art. 1, comma 2, dcb bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce...

17
Speciale.2 Da 25 anni missionari in Camerun Da 25 anni missionari in Camerun Anno XLV n.7 - agosto settembre 2007 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 nº 46) art. 1, comma 2, DCB Bergamo

Upload: haduong

Post on 15-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

Speciale.2Da 25 annimissionariin Camerun

Da 25 annimissionariin Camerun

Anno XLVn.7 - agosto settembre 2007Poste Italiane s.p.a.Spedizione in Abbonamento PostaleD.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 nº 46)art. 1, comma 2, DCB Bergamo

Page 2: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

MISSIONICamerunCamerun

3MISSIONARICappucciniCappuccini2MISSIONARICappucciniCappuccini

Carissimi amici lettori e benefattori

AUGURI AI FRATIGRAZIE AI BENEFATTORISpenti i riflettori dei festeggiamenti la vita ha ripreso a scorrere

nella sua quotidianità fatta di semplicità, costanza, amore, fedeltà

negli impegni che la Custodia del Camerun vive a livello di

fraternità, di formazione, di predicazione e di carità. Ripreso il

cammino verso ulteriori mete che Dio disporrà, desidero rivolgere

un augurio ai frati e lo faccio con le parole di San Francesco:

“Altissimo glorioso Dio,illumina le tenebre de lo core mio:

Et dame fede dricta,speranza certa e carità perfecta,

senno e cognoscemento,

Signore,che faccia lo tuo santo e verace comandamento.

Amen”.

Questa preghiera, che San Francesco recitava davanti al

Crocefisso di San Damiano, esprimendo tutto il suo amore verso

Dio e il desiderio di servirlo fedelmente, accompagni e sostenga

la vostra vita di consacrazione e missione.

Mi sia consentita anche una parola di ringraziamento per tutti i

benefattori che in maniera spesso nascosta e silenziosa non

mancano di sostenere l’attività missionaria. Certamente i

missionari vivono in prima linea impegnati nell’opera

di evangelizzazione e promozione umana e

quotidianamente incontrano situazioni particolari di

bisogno alle quali non è facile dare una pronta risposta.

Se in tanti casi ciò diventa possibile è proprio grazie a

voi benefattori che non fate mancare il vostro aiuto.

Veramente dobbiamo ringraziare il Signore e ognuno di

voi per ciò che si è potuto fare in questi 25 anni.

San Francesco ci benedice e ci accompagna:

“E chiunque osserverà queste cose, sia ricolmo in cielo

della benedizione dell’Altissimo Padre, e in terra sia

ricolmo della benedizione del suo Figlio diletto col

santissimo Spirito Paraclito e con tutte le potenze dei

cieli e con tutti i santi. Ed io frate Francesco, piccolino,

vostro servo, per quel poco che io posso, confermo a voi

dentro e fuori questa santissima benedizione. Amen”.

(Testamento di san Francesco - Fonti Francescane n. 131)

Auguri e grazie Fra Mauro MiselliSegretario del Centro Missionari di Milano

Le interviste di pagina 4, 8, 17 e 23 sono staterealizzate da fra Author Nga e fra Jude Berinyuycon la collaborazione di fra Yanou Thierry.

In copertina: fra Roberto Pirovano con i bambinidella parrocchia di Shisong.Sopra: giovani partecipanti alle giornate vocazionali.A destra: i frati riuniti nel convento di Sop.

Page 3: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

4MISSIONARICappucciniCappuccini

Fra Felice, come Custode, che cosaci dice riguardo alla vita e attività deivostri confratelli?Sono contento che i nostri fratelli sianopresenti in tante situazioni e attività.Il frate cerca di dare il meglio di se stessoin ogni situazione e con ogni persona.Sono contento particolarmente per tutte levolte che attraverso il frate è la fraternitàche appare, il frate non esiste da solo maunicamente come membro di unafraternità.

Qualche anno fa, c’era parecchia attesaper il Direttorio della Custodia,da affiancare alla Regola e alleCostituzioni. Che cosa si è fatto e diquale utilità può essere questoDirettorio?Negli anni scorsi si è lavorato a varieriprese per formulare il Direttorio dellaCustodia. In esso sono confluiti isuggerimenti personali di alcuni frati,il risultato di nostri Capitoli o assemblee,il tutto integrato gradualmente fino aprendere la forma attuale. Durante l’ultimaassemblea abbiamo avuto ancora deisuggerimenti, in ogni caso spero che vedala luce abbastanza presto. Il documentovuole essere una descrizione e unrichiamo a quanto già viviamo più che

MISSIONICamerunCamerun

5MISSIONARICappucciniCappuccini

in linea con questi segni. Dobbiamoaiutarci a divenire ciò che siamo chiamatiad essere, a rispondere alla nostrachiamata, e a riflettere l’immagine di Dionella nostra vita.

Che cosa possiamo fare per celebrare inmodo fruttuoso questo Giubileo?Le nostre Costituzioni ci invitano a vivere inuno stato di rinnovamento continuo.Debbo chiedere continuamente al Signorela grazia della conversione, che non è unacosa che si ottiene in una volta sola.Ci riorientiamo continuamente verso Dio everso il servizio ai nostri fratelli e sorelle.Il Giubileo ci può aiutare a vivere questaconversione permanente sia come singoliche come fraternità. Il corpo invecchia,ma lo spirito ringiovanisce. Il Giubileo haun aspetto interiore e uno esteriore.Guardandoci intorno ci accorgiamo delledivisioni che esistono a vari livelli: nellefamiglie, nei villaggi, etc. Per questo,incoraggiavo i nostri futuri sacerdoti aessere uomini di riconciliazione: lariconciliazione con Dio, con i nostri fratellie sorelle, con la creazione deve essere alcentro della nostra vita quotidiana.Le nostre fraternità devono essere semi di

formulare ipotesi per il futuro. Qual’è ilvantaggio di un Direttorio? I grandi principipresenti negli altri documenti devonoessere spezzati in briciole nella vitaconcreta in ordine a assumerli e farlidiventare parte della nostra vita e attività.Ci richiama continuamente a quanto siamochiamati a vivere, alle scelte che abbiamofatto insieme come fraternità.

Come Custode dell’anno del Giubileo,che visione avete, lei e i frati, per lacelebrazione del Giubileo?Ogni Giubileo è un tempo di grazia.Se guardiamo indietro a questi 25 anni,non possiamo non renderci conto dellevarie grazie che abbiamo ricevuto siapersonalmente che come fraternità:per tutto questo ringraziamo il Signore.Dobbiamo essere grati anche a tutti coloroche in un modo o in un altro sono stati glistrumenti della Divina Provvidenza per noi.Dobbiamo ringraziare tutti coloro con cuiabbiamo lavorato insieme. Ci siamo aiutatigli uni gli altri a crescere e a risponderealla chiamata di Dio presente nelle diversesituazioni e nei vari posti. Ringraziandotutti, mi auguro che la collaborazionecontinui e cresca in ampiezza e profondità.Dobbiamo farci attenti ai segni dei tempi eaiutare il popolo di Dio a vivere il Vangelo

Il Custode del Camerun, fra Felice Trussardi, racconta il 25° della missione

Un giubileo di collaborazioneper una Chiesa che si rinnovaUn giubileo di collaborazioneper una Chiesa che si rinnova

L’anniversario della presenzacappuccina è un’occasione anche

per fare un bilancio sull’attivitàsvolta nella missione del Camerun.

Fra Felice ci confessa le sue speranze,il profondo bisogno di collaborazione

e il desiderio che l’Ordine possacontinuare a crescere in uno spirito

di fraternità e condivisione.

Fra Felice Trussardi,Custode della missionedel Camerun.

Page 4: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

6MISSIONARICappucciniCappuccini 7MISSIONARICappucciniCappuccini

riconciliazione nella Chiesa e nella società.Se ci rinnoveremo continuamente,se saremo uomini di riconciliazione,se vivremo la fraternità, allora il nostroGiubileo avrà un effetto positivo nella vitadi molte persone..

