appunti di sistemi politici comparati 2007-2008 i parte

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  • 7/29/2019 Appunti Di Sistemi Politici Comparati 2007-2008 I Parte

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    Ciao ragazzi, qui di seguito trovate la I parte degli appunti delle lezioni del corso di Sistemi politici

    comparati del professor Palano (integrati con le sue slides!) dellanno accademico 2007-2008.

    Ringrazio Francesca Tettamanzi e Daniela Notarstefano per avermi passato gli appunti delle lezioni in cui

    sono stata assente.

    Buono studio!!!

    Francesca Terzoli

    LA COMPARAZIONE

    Cosa significa comparare?

    Origine della comparazione nelle scienze sociali

    La comparazione nelle scienze sociali nasce nellet del Positivismo, anche se in precedenza ci sono delleanticipazioni.Le scienze sociali nascono nella seconda met dell800. Esse si rifanno inizialmente sulla diffusa idea dellosviluppo umano che sta alla base della teoria dellevoluzione formulata da Darwin (concetto della selezione

    naturale). Tale teoria viene successivamente applicata anche in altri ambiti, tra i quali quello dello studiodelle societ umane:cos come gli animali passano da forme di vita elementari a organismi sempre pi complessi, anche la societsegue un processo evolutivo, con un passaggio da societ semplici (bassi livelli differenziazione sociale especializzazione nei compiti) a societ evolute (con differenziazione e specializzazione sempre maggiori). =SEQUENZA DELLEVOLUZIONE.In tal modo sar possibile effettuare una comparazione tra le diverse societ, come hanno fatto alcunisociologi come Spencer e Durkheim.Critica alla comparazione: lo storicismo

    Allinizio del900 lidea di comparazione entra in crisi, mentre si diffonde sempre pi tra gli autori la visionestoricista. Anchessa, come levoluzionismo, si configura come una visione teleologica della storia (ovvero

    procede verso una futura realizzazione). Padre di questa teoria Hegel. Egli sostiene che ci che muove lastoria sia levoluzione dello spirito: ogni popolo ne possiede uno il quale si costituisce attraverso ilmovimento delle idee e la formazione dellidentit e della cultura nazionale. Per comprendere come questospirito del popolo (Volksgeist) si sia creato, fondamentale capire il percorso di formazione dellacultura e dellidentit nazionale di un popolo. Cos come lo spirito da considerarsi come un prodotto unicodella storia e di conseguenza non pu essere comparato, anche le istituzioni politiche e giuridiche chescaturiscono dalle diverse culture, e quindi sono plasmate dallo spirito, non possono essere ridotte alla puradimensione formale e ci impedisce una comparazione tra di esse, la quale fornirebbe una visione distortadegli eventi storici.Tale impostazione evidentemente contraria a quella positivista.DISTINZIONI NATE DALLA CRITICA STORICISTA

    SCIENZE NOMOTETICHE : tendono a individuare leggi costanti. Sono le scienze della natura. SCIENZE IDIOGRAFICHE : descrivono un determinato fenomeno cercandone le caratteristiche pi

    profonde, ma senza comparazione. Sono le scienze dello spirito (es. discipline storiche). SCINZE INTERPRETANTI : Weber rifiuta lidea che le scienze sociali debbano trovare delle leggi,

    ma sostiene anche che esse non si possono limitare alla semplice descrizione dei fenomeni. Loscienziato sociale deve studiare le azioni umane cercando di comprenderne e interpretarne gliobiettivi e i motivi.

    Un esempio di critica: Croce critica Pareto

    Pareto sostiene che lessere umano sia un semplice oggetto di studio e che come tale deve essere analizzatoallontanandosi dalle varie visioni filosofiche delluomo, poich la scienza empirica rende i fatti privi dianima. Croce critica Pareto poich nella sua idea egli vuole eliminare le diverse interpretazioni filosofiche,

    ma in realt non fa altro che adottarne una nuova, ovvero la sua!

    La rinascita della comparazione: anni 50

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    La rinascita dellidea di comparazione applicata alla politica si ha negli USA e scaturisce dalla loro esigenzadi conoscere e intervenire negli altri stati del mondo. Per fare ci sono necessari un sistema teorico e laraccolta di dati empirici.LO STRUTTURAL-FUNZIONALISMOSecondo questa scuola, tutti i sistemi politici possono essere comparati in base al modo in cui svolgono leloro funzioni.Viene rifiutato il determinismo evoluzionista, ma in realt viene adottata unidea simile:la modernizzazione elo sviluppo politico si configurano come un cammino dal semplice al complesso, caratterizzato dadifferenziazione e specializzazione.I CARATTERI DELLA RINASCITA DELLA POLITICA COMPARATA

    Rifiuto del provincialismo eurocentrico Esigenza di maggiore rigore nella ricerca politologica Rifiuto del formalismo / filosofia Rifiuto del descrittivismo Necessit di nuovi metodi di indagine

    ESIGENZE DI UNANUOVA POLITICA COMPARATA

    I precedenti sistemi di comparazione non sono adeguati alle nuove esigenze. Si elaborano perci nuovimetodi dindagine.

    a) SPERIMENTALE: il metodo usato dalle scienze naturali e consiste nel riprodurre artificialmenteun evento (esperimento) e formulare successivamente delle ipotesi.

    b) STATISTICO : una raccolta di dati numerici e la ricerca tra di essi di una correlazione statistica.Non sempre possibile utilizzarlo nelle scienze sociali poich non fornisce un elemento chepermetta di valutare quantitativamente le relazioni sociali.

    c) STORICO : viene scartato dalla politica comparata perch rifiuta la comparazione stessa (vedistoricismo). Inoltre non consente di analizzare un periodo cronologico costate per tutti fenomeni e ditrarre i dati necessari allo studio di essi.

    d) COMPARATO : si concentra sui sistemi politici presenti o comunque molto recenti e utilizza datiempirici rilevati nello stesso periodo di tempo tramite ricerche effettuate con i medesimi indicatori.

    I problemi della comparazione

    I problema: come costruire i concetti?

    Abbiamo due risposte a questa domanda:- Connotare in concetti geograficamente e storicamente, ad esempio considerare il concetto di

    modernizzazione secondo la visione europea:RISCHIO = EUROCENTRISMO

    - Non connotare i concetti n geograficamente n storicamente, cos da renderli universali: RISCHIO= STIRACCHIARE I CONCETTI, cio renderli talmente astratti da essere inutili per lanalisi (es.il concetto di democrazia)

    Per evitare entrambi questi rischi bisogna scegliere unadeguata scala di astrazione nella costruzione di un

    soggetto, ovvero individuare il grado di astrazione adatto alle finalit della ricerca.

    CLASSIFICAZIONE DI UN CONCETTO- INTENSIONE: riguarda tutte le propriet che caratterizzano un concetto- ESTENSIONE: riguarda tutti gli oggetti a cui possibile applicare tale concetto

    Esempio: concetto di partito politico- intensione: si cercano tutte le caratteristiche in comune, tutti i criteri fondamentali dei

    diversi partiti politici.- estensione: si stabiliscono quali casi possono essere classificati come partito politico in base

    ai criteri stabiliti

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    SCALA DI ASTRAZIONE

    Alto Livello di AstrazioneMax estensione / Min intensione

    Medio Livello di Astrazione

    Basso Livello di AstrazioneMin estensione / Max intensione

    Il maggiore o minore livello di astrazione di un concetto, che va individuato in base al tipo di comparazioneda effettuare, dipende dal suo grado di intensione ed estensione.Esempio:- concetto di organizzazione politica: ha alto livello di estensione e basso livello di intensione, infatti puessere riferito ad unampia gamma di situazioni.- concetto di partito politico: ha basso livello di estensione e alto livello di intensione, infatti pu essereapplicato ad un numero inferiore di elementi.Qual il livello adeguato?Non c un livello migliore: dipende dalle esigenze della ricerca

    Fino a quando procedere nellastrazione? Sino a quando il concetto perde lultima caratteristica rilevante.In base ai diversi livelli di astrazione, si distinguono tre tipi di teorie: TEORIE GLOBALI: alto livello di astrazione (sono valide per periodo cronologicamente e

    geograficamente ampi) TEORIE A MEDIO RAGGIO: medio livello di astrazione TEORIE A STRETTO RAGGIO: basso livello di astrazione (caso singolo)

    II problema: cosa comparare?

    Si possono comparare cose che appartengono allo stesso genere/specie Per definire una specie occorre costruire tipologie di specie/genere (es. regimi politici, forme di

    Stato, tipi di partito, ecc.). il concetto/categoria generale che include diversi casi.

    TIPOLOGIE:- ESAUSTIVE: devono comprendere tutti i casi concreti che vengono individuati.- ESCLUSIVE: bisogna individuare le caratteristiche specifiche di ogni tipologia.

    Ci possiamo servire di indicatori (invece delle tipologie) quando la differenza di grado. Siidentifica un continuum invece di stabilire della categorie in cui inserire i vari casi.

    OBIETTIVI DELLA COMPARAZIONE: capire il meccanismo causale che determina alcuni fenomeni.Dobbiamo compiere 3 azioni:- isolare un fenomeno- individuare una variabile indipendente: trovare il fattore scatenante di un fenomeno che diviene la variabiledipendente- esplicitare il nesso causale tra variabile indipendente e dipendente.

    ESEMPIO:cosa determina linstabilit governativa in Italia?Tre operazioni:

    a) Definiamo linstabilit governativa in Italia

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    b) Definiamo e misuriamo il multipartitismo in Italia: viene preso come variabile indipendente, mapotremmo anche prenderne unaltra.

    c) Esplicitiamo il nesso causale tra multipartirtismo e instabilit governativa.Molte applicazioni concrete:

    Sistemi di partiti (quanti partiti, quali dinamiche, ecc.)

    Sistemi politici (stabilit, relazioni con la societ, ecc.) Cultura politica Sviluppo politico / modernizzazione

    Una griglia generale per la comparazione: lo struttural-funzionalismo Ogni sistema politico ha le stesse caratteristiche Ogni sistema politico svolge sempre le stesse funzioni I sistemi politici variano per la capacit di svolgere le funzioni in base alla presenza di strutture pi o

    meno specializzate I sistemi politici possono avere strutture pi o meno complesse e specializzate I sistemi con pi strutture molto specializzate rispondono meglio di altri

    La nuova comparazione veramente libera dal problema delleurocentrismo?Lo struttural-funzionalismo utilizza concetti generali e astratti (es. sistema politico, struttura, funzione..), ma sufficiente? Non c il rischio di una nuova teoria dellevoluzione?

