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ARMONIZZAZIONE CONTABILE LA GESTIONE DEL BILANCIO: VARIAZIONI E PAREGGIO DI BILANCIO

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ARMONIZZAZIONE CONTABILELA GESTIONE DEL BILANCIO:

VARIAZIONI E PAREGGIO DI

BILANCIO

LE VARIAZIONI DI BILANCIO

RIFERIMENTI NORMATIVI

ART. 175 del D.Lgs. 267/2000, come modificato d al D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii.

ovvero :

• il D.Lgs. 126/2014, integrativo e correttivodel D.Lgs. 118/2011;

• l’art. 9 bis del D.L. 24.06.2016, convertito dalla L.160 del 07.08.2016.

1

IL PAREGGIO DI BILANCIO

RIFERIMENTI NORMATIVI

2

• L. 243/2012 - pareggio di bilancio

• L. 164/2016 art. 1 relativamente alla modifica dell’applicazione della Legge 243/2012 nel triennio 2017/2019.

LE LE VARIAZIONIVARIAZIONI

DI BILANCIO DI BILANCIO

E E

DI PEGDI PEG

Alla luce delle recenti modifiche Alla luce delle recenti modifiche

normativenormative

3

Nel sistema del bilancio di previsione i documenti non debbono essere interpretati come immodificabili, perché questo comporterebbe una rigidità nella gestione che può rivelarsi controproducente.

Il principio di flessibilità è volto a trovare all'interno dei documenti contabili di programmazione e previsione di bilancio la possibilità di fronteggiare gli effetti derivanti variabili esogene, circostanze imprevedibili e straordinarie che si possono manifestare durante la gestione, modificando i valori a suo tempo approvati dagli organi di governo.

Per tale finalità la legge disciplina l'utilizzo di strumenti ordinari, come il fondo di riserva, destinati a garantire le risorse da impiegare a copertura delle spese relative a eventi prevedibili e straordinari.

Un eccessivo ricorso agli altri strumenti di flessibilità, quali le variazioni di bilancio, va visto come fatto negativo, in quanto inficia l'attendibilità del processo di programmazione e rende non credibile il complesso del sistema di bilancio.

LA FLESSIBILITA ’ DEL BILANCIO

- postulato generale n. 7 -

LA FLESSIBILITA ’ DEL BILANCIO

- postulato generale n. 7 -

4

Differente funzione ha la flessibilità dei

bilanci in sede gestionale,

volta a consentire variazioni compensative

tra le missioni e tra programmi conseguenti a

provvedimenti di trasferimenti del personale

all'interno di ciascuna amministrazione e la

rimodulazione delle dotazioni finanziarie

interne a ogni programma.

LA FLESSIBILITA ’ DEL BILANCIO …segue

- postulato generale n. 7 -

LA FLESSIBILITA ’ DEL BILANCIO …segue

- postulato generale n. 7 -

5

Il principio di flessibilità si applica non solo ai valori finanziari contenuti nel bilancio di previsione su cui transita la funzione autorizzatoria, ma anche ai documenti di programmazione sui quali si fonda la gestione ed il relativo controllo interno.

È necessario che negli elaborati delle risultanze di esercizio si dia adeguata informazione sul numero, sull'entità e sulle ragioni che hanno portato a variazioni di bilancio in applicazione del principio e altresì sull'utilizzo degli strumenti ordinari di flessibilità previsti nel bilancio di previsione.

LA FLESSIBILITA ’ DEL BILANCIO …segue

- postulato generale n. 7 -

LA FLESSIBILITA ’ DEL BILANCIO …segue

- postulato generale n. 7 -

6

IL RISPETTO DELLA COMPETENZADEGLI ORGANI DI GOVERNO

NELL’ADOZIONE DELLE VARIAZIONI

COMPETENZE RIGIDEpoiché tale materia è disciplinata da

una norma di rango primario

7

IL RISPETTO DELLA COMPETENZA DEGLI ORGANI DI GOVERNO NELL’ADOZIONE DELLE VARIAZIONI….segue

• Le variazioni di bilancio sono provvedimenti amministrativi e come tali possono essere affetti da invalidità se difformi da quanto disciplinato.

• Può accadere che una variazione sia adottata da un organo incompetente.

8

IL RISPETTO DELLA COMPETENZA DEGLI ORGANI DI GOVERNO NELL’ADOZIONE DELLE VARIAZIONI….segue

Si rileva l’incompetenza quando il provvedimento amministrativo è stato adottato in violazione di leggi, regolamenti, statuti, che definiscono la competenza di un organo ovvero le funzioni ad esso attribuite.

9

IL RISPETTO DELLA COMPETENZA DEGLI ORGANI DI GOVERNO NELL’ADOZIONE DELLE VARIAZIONI….segue

In tema di variazioni di bilancio, il relativo provvedimento può essere affetto dal vizio di incompetenza relativa quando l’atto èstato adottato da organo che, in base all’ordinamento positivo, non ne aveva il potere.

10

IL RISPETTO DELLA COMPETENZA DEGLI ORGANI DI GOVERNO NELL’ADOZIONE DELLE VARIAZIONI….segue

Variazione adottata da organo incompetente

Provvedimento amministrativo illegittimo

Vizio di legittimità sanzionato con

l’annullabilità del provvedimento

L’atto annullabile produce i suoi effetti

(efficacia) fino all’azione di annullamento.

11

STRUTTURA DELSTRUTTURA DEL BILANCIO ARMONIZZATOBILANCIO ARMONIZZATO

ENTRATA ENTRATA SPESASPESA

TITOLO ITITOLO IEntrate correnti di natura tributaria, contributiva e

perequativa

TITOLO ISpese correnti

TITOLO IITITOLO IITrasferimenti correnti Trasferimenti correnti

TITOLO IIITITOLO IIIEntrate extratributarieEntrate extratributarie

TITOLO IVTITOLO IVEntrate in conto capitaleEntrate in conto capitale

TITOLO IISpese in conto capitale

TITOLO VEntrate da riduzione di attività finanziarie

TITOLO IIITITOLO IIISpese per incremento attivitSpese per incremento attivit àà

finanziariefinanziarie

TITOLO VITITOLO VIAccensione PrestitiAccensione Prestiti

TITOLO IVRimborso prestiti

TITOLO VIITITOLO VIIAnticipazioni da istituto tesoriereAnticipazioni da istituto tesoriere

TITOLO VTITOLO VChiusura anticipazioni ricevute da Chiusura anticipazioni ricevute da

istituto tesoriereistituto tesoriere

TITOLO IXTITOLO IXEntrate per conto terzi e partite di giroEntrate per conto terzi e partite di giro