Ci sembra che la grazia del Signore sisia riversata abbondantemente su dinoi. Oltre alla celebrazione del Giubileo,all’espansione nella zona francofona,alcuni nostri frati sono stati ordinatisacerdoti. Qual’è la sua attesa riguardoai frati diventati sacerdoti dell’anno delGiubileo?Vorrei richiamare quanto l’Arcivescovoemerito era solito dire: non abbiamo tantobisogno di sacerdoti, ma di sacerdoti santi.I nostri fedeli hanno bisogno di averesacerdoti “secondo il cuore di Cristo”,sacerdoti che siano secondo il modellodel “Buon Pastore”.Per noi non è tanto importante il numerodelle comunità cappuccine che possiamoavere in Camerun, ma la qualità di vitadelle nostre fraternità. La gente ha bisognodi buoni sacerdoti più che di numerosisacerdoti. Sappiamo che essere sacerdotioggi non è facile. Dobbiamo sempreguardare a Cristo e lasciarci guidare da lui.

Può condividere con noi le sueimpressioni sull’economia fraterna?Come questa può essere realizzata nellanostra Custodia?L’economia fraterna è un processo che hainteressato tutto l’Ordine Cappuccino negliultimi 12 anni. Quanto è stato fatto è

certamente un grande passo in avanti nellacomprensione delle implicazionieconomiche nella nostra vita. Si vuolecondividere di più in termini di aiuti,personale, etc. tra le fraternità. Questo haaiutato a ridurre il divario tra fraternità cheavevano molto e fraternità che mancavanoanche del necessario. Vogliamo crescereinsieme, come Ordine.Da una parte, nella nostra Custodia,dipendiamo molto dall’aiuto che ci vienedalla nostra Provincia, dall’altra siamoincoraggiati a dare perché quanto si dàritorna indietro in molti altri modi. Abbiamodato fratelli per un servizio ai confratellidell’Etiopia, e nel futuro potremo dareanche ad altri. È un sacrificio perché nonsiamo numerosi, ma il Vangelo apprezzaanche le monetine della vedova. Ci sonovarie cose che ci siamo impegnati a fare,in modo da aiutarci a crescere nellatrasparenza. Ogni fratello con i suoi doni etalenti ci aiuta a scoprire ambiti in cuipossiamo condividere tra di noi e con altri.

Guardando al crescente numero di frati,e al fatto che praticamente ogni annoabbiamo professioni e ordinazioni, comeci poniamo di fronte al suggerimento delDefinitore generale di diventareVice-Provincia? Quali sono le sueimpressioni al riguardo e come ci stiamopreparando?Passare in fretta da Custodia a Vice-Provincia

potrebbe sembrare allettante, ma quantoè più importante è il cambiamento dimentalità che questo richiede, nei frati enel modo di gestire le nostre attività.L’indipendenza economica è tra le coseche contribuiscono a fare passi concreti perdiventare Vice-Provincia.È ottima cosa avere presente l’obiettivo,ma anche sapere che ci si avvicinagradualmente. Saltare i gradini della scalaper salire più in fretta non è sempre lacosa migliore.

Come superiore regolare di questi anni,quali sono state le sue priorità?È riuscito a concretizzarle?Ogni nuovo superiore non inizia tutto dacapo, ma si inserisce in quanto c’è già,garantendo così anche una continuità.Un esempio a questo riguardo può esserel’ambito formativo: abbiamo portatoavanti quanto già iniziato prima, inparticolare la collaborazione tra le varieCustodie. Certo, quest’anno è la primavolta che un nostro frate insegna inBenin, ma questi sono i frutti, i semi sonogià stati seminati anni fa. Speriamo diestendere questa collaborazione anchead altri ambiti. Un altro punto concerne ilnostro servizio alla Chiesa localespecialmente in quegli ambiti in cui non èancora pronta a farlo. La nostra presenzanell’assistenza ai carcerati, ai disturbatimentali, agli ammalati, etc.

Questa presenza non è limitata solo allaparte spirituale ma la cura e l’attenzionevanno alla persona intera.

Potrebbe condividere con noi le sueattese per questa Custodia e quanto sipuò fare per un futuro migliore?Ho molta fiducia nei frati. Credo che siaprima di tutto Dio che vuole servirsi di loroe li guidi. Sono contento di avere ungruppo di giovani sacerdoti. Questo è ilfrutto di una scelta fatta agli inizi dellanostra presenza. Apprezzo molto il lavoronascosto di coloro che hanno rinunciato adun servizio pastorale sicuramente piùsoddisfacente per tanti aspetti, peroccuparsi delle persone che bussavano allanostra porta chiedendo di condividere lanostra vita. A loro va il nostroringraziamento. Noi raccogliamo i frutti delloro lavoro. Riguardo ad eventualiprecauzioni vorrei ricordare che la nostravita ha due dimensioni: l’esperienzadell’incontro con Dio nella preghiera e latraduzione di questa nella nostra attività.Dobbiamo mantenere un correttoequilibrio tra queste due realtà.La preghiera deve nutrire la nostra attività,la preghiera è arricchita dalla nostraattività. Siamo un po’ come le onde, cimuoviamo sempre tra un punto e l’altro.Se conserveremo questo equilibriopersonale e di fraternità, non dovremmopreoccuparci troppo del futuro. ■

MISSIONICamerunCamerunFra Felice in visita a una chiesa in costruzione

nella parrocchia di Sop e alla Cooperativadell’Arca da lui diretta per alcuni anni.

Page 5: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

Fra Tobias, puoi dirci checosa ti ha avvicinato ai fraticappuccini piuttosto cheverso altre congregazionipresenti nel Camerun?Sono stato attratto dal modocon cui i primi cappucciniarrivati in Camerun vivevano illoro impegno pastorale fiancoa fianco con la gente, congrande disponibilità. In secondo luogo,fui attratto dalla loro semplicità di vita.Avevano uno stile di vita semplice edavano tempo all’ascolto delle persone.Devo anche dire che i cappuccini eranola sola forma di consacrazione maschile,a parte i sacerdoti diocesani, e li avevosempre sotto gli occhi perchè iniziarononella mia parrocchia di origine: Shisong.

Tu sei stato il primo camerunense afare la professione perpetua comecappuccino e per sentito dire abbiamoavuto l’impressione che la formazionein quei primi tempi non doveva esseremolto facile. Che cosa ci puoi dire inproposito? Come hai fatto a superarele varie difficoltà?Agli inizi, le cose non erano molto chiareper quanti chiedevano di intraprendere

un cammino diconsacrazione, e anche ifrati si chiedevano se sipoteva iniziare laformazione dei giovaniaspiranti o fosse meglioaspettare. Era poi un

problema trovare formatori perchè i fratierano pochi. Tutte queste difficoltàportarono alcuni giovani che iniziaronocon me ad interrompere il loro camminoformativo; per quanto mi riguarda è statoil Signore che mi ha guidato fino qui.

Fra Tobias, quali sono le tueimpressioni vedendo un gruppo digiovani frati contento e numerosodopo di te? Avresti mai pensato diavere questo numero di giovaniconfratelli in così breve tempo?Sono contento che i frati crescanonumerosi. È sicuramente un segno dellabenevolenza di Dio per il nostro OrdineFrancescano. La mia impressione è che ilnumero continuerà a crescere ma che sianecessario vigilare anche sulla qualitàdelle vocazioni.

8MISSIONARICappucciniCappuccini

MISSIONICamerunCamerunFra Tobias non solo

è stato il primo frateautoctono del Camerun,

ma oggi svolge anchel’importante compito di maestro

dei novizi. L’entusiasmo di aver accoltola proposta francescana è per lui uno stimolo

a far crescere la comunità di una Chiesaattualmente in grande espansione.

9MISSIONARICappucciniCappuccini

Una chiacchierata con fra Tobias Wirmum, primo frate cappuccino camerunese

Di loro mi ha attrattola semplicita, di vitaDi loro mi ha attrattola semplicita, di vita

Fra Tobias Wirmum.A sinistra: la chiesa di Shisong.

Page 6: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

10MISSIONARICappucciniCappuccini

Si sta celebrando il 25° della presenzadei cappuccini in Camerun. Qual’è ilsignificato e l’importanza di questoGiubileo?Il Giubileo è una grande occasione perringraziare il Signore per la suaprotezione e guida lungo il corso diquesti 25 anni.È anche un tempo per correggere glierrori del passato e rendere concretele buone scelte. In questo dobbiamocrescere di più per celebrare meglioil nostro Giubileo.

