a.s. 2013/2014 dirigente scolastico - scuolagalilei.gov.it · 7.1 regolamento d’istituto pag.77 ....

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1 a.s. 2013/2014 Dirigente Scolastico: Prof. Gennaro Esposito

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Page 1: a.s. 2013/2014 Dirigente Scolastico - scuolagalilei.gov.it · 7.1 Regolamento d’Istituto pag.77 . 4 IL P.O.F. Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) è, dal 1999, il documento

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a.s. 2013/2014

Dirigente Scolastico:

Prof. Gennaro Esposito

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1. Analisi sintetica del P.O.F pag. 4 2 . Autonomia e Piano dell’Offerta Formativa pag. 8

2.1 Che cos’è il P.O.F pag. 9 2.2 Finalità pag. 12 2.3 Il contratto formativo pag. 15 2.4 Obiettivi educativi, didattici e di servizio pag 15 2.5 Fattori di qualità sistemici. pag. 18

3. Il contesto pag.20 3.1 Analisi del territorio con riferimento alle realtà specifiche dei vari plessi

pag.21 3.2 Strutture, servizi e uffici pag.25 3.3 Strutture e servizi per gli alunni diversamente abili pag.29 3.4 Ruolo delle formazioni sociali e territoriali pag.29 3.5 I bisogni emersi pag.30 4. Organigrammi e prospetti organizzativo-gestionali pag.33 4.1 Organigramma staff dirigenziale pag.34 4.2 Prospetto funzioni strumentali pag.35 4.3 Organigramma Consiglio d’Istituto pag.36 4.4 Collegio dei Docenti unitario pag.37 4.5 Collegio dei docenti diviso per ordini di scuola pag.39 4.6 Organi elettivi ed affidamento incarichi pag.44 4.7 Struttura amministrativa e ausiliaria pag.47 4.8 Organigramma struttura amministrativa pag.48 4.9 Assegnazione dei docenti alle classi pag.49 5. Progettualità annuale pag.58

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5.1 Il curricolo obbligatorio pag.59 5.2 Attività di sostegno e integrazione pag.60 5.3 Interventi per gli alunni affetti da Disturbi Specifici d ‘Apprendimento pag. 62 5.4 Metodologie ed operatività pag.62

5.5 Valutazione delle attività didattiche pag.64 6. L’ampliamento dell’offerta formativa pag.66 6.1 Il curricolo facoltativo pag.67 6.2 Visite guidate e viaggi d’istruzione pag.72 6.3 Manifestazioni ed iniziative pag.73

6.4 Dimensione europea della formazione pag.74

7. Il rispetto delle norme pag.76 7.1 Regolamento d’Istituto pag.77

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IL P.O.F. Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) è, dal 1999, il documento che illustra il modo in cui un’ istituzione scolastica intende, interpretando la normativa esistente, organizzare la propria attività, adeguandola alle aspettative ed alle esigenze di chi ne usufruisce. E’ un documento che nasce utilmente dalle attività già presenti nelle scuole dell’Istituto Comprensivo e che viene aggiornato e rinnovato sulla base del dialogo che si sviluppa quotidianamente fra gli operatori della scuola, l’utenza, le agenzie educative e associative che operano nel campo dell’educazione e della formazione. Il P.O.F. è quindi un documento che prefigura le attività scolastiche per un periodo ampio di tempo, ma annualmente può essere aggiornato o modificato sulla base di nuovi modi di sentire i problemi o sulla base di nuove esigenze. E’ un documento che viene approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, in cui sono rappresentati i genitori, gli insegnanti e gli operatori scolastici e della cui applicazione ed efficacia sono responsabili il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori. LA NORMATIVA VIGENTE Il regolamento ministeriale che disciplina i percorsi formativi della scuola di base (D.P.R. n. 275 del 08/0371999) afferma che gli obiettivi generali del processo formativo della scuola di base sono (D.P.R cit art. 1 co. 2): a) acquisizione e sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base; b) apprendimento di nuovi mezzi espressivi; c) potenziamento delle capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo; d) educazione ai principi fondamentali della convivenza civile; e) consolidamento dei saperi di base, anche in relazione alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; f) sviluppo delle competenze e delle capacità di scelta individuale atte a consentire scelte fondate sulla pari dignità delle opzioni culturali successive. Le attività della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado devono perciò ispirarsi in primo luogo ai sei obiettivi sopra riportati

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IL CONTESTO AMBIENTALE E SOCIALE Il contesto territoriale in cui opera l’istituto comprensivo è quello di Taranto, il secondo comune della regione per popolazione. L’area tarantina è costituita da 28 comuni, dei quali Taranto è il capofila[6]. Situata nell'omonimo golfo sul Mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo.

È sede di un grande porto industriale e commerciale e di un arsenale della Marina Militare italiana, maggiore stazione navale. Vi si trova, inoltre, un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali l’ILVA il più grande centro siderurgico d’Europa, attualmente molto discusso per i suoi dannosi effetti inquinanti), petrolchimici, cementifici e di i cantieristica navale. È anche attiva l'industria del liquore.

Le attività principali della provincia sono l’agricoltura, la pesca, l’industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile e l’artigianato. Vengono effettuate infatti le lavorazioni del legno, del vetro e della ceramica che necessiterebbero di maggiore sviluppo, anche in vista di una diversificazione dell’offerta lavorativa nel territorio tutto e, in particolare in alcune aree quale quella sui cui insiste l’Istituto Comprensivo Statale “G. Galilei” .

IL CONTESTO IN CUI OPERA L’ISTITUTO COMPRENSIVO. Ogni attività educativa e formativa passa attraverso una relazione fra le persone coinvolte. Per questo, il contesto in cui le persone vivono, operano e si relazionano è lo sfondo necessario e condizionante di una programmazione efficace. La scelta delle modalità d’insegnamento non può prescindere dalle caratteristiche della persona che apprendere, da quelle di chi lo deve proporre e da quelle del contesto ambientale, sociale e storico in cui l’istituzione scolastica tutta opera. L’Istituto Comprensivo Galilei si propone dunque di essere un luogo reale di educazione ed apprendimento ed un punto di riferimento per gli alunni e le loro famiglie . FINALITA’ PRIMARIE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO L’organizzazione del nostro Istituto, pur cercando di differenziare i servizi scolastici in modo da rispondere alle diverse esigenze riferite annualmente dalle famiglie, si prefigge innanzitutto di rispondere al suo compito formativo e cioè quello di istruire e contribuire ad educare i bambini e i ragazzi ad essa affidati. Posto questo aspetto di carattere generale, le attività proposte dall’Istituto Comprensivo intendono rispondere realmente alle esigenze specifiche della propria utenza e quindi tutte le risorse umane e

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non, vengono messe costantemente a disposizione per il miglioramento dell’offerta formativa. In particolare si garantiscono all’utenza:

• accoglienza e costante accompagnamento nel passaggio tra i vari ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di 1° grado) che favorisca la positiva socializzazione fra i compagni, gli insegnanti e gli altri operatori scolastici;

• un metodo educativo e formativo che consenta loro di esprimere e formare la propria personalità, sviluppando e migliorando l‟applicazione delle proprie capacità;

• un’ attenzione costante e specifica nei riguardi di ogni alunno a seconda del suo livello cognitivo, linguistico, sociale e culturale, nonché di tutti coloro che hanno bisogni educativi speciali, come previsto dalla C.M. n.8 del 6 marzo 2013.

• una preparazione di base che, secondo le possibilità di ognuno, consenta agli alunni di proseguire gli studi medi superiori;

• un metodo didattico che, rispettando gli stili cognitivi di ognuno, sviluppi le potenzialità personali, orientando i ragazzi nella scelta del proprio ruolo nella futura vita professionale e sociale e, di conseguenza, nella scelta del percorso scolastico più appropriato;

• un’ampia offerta di spazi e di tempi perché gli alunni possano esprimersi anche in attività elettive e di tempo libero che abbiano comunque come sfondo integratore l’educazione e l’apprendimento;

• un avviamento alla conoscenza e all’utilizzo delle nuove tecnologie e in particolare di quelle collegate all’informatica e alle sue applicazioni;

• un supporto ai genitori e alle famiglie che, considerato il periodo di crisi occupazionale e il particolare abbandono in cui versano i quartieri di appartenenza, vivono situazioni di particolare disagio

L’Istituto Comprensivo si propone inoltre, nella realtà del proprio territorio comunale, di essere luogo privilegiato per il dialogo educativo con le famiglie su temi attinenti all’educazione, alle relazioni di aiuto, al benessere fisico, psichico e sociale di tutti gli stakeholders. Per questo intende offrire occasioni culturali ed esperienziali che permettano, a coloro che vivono accanto ai bambini e agli adolescenti, di interrogarsi e cercare risposte agli interrogativi che pone una realtà sempre nuova e complessa. Non a caso l’Istituto Comprensivo Statale G. Galilei nell’a.s. 2012/2013 e nel corrente a.s., usufruendo di fondi regionali ha potuto usufruire e usufruirà della presenza di una psicologa e di un’ orientatrice a disposizione tanto degli alunni quanto delle famiglie, nell’ambito del progetto “Diritti a scuola” tipologia C che prevedeva l’attivazione di sportelli d’ascolto.

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OFFERTA FORMATIVA Dalla Scuola dell’ Infanzia fino alla Scuola Secondaria di 1° grado il nostro Istituto opera secondo il principio della continuità educativa. Ciò significa che il percorso iniziato alla Scuola dell’Infanzia viene poi coerentemente continuato nella Scuola Primaria e , ultimato nella Scuola Secondaria di 1° grado, diversificando le finalità, gli obiettivi metodi e strategie, a seconda dell’età di riferimento e delle esigenze formative tipiche di ogni ordine di scuola. Ogni percorso educativo e formativo è propedeutico al successivo ed è altresì orientato allo sviluppo integrale ed integrato del discente anche in funzione della capacità di scelta della Scuola Superiore. La continuità tra un segmento d’istruzione e l’altro si attua anche attraverso attività progettuali extracurriculari elaborate in base ai bisogni emersi, rispetto ai quali viene programmata un’attenta offerta formativa.

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Il P.O.F (Piano dell’Offerta Formativa) è la carta d’identità di ogni scuola in cui viene illustrata la progettazione didattica curricolare, extracurricolare ed organizzativa delle sue attività. Il P.O.F. è la progettazione che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia e pone attenzione alla domanda formativa, rispondendo con progettualità, flessibilità, dinamicità, verificabilità e comunicabilità.

E’ progettazione che la scuola realizza attraverso:

- risorse strutturali (budget, servizi amministrativi, gestione personale); - didattica; - organizzazione; - trasparenza regolativa (di integrazione e relazionale);

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- le discipline e le attività liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata; - contesto (risorse alunni, risorse personali).

E’ il documento fondamentale, costitutivo dell'identità culturale e progettuale dei diversi plessi che costituiscono l’ istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa adottata nell'ambito dell’ autonomia in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi per i diversi gradi di istruzione, determinati a livello nazionale. Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità. L'autonomia della nostra istituzione scolastica è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale, sostanziandosi nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei discenti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

E’ la testimonianza più autentica della capacità culturale e dell’autonomia pedagogica dei docenti. Esso è fortemente integrato nella specifica realtà territoriale e assolve ad alcuni imprescindibili criteri che ne connotano l’impianto metodologico: la coerenza tra i bisogni formativi rilevati e le soluzioni didattiche adottate; il forte legame tra le modalità e i livelli di apprendimento con le scelte curricolari adottate; la continuità dei processi didattici in un rapporto unitario, senza fratture, tra i diversi ordini scolastici e con evidente attenzione all’utenza e al territorio. Il POF è un documento complesso che parte dall’analisi della situazione scolastica ed extrascolastica, con particolare riferimento ai bisogni e alle esigenze formative degli alunni, alle competenze degli operatori scolastici, alle risorse materiali disponibili, al contesto familiare e socioculturale, per determinare gli obiettivi formativi – generali, integrativi e aggiuntivi – coniugandoli con i criteri metodologico-didattici e gli ambienti di apprendimento, fino ad individuare i parametri e gli strumenti dell’accertamento e della valutazione. La conversione del Piano dell’Offerta formativa in prassi quotidiana sancisce la piena affermazione dell’autonomia scolastica, nel rispetto del ruolo assegnato dalla Costituzione alla scuola pubblica: formare cittadini consapevoli, partecipi ed integrati in

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un contesto europeo, stringendo con le famiglie un patto formativo di elevato profilo. In tale prospettiva, l’istituto recupera il valore della tradizione e innesta sul suo tronco l’interesse per le innovazioni, le peculiarità territoriali, le intese interistituzionali, con la finalità di realizzare la sua finalità istituzionale: garantire il successo formativo a tutti gli alunni, assicurando il diritto all’educazione, all’istruzione e alla formazione. Il successo formativo va concepito nella sua più ampia accezione, come “pieno sviluppo della persona umana” con la valorizzazione delle diversità e nel rispetto delle identità personali, sociali e culturali. La centralità dell’alunno implica la flessibilità educativa, intesa come percorso personalizzato in riferimento alle sue esigenze, ove l’acquisizione “autoriproduttiva” di competenze, conoscenze e abilità conduce ad un graduale processo di crescita culturale e umana. Questa crescita è indirizzata allo sviluppo della capacità di autodiagnosi, ossia della capacità di auto esaminarsi e di percepire, senza l’intervento di intermediari, i propri limiti e le potenzialità personali.

E neppur l’istituzione scolastica può sottrarsi ad un processo di autovalutazione, con l’intento di superare i punti di criticità interna e nella prospettiva di incentivarne i punti di forza, per elevare il livello qualitativo del sistema scolastico. Potranno così migliorare le competenze del personale e accrescere i livelli di partecipazione dei giovani, investendo sulle tecnologie dell’informazione e promuovendo il successo scolastico attraverso lo sviluppo di reti. Il progetto educativo ha, dunque, una struttura coesa e coerente, in cui convivono tutte le attività educative e didattiche della scuola con le iniziative formative dell’extrascuola, in una sintesi sinergica rivolta all’aggregazione sociale, alla competitività, alla parità di genere, a nuove politiche ambientali e di sviluppo. Il Piano dell’Offerta Formativa predisposto dall’istituzione scolastica è stato redatto su queste “Linee guida”, distinguendosi per una chiara cifra identificativa, connaturata agli aspetti problematici del suo vissuto. Nella logica di costituire un documento di riferimento e un manifesto di valori, rivolto a studenti, genitori e referenti territoriali, vengono esplicitati i percorsi seguiti e l’organizzativa adottata, i criteri assunti e i processi attivati. Il tutto con un’unica ambizione di fondo: assicurare il successo nei processi di apprendimento alla popolazione scolastica più bisognosa in una visione incondizionatamente positiva perché, come sostiene Faure nel “Rapporto sulle strategie dell’educazione”: “Ogni uomo è destinato ad essere un successo e il mondo è destinato ad accogliere questo successo”.