TITOLO VIITITOLO VIISpese per conto terzi e partite di giroSpese per conto terzi e partite di giro

1313

12

LA NUOVA CLASSIFICAZIONELA NUOVA CLASSIFICAZIONE

DELLE DELLE ENTRATEENTRATE

LL’’art. 15 del art. 15 del D.LgsD.Lgs.118/2011 prevede che le ENTRATE sono aggregate in .118/2011 prevede che le ENTRATE sono aggregate in TITOLI, TIPOLOGIE e CATEGORIETITOLI, TIPOLOGIE e CATEGORIE::

•• ii titoli titoli rappresentano la fonte di provenienza delle entrate;rappresentano la fonte di provenienza delle entrate;

•• le le tipologietipologie individuano la natura delle entrate, nellindividuano la natura delle entrate, nell’’ambito di ciascuna ambito di ciascuna fonte;fonte;

•• le le categorie categorie dettagliano ldettagliano l’’oggetto delloggetto dell’’entrata; nellentrata; nell’’ambito di ciascuna ambito di ciascuna categoria categoria èè data separata evidenza delle entrate non ricorrenti, data separata evidenza delle entrate non ricorrenti, eventualmente anche per quote;eventualmente anche per quote;

•• Capitoli Capitoli e e articoli articoli ai fini della gestioneai fini della gestione

13

LA CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATELA CLASSIFICAZIONE DELLE ENTRATE

TITOLO(FONTE)

TipologiaTipologia(NATURA)

Tipologia(NATURA)

Categoria (OGGETTO)

capitolo

Autorizzazione del Consiglio

Giunta

Categoria

Categoria(OGGETTO)

14

LA NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLE SPESELA NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE

LL’’art. 14 del decreto prevede che le SPESE sono articolate in: art. 14 del decreto prevede che le SPESE sono articolate in:

•• MISSIONI MISSIONI defdef. . Art.Art. 1313:: individuano le funzioni e gli obiettivi strategici della spesa eindividuano le funzioni e gli obiettivi strategici della spesa econsentono il collegamento tra flussi finanziari e le politiche consentono il collegamento tra flussi finanziari e le politiche pubbliche settoriali . pubbliche settoriali . Sono definite in relazione al riparto delle competenze di cui agSono definite in relazione al riparto delle competenze di cui agli articoli 117 e 118 li articoli 117 e 118 Costituzione e tenendo conto di quelle del Bilancio dello Stato;Costituzione e tenendo conto di quelle del Bilancio dello Stato;

•• PROGRAMMI PROGRAMMI defdef. . Art.Art. 1313:: individuano aggregati omogenei di attivitindividuano aggregati omogenei di attivitàà diretti al diretti al conseguimento degli obiettivi strategici. Il programma conseguimento degli obiettivi strategici. Il programma èè raccordato alla codifica raccordato alla codifica COFOG di secondo livello. La realizzazione dei programmi COFOG di secondo livello. La realizzazione dei programmi èè attribuita ad un unico attribuita ad un unico centro di responsabilitcentro di responsabilitàà amministrativa.amministrativa.

Costituiscono lCostituiscono l’’unitunitàà di voto minima; di voto minima;

15

LA CLASSIFICAZIONE DELLE SPESELA CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE

Missione(funzioniprincipali)

Programma(aggregatiomogeneidi attività)

Programma(aggregatiomogeneidi attività)

Macroaggregato

Macroaggregato capitolo

Autorizzazione del Consiglio

Titolo

Titolo

Giunta

16

DEL

BILANCIO

ARMONIZZATO

17

NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE

MISSIONE FONDI E ACCANTONAMENTI

18

I MACROAGGREGATII MACROAGGREGATI

MACROAGGREGATIMACROAGGREGATI: classificazione secondo la : classificazione secondo la natura economica della spesa; sono rappresentati in natura economica della spesa; sono rappresentati in appositi allegati e costituiscono il primo raccordo tra appositi allegati e costituiscono il primo raccordo tra la classificazione funzionale del bilancio decisionale la classificazione funzionale del bilancio decisionale ed il piano dei conti integratoed il piano dei conti integrato

Ai fini della gestione, i macroaggregati sono ripartiti Ai fini della gestione, i macroaggregati sono ripartiti in capitoli, che possono essere articolati in articoli; i in capitoli, che possono essere articolati in articoli; i capitoli e gli articoli si raccordano al quarto livello del capitoli e gli articoli si raccordano al quarto livello del piano dei conti integrato. piano dei conti integrato.

19

CLASSIFICAZIONE DELLA SPESA PER TITOLI E CLASSIFICAZIONE DELLA SPESA PER TITOLI E

MACROAGGREGATIMACROAGGREGATI

TITOLI MACROAGGREGATI

TITOLO 1 Spese correnti

1.1 Redditi da lavoro dipendente1.2 Imposte e tasse a carico dell'ente1.3 Acquisto di beni e servizi1.4 Trasferimenti correnti1.5 Trasferimenti di tributi1.6 Fondi perequativi1.7 Interessi passivi1.8 Altre spese per redditi da capitale1.9 Rimborsi e poste correttive delle entrate1.10 Altre spese correnti

TITOLO 2 Spese in conto capitale

2.1 Tributi in conto capitale a carico dell'ente2.2 Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni2.3 Contributi agli investimenti2.4 Altri trasferimenti in conto capitale2.5 Altre spese in conto capitale

TITOLO 3 Spese per incremento attività finanziarie

3.1 Acquisizioni di attività finanziarie3.2 Concessione crediti di breve termine3.3 Concessione crediti di medio-lungo termine3.4 Altre spese per incremento di attività finanziarie

20

CLASSIFICAZIONE DELLA SPESA PER TITOLI E CLASSIFICAZIONE DELLA SPESA PER TITOLI E

MACROAGGREGATIMACROAGGREGATI

TITOLI MACROAGGREGATITITOLO 4 Rimborso Prestiti

4.1 Rimborso di titoli obbligazionari4.2 Rimborso prestiti a breve termine4.4 Rimborso mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine4.5 Rimborso di altre forme di indebitamento

TITOLO 5 Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto

tesoriere/cassiere

5.1 Chiusura Anticipazioni ricevute da istituto tesoriere/cassiere

TITOLO 7 Uscite per conto terzi e partite di giro

7.1 Uscite per partite di giro7.2 Uscite per conto terzi

21

ANALISI DELLA STRUTTURA DI BILANCIOANALISI DELLA STRUTTURA DI BILANCIO

CORRELAZIONE CORRELAZIONE E INDIVIDUAZIONE LOGICAE INDIVIDUAZIONE LOGICA

DELLA COMPETENZA NELLDELLA COMPETENZA NELL’’ADOZIONE DEI ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI DIPROVVEDIMENTI DI

VARIAZIONE DI BILANCIOVARIAZIONE DI BILANCIO

22

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIOLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO

((art. 175, COMMA 2 del art. 175, COMMA 2 del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

23

Le variazioni al bilancio di previsione sono di competenza dell’organo consiliare , salvo quelle che sono di competenza dell’organo esecutivo e dei dirigenti.

