali,
percorsi e superfici a copertura inerte, nei marciapiedi compresi nelle aree verdi appaltate;
g) rimozione di tutta la vegetazione spontanea sviluppatasi, anche ai bordi delle aiuole, per pregressi
imperfetti interventi di sfalcio e/o rifilatura.
Particolare attenzione dovrà essere prestata per non arrecare danni alle strutture corticali della vegetazione
legnosa e alle componenti dell’impiantistica irrigua, adottando opportune modalità operative ed adeguati
attrezzi e macchine operatrici, con particolare cautela nell’uso del decespugliatore.
Eventuali lesioni provocate dall’intervento di sfalcio dovranno essere segnalate alla Stazione appaltante per
la valutazione economica del danno e per le applicazioni delle relative penali.
55.4 – LAVORAZIONE MVAS – MANUTENZIONE ALBERATURE STRADALI (SPALCATURA)
La lavorazione comprende tutti gli interventi cesori di contenimento o di sfrondatura da effettuarsi per
esigenze di viabilità, traffico e sicurezza (visibilità impianti semaforici e cartelli segnaletici, angoli di
visibilità passi carrai, ecc.) da eseguirsi anche su richiesta del Direttore dell’Esecuzione.
L’intervento include lo smaltimento di tutto il materiale di risulta in ottemperanza alla normativa
vigente.
Rialzo dell’impalcatura
Si esegue dove è necessario ripristinare condizioni di visibilità e percorribilità lungo i viali cittadini o per
migliorare le condizioni di illuminazione pubblica. Si applica con tagli sulle parti basse della chioma,
limitando sempre gli interventi a rami e branche di dimensioni contenute (non superiori a 12 cm di
diametro). Dove è possibile, senza alterare l’equilibrio della chioma, si procede alla rimozione delle
branche troppo basse. Nel caso di branche di grosse dimensioni si opterà per un ragionato intervento di
contenimento e alleggerimento.
Modalità operative:
a) Interventi da terra
L’intervento comporta l’asportazione dal colletto fino all’impalcatura delle branche primarie a
mezzo di attrezzi manuali o meccanici da taglio di tutta la vegetazione presente fino all’altezza di mt.
3,00 dal suolo (rami, succhioni, vegetazione epicormica ecc.).
E’ sempre vietata l’asportazione dei rami sul tronco tramite semplice strappo in senso “contro
vegetazionale” al fine di evitare lesioni della corteccia. L’intervento include lo smaltimento di tutto il
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materiale di risulta.
b) Interventi in quota
L’intervento comporta la potatura di fronde, e/o l’eliminazione di rami eseguita in quota con l’ausilio di
mezzi meccanici elevatori, ai fini della viabilità stradale e pedonale, visibilità di segnali semaforici,
segnaletica stradale, angoli di visibilità, cartellonistica pubblicitaria, fino all’altezza di mt. 5,00 dal suolo.
L’intervento comporta la predisposizione di cantiere e include lo smaltimento di tutto il materiale di
risulta.
La lavorazione è compensata a canone per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà
essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:
Tipologia Alberata Stradale Tipo di
Intervento
Quantità
minima/tipologia
(n°di alberi)
Quantità
minima/anno
(totale alberi)
Alberatura stradale tipologia
1
Spalcatura 300
Alberatura stradale tipologia
2
Spalcatura 500
Alberatura stradale tipologia
3
Spalcatura 200
Totale tipologia 1-2-3/anno Spalcatura = 1000
55.5 – LAVORAZIONE MVPS – MANUTENZIONE POTATURA ALBERATURE STRADALI, DI
CONTENIMENTO, SICUREZZA E RIMONDA
L’Appaltatore redige un programma d’intervento entro il 15 giugno di ogni anno, in accordo con il
Direttore dell’Esecuzione del Contratto, articolato in:
a) interventi in fase vegetativa (maggio-settembre)
b) interventi in fase di riposo (ottobre-marzo)
Modalità operative:
La lavorazione riguarda l’insieme delle operazioni di seguito definite da eseguirsi su alberature
stradali d i 1^ 2^ e 3^ grandezza (ART 52.2), di norma dovrà essere eseguita una potatura che
equilibri e contenga la chioma nel rispetto delle forme naturali. Si raccomanda sempre il rispetto dei
principi generali definiti nel presente Capitolato.
Contenimento
Si applica in tutte le situazioni in cui è necessario contenere lo sviluppo laterale e/o in altezza
dell’albero per la eccessiva vicinanza alle strutture edificate o alle linee aeree dei pubblici servizi. Si
applica altresì alle piante con difetti strutturali medi o gravi, che non possono essere mantenute in sito
senza un sostanziale alleggerimento del peso a carico della chioma o del tronco.
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Si effettua mediante tagli di raccorciamento, da attuarsi mantenendo “rami di ritono” di dimensione
adeguata (il cui diametro sia almeno un terzo di quello del ramo nel punto in cui è stato
raccorciato). L’effetto finale è l’eliminazione delle parti più esterne della chioma.
Rimonda
Consiste nella eliminazione di tutte le parti secche, ammalate, mal disposte, dei rami in
sovrannumero, di quelli deboli e sottili che si formano con particolare frequenza al centro della chioma.
Comprende anche la rifilatura di eventuali rami spezzati da agenti meteorici nonché la rimozione di
singoli rami o branche a rischio di instabilità presenti nella chioma, a qualsiasi altezza e di qualsiasi
dimensione.
Prima di ogni intervento saranno concordate le categorie di altezza e di appartenenza delle alberature da
potare, il tipo di intervento.
Solo dopo che il Direttore dell’Esecuzione avrà formalmente approvato tipo e modalità di intervento,
l’Appaltatore potrà dare inizio ai lavori.
Il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto al termine di ogni giorno di intervento e
smaltito presso discariche di compostaggio autorizzate.
Sono a carico dell’Appaltatore tutte le opere provvisorie (segnaletica, transennamenti) nonché tutte
le incombenze istituzionali relative alla agibilità del traffico veicolare e pedonale e ogni forma di
informazione preventiva alla cittadinanza (cartelli da collocarsi con 48 ore di anticipo, comunicazioni alla
Polizia, Municipale, autorizzazioni ecc.).
Resta inteso che l’Appaltatore dovrà provvedere alla organizzazione del cantiere in modo tale da
minimizzare l'impatto dei lavori sulla mobilità urbana, veicolare e pedonale.
La lavorazione è compensata a canone per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà
essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:
Tipologia Alberata Stradale Tipo di Intervento Quantità
minima/tipologia
(n°di alberi)
Quantità
minima/anno
(totale alberi)
Alberatura stradale tipologia
1
Potatura completa
di contenimento e
sicurezza
300
Alberatura stradale tipologia
2
Potatura completa
di contenimento e
sicurezza
2000
Alberatura stradale tipologia
3
Potatura completa
di contenimento e
sicurezza
300
Totale tipologia 1-2-3/anno Potatura sommano 2600
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55.6 – LAVORAZIONE MVPG – MANUTENZIONE POTATURA ALBERATURE, PARCHI E
GIARDINI, DI ALLEGERIMENTO RIMONDA E SICUREZZA
a) Potatura di alberi nei giardini pubblici aree a verde
L’Appaltatore redige un programma d’intervento entro il 15 settembre di ogni singolo esercizio, in
accordo con il Direttore dell’Esecuzione, articolato in:
a) interventi in fase vegetativa;
b) interventi in fase di riposo;
Modalità operative
La lavorazione consiste nella potatura di rimonda da eseguirsi su esemplari di qualsiasi dimensione e
specie.
L’intervento prevede il costante controllo delle alberature mediante mondatura del secco, eliminazione
dei rami deperienti e pericolanti, di quelli deboli e sottili che si formano con particolare frequenza al
centro della chioma.
In nessun caso dovranno essere eliminati rami bassi vegetanti (rialzo dell’impalcatura) se non
espressamente richiesto dal Direttore dell’Esecuzione
Il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto e smaltito al termine di ogni giorno di
intervento.
b) Potature di alberi nei parchi gioco
L’Appaltatore predispone un programma in base alle richieste del Direttore dell’Esecuzione, per i seguenti
plessi:
- Parco giochi CEP;
- Parco giochi S.Pio X;
- Parco giochi Villa.;
Modalità operative
La lavorazione consiste nella potatura di rimonda da eseguirsi su esemplari di qualsiasi dimensione e
specie.
L’intervento prevede il costante controllo delle alberature mediante mondatura del secco, eliminazione
dei rami deperienti e pericolanti, di quelli deboli e sottili che si formano con particolare frequenza al
centro della chioma.
Il materiale di risulta dovrà essere prontamente raccolto conferito e smaltito in siti autorizzati al
termine di ogni giorno di intervento.
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La lavorazione è compensata a canone per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà
essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:
55.7 - LAVORAZIONE MVTF – MANUTENZIONE TRATTAMENTI FITOTERAPICI ALBERATURE
La lavorazione consiste nella disinfestazione mediante irrorazione delle chiome delle piante arboree e arbustive
con prodotti specifici per uso in ambiente urbano per il controllo di patologie crittogamiche e di insetti dannosi
alla vegetazione (Nidularia pulvinata - cocciniglia, tingide del platano, afidi ecc.).
Modalità operative
L’Appaltatore dovrà attivare un servizio di disinfestazione e , di volta in volta, verrà considerata l’opportunità di
adottare metodi di lotta alternativi, a ridotto impatto ambientale, endoterapici e/o biologici.
Tali interventi dovranno essere effettuati ogni qualvolta richiesto mediante ordine di servizio del Direttore
dell’Esecuzione del Contratto. In ogni caso, l’Appaltatore potrà dare inizio al servizio solo dopo che il Direttore avrà
approvato il tipo e i tempi di intervento proposti.
La lavorazione è compensata a canone e dovrà essere effettuata a seconda delle esigenze che si
presenteranno nel corso dell’anno per un numero minimo annuo di individui arborei, che potrà essere
integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente tabella:
Tipologia Alberata Aree Verdi
e Parco Gioco
Tipo di Intervento Quantità
minima/tipologia
(n°di alberi)
Quantità
minima/anno
(totale alberi)
Alberatura Giardini e/o area
verde tipologia 1
Spalcatura 300
Alberatura Giardini e/o area
verde tipologia 2
Spalcatura 600
Alberatura Giardini e/o area
verde tipologia 3
Spalcatura 100
Totale tipologia 1-2-3/anno Spalcatura = 1000
Alberatura Parco Gioco
“ S. Pio X” Tipologia 2
Potatura completa
di contenimento
100
Alberatura Parco Gioco
“ Q.re C.E.P.” Tipologia 2 e 3
Potatura completa
di contenimento
100
Alberatura Parco Gioco
“ Villa Comunale” Tipologia
2 e 3
Potatura completa
di contenimento
50
Totale tipologia 1-2-3/anno Potatura = 250
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Tipologia Alberata
Stradale, Area verde e
Parco Gioco
Tipo di Intervento Quantità
minima/tipologia
(n°di alberi)
Alberatura verde tipologia 1 Trattamento fitoterapico 200
Alberatura verde tipologia 2 Trattamento fitoterapico 1500
Alberatura verde tipologia 3 Trattamento fitoterapico 100
Totale tipologia 1-2-3/anno Trattamento fitoterapico 1800
55.8 – LAVORAZIONE MVAB - ABBATTIMENTI ALBERATURE
La lavorazione consiste nell’abbattimento di alberi disseccati, degradati o pericolosi di qualsiasi
dimensione non inferiore ai 30 cm di circonferenza del tronco misurata a 1 metro da terra, incluso
conferimento e smaltimento di tutto il materiale di risulta. Le piante di circonferenza inferiore ai 30 cm
sono da considerarsi non attecchite e pertanto non da conteggiare.
Modalità operative
Gli alberi disseccati o qualitativamente degradati dovranno essere abbattuti entro 3 (tre) giorni lavorativi
dalla segnalazione formale trasmessa dal Direttore dell’Esecuzione. Immediatamente l’Appaltatore dovrà
transennare l’area interessata dalla eventuale caduta dell'esemplare.
L’abbattimento avverrà con modalità tali da garantire l’incolumità pubblica a cose e persone e
secondo le vigenti norme in materia di cantieri stradali (es. previa eliminazione di branche e rami, con
caduta guidata dei materiali, installazione di barriere di protezione, ecc.).
L'Appaltatore provvederà a smaltire conferendo in discarica autorizzata i materiali di risulta seguendo
in proposito le norme dettate anche dalla Legislazione vigente in materia fitosanitaria per le
specie arboree infette.
Per i Platani, si raccomanda l’osservanza delle “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il cancro
colorato del Platano “Ceratocystis fimbriata”, imposte dal D.M. del 17 aprile 1998 e per i palmizi si
raccomanda l’osservanza delle disposizioni sulla lotta al Punteruolo rosso “Ryncophoro ferrugineus ”,
imposta dal D.M. del 9 novembre 2007.
Sono a carico dell’ Appaltatore tutte le opere provvisorie di disattivazione temporanea servizi
(segnaletica, transennamenti, cartelli da collocarsi in congrui tempi preventivi) nonché tutte le
incombenze istituzionali relative alla agibilità del traffico veicolare e pedonale da concordare con la
Polizia Municipale.
Resta inteso che l’Appaltatore dovrà provvedere alla organizzazione del cantiere in modo tale da
minimizzare l'impatto dei lavori sulla mobilità urbana, veicolare e pedonale.
La lavorazione è compensata a canone, se necessario, per un numero annuo di individui arborei,
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che potrà essere integrato in sede di gara nel progetto migliorativo, come riportato nella seguente
tabella:
55.9 – LAVORAZIONE MVI – MANUTENZIONE IRRIGAZIONE GIARDINI E FIORIERE
La lavorazione consiste nell’irrigazione dei prati, delle fioriere e degli alberi e arbusti di recente posa.
Periodo di esercizio: da aprile a ottobre
Periodicità: irrigazione dei prati, delle fioriere, degli alberi e arbusti di recente piantumazione, deve
essere eseguita, se necessario, anche tutti i giorni rimanendo condizione imprescindibile l’ottimo stato
vegetativo di piante e prato presente nei giardini, nonché delle fioriere e alberi di nuovo impianto.
Modalità operative
L’Appaltatore deve provvedere all’irrigazione dei giardini e delle aree a verde con l’ausilio degli
impianti automatizzati dove presenti e manualmente negli altri casi utilizzando le bocchette di allaccio
(idranti) presenti sulle aree, con consumo idrico a carico della S.A.. Per tutte le altre necessità irrigue si
provvederà all’utilizzo di autobotte (alberature stradali di nuovo impianto e fioriere).
Cronoprogramma minimo irrigazione parchi, aree verdi, aiuole, fioriere e alberature
LAVORAZIONE EPOCA DI RIFERIMENTO
N
°
IN
T.
DESCRIZIONE
Irrigazione Aprile 2
2
4
Fioriere e alberature n.i.
Aree classe A e B
Aree classe C
Irrigazione Maggio 2
3
5
Fioriere e alberature n.i.
Aree classe A e B
Aree classe C
Tipologia Alberata
Stradale, Area Verde o
Parco gioco
Tipo di Intervento Quantità
previsione/tipologia
(n°di alberi)
Quantità
previsione/anno
(n°di alberi)
Alberatura tipologia 1 abbattimento 50
Alberatura tipologia 2 abbattimento 100
Alberatura tipologia 3 abbattimento 50
Totale tipologia 1-2-
3/anno
abbattimento = 200
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Irrigazione Giugno-luglio-agosto 6
4
5
8
Fioriere
Alberature nuovo impianto (n.i.)
Aree classe A e B
Aree classe C
Irrigazione Settembre 2
3
5
Fioriere e alberature n.i.
Aree classe A e B
Aree classe C
Irrigazione Ottobre 2
4
Aree classe A e B
Aree classe C
55.10 – LAVORAZIONE MVB – MANUTENZIONE VERDE BANCHINE STRADALI E SUOLI
RESIDUI
Periodo di esercizio
da aprile a novembre di ogni anno
Periodicità
1° intervento a aprile di ogni anno
2° intervento a maggio di ogni anno
3° intervento a settembre di ogni anno
4° intervento a ottobre di ogni anno
Modalità operativa
Lo sfalcio delle banchine stradali (erba ed arbusti) prevede la preventiva pulizia delle aree oggetto di
intervento da tutte le tipologie di rifiuto e materiali estranei presenti, comprensiva del relativo smaltimento;
lo sfalcio deve essere eseguito dal limite di competenza comunale, e dovrà comprendere tutto quanto può
rendere pericolosa la circolazione stradale, con particolare riferimento agli incroci stradali.
Lo sfalcio può avvenire lasciando l’erba sul posto, purché questo non comprometta e non costituisca
pericolo per la circolazione o non in contrasto con diverse disposizioni derivanti da Enti sovraordinati, con
particolare riferimento al rischio incendi; dovranno comunque essere immediatamente asportati dalla sede
stradale i residui di lavorazione dell’erba tagliata.
Particolare cura si dovrà prestare per eliminare la vegetazione che, invadendo l’area stradale, crea pericolo
alla circolazione, come ad esempio fronde che coprono la segnaletica stradale o invadono pericolosamente
la carreggiata, che impedisce o limita la visuale alla circolazione.
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Premesso che dovranno comunque essere garantite situazioni di sicurezza e funzionalità, lo sfalcio dovrà
essere eseguito a regola d’arte facendo uso di appropriate attrezzature.
Il programma degli interventi, prima dell’avvio del servizio, dovrà essere sottoposto al Servizio Ambiente;
eventuali ulteriori interventi puntuali, strettamente connessi con la sicurezza, dovranno comunque essere
eseguiti ogni qualvolta si renda necessario.
Qualora si verifichi un sinistro, causato dalla presenza anomala e pericolosa di vegetazione spontanea
proveniente dalla banchina stradale di proprietà comunale, le responsabilità e gli eventuali danni e sanzioni
saranno da ritenersi a carico dell’Appaltatore.
Dimensionamento indicativo dell’intervento
Il servizio di sfalcio delle banchine stradali riguarda le strade comunali oltre la tangenziale. La lavorazione
della banchina dovrà essere eseguita per una larghezza di mt. 1,00 dal ciglio stradale per una superficie
presunta complessiva di mq. 219.566.
55.11 – LAVORAZIONE MVS – MANUTENZIONE VERDE - SIEPI
La lavorazione consiste nel contenimento a mezzo potatura di tutte le siepi, ed è comunque da intendersi
comprensiva delle relative opere colturali complementari.
