aprile 2019 · 2019-04-23 · il gallettino aprile 2019 nowadays, bullying is a problem for...
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Il Gallettino
Aprile 2019
Nowadays, bullying is a problem for teenagers. They are divided in bullies and victims. The bully is often older and stronger than the victim, they are in group, but the victim is alone. There are helpers, supporters, defenders and one or more external people. The helper helps the bully and the supporter encourages the bully to continue. The defender shields the victim.
CYBERBULLYING
Cyberbullyng is bullying on the internet, on the web. It happens when one person
is insulted by another on whatsapp or in a pubblic comment on instagram or facebook. So, it is important to pay attention when we use the internet and we must avoid bad comments.
A suggestion I want to give
you is to talk about bully-
ing if it happens to you. With your words you can stop
this violence. Angelica Gordiani, II A, Poli
La nostra gita ai musei Vaticani . . .
Ciao, sono Alessia una ragazza della seconda A di Poli.
Come alcuni sapranno, il primo aprile, noi ragazzi delle seconde di Poli e Gallicano siamo andati a visitare i musei Vaticani.
L’appuntamento mattutino era alle 7,30, ma visti i soliti ritardatari siamo partiti alle 7,50.
Abbiamo cantato per tutto il viaggio e ci siamo divertiti molto.
Siamo arrivati ai musei verso le 9,30 circa. Appena entrati abbiamo aspettato un po’ perché dovevano darci i biglietti.
Subito dopo abbiamo preso le radioline per sentire le cose che Suor Rebecca, la no-stra guida, diceva e abbiamo iniziato il nostro percorso all’interno dei musei.
La prima cosa che abbiamo fatto è stata andare su una grande terrazza che si affacciava sulla Piazza di San Pietro. Era bellissimo! Lì, la nostra guida ci ha parlato della piazza, ma soprattutto della basilica di S. Pietro.
Dopo aver ammirato questo splendido paesaggio siamo entrati in un grande corridoio che a mano a mano portava da una stanza all’altra, come per esempio quella di Raffael-lo o la Cappella Sistina. Non era molto facile camminare perché c’era molta gen-te.
Ad un certo punto siamo arrivati in un corridoio molto grande con ai lati degli affreschi con sopra delle cartine. Ciò che ha stupito la maggior parte di noi è stato il fatto di aver visto uno di questi affreschi con sopra scritto POLI tra le varie città raffigurate.
Alla fine siamo usciti dai musei verso le 12,15 ed abbiamo fatto merenda, poi ab-biamo aspettato l’autobus per ripartire e tornare a Poli. I ragazzi di Gallicano sono arrivati verso le 13,50, noi alle 14,15 e siamo andati a casa.
Questa gita è stata molto bella, divertente, interessante ed ho imparato molte cose nuo-ve da essa. Mi auguro che ogni persona possa andare a visitare, almeno una volta nel-la vita, questi musei, perché vi lasceranno senza parole, com’ è successo a me.
ALESSIA PROIETTI D’ASCANEO
A TRIP TO THE VATICAN MUSEUMS
On Monday 1st April we went on a trip to the Vatican Museums. We left in the morning at 7.30 from Piazza Orziere with the bus. Before going to Rome, we went to pick up our schoolmates in Gallicano. Then, after two hours of journey, we finally arrived to the museum. When we entered we took some radios that connect to a guide who ex-plained and showed us the works of the museum. Our guide was a nun, and her name was Nun Rebecca. She was very
nice. We visited the Sistine Chapel, the works on perspective and much more. At a certain point, we entered a long tunnel, in which
there were the regions of Italy and on the map of Lazio, there was Poli! It was an unforgettable experience. The museum was very busy, and we were
exhausted. When we left the museum, we had lunch and my best friend and I
bought some hats as souvenirs. Then, we went waiting for the bus and my best
friend and I sat together to play Mine-craft. We went back to school at 2.10 pm,
so we went directly home!
Ilenia Gnerucci, 2° Media Poli
. . . Ed ancora i musei Vaticani Il 01/04/19, insieme alla mia classe, ho partecipato ad una gita presso i Musei Vaticani. Siamo partiti abbastanza presto, verso le 8:00 circa. Dopo un'ora e mezza di viaggio, siamo arrivati a destinazione.
