aretusa sport 110513

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aretusasport.it - Il quotidiano sportivo di Siracusa e provincia Sabato 11 Maggio 2013 ANNO VI N. 8 Campionato stravinto. Il prossimo anno dovrebbe essere Seconda Categoria. Usare il condizionale è d’obbligo in una situazione del genere. La stagione del calcio nostrano è terminata e in città ci si ricomincia a chiedere: “Cosa accadrà nel prossimo futuro? Si riuscirà a ripartire dalla serie D o, in subordine, dall’Eccellenza? I siracusani sono in crisi di astinenza. Se gli ultras della curva Anna si sono dati da fare, mettendo mani al portafogli ed iscrivendo una squadra al torneo di Terza Categoria (con un buon seguito di tifosi almeno nelle prime partite), molti sportivi aretusei hanno preferito fare la spola, ogni domenica, tra Noto e Palazzolo per vivere le emozioni della D, lo stesso campionato dal quale potrebbe ripartire il nuovo Siracusa. Cosa accadrà dunque a luglio? Per il momento non è dato saperlo. Una cosa è certa: il popolo azzurro è diviso tra coloro i quali caldeggerebbero un ritorno di Luigi Salvoldi e quelli che del presidente dell’Us non vogliono neanche sentir parlare. E’ il caso, appunto, dei tifosi organizzati, quelli che hanno fatto in modo che anche quest’anno Siracusa avesse una squadra, seppur in Terza Categoria. “Salvoldi? Non scherziamo – esclama con forza il presidente del Città di Siracusa, Gaetano Favara (nella foto) -. Noi non crediamo più alle favole. Sappiamo che avrebbe voglia di tornare, ma non ci sono più le condizioni perché questo avvenga. Non siamo ancora riusciti a digerire quello che ha fatto, ma le nostre proteste nei suoi confronti sono sempre state civili. Ci ha preso in giro e non tollereremo che torni a prendersi gioco di noi. Non ci faremo più illudere. Siamo stufi di queste voci su un suo possibile ritorno. Non è ciò di cui Siracusa ha bisogno. Salvoldi – aggiunge Gaetano Favara - deve piangersi le conseguenze di quello che è Calcio - Nostra intervista al presidente del Città di Siracusa, Gaetano Favara Voci insistenti, ma per il momento nessuna certezza sul futuro “Un ritorno di Salvoldi? No grazie” successo. Avrebbe certamente potuto camminare su un tappeto rosso, invece non ha neanche iscritto la squadra in Lega Pro. E’ stato il principale responsabile della scomparsa del calcio in città. Ha tentato di addossare ad altri colpe che, a nostro avviso, sono soltanto sue. Le ha scaricate sulla classe politica. A questo proposito mi chiedo cosa doveva fare di più un Comune che gli ha dato lo stadio in gestione senza ricevere contributi ma, al contrario, versando annualmente una cifra ragguardevole nelle casse della società per la manutenzione dell’impianto. Ha commesso tanti errori e per la seconda volta in 18 anni Siracusa ha perso il calcio che conta”. Gaetano Favara così prosegue. “Se qualcuno, che non fosse Salvoldi, decidesse di farsi avanti, ben venga. Come ho già detto in altre circostanze - aggiunge - poichè al momento siamo noi a rappresentare il calcio in questa città, dovrebbe confrontarsi con la società che presiedo. Noi amiamo il Siracusa e lo abbiamo dimostrato seguendo la squadra ovunque e a senza guardare la categoria di militanza. Piacerebbe anche agli ultras tornare a respirare l’aria del calcio vero ma, se non si concretizzasse nulla, porteremmo avanti il nostro progetto. Non renderemo vani i nostri sacrifici. La nostra scalata - conclude il presidente Gaetano Favara - continuerebbe dalla Seconda Categoria, con l’aiuto degli sportivi a cui chiediamo ancora di starci vicino”. Una ha sfiorato la qualificazione ai playoff, un’altra si è salvata ai playout, l’altra ancora ha dovuto salutare la categoria, facendo un passo indietro. Bilancio agrodolce per le tre squadre di Siracusa del campionato di Promozione. Si tirano le somme e, se in casa Enzo Grasso si recrimina per quel che poteva essere e non è stato malgrado un lusinghiero terzo posto finale (a meno undici punti però dalla vicecapolista San Pio), la Rari Nantes (nella foto) ha potuto festeggiare due settimane fa la permanenza battendo a fatica in casa, ai supplementari, l’Aquila Caltagirone. Chi deve leccarsi le ferite è invece l’Hellenika. “Forse – ha detto con un pizzico di rammarico Corrado Modicano – la società ha frettolosamente chiesto un ripescaggio che le si è ritorto contro. Sarebbe stato meglio, a mio avviso, concedersi un’altra opportunità in Prima Categoria, facendo crescere i tanti buoni giovani del vivaio e avanzando, eventualmente, questa estate domanda di ammissione alla categoria superiore”. Modicano ha dato una mano a Palestro sulla panchina dell’Hellenika dopo le dimissioni che Portuesi ha rassegnato a febbraio per divergenze di vedute con alcuni dirigenti. Una scelta pagata a caro prezzo da una squadra che non si è più ripresa, non riuscendo neanche ad agganciare la zona spareggi. Retrocessione diretta, dunque. Occorrerà adesso riflettere sugli errori commessi e cercare di ripartire con razionalità e giudizio costruendo una squadra che possa ben figurare nel torneo di Prima Categoria. Siracusa avrà dunque due rappresentanti in Promozione, ma potrebbe restarne una sola se l’Enzo Grasso chiederà e otterrà il ripescaggio in Eccellenza. Discorsi ancora prematuri. Intanto si gode una meritata salvezza la Rari Nantes, che avrà tempo e modo anche per risolvere in questa lunga estate aretusea i problemi legati all’impianto di gioco, rimasto chiuso al pubblico nelle ultime partite di campionato. Dal punto di vista tecnico, molti dei protagonisti di questa stagione potrebbero essere riconfermati, a cominciare dal tecnico Campisi e dall’attaccante Spadaro, autore del gol che ha regalato la salvezza alla compagine gialloblù scaricando alle spalle del portiere avversario il gol della vittoria nel playout interno contro l’Aquila Caltagirone. Promozione: bilancio agrodolce per le siracusane