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Per fronteggiare le problematiche evidenziate, è necessario proporre un Progetto Educativo Didattico che conduca gli alunni attraverso la conoscenza del proprio territorio e la scoperta delle proprie radici culturali a:

1. conoscere ed accettare se stessi per star bene con sé e gli altri; realizzare il sé nel rispetto degli altri (VALORI); 2. all’alfabetizzazione culturale; 3. educare gli alunni alla matematizzazione della realtà; 4. ampliare l’orizzonte culturale linguistico attraverso la personalizzazione dei piani

di studio; 5. acquisire comportamenti idonei alla convivenza civile ed al rispetto dell’ambiente

sociale e naturale circostante per: “Una Piena Realizzazione del Progetto di Vita (MISSION) ”.

Le suddette finalità, nella Scuola saranno volte, pertanto, ad assicurare la “Valorizzazione della personalità” (VISION).

Declinare unicità e singolarità

di ciascuno per l’eccellenza.

Valorizzare le identità, le aspirazioni e le capacità.

Sviluppare la personalità di

ciascuno nel rispetto della sua

singolarità e complessità.

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MISSION

VALORI VISION

Sviluppare la personalità di ognuno nel rispetto della singolarità e

complessità

Valorizzazione delle identità, aspirazioni e

competenze

Declinare unicità e singolarità di ciascuno per

l’eccellenza

◊ Competenze sociali di base; ◊ Competenze metacognitive; ◊ Competenze disciplinari; ◊ Competenze strumentali di base; ◊ Competenze trasversali e comportamento organizzato.

La flessibilità dell’organizzazione curricolare, resa possibile dall’autonomia scolastica, consente una maggiore integrazione e armonizzazione dei curricoli con programmazioni accessorie, ponendosi come obiettivi:

PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO: Elaborazione dei saperi necessari per comprendere le molteplici connessioni

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• sviluppare potenzialità e capacità di orientarsi nel territorio locale e nel sistema

sociale più complesso;

• rispondere alle attese delle componenti della società civile che gravitano intorno all’istituto;

• promuovere attitudini alla formazione per tutte le fasce d’età, garantendo l’interazione tra studio e conoscenze del mondo della comunicazione attraverso il ricorso alla tecnologia e la proposta di una seconda opportunità;

• garantire percorsi di aggiornamento degli stessi operatori scolastici ed

ammodernamento delle strutture per poter offrire competenze e professionalità adeguate ai processi di innovazione;

• costruire una mappa delle competenze necessarie per lo sviluppo personale,

l’inserimento ed il reinserimento nella società civile e nel mondo del lavoro che i discenti dovrebbero possedere al termine del ciclo di istruzione, seguendo le istruzioni guida pronunciate nel Quadro Strategico Nazionale, tra le quali:

1. migliorare la comunicazione in lingua madre e nelle lingue straniere; 2. migliorare le competenze di base nelle scienze matematiche e nelle discipline scientifiche e tecnologiche; 3. acquisire competenze per ridurre il digital divide con il resto del territorio, promuovendo occasioni per incrementare conoscenze; 4. imparare ad imparare, attraverso metodologie guidate; 5. acquisire competenze sociali e civiche; 6. acquisire consapevolezza della centralità del ruolo della cultura e del confronto culturale tra pari e tra diversi; 7. imparare a relazionare con gli altri, a riconoscere il degrado, l’emarginazione, la devianza, il disagio domestico e sociale e a superarli.

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FINALITÀ L’istituto vuole conseguire finalità proprie individuando strategie per coniugare principi pedagogici e territoriale con gli strumenti e le risorse disponibili, in particolare per la: 1. promozione di attività di studio socio culturale del territorio; 2. promozione di attività che valorizzino il patrimonio storico - artistico del territorio; 3. promozione di iniziative di educazione permanente;

4. promozione di attività di studio curricolare per una dignitosa preparazione in rapporto alla formazione professionale ovvero alla prosecuzione degli studi.

OBIETTIVI EDUCATIVI Le attività didattiche dell’istituto sono organizzate in modo funzionale agli obiettivi educativi, patrimonio di tutte le discipline, in quanto concorrono allo sviluppo etico ed affettivo al fine di: a) partecipare in maniera attiva e consapevole al dialogo educativo; b) interagire rispettosamente tra loro, con i docenti ed il personale ATA;

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c) auto-controllarsi e auto - disciplinarsi; d) organizzare e strutturare proficuamente il metodo di lavoro; e) cogliere il valore della legalità come base di ogni civile convivenza;

f) rifiutare in maniera decisa comportamenti vandalici tesi alla sopraffazione di altri; g) essere creativi e saper valorizzare le proprie capacità intellettive e artistiche; h) reagire positivamente al nuovo ed alla diversità socio-culturale; i) valorizzare le proprie radici culturali ed integrarle in un coerente sistema di valori; j) assumersi le proprie responsabilità quando le circostanze lo richiedono; k)essere puntuali e precisi nell’assolvimento dei propri doveri scolastici e lavorativi; l) prendere coscienza della propria identità di cittadini italiani ed europei.

OBIETTIVI DIDATTICI L’insieme delle discipline concorre al conseguimento graduale dei seguenti obiettivi didattici:

1. valutare con criteri qualitativi e quantitativi;

2. analizzare i principi, le relazioni e gli elementi, sapendoli coniugare tra loro;

3. applicare le informazioni acquisite; 4. mirare a costruire l’uomo nella sua personalità; 5. rendere più equo il sistema di istruzione e promuovere eccellenze.

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PRINCIPALI OBIETTIVI DI SERVIZIO ED INDICATORI

a. diminuzione abbandoni scolastici precoci e aumento del tasso di scolarizzazione in presenza di migliori servizi al disagio, alla marginalità ed alla devianza;

b. livello di competenze degli studenti misurato nelle aree della lettura, matematica e

tecnologia; c. più diffuse competenze e capacità di apprendimento con metodologie diverse e

personalizzate, ricorrendo a personali vocazioni artistiche, musicali e motorie; d. maggiore appetibilità della scuola in termini di ambienti attrezzati per attenuare gli

effetti di quei fattori di contesto, interni ed esterni alla scuola, che influiscono su motivazioni, impegno e aspettative dei giovani e delle loro famiglie.

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Valorizzazione del patrimonio culturale e delle risorse umane

L’istituto possiede, in tutti i plessi, ambienti funzionali alle attività didattiche e presta adeguata attenzione alla comunicazione sociale, come testimoniano le frequenti occasioni di incontro di alunni con esperti, formazioni sociali, enti territoriali, personalità civili e religiose, per facilitare il dialogo sociale ed incrementare occasioni di coesione e sensibilizzazione verso un’etica condivisa. Si sottolinea l’inclinazione del personale in grado di rispondere alle sfide crescenti della società della conoscenza, parteciparvi attivamente al fine di preparare gli studenti a diventare autonomi nel processo di apprendimento attraverso un impegno costante su campi d’esperienza, discipline, contenuti curriculari, pedagogia, innovazione, ricerca e dimensioni socio-culturali dell’educazione. La qualità dell’insegnamento è un criterio essenziale per l’acquisizione delle competenze chiave. Comunicazione attraverso la multimedialità e l’innovazione tecnologica La gestione del collegamento ad Internet tramite linea dedicata ADSL permette all’istituto, ai docenti ed agli alunni, di autogestire la pubblicazione di ogni iniziativa riguardante le attività scolastiche, la documentazione relativa alla partecipazione a progetti locali, nazionali ed europei da parte degli studenti e le attività di approfondimento e ricerca in modo consapevole e guidato. La presenza delle lavagne interattive multimediali, dislocate nei vari plessi, permette l’adozione di una didattica innovativa e funzionale alle nuove esigenze della popolazione scolastica. Relazioni con l’utenza Periodicamente l'istituto prevede incontri con l’utenza al fine di accertare il loro grado di soddisfazione percepito ed effettivo verso l’offerta formativa in generale. I riscontri ottenuti servono quali elementi su cui orientare la prospettiva culturale e l’organizzazione formale dell’istituzione scolastica, rispettando le aspettative e motivando scelte e preferenze didattiche, nell’interesse dei discenti.

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Adeguatezza degli ambienti alle esigenze dell'attività didattica Particolare cura è dedicata alla manutenzione dei locali nel rispetto delle normative antinfortunistiche e di prevenzione degli incidenti. Partendo dalle esperienze laboratoriali si attua una costante opera di disseminazione di buone pratiche, di promozione di iniziative culturali organizzate a livello locale, nazionale ed in rete, di valorizzazione di interventi orientati a rendere attraente l’apprendimento in luoghi “informali”. Prevale la costruzione di percorsi di preparazione specifica per promuovere attività correlate ai diversi cicli scolastici e quindi alle differenti forme e modalità di apprendimento. La conseguente operatività è rivolta a sostenere la ritenzione dei contenuti curricolari con il sostegno di esperti in aree contigue; a diffondere pedagogie innovative ed attraenti, sperimentando metodologie per migliorare e diversificare i processi di apprendimento; a consentire l’uso e l’applicazione di conoscenze, abilità e attitudini riconducibili ad esiti oggetto di valorizzazione da parte della scuola; a potenziare il sistema di valutazione degli apprendimenti (verifiche e valutazione delle competenze); a favorire lo sviluppo delle potenzialità dei singoli, anche attraverso azioni di orientamento e riorientamento concertate a livello di Organi Collegiali e realizzate in ogni tempo dell’anno scolastico.

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L’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei” vive una precaria realtà socio-economica in cui si evidenzia un alto tasso di disoccupazione che si associa al degrado urbano dei luoghi. Il bacino di utenza nel quale l’istituto opera è rappresentato dalla Città Vecchia e dal Rione Tamburi e presenta in ambedue i quartieri situazioni di sofferenze storiche che si rivelano innanzitutto sotto il profilo sociale. Nel quartiere Tamburi sono ubicati il Plesso Giusti che ospita classi della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado e il plesso Gabelli dove sono presenti classi dei tre ordini di scuola. La presenza di un corso di scuola secondaria di I grado all’interno dei locali del plesso Gabelli è stata fortemente voluta dal collegio dei Docenti che ha voluto supportare le richieste dell’utenza. Il territorio confina con l’area industriale dell’Ilva e vive una precaria realtà socio-economica, in cui si evidenzia un alto tasso di disoccupazione che si associa al degrado urbano dei luoghi. Gli alti livelli di inquinamento preoccupano non poco gli abitanti del luogo e la città tutta. La popolazione attualmente residente, di medio livello, è formata prevalentemente da operai, artigiani, pescatori e piccoli commercianti (molti dei quali ambulanti), il cui reddito precario rende instabile e approssimata la vita quotidiana; di conseguenza le incerte prospettive lavorative, associate ad una carenza di spazi verdi, assenza di luoghi di aggregazione e di associazione (a parte gli unici ambiti di associazione parrocchiale), l’inefficienza di essenziali servizi di assistenza sociale, la limitatezza delle sporadiche strutture già esistenti, gli indici di sovraffollamento e di emarginazione in alcune zone del quartiere, sono occasione di disadattamento, di devianza minorile e abbandono scolastico, le cui cause possono essere così riepilogate:

1. carenze familiari; 2. deficienze delle condizioni economiche e sociali, anche sotto profilo abitativo; 3. emarginazione sociale; 4. permanenza nella strada, durante gran parte del tempo libero.

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Esiste, comunque, anche una vasta realtà familiare gestita e sorretta da valori positivi, produttivi e moralmente promettenti, il cui impegno a liberarsi di certi vincoli diretti o indiretti negativi, rende disponibili a più adeguati modelli di vita sociale e all’utilizzo della scuola come strumento di educazione efficace. Per questo il Piano dell’Offerta Formativa si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione ed istruzione, mirate allo sviluppo dell’identità personale, adeguati ai diversi contesti e alla domanda delle famiglie. In tal senso la nostra scuola mira alla formazione integrale di tutti gli individui nel rispetto dell’unità plurima presente in ognuno, attraverso l’acquisizione di competenze spendibili in tutto l’arco della vita (long life learning). Le esperienze pregresse positive dimostrano la necessità di continuare con sempre maggiore intensità ad aprirsi al territorio, attraverso i percorsi che favoriscono e promuovono iniziative ed animazioni di intervento durante l’intero anno scolastico. La scuola, attraverso il POF, progetta e realizza interventi mirati alla formazione ed istruzione dell’individuo e queste attività mirano a coinvolgere le famiglie, le strutture istituzionali di quartiere, gli enti politici, amministrativi, i settori imprenditoriali, economici, sindacali, culturali, sanitari, cooperativistici, confessionali, sportivi, teatrali e musicali. Le fonti di documentazione, cui si fa riferimento, sono costituite da dati statistici ufficiali, istituzionali e da testimonianze. Nella città vecchia sono ubicati la Scuola Primaria e dell’Infanzia Consiglio, la Scuola dell’Infanzia Scesa del Vasto, la Scuola Secondaria di 1°grado Galilei. Qui l’area è caratterizzata dalla presenza di attività marginali che spesso debordano i limiti della legalità; non si riscontra coesione, il degrado è più evidente che altrove e numerose sono le famiglie in cui gli adulti sono oggetto di problemi con la giustizia penale. Un secondo elemento di sofferenza è costituito dalla povertà culturale, tanto dal punto di vista dei livelli di istruzione, quanto per ciò che concerne gli stili di vita ed i riferimenti ideologici. Il livello di istruzione delle famiglie è anacronisticamente basso: il più delle volte i genitori sono appena alfabetizzati. Ciò che più preoccupa, però, è il fatto che spesso si affermano stili di vita ispirati ad un edonismo apparentemente incomprensibile ma che, a giudicare più attentamente, rappresentano il risvolto di una precarietà esistenziale ritenuta insuperabile al punto da rinunciare a progettare il proprio futuro per vivere l’immediato. Un terzo elemento di riflessione è dato dalla presenza di numerose situazioni di disagio familiare che si concretizzano non soltanto nella forma classica delle disunioni, quanto in forma di convivenze disordinate e promiscue oltre ad episodi di violenza tra coniugi e verso i figli. Non estraneo a questo aspetto è il fenomeno delle maternità e delle

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paternità precoci che, oltre ad apparire problematico per neo genitori ed neonati, ostacola il rispetto dell’obbligo scolastico. La conseguenza di questo disagio si rivela nel numero elevato di bambini affidati ai servizi sociali, in difficoltà e di quelli posti all’attenzione del Tribunale per i Minori. In una situazione di patologie così complesse, è inevitabile che i rischi di devianza siano presenti in maniera significativa.

