aprile 2019la pasqua è una festa molto sentita a bormio, lo sap-piamo bene. È la nostra festa più...
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CONTINUA il percorso quaresimale
Mercoledì 10 aprile Ultimo incontro di formazione per tutti 20.45, in sala dell’oratorio: Il volto di Gesù presentato e incontrato dai giovani. Lo sguardo di Gesù e della Chiesa sui giovani. don Michele Pitino, responsabile diocesano per la pastorale vocazionale
Venerdì 12 aprile Tempo di preghiera e adorazione 6.30, in collegiata: S. Messa e a seguire preghiera di adorazione 17.15, in collegiata: Via Crucis 20.30, a San Nicolò Valfurva: Via Crucis Vicariale
Domenica 14 aprile Solennità delle Palme ore 10.15, a S. Ignazio - Cortile palazzo Alberti: Benedizione degli Ulivi, Processione ore 10.30, in collegiata: S. Messa solenne Lettura della Passione del Signore ore 20.45, in collegiata: Confessioni
per gli adolescenti e i giovani del Vicariato
da Lunedì 15 aprile a Giovedì 18 aprile ore 8.00, in collegiata: Recita delle Lodi Mattutine
Martedì santo 16 aprile ore 20.30, in collegiata: Pulizie della chiesa
Mercoledì santo 17 aprile Tempo di riconciliazione ore 14.30 - 17.00, in collegiata: Confessioni per i bambini e ragazzi ore 20.45 - 22.30, in collegiata: Confessioni per tutti
da Giovedì 18 aprile a Domenica 21 aprile Triduo Pasquale Tutte le celebrazioni solenni del Triduo santo
si svolgono presso la chiesa collegiata
Nella casa del Padre Rainolter Fabio di anni 49 Casati Maria di anni 94 Santin Renata di anni 66
De Monti Gianfranco (Nino) di anni 78
Lunedì 22 aprile dell’Angelo ore 9.00 - 10.30 - 18.00, in collegiata: Ss. Messe nel primo giorno dell’Ottava di Pasqua
Martedì 23 aprile Pellegrinaggio dei ragazzi della mistagogia a Como
Domenica 28 aprile - in Albis domenica della Divina Misericordia ore 10.30, in collegiata: Memoria del Battesimo con i bambini del gruppo Nazareth a seguire incontro dei genitori ore 11.15, in collegiata:Celebrazione dei Battesimi ore 18.00, in collegiata: S. Messa e consegna del Credo al gruppo Emmuas
Parrocchia Santi Gervasio e Protasio Piazza Cavour 18, 23032 - Bormio
Sito internet: www.parrocchiadibormio.it
Indirizzo mail: [email protected]
Parrocchia Santi Gervasio e Protasio - Bormio Oratorio don Bosco Bormio
Recapiti sacerdoti
Arciprete: don Alessandro 380.3018554 Canonico: don Francesco 348.7490021
APRILE 2019
FOGLIO INFORMATIVO MENSILE della PARROCCHIA di BORMIO
…
Carissimi la Pasqua è una festa molto sentita a Bormio, lo sap-piamo bene. È la nostra festa più bella! La stupenda tradizione dei “pasquali” coinvolge moltissime perso-ne soprattutto i bambini, i ragazzi e i giovani della nostra comunità. E questo non è poco!