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aretusasport.it - Il quotidiano sportivo di Siracusa e provincia

Sabato 11 Maggio 2013 ANNO VI N. 8

Campiona to s t r av in to . I l prossimo anno dovrebbe essere Seconda Categoria. Usare il condizionale è d’obbligo in una situazione del genere. La stagione del calcio nostrano è terminata e in città ci si ricomincia a chiedere: “Cosa accadrà nel prossimo futuro? Si riuscirà a ripartire dalla ser ie D o , in subordine , dall’Eccellenza? I siracusani sono in crisi di astinenza. Se gli ultras della curva Anna si sono dati da fare, mettendo mani al portafogli ed iscrivendo una squadra al torneo di Terza Categoria (con un buon seguito di tifosi almeno nelle prime partite), molti sportivi aretusei hanno preferito fare la spola, ogni domenica, tra Noto e Palazzolo per vivere le emozioni della D, lo stesso campionato dal quale potrebbe ripartire il nuovo Siracusa. Cosa accadrà dunque a luglio? Per il momento non è dato saperlo. Una cosa è certa: il popolo azzurro è diviso tra coloro i quali caldeggerebbero un ritorno di Luigi Salvoldi e quelli che del presidente dell’Us non vogliono neanche sentir parlare. E’ il caso, appunto, dei tifosi organizzati, quelli che hanno fatto in modo che anche quest’anno Siracusa avesse una squadra, seppur in Terza Categoria. “Salvoldi? Non scherziamo – esclama con forza il presidente del Città di Siracusa, Gaetano Favara (nella foto) -. Noi non crediamo più alle favole. Sappiamo che avrebbe voglia di tornare, ma non ci sono più le condiz ioni perché ques to avvenga. Non siamo ancora riusciti a digerire quello che ha fatto, ma le nostre proteste nei suoi confronti sono sempre state civili. Ci ha preso in giro e non tollereremo che torni a prendersi gioco di noi. Non ci faremo più illudere. Siamo stufi di queste voci su un suo possibile ritorno. Non è ciò di cui Siracusa ha bisogno. Salvoldi – aggiunge Gaetano Favara - deve piangersi le conseguenze di quello che è

