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2 2 0 0 1 1 3 3 REGIONE PIEMONTE Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari Ente strumentale della Regione Piemonte Istituito con L.R. n. 10 del 16.03.1998 Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale in REUMATOLOGIA L’ARTRITE REUMATOIDE DIAGNOSI PRECOCE

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REGIONE

PIEMONTE Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari

Ente strumentale della Regione Piemonte

Istituito con L.R. n. 10 del 16.03.1998

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale

in

REUMATOLOGIA

L’ARTRITE REUMATOIDE DIAGNOSI PRECOCE

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SOMMARIO

LE MALATTIE REUMATICHE

− Introduzione

− L’Artrite reumatoide: premessa

− L’artrite reumatoide: epidemiologia

− L’artrite reumatoide: eziopatogenesi

− L’artrite reumatoide: la diagnosi

− L’artrite reumatoide: l’importanza di una diagnosi precoce

− L’artrite reumatoide: cenni sull’impatto sociale ed economico

− L’artrite reumatoide: ruolo del Medico di Medicina Generale nella diagnosi precoce

e nel follow up delle malattie reumatiche

− L’artrite reumatoide: la Rete MMG-Specialisti come strumento qualificante

l’assistenza reumatologica

− Bibliografia

− Allegati 1-2

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IL GRUPPO DI LAVORO

Dott.ssa Valeria AZZOLINI Reumatologia Ambulatoriale - ASLTO4/ASL

TO1 Dott.ssa Emilia CHIO’ Funzionaria Regione Piemonte Dott.ssa Sabina BIANCHI Medico di Medicina Generale ASL TO2 Dott. Piergiorgio DELVINO Direttore S.C. Reumatologia - ASL VC - Dott. Enrico FUSARO Direttore S.C. Reumatologia - AO Città della

Salute e della Scienza di Torino Prof.ssa Silvana MARTINO Direttore SCDU – Specialista in Pediatria,

Immunologia e Reumatologia - AO Città della Salute e della Scienza di Torino

Dott. Claudio NUTI Medico di Medicina Generale - Presidente SIMG Piemonte

Dott. Raffaele PELLERITO Direttore S.C. Reumatologia - A.O. Ordine Mauriziano di Torino

Dott.ssa Emanuela FIORIO Farmacista territoriale ASL TO2 Dott. Andrea PIZZINI Medico di Medicina Generale ASL TO2 Dott. Pierandrea ROCCHETTA Responsabile S.S.D Reumatologia ASO

Alessandria Dott.ssa Nicoletta ROMEO Responsabile S.S.D Reumatologia ASO

Cuneo. Dott. Ugo VIORA Presidente AMaR Piemonte Onlus Dott. Giulio TITTA Medico di Medicina Generale ASL TO2

COORDINAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO:

Dott. FUSARO Enrico Direttore S.C. Reumatologia - AO Città della Salute e della Scienza di Torino

. Dott. Giulio TITTA A.Re.S.S. Piemonte, Referente di Progetto Dott.ssa Gabriella GIANOGLIO A.Re.S.S. Piemonte, Economista Si ringrazia la Sig.ra Stefania Feruglio per l’attività di coordinamento e segreteria. Si ringrazia Evolus Srl, produttrice di Next MMG, per la collaborazione tecnica e lo sviluppo del progetto software.

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MALATTIE REUMATICHE

INTRODUZIONE

Le malattie reumatiche costituiscono una parte considerevole delle malattie ad andamento

degenerativo di particolare rilevanza sociale, perché gravate da disabilità progressiva e

comorbilità cardiovascolare. Possono essere suddivise in due gruppi principali: 1) malattie

legate a processi degenerativi o anomalie del metabolismo osseo e 2) malattie collegate a

processi infiammatori determinati da alterazioni del sistema immunitario (1).

L’artrite reumatoide è la malattia reumatica infiammatoria più rappresentativa, con

andamento cronico progressivo e disabilità crescente, che riduce l’aspettativa di vita di circa 6-

10 anni e che ha un impatto sociale importante per i costi diretti, legati alla pura gestione della

patologia, ma ancora di più per i costi indiretti legati all’invalidità e alla mancata produttività dei

soggetti colpiti o di coloro che li assistono (1).

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : PREMESSA

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da infiammazione

e distruzione delle articolazioni e dell’osso, talvolta anche da segni e sintomi di coinvolgimento

sistemico, e che, nella sua più tipica espressione clinica, è associata a evidenza sierologica di

flogosi e di autoimmunità.

Questa patologia, ad eziologia ancora sconosciuta, ha una prevalenza compresa tra 0,3 e

1% della popolazione (WHO Scientific Group, 2003), è causa di morbilità e mortalità

significative per aterosclerosi accelerata e diminuisce l’aspettativa di vita. Durante gli ultimi

vent’anni la terapia dell’artrite reumatoide ha subito cambiamenti rivoluzionari che consistono in

un differente approccio terapeutico e nell’introduzione di nuovi DMARDs (Disease Modifying

Anti Rheumatic Drugs = farmaci che modificano l’evoluzione della malattia), in particolare i

farmaci biotecnologici.

L’essenza del cambiamento nel paradigma terapeutico dell’AR sta nell’attuale approccio

molto più aggressivo di un tempo, basato sul trattamento precoce con DMARDs, anche in

combinazione, per ottenere la scomparsa di segni e sintomi (remissione) o, in alternativa, una

condizione di modesta attività di malattia compatibile con una qualità di vita accettabile.

Molti studi (2,3,4) dimostrano infatti che la prognosi dell’artrite reumatoide migliora

significativamente con qualsiasi trattamento utile a ridurre l’attività di malattia e che tanto più il

trattamento è precoce tanto maggiore è il beneficio. L’efficacia dei nuovi farmaci e la potenza

della terapia di combinazione hanno portato all’interessante ipotesi, supportata dalle esperienze

cliniche dei centri internazionali ad alta specializzazione, della possibilità di indurre una

remissione prolungata con l’impostazione della terapia con DMARDs all’insorgenza di sintomi e

segni di artrite o meglio all’atto della diagnosi di artrite reumatoide. Su questa ipotesi è stato

costruito il concetto della cosiddetta “finestra di opportunità” che postula come, nelle fasi più

precoci del suo decorso, l’artrite reumatoide abbia probabilmente un’espressione fenotipica

peculiare in cui il disturbo dell’immunoregolazione può essere bloccato in modo decisivo o

permanente (5). Sebbene in letteratura il limite temporale per definire “early”, cioè precoce o

iniziale, l’artrite reumatoide sia notevolmente differente tra i vari autori, nel contesto della

“finestra di opportunità” è corretto parlare di un periodo di settimane o mesi, e includere anche

una fase di “very early arthritis” per identificare un’artrite molto precoce.