    Lo sviluppo politico: unidea centrale un concetto di ispirazione economica: 1960, Rostow Gli stadi dello sviluppo economicoSi pu pensare anche a uno sviluppo politico?Lucien Pye (1963): lo sviluppo politico la diffusione e ladattamento (fusione, aggiustamento) degli antichimodelli di esistenza alle nuove esigenze di cultura mondiale.Un significato incerto. Dopo dieci anni, Pye ammetteva che lo sviluppo politico era stato utilizzato perindicare:

    1) Condizione per lo sviluppo economico2) Politica della societ industriale3) Modernizzazione politica4) Funzionamento dello Stato-nazione5) Sviluppo amministrativo6) Mobilitazione e partecipazione di massa7) Costruzione della democrazia8) Stabilit politica9)

    Una nuova formulazione: la teoria delle crisi.

    La modernizzazione propone una serie di sfide/problemi, che vengono affrontati in modo diverso

    Le sfide della modernizzazione :1) Creazione di unamministrazione per la mobilitazione delle risorse / ordine pubblico: penetrazione2) Costituzione di regole per lallocazione delle risorse: integrazione3) Estensione del suffragio agli strati sotto-privilegiati:partecipazione4) Sviluppo mass media e agenzia di socializzazione: identit5) Sforzo per suscitare lealt e fiducia nelle strutture: legittimit6) Costituzione di servizi sociali e misure di sicurezza sociale: distribuzione

    PROBLEMA: Queste crisi esistono realmente? Vengono affrontate in sequenza? Tutti i paesi devono necessariamente affrontarle? Ci possono essere tempi e modi di soluzione diversi? E possibile individuare un momento storico preciso in cui si concentrano?

    RISPOSTA:

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    necessaria una prospettiva meno rigida, che segua le diverse crisi nel percorso storico (almeno perle teorie ad ampio raggio)

    Nella prima parte seguiamo questo percorso (teorie ad ampio raggio) Nella seconda parte seguiamo il percorso della comparazione centrata sul presente (medio raggio /

    raggio ridotto)

    LO STATO E LO SPAZIO

    Max Weber: STATOlo Stato quella comunit di uomini che, allinterno di un determinato territorio, pretende per s(con successo) il monopolio delluso legittimo della forza fisica

    La definizione giuridica moderna da cui parte quella di Weber : Governo esercitato su una popolazioneinsediata allinterno di un territorio

    Weber identifica i 3 elementi dello stato:1) Una comunit di uomini,2) Un determinato territorio3) Lesercizio del monopolio legittimo della forza fisica

    Lelemento che aggiunge alla definizione dei giuristi quello del monopolio legittimo della forza fisica.Esso diviene legittimo attraverso:- ISTITUZIONALIZZAZIONE: consolidarsi nel tempo del monopolio

    = SOVRANIT EFFETTIVA- RICONOSCIMENTO degli altri stati: lappartenenza di uno stato al sistema interstatale, quindi il fatto chesia riconosciuti dagli altri stati. Dipende dal diritto internazionale

    = SOVRANIT GIURIDICAIL PROBLEMA DELLA TRAPPOLA TERRITORIALE: critica mossa a Weber

    Il territorio considerato come qualcosa di definito, ma anche come qualcosa di naturale Di che tipo il legame fra comunit e territorio? Si tratta di un legame genetico? Il territorio di uno Stato un elemento naturale? Si tratta, cio, di un elemento prepolitico, che lo Stato si limita a governare?

    Le cause della trappola territoriale: Lidea che lo Stato controlli pienamente i propri confini territoriali Lidea di una netta distinzione fra politica interna e politica internazionale Lidea che lo Stato costituisca una sorta di contenitore per tutti i processi sociali, culturali,

    economiciConseguenza: non si riesce pi a identificare la politica senza la nozione di stato.

    Tentativi di uscire dallidea di stato:EASTON: passaggio dallidea si stato (idea eurocentrica e geograficamente e storicamente connotata) anozione di sistema politicoSISTEMA= insieme di elementi tra loro in relazione e che hanno rapporti dinamici con un ambiente

    esterno.POLITICO= assegnazione autoritativa/imperativa di valori

    Valori: tutti i beni e servizi allinterno di un sistema politico che decide a chi e comedistribuirli.

    SARTORI: definizione di politica = sede dove si prendono decisioni:- COLLETTIVIZZATE: valide nei confronti di tutti gli individui di una collettivit- SOVRANE: lautorit che le emana non sottoposta ad alcuna altra autorit.- COERCITIVAMENTE SANZIONABILI: se non eseguite, possono essere rafforzate

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    da coercizione fisica- SENZA USCITA: lindividuo non ha possibilit di sottrarvisi. Ci sono 3 modi perreagire a una decisione: lealt = accettazione

    protesta = opposizionedefezione = estraniarsi dallassociazione per sottrarsi alle

    conseguenze della defezione.

    Ma vero che questa definizione supera i limiti della definizione di stato politico e quindi la trappolaterritoriale?PROBLEMA DELLA SOVRANIT: tale idea nasce allinizio del 600, in concomitanza con la nascita dellostato moderno. La definizione di Sartori vuole staccarsi dallidea si stato, ma include il concetto che sta allabase dello stato stesso. Siamo di fronte a una tautologia!Anche il concetto di senza uscita legato allo stato moderno dellesperienza europea, poich tale concetto valido solo se il sistema politico ha delle frontiere ben delimitate e sono presenti altri sistemi politicianchessi con dei confini specifici. Gi nellambito dellEuropa medievale tali concetti non sono applicabili,n tanto meno nellantichit (es.impero romano)La definizione di Sartori non accettabile perch si rif allo stato senza tener conto delle molteplici realt

    che si sono avute in passato o che si potrebbero avere. Inoltre non esce dalla Trappola territoriale poich ladefinizione sempre legata a confini ben precisi e stabiliti.

    Una risposta a tale problema individuabile se si considera il territorio non come un elemento naturale, macome un prodotto politico, risultato di molti processi che formano uno spazio politico. Ma come sicostruisce uno spazio politico? Qual il nesso storico fra Stato e spazio politico?

    Qual il rapporto fra spazio e politica? Lipotesi di Carl Schmitt Loccupazione di terra precede storicamente logicamente lordinamento Localizzazione (Ortung) ordinamento (Ordnung) Allinizio della storia di ogni popolo, impero, ecc., c sempre unoccupazione di terra: il

    presupposto di ogni diritto

    La costruzione dello spazio politico nellojus publicum europaeum:la proposta di Carl Schmitt

    IUS PUBLICUM EUROPEAEUM: il diritto che regola la convivenza tra gli stati nellEuropa moderna (da1500 a 1945 circa)

    CARL SCHMITT (1888-1985)o Allievo di Weber, uno dei principali pensatori dell900 e esponente del diritto pubblico tedesco (di

    cui docente). Partecipa alla vita politica della Repubblica di Weimar (a fianco delle forze

    nazionaliste).o Nel 36 abbandona la politicao Nel 45 viene processato dagli alleatio Si ritira dallinsegnamento ma continua a scrivere

    Opere principali:o Teologia politica (1922)o La dottrina della costituzione (1928)o Il concetto di politico (1928)o Il custode della costituzione (1931)o Il nomos della terra (1950)

    I nodi della teoria di Schmitt :a) Cosa la politica (e qual il suo rapporto con lo spazio)?b) Che legame c fra spazio politico e Stato moderno?

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    a) cosa la politica?Il carattere ultimo della politica la contrapposizione amico/nemico: levento fondativo di una comunitpolitica sempre la costruzione di un confine.Politico: un concetto distinto da politica e si pu individuare tramite unoperazione analoga a quellache si compie per definire il bello, il giusto. Ma dove sta lo specifico del politico?A cosa ricondurre allora la specificit del comportamento politico?(Non allo Stato, Non alleconomia, Non alla societ ,Non alla morale, Non alla religione)Bisogna trovare quel criterio che permette di definire un fenomenopolitico:il fondamento del fenomeno politico va ricercato nellatto originario che fonda una convivenza politica. Alprincipio di ogni forma di convivenza politica sta sempre una OCCUPAZIONE DI TERRA. Loccupazionedi terra costituisce la comunit e il suo diritto

    SIGNIFICATO DELLOCCUPAZIONE DI UN TERRITORIOo Loccupazione di territorio stabilisce il confine della comunito Loccupazione stabilisce chi dentro il confine (e fa parte della comunit) e chi fuori (straniero e

    nemico)o Fissa la ripartizione interna del territorio (il principio di distribuzione della terra) e crea il principio

    digiustizia (della comunit)o Questi elementi sono il presupposto di unattivit stanziale (agricoltura, ecc.)

    La costruzione di un confine il presupposto di unattivit stanziale.

    Schimmt cerca delle conferme alle sue ipotesi nellevoluzione nelle lingue europee della parola NOMOS.Oggi noi intendiamo il nomos nel senso di legge, ma originariamente il suo significato pi ampio:- forza organizzata che imponeva un ordine, una giustizia- nomos basileus: una figura regale che stabilisce la regola di giustizia, tracciando un confine

    Gli elementi della visione di Schmitt: una sintesi1) Occupazione di territorio, che rende possibile unattivit stanziale2) Lesistenza di un confine che delimita il territorio3) La presenza di un hostis (straniero e nemico pubblico) fuori dai confini4) La difesa dei confini

    Qual allora lelemento cruciale della politica / del politico?o Nella societ contemporanea, dove possiamo trovare questo carattere fondativo del politico (della

    politica)?o In quale attivit troviamo oggi la capacit di costruire uno spazio politico?

    La risposta di Schmitt: la contrapposizione tra amico e nemico:la specifica distinzione politica alla quale possibile ricondurre le azioni e i motivi politici, la distinzionedi amico (Freund) e nemico (Feind)

    Caratteri della definizione:o Offre un criterio, non una definizione concettuale o una spiegazione del contenutoo E autonoma (non riconducibile ad altre antitesi)o Indica lestremo grado di intensit di ununione o di unassociazione

    Cos il nemico?

    Non lINIMICUS, il nemico privato, ma lHOSTIS, il nemico pubblico, politico, ossia un nemico perlintera comunit/associazione. E lo straniero, ossia colui che collocato allesterno dei confini dellacomunit.La contrapposizione tra amico e nemico (noi/altri) esiste in ogni campo, ma varia lintensit: i diversiconflitti possono collocarsi su gradi diversi di politicit. Il livello pi alto quello della conflittualitestrema: la guerra o lo stato di eccezione.Il livello pi alto quello in cui legittimo uccidere il nemico:

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    Luccisione del nemico non un simbolo o una metafora, una possibilit concreta. Pu rimanere allo statopotenziale (non necessario che il nemico venga effettivamente ucciso), ma deve esistere la possibilitconcreta di una lotta. La guerra il presupposto costante della politica.Chi decide il confine tra amico e nemico?

    Chi detiene il potere sovrano, ovvero colui che pu decidere sullo stato di eccezione= situazione diemergenza in cui vengono sospese le normali garanzie giuridiche (guerra, insurrezione, guerra civile, ecc.).Sovrano non tanto lo Stato, quanto la forza materiale che decide chi pu essere ucciso perch unnemico pubblico e ha la capacit di sospendere lordinamenti vigente e decidere al di fuori dellordinamentogiuridico. Nelle situazioni a maggiore intensit di conflittualit, possibile uccidere un nemico pubblicosenza incorrere in procedimenti penali.La politica non si risolve nelluccisione del nemico, ma la minaccia del nemico deve sempre essere presente,anche allo stato potenziale.