Giovanni Paolo II insisteva dicendo“amare è uscire verso gli atri.” Checosa ne dici dell’apertura di unafraternità della nostra Custodia nellazona francofona del Camerun?La nostra fraternità si chiama “Custodiadi San Francesco in Camerun”, e quindil’espansione nella zona francofona ègiusta e doverosa perché anche quello èCamerun. Ciò che ha impedito che questosi concretizzasse prima era il fatto chenon eravamo molto numerosi. Ma orache il numero cresce e che abbiamocandidati dalla zona francofona, non cisono più grossi ostacoli.

Fra Tobias, non è da tutti esserenominato maestro dei novizi. Quandosi pensa a questa figura ci siimmagina sempre un frate esemplarenel vivere il carisma dell’Ordine.Come ti trovi nei panni di maestro deinovizi?Il compito è una vera sfida conoscendoi miei limiti. All’inizio avevo un po’ dipaura ma ora con l’aiuto dei confratelli edel Signore sto entrando in questo ruolo.Ciò che cerco di insegnare con il mioesempio è quello di vivere la nostravocazione evangelica e fraterna. Io vorreiche cercassimo di essere frati, nel verosenso del termine. Questo richiedetempo, perseveranza e una crescitagraduale. È importante poi che i fratiafricani imparino a trovare vari modi disostentamento oltre il nostro lavoropastorale: il lavoro nei campi ,l’allevamento di animali e, perchè no,la gestione delle scuole. ■

Fra TemesgenWolduè nato nel 1974 ad AddisAbeba, la capitale dell’Etiopia.Suo padre si chiama WolduMusa e sua madre AregashMuse, è il nono in una

famiglia di dodici figli.Ha cominciato il suo cammino neicappuccini nel 1994, dopo tre anni di

postulandato e un anno di noviziato,concluso con la Professione. Ha compiutoi suoi studi filosofici in Addis Abeba.Dal 1º aprile 2003 si trova in Camerundove frequenta i quattro anni di studiteologici al Seminario MaggioreS. Tommaso d’Aquino di Bambui.Dopo tre anni ha emesso la suaProfessione perpetua nella chiesa delSacro Cuore a Shisong. Il 1º luglio 2006 è

MISSIONICamerunCamerunSei giovani camerunesi promessa della Chiesa

La Chiesa del Camerun è ricca di nuove vocazioni frutto anche deltanto lavoro portato avanti con fede, tenacia e costanza dai missionari.

Sei sono i giovani che tra il 2006 e il 2007 sono stati consacratiDiaconi e Sacerdoti. Sono loro la vera speranza della cristianità

camerunense e il loro esempio possa essere da stimolo per molti altri.

Signore,mi hai chiamato?

EccomiSignore,

mi hai chiamato?Eccomi

I novizi con fra Tobias e fra Alessandro Ferrari,Ministro provinciale. Sotto: fra Tobiasdurante le celebrazioni del 25º.

Page 7: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

12MISSIONARICappucciniCappuccini

stato ordinato diacono nella chiesadel Sacro Cuore a Shisong dal nuovovescovo di Kumbo, George Nkuo. Ora staterminando l’ultimo anno di teologia e vivenella fraternità cappuccina di Bambui(Bamenda).

Fra KetemaBeleteè nato l’8 agosto 1976 nellafamiglia di BeleteGebreyohanes e JemaneshDemisse. È il terzo di sette

fratelli, cinque maschi e due femmine. Adodici anni è entrato nel seminario minoredei frati cappuccini. Alla fine degli studisuperiori,è entrato nel noviziato e ha emesso laprofessione nel 1997. Nello stesso anno hainiziato i corsi di filosofia in Addis Abeba.Insieme a Temesgen ha cominciato i corsidi teologia al Seminario Maggiore diBambui. Il 1º luglio 2006 ha emesso lasua Professione perpetua a Shisong, e il 21novembre 2006 è stato ordinato diacono.I suoi hobby sono: radio, calcio, pallavoloe pallacanestro.

Fra Cyril Kerlaè nato l’11 agosto 1976 daGiorgio Kinyuy e Marta YenranTakoh. Ha frequentato lescuole elementari a Tobin e

Mbamsong dal 1981 al 1988 mentre lascuola secondariain parte a Kumbo e in parte a Bamenda.Dal 1985 al 1988 è stato a Sop per il

postulandato e noviziato, terminato con laProfessione religiosa, il 7 settembre 1998.Poco dopo è partito per il Centrafrica doveha studiato filosofia e teologia fino al 2005.Ha emesso la Professione perpetua il14 giugno 2003 nella parrocchia del SacroCuore a Shisong. Il 29 giugno 2006 è statoordinato diacono nella cattedrale diBamenda. Dal giugno 2006 lavora con idisturbati mentali del Centro Emmaus aBamenda. Gli piace il lavoro manuale,la musica e lo sport.

Fra DonatusMushuimoè nato il 1º febbraio 1971 nellafamiglia di papà LorenzoWirkom e mamma Rosa Moki a

Kingomen. Ha frequentato la scuolaelementare del suo villaggio, e la scuolasecondaria a Kumbo. È compagno di Cyril,quindi è entrato al postulandato nel 1995 eha completato il noviziato con laprofessione religiosa il giorno 7 settembre1998.Ha studiato filosofia e teologia in Centrafricadal 1998 al 2005. Ha fatto la Professioneperpetua il 14 giugno 2003. Dal giugno2005 al settembre 2006 ha fatto servizioalla nostra parrocchia di Sop. È statoordinato diacono il 29 giugno 2006, nella

cattedrale di Bamenda. Dal settembre2006 con altri due confratelli ha iniziatouna nuova comunità a Baffousam, nellazona francofona del Camerun. È statoordinato sacerdote il giorno 12 aprile2007.

Gli piace fare giardinaggio,leggere, ascoltare musica.Ama la natura.

Fra Peter TarFonyuy

è nato l’11 novembre 1976 nella famigliadi Giuseppe Tabiy Fonyuy e Brigitta Shee,a Melim. È il quinto in una famiglia di seifigli, due femmine e quattro maschi.Ha frequentato la scuola elementare diMelim dal 1982 al 1989 e le scuolesecondarie a Kumbo. L’8 dicembre 1996 èstato ammesso al postulandato a Sop.Nel 1998 ha iniziato il noviziato, conclusocon la professione temporanea il 4 ottobre1999. Ha trascorso l’anno di post-noviziatoa Bambui. Dal 2000 al 2003 ha continuatogli studi filosofici e francescani in Benin.Nel settembre 2003 ha intrapreso gli studiteologici a Bambui, completati quest’anno.Ha emesso la sua Professione perpetua il2 luglio 2005 nella chiesa del Sacro Cuorea Shisong. È stato ordinato diacono daMonsignor Francis Teke Lysinge il 29

giugno 2006 nella cattedrale di Bamenda.È stato ordinato sacerdote il 12 aprile

2007 dal nuovo vescovo diKumboGeorge Nkuo.

Fra PascalFomonyuy

è nato il 28 marzo 1976 da Enrico Tatah eEmilia Wirba.È il settimo di otto figli: tre femmine ecinque maschi.Ha frequentato le scuole elementari in varivillaggi.Ha frequentato le scuole secondarie nelcollegio S. Agostino di Kumbo. L’8 dicembre1996 ha iniziato ufficialmente il suopostulandato presso i cappuccini a Sop.Nel 1998 ha iniziato il noviziato conclusocon la professione temporanea. Subitodopo ha iniziato l’anno di post-noviziatonella fraternità di Bambui. Ha trascorso glianni dal 2000 al 2003 nella fraternitàcappuccina di Nostra Signora di Loreto aOuidah, nel Benin. Al suo ritorno inCamerun ha iniziato i quattro anni diteologia al seminario S. Tommaso d’Aquinodi Bambui. Il 2 luglio 2005 ha emesso laProfessione perpetua nella chiesa del SacroCuore a Shisong. È stato ordinato diacono ilgiorno 29 giugno 2006. È stato ordinatosacerdote il giorno 12 aprile 2007.

MISSIONICamerunCamerunA fianco: gli ordinandi con il Ministro generale.

A destra: alcuni momenti della celebrazioneper l’Ordinazione dei nuovi frati e una foto

di gruppo con fra Mauro Misellidel Centro Missionario di Milano e

fra Alessando Ferrari, Ministro provinciale.