Calcio - Nostra intervista al presidente del Città di Siracusa, Gaetano Favara

Voci insistenti, ma per il momento nessuna certezza sul futuro

“Un ritorno di Salvoldi? No grazie”

successo. Avrebbe certamente potuto camminare su un tappeto rosso, invece non ha neanche iscritto la squadra in Lega Pro. E’ stato il principale responsabile della scomparsa del calcio in città. Ha tentato di addossare ad altri colpe che, a nostro avviso, sono soltanto sue. Le ha scaricate sulla classe politica. A questo proposito mi chiedo cosa doveva fare di più un Comune che gli ha dato lo stadio in gestione senza ricevere contributi ma, al contrario, versando annualmente una cifra ragguardevole nelle casse della società per la manutenzione dell’impianto. Ha commesso tanti errori e per la seconda volta in 18 anni Siracusa ha perso il calcio che conta”.Gaetano Favara così prosegue. “Se qualcuno, che non fosse

Salvoldi, decidesse di farsi avanti, ben venga. Come ho già detto in altre circostanze - aggiunge - poichè al momento siamo noi a rappresentare il calcio in questa città, dovrebbe confrontarsi con la società che presiedo. Noi amiamo il Siracusa e lo abbiamo dimostrato seguendo la squadra ovunque e a senza guardare la categoria di militanza. Piacerebbe anche agli ultras tornare a respirare l’aria del calcio vero ma, se non si concretizzasse nulla, porteremmo avanti il nostro progetto. Non renderemo vani i nostri sacrifici. La nostra scalata - conclude il presidente Gaetano Favara - continuerebbe dalla Seconda Categoria, con l’aiuto degli sportivi a cui chiediamo ancora di starci vicino”.

Imbrò Imbrò

Una ha sfiorato la qualificazione ai playoff, un’altra si è salvata ai playout, l’altra ancora ha dovuto salutare la categoria, facendo un passo indietro. Bilancio agrodolce per le tre squadre di Siracusa del campionato di Promozione. Si tirano le somme e, se in casa Enzo Grasso si recrimina per quel che poteva essere e non è stato malgrado un lusinghiero terzo posto finale (a meno undici punti però dalla vicecapolista San Pio), la Rari Nantes (nella foto) ha potuto festeggiare due settimane fa la permanenza battendo a fatica in casa, ai supplementari, l’Aquila Caltagirone. Chi deve leccarsi le ferite è invece l’Hellenika. “Forse – ha detto con un pizzico di rammarico Corrado Modicano – la società ha frettolosamente chiesto un ripescaggio che le si è ritorto contro. Sarebbe stato meglio, a mio avviso, concedersi un’altra opportunità in Prima Categoria, facendo crescere i tanti buoni giovani del vivaio e avanzando, eventualmente, questa estate domanda di ammissione alla categoria superiore”. Modicano ha dato una mano a Palestro sulla panchina dell’Hellenika dopo le dimissioni che Portuesi ha rassegnato a febbraio per divergenze di vedute con alcuni dirigenti. Una scelta pagata a caro prezzo da una squadra che non si è più ripresa, non riuscendo neanche ad agganciare la zona spareggi. Retrocessione diretta, dunque. Occorrerà adesso riflettere sugli errori commessi e cercare di ripartire con razionalità e giudizio costruendo una squadra che possa ben figurare nel torneo di Prima Categoria.Siracusa avrà dunque due rappresentanti in Promozione, ma potrebbe restarne una sola se l’Enzo Grasso chiederà e otterrà il ripescaggio in Eccellenza. Discorsi ancora prematuri. Intanto si gode una meritata salvezza la Rari Nantes, che avrà tempo e modo anche per risolvere in questa lunga estate aretusea i problemi legati all’impianto di gioco, rimasto chiuso al pubblico nelle ultime partite di campionato. Dal punto di vista tecnico, molti dei protagonisti di questa stagione potrebbero essere riconfermati, a cominciare dal tecnico Campisi e dall’attaccante Spadaro, autore del gol che ha regalato la salvezza alla compagine gialloblù scaricando alle spalle del portiere avversario il gol della vittoria nel playout interno contro l’Aquila Caltagirone.