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I risultati dei trial clinici sono fortemente indicativi della capacità del trattamento precoce

con DMARDs tradizionali e/o biotecnologici di ridurre la malattia ad una condizione di maggiore

benignità nella quale l’intensità e la durata del trattamento possono essere ridotte, con ovvie

conseguenze economiche per la società e di migliore qualità di vita per i malati. D’altro canto

appare altrettanto evidente che il raggiungimento della remissione nell’artrite reumatoide

stabilizzata o avanzata è un’evenienza rara che apporta meno benefici in termini di riduzione di

costi e di disabilità (6, 7).

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : EPIDEMIOLOGIA

Gli studi epidemiologici in generale si basano su:

1) valutazione di registri e banche dati

2) incidenza e prevalenza estratta da un campione della popolazione generale

(epidemiologia pura)

3) analisi dei fattori di rischio per lo sviluppo di una malattia o di un suo particolare

esito.

Gli studi sull’epidemiologia dell’artrite reumatoide sono complessivamente in numero

esiguo, e risentono della diversità tra le varie aree geografiche (anche di uno stesso stato) di

approccio nella diagnosi e nel trattamento ma anche del ruolo tradizionalmente di secondo

piano attribuito alle malattie reumatiche nei confronti delle più note malattie cardiovascolari,

neoplastiche, respiratorie o metaboliche, ritenute, a torto, di impatto sociale ed economico

molto superiore.

Secondo la WHO l’artrite reumatoide ha una prevalenza compresa tra 0,3 e 1% con

valori di percentuale geograficamente decrescenti dall’emisfero settentrionale all’emisfero

meridionale e una bassa prevalenza nei paesi meno industrializzati in via di sviluppo (8). Dagli

studi condotti sulle popolazioni europee parrebbe confermato anche per l’Europa lo stesso

andamento decrescente della prevalenza di artrite reumatoide da nord a sud (9).

In Italia sono disponibili rari studi epidemiologici sull’artrite reumatoide, condotti in

alcune regioni (Liguria, Toscana, Piemonte, Veneto e Marche) (9, 10, 11, 12, 13) che concordano

nell’attribuire alla malattia una prevalenza di 0,5%, simile a quella indicata in altri studi

compiuti sul territorio europeo, in Turchia, in alcune popolazioni asiatiche e in Brasile,

superiore a quella di altre popolazioni asiatiche e in Africa, ma nettamente inferiore alla

prevalenza di 1% riscontrata negli USA. L’incidenza dell’artrite reumatoide “early” in Italia

secondo uno studio condotto in Toscana (14), parrebbe essere di 0,98 x 1000, superiore a

quella riscontrata in altre popolazioni europee (Gran Bretagna e Finlandia) ma inferiore a

quella degli USA. E’ confermato da tutte le fonti che nel sesso femminile la prevalenza

dell’artrite reumatoide è nettamente superiore a quella del sesso maschile.

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Gli studi che hanno ricercato fattori di rischio o protettivi hanno aneddoticamente

evidenziato una correlazione inversa tra insorgenza e grado di attività dell’artrite reumatoide e

introito di vitamina D, consumo di tè, dieta mediterranea, vitamina C, gravidanza, uso di

contraccettivi orali, che sono quindi indicati come protettivi; il fumo di tabacco, l’esposizione a

silicio, e inoltre obesità, familiarità e molti agenti infettivi (parvovirus B19, virus della rosolia,

Epatite B, Mycoplasma, Escherichia Coli ecc.) sono stati invece proposti come fattori

predisponenti o scatenanti l’artrite reumatoide (15,16)

Merita di essere citata anche la diminuzione dell’incidenza di intervento chirurgico per

impianto di protesi totale di anca, in una popolazione di pazienti svedesi affetti da artrite

reumatoide, rilevata nel periodo 2002-2005 dopo l’introduzione dei farmaci biotecnologici anti-

TNF nell’armamentario terapeutico a disposizione dei reumatologi (17).

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : EZIOPATOGENESI (18)

L’esatta eziologia dell’artrite reumatoide è sconosciuta. E’ probabile tuttavia che la malattia sia il

risultato di fattori genetici e ambientali che interagiscono tra loro.

Il processo autoimmunitario dell’artrite reumatoide coinvolge una popolazione cellulare molto

eterogenea (linfociti T e B, macrofagi, mastcellule e fibroblasti) che infiltra il tessuto sinoviale.

Inizialmente avviene l’attivazione macrofagica che innesca la produzione e il rilascio di molte

citochine proinfiammatorie, come le interleuchine (IL) 1, 6, 8, 12, 16, 18, 32 e il tumor necrosis

factor alfa (TNF-alfa). IL e TNF stimolano i fibroblasti sinoviali e i condrociti della vicina

cartilagine articolare a secernere enzimi che degradano proteoglicani e collagene, causando

distruzione tessutale. Il risultato di questa sequenza è l’infiammazione della membrana

sinoviale con incremento della vascolarizzazione, iperplasia delle cellule sinoviali, tumefazione

delle articolazioni, e lo sviluppo finale di un tessuto di granulazione fibrotico molto

vascolarizzato denominato “panno sinoviale” che infiltra cartilagine e osso contigui. Seguono

erosione ossea e degradazione della matrice cartilaginea per attivazione degli osteoclasti e

l’invasione di sinoviociti aggressivi, condrociti attivati dalle citochine e neutrofili.

La comprensione e lo studio dei meccanismi cellulari e immunitari coinvolti nell’artrite

reumatoide hanno portato allo sviluppo, con tecniche innovative di ingegneria genetica, di

farmaci (denominati biotecnologici) specificamente mirati a neutralizzare cellule (linfociti T e B)

e citochine (IL e TNF) implicate nell’infiammazione e nel danno delle articolazioni, con

importanti risultati terapeutici (Figura 1).