Quindi, passati i controlli di entrata dei musei , abbiamo cono-
sciuto la nostra guida. Ognuno ha ricevuto il proprio biglietto
d'entrata con la raccomandazione di non perderlo. Dopodiché
abbiamo ricevuto cuffiette e trasmettitori grazie ai quali
avremmo dovuto ascoltare la guida che mentre camminava ci
avrebbe spiegato l'interno dei musei . La prima tappa è stata
quella di ammirare dall'esterno la Cappella Sistina. Abbiamo
poi scoperto che il giardino è di 23 ettari e presenta uno spetta-
colo mozzafiato. Al rientro nei musei ci siamo diretti in una sa-
la dove sono presenti dei pannelli simili a grandi telefoni. Que-
st'ultimi contengono delle immagini che la guida ha utilizzato
per spiegarci in modo generico quanto avremmo trovato nei
musei nelle ore successive . Innanzitutto ci ha mostrato una fo-
to dei musei così come sono ora, poi ci ha spiegato la simbo-
logia dei quadrati e dei cerchi presenti nel pavimento e il signi-
ficato di alcuni personaggi negli affreschi. In particolar modo
si è soffermata su ciò che vogliono rappresentare i dipinti. Fra
tutte le gallerie, quella che mi ha colpito di più è stata quella
delle carte geografiche. Ho notato che alcune regioni veniva-
no chiamate con il nome originario, ad esempio la Toscana era
Indicata con il nome di Etruria . A livello artistico mi ha colpito
il soffitto che secondo il mio punto di vista era proprio magnifi-
co. Mi hanno molto colpito anche le quattro stanze di Raffaello.
Soprattutto mi è piaciuta la stanza della segnatura perché contie-
ne un dipinto che rappresenta la celebre Scuola di Atene. Mi è
rimasta impressa la scena in cui degli uomini stanno applicando
il teorema di Euclide. Infatti mi è sembrata una scena che espri-
me veramente quanto le persone fossero prese dalla voglia di
cultura e del sapere. Dopo molte scale e passando per corridoi
sia grandi che piccoli, siamo finalmente arrivati alla Cappella
Sistina. Purtroppo non si possono fare foto per non rovinare gli
affreschi . Inoltre la guida ci ha descritto in modo molto detta-
gliato come sono strutturati gli affreschi presenti, spiegandoci
che essi sono composti innanzitutto da otto vele sopra le lunette.
Vele e lunette presentano la quarta generazione degli antenati di
Cristo. Ai lati delle vele invece si trovano i troni dei profeti. Una
delle cose di cui non sapevo l'esistenza, che mi è piaciuta molto
è quella del cagnolino. La guida Ci ha spiegato che in ogni dise-
gno c'è un cagnolino che salta da un quadro all'altro. Infine dopo
essere usciti dalla Cappella Sistina, abbiamo percorso un lungo
corridoio dove erano presenti tutti gli oggetti antichi che erano
utilizzati nelle case. Alla fine di questo percorso siamo arrivati
alla scala elicoidale cioè una doppia spirale elicoidale, alla fine
della quale è situata l'uscita. Se devo dare un giudizio sulla visi-
ta che ho descritto mi viene subito in mente dire che mi ha sor-
preso. Infatti nessun libro, anche se bellissimo, potrà con le sue
immagini farmi emozionare come hanno fatto i dipinti che ho
potuto vedere con i miei occhi. Sono sicura che quelle immagini
rimarranno sempre nella mia memoria.
Caterina Croce 2I
VISITA DIDATTICA A CASERTA E
SAN LEUCIO Il 12 Aprile 2019 le classi prime della Scuola Media di Gallicano nel Lazio insieme alla prima A del plesso di Poli hanno partecipato alla vi-sita di due posti meravigliosi della Campania:
La Reggia di Caserta, costruita per volere del re Carlo di Borbone per rivaleggiare con le altre ville regie, come Versailles
La frazione casertana di San Leucio, in particolare il Belvedere, do-ve sorgeva una fabbrica della seta.