Nel bilancio di previsione approvato dal Consiglio:•�Le entrate sono classificate in titoli e tipologie;•�Le spese sono classificate in missioni e programmi. A loro volta i programmi di spesa sono articolati in titoli di spesa

L’unità di voto è costituita:

dalla tipologia per l’entrata;

�dal programma per la spesa.

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIOCONSIGLIO……seguesegue

((art. 175, COMMA 2 del art. 175, COMMA 2 del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

24

Il CONSIGLIO ha competenza nel variare le tipologie di entrata e gli stanziamenti dei programmi di spesa.

Inoltre ha competenza specifica:

Nell’adozione della salvaguardia degli equilibri di bilancio (31.7);

Nell’assestamento generale di bilancio (31.7)

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIOCONSIGLIO……seguesegue

((art. 175, COMMA 2 del art. 175, COMMA 2 del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

25

AL CONSIGLIO COMPETE INOLTRE:

L’applicazione della quota del risultato di amministrazione costituita dagli accantonamenti effettuati nel corso dell'esercizio precedente, o risultanti dall'ultimo rendiconto approvato, per le finalità cui sono destinate;

Nel corso dell’esercizio provvisorio o gestione provvisoria, la variazione non compensativa che prevede l’istituzione di una tipologia di entrata con stanziamento pari a zero (nel caso di tipologie di entrata per le quali, in bilancio, non sono previsti stanziamenti: paragrafo 8.13 del principio contabile applicato della contabilità finanziaria).

IL BILANCIO deve essere

stato approvato

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DEL CONSIGLIOCONSIGLIO……seguesegue

((art. 175, COMMA 2 del art. 175, COMMA 2 del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

26

Su tutte le deliberazioni di variazione di competenza

del Consiglio,è necessario acquisire il

parere dell’organo di revisione

(art. 239, comma 1, lett. b2)

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO ((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

L’organo esecutivo con provvedimento amministrativo approva le variazioni del piano esecutivo di gestione, salvo quelle di cui al comma 5-quater (cioè quelle di competenza dei dirigenti);

Ai fini della gestione, nel Piano esecutivo di gestione:

• le tipologie sono ripartite in categorie, in capitoli ed eventualmente in articoli;

• i programmi sono ripartiti in titoli, macroaggregati, capitoli ed eventualmente in articoli.

(Art. 165, commi 3 e 5 del TUEL)

27

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

…….segue.segue……((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

28

Sono pertanto variazioni di competenza dell’organo esecutivo :

�Quelle che interessano categorie di entrata diverse all’interno della medesima tipologia;

�Quelle che riguardano macroaggregati diversi all’interno dello stesso programma;

�Quelle che variano capitoli di spesa all’interno dei macroaggregati:

Trasferimenti correnti;Trasferimenti in conto capitale;Contributi agli investimenti;

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

…….segue.segue……((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

29

….e le seguenti variazioni del bilancio di previsione non aventi natura discrezionale, che si configurano come meramente applicative delle decisioni del Consiglio, per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio:a) variazioni riguardanti l’utilizzo della quota vincolata e accantonata del risultato di amministrazionenel corso dell’esercizio provvisorio consistenti nella mera reiscrizione di economie di spesa derivanti da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente corrispondenti a entrate vincolate, secondo le modalitàpreviste dall’art. 187, comma 3 quinquies;

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

…….segue.segue……((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

30

Applicazione avanzo vincolato e accantonato derivante da stanziamenti di bilancio

dell’esercizio precedente corrispondenti a economie di spesa derivanti da entrate

vincolate

� L’organo esecutivo procede ad applicare avanzo vincolato o accantonato solo nel corsodell’esercizio provvisorio:.� Nel corso dell’esercizio provvisorio è consentito l’utilizzo delle quote vincolate e

accantonate dell’avanzo di amministrazione solo per:� garantire la prosecuzione o l’avvio di attività soggette a termini o scadenza, il cui

mancato svolgimento determinerebbe danno per l’ente;e sulla base:� di una relazione documentata del dirigente competente;� La quota di avanzo vincolato e accantonato che può essere applicata con variazione

dell’organo esecutivo all’esercizio provvisorio deve derivare da stanziamenti dell’esercizio precedente;

� Può essere applicato, con variazione dell’organo esecutivo, sia l’avanzo vincolato e accantonato certo sia l’avanzo vincolato e accantonato presunto purché derivi da stanziamenti dell’esercizio precedente;

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

…….segue.segue……((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

31

Applicazione avanzo vincolato…….

� In caso di applicazione dell’avanzo vincolato e accantonato presunto da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente corrispondenti a entrate vincolate, deve essere stato precedentemente approvato dalla Giunta il prospetto aggiornato del risultato di amministrazione presunto;

� L’organo esecutivo non può applicare al bilancio provvisorio avanzo vincolato e accantonato risultante dal rendiconto approvato se non riguarda strettamente avanzo formatosi da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente concernenti entrate vincolate

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

…….segue.segue……((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

32

b) variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi riguardanti l’utilizzo di risorse comunitarie e vincolate, nel rispetto della finalità della spesa definita nel provvedimento di assegnazione delle risorse, o qualora le variazioni siano necessarie per l'attuazione di interventi previsti da intese istituzionali di programma o da altri strumenti di programmazione negoziata, già deliberati dal Consiglio;

c) variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi limitatamente alle spese per il personale, conseguenti a provvedimenti di trasferimento del personale all’interno dell’ente;

d) variazioni delle dotazioni di cassa, salvo quelle previste dal comma 5-quater, garantendo che il fondo di cassa alla fine dell’esercizio sia non negativo;

e) variazioni riguardanti il fondo pluriennale vincolato di cui all’articolo 3, comma 5 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, effettuata entro i termini di approvazione del rendiconto in deroga al comma 3;

e – bis) variazioni compensative tra macroaggregati dello stesso programma all’interno della stessa missione.

