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Area Programmazione e ControlloREGIONE TOSCANA
Settore Strumenti della programmazione regionale e locale
Il Patto per lo sviluppo locale: nuovi percorsi di governance in Regione Toscana
Maria Chiara Montomoli
Sviluppo locale
intervento programmato per il perseguimento di un preciso obiettivo di sviluppo complesso in un determinato territorio, gestito da un partenariato tra soggetti pubblici e privati, concertato con le parti sociali e fondato su un livello elevato di integrazione di più risorse
Come nasce il patto?
! PRS 2003-2005! Scollamento politiche:• strategico-operative• regionali-locali• programmazione-
pianificazione
Modifiche L.R. 49/99
Collaborazione tra livelli istituzionali (governance)
….dal punto di vista normativo?Art. 12 bis L.R. 49/99
1. Il patto per lo sviluppo locale (PASL) è uno strumento ad adesione volontaria, di natura negoziale tra la Regione, gli enti locali, le parti sociali, le associazioni ambientaliste e altri soggetti pubblici e privati, per il coordinamento e l'integrazione delle rispettive determinazioni programmatorie e progettuali. Il PASL ha come riferimento territoriale, di norma, il livello provinciale.
2. Ai fini della stipula del PASL, la Regione e la provincia, sentiti gli altri enti locali, le parti sociali e le associazioni ambientaliste, definiscono un protocollo d'intesa, sulla base dei propri atti di programmazione sottoposti a concertazione. Il protocollo, sottoscritto eventualmente anche da altri enti locali, individua le priorità strategiche condivise per lo sviluppo del territorio interessato.
3. Le determinazioni del PASL costituiscono l'articolazione operativa degli indirizzi contenuti nel protocollo d'intesa e sono definite attraverso un'attività di concertazione a livello locale, promossa dai soggetti di cui al comma 2 e coordinata dalla provincia, cui partecipano gli enti locali, le parti sociali, le associazioni ambientaliste e altri soggetti pubblici e privati del territorio interessato.
(segue)….dal punto di vista normativo?Art. 12 bis L.R. 49/99
4. La Giunta regionale definisce con deliberazione le modalità della propria partecipazione alla formazione e all'attuazione del PASL, sulla base degli indirizzi contenuti nel PRS, nel DPEF e negli atti di cui all'articolo 10, comma 1.
5. I soggetti che sottoscrivono il PASL assumono specifici impegni nella successiva fase di realizzazione. Il PASL definisce i progetti da realizzare, le risorse pubbliche e private potenzialmente attivabili e i possibili strumenti di attuazione degli interventi.
6. La Giunta regionale individua le modalità e gli strumenti, anche finanziari, adeguati ad attribuire carattere di priorità ai progetti inseriti nel PASL.
7. Il monitoraggio sulla realizzazione degli obiettivi e la valutazione degli esiti dell'attuazione del PASL sono assicurati secondo modalità definite dai soggetti sottoscrittori nel patto stesso.
8. La Giunta riferisce annualmente al Consiglio regionale sullo stato di attuazione dei PASL sottoscritti e sui risultati prodotti dagli stessi.
Il Patto per lo sviluppo locale (PASL)
• Accordo pattizio volontario
• Ruolo della Provincia
• Metodo della concertazione
• Coordinamento della programmazione
• Soggetti pubblici e privati
governance
Fasi della costruzione del patto(modifiche L.R. 49/99)
1) Intesa politica (Regione/Provincia ev altri EE.LL.)