La devianza, come fattore che accomuna entrambi i sessi, si manifesta a scuola sotto forma di iperattività ed atteggiamenti disturbati, disturbanti e talvolta aggressivi, mentre fuori dalle aule sfocia in comportamenti che determinano l’intervento dell’ Autorità Giudiziaria. Ulteriore conseguenza di questo stato di cose risulta l’alto tasso di insuccesso scolastico e di evasione dall’obbligo, a fronte di un appesantimento della situazione nel quartiere dove si accetta l’ordinarietà dell’economia sommersa, il lavoro nero e pratiche diffuse di illegalità. Il quadro delineato indica quale finalità prioritaria del processo educativo il ripristino della cultura della legalità, contestando con il dialogo e le buone pratiche quelle logiche che si sono affermate in modo perverso ed endemico. In una realtà dove sono assenti stimoli verso l’azione e l’importanza della cultura nel proprio progetto di vita, la scuola non si limita alla disposizione dei tradizionali servizi educativi ma si fa interprete degli elementi di precarietà, disagio ed emarginazione, operando per non far venire meno nell’utenza le ragioni della speranza e della autostima. L’istituto continuerà ad assumere iniziative che affrontino le sofferenze in termini più complessi, proponendo agli alunni ed alle loro famiglie un percorso educativo articolato ma significativo, sostenuto da collaborazioni istituzionali, collegato al territorio, indirizzato ad imprimere uno sviluppo locale attraverso risposte efficaci ai bisogni educativi fortemente caratterizzati. Alleati nella sfida che cogliamo sono le risorse umane del territorio più sensibili, orientate a contribuire personalmente allo slancio emotivo, culturale, didattico e sociale che distingue l’opera della scuola, per costruire una prospettiva comune e condivisa verso la progettazione dei nuovi uomini del domani. La popolazione scolastica risulta così suddivisa: Alunni plessi tot Scuola secondaria di I grado Galilei 100 Scuola primaria Consiglio 146 Scuola dell’infanzia consiglio 26 Scuola secondaria di I grado Giusti 142 Scuola primaria Giusti 196 Scuola secondaria di primo grado

Gabelli 20

Scuola dell’infanzia Gabelli 127

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Scuola primaria Gabelli 129 Scuola dell’infanzia Scesa Vasto 50 Alunni stranieri Giusti 1 Alunni stranieri Gabelli 1

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L’Istituto Comprensivo “Galilei” è costituito:

• dalla scuola dell’infanzia dislocata nei plessi “Consiglio”,”Gabelli” e “Scesa Vasto”, • dalla scuola primaria nei plessi “Consiglio”, “Gabelli” ed “Egidio Giusti” • dalla scuola secondaria di primo grado presente nei plessi “Galileo Galilei”,

“Giusti” e “Gabelli”.

La scuola secondaria di primo grado La scuola primaria “E. Consiglio”

La scuola primaria “E. Giusti”

Il plesso “Scesa Vasto” Una veduta della scuola “Gabelli”

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La scuola dell’infanzia “Scesa del Vasto” fu realizzata nel periodo fascista, quando si avviò un’opera di demolizione, risanamento e successiva ricostruzione del popoloso quartiere che in tempi remoti era stato il “ghetto degli ebrei” e che conservava ancora una viuzza denominata “via della Giudecca”. Al posto degli antichi edifici medievali abbattuti, sorsero quei casermoni che costituiscono ancora oggi le case popolari di via Garibaldi e, sull’area destinata alla costruzione della nuova Chiesa della Madonna della Pace, tanto cara ai tarantini, sorse l’O.N.M.I. (Opera Nazionale Maternità ed Infanzia). Questa istituzione operava a beneficio della popolazione più indigente e, particolarmente, provvedeva alla protezione e assistenza delle madri bisognose o abbandonate e dei bambini, fino al quinto anno d’età. L’OMNI ha cessato di esistere il 1975, ma il solido edificio, che gode di uno splendido panorama, quasi in linea con la tradizione, continua ad ospitare due sezioni della scuola dell’infanzia appartenenti all’istituto comprensivo, unitamente ad un Consultorio. Nel plesso Scesa del Vasto, operano n. 2 sezioni distribuite in 2 aule con servizi comuni annessi, servite da 2 docenti più un docente di religione (che opera anche al plesso Consiglio) ed 1 unità di personale ausiliario

Plesso “Consiglio” La scuola primaria e dell’infanzia “Consiglio” fu costruita in epoca fascista su un’area occupata, sin dal 1284, dal monastero di San Giovanni Battista. Negli anni trenta del secolo scorso il monastero necessitava di lavori di restauro ma, invece di recuperarlo, si decise di demolirlo per dare maggiore respiro alla facciata della chiesa di S. Domenico; al suo posto sorse il grande edificio che avrebbe ospitato la scuola elementare. Inizialmente denominata “Mastronuzzi”, fu successivamente dedicata al drammaturgo e poeta dialettale tarantino Emilio Consiglio (1841 – 1905). Il plesso “Consiglio” attualmente accoglie una sezione della scuola dell’infanzia ed otto classi della scuola primaria .

Plesso “Gabelli”

Il plesso “Gabelli”, costruito negli anni ’60, offre spazi all’aperto e zone attrezzate a verde che fanno da cornice a sette padiglioni: tre ospitano le sette classi della scuola primaria e sette sezioni della scuola dell’Infanzia. Il settimo padiglione comprende la Presidenza, un’aula di informatica, un’aula polifunzionale e una sala insegnanti. Gli spazi liberi esistenti offrono la possibilità di essere strutturati in aule laboratoriali per garantire la crescita e la valorizzazione degli allievi.

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Plesso “Egidio Giusti”

Il plesso “Egidio Giusti” è considerato patrimonio storico ed e un riferimento culturale per il quartiere Tamburi. La scuola è stata intitolata al capitano Egidio Giusti, morto nel 1916, durante la I guerra mondiale e la sua costruzione risale agli anni '30 del secolo scorso. L’edificio è composto da 2 piani ed ospita 14 classi di scuola primaria e 3 di scuola secondaria di primo grado, una palestra coperta di circa 300 metri quadri, dotata di attrezzatura regolamentare e da un ampio cortile di accesso interno, utilizzato anche per l’ingresso/uscita in sicurezza degli alunni. La scuola è dotata di: n° 4 uffici e personale altamente specializzato; n° 2 laboratori di informatica; n° 1 laboratorio musicale; n° 1 sala mensa; n° 1 sala riunioni; n° 1 ripostiglio; n° 1 archivio; n° 1 aula piccola polifunzionale.

Plesso “Galileo Galilei” Il plesso “Galileo Galilei” è situato in un edificio costruito nella metà del settecento chiamato Palazzo Ciura. L'edificio deve il suo nome ad un nobile massafrese, Tommaso Ciura, al quale lo stabile apparteneva. Costituito da ben ventisette camere, l'elegante complesso comprendeva al suo interno magazzini, stalle e cisterne per la conservazione dell'olio e disponeva di un piano sotterraneo con accesso diretto al mare. Alla fine dell'Ottocento i Ciura, caduti in disgrazia a causa di un fallimento, dovettero abbandonare il palazzo che divenne così sede della Banca d'Italia. Durante il ventennio fascista la Banca d'Italia fu trasferita nella sede odierna situata nella città nuova e l'edificio divenne sede del partito, mentre dal 1943 al 1945 ospitò il Comando Inglese ed un Dispensario. Dal 1946 Palazzo Ciura rimase in stato di completo abbandono fino agli anni Ottanta, quando si decise di intraprendere un intervento di restauro per trasferirvi l’ex Scuola Media "Galileo Galilei", ora scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo omonimo. La scuola è dotata di: n°1 ufficio con personale altamente specializzato;

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n.6 aule ampie e luminose che affacciano su Corso Vittorio Emanuele n°1 laboratorio di falegnameria; n.1 laboratorio di matematica e scienze n.2 laboratori di informatica n. 1 laboratorio linguistico n.1 aula multimediale n.1 aula di musica n.1 palestra coperta n.1 biblioteca n.1 archivio n.1 ascensore per i diversamente abili n°2 sale riunioni; n°1 ripostiglio; n°1 archivio; n°1 aula polifunzionale.

UFFICI

La sede della scuola “Giusti” ospita la segreteria generale. Nel plesso “G.Galilei” ha sede un’ ufficio di segreteria dove lavorano in modo permanente due assistenti amministrativi. Il Direttore dei Servizi Generali e amministrativi è presente alternatamente nei due uffici, secondo quanto stabilito da un calendario ufficiale e a seconda delle esigenze di servizio. L’ufficio di segreteria osserva il seguente orario di ricevimento del pubblico: Lunedì, mercoledì e venerdì : dalle h. 11.00 alle h. 13.00 Lunedì e mercoledì : dalle h. 14.30 alle 17.30 Martedì / giovedì / sabato : dalle h. 9.00 alle h. 11.00 .

UFFICIO DI PRESIDENZA La sede ufficiale della presidenza è istituita presso il plesso “Galileo Galilei”. In ognuno dei plessi scolastici è presente un ufficio di presidenza per assicurare i contatti in loco tra la Dirigente e l’utenza secondo un calendario affisso all’Albo di ogni scuola. Il Dirigente Scolastico riceve nelle diverse sedi secondo il seguente calendario:

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Plesso Giusti: martedì e giovedì dalle h. 10.00 alle h. 12.00 Plesso “Gabelli”: mercoledì e venerdì dalle h. 10.00 alle h. 12.00

Per loro naturale architettura e predisposizione, nei plessi Scesa del Vasto, Consiglio e Galilei sono presenti percorsi e bagni in grado di consentire piena funzionalità della strutture ai diversamente abili. Ogni plesso è attrezzato per attività laboratoriali, funzionali alle esigenze individualizzate degli alunni diversabili. Nel plesso Galilei funziona un ascensore interno.

L’istituto ha intrecciato relazioni con altre istituzioni ed enti insistenti sul territorio che gli hanno consentito una crescita esponenziale in termini di qualità, favorendo apporti significativi di esperti e formazioni sociali. Tale risultato è l’evidente riconoscimento dell’impegno realizzato nel corso del tempo dall’istituto, testimoniato dalla continuità delle relazioni formative instaurate, che qui intendiamo ripercorrere brevemente. L’istituto collabora con l’Associazione Sportiva “Emilio Consiglio” e ha avviato con la Piscina Comunale percorsi per ampliare l’offerta formativa dell’educazione fisica, integrando gli sport acquatici nel curricolo. Conserva relazioni con il Priore ed il Vescovo, i quali, nel corso delle festività religiose, incontrano la nostra utenza nel sollievo spirituale. Vanta nella Signora Carrieri e nel Dr. Battaglia benemeriti, i quali ogni anno beneficiano con provvidenze, senza clamori, i nostri migliori e più bisognosi discenti. Importanti risultano i legami culturali con l’Associazione Taranto Centro Storico, con la quale si indaga sulla storia della città, in unione con personalità del territorio; con la

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Fondazione “Rocco Spani” ONLUS e le Comunità Prisma e Chicco di grano per soluzioni in materia di disagio di alcuni alunni particolarmente svantaggiati. Fondamentale risulta il raccordo con istituzioni scolastiche europee della rete Comenius, gemellaggi internazionali con istituti legati alla Rete Russia, a reti di docenti e dirigenti CEDEFOP, quindi con istituzioni scolastiche locali, l’Ente Morale Paolo VI, diretto dalla dr.ssa De Bellis, l’I. C. Pirandello, l’I.C.S. V. Alfieri, La Scuola Secondaria di I Grado A. Volta e l’I.T.I.S Pacinotti per progetti in rete finalizzati alla formazione tanto dell’utenza quanto dei docenti. Il consiglio di circoscrizione e l’ente locale Comune, con tecnici e Assessore alla Pubblica Istruzione, sono di soccorso alle esigenze che si prospettano, nel concorso comune, di rendere effettivo il diritto all’istruzione nei confronti dell’utenza più debole. Punto di confronto è rappresentato dal Tribunale dei Minori, i cui contatti sono tenuti dalla figura strumentale, mentre la Casa Circondariale “Magli”di Taranto ha in essere con l’istituzione scolastica una convenzione per l’erogazione di servizi concordati di utilità per i plessi, resi al fine di migliorare la qualità delle strutture. Si rileva il concorso della Società Coop. Pescatori e Miticoltori SRL, del Movimento Italiano Genitori (MOIGE), dell’Ordine di Malta, con i quali l’istituzione intrattiene, tramite protocollo d’intesa, azioni di supporto alla didattica, alle diverse progettualità curricolari ed extra, al fine di incrementare l’attrattiva dell’istituzione scolastica e l’implementazione delle abilità personali possedute dai discenti, favorendo l’autostima. Gli interventi di formazione dei docenti sulle competenze chiave sono ancorati alla valorizzazione della professionalità, attuando un forte raccordo con l’Università degli Studi di Bari, con l’ASL - TA, la quale promuove regolarmente iniziative connesse a tematiche inerenti il benessere e con enti accreditati per la certificazione delle competenze informatiche di docenti.