Periodo di esercizio
Costante
Periodicità
Minimo 2 interventi annui:
1° intervento entro il 30/04
2° intervento entro il 15/10
Può in ogni caso sussistere la necessità - senza che ciò dia diritto a maggiori compensi per l’Appaltatore -
di provvedere al rinnovo di siepi annose, degradate, defogliate, non mantenute e comunque da ridurre
eccezionalmente, per necessità tecniche od estetiche (viabilità, visibilità, apertura di “scorci prospettici”,
sicurezza) praticando tagli anche su vegetazioni di più anni (“tagli sul vecchio”), in modo tale da consentire
comunque una efficace ripresa vegetativa.
Modalità operative
L’intervento, pur effettuato mantenendo forma propria alla siepe, dovrà tendere a far assumere alla stessa
sezione trapezoidale (ovviamente la sommità della siepe corrisponde alla base minore del trapezio, i cui lati
maggiori dovranno risultare inclinati di almeno 10/15 gradi sulla verticale).
Si provvederà, contemporaneamente alla potatura, all’asportazione di tutte le specie infestanti (previa
eradicazione delle medesime) sia erbacee, sia arbustive che arboree, anche se sviluppatesi ad altezze
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nettamente superiori a quella complessiva della siepe. Nulla è dovuto all’Appaltatore per la rimozione di
vegetazione legnosa spontanea di specie a portamento arboreo sviluppatasi per pregressi imperfetti
interventi di potatura delle siepi entro le quali tale stessa vegetazione si sia sviluppata.
Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto
autorizzato di compostaggio (nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti).
Il taglio va effettuato comunque in modo tale che al termine delle operazioni le siepi già adulte abbiano
assunto nuovamente forma e volume originario, mentre per quelle in fase di accrescimento si abbia un
incremento di sviluppo sufficiente a raggiungere la forma voluta, ed il massimo vigore, nel più breve tempo
possibile.
L'Appaltatore potrà, a sua cura e spese, usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi,
ecc.) purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione del lavoro, provocando il minimo necessario
di lesioni e ferite alle piante.
E’ assolutamente vietato l’impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti ruotanti e similari,
onde evitare gravi danni alle piante, sfilacciamento di tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla corteccia ed
eventuali gravi lacerazioni alle parti colpite.
Durante le operazioni di potatura l'Appaltatore dovrà provvedere alla rimonda, ossia all’asportazione totale
di quei rami, anche se principali, morti o irrimediabilmente ammalati e all’eliminazione (previa eradicazione)
di piante interamente morte.
Le siepi dovranno (all’occorrenza e su richiesta specifica della struttura tecnica comunale) essere potate
manualmente, nelle stagioni e con le tecniche idonee a rispettare le esigenze colturali specifiche, affinché
possano estrinsecare al meglio le loro caratteristiche ornamentali (fioritura, produzione di bacche ecc…).
Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto
autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti.
Al termine di ogni singolo intervento di potatura, l’Appaltatore avrà cura di asportare, anche a mano, tutte
le specie erbacee o sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all’interno delle siepi.
Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo.
E' facoltà del Direttore per l'Esecuzione del Contratto impartire formalmente disposizioni diversa da quanto
previsto contrattualmente (anche in relazione alla frequenza degli interventi) in relazione a specifiche aree
di intervento e a fronte di precise motivazioni.
Dimensionamento indicativo dell’intervento
Almeno due interventi/anno, ciascuno con sezione media da m. 0,50 a m. 2,00 ed altezza fino a m. 3,00
per una lunghezza a siepe pari a circa 3.000 ml. complessivi.
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55.12 – LAVORAZIONE MVC – MANUTENZIONE VERDE CESPUGLI/ARBUSTI
La lavorazione consiste nel contenimento a mezzo potatura della vegetazione arbustiva non in siepe, ed è
comprensiva delle relative opere colturali complementari.
Periodo di esercizio : Costante;
Periodicità: Minimo 2 interventi annui;
1° intervento entro il 30/04 di ogni anno;
2° intervento entro il 15/10 di ogni anno;
Può in ogni caso sussistere la necessità - senza che ciò dia diritto a maggiori compensi per l’Appaltatore -
di provvedere al rinnovo di arbusti annosi, degradati, defogliati, non mantenuti e comunque da
ridurre eccezionalmente, per necessità tecniche od estetiche (viabilità, visibilità, sicurezza) praticando tagli
anche su vegetazioni di più anni (“tagli sul vecchio”), in modo tale comunque da consentire una efficace
ripresa vegetativa.
Modalità operative
Le potature di contenimento dei cespugli da fiore dovranno effettuarsi tenendo conto dell’epoca di fioritura
di ogni specie; a tal fine si pone in evidenza che gli arbusti a fioritura invernale o primaverile dovranno
essere potati al termine della fioritura con le piante già in vegetazione, mentre gli arbusti con fioritura
estiva dovranno invece essere potati sul legno a fine inverno. Tale condizione è dettata dal fatto che alcune
specie emettono le gemme da fiore su rami dell’anno precedente (fioritura invernale o primaverile) e altre
su rami sviluppatisi nello stesso anno (fioriture estive).
Al termine di ogni intervento, l’Appaltatore avrà cura di asportare, anche a mano, tutte le specie erbacee o
sarmentose che nel tempo abbiano proliferato all’interno dei macchioni di arbusti.
Nulla è dovuto all’Appaltatore per la rimozione di vegetazione legnosa spontanea di specie a portamento
arboreo sviluppatasi entro la vegetazione arbustiva a causa di pregressi imperfetti interventi di potatura.
Il lavoro dovrà presentarsi accurato e completo. Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente
asportato e correttamente conferito in impianto autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme
vigenti in materia di gestione dei rifiuti.
E’ vietato all’Appaltatore effettuare interventi cesori atti a trasformare stabilmente cespugli e macchioni di
specie decidue in elementi vegetali a forma geometrica definita, se non previa approvazione del
Responsabile del Procedimento e/o del Direttore dell’Esecuzione del Contratto.
E’ analogamente vietato all’Appaltatore effettuare drastiche riduzioni praticando tagli sul vecchio, di
cespugli e macchioni, se non previa approvazione del Direttore dell’Esecuzione del Contratto.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Si provvederà all’asportazione di tutte le specie infestanti (previa eradicazione delle medesime) sia erbacee,
sia arbustive, che arboree, anche se sviluppatesi ad altezze nettamente superiori a quella complessiva del
cespuglio.
Il materiale di risulta dovrà essere immediatamente asportato e correttamente conferito in impianto
autorizzato di compostaggio, nel rispetto delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti.
L’Appaltatore potrà, a sua cura e spese, usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi,
ecc.), purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione dei lavori, provocando il minimo necessario
di lesioni e ferite alle piante.
E’ assolutamente vietato l’impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti ruotanti e similari,
onde evitare gravi danni alle piantagioni, sfilacciamento dei tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla
corteccia ed eventuali gravi lacerazioni alle parti colpite.
Durante le operazioni di potatura l’Appaltatore dovrà provvedere alla rimonda, ovvero all’asportazione
totale di quei rami, anche se principali, morti o irrimediabilmente ammalati, e all’eliminazione (previa
eradicazione) di piante interamente morte.
E' facoltà del Direttore per l'Esecuzione del Contratto impartire formalmente disposizioni diversa da quanto
previsto contrattualmente (anche in relazione alla frequenza degli interventi) in relazione a specifiche aree
di intervento e a fronte di precise motivazioni.
Dimensionamento indicativo dell’intervento
Almeno due interventi/anno su N° 1000 arbusti isolati o cespugliosi (prevalentemente Oleandri) da
contenere a mezzo potatura per ogni intervento previsto.
55.13 – LAVORAZIONE MVSP – SPOLLONATURA Alberature
Periodo di esercizio: Costante
Periodicità:
1° intervento entro il 30 aprile di ogni anno
2° intervento entro il 30 giugno di ogni anno
3° intervento entro il 30 settembre di ogni anno
Può in ogni caso sussistere la necessità sia tecnica che estetica - senza che ciò dia diritto a maggiori
compensi per l’Appaltatore - di provvedere ad ulteriori interventi rispetto a quello previsti.
Modalità operative
La lavorazione consiste nella spollonatura di esemplari arborei, sia adulti che di recente impianto, ovunque
collocati (alberature stradali e aree verdi), intesa come taglio e rimozione dei polloni e ricacci
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eventualmente presenti, dal colletto e sul tronco compreso e fino all’apertura delle branche primarie, per
un’altezza massima di intervento pari a 3,00 m.
La lavorazione comprende anche il taglio, all’altezza del colletto degli stessi esemplari arborei di cui al
capoverso precedente, della vegetazione rampicante eventualmente presente (con conseguente rimozione
di quest’ultima laddove espressamente richiesto dalla Stazione Appaltante).
Gli interventi dovranno essere effettuati con l’impiego di strumenti adeguatamente taglienti (forbici o
seghetti), escludendo quindi l’impiego del decespugliatore e l’asportazione a strappo dei polloni, e
comunque adottando ogni precauzione al fine di evitare lesioni alle strutture corticali degli esemplari
arborei.
Il materiale di risulta dovrà essere oggetto di conferimento in impianto autorizzato di compostaggio,
secondo la normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti.
Dimensionamento indicativo dell’intervento
La portata della lavorazione è difficilmente quantificabile, dipendendo dalla contingenza dello sviluppo dei
polloni. E’ comunque da intendersi riferita a tutti gli esemplari arborei compresi nel patrimonio oggetto del
contratto.
E’ facoltà dell’Appaltatore limitare al colletto gli interventi di spollonatura in presenza di esemplari arborei
non collocati in alberata stradale, non collocati lungo percorsi ciclabili e/o pedonali.
55.14 – LAVORAZIONE MCT – CONTROLLO E REINTEGRO TUTORI
La lavorazione consiste nel controllo e nel reintegro di tutori ed ancoraggi di qualsiasi natura e
conformazione, ovunque presenti, compresa fornitura materiali ed immediata asportazione del
conferimento della risulta in impianto autorizzato per la gestione dei rifiuti organici.
Periodo di esercizio: Costante
Periodicità:
1° intervento entro 31/3 di ogni anno
2° intervento entro 30/9 di ogni anno
Modalità operative:
Pali tutori (in castagno od altra essenza forte, decorticati), ancoraggi in forma semplice e complessa (fili,
incastellature e protezioni tubolari specifiche) dovranno costantemente essere mantenuti in condizioni tali
da svolgere la loro funzione a cura dell’Appaltatore, che dovrà provvedere anche ai rinnovi che alla
eliminazione degli elementi non più funzionali.
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Gli esemplari arborei dovranno essere assicurati al palo tutore, saldamente infisso nel terreno, tramite tre
legature effettuate con idoneo materiale (es. fettucce di materiale plastico), in modo da tentare la
correzione di eventuali deformazioni del tronco (curvature, ginocchiature, ecc).
Le legature andranno rinnovate quando, per danni comunque arrecati, l’intervento si renda necessario,
spostando di volta in volta verticalmente i punti di ancoraggio in modo tale da non causare all’esemplare
deformazioni del tronco in fase di accrescimento.
Ove, a giudizio dell’Appaltatore, si ravveda la presenza di tutori non più necessari, si dovrà provvedere alla
rimozione degli stessi.
Entro la fine del mese successivo al termine di ognuno dei due interventi previsti ogni anno (pertanto entro
i mesi di aprile e ottobre di ogni anno), dovrà essere trasmesso al Servizio Ambiente un report sui reintegri
e sulle rimozioni effettuate indicando le alberature su cui si è intervenuti.
Dimensionamento indicativo dell’intervento:
n°500 controlli annui compresi i necessari reintegri.
Il controllo va comunque esteso all’intero patrimonio conferito, specificando che i valori sopra indicati sono
puramente statistici e previsionali. Ogni intervento di reintegro della funzionalità di tutori o ancoraggi
risulta quindi compreso nell’importo a canone.
55.15 – LAVORAZIONE MII – MANUTENZIONE IMPIANTISTICA IRRIGUA
Periodo di esercizio: Dal mese di marzo al mese di ottobre, compresi, di ogni anno.
Periodicità:
L’attività di manutenzione è riferita agli impianti di irrigazione è da svolgersi secondo le frequenze minimali
sotto riportate:
- un intervento, comprensivo della risoluzione di qualsiasi malfunzionamento di ciascun impianto, in
ciascuno dei mesi di marzo, aprile, maggio e ottobre di ogni anno;
- due interventi, comprensivi della risoluzione di qualsiasi malfunzionamento di ciascun impianto, nei mesi
di giugno, luglio, agosto e settembre di ogni anno, rispettivamente entro le date del 5 e del 20 di ciascuno
di questi tre mesi.
Sono comunque fatte salve contingenti necessità di intervento eventualmente emerse nel frattempo, sia
dal monitoraggio sia da segnalazioni giunte al Call-Center.
Modalità operative:
L’impiantistica irrigua è da considerarsi a tutti gli effetti oggetto prevalentemente di attività di
manutenzione ordinaria a canone.
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L’Appaltatore è tenuto a mantenere e conservare l’integrità e la funzionalità dell’impiantistica irrigua a
servizio del patrimonio oggetto di appalto, in quanto facente parte integrale di esso. Potrà svolgersi
contestualmente all’attività di monitoraggio, di cui al ART. 53.6, oppure in seguito all’evidenziarsi di
specifici problemi e/o esigenze di intervento.
La lavorazione è da intendersi a canone per l’esecuzione di ogni verifica, controllo, manovra, ripristino e
regolazione di automatismi o meno, e deve intendersi comprensiva di ogni riparazione, fornitura e
sostituzione (per deterioramento, obsolescenza, perdita di funzionalità o rottura) di materiali e di
componentistica, il tutto finalizzato all’integrità e ad una perfetta ed ottimale funzionalità dell’impiantistica.
Vanno considerate rientranti nel canone le seguenti attività:
1) la ricerca visiva di eventuali perdite e la chiusura provvisoria degli impianti idrici in casi di guasti
e/o perdite;
2) il ripristino delle perdite riscontrate;
3) la regolazione, riparazione e sostituzione dei pezzi ogni volta che vengono riscontrate anomalie;
4) la sostituzione annuale di irrigatori a scomparsa (pop-up) statici e dinamici e relativi componenti,
per usura, rottura, furto e atti vandalici, rispettivamente di max n°500/statici e n° 200/dinamici.
Previa comunicazione e consultazione con il Direttore dell'Esecuzione, saranno riconosciute
eventuali quantità aggiuntive.
All’apertura degli impianti, indicativamente a marzo di ogni anno, salvo diversa comunicazione del Servizio
Ambiente, dovrà essere prevista l’apertura dell’alimentazione idrica, la chiamata al gestore della rete idrica
per eventuali guasti e l’accensione dell’impianto con eventuale sostituzione delle batterie tampone e/o di
alimentazione.
Alla chiusura degli impianti, indicativamente a ottobre di ogni anno, salvo diversa comunicazione dell’Ufficio
su citato, dovrà essere prevista la chiusura dell’alimentazione, lo scarico delle condotte, lo spegnimento dei
programmatori (rimozione batterie e/o energia elettrica).
Dimensionamento indicativo della lavorazione
N° 12 interventi anno per ciascuno impianto presente sul patrimonio oggetto di appalto.
ART. 56 SERVIZIO DI REPERIBILTA’ E PRONTO INTERVENTO – INTERVENTI URGENTI
56.1 – REPERIBILITA’ E PRONTO INTERVENTO
L’Appaltatore, per assicurare la funzionalità di servizi ritenuti indispensabili dall’Amministrazione, ha
l’obbligo di garantire, 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, un servizio continuo di Reperibilità e Pronto
Intervento a seguito sia dell’attività autonoma di monitoraggio, sia di segnalazioni pervenute al Call Center
per fare fronte a situazioni di emergenza che possano creare pericolo per la pubblica incolumità, danni di
tipo patrimoniale o a terzi, e situazioni di grave disagio per l’utenza, interessanti le aree verdi oggetto di
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appalto e le alberature stradali. L’Appaltatore dovrà garantire che il pronto intervento sia effettuato da
personale qualificato e dotato dei necessari mezzi ed attrezzature, guidato da un tecnico in grado di
assumere sul posto le decisioni più appropriate e tempestive, per fare fronte ad ogni possibile situazione.
Il pronto intervento è attivabile dal Responsabile del Procedimento, dal Direttore
dell’Esecuzione del Contratto, oltre che dalla Polizia Municipale, dalle Forze dell’Ordine e dai
Vigili del Fuoco, nonché dal personale tecnico dell’Appaltatore.
A titolo indicativo non esaustivo, devono ritenersi inclusi nel Pronto Intervento:
1) la rimozione di quegli alberi, cespugli o siepi (o quelle parti della loro chioma) che costituiscono
potenziale pericolo, per i quali l’Appaltatore, viste le condizioni di fatto, non ritiene opportuna
una permanenza in loco superiore ai 3 giorni naturali e consecutivi.
2) tutti gli interventi necessari per ripristinare la corretta viabilità stradale, ciclabile e pedonale
nonché la visibilità della segnaletica stradale e delle lanterne semaforiche;
3) tutte le azioni da attuare (tra cui le transennature rigide e inviolabili) nei confronti di arredi,
attrezzature ludiche, nonché di staccionate, pavimentazioni, buche, dislivelli, recinzioni ecc.
inserite nelle aree a verde che a seguito di danneggiamenti, vandalismi o usura posso
costituire pericolo per la pubblica incolumità,
4) perdite d’acqua dagli impianti irrigui di pertinenza delle aree verdi.
Il personale addetto dovrà arrivare sul posto entro il termine di 1 ora dal ricevimento della
segnalazione ricevuta, adottando tutte le misure atte a eliminare immediatamente la situazione di pericolo
o grave disagio (incluso l’abbattimento delle piante arboree, se immediatamente necessario),
collaborando fattivamente con altre forze esterne (CC, Polizia, VV.UU., VV.F. Uffici e Servizi comunali)
eventualmente presenti sul posto. Tutti gli interventi che si renderà necessario effettuare
immediatamente sono da ritenersi compresi nel costo dell’ appalto.