2) “Costruzione” patto vero e proprio (concertazione allargata)
3) Attuazione
Fase 1: l’intesa istituzionale
Raccolta/coordinamento materiale (tecnico)
Volontà politica sottoscrizione Pasle avvio procedure (politico)
Collaborazione Provincia/RT (Presidenza - ACPC)
Definizione assi
Firma intesa Presidenti RT Provincia
ev EELL(politico)
Approvazione GRe della GP (politico)
Fase 2: Il Pasl progettuale
Intesa politica sottoscritta Presidente GR e Presidente provincia
Ruolo RT
Definizione azioni
Firma PaslSoggetti coinvolti
realizzazione progetti
Approvazione GR e della GP
Ruolo coordinamento Provincia
+ concertazione locale
• Inquadramento generale (assi intesa)
• Definizione obiettivi specifici PASL
• Schede progetti
• Ipotesi monitoraggio
• Concertazione locale svolta
• Elenco soggetti firmatari
Fase 2: le procedure
Fase 3: l’attuazione
PASL
Collaborazione Provincia/RT/EELL/privati
Attuazione azioni regionali/locali
Monitoraggio valutazione
Governance intervento
Patto per losviluppo
locale
Intesa Provincia- Comuni - Regione
sulle linee indirizzo delPatto per lo sviluppo Locale
ACPC/CTP/GR Province
Strumenti Programmazione Strategica a livello territoriale
Progettazione concertata
FinanziamentoProgetti Esecutivi
AttuazioneMonitoraggioValutazione
GovernanceProgettuale
Integrazione fra strumenti di Programmazione e strumenti di Pianificazione territoriale
PRS PITProgramma di Indirizzo
settoriale integratoLivello regionale
PLS PTCLivello provincialeProgramma di Indirizzo
settoriale integrato
Livello di sistema locale
Atti di programmazione
strategica
Livello comunalePiano
StrutturalePiano
settoriale
PASL
Nuovo pattoregionale
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori emigliori lavori in Toscana
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori emigliori lavori in Toscana
Il Patto del 1996Il Patto del 1996
Accordo Governo-Sindacati1992
Accordo Governo-Sindacati1992
Tavolo di concertazione
Tavolo di concertazione
Legge regionalen. 49/1999
ART.15
Il Percorso
RISULTATIa)Accresciuta attenzione alla dimensione occupazionale e alla sostenibilità;b)Accresciuta sensibilità all’allargamento dell’area dei dirittiIndividuali e clausole sociali;c)Attenzione alla dimensione locale dello sviluppo ed agli strumenti di programmazione;d)Rafforzamento infrastrutturale ;e)Qualificazione e sviluppo interventi nel campo dellaFormazione e dell’occupazione;f) Riorganizzazione servizi alle imprese, promozione edInternazionalizzazione;g)Accresciuta sensibilità verso le politiche ambientali.
RISULTATIa)Accresciuta attenzione alla dimensione occupazionale e alla sostenibilità;b)Accresciuta sensibilità all’allargamento dell’area dei dirittiIndividuali e clausole sociali;c)Attenzione alla dimensione locale dello sviluppo ed agli strumenti di programmazione;d)Rafforzamento infrastrutturale ;e)Qualificazione e sviluppo interventi nel campo dellaFormazione e dell’occupazione;f) Riorganizzazione servizi alle imprese, promozione edInternazionalizzazione;g)Accresciuta sensibilità verso le politiche ambientali. Autrice M.G. Pennino DG PFBAC
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e
migliori lavori in Toscana
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e
migliori lavori in Toscana
I perché di un
Il nuovo contesto politico, economico e istituzionale
•Euro•Allargamento UE•Costituzione europea•La nuova PAC•I nuovi Fondi strutturali
•Euro•Allargamento UE•Costituzione europea•La nuova PAC•I nuovi Fondi strutturali
•Attuazione titolo V della Costituzione •Nuovi rapporti con lo Stato e gli EE.LL.•Sviluppo della sussidiarietà orizzontale
•Attuazione titolo V della Costituzione •Nuovi rapporti con lo Stato e gli EE.LL.•Sviluppo della sussidiarietà orizzontale
GRANDI TEMI come:•Europa•Pace, sicurezza•Sostenibilità•Riforme istruzione e lavoro
GRANDI TEMI come:•Europa•Pace, sicurezza•Sostenibilità•Riforme istruzione e lavoro
•Difficile congiuntura economica•Necessità di innovazione e modernizzazione•Impostazione sviluppo sostenibile•Globalizzazione dei mercati•Necessità di apertura economica
•Difficile congiuntura economica•Necessità di innovazione e modernizzazione•Impostazione sviluppo sostenibile•Globalizzazione dei mercati•Necessità di apertura economica
FATTORI DI COMPETITIVITÀ E SVILUPPO
• Conoscenza e cultura•Sostenibilità e qualità della vita•Imprenditorialità diffusa•Coesione sociale•Partecipazione e democrazia•Identità territoriale
FATTORI DI COMPETITIVITÀ E SVILUPPO
• Conoscenza e cultura•Sostenibilità e qualità della vita•Imprenditorialità diffusa•Coesione sociale•Partecipazione e democrazia•Identità territoriale
Autrice M.G. Pennino DG PFBAC
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e
migliori lavori in Toscana
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e
migliori lavori in Toscana
L’obiettivo finale del
DIVENTARE - aderendo alle indicazioni del vertice di Lisbona e a quelle successive di Barcellona – un sistema ad alta competitività fondato sulla conoscenza, con la creazione di maggiori e migliori lavori, economicamente stabili, qualificati e tutelati, in un contesto a forte coesione sociale e ambientalmente sostenibile nel lungo periodo.
DIVENTARE - aderendo alle indicazioni del vertice di Lisbona e a quelle successive di Barcellona – un sistema ad alta competitività fondato sulla conoscenza, con la creazione di maggiori e migliori lavori, economicamente stabili, qualificati e tutelati, in un contesto a forte coesione sociale e ambientalmente sostenibile nel lungo periodo.