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

…….segue.segue……((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

33

OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE

Con il regolamento di contabilitàvengono disciplinate le modalità di

comunicazione al Consiglio

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

…….segue.segue……((art. 175, COMMA 5bis del art. 175, COMMA 5bis del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii.).)

34

Sono inoltre di competenza della giunta le variazioni non compensative, nell’ambito dell’esercizio provvisorio o della gestione provvisoria, che istituiscono nuovi capitoli di entrata con stanziamento pari a zero nell’ambito di tipologie per le quali già esistono stanziamenti.

(Paragrafo 8.13 del principio contabile applicato della competenza finanziaria)

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

……ilil PARERE dellPARERE dell’’ORGANO DI REVISIONEORGANO DI REVISIONE

35

In via generale non è previsto il coinvolgimento dell’organo di revisione nelle variazioni di bilancio aventi natura meramente gestionale,

pertanto le variazioni della Giunta non necessitano del parere dell’organo di revisione

……ma ci sono ECCEZIONI

(art. 239 TUEL, primo comma, lett. b2)

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

……ilil PARERE dellPARERE dell’’ORGANO DI REVISIONEORGANO DI REVISIONE

36

ECCEZIONI:

LA DELIBERA DI RIACCERTAMENTO ORDINARIO DEI RESIDUI

“Il riaccertamento ordinario dei residui trova speci fica evidenza nel rendiconto finanziario, ed è effettuato annualmente, con un’unica deliberazione della giunta, previa acquis izione del parere dell’organo di revisione, in vista dell’app rovazione del rendiconto.”

(Principio contabile applicato della contabilità fin anziaria -paragrafo 9.1)

LE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELLLE VARIAZIONI DI COMPETENZA DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

……ilil PARERE dellPARERE dell’’ORGANO DI REVISIONEORGANO DI REVISIONE

37

ECCEZIONI:

LA DELIBERA CHE APPLICA L’AVANZO VINCOLATO AL BILANCIO PROVVISORIO

“ Nel corso dell’esercizio provvisorio, per garantir e la prosecuzione o l’avvio di attività soggette a termini o scadenza, il cui mancato svolgimento determinerebbe danno per l’ente, è consentito l’utilizzo delle qu ote vincolate dell’avanzo di amministrazione sulla base di una relazione documentata del dirigente competente. A tal fine, dopo avere acquisito il par ere dell’organo di revisione contabile la Giunta delibera una variazione del bilancio provvisorio in corso di gestione, che dispone l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione vincolato determinato sulla base di dati di pre-consuntivo dell’esercizio precedente.”

(Principio contabile applicato della contabilità fin anziaria - paragrafo 8.11)

“ …….L’utilizzo delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione è consentito anche nel corso dell’esercizio provvisorio, esclusivamente pe r garantire la prosecuzione o l’avvio di attivitàsoggette a termini o scadenza, sulla base di una re lazione documentata del dirigente competente. A tal fine, la Giunta, dopo avere acquisito il parere del l’organo di revisione , delibera una variazione del bilancio provvisorio in corso di gestione, che disp one l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione vinco lato o accantonato determinato, sulla base di dati di pre- consuntivo dell’esercizio precedente, secondo le modalità previste dal presente principio…”

(Principio contabile applicato della contabilità fin anziaria - paragrafo 9.2)

LE VARIAZIONI LE VARIAZIONI IN VIA IN VIA DD’’URGENZAURGENZA

DELLDELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

38

Ai sensi dell'articolo 42 le variazioni di bilanciopossono essere adottate dall'organo esecutivo invia d'urgenza opportunamente motivata, salvoratifica, a pena di decadenza, da parte dell'organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti e comunque entro il 31 dicembre dell'anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.

LE VARIAZIONI DELLLE VARIAZIONI DELL’’ORGANO ESECUTIVO ORGANO ESECUTIVO

PER PER IL PRELIEVO DEI FONDIIL PRELIEVO DEI FONDI

39

I prelevamenti

1. Dal FONDO DI RISERVA

2. Dal FONDO DI CASSA

3. Dai FONDI SPESE POTENZIALI

SONO DI COMPETENZA DELLSONO DI COMPETENZA DELL ’’ORGANO ESECUTIVOORGANO ESECUTIVO

Art. 166, I e IIc: “Nella missione “Fondi e Accantonamenti”, all’interno

del programma “Fondo di riserva”, gli enti locali iscrivono un fondo di

riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale

delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio.

Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell'organo esecutivo da

comunicare all'organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di

contabilità, nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di

bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino

insufficienti”.

Art. 166, IV c.: “Nella missione “Fondi e Accantonamenti”,

all’interno del programma “Fondo di riserva”, gli enti locali

iscrivono un fondo di riserva di cassa non inferiore all0 0,2 per

cento delle spese finali, utilizzato con deliberazioni dell’organo

esecutivo”

Art. 176: I prelevamenti dal fondo di riserva,

dal fondo di riserva di cassa e dai fondi spese

potenziali sono di competenza dell'organo

esecutivo e possono essere deliberati sino al

31 dicembre di ciascun anno.

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

Nel rispetto di quanto previsto dai regolamenti di contabilità, i responsabili dei servizi/ della spesa o, in assenza di disciplina, il responsabile del servizio finanziario, possono effettuare, per ciascuno degli esercizi del bilancio:a) le variazioni compensative del piano esecutivo di gestione, fra capitoli di entrata della medesima categoria e fra i capitoli di spesa del medesimo macroaggregato, escluse le variazioni dei capitoli appartenenti ai macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti, e ai trasferimenti in conto capitale, che sono di competenza della Giunta (possibili anche in esercizio provvisorio – par. 8.13 pcacf)

40

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

41

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

b) le variazioni di bilancio fra gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato e gli stanziamenti correlati, in termini di competenza e di cassa, escluse quelle previste dall’articolo 3, comma 5, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.Le variazioni di bilancio riguardanti le variazioni del fondo pluriennale vincolato sono comunicate trimestralmente alla Giunta.

