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NOTIZIARIO INTERNO AD USO DEI SOCI REALIZZATO IN PROPRIO Reg. Tribunale di Viterbo nr 532 del 30 sett. 2004 Vedi pag. 18 54 Marzo 2011 Associazione Collezionisti Scambisti www.aciesse.org LA SOFFITTA

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NOTIZIARIO INTERNO AD USO DEI SOCI REALIZZATO IN PROPRIOReg. Tribunale di Viterbo nr 532 del 30 sett. 2004

Vedi pag. 18

N° 54 Marzo 2011

Associazione Collezionisti Scambistiwww.aciesse.org

L A S O F F I T T A

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Gli articoli firmati impegnano solo i loro estensori. Il Direttore Responsabile, il Comitato di Redazione e l'ACS declinano ogni e qualsiasi responsabilità, a qualunque titolo ad essi riconducibile per quanto pubblicato.

La collaborazione al notiziario è gratuita ed aperta a tutti i SociAnnunci , articoli etc. devono pervenire entro il mese antecedente la pubblicazione e non vengono restituiti. Per ragioni di praticità è gradita, oltre alla forma scritta, quella elettronica come “file” di testo

LA SOFFITTA

Redazionale di C. Criscuolo pag. 3Insoliti Ignoti pag. 4

Il perito segnala di M. Merone pag 6

La staffetta di C. Criscuolo pag. 8Chi era costui ? G. Martino di A. Caminiti pag.10

E. Salgari di A Caminiti pag.11

Foto di copertina pag.18Annunci pag.19

In questo numero:

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Notiziario quadrimestrale realizzato in proprio, destinato ai soci ed amici dell' A.C.S.È permessa la riproduzione citando la fonte.La pubblicità del notiziario è inferiore al 70%Direttore Responsabile: Giancarlo ZANETComitato di Redazione: Giuliano PADRIN, Dario SIMONCINI, Carmine CRISCUOLORedazione: ACS – via Col di Lana 1– 01100 VITERBORegistrazione: Tribunale di Viterbo nr. 532 del 30/09/2004

ASSOCIAZIONE COLLEZIONISTI SCAMBISTISEDE SOCIALE: Via Traversa 8 – 01100 VITERBO

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Carmine Criscuolo via Cucca 120 – 80031 BRUSCIANO (NA)Segretario: Paolo Celani C. P. 18 – 01022 BAGNOREGIO (VT)Tesoriere: Giuseppe Santarelli C. P. 120 – 67100 L'AQUILAConsiglieri: Giuliano Padrin via A. Gargana 4 – 01100 VITERBO Dott. Daniele Focosi via Pesciatina 711-55010 GRAGNANO (LU)

Ing. Mario Merone via S.Antonio 5 – 80048 S:ANASTASIA (NA) Ing. Dario Simoncini via Col di Lana 1 – 01100 VITERBO

Redazionale

Cari amici,

le cose sembrano aver preso la giusta strada dal momento che abbiamo recuperato alcuni dispersi e arruolato qualche nuovo socio. Ben più importante però l’ avere ricevuto il plauso degli irriducibili della carta stampata che si stanno dimostrando in numero di gran lunga superiore alle aspettative. Evidentemente il web, almeno per ora, non ha soppiantato i metodi tradizionali nel settore del collezionismo associativo e siffatta tendenza sembra riflettersi anche per il settore aste/vendite on line che hanno subito un calo probabilmente di assestamento fisiologico dopo l’ exploit degli anni passati. Continueremo dunque sulla strada bivalente pur se occorre tenere presente l’ innegabile vantaggio dell “on line”, in termini di economia e d’ immediatezza vuoi perché lo spazio web costa quasi zero vuoi perché la diffusione è praticamente immediata. Comunque non tutti i contenuti del notiziario sono già stati presentati sul sito per cui il notiziario “charta” non risulta un doppione ma una seconda faccia che integra la rappresentazione on line e da questa viene a sua volta integrato. Fino a settembre andremo avanti così poi sulla scorta dei risultati ottenuti e dei vostri suggerimenti decideremo eventuali aggiustamenti di rotta. Spero che nel frattempo si faccia avanti qualche giovane (so che ci sono e anche idonei) che voglia assumere l’ onere di continuare la gestione della nostra associazione. Auguro a tutti una Felice Pasqua. criscuolo

Criscuolo

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INSOLITI IGNOTI ……..Rubrica di segnalazioni relative a ritrovamenti in qualsiasi settore della filatelia e della storia postale finora non riportati da cataloghi, opere specializzate, etc. 