    La politica pu scomparire?

    o No: la distinzione fra amico e nemico tende a ricrearsi sempreo La pace universale e totale (unit del mondo) impossibileo Dopo una pacificazione, si ricreano sempre nuove contrapposizionio Lessere umano animale politico in quanto conflittuale

    B)Che tipo di legame esiste fra lo spazio politico e lo Stato moderno?Lo stato e lo spazio

    o La costruzione dello Stato moderno corrisponde secondo Schmitt a un determinato assetto spaziale:la costruzione dello jus publicum europaeum

    o Lo stato moderno nasce dalla disgregazione della respublica christiana

    La respublica christiana

    La sua origine loccupazione di terre da parte dei barbari alla fine dellimpero romano e nei secolisuccessivi. Si appropriano delle terre sottraendole ai legittimi proprietari o tramite lacquartieramentomilitare (=se i soldati si stanziano sulle terre di un latifondista, egli ha loggbligo di sfamarli per un/terzo delraccolto). un ordinamento spaziale che nasce dalle occupazioni di terra avvenute con la migrazione dei popoli. Duradal V secolo d.C. fino alla data (convenzionale) del 1648 (Pace di Vestfalia).Gli elementi della Respublica christiana (il suo nomos): sono i principi che stabiliscono i suoiconfini/delimitazioni.

    o Il territorio dei popoli non cristiani e pagani territorio di missione cristiana (pu essere assegnato aun principe cristiano dal papa che legittimato a fare guerra in questi territori = guerra giusta).

    o La continuit dellImpero romano nellImpero romano un problema di diritto internazionale solonellarea balcanica e orientale.

    o Il territorio degli imperi islamici considerato territorio nemico da conquistare e annettere.o Il territorio dei principi e dei popoli cristiani europei ripartito dellepoca in principati, corone,

    chiese, monasteri, ecc.

    LA GUERRA

    o Le guerre contro pagani e infedeli sono guerre giuste (dichiarate dalla giusta autorit morale,compiute con una retta intenzione, determinata da una causa giusta)

    o Nel territorio della R.C. le guerre tra principi cristiani sono sempre guerre limitate: esercizio di undiritto di faida o di resistenza previsto da un ordinamento. Si differenziano da quelle giusteperch sono prive di regole e si oppongono alla supremazia del papato.

    LAUTORIT

    o Nella R.C. non c separazione di imperium e sacerdotium, ma non c accentramento del poterenelle mani di un solo uomo

    o Distinzione fra Impero e Chiesa: hanno gerarchie separate, ma che si fondono e intrecciano spesso.o Unit della R.C.: garantita dalla religione cristiana, le due figure al vertice delle gerarchie

    dimostrano lunit cristiana.

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    o Struttura gerarchica: catena di obbedienza e fedelt che culmina sempre nel verticeo Frequenti intrecci fra le catene gerarchiche.

    La fine della respublica christiana e linizio dello jus publicum europaeum

    Le cause:- La costruzione di centri di potere che si sottraggono allautorit di Impero e Papato (dal XIII secolo).

    Sono iprimi stati nazionali.- La scoperta del nuovo continente americano: i nemici della RC si trovano davanti a un territorio

    libero.-

    La Pace di Vestfalia (1648): il principio di sovranit

    Fine della guerra dei trentannio Lo Stato sovrano perch superiorem non recognoscens: non riconosce nessuna autorit sopra di

    s.o Sovranit interna (centralizzazione politica e amministrativa): la popolazione che risiede nel

    territorio soggetta alle leggi e deve obbedire allautorit dello Stato, che in grado di imporre ilmonopolio della forza legittima.

    o Il territorio delimitato da confiniNon vi sono elementi semi-dipendenti (o non organizzati in Stati): tutta lEuropa

    organizzata in statio Sovranit come principio di organizzazione del sistema internazionaleo Tutti gli Stati sono formalmente eguali

    La secolarizzazione

    o Cuius regio, ejus religio: superamento delle guerre civili di religione.o Politica / religione: la libert religiosa non viene abolita ma c una severa limitazione dellattivit

    di culto (soprattutto in Germania)o Fine della dottrina della guerra giusta: allinterno dellEuropa la guerra tra cristiani e infedeli assume

    la valenza di conflitto tra cattolici e protestanti e quindi di guerre civili di carattere religioso.o

    Diritto di fare la guerra solo ai sovrani legittimi, non pi allautorit religiosao La guerra giusta se dichiarata da uno Stato

    La guerra e le relazioni fra Stati:o La guerra diventa un duello: solo alcuni soggetti possono ricorrervi e soprattutto esistono una serie

    di regole che devono essere eseguite.o Le relazioni fra Stati sono soggette al diritto internazionale e alla diplomazia: il diritto di guerra da

    delle minime limitazioni, dichiarazione di guerra e riconoscimento di un certo status alla diplomazia.o Fra gli Stati esiste un equilibrio di potere (viene ostacolata la rottura dello status quo): se uno stato

    diventa potenzialmente troppo forte, gli altri si mettono insieme per ristabilire lequilibrio.Nasce il sistema interstatale

    o Relazioni stabili fra autorit politiche sovraneo Eguaglianza formale tra gli Statio Principi: sovranit, equilibrioo Regole di convivenza minime: guerra, diplomazia, ecc. (elementi di societ internazionale)

    Il confine dello jus publicum europaeum

    o Questo diritto internazionale si applica solo allEuropao I territori fuori dallEuropa possono essere liberamente occupatio Le organizzazioni statali e imperiali non europee non fanno parte del sistema internazionaleo Vengono fissate delle linee di amicizia nel pacifico, oltre le quali il diritto internazionale non vale

    I due volti della sovranit

    o Principio interno di organizzazione: autorit che esercita il governo sulla societo Principio esterno: lo Stato non solo governo, ma anche un soggetto con relazioni interstatali

    Successiva estensione

    o In origine, il sistema degli Stati comprende solo gli Stati europei (per assenza di relazioni, ma anchemotivi di conquista)

    o Fine XVIII secolo: America Settentrionale

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    o XIX secolo: America del Sud, Giapponeo XX secolo: Asia, Africa, Pacifico, ecc.

    La fine dello jus publicum europaeum

    o Fine 800-primi 900: estensione del sistema degli Stati al resto del mondoo Graduale spostamento del centro della politica mondiale verso gli Stati Unitio

    Prima Guerra Mondiale: fine della centralit politica dellEuropao Guerra civile mondiale

    LA COSTRUZIONE DELLO STATO : la cosa e il nome

    3 argomenti fondamentali: Stato / sistema internazionale (Schmmit) Territorializzazione del potere Costruzione del concetto di Stato (moderno)

    Territorializzazione:

    - Stato aristocratico (feudale): caratterizzato dal principio di associazione interpersonale. Lelementoprevalente il legame tra capo e seguito e tra seguito e sottomessi. Lo stato organizzato intorno arapporti personali e presenta il problema della successione del potere.- Stato territoriale: principio di associazione territoriale. Non ci sono pi ceti che esercitano funzionipolitiche autonome, ma c un signore per ogni territorio.Il passaggio fondamentale tra questi due tipi di stato la separazione tra diritto di propriet e diritto disovranit.

    Il termine stato comincia a diffondersi e affermarsi nel 1300. Deriva dal latino status; tale termine avevagi un significato politico, ma diverso da quello moderno: status rei publicae= indicava la condizione dellarepubblica in un preciso momento.

    Nel Medioevo status ha ancora il significato di condizione, ma gli vengono gradualmente attribuiti altrisignificati sempre pi di tipo politico. 3 di essi ricorrono spesso: CONDIZIONE STABILE: condizione politica di pace e sicurezza, positiva che ci si augura di

    mantenere nel tempo. Richiama lantica accezione. CONDIZIONE nel senso di possedimenti territoriali CETO: si riferisce ai 3 stati dellAncien Rgime (aristocrazia, clero, borghesia e altri) Sono i gruppi

    della popolazione che svolgono funzioni diverse nella societ (controllo politico, spirituale,economico) e a cui si appartiene per nascita. Con laffermarsi degli stati nazionali vengono semprepi spesso convocate le assemblee degli stati per decisioni riguardanti tasse e guerre.

    I due elementi dello stato che vanno sempre pi ad affermarsi sono: Stabilit come condizione di base per lo stato (ancora oggi presente) Status come insieme di prerogative (diritti e doveri) del Principe, il quale la figura che detiene il

    potere in un certo contesto. Tale status riguarda le ricchezze di cui pu disporre, le terre su cuiesercita il controllo e gli strumenti che utilizza per amministrare territori e ricchezze: i funzionari (sioccupano della contabilit e dellamministrazione), i consiglieri e gli uomini armati (rendonooperativo il controllo del principe sullo stato).

    Ci troviamo ancora in una concezione privata dello stato, lo stato patrimoniale= stato come propriet di unprincipe ben determinato, non di unentit astratta). la concezione espressa da Machiavelli ne Il Principe.A partire dal 1500, status comincia a riferirsi, oltre che al Principe, allo stato della citt. Coloro che fannoparte del nucleo originario della burocrazia vengono detti statuari.I teorici della Ragion di stato apportano contributi importanti alla concezione di stato:

    PERSONIFICAZIONE DELLO STATO: lo stato considerato non pi solo come lquipe di

    aiutanti del Principe, ma come unorganizzazione, una macchina, un ingranaggio complesso. Da quisi arriva alla finzione giuridica della persona dello stato che ha obiettivi, interessi e interagisce congli altri stati e sopravvive a che esercita materialmente il potere. lelemento naturale eindispensabile della vita politica.

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    SPERSONALIZZAZIONE DEL POTERE: con la finzione della persona dello stato, con i propriinteresse e la propria ragione, che esercita il potere presenta i propri obiettivi e interessi comeesigenze dello stato, derivanti dal suo bisogno di sicurezza e dai suoi interessi.

    Alla fine del 1500 levoluzione del concetto di stato compiuta: entit astratta, separata da chi detiene ilpotere, le cui richieste e esigenze sono neutrali e scientificamente ricostruibili. Tale concetto sar del tuttooperativo in Europa solo a partire dalla Pace di Westfalia (1648).

    La dottrina della Ragion di stato nasce paradossalmente in Italia nonostante la sua grande frammentazionepolitica. qui che vengono anche formalizzate tutte le pratiche diplomatiche che si diffonderanno poi inEuropa, le quali si formano proprio a causa della complessit dei regni presente in Italia.