42

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

43

OBBLIGO DICOMUNICAZIONE TRIMESTRALE ALLA GIUNTA

OBBLIGO DICOMUNICAZIONE TRIMESTRALE ALLA GIUNTA

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

44

c) le variazioni di bilancio riguardanti l’utilizzo della quota vincolata del risultato di amministrazione derivanti da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente corrispondenti a entrate vincolate, in termini di competenza e di cassa, secondo le modalità previste dall’articolo 187, comma 3- quinquies;

VARIAZIONE CHE PRESUPPONE IL BILANCIO APPROVATO

VARIAZIONE CHE PRESUPPONE IL BILANCIO APPROVATO

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

45

Art. 187, comma 3 quinquies

Le variazioni di bilancio che, in attesa dell’approvazione del consuntivo, applicano al bilancio:

�quote vincolate�o accantonate del risultato di amministrazione,sono effettuate solo dopo l’approvazione del prospe tto aggiornato del risultato di amministrazione presunto da parte della Giunta di cui al comma 3-quater.Le variazioni consistenti nella mera reiscrizione di economie di spesa derivanti da stanziamenti di bilancio dell’es ercizio precedente corrispondenti a entrate vincolate, poss ono essere disposte dai dirigenti se previsto dal regolamento di contabilità o, in assenza di norme, dal responsabile finanziario.In caso di esercizio provvisorio tali variazioni sono di competenza DELLA GIUNTA

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

46

Applicazione avanzo vincolato derivante da stanziamenti di bilancio dell’esercizio

precedente corrispondenti a entrate vincolate in termini di competenza e cassa

� La quota di avanzo vincolato che può essere applicata con variazione dirigenziale deve risultare da stanziamenti dell’esercizio precedente

� Può essere applicato, con variazione dirigenziale, sia l’avanzo vincolato certo sia l’avanzo vincolato presunto purché derivi da stanziamenti dell’esercizio precedente

� In caso di applicazione dell’avanzo vincolato presunto da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente corrispondenti a entrate vincolate deve essere stato approvato dalla Giunta il prospetto aggiornato del risultato di amministrazione presunto

� ll bilancio di previsione deve essere stato approvato, in quanto in esercizio provvisorioquesta variazione è di competenza della giunta

� La variazione dirigenziale non può applicare avanzo accantonato

� La variazione dirigenziale non può applicare avanzo vincolato risultante dal rendiconto approvato se non riguarda strettamente avanzo formatosi da stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente concernenti entrate vincolate

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(art. 175, comma 5 (art. 175, comma 5 quaterquater del del D.LgsD.Lgs. 267/2000 e . 267/2000 e ss.mm.iiss.mm.ii))

47

d) le variazioni degli stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti di tesoreria statale intestati all'ente e i versamenti a depositi bancari intestati all'ente;

e) le variazioni necessarie per l’adeguamento delle previsioni, compresa l’istituzione di tipologie e programmi, riguardanti le partite di giro e le operazioni per conto di terzi.

LE VARIAZIONI DEI LE VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue(ex principio contabile applicato della contabilit(ex principio contabile applicato della contabilitàà finanziaria)finanziaria)

48

REIMPUTAZIONI PARZIALI

Al solo fine di consentire una corretta reimputazioneall’esercizio in corso di obbligazioni da incassare o pagare necessariamente prima del riaccertamento ordinario, è possibile, con provvedimento del responsabile del servizio finanziario , previa acquisizione del parere dell’organo di revisione, effettuare un riaccertamento parziale di tali residui.(Principio contabile applicato della contabilità finanziaria- paragrafo 9.1)(competenza esclusiva del responsabile del servizio finanziario)

IL PARERE DELLIL PARERE DELL’’ORGANO DI REVISIONEORGANO DI REVISIONE

SULLESULLE VARIAZIONI DEI VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI……seguesegue

49

In via generale non è previsto il coinvolgimento dell’organo di revisione nelle variazioni di bilancio aventi natura gestionale, pertanto le variazioni dirigenziali non necessitano del parere dell’organo di revisione(art. 239 TUEL, primo comma, lett. b2)

IL PARERE DELLIL PARERE DELL’’ORGANO DI REVISIONEORGANO DI REVISIONE

SULLESULLE VARIAZIONI DEI VARIAZIONI DEI DIRIGENTIDIRIGENTI

50

la determina del responsabile del servizio finanziario di riaccertamentoparziale dei residui

“Al solo fine di consentire una corretta reimputazi oneall’esercizio in corso di obbligazioni da incassar e o pagare necessariamente prima del riaccertamento ordinario, èpossibile, con provvedimento del responsabile del servizio finanziario, previa acquisizione del parere dell’o rgano di revisione, effettuare un riaccertamento parziale di tali residui”

(Principio contabile applicato della contabilità fin anziaria -Paragrafo 9.1)

ECCEZIONI

IL TERMINE ENTRO CUI DELIBERAREIL TERMINE ENTRO CUI DELIBERARE

LE VARIAZIONI DI BILANCIOLE VARIAZIONI DI BILANCIO

Le variazioni al bilancio di previsione possono essere deliberate non oltre il 30 novembre di ciascun anno fatte salve le seguenti variazioni, che possono essere deliberate sino al 31 dicembre di ciascun anno :

a)l’istituzione di tipologie di entrata adestinazione vincolata e il correlato programma di

spesa

Variazione di competenza del consiglio che può esseredeliberata anche oltre il 30 novembre;

51

IL TERMINE ENTRO CUI DELIBERAREIL TERMINE ENTRO CUI DELIBERARE

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI BILANCIOBILANCIO……seguesegue

b) l’istituzione di tipologie di entrata senza vincolo di destinazione, con stanziamento pari a zero, a seguito di accertamento e riscossione di entrate non previste in bilancio, secondo le modalità disciplinate dal principio applicato della contabilità finanziaria:“nel caso di accertamento e/o riscossione di entrate per le quali, in bilancio, non è prevista

l'apposita “tipologia di entrata” e non è possibile procedere alla variazione del bilancio essendo scaduti i termini di legge, l'operazione è registrata istituendo, in sede di gestione, apposita voce, con stanziamento pari a zero. Tale procedimento è diretto a garantire la corretta applicazione dell'articolo 7 del Decreto legislativo n. 118 del 2011, che prevede il divieto di imputazione provvisoria delle operazioni alle partite di giro”.Principio contabile applicato della contabilità finanziaria - paragrafo 3.4

Variazione di competenza dei Dirigenti

52

IL TERMINE ENTRO CUI DELIBERAREIL TERMINE ENTRO CUI DELIBERARE

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI BILANCIOBILANCIO……seguesegue

c) l’utilizzo delle quote del risultato di amministrazione vincolato e accantonato per le finalità per le quali sono stati previsti:

Variazione di competenza del Consiglio o dei Dirigenti;

d) quelle necessarie alla reimputazione agli esercizi in cui sono esigibili, di obbligazioni riguardanti entrate vincolate già assunte e, se necessario, delle spese correlate:

VARIAZIONE DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO

53

IL TERMINE ENTRO CUI DELIBERAREIL TERMINE ENTRO CUI DELIBERARE

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI BILANCIOBILANCIO……seguesegue

e) le variazioni delle dotazioni di cassa

Variazione di competenza della Giunta

f) le variazioni di cui al comma 5-quater, lettera b), ovvero le variazioni di bilancio fra gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato e gli stanziamenti correlati, in termini di competenza e di cassa;

Variazione di competenza dei Dirigenti

54

IL TERMINE ENTRO CUI DELIBERAREIL TERMINE ENTRO CUI DELIBERARE

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI BILANCIOBILANCIO……seguesegue

g) le variazioni degli stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti di tesoreria statale intestati all'ente e i versamenti a depositi bancari intestati all'ente

Variazione di competenza della Dirigenti

h) I prelievi dal fondo di riserva, dal fondo di riserva dicassa e dai fondi spese potenziali

Variazione di competenza della Giunta

55

IL TERMINE ENTRO CUI DELIBERAREIL TERMINE ENTRO CUI DELIBERARE

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI BILANCIOBILANCIO……seguesegue

Variazione che possono essere deliberate entro il 1 5 dicembre di ciascun anno:

Variazione di PEG di competenza dell’organo esecuti vofatte salve le variazioni correlate alle variazioni di bilancio previste al comma

3 dell’art. 175 TUEL, che possono essere deliberate sinoal 31 dicembre di ciascun anno

(art. 175, comma 9 TUEL)

56

IL TERMINE ENTRO CUI DELIBERAREIL TERMINE ENTRO CUI DELIBERARE

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI BILANCIOBILANCIO……seguesegue

Variazione che possono essere deliberate nell’esercizio successivo , entro i termini previsti per

l’approvazione del rendiconto:

1.Variazioni adottate ai sensi dell’art. 3, comma 5 del D. Lgs. 118/2011: riaccertamento ordinario di competenza dell’organo esecutivo;2.Reimputazioni parziali effettuate dal responsabile del servizio finanziario

57

LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI AL AL TESORIERETESORIERE

58

ALLEGATO 8.1

DEL D.LGS. 118/2011 E

SS.MM.II.:

VARIAZIONI AL BILANCIO DI

PREVISIONE

ALLEGATO 8.1

DEL D.LGS. 118/2011 E

SS.MM.II.:

VARIAZIONI AL BILANCIO DI

PREVISIONE

LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI AL AL TESORIERETESORIERE……seguesegue

59

LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI AL AL TESORIERETESORIERE……seguesegue

60

LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI AL AL TESORIERETESORIERE……seguesegue

61

ALLEGATO 8.2

DEL D.LGS. 118/2011 E

SS.MM.II.:

VARIAZIONI RELATIVE AL FPV E

CORRELATI CAPITOLI DI SPESA

ALLEGATO 8.2

DEL D.LGS. 118/2011 E

SS.MM.II.:

VARIAZIONI RELATIVE AL FPV E

CORRELATI CAPITOLI DI SPESA

LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI AL AL TESORIERETESORIERE……seguesegue

62

LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI AL AL TESORIERETESORIERE……seguesegue

63

ALLEGATO 8.3

DEL D.LGS. 118/2011 E

SS.MM.II.:

VARIAZIONI AL BILANCIO

PROVVISORIO

ALLEGATO 8.3

DEL D.LGS. 118/2011 E

SS.MM.II.:

VARIAZIONI AL BILANCIO

PROVVISORIO

LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI LA COMUNICAZIONE DELLE VARIAZIONI AL AL TESORIERETESORIERE……seguesegue

64

LE VARIAZIONI DI PEGLE VARIAZIONI DI PEG

Art. 175 comma 5 quinquies

Le variazioni al bilancio di previsione disposte con provvedimenti amministrativi, nei casi previsti dal presente decreto, e le variazioni del piano esecutivo di gestione non possono essere disposte con il medesimo provvedimento amministrativo.Le determinazioni dirigenziali di variazione compensativa dei capitoli del piano esecutivo di gestione di cui al comma 5-quater sono effettuate al fine di favorire il conseguimento degli obiettivi assegnati ai dirigenti.

65

LE VARIAZIONI DI PEGLE VARIAZIONI DI PEG

Applicazioni pratiche dell’art. 175 comma 5 quinqui es

Alle variazioni del bilancio di previsione adottate dal Consiglio Comunale

consegue necessariamente

una variazione di PEG

66

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

Nelle variazioni di competenzaconsiliare, l’organo vota lo stanziamento del singolo programma.Le variazioni tra capitoli appartenenti al medesimo programma non rilevano.E’ per questo che è necessario adottare successivamente una variazione di PEG

67

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

Pertanto, in caso di variazione di assestamento in cui sono presenti anchestorni all’interno dello stesso macroaggregato e programma, la variazione non si perfeziona sul provvedimento amministrativo di competenza consiliare.Se ci fosse solo tale tipologia di variazioni, non ci sarebbe nessun provvedimento di variazione da far adottare al Consiglio.Bisogna quindi adottare la successiva variazione di PEG.

68

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

Applicazioni pratiche dell’art. 175 comma 5 quinqui es

Alle variazioni del bilancio di previsione adottate dalla Giunta in via d’urgenza, con i poteri del Consiglio

comunale, successivamente ratificate dal Consiglio

consegue necessariamente

una variazione di PEG

69

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

Applicazioni pratiche dell’art. 175 comma 5 quinqui es

Nelle variazioni d’urgenza la Giunta sta agendo con i poteri del Consiglio, variando gli stanziamenti delle unità di voto del Consiglio: missioni e programmi.Per questo si rende necessario adottare un successivo atto, quale quello di variazione del PEG, perché solo con il PEG rileva l’articolazione delle entrate in titoli, tipologie, categorie ed eventualmente articoli, per la parte entrata e l’articolazione in missioni, programmi, titoli, macroaggregati, capitoli ed eventualmente articoli per la spesa.

70

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

Applicazioni pratiche dell’art. 175 comma 5 quinqui es

Alle variazioni di bilancio di previsione adottate da lla Giuntaai sensi dell’art. 175, comma 5 bis del D.Lgs. 267/2000:

a)Applicazione avanzo vincolatoe accantonato nelcorso dell’esercizio

provvisoriob)Variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmi per l’utilizzo di risorse comunitariec)Variazioni compensative tra le dotazioni delle missioni e dei programmilimitatamente alle spese di personaled)Variazioni di cassae)Riaccertamento ordinario

consegue necessariamente una variazione di PEG

71

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

Applicazioni pratiche dell’art. 175 comma 5 quinqui es

Le variazioni dell’organo esecutivo e dei dirigenti al piano esecutivo di

gestione si configurano essi stessi come provvedimenti amministrativi

che dispongono la variazione di PEG.