ANNULLO TONDO RIQUADRATO INEDITO: FARNESE (ROMA)

Sembra che i nostri soci si siano messi d’ impegno alla ricerca di annulli tondo riquadrati e con successo. Difatti anche il nostro consigliere Ing. D. Simoncini ha reperito un FARNESE (ROMA) utilizzato come annullatore di Leoni c. 10 su cartolina commerciale inoltrata il 6.9.11 e diretta a Piansano.

L’ annullo ottimamente impresso denota un’ usura pressoché nulla nonostante la data alquanto tardiva e dunque ipotizzabile un uso limitato probabilmente per l’ utilizzo nel periodo di altro timbro tipologicamente differente.

SARDO ITALIANO DI ROSSANO (CS): USO ANTICIPATO

Sconosciuto al Catalogo degli Annullamenti Italiani 1860 – 1866 che per il periodo riporta il solo uso dell’ annullo ducale il socio C. Criscuolo propone agli amici dell’ ACS l’annullo sardo-italiano, C1 stella in basso, di ROSSANO apposto in arrivo il 3 NOV 64 su lettera da Napoli 31 OTT 64.

Pur utilizzato in arrivo ora sappiamo che l’ ufficio postale di Rossano (Cosenza) era provvisto di questo timbro e chissà che prima o poi non lo si trovi anche come annullatore in partenza. Che per fede “legittimista” questo ufficio avesse riservato il timbro borbonico per obliterare l’ effige del re invasore riservando l’ annullatore savoiardo per il solo utilizzo in arrivo?

D'altro canto anche il francobollo apposto in modo che l'effige risultasse capovolta potrebbe essere indizio dell'avversione nelle province meridionali per l'invasore piemontese.

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IL PERITO SEGNALA

di M. Merone  P a c c h i p o s t a l i c o n s o p r a s t a m p a

f a l s a e o r i g i n a l e

Circolano sul mercato filatelico, a mio parere provenienti dalla Germania, francobolli originali con soprastampe false. Mostro ai lettori dell’ ACS il valore da me bocciato appartenente alla serie del 1890 Pacchi Postali c.2 su 50 carminio, nuovo con soprastampa capovolta falsa e la sovrastampa originale evidenziando le differenze. Come si può vedere la sovrastampa

originale, peraltro nota se capovolta solo su francobollo usato (Sassone come n. 52a), ha caratteristiche peculiari che però possono sfuggire all’ occhio non allenato.

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U n a f r o d e p e r p o l l i

Ho bocciato la lettera perché l’ ho ritenuta "frode per polli della storia postale". La lettera parte da Salerno diretta a Cosenza in Dicembre (datario al verso). Orbene il datario fu in uso a Salerno solo per l'anno 1858 e la lettera fu affrancata con 1 grano, seconda tavola, rosa carminio, del quale la prima data d'uso a me nota, finora, risale al 27 gennaio 1859.Inoltre le lettere di primo porto, fuori distretto, andavano affrancate

per due grana e, dulcis in fundo, le lettere "ANNULL" riportate sul francobollo misurano in altezza mm 3,5 mentre le lettere "ATO" sul supporto misurano mm 3,00 e le due lettere "A" di ANNULLATO misurano alla base, la prima mm 3,00 circa e la seconda mm 3,5 circa.

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A MEZZO STAFFETTA

L´ inoltro delle corrispondenze nel XX secolo avviene mediante il servizio postale pubblico che fruisce del diritto di privativa ma Il recapito può essere

effettuato anche dal privato previo pagamento della tassa stabilita per la sua affrancatura. Gli enti pubblici utilizzano il servizio postale fruendo, a secondo dei casi, di tariffe ridotte o di franchigia. Così anche gli enti militari che però in - 9 -

