appuntamento (il secondo) con il mondo del...

7
MACCHINE EDILI • dicembre 2018 • D 56 Dall’8 al 10 Novembre il quartiere fieristico di Piacen- za ha ospitato la seconda edizione del GIC, ovvero le Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days. Quella di Piacenza è, almeno per il momento, la sola manifestazione italiana che si rivolge all’intera filiera del calcestruzzo, una filiera ampia e articola- ta, che registra la presenza non solo di macchine e di attrezzature ma anche di tecnologie e di prodot- ti destinati all’industria del calcestruzzo, compresi gli aspetti della prefabbricazione e del ripristino delle strutture in cemento armato, (anche in zone sismiche). La tre giorni piacentina dedicata al mondo del calce- struzzo ha fatto registrare in questa seconda edizione, la presenza di 245 espositori (più che raddoppiati ri- spetto alla precedente edizione del 2016) in rappre- sentanza dell’intero comparto del calcestruzzo, che hanno trovato posto nei tre padiglioni che l’Ente Fiera di Piacenza ha destinato alla manifestazione che già nella sua prima giornata aveva fatto registrare la pre- senza di oltre 1800 visitatori. All’inaugurazione della manifestazione hanno preso parte il vicesindaco di Piacenza, avv. Elena Baio, il presidente di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli e l’or- ganizzatore della manifestazione Fabio Potestà, am- ministratore di Mediapoint Communications. Oltre all’aspetto squisitamente fieristico ed espositivo, i riflettori sono stati anche puntati sulla parte convegni- stica grazie anche al grande interesse suscitato dalla tavola rotonda su un tema di grande e tragica attualità: “14 agosto 2018: dal crollo del viadotto Polcevera di Genova una svolta per le infrastrutture italiane?”. Pericolo Giallo? Prima di entrare nel vivo del tema della tavola roton- da, nel suo intervento introduttivo Fabio Podestà si è soffermato sulle 200 aziende più importanti aziende a livello mondiale. In questa classifica nelle prime 11 posizioni (per quanto concerne il fatturato) si trova- no ben 6 imprese cinesi seguite da quelle francesi e spagnole. La Saipem, prima tra le imprese italia- ne classificate, si colloca al 36° e precede solo altre 6 imprese italiane destinate all’Olimpo. Le ragioni di questa modesta prestazione sono imputabili a mol- teplici ragioni ma soprattutto, almeno secondo Pode- stà, al fatto che “Il mercato italiano delle costruzioni, polverizzato in una miriade di imprese, è stato a lun- go penalizzato e ha perso molte opportunità che altri Paesi, con una visione più lungimirante, sono riusciti a cogliere. Cerchiamo di recuperare il tempo perso – ha concluso Potestà - unendo sforzi e sinergie con una visione di più ampio respiro”. Gli altri relatori si sono invece maggiormente focaliz- di Ferdinando Tagliabue Calcestruzzo GIC Report Si è conclusa il 10 novembre la seconda edizione del GIC 2018, la tre giorni dedicata al mondo del calcestruzzo che ha raccolto nel quartiere fieristico di Piacenza 245 espositori in tre padiglioni. Appuntamento (il secondo) con il mondo del calcestruzzo