Page 8: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

,,Padre,, per chi

ha

14MISSIONARICappucciniCappuccini 15MISSIONARICappucciniCappuccini

Lanostra fraternità a Shisong sitrova a pochi passidall’ospedale e così, sin dagli

inizi, i frati cappuccini – i “Padri” comevengono chiamati dagli infermieri e dagliammalati – si sono resi disponibili per unservizio liturgico con la celebrazionedell’Eucarestia nella cappella dell’ospedalee nell’amministrazione dei Sacramentidella riconciliazione, dell’Eucarestia edell’unzione degli infermi.C’è poi tutta una parte di apostolatoall’interno dell’ospedale che richiede unaparticolare attenzione all’ascolto:dai problemi di coscienza, ai problemifamigliari, ai problemi di fede, ai problemifinanziari. In questi ultimi anni c’è statauna crescita continua per l’ascolto dipersone che durante la loro permanenzaall’ospedale hanno scoperto di esseresieropositive. Con alcuni si tratta di uncammino di accompagnamento. Ci sonopoi tante persone afflitte dalla perditarepentina dei loro cari. Alcuni frati, comefra Mark e fra Vitalis, hanno svolto il loroapostolato a tempo pieno, altri secondo leloro possibilità. In ogni caso la figura del“Padre” è di casa nell’ospedale.Alcuni frati, come fra Giuseppe e fra Luca,si sono interessati per trovare un sostegnoeconomico per coloro che sono affetti daAIDS, grazie all’aiuto di benefattori.

Gli approcci possono essere diversi maesprimono sempre l’interesse per lapersona in difficoltà, per il malato.Ci sono poi i “Parroci” o a volte i giovanicoadiutori che visitano gli ammalati nelleloro case, e, in particolare prima dellegrandi feste liturgiche, portano loro ilconforto dell’Eucarestia e dellaRiconciliazione. La gioia della visita delPadre è sempre espressa dalringraziamento della famigliadell’ammalato e a volte si concretizza

in un ananas, qualche banana o altro.Nella nostra nuova presenza di Bafoussam,il servizio all’ospedale è espletato daP. Francis e P. Donatus, appena ordinatosacerdote. L’ospedale è grande, e si puòdire che si inizia con una presenza stabile eorganizzata solo ora.La nostra presenza con gli ammalati èaiutata dalla collaborazione delle suore, siricorre a loro per avere indicazioni sulmodo migliore di aiutare gli ammalati o lefamiglie che si rivolgono a noi. Dovunqueandiamo, troviamo sempre la stessaaccoglienza, e alcune di sono direttamente

di fra Roberto PirovanoMISSIONICamerunCamerunNell’ospedale di Shisong li chiamano così, sono gli infaticabili

missionari che quotidianamente si aggirano tra i letti per offrireconsolazione a tanta sofferenza e portare la speranza e la lucedell’Eucarestia. Il loro servizio anche a Bafoussam è prezioso.

Il servizio deifrati cappuccininell’ospedaledi Shisong

,,Padre,, per chi

ha bisogno di consolazione

Momenti diversi del servizio agli ammalati:P. Mark porta la comunione all’interno dell’ospedale;un corso di formazione tenuto dalle suore per lepartorienti; il trasporto verso l’ospedale.

Page 9: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

17MISSIONARICappucciniCappuccini

delle prime tappe della formazione iniziale.È un aiuto dato ai nuovi fratelli per scoprirela presenza di Gesù Cristo nella propriastoria, ad amarla e a riconoscere e a“verificare” che è possibile rispondere contutto il proprio cuore (castità) al suo amore.

Tu hai servito la Custodia come maestrodei novizi qualche anno fa e ora comemaestro dei postulanti e coordinatoredegli aspiranti. Vuoi condividere con noiqualcuna delle sfide che hai incontratocome formatore?La sfida continua è quella di rimanere

MISSIONICamerunCamerun

Da molti anni fra Giuseppeè responsabile della formazione

religiosa in Camerun, uno deicompiti più delicati per il futuro della Chiesa locale. Le sue parole

non nascondono la necessità di coltivare vocazioni profonderadicate nel territorio, ma aperte al concetto di Chiesa universale.

E,

una grazia, un’occasionedonata da Dio a tutti noi perguardare con intelligenzaalla presenza e al lavoro di

Dio nella nostra storia. Per riscoprire lanostra fede e attività nelle sue veremotivazioni sollecitati dalla Chiesa localeche ha invitato i cappuccini in Camerun.

Come più anziano formatore in servizioalla Custodia in questo momento,potresti dirci che cosa la formazionerichiede o che cosa concerne?Sono, e sono sempre stato, responsabile

Li aiuto acomprenderela presenzadi Dio

Intervista a fra Giuseppe Panzeri,formatore dei giovani frati camerunensiLi aiuto acomprenderela presenzadi Dio

coinvolte nella cura pastorale degliammalati. Anche loro sono le “sorelle”,così sono chiamate, degli ammalati.A fianco dell’ospedale sta sorgendo ungrande centro cardiaco che servirà per ilCamerun e le nazioni vicine. Sicuramenteai frati non mancherà lavoro per il futuro.Ci sono parecchi medici e infermieri chevengono da varie parti del mondo e che

prestano servizio temporaneo all’ospedale.I frati spesso hanno legami di amicizia conloro e li aiutano a sentirsi come a casa.Anche questo è un bel servizio.Si continua così, giorno dopo giorno, unservizio dato a chi è nella sofferenza, unservizio che vuole essere la continuazionedi quel servizio che Gesù faceva quandogli portavano gli ammalati. ■

progetto. Verificata larealizzabilità del CentroCardiologico all’internodell’Ospedale St. Elizabeth,quale prima fase del Progetto“Cardiac Centre”, si èprovveduto ad un “training”,di circa un anno, di un medicocardiologo camerunese e di duesuore infermiere che sono statiospitati, con borsa di studio,presso il Policlinico San Donatoe l’Associazione Cuore Fratello.Nel 2002, in occasione del 50°anniversario del riconoscimentogovernativo dell’Ospedale, edalla presenza di 4 medici delPoliclinico San Donato e di 11volontari delle Associazionicoinvolte, è stato inaugurato il“Centro di DiagnosiCardiologica”, e si è iniziata larealizzazione del nuovo “CardiacCentre”. Nel 2004 è stataavviata la costruzione di una

struttura apposita per ospitarlo,che sarà limitrofa all’attualeOspedale e avrà unambulatorio, una sala

operatoria, un reparto di terapiaintensiva e la degenza per adultie bambini.A dicembre 2006, la strutturaè completata a livello del tetto,e proseguono i lavoridi completamento e diimplementazionedell’impiantistica necessarioal funzionamento (impiantiidrici, elettrici e gas medicali)che richiede notevoli fondi.L’allestimento del Centroprevede il reperimento dimolteplici apparecchiature edattrezzature necessarie al suoottimale funzionamento.Per la conduzione è previstal’utilizzazione di personalemedico ed operatori sanitari, cheè in fase di formazione sia inItalia che in loco, per conseguirela relativa specializzazione.Il progetto prevede unconsistente programma diformazione presso il PoliclinicoSan Donato per l’equipe di baseformata da personalecamerunese che poi gestirà ilCentro. In aggiunta, al rientro inCamerun, il processo formativoprevede anche il mantenimentoin loco delle competenze econoscenze acquisite.www.cuorefratello.org

Il progetto dell’associazione “Cuore Fratello”

Da noi si lavora col cuoreilCentro di cardiochirurgia

presso l’ospedale di Shisongè nato nel 2001 ed attualmenteprevede la realizzazione dinuovi ambienti e strutture perpoter soddisfare le numeroserichieste. I lavori sono in pienaattuazione anche se i costi sonoaltissimi.Il progetto nacque dall’incontrotra fra Angelo Pagano (alloraparroco e missionario a Shisong)e don Claudio Maggioni(cappellano del Policlinico diSan Donato Milanese), chevenne così a conoscenzadell’esistenza di un ospedale,presso la missione, retto dalleSuore Terziarie Francescane diBressanone. Nel 2001, donClaudio e il dottor AlessandroGiamberti sono partiti indelegazione da San Donato allavolta di Shisong, per verificarel’effettiva fattibilità del

Fra Mauro Miselli del CentroMissionario di Milano consuora francescana nel cantieredel nuovo “Cardiac Centre”.

Page 10: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

19MISSIONARICappucciniCappuccini

attaccato alla realtà, alla storia e non alleidee o desideri, perché Gesù Cristo è unapresenza da incontrare nella vita e ancheun modo di vedere la vita.