che però in sporadici casi connessi a esigenze di urgenza si servono di mezzi propri come documenta il piego che vi propongo. L´ autorizzazione, come da firma manoscritta dell´ ufficiale sotto il timbro in rosso apposto sopra l´ intestazione, all´ inoltro A MEZZO STAFFETTA (timbro lineare rosso ripetuto sul fronte) appare motivata dall´ impellenza manifesta della richiesta. Difatti nel testo il C.te del Deposito 53° Rgt Art. D.F. "Arezzo", di stanza all´ Aquila, reitera il 24 novembre 1942 al C.do Genio IX C.A. a Bari la richiesta di stufe per il riscaldamento scrivendo: " A seguito foglio 5215/I data12 ottobre c.a., questo Deposito ha sollecitato il Comando Ufficio Lavori con i fogli n. 5516/I, 5650/I, 5732/I, rispettivamente in data 3/11, 12/11, 18/11 c.a. e con fonogramma n. 448/I in data 21/11/42 che si rimettono in copia. A tutto oggi questo Deposito ha uffici (compreso quello del Comandante) sprovvisti di stufe in Aquila, dove c´ è la neve da vari giorni ed il termometro è già sceso sotto zero".

La missiva risulta protocollata all´ arrivo il 27 novembre 1942 e ci piace pensare che la richiesta sia stata accolta.

C Criscuolo

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CHI ERA COSTUI ?

GAETANO MARTINO

Gaetano Martino nacque a Messina il 1900 e morì a Roma il 1967. Scienziato e politico, insegnò fisiologia nell' Università di Messina (una delle più antiche d' Italia) di cui fu Rettore Magnifico dal 1945 al 1965. Insegnò poi nell' Università di Roma di cui fu Rettore dal 1966. Scienziato di fama internazionale sulla nutrizione e sul sistema nervoso. Deputato con il partito liberale fu più volte ministro 8pubblica Istruzione ed Esteri) dal 1954 al 1957, per cui firmò importanti Trattati internazionali, per Trieste italiana, Mercato Comune Europeo, Euratom ed UEO. Proprio per la sua vocazione europeistica fu Presidente della Assemblea Parlamentare Europea. La figura assume particolare valenza per lo scrivente perchè il suo certificato di laurea in legge (1952) è stato firmato proprio da G. Martino nonché per il suo “strano vezzo” di partecipare anche a congressi giuridici quasi fosse il Diritto il marchio degli autentici politici. Presentiamo nell' allegato cartoncino sia il francobollo dedicatogli nel 2000 (Sass. 2511) sia un bel annullo a ricordo del centenario della nascita.

A.Caminiti

F I L AT E L I A T E M AT I C A

EMILIO SALGARI

ANTEFATTO.

Abbiamo letto dal programma di Poste Italiane che – finalmente – nel 2011 verrà emesso un francobollo nel centenario della morte dello scrittore. Se pensiamo alle centinaia di vignette che nel periodo della Repubblica sono state dedicate a figure poco note o addirittura a personaggi dei fumetti, è facile comprendere come tuttora perduri un ostracismo letterario avverso a Salgàri, considerato dai critici come uno scrittore di serie B. Eppure egli è stato un vero e proprio pioniere della fantascienza italiana con alcuni testi avveniristici (ad esempio: Le meraviglie del Duemila ecc.), mentre con oltre 150 fra romanzi e racconti ha aperto le menti di intere generazioni di ragazzi, trascinandoli verso la fantasia, l’esotico, ed il fascino dell’avventura e dei viaggi. I personaggi di Salgàri ancora un secolo dopo, vivono di vita propria, quasi invincibili ed immortali, come Sandokan, la Tigre della Malesia od il Corsaro Nero, oppure come il portoghese Yanez, dalla immancabile sigaretta accesa all’angolo della bocca, anche durante micidiali combattimenti all’arma bianca. Chi scrive è fermamente convinto che le cose prima o poi cambieranno e che Emilio Salgari sarà sistemato al giusto posto nella gerarchia degli scrittori italiani del primo Novecento. Aveva egli il dono d’ “ impossessarsi “ dell’evento con la velocità degna di un corrispondente d’oggi inviato dal proprio editore all’estero per narrare dal vivo una vicenda che in quel momento “tocca” un determinato paese. Il Mahdi lanciava anatemi contro i colonialisti inglesi e faceva a pezzi interi eserciti di Sua Maestà britannica nel Sudan, ed egli già usciva con “ La favorita del Mahdi “ . Altro che istant-book ! Salgari li aveva preceduti ed inventati i resoconti dei corrispondenti di guerra. Che poi non uscisse dalla sua stanzetta e non viaggiasse per il mondo, non era importante. Scattava la fantasia, e voi leggendo la sua prosa eravate là, sul posto, vedevate il Sudan in fiamme, Gordon Pascià trafitto dalle lance dei dervisci, sentivate le urla dei guerrieri , il clamore della battaglia ed i lamenti dei feriti. E scusate se è poco…..Chi lo ha letto da ragazzo, ha ricevuto un grande dono dalle sue pagine : ha allargato i propri orizzonti con la fantasia, ha aperto la sua mente al futuro, ha imparato i diritti ed i doveri degli uomini ; ma soprattutto ha compreso quali siano gli ideali della vita : famiglia, Patria, onore, giustizia e rettitudine.