    Accentramento del potere a formazione dello stato

    Due problemi:1) Come viene concentrato il potere in alcuni centri politici e perch essi riescono ad affermarsi sui territori

    che li circondano? = come e perch dellaccentramento del potere2) Perch tale accentramento avviene proprio nella forma dello stato territoriale che noi conosciamo oggi?

    1)ROKKANCon i suoi studi sui sistemi politici in Europa elabora un modello geopolitico di sviluppo dello stato inEuropa. Analizza tre aspetti: tecnologico-economico, politico di dominio territoriale, culturale).Concetto di FRATTURA: ogni conflitto politico crea una lacerazione nel tessuto politico di un Paese che siperpetra per secoli e sta alla base delle divisioni politiche presenti (spiegazione storica).Divisione CENRO/PERIFERIA: il processo politico di costruzione degli stati europei ha luogo tramitelaffermazione dei centri sulle periferie e la concentrazione del potere nei centri politici emergenti. Dopo ildeclino del centro politico di Roma, emergono nuovi centri e nuove zone periferiche. Il centro esercita ilcontrollo delle risorse, delle vie di commercio e delle transazioni economiche, dei flussi di comunicazione

    che determina limposizione di una lingua standard per tutto il territorio. Per fare tutto ci c bisogno di unapparato amministrativo e deve avere la capacit di costruire istituzioni di rappresentanza e consultazione. Ilsuccesso di un centro si ha quando esso in grado di instaurare un controllo ampio sulla periferia.- raggio potenziale di azione: limite tecnico allespansione.- raggio effettivo di azione: controllo che il centro riesce a conquistare e affermare.Lobiettivo di Rokkan quello di spiegare perch gli stati si formano in certe zone e non in altre.Individua 4 modelli di sviluppo politico:

    1) processo di formazione dello stato (istituzioni e apparato militare e burocratico)2) processo di formazione della nazione (costruzione dellidentit nazionale tramite simboli e

    miti) = FRATTURA STATO-CHIESA a causa della secolarizzazione gestita dallo stato3) processo di partecipazione = FRATTuRA CITT-CAMPAGNA a causa di interessi diversi

    tra ceto agrario e nuovo ceto emergente

    4) processo di distribuzione = FRATTURA LAVORATORI-DATORI DI LAVOROQueste 4 fratture si realizzano in tutti i paesi, ma in periodi diversi;in Inghilterra sono diluite ne tempo (una ogni cento anni), quindi vengono facilmente riassorbite e boncreano lacerazioni nel sistema politico = nascita del sistema a due partiti.In Italia e Germania avvengono tutte e quattro nellarco di cinquantanni. Ci ha provocato in Italia la nascitadel sistema multipartitico. Le fratture non vengono riassorbite ma si incrociano.

    2) Laffermazione dei centri sulle periferie pu avvenire in aree monocefale, caratterizzate da un unicocentro urbano che funge da polo di attrazione per tutto il territorio circostante (aree a est e a ovest della fasciacentrale europea). In queste zone la stabilizzazione pi facile che nelle strutture urbanepolicefale (fasciacentrale Europa), dove ci sono pi ostacoli. Esse sono caratterizzate da zone economiche pi sviluppate(economia agricola di Olanda e Pianura Padana), reti di citt autonome distinte dalla campagna, citt unite dauna religione comune e sovraterritoriale, da alfabetizzazione specialistica (greco e latino) e da normeincorporate nella tradizione del diritto romano.

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    I successi del centro nelle zone monocefale sono legati a 3 circostanze: sviluppo di burocrazie alfabetizzate eistituzioni giuridiche, crescita commercio e industrie e nascita scrittura nazionale.Tali successi si hanno solo nella zona periferica, mentre fino al XIX secolo tali tentativi falliscono nella zonapolicefala.

    Modello politico-istituzionale: S.Huntigton

    Analizza la formazione dello Stato come processo di modernizzazione politica e i suoi elementi piimportanti come la razionalizzazione dellautorit, la differenziazione delle strutture e la partecipazione difasce di popolazione sempre pi basse.Ci sono tre strade diverse per la modernizzazione politica:

    1) MODELLO CONTINENTAE: forte razionalizzazione e differenziazione, ma senza allargamentodella partecipazione (Francia)

    2) MODELLO INGLESE: allargamento partecipazione, razionalizzazione autorit ma senzadifferenziazione strutture .

    3) MODELLO AMERICANO: sono presenti tutti e 3 gli elementi.Ma perch la partecipazione politica non stato elemento di instabilit? Perch la partecipazione si allargata quando le strutture erano gi allargate e decentrate.

    Stabilit politica: lelemento fondamentale, ma come si costruisce? Dipende dallequilibrio tra i processi diISTITUZIONALIZZAZIONE e PARTECIAPAZIONE.

    Sono due processi autonomi, ma per avere stabilit devo crescere insieme e proporzionalmente.- Se la part. cresce pi dellist. = regimi pretoriani: la vita politica sfocia in alti livelli di conflittualit in cuila divisione politica diviene guerra civile guidata da organizzazioni militari o paramilitari.- Se la part. cresce meno deliist. = regimi civili: la stabilit rimane e non c conflittualit politica.ISTITUZIONE: Forma di comportamento stabile, condivisa e ricorrente.ISTITUZIONALIZZAZIONE: processo mediante cui le istituzioni si consolidano, acquistano stabilit evalidit nel tempo allinterno di una societ. Il livello di istituzionalizzazione si pu misurare considerandoadattabilit o rigidit e complessit osemplicit delle istituzioni:- adattabilit e complessit = alto livello di istituzionalizzazione- rigidit e semplicit = basso livello di istituzionalizzazione

    Vanno anche considerate autonomia esubordinazione tra le istituzioni e compattezza eframmentazione:- subordinazione e compattezza = alto livello ist.- autonomia e frammentazione = basso livelli ist.

    Regimi pretoriani

    Regimi civili

    V = stabilit politica

    partecipazione

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    istituzionalizzazione

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    Le istituzioni regolano la societ in bade alla partecipazione che pu avere 3 gradi:o Basso: solo lites sociali e politicheo Medio: ingresso dei ceti medio Alto : partecipazione di massa

    La partecipazione indipendente dalla istituzionalizzazione. Huntington fa alcune ipotesi: istruzione,

    formazione,aspettativa di ricevere qualcosa, estensione del diritto di voto, ma individua 2 fattori principaliper la crescita della partecipazione:- SVILUPPO ECONOMICO- MOBILIT SOCIALE e CRESCITA DI NUOVI GRUPPI SOCIALE che richiedono allargamento dellapartecipazione.Questi due elementi possono collegarsi in maniere diverse da cui derivano 3 combinazioni differenti:

    1) Alta mobilit sociale e sviluppo economico insufficiente = frustrazione sociale, rapida richiesta dipartecipazione e allargamento partecipazione che portano a instabilit politica.

    2) Mobilit sociale insufficiente e alto sviluppo economico = non c frustrazione, ma nemmenorichiesta di partecipazione

    3) Crescita sviluppo economico e mobilit sociale sono affiancati = non c frustrazione, ma unallargamento graduale della partecipazione politica. Se anche listituzionalizzazione alta avremo

    stabilit politica.

    Analisi dei modi di produzione

    Queste analisi sono centrate sui modi di produzione e ritengono che il processo di formazione dello Statodipenda dalla produzione economica, ma sia indipendente dallambito internazionale. La struttura economicainfluenza largamente i processi politici (neo-marxisti).

    Perry Anderson

    MODO DI PRODUZIONE: la nozione fondamentale della sua analisi. dato dalla combinazione dirapporti sociali (= assetti particolari che in una societ definiscono le relazioni di subordinazione tra gliindividui) e leforze produttive (date dallo sviluppo tecnologiche). I modi di produzione sono 4:

    1) PRIMITIVO/ TRIBALE/ COMUNISTICO PRIMITIVO: non esiste la propriet privata, ma unosfruttamento collettivo delle risorse.

    2) SCHIAVILE: fondato sulla schiavit, il suo nucleo portante la coltivazione latifondista da parte dimanodopera schiavista. I grandi imperi dellantichit sono tutti fondati sulla schiavit.

    3) FEUDALE4) CAPITALISTA: caratterizzato dalla presenza di forza lavoro libera (non appartiene pi al suolo o a

    legami corporativi), dalleconomia monetaria, dalla dinamica di costante allargamento delladimensione produttiva e dalla costruzione di un mercato sempre pi ampio.

    Ogni modo di produzione associato a un tipo di gestione del potere politico. Per capire la formazione delloStato moderno bisogna capire il processo che ha portato al modo di produzione feudale prima e a quellocapitalistico poi. In tal maniera si pu anche comprendere come e perch lo Stato si forma in un certomomento.Secondo Anderson il sistema feudale nasce dalla fusione di quello schiavistico romano e quello tribalegermanico. Ci avviene verso il VI e il VII secolo quando le migrazioni di tali popoli divengono piconsistenti. La formazione del sistema feudale si ha nel VIII e IX secolo e i suoi 2 elementi essenziali sono:- Donazione di terra dal capo politico- Vincoli dei servizioLa concessione di terra condizionata alla prestazione di un servizio. Non si tratta di propriet privata, macondizionata allo svolgimento di una serie di servizi.In base alla prevalenza dellinfluenza germanica piuttosto che di quella romana, si possono identificare tresintesi differenti associate ad altrettante aree geografiche:

    o Francia del nord: sintesi equilibrata tra istituzioni romane e germaniche. lunica regione che hasubito una forte dominazione romana seguito da una forte influenza germanica. larchetipo delmodo di produzione feudale.

    o Francia del sud e Italia: prevalenza di influenza romana

    o Nord/Est Francia/Germania/Scandinavia/Inghilterra: prevalenza elemento germanico.Ma come si passati dal sistema feudale a quello moderno?

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    Il momento fondamentale il XIV secolo caratterizzato da una serie di processi che mettono in crisi ilsistema feudale:

    o CRISI PRODUZIONE AGRICOLA: il forte incremento demografico aveva aumentato la domandadi beni alimentari,cui si cerc di rispondere estendendo le coltivazioni. Ma i rendimenti decrescentidelle terre causarono carestie, cos che la produzione agricola non riusc pi soddisfare le richieste.

    o CRISI DELLA CIRCOLAZIONE MONETARIA: nonostante la lo sviluppo del commercio, non cifu unadeguata crescita della moneta. La riduzione di metallo prezioso port alla svalutazione dellamoneta e allinflazione.

    Tra i gruppi sociali pi colpiti da queste crisi ci sono i signori feudali; data la diminuzione della rendita deiterreni, essi impongono condizioni di lavoro pi dure (= rivolte contadine).Nella seconda met del 300 unepidemia di peste riduce di 2/5 la popolazione europea, cos la necessit diaumentare il numero di lavoratori per far fronte ai rendimenti decrescenti delle terre (data la tecnologiastagnante!) non pu essere soddisfatta.Ci comporta una modifica delle relazioni sociali, soprattutto nellEuropa occidentale, dove, al contrariodellEuropa orientale, i signori non riescono a imporre regole di lavoro pi rigide e relazioni pi autoritarie.