L’Appaltatore è tenuto ad intervenire come pronto intervento per la messa in sicurezza anche in quelle
situazioni potenzialmente pericolose - addebitabili a terzi (non individuati) che hanno eseguito, o stanno
eseguendo, lavori sul suolo comunale oggetto di appalto – rilevate autonomamente dallo stesso
Appaltatore in fase di monitoraggio o a questi segnalate dall’Amministrazione comunale, per le quali il
terzo interessato, per vari motivi, non abbia effettuato l’intervento o eliminato la situazione di potenziale
pericolo.
Non viene fissato un numero massimo di richieste di Pronto Intervento, in quanto, proprio per la
particolare tipologia del problema, si richiede l’impegno dell’Appaltatore a fare fronte a tutte le richieste
pervenute aventi queste caratteristiche.
Qualsiasi disfunzione di questo servizio, in quanto finalizzata a garantire la pubblica incolumità,
comporterà responsabilità civili e penali che l’Appaltatore si assume integralmente.
L’Appaltatore dovrà assicurare la contemporanea e comunque tempestiva segnalazione
all’Amministrazione della richiesta di Pronto Intervento, tramite il sistema informativo, in modo da
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informare il Servizio Ambiente e garantire il rispetto e la verifica delle modalità e dei previsti tempi di
intervento.
56.2 – INTERVENTI URGENTI
L’Appaltatore ha inoltre l’obbligo di garantire l’esecuzione di interventi urgenti, nell’ambito del normale
svolgimento della programmata attività di manutenzione, che il Responsabile del Procedimento e/o il
Direttore dell’Esecuzione del Contratto riterrà necessario effettuare entro 2 giorni (escluso i festivi)
dalla richiesta, al fine di fare fronte a particolari situazioni che potrebbero pregiudicare il funzionamento
delle normali attività, provocando grave disagio e situazioni particolari, che perciò non possono attendere
i tempi normalmente programmati.
ART. 57 - SISTEMA INFORMATIVO DI GESTIONE
Il sistema informativo è l'elemento strategico per la programmazione, attuazione e gestione delle attività
previste negli appalti di tipo “Global Service”.
All’Appaltatore è richiesto l’utilizzo di sistemi informatici per la gestione degli archivi del patrimonio oggetto
dell’appalto. Si rende pertanto necessario che l’Appaltatore si doti, nei vari livelli di gestione, di tutte le
strumentazioni e le soluzioni organizzative necessarie per assicurare il pieno e tempestivo aggiornamento
degli stessi.
57.1 – REGISTRAZIONE DEI FLUSSI - INTERVENTI
L’Appaltatore dovrà curare che gli abbattimenti di alberature effettuate in regime di Pronto Intervento
risultino registrati nel Sistema informativo.
Attraverso l’attuazione di tali flussi, il sistema informativo è in grado di assicurare:
la gestione, aggiornamento compreso, delle anagrafi dei beni oggetto di appalto;
il monitoraggio dei beni a fini manutentivi;
la gestione delle richieste di intervento canalizzate sul Call Center;
la pianificazione e la programmazione degli interventi;
la gestione degli ordini di intervento su richiesta dell'Amministrazione;
l'archivio storico manutentivo dei beni oggetto di appalto;
la gestione di tutte le informazioni e la redazione di report periodici.
Richieste – Ordini
L’avvio dei processi di gestione delle attività è costituito dalle Richieste e dagli Ordini, originati dal Call
Center, dalla struttura tecnica dell’Appaltatore, dalla struttura tecnica dell’Amministrazione e dalle strutture
comunque abilitate dall’Amministrazione alle segnalazioni (Polizia Municipale).
Viene evidenziato che una singola richiesta può richiedere, per la sua soluzione, potenzialmente più ordini
di lavoro.
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Programmazione – Monitoraggio
L’altra modalità di attivazione dei processi gestionali è quella relativa alla pianificazione delle attività di
manutenzione programmata e di monitoraggio.
A seguito della pianificazione formulata dalla struttura tecnica dell'Appaltatore, di un Programma di
Manutenzione e/o Monitoraggio, vengono generati degli specifici Ordini di Lavoro che, dal punto di vista
relazionale, si comportano come un qualsiasi Ordine di Lavoro, ma sono sempre riconducibili alla
Programmazione che li ha generati.
57.1.2 Flussi informativi
Con riferimento ai flussi informativi utilizzati nell'appalto, i principali soggetti coinvolti sono:
a) Call Center
b) Aree Tecniche dell’Appaltatore
c) Aree Tecniche dell’Amministrazione Comunale.
Flussi dall’Amministrazione verso l’Appaltatore
Il Direttore dell’Esecuzione e/o il Responsabile del Procedimento possono generare i seguenti flussi
informativi verso l’Appaltatore:
a) Emissione di un ordine di lavoro di qualunque tipo previsto dal Disciplinare Tecnico;
b) Comunicazioni relative ad un ordine di lavoro di qualunque tipo previsto dal Disciplinare Tecnico.
Flussi Generati dall’Appaltatore
Le strutture dell’Appaltatore (Call Center ed Area Tecnica) generano i seguenti flussi informativi verso
l’Amministrazione:
1. Registrazione di una richiesta di intervento di qualunque tipo prevista dal Disciplinare Tecnico;
2. Comunicazioni relative ad una richiesta di intervento di qualunque tipo prevista dal Disciplinare
Tecnico;
3. Risultati dei monitoraggi;
4. Emissione di un ordine di intervento;
5. Emissione di un ordine di intervento di Manutenzione Programmata;
6. Informazioni sulla programmazione degli interventi;
7. Chiusura degli Ordini di lavoro;
8. Comunicazioni relative ad un ordine di lavoro;
9. Riepiloghi sui servizi ai fini della verifica.
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57.2 – SERVIZIO ATTESO
All’Appaltatore è richiesto l’utilizzo del sistema informativo per tutte le attività previste nella gestione dei
servizi.
Si rende pertanto necessario che l’Appaltatore si doti, nei vari livelli di gestione, di strumentazioni e di
soluzioni organizzative necessarie per assicurare il pieno e tempestivo aggiornamento degli archivi e
aggiornare i dati relativi alla gestione.
Tali archivi costituiscono, ai fini dell’Appalto, gli unici riferimenti informativi su base informatica che
certificano le attività svolte. Qualunque altro dato, difforme da quanto presente negli archivi, non ha alcun
valore sia al fine di certificare le attività svolte che ai fini contrattuali.
Qualsiasi ritardo nell’attuazione di quanto richiesto dall’Amministrazione che rientri nell’ambito delle
specifiche contrattuali, costituisce inadempienza che l’Amministrazione potrà sanzionare in base a quanto
previsto dal Disciplinare Tecnico del presente C.S.A..
L’Appaltatore dovrà aggiornare costantemente e tempestivamente, mediante il sistema di gestione, i nuovi
flussi informativi.
Gli eventuali disservizi o ritardi nell’erogazione di tali servizi saranno oggetto di specifica penale, come
indicato al ART.64.
Al termine del rapporto contrattuale tutte le informazioni gestite rimarranno di esclusiva proprietà
dell’Amministrazione comunale, come pure tutte quelle eventuali strumentazioni sia hardware che software
che l’Appaltatore metterà a disposizione dell’Amministrazione nel periodo contrattuale.
ART. 58 - SERVIZIO DI “CALL CENTER” INFORMATIZZATO
L'Appaltatore dovrà mettere a disposizione dell'Amministrazione un “Call Center”, opportunamente
dimensionato e progettato, in grado di garantire la massima accessibilità ai servizi richiesti, fungendo da
centro di ricezione e gestione delle chiamate.
Tenuto conto dell’importanza del sistema di Call Center quale interfaccia della struttura di manutenzione e
dell’utenza nel suo complesso, oltre che della necessaria visibilità da dare alle attività eseguite,
l’Appaltatore dovrà predisporre la strumentazione e l’organizzazione necessaria per consentire l'immediato
avvio del servizio, fin dalla presa in consegna dello stesso.
In caso di mancata attivazione nei tempi e nei modi previsti si applicherà penale come indicato al ART.64.
Il corrispettivo per il servizio di Call Center è compreso all’interno dell’importo del canone annuale previsto,
in quanto ritenuto elemento essenziale per la corretta esecuzione delle attività manutentive richieste.
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58.1 - OGGETTO DEL SERVIZIO
L’oggetto del servizio consiste nel fornire idonei strumenti per la raccolta di tutte le comunicazioni,
comunque pervenute all’Appaltatore, relative a esigenze di intervento tecnico sul patrimonio oggetto di
appalto, tramite un sistema di Call Center.
Tale sistema dovrà inoltre consentire il flusso delle informazioni di ritorno verso gli utenti, permettere la
rapida attivazione dei servizi di Reperibilità e Pronto Intervento e dare la massima visibilità alle attività
manutentive svolte.
Il Call Center, gestito dall’Appaltatore, dovrà risultare tecnologicamente avanzato ed integrato con tutte le
componenti del sistema informativo (anagrafi, archivi di gestione, mappe ecc.), funzionante 24 ore su 24
per 365 giorni l’anno, e dovrà costituire l’interfaccia verso tutti gli utenti delle attività connesse all’appalto,
fornendo loro adeguate risposte.
I servizi erogati tramite Call Center dovranno comprendere almeno le seguenti attività:
1) gestione delle chiamate;
2) tracciabilità delle richieste.
Gli utenti, abilitati sulla base di livelli autorizzativi concordati con l'Amministrazione, potranno accedere al
servizio mediante ciascuno dei canali di comunicazione predisposti dall’Appaltatore a proprio carico e di
seguito elencati:
1. numero verde dedicato;
2. numero fax dedicato;
3. pagine web ed e-mail dedicate.
Si richiede comunque che il sistema di Call Center sia affiancato da sistemi tradizionali di comunicazione
diretta (come ad esempio telefoni cellulari, ecc.) tra i tecnici dell’Appaltatore ed il Direttore dell’Esecuzione,
al fine di permettere una rapida e costante comunicazione in caso di necessità.
Tutte le attività relative al servizio di Call Center dovranno essere svolte secondo le specifiche illustrate nel
presente paragrafo, comunque in grado di garantire la massima accessibilità ai servizi richiesti dall'utenza.
L'Appaltatore potrà, inoltre, anche indicare ulteriori canali di comunicazione, descrivendone le modalità e le
procedure di accesso.
Il Call Center dovrà inoltre fornire all’Amministrazione un sistema di monitoraggio del servizio e un
adeguato insieme di report statistici relativamente a tutte le richieste comunque pervenute (posta, fax,
telefono, e-mail, ecc.), classificate secondo schemi predeterminati e messo a disposizione ogni mese o su
richiesta specifica dell’Amministrazione.
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Il personale dedicato al Call Center dovrà risultare professionalmente preparato ed il numero di persone
impiegate dovrà essere adeguato alle effettive esigenze riscontrate, tenuto conto delle possibili variazioni
che si potranno verificare nel corso dell’appalto.
58.2 - PRESTAZIONI RICHIESTE
Di seguito vengono elencate le principali prestazioni richieste al sistema di Call Center:
58.2.1 Gestione delle chiamate
La gestione delle chiamate dovrà comprendere come minimo i seguenti servizi:
1. registrazione di tutte le chiamate;
2. loro corretta classificazione in relazione alla tipologia di chiamata, esatta localizzazione rispetto
all'Anagrafe di riferimento e immediata assegnazione in relazione al tipo di chiamata ed al livello di
priorità;
3. fornitura di statistiche e report sulle chiamate gestite.
La classificazione non corretta delle chiamate, così come la non corretta localizzazione dell'intervento
richiesto, o la non corretta o intempestiva assegnazione delle richieste/segnalazioni pervenute al Call
Center comporta l'applicazione delle penali previste al successivo ART.64.
La gestione delle chiamate dovrà riguardare almeno le seguenti tipologie di chiamata opportunamente
codificate:
richieste / comunicazioni di esigenze di intervento;
informazioni relative allo stato delle richieste e comunicazioni degli eventuali interventi in corso
o programmati;
richieste di chiarimenti e informazioni;
solleciti;
reclami.
Il Call Center dovrà funzionare, mediante interfaccia operatore fisico, ogni giorno dalle ore 8,00 alle ore 18,00 dal lunedì al sabato, adeguando il numero degli operatori alle effettive necessità, e mediante
interfaccia virtuale negli altri orari e nei giorni festivi. Le fasce orarie descritte potranno subire variazioni durante il corso dell’appalto in funzione di nuove esigenze dell’Amministrazione o diversa organizzazione
del lavoro, da concordare comunque tra le parti.
Dovranno essere comunque attivi, 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, fax ed e-mail per le comunicazioni.
Le chiamate dovranno essere gestite tramite l'utilizzo di sistemi automatici di risposta, con instradamento
automatico in relazione alla tipologia di chiamata:
1. direttamente verso l'operatore telefonico, negli orari di presenza;
2. verso la segreteria telefonica, negli orari non coperti dall'operatore telefonico, assicurando un
sistema automatico per la registrazione delle richieste;
3. direttamente verso il servizio di Reperibilità e Pronto Intervento in caso di emergenza / urgenza
negli orari non coperti dall'operatore telefonico (quindi al di fuori delle ore di presidio da parte di
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operatori telefonici), al fine di assicurare una copertura complessiva di 24 ore su 24 per 365
giorni all’anno.
Nei casi di emergenza e per richieste di intervento per il servizio di Reperibilità e Pronto Intervento,
effettuate a qualunque ora e in qualunque giorno, il sistema di Call Center dovrà mettere rapidamente in
contatto il richiedente (Polizia Municipale, Polizia, Carabinieri, Aziende di servizio pubblico,
Amministrazione, etc.) con gli operatori reperibili per il servizio di Reperibilità e Pronto Intervento, in modo
da permettere l’intervento dei tecnici più qualificati in funzione della specializzazione necessaria entro i
termini temporali previsti contrattualmente, al fine di eliminare le eventuali condizioni di pericolo.
Nel caso in cui la richiesta risulti non di competenza dell’Appaltatore, la segnalazione dovrà essere
comunicata alla Polizia Municipale, che provvederà a contattare la Struttura o Ente competente.
Al ricevimento di ogni richiesta/segnalazione di intervento, l'operatore del Call Center, dopo la registrazione
e classificazione a sistema della chiamata, dovrà individuare immediatamente, oltre alla provenienza della
stessa, la localizzazione puntuale dell’oggetto della segnalazione con riferimento, il più analitico possibile
(sulla base delle informazioni pervenute), all’Anagrafe di riferimento, ed il livello di priorità dell'intervento,
come definito dal presente Disciplinare Tecnico (Pronto Intervento, urgenza a 2 gg., programmabile).
Le informazioni di carattere personale e le relative elaborazioni dovranno essere gestite nel rispetto della
normativa vigente in materia di privacy.
58.2.2 Tracciabilità delle richieste
Tutte le interazioni verso il Call Center, attraverso un qualunque canale di accesso, dovranno essere
registrate, al fine di tenere traccia di tutte le comunicazioni.
Poiché i termini di erogazione dei servizi, e quindi le priorità, decorreranno dalla data/ora di registrazione
della comunicazione, la registrazione dovrà essere automatica, o comunque contestuale alla chiamata se il
sevizio é presidiato dagli operatori telefonici.
La registrazione di tutte le chiamate pervenute al di fuori dall'orario di servizio degli operatori telefonici
verrà invece effettuata automaticamente o, comunque, a partire dalla presa servizio degli operatori ed
entro il giorno lavorativo successivo alla ricezione della chiamata.
Le diverse tipologie di chiamata andranno gestite con procedimenti che consentano, in qualunque
momento, la loro precisa conoscenza, con campi di informazione differenti in base alla tipologia di richiesta
pervenuta.
Il Call Center dovrà prevedere la registrazione sistematica ed automatica sul Sistema Informativo:
di tutte le informazioni inerenti la richiesta di intervento, al fine dell'ottimale programmazione dello
stesso e del suo tracciamento;
degli orari di contatto con il Call Center, al fine di consentire all'Amministrazione di controllare gli
effettivi tempi di intervento;
dei dati statistici relativi alla chiamata, atti alla verifica dei livelli di servizio.
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A seguito della raccolta sistematica di tali informazioni, l'Appaltatore dovrà fornire all'Amministrazione un
report mensile, sia cartaceo sia digitale (mediante procedure informatizzate concordate), in grado di
riportare almeno le seguenti tipologie di informazioni:
traffico in entrata e in uscita dal Call Center, con suddivisione delle chiamate per tipologia;
percentuale di richieste di intervento evase, e relativa chiusura;
richieste di intervento non ancora assegnate ed evase;
numero di reclami, suddivisi per motivazione;
numero di solleciti per ciascuna richiesta di intervento pervenuta.
L’obiettivo di tale report è di permettere all’Amministrazione di effettuare un controllo sui livelli di servizio erogati dal Call Center.
La consegna di tale documentazione dovrà avvenire entro e non oltre il 15 del mese successivo al periodo
oggetto di reportistica.
In caso di mancata consegna della documentazione in oggetto secondo la tempistica indicata verranno
applicate le penali di cui al ART.64.
Al termine del rapporto contrattuale tutte le informazioni gestite rimarranno di esclusiva proprietà
dell’Amministrazione comunale.
ART.59 - AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO ANAGRAFICO E RILIEVO DEL PATRIMONIO
Una conoscenza parziale in termini qualitativi e quantitativi del patrimonio e la limitata attivazione di
opportune misure di adeguamento e mantenimento degli standard di conoscenza esistenti, può portare a
diseconomie d’esercizio e generalizzate perdite, che spesso si trasformano in fenomeni irreversibili.
Per gestire il problema in modo più razionale, è innanzitutto necessaria la puntuale conoscenza del
patrimonio stesso, per giungere poi alla precisa definizione delle esigenze di mantenimento ed eventuale
adeguamento.
Costituiscono oggetto di censimento tutte le aree di verde pubblico di proprietà comunale di uso pubblico,
comprese le alberate stradali, le aiuole spartitraffico e le banchine stradali, presenti nel territorio comunale,
esplicitati negli Allegati al C.S.A..
L’Anagrafe è costituita dall’insieme di banche dati che descrivono le caratteristiche dei componenti rilevanti
ai fini della conoscenza e della gestione del patrimonio a verde.
I componenti l’anagrafe sono stati rappresentati sulla base cartografica territoriale dell’Amministrazione.
