articolo sulla uni en iso 3834

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1 1 COME TENERE SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE MEDIANTE SALDATURA La NORMA UNI EN ISO 3834 Estratto dall’articolo presentato dall’ing. Mauro Scasso dell’Istituto Italiano della Saldatura nel corso delle GNS4 - Giornate Nazionali della Saldatura, tenutosi a Genova il 25 e 26 ottobre 2007 1. Introduzione Per molto tempo un numero non insignificante di persone ha ritenuto (e forse continua tuttora a ritenere) che un livello di qualità predefinito, nella realizzazione di prodotti o servizi, avrebbe potuto essere raggiunto attraverso l’implementazione formale di un manuale e diverse procedure scritte, considerando la competenza tecnica, relativa al processo di fabbricazione applicato, un argomento d’importanza secondaria. Il risultato di questa mentalità è stata la nascita della “qualità virtuale”, dove la corrispondenza fra la qualità certificata e la qualità reale dei prodotti o servizi, è un evento estemporaneo. Raggiungere la “qualità sostanziale” è, tuttavia, facile: basta riconoscere importanza primaria alla competenza tecnica specifica in relazione al prodotto realizzato e al processo di fabbricazione applicato . In accordo a quanto sopra, il “trend” internazionale circa la gestione della qualità si sta chiaramente orientando da un approccio di sistema ad un approccio di prodotto/processo, richiedendo al Fabbricante di mostrare una competenza che può essere resa evidente tramite un percorso certificativo specifico e specializzato. Stabilito che il Fabbricante è responsabile della conformità del prodotto realizzato ai requisiti di legge e contrattuali, un controllo competente ed effettivo dell’intero processo di fabbricazione diventa strumento essenziale a questo fine, sia dal punto di vista delle responsabilità che della redditività d’impresa. Quanto sopra è particolarmente vero quando un “processo speciale” come la saldatura, con le sue discipline connesse (quali: i trattamenti termici, i controlli non distruttivi, ecc.) è coinvolto. Le Direttive europee di prodotto e le loro norme di riferimento sono un esempio esaustivo di quanto affermato. 2. Come tenere sotto controllo il processo di fabbricazione mediante saldatura Un controllo idoneo sull’intero ciclo di fabbricazione rappresenta: - non solo il modo migliore di far fronte alle responsabilità contrattuali, - ma anche l’approccio migliore per adempiere ai requisiti contrattuali e di legge del prodotto commercializzato, eliminando sprechi o extra costi. D’altro canto, è ben noto che ciascuna innovazione tecnologica, o ciascun nuovo riferimento regolamentare applicato, vanti un impatto affatto trascurabile sull'intero sistema organizzativo, il quale è alla base stessa del processo di redditività industriale. Onde guidare il Fabbricante nella gestione del proprio processo di fabbricazione mediante saldatura, il CEN TC 121 SC 4 (Gestione qualità nel settore della saldatura) ha formulato, alcuni anni or sono, la norma EN 729/ISO 3834 (Requisiti di qualità per saldatura a fusione su materiali metallici), successivamente aggiornata e numerata con l’unica sigla EN ISO 3834. La norma EN ISO 3834 si compone di cinque parti, le cui titolazioni si illustrano da sole; - Parte 1: Criteri per la selezione degli idonei livelli dei requisiti di qualità; - Parte 2: Requisiti di qualità complessivi; - Parte 3: Requisiti di qualità standard; - Parte 4: Requisiti di qualità elementari; - Parte 5: Documenti applicabili.