    Perch?

    In Europa Occ. Ci sono molte citt politicamente autonome che sono centri economici e commerciali molto

    forti. Esse sono per i contadini unalternativa al lavoro in campagna (=fuga dalle campagne), ma i mercaticittadini sono anche unattrattiva per gli stessi signori feudali. Il signore non vuole pi ricevere il pagamentodellaffitto sottoforma di prodotto della terra ma vuole una quota di denaro che il contadino ottiene tramite lavendita dei suoi prodotti sul mercato. Il rapporto di subordinazione pi economico/contrattuale chepolitico.Tale processo avviene pi rapidamente in Inghilterra ( gi completo nei secoli XVI e XVII) mentre inEuropa pi lento e comporta lerosione del potere politico del signore feudale. Lautorit politica e quellaeconomica cominciano a scindersi, ponendo le basi per la formazione dello Stato assoluto. Lo svuotamentodel ruolo del potere feudale fa in modo di conservare il predominio economico dei cittadini e indebolisce lafunzione di tutore dellordine pubblico dei signori. La funzione militare si sposta verso lalto, verso il poterecentrale (=sovrano). Lembrione di Stato che poi diventer assoluto inizia a essere indipendente e quindi inconflitto con i gruppi aristocratici. Per mantenere lapparato militare servono risorse e da qui scaturisce la

    volont di imporre la tassazione anche allaristocrazia.Tappe storiche

    o Rinascimento (400-500): momento cardine secondo Anderson. Il graduale mutamentodellaristocrazia ha un lato economico, sociale e culturale. La funzione bellica dellaristocraziadecade (lesercito diventa di mercenari e professionisti), ma questultima fa il suo ingresso nellaburocrazia statale.

    o XVI secolo: fase di discreta crescita economica favorita dallafflusso di metalli preziosi provenientidallAmerica Latina. I grandi banchieri cominciano a concedere prestiti ai sovrani europei.Consolidamento dellapparato amministrativo e delle dotazioni militari.

    o Il 500 segna la fase di passaggio verso lo Stato Assoluto, caratterizzato dallaccentramento dellefunzioni. Lo Stato sovrano sciolto dai vincoli della legge, libero dai vecchi precetti della struttura

    feudale e il sovrano libero di deliberare senza ascoltare gli Stati. Gli Stati generai vengonoconvocati quando il sovrano si trova davanti a spese impreviste, ma, per avere introiti occasionali,serve il consenso dei 3 ceti: aristocrazia, clero e terzo stato. Ma i sovrani tendono a non convocarepi gli Stati generali perch si procurano risorse in altri modi:- Vendendo gli uffici, soprattutto allaristocrazia: ci porta al coinvolgimento dellarist. nello Stato ealla nascita di nuovi legami allinterno della struttura burocratica.- Aumentando la pressione fiscale ai danni sia dei contadini che della borghesia mercantile cittadina.La frattura tra sovrano,Stato assoluto e aristocrazia viene meno: non ci sono pi rivolte nobiliari, nopposizione tra corona e aristocrazia.

    o 1700: gli elementi innovativi sono pochi perch c una stasi nellincremento delle forze armate.Non ci sono pi uffici da vendere, cos i sovrani ricorrono al debito pubblico: lo Stato finanziatodagli stessi sudditi. Ci comporta grosse difficolt per lo Stato poich deve scegliere se intensificare

    la pressione fiscale su contadini e borghesia o sillaristocrazia.

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    Anderson ricostruisce le 2 diverso strade dello Stato assoluto nellEuropa orientale e occidentale. Le dueparti sono separate dalla linea di citt che dal nord scende fino allItalia e divide in due la Germania.Europa occidentale: Spagna, Svezia, Francia, Gran Bretagna e in parte lItaliaEuropa orientale: Prussica, Polonia, Russia e il futuro impero dAsburgo.

    SPAGNA

    Formazione precoce dello Stato assoluto, la quale non giunge per al termine. Nel 500 la maggiorepotenza europea, ma poi volge poi al declino. Elementi cruciali:- Struttura feudale: si forma pi tardi rispetto agli altri Paesi europei, solo dopo la riconquista ibericadallinvasione islamica. A ci dovuta la presenza di regni con forti tradizioni locali, formalmente unificatisotto la corona, ma che in realt oppongono forti resistenze alla costruzione dello Stato centrale e assoluto.- Esercito e risorse: tentativo di costruire un esercito competitivo basato su mercenari. Ci comporta ingentispese anche per mantenere gli armamenti. Gli altri paesi europei dovevano far fronte a tale necessit con gliintroiti fiscali, ma la Spagna ha unaltra possibilit: lo sfruttamento delle colonie, quindi lafflusso dimateriali preziosi dal Sud America.Lesercito spagnolo il pi forte dEuropa proprio per questo motivo. La corona non ha quindi la necessitdi controllare laristocrazia n lesigenza di incentivare lo sviluppo di attivit commerciali e manifatturiere,

    poich tutte le sue ricchezze sono basate sullestrazione mineraria, n il bisogno di imporre una grossapressione fiscale. Al momento dellesaurimento delle risorse, la Spagna ritrova fuori dalle dinamiche tipichedel capitalismo diffuse ne resto dellEuropa. Inoltre laristocrazia troppo forte e si oppone fermamente aduno sviluppo economico in senso mercantile.- aristocrazia: un attore sociale molto forte e oppone forte resistenza la corona, che non pu controllarla. Lostato assoluto spagnolo non costruito su basi solide.

    FRANCIA

    il paradigma dello Stato assoluto. Non ha molti domini doltremare o comunque essi non danno introitiparagonabili a quelli spagnoli. il pese pi popoloso dEuropa.- aristocrazia: forti resistenze nobiliari (500-600) La monarchia cerca di resistere alla vecchia strutturaaristocratico/feudale con una macchina amministrativa funzionale e la vendita degli uffici, cos da introdurre

    i nobili nella macchina burocratica. Il rischio quello che la burocrazia diventi indipendente dalla corona efaccia i suoi interessi. Per questo vengono create 2 figure: gli ufficiali (detentori degli uffici = aristocratici) ei commissari, funzionari regi nominati dal re allo scopo di esercitare un controllo sul funzionamentodellamministrazione.- esercito: dal 600 quello pi forte dEuropa. Dopo la fine della guerra dei trentanni e luscita dellaSpagna dalla scena politica europea, la Francia diviene la maggiore potenza. Lesercito finanziato tramitela vendita degli uffici, ma ne corso del 700 tale canale di finanziamento si esaurisce a causa dellaproliferazione degli uffici. Allo Stato rimane il solo strumento della pressione fiscale, in particolare suicontadini e la borghesia mercantile.- crisi fiscale: la Francia del 700 la coronazione dello Stato assoluto, ma il momento in cui matura anchela sua gravissima crisi fiscale, poich laumento delle spese non controbilanciato da un adeguato aumentodegli introiti. Lo Stato deve fare i conti con la propria struttura sociale e gli interessi dei vari strati. La

    monarchia legata a doppio filo con laristocrazia, ma lunico modo per superare la crisi sarebbe quello diincrementare la pressione fiscale sulle grandi propriet aristocratiche (propriet private, non pi feudali).- rivoluzione: dalla situazione di crisi nasce lo spirito rivoluzionario francese e il conseguente abbandono dirappresentanza dei ceti, la brusca rottura nelle lites e nelle logiche dirigenti dello Stato.

    INGHILTERRA

    Ha esigenze militari diverse (essendo unisola) e introiti doltremare minori di quelli spagnoli.Presenta quindi caratteristiche diverse:- centralizzazione precoce rispetto alla Francia, anche se lInghilterra non sar mai un vero proprio Statoassoluto. Nel 1066 con linvasione normanna, cresce la volont di controllo del territorio e proprio per questosorge la necessit di una centralizzazione politica molto consistente nel 300-400.- aristocrazia: nel corso dei secoli si verifica una fusione tra monarchia e aristocrazia. A questultimaappartiene il responsabile dellordine pubblico, lo sceriffo (figura inesistente nel resto dellEuropa) il qualeviene per eletto dal sovrano.

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    - esercito: fino la 300-400 tra i pi forti dEuropa. Ma lInghilterra gode anche della naturale protezionedel mare e per questo, dopo la guerra dei centanni (fino 400), non ricorre alla leva feudale poich non ha lanecessit di un esercito permanente e mercenario che presidi i confini. Ha solo truppe esigue mentrepreferisce concentrarsi sulla flotta. Conseguenza di ci un prelievo fiscale piuttosto esiguo e che non sirafforza nel corso degli anni. Il tentativo della corona di creare uno stato assoluto con un esercito permanentee un sistema fiscale robusto e capillare viene bloccato dalla sconfitta della monarchia nelle 2 rivoluzioni. Ciaccade perch laristocrazia molto forte dal punto di vista sociale e politico, ha interessi mercantili gi dal1600 e non legata solo ai vecchi interessi feudali.- non si arriva allo Stato assoluto: no scontro, aristocrazia/corona, no esercito fisso e no sistema fiscaleconsistente.

    NellEuropa orientale lo sviluppo dello Stato assoluto avviene in maniera diversa. La differenza cruciale stanel fatto che in quest area non esiste una struttura urbana e mercantile consolidata. Essendo regioni pocopopolate, non hanno la possibilit di esportare molti beni cos come non hanno la necessit di importarne e diconseguenza il commercio non molto sviluppato.Il secondo elemento rilevante consiste nella mancanza per i contadini di alternative valide alla vita incampagna dopo le crisi del 300. Le citt sono poche e molto lontane, non sono politicamente autonome e

    quindi non garantiscono la stessa libert delle citt occidentali. Coloro che nonostante ci fuggono dallecampagne, cono costretti a spostarsi a nord e a est alla ricerca di terre libere, le quali sono per inospitali epoco redditizie (colonizzazione della Siberia).300-400: dopo le crisi, i signori feudali riescono ad imporre un inasprimento delle condizioni di vita deicontadini.Fini 400- inizio 500: nasce giuridicamente la servit della gleba = il contadino legato a un territorio enon pu muoversi dal dominio signorile. Con il tempo le punizioni per chi trasgredisce questordine si sonoinasprite. In Russia la servit della gleba una struttura sociale molto forte e durer fino a met dell800.NellEuropa orientale la struttura feudale non si indebolisce, cos come non viene eroso il potere politico delsignore feudale. Anche laristocrazia si rafforza.Come si arriva allora allo Stato assoluto?

