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22/11/2019 1 Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene e Sanità Pubblica ASPETTI DI SANITA’ PUBBLICA IN COLLETTIVITA’ - Prevenzione Malattie Infettive - L’inadempienza vaccinale - Gestione farmaci a scuola Assistenti Sanitarie: Castellini Chiara, Lionetti Francesca Pia, Miacola Annalisa, Notarnicola Arianna DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA dell’Azienda USL di Reggio Emilia SERVIZIO IGIENE e SANITA’ PUBBLICA – Reggio Emilia – Via Amendola, 2 SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA (SIP) Ha il compito di tutelare la salute della popolazione, la salubrità degli ambienti e di promuovere corretti stili di vita. In esso lavorano medici, infermieri, assistenti sanitari e personale tecnico di vigilanza AZIONI: Vaccinazioni e profilassi delle malattie infettive Vigilanza e controllo degli ambienti di vita Valutazioni sanitarie sui rischi ambientali Educazione sanitaria, informazione e promozione della salute Certificazioni mediche

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Dipartimento di Sanità PubblicaServizio Igiene e Sanità Pubblica

ASPETTI DI SANITA’ PUBBLICA IN COLLETTIVITA’

- Prevenzione Malattie Infettive- L’inadempienza vaccinale- Gestione farmaci a scuola

Assistenti Sanitarie : Castellini Chiara, Lionetti Francesca Pia, Miacola Annalisa, Notarnicola Arianna

DIPARTIMENTO DI SANITA’ PUBBLICA dell’Azienda USL di Reggio EmiliaSERVIZIO IGIENE e SANITA’ PUBBLICA – Reggio Emilia – Via Amendola, 2

SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA (SIP)

Ha il compito di tutelare la salute della popolazione, la salubrità degli ambienti e di promuovere corretti

stili di vita.In esso lavorano medici, infermieri, assistenti

sanitari e personale tecnico di vigilanza

AZIONI:

�Vaccinazioni e profilassi delle malattie infettive�Vigilanza e controllo degli ambienti di vita�Valutazioni sanitarie sui rischi ambientali�Educazione sanitaria, informazione e promozione della salute

�Certificazioni mediche

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NELL’AMBITO DELLA PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE, IL SIP SI

OCCUPA DI:

�Raccogliere le notifiche di malattie infettive che tutti i medici (ospedalieri e medici di base) sono tenuti a trasmettere nel corso della loro attività di assistenza�Effettuare inchieste epidemiologiche�Predisporre gli interventi di profilassi in ambito familiare e lavorativo�Fornire le informazioni sanitarie necessarie alla prevenzione delle malattie infettive in ambito lavorativo, familiare ed in caso di viaggi all’estero in paesi ad alto rischio �Effettuare vaccinazioni (dall’età di 11 anni)

PREVENZIONE MALATTIE INFETTIVE

In un'aula scolastica non sono presenti

solo bambini, ma

possono esservi anche diversi germi

responsabili di malattie infettive

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GLI AMBIENTI DI VITA COLLETTIVI POSSONO FACILITARE LA

TRASMISSIONE DI:

Malattie a trasmissione aerea:tubercolosi, malattie esantematiche, influenza,meningite

Malattie della cute e suoi annessi:scabbia, malattie da funghi, verruche, pidocchidel capo

Malattie a trasmissione oro-fecale: salmonella, epatite A

Malattie a trasmissione ematica: epatite B, epatite C e HIV

Malattie a trasmissione aerea:

TUBERCOLOSI

Malattia diffusa in tutto il mondo a prevalente interessamento polmonare provocato da un bacillo

(B. di Koch)

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diretta per via aerea, attraverso le secrezioni respiratorie emesse nell’aria mediante esposizione ravvicinata e prolungata di almeno otto ore ad un soggetto contagioso. Non sempre questa malattia è contagiosa, il contagioavviene solo per la forma tubercolare polmonare“aperta”