Vediamo come sono i luoghi.
LA REGGIA DI CASERTA E’ un palazzo reale che si
trova a Caserta, voluto dal re Carlo di Borbo-ne.Egli voleva una reggia che potesse rivaleggiare con quelle europee, per esempio Versailles di Francia. Fu progettata da Luigi Vanvitelli e dal fi-glio Carlo, costruita dal 1752 al 1845 (93 anni!) e la prima parte fu inaugu-rata nel 1774. Il comples-so, in stile Barocco e neo-classico, è lungo 249 me-tri ed alto 37.83m (cinque piani), per un totale di 1200 stanze, 1742 fine-stre, 1026 fumarole e 34 scale, il tutto su un’area di 47000 metri quadri, di cui 15200 sono occupati da quattro cortili interni di 3800 metri quadri ciascuno.
La reggia comprende anche un acquedotto, detto “di Vanvitelli”, ed un parco che si estende in lunghezza per 3 km su 120 ettari. Il parco è divi-so in Giardino all’italiana, a nord, ed in Giardino all’inglese, a sud. Il tutto è collegato da diversi viali che s’incrociano presso splendide fon-tane. Nel 1997 la Reggia di Caserta è stata nominata Patrimonio dell’u-manità dall’UNESCO. Curiosità: Nel 1861 da Torino furono inviati dei funzionari per censire i mobili della reggia. Il bidet, allora usato solo dai Borbone e sconosciuto ai Savoia, venne descritto come “strano og-getto a forma di chitarra”. È stato emozionante visitare le varie sale do-ve ancora si può respirare l’aria reale di un tempo; i fasti di allora sono ancora presenti negli arredi: poltroncine, divani, tavoli cesellati di oro e
bassorilievi e… come non descri-vere i mastodontici lampadari, al-cuni dei quali realizzati con il vetro di murano.
BELVEDERE DI SAN LEUCIO E’ una frazione a nord di Caserta, molto nota per un setificio. Prima
vi era un feudo noto come Palazzo del Belvedere, proprietà dei si-gnori Acquaviva, chiamato così perché si aveva una vista mozza-fiato sul Vesuvio e su Capri. Nel 1750 il feudo passò in mano ai Borbone. Ferdinando IV, nel 1773, volle costruirvi un ritiro dove trascorrere del tempo. Scelse le colline dove sorgeva la cappella di San Leucio, dal quale il posto prese nome. La famiglia reale vi soggiornava qualche volta, ma il ritiro fu trasformato in ospizio per poveri quando l’erede al trono, Carlo Tito, morì di vaiolo a so-li 3 anni. Ma le continue richieste dalle imprese tessili del nord di lana e seta spinsero Ferdinando IV a trasformare l’ospizio, sotto consiglio della moglie Carolina, in setificio, noto come Real Colo-nia di San Leucio. Vicino all’industria il re voleva costruire una nuova città, Ferdinandopoli. Ma ciò non accadde e furono costrui-te solo 37 case separate in due quartieri, San Carlo e San Ferdi-nando, in onore del re e di suo padre
Le case erano di proprietà dei lavoratori del setificio e compren-devano un giardino ed una cantina per i viveri. Nel 1789, appena scoppiata la Rivoluzione Francese, Ferdinando IV si affrettò a scrivere, con l’aiuto di Antonio Planelli e della moglie Maria Ca-rolina, lo Statuto di San Leucio. Parlava di diritti e doveri del la-voratore leuciano:
Uomini e donne avevano uguali diritti Ognuno doveva vestirsi allo stesso modo Tutti potevano entrare ed uscire liberamente dalla fabbrica I figli dei lavoratori potevano anche decidere di non entrare
nell’industria tessile… Dopo l’Unità d’Italia, San Leucio cominciò a passare da im-
presa ad impresa, e fu abbandonato a metà Novecento. Nel 1986 il complesso industriale, la cinta muraria, gli apparta-menti reali e la chiesa subirono un restauro radicale e, nel 1997, il Belvedere di San Leucio, ritornata all’antico splen-dore, fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO ed oggi attrae migliaia e migliaia di turisti
Curiosità: La seta di San Leucio, famosa in tutto il mondo, è arrivata alla Casa Bianca (Washington, USA), a Buckingham Palace (Londra, UK) ed al Vaticano!!!