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Figura 1 – Siti di attacco per i farmaci biotecnologici nel processo patogenetico dell’artrite reumatoide (19)

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : LA DIAGNOSI

La diagnosi di artrite reumatoide è fondamentalmente una diagnosi clinica. Sintomi di esordio

comuni sono dolore e tumefazione delle articolazioni, in particolare di mani, polsi e piedi e

frequentemente ma non esclusivamente a distribuzione simmetrica. Possono essere

interessate anche le grandi articolazioni mentre il rachide è risparmiato. I pazienti riferiscono

rigidità mattutina e spesso anche sintomi costituzionali come febbricola, anoressia, affaticabilità,

calo ponderale, mialgie (20).

Il riconoscimento della sinovite non è sempre agevole e lo “squeeze test” ovvero la

compressione metacarpale (mani) e metatarsale (piedi) può essere uno strumento agevole per

sospettare un’artrite accessibile anche ai medici meno esperti nella valutazione dell’obiettività

articolare (21,22) (Figura 2) .

Figura 2 – Squeeze test (22)

Molte patologie possono mimare l’artrite reumatoide: l’esperienza nella diagnostica

reumatologica è fondamentale per una diagnosi corretta. Nella diagnostica differenziale devono

essere considerate: artropatie microcristalline, osteoartrite, sindrome di Sjogren, LES,

sarcoidosi, artriti reattive, artrite psoriasica, spondilite anchilosante, artriti virali, artropatia

associata a malattie infiammatorie dell’intestino, sclerodermia, emocromatosi, fibromialgia,

malattie della tiroide, altre connettiviti, vasculiti e molte altre patologie, anche non

reumatologiche (23, 24).

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Eventuali accertamenti di laboratorio e strumentali devono essere adeguati al singolo caso e

possono aiutare il reumatologo a confermare o smentire il sospetto diagnostico.

L’anamnesi è fondamentale per il corretto inquadramento del paziente e di eventuali comorbilità

che possono contribuire alla diagnosi o incidere sull’approccio terapeutico personalizzato.

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : L ’ IMPORTANZA DI UNA DIAGNOSI PRECOCE

E’ stato già evidenziato che esiste una “finestra di opportunità”, che consiste nel periodo

immediatamente successivo all’insorgenza dell’artrite e precedente l’inizio del danno, in cui la

terapia precoce con DMARDs può preservare la funzionalità e ridurre la progressione del danno

delle articolazioni (5,25).

Le linee guida più recenti raccomandano che la terapia con DMARDs sia iniziata entro tre mesi

dalla diagnosi ed è dimostrato che un ritardo di oltre dodici settimane tra l’esordio dei sintomi e

la prima visita reumatologica comporta una più rapida distruzione articolare e una minore

probabilità di ottenere una remissione a lungo termine (6).

Sino al 1990 analgesici, antinfiammatori non steroidei e glicocorticoidi erano la base di partenza

del trattamento dell’artrite reumatoide, e l’impiego dei più efficaci DMARDs, di cui si temeva la

tossicità, era riservato ai pazienti con evidenza radiografica di danno. E’ opinione oggi unanime

che i maggiori benefici si ottengono nei pazienti trattati precocemente con DMARDs piuttosto

che nei pazienti che iniziano la terapia in epoca più avanzata del decorso di malattia (26)

(Figura 3 ).

Appare quindi fondamentale dal punto di vista prognostico l’immediato invio del paziente, in cui

il medico di medicina generale sospetta un’artrite in fase iniziale, allo specialista reumatologo

per l’inquadramento diagnostico e l’impostazione terapeutica.

Figura 3 – Inizio di terapia con DMARDs e influenza sul decorso dell’artrite reumatoide (26)

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : CENNI SULL ’ IMPATTO SOCIALE ED ECONOMICO

Le malattie reumatiche colpiscono in media il 12% della popolazione mondiale, nello specifico

circa 5,5 milioni di italiani, occupando nella scala di morbosità il 2^ posto tra tutte le malattie

dopo le malattie cardio-vascolari e il 1^ posto tra quelle cronico-degenerative.

Recenti studi svolti da Cergas – Bocconi hanno evidenziato come il costo sociale complessivo

dell’artrite reumatoide sia superiore ai 3 miliardi di euro/anno in Italia con una elevata incidenza

di costi collegati alla perdità di produttività dei pazienti ed all’assistenza fornita da caregiver, tali

costi subiscono un sensibile aumento per effetto della progressione della patologia, come si

evince dalle tabelle successive.

Tabella 1: costi diretti ed indiretti per classe di gravità dell’A.R. (anno 1998)

Classe I Classe II Classe III Classe IV

Costi diretti 1643.4 2910.2 4236.5 5696.8

Costi indiretti 2074.9 9566.4 12183.1 17249.2

Totale costi sociali 3718.3 12476.6 16419.6 22946.0

Fonte: AA.VV. – “A multicenter costo-of-illness study on rheumatoid arthritis in Italy

Tabella 2 : costi diretti ed indiretti dell’A.R. (a nno 2009)

COSTI

Diretti 2000.00

Indiretti 8000.00

Costi sociali 10000.00

Fonte: AA.VV. – “L’impatto socio-economico dell’A.R. (Cergas-Bocconi)

Nello specifico le due tipologie di costi risultano essere:

− I costi diretti ossia le spese direttamente monetizzabili sostenute dal paziente e dalla

collettività per l’acquisto di beni e di servizi (farmaci, ausili e dispositivi medici,

ricoveri, visite, esami di laboratorio e strumentali, spese ticket, trattamenti riabilitativi,

spese di trasporto, ecc.) e per l’assistenza a pagamento di cui il paziente ha

beneficiato, ovviamente valutati ricorrendo al concetto di costo-opportunità; in tale

ottica si fa presente come i costi diretti si debbano distinguere in:

- costi diretti sanitari comprensivi di ospedalizzazione, farmaci tradizionali e

biologici, visite ed esami diagnostici e terapia riabilitativa (che interessano

all’incirca il 21% del costo totale)

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- i costi diretti non sanitari ossia i costi di trasporto, l’assistenza domestica a

pagamento, assistenza informale gratuita prestata dai caregiver ed i dispositivi

ausiliari domestici (il 48% del costo totale)

- un discorso a se stante deve essere affrontato riguardo ai farmaci biologici

utilizzati nella terapia dell’artrite reumatoide (a titolo esemplificativo vedasi

tabella allegata costo farmaci biologici per A.R.), in quanto a fronte di un costo

assoluto iniziale più elevato, grazie alla capacità di prevenire nel tempo la

disabilità legata alla malattia sono peraltro in grado di ridurre nel medio-lungo

periodo la spesa sanitaria e socio-economica

Tabella 3: costo farmaci biologici per A.R.