Rimango sempre stupito dall’impegno, dalla fantasia e dalla mae-stria che vengono impiegati nella progettazione e nella realizza-zione di queste vere e proprie opere d’arte e soprattutto mi colpi-sce il clima di allegria e di solidarietà che si crea nei vari gruppi e in generale nel paese. Infine, il giorno di Pasqua, la sfilata in co-stume bormino, dai più piccoli agli anziani, è qualcosa di magnifi-co e ogni anno di estremamente emozionante! Non dobbiamo però mai dimenticare la radice cristiana della Pasqua. Ripeto sempre: “benissimo e bellissimo fare i pasquali” ma, come diceva-no i nostri anziani: “bisogna fare anche Pasqua!”, cioè rinnovare il Mistero Pasquale e la presenza di Gesù che è dentro di noi e che tocca la vita di ogni cristiano in forza del Battesimo che abbiamo ricevuto in dono. Mi pare che la nostra parrocchia, anche in que-sta quaresima, non abbia fatto mancare le occasioni per un ap-profondimento e rinnovamento spirituali. Con quanta facilità spesso ci lasciamo scivolare via la Grazia di Dio e la possibilità di riscoprire la bellezza della fede, della carità e della speranza in Cristo crocifisso e risorto! Invito davvero a riscoprire, ad esempio, la forza e la gioia dell’Eucaristia vissuta con fedeltà e amore e an-che quel dono personalissimo e unico che è il sacramento della Confessione! Concludo con alcune righe che mi sono rimaste in mente e mi hanno colpito nella riflessione di una Via Crucis che abbiamo vissuto in parrocchia (mi pare quella di venerdì 22 mar-zo): «No, Gesù non è morto. Non rianimato, non vivo nel nostro pensiero, no! Veramente risuscitato e presente, che ci crediamo o no, che ce ne accorgiamo o no. Gesù è morto quando lo teniamo fuori dalla nostra vita, morto se resta chiuso nei tabernacoli delle chiese senza uscire in strada con noi, morto se la sua Parola non spacca il mare di ghiaccio che soffoca il nostro cuore. Gesù è vivo! Inutile cercarlo nella tomba. La sua morte non è la fine ma un nuovo inizio!». “Christus vivit”,“Cristo vive!” come ci ricorda anche pa-pa Francesco nel titolo della sua recentissima Lettera apostolica ai giovani! Che bello! Lasciamoci toccare, trasformare, rendere donne e uomini più umani e fraterni da questa forza di vita e di grazia che sola Cristo può donarci! A tutti l’augurio di una buona e santa Pasqua! Con tanto affetto e gratitudine. don Alessandro, arciprete
TRIDUO PASQUALE
Giovedì santo 18 aprile in collegiata ore 9.00 - 11.30 Confessioni ore 15.00 - 18.30 Confessioni ore 20.45 - S. Messa solenne segue ADORAZIONE fino alle 22.30
Venerdì santo 19 aprile in collegiata ore 7.30 - Lodi Mattutine con Lettura del Venerdì Santo ore 9.00 - 11.30 Confessioni ore 15.00 - Commemorazione della Morte del Signore Colletta per la Terra Santa seguono Confessioni fino alle 18.30 ore 20.30 - Via Crucis e processione solenne del Cristo morto
Sabato santo 20 aprile
in collegiata ore 7.30 - Lodi Mattutine con Lettura del Sabato Santo ore 9.00 - 11.30 Confessioni ore 15.00 - 18.30 Confessioni ore 21.00 - Solenne Veglia Pasquale
Pasqua 21 aprile
in collegiata Ss. Messe ore 9.00 - 10.30 - 12.00 ore 16.30 - 18.00 a S. Lucia S. Messa - ore 10.00
Con gli occhi di Dio per cambiare il mondo
“ … Affidiamoci al Signore è lo slogan che vo-glio gridare a tutti, voglio in-vitarvi a tornare a Dio in questa Quaresima. Tornare a Dio significa tornare alla propria coscienza, al proprio cuore perché siamo tempio di Dio, Padre, Figlio e Spi-rito Santo …”. È questo il messaggio di un uomo, un attore che, al culmine della sua carriera quando il suc-cesso del mondo dello spettacolo lo stava portando in auge, vive un’esperienza capitata per caso o … “esattamente per generosità dello Spirito Santo …”, come lui stesso afferma, che dà una svolta radicale alla sua vita. Il suo cammino di conversione ha avuto inizio sul set cinematografico del film “La Passione” di Mel Gibson dove lui interpretava, suo malgrado, la parte di Ba-rabba. Durante le prove rimane sempre più affascina-to dallo sguardo dell’attore che interpreta il ruolo di Gesù, così realistico nella sofferenza della condanna a morte sulla croce. Si tuffa nella lettura del Vangelo e riesce a cogliere quelle sfumature e profondità alle quali non aveva mai dato peso. Il Dio della Misericordia ora si rivela a lui sulla Croce del Golgota e nella tomba vuota della Gerusalemme terrestre: bussa per la prima volta alla porta della sua vita.