Art. 175 comma 5 bis prima parte:L’organo esecutivo con provvedimento amministrativo

approva le variazioni del piano esecutivo di gestione

Art. 175 comma 5 quater lett. a)Sono di competenza dirigenziale:

le variazioni compensative del P.E.G , fra capitoli di entrata della medesima categoria

e fra i capitoli di spesa del medesimo macroaggregato, escluse le variazioni dei

capitoli appartenenti ai macroaggregati riguardanti i trasferimenti correnti, i

contributi agli investimenti, e ai trasferimenti in conto capitale, che sono di

competenza della Giunta.

72

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

Applicazioni pratiche dell’art. 175 comma 5 quinqui es

Le variazioni di bilancio dei responsabili di spesa o, in assenza di

disciplina, le variazioni del responsabile del servizio finanziario che

riguardano:

�gli stanziamenti del fpv e i correlati capitoli di spesa;

�l’applicazione della quota vincolata del risultato di amministrazione;

�gli stanziamenti dei versamenti ai conti di

tesoreria statale e i versamenti ai depositi bancari;

�le partite di giro;

Non comportano l’adozione di un separato provvediment o

per variare il PEG Ivana Rasi

73

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

L’obbligatorietà del PEG

Per i comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, l’adozione del

Piano esecutivo di gestione è facoltativa, fermo restando l’obbligo di

rilevare unitariamente i fatti gestionali secondo la struttura del piano

dei conti di cui all’articolo 157, comma 1-bis.

Si consiglia comunque di adottare un atto di assegnazione delle risorse

ai responsabili degli uffici e dei servizi, al fine di poter gestire le variazioni

gestionali.

74

LE VARIAZIONI DI LE VARIAZIONI DI PEGPEG……seguesegue

NEWS

L’art. 9 bis del D.L. 113/2016, convertito dalla L. 7 agosto 2013,

ha aggiunto la lettera e) – bis al comma 5 – bis dell’art. 175

(variazioni di PEG) che sancisce:

«variazioni compensative tra macroaggregati dello stess o

programma all’interno della stessa missione»

75

APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI…

Legge di stabilità 2016 N. 208/2015Articolo 1, comma 727

•Qualora le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei Conti accertino che il rispetto delle regole di cui ai commi da 707 a 734 è stato artificiosamente conseguito mediante una non corretta applicazione dei principi contabili di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, o altre forme elusive, le stesse irrogano, agli amministratori……e al responsabile amministrativo individuato dalla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, una sanzione pecuniaria fino a tre mensilità del trattamento retributivo……

76

APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI…

Corte dei Conti

Linee di indirizzo per la formazione del bilancio 2016-2018 e per l’attuazione della contabilità armonizzata negli enti territoriali.

Deliberazione nr. 9/SEZAUT/2016/INPR

•Attendibile programmazione e veritiera previsione dei flussi di cassa………•Necessario coinvolgimento di tutti i responsabili dei servizi nell’attività di predisposizione degli strumenti di programmazione e previsione……..•Entrate e spese realmente disponibili…. •Saldo….•La cassa…..richiede l’impegno di tutti i responsabili dei servizi per la determinazione degli effettivi flussi di entrate e uscite .•Principi di veridicità, attendibilità, congruità e di prudenza…’

77

78

LA L.243/2012 IN MATERIA DI EQUILIBRIO DI BILANCI

DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI

NEWS

E’ STATA MODIFICATA CON LA L. 164 DEL 12 AGOSTO

2016

(ART. 1 MODIFICATIVO DELL’ART. 9)……

INTRODUZIONE FPV PER GLI ANNI 2017 – 2019

CON LA LEGGE DI BILANCIO

79

GLI EQUILIBRI DI BILANCIO

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE

Entrate

• Avanzo per parte corrente• Correnti (primi tre titoli)• Fpv di parte corrente• Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti• direttamente destinati al rimborso dei prestiti da• amministrazioni pubbliche

Spese

• Disavanzo• Spese correnti• Rimborso prestiti tit 4• Saldo negativo partite finanziarie (tit 5- tit 3)• Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale

80

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

Entrate

• Avanzo per spesa in c/ capitale

• Fpv di parte capitale

• Entrate in c/ capitale (tit 4 e 6)

• Saldo positivo partite finanziarie (tit 5- tit 3)

Spese

• Spese in c/ capitale

81

COMPETENZA ANNO DI

RIFERIMENTO DEL BILANCIO

2016

COMPETENZA ANNO2017

COMPETENZA ANNO2018

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (solo per l'esercizio 2016)(+) 7.901,00

B) Fondo pluriennale vincolato di entrata in conto capitale al netto delle quote finanziate da debito (solo per l'esercizio 20 16)

(+) 412.351,00

C) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria , contributiva e perequativa (+) 6.470.220,42 6.480.000,00 6.535.000,00

D1) Titolo 2 - Trasferimenti correnti (+) 5.972.820,90 5.183.520,85 5.067.720,85

D2) Contributo di cui all'art. 1, comma 20, legge di stabilità 2016 (solo 2016 per i comuni)(-) 0,00

D3) Contributo di cui all'art. 1, comma 683, legge di stabilità 2016 (solo 2016 per le regioni)(-) 0,00

D) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fin i dei saldi finanza pubblica (D=D1-D2-D3)

(+) 5.972.820,90 5.183.520,85 5.067.720,85

E) Titolo 3 - Entrate extratributarie (+) 1.893.685,02 1.628.085,19 1.699.085,19

F) Titolo 4 - Entrate in c/capitale (+) 3.472.955,70 894.544,29 342.000,00

G) Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività fina nziarie (+) 800.000,00 500.000,00 500.000,00

H) ENTRATE FINALI VALIDE AI FINI DEI SALDI DI FINAN ZA PUBBLICA (H=C+D+E+F+G) (+) 18.609.682,04 14.686.150,33 14.143.806,04

I1) Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale vincolato (+) 13.049.095,02 11.812.723,04 11.762.479,04

I2) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (solo per il 2016) (+) 0,00

I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (-) 235.000,00 285.000,00 356.000,00