Promozione: bilancio agrodolce per le siracusane

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Pallavolo D femminile - Ultima di campionato domani al PalAkradina

Vanessa Perticone: abbiamo ritrovato l’armonia dei tempi miglioriChiudere in bellezza contro il Giarratana

Pag. 2 - Aretusa Sport Sabato 11 Maggio 2013

Ne va del prestigio, non certo della posizione in classifica. L’ultimo avversario stagionale sarà il Giarratana, formazione rodata, ostica, di buon livello. L’Holimpia però non ha paura e vuole terminare con una vittoria un campionato caratterizzato da troppi alti e bassi. Azzurre motivate: c’è infatti da riscattare l’ingiusta sconfitta subita nella partita di andata quando anche l’arbitro ci mise del suo, influendo sul risultato finale con alcuni clamorosi abbagli che fecero arrabbiare, e non poco, Claudio Bartoli e le sue ragazze. “Stiamo bene, siamo in forma e ci teniamo a vincere questa partita – ha detto Vanessa Perticone (in schiacciata in questa foto di Raffaele Zisa) -. Si è ricreata quella armonia di gruppo che, nel corso del campionato, per motivi vari, era venuta meno. Ora ci sentiamo unite, siamo affiatate, giochiamo con quella voglia e quell’allegria che avevamo un pò smarrito in precedenza. E’ stato bravo anche il nostro allenatore a cambiare le posizioni di alcune giocatrici. Mi riferisco a quella della sottoscritta e a quella di Giulia Mica. Mi trovo bene infatti nel ruolo di attaccante e credo che lo stesso valga per la mia compagna in quello di laterale. A prescindere dalle considerazioni tattiche, abbiamo

Calcio a 5 serie D - Seconda gara dei playoff. I siracusani in campo sabato prossimo

Holimpia alla finestra. Oggi si gioca Vittoria-BelpassoUn saba to d i r iposo per l’Holimpia, che affronterà il match decisivo del 18 maggio, in casa, con il vantaggio di conoscere già il risultato della seconda sfida del triangolare promozione, quella di oggi a Vittoria tra i padroni di casa (secondi classificati del girone ragusano di serie D) ed il Belpasso (che ha perso i playout di C2). Dopo il punto d’oro conquistato p rop r io su l c ampo de l l a compagine etnea la scorsa settimana, la squadra siracusana andrà a caccia, tra sette giorni, di un successo che vorrebbe poter dire promozione. Un eventuale risultato di parità nella sfida odierna potrebbe rappresentare risultato gradito agli azzurri, i

ritrovato lo spirito vincente delle prime partite. Peccato che il campionato sia finito, altrimenti avremmo potuto lottare per qualcosa di importante”. Il rammarico di Vanessa è legato appunto a questo. Infatti spiega: “Se avessimo giocato sempre con la voglia e la determinazione messe in atto in queste ultime partite, saremmo arrivate lontano. Forse non avremmo infastidito l’Angelo Custode, prima in classifica con pieno merito, ma avremmo potuto competere per il secondo posto, utile ugualmente

Universo Holimpia

u n ’ H o l i m p i a a f f a m a t a , determinata, pronta al sacrificio. Poichè la prossima partita sarà decisiva, non bisognerà sbagliare nulla. Lo spirito dovrà essere q u e l l o d i u n a s q u a d r a consapevole della propria forza e pronta a lottare con il coltello tra i denti dal primo all’ultimo secondo”. Ha voluto caricare così i suoi ragazzi il massimo dirigente. L’Holimpia deve fare l’ultimo sforzo. “Dipende solo da noi – ha concluso -. A meno che il Belpasso non vinca a Vittoria con due o più reti di scarto, un successo, anche di misura, contro gli iblei ci porterebbe in C2. Ed è quello che vogliamo dopo un anno di sacrifici. Lo merita la società, lo meritano i ragazzi.