    Ci si arriva lo stesso, ma in maniera diversa, anche se il presupposto lo stesso, ovvero la necessit della

    difesa militare.SVEZIA: uno degli Stati assoluti che si costruisce pi rapidamente e con un esercito molto forte. Alliniziodel 600 vuole imporsi come potenza e mette a repentaglio lindipendenza di Prussica, Polonia, Russia e tuttolest europeo. proprio a seguito di tale tentativo da parte della Svezia che gli altri Paesi dellest imboccano la strada dellosviluppo militare e di conseguenza anche la costruzione dello Stato assoluto ritardata e avviene soltantodalla seconda met del 600. Non tutti gli stati riescono nella stessa misura:POLONIA : la corona non in grado di controllare laristocrazia e tale situazione porta ad unadisgregazione dello Stato che perde lindipendenza. Il tentativo di costruzione dello Stato assoluto fallisce ela Polonia sparisce.AUSTRIA: costretta a ritirarsi da molti territori tedeschi.Altri due stati hanno invece successo nella costruzione di uno Stato assoluto forte:RUSSIA: dopo il confronto con la Svezia, prende la forma dello Stato assoluto grazie alla costruzione di unnuovo esercito che comporta la fine della vecchia funzione militare dellaristocrazia. Tra questa classesociale e la corona c una forte alleanza basata sul rafforzamento della condizione giuridica della servitdella gleba che si inasprisce sempre pi.PRUSSIA: si dota di un esercito e di un moderno sistema fiscale. La collaborazione tra aristocrazia e coronanon si basa esclusivamente sulla servit della gleba (anche se presente), ma c unintegrazionedellaristocrazia dentro la struttura statale (diversa da quella francese). Essa va a creare la burocrazia civile emilitare, mentre non ci sono funzionari provenienti dagli altri strati sociali, poich tutte le gerarchie sociali emilitari sono occupate dallaristocrazia.Ci non avviene nei territori tedeschi fuori dalla Prussica, caratterizzati dalla presenza di citt che presentanoancora strutture corporative e una tradizione di libert risalente al Sacro Romano Impero che impedisce losviluppo dello Stato assoluto. Ci causa la loro perdita di indipendenza (la stessa cosa avviene nelle cittitaliane!).

    (Sistema economico e modelli geopolitici

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    Il primo considera il sistema economico, mentre gli altri danno importanza alle dinamiche economicheinternazionali. Gli stati lottano per controllare varie aree.)

    Trasformazione dello Stato: Otto Hintze

    La sua spiegazione ha influenzato diversi studiosi. Lo Stato considerato tale solo se in grado di affermarela propria potenza nel sistema internazionale.POTENZA: capacit di agire in determinati momenti in base alle tecniche a disposizione (es.militari). Essapu variare nel corso della storia.Non possiamo perci comprendere la nascita di uno Stato considerandolo come singolo, ma necessarioconcentrarsi sul sistema internazionale e mettere a confronto i vari Stati, poich la vita interna di uno Stato determinata dalle pressioni esterne di carattere politico.

    Le tappe di trasformazione dello Stato1) STATO DI POTENZA SOVRANO: lo Stato che si forma tra 400 e 500. Il suo obiettivo primario quello di mantenersi nella societ degli Stati; caratteristiche:- principio di autodifesa: cerca di difendere e affermare i proprio interessi di carattere territoriale. Legato atale principio anche lobiettivo di contrastare il progetto di ricostruzione di un impero universale cio di

    una struttura analoga al Sacro Romani Impero, con un unico capo al vertice.- principio dellequilibrio: la politica internazionale lo strumento per mantenere lequilibrio e evitare lacostruzione di un nuovo impero.Secondo Hintze, questi elementi spiegano la trasformazione dello Stato; alla base della costruzione ediffusione dello Stato moderno sta proprio questa necessit di mantenere lequilibrio internazionale e quindiil bisogno di avere eserciti stabili e pronti a sostenere uneventuale guerra.Le differenti esigenze militari portano alla costruzione di Stati diversi, assoluti o meno. Gli Stato continentaliad esempio non hanno barriere di protezione naturali contro possibili minacce, cos devono dotarsi di unoStato forte, mentre le isole, come lInghilterra, hanno un sistema militare meno forte e sempre lo stesso dal400 e non hanno eserciti stanziati. Hintze sostiene che in Inghilterra non ci siano quelle esigenze cheportano alla formazione di uno stato forte.2) STATO COMMERCIALE CHIUSO: punta a rafforzare la propria potenza economica con politiche di

    tipo mercantile, cio con lobiettivo di assicurare la propria autosufficienza economica. Si ha unaperturaeconomica verso lestero se dal commercio internazionale derivano dei vantaggi, senza per diventaredipendenti dal commercio internazionale. Ci implica che, accanto alle guerre vere e proprie, appaiano leguerre commerciali (Ingh vs Olanda e poi Ingh vs Francia).3) STATO DI DIRITTO LIBERALE: lo Stato inizia a intervenire nelleconomia. Per poter sviluppare unsistema economico capitalista, deve ridurre la vecchia struttura corporativa. Il passaggio fondamentale: latutela dei diritti comincia a diventare individuale, mentre prima ognuno godeva di determinati diritti solo inquanti inserito in una corporazione.4) STATO NAZIONALE CON ORIENTAMENTI ALLA DEMOCRAZIA: lelemento fondamentale lacostituzione dellesercito tramite la leva obbligatoria di massa. Il primo Stato a fare ci la Franciarivoluzionaria, successivamente tutti gli Stati i dotano di un esercito di questo tipo. La necessit di unesercito nazionale lega due fenomeni importanti: la lega obbligatoria e il suffragio universale. Ci frutto,

    secondo Hintze, di un lungo processo che comincia con la guerra Franco-Prussiana (1870): una guerramoderna con un esercito basato sulla leva obbligatoria e unimportante partecipazione del popolo. Comecontropartita a tale partecipazione alla guerra, si pone la partecipazione alle elezioni che avviene tramitelallargamento del suffragio allo scoppio della I guerra mondiale.

    Il capitalismo storico: Immanuel Wallerstein

    Sociologo, storico ed economista newyorkese, Wallerstein concepisce leconimia mondiale come unprocesso economico internazionale e ridefinisce lespressione economia mondo riferendosi alla realteuropea che egli chiama capitalismo storico.La sua analisi parte dal 400 e arriva fino ai giorni nostri e sottolinea che nel presente non accade nulla ditotalmente nuovo dal passato, se non una nuova dinamica economica caratterizzata dal fatto di estendersi intutto il mondo.Wallerstein individua 3 tipi di sistemi economici che si sono susseguiti nella storia, i quali presentano dellecaratteristiche in comune come la divisione del lavoro, forme pi o meno semplici di specializzazione edivisione dei compiti tra che produce e chi consuma. Hanno tutti dei confini spaziali e temporali determinati

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    da fattori tecnologici e naturali. Tutti producono un surplus rispetto alla quantit di partenza, ma ladestinazione di tale sovrappi diversa.

    1) MINI SISTEMI: sono i sistemi produttivi delle societ di cacciatori e raccoglitori che quindiprecedono linvenzione dellagricoltura. Non ci sono legami continuativi con altre trib n scambi ditipo economico e politico. La loro caratteristica principale lautosufficienza.

    2) IMPERI MONDO: presentano un unico sistema politico tenuto insieme da un controllo politico chedal centro arriva alle periferie, attraverso il dominio e il controllo militare. Ci comporta nellimperola presenza di unenorme struttura burocratica e militare. Il surplus prodotto dalle attivit interneviene prelevato dallimpero tramite il sistema tributario e la tendenza quella di accaparrarsenequote sempre maggiori, in modo da allargare il proprio raggio di controllo. Il problema sorge quandotale controllo comincia a indebolirsi in favore dei funzionari locali, con una conseguenteinsufficienza degli introiti e la disgregazione dellimpero.

    3) ECONOMIE MONDO: tale sistema basato su legami di tipi economico e non politico ed costituito da una rete di scambi di beni e capitali senza controllo burocratico, poich non esistonostrutture politiche centrali n un esercito che controlla il territorio. La produzione e laccumulazionedi surplus potenzialmente senza limiti poich esso non viene prelevato da autorit religiose opolitiche e le tecniche di produzione sono in continua espansione.

    Tali caratteristiche si riscontrano nelle citt europee gi alla fine del 200 e linizio del 300, ma lecrisi del XIV secolo impongono a questo sviluppo una serie di ostacoli che verranno rimossi solo daXV secolo.

    Inizialmente questi tre sistemi si intrecciano costantemente tra loro, finch i mini sistemi vengono inglobatinegli imperi mondo o nelle economie mondo e questultimi cominciano una convivenza conflittuale.Le economie mondo nascono dalla relazione di scambi tra imperi mondo e si sviluppano in manieraparticolare vicino ai corsi dacqua. Esse si sono per rivelate molto fragili poich i legami economici nonsono sempre cos forti. Per questo motivo durano per periodi ridotti, dopodich scompaiono per diversecause (ad es. cause naturali, come catastrofi o mutamenti climatici) oppure perch vengono inglobate negliimperi mondo, i quali non distruggono la rete economica, ma mutano lo scopo principale degli scambi diquesto tipo. Il sovrappi non viene riutilizzato per in un nuovo ciclo produttivo, ma viene prelevato

    dallimpero. Lattivit economica incontra lostacolo del sistema politico che, impossessandosi delsovrappi, impedisce la crescita economica.Gli imperi mondo sono molto pi forti e duraturi delle economie mondo, ma anchessi presentano grossisquilibri tra la tendenza allespansione e la capacit di controllo delle periferie.Tra il 1400 e il 1600, non abbiamo pi intrecci tra in diversi sistemi poich si assiste alla scomparsa degliimperi mondo e la nascita e il consolidamento delleconomia mondo europea, la quale non viene pidisgregata e inglobata, ma si rafforza e si estende sempre pi: durer cinquecento anni.Tra il 700 e l800 si assiste al passaggio dalleconomia mondo allECONOMIA MONDIALE.

    Perch leconomia mondo moderna (= CAPITALISMO) sopravvissuta a quelle precedenti?Ci accade poich essa cresce contemporaneamente alla creazione del sistema interstatale e allestensionedel modello dello Stato.Wallerstein chiama leconomia mondo moderna CAPITALISMO STORICO per differenziare la sua

    analisi da quella astratta dei modi di produzione. Si concentra su come i suoi elementi si siano concretamenteaffermati. I criteri operativi del singolo sono linvestimento, la ricerca del profitto e lobiettivo diunespansione costante del capitale. Limprenditore investe il suo capitale in unattivit produttiva, ne trae unprofitto e ne reinveste una parte nel processo produttivo per ottenere un futuro ulteriore profitto. Altri criterioperativi in tale sistema sono lobiettivo dellautoconsumo e lo sperpero in beni di lusso, ma si pu parlare dicapitalismo solo quando il criterio dellespansione quello prevalente che si impone sugli altri.Le caratteristiche del capitalismo del XV secolo sono il mercato dei capitali, la disponibilit di forza lavoro,lesistenza di un mercato con transazioni commerciali adeguate e la presenza di consumatori che possonoacquistare. Ognuno di tali settori organizzato secondo un criterio prevalentemente mercantile, ma ilprocesso di mercificazione di questi mercati non privo di ostacoli, ad esempio religiosi o culturali (fareprestiti per poi essere ricompensati era considerato immorale), giuridici (vincoli corporativi delle economiefeudali). Lo Stato riesce a rimuovere tali fattori attraverso limposizione di una giurisdizione territoriale e dinuove regole che disciplinano i rapporti sociali e di produzione, una nuova imposizione fiscale e ilmonopolio della forza armata.