Upload: lykien

Post on 14-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

M A C C H I N E E D I L I• d i c e m b r e 2 0 1 8 •

D56

Dall’8 al 10 Novembre il quartiere fieristico di Piacen-za ha ospitato la seconda edizione del GIC, ovvero le Giornate Italiane del Calcestruzzo/Italian Concrete Days. Quella di Piacenza è, almeno per il momento, la sola manifestazione italiana che si rivolge all’intera filiera del calcestruzzo, una filiera ampia e articola-ta, che registra la presenza non solo di macchine e di attrezzature ma anche di tecnologie e di prodot-ti destinati all’industria del calcestruzzo, compresi gli aspetti della prefabbricazione e del ripristino delle strutture in cemento armato, (anche in zone sismiche). La tre giorni piacentina dedicata al mondo del calce-struzzo ha fatto registrare in questa seconda edizione, la presenza di 245 espositori (più che raddoppiati ri-spetto alla precedente edizione del 2016) in rappre-sentanza dell’intero comparto del calcestruzzo, che hanno trovato posto nei tre padiglioni che l’Ente Fiera di Piacenza ha destinato alla manifestazione che già nella sua prima giornata aveva fatto registrare la pre-senza di oltre 1800 visitatori.All’inaugurazione della manifestazione hanno preso parte il vicesindaco di Piacenza, avv. Elena Baio, il presidente di Piacenza Expo Giuseppe Cavalli e l’or-ganizzatore della manifestazione Fabio Potestà, am-ministratore di Mediapoint Communications. Oltre all’aspetto squisitamente fieristico ed espositivo,

i riflettori sono stati anche puntati sulla parte convegni-stica grazie anche al grande interesse suscitato dalla tavola rotonda su un tema di grande e tragica attualità: “14 agosto 2018: dal crollo del viadotto Polcevera di Genova una svolta per le infrastrutture italiane?”. Pericolo Giallo?Prima di entrare nel vivo del tema della tavola roton-da, nel suo intervento introduttivo Fabio Podestà si è soffermato sulle 200 aziende più importanti aziende a livello mondiale. In questa classifica nelle prime 11 posizioni (per quanto concerne il fatturato) si trova-no ben 6 imprese cinesi seguite da quelle francesi e spagnole. La Saipem, prima tra le imprese italia-ne classificate, si colloca al 36° e precede solo altre 6 imprese italiane destinate all’Olimpo. Le ragioni di questa modesta prestazione sono imputabili a mol-teplici ragioni ma soprattutto, almeno secondo Pode-stà, al fatto che “Il mercato italiano delle costruzioni, polverizzato in una miriade di imprese, è stato a lun-go penalizzato e ha perso molte opportunità che altri Paesi, con una visione più lungimirante, sono riusciti a cogliere. Cerchiamo di recuperare il tempo perso – ha concluso Potestà - unendo sforzi e sinergie con una visione di più ampio respiro”.Gli altri relatori si sono invece maggiormente focaliz-

di Ferdinando Tagliabue

CalcestruzzoGIC Report

Si è conclusa il 10 novembre la seconda edizione del GIC 2018, la tre giorni dedicata al mondo del calcestruzzo che ha raccolto nel quartiere fieristico di Piacenza 245 espositori in tre padiglioni.

Appuntamento (il secondo) con il mondo del calcestruzzo

[email protected] 56 23/11/18 12:38

57

zati sul tema della tavola rotonda sottolineando le doti e le prerogative che fanno del calcestruzzo un mate-riale di grande resistenza e durata.Giuseppe Marchese di Federbeton, ha tenuto a sot-tolineare come il calcestruzzo possa essere consi-derato ancora oggi come il materiale non solo più duttile ma anche quello più economicamente so-stenibile. Marchese nel corso del suo intervento ha poi ribadito come l’odierna tecnologia consenta “di intervenire sul materiale adattandolo alle neces-sità dei singoli progetti, con una durabilità anche di cento anni, come nel caso del Ponte di Lisbo-na o di 150 anni nel caso delle paratie del Mose”. Secondo Tullia Iori, docente di Storia dell’Ingegneria Strutturale dell’Università di Roma, il materiale cal-cestruzzo non deve essere messo sotto accusa e altrettanto dicasi per il progetto che, nel corso del suo intervento si è soffermata sul tema dei progetti “avanguardistici” di Morandi e della loro realizzazione, anche all’estero, grazie all’impegno di realtà imprendi-toriali italiane pronte a mettersi in gioco sperimentan-do l’innovazione della struttura strallata omogeneiz-zata in calcestruzzo. Nel suo intervento Tullia Iori ha più volte ribadito come il problema non sia imputabile tanto al progetto o al materiale quanto alla mancata manutenzione.