Le innovazioni portate alla struttura del POF derivanti dai dati emersi dall’Autoanalisi d’Istituto, avviata nello scorso anno, hanno fatto maggiore chiarezza sulle molteplici e

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diversificate esigenze degli stakeholders (alunni e famiglie) e sui bisogni dell’intero scenario scolastico: ambientale, umano, strutturale. BISOGNI DEGLI ALUNNI I bisogni degli alunni sono di carattere relazionale e conoscitivo. Per soddisfare i primi, la scuola favorisce la conoscenza reciproca, la cooperazione, l’accettazione della diversità, il mutuo rispetto. Per quanto riguarda i bisogni conoscitivi la scuola fornisce gli strumenti necessari per valorizzare le attitudini individuali, per favorire la motivazione ad apprendere, per promuovere il superamento dell’insuccesso, per uno sviluppo integrale del bambino considerato come fine essenziale di una scuola di qualità. BISOGNI DELLE FAMIGLIE Per le famiglie è necessario partecipare alla vita della scuola per essere genitori informati in maniera adeguata, più consapevoli del lavoro fatto a scuola, preparati ad affrontare le difficoltà legate al proprio ruolo. Per promuovere la crescita della personalità degli alunni è quindi indispensabile concretizzare il patto formativo tra scuola e famiglia in uno scambio costruttivo di collaborazione e cooperazione all’insegna della condivisione delle regole. In tal senso la scuola ha istituito il “Patto di Corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia”, il quale indica gli impegni e i compiti che ciascuna delle parti coinvolte svolge nel processo educativo. Il processo formativo si realizza quindi in una interdipendenza di rapporti reciproci tra alunni e insegnanti, insegnanti e genitori, insegnanti e D.S. nel rispetto dei propri ruoli. BISOGNI DEGLI INSEGNANTI L’esigenza maggiormente sentita riguarda lo sviluppo delle competenze professionali del docente impegnato in una scuola di qualità per raggiungere un equilibrio tra la propria

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formazione professionale, le richieste del territorio, delle famiglie e i bisogni formativi degli alunni.

Altrettanto sentito è il bisogno di adeguare la propria personalità ai cambiamenti della società e della scuola, ampliando le competenze per imprimere maggiori incisività all’azione educativa, migliorando le conoscenze relative al campo della comunicazione. In tal senso il docente, professionalmente aggiornato, adegua l’azione educativa alle reali capacità e possibilità di ciascuno, consentendo e facilitando l’acquisizione critica e lo sviluppo di sensibilità creativa.

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Dirigente Scolastico

Prof.

I collaboratore

Prof.ssa Alfeo Anna

II collaboratore

Ins. Barcellona Teresa

III collaboratore

Ins. Basile Loredana

Responsabile di plesso Scuola infanzia e

primaria “Consiglio”

Ins. De Giorgio Bianca

Responsabile di plesso Scuola infanzia e

primaria “Gabelli”

Ins. Boccuni Cinzia

Responsabile di plesso Scuola infanzia “Scesa Vasto”

Ins. Percolla Nadia

Responsabile delle classi della scuola secondaria di I grado – plessi Galilei, Giusti e Gabelli Prof.ssa Anna Mazza

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LE FUNZIONI STRUMENTALI Area Denominazione Mansioni principali Numero funzioni

Docenti:

1 Gestione P.O.F. • Cura del P.O.F. • Gestione dei progetti • Raccolta

documentazione

Petruzzi (secondaria)

2 Analisi d’Istituto e valutazione

• Monitoraggio INVALSI • Autovalutazione

d’Istituto

Gravina (primaria) Amatulli ( primaria)

3 Tecnologia multimediale

• Sito web • Sostegno informatico

ai docenti

Di Mitri (secondaria)

4 Scuola inclusiva • Handicap • DSA • Consulenza stesura

PDG, PEI e programmazioni

Basile C. (primaria) Conte (secondaria)

5 Dispersione scolastica

• Dispersione • Orientamento

formativo e in uscita

Mazza (secondaria)

6 Rapporti con il territorio

• Cura rapporti istituzionali

• Valorizzazione territorio

• Viaggi d’istruzione.

Russo (secondaria)

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Cognome e nome Componente

Esposito Gennaro Dirigente Scolastico Consigliere

Murciano Egidio Genitore Presidente

Valentini Antonio Genitore Vicepresidente

Cardiota Grazia Genitore Consigliere

Cometa Rossella Genitore Consigliere

Peluso Cosima Genitore Consigliere

Sacco Grazia Genitore Consigliere

Sale Valeria Genitore Consigliere

Turi Giuseppe Genitore Consigliere

Alfeo Anna Docente Consigliere

Amatulli Angela D. Docente Consigliere

Barcellona Teresa Docente Consigliere

Basile Loredana Docente Consigliere

Boccuni Cinzia Docente Segretario

verbalizzante

Gravina Luisa Docente Consigliere

Mazza Anna Docente Consigliere

Tamberlani M. Lucia Docente Consigliere

Mignogna Michelina Assistente amministr. Consigliere

Berdiccia Antonio Collaboratore scolast. Consigliere

Il Consiglio d’Istituto è costituito da :

Presidente:

sig. Egidio Murciano

Dirigente Scolastico:

Prof. Gennaro Esposito

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1. ALFEO ANNA

2. ALLEGRINI LAURA

3. ALTAVILLA DOMENICO

4. AMATULLI ANGELA DONATELLA

5. APOLLONIO ANNAMARIA

6. BARCELLONA TERESA

7. BASILE COSIMA

8. BASILE LOREDANA

1. BENDA CONSIGLIA

2. BOCCUNI CINZIA

3. BOLOGNINO GIOVANNA

4. BOZZA ANNA

5. BRUNO DANIELA

6. BUONOMO CATERINA

7. CAFAGNA FLORIANA

8. CARAGNANO PATRIZIA

9. CARPINO SANDRA

10. CATUCCI NICOLETTA

11. CENERE STEFANIA

12. CHIACCHIO MARIA LUIGIA

13. CLEMENTE ANGELA

14. COLANTUONO GAETANO

15. CONIGLIO CARMELA

16. CONTE ANGELA

17. COSTANTINI TERESA

18. D’APRILE ELENA

19. D’ARINO ANNA ISABELLA

20. D’AUTILIA GABRIELLA

21. DE ANGELIS MARIA

22. DE GIORGIO BIANCA

23. DE MITRI ANTONIETTA

24. DE ROSA MAGDA

25. DEL TRECCO ELIANA

26. DELL’AQUILA LAURA

27. DEVITO ANTONIO

28. DI MARCO OLGA

29. DI MITRI LUIGI

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30. DI SERIO MATILDE

31. DISTANI CARMELA

32. FARALDI LUIGI

33. FARINA GIUSEPPE

34. FESTA NATALIZIA BRUNA

35. FLORES FERNANDA

36. FORTUNATO MARIA GIUSEPPA

37. FRANCO PAOLA LUNETTA

38. GATTO CARMELA

39. GATTO GABRIELE

40. GENTILE FRANCESCO

41. GIGANTE ANTONELLA

42. GORTAN VALENTINA (DE FAZIO L.)

43. GRAVINA LUISA

44. GRIPPA CATERINA

45. GUARINI ENZA

46. IAVERNARO ANNUNZIATA

47. IGNAZZI ROSENZA

48. L’ABBATE VITO PIETRO

49. LA VOLPE M. ROSARIA

50. LANEVE RENZA

51. LIPPO GABRIELLA

52. LOMAGISTRO ANNAMARIA

53. LOPONTE CATALDA

54. LUISI FRANCESCO (MASTROMARINO)

55. LUZZI PATRIZIA

56. MAGGI GIOVANNI

57. MALLANO CATERINA

58. MALZONE LAURA

59. MANGINO NUNZIA MARIA

60. MARCHIONNA DANIELA

61. MARTINO ROSA

62. MASCIA SABRINA

63. MAZZA ANNA

64. MINERVINI ROBERTA

65. MONTEMURRO MARCELLA

66. MONTINARO ALESSANDRA

67. NEGRO MARIA PIA

68. NENNA LAURA PIA

69. NITTI MARIAG. ( SPINOSA R.)

70. NOBILE PATRIZIA

71. PALMISANO LUCIA

72. PANIO ROSANNA

73. PASTORE MARIA

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39

74. PETRUZZI ROSANNA

75. PICCINNO MARIA GABRIELLA

76. PICCOLO A. (GENTILE M. C. )

77. PUPINO TIZIANA

78. QUATRARO DAVIDE

79. RINALDI ROBERTA (LOMAGISTRO A.)

80. RONDINONE BARBARA R.

81. RUGGI VITA

82. RUSSO PAOLA

83. SANTURINI M. PIA

84. SAPONARO PALMA

85. SCHIEDI ALESSANDRA

86. SCHINAIA MATTEO

87. SENA ELVIRA

88. SERRA CLORINDA

89. STACCA M. FILIPPA

90. SUGLIA SILVIA

91. SUMA ROSANNA

92. SURIANO CATERINA

93. TAMBERLANI M. LUCIA

94. TRIPALDI IMMACOLATA

95. TURI ANNA MARIA PIA

96. TURSI ROSA

97. VISCO ANNA

98. VITALE PROSPERO

99. ZINGAROPOLI ANGELA

Docenti scuola dell’infanzia Posto comune

1. BRUNO DANIELA 2. BUONOMO CATERINA 3. CARPINO SANDRA 4. DE ANGELIS MARIA 5. DE MITRI ANTONIETTA 6. DI MARCO OLGA 7. LA VOLPE M. ROSARIA 8. SURIANO CATERINA

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40

9. TAMBERLANI M. LUCIA 10. VISCO ANNA

DOCENTE DI RELIGIONE 1 DEL TRECCO ELIANA DOCENTI DI SOSTEGNO 1 DI SERIO MATILDE 2 MINERVINI ROBERTA

DOCENTI SCUOLA PRIMARIA POSTO COMUNE

1. ALLEGRINI LAURA 2. AMATULLI ANGELA DONATELLA 3. BARCELLONA TERESA 4. BASILE LOREDANA 5. BENDA CONSIGLIA 6. BOCCUNI CINZIA 7. BOLOGNINO GIOVANNA 8. CAFAGNA FLORIANA 9. CHIACCHIO MARIA LUIGIA 10. CONIGLIO CARMELA 11. COSTANTINI TERESA 12. D’ARINO ANNA ISABELLA 13. D’AUTILIA GABRIELLA 14. DE GIORGIO BIANCA 15. GRAVINA LUISA 16. GRIPPA CATERINA 17. GUARINI ENZA 18. LEO MARIA GIOVANNA 19. LOPONTE CATALDA 20. LUZZI PATRIZIA 21. MANGINO NUNZIA MARIA 22. NENNA LAURA PIA 23. NOBILE PATRIZIA 24. PUPINO TIZIANA

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25. SANTURINI M. PIA 26. STACCA M. FILIPPA 27. SUMA ROSANNA 28. TURSI ROSA 29 VITALE PROSPERO

DOCENTI SOSTEGNO

1. CATUCCI NICOLETTA 2. CLEMENTE ANGELA 3. IGNAZZI ROSENZA 4. PRESTA ROSA 5. TRIA LUCIA 6. SERRA CLORINDA 7. SANTAGADA ROBERTA 8. MONTEMURRO MARCELLA

DOCENTI SOSTEGNO SUOLA PRIMARIA

1 BASILE COSIMA 2 BOZZA ANNA 3 CARAGNANO PATRIZIA 4 CATUCCI NICOLETTA 5 CLEMENTE ANGELA 6 D’APRILE ELENA 7 FESTA NATALIZIA BRUNA 8 GATTO GABRIELE 9. PICCOLO ANTONELLA GENTILE 10. IGNAZZI ROSENZA 11. VIGGIANO ANGELA LOMAGISTRO 12. MARCHIONNA DANIELA 13. MONTEMURRO MARCELLA 14. RONDINONE BARBARA R. 15. RUGGI VITA 16. SERRA CLORINA

17. NITTI MARIAGRAZIA SPINOSA 18. SUGLIA SILVIA

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42

DOCENTI LINGUA INGLESE

1. TURI ANNA MARIA PIA 2. ZINGAROPOLI ANGELA 3. ZITO ANNA

DOCENTI DI RELIGIONE

1. LIPPO GABRIELLA

2.

PALMISANO LUCIA

3. SCHIEDI ALESSANDRA

DOCENTI SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO A.S. 2012/2013

1. ALFEO ANNA

(lettere) 2. ALTAVILLA DOMENICO

(Scienze matematiche) 3. APOLLONIO ANNA MARIA

(sc. matematiche) 4. BRIATICO VANGOSA LIDIA

(sostegno) 5. CENERE STEFANIA

(lettere) 6. COLANTUONO GAETANO

(lettere) 7. CONTE ANGELA

(sostegno) 8. DELL’AQUILA LAURA

(lettere) 9. GORTAN VALENTINA De Fazio L.