L’Appaltatore deve assicurare il continuo e tempestivo aggiornamento (al massimo entro 30 giorni dal
verificarsi degli eventi) delle schede tecniche anagrafiche in possesso dell’Amministrazione, durante il corso
di tutto il periodo contrattuale, in conseguenza di:
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aumento del patrimonio Comunale attraverso l’acquisizione o la costruzione di nuove aree verdi,
alberate, banchine etc.; tale iter innesca obbligatoriamente un apposito iter di consegna formale
propedeutico all’aggiornamento;
interventi costruttivi o manutentivi che determinano modifiche quantitative o dimensionali
dell’esistente (nuovi impianti, cambiamenti negli arredi, etc.);
interventi che costituiscono modifiche dei componenti esistenti (sostituzione di arredi, etc.); tali
interventi possono, ma non obbligatoriamente devono, innescare apposito iter di consegna
formale, pertanto l’aggiornamento, in questi casi, deve sempre e comunque essere garantito.
Tale aggiornamento dovrà essere assicurato in conseguenza di interventi eseguiti dallo stesso Appaltatore.
In tali casi tali interventi possono, ma non obbligatoriamente devono, innescare apposito iter di consegna
formale, pertanto l’aggiornamento deve sempre e comunque essere garantito.
L'attività complessiva dell’aggiornamento del censimento anagrafico dovrà essere documentata dalla
consegna, al Direttore per l’Esecuzione del Contratto, di tutti i dati grafici, con opportune relazioni
riepilogative che evidenzino le modifiche per ogni oggetto.
La consegna ha cadenza mensile, entro e non oltre i primi sette giorni lavorativi del mese successivo a
quello del verificarsi dell’evento modificatore.
L’Appaltatore dovrà comunque assicurare, per tutti gli oggetti di appalto le cui schede risultano assenti,
incomplete o non aggiornate alla data di stipula del contratto d’Appalto, la loro redazione e/o
aggiornamento entro 90 giorni a partire dalla stessa data.
Al termine del rapporto contrattuale tutte le informazioni gestite rimarranno di esclusiva proprietà
dell’Amministrazione comunale.
ART.60 - ESECUZIONE DI SOPRALLUOGHI
60.1 – SOPRALLUOGHI
Il Servizio Ambiente potrà richiedere sopralluoghi specifici, al fine di verificare situazioni individuate e/o
segnalate potenzialmente pericolose, oppure per ottenere proposte di soluzione a problemi manutentivi
particolari. I sopralluoghi potranno interessare tutte le aree verdi e le alberate stradali oggetto di appalto
oltre a nuove aree verdi di futura realizzazione.
L’Appaltatore dovrà provvedere ad effettuare i sopralluoghi entro i termini richiesti, e comunque entro il
termine massimo di giorni 2, lavorativi, dalla richiesta, oltre a fornire tempestivamente un rapporto sul
sopralluogo, proposte di soluzione, documentazione fotografica e quant’altro necessario o richiesto.
ART. 61 - GESTIONE DELLE INFORMAZIONI – REDAZIONE DI REPORT PERIODICI
La corretta impostazione di un costante flusso di informazioni, relativo all’andamento delle varie attività del
servizio erogate sugli oggetti d'appalto (aree verdi, alberate, banchine) consentirà all’Amministrazione e
all’Appaltatore un puntuale lavoro di progressivo perfezionamento della collaborazione e, quindi, un
migliore risultato in termini di raggiungimento degli obbiettivi.
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Dovrà essere sempre garantita la possibilità di verificare il corretto avanzamento di ogni richiesta e quindi il
passaggio da uno stato ai successivi, fino alla completa evasione della richiesta.
Viene richiesta la gestione continua e tempestiva dei dati relativi a tutte le prestazioni effettuate e la
comunicazione di tali dati, attraverso il sistema informativo, al Servizio Ambiente, ed in particolare:
Per la manutenzione ordinaria delle aree verdi
1) La pianificazione annuale degli interventi, rivista trimestralmente.
2) La programmazione mensile degli interventi.
3) La programmazione giornaliera degli interventi e delle squadre operative, che dovrà essere
comunicata ogni giorno all’Amministrazione per il controllo dell’avanzamento del servizio.
4) Il consuntivo analitico, per ogni area verde, degli interventi effettuati riferiti all’anagrafe, da fare
pervenire all’Ufficio di cui sopra entro il giorno successivo alla data di esecuzione, completo dei dati
relativi all’area, del riferimento puntuale all’oggetto di intervento (se presente in anagrafe), della
data di esecuzione, delle lavorazioni effettuate, eventuale documentazione fotografica, etc..
5) La segnalazione di situazioni pericolose autonomamente messe in sicurezza dall’Appaltatore, o di
problematiche particolari rilevate durante il monitoraggio e la normale manutenzione.
6) L’aggiornamento della situazione manutentiva delle aree verdi, in funzione degli interventi
effettuati, al fine di alimentare l’archivio storico in uso presso il Servizio Ambiente.
Per interventi su richiesta
1) La gestione degli ordini d’intervento trasmessi dall’Ufficio di cui sopra, con il continuo controllo
dello stato di avanzamento dei lavori e classificazione della situazione di ogni ordine (da iniziare, in
corso di esecuzione, sospesi, finiti).
2) Tutti i dati relativi al personale presente ogni giorno in cantiere.
3) Il consuntivo degli interventi effettuati, analitico per ogni area verde, dovrà fornire in particolare i
dati relativi all’area, il riferimento puntuale all’oggetto di intervento (se presente in anagrafe), il
periodo di esecuzione, le lavorazioni effettuate, eventuale documentazione fotografica,ecc..
4) L’aggiornamento dell’anagrafe tecnica e dell’archivio storico manutentivo in uso presso
l’Amministrazione.
Il flusso delle informazioni dovrà permettere di seguire completamente ogni fase operativa, dal sorgere
della richiesta, all’ordinativo, all’esecuzione dell’intervento.
Per le richieste di intervento pervenute al Call Center:
1) La gestione e trasmissione tempestiva di tutte le richieste di intervento pervenute al Call Center,
con riferimento ad ogni area verde o alberata o banchina, con indicazione delle situazioni
eventualmente già risolte, programmate o sospese.
2) La gestione e trasmissione immediata al Servizio Ambiente di tutte le segnalazioni pervenute per
richieste di pronto intervento.
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3) L'invio del riepilogo di tutte le richieste di intervento pervenute al Call Center da parte degli utenti
con l'indicazione della loro risoluzione; le casistiche di risoluzione dovranno essere concordate con
il Responsabile del Procedimento e/o con il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, al fine di fornire
risposte e con l'obbiettivo di eliminare eventuali criticità.
Le modalità di elaborazione, il contenuto e la tempistica dei vari report, dovranno essere concordati con il
Responsabile del Procedimento e/o con il Direttore dell’Esecuzione del Contratto, e verranno stabiliti, sulla
base di quanto prescritto e di quanto offerto dall’Appaltatore, in fase di avvio del servizio, tenuto conto
delle esigenze che nel corso dell’appalto potranno variare, richiedendo quindi modifiche.
ART. 62 - CONTROLLI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Come indicato nel C.S.A., l’Amministrazione comunale si riserva la più ampia facoltà di sorveglianza,
verifica e controllo dell’operato dell’Appaltatore nello svolgimento delle attività previste dal presente
Disciplinare Tecnico, integrato dall’Offerta presentata e con riferimento al Piano della Qualità specifico per il
presente appalto; l’Appaltatore è tenuto a tal fine a fornire tutta la necessaria collaborazione verso
l’Amministrazione.
Tale attività, che potrà essere esercitata attraverso i propri dipendenti, potrà riguardare, a titolo
esemplificativo ma non esaustivo:
1 ispezioni presso i luoghi di esecuzione delle prestazioni, senza obbligo di preavviso, ma avendo cura di
non ostacolare l’esercizio dell’attività dell’Appaltatore;
2 verifiche e controlli a campione sulle varie attività previste;
3 verifiche e collaudi sui materiali utilizzati, necessari all’accertamento del rispetto della normativa
vigente e di quella richiamata negli Allegati contrattuali;
4 acquisizione di tutte le informazioni disponibili presso l’Appaltatore e connesse direttamente o
indirettamente all’esecuzione dell’Appalto, mediante presa visione o acquisizione di copia di ogni
documentazione contabile, amministrativa o tecnica, fermo restando l’obbligo di riservatezza;
5 richiesta di relazioni in forma scritta in ordine allo stato delle prestazioni e/o agli assetti dell’appalto.
La forma e la metodologia dei controlli, sarà preventivamente comunicata all’Appaltatore e potrà variare
nel corso dell’appalto a discrezione dell’Amministrazione.
ART.63 - PIANO DELLA QUALITA’
Viene richiesta all’Appaltatore, già in possesso per lo svolgimento della propria attività di certificazione di
sistema di qualità conforme alle norme della serie UNI ISO 9000, la redazione di un Piano della Qualità,
conforme alla norma UNI ISO 10005, specifico per il presente appalto, da presentare all’Amministrazione,
nella sua veste definitiva, entro 90 giorni naturali e consecutivi dalla data di stipulazione del contratto.
Tale Piano, che dovrà essere costantemente aggiornato ed adeguato per tutto il corso del periodo
contrattuale, dovrà almeno contenere:
a) gli obbiettivi della Qualità da conseguire;
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b) l’attribuzione delle specifiche autorità e responsabilità per le varie fasi delle attività svolte;
c) l’elenco, le caratteristiche tecniche, i modi di impiego e l’identificazione dei vari macchinari e
attrezzature utilizzati;
d) la definizione delle particolari procedure, tempi di esecuzione, istruzioni e ordine da tenersi
nell’andamento dei servizi;
e) la descrizione delle modalità di controllo delle attività svolte e le modalità di restituzione dei relativi
risultati;
f) le modalità per eventuali revisioni e modifiche al Piano della Qualità durante l’esecuzione dell’appalto;
g) le altre misure necessarie a conseguire gli obbiettivi prefissati;
h) il piano delle verifiche ispettive interne previste dal Piano della Qualità.
Poiché il Piano della Qualità dovrà essere interfacciato con il Sistema Informatico di gestione, è fatto
obbligo l’uso di adeguate procedure informatiche per conseguire e controllare gli obbiettivi del Piano.
ART.64 - PENALI
In caso di mancato rispetto degli adempimenti contrattuali, L’Amministrazione comunale procederà
all’applicazione di penali come di seguito indicate nei casi in cui le prestazioni e le attività di reporting
risulteranno:
a) totalmente o parzialmente non eseguite;
b) eseguite in modo difforme dalle prescrizioni tecniche;
c) eseguite in ritardo rispetto ai tempi pianificati o richiesti.
L’applicazione di penali non sostituisce le prestazioni e le attività di reporting non eseguite o eseguite in
modo difforme, e non esenta l’Appaltatore dall’obbligo contrattuale di una loro corretta, completa e
soddisfacente esecuzione.
Le penali, verranno applicate (previa notifica all’Appaltatore con apposita nota a cura del Responsabile del
Procedimento o del Direttore dell’Esecuzione del contratto) per gli importi giornalieri e la durata temporale
stabilita per ogni singola tipologia di lavorazione nei subalterni dal 64.1 al 64.8, fino al giorno dell'effettiva
esecuzione dell’intervento a soluzione del problema (compreso).
Tutte le eventuali penali saranno detratte dalle rate trimestrali o dalla rata finale dovute all'Appaltatore.
In ogni caso l’applicazione delle penali contrattuali non esaurisce il diritto dell’Amministrazione al
risarcimento del maggior danno eventualmente subito.
Qualora l’Appaltatore avesse cumulato penali per un importo pari o superiore al 10% del valore massimo
annuale contrattuale, l’Amministrazione potrà applicare la risoluzione del contratto, conformemente a
quanto previsto nel C.S.A..
Gli importi delle penali sono stabiliti nei paragrafi seguenti.
64.1- MONITORAGGIO
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EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo, rispetto ai tempi previsti e concordati, nella consegna
della relazione periodica sui risultati del monitoraggio delle condizioni statiche e fitosanitarie del
patrimonio arboreo, come richiesto all’ART.53.
EURO 100,00 per ogni richiesta presente nel sistema e formulata in modo reiterato o
ridondante, come richiesto all’ART.53.
64.2– MANUTENZIONE ORDINARIA A CANONE
Le penali riportate nella tabella seguente si applicano per ognuna delle lavorazioni ordinarie a canone,
per qualsiasi classificazione tipologica di area verde/alberata e per ogni giorno di ritardo rispetto
all’inizio di ogni attività programmata.
Lavorazioni eseguite solo parzialmente, o in modo difforme, verranno considerate come non eseguite, e
pertanto assoggettate all’applicazione della stessa penale. Anche nel caso in cui la difformità rilevata
nella lavorazione (MVP, MVL, MVT, MVB ecc. ) sia relativa solo a parte dell'area codificata, la penale
dovrà essere calcolata per l'intera superficie dell'area codificata.
Codice
Lavorazione
Denominazione
Lavorazione
Unità
di
misura
Parametro di
riferimento
oggetto
lavorazione
Penale
unitaria
giornaliera
€.
Penale
giornaliera
minima €.
MVP Pulizia aree verdi mq. Superficie 0,0025 250
MVL Risanamento
attrezzature Ludiche
N° Elementi di gioco 25,00 100
MVT Manutenzione tosatura
prati
mq. Superficie 0,05 200
MVB Manutenzione sfalcio
erba Banchine stradali
e suoli residui
mq. Superficie 0,03 200
MVE Manutenzione sfalcio
erba aree Estensive
mq. Superficie 0,03 200
MVS Manutenzione Siepi ml. Lunghezza 1,50 150
MVPS Manutenzione potatura
alberature stradali e
parchi
n° Elementi arborei 35,00 350
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MVA Manutenzione cespugli n° Elementi vegetali 2,00 150
MII Irrigazione aree verdi mq. Prato e elementi
vegetali
0,10 150
MVSP Spollonatura alberi
stradali e aree verdi
n° Elementi vegetali 0,50 150
MCRT Controllo e reintegro
tutori
n° Tutori 2,00 100
64.3 – PRONTO INTERVENTO - INTERVENTI URGENTI
- EURO 200,00 per ogni ora di ritardo rispetto al termine massimo previsto per l’attivazione di ogni
singolo intervento per la messa in sicurezza.
- EURO 250,00 per ogni giorno di ritardo rispetto al termine previsto per un intervento considerato
urgente.
Le prestazione eseguite solo parzialmente, o in modo difforme, verranno considerate come non eseguite,
e pertanto saranno assoggettate all’applicazione della stessa penale.
E’ comunque fatto salvo l’addebito all’Appaltatore di ogni responsabilità, di qualsiasi genere, derivante o
riconducibile al ritardo (o all’inadeguatezza) dell’esecuzione dei Pronti Interventi e degli interventi urgenti.
64.4 - SISTEMA INFORMATIVO
EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’effettuazione del servizio richiesto e segnalato come
urgente dall’Amministrazione.
64.5 – CALL CENTER
EURO 200,00 per ogni giorno di ritardo rispetto all’avvio del servizio a partire dalla data del
verbale di consegna dello stesso.
EURO 200,00 per mancata copertura con operatore nei giorni e negli orari prefissati.
EURO 200,00 per omessa comunicazione al personale reperibile, quando la segnalazione venga
effettuata negli orari e nei giorni in cui non vi è l’operatore, ma viene effettuata su supporto
informatico o a mezzo fax.
EURO 200,00 per mancata comunicazione alla Polizia Municipale nei casi previsti dall’ART.58 punto
2.1 del Disciplinare Tecnico.
EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’effettuazione dell’intervento segnalato dalla Stazione
Appaltante.
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EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nella consegna del report mensile previsto all’ART.58 punto
2.2 del C.S.A. - Disciplinare Tecnico.
64.6 – AGGIORNAMENTO CENSIMENTO ANAGRAFICO
EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’aggiornamento dell’anagrafe, come previsto al ART.59
del Disciplinare Tecnico.
64.7 - SOPRALLUOGHI – VERIFICHE STRUTTURALI
EURO 100,00 per ogni giorno di ritardo rispetto ai tempi massimi previsti, come previsto al ART.60
del presente C.S.A. .
64.8 – GESTIONE INFORMAZIONI – REPORT
EURO 100,00 per ogni giorno di mancata comunicazione di ogni informazione e/o report previsto,
prescritto o concordato. Comunicazioni parziali, incomplete, inadeguate o eseguite in modalità
difforme da quanto stabilito (dagli Allegati contrattuali e dalle istruzioni e puntualizzazioni
eventualmente impartite in corso di esecuzione dell’appalto) verranno considerate come non
eseguite, e pertanto assoggettate all’applicazione della stessa penale come previsto al ART.60 del
presente C.S.A..
65. - CORRISPETTIVO PER L’APPALTO
65.1 – CORRISPETTIVO PER L’ATTIVITA’ MANUTENTIVA
Il corrispettivo totale annuale, per l’attività di manutenzione ordinaria a canone delle aree verdi e delle
alberate stradali e di quant’altro oggetto di appalto (come descritte negli Allegati), per tutte le lavorazioni,
relative frequenze e dimensionamento previste ai precedenti Articoli del presente C.S.A., corrisponde
all’importo netto di euro 1.187.000,00/anno, ribassato della percentuale offerta dall’Appaltatore, oltre
ad euro 19.111,53/anno per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso.
Tale importo, al netto di eventuali detrazioni per penali e di variazioni di cui al presente C.S.A., verrà
pagato attraverso canoni trimestrali posticipati, subordinatamente alla verifica comprovante l’avvenuto
versamento degli oneri contributivi, previdenziali e assicurativi.
Si intende compreso nel canone annuo, l'onere complessivo derivante dall’accettazione di tutte le aree, le
alberate stradali ed i beni oggetto di appalto, nelle condizioni attuali nelle quali si trovano al momento della
consegna.
L’Appalto è affidato a canone per le superfici presunte delle aree verdi, la lunghezza delle banchine stradali
e il numero di alberi in alberate stradali indicate e desumibili dagli Allegati al presente C.S.A..
Eventuali variazioni, sia in positivo sia in negativo della quantità posta a base del calcolo del canone
periodico (superficie aree verdi, lunghezza banchine stradali e numero di alberi compresi in alberate
stradali), rilevate attraverso l’aggiornamento del censimento anagrafico, contenute entro il 5% dei valori
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sopra riportati, non porteranno comunque a variazioni del prezzo dei servizi elencati e remunerati
attraverso il pagamento di un canone periodico.