Più creatività.Meno impatto ambientaleMetalgalante, specialista italiana nel campo delle autobetoniere caricanti e delle centrali mobili di calcestruzzo, ha presentato in occasione di GIC 2018 il Carmix Bagger, un mini silos in acciaio, da 3 mc che permette di velocizzare le fasi di carico del cemento, assicurando al tempo stesso una accurata precisione nel mix design. Carmix Bagger è composta da un contenitore con celle di carico che può pesare il materiale versato al suo interno; data la particolare costruzione è possibile impiegare sacchi di cemento o big-bags poiché una coclea provvederà a convogliare il contenuto all’interno della betoniera Carmix, in modo autonomo poiché le operazioni sono gestite attraverso un motore idraulico alimentato da un motore, il che permette di utilizzare Carmix Bagger anche nei cantieri privi di corrente elettrica. La facilità di trasporto e la compattezza sono sicuramente tra le doti più apprezzate di Carmix Bagger; inoltre, la possibilità di utilizzare i big bag di cemento rende gli ambienti di lavoro più salubri, riducendo la presenza di polveri e abbassando i costi di gestione per lo smaltimento dei sacchi.

[email protected] 57 23/11/18 12:38

M A C C H I N E E D I L I• d i c e m b r e 2 0 1 8 •58

CalcestruzzoGIC Report

Concrete Lab: un concentratodi innovazione

Il costante impegno in direzione dello sviluppo tecnologico è insito nel DNA di Carmix Metalgalante che punta al miglioramento e all’ampliamento del campo d’azione delle proprie macchine. Da questi presupposti è nato Concrete Lab, un piccolo “laboratorio di analisi” che si basa sulla combinazione sinergica di Promix e Concrete-Mate, due tecnologie che permettono di trasformare i modelli Carmix 3500 TC, Carmix 5.5 XL, Carmix 3.5 TT e Carmix 2.5 TT in vere e proprie centrali di calcestruzzo mobile fuori strada. Le macchine Carmix dispongono del sistema Promix che, valutando i parametri del calcestruzzo fornisce una immediata reportistica delle sue caratteristiche; lo strumento misura il composto attraverso una sonda in acciaio Inox posta internamente alla betoniera e alimentata da un pannello solare, e con un display in cabina che riceve informazioni in tempo reale. Il sensore fornisce

slump, temperatura, velocità di rotazione della betoniera e indicazione di impasto pronto; questi dati sono aggiornati ogni dieci secondi e inviati al ricevitore e ad un display ad alta leggibilità, informando l’operatore sui parametri del calcestruzzo in preparazione. Alla tecnologia Promix si unisce quella di Concrete-Mate, un Mix Design Manager digitale dotato di un software di gestione RMC Plant standard level che, attraverso quattro sensori all’interno gruppo di mescolazione, garantisce un impasto della massima qualità, conforme agli standard internazionali di produzione del calcestruzzo (UNI 206-1 - ASTM – ACI etc) e un controllo totale del costo del prodotto. Grazie al Concrete-Mate l’operatore può selezionare fino a 15 diverse miscele e 99 tipi di materiali per ottenere combinazioni adatte a ogni cantiere.

[email protected] 58 23/11/18 12:38

M A C C H I N E E D I L I• d i c e m b r e 2 0 1 8 • 59

Demolire o ricostruire?Un altro aspetto che è emerso (fortemente) anche dalla tavola rotonda, si riferisce all’attualità del dilem-ma “demolire o ricostruire con in più la variante di in-tervenire ristrutturandolo. E sembrerebbe che, considerando attentamente costi e benefici ma forse sarebbe meglio parlare di danni economici (quelli che il blocco del traffico di questa arteria produrrebbero quotidianamente) molti ritengono sia auspicabile l’iniziare al più presto una serie di interventi di recupero che potrebbero risolve-re (almeno parzialmente) il problema in tempi relativa-mente brevi. Uno sguardo al futuroNell’ambito della manifestazione si è tenuta anche l’Assemblea ATECAP, con un focus condiviso sulle problematiche e sul futuro del settore nonché un convegno organizzato da Assobeton sul tema delle nuove norme tecniche in vigore da febbraio 2018. E Antonella Colombo, membro della segreteria tec-nica di Assobeton, si è soffermata sulla portata in-novativa delle nuove norme che, per la prima volta, inseriscono la manutenzione come parte integrante del progetto.