TUBERCOLOSI: Trasmissione

PROCEDURA IN CASO DI TB BACILLIFERA IN COLLETTIVITÀ

INFANTILE

Verrà data comunicazione immediata al DirigenteScolastico con le informazioni sulle modalità ditrasmissione e sugli interventi che verranno adottatinei confronti dei contatti a rischio

Il malato viene allontanato con comunicazionescritta inviata al Dirigente Scolastico e la suariammissione potrà avvenire solo con certificatorilasciato dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Dall'inchiesta epidemiologica vengono individuati icontatti stretti a rischioSu di loro si effettueranno test tubercolinici(Mantoux) e sorveglianza sanitaria. I contatti nonrappresentano fonte di contagio per altre persone

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Ridurre le condizioni che aumentano il rischiodi contrarre l’infezione (es: sovraffollamento)

Areare gli ambienti di vita: è indicato un ricambiod’aria di 10 minuti ogni ora e soleggiare gli ambientiil più possibile

Mantenere un microclima ideale (temperatura di18/22°C) sia per garantire una sensazione dibenessere, sia per ostacolare l’habitat batterico

TUBERCOLOSI: PREVENZIONE

Malattia infiammatoria delle meningi provocata da numerosivirus e batteri

La forma più contagiosa è la meningite meningococcica presente in tutto il mondo

Malattie a trasmissione aerea:MENINGITE

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Aerea:

Attraverso goccioline “droplets” emesse da un soggetto malato o da un portatore sano (Es. colpo

di tosse, starnuto)

MENINGITE: Trasmissione

COME COMPORTARSI QUANDO SI VERIFICA UN CASO DI MENINGITE NELLA

COLLETTIVITÀ

Gli interventi di prevenzione nelle collettività siattuano in caso di meningiti batteriche per lequali è nota la possibilità di contagiointerumano :

Meningite meningococcicaMeningite da Haemophilus Influenzae tipo B

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PROVVEDIMENTI SANITARI

In caso di meningite da meningococco e daHaemophilus Influenzae tipo B:

Il SIP comunica al Dirigente Scolastico leinformazioni inerenti la modalità di trasmissione dellamalattia e le indicazioni per la consegna del foglioinformativo rivolto alle famiglie e al personaleconsiderato a rischioIl personale e i bambini che hanno avuto uncontatto stretto maggiore di otto ore con il casoindice saranno sottoposti a terapia antibiotica (diversaa seconda del tipo di meningite) e sarà proposta anchela vaccinazioneI contatti non rappresentano fonte di contagio peraltre persone

In caso di meningite virale o batterica di altra natura, non sono previsti

interventi in collettività

PROVVEDIMENTI SANITARI

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La Meningite da Haemophilus Influenzae e la meningite da meningococco (sierotipo ACWY135) possono essere prevenute tramite la vaccinazioneofferta gratuitamente a tutti i bambini, in particolare nei primi anni di vita, e ai ragazzi sino ai 18 anni

Inoltre è possibile vaccinare sia i bambini che gli adolescenti contro il meningococco B (gratuito sino ai 18 anni solo per le classi d'età dal 2014)

MENINGITE: PREVENZIONE

Malattie a trasmissione aerea:MORBILLO, ROSOLIA, PAROTITE,VARICELLA

Al personale scolastico è consigliato il controllodello stato immunitario, al fine di valutare lasuscettibilità alle malattie sopra citate

Al personale scolastico e a tutti i soggetti (donnein età fertile) che a qualunque titolo possanofrequentare la collettività infantile viene offerta lavaccinazione, se sprovvisti di copertura immunitaria

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Malattie a trasmissione aerea:MALATTIE ESANTEMATICHE

Per scarlattina, V malattia, VI malattia,

coxackiosi, varicella... non è prevista

alcuna comunicazione al Dirigente

Scolastico da parte del SIP.