(lettere) 10. DE ROSA MAGDA

(sostegno) 11. DI MITRI LUIGI

(sostegno)

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43

12. DE VITO ANTONIO (lettere)

13. DI STANI CARMELA (sostegno)

14. FLORES FERNANDA (Scienze matematiche)

15. FARALDI LUIGI (Ed. Tecnica) 6 h.

16. FARINA GIUSEPPE (Ed. artistica) 2 h.

17. FORTUNATO MARIA G. (Lettere)

18. FRANCO PAOLA LUNETTA 14 h (Ed. Musicale)

19. GATTO CARMELA (Sostegno)

20. GENTILE FRANCESCO (Sostegno)

21. IAVERNARO ANNUNZIATA (Sostegno)

22. LANEVE RENZA (Sostegno)

23. L’ABBATE PIERO VITO 6 h. (Ed. musicale)

24. MALLANO CATERINA (Sostegno)

25. MAGGI GIOVANNI (Ed. Tecnica)

26. MARTINO ROSA (Scienze matematiche) 9 h

27. MALZONE LAURA (Ed. artistica) 4h.

28. LUISI FRANCESCO (Mastromarino) (Ed. artistica)

29. MASCIA SABRINA (Scienze motorie) 6 h.

30. MAZZA ANNA (Scienze matematiche)

31. MONTINARO ALESSANDRA (Lettere)

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32. NEGRO MARIA PIA (Scienze matematiche)

33. PANIO ROSANNA (Ed. Musicale) 4 h.

34. PASTORE MARIA (Sostegno)

35. PETRUZZI ROSANNA (Lingua Inglese)

36. PICCINNO MARIA GABRIELLA (Scienze motorie)

37. QUATRARO DAVIDE (Religione)

38. RUSSO PAOLA (Lettere)

39. SAPONARO PALMA (Lingua Francese)

40. SCHINAIA MATTEO (Scienze matematiche)

41. SENA ELVIRA (Lingua Inglese)

42. TRIPALDI IMMACOLATA (Lettere)

COMITATO DI VALUTAZIONE

Il Comitato di valutazione per l’anno scolastico 2013/2014 è così composto: Membri effettivi :

• Petruzzi Rosanna • Gravina Luisa • Mazza Anna

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• Bolognino Giovanna

Membri supplenti:

• Nobile Patrizia • D’Arino Anna Isabella

COMMISSIONE ELETTORALE

La commissione elettorale per il biennio 2012/2013 e 2013/2014 è così composta:

1. STACCA MARIA FILIPPA, insegnante Scuola primaria 2. VITALE PROSPERO, insegnante Scuola primaria 3. LINCESSO ESTER, personale ATA 4. DE ROSA BARBARA, genitore 5. NOTARISTEFANO MARIA CARMELA, genitore

ASSEGNAZIONE INCARICHI DI COORDINAMENTO Anno Scolastico 2012 – 2013

Scuola dell’Infanzia

Presidenti di Intersezione

Tutte le sezioni Tamberlani

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Scuola Primaria

Presidenti di interclasse

Classi Prime D’Arino

Classi Seconde Tursi

Classi Terze Nobile

Classi Quarte Pupino

Classi Quinte Benda

Scuola Secondaria di I° grado

Classe Coordinatore Segretario I A Russo Paola La Neve Renza II A Schinaia Matteo Piccinno Mariagabriella III A Tripaldi Immacolata Altavilla Domenico II B Alfeo Anna Mazza Anna III B De Vito Antonio Pastore Marisa I C Colantuono Gaetano Maggi Giovanni IIC Fortunato Maria Giuseppa Dell’Aquila I D Gortan Valentina Saponaro Palma IID Flores Fernanda Montinaro I E Negro Annamaria De Rosa Magda IIE Cenere Laura Iavernaro Nunzia IF Petruzzi Rosanna Di Stani

Componenti dell’ Organo di Garanzia dell’Istituto Comprensivo “G. Galilei” per l’anno scolastico 2013/2014:

� PRESIDENTE Dirigente Scolastico Dott. ESPOSITO Gennaro � DOCENTE Prof.ssa ALFEO Anna

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� GENITORE Sig. CASAROTTI Angelo � GENITORE Sig. COMETA Rossella

L’istituto comprensivo statale “Galilei” promuove il raggiungimento di obiettivi educativi irrinunciabili per la formazione della personalità dell’individuo e garantisce l’acquisizione di un patrimonio di capacità, abilità e conoscenze che consenta un qualificato inserimento nel mondo del lavoro o la prosecuzione degli studi. In ordine a tanto, esso persegue una politica delle risorse che mira a sostenere un giusto equilibrio da un lato tra le vocazioni del territorio e le indispensabili esigenze di innovazione presenti in tutte le istanze della vita sociale ed economica, dall’altro tra l’implementazione del principio di garanzia, fondato sugli aspetti complementari di legalità, imparzialità, trasparenza della struttura amministrativa ed efficienza, combinati ai principi del buon andamento ed efficacia nella allocazione delle risorse. Questa impostazione unitaria mira a garantire all’utenza ed al territorio una soglia di qualità nell’offerta del servizio complessivo, attuata attraverso le coordinate della flessibilità e dell’autonomia decisionale, riconoscendo il primato del risultato nell’azione amministrativa ed attuando concretamente gli aspetti partecipativi. Il successo delle azioni che sottendono le scelte dell’istituto trovano identità di vedute e consapevolezza nelle risorse umane rivolte alla gestione delle sezioni amministrativa ed ausiliaria. Esse sono organizzate dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, con sede operativa nel plesso Giusti, in ossequio alle azioni deliberate dagli Organi Collegiali e dal Dirigente Scolastico, quindi trasposte nel Programma Annuale e nel presente documento. La distribuzione del personale ausiliario nei vari plessi risponde ad una logica del bisogni del luogo e dell’utenza, nel rispetto della specificità dei discenti e delle scelte personali operate dallo stesso personale. Una unità di personale ausiliario è stata dislocata nel plesso Scesa del Vasto, due unità nel plesso Consiglio, tre unità nel plesso Giusti, tre nel plesso Gabelli e due unità nel plesso Galilei.

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DSGA

Marcato Francesco

Assistenti amministrativi 1. Currò Santa 2. Di Leo Angela 3. Mignogna Michelina 4. Tocci Maria 5. Campo Cosima

Collaboratori scolastici 1. Armento Irma

2. Berdecchia Antonio

3. De Maglie Cosimo

4. Liuzzi Palma Rosa

5. Lincesso Ester

6. Milfa Nazzaro

7. Portosi Giovanni

8. Roma Maria Giuseppina

9. Salerno Antonio 10. Tursi Mario 11. Gaudio Cosima 12. Galasso Anna

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Scuola dell’infanzia (Plessi Consiglio – Scesa Vasto – Gabelli)

PLESSO CONSIGLIO

Sezione Insegnante IRC Sostegno Note

A Di Marco Olga Del Trecco Eliana Di Serio Matilde Sezione

eterogenea

PLESSO DISCESA VASTO

Sezione Insegnante IRC Sostegno Note

B Bruno Daniela Del Trecco Eliana Sezione

eterogenea

C Suriano Caterina Del Trecco Eliana Sezione

eterogenea

PLESSO GABELLI

Sezione Insegnante IRC Sostegno Note

A Tamberlani Luciana Del Trecco Eliana 3 anni

B De Angelis Maria Del Trecco Eliana 3 anni

C Carpino Sandra Del Trecco Eliana Sezione

eterogenea

D Demitri Antonia Del Trecco Eliana 5 anni

E Visco Anna Del Trecco Eliana 4 anni

F Buonomo Caterina Del Trecco Eliana 5 anni

G La Volpe Anna Del Trecco Eliana 4 anni

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SCUOLA PRIMARIA

PLESSO CONSIGLIO

Classe Insegnante A

Ore Insegnante B

Ore IRC Ore L2 Ore Totale Ore

1° A Nenna - D’Autilia

22 Patrizia Luzzi

2 Lippo 2 Turi Annamaria Pia

1 27

2° A De Giorgio Bianca

15 Patrizia Luzzi

8 Palmisano Lucia

2 Turi Annamaria Pia

2 27

2° B Tursi 21 Patrizia Luzzi

2 Palmisano Lucia

2 Turi Annamaria Pia

2 27

3° A Grippa Caterina

20 Patrizia Luzzi

2 Palmisano Lucia

2 Turi Annamaria Pia

3 27

4° A Leo Giovanna

20 Patrizia Luzzi

2 Palmisano Lucia

2 Turi Annamaria Pia

3 27

4° B Pupino Tiziana

20 Patrizia Luzzi

2 Palmisano Lucia

2 Turi Annamaria Pia

3 27

5° A Amatulli Angela

20 Patrizia Luzzi

2 Palmisano Lucia

2 Turi Annamaria Pia

3 27

5° B Cafagna Floriana

20 Patrizia Luzzi

2 Palmisano Lucia

2 Turi Annamaria Pia

3 27

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Insegnante A= docente prevalente Insegnante B= docente a completamento IRC= docente di religione L2= docente d’inglese

PLESSO GABELLI Classe Insegnante

A Ore Insegnante

B Ore IRC Ore L2 Ore Tot

ore 1° B D’Aurino

Isabella 22 D’Autilia

Giovanna 2 Schiedi

Alessandra 2 Zingaropoli 1 27

2° C Chiiacchio M. Luigia

12 Boccuni Cinzia

11 Schiedi Alessandra

2 Zito Anna 2 27

3° C Nobile Patrizia

20 Boccuni Cinzia

2 Nobile Patrizia

2 Zito Anna 3 27

4° C Stacca M. Filippa

22 Palmisano Lucia

2 Zito Anna 3 27

4° D Costantini Teresa

22 Palmisano Lucia

2 Zito Anna 3 27

5° C Guarini Enza

20 Boccuni Cinzia

2 Guarini Cinzia

2 Zito Anna 3 27

5° D Vitale Prospero

22 Schiedi Alessandra

2 Zito Anna 3 27

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52

PLESSO GIUSTI

Classe Insegnante

A Ore Insegnante

B Ore IRC Ore L2 Ore Tot

ore 1° C 20 Mangino

Nunzia 4 2 Zingaropoli 1 27

1° D 22 Mangino Nunzia

2 Schiedi Alessandra

2 Zingaropoli 1 27

2° A Summa Rosanna

20 Mangino Nunzia

3 Suma Rosanna

2 Zito Anna 2 27

2° B Bolognino Giovanna

20 Mangino Nunzia

3 Bolognino Giovanna

2 Zito Anna 3 27

3° A Gravina Luisa

22 Schiedi Rosanna

2 Zingaropoli 3 27

3° B Santurini M. Pia

22 Schiedi Rosanna

2 Zingaropoli 3 27

4° A Coniglio Carmela

19 Barcellona Teresa

3 Schiedi Rosanna

2 Coniglio Carmela

3 27

4° B Barcellona Teresa

17 Mangino Nunzia

8 Schiedi Rosanna

2 Zingaropoli 3 27

5° A Benda Consiglia

17 Basile Loredana

5 Benda Rosanna

2 Zingaropoli

5° B Basile Loredana

12 Chiacchio M. Luigia

10 Schiedi Rosanna

2 Zingaropoli

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SCUOLA SECONDARIA I ° GRADO ( Plessi Galilei – Giusti)

Plesso Galilei (Corsi A – B)

Plesso Giusti ( Corsi C – D – E )

Classe Docente Ore Disciplina I A Russo 9 Italiano I A Russo 3 Storia I A Tripaldi 3 Geografia II A Fortunato 9 Italiano II A Fortunato 3 Storia II A De Vito 3 Geografia II B Alfeo 9 Italiano II B De Vito 3 Storia II B De Vito 3 Geografia III A Tripaldi 9 Italiano III A Tripaldi 3 Storia III A Tripaldi 3 Geografia III B De Vito 9 Italiano III B Dell’Aquila 6 Storia e Geografia I C Colantuono 9 Italiano I C Russo 6 Storia e Geografia II C Dell’Aquila 9 Italiano II C Fortunato 6 Storia e Geografia I D Colantuono 9 Italiano I D De Fazio 6 Storia e Geografia II D Montinaro 9 Italiano II D Russo 3 Storia II D De Fazio 3 Geografia I E De Fazio 9 Italiano I E Cenere 6 Storia e Geografia II E Cenere 9 Italiano II E Cenere 3 Storia II E Dell’Aquila 3 Geografia I F Montinaro 9 Italiano Storia Geografia I F Alfeo 1 Approfondimento Classe Docente Ore Disciplina

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I A Schinaia 9 Matematica e scienze II A Schinaia 9 Matematica e scienze II B Mazza 9 Matematica e scienze III A Altavilla 9 Matematica e scienze III B Altavilla 9 Matematica e scienze I C Mazza 9 Matematica e scienze IIC Flores 9 Matematica e scienze I D Apollonio 9 Matematica e scienze IID Flores 9 Matematica e scienze I E Negro 9 Matematica e scienze IIE Negro 9 Matematica e Scienze IF Martino 9 Matematica e Scienze Classe Docente Ore Disciplina I A Petruzzi 3 Inglese II A Petruzzi 3 Inglese II B Petruzzi 3 Inglese III A Petruzzi 3 Inglese III B Petruzzi 3 Inglese I C Sena 3 Inglese IIC Sena 3 Inglese I D Sena 3 Inglese IID Sena 3 Inglese I E Sena 3 Inglese IIE Sena 3 Inglese IF Petruzzi 3 Inglese

Classe Docente Ore Disciplina

I A Saponaro Palma 2 Francese II A Saponaro Palma 2 Francese II B Saponaro Palma 2 Francese III A Saponaro Palma 2 Francese III B Saponaro Palma 2 Francese

I C Saponaro Palma 2 Francese IIC Saponaro Palma 2 Francese

I D Saponaro Palma 2 Francese II D Saponaro Palma 2 Francese

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I E Gigante 2 Francese II E Gigante 2 Francese I F Gigante 2 Francese

Classe Docente Ore Disciplina

I A Piccinno 2 Educazione Fisica II A Piccinno 2 Educazione Fisica II B Piccinno 2 Educazione Fisica III A Piccinno 2 Educazione Fisica III B Piccinno 2 Educazione Fisica I C Piccinno 2 Educazione Fisica IIC Piccinno 2 Educazione Fisica I D Piccinno 2 Educazione Fisica IID Piccinno 2 Educazione Fisica I E Mascia 2 Educazione Fisica IIE Mascia 2 Educazione Fisica I F Mascia 2 Educazione Fisica Classe Docente Ore Disciplina I A Quatraro 1 Religione II A Quatraro 1 Religione II B Quatraro 1 Religione III A Quatraro 1 Religione III B Quatraro 1 Religione I C Quatraro 1 Religione IIC Quatraro 1 Religione I D Quatraro 1 Religione IID Quatraro 1 Religione I E Quatraro 1 Religione IIE Quatraro 1 Religione IF Quatraro 1 Religione Classe Docente Ore Disciplina

I A Maggi 2 Educazione Tecnica

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II A Maggi 2 Educazione Tecnica II B Maggi 2 Educazione Tecnica III A Maggi 2 Educazione Tecnica III B Maggi 2 Educazione Tecnica I C Maggi 2 Educazione Tecnica IIC Maggi 2 Educazione Tecnica

I D Maggi 2 Educazione Tecnica IID Maggi 2 Educazione Tecnica I E Faraldi 2 Educazione Tecnica IIE Faraldi 2 Educazione Tecnica IF Faraldi 2 Educazione Tecnica Classe Docente Ore Disciplina I A Franco 2 Educazione Musicale II A Franco 2 Educazione Musicale II B Franco 2 Educazione Musicale III A Franco 2 Educazione Musicale III B Franco 2 Educazione Musicale I C Franco 2 Educazione Musicale IIC Franco 2 Educazione Musicale

I D Panio 2 Educazione Musicale IID Panio 2 Educazione Musicale I E L’ Abbate 2 Educazione Musicale II E L’ Abbate 2 Educazione Musicale I F L’ Abbate 2 Educazione Musicale Classe Docente Ore Disciplina I A Luisi 2 Educazione Artistica II A Luisi 2 Educazione Artistica IB Luisi 2 Educazione Artistica II B Luisi 2 Educazione Artistica III A Luisi 2 Educazione Artistica III B Luisi 2 Educazione Artistica I C Luisi 2 Educazione Artistica

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IIC Luisi 2 Educazione Artistica I D Luisi 2 Educazione Artistica II D M Luisi 2 Educazione Artistica