Molte persone dicono spesso che laqualità di un frate dipende molto dacome è passato attraverso i vari stadidella formazione. Come formatore inservizio, cosa ne dici di questo modo dipensare?La formazione è solo un aiuto, se il fratenon diventa il soggetto della propria vita(voglio dire, appartenere a Cristo)imparerà il “lavoro dei cappuccini” ma nonsarà mai un “frate di qualità”.

Qualche anno fa il nostro programmaformativo ha preso un’altra dimensioneattraverso la collaborazione con le altreCustodie del Benin e della Costad’Avorio. Tu sei stato il primo formatorea servire queste Custodie in qualità dimaestro dei novizi nell’anno 1998-99.Quali sono le motivazioni reali di questacollaborazione e quali benefici arrecaalla vita della nostra Custodia?Ero presente quando, a Sop, ci fu unincontro con la presenza del DefinitoreGenerale per l’Africa e i responsabili dellediverse realtà dell’Africa Occidentaleappartenenti alla nostra Conferenza(CONCAO): il suggerimento del definitoregenerale fu che la collaborazione non silimitasse solo all’ambito formativo, mache fosse importante rendersi conto che lacollaborazione potesse essere un grandeaiuto per aprire le nostri menti riguardo al

fatto che non viviamo solamente alservizio di un determinato posto, ma perla Chiesa universale, per il mondo intero.Questo processo è stimolato dallaformazione che è un crescere insieme confratelli di altre nazioni e non solo dellanostra zona. Questo ci ricorda che la nostraChiesa è universale e custodisce tutte lerealtà della vita umana.

Essere un formatore non è un compitofacile, in particolare quando deviconsigliare un giovane di lasciarequesta vita religiosa, per un motivo o unaltro. Puoi dirci che cosa ti succede inqueste situazioni, e quali sono i tuoisentimenti al riguardo?Sì, questa è la stessa sfida dellaformazione, aiutare un altro a comprenderela presenza di Dio nella nostra storia.Accade che il formatore, a volte insieme algiovane stesso, si renda conto la vitareligiosa non sia la vocazione per questapersona. Questo non è facilmentecompreso, e viene vissuto come uninsuccesso nell’ambito morale e non comeil fatto che storicamente Dio non ti stachiamando a questo tipo di vita; eccoperchè le persone che lasciano o sonoinvitate a lasciare spesso vogliono trovarela stessa realtà in un altro posto.La vera difficoltà è di aiutare le persone acomprendere che l’importante non è tantodiventare cappuccini o meno: l’importanteè capire dove Gesù vive per me e perciascuno di noi.

Grazie al meraviglioso servizio che tu egli altri formatori state dando,possiamo vedere che il numero dei fratiè in crescita e che ogni anno abbiamoqualche professione temporanea eperpetua. Che cosa può apportare dipositivo questa crescita numerica perla vita del nostro Ordine in Camerun?Preferisco dire che i benefici sono più perla Chiesa del Camerun e per il Camerunstesso che non per i cappuccini. La crescitanumerica dei cappuccini servirà la Chiesain vari apostolati. I benefici saranno ancheper il Camerun nella sua dimensionecivica, tradizionale e religiosa. I cappuccinidevono aumentare i loro servizi al popolodi Dio dove si trovano a vivere.

Qualche volta si dice che non èprudente per una persona fare unaaperta valutazione di se stesso, maconsiderando il fatto che siamo unafamiglia composta da diversepersonalità, e che il modo di vedere diuna persona non può essereesattamente lo stesso di un altra, puoidirci la tua impressione sulla presenzadei cappuccini in Camerun?Non mi piace rispondere a questadomanda. Dovresti chiedere al Vescovoche ci ha invitati. Noi dobbiamo seguire ilvolere di Dio attraverso il Vescovo e i suoisuccessori. Come ogni persona, come ognicristiano, penso che stiamo facendo delnostro meglio, anche se possiamo avere

qualche suggerimento per vivere megliola nostra vita.

Prima di lavorare nella formazione,tu hai aiutato parecchi giovani comecappellano degli studenti a Bambili,quando Bambili era ancora parte dellaParrocchia di Bambui. Ancora, tu haiiniziato l’apostolato nelle carceri. Checosa ha motivato te e la fraternità diBambui di quel tempo ad accoglierequeste sfide?Questi erano bisogni della Chiesa localeemersi dal discernimento fatto insiemeall’Arcivescovo di Bamenda; io fui moltocontento di essere inviato a queste personeche vivono nel bisogno e di ricordare loroche il nostro più vero bisogno è Dio.

Quale consiglio puoi dare ai frati locali,in questo momento in cui è possibilepensare in un futuro non troppo lontanodi diventare una Vice-Provincia?È la stessa occasione che Dio ci dà conquesto Giubileo. Possiamo soffermarci adare uno sguardo generale alla storia dellanostra presenza qui in Camerun e vederecome Dio è stato presente, chiamandoci alavorare e ad essere i suoi strumenti.Essere una Vice-Provincia non è qualcosache riguarda l’orgoglio; siccome il nostronumero cresce e diventeremo un giornouna Vice-Provincia possiamo rinnovare inostri servizi ai bisogni storici presenti oranella Chiesa locale in Camerun. ■

MISSIONICamerunCamerunFra Giuseppe Panzeri

con i frati della Custodia.

Page 11: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

21MISSIONARICappucciniCappuccini

Noi tutti conosciamo l’incontro conpersone aventi disturbi mentali.Si vedono nelle grandi città, manon solo. Questa realtà è

comune in molte città africane.La domanda che viene spontanea è: manon c’è nessuno che si prende cura diloro? Il governo cosa fa? E la Chiesa cosafa? Sarebbe interessante chiederci ancheche cosa facciamo noi, personalmente, ocome famiglie e comunità, per loro. Nel1997 Padre Brian, un missionarioirlandese, fu visitato da uno dei tanti “distrada” e come al solito mise mano alportafoglio per aiutare quella persona eanche per “liberarsene” vista l’insistenza.

Fu solo più tardi che decise di spenderetempo e di conoscere George.Da quell’incontro nacque l’idea di avereun posto dove persone come Georgepotessero trovare un letto e qualcosa damangiare. Si iniziò affittando una stanzaper l’equivalente di un euro al mese.Ora, quanto padre Brian aveva iniziato,continua ancora attraverso di noi. Pianpiano, il progetto si è andato estendendofino a raggiungere tre case in affitto, dueper gli uomini e una per le donne.Con la partenza di una suora che sioccupava delle donne, le case sonorimaste due, una chiamata CentroEmmaus e un’altra chiamata Centro

Bethlehem. Nel 2005 padre Brian fuincaricato di aprire una scuola in una zonasvantaggiata, e così il suo lavoro di varianni era messo a rischio. Lasciar perderetutto? Fu così che si rivolse ai cappuccini edopo vari incontri si prospettò la possibilitàdi continuare ciò che padre Brian avevainiziato. L’Arcivescovo di Bamenda PaulVerdzekov fu contento che i cappuccini sirendessero disponibili a continuareun’opera che gli sembrava necessaria eche bene esprimeva la vicinanza che lui

desiderava tra la Chiesa e i poveri, nellevarie situazioni (malattie, carceri, etc).La condizione in cui si trovano le case nonè certo l’ideale, e bisogna aggiungere chespesso si hanno problemi con i proprietario con i vicini. Poiché si paga l’affitto, nonsi può intervenire a fare quelle riparazioniche sarebbero così necessarie.Da questa esperienza è nata l’idea ditrovare una sistemazione diversa, piùaccogliente e decorosa, e magari con lapossibilità di poter fare qualche piccololavoretto materiale (cestini di vimini ealtro) per coloro che avessero migliorato

un po’ la loro condizione psico-fisica.Abbiamo cercato invano di trovare unasistemazione diversa, ma non siamoapprodati a nulla. Nel frattempo i costi diaffitto e cibo si aggiravano sugli 850 euromensili che finora erano arrivati grazie adamici e conoscenti italiani, che cogliamol’occasione di ringraziare. Stiamo tuttoracontinuando così: contando sull’aiutoanche dei gruppi locali che ogni tantovisitano i centri donando a volte un saccodi patate, oppure riso, o altro. A volteanche soldi.Non trovando nè casa, nè terreno, cisiamo rivolti alle autorità locali chiedendoun appezzamento e dopo varie visite ci èstato dato un lotto su una collinetta chedomina Bamenda, proprio dietro il piùfamoso hotel della città.Cosa vorremmo fare? Prima di tutto, emolto semplicemente, vorremmo farpercepire a queste persone la gioia disentirsi accolte, la sicurezza di avere unposto per dormire e qualcosa damangiare. Inoltre si vorrebbero curare lepersone e, per quanto possibile, cercare direinserirle in famiglia o in un ambiente piùconsono. Questa cura ha non solo unrisvolto medico, psicologico e psichiatricoma anche di recupero della manualità,

di fra Cyril VerlaMISSIONICamerunCamerunI Centri Emmause Bethlehem per

disturbati mentaliIniziato dall’esperienza di un Padre irlandese, il Centro per la

cura di affetti da turbe psichica di Bamenda è oggi una realtàimportante seguita dai frati cappuccini. Molti sono gli aiuti

arrivati, ma oggi la struttura necessita di una nuova sede per laquale i missionari si stanno impegnando con dedizione.