[email protected] 59 23/11/18 12:38

M A C C H I N E E D I L I• d i c e m b r e 2 0 1 8 •60

CalcestruzzoGIC Report

[email protected] 60 23/11/18 12:39

M A C C H I N E E D I L I• d i c e m b r e 2 0 1 8 • 61

La durabilità delle opere in calcestruzzo armatoIl tema della durabilità del calcestruzzo è anche sta-to oggetto di tre diversi eventi che l’Istituto Italiano del Calcestruzzo ha organizzato in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri. I tre incontri, promossi da Silvio Cocco, Presiden-te e fondatore dell’Istituto Italiano del Calcestruzzo, sono stati l’occasione per dare vita ad un momen-to di dialogo e confronto, tra le diverse figure che rivestono un ruolo di responsabilità nella realizza-zione e nella manutenzione delle infrastrutture nel nostro Paese, quindi non solo specialisti e tecnici ma anche con le istituzioni, in un confronto a più voci in cui ognuno degli attori possa contribuire a far meglio comprendere (anche ai cittadini) le scelte politiche, amministrative, progettuali e tecniche alla base degli scenari futuri.

Un calcestruzzo “amico” o “nemico”?Con il termine cementificazione si è demonizzato un materiale, il calcestruzzo, caratterizzato da grande versatilità, durabilità, plasticità, sicurezza e sosteni-bilità, spesso soluzione ideale per infrastrutture stra-dali, impianti produttivi, architetture innovative, edilizia scolastica e per quelle opere destinate a garantire la sicurezza del territorio.Nell’ambito della tre giorni piacentina Federbeton ha organizzato la Concrete Conference, sul tema: “Calcestruzzo per #muovere, #produrre, #educare, #proteggere” e che, secondo gli organizzatori è stata l’occasione per scoprire le tante doti che contraddi-stinguono il calcestruzzo, attraverso le esperienze di importanti costruzioni realizzate con questo materiale: 400 ponti in Italia, di cui 398 in cemento armato e solo 2 in acciaio. A introdurre il convegno Roberto

[email protected] 61 23/11/18 12:39

M A C C H I N E E D I L I• d i c e m b r e 2 0 1 8 •62

CalcestruzzoGIC Report

Callieri, presidente di Federbeton che ha dichiarato: “L’andamento della filiera del cemento e del calce-struzzo rispecchia la situazione del settore delle co-struzioni. Negli ultimi dieci anni, il mercato del cemen-to ha registrato un calo complessivo di circa il 60% dei volumi. Federbeton e le aziende appartenenti alla filiera hanno reagito con una ristrutturazione del proprio assetto produttivo e puntando sulla qualità dei processi produttivi e dei prodotti, che esprimono standard di eccellenza in termini di durabilità, soste-nibilità e sicurezza. Oggi le aziende associate a Fe-derbeton sono in grado di garantire al Paese materiali innovativi e performanti per le opere necessarie allo sviluppo economico e sociale e per la conservazione di un patrimonio infrastrutturale straordinario, ma che in alcuni casi necessita di interventi urgenti. Questo straordinario dinamismo, in termini di investimenti in innovazione e sostenibilità, deve tuttavia fare i conti ancora oggi con le difficoltà di un mercato stagnan-te. L’esperienza, le competenze e la capacità di tra-sformare la ricerca in innovazione applicata rappre-sentano le premesse per un importante rilancio del comparto produttivo del cemento e del calcestruzzo in Italia. Ciò che, in troppi casi, ostacola l’avvio di una nuova stagione di sviluppo per la filiera è la difficoltà, da parte della committenza, di tradurre in cantieri le risorse finanziarie disponibili”. �

© RIPRODUZIONE RISERVATA

[email protected] 62 23/11/18 12:39