I4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione) (-) 60.000,00 38.000,00 20.000,00

Allegato n.9 - Bilancio di previsione

BILANCIO DI PREVISIONEPROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA (*)

EQUILIBRIO ENTRATE FINALI - SPESE FINALI (ART. 1, comma 711, Legge di stabilità 2016)

82

I1) Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale vincolato (+) 13.049.095,02 11.812.723,04 11.762.479,04

I2) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (solo per il 2016) (+) 0,00

I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (-) 235.000,00 285.000,00 356.000,00

I4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione) (-) 60.000,00 38.000,00 20.000,00

I5) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (-) 0,00 0,00 0,00

I6) Spese correnti per interventi di bonifica ambientale di cui all'art. 1, comma 716, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali)

(-) 0,00

I7) Spese correnti per sisma maggio 2012, finanziate secondo le modalità di cui all'art. 1, comma 441, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali dell'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto)

(-) 0,00

I) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei sal di di finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4-I5-I6-I7)

(+) 12.754.095,02 11.489.723,04 11.386.479,04

L1) Titolo 2 - Spese in c/ capitale al netto del fondo pluriennale vincolato (+) 7.079.873,10 906.557,61 348.006,65

L2) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al netto delle quote finanziate da debito (solo per il 2016)

(+) 12.013,32

L3) Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (-) 0,00 0,00 0,00

L4) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (-) 0,00 0,00 0,00

L5) Spese per edilizia scolastica di cui all'art. 1, comma 713, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali)

(-) 0,00

L6) Spese in c/capitale per interventi di bonifica ambientale di cui all'art. 1, comma 716, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali)

(-) 0,00

L7) Spese in c/capitale per sisma maggio 2012, finanziate secondo le modalità di cui all'art. 1, comma 441, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per gli enti locali dell'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto)

(-) 0,00

L8) Spese per la realizzazione del Museo Nazionale della Shoah di cui all'art. 1, comma 750, Legge di stabilità 2016 (solo 2016 per Roma Capitale)

(-) 0,00

L) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini de i saldi di finanza pubblica (L=L1+L2-L3-L4-L5-L6-L7-L8)

(+) 7.091.886,42 906.557,61 348.006,65

83

L ) T i to lo 2 - S p e s e in c /c a p ita le v a l id e a i f in i d e i s a ld i d i f in a n z a p u b b l ic a (L = L 1 + L 2 -L 3 -L 4 -L 5 -L 6 -L 7 -L 8 )

(+ ) 7 .0 9 1 .8 8 6 ,4 2 9 0 6 .5 5 7 ,6 1 3 4 8 .0 0 6 ,6 5

M ) T i to lo 3 - S p e s e p e r in c re m e n to d i a t t iv i tà f in a n z ia r ia (+ ) 5 0 0 .0 0 0 ,0 0 5 0 0 .0 0 0 ,0 0 5 0 0 .0 0 0 ,0 0

2 0 .3 4 5 .9 8 1 ,4 4 1 2 .8 9 6 .2 8 0 ,6 5 1 2 .2 3 4 .4 8 5 ,6 9

O ) S A L D O T R A E N T R A T E E S P E S E F IN A L I V A L ID E A I F IN I D E I S A L D I D I F IN A N Z A P U B B L IC A (O = A + B + H -N )

-1 .3 1 6 .0 4 7 ,4 0 1 .7 8 9 .8 6 9 ,6 8 1 .9 0 9 .3 2 0 ,3 5

S p a z i f in a n z ia r i c e d u t i o a c q u is it i e x a r t . 1 , c o m m a 7 2 8 , L e g g e d i s ta b ilità 2 0 1 6 (p a tto re g io n a le )( - ) / (+ ) 1 .3 1 6 .0 4 7 ,4 0 0 ,0 0 0 ,0 0

S p a z i f in a n z ia r i c e d u t i o a c q u is it i e x a r t . 1 , c o m m a 7 3 2 , L e g g e d i s ta b ilità 2 0 1 6 (p a tto n a z io n a le o r iz z o n ta le )(s o lo p e r g li e n t i lo c a li)

( - ) / (+ ) 0 ,0 0 0 ,0 0 0 ,0 0

P a tto re g io n a le o r iz z o n ta le a i s e n s i d e l c o m m a 1 4 1 d e ll 'a r t ic o lo 1 d e lla le g g e n . 2 2 0 /2 0 1 0 a n n o 2 0 1 4 (s o lo p e r g li e n t i lo c a li)

( - ) / (+ ) 0 ,0 0

P a tto re g io n a le o r iz z o n ta le a i s e n s i d e l c o m m a 4 8 0 e s e g g . d e ll'a r t ic o lo 1 d e lla le g g e n . 1 9 0 /2 0 1 4 a n n o 2 0 1 5 (s o lo p e r g li e n t i lo c a li)

( - ) / (+ ) 0 ,0 0 0 ,0 0

P a tto n a z io n a le o r iz z o n ta le a i s e n s i d e i c o m m i 1 -7 d e ll'a r t. 4 - te r d e l d e c re to le g g e n . 1 6 /2 0 1 2 a n n o 2 0 1 4 (s o lo p e r g li e n t i lo c a li)

( - ) / (+ ) 0 ,0 0

P a tto n a z io n a le o r iz z o n ta le a i s e n s i d e i c o m m i 1 -7 d e ll'a r t. 4 - te r d e l d e c re to le g g e n . 1 6 /2 0 1 2 a n n o 2 0 1 5 (s o lo p e r g li e n t i lo c a li)

( - ) / (+ ) 0 ,0 0 0 ,0 0

E Q U IL IB R IO F IN A L E (c o m p re s i g li e f fe t t i d e i p a t t i re g io n a l i e n a z io n a l i ) 0 ,0 0 1 .7 8 9 .8 6 9 ,6 8 1 .9 0 9 .3 2 0 ,3 5

(* ) A lle g a to p re v is to d a l D M 3 0 m a rz o 2 0 1 6

T a v a g n a c c o , 6 m a g g io 2 0 1 6 IL R E S P O N S A B IL E D E L L 'A R E A E C O N O M IC O F IN A N Z IA R IA

F .T O D o tt .s s a A le s s a n d ra B o s c h i

N ) S P E S E F IN A L I V A L ID E A I F IN I D E I S A L D I D I F IN A N Z A P U B B L IC A (N = I+ L + M )

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Grazie per lGrazie per l’’attenzioneattenzionee buon lavoro!e buon lavoro!

Alessandra BoschiAlessandra Boschi