Sogniamo un nuovo Centroper i nostri amici

L’attuale vecchia strutturadel Centro Emmaus, al centro fra Cyril.

Sogniamo un nuovo Centroper i nostri amici

Page 12: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

attraverso un piccolo artigianato.Così, accanto al posto per dormire emangiare, ci sarebbe un piccolo laboratoriodi artigianato e un’infermeria.È chiaro che non abbiamo al momento imezzi per fare questo, ma nel frattemponon ci perdiamo d’animo, abbiamo fatto ilnostro progetto e lo stiamo presentandoqui e là.I nostri frati sono coinvolti attraverso fraCyril e la comunità di Bambui, e attraversoamici e benefattori. Nel futuro il nostrocoinvolgimento dovrebbe crescere.Questa realtà esprime bene il nostroprendersi cura, prendersi a cuore deipoveri, e il nostro essere con loro.È importante anche per loro sapere che cisiamo, che siamo con loro e per loro.Allo stesso tempo diventa un’opportunitàper noi per comprendere la ricchezzapresente in ogni persona, al di là di ognietichetta attribuita dalla società. Nei nostricentri ognuno è importante, ognuno èqualcuno, ognuno è atteso, servito,stimolato a crescere.Aver ottenuto il terreno diventaun’occasione in più per impegnarci a farequalcosa. In effetti abbiamo già spianato il

luogo dove dovremmo costruire.Non sono solo gli architetti che hanno inmente “come” il centro si svilupperà, mapenso che anche noi frati è come se lovedessimo già aperto pronto ad accoglierei nostri amici. C’è sempre e sempreci sarà un altro George che viene abussare… facciamo in modo che ci siasempre qualcuno ad aprire e a dirti“benvenutoa casa tua.” ■

Fra Roberto, lei è passato dall’ambitoformativo a essere parroco; può dircicome ha affrontato questa transizione?Prima di essere parroco sono stato vice-parroco per tre anni. In Italia ho lavorato in

una parrocchia per nove anni; posso quindidire che è stato più difficile per me essereun formatore che lavorare in unaparrocchia. Non è stato facile quindici annifa, al mio arrivo in Camerun, venire

MISSIONICamerunCamerun

Il nostro segretosta nell,esserevicini alla genteEx maestro dei novizi ed ora parroco di una comunità impegnativa,fra Roberto ci narra il suo impegno quotidiano e ci aiuta a riflettere

sul significato di comunità e di fraternità. Dalle sue parole emerge unagrande fiducia in Dio ed un profondo amore per il popolo camerunese.

IL NUOVO CENTROEMMAUS Il terreno a Bambui

sul quale verrà costruito,con l’aiuto dei benefattori,il nuovo Centro Emmaus.

Sotto e sullo sfondo:il progetto dell’edificio.

L’attuale parroco di Shisong, fra RobertoPirovano, racconta il suo lavoro pastorale

Il nostro segretosta nell,esserevicini alla gente

Page 13: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

24MISSIONARICappucciniCappuccini 25MISSIONARICappucciniCappuccini

coinvolto immediatamente nellaformazione, senza un’esperienzaprecedente. Sono molto contento ora dilavorare in una parrocchia perché ognigiorno posso condividere le gioie, lesofferenze e i problemi della gente di ognietà e condizione. Essere un formatore è ungrande compito, ma si è sempre incontatto con le stesse persone:personalmente sento il mio sacerdozio piùarricchito nella mia situazione di adesso.

Venticinque anni fa i frati arrivarono inCamerun, a Shisong, ora, celebrando ilGiubileo, possiamo dire che tante cosesono cambiate rispetto agli inizi. Puòparlarci brevemente di alcuni di questicambiamenti?È una domanda complessa. Parlando deicappuccini sottolineerei due cambiamenti.Primo, agli inizi le nostre vocazionivenivano tutte praticamente dalla zonaNso e si poteva far pensare che icappuccini erano solo per gli Nso. Oraabbiamo vocazioni provenienti da diocesidiverse, anche dalla zona francofona, e tranoi abbiamo frati studenti provenienti daaltre nazioni africane. Ora si vede meglioche la vocazione francescana è per tutti.Secondo, agli inizi avevamo solo

cappuccini missionari. Ora la maggioranzadei frati in Camerun è composta di fratilocali. Dobbiamo aggiungere che i fratilocali sono capaci di prendersiresponsabilità, per esempio comesuperiori locali, maestri dei novizi,insegnanti e vice-custode. Dopo 25 anni laCustodia è pronta per essereautosufficiente almeno nell’ambitoformativo e di governo interno.

I frati furono invitati per collaborare eassistere nella formazione delle suorefrancescane locali e lavorare nellaparrocchia. Può dirci in breve comesiamo stati capaci di affrontare questerichieste?L’assistenza alle Suore Francescane è statasicuramente una delle ragioni della nostrapresenza in Camerun. Questo non è unostacolo al nostro carisma che è la“fraternità” in ogni luogo e in ogni attività.Queste due priorità sono vissute insieme:finora abbiamo una collaborazioneeccellente con le suore di Shisong, ma nonsolo con loro; collaboriamo con almenoquattro congregazioni francescane e anchecon altre non francescane. In questomomento un frate è anche coordinatoredei religiosi anglofoni. Nello stesso temposeguiamo il lavoro pastorale nelle nostredue parrocchie: Shisong e Sop.

Celebrare un Giubileo è unacelebrazione di vita. Quale significatoha questa celebrazione per lei e per lasua comunità cristiana che ha accoltoi primi frati?Penso che per i missionari questa sial’occasione per ringraziare il Signore per ilbuon cammino fatto. Per i frati locali puòessere un momento importante perrendersi conto delle loro grandi

potenzialità e della grande ricchezza dellavoro pastorale che hanno di fronte.Per la nostra gente è un momentoimportante per mostrare la loro gratitudinee apprezzamento per quanto il Signore hafatto attraverso i cappuccini ed ifrancescani in generale.

Può darci una descrizione della suacollaborazione con la diocesi attraversol’apostolato parrocchiale che è sotto lasupervisione del Vescovo?Abbiamo un buon rapporto con le nostrediocesi. Parlando della diocesi di Kumboposso dire che il lavoro pastorale nellenostre parrocchie di Shisong e Sop èstimato. Posso aggiungere che alcuninostri frati hanno servito la diocesi comedecani di zona, membri del Consigliopresbiterale diocesano, coordinatori dicommissioni, etc. Abbiamo una relazionemolto buona con il clero locale.Partecipiamo ai loro incontri, ai ritiri e allecelebrazioni. Spesso siamo chiamati per leconfessioni. È vero che qualche volta sidice che Shisong è una diocesi dentro ladiocesi, ma questo non perché si facciaqualcosa contrario all’orientamento delladiocesi, ma perchè, facendo quanto ogninormale parrocchia deve fare, qualchevolta siamo capaci di fare qualcosa dispeciale, dovuto anche al fatto che siamola parrocchia madre (e quindi con unagrande maggioranza di fedeli cattolici) e alfatto che nella parrocchia hanno semprelavorato i missionari contribuendo a unalunga storia di scambi culturali. Di più,i cappuccini, essendo un Ordine religioso,hanno spesso l’aiuto che viene loro daaltri fratelli, in termini di personale e dimezzi. Questo ha sicuramente creatouna differenza, ma di certo è unadifferenza positiva.