65.2 – IMMISSIONI/DISMISSIONI (VARIAZIONI DELLE AREE VERDI OGGETTO
DI APPALTO)
Le aree verdi, le alberate stradali e le banchine stradali oggetto di appalto sono quelle elencate e desumibili
dagli Allegati al presente C.S.A..
Le aree verdi, le banchine stradali e le alberate stradali potranno subire immissioni, dismissioni, incrementi
o diminuzioni nel corso dell’appalto, così come potranno variare, in funzione di mutate esigenze, le
caratteristiche e le frequenze di lavorazione, secondo la casistica di seguito riportata:
65.2.1 - Presa in carico / Dismissioni di aree verdi , banchine stradali e alberate stradali
La presa in carico o la dismissione di aree verdi, banchine stradali e alberate stradali comporterà un
incremento/riduzione economica dell’appalto sulla base dei seguenti importi unitari, intesi a base di gara
e su scala annuale:
0,16 EURO per mq. di area verde riferibile alla pulizia Classi A ,B e C;
0,75 EURO per mq.di area verde riferibile alla manutenzione alle Classi A e B;
0,90 EURO per mq. di area verde riferibile alla manutenzione Classe C;
0,25 EURO per mq. di area verde riferibile alla manutenzione Classe D;
0,18 EURO per mq. di banchina stradale (S.C. extraurbane) e suoli residui riferibile alla
manutenzione Classe E;
30,00 EURO (costo medio) per albero spalcato 1^ 2^ e 3^ tipologia;
90,00 EURO (costo medio) per albero potato compreso in alberata stradale 1^ 2^ e
3^ tipologia (non in area verde o in banchina stradale perché compreso nel costo della
manutenzione dell’area)
Frazioni di anno verranno valutate in dodicesimi.
ART.66 - PRODOTTO ATTESO IN SEDE DI OFFERTA
Il Concorrente dovrà elaborare una relazione composta da vari articoli, attenendosi alle indicazioni
contenute nel Bando di Gara, con riferimento al C.S.A. ed alle prestazioni e richieste dal Disciplinare
Tecnico, parte integrante del C.S.A. dettagliando la propria Offerta come di seguito riportato:
66.1 - MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ CHE COMPONGONO IL SERVIZIO
Monitoraggio
Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di monitoraggio del patrimonio oggetto dell’appalto
e di verifica statica delle alberature, di cui all’ART. 53 del C.S.A. -Disciplinare Tecnico.
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Gestione operativa dell’appalto
Descrizione delle modalità di espletamento delle attività di:
pianificazione e programmazione degli interventi; linee guida per la redazione del piano della
qualità; rendicontazione, gestione, informazioni e report (Artt. 54, 60, 61, 63);
modalità di svolgimento delle attività manutentive ordinarie e interventi colturali (ART. 55).
Reperibilità e Pronto intervento
Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di reperibilità e pronto intervento di cui all’ART.56.
Call Center
Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di Call Center di cui all’ART.58.
Aggiornamento Anagrafe patrimonio e gestione del Sistema Informativo
Descrizione delle modalità di espletamento dell’attività di aggiornamento dell’Anagrafe del patrimonio
oggetto di appalto di cui agli ART.59.
66.2 – RISORSE DEDICATE AL SERVIZIO – PERSONALE E MEZZI
Personale e mezzi dedicati al servizio
Illustrazione dell’organigramma della struttura di direzione tecnica e amministrativa proposta per
l’appalto, con indicazione delle professionalità impiegate, delle responsabilità e delle competenze.
Illustrazione della struttura operativa prevista, espressamente dedicata all’esecuzione del servizio
suddiviso tra le varie funzioni, con indicazione del numero di persone e relative professionalità,
delle responsabilità e delle competenze.
Tipologia dei principali macchinari/attrezzature nella proprietà o disponibilità del Concorrente che
verranno utilizzati per lo svolgimento delle attività dell’appalto.
66.3– PRESTAZIONI MIGLIORATIVE RISPETTO ALLE RICHIESTE DEL DISCIPLINARE
TECNICO
Descrizione delle eventuali proposte migliorative degli standard qualitativi e/o quantitativi, coerenti con le
richieste del C.S.A. (Disciplinare Tecnico), per l’esecuzione di interventi a canone (da riportare anche in una
tabella riepilogativa sintetica).
66.4 – PRESTAZIONI AGGIUNTIVE NON PREVISTE DAL DISCIPLINARE TECNICO
Descrizione delle eventuali prestazioni aggiuntive, non richieste dal Capitolato Speciale d’Appalto e dal
Disciplinare Tecnico, offerte dal Concorrente senza costi per l’Amministrazione (da riportare anche in una
tabella riepilogativa sintetica), quali, a titolo di esempio:
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prestazioni rivolte al miglioramento delle condizioni di sicurezza, di efficienza, di funzionalità e di
fruibilità del patrimonio verde pubblico;
incremento degli interventi manutentivi minimali previsti su aree verdi e alberature stradali.
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TITOLO 3 PRESCRIZIONI GENERALI - MATERIALI
ART. 67 – SOPRALLUOGHI E ACCERTAMENTI PRELIMINARI
Prima di presentare l'offerta per l'esecuzione del servizio oggetto del presente Capitolato, l'Impresa dovrà
ispezionare il luogo per prendere visione delle condizioni di lavoro ivi comprese le condizioni vegetative
generali dell’area e dovrà assumere tutte le informazioni necessarie in merito alle opere da realizzare (con
particolare riguardo alle dimensioni, alle caratteristiche specifiche e alle eventuali connessioni con altri
lavori di costruzione, movimenti di terra e sistemazione ambientale in genere), alla quantità, alla
utilizzabilità e alla effettiva disponibilità di acqua per l'irrigazione e la manutenzione.
Di questi accertamenti e ricognizioni l'Impresa è tenuta a dare, in sede di offerta, esplicita dichiarazione
scritta: non saranno pertanto presi in alcuna considerazione reclami per eventuali equivoci sia sulla natura
del lavoro da eseguire sia sul tipo di eventuali materiali da fornire.
La presentazione dell'offerta implica l'accettazione da parte dell'Impresa di ogni condizione riportata nel
presente Capitolato e relative specifiche o risultante dagli eventuali elaborati di progetto.
ART.68 – CONSERVAZIONE E RECUPERO DELLE PIANTE ESISTENTI
Tutta la vegetazione esistente indicata negli elaborati tecnici per restare in loco e quella eventualmente
individuata dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto in corso d'opera dovrà essere protetta
adeguatamente da ogni danneggiamento.
Pertanto l'Impresa dovrà usare la massima cautela nell'eseguire le prescrizioni della Direzione
dell’Esecuzione del Contratto ogni volta che si troverà a operare nei pressi delle piante esistenti.
Nell'eventualità di dover trapiantare piante esistenti nel cantiere o sul luogo della sistemazione, la
Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva la facoltà di fare eseguire, secondo tempi e modi da
concordare, la preparazione delle piante stesse.
ART. 69 – APPROVIVVIGIONAMENTO DI ACQUA
L'Amministrazione fornirà gratuitamente all'Impresa l'acqua mediante l’utilizzo di pozzi freatici e prese
idrante presenti in dotazione all’Amministrazione Comunale che dovranno essere utilizzate dall’Impresa per
le esclusive necessità di irrigazione di alberi, arbusti ed aiuole in genere, secondo le necessità agronomiche
e le disposizioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto. Qualora non fossero disponibili prese irrigue
o idranti in loco, l'Impresa si approvvigionerà dell’acqua con propri mezzi (autobotti), per l’irrigazione di
alberature stradali di nuovo impianto e fioriere, senza aggravio di spese.
ART. 70 – PULIZIA AREA DI CANTIERE MOBILE
A mano a mano che procedono i lavori di manutenzione del verde (aiuole, alberature stradali ecc.),
l'Impresa, per mantenere il cantiere mobile più in ordine possibile, è tenuta a rimuovere tempestivamente
tutti i residui di lavorazione (es. tronchi, rami, foglie, erba, ecc.).
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I materiali di risulta di cui sopra dovranno essere allontanati e portati dal cantiere alla discarica pubblica o
su altre aree autorizzate.
Alla fine dei lavori tutte le aree dovranno essere accuratamente ripulite.
ART. 71 – RESPONSABILITA’ DELL’IMPRESA NEL CORSO DEI LAVORI
L'Impresa è responsabile di ogni danno causato a terzi ed è tenuta, senza alcun rimborso, a ripristinare i
manufatti, le aree, le attrezzature, gli impianti, le piantagioni e i tappeti erbosi danneggiati nel corso del
servizio di manutenzione, salvo casi di vandalismo riconosciuti dalle parti.
QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
ART. 72 – MATERIALI: NORME GENERALI
Tutto il materiale edile, impiantistico e di arredo (es. pietre, mattoni, legname da costruzione, irrigatori,
apparecchi di illuminazione, ecc.), il materiale agrario (es. terra di coltivo, concimi, torba, ecc.) e il
materiale vegetale (es. alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.) occorrente per la sistemazione
ambientale, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o
superiori a quanto è prescritto dal presente Capitolato, dal progetto e dalla normativa vigente. S'intende
che la provenienza sarà liberamente scelta dall'Impresa purché, a giudizio insindacabile della Direzione
dell’Esecuzione del Contratto, i materiali siano riconosciuti accettabili. L'Impresa è obbligata a notificare, in
tempo utile, alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto la provenienza dei materiali per il regolare
prelevamento dei relativi campioni.
L'Impresa dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali
partite non ritenute conformi dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
L'approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione
definitiva: la Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva infatti la facoltà di rifiutare, in qualsiasi
momento, quei materiali e quelle provviste che si siano, per qualsiasi causa, alterati dopo l'introduzione sul
cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e spese dell'Impresa, per accertare la loro
corrispondenza con i requisiti specificati nel presente Capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso
l'Impresa, pur avendo ottenuto l'approvazione dei materiali dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto,
resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere.
L'Impresa fornirà tutto il materiale (impiantistico, agrario e vegetale), nelle quantità necessarie alla
realizzazione della sistemazione.
I materiali da impiegare nei lavori dovranno avere le seguenti caratteristiche:
a) materiale agrario
b) materiale vegetale
c) materiale per arredo
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ART. 73 – MATERIALE AGRARIO
Per materiale agrario si intende tutto il materiale usato negli specifici lavori agrari e forestali di, vivaismo e
giardinaggio (es. terreni e substrati di coltivazione, concimi, fitofarmaci, tutori, ecc.), necessario alla messa
a dimora, alla cura e alla manutenzione delle piante occorrenti per la sistemazione.
a) Terra di coltivo riportata
L'Impresa prima di effettuare il riporto della terra di coltivo dovrà accertarne la qualità per sottoporla
all'approvazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
L'Impresa dovrà disporre a proprie spese l'esecuzione delle analisi di laboratorio, per ogni tipo di suolo. Le
analisi dovranno essere eseguite, salvo quanto diversamente disposto dal presente Capitolato, secondo i
metodi ed i parametri normalizzati di analisi del suolo, pubblicati dalla Società Italiana della Scienza del
Suolo - S.l.S.S.
La terra di coltivo (buon terreno agrario) riportata dovrà essere priva di pietre, tronchi, rami, radici e loro
parti, che possano ostacolare le lavorazioni agronomiche del terreno dopo la posa in opera.
Per buon terreno agrario devesi intendere quello a:
scheletro (particelle > 2mm.) < 5% // rapporto limo/argilla - limo < 40%
argilla < 20% // PH compreso fra 5.5/7 // sostanza organica (peso secco) > 1.5% rapporto
C/N compreso fra 8/15.
La terra di coltivo dovrà essere priva di agenti patogeni e di sostanze tossiche per le piante, a giudizio della
Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
b) Substrati di coltivazione
Con substrati di coltivazione si intendono materiali di origine minerale e/o vegetale utilizzati singolarmente
o miscelati in proporzioni note per impieghi particolari e per ottenere un ambiente di crescita adatto alle
diverse specie che si vogliono mettere a dimora.
Per i substrati imballati le confezioni dovranno riportare quantità, tipo e caratteristiche del contenuto.
In mancanza delle suddette indicazioni sulle confezioni, o nel caso di substrati non confezionati, l'Impresa
dovrà fornire, oltre ai dati sopra indicati, i risultati di analisi realizzate a proprie spese, secondo i metodi
normalizzati dalla Società Italiana della Scienza del Suolo - S.l.S.S. per i parametri indicati dalla Direzione
dell’Esecuzione del Contratto da sottoporre all'approvazione della stessa.
I substrati, una volta pronti per l'impiego, dovranno essere omogenei e i componenti distribuiti in
proporzioni costanti all'interno della loro massa.
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I substrati non confezionati o privi delle indicazioni sopra citate sulla confezione, potranno contenere anche
altri componenti, in proporzioni note, tutti chiaramente specificati, da sottoporre all'approvazione della
Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
c) Concimi minerali ed organici
I concimi minerali, organici, misti e complessi da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le
vigenti disposizioni di legge ed essere forniti nell'involucro originale della fabbrica, fatta esclusione per i
letami, per i quali saranno valutate di volta in volta qualità e provenienza.
La Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva il diritto di indicare con maggior precisione, scegliendoli
di volta in volta in base alle analisi di laboratorio sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante
durante la messa a dimora e il periodo di manutenzione, quale tipo di concime dovrà essere usato.
d) Ammendanti e correttivi
Con ammendanti si intendono quelle sostanze sotto forma di composti naturali o di sintesi in grado di
modificare le caratteristiche fisiche del terreno.
Con correttivi si intendono quei prodotti chimici, minerali, organici o biologici capaci di modificare le
caratteristiche chimiche del terreno.
In accordo con la Direzione dell’Esecuzione del Contratto si potranno impiegare prodotti con funzioni miste
purché ne siano dichiarati la provenienza, la composizione e il campo di azione e siano forniti
preferibilmente negli involucri originali secondo la normativa vigente.
e) Pacciamatura
Con pacciamatura si intende una copertura del terreno a scopi diversi (es. controllo infestanti, limitazione
dell'evapotraspirazione, sbalzi termici, ecc.).
I materiali per pacciamatura comprendono prodotti di origine naturale o di sintesi e dovranno essere forniti
(quando si tratti di prodotti confezionabili) in accordo con la Direzione dell’Esecuzione del Contratto, nei
contenitori originali con dichiarazione della quantità, del contenuto e dei componenti.
Per i prodotti da pacciamatura forniti sfusi la Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva la facoltà di
valutare di volta in volta qualità e provenienza.
f) Fitofarmaci
I fitofarmaci da usare (es. anticrittogamici, insetticidi, antitraspiranti, mastici per dendrochirurgia, ecc.)
dovranno essere forniti nei contenitori originali e sigillati dalla fabbrica, con l'indicazione della composizione
e della classe di tossicità, secondo la normativa vigente.
g) Pali di sostegno, ancoraggi e legature
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L'Impresa dovrà fornire pali di sostegno (tutori) adeguati per numero, diametro ed altezza alle dimensioni
degli alberi e degli arbusti da ancorare.
I tutori dovranno essere di legno, diritti, scortecciati, appuntiti dalla parte della estremità di maggiore
diametro. La parte appuntita dovrà essere resa imputrescibile per un'altezza di 100 cm circa, in alternativa,
su autorizzazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, si potrà fare uso di pali di legno
industrialmente preimpregnati di sostanze imputrescibili.
Analoghe caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche i picchetti di legno per l'eventuale
bloccaggio a terra dei tutori.
Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare (mancanza di spazio, esigenze estetiche,
ecc.) i pali di sostegno, su autorizzazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, potranno essere
sostituiti con ancoraggi in corda di acciaio muniti di tendifilo.
Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno e agli ancoraggi, pur consentendone
l'eventuale assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per
mezzo di collari speciali o di adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plastica, ecc.) mai filo
di ferro o altro materiale inestensibile. Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre,
fra tutore e tronco, un cuscinetto antifrizione di adatto materiale.
h) Drenaggi e materiali antierosione
I materiali da impiegare per la realizzazione di drenaggi e opere antierosione dovranno corrispondere a
quanto indicato in progetto e, per quelli forniti in confezione, essere consegnati nei loro imballi originali,
attestanti quantità e caratteristiche del contenuto (es. resistenza, composizione chimica, requisiti idraulici e
fisici, durata, ecc.) per essere approvati dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto prima del loro
impiego. Per i prodotti non confezionati la Direzione dell’Esecuzione del Contratto ne verificherà di volta in
volta qualità e provenienza.
Art. 74 – MATERIALE VEGETALE
Per materiale vegetale si intende tutto il materiale vivo (alberi, arbusti, tappezzanti, sementi, ecc.)
occorrente per l'esecuzione del lavoro.
Questo materiale dovrà provenire da ditte appositamente autorizzate ai sensi delle leggi 18.6.1931 n. 987
e 22.5.1973 n. 269 e successive modificazioni e integrazioni. L'Impresa dovrà dichiararne la provenienza
alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
Le caratteristiche richieste per tale materiale vegetale e di seguito riportate tengono conto anche di quanto
definito dallo standard qualitativo adottato dalle normative Europee in materia.
La Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva comunque la facoltà di effettuare, contestualmente
all'Impresa appaltatrice, visite ai vivai di provenienza allo scopo di scegliere le piante; si riserva quindi la
facoltà di scartare quelle non rispondenti alle caratteristiche indicate nel presente Capitolato, nell'Elenco
prezzi e negli elaborati di progetto in quanto non conformi ai requisiti fisiologici e fitosanitari che
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garantiscano la buona riuscita dell'impianto, o che non ritenga comunque adatte alla sistemazione da
realizzare.
Le piante dovranno essere esenti da residui di fitofarmaci attacchi di insetti, malattie crittogamiche, virus,
altri patogeni, deformazioni e alterazioni di qualsiasi natura che possano compromettere il regolare
sviluppo vegetativo e il portamento tipico della specie.
L'Impresa sotto la sua piena responsabilità potrà utilizzare piante non provenienti da vivaio e/o di
particolare valore estetico unicamente se indicate in progetto e/o accettate dalla Direzione dell’Esecuzione
del Contratto.
Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di
materiale resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggibile e indelebile, la
denominazione botanica (genere, specie, varietà, cultivar) del gruppo a cui si riferiscono.
Le caratteristiche con le quali le piante dovranno essere fornite (densità e forma della chioma, presenza e
numero di ramificazioni, sistema di preparazione dell'apparato radicale, ecc.) sono precisate nelle specifiche
allegate al progetto o indicate nell'Elenco prezzi e nelle successive voci particolari.