Fonte: AIFA

− I costi indiretti, (che interessano all’incirca il 31% del costo totale), sono relativi al

tempo sottratto ad un’attività lavorativa sia per coloro che sono affetti dalla malattia

che per i familiari/volontari che li assistono ed intesi come perdita di risorse per la

collettività.

Più aumenta la gravità della malattia, maggiori sono i costi per la collettività. Le

malattie reumatiche croniche rappresentano una delle principali cause di invalidità e

di perdita di capacità lavorativa. La progressione della malattia, se non

opportunamente controllata, incide fortemente e in maniera progressiva sulla qualità

della vita, sulla domanda sanitaria e sulla produttività. Ma i costi riconducibili alla

perdita di produttività lavorativa aumentano in misura esponenziale con l’aggravarsi

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della malattia, rispetto ai costi diretti, con un evidente e crescente impatto

sull’economia nazionale.

− I costi intangibili, ossia quei costi che si esprimono in termini di sofferenza fisica e

psicologica del paziente e del caregiver, per quanto difficilmente monetizzabili, sono

di grande rilevanza sociale ed umana.

E’ da tenere presente come una diagnosi precoce della malattia ed un suo tempestivo

trattamento al fine di prevenire le future lesioni articolari, e la conseguente disabilità,

non può che avere un importante impatto socio-economico; infatti dati recenti raccolti

da un’indagine a cura di M.D. Medical Doctor (anno 2009) risulta come nei prossimi

trent’anni il costo annuo dell’artrite reumatoide sarà variabile fra 3.3 (dati anno 2009)

ed i 4 mld di euro (picco stimato al 2029), considerando la somma dei costi diretti ed

indiretti. Le Regioni che sosterrebbero i costi più elevati sono la Lombardia (costo

variabile tra i 430 e 500 milioni), il Lazio (300-330 milioni), la Sicilia (238-281 milioni) e

l’Emilia Romagna (131-187 milioni). Considerando la ripartizione dei costi sui settori

produttivi a livello nazionale, gli occupati nel settore dei servizi costerebbero fra i 320

milioni (al 2009) ed i 420 milioni (al 2029) mentre le casalinghe fra i 318 (al 2009) ed i

421 milioni (al 2029). Un altro dato interessante risulta essere quello relativo al costo

inerente la perdita di produttività sostenuto dall’Inps che risulta variabile tra lo 0,67%

al 2009 e lo 0,7% al 2029 del totale della spesa previdenziale, inoltre i costi a carico

del SSN risultano pari all’1% della spesa sanitaria totale.

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA DIAGNO SI PRECOCE E NEL FOLLOW UP DELLE MALATTIE REUMATICHE

Le varie patologie reumatiche sono caratterizzate da un estremo polimorfismo di quadri clinici

sia in termini di gravità che di invalidità indotta. Questo polimorfismo ovviamente si riflette sulla

gestione che dovrà essere diversa a seconda della patologia e del paziente affetto da quella

patologia.

Il Medico di Medicina Generale (MMG) è il primo referente del paziente con il quale esso ha un

rapporto continuativo, proiettato nel tempo e possibilità di frequenti consultazioni. Il MMG ha

ancora ha una visione “olistica” (di insieme) del paziente ed ha la possibilità di valutarlo in una

prospettiva più generale, definita BIOPSICOSOCIALE (ossia il paziente non è solo affetto da

una patologia riconducibile ad alterazioni biologiche misurabili e trattabili ma è soprattutto un

soggetto che avverte dei sintomi ed ha bisogno di ripristinare il proprio equilibrio personale e

sociale nella realtà in cui vive).

Il ruolo del MMG nella gestione del paziente reumatico è pertanto particolarmente importante e

articolato.

Innanzitutto è colui che può individuare precocemente i soggetti a rischio delle patologie più

diffuse (come artrosi e/o osteoporosi) ai quali suggerire delle misure di prevenzione (tipo calo

di peso, corretta alimentazione, consigli su abitudine al fumo, su attività fisica e attività

lavorativa, uso di farmaci …) in un programma di PROMOZIONE e di EDUCAZIONE alla

salute.

In secondo luogo conosce le condizioni che suggeriscono l’invio allo specialista, con diversi

tempi di attesa a seconda della priorità, e compie quindi un primo livello di valutazione dei

sintomi del paziente, al fine di evitare ritardi diagnostici e spreco di risorse.

Questo aspetto è tanto più importante oggi rispetto al passato vista la possibilità, con un

accurato esame di sintomi e segni, con l’uso di appropriati esami di laboratorio e delle attuali

metodiche di imaging, di fare diagnosi sempre più precoci al fine soprattutto di iniziare

trattamenti farmacologici efficaci, prima che il processo patologico abbia dato danni irreversibili.

Ovviamente il miglioramento delle “conoscenze reumatologiche” del MMG è stato possibile in

questi anni grazie a ripetuti corsi di aggiornamento tenuti dagli specialisti reumatologi con i

quali si è creata una stretta collaborazione al fine di definire insieme dei profili diagnostico-

terapeutici per un appropriato utilizzo dell’assistenza specialistica stessa.

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Sempre in stretta collaborazione con il reumatologo il MMG è importante per il monitoraggio

dell’evoluzione clinica e della terapia del paziente reumatico. Le malattie reumatiche sono infatti

per lo più croniche e, soprattutto quelle artritiche che colpiscono i giovani, richiedono terapie

complesse. Queste vanno continuamente monitorate nel tempo sia per individuare una

eventuale intolleranza, prima ancora che il paziente abbia disturbi chiaramente evidenti, sia per

riaggiustarle nel periodo della gravidanza e del post-partum, sia per modificarle nel caso di

malattia non ben controllata e /o complicanze della terapia. Questi aspetti si realizzano tramite

l’effettuazione di esami di controllo programmati e ricorrenti visite mediche.