I E Malzone 2 Educazione Artistica I F Malzone 2 Educazione Artistica

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Il curricolo è:

• È l’elemento costitutivo e fondante del POF • Costituisce il cuore dell’identità formativa • È la principale espressione dell’autonomia delle scuole

È il progetto della scuola che si sviluppa secondo i seguenti modelli organizzativi della didattica:

Scuola dell’infanzia • 25 ore settimanali ore da effettuarsi in orario antimeridiano dal lunedì al sabato. •

Scuola primaria “Giusti” e “Consiglio”. • 27 ore obbligatorie per gli alunni delle classi 1^, 2^ e 3^ da effettuarsi in orario

antimeridiano dal lunedì al sabato, • 30 ore obbligatorie per gli alunni delle classi 4^ e 5^ da effettuarsi in orario

antimeridiano dal lunedì al sabato,

• la quota oraria per disciplina è così distribuita:

DISCIPLINA CLASSE I CLASSE II CLASSE III

CLASSE IV CLASSE V

Italiano 7 7 6 7 7 Musica 1 1 1 1 1 Arte e Immagine 1 1 1 1 1 Matematica 6 5 5 5 6 Scienze 2 2 2 2 2 Motoria 1 1 1 1 1 Storia 2 2 2 2 2

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Geografia 1 1 2 2 2 Cittad.e Costituz. 2 2 1 1 2 Tecnol.e Inform. 1 1 1 1 1 L2 Inglese 1 2 3 3 3 IRC 2 2 2 2 2 Totale Obbligatorio 27 27 27 30 30

Scuola secondaria di primo grado “Galilei”

• 33 ore di cui 30 in orario antimeridiano e 3 in orario antimeridiano. ● la quota oraria per disciplina è così distribuita: Disciplina Classi prime Classi seconde Classi terze Italiano 9 9 9 Storia e geografia 6 6 3+3 (n.2 docenti) Matematica e scienze 9 9 9 Inglese 3 3 3 Francese 2 2 2 Educazione tecnica 2 2 2 Educazione artistica 2 2 2 Educazione musicale 2 2 2 Educazione fisica 2 2 2 Religione 1 1 1

All’inizio di ogni anno, la scuola cerca di realizzare progetti per l’attuazione di una vera integrazione. La scuola deve diventare luogo di “accoglienza”, dove accogliere significa radunare, mettere insieme, creare un contesto umano, nella prospettiva della crescita personale di tutti coloro che ne fanno parte.

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L’accoglienza comporta non solo un atteggiamento di riconoscimento del lavoro dei singoli alunni. Ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione, attraverso la realizzazione di una organizzazione educativa e didattica personalizzata sia negli obiettivi che nei percorsi formativi.

La scuola deve dedicare una particolare attenzione non solo ai bambini ma anche alle famiglie da cui questi provengono e realizzare insieme a loro un progetto di vera integrazione. In questo modo i diversi soggetti, sentendosi coinvolti nelle attività, diventano preziosi collaboratori. Le attività di sostegno educativo e didattico, rivolte agli alunni diversamente abili presenti nella nostra scuola, mirano, come suggeriscono le Indicazioni per il Curricolo, alla costruzione e realizzazione di percorsi personalizzati, “al pieno sviluppo della persona umana” , in armonia con i ritmi di maturazione e di apprendimento propri di ciascuno. “La scuola realizza a pieno la propria funzione pubblica impegnandosi, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio”.

Al fine di promuovere l’individualizzazione e l’integrazione scolastica, l’intera organizzazione delle attività di sostegno verterà su una “didattica per l’integrazione”, partendo dalla conoscenza del soggetto e del contesto sociale in cui è inserito, dalla predisposizione dell’ambiente, utilizzando spazi e sussidi adeguati, elaborando proposte educative e didattiche tese a stimolare lo sviluppo di relazioni interpersonali positive. Gli insegnanti curricolari concorrono, insieme ai docenti di sostegno e agli operatori del S.I.S.H. alla stesura del P.E.P. (per favorire un maggiore raccordo con la programmazione del gruppo classe), nonché alle operazioni di verifica e valutazione degli alunni diversamente abili. Anche gli orari del sostegno didattico dovranno essere concordati con i docenti curricolari ed autorizzati dal Dirigente Scolastico.

Si prevedono momenti di interventi individualizzati da svolgersi in un’aula appositamente attrezzata: i tempi e i modi saranno specificati nel P.E.P. di ogni alunno.

Nell’ottica di un miglioramento costante dell’Offerta Formativa, si ritiene di fondamentale importanza il rapporto tra scuola ed extrascuola (famiglia, Enti Locali, territorio), come rete di risorse in una prospettiva di cooperazione.

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In osservanza di quanto prescritto dalla normativa vigente (D.M. n. 8 del 27/12/2012 e D.M. n.8 del 06/03/2013) l’Istituto rivolge una particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali. Per gli alunni affetti da DSA, in particolare, predispone e adotta strumenti compensativi e dispensativi come previsto dalla L.170/2011 e a valutazione dei docenti per facilitare i percorsi d’apprendimento, garantendo il pieno diritto all’istruzione. Il personale docente tutto è sensibile alle problematiche emergenti rispetto alle situazioni certificate e non ed interviene direttamente ed indirettamente a supporto delle stesse. Nella scuola è presente personale specializzato anche nel programmare interventi individualizzati e personalizzati a favore degli alunni stranieri e di quelli socialmente e culturalmente svantaggiati. I docenti, attenendosi alla normativa vigente, elaborano i P.D.P. (piano didattico personalizzato) per le classe in cui vengano rilevati i B.E.S.

Il traguardo formativo tende a far acquisire conoscenze “integrate” che si traducono in competenze, abilità e conoscenze, sviluppando l’attitudine dinamica alla risoluzione di problemi. I criteri metodologici suggeriti dalle buone pratiche attuate sono:

• valorizzare esperienze e conoscenze personali dei discenti per ancorarvi nuovi contenuti;

• attuare interventi nei riguardi delle diversità per evitare diventino disuguaglianze;

• favorire esplorazioni e scoperte per promuovere interesse verso la ricerca di

nuove conoscenze, coadiuvando attivamente l’opera degli studenti;

• incoraggiare l’apprendimento collaborativo e favorire fattori di comunicazione;

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• promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di imparare

ad imparare come abilità personale da utilizzare per tutto l’arco della vita;

• realizzare ulteriori buone pratiche di percorsi laboratoriali specifici per favorire l’operatività e la riflessione come strumenti identificativi della propria personalità.

Da questo quadro generale di servizio alla singola persona, emergono diverse implicazioni operative, espressione della centralità di chi apprende:

1. stimolare all’inizio delle attività didattiche l’apprendimento per via pratica e globale mentre alla fine introdurre modelli disciplinari specifici, procedendo per ambienti di ricerca come fattore di motivazione degli apprendimenti;

2. stimolare il bisogno di partire da aspetti del mondo prossimi ai discenti per

giungere gradualmente ad identificare contenuti e ambienti propri della complessità del mondo circostante;

3. stimolare l’esplorazione dei saperi a partire dai concreti bisogni formativi

trasversali delle discipline e superare le tradizionali impostazioni disciplinari basate su modelli rigidi;

4. stimolare la personalizzazione del percorso formativo come modello generale di

intervento, promuovendone e valorizzandone ogni peculiarità;

5. stimolare componenti di tipo relazionale, i legami cooperativi e la gestione dei conflitti al fine di attribuire un valore significativo ad una strategia funzionale non solo per il rapporto di insegnamento-apprendimento ma soprattutto per la singola esperienza umana;

6. stimolare la costruzione di un progetto di vita stretto tra due forme di continuità:

il territorio e la formazione culturale e professionale;

7. stimolare il raccordo con le tradizioni e le memorie in un processo generativo che conduce ad una naturale trasmissione di valori condivisi;

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8. stimolare atteggiamenti etici e civili pronti a coniugarsi con l’apertura all’accoglienza e al confronto, con la disponibilità alla scoperta delle differenze nel rispetto delle regole, che insieme costituiscono la civiltà globale e gli aspetti prodromici del nuovo cittadino europeo.

Il piano di lavoro di ogni disciplina prevede il ricorso alla multimedialità, esercitazioni di laboratorio, visite guidate, viaggi e scambi interculturali, dibattiti con esperti, seminari a tema, ricerche guidate. Il momento metodologico e quello didattico entrano a pieno titolo nell’intero processo pedagogico, investendo ogni livello del curricolo e privilegiando la problematizzazione delle esperienze nel quadro di una programmazione aperta e flessibile in cui i discenti assumono il ruolo di effettivi protagonisti. In tale prospettiva, le azioni di impostazione e gestione vengono condotte collegialmente dai consigli di classe, interclasse ed intersezione, attraverso l’adozione di strategie comuni volte ad elevare il grado di efficacia dell’attività didattica ed educativa e di efficienza nell’uso delle strutture e degli ausili disponibili.

Parallelamente alle attività didattiche curriculari, vengono effettuate attività di accoglienza, eccellenza, orientamento, intese a coinvolgere gli studenti verso una partecipazione più collaborativa al processo d’istruzione. In particolare, sono forniti agli allievi gli strumenti necessari per operare in modo responsabile sia le scelte in itinere sia quelle successive al conseguimento del titolo di studio. Verranno attivate azioni di coordinamento con le altre istituzioni scolastiche presenti sul territorio, di grado pari, inferiore o superiore, pubbliche e private, per la definizione dei prerequisiti necessari a realizzare un programma scolastico armonico ed unitario, promuovendo iniziative di riflessione su tematiche inerenti la continuità tra i vari gradi ed ordini scolastici in un ottica pluridisciplinare. Al fine di concretizzare un effettivo passaggio tra i discenti della sezione primavera e quelli della scuola dell’infanzia, è stata promossa la figura di un tutor interno, docente di scuola dell’infanzia, che sovrintenda le attività di questa iniziativa e relazioni

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costantemente con le famiglie che ne usufruiscono. Le attività scolastiche ed extra della sezione primavera e scuola dell’infanzia sono comuni, al fine di offrire una visione di omogeneità nello sviluppo curricolare. Ai sensi e per gli effetti delle nuove normative in materia di valutazione sono state ripristinate le votazioni in decimi, sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria di primo grado. Solo nella scuola primaria il voto dovrà essere corredato da un giudizio che integri il livello globale di maturazione raggiunto dal singolo discente. Viene garantita l’omogeneità dei giudizi sia nel gruppo classe sia all’interno dell’istituto tramite opportuni raccordi con gli Organi Collegiali, interpretati dalle figure dei coordinatori di classe coadiuvati dai segretari.

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La progettazione dei percorsi curriculari ed extracurriculari è finalizzata : a. alla diminuzione degli abbandoni scolastici precoci e all’ aumento del tasso di scolarizzazione in presenza di migliori servizi al disagio, alla marginalità ed alla devianza; b. all’innalzamento del livello di competenze degli studenti misurato nelle aree della lettura, matematica e tecnologia; c. alle più diffuse competenze e capacità di apprendimento con metodologie diverse e personalizzate, ricorrendo a personali vocazioni artistiche, musicali e motorie; d. alla maggiore appetibilità della scuola in termini di ambienti attrezzati per attenuare gli effetti di quei fattori di contesto, interni ed esterni alla scuola, che influiscono su motivazioni, impegno e aspettative dei giovani e delle loro famiglie. e. alla formazione dei docenti su tematiche di interesse collegiale. L’istituto svolge attività extracurricolari a sostegno delle iniziative didattiche, utili al raggiungimento della missione dell’istituto, con progetti finanziati da fonti diverse: 1. Progetti finanziati dal Fondi dell’Istituzione Scolastica (F.I.S.); 2. Progetti finanziati con Fondi Europei (FSE e FESR); 3. Progetti finanziati da fonti ministeriali diverse.

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La prima tipologia si avvale delle disponibilità dell’istituto. Le azioni laboratori ali previste dal Progetto “La bottega delle cose buone” per la prima parte dell’anno scolastico (novembre/ dicembre) sono le seguenti:

TITOLO

LABORATORIO

COMPETENZE

SPECIFICHE

DOCENTI

COINVOLTI

N. ORE

PREVISTE

ALUNNI

DESTINATARI

SEDE

La bottega del

fornaio

Competenze

manipolative,

conoscenza di

basilari concetti di

scienza alimentare

2

40

Primaria classi I

Consiglio

Giusti

La bottega del

legno

Competenze

manipolative,

conoscenza ed uso

degli strumenti

artigianali

2

40

Secondaria di

Primo Grado

Galilei

La bottega delle

piante

Competenze in

scienze naturali,

dimestichezza

nella realizzazione

e cura di un orto

botanico

2

40

Secondaria di

Primo

Grado/Primaria

classi IV

Galilei/Giusti

La bottega del

vasaio

Competenze

manipolativo

espressive,

conoscenza dei

materiali e degli

elementi del

riciclaggio

2

40

Scuola Primaria

classi II

Galilei/Giusti

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La bottega del

teatro

Competenze nelle

dinamiche

relazionali e

gestione dei gruppi

ed animazione

teatrale

2

40

Secondaria di

Primo

Grado/Primaria

Classi V

Galilei/Giusti

Progetto “Trinity” Competenze

realtive al livello

A1 e A2 dell’

European English

Framework

4 100 Gruppi di alunni

della scuola

primaria e della

scuola

secondaria.

Plessi Giusti

e Galilei

Inglese infanzia

Competenze

linguistiche per la

scuola

dell’Infanzia

2

60

Alunni di 5 anni

infanzia

Gabelli

/Vasto

Gli incontri relativi al progetto “La bottega delle cose buone”, che prevede le azioni di cui sopra,si

svolgeranno nei plessi Giusti e Galilei e saranno finalizzati alla realizzazione di un percorso

interdisciplinare da condividere all’interno di varie occasioni didattiche (visite Comenius, Cedefop,

Progetto Russia, manifestazione natalizia d’Istituto) con gruppi di alunni provenienti da diverse classi,

come sopra evidenziato.

Gli incontri dei progetti relativi alla lingua inglese avranno inizio nel mese di gennaio.

Progetti curriculari a.s. 2013/2014 proposti da altri enti.