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Potrebbe sembrare mera retorica, ma per convincervi che non lo è, sappiate che malgrado tutte le ingiuste critiche, ancora oggi nel Terzo Millennio, a cento anni dalla sua morte, le collane d’avventure salgariane vengono ristampate in continuazione ed i romanzi del Nostro scrittore sono sempre fra i primi nella graduatoria delle vendite di libri per ragazzi . Aggiungo: alla faccia dei critici che storcono il naso.

NOTE BIOGRAFICHE.

Emilio Salgàri nacque a Verona il 21 agosto 1862 e morì a Torino il 25 aprile 1911. Il padre (veronese ) era un piccolo commerciante e la madre ( veneziana ) curava la famiglia nel piccolo comune di Negrar ( VR ) in Valpolicella. Padrino di battesimo fu lo zio Francesco, ingegnere delle Ferrovie Alta Italia. Dopo le elementari lì frequentate presso la scuola “Paolo Caliari “, nel 1878 si iscrisse all’Istituto Nautico “ Paolo Sarpi “ di Venezia ma non terminò mai gli studi. Seguì i corsi fino al 2° anno, senza però presentarsi agli esami di settembre. Infatti forse sin dalla prima gita scolastica sul veliero-scuola del Nautico era scattata in lui la grande passione per i viaggi, sicchè lo vediamo subito dopo imbarcato come mozzo per tre mesi sul mercantile di piccolo cabotaggio “Italia Una “, spinto anche da necessità economiche. Alcuni autori dicono che si imbarcò su questa nave come passeggero, ma non risulta che egli avesse disponibilità finanziarie da giustificare una crociera. I porti più distanti che toccò furono quelli dalmati e Brindisi. Come dire, non uscì mai dall’Adriatico e quella fu l’unica esperienza marinara che ebbe in vita, ma la sua immaginazione era stata ormai aperta per sempre, ed egli con la fantasia da allora navigò per mari ed oceani lontani ! Aveva ormai deciso : non potendo ottenere il brevetto di Capitano di lungo corso, avrebbe trasferito la sua straordinaria passione per viaggi ed avventure nella letteratura. Iniziò quindi a scrivere di avventure e viaggi, pubblicando a 20 anni ( 1882 ) il romanzo in 4 puntate “ I selvaggi della Papuasia” sul settimanale milanese illustrato “ La Valigia “. L’anno successivo incominciò a farsi conoscere come buon scrittore lavorando per il quotidiano veronese “L’Adige “ e poi per “ La Nuova Arena “, per la quale pubblicò a puntate il romanzo “ Tay-See” (che poi, modificato nel testo e nel titolo divenne: “ La Rosa del Dong-Giang “) e nell'ottobre dello stesso anno , sempre a puntate, il romanzo “ La tigre della Malesia “ . La notorietà fu immediata, ma i guadagni economici - al contrario - furono minimi. Nel 1884 pubblicò sempre a puntate (allora si usava così e lo avevano fatto anche scrittori ben più illustri, come Dumas e Verne in Francia ) quello che in effetti era il primo romanzo che aveva concepito e scritto (1877), ossia “ La favorita del Mahdi “. Sembra certo che il 25 settembre 1885 si battesse in duello