MISSIONICamerunCamerun

Page 14: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

27MISSIONARICappucciniCappuccini

Lastoria dell’Ordine FrancescanoSecolare nella zona anglofonadel Camerun ha condiviso la

storia della nostra Custodia, e in modoparticolare ha ricevuto un costante aiutodall’assistente nazionale fra RobertoPirovano, che ha condiviso le sue attese ele sue difficoltà. Prima di lui l’OrdineFrancescano Secolare era seguito da fra

Umberto Paris, fra Ferruccio Ferri e da fraAngelo Pagano. Recentemente a fraRoberto si sono affiancati fra Vitalis Tatahper la zona anglofona e suor Giselle per lazona francofona, così che il lavoro vienecondiviso. La realtà dell’OFS si puòidentificare con le sei fraternità, una inzona anglofona (Shisong) e cinque in zonafrancofona (Yaoundè, Emana, Makak,Eseka e Balmayò). Ogni fraternità ha lesue diramazioni: Shisong, per esempio,comprende Sop, Bambui, Bafut, Bali,Njinikom, Alkwaya e Mutengene. I nomidelle città e dei villaggi probabilmente cidicono poco, ma basterebbe prendere una

In questo servizio alla Chiesa locale,vede la sua identità francescana difrate compiuta o minacciata? Ancora,come cerca di conciliare le pressantiattività della parrocchia con la vitacomunitaria?Non ho esitazioni a dire che nellaparrocchia io trovo espressa e compiuta lamia vocazione francescana. Il cappuccinopuò lavorare in diversi campi pastorali etrovo che la parrocchia offra diverseopportunità per testimoniare la nostrafraternità. La parrocchia, inoltre, ci permettedi esprimere un altro tipico aspetto delnostro carisma cappuccino: la vicinanza conla gente semplice. La nostra comunità haun suo programma con le sue proprieregole, tempi di preghiera e di attività.Qualche volta è difficile essere presente aimomenti comunitari, ma questa è unadifficoltà comune a chi svolge lavoropastorale, perchè si devono tenere inconsiderazione anche i bisogni, i tempie le richieste delle persone che vogliamoservire. Sono stato contento di quanto ciha ricordato il nostro Ministro generale: lapresenza fisica alla preghiera comunitaria èimportante, ma specialmente è importante“avere lo spirito di preghiera”, credere nellapreghiera, pregare. Qualche volta è difficileper me essere sempre presente ai momenticomunitari di preghiera. Devo anche direperò che ora nella parrocchia prego di più diquando ero maestro dei novizi (in quantità,intendo dire, perché riguardo alla qualità èsolo il Signore che può giudicare).

Puoi condividere con noi alcune delledifficoltà e gioie del lavoro pastoraleparrocchiale?Le gioie: essere testimone della crescitaspirituale delle persone, della loro fede,speranza e carità e della loro capacità diperdonare. Tra gli aspetti negativi vorreiricordare la situazione giovanile: spesso,nonostante i nostri sforzi, i giovanipreferiscono seguire altre vie e distruggonose stessi. Un altro aspetto è la constatazionedell’ingenuità di molti cristiani che non siaccorgono del veleno propinato loro dallevarie sette. Si può essere sorpresi di vederecome seguano facilmente idee strane eassurde, nonostante il lavoro di catechesi.

Si usa dire che un uomo anziano puòvedere seduto quello che un giovanenon riesce a vedere stando in piedi.Come secondo frate anziano dellaCustodia, cosa può dire ai giovani fratiriguardo ai cambiamenti che stannoavvenendo nella società dove il nostrocarisma può essere minacciatoattraverso innovazioni negative?Non mi sento facilmente nel titolo di‘anziano’ perché mi sento pieno di energia.In ogni caso il consiglio che voglio dare aifrati camerunensi è questo: siate attaccati alvostro stile di fraternità e semplicità ecercate di essere vicini alla gente,specialmente ai più semplici, senza cercaredi essere onorati in mezzo a loro come un‘grande’: questa è la forza pastorale deicappuccini. ■

di fra Vitalis TatahMISSIONICamerunCamerunL’Ordine

FrancescanoSecolare - OFS

in Camerun

Poverta,e preghieraanimano il nostrocammino

Poverta,e preghieraanimano il nostrocammino Nonostante le numerose

difficoltà, il Terz’OrdineFrancescano è molto diffusonelle comunità del Camerun

anche grazie alle stretterelazioni che intrattiene con ifrati locali. Ma non mancano

neppure le esperienze della Gifraa testimoniare che il carisma

francescano è sempre vivace.

Le campane in Camerun spesso sono così!

Page 15: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

29MISSIONARICappucciniCappuccini28MISSIONARICappucciniCappuccini

cartina del Camerun per rendersi contodelle grandi distanze tra le varie fraternità.Il cammino formativo è ormai stabilizzato.Ogni fraternità o gruppo si incontra trevolte al mese: per un incontro generale,per un ritiro e per l’incontro del consiglio oper la formazione degli aspiranti.Si sottolinea la laicità, l’essere nel mondo,condividendone le gioie e le sofferenze,portando il nostro spirito francescano.Carità, povertà e preghiera sono i pilastrisu cui si regge l’OFS.Vari frati contribuiscono alla formazione,sia con gli incontri tenuti nelle nostreparrocchie e conventi, sia recandosi dove iTerziari o gli aspiranti vivono: ricordiamofra Killian per Bambui, fra Paschal perNjinikom, fra Peter per Bafut, fra Paul e fraTobias per Sop. Fra Jude si occupa degliAraldini, e i nostri postulanti danno unamano per la GIFRA (GioventùFrancescana).A causa delle distanze – 500 km tra lecomunità francofone e anglofone, e tregiorni di viaggio per raggiungere lacomunità di Akwaya, passando per laNigeria – uno dei problemi che ha afflittola vita dei membri è sicuramente quelloeconomico. Alcuni posti non sono visitatiperché la spesa, specialmente durante lastagione delle piogge, è al di sopra delle

possibilità dei membri. I membricontribuiscono, ma il loro contributo èinsufficiente. Alcune fraternità dell’OFS inItalia, nel passato, avevano dato uncontributo. Altri potrebbero imitare il loroesempio venendo incontro a una reale econcreta difficoltà. L’Arcivescovo diBamenda, ora a riposo, Rev. PaulVerdzekov, aveva presentato l’OrdineFrancescano Secolare a tutta la diocesiattraverso una lettera indirizzata a tutte lerealtà presenti nella sua diocesi nelfebbraio 2000. Alcuni sacerdoti diocesanisono membri attivi dell’OFS.L’OFS cammina insieme con tutta lafamiglia francescana presente in Camerun,non solo nei momenti di festa come lacelebrazione di San Francesco fattainsieme da tutti i francescani, ma anchenei pellegrinaggi, negli incontri formativi edi preghiera.Grazie alla visite di padre Ben, alloraassistente spirituale dell’OFS, si è riusciti adare un volto ‘nazionale’ alle varie unitàlocali, costituendo il Consiglio Nazionale, eattraverso il Ministro, venendorappresentati a Roma. Grazie al campoestivo e vari incontri queste realtà diversecrescono nella medesima vocazione.Guardando ai giovani, si vede comel’ideale francescano li attrae. Se abbiamouna sola comunità riconosciuta comeGIFRA, abbiamo vari posti dove i frati o lesuore accolgono giovani e giovanissimi,con spirito francescano. È quindi consperanza che si guarda al futuro,nonostante le varie difficoltà.San Francesco continua a chiamare gliuomini e le donne camerunensi al suoseguito; i frati cappuccini condividonoinsieme lo stesso cammino. ■

Qualsiasi persona che visiti ilconvento dei Frati Cappuccinidi Bambui la domenicamattina potrebbe scambiare il

posto per un cimitero, visto il silenzio chec’è. Al contrario, dopo le tre delpomeriggio e fino alle cinque e trenta,

scambierebbe il convento per un postodi raduno per bambini, ragazzi eadolescenti. I ragazzi sono pronti araggiungerlo anche da posti lontani;i frati, dal canto loro, sono pronti adaccoglierli. Ricevendo questi bambini edonando il loro tempo, in un certo

di fra Felix Afoni LukongMISSIONICamerunCamerunFrati e bambini si ritrovano nel convento

di San Francesco in Bambui

È imperdibile e atteso l’appuntamento della domenica pomeriggioquando missionari e fanciulli si ritrovano tutti insieme nelconvento di Bambui. Si prega, si gioca, si fanno sport incondivisione e allegria e a fine giornata già si attende

l’appuntamento della settimana successiva.

E la domenicae, per tutti

festa grande!

E la domenicae, per tutti

festa grande!