Scuola primaria e scuola secondaria Titolo del progetto

Ente proponente

Destinatari

Partecipazione alla IX Rassegna del Volontariato e della Solidarietà

Associazione La Mediana

Gruppi di alunni della scuola secondaria e primaria

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Scuola dell’Infanzia “Globalismo affettivo”

MIUR Alunni della scuola dell’infanzia

Plesso “Consiglio”

Scuola primaria

Titolo del progetto

Ente proponente

Destinatari

“La scuola…in acqua”

Comune di Taranto

Alunni delle classi III, IV e V- scuola primaria

Tutti i plessi

Orchestra scolastica

Regione Puglia Alunni delle classi III e IV -scuola primaria

Tutti i plessi

Concorso “Il Cavallo Atleta” – Palio dei Quartieri Taranto (2^ edizione)

S.I.F.J., Ippodromo Paolo Sesto di Taranto

Scuola primaria Tutti i plessi

Progetti extracurriculari

Scuola secondaria Titolo del progetto

Ente proponente

Destinatari

Progetto PON Obiettivo F Azione:3

MIUR Alunni delle scuole in rete (I.C.S.

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“Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica e creazione di prototipi innovativi”. Progetti: 1) ”Fare per comprendere: Io e il mare”; 2) Andar per mare” 3) “Attività espressive” 4) Formazione docenti • Formazione sui D.S.A. • Formazione sulle nuove tecnologie dell’istruzione

“Galilei”, Sc. Sec. I Gr. “Volta”, I.C.S. “Alfieri” e I.T.I.S “Pacinotti” di Taranto) Docenti delle scuole in rete

Progetti extracurriculari

Scuola primaria e secondaria Progetto Comenius: “Making us feel

good – Healthy,

Bodies and an

Herbal Garden”

MIUR/Comunità Europea

Alunni della scuola primaria e secondaria di I grado

Progetto “Russia” Comunità Europea

Alunni della scuola primaria e secondaria di I grado

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L’Istituto Comprensivo “Galilei” organizza visite guidate e viaggi d’istruzione come esperienze di apprendimento e di crescita tra le attività integrative della scuola.

Applicando i criteri generali stabiliti dagli Organi Collegiali per l’a.s. 2013/20143, sono programmate visite guidate e viaggi d’istruzione nell’ambito del Comune, della Provincia, della Regione e di altre Regioni, secondo le disposizioni contenute nella C.M. n° 623/1996. Sono altresì previsti visite /scambio nei paesi della rete Comenius e in Russia.

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L’Istituto Comprensivo promuove una ricca serie di iniziative che vedono il coinvolgimento della scuola nel territorio.

Gli alunni partecipano a:

Spettacoli teatrali Teatro TATà.

Mostre e manifestazioni, interne ed esterne alla scuola, promosse anche da altri Istituzioni ed Enti

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Manifestazioni sportive

Le relazioni di gemellaggio e cooperazione instaurate dall’istituto si sono concretizzate in accordi, convenzioni e protocolli d’intesa che hanno assunto varie forme, evolutesi nel tempo: da semplici scambi di informazioni e di documentazioni, alla realizzazione di progetti di scoperta e ricerca, fino a divenire organici al sistema pedagogico interno. Tanto nella consapevolezza che la scuola è sempre più multiculturale e comunque chiamata ad attrezzarsi, reinventarsi, innovarsi costantemente sperimentando nuovi percorsi, aperti al dialogo con altre culture ed al confronto con l’altro. In proposito, i gemellaggi con la Rete di scuole russe e con quelle della rete Comenius rappresentano uno strumento per conoscere i cittadini europei. Sono azioni ricche di prospettive poiché rappresentano uno strumento di azione interculturale fra regioni diverse dell’Europa saldando le “diversità” con autentici legami di amicizia fra giovani. Supporta il respiro europeo che l’istituto concepisce ed attua, il progetto “Gruppo Folk”, mirato alla promozione del patrimonio locale e presente a manifestazioni a carattere provinciale, regionale e nazionale per promuovere forme di socializzazione, superare situazioni di pregiudizio e separatezza, con scuole provenienti da Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Russia, nell’ambito di una valorizzazione delle attività espressive, veicolo di diffusione dei valori positivi della vita e dell’innovazione metodologica e

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didattica. Il consueto soggiorno estivo consentirà a ragazzi che non si spostano dal proprio quartiere il contatto con ambienti naturali e contesti nazionali, nonché la possibilità di incontrare e confrontarsi con ragazzi di altre scuole e con le scuole amiche di Mosca.

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

CAPO I

DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE E NORME DI COMPORTAMENTO E DI SICUREZZA A SCUOLA

art. 1 – Vita della Comunità scolastica

“La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.”

art. 2 – Disciplina

“Il presente regolamento dell’istituzione scolastica individua per chiarezza i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.”

art. 3 Regolamento funzionale

1. Le lezioni del mattino, nella scuola secondaria di I grado, iniziano alle ore 8.15 e terminano alle ore 13.15, quelle del pomeriggio iniziano alle ore 14.45 e terminano alle ore 17.45. Gli alunni possono entrare, dopo il suono della campanella, dalle ore 8.10 alle ore 8.15, al fine di garantire il regolare inizio delle lezioni. Nella scuola primaria, l’inizio delle lezioni è fissato alle ore 8.15 il termine è stabilito alle ore 12,15 per le classi prime, seconde e terze, alle ore 13,15 per le classi quarte e quinte. Gli alunni possono entrare, dopo il suono della campanella, dalle ore 8.10 alle ore 8.20, al fine di garantire il regolare inizio delle lezioni.

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Per venire incontro ai genitori che hanno più figli in classi diverse e che quindi avrebbero disagio ad attenderli, all’uscita, in orario diverso, si attiverà un intrattenimento laboratoriale per i bambini delle prime, seconde e terze classi che volessero trattenersi a scuola fino alle 13.15 Nella scuola dell’infanzia, gli orari di ingresso e di uscita sono rispettivamente 9.00 e 13.00

2. Durante le ore di lezione si esce dalle aule solo se convocati dal Dirigente Scolastico o autorizzati dall’insegnante.

3. Dalle ore 9.55 alle ore 10.05 è consentito agli alunni assumere diete o medicinali in costanza di lezione, sotto la sorveglianza dei docenti dell’ora in corso, ammettendo uscite solo per motivi urgenti.

4. Le uscite in bagno di ogni singolo alunno/a sono sempre autorizzate dall’insegnante e così regolate: 9.00 - 9.30 Femmine 9.30 - 9.55 Maschi 10.30 - 11.00 Femmine 11.00 – 11.30 Maschi 15.45 - 16.15 Femmine 16.15 - 16.45 Maschi

E’ possibile recarsi in bagno anche in orario diverso da quello sopra indicato solo per motivi urgenti e comunque gli alunni non si devono allontanare senza il permesso del docente. Durante le uscite in bagno a) non si deve sostare nella parte di corridoio antistante le classi; b) non è consentito entrare nelle altre classi se non autorizzati da un insegnante; c) non è consentito recarsi negli altri piani dell’edificio scolastico se non per

raggiungere le strutture sanitarie; d) non è permesso correre o rincorrersi o fare giochi pericolosi per sé o per gli

altri; e) si deve mantenere un rapporto corretto nei confronti di tutti i compagni, dei

docenti e del personale ausiliario; f) si devono utilizzare le strutture sanitarie nel rispetto delle civili norme

igieniche e non si deve indugiare nei suddetti locali al fine di permettere a tutti i compagni l’utilizzo degli stessi.

5. Nel corso dell’utilizzo dei laboratori e delle relative attrezzature gli alunni sono tenuti ad uso corretto e responsabile del materiale didattico messo a loro disposizione, con particolare attenzione nei laboratori di informatica e scienze,

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in quanto è presente strumentazione costosa il cui danneggiamento o uso improprio ricade negativamente su tutta la scuola.

6. E’ vietato sporgersi dalle finestre dei locali scolastici, lanciare oggetti e/o richiamare l’attenzione dei passanti.

7. Gli alunni sono tenuti ad assumere ed utilizzare comportamenti e linguaggio corretti, nonché un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico: sono vietate espressioni volgari e/o offensive.

8. Negli ambienti scolastici è opportuno che gli alunni non indossino copri abiti e copricapo, che appenderanno, ad inizio mattinata, all’attaccapanni della propria aula.

9. E’ vietato portare oggetti o materiali d’uso non scolastico. Ciò che non è ritenuto inerente alle attività scolastiche potrà essere requisito e restituito al termine della lezione all’alunno ovvero al genitore. E’ opportuno non portare cellulari a scuola, ma nel caso che i genitori ritenessero necessario, per esigenze familiari, che il proprio figlio lo abbia con sé, la scuola declina ogni responsabilità in caso di danni o smarrimento. E’ severamente vietato l’uso del telefonino durante ogni momento di attività scolastica (lezioni, esercitazioni, uscite in bagno). Tale oggetto dovrà essere tenuto in cartella, rigorosamente spento; in caso contrario gli insegnanti sono autorizzati a ritirarlo e a consegnarlo al Dirigente Scolastico. ovvero alla Vice Preside: questi, a loro volta, lo consegneranno ai genitori dell’alunno. Le immagini, i suoni ed i filmati acquisiti nella comunità scolastica mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici e successivamente divulgati in altre forme concreta una violazione punita con sanzione amministrativa a carico del genitore, della cui applicazione è competente il Garante, mentre per l’alunno si individuerà un comportamento che configurerà mancanza disciplinare, a sua volta sanzionata nel presente Regolamento. Resta fermo che, anche durante lo svolgimento delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente. La scuola continuerà, in ogni caso, a garantire, come è sempre avvenuto, la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie ed i propri figli, per gravi ed urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria amministrativa. Il divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento di attività di insegnamento . apprendimento, del resto, opera anche nei confronti del personale docente, in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento sereno ed efficace delle attività

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didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un modello di riferimento esemplare da parte degli adulti. Il dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti è una condizione necessaria per la realizzazione dell’autonomia scolastica e del successo formativo. Per quanto attiene alla responsabilità deontologica e professionale dei comportamenti degli alunni, essa sussiste in tutti gli spazi scolastici ed esige la tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni, ed in particolare quando trattasi degli episodi di violenza sopra richiamati, dovere la cui inosservanza è materia di valutazione disciplinare.

10. Non occorre telefonare a parenti per motivi personali né è indispensabile farsi portare materiale scolastico precedentemente dimenticato, in quanto l’organizzazione personale e il carico di responsabilità conseguente alle proprie dimenticanze servono alla crescita personale di ogni alunno.

11. Giustificazioni, avvisi e comunicazioni inviati alle famiglie devono essere firmati tempestivamente dai genitori e riconsegnati ai docenti. Non sono prese in considerazione richieste formulate soltanto verbalmente dagli alunni.

12. Uscite anticipate per esigenze familiari: qualora un alunno/a debba uscire da scuola prima dell’orario prestabilito, dovrà essere prelevato da uno dei due genitori o da chi ne fa le veci o da persona delegata dai genitori, quest’ultima potrà prelevare l’alunno previa esibizione di delega scritta da parte di uno dei due genitori e fotocopia del documento di riconoscimento proprio e di uno dei genitori.

13. Uscite anticipate per motivi di salute: solo in caso di evidenti motivi di salute dell’alunno/a, il docente, fornendo il numero di telefono, chiede al collaboratore scolastico del piano di provvedere a trasmettere la comunicazione alla famiglia.

14. Assenze di 5 o più giorni consecutivi (compreso i festivi): alla giustificazione dovrà essere accluso il relativo certificato medico, eccetto per le assenze preavvisate dai genitori, in forma scritta, per motivi familiari.

15. Assenze frequenti: i nominativi degli alunni che non frequentano la scuola regolarmente, dovranno essere segnalati dal Docente coordinatore al Dirigente Scolastico o Vice Preside, che solleciterà la famiglia all’adempimento dell’obbligo scolastico.

16. Assenze ingiustificate: dopo un mese di assenza ingiustificata, il Dirigente Scolastico provvederà a segnalarla agli organi competenti.

17. Il diario deve essere controllato quotidianamente da un genitore. Gli alunni devono averlo sempre con sé ed utilizzarlo per uso scolastico.

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18. L’uscita alla fine della mattinata o del pomeriggio avviene solo dopo il suono della campanella. Gli alunni sono accompagnati all’uscita dal docente dell’ultima ora e devono evitare comportamenti pericolosi e scorretti.

19. Gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato anche nelle immediate vicinanze della scuola e durante qualsiasi uscita didattica.

20. E’ assolutamente vietato fumare nei locali scolastici e nelle immediate vicinanze della scuola.

Art. 4 Norme di comportamento e di sicurezza durante le visite di istruzione

1. Nel trasferirsi da un luogo all’altro: a) Si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnante o della

guida: allontanandosi e non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo;

b) Non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso: infatti potrebbero venir facilmente danneggiati.

2. In autobus: a) Si sta seduti al proprio posto, infatti se si rimanesse alzati una brusca

manovra potrebbe far perdere l’equilibrio e causare brutte cadute; b) Non si mangia né si beve, infatti un’improvvisa frenata potrebbe causare

l’ingestione di liquidi e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari;

c) Si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida.

3. Durante le visite di istruzione e/o partecipazione in qualità di spettatori ad avvenimenti sportivi, teatrali, cinematografici e di ogni altra attività, gli alunni dovranno assumere sempre un comportamento corretto e responsabile nei confronti delle persone e delle cose.

4. Se la visita dura più di un giorno ci si ritira nelle proprie camere per riposarsi non oltre le ore 23.00: è essenziale dormire per un congruo numero di ore al fine di affrontare con attenzione e vigilanza la giornata seguente.

5. E’ assolutamente vietato fumare durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione.

CAPO II

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

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art. 5 Disposizioni generali sulle sanzioni

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica.

La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto.

In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestate e non lesive dell’altrui personalità.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Con l’applicazione della riforma scolastica tutte le mancanze disciplinari incideranno sulla valutazione del comportamento nella scheda.

art. 6 Mancanze e provvedimenti disciplinari

I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi:

Articolo 3 comma 1 DPR 235 del 21.11.07 “gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente agli obblighi di studio”

OGGETTO DESCRIZIONE AZIONE e PROVVEDIMENTI

a seconda della gravità del fatto ORGANO

COMPETENTE

RITARDI - Ritardi

occasionali

I ritardi occasionali, dopo i 5 minuti dal suono della campanella, sono giustificati dal Dirigente o dalla Vice Preside. L’alunno viene accolto in classe dal docente della prima ora previa esibizione del documento scritto di accettazione recante la firma del Dirigente.