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(e lo vincesse) con un collega giornalista del quotidiano veronese “L’Adige“, che pare gli avesse affibbiato un nomignolo un po’ insolente; e ciò la dice lunga sul suo carattere impetuoso e sulla sua innata permalosità.Gli anni successivi furono contrassegnati da eventi che toccarono Salgari profondamente, sia nel bene che nel male. Infatti nel 1889 si verificò il suicidio del padre e nel 1892 Emilio sposò (con un matrimonio di vero amore) Ida Peruzzi, attrice di teatro, trasferendosi nel contempo a Torino, dove pensava di poter migliorare il proprio stato economico. Prese casa a Cuorgnè (TO) e nel capoluogo piemontese lavorò per l’editore Speirani, specializzato in libri per ragazzi, e poi per Paravia, producendo dal ’92 al ’98 ben trenta romanzi d’avventure che arricchirono gli editori ma non certo lo sfruttato scrittore. L’unica soddisfazione morale la ebbe nel 1897 quando Umberto I gli decretò la croce di Cavaliere della Corona d’Italia, di cui fu sempre fiero. Ebbe anche il piccolo vezzo, forse per darsi un tono, di fregiarsi del titolo di Capitano di mare. Pensò di cambiare editore e passò con Anton Donath dal 1898 in poi prima a Genova- Sampierdarena e poi di nuovo a Torino . A Genova conobbe Giuseppe (Pipèin) Gamba che fu il primo (ed il più grande ) illustratore dei suoi libri. Gamba fu anche per lui un vero amico, uno dei pochi con cui strinse legami d’amicizia e confidenza, tanto da scrivergli nel 1909 il seguente sfogo : “ La professione dello scrittore dovrebbe essere piena di soddisfazioni morali e materiali. Io invece sono inchiodato al mio tavolo per molte ore al giorno ed alcune della notte, e quando riposo sono in biblioteca per documentarmi. Debbo scrivere a tutto vapore cartelle su cartelle e subito spedire agli editori, senza aver avuto il tempo di rileggere e correggere “ . Le cose però non cambiarono neppure col successivo contratto con l’editore Bemporad. Il problema sì erano gli editori che si arricchivano a palate coi frutti del suo ingegno, ma la questione - base (necessita onestamente affermarlo) era la sua incapacità di gestirsi contrattualmente. Non seppe mai imporre la propria volontà negli affari e nei contratti firmati, per cui a lui erano sempre riconosciuti solo gli spiccioli dei grandi introiti di cui invece beneficiavano i titolari delle case editrici dalla sua produzione a getto continuo che riscuoteva successo fra il pubblico. Il XIX secolo rappresentava il tempo delle scoperte geografiche; interi continenti venivano esplorati da uomini coraggiosi che risalivano i grandi fiumi per scoprirne le sorgenti o che si inoltravano nella savana africana e vi trovavano una serie di grandi laghi . Ogni esploratore era anche cartografo e lasciava il suo nome a monti, laghi e fiumi mai prima d’allora conosciuti. Non c’ era l ’immediatezza attuale della TV, ma Salgari sapeva con la sua fervida fantasia presentare ai lettori l’ambiente dal vivo; essi erano come presenti nei luoghi da lui descritti e si sentivano parte viva della vicenda – romanzata o no – che egli porgeva loro. Intanto, a causa della sua

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ingenuità, i problemi finanziari della sua famiglia si acuivano e Salgari aveva difficoltà a mantenere un minimo di decoro borghese. La sua generosità gli faceva aiutare finanziariamente anche la famiglia della moglie. Quando a partire dal 1903 la salute mentale della moglie Ida peggiorò, Salgari si vide aggravato da ulteriori problemi, non potendo far fronte alle costose cure mediche che lo stato della coniuge richiedeva. I figli erano ora 4, Fatima la primogenita (n. a Verona il 1892 ) e poi i tre maschi : Nadir (n. a Torino nel 1894) , Romero (n. a Sampierdarena/GE nel 1895) ed Omar (n. a Torino nel 1900). Salgari dovette ricorrere a prestiti e ad anticipi sulle sue opere, e divenne un vero forzato della penna, producendo a decine racconti e romanzi. Per incrementare gli introiti si lanciò nell’avventura di fondare e dirigere il settimanale “Per terra e per mare “ (lo pubblicava Donath) dal 1904 al 1906, ma doveva scriversi gli articoli di viaggi ed avventure quasi tutti lui, per risparmiare. Trascurava la famiglia, costretto a scrivere in continuazione ; si teneva su con cento sigarette al giorno (come il portoghese Yanez, suo personaggio) e con bicchierini di marsala. Ida intanto peggiorava e nel 1911 egli fu costretto a farla rinchiudere in manicomio. Questo era allora l’unico sistema per curare le malattie mentali.Poi i nervi gli cedettero per l’enorme stress accumulato ; aveva già tentato il suicidio nel 1909 , ma era stato salvato in tempo . Si era ormai ridotto a stare in affitto in due stanzette più la cucina, con moglie, suocera e quattro turbolenti pargoli. Iniziava anche ad avere problemi di vista ( scriveva anche di notte, con poca luce ) e pensava di poter rimanere cieco. Infine era sfiancato da trenta anni di lavoro da forzato della penna ; a questo punto ritiene di non farcela più. Indubbiamente sensibile e fragile d’animo, sconvolto com’era per i debiti accumulati, lascia due lettere sulla sua piccola scrivania (una per i figli e l’altra per gli editori) ed esce con un rasoio in tasca, dirigendosi verso la zona periferica di Torino detta della Madonna del Pilone, piena di anfratti, pendii scoscesi e boscaglia. Lì si ferisce a morte alla gola ed al ventre e muore dissanguato (a soli 49 anni), in pratica facendo harakiri secondo il rituale dei samurai giapponesi, come lo avrebbe fatto un personaggio avventuroso scaturito dalla sua mente. Lo troverà più tardi una lavandaia di passaggio che si recava ad un vicino torrente. Il suicidio fu una vera costante nella vita di Salgari, quasi una maledizione del destino ; si suicidò come il padre e si sarebbe egualmente suicidato nel 1931 il figlio Romero. Una tragica scia di sangue, cui concorrerà nel 1936 Nadir, Tenente del R.E. che avrà un terribile incidente stradale. La povera Ida era già morta nel 1922 in manicomio, e la figlia Fatima ancor prima (1914) era deceduta di tisi (e di stenti). Infine anche Omar, il più piccolo, si getterà nel 1963 dal secondo piano del suo appartamento.