    Lazione degli Stati verso il capitalismo storico

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    o Imposizione dellobbligo di residenza alla popolazione e di assistenza ai membri della propriafamiglia. Ci viene fatto per evitare il vagabondaggio. La popolazione non pu muoversiliberamente n dentro n fuori lo Stato, non pu vagabondare, ma deve avere una casa o essereaccolto in apposite istituzioni.

    o Abolizione delle strutture corporative.o

    Imposizione fiscale. Questo fattore contribuisce moltissimo allimporsi del capitalismo storico. Gliintroiti fiscali vengono utilizzati in parte per la costruzione delle forze armate e in parte perincentivare il processo di accumulazione e quindi la crescita del processo produttivo. Ci dovutoalla presenza di sistemi finanziari volti ad impedire il fallimento delle attivit economiche.

    o Costruzione di eserciti regolari per la difesa, ma anche con una funzione economica. Si crea uncircolo vizioso tra imprenditori e Stato: i primi fanno pressione affinch lo Stato adotti una politicaestera volta a indebolire gli Stato economicamente rivali. Lesercito diviene perci uno strumento sipressione economica sugli altri Stati.

    Equilibrio e potenze egemoni

    Tra gli Stati europei vige un equilibrio, ma anche presente una gerarchia che divide le maggiori potenzemilitari ed economiche dagli Stati meno rilevanti, i quali possono trovarsi in relazioni pi o meno privilegiatecon le prime. Wallerstein sottolinea lesistenza in Europa di centri e periferie: lo Stato pi forte al centro

    del sistema internazionale, mentre gli altri possono essergli pi o meno vicini.Il centro cambia la sua collocazione nel tempo.Perch lo Stato egemone non crea un nuovo impero mondo impossessandosi delle periferie?

    La spiegazione sta nel fatto che nessuno Stato cos forte da trasformare il sistema interstatale in un imperoperch ci impedito da due relazioni i equilibrio:

    o Equilibrio effettivo tra centro politico (la struttura di governo dello Stato) e gli attori economici(imprenditori). Questi cercano una libert sempre maggiore con vincoli sempre minori dallo Stato. un equilibrio instabile, ma che non privilegia n una parte n laltra.

    o Equilibrio interstatale che regola i rapporti tra gli Stati, tra cui nessuno cos pi potente degli altrida creare un sistema imperiale, eliminando lautonomia degli altri soggetti.

    Ci sono per degli Stati che esercitano unegemonia sugli altri.Wallerstein individua 3 cicli egemoni:- 600: Olanda la potenza egemone. Il culmine della sua potenza la Pace di Westfalia, dopodichcomincia il suo declino;- 700-800: Inghilterra- Da anni 30 e 40: USA

    Perch le potenze egemoni ad un certo punto entrano in crisi?

    Ci causato da unalterazione del 1 equilibrio; quando i costi politici per la conservazione dellegemoniasono pi elevati dei vantaggi, i capitali si spostano lentamente verso altre zone.

    Guerra ed economie mondo: il modello di Tilly

    I 2 elementi che spiegano la nascita e la trasformazione degli Stati nel corso di cinque secoli sono:A) le trasformazioni della guerra tramite il progresso delle tecniche belliche

    Le 2 variabili fondamentali sono:- accumulazione di mezzi di coercizione- concentrazione di modelli di coercizioneB) il rapporto tra capitale e potere.Gli Stati si caratterizzano per le diverse combinazioni di tali variabili e per i rapporti tra lautorit e alcunigruppi privilegiati della popolazione.Tilly distingue 3 modelli di organizzazione politica:1) MODELLO COATTIVO (Impero):

    A) Alta concentrazione nel centro o in alcuni settori perifericiBassa accumulazione

    B) Rapporto feudale: c uno stretto legame tra aristocrazia e autorit politica centrale, mentre igruppi economici e mercantili sono esclusi. Essi non hanno nessuna influenza sulle decisioni

    politiche, nessun rapporto con lautorit, ma limposizione fiscale va ai loro danni.2) MODELLO CAPITALISTICO (Citt Stato):A) Alta accumulazione

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    Bassa concentrazione, poich le forze sono distribuite nelle varie citt.B) Il potere politico in mano alle grandi famiglie che sono le pi rilevanti anche in ambito

    economico. Lautorit politica non autonoma dalloligarchia economica, poich le decisionipolitiche sono prese dalle famiglie con grande importanza economica. Completa coincidenzadei due ambiti (es. Repubblica di Venezia)Lo Stato non stabile, le truppe sono mercenarie e non fisse perch troppo costose.

    3) MODELLO MISTO:A) livelli intermedi di entrambi.B) Lautorit politica centrale (sovrano) cerca di costruire un apparato amministrativo

    indipendente dai sudditi, ma non pu a cause delle rivolte popolare sostenute dai gruppimercantili che comportano una serie di negoziati tra autorit politica e gruppi economici.Ci sta base del sistema rappresentativo che fondamentale per un giusta imposizionefiscale. questo il caso degli Stati nazionali.

    Tilly: esigenza guerre = esigenza sistema militare = esigenza sistema fiscale =sistema amministrativo efficiente.

    La costruzione degli Stati parte da unesigenza comune, ma prende strade diverse in base alla reazione della

    popolazione allimposizione fiscale.400-500: gli eserciti sono ancora mercenari e con strumenti ancora arcaici.500: per rispondere allesigenza militare, le autorit politiche si rivolgono ai banchieri per avere prestiti permantenere le truppe. Ci comporta che non tutti gli Stati riescano a garantire la stessa efficienza militarepoich non tutti possono accedere ai prestiti dei grandi banchieri. Questa prima soluzione avvantaggia gliStati con citt sede di transazioni finanziarie. Inoltre gli Stati con un sistema fiscale ancora non stabile, nonsono in grado di restituire i prestiti. Altri ricorrono ai dazi doganali oppure imposte sulla propriet privata esul reddito, misure che richiedono un sistema economico gi ben sviluppato. Le banche commercialicominciano quindi a fare prestiti solo agli Stati con entrate fiscali stabili e uneconomia monetaria bensviluppata.Il modello misto si rivela il pi efficace perci le organizzazioni territoriali devono rifarsi a questo modellovincente.

    Tilly sostiene che anche le istituzioni rappresentative nascono dalla necessit di nuove risorse fiscaliricercate nei vari gruppi sociali. Le istituzioni servono ad avere negoziazioni con tali gruppi, in modo daevitare rivolte e avere unestrazione fiscale stabile.Il modello di Tilly eccessivamente deterministico poich spiega tutte le trasformazioni con levoluzionedelle necessit legate alla guerra e il conseguente bisogno di risorse economiche, mentre considera tutti glialtri elementi secondari. Ad ogni modo, esso utile per comprendere la genesi degli Stati tra la met del 400e il 600.

    I regimi non democratici

    Sono di 3 tipi:- autoritari- totalitari

    - tradizionali

    Regime autoritario

    Juan Linz ne d una definizione costruita sul caso del franchismo spagnolo. Le caratteristiche sono:o PLURALISMO LIMITATO E NON RESPONSABILE: esiste un pluralismo politico limitato che

    non responsabile verso lopinione pubblica e la societ. C un livello minimo di libert politica.o MANCANZA DI UN IDEOLOGIA : guidato da una mentalit (= visione del mondo non

    articolata, ma basata su elementi di fondo). Essa meno strutturata e complessa dellideologia.o ASSENZA DI MOBILITAZIONE POLITICA ESTESA E A ELEVATA INTENSIT: non c la

    ricerca della mobilitazione diretta dallaltoo PRESENZA DI UN LEADER E UN PICCOLO GRUPPO che esercita il potere entro limiti

    formalmente ma definiti , ma prevedibili. Linz non parla di partiti, che non sono indispensabili.o LIMITI MAL DEFINITI MA PREVEDIBILI: sono le regole che limitano il potere. Nella

    democrazia tali limiti sono posti dalla legge, la quale non invece pienamente rispettata nei regimiautoritari poich che detiene il potere ha un ampio margine di discrezionalit. Tali limiti sono

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    prevedibili poich si riferiscono agli interessi della coalizione dominante e che sostiene il leadercontro i quali egli non pu andare.

    Regime totalitario

    Esempi sono il nazional-socialismo e lunione sovietica di Stalin. Gli elementi costitutivi sono.o ASSENZA TOTALE DI PLURALISMO POLITICO E SOCIALE : viene eliminata la libert di

    associazione in tutti gli ambiti. Tutti gli aspetti della vita associata e individuale devono svolgersi neicardini del partito unico. Ogni tipo di opposizione o differenza viene eliminata.

    o PARTITO UNICO: il partito si estende oltre lo Stato, la cui struttura inglobata dentro la strutturadel partito stesso.

    o IDEOLOGIA ARTICOLATA E DEFINITA CON PRECISIONE: si propone di inglobare tutte leattivit umane e di portare ad una completa trasformazione delluomo. I suoi elementi fondamentalisono:- il nemico oggettivo: lindividuo che viene oggettivamente identificato come minaccioso epericoloso per il regime va eliminato. Egli non giudicato per il suo comportamento, viene tacciatocome nemico a priori (es. nazismo: gli ebrei e gli zingari sono considerati come una minaccia per lanazione; URSS stalinista: i nemici oggettivi sono coloro che provengono da una certa classe sociale,

    i proprietari terrieri.)- il terrore : viene utilizzato dal sistema come leva di manipolazione. Crea un clima di instabilitpsicologica negli individui, i quali, privi di legami associativi, non hanno alcun punto di riferimentoal di fuori del partito. Presenza delluomo massa che vive solo dentro al partito.- articolata e precisa :Lo Stalinismo ha una produzione teorica enorme (marxismo, leninismo)Per il Nazismo abbiamo il Mein Kampf anche se esso non presenta unideologia coerente edelaborata, ma d delle parole dordine, prende dei luoghi comuni e li estremizza, ad esempiolantisemitismo e il complotto delle potenze per laffossamento della Germania. Ci sono riferimentiad alcune filosofie (Heidegger, Schmidt) e alle mitologie germaniche, nessuno di questi arriva acostituire un pilastro dellideologia.

    o MOBILITAZIONE: la mobilitazione politica alta e costante. Il regime presentato come sotto la

    costante minaccia da parte di forze ostili. Ci provoca una situazione di instabilit persistente, terroree mobilitazione delle masse, la cosiddetta rivoluzione dallalto. Si assiste poiallistituzionalizzazione di tale disordine rivoluzionario per garantire il clima di emergenza einstabilit, fondamentale per la mobilitazione delle masse e il mantenimento del regime.

    o PRESENZA DI UN LEADER O DI UN PICCOLO GRUPPO (partito unico) al potere, come perlautoritarismo. Il tratto peculiare che identifica questo regime dato dalla forte personalizzazionedel potere e dalla visibilit del capo politico e del gruppo di vertice del partito.

    o LIMITI NON PREVEDIBILI AL POTERE: il potere del leader illimitato e i suoi limiti nonstabiliti e prevedibili.

    o UNIVERSO CONCENTRAZIONISTA: campi di concentramento in cui vanno mandati gli individuiritenuti socialmente pericolosi cos che non costituiscano una minaccia per la nazione. Essi sono

    presenti in tutte le grandi guerre in tutti i Paesi, ma in questo caso essi sono un elemento sistematico,utilizzato anche in situazioni non di guerra.Casi storici cui applicare questa definizione di totalitarismo: Germania nazional-socialista e urss tra metanni 20 e 50. La definizione di totalitarismo viene elaborata tra gli anni 40 e 50 e quindi fa riferimento aquesti esempi. Altri casi su cui si discute sono Cuba, Vietnam del nord, Romania comunista, Italia fascista,Cambogia degli Khmer rossi, Cina comunista della rivoluzione culturale. Questi casi non contemplano tuttele caratteristiche dei regimi totalitari, ma sono comunque classificabili come tali, anche se non c una nettalinea di demarcazione tra autoritarismi e totalitarismi.