per la promozione. Non ci abbattiamo. Ci riproveremo il prossimo anno – conclude la Perticone - partendo da una base solida”. La rincorsa alla serie C dunque non si ferma. L’Holimpia non si arrende. Per il momento però bisogna pensare all’ultima gara della stagione. Il Giarratana può essere messo sotto, così come accaduto due settimane fa in occasione del match interno contro un’Acicatena che, forse, prese l’impegno troppo alla leggera.

L’Angelo Custode Priolo riceve il Conad Sallemi

Ultima di campionato, poi tutti in vacanza. Si abbassa il sipario su un torneo caratterizzato dalla sorpresa Angelo Custode. La formazione priolese ha fatto il salto di categoria contro ogni pronostico. Una stagione da incorniciare per le ragazze del presidente Francesco Maccarrone, protagoniste sin dalla prima partita ufficiale. Alle avversarie hanno lasciato soltanto le briciole e solo l’Acicatena, un mese fa, è stata in grado di batterle in casa, approfittando anche di una giornata storta delle siracusane. Promozione ottenuta con due giornate di anticipo da una squadra che ha guidato la graduatoria sin dalla partita d’esordio, quella vinta 3-0 in casa contro il Clan dei Ragazzi. Domani l’Angelo Custode si congederà dal campionato affrontando davanti al suo pubblico il Conad Sallemi, sestetto di Santa Croce Camerina. Si tratta di una formazione di buona levatura ma che scenderà in campo senza grandi motivazioni. Potrebbe essere sazia anche la compagine guidata da coach Failla, ma il tecnico ha spronato le sue ragazze, chiedendo loro un ultimo sforzo. Vuole concludere questa cavalcata trionfale con un’altra vittoria per poi brindare, finalmente, alla serie C, visto che i festeggiamenti sono stati rinviati all’ultima partita. Sulla carta dunque priolesi favorite in un match in cui schiacceranno ancora con grande determinazione alla ricerca di un’altra vittoria piena. E’ già terminato invece il campionato del Volley Club Siracusa, anch’esso promosso, grazie al secondo posto finale. Oggi infatti la squadra del presidente Zanghì osserverà il suo turno di riposo. In campo invece le altre formazioni della provincia di Siracusa. L’Harrier Priolo non dovrebbe correre rischi nella tana dell’Antares, una delle formazioni più deboli del torneo, mentre la Fitness Solarino tenterà di regalarsi una vittoria contro il Clan dei Ragazzi. Per l’Acicatena, in difficoltà nelle ultime partite, impegno casalingo con il Comiso.

quali, battendo il Vittoria, avrebbero la possibilità di festeggiare il salto di categoria senza ricorrere a nessun tipo di calcoli in termini di differenza reti. Il presidente Carmelo Messina non ha risparmiato critiche alla sua squadra per un primo tempo deludente contro il Belpasso. “Abbiamo regalato i primi trenta minuti ai nostri avversari – ha detto – e solo le splendide parate di Antonio Germano ci hanno tenuto a galla. Nel secondo abbiamo giocato meglio e, con l’aiuto della fortuna, siamo r iusc i t i a pa regg ia re . Se affronteremo il Vittoria allo stesso modo del Belpasso, non avremo scampo. Voglio vedere

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Aretusa Sport - Pag. 3Sabato 11 Maggio 2013

che a tutti piacerebbe disputare la finale, è anche vero che cercare di evitare un contrasto per la paura di incappare nel giallo potrebbe essere peggio. Dare il massimo vuol dire non tirare mai il piede dietro, essere determinati dal primo minuto e cercare di non concedere nulla agli avversari”. Idee chiare quelle del tecnico siracusano, che predica massima umiltà per una partita che potrebbe schiudere le porte della finale alla sua squadra, lo scorso anno eliminata proprio in semifinale dal Calcio Sicilia, attuale campione in carica. La c o m p a g i n e p a l e r m i t a n a affronterà, sempre domani alle 11, a San Cataldo, l’Athena nell’altra semifinale del torneo.Negli Allievi Regionali Atletico