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1 1 COME TENERE SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE MEDIANTE SALDATURA

La NORMA UNI EN ISO 3834

Estratto dall’articolo presentato dall’ing. Mauro Scasso dell’Istituto Italiano della Saldatura nel corso delle GNS4 - Giornate Nazionali della Saldatura, tenutosi a Genova il 25 e 26 ottobre 2007

1. Introduzione Per molto tempo un numero non insignificante di persone ha ritenuto (e forse continua tuttora a ritenere) che un livello di qualità predefinito, nella realizzazione di prodotti o servizi, avrebbe potuto essere raggiunto attraverso l’implementazione formale di un manuale e diverse procedure scritte, considerando la competenza tecnica, relativa al processo di fabbricazione applicato, un argomento d’importanza secondaria. Il risultato di questa mentalità è stata la nascita della “qualità virtuale”, dove la corrispondenza fra la qualità certificata e la qualità reale dei prodotti o servizi, è un evento estemporaneo. Raggiungere la “qualità sostanziale” è, tuttavia, facile: basta riconoscere importanza primaria alla competenza tecnica specifica in relazione al prodotto realizzato e al processo di fabbricazione applicato . In accordo a quanto sopra, il “trend” internazionale circa la gestione della qualità si sta chiaramente orientando da un approccio di sistema ad un approccio di prodotto/processo, richiedendo al Fabbricante di mostrare una competenza che può essere resa evidente tramite un percorso certificativo specifico e specializzato. Stabilito che il Fabbricante è responsabile della conformità del prodotto realizzato ai requisiti di legge e contrattuali, un controllo competente ed effettivo dell’intero processo di fabbricazione diventa strumento essenziale a questo fine, sia dal punto di vista delle responsabilità che della redditività d’impresa. Quanto sopra è particolarmente vero quando un “processo speciale” come la saldatura, con le sue discipline connesse (quali: i trattamenti termici, i controlli non distruttivi, ecc.) è coinvolto. Le Direttive europee di prodotto e le loro norme di riferimento sono un esempio esaustivo di quanto affermato. 2. Come tenere sotto controllo il processo di fabbr icazione mediante saldatura Un controllo idoneo sull’intero ciclo di fabbricazione rappresenta:

- non solo il modo migliore di far fronte alle responsabilità contrattuali, - ma anche l’approccio migliore per adempiere ai requisiti contrattuali e di legge del prodotto

commercializzato, eliminando sprechi o extra costi.

D’altro canto, è ben noto che ciascuna innovazione tecnologica, o ciascun nuovo riferimento regolamentare applicato, vanti un impatto affatto trascurabile sull'intero sistema organizzativo, il quale è alla base stessa del processo di redditività industriale. Onde guidare il Fabbricante nella gestione del proprio processo di fabbricazione mediante saldatura, il CEN TC 121 SC 4 (Gestione qualità nel settore della saldatura) ha formulato, alcuni anni or sono, la norma EN 729/ISO 3834 (Requisiti di qualità per saldatura a fusione su materiali metallici), successivamente aggiornata e numerata con l’unica sigla EN ISO 3834. La norma EN ISO 3834 si compone di cinque parti, le cui titolazioni si illustrano da sole;

- Parte 1: Criteri per la selezione degli idonei livelli dei requisiti di qualità; - Parte 2: Requisiti di qualità complessivi; - Parte 3: Requisiti di qualità standard; - Parte 4: Requisiti di qualità elementari; - Parte 5: Documenti applicabili.

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Una Parte 6 è stata altresì pubblicata sottoforma di Published Document /Technical Report tecnica (EN ISO/PD TR 3834 – 6: Guida all’implementazione dell’EN ISO 3834). Il punto cruciale in sede di implementazione di un controllo di fabbricazione conforme alla norma UNI EN ISO 3834 risiede nei criteri in virtù dei quali il Fabbricante seleziona la Parte idonea dello standard di riferimento. Tale scelta condiziona sensibilmente lo sviluppo del controllo di processo nel suo complesso. Questi criteri, che condizionano pesantemente lo sviluppo futuro di tutto il processo di controllo, sono:

- la criticità del prodotto dal punto di vista della sicurezza; - la complessità costruttiva; - i materiali utilizzati; - i possibili inconvenienti di carattere metallurgico che possono presentarsi; - i processi di saldatura adottati ed il loro livello di automazione; - il significato, con riferimento al servizio previst o, degli eventuali difetti di fabbricazione. Quanto sopra riportato indica che la Parte corretta della norma UNI EN ISO 3834 da selezionarsi non dipende necessariamente dalla qualità richiesta del prodotto, quanto piuttosto dall’esigenza effettiva del processo di fabbricazione specifico di essere tenuto sotto controllo, onde garantire in modo sistematico il rispetto dei requisiti contrattuali e regolamentari. In altri termini, è la tipologia dello specifico processo di fabbricazione che rappresenta il parametro cruciale ai fini della selezione della Parte corretta della UNI EN ISO 3834 cui conformarsi. Come ormai noto, tutte le fasi del processo di fabbricazione mediante saldatura vengono prese in considerazione dalla norma UNI EN ISO 3834, vale a dire:

- Revisione dei requisiti contrattuali e regolamentar i; - Revisione dei requisiti tecnici; - Subappalto; - Personale di saldatura; - Personale ispettivo e di collaudo; - Attrezzatura; - Personale NDT; - Attività di saldatura e accessorie; - Parti di consumo di saldatura; - Stoccaggio dei metalli affini; - Trattamenti di riscaldamento post saldatura; - Ispezione e collaudo; - Non conformità e azioni correttive; - Regolazione e conferma; - Identificazione e tracciabilità; - Registrazioni di qualità. Trattandosi di una norma gestionale, l'UNI EN ISO 3834 fa riferimento a ulteriori standard specifici connessi a questioni od operazioni proprie al processo di fabbricazione tramite saldatura (p.es.: la qualificazione di personale o procedure, NDT, PWHT, ecc.). La norma UNI EN ISO 3834 è rivolta in definitiva a gestire un processo specificamente incentrato sugli aspetti tecnici, pertanto:

- non solo il tradizionale manuale qualità non ris ulta più necessario, - ma addirittura le prassi non scritte, per quanto radicate a fronte di uno specifico comportamento tecnico, tendono spesso a sostitui rsi, con identico valore, alle procedure documentali.

Le stesse non conformità vengono essenzialmente valutate sulla base dell'influenza vantata o meno (e se sì, in quale misura) sull'effettiva qualità del prodotto (anziché essere considerate alla stregua di un mero inadempimento del sistema qualità), aprendo pertanto la strada a una valutazione orientata al processo.

3 3 Il tono stesso della norma UNI EN ISO 3834 si presenta flessibile, privo dei collegamenti alla UNI EN ISO 9001 e aperto a un più ampio numero di norme internazionali differenti, seppur incentrate sulla medesima materia, sottoforma di riferimenti applicativi (Parte 5: Documenti applicabili).

3. Lo Schema di certificazione EWF EN ISO 3834

L’European Welding Federation (EWF), perfettamente consapevole delle esigenze industriali, ha definito, nella sua costante ricerca di una “qualità sostanziale”, uno specifico Schema di certificazione della fabbricazione riferito alla norma UNI EN ISO 3834. Nell’ambito del suddetto Schema, tutte le questioni proprie della UNI EN ISO 3834 sono state interpretate alla luce della competenza dell’ IEWF stessa, prendendo in debita considerazione ciascun aspetto tecnico e organizzativo dell'intero processo di fabbricazione tramite saldatura. Nella fattispecie, i prodotti saldati sono stati diversamente trattati in funzione della specificità del processo di fabbricazione con cui sono stati realizzati (p.es. un ponte realizzato con acciaio ad elevata resistenza al C-Mn presenta requisiti e richiede competenze differenti rispetto a uno scambiatore di calore in leghe di nichel). Supplementi specifici, relativi alle principali famiglie dei prodotti saldati, da integrarsi entro lo Schema di certificazione di base, sono stati appositamente formulati onde guidare la gestione del processo di fabbricazione specificamente interessato. Particolare importanza è stata dedicata alla definizione delle priorità, nell’intento di estrarre ed evidenziare gli elementi principali, onde ottenere una prospettiva realistica del processo di fabbricazione, in vista di una migliorata efficacia e di un risparmio economico. In tal senso, particolare importanza ha rivestito la competenza del personale, intesa quale combinazione di conoscenza ed esperienza, nella convinzione che nessun sistema gestionale può apportare i frutti sperati senza un'idonea competenza tecnica specifica. In virtù di quanto esposto, il Coordinatore di Saldatura (con riferimento allo Schema di certificazione del personale dell’EWF/IIW, basato sulla norma UNI EN 719 / ISO 14713 “Coordinamento di saldatura – Mansioni e responsabilità”) rappresenta per così dire l’elemento “chiave” intorno al quale ruota l'intero processo di produzione. Grazie all’elaborazione di specifici Supplementi riferiti a specifici prodotti e all’attenzione riservata alla competenza del personale, lo Schema di Certificazione dell’ EWF/IIW, secondo UNI EN ISO EN ISO 3834, s’inscrive perfettamente nell’approccio delle Direttive, le quali vedono nel concetto di "approvazione" una “qualificazione orientata alla competenza specifica”, tanto per le Aziende quanto per il personale. Onde prendere in debita considerazione la specificità dei diversi processi di fabbricazione tramite saldatura, connessi a distinti prodotti saldati, alcuni Supplementi dedicati a:

• Attrezzature a pressione; • Strutture metalliche; • Veicoli e componenti ferroviari

sono stati appositamente formulati. In questo contesto, una verifica della competenza del Coordinatore di saldatura, relativamente al processo di fabbricazione applicato con riferimento ai prodotti connessi, viene esplicitamente richiesta (a fronte di una “professional interview” o dell’esame tecnico dell'idonea documentazione giustificativa) dai Valutatori in sede di certificazione.

4 4 Quale diretta conseguenza, tutti i Certificati EWF-IIW, destinati tanto al Personale, quanto alle Aziende, vengono emessi unitamente ad una “Schedule” connessa, ove le aree specifiche di competenza (tipo di prodotto fabbricato, materiali, processi di saldatura, standard prodotti, specifiche e documentazione di riferimento, ecc.) vengono esplicitamente incluse e registrate (si veda Appendice 1 per il Personale e Appendice 2 per le Aziende). Anche nella nuova prospettiva di Risk Management , l’approccio EWF/IIW risulta oltremodo conveniente; in effetti, i potenziali rischi sono suscettibili di tradursi in danni effettivi laddove la gestione del processo applicato evidenzi delle “vulnerabilità” in alcune aree specifiche. D'altro canto, in ciascun processo di fabbricazione, prodotti saldati inclusi, la principale vulnerabilità è rappresentata dalla mancanza di un adeguato controllo di fabbricazione . Un sondaggio promosso dalla Segreteria EWF- IAB/IIW, il cui obbiettivo era l’ottenimento di un riscontro da parte dei Fabbricanti che avevano già implementato lo Schema EWF/ IIW secondo UNI EN ISO 3834, ha messo in luce risultati piuttosto interessanti.

1) Avete rilevato vantaggi gestionali nel tenere so tto controllo il vostro processo di fabbricazione (p.es: una relazione più trasparente e proficua con i Clienti e le Autorità; un approccio semplificato nei confronti di Regolamenti e Codici; una catena di comando ottimizzata in seno all’azienda)?

SI: 85% No: 6% Nessuna risposta: 9%

2) Avete ottenuto un miglioramento in termini di qu alità o un risparmio economico al termine del ciclo produttivo (p.es. una più ridotta percentuale di scarti e/o una riduzione delle riparazioni; un controllo migliorato delle fa si di fabbricazione; un'identificazione semplificata di determinati punti deboli del proces so di fabbricazione)?

Sì: 85% No: 6% Nessuna risposta: 9%

3) Avete raggiunto una comprensione migliore del vo stro processo di fabbricazione (ad es, la convenienza dell’adozione di nuovi processi di s aldatura con maggior affidabilità, la possibilità di ridurre il livello di ispezione/cont rollo in determinate circostanze, l’opportunità di aumentare il livello di automazione in una qualu nque fase del processo di fabbricazione)?

Si: 33% No: 46% Nessuna risposta: 21%

4) Siete stati in grado di quantificare i risparmi ottenuti a fronte dell’ implementazione dello Schema IIW EN ISO 3834?