L'Impresa dovrà far pervenire alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto, con almeno 48 ore di anticipo,
comunicazione scritta della data in cui le piante verranno consegnate sul cantiere.
Per quanto riguarda il trasporto delle piante, l'Impresa dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie
affinché queste arrivino sul luogo della sistemazione nelle migliori condizioni possibili, curando che il
trasferimento venga effettuato con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei con particolare attenzione
perché rami e corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi o ad essiccarsi a causa
dei sobbalzi o per il peso del carico del materiale soprastante.
Una volta giunte a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni
danno; il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora definitiva (o la sistemazione in
vivaio provvisorio) dovrà essere il più breve possibile.
In particolare l'Impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere immediatamente
messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano il tenore di umidità adeguato alla loro buona
conservazione.
Non è consentita la sostituzione di piante che l'Impresa non riuscisse a reperire; ove tuttavia dimostrato
che una o più specie non siano reperibili, l'Impresa potrà proporre la sostituzione con piante simili.
L'Impresa dovrà sottoporre per iscritto tali proposte alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto con un
congruo anticipo sull'inizio dei lavori stessi ed almeno un mese prima della piantagione cui si riferiscono. La
Direzione dell’Esecuzione del Contratto si riserva la facoltà di accettare le sostituzioni indicate, o di
proporne di alternative.
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a) Alberi
Gli alberi dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste dal
progetto e tipici della specie, della varietà e della età al momento della loro messa a dimora.
Gli alberi dovranno essere stati specificatamente allevati per il tipo di impiego previsto (es. alberate
stradali, filari, esemplari isolati o gruppi, ecc.).
In particolare il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da cicatrici di potatura di diametro
superiore a 2 cm., deformazioni, capitozzature, ferite di qualsiasi origine e tipo, grosse cicatrici o segni
conseguenti ad urti, grandine, scortecciamenti, legature, ustioni da sole, cause meccaniche in genere.
La chioma, salvo quanto diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equilibrata per
simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all'interno della stessa.
Non dovranno essere presenti “ rami verticillati “ cioè più rami che si dipartono dal tronco al medesimo
livello.
La chioma dovrà sempre presentare la cosiddetta “ freccia “ di accrescimento con gemma apicale sana e
vitale e quindi assenza di doppie cime o rami codominanti.
L'apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche
e sane e privo di tagli di diametro maggiore di un centimetro.
Gli alberi dovranno essere normalmente forniti in contenitore o in zolla; a seconda delle esigenze tecniche
o della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia decidua,
purché di giovane età e di limitate dimensioni.
Le zolle e i contenitori (vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) dovranno essere proporzionati alle
dimensioni delle piante come di seguito riportato:
40 cm. di diametro per alberi di circonferenza cm. 12/14 50 cm.
di diametro per alberi di circonferenza cm. 16/18 60 cm. di
diametro per alberi di circonferenza cm. 18/20
Per gli alberi forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici,
senza crepe evidenti con struttura e tessitura tali da non determinare condizioni di asfissia.
Le piante in contenitore dovranno essere state adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un
apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso.
Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradabile (juta, paglia, teli, reti di ferro
non zincato, ecc.),per piante trapiantate due volte è sufficiente l’utilizzo della sola juta o paglia o telo,
mentre per piante che abbiano subito tre o più trapianti è necessario aggiungere apposita rete di ferro non
zincato.
Gli alberi dovranno corrispondere alle richieste del progetto e dell'Elenco prezzi secondo quanto segue:
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- altezza dell'albero: distanza che intercorre fra il colletto e il punto più alto della chioma;
- altezza di impalcatura: distanza intercorrente fra il colletto e il punto di inserzione al fusto della
branca principale più vicina;
- circonferenza del fusto: misurata a un metro dal colletto (non saranno ammesse sottomisure salvo
accettazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto);
- diametro della chioma: dimensione rilevata in corrispondenza della prima impalcatura per le
conifere, a due terzi dell'altezza totale per tutti gli altri alberi;
- per le altre alberature stradali i primi rami dovranno essere implacati sul fusto ad una altezza
minima di : 220 cm. per piante fino a cm. 25 di circonferenza, 250 cm. per piante oltre cm. 25 di
circonferenza;
Per gli alberi innestati dovranno essere specificati il tipo di porta innesto e l'altezza del punto d'innesto, che
non dovrà presentare sintomi di disaffinità.
b) Piante a portamento piramidale
Le piante a portamento piramidale dovranno essere ramificate fino dalla base, preferibilmente in numero
dispari, con asse principale unico e rettilineo.
Anche per tali piante l’altezza totale è determinata analogamente a quella degli alberi considerando cioè la
distanza fra il colletto e il punto più alto della chioma.
c) Arbusti e cespugli
Arbusti e cespugli, qualunque siano le loro caratteristiche specifiche (a foglia decidua o sempreverdi),
anche se riprodotti per via agamica, non dovranno avere portamento "filato", dovranno possedere un
minimo di tre ramificazioni alla base e presentarsi dell'altezza prescritta in progetto o in Elenco prezzi,
proporzionata al diametro della chioma e a quello del fusto.
Anche per arbusti e cespugli l'altezza totale, verrà rilevata analogamente a quella degli alberi. Il diametro
della chioma sarà rilevato alla sua massima ampiezza.
Tutti gli arbusti e i cespugli dovranno essere forniti in contenitore o in zolla; a seconda delle esigenze
tecniche e della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia
decidua, purché di giovane età e di limitate dimensioni.
Il loro apparato radicale dovrà essere ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari. Per le indicazioni
riguardanti l'apparato radicale, l'imballo delle zolle, la terra delle zolle e dei contenitori vale quanto esposto
nel precedente comma a proposito degli alberi.
e) Piante esemplari
Per piante esemplari si intendono alberi, arbusti e cespugli di grandi dimensioni nell'ambito della propria
specie con particolare valore ornamentale per forma e portamento.
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Queste piante dovranno essere state preparate in vivaio con un numero maggiore di trapianti rispetto allo
standard.
f) Piante tappezzanti
Le piante tappezzanti dovranno avere portamento basso e/o strisciante (portamento proprio della specie) e
buona capacità di copertura, garantita da ramificazioni uniformi.
Dovranno essere sempre fornite in contenitore con le radici pienamente compenetrate nel substrato di
coltura, senza fuoriuscire dal contenitore stesso.
g) Piante rampicanti, sarmentose e ricadenti
Le piante appartenenti a queste specie dovranno avere almeno due forti getti, essere dell'altezza richiesta
(dal colletto all'apice vegetativo più lungo) ed essere sempre fornite in zolla o in contenitore.
h) Piante erbacee annuali, biennali e perenni
Le piante erbacee, annuali, biennali e perenni, dovranno essere sempre fornite nel contenitore in cui sono
state coltivate.
Le misure riportate nelle specifiche di progetto si riferiscono all'altezza della pianta non comprensiva del
contenitore, e/o al diametro o al volume dello stesso.
i) Piante bulbose, tuberose e rizomatose
Le piante che saranno consegnate sotto forma di bulbi o di tuberi dovranno essere sempre della
dimensione richiesta (diametro o circonferenza), mentre quelle sotto forma di rizoma dovranno presentare
almeno tre gemme. I bulbi, i tuberi e i rizomi dovranno essere sani, turgidi, ben conservati ed in stasi
vegetativa.
l) Piante acquatiche e palustri
Le piante acquatiche e palustri dovranno essere fornite imballate in contenitore o in cassette predisposte
alle esigenze specifiche delle singole piante, che ne consentano il trasporto e ne garantiscano la
conservazione fino al momento della messa a dimora.
m) Sementi
L'Impresa dovrà fornire sementi selezionate e rispondenti esattamente a genere, specie e varietà richieste,
sempre nelle confezioni originali sigillate munite di certificato di identità ed autenticità con l'indicazione del
grado di purezza e di germinabilità e della data di confezionamento e di scadenza stabiliti dalle leggi
vigenti.
L'eventuale mescolanza delle sementi di diverse specie (in particolare per i tappeti erbosi) dovrà rispettare
le percentuali richieste negli elaborati di progetto.
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In assenza di tali indicazioni potranno accettarsi miscugli di graminacee costituiti da Poe, Festuche,
Agrostidi e Loietti ( presenti per non oltre il 15% ) di ditte primarie produttrici di sementi e di specifico
impiego per campi sportivi e terreni di gioco in zone fitoclimatiche e a substrato pedologico analoghe al
territorio locale.
In zone ad elevato ombreggiamento tali miscugli dovranno contenere sempre elevate percentuali di Poa
nemoralis ( 20/25% ).
Tutto il materiale di cui sopra dovrà essere fornito in contenitori sigillati e muniti della certificazione
E.N.S.E. (Ente Nazionale Sementi Elette).
Per evitare che possano alterarsi o deteriorarsi le sementi dovranno essere immagazzinate in locali freschi
e privi di umidità.
n) Tappeti erbosi in piote e zolle
Nel caso che per le esigenze della sistemazione fosse richiesto il rapido inerbimento delle superfici a prato
(pronto effetto) oppure si intendesse procedere alla costituzione del tappeto erboso per propagazione di
essenze prative stolonifere, l'Impresa dovrà fornire zolle e/o piote erbose precoltivate costituite con le
specie prative richieste nelle specifiche di progetto (es. cotica naturale, miscuglio di graminacee e
leguminose, prato monospecie, ecc.).
Prima di procedere alla fornitura, l'Impresa dovrà sottoporre all'approvazione della Direzione
dell’Esecuzione del Contratto campioni del materiale che intende fornire; analogamente, nel caso fosse
richiesta la cotica naturale, l'Impresa dovrà prelevare le zolle soltanto da luoghi approvati dalla Direzione
dell’Esecuzione del Contratto.
Le zolle erbose, a seconda delle esigenze, delle richieste e delle specie che costituiscono il prato, verranno
di norma fornite in forme regolari di dimensioni medie cm. 25x25.
Al fine di non spezzarne la compattezza, le piote precoltivate dovranno essere consegnate arrotolate,
mentre le zolle dovranno essere fornite su "pallet".
Tutto il materiale, di qualunque tipo sia, al fine di evitare danni irreparabili dovuti alla fermentazione e alla
mancata esposizione alla luce, non dovrà essere lasciato accatastato o arrotolato.
ART.75 – MATERIALE PER ARREDO
Per materiale di arredo si intende tutto il materiale necessario ad agevolare la più completa fruizione delle
aree verdi pubbliche (panchine, cestini portarifiuti, giochi e attrezzature ludico sportive in genere,
fontanelle, portabiciclette, pannelli esplicativi tabelle monitorie).
In particolare, per quanto concerne i componenti in legno, l‘Appaltatore, nei casi in cui ciò è previsto, deve
fornire la certificazione FSC.
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Il FSC (Forest Stewardship Council) è un sistema di certificazione che consente di riconoscere i prodotti
fabbricati con materie prime che vengono da foreste gestite in modo corretto dal punto di vista ambientale
e sociale. Questa certificazione avviene secondo procedure e standards ben definiti, basati su dieci principi
fondamentali relativi al mantenimento dell'integrità delle foreste, al rispetto dei diritti dei lavoratori,
all'osservanza di tutte le norme vigenti anche in tema di obblighi fiscali.
In caso di prodotti per cui l'elenco prezzi prevede la certificazione di cui sopra, l'Appaltatore deve fornire
alla DL la certificazione FSC.
Per ulteriori indicazioni sull'FSC si veda il sito internet www.fsc-italia.it
I prodotti dovranno provenire da ditte in possesso di apposita certificazione di garanzia in merito alla
sicurezza.
Ogni gioco dovrà essere conforme alle norme per la sicurezza dei bambini con certificati di omologazione
TUV per ogni singolo riferimento secondo la norma DIN 7926 marchio GS di sicurezza testata,
omologazione ISO 9001.
a) panchine, giochi, cestini
Parti in legno: dovranno avere subito preventivamente un trattamento impregnante con sali minerali
atossici atto a garantire la durata nel tempo.
Parti metalliche: tutte le parti metalliche necessarie per l’assemblaggio dei vari componenti dovranno
essere in acciaio protette da apposita zincatura a caldo e verniciate su richiesta della D.L., le bullonerie
pure zincate e fissate da dadi autobloccanti a loro volta protetti da appositi copridado in P V.C.,le molle dei
giochi dovranno essere in acciaio e rispondere alle norme DIN 17223.
Pannellature: dovranno essere ignifughe, avere bordi arrotondati, verniciate con vernici atossiche e
realizzate con materiale resistente agli agenti atmosferici.
Reti e corde: dovranno essere realizzate in nylon o polipropilene e rinforzate da un’anima in fili di acciaio e
fissate alla struttura mediante appositi bulloni.
Le reti per l’arrampicata dovranno essere dotate di appositi giunti nei punti di incrocio.
b) Cartelli segnaletici
Forma cartelli: dovranno essere di forma ellittica salvo diverse indicazioni progettuali e delle D.L. di
dimensioni mm.690 in altezza e mm.552 in larghezza.
Supporto metallico: dovrà essere in lamiera di alluminio tipo UNI 9001/2 .
ART.76 MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI LAVORI
76.1 - Pulizia generale del terreno - quote superficiali
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Qualora il terreno all'atto della consegna non fosse idoneo alla realizzazione dell'opera per la presenza di
materiale di risulta o di discarica abusiva, i preliminari lavori di pulitura del terreno saranno eseguiti in base
all'Elenco prezzi e in accordo con la Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
Per quanto attiene le quote relative all’andamento superficiale del terreno, l’impresa è tenuta, visti gli
elaborati progettuali a provvedere alle necessarie movimentazioni al fine di ottenere gli andamenti
superficiali previsti dal progetto stesso, ciò minimizzando le asportazioni dello strato di coltivo esistente.
76.2 - Lavorazioni preliminari
L'Impresa, prima di procedere alla lavorazione del terreno, deve provvedere come da progetto
all'abbattimento delle piante da non conservare, al decespugliamento, alla eliminazione delle specie
infestanti e ritenute a giudizio della Direzione dell’Esecuzione del Contratto non conformi alle esigenze della
sistemazione, all'estirpazione delle ceppaie e allo spietramento superficiale.
Queste operazioni saranno da computarsi in base all'Elenco
76.3 - Lavorazione del terreno
Su indicazione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, l'Impresa dovrà procedere alla lavorazione del
terreno fino alla profondità necessaria preferibilmente eseguita con l'impiego di mezzi meccanici ed attrezzi
specifici a seconda della lavorazione prevista dagli elaborati di progetto.
ARATURA :
La lavorazione del terreno dovrà avere il carattere di una vera e propria aratura, sarà perciò eseguita fino
alla profondità di cm. 10 ( salvo differenti specifiche in merito da parte della D.L. )
L’aratura dovrà farsi con il mezzo trainante più leggero possibile in relazione alle caratteristiche del terreno
stesso per minimizzare la compressione del medesimo.
Le “fette” di lavorazione dovranno essere rovesciate con successione regolare senza lasciare fasce
intervallate di terreno sodo.
Ove necessario il lavoro dovrà completarsi a mano: le arature dovranno effettuarsi sempre previa
autorizzazione della D.L. e saranno finalizzate a garantire l’esecuzione degli interventi solo a terreno “in
tempera”.
FRESATURA e SARCHIATURA:
La lavorazione potrà avere profondità di lavoro da cm. 5/8 a cm. 15/20. L’intervento dovrà sminuzzare
accuratamente il terreno in superficie, anche per assicurare una buona penetrazione delle acque
meteoriche.
Potrà essere necessario procedere a una o più passate fino ad ottenere un omogeneo sminuzzamento delle
zolle e completa estirpazione delle infestanti. Intorno agli alberi, arbusti, manufatti recinzioni, siepi,
impianti irrigui, il lavoro dovrà ovviamente completarsi a mano
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VANGATURA:
Avrà profondità di lavoro di almeno cm. 30; durante il lavoro si curerà di far pervenire in superficie sassi ed
erbe infestanti che dovranno sempre asportarsi comprendendo anche e totalmente le parti ipogee ( rizomi
ecc.).
Qualora a causa della limitata superficie delle aree di intervento, non possano venire impiegati mezzi
meccanici, la vangatura dovrà sostituirsi alla aratura.
Le lavorazioni saranno eseguite nei periodi idonei, con il terreno in tempera, evitando di danneggiarne la
struttura e di formare suole di lavorazione.
Nel corso di questa operazione l'Impresa dovrà rimuovere tutti i sassi, le pietre e gli eventuali ostacoli
sotterranei che potrebbero impedire la corretta esecuzione dei lavori provvedendo anche, su indicazioni
della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, ad accantonare e conservare le preesistenze naturali di
particolare valore estetico (es. rocce, massi, ecc.) o gli altri materiali che possano essere vantaggiosamente
riutilizzati nella sistemazione.
Eseguito il lavoro di aratura o vangatura, l’appaltatore dovrà effettuare un successivo lavoro
complementare di preparazione, consistente in una erpicatura o zappatura di tutte le aree destinate
all’impianto; con questa operazione, da eseguirsi a terreno asciutto, il terreno medesimo dovrà risultare
uniformemente sminuzzato.
Naturalmente, qualora con una sola lavorazione di erpice o zappa il terreno non risultasse uniformemente
sminuzzato, l’aggiudicatario sarà tenuto ad effettuare successive lavorazioni con gli strumenti adatti, fino a
raggiungere l’uniforme sminuzzamento del terreno.
Qualora fra l’impianto degli alberi e la formazione del prato trascorresse tempo sufficiente alla
proliferazione di vegetazione infestante, sarà cura dell’appaltatore dare corso a sollecite fresature ed
erpicature al fine di eliminare tale vegetazione e ciò prima che questa giunga a maturità ( produzione del
seme )
Nel caso ci si dovesse imbattere in ostacoli naturali di rilevanti dimensioni che presentino difficoltà ad
essere rimossi, oppure manufatti sotterranei di qualsiasi natura di cui si ignori l'esistenza (es. cavi,
fognature, tubazioni, reperti archeologici, ecc.), l'Impresa dovrà interrompere i lavori e chiedere istruzioni
specifiche alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
Ogni danno conseguente alla mancata osservanza di questa norma dovrà essere riparato o risarcito a cura
e spese dell'Impresa.