“Abbiamo il 50 per cento di possibilità di superare il turno”. Roberto Culotti non si sbilancia. La finale sembra dietro l’angolo per la Pantanelli, nei cui confronti l’urna è stata benevola. Il match, in programma domani alle 11 a Mascalucia, contro il Taormina non è impossibile da vincere. Tutt’altro. La formazione che rappresenta Siracusa nelle s e m i f i n a l i d e l t o r n e o Giovanissimi Regionali ha la grande occasione di arrivare in fondo a questa competizione. “Il Taormina – spiega l’allenatore aretuseo – si affaccia per la prima volta a questi scontri ad eliminazione diretta. E’ una squadra di qualità perché non si fanno per caso quattro gol ad una delle favorite del torneo come la Tommaso Natale, che si è dovuta inchinare a questa formazione nel turno precedente. Dobbiamo quindi stare in guardia, evitare cali di concentrazione e affrontare la partita con spirito gagliardo. Arrivati a questo punto della manifestazione, tutte le squadre sono forti e non si può pensare di affrontare team modesti. Ci sarà da faticare, ma i miei ragazzi daranno il massimo”. Culotti dovrebbe recuperare Pisana e Bartolo, assenti sabato scorso per infortunio, ma non avrà Sesta. Due i giocatori diffidati: Di Filippa e Latina. “Ho chiesto loro – dice il trainer – di non giocare con l’assillo dell'ammonizione. In gare di questo genere non si possono fare calcoli e, se è vero

Calcio Giovanile - In campo oggi e domani le due squadre siracusane ancora in corsa

Pantanelli e Atl. Avola, c’è una finale da conquistare

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Avola in campo oggi alle 17 a San Cataldo contro la Tommaso Natale. La squadra rossoblù ha eliminato la Pantanelli e cercherà di fare altrettanto con la c o m p a g i n e p a l e r m i t a n a . Mancheranno però gli squalificati Mangiagli e Toscano, il primo fermato per sei giornate dal giudice sportivo, il secondo per tre. Sarà dunque una gara più difficile del previsto per la compagine rossoblù, decisa comunque ad o t tenere la qualificazione. L’altra partita è quella che vedrà di fronte Calcio Sicilia e Acr Messina. Questa gara si disputerà alle 16,30 di oggi a Brolo. Le due finali sono invece in programma domenica prossima a Palermo.

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n. 20 del 5 dicembre 2007

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Allemanda, è conto alla rovescia per il Musical

“Nessuno nasce per niente…” tratto da “Pinocchio - Il grande Musical” - scaturisce dalla più grande realizzazione artistica siracusana per giovani talenti emergenti presentata dalla consolidata collaborazione delle due prestigiose organizzazioni artistiche aretusee, la scuola di danza “Silva Arte Danza” di Silva Zappalà e lo Studio Musicale “Allemanda” di Enzo Vittorino. Andrà in scena il prossimo 27 giugno al Teatro “Città della Notte” di Augusta. I biglietti sono già in vendita nella sede dell’Istituto Allemanda di Siracusa al prezzo di 10 euro. La presentazione dell’importante evento si è svolta presso gli uffici del Teatro alla presenza dell’illustre direttore artistico, il tenore Marcello Giordano. “Oggi in Italia – spiega Silva Zappalà – per gran parte sono i musical che fanno da talent scout degli artisti emergenti, un lavoro che mette insieme gli amanti delle arti dello spettacolo, offrendo ai giovani un palco per farsi conoscere nella loro completa preparazione, in cui gli attori, oltre a recitare, cantano e danzano, i ballerini, oltre a danzare, cantano e recitano e i musicisti danno ulteriore prestigio allo spettacolo, rendendolo ancora più emozionante”. Da qui nasce l’idea del Musical “Nessuno nasce per niente…”. “Sarà il primo musical con musica dal vivo e – aggiunge la professoressa Zappalà - verrà messo in scena da circa 50 giovani artisti tra ballerini, cantanti, attori e musicisti siracusani. Sono ragazzi che, con la loro passione e lo studio con maestri specializzati per ogni disciplina (tra cui i maestri Fausto Zappulla, Jlenia Alfò e la vocal coach Tomie Kano), potranno mostrare talento e bravura, facendo sì che le varie forme del linguaggio teatrale diventino occasione di lavoro con l’obiettivo di produrre più spettacoli che a loro volta possano attirare altri giovani nell’affascinante mondo del musical e non solo!”