    Regimi tradizionali (sultanici)

    Presentano un leader che padrone di tutte le strutture dello Stato come sultani. Gli elementi caratteristicosono:

    o PATRIMONIALISMO: il capo dello Stato proprietario del territorio dello Stato e delle suestrutture.

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    o POTERE PERSONALE e privo di qualsiasi limite. Viene esercitato per fini privati, quindi non cdistinzione tra gli interessi di chi detiene il potere e quelli dello Stato.

    o ASSENZA DI GIUSTIFICAZIONE IDEOLOGICA:o POLIZIA ED ESERCITO dipendono e obbediscono direttamente al capo dello Stato, non hanno

    strutture autonomie. Il loro ruolo repressivo.o

    LEGITTIMIT data dallautorit delleterno ieriCasi di regimi tradizionali: Arabia Saudita, Sultanato del Brunei, Emirati arabi e lIraq di Saddam Husseinanche se non presenta tutti gli elementi.

    I casi di regimi autoritari sono molto pi numerosi: Spagna di Franco, caso portoghese, Italia fascista,Polonia comunista, Jugoslavia di Tito, Libia di Gheddafi, dittature latino-americane degli anni 60, Cinapost- Mao, molti Stati africani dopo la decolonizzazione. Ma tra tutti questi regimi autoritari bisogna faredelle distinzioni:1) REGIMI MILITARI: nascono di solito da un colpo di Stato militare e impongono una schiacciantepresenza militare. Sono caratterizzati da assenza di ideologia (nonostante ci siamo alcuni principi comeordine, sicurezza), assenza di mobilitazione politica e depoliticizzazione della societ.Le forze militari intervengono per vari motivi: debolezza delle istituzioni, monopolio della forza, crisi

    politica e di bassa legittimazione delle istituzioni, interessi corporativi, tutela delle classi medie.Alcune varianti sono: tirannia militare, oligarchia militare, regime con militari moderatori (con diritto diveto), guardiani (funzione di controllo sul governo) o governanti.2) REGIMI CIVILI-MILITARI: presentano unalleanza tra militari (professionalizzati) e civili (burocrazia,politici, tecnocrati)- Regimi burocratici-militari: ufficiali e burocrati (Argentina, Brasile, Spagna di De Rovera, Portogallo diSalazar).- Regimi corporativi: mobilitazione della comunit tramite strutture organiche e corporative.- Regimi esercito-partito: mobilitazione e controllo della popolazione (Iraq, Yemen del sud)3) REGIMI CIVILI: caratterizzati da mobilitazione, ruolo centrale del partito unico o egemonico (si avvicinaal totalitarismo)- Regime nazionalista: lotta per lindipendenza nazionale, leader carismatico/lite locale, partito egemone,

    ideologia socialista e nazionalista.Esempi: Angola, Mozambico, Guinea Bissan (1970)- Regime comunista: contesto socio-economico sviluppato, partito unico con controllo sulla societ,complessit sociale, ideologia marxista-leninista, pluralismo limitato, ruolo di garanzia dellesercito,differenziazione strutturale.Esempi: Polonia (70-80), Jugpslavia di Tito.- Regime fascista: leader carismatico, molte tendenze totalitarie, d risposte alla mobilitazione delle classiinferiori, antiparlamentare, anticomunista, anticlericale, regime di massa.Esempi: Italia (1922-1943)- Regime a base religiosa: leader carismatico,mobilitazione da parte di clero Islamico, religione musulmana.Esempi: Iran

    Regimi di transizione

    Segnano il passaggio dallautoritarismo alla democrazia. Sono i regimi autoritari che iniziano ad aprirsi allademocrazia, danno i primi segnali di liberalizzazione economica e sociale, e di apertura al pluralismo. Cisono le elezioni, ma non c ancora piena democrazia: si tratta di elezioni consultive, non rappresentative,non tutti i partiti possono partecipare.- democrazia protetta: ci sono elezioni regolari, ma non tutti i partiti possono partecipare.- democrazia elettorale: ci sono le elezioni, ma i diritti civili non sono ben garantiti (situazioni di monopolio)Queste situazioni di transizione possono avere tempi e risultati diversi.

    La democrazia

    Gli elementi della democrazia antica sono: eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, partecipazione diretta

    alle politiche pubbliche, eccezionalit delle elezioni (ma sorteggio delle cariche). In sintesi, si tratta di unademocrazia diretta.La democrazia moderna consente ancora il pieno potere al popolo?

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    o Gaetano Mosca e gli elitisti : affermano la presenza costante di una minoranza organizzata cheesercita il dominio sulla maggioranza = lautogoverno del popolo impossibile.

    o Schumpeter (1942): il compito del popolo non quello di autogovernarsi, ma quello di scegliere ipropri governanti attraverso lo strumento delle elezioni: il metodo democratico lo strumentoistituzionale per giungere a decisioni politiche in base al quale singoli individui ottengono il potere

    di decidere attraverso una competizione che ha per oggetto il voto popolare.Democrazia = selezione della leadership.o Kelsen : la democrazia moderna non persegue un obiettivo, ma si caratterizza per una serie di

    procedure o regole formali: La procedura attraverso la quale si crea e attua un ordinamento sociale considerata formale per distinguerla dal contenuto dellordinamento (che materiale)Democrazia = procedure/regole con cui il potere decisionale viene affidato a qualcuno.

    Democrazia degli antichi Democrazia dei moderni

    - citt-stato - rappresentanza politica- autogoverno - istituzioni rappresentative (es. parlamento)- assemblea cittadina - istituzioni decisionali (es. governo)- gruppo ristretto di cittadini - elezioni libere,competitive,periodiche

    - ampi gruppi sociali esclusi suffragio universale maschile e femminileelezioni corrette e competitivepi di un partitodiverse fonti di informazione

    = sono le caratteristiche per parlare di:Democrazia minima: comprende gli elementi necessari per parlare di democrazia.

    o Dahl : democrazia ottima: comprende la libert di associazione e di organizzazione, dipensiero ed espressione, diritto di voto, diritto dei leader di competere, presenza di fontialternative di informazione, possibilit di essere eletti, elezioni libere e corrette, esistenza diistituzioni che rendono le politiche dipendenti dal voto e da altre espressioni di preferenza.

    LIMITI ALLA DEMOCRAZIA:- salvaguardia di propriet privata e mercato- rispetto delle regole di risoluzione pacifica dei conflitti tra le parti sociali (politicamente

    rappresentate e rilevanti)- rispetto degli interessi percepiti come vitali da attori rilevanti per laccordo/compromesso

    politico.o Lijphard :

    - democrazia maggioritaria: i rappresentanti decidono in base al principio maggioritario(USA, UK)- democrazia consensuale: ricerca di accordo/compromesso tra le parti (Olanda, Svizzera,Belgio ecc.)

    Come classificare le democrazie?La proposta di A. Lijpart

    Lijpahart individua due principi:a) principio maggioritario: i rappresentanti eletti raggiungono le proprie decisioni in base al principio di

    maggioranza la maggioranza decide sempre;b) Principio consensuale: ricerca di accordo fra le parti, del compromesso, ecc.

    a) Democrazia maggioritaria (Westminster)

    Concentrazione del potere esecutivo in governi formati da un solo partito; Fusione dei poteri (esecutivo e legislativo); Dominio del governo;

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    Sistema bipartitico; Sistema elettorale maggioritario; Pluralismo dei gruppi di interesse; Governo centralizzato e unitario; Bicameralismo asimmetrico

    Costituzione flessibile

    b) Democrazia consensuale Governi di colazione (pi partiti) Equilibrio fra esecutivo e legislativo Sistema multipartitico con pi dimensioni rilevanti Sistema di interessi neo-corporativo Decentramento e assetto federale Bicameralismo forte e rappresentanza delle minoranze Controllo costituzionale Indipendenza della Banca centrale

    Le differenzeDemocrazia maggioritaria

    Societ omogenee Partiti ideologicamente vicini

    Democrazia consensuale Presenza di fratture etniche, linguistiche, religiose Multipartitismo Fedelt ideologica elettori

    La definizione ottima della democrazia: Robert Dahl

    La democrazia ottima dipende da 8 garanzie istituzionali:1) Libert di associazione e organizzazione2) Libert di pensiero ed espressione3) Diritto di voto4) Diritto dei leaders politici di competere5) Fonti alternative di informazione6) Possibilit di essere eletti a pubblici uffici7) Elezioni libere e corrette8) Esistenza di istituzioni che rendano le politiche governative dipendenti dal voto e da altre espressioni

    di preferenza

    Quali sono le condizioni della democrazia?Le condizioni che favoriscono la democrazia

    Cultura politica Cultura politica delle lite Condizioni economico-sociali

    La cultura politica Credenza nella libert Disponibilit a partecipare e alla tolleranza Credenza nella legittimit delle istituzioni Cultura civica (partecipazione, impegno civile moderato, assenza di dissensi profondi, rispetto per

    lautorit, senso di indipendenza)?Cultura delle lite politiche

    Apertura alla cooperazione/accordo

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    Sostegno dei seguaci Meccanismi di veto Democrazia consensuale

    Condizioni economico-sociali

    Pluralismo sociale Alto livello di alfabetizzazione Assenza di diseguaglianze economiche estrema

    Esiste una relazione fra sviluppo socio-economico e democrazia? Lipset:lo sviluppo economico favorisce la democrazia In realt: la relazione molto complessa non esiste un rapporto chiaro