Sì: 45% No: 0% Nessuna risposta: 55%

I risultati dell’indagine hanno dimostrato che almeno uno degli aspetti fondamentali (domanda n.3) è stato soltanto parzialmente compreso: ovvero la possibilità di migliorare il proprio processo di fabbricazione attraverso l’individuazione di debolezze e/o carenze, che richiedono un controllo di produzione eccessivo dal punto di vista del rapporto costi/benefici.

4. La Direttiva europea sui prodotti saldati e gli Standard connessi Le Direttive europee, adottate sulla base del Nuovo approccio, presentano il duplice obiettivo di:

- garantire la libera movimentazione delle merci a fronte di un’armonizzazione tecnica e - garantire un sistema di salvaguardia del pubblico interesse di alto profilo.

Tra i principi innovativi della legislazione, volta all’introduzione della marcatura CE, si annoverano:

- la definizione di requisiti regolamentari essenziali e - l’implementazione di idonee procedure di valutazione della conformità.

5 5 Conformemente al Nuovo approccio, al Fabbricante compete la responsabilità della concezione e fabbricazione di un prodotto, destinato al Mercato comunitario, nonché del controllo complessivo lungo l'intero ciclo di fabbricazione. In tal senso, il Fabbricante deve giustificare chiaramente di essere in possesso della necessaria competenza. Sulla base di detta responsabilità, il Fabbricante è tenuto a garantire che la conformità del proprio prodotto sia valutata sulla base dei requisiti essenziali di cui alle Direttive applicabili. Laddove una Direttiva richieda una valutazione indipendente di prodotti e/o sistemi, la stessa dovrà essere eseguita da un “Ente certificato”. Malgrado il coinvolgimento di un Ente certificato, la responsabilità connessa alla conformità del prodotto compete principalmente al Fabbricante. Alcune Direttive risultano attualmente vigenti presso il Mercato europeo, altre ancora invece, sono in fase di applicazione. La ragione di una siffatta situazione risiede nei diversi contesti commerciali e regolamentari degli specifici mercati interessati. Le norme europee, elaborate dal Comitato europeo di normazione (CEN), su mandato della Commissione europea, sono da intendersi armonizzate e forniscono, nella loro Appendice Z, una presunzione diretta della conformità ai requisiti essenziali di cui alle Direttive applicabili. Le norme europee non armonizzate, seppur non forniscano una diretta presunzione di conformità, restano nondimeno uno strumento rilevante suscettibile di garantire trasparenza e comprensione comune. . Il complesso di queste norme, laddove faccia riferi mento al controllo del processo di fabbricazione mediante saldatura, menziona direttam ente o indirettamente la EN ISO 3834. 5. Conclusione La gestione del processo di fabbricazione implica la possibilità di garantire, in modo sistematico, le caratteristiche auspicate del prodotto, entro un contesto di:

- risparmio economico e - rigorosa responsabilità.

Questa capacità rappresenta, nell’ambito dell‘odierno mercato internazionale, un essenziale vantaggio competitivo. È impossibile generare un qualsiasi provento industriale senza un efficace sistema organizzativo, il che equivale, in altri termini, a un'idonea gestione di tutti i mezzi correttamente assegnati. Il controllo del processo di fabbricazione è pertanto da considerarsi un obiettivo gestionale, e merita l’investimento delle necessarie risorse. Nel settore della fabbricazione mediante saldatura, un Fabbricante può:

- avere il pieno controllo di questi fattori imprenditoriali e - renderlo evidente alle Autorità ed ai Clienti,

tramite il “EWF/IIW Manufacturer Certification Scheme”: uno schema competente e specializzato, gestito in ambito internazionale dall’EWF/IIW, finalizzato a soddisfare ogni requisito contrattuale e di legge.

Su questo importante argomento AQM organizza da luglio 2008 un corso di 24 ore dal titolo "il sistema di gestione qualità in saldatura secondo la UNI EN ISO 3834:2006 - corso base con applicazioni pratiche". La prossima edizione è calendarizzata con inizio il 15 dicembre 2008 ,

completamente gratuita e riservata alle aziende ade renti al fondo interprofessionale Fondimpresa. Per ulteriori informazioni contattare la d.ssa Viola [email protected]