Anche questa visita ha catturato il nostro interesse, soprat-tutto quando la guida ci ha condotto prima in una sala dove si trova un’enorme macchina per la “ torcitura” del filo di se-ta; in un secondo momento abbiamo visitato la sala dei telai-
Alla fine possiamo dire che questa visita didattica è stata molto istruttiva oltre che divertente
Luigi Maria Bertoldo 1F
Il giorno 11 marzo 2019, le terze medie dell’istituto comprensivo di Gallicano Nel Lazio e di Poli, sono anda-te a fare visita agli studi di Cinecittà. Entrando da un grande cancello abbiamo osservato un’immensa struttura, la prima cosa che ci è saltata all’occhio è stata una gran-de testa sommersa da un prato verde, successivamente abbiamo osservato un parco giochi formato dalla scritta CINECITTA’. Poco dopo ci siamo divisi in tre gruppi, ogni gruppo aveva una guida. Come prima cosa abbiamo visitato lo studio cinque dove si registrano e dove hanno registrato la maggior parte dei film. Andando avanti con il percorso ci siamo incantati nell’osservare il tempio di Gerusalemme. Successivamente abbiamo visto Roma an-tica e due templi: quello di Giove e quello di Venere dove abbiamo svolto anche un bellissimo gioco didattico, il gioco consisteva nell’osservare una scenografia di Roma antica e vedere la panoramica, il dettaglio e il campo li-bero. Abbiamo visto anche un magazzino con degli og-getti antichi che usano per girare film ambientati nella storia.Le guide ci hanno portato in un tunnel dove si de-positano costumi d’epoca, locandine che usano per girare dei film. Alla fine di questo tunnel ci sono delle stanze con dei giochi ed in una di queste ci hanno mostrato delle tecniche di registrazione per esempio
come si doppia la voce in un film. Infine ripassando per andare all’uscita abbiamo visto la casa di UN MEDICO IN FAMIGLIA .Grazie a questa meravigliosa esperienza abbiamo capito che dietro ai soli cinque minuti di un film c’è il lavoro di tre mesi solo per la costruzione di una sce-na. Questo ci fa pensare che ci vuole tantissimo impegno e molto tempo per raggiungere dei piccoli obiettivi ma ci fa anche riflettere sul fatto che alla fine di tanti sacrifici si viene ripagati. Questo messaggio dovrebbe essere di grande spunto per noi ragazzi, che in questo momento ab-biamo tutte le opportunità a noi possibili, dobbiamo sola-mente cercare di fare le scelte giuste e impegnarci sempre al massimo per realizzare i nostri sogni.
Alessandro Petrinca e Desiree Mastrantoni
E adesso passiamo alla scuo-
la dell’Infanzia di Poli . . .
Si continuano le attività di Coding!
Gli alunni di cinque anni alle prese con attività divertenti sul rispetto
dell'Ambiente...tante piccole azioni per realizzare un grande sogno..."
avere un ambiente migliore
Nella libreria
“Infinite Parente-
si,” a Castelverde…
"Il laboratorio del-
le Emozioni"
...e alla scuola dell’Infanzia di
Gallicano. . .
Piccoli giornalisti
Sez. E—5 anni
LA PASQUA I nostri lavoretti di Pasqua realizzati con carta, cartoncini, colori a tempera, pen-
narelli, bastoncini in legno, feltro, bottiglie, cucchiai e ovetti di plastica, spago da
cucina, lana, piatti in vetro, pennarelli indelebili e in 3D.
Sezioni B (3 anni) —C (3, 4 5 anni)
Sezione D
4 anni
Sezione G—5 anni
Sezione E
5 anni
Sez F
4 anni
. . . Ed alla Primaria!
Al prossimo mese e, se non
l’avete già fatto, vi ricordia-
mo di andare a leggere l’edi-
zione speciale del Gallettino!