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LA STORIA/ IL CORO DEI DETENUTI IN TV Vuoi vedere che quel mix di talento, ingenuità, sensibilità non è il frutto di un personaggio inventato a tavolino? Che Mika è uno autentico? A sentire questa storia sembrerebbe di sì. La storia di una popstar che canta con i detenuti. Perché vuole raccontare che la musica cambia la vita. Come l'ha cambiata a lui. E così, forse inevitabilmente, si imbatte in un altro che la pensava così, o meglio nell'incarnazione di quell'idea: il coro Papageno voluto da Claudio Abbado. Il cantante Mika con il coro Papageno EMANUELA GIAMPAOLI Vuoi vedere che stavolta non e un bluff? Che quel mix di talento, ingenuità, sensibilità non è il frutto di un personaggio inventato a tavolino? Che Mika è uno autentico? Che la Rai fa servizio pubblico? A sentire questa storia sembrerebbe di sì. La storia di una popstar che canta con i detenuti. Tutto inizia qualche settimana fa quando la popstar libanese è in cerca di idee per il suo programma. Non vuole solo personaggi celebri, vuole raccontare che la musica cambia la vita. Come l'ha cambiata a lui. E così, forse inevitabilmente, si imbatte in un altro che la pensava così, o meglio nell'incarnazione di quell'idea: il coro Papageno voluto da Claudio Abbado. Che certo non è nuovo alle platee blasonate, dopo essersi esibito davanti al Senato lo scorso giugno e davanti a Papa Francesco il 6 novembre, ma stasera conquista il prime time: Rai 2 ore 21. Insieme a Kylie Minogue e Ornella Muti, Virginia Raffaele e Antonella Clerici, Pupo e Pierfrancesco Favino, ci saranno i detenuti e le detenute della Bozza, ospiti dell'ultima puntata di "Stasera Casa Mika". Entreranno nelle case degli italiani per cantare uno dei brani più noti della musica sacra, l'A- ve Venirti di Mozart. Con Mika. «Ci avevano già contattato altre trasmissioni - rivela Alessandra Abbado, figlia di Claudio e La Repubblica Bologna (ITA) - it Print Tipo media: Stampa locale Tiratura: 63.490 Publication date: 06.12.2016 Diffusione: Pagina: 1, 13 Spread: 36.054 Readership: 270.596 La Repubblica Bologna (ITA) - it Tipo media: Stampa locale Tiratura: Publication date: 06.12.2016 Diffusione: Pagina: 1, 13 Spread: Readership: LA STORIA/ IL CORO DEI DETENUTI IN TV Sela popstarvaalla Dozza e il PapagenoacasaMika \7 uoi vedere che quel mix di taknto, ingenuità, sensibi- lità non è il frutto di un per- sonaggio inventato a tavolino? Che Mika è uno autentico?A sen- tire questa storia sembrerebbe di sì. La storia di una popstar che canta con i detenuti. Perché vuo- le raccontare che la musica cam- bia la vita. Come l'ha cambiata a lui. E così, forse inevitabilmente, si imbatte in un altro che la pen- sava così, o meglio nell'incarna- zione di quell'idea: il coro Papa- geno voluto da Claudio Abbado. Ilcantante Mika con il coro Papageno Print 63.490 36.054 270.596 Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 1, 13 SUPERFICIE : 41 % PERIODICITÀ : Quotidiano AUTORE : Emanuela Giampaoli 6 dicembre 2016 - Edizione Bologna

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Page 1: Associazione Mozart14 · 2016. 12. 6. · Pupo e Pierfrancesco Favino, ci saranno i detenuti e le detenute della Bozza, ospiti dell'ultima puntata di "Stasera Casa Mika". Entreranno