La scuola non deve creare falsi allarmismi

(Es. esporre cartelli in bacheca, comunicarlo

ai genitori)

Malattie della cute e suoi annessi: SCABBIA

La scabbia è una malattia contagiosa della pelle. Si verifica tra gli esseri umani ed è causata,

principalmente, dall'acaro S.scabiei, un parassita molto piccolo e di solito non direttamente visibile, che scava dei cunicoli sotto la pelle del soggetto

colpito provocando un intenso prurito prevalentemente notturno

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diretta : da persona a persona, pelle a pelle concontatto stretto e prolungato(es: persone che dormono nello stesso letto)

indiretta : utilizzo di biancheria, abiti,asciugamani, coperte, lenzuola, materassi incomune con una persona affetta da scabbia

SCABBIA: Trasmissione

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Il malato risulta contagioso finché l’acaro e le uova non sono distrutte dal trattamento, dopo

1-2 cicli di terapia con crema a base di Permetrina 5%

SCABBIA: CONTAGIOSITÀ

Comunicazione al Dirigente Scolastico con leinformazioni inerenti la modalità di trasmissione dellamalattia e sui comportamenti idonei ad evitare ilcontagio da distribuire al personale ed ai genitoridella classeL'ammalato viene allontanato con comunicazionescritta al Dirigente Scolastico e la ripresa dellafrequenza potrà avvenire solo con certificato diriammissione rilasciato dal Servizio di Igiene e SanitàPubblicaNegli asili nido e nelle scuole dell'infanzia glioperatori e i bambini ritenuti a rischio sarannosottoposti a visita medica da parte degli operatori delSIP

PROVVEDIMENTI SANITARI

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Lavare la biancheria (lenzuola,canovacci, salviette) in lavatrice atemperatura superiore ai 60°CTutto ciò che non può essere lavato inlavatrice a 60 °C deve essere racchiusoin un sacco, allontanato per 7 gg e inseguito lavato a temperatura idoneaChiudere in un sacco cuscini,peluche per una settimanaPassare l’aspirapolvere su materassini ebrandine

NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI SCABBIA

� Usare sempre biancheria personale� Usare per l’igiene personale materiale monouso e

sapone liquido� Giochi in tessuto: è necessario procedere ad un

lavaggio meccanico o manuale (seguito da disinfezioneper almeno 90 minuti con soluzione disinfettante abase di cloro) tali operazioni andranno effettuatealmeno ogni 20 gg per le sezioni 0-36 mesi ed almenouna volta al mese nelle scuole dell'infanzia.

� Lavare periodicamente anche indumenti ed accessoriutilizzati per i travestimenti

� Tappeti: non sono consigliati tappeti in stoffa bensì inmateriali lavabili e disinfettabili quotidianamente

NORME COMPORTAMENTALI DI PREVENZIONE

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�Fasciatoi: detersione e risciacquo quotidiano. È raccomandato l'utilizzo di telini monouso.

�Brandine-materassini: distanziare di almeno 50 cm le brandine l'una dall'altra. I materassini dovranno essere dotati di coprimaterasso da lavare almeno una volta al mese. Rimuovere la biancheria prima di riporre i lettini al proprio posto.Tutta la biancheria deve essere rigorosamente individuale

Malattie della cute e suoi annessi:

PEDICULOSI

Pidocchi del cuoio capellutoPidocchi del corpoPediculosi del pube (piattola)

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La fonte di contagio è rappresentata dall’uomo

Le epidemie sono comuni nelle scuole e in altrecollettivitàL’infestazione può provocare prurito intenso elesioni da grattamento del cuoio capelluto o delcorpo

PEDICULOSI: Trasmissione

Comunicazione al Dirigente Scolastico con le informazioni inerenti la modalità di trasmissione della malattia e invio di materiale informativo da

distribuire ai genitori della classe

PROVVEDIMENTI SANITARI

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COMPORTAMENTI IN CASO DI PEDICULOSI

I soggetti affetti devono essere visitati dal PLS o MMG i quali devono notificare la malattia al

Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, prescrivere idoneo trattamento con shampoo e rimozione

meccanica delle lendini. I genitori devono valutare l’efficacia del trattamento prima del rientro a

scuola

PEDICULOSI: PREVENZIONE

A scuola: evitare, quando possibile, il contatto diretto tra gli indumenti (sciarpe, cappotti, cappelli)

In famiglia: effettuare controlli periodici del capo dei propri bambini

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Malattie della cute e suoiannessi: TINEA

La Tinea Capitis o “tigna dei capelli” è un’infezione causata da fungo del cuoio capelluto che si manifesta principalmente nei bambini in età scolare

L’infezione può colpire anche la cute del corpo (TineaCorporis )

TINEA : Trasmissione

Contatto diretto da persona a persona

Oggetti contaminati (come asciugamani, indumenti, attrezzi sportivi, spazzole per capelli, rasoi o altri strumenti per l'igiene personale)

Questa infezione della pelle può essere veicolata

anche dagli animali infetti, domestici o selvatici,

che entrano in contatto con gli esseri umani, i quali

possono contrarre l'infezione accarezzandoli,

sollevandoli o toccando le zone lesionate

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PROVVEDIMENTI SANITARI

Viene effettuata un’inchiesta epidemiologica sul caso

Si effettua comunicazione alla scuola per

consegnare il modulo informativo per i genitori

Nelle scuole materne e negli asili nido vengono

inoltre date indicazioni per effettuare una pulizia

negli angoli dei travestimenti, lavare giochi in tessuto

(se non lavabili chiuderli in un sacco)

Malattie a trasmissione oro fecale: SALMONELLOSI / EPATITE A

Cibi e bevande contaminatiMani e oggetti contaminatiFeci

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Comunicazione al Dirigente Scolastico con leinformazioni inerenti la modalità di trasmissione dellamalattia e sui comportamenti idonei ad evitare ilcontagio

� Il malato viene allontanato sino a guarigione clinica

�Proposta la vaccinazione a tutti i contatti scolasticicompreso il personale se si tratta di un nido o materna

�La frequenza potrà riprendere con certificato rilasciatodal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica

EPATITE APROVVEDIMENTI SANITARI

SALMONELLOSIPROVVEDIMENTI SANITARI

Comunicazione al Dirigente Scolastico con le

informazioni inerenti la modalità di trasmissione

della malattia e sui comportamenti idonei ad

evitare il contagio

� Il malato viene allontanato sino a guarigione

clinica (feci formate e assenza di sintomatologia)

Riammissione:�Bambino guarito (assenza di sintomi e feci formate)

�Bambino portatore (in assenza di sintomi ma chealberga ed elimina ancora il germe)

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COME COMPORTARSI QUANDO SI VERIFICA UN CASO DI MALATTIA

ACUTA O PORTATORE SANO

� Seguire scrupolosamente tutte le norme igieniche

comunicate al Dirigente scolastico

� Riservare al portatore un bagno personale;

nell'impossibilità segnalare in modo visivo il w.c.

riservato al portatore e impedire l'accesso agli altri

bambini

� Pulire e disinfettare con candeggina i sanitari dopo

ogni uso da parte del portatore

Igiene della persona: lavaggio delle mani

� Prima e dopo l'utilizzo di servizi igienici

� Prima di ogni pasto

� Prima della manipolazione di alimenti

� Dopo aver soffiato il naso

SALMONELLOSI / EPATITE A:PREVENZIONE

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Igiene dell’ambiente:

� Proteggere i locali adibiti alla preparazione e consumo degli alimenti dai vettori (es. mosche)

� Accurata pulizia della cucina� Adeguata pulizia meccanica delle

stoviglie. In assenza si dovrà utilizzare materiale monouso

� Pulizia e disinfezione (candeggina) quotidiana dei servizi igienici

� Uso di sapone liquido e asciugamani monouso

SALMONELLOSI / EPATITE A:PREVENZIONE

E’ da considerarsi materiale biologico a rischio

Sangue

Non sono da considerare a rischio la saliva, le feci, l’urina, il vomito; se non visibilmente contaminati con sangue