76.5 - Drenaggi localizzati e impianti tecnici
Successivamente alle lavorazioni del terreno e prima delle operazioni, l'Impresa dovrà preparare, sulla
scorta degli elaborati e delle indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, gli scavi necessari alla
installazione degli eventuali sistemi di drenaggio e le trincee per alloggiare le tubazioni e i cavi degli
impianti tecnici (es. irrigazione, illuminazione ecc.) le cui linee debbano seguire percorsi sotterranei.
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Le canalizzazioni degli impianti tecnici, al fine di consentire la regolare manutenzione della sistemazione,
dovranno essere installate ad una profondità che garantisca uno spessore minimo di 40 cm. di terreno e,
per agevolare gli eventuali futuri interventi di riparazione, essere convenientemente protette e segnalate.
L'Impresa dovrà completare la distribuzione degli impianti tecnici, realizzando le eventuali canalizzazioni
secondarie e le opere accessorie.
Dopo la verifica e l'approvazione degli impianti a scavo aperto da parte della Direzione dell’Esecuzione del
Contratto, l'Impresa dovrà colmare le trincee e ultimare le operazioni di cui agli articoli precedenti.
Sono invece da rimandare a livellazione del terreno avvenuta, la posa in opera degli irrigatori e, a
piantagione ultimata, la collocazione e l'orientamento degli apparecchi di illuminazione.
Ultimati gli impianti, l'Impresa dovrà consegnare alla Direzione dell’Esecuzione del Contratto nelle scale e
con le sezioni e i particolari richiesti, gli elaborati di progetto aggiornati secondo le varianti effettuate;
oppure, in difetto di questi, produrre una planimetria che riporti l'esatto tracciato e la natura delle diverse
linee e la posizione dei drenaggi e relativi pozzetti realizzati.
76.6 - Correzione, ammendamento e concimazione di fondo del terreno - Impiego di
fitofarmaci e diserbanti
Dopo avere effettuato le lavorazioni, l'Impresa, su istruzione della Direzione dell’Esecuzione del Contratto,
dovrà incorporare nel terreno tutte le sostanze eventualmente necessarie ad ottenere la correzione,
l'ammendamento e la concimazione di fondo nonché somministrare gli eventuali fitofarmaci e/o diserbanti.
CONCIMAZIONE MECCANICA
In occasione del lavoro di aratura o di vangatura, l’appaltatore effettuerà la concimazione di fondo
somministrando letame bovino od equino ben maturo, uniformemente distribuito sul terreno.
Dovranno prevedersi q.li 350 per ettaro, salvo diverse indicazioni in merito della D.L..
Il letame potrà essere sostituito con un equivalente quantitativo di concime organico .
CONCIMAZIONE CHIMICA
Oltre alla concimazione organica l’appaltatore è tenuto ad effettuare anche una concimazione minerale
mediante la somministrazione dei seguenti quantitativi di
fertilizzanti:
- azotati: titolo medio 16% - q.li 2 per ettaro
- potassici: titolo medio 40% - q.li 1,5 per ettaro
- fosfatici: titolo medio 18% - q.li 5 per ettaro
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La somministrazione dei concimi minerali sarà effettuata in occasione della lavorazione complementare di
erpicatura o zappatura successiva al lavoro di preparazione del terreno.
La D.L. ha facoltà di variare tali proporzioni in relazione al risultato delle analisi dei terreni ed alle particolari
necessità delle singole specie di piante da mettere a dimora.
Ogni eventuale sostituzione dovrà essere autorizzata dalla D.L.
L’uso dei concimi fisiologicamente alcalini o fisiologicamente acidi sarà consentito in terreni a reazione
anomala e ciò in relazione alle risultanze delle analisi chimiche.
Oltre alla concimazione di fondo l’aggiudicatario dovrà effettuare anche le opportune concimazioni in
copertura, impiegando concimi idonei per quanto attiene solubilità e pronta assimilazione degli elementi,
tenendo comunque presente che lo sviluppo della vegetazione deve risultare, ad ultimazione dei lavori, a
densità uniforme, senza vuoti o radure.
I trattamenti con fitofarmaci, infine, dovranno essere tempestivi ed eseguiti da personale abilitato secondo
le norme vigenti che dovrà attenersi per il loro uso alle istruzioni specificate dalla casa produttrice e alle
leggi vigenti in materia, ed usare ogni possibile misura preventiva atta ad evitare danni alle persone e alle
cose.
76.7 - Tracciamenti e picchettature
Prima della messa a dimora delle piante e dopo le operazioni di preparazione agraria del terreno, l'Impresa,
sulla scorta degli elaborati di progetto e delle indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto,
predisporrà la picchettatura delle aree di impianto, segnando la posizione nella quale dovranno essere
eseguite le piantagioni singole (alberi, arbusti, altre piante segnalate in progetto) e tracciando sul terreno il
perimetro delle piantagioni omogenee (tappezzanti, macchie arbustive, boschetti, ecc.).
Prima di procedere alle operazioni successive, l'Impresa deve ottenere l'approvazione della Direzione
dell’Esecuzione del Contratto.
A piantagione eseguita, l'Impresa, nel caso siano state apportate varianti al progetto esecutivo, dovrà
consegnare una copia degli elaborati relativi con l'indicazione esatta della posizione definitiva delle piante e
dei gruppi omogenei messi a dimora.
76.8 - Preparazione delle buche e dei fossi
Le buche ed i fossi per la piantagione delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni più ampie possibili
in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora.
In linea di massima le buche devono risultare larghe e profonde almeno una volta e mezzo rispetto alle
dimensioni dell'apparato radicale o della zolla.
Indicativamente si forniscono le seguenti dimensioni minime:
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buca Tipo A (piante arboree) cm. 100x100x80
buca Tipo B (per grandi arbusti e cespugli) cm. 70x70x70
buca Tipo C (per piccoli arbusti,cespugli e piante tappezzanti) cm. 40x40x40
buca Tipo D (per piante erbacee perenni) cm. 30x30x30
buca Tipo E (alberature stradali ed esemplari) cm. 150x150x100
Nell'apertura di buche, soprattutto se vengono impiegate trivelle, è opportuno smuovere il terreno lungo le
pareti e sul fondo per evitare l'effetto vaso.
Per le piante a radice nuda l'accorciamento delle radici deve limitarsi solo all'asporto delle parti danneggiate
e non deve essere effettuato per adattare l'apparato radicale al volume di buche troppo piccole.
Per le buche e i fossi che dovranno essere realizzati su un eventuale preesistente tappeto erboso, l'Impresa
è tenuta ad adottare tutti gli accorgimenti necessari per contenere al minimo i danni al prato circostante,
recuperando lo strato superficiale di terreno per il riempimento delle buche stesse, in accordo con la
Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
Il materiale proveniente dagli scavi, se non riutilizzato o non ritenuto idoneo, a insindacabile giudizio della
Direzione dell’Esecuzione del Contratto, dovrà essere allontanato dall'Impresa dalla sede del cantiere e
portato alla pubblica discarica o su aree autorizzate.
Nella preparazione delle buche e dei fossi, l'Impresa dovrà assicurarsi che nella zona in cui le piante
svilupperanno le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali
avvenga in modo corretto.
Nel caso, invece, fossero riscontrati gravi problemi di ristagno l'Impresa provvederà, su autorizzazione della
Direzione dell’Esecuzione del Contratto, a predisporre idonei drenaggi secondari.
76.9 - Apporto di terra di coltivo
Prima di effettuare qualsiasi impianto o semina, l'Impresa in accordo con la Direzione dell’Esecuzione del
Contratto, dovrà verificare che il terreno in sito sia adatto alla
piantagione in caso contrario dovrà apportare terra di coltivo in quantità sufficiente a formare uno strato di
almeno cm. 20 per i prati, e a riempire totalmente le buche e i fossi per gli alberi e gli arbusti, curando che
vengano frantumate tutte le zolle e gli ammassi di terra.
La terra di coltivo rimossa e accantonata nelle fasi iniziali degli scavi sarà utilizzata, secondo le istruzioni
della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, insieme a quella apportata.
Le quote definitive del terreno dovranno essere quelle indicate negli elaborati di progetto e dovranno
comunque essere approvate dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
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76.10 - Preparazione del terreno per i prati
Per preparare il terreno destinato a tappeto erboso, l'Impresa, dovrà eseguire, se necessario, una ulteriore
pulizia del terreno rimuovendo tutti i materiali che potrebbero impedire la formazione di un letto di terra di
coltivo fine ed uniforme. Dopo aver eseguito le operazioni indicate, l'Impresa dovrà livellare e rastrellare il
terreno secondo le indicazioni di progetto per eliminare ogni ondulazione, buca o avvallamento.
Gli eventuali residui della rastrellatura dovranno essere allontanati dall'area del cantiere.
76.11 - Opere antierosione
L'Impresa provvederà alla lavorazione e al modellamento delle scarpate e dei terreni in pendio, secondo
quanto previsto dal progetto successivamente agli interventi di difesa idrogeologica, al fine di procedere
alle semine e piantagioni.
76.12 - Messa a dimora di alberi, arbusti e cespugli
Alcuni giorni prima della piantagione, l'Impresa dovrà procedere al riempimento parziale delle buche già
predisposte, lasciando libero soltanto lo spazio per la zolla e le radici, in modo che le piante possano essere
collocate su uno strato di fondo di spessore adeguato alle dimensioni della zolla o delle radici delle diverse
specie vegetali.
Nel riempimento della buca l’Impresa avrà cura di interrare con la terra smossa Kg. 0,500 di concime
minerale complesso nel rapporto azoto, fosforo e potassio definito in corso d’opera dalla D.L.; verrà
interrato anche il concime organico o letame in modo tale che il medesimo sia ricoperto da uno strato di
terra e non a contatto diretto con gli apparati radicali.
Prima della messa a dimora di piante a radice nuda, l’Impresa dovrà potare accuratamente a mezzo di
forbici a doppio taglio, ben affilate, l’apparato radicale delle medesime, rinnovando il taglio sulle
ramificazioni che si presenteranno appassite, spezzate, non più vegete o successivamente sviluppate.
La messa a dimora degli alberi, degli arbusti e dei cespugli dovrà avvenire in relazione alle quote finite,
avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto né risultino, una volta assestatosi il terreno,
interrate oltre il livello del colletto.
L'imballo della zolla costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta, ecc.,), dovrà essere
tagliato al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature
metalliche e il materiale di imballo in eccesso ciò previa autorizzazione specifica da parte della D.L. che
potrà a suo insindacabile giudizio, anche alternativamente richiederne la rimozione.
La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta
dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l'imballo.
Analogamente si dovrà procedere per le piante fornite in contenitore.
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Nell’eventualità che per avverse condizioni climatiche le piante approvvigionate a piè d’opera non possano
essere messe a dimora in breve, si dovrà provvedere a collocare il materiale in “ tagliola “ curando in
seguito le necessarie annaffiature ed evitando “ pregerminazioni “.
Le piante dovranno essere collocate ed orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico
in relazione agli scopi della sistemazione o il rispetto dell’orientamento di sviluppo dell’esemplare nel vivaio
di provenienza.
Prima del riempimento definitivo delle buche, gli alberi, gli arbusti e i cespugli di rilevanti dimensioni
dovranno essere resi stabili per mezzo di pali di sostegno, ancoraggi e legature. Prima di provvedere
all’ancoraggio definitivo delle piante sarà necessario accertarsi che il terreno di riempimento delle buche
risulti debitamente assestato per evitare che le piante risultino sospese alle armature in legno e si formino
cavità al di sotto degli apparati radicali.
Il palo tutore dovrà essere infisso saldamente nel terreno a buca aperta e prima dell’esemplare da
sostenere che verrà ad esso ancorato
Qualora previsto dal progetto l'Impresa è tenuta a collocare attorno al pane di terra, a livello della massima
circonferenza, un tubo drenante in PVC di diametro cm. 10 corrugato e forato lateralmente.
Una estremità del tubo dovrà fuoriuscire dal terreno per consentire le operazioni di irrigazione periodica.
Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima della piantagione, sia quello definitivo, potrà essere
effettuato, a seconda delle necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata con torba.
Nel caso la Direzione dell’Esecuzione del Contratto decida che all'atto dell'impianto venga effettuata una
concimazione secondaria localizzata, l'Impresa avrà cura di spargere il fertilizzante attorno e vicino alle
radici o alle zolle, in modo da evitare danni per disidratazione.
A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una conca o bacino per la ritenzione
dell'acqua da addurre subito dopo in quantità abbondante, onde favorire la ripresa della pianta e facilitare il
costipamento e l'assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla.
a) Alberi, arbusti e cespugli a foglia caduca
Le piante a foglia caduca dovranno essere messe a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle
varie specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo.
L'eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere autorizzata dalla Direzione dell’Esecuzione del
Contratto e dovrà seguire rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando il portamento naturale e le
caratteristiche specifiche delle singole specie.
Nel caso fosse necessario agevolare l’attecchimento, l'Impresa, su indicazione della Direzione
dell’Esecuzione del Contratto, irrorerà le piante con prodotti antitraspiranti.
b) Alberi, arbusti e cespugli sempreverdi
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Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti esclusivamente con zolla o in
contenitore e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all'attecchimento delle varie specie.
Le piante sempreverdi e le conifere non devono essere potate; saranno perciò eliminati, salvo diverse
specifiche indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto, soltanto i rami secchi, spezzati o
danneggiati.
Fatta eccezione per le conifere sempreverdi, in caso di necessità è possibile fare ricorso all'uso di
antitraspiranti, secondo le indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
c) Pacciamatura
Per pacciamatura si intende la copertura del terreno compreso dalle proiezioni delle chiome con materiale
inerte atto a contenere l’evapotraspirazione del terreno e il ripullulo di specie erbacee.
Tale intervento, se previsto dal progetto, dovrà effettuarsi mediante lo spargimento di uno strato non
inferiore a cm. 7 di spessore di corteccia di specie arboree resinose appositamente prodotte e
commercializzate.
Ogni altro prodotto dovrà sempre ottenere la preliminare autorizzazione della D.L.
76.13 - Messa a dimora delle piante tappezzanti, delle erbacee perenni, biennali e annuali
La messa a dimora di queste piante è identica per ognuna delle diverse tipologie sopraindicate e deve
essere effettuata in buche preparate al momento, in rapporto al diametro dei contenitori delle singole
piante, previa lavorazione del terreno.
Se le piante saranno state fornite in contenitori tradizionali (vasi di terracotta o di plastica, recipienti
metallici, ecc.) questi dovranno essere rimossi; se invece in contenitori di materiale deperibile (torba, pasta
di cellulosa compressa, ecc.) le piante potranno essere messe a dimora con tutto il vaso (previa
autorizzazione della D.L..
In ogni caso le buche dovranno essere poi colmate con terra di coltivo mista a fertilizzanti (concordato con
la D.L.) e ben pressata intorno alle piante.
L'Impresa è tenuta infine a completare la piantagione delle specie rampicanti, sarmentose e ricadenti,
legandone i getti, ove necessario, alle apposite strutture di sostegno in modo da guidarne lo sviluppo per
ottenere i migliori risultati in relazione agli scopi della sistemazione eseguendo pure la copertura del
terreno con idonea pacciamatura al fine di evitare la crescita di erbe spontanee.
76.14 - Messa a dimora delle piante acquatiche e palustri
La messa a dimora di queste piante rispetterà le caratteristiche esigenze della specie e varietà secondo
quanto stabilito negli elaborati di progetto ed eventuali indicazioni fornite dalla Direzione dell’Esecuzione
del Contratto.
76.15 - Formazione dei prati
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Nella formazione dei vari tipi di prati sono compresi tutti gli oneri relativi alla preparazione del terreno, alle
concimazioni alla semina o alla piantagione e alle irrigazioni.
La formazione dei prati dovrà aver luogo dopo la messa a dimora di tutte le piante (in particolar modo di
quelle arboree e arbustive) previste in progetto e dopo la esecuzione degli impianti tecnici delle eventuali
opere murarie, delle attrezzature e degli arredi.
I vari tipi di prato dovranno presentarsi perfettamente inerbiti con le specie previste, con presenza di erbe
infestanti e sassi non superiore ai limiti di tolleranza consentiti dal progetto, esenti da malattie,
avvallamenti dovuti all'assestamento del terreno o ad altre cause.
a) Semina dei tappeti erbosi
La semina da effettuarsi sempre in giornata senza vento a spaglio, dovrà prevedere più “ distribuzioni “ per
gruppi di semi di volume e peso similari, mescolati fra loro.
La copertura del seme dovrà essere fatta mediante rastrelli a mano e con erpice a sacco o tramite
specifiche attrezzature meccaniche.
Qualora la morfologia del terreno lo consenta, è preferibile che le operazioni di semina vengano effettuate
mediante speciale seminatrice munita di rullo a griglia, al fine di ottenere l’uniforme spargimento del seme
e dei concimi minerali complessi.
Dopo la preparazione del terreno, l'area sarà, su indicazioni della Direzione dell’Esecuzione del Contratto,
seminata con uniformità e rullata convenientemente.
Il miscuglio, dovrà essere stato composto secondo le percentuali precisate in progetto e dovrà essere stato
accettato dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
Terminate le operazioni di semina o piantagione, il terreno deve essere immediatamente irrigato e
opportunamente delimitato per evitarne il calpestio nelle fasi iniziali di sviluppo delle specie.
Analoga operazione sarà effettuata a germinazione avvenuta.
b) Messa a dimora delle zolle erbose
Le zolle erbose per la formazione dei prati a pronto effetto, dovranno essere messe a dimora stendendole
sul terreno in file a giunti sfalsati tra fila e fila, dovranno risultare assestate a perfetta regola d’arte, in
modo tale che non si presenti soluzione di continuità tra zolla e zolla.
Il piano di appoggio delle zolle dovrà risultare debitamente livellato ed il terreno precedentemente lavorato.
Per favorirne l'attecchimento, le zolle dovranno essere, compattate per mezzo di battitura o di rullatura e,
infine, abbondantemente irrigate. Nel caso debbano essere collocate su terreni in pendio o su scarpate, le
zolle erbose dovranno essere anche fissate al suolo per mezzo di picchetti di legno, costipandone i vuoti
con terriccio.
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Le zolle di specie prative stolonifere destinate alla formazione di tappeti erbosi con il metodo della
propagazione dovranno essere accuratamente diradate o tagliate in porzioni minori e successivamente
messe a dimora nella densità precisata negli elaborati di progetto o stabilita dalla Direzione dell’Esecuzione
del Contratto. Le cure colturali saranno analoghe a quelle precedentemente riportate.