Infine il MMG deve dare informazioni al paziente e ai familiari sulla malattia in atto, sulla sua

evoluzione e sui trattamenti più idonei per la guarigione o la remissione e aiutarli a

responsabilizzarsi mediante il counselling che pratica anche per i problemi e i disagi provocati

dalla malattia (egli conosce spesso le dinamiche, le risorse e, a volte, anche le carenze delle

famiglie che assiste). Inoltre pianifica l’assistenza domiciliare per i pazienti invalidi e non

deambulanti, in collaborazione con le altre figure professionali del territorio (infermiere,

fisioterapista, assistente sociale ecc). In futuro, con il diffondersi dell’utilizzo dell’informatica

negli ambulatori di medicina generale, i dati raccolti potrebbero essere importanti per ricerche

epidemiologiche sulle malattie più diffuse e sull’approccio alle stesse.

In conclusione possiamo dire che data la complessità delle malattie reumatiche e la ancora

scarsa diffusione sul territorio di questa specialità, peraltro rispetto a altre che si interessano di

ossa e articolazioni – ortopedia, fisioterapia - molto più giovane, sicuramente non tutti i problemi

sono ancora risolti e l’assistenza al paziente reumatico è migliorabile ma siamo sicuri che

pensare ad un percorso di avvicinamento e di continuo dialogo tra il MMG e lo specialista

reumatologo sia la strada giusta.

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MALATTIE REUMATICHE

L ’ ARTRITE REUMATOIDE : LA RETE MMG -SPECIALISTI COME STRUMENTO QUALIFICANTE L ’ ASSISTENZA REUMATOLOGICA

Un sistema informatizzato può essere molto utile per mettere rapidamente in contatto il medico di

famiglia e lo specialista reumatologo per la definizione ed il follow-up di una patologia altamente

invalidante quale l’artrite reumatoide.

Il medico di famiglia, quando si trova di fronte ad un paziente con dolore ed infiammazione articolare,

deve valutare attentamente le articolazioni interessate e cliccare col mouse sulle articolazioni

corrispondenti di un manichino riportato sul proprio sistema informatico, deve dire se i sintomi durano

da più di 6 settimane e se è presente rigidità mattutina oltre 30 minuti.

Il sistema, qualora ci si trovi in presenza di una possibile artrite, genera una bandierina rossa ed il

medico è autorizzato ad inviare questo paziente, con procedura d’urgenza, allo specialista

reumatologo.

Se il medico di famiglia vuole approfondire il caso può richiedere alcuni accertamenti ematochimici,

già concordati con il reumatologo, e calcolare lo score secondo le linee guida Eular 2010.

Tutti questi dati vengono inviati sul sistema web regionale “ioscelgolasalute” in visione al

reumatologo che li valuta e rinvia al medico di famiglia la consulenza con lo stesso sistema.

Tutti i medici di famiglia possono essere messi in grado di effettuare questi scambi avendo a

disposizione almeno tre sistemi:

1. Il meccanismo inserito direttamente nel proprio programma informatico

2. Un sistema estrattore di dati da accoppiare ai sistemi informatici più diffusi della medicina

generale

3. L’inserimento dei dati direttamente nel sito web della Regione “ioscelgolasalute”

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Si riportano qui di seguito la descrizione dei sistemi:

1.

Con la cartella clinica NEXT MMG la gestione dell’artrite reumatoide è già integrata all’interno della cartella stessa. Pagina iniziale: la cartella del paziente è quella generalista in cui è possibile visualizzare tutti i dati amministrativi e clinici in un'unica schermata.

Per poter distinguere quali sono i pazienti in Gestione integrata per l’artrite reumatoide è necessario effettuare l’arruolamento del paziente nel diario dei progetti. Per fare ciò, dopo aver aperto la cartella clinica del paziente da arruolare, basta andare sul menu di sinistra “Prevenzione | Progetti ”.

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Nella finestra che compare selezionare la prima riga di inserimento di una nuova registrazione

Verranno visualizzati i campi relativi al progetto da inserire alla data del giorno corrente.

Digitare quindi le prime lettere dell’Early Arthritis e selezionare la voce dall’elenco come mostrato in figura:

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Dopo aver salvato il dato è ora possibile effettuare la visita andando nel menu di sinistra su “Prevenzione | Early Arthritis ”

Facendo clic nella prima riga di inserimento è possibile introdurre i dati di una nuova visita. In particolare la finestra mostra immediatamente la linguetta “Dati” dove sono presenti le informazioni principali (Data della visita, terapia cronica che il paziente assume alla data in questione, Punteggio AR, etc). Alcuni campi sono riempiti in automatico dal programma prendendoli dai dati presenti in cartella, ad es. la terapia cronica.

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Facendo clic sulla linguetta “Visita”, sarà invece possibile selezionare lo stato delle articolazioni ed indicare se il paziente presenta “Rigidità mattutina maggiore o uguale a 30 minuti”. Questi sono gli unici dati che il medico deve introdurre affinché il programma possa calcolare in automatico se il paziente ha una sospetta Early Arthritis.

Per procedere con l’introduzione degli stati delle articolazioni è sufficiente far clic sul pulsante indicato dalla freccia.

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A video apparirà la seguente finestra:

Per poter definire il tipo di articolazione basta far clic, con il pulsante destro del mouse, sull’articolazione da evidenziare e selezionare, quindi, tra le varie possibilità:

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Oppure è possibile usare la “Tavolozza dei colori”. Facendo clic sul pulsante compare a video la tavolozza con cui selezionare il colore che verrà poi messo sulle articolazioni che si andranno a selezionare.

Far clic sul pulsante “Salva” per poter salvare le modifiche. Il programma in automatico calcolerà il numero di articolazioni dolenti e/o tumefatte grandi e piccole per il calcolo del punteggio AR.

Nel caso in cui, il programma rilevi la possibilità di una sospetta Early Arthritis (bandierina rossa ) automaticamente verranno mostrati, sulla destra, i dati da introdurre per il calcolo in automatico del punteggio dei criteri classificativi 2010 per l’artrite reumatoide.

Per poter consultare gli esami di laboratorio prescritti dal medico basta far clic sulla linguetta “Esami”:

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Salvando la visita facendo clic sull’icona il programma controlla se, secondo le specifiche linee guida, il paziente ha una sospetta Artrite reumatoide e chiede e chiede se si desidera stampare l’impegnativa per una visita reumatologica in modalità “Breve”.

Tutte le visite in cui c’è un sospetto di early arthritis vengono visualizzate con una bandierina rossa.