La Benedizione annuale delle famiglie è attesa da tutti i parrocchiani e vorremmo che sia un segno sem-plice ma concreto della gioia della Pasqua che vuole raggiungere tutti. Di seguito riportiamo il calendario di massima che abbiamo pensato per svolgere questo ministero e richiamiamo le indicazioni che la Chiesa offre nei numeri di prefazione al Benedizionale (dal n. 434 al 435) riguardo alla Benedizione delle famiglie nelle singole case.
434. Obbedienti al mandato di Cristo, i pastori devono considerare come uno dei compiti principali della loro azione pastorale la cura di visitare le famiglie per recar loro l'annunzio della pace di Cristo, che raccomandò ai suoi discepoli «In qualunque casa entriate, prima dite pace a questa casa» (Lc 10, 5).
435. I parroci pertanto e i loro collaboratori abbiano particolarmente a cuore la consuetudine di far visita ogni anno, specialmente nel tempo pasquale, alle fami-glie presenti nell'ambito della loro giurisdizione. È un'occasione preziosa per l'esercizio del loro compito pastorale: occasione tanto più efficace in quanto offre la possibilità di avvicinare e conoscere tutte le famiglie.
► La benedizione degli alberghi è programmata in calendario la prima settimana di luglio all’inizio della stagione estiva. L’arciprete prenderà personalmente contatto con ciascuno prima di passare per il saluto e la benedizione.
► Per quanto riguarda la benedizione di negozi, atti-vità commerciali ed ambienti pubblici di lavoro si è ritenuto opportuno non passare indistintamente da tutti. Sapendo però che diversi gradiscono la benedi-zione, si è pregati di farlo sapere senza problemi in parrocchia all’arciprete che è disponibile con gioia a passare per il saluto e la benedizione a chi lo desidera.
CALENDARIO della VISITA alle FAMIGLIE
Reparto DOSSOROVINA dal 1 aprile al 5 aprile S. Messa in collegiata: mercoledì 24 aprile, ore 20.45
Reparto MAGGIORE dal 8 aprile al 16 aprile S. Messa a Sant’Ignazio: venerdì 26 aprile, ore 20.45
Reparto BUGLIO dal 29 aprile al 11 maggio S. Messa in S. Barbara: lunedì 29 aprile, ore 20.45
Reparto DOSSIGLIO dal 13 maggio al 18 maggio S. Messa a San Vitale: giovedì 25 aprile, ore 20.45
Reparto COMBO dal 20 maggio al 25 maggio S. Messa al S. Crocifisso: martedì 23 aprile, ore 20.45
a S. LUCIA dal 3 giugno al 7 giugno S. Messa a S. Lucia: mercoledì 5 giugno, ore 20.45
dalle ore 15.30 alle ore 18.30 circa nei giorni stabiliti
Se volessimo valutare la bontà
delle celebrazioni liturgiche di
una parrocchia basterebbe sof-
fermarsi sulla qualità dei Riti del-
la Pasqua. Una miniera di tesori
preziosi che la Chiesa offre ai
fedeli per celebrare la risurrezio-
ne di Gesù: canti, preghiere, an-
tichi gesti, ma anche colori e
profumi per … celebrare!