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La drammatica estinzione della intera sua famiglia si era quindi compiuta. Chiaramente la sua era una di quelle famiglie segnate dal destino, sulle quali le disgrazie si accaniscono e su cui sembra perfino normale l’ombra del suicidio. Di lui restavano ormai, per sempre, soltanto i suoi romanzi.A completamento della sua biografia, desideriamo esporre il testo della lettera indirizzata ai suoi editori, cui sprezzantemente e lontano ormai anni- luce dalle vicende terrene, urla già dall’oltretomba :“ A voi che vi siete arricchiti sulla mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati, pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna E.S. “ .Non credo vi sia nulla da aggiungere a questo disperato ed estremo grido di dolore ! Ricordiamo solo che Salgari, ignorato in vita, ed anche dopo morto, da tutti, oggi finalmente riposa in pace nel cimitero monumentale di Verona.Concludiamo questo paragrafo con una necessaria precisazione : il cognome Salgàri si pronunzia esattamente con l’accento sulla seconda “a” , mentre è più diffusa la dizione opposta ( Sàlgari ). La presente interpretazione è confortata dal fatto che in dialetto veronese il termine “ salgàro” indica la pianta del salice scuro che vive volentieri vicino all’acqua.

DOCUMENTAZIONE POSTALE-TEMATICA.

Nel mentre attendiamo l’uscita del programmato francobollo per la primavera prossima, ci vediamo costretti a supportare il presente articolo unicamente con qualche annullo speciale emesso in occasione di anniversari vari. Prima però presentiamo una vera rarità : la firma autografa di Salgàri, ricavata da un sito specializzato in rete (Fig. 1) =

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Col n° 2 invece mostriamo la più diffusa delle fotografie dello scrittore veronese che ha sul petto la medaglia del Cavalierato del Regno, cui tanto teneva :

I nn. 3 - 4 si riferiscono invece rispettivamente al fronte di una cartolina emessa il 27.4.91 da un sodalizio bolognese nell’ 80° anniversario della morte dello scrittore (annullo speciale ad hoc), mentre sul retro compare la copertina d’epoca di un suo romanzo del 1908 “ Sull’Atlante “ .

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Ancora coi n. 5 presentiamo altra busta con annullo speciale emesso il 26.10.1984 in occasione della Mostra antologica dell’autore.

Concludiamo questo breve testo auspicando che nel 2011 il nostro autore, venuta meno ogni remora sui suoi libri, possa finalmente trovare posto fra gli scrittori validi del Primo Novecento italiano.Almeno egli sarà arrivato, pur se “ per aspera “, finalmente “ ad astra “ !

Genova 11.1.11 Alberto Caminiti

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 FOTO DI COPERTINAPiego affrancato con un c. 5 tiratura di Torino annullato il 31.12.76 con il bollo numerale a punti di Guarcino, affianco l'impronta della cartella in verde “AFFRANCATA” del comune di Filettino e al verso il lineare in nero “FILETTINO” apposto in partenza.