Ogni volta che le visite vengono salvate, i dati vengono inviati in automatico al portale Regionale, in maniera tale da essere poi visualizzati, sia sul portale, sia sul QUICK, sia su Next MMG nei vari centri di Reumatologia e negli studi di Medicina Generale. Con Next MMG è inoltre possibile visualizzare direttamente un referto generato automaticamente prendendo i dati dalla visita appena inserita e che il medico può decidere di integrare con ulteriori informazioni in suo possesso.

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Attraverso questo sistema si ottiene la vera e propria Gestione Integrata, in cui i dati, sempre aggiornati, vengono scambiati tra il Medico di Medicina Generale e lo specialista, evitando così di scrivere le stesse informazioni più volte.

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27

2.

QUICK ARTRITE REUMATOIDE

1

2

Se il Medico usa Millewin

l’elenco dei pazienti viene

estratto automaticamente dal DB Millewin

Se il Medico usa un ALTRO

gestionale l’elenco dei

pazienti viene importato

da un File reso disponibile

dalla SH produttrice del

gestionale

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QUICK ARTRITE REUMATOIDE

1

2

3

6

4

5

7

Se il Medico usa Millewin sarà possibile

filtrare automaticamente dal DB

Millewin i pazienti con ARTRITE

diagnosticata in precedenza

QUICK ARTRITE REUMATOIDE

1

2

3

5

4

Selezionare i pazienti da

associare al Progetto

Artrite Reumatoide

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QUICK ARTRITE REUMATOIDE

B

C D E

Il MMG dovrà solo assegnare un

valore ai 4 indicatori seguenti

cliccando sui campi corrispondenti

(B) (C) (D) (E)

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QUICK ARTRITE REUMATOIDEIl QUICK indicherà automaticamente

il numero delle articolazioni dolenti

e tumefatte e indicherà al medico la

raccomandazione del caso (F) (G) (H)

FG

HH

QUICK ARTRITE REUMATOIDE

L

Se il Medico lo desidera, potrà

passare dalla visualizzazione

“PROGETTO” alla visualizzazione

“SINGOLO PAZIENTE” e compilare i

campi previsti direttamente nella

maschera paziente, cliccando sul

bottone + (I) per aprire le singole

finestre di inserimento dati (L) nel

box Generale

I

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QUICK ARTRITE REUMATOIDE

INFORMAZIONI RACCOLTE DALLO

SPECIALISTA CHE VERRANNO RESTITUITE AL

MMG VIA POSTA ELETTRONICA

QUICK ARTRITE REUMATOIDE

Le informazioni raccolte

possono essere inviate e

ricevute via mail

previa creazione di una casella

di posta elettronica

……..@gmail

VEDERE FILE ISTRUZIONI

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QUICK ARTRITE REUMATOIDELE INFORMAZIONI RACCOLTE

VERRANNO SCAMBIATE TRA MMG

E SPECIALISTA VIA POSTA

ELETTRONICA

ESEMPIO di RICEZIONE della E-MAIL e

del relativo ALLEGATO

Per caricare i dati in QUICK,

direttamente nel PROGETTO sarà

sufficiente cliccare 2 volte sull’allegato

SCEGLI

DESTINATARIO

CREA

DESTINATARI

CREAZIONE

e-mailINVIO

QUICK ARTRITE REUMATOIDE

ESEMPIO di RICEZIONE dei dati per E-MAIL

i dati caricati in QUICK, direttamente nel PROGETTO

saranno visualizzabili per l’analisi da parte

del medico o dello specialista

3.

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ARTRITE REUMATOIDE Artrite reumatoide è raggiungibile tramite il punto a menù “Artrite Reumatoide ”

Cliccando su “Assistiti” È possibile vedere l’elenco dei propri assistiti limitando la ricerca in base ai filtri di ricerca:

Clicco su “Visualizza” e appare la maschera con gli esami da fare o effettuati:

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Nella maschera viene visualizzata la data dell’esame con il valore corrispondente. Scorrere la pagina in fondo e cliccare sopra “Salva tutti gli esami della scheda”

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BIBLIOGRAFIA

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ALLEGATO 1

CONSIDERAZIONI FARMACO -ECONOMICHE

Vengono di seguito presentate una serie di tabelle che elaborano dati relativi alle diverse patologie reumatiche ed al loro impatto economico. Nella tabella 1 e figure 1-2-3 viene presentata una fotografia ad aprile 2013 dei titolari di codice di esenzione 006 per ASL; per decadi di età e per fasce di età nelle relative ASL. La figura 4 presenta il rapporto % tra il codice di esenzione 006 nelle varie ASL sul totale della popolazione. La figura 5 illustra la percentuale del rapporto dei titolari di codice 006 nel registro regionale dei farmaci biologici in reumatologica. Dai dati raccolti sui titolari di codice 006 si può dedurre il sottoutilizzo di tale esenzione da parte della popolazione (un numero discreto di pazienti utilizza altre esenzioni per accedere al SSN: reddito, invalidità, ecc.)

Esenzione 006 per fasce d'età e per ASL (ad aprile 2013)

0-10 11-20 21-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 81-90 91-100 TOTALE

ALESSANDRIA 17 21 21 57 137 258 344 296 114 4 1269

ASTI 5 13 16 25 61 123 185 132 68 6 634

VERCELLI 9 16 12 18 62 98 145 127 53 7 547

CUNEO1 11 22 33 92 171 331 495 412 178 20 1765

CUNEO2 8 12 10 27 54 93 115 119 34 1 473

TORINO1-2 40 59 67 158 324 514 829 801 343 35 3170

TORINO3 21 18 12 64 149 272 417 307 95 5 1360

TORINO5 15 33 25 42 123 215 342 281 94 6 1176

TORINO4 40 70 82 156 422 766 1098 870 320 28 3852

NOVARA 8 24 14 70 140 239 301 262 115 4 1177

BIELLA 7 6 4 30 41 104 147 140 61 2 542

VCO 7 11 13 35 77 120 156 143 50 9 621

TOTALE 188 305 309 774 1761 3133 4574 3890 1525 127 16586

Nella figura 6 vengono rappresentati i ricoveri estrapolati dalle SDO con relativa mobilità: da una parte, si nota, sul numero di ricoveri totali del Piemonte nel 2011, un saldo positivo, mentre per la reumatologia abbiamo un saldo decisamente negativo (114 verso 247). La figura 7 illustra come i pazienti con patologie reumatiche abbiamo ricoveri più lunghi rispetto ai ricoveri totali e tale dato dimostra un collegato incremento di spesa evidente a partire dai 35 anni (figura 8). Il resto delle tabelle e figure vuole valutare il costo dei farmaci biologici nelle patologie reumatiche ed in particolare nell’artrite reumatoide. Questi farmaci, risolutivi per la vita ed il benessere del paziente, incidono in maniera discreta sui costi del SSN. Nella figura 9, da un’analisi del CSI sul registro dei biologici per la reumatologica, nei primi dieci mesi del 2011, si deduce che l’artrite reumatoide è la patologia che più usa questi farmaci, seguita a notevole distanza dall’artropatia psoriasica. La figura 10 mostra sotto forma di valori in percentuale gli stessi dati.