Fondare lo sviluppo su :Cultura, tecnologia,scienza e ricerca, competenze umane,capacitàmanageriali e imprenditoriali, qualità e tipicità…
Puntare sulla coesione e sulla sostenibilità realizzando un Welfare innovativo, sostenendo incentivi alla ecocompatibilità,dotandosi di strumentazioni per la valutazione degli impatti
Fondare lo sviluppo su :Cultura, tecnologia,scienza e ricerca, competenze umane,capacitàmanageriali e imprenditoriali, qualità e tipicità…
Puntare sulla coesione e sulla sostenibilità realizzando un Welfare innovativo, sostenendo incentivi alla ecocompatibilità,dotandosi di strumentazioni per la valutazione degli impatti
SIGNIFICA
Autrice M.G. Pennino DG PFBAC
Aprire la Toscana al Mondo
Aumentare la Competitività
Formazione per tutta la vita
Infrastrutture e Governo del territorio
Nuovo Welfare
Una PA efficiente e efficace
La Sostenibilità
•Distretti nell’Europa allargata•Cina e India: tutto da scoprire
•Rete Fidi e Confidi•Un nuovo sistema di incentivi alle imprese•I patti territoriali dell’innovazione
•Individual learning account•Integrazione FP/Fondi interprofessionali
•Coordinamento FI-PO-PT•Piccoli interventi per la mobilità
•Anziani non autosufficienti •Sanità integrativa•Nuove soluzioni per la cura dei bambini
•Azioni per la sburocratizzazione•Indirizzo per gli appalti
•Azioni “chi inquina paga”
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e
migliori lavori in Toscana
Nuovo Patto per uno sviluppo qualificato e maggiori e
migliori lavori in Toscana
Autrice M.G. Pennino DG PFBAC
14. Territorio – mobilità – trasporti: il sistema delle accessibilità locali
12. Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
13. Razionalizzazione e miglioramento dell’assistenza alla promozione e internazionalizzazione delle imprese
11. Progetto anziani non autosufficienti : un’azione integrata per un sistema articolato di servizi
10. Politiche di inclusione degli immigrati e valorizzazione della multiculturalità
9. Competitivita’ e sostenibilita’ dell’offerta turistica e commerciale
8. Competitivita’ e sostenibilita’ dei territori rurali
7. Accesso al credito delle PMI nell’ottica di Basilea 2
6. Riorganizzazione dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali
5. Impatto della regolamentazione e allocazione delle funzioni amministrative in seguito alle leggi sul decentramento amministrativo ed alle recenti riforme costituzionali
4. Efficienza e innovazione nella PA, Processi di semplificazione e di sburocratizzazione
3.Servizi all’infanzia a supporto della partecipazione al lavoro degli adulti nelle famiglie con figli
2. Patti territoriali dell’innovazione
1.Interventi nel campo del lifelong learning e delle azioni di sostegnoagli individui nel mercato del lavoro
Autrice M.G. Pennino DG PFBAC
I NUOVI PROGRAMMI EUROPEILa difficile composizione fra fondi, assi di intervento, territori.La necessità dell’integrazione e della negoziazione territoriale
FEASR
FSE
FESR
Fondi Assi Territori
Innovazione
Accessibilitàambiente
Adattabilità
OccupabilitàInclusione
Competitività
AmbienteEconomia-qualità
Areeurbane
Areehandicap
Areerurali
Due esempi
Firenze• Mobilità• Poli espositivi• Fiume Arno• Innovazione e
ricerca• E-government• Marketing
territoriale• Qualità urbana
Grosseto• Sistema delle imprese• Sistema delle
infrastrutture• Sistema beni ambientali
e culturali• Sistema “Distretto rurale”• Sistema servizi pubblici• Sistema lavoro e
formazione• Sistema incentivi per lo
sviluppo locale
Pasl Gr e Fi: iter elaborazione
1^ fase: Accordo politico Regione/Provincia (Intesa)
2^ fase: Verifica assi con concertazione locale - (Pasl vero e proprio)
3^ fase: definizione azioni realizzative
NB 1^ sperimentazione Pasl in Toscana = Gr
Stato dell’arte….
Intese firmate
• Firenze
• Grosseto
• Siena
• Arezzo
• Circondario Empolese Valdelsa
Intese firmate
• Pistoia
• Prato
• Lucca
• Massa Carrara
• Livorno
• Pisa
Area Vasta Fi-PO-PT
…e prospettive
• Definizione dei Pasl (II^ fase entro primavera 2006)
• DG di settore orientate ai Pasl (es bando distretti SE)
• Atto GR procedure
• Individuazione risorse ad hoc
Approfondimenti
Riferimenti organizzativi: Area Programmazione e controllo - Settore Strumenti della programmazione regionale e localee mail: [email protected] web: www.regione.toscana.it/pro/strumenti
• Deliberazione della Gr. N. 418 del 4/8/2003 (Grosseto)
• Deliberazione della Gr. N. 1310 del 09/12/2003 (Firenze)