LA STORIA/ IL CORO DEI DETENUTI IN TV Vuoi vedere che quel mix di talento, ingenuità, sensibilità non è il frutto di un personaggio inventato a tavolino? Che Mika è uno autentico? A sentire questa storia sembrerebbe di sì. La storia di una popstar che canta con i detenuti. Perché vuole raccontare che la musica cambia la vita. Come l'ha cambiata a lui. E così, forse inevitabilmente, si imbatte in un altro che la pensava così, o meglio nell'incarnazione di quell'idea: il coro Papageno voluto da Claudio Abbado. Il cantante Mika con il coro Papageno EMANUELA GIAMPAOLI Vuoi vedere che stavolta non e un bluff? Che quel mix di talento, ingenuità, sensibilità non è il frutto di un personaggio inventato a tavolino? Che Mika è uno autentico? Che la Rai fa servizio pubblico? A sentire questa storia sembrerebbe di sì. La storia di una popstar che canta con i detenuti. Tutto inizia qualche settimana fa quando la popstar libanese è in cerca di idee per il suo programma. Non vuole solo personaggi celebri, vuole raccontare che la musica cambia la vita. Come l'ha cambiata a lui. E così, forse inevitabilmente, si imbatte in un altro che la pensava così, o meglio nell'incarnazione di quell'idea: il coro Papageno voluto da Claudio Abbado. Che certo non è nuovo alle platee blasonate, dopo essersi esibito davanti al Senato lo scorso giugno e davanti a Papa Francesco il 6 novembre, ma stasera conquista il prime time: Rai 2 ore 21. Insieme a Kylie Minogue e Ornella Muti, Virginia Raffaele e Antonella Clerici, Pupo e Pierfrancesco Favino, ci saranno i detenuti e le detenute della Bozza, ospiti dell'ultima puntata di "Stasera Casa Mika". Entreranno nelle case degli italiani per cantare uno dei brani più noti della musica sacra, l'A- ve Venirti di Mozart. Con Mika. «Ci avevano già contattato altre trasmissioni - rivela Alessandra Abbado, figlia di Claudio e presidente dell'Associazione MozartM - e prima abbiamo voluto incontrare Mika, gli abbiamo chiesto quali sarebbero stati i contenuti, senza dare per scontato nulla. Già il fatto che lui abbia preso sul serio le nostre richieste è stato un primo grande segnale di stima. Lo abbiamo invitato a venire a vedere da vicino, è arrivato. Capendo che noi non ci possiamo muovere agevolmente. Ha trascorso con noi due giornate intere». Mika è entrato alla Bozza, un sabato d'autunno, per incontrare i membri del coro, conoscere le loro vicende, i dolori, le fatiche, i volti segnati. Solo dopo gli ha chiesto di cantare insieme. E allora è tornato, accompagnato dalla mamma, figura centrale della sua vita, e da un'intera troupe televisiva. «La prima volta - racconta il maestro Michele Napolitano che dirige il coro - lo abbiamo accolto cantandogli una delle sue canzoni "Good guys", ed era visibilmente emozionato, non era mai stato in un carcere. Non è stato un incontro fugace, ha ascoltato i detenuti e i volontari, ha fatto molte domande, ha raccontato di sè. Nella puntata si vede. E si vede come anche per lui la musica sia stato uno strumento di riscatto. Ha scelto lui l'Ave Verum, un brano complesso. Ci ha detto che lo conosceva, che da ragazzino cantava in un coro di voci bianche. Scoprirete come è bravo». Quello che non si vedrà è uno dei regali che l'artista libanese ha lasciato ai coristi. «Alla fine della seconda giornata - dice Napolitano - ha chiesto a tutti di spegnere le telecamere e ha cantato solo per noi "Happy ending" chiedendoci di seguirlo. Guardare negli occhi dei detenuti in quel momento è stato un'emozione che porterò sempre con me».«Mika sarebbe piaciuto a mio padre - conclude Alessandra Abbado - è un uomo che sa ascoltare, una capacità che lui amava molto. È stato un vero incontro, un'empatia non comune, tanto che ci siamo detti che collaboreremo ancora insieme. Credo che succederà. Bi cose straordinarie in questi mesi ne sono avvenute tante. Non mi stupisco più, la musica cambia davvero levita». La popstar è entrato in ottobre alla Dozza. Ha parlato con i detenuti del Coro, li ha ascoltati. Poi è tornato e ha chiesto brodi cantare con lui "Ave Verum" di Mozart. Stasera in tv I PROTAGONISTI Sopra: Alessandra Abbado, presidente diMozartl4;Mika alla Bozza col Coro Papageno e assieme al maestro Michele Napolitano

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LA STORIA/ IL CORO DEI DETENUTI IN TV

Sela popstarvaallaDozzae ilPapagenoacasaMika

\7uoi vedere che quel mix ditaknto, ingenuità, sensibi-lità non è il frutto di un per-

sonaggio inventato a tavolino?Che Mika è uno autentico?A sen-tire questa storia sembrerebbedi sì. La storia di una popstar checanta con i detenuti. Perché vuo-le raccontare che la musica cam-bia la vita. Come l'ha cambiata alui. E così, forse inevitabilmente,si imbatte in un altro che la pen-sava così, o meglio nell'incarna-zione di quell'idea: il coro Papa-geno voluto da Claudio Abbado.