Tabella 1: esenzione 006 per fasce di età e per AS L (ad aprile 2013)

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La tabella 2 riporta la spesa sostenuta dalla Regione Piemonte, distinta per i biologici totali e quelli per la reumatologica. Da essa si deduce che l’uso di questi farmaci è in aumento negli anni. La figura 11 visivamente mette in evidenza il fenomeno. Come per le SDO abbiamo voluto valutare l’impatto sulle prescrizioni biologiche da parte di altre Regioni ( essenzialmente Lombardia e Liguria) sulla spesa farmaceutica piemontese. Dalla tabella 2 e dalla figura 12 si deduce che l’induzione da parte di altre Regioni risulta all’incirca del 20%. Dalla tabella 3 e dalle figure 13 e 14 si evince che il costo dei biologici utilizzati in reumatologia rappresenta circa un quinto della spesa biologici Piemonte.

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1269

634 547

1765

473

3170

1360 1176

3852

1177

542 621

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

AL AT VC CN1 CN2 TO1-2 TO3 TO5 TO4 NO BI VCO

Esenzione 006 per ASL (ad aprile 2013)

Figura 2: distribuzione per esenzione 006 per fasce d’età (ad aprile 2013)

Esenzione 006 per fasce di età (ad aprile 2013)

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

5000

0-10 11-20 21-30 31-40 41-50 51-60 61-70 71-80 81-90 91-100

VCO

BIELLA

NOVARA

TORINO4

TORINO5

TORINO3

TORINO1-2

CUNEO2

CUNEO1

VERCELLI

ASTI

ALESSANDRIA

Figura 1: distribuzione per esenzione 006 per ASL (ad aprile 2013)

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Figura 3: distribuzione per esenzione 006 per fasce d’età ed ASL(ad aprile 2013)

Pazienti con esenzione 006 (ad aprile 2013)

0

200

400

600

800

1000

1200

ALESSANDRIA

ASTI

VERCELLI

CUNEO1

CUNEO2

TORINO1-

2

TORINO3

TORINO5

TORINO4

NOVARA

BIELL

AVCO

0-1011-2021-3031-4041-5051-6061-7071-8081-9091-100

Figura 4: rapporto % tra esenzione 006 sul totale d ella popolazione dell’ASL (in %) ad aprile 2013

Esenzione 006 / Popolazione ASL (%) (ad aprile 2013 )

0.29 0.31 0.31

0.42

0.28

0.34 0.36

0.23

0.75

0.39

0.310.36

0.00

0.10

0.20

0.30

0.40

0.50

0.60

0.70

0.80

AL AT BI CN1 CN2 NO TO TO3 TO4 TO5 VC VCO

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Figura 5: rapporto % dei soggetti in registro sull a popolazione con codice esenzione 006 (ANNO 2010)

9.25%

6.30%

20.20%

16.18%

8.02%

10.81%

16.09%

12.72%

4.01%

0.61%2.92%2.66%

7.17%

0.00%

5.00%

10.00%

15.00%

20.00%

25.00%

ASL TO1

ASL TO2

ASL TO3

ASL TO4

ASL TO5

ASL VC

ASL BI

ASL NO

ASL VCO

ASL CN1

ASL CN2

ASL AT

ASL AL

Incid % dei soggetti in registro sulla popolaz. con cod.esenz. 006 (ANNO 2010)

Figura 6: mobilità attiva e passiva (ricoveri total i – reparti di reumatologia) – Anno 2011 Diagnosi principale o secondaria: codici ICD X 714. 0 (artrite reumatoide), 714.2 (altre artriti reumatoidi con interessamento viscerale o sistemico ) e 714.3 (poliartrite cronica giovanile)

48048 47674 247

Ricoveri totali regionali

Mobilità attiva Mobilità passiva

114

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42

Giorni di degenza media (ricoveri totali e in repa rto di reumatologia) - Anno 2011

2,783,32

2,76 2,94

3,94

9,19

7,27

9,868,48

9,58 9,8

12,62

15,85 15,89 15,99

21,11

3,413,78 3,96

4,645,45

6,09 6,54 7,04 7,5 8,138,91

10,0911,52

12,87 12,8313,4

4,15

3,89

16,86

4,38

3,054,04

4,08

12,42

1

10

100

1- 4anni

5- 9anni

10-14anni

15-19anni

20-24anni

25-29anni

30-34anni

35-39anni

40-44anni

45-49anni

50-54anni

55-59anni

60-64anni

65-69anni

70-74anni

75-79anni

80-84anni

85-89anni

90-94anni

95-99anni

Giorni di degenza ricoveri reumatologia

Giorni di degenza ricoveri totali regionali

Costo della prestazione (ricoveri totali e ricoveri in reumatologia) - Anno 2011

1524

969923 680

789

1400 1489 1504

3483 3158

4479

3021

35253722

4176

4713 4394 4638

41314669

3890

3891400140904158403339173785

362533473062

269823012138

20652076212718141746

3685

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

7000

8000

9000

10000

1- 4anni

5- 9anni

10-14anni

15-19anni

20-24anni

25-29anni

30-34anni

35-39anni

40-44anni

45-49anni

50-54anni

55-59anni

60-64anni

65-69anni

70-74anni

75-79anni

80-84anni

85-89anni

90-94anni

95-99anni

Costo della prestazione in reumatologia

Costo della prestazione ricoveri totali regionali

Figura 7: giorni di degenza media (ricoveri totali ed in reparto di reumatologica) – Anno 2011 Diagnosi principale o secondaria: codici ICD X 714. 0 (artrite reumatoide), 714.2 (altre artriti reumatoidi con interessamento viscerale o sistemico ) e 714.3 (poliartrite cronica giovanile)