76.15 - Protezione delle piante messe a dimora
Nelle zone dove potrebbero verificarsi danni causati da animali domestici o selvatici oppure dal transito di
persone o automezzi, l'Impresa dovrà proteggere, singolarmente o in gruppi, le piante messe a dimora con
opportuni ripari (es. reti metalliche, protezioni in ferro o in legno, griglie, ecc.) e/o sostanze repellenti
precedentemente concordati ed approvati dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
Se previsto dal progetto, alcuni tipi di piante (tappezzanti, piccoli arbusti, ecc.) dovranno essere protette
dai danni della pioggia battente, dalla essiccazione e dallo sviluppo di erbe infestanti per mezzo di
pacciame (paglia, foglie secche, segatura, cippatura di ramaglia e di corteccia di conifere, ecc.) od altro
analogo materiale precedentemente approvato dalla Direzione dell’Esecuzione del Contratto.
76.16 – MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLE POTATURE DEGLI ALBERI
Premessa:
In ambito urbano generalmente sono richiesti interventi di potatura per eliminare le interferenze degli
alberi con edifici, elettrodotti, fari della pubblica illuminazione, per ripristinare la visibilità stradale, rendere
possibile il traffico veicolare, ecc.
Solo una minima parte delle alberate cittadine possiede infatti uno spazio sufficiente per una normale
crescita fino alla grandezza standard della propria specie senza incontrare ostacoli.
Gli alberi che possiedono spazio sufficiente per la propria libera crescita non necessitano di interventi di
potatura frequenti, ma principalmente in fase di allevamento e di senescenza.
Si ricorre alla potatura anche per ripristinare una sufficiente stabilità delle piante con problemi agli apparati
radicali.
Quando si effettuano potature di piante con problemi di stabilità, occorre verificare la quantità di chioma
da asportare valutando le singole situazioni, distinguendo la pianta malata che necessita di interventi, da
quella sana che invece non ne richiede.
L’eccesso di potature impedisce agli alberi di sviluppare un’adeguata biomassa, di crescere adeguatamente
e di manifestare le caratteristiche estetiche proprie della specie.
Casi che richiedono interventi di potatura:
MANCANZA DI SPAZIO
Interferenze delle piante con:
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edifici, proprietà in genere, viabilità veicolare e pedonale, segnaletica stradale, pubblica illuminazione,
elettrodotti, altre piante, ecc.
ESIGENZE CONNESSE CON LO STADIO FENOLOGICO DELLA PIANTA: allevamento, riforma,
ringiovanimento, risanamento.
ESIGENZE ARCHITETTONICHE: conservazione di forme architettoniche impresse particolari
(ars topiaria)
SICUREZZA: stabilità della pianta o di parti della stessa
Per tutti i casi elencati vale sempre la regola di limitare la potatura a quanto strettamente necessario alla
soluzione del problema, infatti è facile incorrere negli effetti deleteri dell’iperpotatura, che danneggia
l’albero e ne rende difficile il governo.
Ad esempio, non si deve contenere l’intera corona di un albero se, per scoprire un lampione è sufficiente
eliminare completamente un ramo all’inserzione col fusto , lasciando integro il resto della pianta.
Casi specifici di esecuzione
a) interferenze con edifici
Alberi piantati troppo vicini alle case. I rami urtano grondaie, tegole, tapparelle, pareti degli edifici.
In genere si procede ad una potatura di contenimento dell’intera pianta, Infatti spesso non si tratta
soltanto di allontanare i rami dall’edificio, ma anche di abbassare l’altezza delle piante per evitare
danneggiamento dei coperti e di limitare pure le interferenze con viabilità, illuminazione, ecc.
I problemi di interferenza maggiori si hanno quando le piante sono state messe a definitiva dimora in
prossimità dei fabbricati (a volte anche meno di 3 metri), in tali condizioni gli alberi non riescono a
conservare un portamento verticale, ma crescono inclinati verso la strada per sfuggire al cono d’ombra
dell’edificio.
Nel caso in cui la vicinanza di alberi e alti palazzi sia eccessiva, ogni tentativo di riequilibrare la chioma
dell’albero inclinato verso la strada, si traduce in un riscoppio di rami che interferiranno con l’edificio,
mentre il fusto resterà comunque inclinato e sbilanciato in quanto col baricentro assai fuori asse.
Si riporta un esempio di potatura di contenimento di alberate in filari paralleli ad edifici. Nelle strade strette
ove la luce fatica a raggiungere le parti basse dell'albero, bisogna contrastare la tendenza della pianta a
sviluppare rami soprattutto nelle parti alte della chioma.
Quando gli edifici sono molto vicini al filare di alberi conviene adottare alcuni accorgimenti per dare alle
piante una forma tale da consentire il massimo distacco dei rami dalle pareti dei fabbricati senza diminuire
eccessivamente la superficie esterna del solido immaginario costituito dall’albero.
La forma parallelepipeda è quella che a parità di volume, (quindi a parità di spazio disponibile) possiede la
maggior superficie esterna e quindi la massima capacità fotosintetica).
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Si tratta di una forma mutuata dal siepone in campo frutticolo, forma che notoriamente consente di
massimizzare l’utilizzo dello spazio a disposizione.
Come si può vedere dall’illustrazione, la figura geometrica col massimo rapporto Superficie\Volume (S \V) è
il parallelepipedo.
Per fare un esempio, un albero del volume di m3 10 con forma globosa possiede un diametro di m
2,66 che corrisponde ad un raggio di m 1,33.
Ponendo una distanza dal centro del fusto alla parete dell’edificio di m 3, rimarrà fra superficie esterna
della chioma e parete edificio uno stacco di m 1,67, ossia 3 – 1,33
Se mantenendo il medesimo volume diamo all’albero una forma parallelepipeda stretta, in direzione del
filare, lo spessore della chioma in direzione dell’edificio, sempre misurato dal centro del fusto sarebbe di m
0,70, ossia 10/2,66/2,66/2 = 0,70
Quindi senza diminuzione del volume della chioma, senza cambiare i sesti di impianto, senza cambiare
l’altezza della pianta, riusciamo a distanziarci dall’edificio di m. 2,30 invece che di m 1,67, semplicemente
schiacciando un poco la forma della pianta.
Il vantaggio per l’albero è evidente in termini di illuminazione, ma anche per i proprietari dell’edificio
adiacente, che si così si trovano con i rami ad una distanza maggiore dalle pareti di casa.
Naturalmente si tratta di un modello a cui tendere per ottenere il massimo vantaggio in termini di utilizzo
del poco spazio disponibile, infatti in pochi hanno la forma appiattita impressa con la potatura, tende a
perdersi, per cui occorre ripetere la potatura abbastanza di frequente.
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Dopo la potatura Prima della potatura
b) interferenze con proprietà (giardini, cortili, coltivazioni)
il Codice Civile, (artt. 892-899), impone al proprietario dell’albero l’obbligo di recidere i rami che si
protendono nel fondo vicino su richiesta proprietario del fondo invaso.
Per conservare rapporti di buon vicinato comunque conviene sempre evitare situazioni che siano causa di
forti costi indotti o pericolo.
Conviene recidere i rami abbondantemente entro la nostra proprietà, infatti il ramo deve poter crescere per
un po’ di tempo un poco senza tornare a sconfinare.
Naturalmente l’intensità del raccorciamento, da eseguirsi sempre con appropriata tecnica di taglio di
ritorno.
c) interferenze con viabilità veicolare e pedonale
“Nuovo Codice della Strada Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n° 285 ( Art. 29)
I proprietari confinanti hanno l'obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la
strada o l'autostrada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale e che
nascondono la segnaletica o che ne compromettono comunque la leggibilità dalla distanza e dalla
angolazione necessarie.”
Si tratta di una norma che vincola i proprietari confinanti con la strada (nel caso specifico in cui il
proprietario confinante sia Comune stesso, ci si limita in pratica alla potatura dei rami che occupano il
volume di scorrimento dei veicoli al di sopra della carreggiata. Fino ad un’altezza minima di m 4,20, ma in
pratica fino ad altezze assai maggiori tenendo conto della flessibilità dei rami.
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Una buona spalcatura di rami o branche basse è in genere sufficiente ad evitare interferenze con la
circolazione di veicoli e pedoni.
La spalcatura è una particolare forma di potatura direzionale che dirige lo sviluppo della chioma verso
l’alto. Consiste nel taglio di rami interi o branche all’inserzione col fusto principale.
E’ sempre da evitare una spalcatura troppo severa che manderebbe in crisi energetica l’albero e lo
squilibrerebbe spostando il baricentro verso l’alto. Una corretta spalcatura non asporta oltre il 10-15% di
gemme pronte alla pianta.
Se possibile, conviene spalcare a più riprese, anche per evitare un numero elevato di grossi tagli troppo
vicini l’uno con l’altro.
Spesso, nel timore di eseguire tagli di diametro eccessivo all’inserzione col fusto, si raccorciano le branche
asportando solo la parte di ramo più invadente. Così facendo però il residuo di branca rimane in ombra e
resta dominata dai rami sovrastanti, andando in crisi energetica e seccandosi. A questo punto iniziano ad
innescarsi fenomeni cariogeni anche gravi nel fusto portante.
Conviene quindi non temere di eseguire tagli di spalcatura di diametro notevole, purché sempre
proporzionati alla grandezza dell’albero ed alla sua capacità di compartimentare le lesioni.
Non sempre è necessario effettuare una spalcatura su 360 gradi, Altro dubbio frequente è se si debba
spalcare il fusto a 360° , ma può essere sufficiente spalcare la parte di fusto ove si protendono le branche
che sono causa di interferenza.
Occorre limitarsi all’intervento minimo indispensabile. Spalcare ove i rami ricadendo verso il basso, non
danno alcun problema, è inutile.
Ad esempio, se in direzione della carreggiata stradale occorrono 4,5 m di spalcatura, sul lato marciapiede,
per il passaggi dei pedoni, potrebbero essere sufficienti 3 metri.
Le piante allevate in vivaio a vaso mediante capitozzo all’altezza del futuro unico palco non consentono
l’esecuzione di spalcature ad un’altezza superiore a quella dell’iniziale capitozzo fatto in vivaio.
Quindi le piante allevate in vivaio a vaso non sono molto adatte all’impiego in alberata stradale.
La forma di allevamento in vivaio più adatta all’impiego delle piante per la costruzione di alberate stradali è
quella a fusto, con freccia centrale integra.
Tale forma consente sempre di spalcare all’altezza necessaria (ma sempre un poco per volta, per non
creare squilibri.
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Prima dell’intervento Spalcatura errata Spalcatura corretta
d) Interferenze con segnaletica stradale, pubblica illuminazione ed elettrodotti
In genere una corretta potatura laterale o direzionale è sufficiente ad eliminare questo tipo di disturbi.
La potatura direzionale è quella che dà i migliori risultati in quanto i rami che non interferiscono vengono
lasciati interi, quindi vi è un forte controllo dei fenomeno di riscoppio delle gemme latenti e dormienti.
Esempio di scopertura lampione (ma il principio vale anche per la segnaletica stradale ed altre situazioni
analoghe)
Prima della potatura Dopo la potatura direzionale
Semplice contenimento Potatura laterale Potatura direzione a V Prima dell’intervento
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Potature direzionali in presenza di elettrodotti
Quando una pianta interferisce con un elettrodotto, non conviene eseguire il contenimento di tutta la
corona perché in poco tempo i rami ricrescono proprio nello spazio che dovrebbe rimanere libero.
Una severa potatura direzionale, risolve i problemi di interferenze con elettrodotti per un tempo molto più
lungo, anche se applicato su alberi adulti li può deturpare e creare squilibri anche dal punto di vista della
stabilità sia dell’albero che delle branche principali.
La potatura direzionale consente però di risolvere moltissime situazioni, in quanto l’applicazione della
tecnica è assai intuitiva.
Solo quando l’albero deve comunque essere sottoposto a contenimento per altri motivi (come la vicinanza
ad edifici), si eseguirà, oltre al contenimento usuale, l’asportazione completa dei rami che si dirigono verso
la linea elettrica.
Indicazioni per taluni casi particolari: alberi dominati
Evitare di eseguire potature di contenimento su piante dominate da altre che le sovrastano.
Questo principio vale anche nel caso di alberi di proprietà comunale dominati da alberi privati.
Contenere alberi dominati può creare gravi problemi di stress che possono portare anche alla morte della
pianta.
alberi in filare fiancheggianti edifici o proprietà:
Se i rami non sconfinano, nelle proprietà private o non interferiscono con gli edifici, eseguire solo la
spalcatura necessaria ad evitare interferenze con traffico stradale, l’eventuale potatura direzionale
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necessaria a scoprire i fari dell’illuminazione pubblica, l’eventuale rimonda e risanamento, quando
necessari.
In caso di interferenza con edifici o proprietà effettuare il massimo del contenimento in direzione di edifici
e proprietà.
Lasciare un po’ più lunghi i rami che si protendono verso la strada (da qualche parte l’albero deve pur
crescere!).
alberi isolati o filari isolati:
limitarsi ad effettuare un leggero diradamento dei rami nati in corrispondenza di vecchi capitozzi o a causa
di traumi, per ripristinare la forma naturale.
Eliminare le cime coodominanti, lasciando integra quella col miglior portamento.
Per il resto, rimonda dal secco, eventuali potature direzionali e spalcature, quando necessario.
rami dominati:
non eseguire il raccorciamento di rami dominati, potrebbero andare in crisi energetica e seccarsi col rischio
di avere in futuro intere branche secche che alimentano la carie in profondità in fusto e colletto.
I rami dominati quando creano interferenze, vanno eliminati completamente tagliandoli all’inserzione col
fusto o con le branche.
Altre indicazioni generali
Spalcature:
Devono limitarsi al minimo indispensabile a risolvere i problemi di passaggio di pedoni o veicoli.
Si ritiene sufficiente una spalcatura che allontani i rami interferenti ad un’altezza di metri 5 dalle
carreggiate stradali.
Potature di contenimento:
Si tratta di potatura assai utilizzata in ambito urbano per risolvere problemi di interferenze di vario tipo.
In linea di massima si procede al raccorciamento dei i rami mediante tecnica del taglio di ritorno, cercando
di scegliere una cima di sostituzione di diametro adeguato e proporzionato alla cima viene asportata.
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Ramo prima del Tagli di ritorno Taglio di ritorno
Contenimento corretto errato
Un taglio di ritorno proporzionato, non sottrae al ramo originario più del 20% di gemme pronte.
Non eseguire tagli ulteriori al di sotto punto in cui viene praticato il taglio di ritorno.
La cima di sostituzione non deve essere nuovamente sottoposta a raccorciamento.
Non asportare senza motivo branchette e rami sani al di sotto del punto in cui viene effettuato il taglio di
ritorno.
Eliminare tutti i rami e rametti dalle branche destruttura l’albero.
Una corretta esecuzione del taglio di ritorno produce naturalmente un certo diradamento, non effettuare
quindi diradamenti ulteriori dei rami all’interno della chioma per evitare di dover poi risolvere i problemi
causati da un’iperpotatura.
Potature architettoniche
Servono a mantenere una forma prestabilita mediante potatura frequente.Trattandosi di potature che
vengono in genere ripetute ogni anno, (come in Quercus ilex), i fenomeni di interferenza con edifici,
illuminazione pubblica, elettrodotti, segnaletica, sono limitati, ma non da sottovalutare.
Bisogna conservare la forma prestabilita, ma occorre contrastare, ogni volta che si interviene, la tendenza
alle disuniformità di volume fra le piante del medesimo filare, causata da reimpianti di giovani alberi fra
piante già adulte o da differenze di vigore.
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Occorre, quindi potare poco gli alberi piccoli e di più quelli grandi per arrivare nel tempo ad una maggiore
uniformità.
Particolare attenzione deve essere prestata al taglio nella parte del bottone che guarda terra.
La linea dovrà essere tendenzialmente orizzontale, ma inclinata verso l’alto allontanandosi dal fusto per
compensare la tendenza dei rami terminali ad abbassarsi nel tempo.
La spalcatura non dovrà interessare le branche principali, ma solo i rami secondari (vedi albero a destra
nella figura qui sotto).
In pratica le branche principali non devono essere eliminate.(vedi figura).
In caso di presenza di segnali stradali e lanterne semaforiche, i rami più vicini dovranno essere ad una
distanza di almeno cm 100 dal segnale o dalla lanterna..
Nel caso in cui la spalcatura necessaria a scoprire la segnaletica diventi deturpante per l’albero, si dovrà
scolpire una nicchia nel bottone, in modo che la segnaletica sia visibile. Nelle piante in allevamento, la
spalcatura dovrà essere graduale e proporzionato al diametro della chioma ed all’altezza dell’albero.
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Glossario potatura:
taglio di ritorno: taglio del ramo principale in corrispondenza di un ramo secondario che resta a
mantenere la funzione di cima, eseguita rispettando il collare del ramo;
potatura di risanamento (prevede l’asportazione di rami interi o branche quando lo richiede la stabilità dell’albero o di parte dello stesso o semplicemente per allontanare dall’albero rami ancora vegeti, ma non recuperabili operazioni colturali, eseguita rispettando il collare del ramo;
potatura di rimonda: asportazione dei soli rami secchi;
spalcatura: asportazione del ramo in corrispondenza dell’inserzione con fusto principale; potatura direzionale: prevede l’asportazione del ramo in corrispondenza dell’inserzione con fusto
principale, ma lasciando completamente interi i rami che non creano interferenze;
potatura architettonica: si tratta di un tipo di potatura avente lo scopo di mantenere una forma geometrica prestabilita;
collare del ramo: struttura anatomica sede di difese anatomiche e chimiche che limitano l’ingresso ai
patogeni;
gemme pronte: gemme che si vedono sul ramo dopo la caduta delle foglie e che conservano protetti gli abbozzi fogliari per la primavera;
gemme latenti : si tratta delle gemme che si trovano normalmente al di sotto della corteccia e che si
svegliano solo quando un ramo resta con un numero di gemme pronte insufficiente a nutrire il ramo dopo la potatura;
spalcatura (taglio a livello del fusto di rami o branche): In genere ha lo scopo di rendere possibile il
passaggio sotto le chiome di pedoni o veicoli, a volte è necessaria per asportare branche secche o deperienti a causa della loro crescita in posizione dominata.
Palco: punto di inserzione delle branche principali nel fusto (i palchi possono essere più di uno).