Mai come nel Triduo Pasquale possiamo capire cosa
significa celebrare: non festeggiare superficialmente
o stancamente ripetere un rito, ma attraverso quel
rito e quella “festa” annunciare la propria fede. Ecco
perché una celebrazione liturgica ben preparata, cor-
rettamente eseguita, studiata nei suoi particolari può
davvero educare una comunità a pregare, a capire ciò
che prega ad immergersi completamente nel mistero
che celebra. È indubbio che il Triduo presenti molte
difficoltà: i riti sono unici e diversi dalle solite celebra-
zioni. Le attenzioni celebrative sono molteplici e si
susseguono in pochi giorni. La cura dei particolari è
molto importante. La preparazione dei ministri
(celebrante, cantoni, lettori, ministranti, sacrestani,
etc.) non può essere improvvisata: il rito va conosciu-
to nella sua evoluzione storica, approfondito nei suoi
gesti, studiato nei suoi significati. L’esperienza dimo-
stra che un rito ben celebrato non ha bisogno di mol-
te didascalie (non serve spiegarlo), ne di inutili gesti
innovativi (che il più delle volte sono superficiali nella
modalità e nel significato). L’attenzione ai particolari
fa in modo che la forma e la sostanza non siano due
opposti: la prima annuncia l’importanza della secon-
da; un fuoco che divampa, un vero cero pasquale
(non finto, di plastica), i fiori naturali e profumati, le
vesti pulite e solenni, il canto ben eseguito e obietti-
vamente indicato, il silenzio, i gesti chiari e ben sotto-
lineati, l’uso sapiente della luce, tutto concorre a
“celebrare”. Da tempo la nostra comunità si impegna
ogni anno, grazie alla disponibilità e passione di molti
a rendere la Liturgia una occasione di bellezza e di
immersione nei misteri della fede: è bello aver con-
statato che, se anche questo richieda a volte più tem-
po, nessuno si è mai lamentato, anzi. Celebrare vuol
dire partecipare con tutto se stessi, a un momento di
fede. La ritualità non appare, se curata, una gabbia
che frena i nostri entusiasmi ed emozioni, ma anzi
una strada, un binario, una partitura musicale per di-
re, meglio che possiamo: credo, amo, e spero nel
Signore che ci ha salvato. dfm
Nei momenti liberi dal lavoro si reca in chiesa e , par-tecipando alla S. Messa, si lascia sorprendere dal mi-stero dell’ultima Cena e già lì percepisce il dolore del-la Passione di Gesù; nell’Eucarestia rivive ogni volta il Suo farsi pane e vino per essere in comunione con noi. Anche nella scena nell’orto degli Ulivi vede un Gesù che trema, piange e prega il Padre suo di non abbandonarlo: quanto è facile per l’animo umano smarrirsi, quante relazioni si basano sull’indifferenza o “schermatura di sé” per proteggersi dagli altri e dal-le responsabilità, per rimanere isole nella corrente impazzita della fretta di un vivere senza una meta e senza un perché. La sera , nella camera dell’albergo, ripensa a quanto sono commoventi lo sguardo di Maria che accompa-gna ogni momento di Gesù, e lo sguardo di Gesù che cerca e trova conforto negli occhi di Maria: bastereb-bero i loro sguardi per narrare tutta la Passione. Non c’è bisogno di sognare realtà ideali, di recitare un copione , basta lasciarsi avvolgere da questo sguardo di amore e cambiare inevitabilmente anche il nostro.
Possiamo affermarlo con certezza: la celebrazione
del giorno della Pasqua a Bormio è unica! Si respira
un’aria di festa davvero difficile da trovare nella me-
desima occasione in molti altri luoghi della Valtellina
e della intera diocesi. Durante tutta la Quaresima so-
no molte le persone, soprattutto giovani, che si met-
tono al lavoro per preparare i Pasquali. Il significato
“religioso” ha sempre un posto d’onore tra le atten-
zioni riservate all’allestimento delle “barelle”. Molti
turisti sono affascinati dai ciceroni che declamano
concetti che variano dai temi “teologici” a quelli più
genericamente sociali. Tante parole di bene, discorsi
alti che animano le discussioni “pasquali” di una piaz-
za tra le più belle d’Italia. Non si può che esser orgo-
gliosi di una così antica tradizione … se tanto bene (e
tanta fede) non fosse solo declamato ma anche mes-
so in pratica, non faremmo dei pasquali il motore
per una primavera di concordia ed umanità
all’ombra della Bajona?