Figura 8: costo della prestazione (ricoveri totali ed in reparto di reumatologica) – Anno 2011 Diagnosi principale o secondaria: codici ICD X 714. 0 (artrite reumatoide), 714.2 (altre artriti reumatoidi con interessamento viscerale o sistemico ) e 714.3 (poliartrite cronica giovanile)

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43

Soggetti trattati con farmaci biologici in reumatol ogia (dati da registro al 06/11/2011)

30

1398

451379

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

Farmaci biologici -Artrite cronica

giovanile

Farmaci biologici -Artrite Reumatoide

Farmaci biologici -Artropatia Psoriasica

Farmaci biologici -Spondilite

Anchilosante

Figura 9: soggetti trattati con farmaci biologici i n reumatologica (dati da registro biologici)

Figura 10 - Incidenza % delle patologie reumatiche sul totale dei pazienti trattati con farmaci biologici in registro

Incidenza % delle patologie sul totale dei pazienti trattati con farmaci biologici (dati da registro al 06/11/2011)

62%

1% 17% 20%

Farmaci biologici - Artrite cronica giovanile

Farmaci biologici - Artrite Reumatoide Farmaci biologici - ArtropatiaPsoriasica

Farmaci biologici - SpondiliteAnchilosante

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44

di cui a SOGGETTI

AFFETTI DA PATOLOGIA

2011

di cui a SOGGETTI

AFFETTI DA

PATOLOGIA 2012

RITUXIMAB € 337,865.73 € 319,645.48

ABATACEPT € 1,017,301.67 € 1,173,001.48

ETANERCEPT € 6,885,862.57 € 6,860,027.73

INFLIXIMAB € 2,144,777.61 € 1,947,132.51

ADALIMUMAB € 6,566,684.77 € 6,611,628.37

CERTOLIZUMAB € 4,693.13 € 102,935.83

GOLIMUMAB € 492,875.54 € 964,512.93

ANAKINRA € 7,656.22 € 4,678.81

TOCILIZUMAB € 479,107.70 € 959,217.99

TOTALE € 17,936,824.94 € 18,942,781.13

Costo farmaci biologici in reumatologia - Anni 2011 -2012

€ -

€ 1,000,000.00

€ 2,000,000.00

€ 3,000,000.00

€ 4,000,000.00

€ 5,000,000.00

€ 6,000,000.00

€ 7,000,000.00

€ 8,000,000.00

RITUXIM

AB

ABATACEPT

ETANERCEPT

INFLIX

IMAB

ADALIMUMAB

CERTOLIZUMAB

GOLIMUMAB

ANAKINRA

TOCILIZUMAB

di cui a SOGGETTI AFFETTI DA PATOLOGIA 2011

di cui a SOGGETTI AFFETTI DA PATOLOGIA 2012

Tabella 2 – Costo farmaci biologici totali in reuma tologia – Anni 2011-2012

Figura 11 – Importo totale farmaci biologici utiliz zati in reumatologica – Anni 2011- 2012

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45

Costo prescrizione farmaci biologici totali indotto da altre Regioni - Anni 2010-2011

491592

2329259948

865784

587193

64279

782534847970

98638

702147

25057 118733

926667

89494

898490

19566

0

100000

200000

300000

400000

500000

600000

700000

800000

900000

1000000

Abatacept

Adalimumab

Anakinra

Certolizumab pegol

Etanercept

Golimumab

Infliximab

Rituximab

Tocilizumab

2010

2011

Figura 12 – Costo prescrizioni farmaci biologici to tali indotto da altre Regioni – Anni 2010-2011

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46

IMPORTO TOTALE 2011 IMPORTO TOTALE 2012

Rituximab 8,090,938.32 10,596,175.33

Trastuzumab 10,482,848.56 14,844,785.11

Alemtuzumab 148,941.68 58,665.82

Cetuximab 2,369,351.83 4,619,895.87

Bevacizumab 6,553,389.41 8,637,503.02

Panitumumab 405,045.36 771,550.21

Ofatumumab 20,554.02 164,993.09

Imatinib 11,719,490.27 11,068,604.07

Gefitinib 1,565,738.40 1,957,513.92

Erlotinib 1,854,552.83 1,577,519.48

Sunitinib 3,193,936.71 3,132,559.27

Sorafenib 2,416,888.32 2,473,288.36

Dasatinib 2,534,989.90 3,406,744.98

Lapatinib 1,226,384.61 1,283,068.08

Nilotinib 1,488,954.27 2,729,478.32

Pazopanib 92,578.37 728,440.38

Bortezomib 3,964,522.63 4,442,167.53

Natalizumab 4,424,314.70 4,854,855.98

Abatacept 1,087,142.74 1,284,708.26

Eculizumab 1,658,154.34 2,697,693.40

Etanercept 10,350,240.92 10,167,161.39

Infliximab 6,122,652.31 6,226,701.68

Adalimumab 12,618,838.39 12,354,682.26

Certolizumab pegol 8,600.85 133,365.97

Golimumab 546,400.51 1,098,325.41

Ustekinumab 944,605.19 1,357,211.07

Tocilizumab 550,519.86 1,132,349.75

Canakinumab 42,370.56 180,074.88

Totale 96,482,945.86 113,980,082.89

Tabella 3 – Costo totale farmaci biologici immunolo gici – Anni 2011-2012

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47

Costo farmaci biologici - Anni 2011-2012Costo farmaci biologici - Anni 2011-2012Costo farmaci biologici - Anni 2011-2012Costo farmaci biologici - Anni 2011-2012

0000

2000000200000020000002000000

4000000400000040000004000000

6000000600000060000006000000

8000000800000080000008000000

10000000100000001000000010000000

12000000120000001200000012000000

14000000140000001400000014000000

16000000160000001600000016000000

R ituxim

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IMPORTO TOTALE 2011IMPORTO TOTALE 2011IMPORTO TOTALE 2011IMPORTO TOTALE 2011IMPORTO TOTALE 2012IMPORTO TOTALE 2012IMPORTO TOTALE 2012IMPORTO TOTALE 2012

Incidenza del costo biologici utilizzati nelle pato logie reumatiche sul totale costo biologici

19%

17%

100%

100%

Anno 2011

Anno 2012

Figura 13 – Costo farmaci biologici totali – Anni 2011-2012

Figura 14 – Incidenza del costo dei biologici utili zzati in reumatologia – Anni 2011-2012

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ALLEGATO 2

RAPPORTO SULLA REUMATOLOGIA IN PIEMONTE