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Pag. 4 - Aretusa Sport Sabato 11 Maggio 2013

Basket C Regionale - La squadra siracusana si è fermata proprio sul più bello

Il presidente Giuseppe Padua: “Il nostro futuro è tutto da decifrare”Pol. Aretusa: stagione positiva, anche se...Terzo posto nella stagione regolare ed una cavalcata playoff andata oltre le più rosee aspettative. Il sogno dell’Aretusa si è interrotto nella bella dei quarti di finale, persa a Palermo, contro l’Aquila dopo aver dilapidato un vantaggio di 18 punti. Stagione comunque buona per una squadra giovane e priva, in avvio, di chissà quali ambizioni. L’obiettivo minino (quello della salvezza) è stato centrato senza alcuna difficoltà da un team che ha vissuto sull’entusiasmo di una piazza affamata di basket come quella di Siracusa. “Non si può non essere soddisfatti – ha detto il presidente Giuseppe Padua in sede di bilancio finale – di quello che hanno fatto questi ragazzi. Agosta e Bonaiuto (nella foto a destra) sono stati gli unici, tra i grandi, che hanno avuto la possibilità di giocare quasi tutte le partite. Con gli altri, come Carpinteri, Siracusa e Costa, abbiamo fatto sin dall’inizio, un discorso molto chiaro ma non semplice da accettare. Abbiamo detto loro che non avrebbero

non so se sopravviveremo. Il momento è critico anche per noi e mi rendo conto che sarebbe veramente triste per la nostra città perdere un’altra realtà sportiva dopo il calcio ed il tennistavolo”. Situazione non semplice, dunque, quella dell’Aretusa, seguita quest’anno nelle gare casalinghe da un buon numero di spettatori. “Credo che la squadra abbia sempre offerto uno spettacolo godibile agli appassionati e questo al di là del risultato poi maturato in campo al termine di ogni partita. Tutti i giocatori

avuto il posto assicurato e che avrebbero dovuto lasciare spazio e minutaggio ai più giovani. Il nostro progetto infatti anche quest’anno era quello di far crescere i tanti ragazzi del vivaio e questo a prescindere dai risultati. Sotto questo punto di vista, è stato bravo anche coach Marletta a tenere il gruppo unito, riuscendo a fare in modo che gli under non approfittassero di certe situazioni e non si montassero la testa. Questa comunque è la nostra

filosofia, il nostro modo di fare basket, anche in considerazione della crisi economica che anche il nostro movimento sta vivendo”. A proposito di questo, i l presidente non nasconde qualche preoccupazione per il futuro. “Nonostante anche quest’anno abbiamo fatto tutto in economia - puntualizza – all’orizzonte si addensano nuvole oscure. Abbiamo sforato il bilancio e, se non riusciremo a trovare nuovi sponsor per la nuova stagione,

hanno dato il massimo per questa maglia e vanno ringraziati per i sacrifici sostenuti e lo spirito battagliero con cui hanno affrontato tutte le gare. Dispiace soltanto non aver potuto disporre del miglior Bonaiuto nella decisiva gara playoff contro l’Aquila. Chissà, visto come si era messa la sfida, con lui in campo, le cose sarebbero potute andare diversamente. Non ha senso però recriminare. Dobbiamo guardare al futuro e – conclude Padua – fare di tutto per salvare questa squadra”.