Dirigente Scolastico Vice Preside

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- Ritardi continuativi

Dovranno essere giustificati per iscritto e personalmente dai genitori al Preside che ne dà comunicazione ai docenti.

Dirigente Scolastico Vice Preside

- Ritardi ripetuti senza giustificazione

Dopo 3 ritardi consecutivi non giustificati e superiori a 5 minuti, convocazione, mezzo telefono o lettera, di uno dei genitori. Questi dovrà accompagnare il proprio figlio/a a scuola il giorno successivo.

Dirigente Scolastico Vice Preside

GIUSTIFICHE e COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA

- Ritardo nel giustificare le assenze e nel far firmare le comunicazioni scuola-famiglia

Comunicazione alla famiglia tramite nota scritta su stampato della scuola che dovrà essere riconsegnato debitamente firmato. Se la mancanza persiste: convocazione dei genitori tramite lettera

Coordinatore di classe

Richiesta di certificazione della firma da parte dei genitori o degli insegnanti.

Coordinatore di classe

Convocazione dei genitori. Coordinatore di classe

- Falsificazione di:

a) firme dei genitori

b) firma di insegnanti

Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni (nei casi recidivi)

Coordinatore di classe

Convocazione dei genitori Coordinatore di classe

Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni (nei casi recidivi)

Consiglio di Classe

ALTERAZIONE DOCUMENTI SCOLASTICI

- Alterazione di:

c) valutazioni d) registri di

classe e) registri

personali dei docenti

Sospensione dalle lezioni (nei casi gravi e recidivi) da 6 a 15 giorni (Art. 4 comma 7 DPR del 24.06.98 intergrato dal DPR 235 del 21.11.07)

Consiglio di Classe

Comunicazione alla famiglia tramite nota scritta su stampato della scuola, che dovrà essere consegnato, debitamente firmato, al docente che rileva la mancanza.

Docente che rileva la mancanza

LAVORI A CASA

- Negligenza nello studio e irregolarità nello svolgimento dei compiti assegnati

Se la mancanza persiste: convocazione dei genitori tramite lettera.

Coordinatore di Classe

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Art. 3 comma 2 DPR 235 del 21.11.07 “gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei Docenti, di tutto il Personale della Scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto (anche formale) che chiedono per se stessi”

OGGETTO DESCRIZIONE

AZIONE e PROVVEDIMENTI a seconda della gravità del fatto

ORGANO COMPETENTE

1. Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno/a

2. Richiamo scritto sul registro di classe

3. Comunicazione scritta alla famiglia

Docente che rileva la mancanza

4. Convocazione dei genitori

Docente Coordinatore della Classe

5. Sanzioni decise dal Consiglio di Classe1

6. Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione e recidività.

Consiglio di Classe

EDUCAZIONE AL SENSO CIVICO

- Trattenersi in bagno e fuori dall’aula oltre il tempo necessario;

- Sostare in corridoio creando confusione;

- Entrare nelle altre classi eludendo la sorveglianza del personale scolastico

- Abbigliamento non adeguato e poco conveniente;

- Comportamento scorretto a scuola e durante le uscite didattiche, visite e gite d’istruzione;

- Uso di linguaggio volgare e scorretto;

- Insulti e offese ai compagni con parole, gesti e azioni;

- Atti di violenza fisica (calci, spinte, sgambetti…) o di violenza psicologica (costrizioni, condizionamenti…);

- Danneggiamento o sottrazione di oggetti a compagni e al personale tutto della scuola.

7. Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni (nei casi gravi e recidivi) (Art. 4 comma 7 DPR/98, integrato dal DRP 235/2007)

Consiglio di Classe

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- Danneggiamento o sottrazione di oggetti a compagni e al personale tutto della scuola.

1. Risarcimento del danno, restituzione del maltolto e ammonimento scritto.

-Docente che rileva la mancanza -Dirigente per l’adozione del provvedimento formale nei casi di risarcimento - Consiglio d’istituto

- Offese con parole, gesti e azioni al personale Docente e non, sia nell’ambiente scolastico che fuori dalla scuola.

1. Richiamo da parte del D.S.

2. Convocazione dei genitori

3. Sospensione dalle lezioni per offese gravi e reiterate

(Art. 4 comma 7 DPR/98, integrato dal DPR 235/07)

1. Dirigente Scolastico 2. Dirigente Scolastico 3. Consiglio di classe, fino 15gg

Art. 3 comma 4 DPR 235/07 “gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento della scuola”

OGGETTO DESCRIZIONE

AZIONE e PROVVEDIMENTI a seconda della gravità del fatto

ORGANO COMPETENTE

1. Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno/a

2. Richiamo scritto sul registro di classe

3. Comunicazione scritta alla famiglia

Docente che rileva la mancanza

4. Convocazione dei genitori Docente Coordinatore

della Classe

SICUREZZA

- Uscite non autorizzate - Girovagare nell’edificio

scolastico - Giochi e scherzi pericolosi

(correre e rincorrersi negli ambienti della scuola, sporgersi dalle finestre dei locali scolastici, lanciare oggetti e richiamare l’attenzione dei passanti)

- Comportamenti pericolosi e scorretti durante l’entrata, l’uscita della scuola e nelle immediate vicinanze dell’edificio

5. Sanzioni decise dal Consiglio di Classe1

6. Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione e recidività

Consiglio di classe

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scolastico - Fumo di sigarette nei locali

scolastici

7. Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni (nei casi gravi e recidivi) (Art. 4 comma 7 DPR del 24.06.98)

Consiglio di Classe

1. Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno/a

2. Richiamo scritto sul registro di classe

3. Comunicazione scritta alla famiglia

4. Ritiro dell’oggetto e consegna dello stesso al D.S. che lo consegnerà al genitore

Docente che rileva la mancanza

5. Convocazione dei genitori (per uso improprio)

Docente Coordinatore della Classe

6. Sanzioni decise dal Consiglio di Classe1 (per uso improprio)

7. Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione, uso improprio e recidività.

Consiglio di classe

- Portare oggetti, materiale d’uso non scolastico e tutto ciò che non è ritenuto inerente alle attività didattiche, compreso il cellulare

8. Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni (nei casi gravi di uso improprio e/o recidivi) (Art. 4 comma 7 DPR del 24.06.98)

9. Comunicazione scritta alle Istituzioni competenti

Consiglio di Classe

Art. 3 comma 5 DPR 235/07 “gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola”

OGGETTO DESCRIZIONE

AZIONE e PROVVEDIMENTI

a seconda della gravità del fatto

ORGANO COMPETENTE

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1. Richiamo scritto sul registro di classe

Docente che rileva la mancanza

2. Comunicazione scritta alla famiglia

Docente Coordinatore della Classe

3. Sanzioni decise dal Consiglio di Classe1

Organo collegiale di disciplina 2

4. Convocazione dei genitori

Docente Coordinatore della Classe

5. Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione e recidività

Organo collegiale di disciplina 2

6. Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni (nei casi gravi e recidivi) (Art. 4 comma 7 DPR del 24.06.98)

7. Comunicazione scritta alle Istituzioni competenti

Consiglio di Classe RISPETTO DELLE STUTTURE E

ATTREZZATURE SCOLASTICHE ED

EXTRASCOLASTICHE

Danneggiamenti e vandalismi

8. Ripristino –

riparazione delle strutture e attrezzature danneggiate

9. Risarcimento del danno pecuniario

D.S. per l’adozione del provvedimento formale nei casi di ripristino – riparazione degli oggetti danneggiati e risarcimento - Organo collegiale di disciplina2 in caso di mancato risarcimento

Art. 3 comma 6 DPR 235/07 “gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola”

OGGETTO DESCRIZIONE

AZIONE e PROVVEDIMENTI

a seconda della gravità del fatto

ORGANO COMPETENTE

1. Richiamo verbale e

scuse da parte dell’alunno/i

2. Richiamo scritto sul registro di classe

3. Comunicazione scritta alla famiglia

Docente che rileva la mancanza CURA DELL’AMBIENTE

SCOLASTICO

- Sporcare intenzionalmente arredi, pareti e pavimento dei locali scolastici

- Utilizzo improprio delle strutture sanitarie

4. Sanzioni decise dal

Consiglio di Classe1 Organo collegiale di disciplina 2

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5. Convocazione dei genitori

6. Sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni in caso di inosservanza della sanzione e recidività

Docente Coordinatore della Classe Consiglio di classe

7. Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni (nei casi gravi e recidivi) (Art. 4 comma 7 DPR del 24.06.98)

Consiglio di Classe

8. Se arredi, pareti e pavimento vengono sporcati, l’alunno/i devono provvedere alla loro pulizia anche in orario extrascolastico

- D.S. per l’adozione del provvedimento formale nei casi di pulizia degli oggetti sporcati - Consiglio di classe in caso di mancata pulizia.

art. 7 Gravità dell’infrazione e determinazione dei provvedimenti disciplinari da applicare

Esse sono individuate valutando i seguenti aspetti: 1. Rilevanza dell’obbligo violato 2. Intenzionalità del comportamento o grado di negligenza o imprudenza 3. Entità del danno o del disservizio provocato 4. Eventuali precedenti violazioni della stessa norma 5. Comportamento pregresso dell’alunno

A tal fine si specifica quanto segue. Si intende per a) “Richiamo verbale e scuse da parte dell’alunno” : ammonizione privata da parte del

docente che rileva la mancanza. b) “Richiamo scritto su registro di classe”: nota disciplinare che può essere apposta sul

registro di classe sia dal docente che rileva la mancanza (anche di altra classe) oppure dal D.S o Vicario, per fatti non gravi che turbino il regolare andamento delle lezioni.

c) “Comunicazione scritta alla famiglia” : a seguito della nota disciplinare, si comunica alla

famiglia la mancanza su apposito foglio prestampato fornito dalla scuola. Il foglio, consegnato all’alunno/a, dovrà essere riconsegnato al docente debitamente firmato.

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d) “Convocazione dei genitori” : nel momento in cui l’alunno/a, nonostante i ripetuti richiami ed inviti, persiste nella mancanza rilevata, tramite lettera il Docente Coordinatore della classe convoca i genitori.

e) Durante il colloquio con i genitori, il Docente Coordinatore della classe illustra loro le

eventuali “Sanzioni che il Consiglio di Classe1” propone di far osservare all’alunno. Il genitore firma per presa visione. Le sanzioni disciplinari irrogate dal Consiglio di Classe compendiano: • Compiti aggiuntivi; • Sospensione dall’intervallo con affidamento ad un docente a disposizione nella scuola; • Esclusione da uscite didattiche, visite, gite o viaggi d’istruzione, spettacoli,

manifestazioni sportive: gli alunni nel contempo resteranno nella scuola a partecipare alle normali attività affidati ad altri docenti a disposizione e, nel caso di non disponibilità, a docenti della classe di appartenenza anche se svolgono attività didattica in altra classe;

• Sospensione dalle attività per una intera giornata, pur permanendo all’interno della scuola, attraverso l’esecuzione 1. di attività individuali specifiche di studio con docente a disposizione 2. di attività di aiuto per la comunità scolastica con docente a disposizione o

collaboratore scolastico. • Altre eventuali proposte dei docenti. f) “Sospensione dalle lezioni da 1 a 5 giorni” per i casi di inosservanza della sanzione del

Consiglio di Classe e di recidiva nel combinato disposto Art. 4 comma 6 DPR 249 del 24.06.98 come innovato dal DPR n. 235 del 2007: “Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale”.

g) “Sospensione dalle lezioni da 6 a 15 giorni”, come stabilito dall’ art. 328, comma 2,

Decreto legislativo. 297/94 “La sanzione disciplinare della sospensione fino a 15 giorni rientra nella competenza del Consiglio di Classe presieduto dal Dirigente scolastico o dal Vice preside. I provvedimenti di allontanamento fino a 15 giorni vengono inflitti solo in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, soprattutto concernenti il rispetto e la tutela dell’integrità morale e fisica delle persone. Troverà applicazione art. 4 comma 8 DPR 249 del 24.06.98 innovato dal DRP 235/07 :“Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica”.

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h) “Riparazione - Risarcimento danni” : tale sanzione è inflitta quando siano arrecati danni ad oggetti appartenenti all’Istituto scolastico o privati (in quest’ultimo caso occorre il preventivo accordo della parte lesa). Rispondono della spesa i genitori dell’alunno/i interessati. Se non è possibile accertare l’autore del danno, la spesa viene divisa tra i genitori degli alunni della classe o degli alunni, anche di classi e corsi diversi, coinvolti.

i) Con l’applicazione della riforma scolastica, tutte le mancanze disciplinari incideranno sulla

valutazione del giudizio in condotta trascritto nella scheda.

j) Gli interventi educativi e le sanzioni durante gli Esami di Stato sono effettuati dalla Commissione esaminatrice.

k) Nel rispetto dell’ art. 4 comma 5 DPR 249/98 così come innovato dal DPR 235/07, “Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.”

art. 8 CONVERSIONE DELLE SANZIONI

1. In base al parere dei genitori le punizioni possono essere convertite nelle sottoelencate attività utili alla comunità:

• Svolgimento per brevi periodi di attività in alternativa o in aggiunta ai normali impegni scolastici;

• Utilizzo del proprio tempo libero in attività di collaborazione col personale scolastico, la cui durata e tipologia sono commisurate alle mancanze commesse.

2. Le possibilità di riconversione sono costituite da:

• Riordino del materiale didattico e delle aule; - Sistemazione delle aule speciali e dei laboratori; - Interventi per la manutenzione delle strutture interne ed esterne; Collaborazione con le associazioni di volontariato; - Attività di supporto alla Biblioteca scolastica.

art. 9 IMPUGNAZIONI

1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia

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interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, e' composto da due docenti effettivi e due supplenti, eletti dal Consiglio d’istituto; due genitori effettivi e due supplenti, eletti dal Consiglio di Istituto, ed e' presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.

Del presente Regolamento d’Istituto è fornita copia ai genitori unitamente al Patto Educativo di Corresponsabilità, Informativa sulla Privacy e Piano dell’Offerta Formativa.

IL PRESENTE DOCUMENTO E’ STATO APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO CON DELIBERA n. 4 del 08.09.2011 .E’ IN ATTESA DI MODIFICA CHE AVVERRA’ A SEGUITO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO ORGANO COLLEGIALE.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA Dott.ssa Prof.ssa Giovanna Griseta

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