( Dalla collezione “ritrovati” di C. Criscuolo)

www.acciesse.org 

 

LA QUOTA SOCIALE PER IL 2011 (€ 12,00) PUO ESSERE VERSATA SUL CCP N° 50032952 INTESTATO A SANTARELLI GIUSEPPE

PER ALTRE FORME DI ACCREDITO CONTATTARE email: [email protected] - cell: 3406500753

APPELLO FILATELICOGli alunni del 2° CIRCOLO di Sassuolo (MO)

chiedono francobolli tematici relativi a:

Arte (dalle origini ai giorni nostri) - Personaggi famosi (inventori, artisti, benefattori dell'umanità; - Egizi, Romani, Greci, Etruschi - Fiabe, Letteratura infanzia - Animali, Animali preistorici - Fiori; Mezzi di trasporto - Bandiere.I soci che dispongono di materiale sono pregati di inviare a: Dr. Gian Luigi Gacobazzi c/o DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO via ZANELLA 7 – 41049 SASSUOLO (MO)

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CERCO CORRISPONDENZA VIAGGIATA MISSIONI MILITARI ITALIANE. MATERIALE 1^ GUERRA MONDIALE SANITÀ PERIODO 1915 – 18 POSSO DARE PER EVENTUALI SCAMBI STESSO MATERIALE OPPURE ACQUISTARLO INVIANDO FOTOCOPIE PREZZATE AL SOTTOSCRITTODOMENICO MATERA – VIA CELLINI 8 – 20031 BOLLATE (MI)

CERCO MATERIALE E NOTIZIE SULLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE IN POSTA: AD SEMPIO DEPLIANTS DI TIMBRI E APPARECCHI, NOTIZIARI INTERNI, ELENCHI DEGLI UFFICI E BELLETTINI / RASSEGNA POSTALE, FOTO DI UFFICI E MATERIALI. IL TUTTO ANCHE IN FOTOCOPIA PER STUDIO.MARIO POZZATI – VIA MONACO GUIDO 3 -44021 CODIGORO (FE)

RICERCO INTERI POSTALI PUBBLICITARI DEL REGNO VIAGGIATI E CARTOLINE DI ASSICURAZIONE AEREA VIAGGIATE E I.P.Z.S.AZZURRO ALLO STATO DI NUOVOAGOSTINO BACCELLI -VIA VECCHIA PESCIATINA 655 – 55100 S.VITO (LU)

DETTAGLIO COLLEZIONI DI AREA ITALIANA ED EUROPA OCCIDENTALE CONSCONTI FINO AL 75% DEL CATALOGO.www.mystamps.it Email: [email protected] Tel. 320 9388495PAOLO CELANI – VIA VITTORI 18 – 01012 BAGNOREGIO (VT)

CERCO ANNULLI TEMATICI, TARGHETTE, INTERI E BUSTE POSTALI N/U. OFFRO IN CAMBIO FRANCOBOLLI N/U MONDIALI.SANTARELLI GIUSEPPE – C.P. 120 – 67100 L'AQUILA

RICERCO PER MIE COLLEZIONI - STORIA POSTALE AREA ITALIANA 1861 – 2009 CON PARTICOLARE ATTENZIONE PER SINGOLI ISOLATI E TARIFFE SPECIALI - FERMO POSTA: OGGETTI POSTALI VIAGGIATI CON DIRITTO PAGATO IN PARTENZA O A DESTINO 1915 – 2010CARMINE CRISCUOLO – VIA CUCCA 120 – 80031 BRUSCIANO (NA) Tel. 081 19660749 – Cel. 3288729255 – Email: [email protected]

CERCO: TELEGRAMMI E MODULISTICA RELAIVA DALLA PREFILATELIA AL REGNO (NO PUBBLICITARI), LETTERE DA UFFICI TELEGRAFICI O POSTI SEMAFORICI. Email: [email protected] GARDINAZZI – VIA ACCIARINI 11 – 100037 TORINO

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PIERO GHIGLIONE PERITO FILATELICO

della Camera di Commercio e del Tribunale di Genova nonchè titolare dell' omonima prestigiosa ditta di aste effettua perizie a

condizioni agevolate per i soci ACS Gli interessati sono pregati di contattare, specificando in dettaglio i pezzi da verificare, il segretario Paolo CELANI che fornirà gli elementi informativi e la lettera di presentazione da allegare alla richiesta di perizia.

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