Pallanuoto - La società biancoverde rimugina sui tanti errori commessi

Ortigia, due retrocessioni in un’annata fallimentareSi ripartirà dall’A2 sia con la squadra maschile sia con quella femminileIl nuovo corso non ha portato fortuna all’Ortigia. In estate Giuseppe Marotta aveva lasciato la carica di presidente a Valerio Vancheri e, contestualmente, era anche cambiata buona parte dello staff dirigenziale. Si respirava un’aria nuova e lo stesso Sandro Campagna, tecnico della nostra Nazionale, aveva augurato un anno ricco di soddisfazioni al sette biancoverde in occasione del suo ritorno a Siracusa per l’intitolazione di una delle strade adiacenti la cittadella a Paolo Caldarella. E’ stata una stagione sfortunata, invece, quella che si è appena conclusa per l’Ortigia che, perdendo lo spareggio di Ostia con il Nervi, è mestamente retrocessa in A2. Tre sconfitte su tre contro la formazione ligure,

che ha forse dimostrato qualcosa in più nei confronti della compagine aretusea. In casa biancoverde si deve recitare il mea culpa per le tante occasioni sprecate in un campionato ricco di alti e bassi. Si poteva, anzi, si doveva fare di più. La compagine guidata da Aldo Baio ha perso ingenuamente tanti punti per strada a causa di ingenuità, amnesie difensive ed inesperienza di alcuni dei suoi più talentuosi giovani. Ha perso così il massimo palcoscenico tra la delusione dei tifosi, che l’hanno sempre seguita in gran numero nelle partite casalinghe, compresa l’ultima, dello scorso 20 aprile contro la corazzata Recco. L’Ortigia ha dunque pagato lo scotto della “timidezza” di alcuni

suoi elementi, ma il presidente Vancheri l’aveva messo nel conto ad inizio stagione. “Visto il budget esiguo per un torneo del genere – aveva detto – non dovremmo drammatizzare un’eventuale retrocessione. Lotteremo fino all’ultimo istante per salvarci ma, se dovesse andar male, non ci strapperemmo le vesti”. La compagine biancoverde ripartirà dunque dalla categoria inferiore con l’intento di disputare un campionato da protagonista. E’ stata un’annata deludente se si tiene conto anche della seconda retrocessione consecutiva del sette femminile che, ripescato lo scorso anno in A1, ha concluso il torneo senza punti, dimostrando di essere la squadra cenerentola.

E’ iniziato nel migliore dei modi il massimo campionato per la Kst Siracusa che, dopo aver vinto la Coppa Italia, sta raccogliendo risultati gratificanti anche nella stagione regolare, iniziata un mese. Dopo due giornate, aretusei secondi in classifica e decisi a continuare a regalare e regalarsi emozioni e soddisfazioni. Il campionato sta ora osservando una lunga pausa che si protrarrà fino all’ultimo weekend del mese quando tutte le squadre torneranno in vasca affrontandosi nella tappa di Milano del 25 e 26 maggio. La Kst cercherà di confermare la forza del suo organico, l’Ortigia invece andrà a caccia di vittorie che possano risollevare la sua situazione (non esaltante) in classifica.

Rugby serie C - Campionato finito con il ko di Caltanissetta

Per la Syrako terzo posto soltanto sfioratoSi è conclusa con la netta e prevedibile sconfitta di Caltanissetta contro la vicecapolista Nissa la stagione della Syrako, battuta 38-0 nel recupero di campionato. Una battuta d’arresto facilmente pronosticabile, anche in queste dimensioni, non solo per la forza dell’avversario, ma anche per le scarse motivazioni del team aretuseo, che si è presentato alla gara a corto di allenamenti e con scarsa voglia di lottare. La Syrako non avrebbe neanche voluto disputarla questa inutile partita di fine anno, arrivata a giochi fatti. Per la compagine allenata da Buscema un buon quarto posto finale anche se i siracusani non hanno celato il loro rammarico per un terzo posto sfumato proprio sul più bello, con la sconfitta interna contro la capolista Padua Ragusa, passata al “Di Natale” grazie anche ad alcune contestate decisioni arbitrali. I 44 punti finali costituiscono comunque un buon bottino per gli aretusei che potranno finalmente concedersi qualche settimana di vacanza prima di prepararsi per il beach.

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Canoa Polo: buon avvio per la Kst