MALATTIA A TRASMISSIONE EMATICA:EPATITE B (Acuta e Cronica), EPATITE C,

HIV

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� Comunicazione via mail al Dirigente Scolastico con le informazioni inerenti la modalità di trasmissione della malattia

� Controllo dello stato vaccinale dei contatti � Offerta gratuita della vaccinazione ai non vaccinati

compreso il personale scolastico

� Allontanamento del caso indice dalla collettività sino alla guarigione clinica

EPATITE B ACUTAPROVVEDIMENTI SANITARI

Al fine di evitare la trasmissione di malattie che si trasmettono con liquidi biologici infetti, in particolare sangue, applicare le cosiddette precauzioni universali:

�Necessario indossare guanti monouso ogni volta si preveda di venire in contatto con liquidi biologici di altre persone (es. per medicazioni, igiene ambientale)

�Pulizia: rimozione meccanica della superficie imbrattata con materiale biologico mediante utilizzo di panno spugna

�Disinfezione: il disinfettante da utilizzare per le superfici e/o i materiali imbrattati di sangue è una soluzione di cloro attivo allo 0,5%

�In caso di esposizione di cute o mucose con liquidi biologici, provvedere ad un immediato lavaggio

�In caso di puntura accidentale con siringhe o taglienti rivolgersi al PS per la valutazione del rischio

�I materiali contaminati con sangue, devono essere raccolti in un sacco di plastica ben chiuso e smaltiti

PREVENZIONE DELLE MALATTIE A TRASMISSIONE EMATICA

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LA CASSETTA DI PRIMO SOCCORSO NELLA SCUOLA

Il decreto del Ministero della Salute del 15/07/03 n. 388, pubblicato sulla G.U. n. 27 del 3/2/04 dettaglia, sul piano tecnico, quanto previsto dall’art.45 del DLgs 81/08 relativamente alle attrezzature di Primo Soccorso e ai requisiti del personale addetto.

Il decreto indica il contenuto della cassetta di Primo Soccorso che dovrà contenere tutto l’occorrente necessario per una semplice medicazione.

Il materiale va conservato ordinatamente nelle apposite cassette o pacchetto di medicazione, a cura dell’addetto del Primo Soccorso, in luogo idoneo (buio e fresco). I presidi contenuti vanno costantemente controllati, sia per ciò che riguarda lo stato di usura sia per la scadenza.

Non deve essere a portata dei bambini/ragazzi.

LA CASSETTA DI PS E IL PACCHETTO DI MEDICAZIONE: IL CONTENUTO

Oltre alla cassetta di primo soccorso unica in tutt a la struttura è prevista la presenza di altri punti di medicazione.

Essi dovranno contenere il minimo necessario ovvero guanti, cerotti, garze e disinfettante per eseguire piccole medicazi oni ed intervenire in

caso di epistassi ecc.

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VACCINAZIONI

Le vaccinazioni sono tra gli strumenti di Sanità Pubblica più efficaci: hanno consentito di eliminare malattie letali come il vaiolo e di ridurre notevolmente la diffusione di malattie infettive molto comuni.

Tuttavia in seguito a:�Scarsa consapevolezza degli effetti benefici per la salute�Ridotta percezione dei rischi legati alle malattie infettive�Diffondersi di fake news

L’abbassamento delle coperture vaccinali ha comportato la ricomparsa di malattie infettive rendendo necessario l’ampliamento

dell’obbligatorietà delle vaccinazioni.In particolare in Emilia Romagna è in atto un’epidemia di morbillo

L'INADEMPIENZA VACCINALE Il Decreto Legge prevenzione vaccinale 119 del 31 luglio 2017 prevede l'ampliamento dell'obbligatorietà delle vaccinazioni da 4 (difterite, tetano, poliomielite, epatite b) a 10.