Alcune sorelle OFS del Camerun.

Page 16: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

modo i frati attualizzano l’interesse diGesù per I bambini: “lasciate che ibambini vengano a me (…) perché a chiè come loro appartiene il regno di Dio”(Lc 18, 16). Gesù dovette insistere con isuoi discepoli affinché comprendesseroche i bambini hanno un posto privilegiatonel regno di Dio.I frati, accogliendo questi bambini ognidomenica, non hanno dimenticatol’esortazione di Gesù, cosa che moltiadulti tendono a minimizzare.Quando i ragazzi arrivano al convento,si ritrovano con i frati e recitano insiemeuna preghiera per iniziare con il Signore ilpomeriggio. Questa preghiera è seguitada una breve riflessione su un episodiodella Bibbia, oppure da qualche consiglioper vivere meglio a casa o a scuola.Ha inizio quindi la ricreazione che hadiversi aspetti. Alcuni frati si occupano diorganizzare partite di calcio per i ragazzi edi pallamano per le ragazze. Il frate puòfare l’arbitro, lo spettatore o il giocatore.La presenza del frate è fonte di gioia per iragazzi. Queste partite sono giocate daragazzi e adolescenti.Con i più piccoli, si formano diversi gruppie ognuno di loro si aggrega secondo ilproprio interesse: si raccontano storie, sidanza, si canta, si fanno salti e capriole egirotondi. Altri si occupano dei ragazzi chevogliono correre, anche qui con possibilità

di scelta: dalla corsa in velocità, alla corsacoi sacchi. Altri bambini seguono alcunifrati in tuta che fanno footing.Di solito quando si incomincia a giocarecon un gruppo, esso non vuole che il frateli lasci, ma sempre insistono perchèrimanga con loro.Particolarmente durante la stagione dellepiogge, da marzo a ottobre, nel salonedel convento vengono proposti film, vitedi santi, cartoni animati, etc.Altri missionari semplicementepasseggiano mano nella mano con i piùpiccoli.Alla fine del pomeriggio i ragazzi siritrovano ancora con i padri per una brevepreghiera. Le persone che visitano ilnostro convento sono molto sorprese divedere come i ragazzi si trovino a loroagio. Ricordo un signore che venne atrovarci, ma preferì restare fuori a godersilo spettacolo dei giochi dei bambini,piuttosto che sedere nel parlatoio. Per luicome per molti altri, giocare con ibambini è un grande atto di umiltà, unadulto difficilmente spende tempo achiacchierare con i ragazzi o giocando conloro. Non poteva di certo immaginare chetra frati e bambini non ci fosse unagrande differenza. Dicendo questo, forseinconsciamente, ricordava ai frati quantoGesù disse ai suoi discepoli: “…a chi ècome loro appartiene il regno di Dio”. ■

di fra Daniele BerakiMISSIONICamerunCamerun

camerunesi o al popolo dellaliturgia, delle feste, delcalendario Eritreo-Etiopico edelle nostre tradizioni, sidomandavano se l’Eritreafacesse parte dell’Africa.Rimane sempre grande ilpericolo e la tentazione,quando si è formatori, dipensare di essere coloro chedevono solo dare conoscenzae impartire nozioni. Invece lesfide in questo campo sonomolteplici: si tratta di capiree farsi capire, di camminareinsieme, di crescere e farcrescere umanamente ecristianamente. È quindicontemporaneamente undare e un ricevere. Lacondivisione di vita con igiovani frati in formazione econ la gente è stataun’esperienza umanamentee spiritualmente moltoarricchente.I nostri novizi provengono dadiversi paesi: Camerun,Benin e Costa d’Avorio.Questo è un segno forte chela fede in Cristo può crearecomunione anche nelladiversità di culture etradizioni; è un segno disperanza per il futurodell’Africa. Ora che ritornonel mio Paese porto nelcuore, come dono, lacalorosa accoglienza egiovialità dei fratelli che hoconosciuto in Camerun. ■

31MISSIONARICappucciniCappuccini

I dieci anni in Camerundi un frate eritreo

Dopo una lunga esperienza come formatore inCamerun, fra Daniele torna in Eritrea, suo

Paese d’origine. I suoi ricordi sono semplici ericchi nello stesso tempo, all’insegna della

bellezza di uno scambio che riesce adabbattere qualsiasi differenza.

TRADIZIONIE CULTURE DIVERSECHE CI FANNO RICCHI

Lascio il Camerun dopopiù di dieci anni dipermanenza. Sembrerà

un’esagerazione se dico dinon avere molte cose daraccontare. Condividol’opinione di coloro cheaffermano che le più belleesperienze tante volte non siriescono a descrivere con leparole; rimangono impresseindelebilmente nel cuore.Abbiamo l’impressione che imomenti belli della vitapassino molto in fretta.In un soffio sono volati i diecianni che ho trascorso inquesto Paese.La mia presenza è statacircoscritta nel campo dellevocazioni e della formazionedei giovani postulanti(aspiranti alla vitaconsacrata) e novizi nelconvento di Sop. È ovvio chela formazione alla vitareligiosa di ogni Istituto,anche in terra di missione,ha ritmi di vita ben definiti.Non quindi grandi fatti ememorabili avventure, mauna quotidianità fedele nella

quale il Signore puòtrasformare il nostro cuorecon la sua Grazia.La sfida più grande per me èstata quella di vivere il mioessere frate cappuccino in unambiente culturale diversoda quello del mio paese diprovenienza: l’Eritrea,nell’est dell’Africa.A parte la posizionegeografica che non comportarilevanti differenze, è propriotutto il modo di vivere lafede e le relazioni checambia. Quando ad esempioparlavo ai giovani frati

TRADIZIONIE CULTURE DIVERSECHE CI FANNO RICCHI

Page 17: art. 1, comma 2, DCB Bergamo - missioni.org · suggerimenti, in ogni caso spero che veda la luce abbastanza presto. Il documento vuole essere una descrizione e un richiamo a quanto

MISSIONI ESTERE CAPPUCCINEP.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 MILANOTel. 02/3088042 - Fax 02/33402164http: //www.missioni.orgE-mail: [email protected] n. 757203 intestato a:Segretariato Missioni CappuccineP.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 MILANO

Direttore editoriale: Mauro Miselli Redattori: Alberto Cipelli, Stefano Polese, Agostino Valsecchi Direttore responsabile: Giulio DubiniRealizzazione a cura della Editrice Velar - Gorle (BG) Impaginazione: Anna Mauri

Editore: MISSIONI ESTERE CAPPUCCINI ONLUS - P.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 Milano - Aut. Trib. di Milano n. 6113 del 30-11-62

In caso di mancato recapito si prega di restituire, presso l’ufficio postale di Gorle, al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

Garanzia di tutela dei dati personali L. 675/96I dati personali forniti dagli interessati sono trattatidirettamente per l’invio della rivista e delleinformazioni sulle iniziative delle Missioni EstereCappuccine. Non sono comunicati o ceduti a terzi.Responsabile del trattamento dati è p. Mauro Miselli,direttore editoriale.

Spedito nel mese di settembre 2007

Per coloro che sostengono le nostre missioni e deside-rano detrarre fiscalmente le offerte, da ora è possibilefarlo: è nato il ramo ONLUS così denominato: MISSIO-NI ESTERE CAPPUCCINI ONLUS - Piazzale CimiteroMaggiore, 5 - 20151 Milano - tel. 02.38.00.02.72 /02.30.88.042 - Le offerte per essere detraibili fiscal-mente dovranno pervenire unicamente tramite:• Assegno bancario intestato: MISSIONI ESTERECAPPUCCINI ONLUS - Per avere il documento validoai fini della detrazione è necessario comunicare nome eindirizzo via fax al numero 02.33.49.30.444 o via e-mailall’indirizzo [email protected]• Bonifico bancario intestato: MISSIONI ESTERECAPPUCCINI ONLUS - Piazzale Cimitero Maggiore, 5- 20151 Milano presso: Banca Popolare di Milano - Ag.585 Conto n. 2554 - Abi 05584 Cab 01723 CIN E• CCP n. 37382769 intestato: MISSIONI ESTERECAPPUCCINI ONLUS - Piazzale Cimitero Maggiore, 5- 20151 Milano

Il Signoreti benedica e ti custodisca.Mostri a te la sua facciae abbia di te misericordia.Volga a te il suo sguardoe ti dia pace. s.Francesco