Ilcantante Mikacon il coro Papageno

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AUTORE : Emanuela Giampaoli

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IlcoroPapagenoacasaMikanoisalvatodallaEMANIJELAGIAMPAOLI

uoi vedere che stavolta non è unbluff? Che quel mix di talento, inge-nuità, sensibilità non è il frutto di unpersonaggio inventato a tavolino?Che Mikaè uno autentico? Che la Rai

fa servizio pubblico?A sentire questa storia sem-brerebbe di sì. La storia di una popstar che cantaconi detenutL Tutto inizia qualche settimana faquando la popstar libanese è in cerca di idee peril suo programma. Non vuole solo personaggi ce-lebri, vuole raccontare che la musica cambia lavi-ta. Come l'ha cambiata a luL E così, forse inevita-bilmente, si imbatte in un altro che la pensava co-sì, o meglio nell'incarnazione di quell'idea: il co- -ro Papageno voluto da Claudio Abbado. Che cer-to non è nuovo alle platee blasonate, dopo esser-si esibito davanti al Senato lo scorso giugno e da-vanti a Papa Francesco il 6 novembre, ma stase-ra conquista il prime time: Rai 2 ore 21. Insiemea Kylie Minogue e Ornella Muti, Virginia Raffae-le e Antonella Clerici, Pupo e Pierfrancesco Favi -no, ci saranno i detenuti e le detenute della Doz-za, ospiti dell'ultima puntata di Casa Mi-

Entreranno nelle case degli italiani per can-tare uno dei brani più noti della musica sacra, l'A-ve Verum di Mozart. Con Mika. «Ci avevano giàcontattato altre trasmissioni - rivela Alessandra

Abbado, figlia di Claudio e presidente dell'Asso-ciazione Mozartl4 - e prima abbiamo voluto in-contrare Mika. gli abbiamo chiesto quali sareb-bero stati i contenuti, senza dare per scontatonulla. Già il fatto che lui abbia preso sul serio lenostre richieste è stato un primo grande segnaledi stima. Lo abbiamo invitato a venire a vedereda vicino, è arrivato. Capendo che noi non ci pos-siamo muovere agevolmente. Ha trascorso connoi due giornate intere'>. Mika è entrato alla Doz-za, un sabato d'autunno, per incontrare i mem-bri del coro, conoscere le loro vicende, i dolori, lefatiche, i volti segnati. Solo dopo gli ha chiesto dicantare insieme. E allora è tornato, accompagna-to dalla mamma, figura centrale della sua vita, eda un'intera troupe televisiva. «La prima volta -

racconta il maestro Michele Napolitano che diri-ge il coro - lo abbiamo accolto cantandogli unadelle sue canzoni era visibilmen-te emnzionato, non era mai stato in un carcere.Non è stato un incontro fugace, ha ascoltato i de- -tenuti e i volontari, ha fatto molte domande, haraccontato di sè. Nella puntata si vede. E si vedecome anche per lui la musica sia stato uno stru-mento di riscatto. Ha scelto lui l'Ave Verum, un

brano complesso. Ci ha detto che lo conosceva,che da ragazzino cantava in un coro di voci bian-che. Scoprirete come è bravo». Quello che non sivedrà è uno dei regali che l'artista libanese ha la-sciato ai coristi. «Alla fine della seconda giornata- dice Napolltano - ha chiesto a tutti di spegnerele telecamere e ha cantato solo per noi

chiedendoci di seguirlo. Guardare negliocchi dei detenuti in quel momento è stato un'e-mozione che porterò sempre con me».

«Mika sarebbe piaciuto a mio padre - conclu-de Alessandra Abbado - è un uomo che sa ascol-tare, una capacità che lui amava molto. Èstatoun vero incontro, un'empatia non comune, tan-to che ci siamo detti che collaboreremo ancorainsieme. Credo che succederà. Di cose straordi-narie in questi mesi ne sono avvenute tante.Non mi stupisco più, la musica cambia davverolavita».

La popstarè entrato inottobre allaDozza.Ha parlatocon i detenutidel Coro, li haascoltati.Poi è tornatoe ha chiestoloro dicantarecon lui

di Mozart.Staseraintv

I PROTAGONISTISopra: AlessandraAbbado, presidentedi Mozartl4;Mikaalla Dozza col CoroPapageno e assiemeal maestro MicheleNapolitarto

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AUTORE : Emanuela Giampaoli

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