Vaccini obbligatori

Per i minori di età compresa 0-16 anni e 364 giorni, inclusi i minori stranieri non accompagnati della medesima fascia d'età, sono obbligatorie e gratuite le seguenti vaccinazioni:

�anti-poliomielitica�anti-difterica�anti-tetanica�anti-epatite B�anti-pertosse�anti-Haemophilus Influenzae tipo b�anti-morbillo�anti-rosolia�anti-parotite�anti-varicella (solo per i nuovi nati dal 2017)

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Inoltre sono gratuitamente e attivamente offerte

le seguenti vaccinazioni…

� Anti-meningococcica B (gratuita solo per i nuovi nati dal 2017).Nella nostra regione la gratuità è stata estesa anche alla coorte 2016-2015-2014

� Anti-meningococcica ACWY 135

� Anti-pneumococcica

� Anti-rotavirus (gratuita solo per i nuovi nati dal 2017)

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Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione… i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta (esempio: varicella)

Per malattie per le quali esistono solo vaccini combinati (es. MPR..) il soggetto, nonostante sia immune contro una delle malattie presenti nel vaccino, dovrà comunque effettuare la vaccinazione. La stessa non comporterà alcun rischio, ma rafforzerà le difese immunitarie e funzionerà come richiamo vaccinale

Il vaccino è posticipato… quando i soggetti si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Ad esempio, quando sussistono controindicazioni temporanee alla vaccinazione (stato febbrile, malattia acuta, grave o moderata...)

Le vaccinazioni possono essere omesse...quando sussistono controindicazioni permanenti attestate da MMG o PLS e coerenti con le indicazioni del Ministero della Salute (guida alle controindicazioni alle vaccinazioni; es. immunodepressione, shock anafilattico da vaccino ecc.http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2759_allegato.pdf)

PER L’ISCRIZIONE A SCUOLA E’ NECESSARIO PRESENTARE,

ALTERNATIVAMENTE:

� Certificato vaccinale rilasciato dalla AUSL

� Idonea documentazione comprovante l’esonero per intervenuta

immunizzazione per malattia naturale

� Idonea documentazione comprovante l’omissione o il differimento

della somministrazione del vaccino

� Copia della prenotazione dell’appuntamento presso la azienda

sanitaria locale

Nel caso in cui il genitore/tutore/affidatario non presenti alla scuola la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, l’esonero, l’omissione o

il differimento, i minori

DA 0-6 ANNI: DA 6 A 16 ANNI: non possono accedere agli asili nidi e alle scuole dell’infanzia possono accedere a scuola

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� Il dirigente scolastico o il responsabile dei servizi educativi è tenuto a inviare un file con tutti gli iscritti alla ASL

� L’ ASL rinvierà alla scuola tale file con i soggetti non in regola con le vaccinazioni

� La scuola invita i genitori degli inadempienti a presentare un certificato di vaccinazione valido

� L’ASL invita i genitori/tutori/affidatari per un primo appuntamento,se non si presentano all’ appuntamento verrà inviata loro una raccomandata per l'invito al colloquio informativo indicando le modalità e i tempi nei quali effettuare le vaccinazioni

� Se non si presentano al colloquio informativo e non provvedono a far somministrare il vaccino al bambino, l’ASL contesta formalmente l’inadempimento dell’obbligo tramite lettera di diffida, ovvero si applica una sanzione amministrativa pecuniaria di 166,66 euro

Per gli inadempienti ...

GESTIONE FARMACI A SCUOLA: Protocollo d’intesa interistituzionale per la somministrazione

dei farmaci a minori con patologia cronica

Delibera n.166/2012 della Regione Emilia Romagna:

«Linee di indirizzo per la definizione di intese provinciali inerenti la somministrazione di farmaci in contesti extra-familiari, educativi o scolastici, in

Emilia Romagna»

Il Protocollo si riferisce al percorso di somministrazione di farmaci a persone minorenni

affette da patologia cronica (epilessia, diabete, asma bronchiale, farmaci salvavita ecc.) nei

contesti extra-familiari, educativi o scolastici.

Condizione fondamentale del personale che si rende disponibile per tale pratica, è la sua

adeguata formazione svolta presso AUSL Referente, Pediatria di Comunità e/o altri medici

specialisti del caso

Normativa di riferimento

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Nello specifico, quando si parla di "contesti extra-familiari, educativi o scolastici" si fa riferimento ai seguenti ambiti, di seguito per brevità indicati come "scuola-struttura educativa":

�Servizi educativi per la prima infanzia (0 – 3 anni)

�Scuole dell'infanzia comunali, statali e paritarie

�Scuole statali e paritarie del ciclo primario e secondario

�Servizi pre e post - scuola

�Comunità educative e comunità familiari

�Strutture residenziali e semi residenziali

�Campi estivi

�Ogni altro contesto educativo in cui possa presentarsi la necessità di

somministrazione di farmaci a persone minorenni affette da patologia

cronica, purché convenzionati con i Soggetti sottoscrittori del presente

Protocollo

Il protocollo prevede che …

La famiglia o chi esercita la potestà genitoriale, deve comunicare tempestivamente al Dirigente o Responsabile di struttura, lo stato di

salute del minore e la necessità di somministrazione di farmaci.

In seguito a prescrizione ed autorizzazione, i farmaci vengono forniti dalla famiglia

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PrescrizioneIl medico (PLS, Med. Specialista, MMG) redige la prescrizione dei farmaci, specificando l’eventuale capacità o meno dell’alunno di effettuare l’auto-somministrazione.

L’AUSL rilascia alla famiglia e alla scuola il certificato di autorizzazione per la somministrazione dei farmaci specificando:

�Nome e cognome del bambino/studente minore affetto da patologia cronica

�Data e luogo di nascita�Nome commerciale del farmaco prescritto�Dose ed orario per la somministrazione quotidiana o programmata�Via o modalità di somministrazione�Descrizione dell’evento che richiede la somministrazione quotidiana e/o al

bisogno in situazione di emergenza/urgenza�Modalità di conservazione del farmaco�Durata della terapia� Capacità o meno del minore affetto da patologia cronica ad

effettuare l’auto-somministrazione

Il Dirigente Scolastico o Responsabile di struttura deve:� Individuare l’ambiente più idoneo per la somministrazione dei farmaci e per

la loro conservazione

� Organizzare la tenuta del registro giornaliero relativo alla somministrazione dei farmaci per ciascun minore affetto da patologia cronica

� Comunicare il nome del Responsabile della "scuola-struttura educativa" a cui fare riferimento

� Individuare il gruppo di operatori per la somministrazione del farmaco salvavita

� Garantire la formazione del personale scolastico disponibile alla somministrazione dei farmaci. Qualora non ci sia personale disponibile, potrà stipulare accordi o convenzioni con associazioni di volontariato

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Dove siamo?

SERVIZIO IGIENE E SANITA’ PUBBLICA

Distretto di REGGIO EMILIA

Via Amendola, 2 - piano 1° -

Padiglione ZICCARDI

Per prenotazioni/Informazioni

0522.335929/335700

[email protected]

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Distretto di CASTELNOVO NE’ MONTIVia Roma, 2 - piano 1° -Poliambulatorio Ospedale S. AnnaPer prenotazioni/Informazioni:dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 120522.617295/617343

Distretto di GUASTALLAVia Donatori di sangue Poliambulatorio Ospedale Civile Per prenotazioni/Informazioni:dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 120522.837600/837520

Distretto di MONTECCHIO EMILIAVia Saragat, 11Per prenotazioni/Informazioni:dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 120522.860144

Distretto di SCANDIANOVia Martiri della Libertà, 8Per prenotazioni/Informazioni:dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 120522.850356

Distretto di CORREGGIOP.zza San Rocco, 4 - piano 2° -Per prenotazioni/Informazioni:dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 120522.630451

PEDIATRIA DI COMUNITA’

Distretto di REGGIO EMILIA

Via Amendola, 2

Padiglione BERTOLANI

Per prenotazioni/Informazioni

0522.335521

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE