atripaldanews maggio 2012

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Raffaele La Sala, Emilio Mo- schella, Paolo Spagnuolo e Aldo Laurenzano: corsa a quattro per la carica di primo cittadino alla guida di Atripal- da per i prossimi cinque anni. Ore frenetiche tra incontri, tour nei quartieri e visite porta a porta. PAGINA 3 Scoraggiamento e proteste, i cittadini vogliono fatti e non promesse Il peso degli indecisi: è caccia all’ultimo voto. Sorprese in arrivo? Il potere dell’astensione di Redazione A pochi giorni dalla chiamata alle urne è partita la caccia al voto. A diffe- renza delle tornate elettoriali passate quest’anno sembra aleggiare sulla città il peso dell’astensionismo che potreb- be battere tutti e riservare delle sorpre- se. In tutta Italia cresce, infatti, l’anti- politica dei cittadini che hanno perso ormai la fiducia. Sta montando una legittima onda partiticida che potrebbe abbattersi anche sul voto atripaldese, nonostante le Amministrative, di per sé, riescano sempre a calamitare ai seg- gi molti più elettori delle politiche. Qualche blogger incita all’astensioni- smo di genere: “Disertiamo le urne! Andiamo al mare !”. Ma conviene veramente astenersi dal voto? Si verrebbe a creare, infatti, un vuoto di potere non consigliabile in un momento simile di forte recessione e crisi economica. È preferibile, invece, cercare di indivi- duare quale potrebbe essere la soluzio- ne che si possa inquadrare come il “male minore” e votare per la sua realizzazione. PAGINA 2 OMAGGIO ANNO IV NUMERO 1 MAGGIO 2012 D al giorno dopo la presentazio- ne delle liste è iniziata per i quattro candidati a sindaco una vera e propria caccia ai voti degli esclusi dalla competizione elettorale. Troppi, infatti, gli assessori e consi- glieri comunali uscenti, nonché forze politiche che, per un motivo o l’altro, sono rimaste fuori dalle Amministra- tive. Si va dalla sinistra di Sel e Prc al- le forze moderate di “Progetto Atri- palda” e pezzi del Pd. Mentre giorno dopo giorno emergono veleni ed ac- cuse incrociate per la mancata pre- sentazione delle liste, un dubbio al- leggia sul voto. Per chi voteranno? E’ questa la domanda, infatti, più fre- quente che si pongono i commenta- tori più attenti delle dinamiche della vita politica atripaldese. Molti si lan- ciano in previsioni, che sono quasi sempre desideri, su chi uscirà vinci- tore dalle urne il 6 e 7 maggio prossi- mo, sommando spesso in maniera net- ta, e senza troppa cognizione analiti- ca, i risultati delle passate elezioni. Ma un dato è certo, saranno proprio gli “esodati” di questa tornata eletto- rale a segnare la differenza. E’ qui che si giocherà la partita. Al di là di vin- citori e vinti, è chiaro: ci troviamo da- vanti ad un cambiamento in grado di sconvolgere i già precari equilibri. Un modo che consente di non dare nulla per scontato e che quindi può riapri- re i giochi delle decisioni. Il tutto, in- fatti, lascia presagire che è proprio lì, nella capacità dei quattro candidati a sindaco di attrarre il loro voto, che si deciderà chi sarà il nuovo primo cit- tadino e la composizione del futuro Consiglio comunale. Ago della bilan- cia e detentori veri delle chiavi del ri- sultato, gli esodati atripaldesi rappre- sentano perciò un’entità di consensi che condizionerà non soltanto il vo- to, ma con la quale chiunque nel fu- turo dovrà fare i conti. Decisiva per- ciò sarà certamente l’ultima settima- na di campagna elettorale dal finale imprevedibile. Gli esodati al crocevia di ALFONSO PARZIALE L’editoriale Corsa a quattro per la carica di primo cittadino: siamo alla resa dei conti Elezioni 2012, ne resterà soltanto uno Posta la prima pietra in con- trada Spagnola per la costru- zione del nuovo plesso Parrocchiale della Chiesa del Carmine. La struttura, che ospiterà anche un centro Polifunzionale, è stata finan- ziata dalla Confereza Episco- pale Italiana con i fondi dell’otto per mille. La bene- dizione per mano del vesco- vo Marino. PAGINA 10 Posta la prima pietra SPECIALE AMMINISTRATIVE SPECIALE AMMINISTRATIVE La benedizione in contrada Spagnola maggio 2012:14 copia 26/04/2012 23:57 Pagina 1

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AtripaldaNews Maggio 2012 - Speciale Amministrative

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Page 1: AtripaldaNews Maggio 2012

Raffaele La Sala, Emilio Mo-schella, Paolo Spagnuolo eAldo Laurenzano: corsa aquattro per la carica di primocittadino alla guida di Atripal-da per i prossimi cinque anni.Ore frenetiche tra incontri, tournei quartieri e visite porta aporta.

PAGINA 3

Scoraggiamento e proteste, i cittadini vogliono fatti e non promesse

Il peso degli indecisi: è caccia all’ultimo voto. Sorprese in arrivo?

Il potere dell’astensione

di Redazione

A pochi giorni dalla chiamata alleurne è partita la caccia al voto. A diffe-renza delle tornate elettoriali passatequest’anno sembra aleggiare sulla cittàil peso dell’astensionismo che potreb-be battere tutti e riservare delle sorpre-se. In tutta Italia cresce, infatti, l’anti-politica dei cittadini che hanno persoormai la fiducia. Sta montando unalegittima onda partiticida che potrebbeabbattersi anche sul voto atripaldese,nonostante le Amministrative, di persé, riescano sempre a calamitare ai seg-gi molti più elettori delle politiche.Qualche blogger incita all’astensioni-smo di genere: “Disertiamo le urne!Andiamo al mare!”. Ma conviene veramente astenersi dalvoto? Si verrebbe a creare, infatti, unvuoto di potere non consigliabile in unmomento simile di forte recessione ecrisi economica. È preferibile, invece, cercare di indivi-duare quale potrebbe essere la soluzio-ne che si possa inquadrare come il“male minore” e votare per la suarealizzazione.

PAGINA 2

OMAGGIO ANNO IV NUMERO 1

MAGGIO 2012

Dal giorno dopo la presentazio-ne delle liste è iniziata per iquattro candidati a sindaco

una vera e propria caccia ai voti degliesclusi dalla competizione elettorale.Troppi, infatti, gli assessori e consi-glieri comunali uscenti, nonché forzepolitiche che, per un motivo o l’altro,sono rimaste fuori dalle Amministra-tive. Si va dalla sinistra di Sel e Prc al-le forze moderate di “Progetto Atri-palda” e pezzi del Pd. Mentre giornodopo giorno emergono veleni ed ac-cuse incrociate per la mancata pre-sentazione delle liste, un dubbio al-leggia sul voto. Per chi voteranno? E’questa la domanda, infatti, più fre-quente che si pongono i commenta-tori più attenti delle dinamiche dellavita politica atripaldese. Molti si lan-ciano in previsioni, che sono quasisempre desideri, su chi uscirà vinci-tore dalle urne il 6 e 7 maggio prossi-mo, sommando spesso in maniera net-ta, e senza troppa cognizione analiti-ca, i risultati delle passate elezioni.Ma un dato è certo, saranno propriogli “esodati” di questa tornata eletto-rale a segnare la differenza. E’ qui chesi giocherà la partita. Al di là di vin-citori e vinti, è chiaro: ci troviamo da-vanti ad un cambiamento in grado disconvolgere i già precari equilibri. Unmodo che consente di non dare nullaper scontato e che quindi può riapri-re i giochi delle decisioni. Il tutto, in-fatti, lascia presagire che è proprio lì,nella capacità dei quattro candidati asindaco di attrarre il loro voto, che sideciderà chi sarà il nuovo primo cit-tadino e la composizione del futuroConsiglio comunale. Ago della bilan-cia e detentori veri delle chiavi del ri-sultato, gli esodati atripaldesi rappre-sentano perciò un’entità di consensiche condizionerà non soltanto il vo-to, ma con la quale chiunque nel fu-turo dovrà fare i conti. Decisiva per-ciò sarà certamente l’ultima settima-na di campagna elettorale dal finaleimprevedibile.

Gli esodati al crocevia

di ALFONSO PARZIALE

L’editoriale Corsa a quattro per la carica di primo cittadino: siamo alla resa dei conti

Elezioni 2012, ne resterà soltanto uno

Posta la prima pietra in con-trada Spagnola per la costru-zione del nuovo plessoParrocchiale della Chiesa delCarmine. La struttura, cheospiterà anche un centroPolifunzionale, è stata finan-ziata dalla Confereza Episco-pale Italiana con i fondidell’otto per mille. La bene-dizione per mano del vesco-vo Marino. PAGINA 10

Posta la prima pietra

SPECIALE AMMINISTRATIVESPECIALE AMMINISTRATIVE

La benedizione in contrada Spagnola

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www.atripaldanews.itprimo piano

Le Amministrative 2012 sarannoricordate nella cittadina del Saba-to anche per la bagarre scoppiataal momento della scelta degliscrutatori.Un clima elettorale già incande-scente in avvio a causa dei dueepisodi intimidatori nei confrontidel sindaco Aldo Laurenzano(lettera di minaccia) e del candi-dato al consiglio comunale FlavioPascarosa (atto vandalico controla sua auto).Ma veleni e proteste sono andatiin scena anche per la scelta degliscrutatori. Nella Commissioneelettorale, infatti, non si è trovatal'unanimità sul sorteggio e così lanomina degli scrutatori è avvenu-ta con l’indicazione da parte diciascun componente di dieci no-minativi. Accuse sono volate dairappresentanti della lista «Unitiper Atripalda». A comporre la commissioneelettorale il sindaco Aldo Lau-renzano ed i consiglieri comuna-li Andrea Montuori, GiacomoFoschi ed Emilio Moschella.

LE SEZIONIDieci le sezioni elettorali, più unseggio speciale l'8bis, allestitopresso la Casa di Cura “Santa Rita”di via Appia. Cinque sezioni,dalla numero 1 alla numero 5,saranno allestite presso la scuolamaterna di via Manfredi; altre in-que sezioni invece, dalla numero6 alla numero 10, saranno ubica-te presso la scuola materna di viaNicola Adamo (ex via Cesinali). Questi tutti i nominativi dei presi-denti e scrutatori:

Sezione 1: presidente Di RitoYuri, scrutatori: Tirone Rosanna,Luongo Alessandro, Parziale Elisae Ricciarelli Annalisa. Sezione 2: presidente Grande Mi-rella Maria, scrutatori: Mazza Car-mine, Conte Gabriella, MaurielloAntonietta e Iannaccone Elena. Sezione 3: presidente Del GaudioCarmen, scrutatori: IannoneDavide, D'Agostino Generosa, Sca-lese Urciuoli Daniele. Sezione 4: presidente PisacretaVittorio, scrutatori: PicarielloDaniela, Iandoli Sabino, IarrobinoMario e Oliva Antonio. Sezione 5: presidente CuccinielloFernando e scrutatori: SgambatiAntonio, Maffei Monica,Colantuoni D'Alelio Grazia eSpagnuolo Vincenzo. Sezione 6: presidente FiorettiCostantina, scrutatori: VecchioneDanilo, Angiuoli Roberto, Mau-riello Michela e Ventola Francesco. Sezione 7: presidente Sarno Sal-vatore e scrutatori: Tammaro An-tonella, Scarpa Danilo, LombardiGerarda e Berardino Giovanni.Sezione 8: presidente CataldoSonia, scrutatori: Lombardi Mar-co, Olivieri Rosario, Narciso Violee Troncone Carmine. Sezione 8 speciale: presidente DiMicco Vincenzo, scrutatori: PacilioGiuseppe e Maietta Marco.Sezione 9: presidente De FeoNicoletta, scrutatori: RomitoKatia, Urciuoli Tonia, MelilloPatrizia e Nicastro Antonio. Sezione 10: presidente ParzialeRosa, scrutatori: Cillo Rosanna, DeVinco Alessandro, ParzialeValentina e Gregoraci Paola.

L’astensionismo potrebbe batteretutti in questa tornata elettorale.In tutta Italia cresce, infatti, l’an-tipolitica, cittadini che hannoperso ormai la fiducia. Sta mon-tando una legittima onda partiti-cida che potrebbe abbattersianche sul voto atripaldese, nono-stante le Amministrative, di persé, riescano sempre a calamitareai seggi molti più elettori dellepolitiche. Qualche blogger incitaall’astensionismo di genere:“Disertiamo le urne! Andiamo almare!”.Ma conviene veramente astenersidal voto? Si verrebbe a creare, in-fatti, un vuoto di potere non con-sigliabile in un momento similedi forte recessione e crisi econo-mica. È preferibile, invece, cerca-re di individuare quale potrebbeessere la soluzione che si possainquadrare come il “male mino-

re” e votare per la sua realizza-zione.A rendere il quadro però fosco incittà, spingendo molti a tenersi ilprossimo 6 e 7 maggio lontanodai seggi, è che tutte le quattroliste in campo, nella maggior

parte dei casi, sono il frutto difratture e veleni maturati nel cor-so degli ultimi cinque anni den-tro e fuori il Consiglio comunale.La lista "Piazza Grande" di Raf-faele La Sala nasce dall’isola-mento nel quale si è ritrovato ilconsigliere di minoranza candi-

dato sindaco all’interno delConsiglio comunale e nellastessa opposizione. Quella invece di “API – Alleanzaper Atripalda” di EmilioMoschella è nata il giorno primadella presentazione delle liste peri veti incrociati che Pd, Udc e Flihanno posto sul nome dellostesso Moschella. L’alleanza "Uniti per Atripalda"di Paolo Spagnuolo, natasull’accordo programmaticosottoscritto da Udc, Pd, Fli e Psisegna invece lo strappo forte traUdc e Pdl, con ripercussioni chepotrebbero registrarsi subitodopo il voto nell’alleanza dicentrodestra alla Regione e allaProvincia. Altra scelta inaspetta-ta è l’accordo di Fli con il Pd el’Udc di De Mita.Infine, la lista "Patto civico perAtripalda" con Aldo Laurenza-no che, sempre più in rottura conil Partito Democratico, è statomollato negli ultimi mesi datutte le forze politiche ed igruppi consiliari che lo avevanoportato alla vittoria cinque annifa e si è ritrovato alla fine alleatocon quel Popolo della Libertà chetanto lo aveva criticato prima. Tut-to ciò non può alla fine che ge-nerare scontento e smarrimentonell’elettorato atripaldese che po-trebbe ripercuotersi nel non voto.

Il voto degli indecisi sulle sorti della cittàElettori disincantati chiedono azioni fattive e dicono basta a false promesse post elezioni

I veleni della politica

Salta il sorteggio degli scrutatori,si procede alla nomina direttaClima rovente dopo i due atti intimidatoricontro Pascarosa (Uniti per Atripalda) eLaurenzano (Patto civico per Atripalda)

LA POLEMICALA POLEMICA

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Si avvia al traguardo finale lacampagna elettorale delle quattroliste in campo per l’elezione delSindaco e del Consiglio comunale,fissata per domenica 6 e lunedì 7maggio.La lista numero 1, la civica “Piaz-za Grande”, candida a sindaco Raf-faele La Sala mentre la lista concontrassegno numero due è l’“Api– Alleanza per Atripalda” ed èguidata dal candidato sindaco E-milio Moschella. Terza lista con“Uniti per Atripalda” è capeggia-ta da Paolo Spagnuolo mentre,infine, la lista numero quattro èquella del primo cittadino uscenteAldo Laurenzano, “Patto civicoper Atripalda”. Sessantuno, invece, i candidati alParlamentino cittadino che saràcomposto da 16 consiglieri, di cui11 eletti nella lista vincente e 5 nel-le tre liste perdenti in proporzioneai voti ottenuti. Il sindaco potrà no-minare in giunta 5 assessori anzi-ché 7 come è stato per il passato.La civica «Piazza Grande» candidaa sindaco il consigliere comunaleuscente di minoranza Raffaele LaSala di «Merito è Libertà» e capoli-sta la consigliera comunale dell'Adcdi Francesco Pionati, AnnunziataBattista.La lista di partito “Api – Alleanzaper Atripalda” candida EmilioMoschella, consigliere uscente dimaggioranza e vede come capolista

un giovane, Luca Sarno.La terza lista, “Uniti per Atripal-da” nasce invece da un accordo traUdc, Pd, Fli e Psi ed è capeggiatadal capogruppo uscente dell’UdcPaolo Spagnuolo. Capolista è l’exassessore all’Urbanistica del Pd,Luigi Tuccia.Infine, la lista del primo cittadinoAldo Laurenzano, “Patto civico perAtripalda” registra la convergenzadel Pdl con un accordo siglato di-rettamente con il presidente e coor-dinatore provinciale del Popolo del-la Libertà, senatore Cosimo Sibilia.Capolista è infatti il capogruppouscente del Pdl, Massimiliano DelMauro.

Quattro liste pronte per il rush finaleLa carica dei sessantuno dopo settimane di tira e molla tra accordi a sorpresa e patti scoppiati

La resa dei conti

Abitanti: 11.146 | Sezioni: 10

Consiglieri: 16 | maggioranza: 11 | minoranza: 5

Assessori: 5

Elettori: 9.814 | uomini: 4.766 | donne: 5.048

I NUMERI DEL 2012I NUMERI DEL 2012

Sono molti i consiglieri comu-nali uscenti che non sarannodella partita. Le motivazionialla base della loro sceltasono però diverse. Inoltre illoro numero è aumentato inmodo esponenziale negliultimi mesi dell’Amministra-zione Laurenzano a seguitodelle surroghe effettuate per lascelta dei consiglieri di Pd,Udc e Pdl di lasciare perprotesta il Parlamentino citta-dino. Hanno deciso di farsi da partespontaneamente per dare spa-zio al rinnovamento nel parti-to Enzo Aquino (Pd), FrancoLandi (Pd), Antonio Toma-setti (Pd) e Antonio Acerra

(Udc). A questi si aggiungonoArturo Iaione (Psdi-Psi) di-messosi per primo dal Consi-glio comunale ed infine Anto-nella Saporito e Linda Losco.Restano fuori altri, invece, per-ché all’ultimo momento è sal-tato l’accordo tra “Progetto A-tripalda”, Sel e parte del Pdvicino all’onorevole AlbertaDe Simone, intorno alla can-didatura a sindaco di AntonioTroisi. Con lui ci sarebbero stati in li-sta gli uscenti Giacomo Fo-schi, Elio Di Pietro, AndreaMontuori, Gioacchino Guer-riero, Luigi Adamo, Vincen-zo Di Luccio, Nancy Palladi-no e Lina Napoletano.

Tra rinunce spontanee e imposte, in molti rimasti fuori dai giochi

Anche alle Amministrative del 2007le liste furono quattro in tutto: quel-la del sindaco Aldo Laurenzano“Centro Sinistra per Atripalda” cheincassò 3583 voti (48,36%), distac-cando per 403 voti la civica capeg-giata da Arturo Iaione (3180 prefe-renze per il 42,92%) e denominata“Al Centro per Atripalda”. La listadi Alleanza Nazionale ottenneinvece 533 voti con il candidato asindaco Antonio Prezioso (7,19%),eletto nei banchi della minoranza,mentre, infine, la lista di “Rifonda-zione comunista”, con candidatasindaco Cinzia Spiniello, ottennesolo 113 voti (1,52%), restandofuori dal Consiglio comunale. Moltidei candidati in corsa sonoconsiglieri uscenti. Ecco i voti cheriportano alle scorse elezioni:Paolo Spagnuolo (439), EmilioMoschella (276), Antonio Iannac-cone (274), Massimiliano DelMauro (265), Luigi Tuccia (252),Maurizio De Vinco (198), RaffaeleLa Sala (191), Tommaso Mazzoc-ca (184), Annunziata Battista(145) e Fabiola Scioscia (100).Con loro anche Aldo Laurenzanoe Antonio Prezioso, nel 2007candidati sindaci. Ricandidati anchei consiglieri dimissionari DomenicoLandi (164), Raffaele Barbarisi(144) ed Emilia Coppola (91).

ELEZIONI 2007ELEZIONI 2007

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Il professore Raffaele La Sala di “Merito è Libertà”ci riprova dopo vent’anni e si ricandida a sindacodi Atripalda. «Viviamo un tempo di emergenzasociale ed istituzionale in cui ogni programmaamministrativo rischia di essere o insufficienteo inattuabile. Tuttavia abbiamo la responsabi-lità civica, politica e personale di contribuire al-la vita pubblica di Atripalda con umiltà e re-sponsabilità».Quali sono gli obiettivi dei prossimi cinque an-ni?«Si ripartirà con il riorganizzare la struttura co-munale per restituire dignità al civico consessoattraverso sedute consiliari tematiche aperte aicittadini, prevedendo anche sessioni specificheper la presentazione di interpellanze, interro-gazioni e ordini del giorno. Si darà esecuzione al-l’istituzione del presidente del consiglio Comu-nale e al baby sindaco. Si ottimizzeranno le com-petenze dei diversi servizi sollecitando sinergietra gli uffici. Semplificazione e trasparenza de-gli atti amministrativi per migliorare le azionidi comunicazione rivolte ai cittadini».La nuova Amministrazione si troverà ad af-frontare la difficile situazione delle casse co-munali in rosso…«Dobbiamo raggiungere gli obiettivi limitandole spese. Occorrerà garantire condizioni di e-quità nel prelievo tributario, attraverso la lottaall’evasione fiscale e contributiva ma anche va-lutando la possibilità di introdurre agevolazionisulla nuova imposta Imu per soggetti in diffi-coltà, cercando di contenere per tutti la percen-tuale minima stabilita dalla legge. Inoltre, saràpossibile evitare di innalzare le aliquote d'im-posta eliminando le spese superflue, spesso le-gate alla cattiva gestione passata».Attenzione è riservata anche al sociale e al-l’associazionismo…«La famiglia sarà posta al centro dell'azione am-ministrativa. Saranno facilitate le erogazioni diservizi, vincolate ai parametri di reddito, e le at-tività a sostegno delle famiglie in difficoltà con

il coinvolgimento delle istituzioni competenti,con l'istituzione del servizio di mediazione fa-miliare pubblico e gratuito. L’associazionismoe il volontariato saranno interlocutori privile-giati per far fronte a servizi relativi alle attivitàper infanzia, minori, diversamente abili, giova-ni e anziani».Lei ha sottolineato l’importanza, in termini di

risparmio economico, di una costante manu-tenzione delle opere pubbliche…«Una buona manutenzione, sul lungo periodo,incide positivamente sulla spesa pubblica per-ché si eviteranno interventi straordinari costosiche costringono poi l'Ente ad indebitarsi».Ruolo fondamentale è quello della cultura le-gata all’ambiente e al turismo…«Nell’ottica del welfare sarà necessario ripristi-nare i servizi culturali negati negli ultimi anni.Occorre creare un sistema integrato per pro-muovere il territorio e offrire nuove opportunitàdi lavoro attraverso la valorizzazione del nostroimponente patrimonio archeologico, storico-cul-turale ed ambientale, evitando la grave spro-porzione tra piccoli ed insufficienti interventi apioggia ed i macro interventi finanziari per ma-nifestazioni assai costose e non sempre adegua-tamente rendicontate».A questo si lega lo sviluppo del nuovo pianourbanistico della città…«Sosteniamo lo sviluppo economico e produttivovolto al miglioramento dei servizi, con partico-lare cura per la qualità edilizia, urbana ed am-bientale. Non pensiamo alle trasformazioni ur-banistiche solo in termini di aumento degli in-dici di edificabilità, ma sulle reali tendenze de-mografiche. Un Comune deve dare la possibilitàa chi lavora e a chi produce di ampliare le pro-prie strutture. Ci impegneremo affinché venga-no predisposti strumenti urbanistici orientati al-la promozione delle fonti pulite e al risparmioenergetico».Come infine far decollare la raccolta differen-ziata?«I comuni devono farsi promotori della raccoltadifferenziata, attraverso campagne informativee agevolazioni economiche per le utenze dome-stiche e sostegno alla separazione delle tipolo-gie. L'amministrazione promuoverà nelle sedicompetenti l'utilizzo di impianti in grado di “va-lorizzare” il rifiuto nell'ottica del recupero e-nergetico».

Dopo vent’anni La Sala si ripropone

Lista “Piazza Grande”Candidato sindaco: Raffaele La Sala

1 - Annunziata Battista2 - Vincenzo Argenio3 - Giancarlo Cammarota4 - Antonio Candella5 - Sabino Capaldo6 - Luigi Del Gaudio7 - Maria Fasano8 - Agostino Fasulo9 - Alberto Graziano10 - Vincenzo Infante11 - Maurizio Luce12 - Roberto Mattiello13 - Claudio Melillo14 - Giuseppe Oliva15 - Giuseppina Spina16 - Katiuscia Toscano

Lista n°1 “Piazza Grande”

“Questa campagna elettorale siè svolta intorno ad un parados-so: il paradosso di chi come Spa-gnuolo e Laurenzano si candi-davano a risolvere i problemidella città insieme a quelli chenon solo li avevano provocati mache dall’opposizione non aveva-no neppure seriamente contra-stato. Due alleanze, una pre-sunta politica e l’altra presuntacivica in un guazzabuglio sen-za storia e senza futuro. Insom-ma non ci vuole poi tanto a ca-pire che quelli che si sono “uni-ti” si sono uniti per raccoglierevoti (e per litigare subito dopo)e quelli che hanno fatto il “pat-to” hanno ipocritamente siglatopatti che nessuno conosce. Il Pde Laurenzano sono in solido re-sponsabili dello sfascio ammi-nistrativo e finanziario cittadinoe ci vuole proprio una bella fac-cia tosta a candidarsi contro sestessi (ieri nemici oggi riciclati

e contenti). PIAZZA GRANDE è l’unica no-vità seria e credibile di questacompetizione elettorale: nellaquale porta freschezza espe-rienza, entusiasmo, passionecompetenza, amore per Atripal-da e soprattutto una riconosciu-ta capacità di parlare alla gentesenza ricorrere a mortificantipromesse e ricattucci obliqui. Il6 ed il 7 maggio i cittadini han-no la possibilità di spezzare ilcircolo vizioso di una rozza qua-driglia della politica; e possono- se vogliono- inaugurare unanuova stagione di speranza vo-tando i candidati di PIAZZAGRANDE, persone normali, cit-tadini liberi senza interessi per-sonali. E potranno così sceglie-re il loro sindaco liberamentesenza subire imposizioni da Nu-sco e senza tollerare le prepo-tenze di un piccolo tirannello dipaese”.

“Siamo l’unica novità seria e credibile priva di imposizioni esterne”Le frecciate a Spagnuolo e Laurenzano

APPELLO AL VOTOAPPELLO AL VOTO

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Manca poco al voto per le amministrative che,ad Atripalda come in altri comuni irpini, hagenerato una campagna elettorale intensa. Incittà, infatti, il momento della presentazionedelle liste ha assunto quasi le caratteristiche diun action movie, con accordi saltati, alleanzesbriciolate e volti nuovi emergenti. Tra questi, senz’altro, quello di Emilio Mo-schella, già consigliere comunale dal 2002,forte di un’intensa esperienza amministrativa,da gennaio 2012 Segretario cittadino di API eoggi candidato alla carica di sindaco della li-sta “Alleanza per Atripalda”. Quarantotto anni, docente di discipline plasti-che presso l’Istituto d’Arte di Avellino, pittore,scultore e giornalista, figlio di un noto com-merciante, Moschella si presenta con una listacaratterizzata da persone ben radicate sul ter-ritorio.“La mia lista ha elementi radicati nelle di-verse realtà cittadine. Vogliamo essere l’e-spressione di tutti i quartieri e i ceti sociali;abbiamo voluto volti nuovi per un concretorinnovamento. Abbiamo inoltre il più alto nu-mero di donne candidate perché crediamoche la concretezza femminile giovi al gover-no della cosa pubblica”.Padre di due figli universitari, Emilio Mo-schella ha particolarmente a cuore temi cheriguardano i giovani e il futuro, la buonaamministrazione e la lotta agli sprechi.“Mi sono fatto promotore di una cooperativasociale che nascerà a breve e che si occuperàdi servizi, arti e mestieri. E’ importante, in-fatti, il recupero della gloriosa tradizione ar-tigiana atripaldese in grado di diventare oc-cupazione per i giovani oltre che momentodi confronto con i più anziani che avranno ilcompito di tramandare le loro tecniche. Mipiace ricordare di aver evitato lo “scippo” delPunto informativo lavoro, servizio presentenel mio programma: sarà potenziato con u-na formazione continua e una precisa eroga-zione d’informazioni. Nella Dogana, di con-certo con la Regione, vorrei, inoltre, colloca-re una scuola rivolta alla formazione di nuo-vi artisti-artigiani”.Nel programma ampio spazio a due temi digrande attualità: le tasse e gli sprechi. Sulprimo punto l’attenzione del candidato è ri-volta alla Tarsu e all’Imu.“La Tarsu nelle zone rurali è ingiustamenteesosa. La raccolta differenziata va pensata di-versamente rispetto al centro città. In cam-pagna vi sono molti nuclei familiari che uti-lizzano l’umido per usi di campagna. Infatti,chi possiede una seconda casa nelle zone ru-rali e che utilizza ad esempio in estate, inquel periodo, non produrrà rifiuti nella primacasa, quindi la situaizone è bilanciata. Sul-l’Imu l’applicazione della tariffa deve essereinvece minima, perché le famiglie già sonofortemente in sofferenza a causa della crisi”.Ma dove trovare la copertura finanziaria?“Bisogna avere coraggio ed eliminare gli spre-chi. Non si possono più “accontentare” i va-ri consulenti esterni del Comune che magarisono vicini agli amministratori; basta con gliincarichi a quattro zeri come quelli attribui-ti per la redazione del Puc che, nel mio pro-gramma sarà redatto dai tecnici interni al-l’Utc. Altro taglio da fare è quello alle con-sulenze legali sproporzionate; nel programmaho lanciato la proposta di istituire un Ufficiolegale interno o, in alternativa, rivolgersi a-gli esterni solo previa sottoscrizione di unaconvenzione che obblighi ad applicare le ta-riffe minime calmierate”.Lei ha ricoperto anche la delega alla Prote-zione Civile durante le piogge torrenzialidella scorsa primavera e l’eccezionale ne-vicata di febbraio...“Effettivamente sono stati momenti di grandelavoro per risolvere disagi concreti dato chele persone rischiavano di rimanere isolate.

Nel mio programma è previsto un potenzia-mento del corpo della Protezione Civile. In-tendo coinvolgere più persone e formare gliaddetti in maniera qualificata. Bisogna, inol-tre, aprire alle associazioni di volontariato inambito sportivo, culturale e ricreativo. Traqueste anche gli Scout che hanno bisogno di

una migliore sistemazione per svolgere al me-glio le loro attività”.Traffico e viabilità, quale futuro?“Da più parti i cittadini mi hanno manifesta-to la necessità di avere migliore segnaletica emarciapiedi per poter camminare in sicurez-za, specie negli attraversamenti pedonali.Vorrei creare dossi artificiali per l’attraver-samento pedonale, come sono stati realizza-ti alla Ferrovia ad Avellino. Inoltre mancanoin più punti le pensiline per chi attende l’au-tobus. Vanno potenziati anche i collegamen-ti tra Alvanite e il centro usando, ad esem-pio, il pulmino comunale, fermo durante i pe-riodi festivi”.Lei ha proposto di devolvere i compensi de-gli amministratori per il quartiere Alvani-te…“Si, penso che sindaco, assessori e consiglie-ri debbano dare un esempio concreto di vici-nanza al cittadino. Ho proposto, perciò, chedevolvano il loro compenso a favore dell’As-sociazione Domenico Piscopo che opera adAlvanite con servizi come doposcuola ed at-tività ricreative. Tanti amministratori sonoprofessionisti o, in ogni caso, già occupati,per cui non gli toglieremo il “pane di bocca”ma solo il superfluo a favore dei meno fortu-nati”.Cosa pensa, infine, degli altri candidati?“Non rispondo alle polemiche dei miei av-versari. Voglio sottolineare la mia forte e lun-ga esperienza amministrativa che si con-trappone all’inesperienza di altri che hannodimostrato di non riuscire a portare a termi-ne gli impegni assunti. Mi domando, infatti,come Paolo Spagnuolo possa pensare di fareil sindaco quando si è dimesso dalla carica diconsigliere di opposizione prima della finedel mandato e in contemporanea con il Pd”.

La sfida contro tutti di Moschella

Lista “API - Alleanza per Atripalda”

Candidato sindaco: Emilio Moschella

1 - Luca Sarno2 - Aniello Corcione 3 - Carmine Cocchia4 - Alessandro De Franco5 - Loredana Gaeta6 - Anna Gisi7 - Elio Martignetti8 - Vincenza Montone9 - Andrea Nigro10 - Christian Pepe11 - Stefano Spagnuolo12 - Ciro Spina13 - Assunta Testa14 - Luisa Venezia

Lista n°2 “API - Alleanza per Atripalda”

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Il Committente: Aldo Laurenzano

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Spagnuolo progetta tempi nuovi

Lista “Uniti per Atripalda”Candidato sindaco: Paolo Spagnuolo

1 - Luigi Tuccia2 - Gianpaolo Antonacci3 - Valentina Aquino4 - Raffaele Barbarisi5 - Emilia Coppola6 - Antonio Iannaccone7 - Domenico Landi8 - Antonio Landolfi9 - Sabino La Sala10 - Dimitri Musto11 - Ulderico Pacia12 - Flavio Pascarosa13 - Antonio Prezioso14 - Fabiola Scioscia15 - Giuseppe Spagnuolo16 - Serafina Stefanelli

Lista n°3 “Uniti per Atripalda”

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Paolo Spagnuolo, giovane avvocato di 37anni, sposato e padre di due figli, capo-gruppo consiliare uscente dell’Udc, è pron-to per la sfida elettorale più importante del-la sua carriera politica...«Vedo un entusiasmo responsabile di u-na comunità stanca della gestione Lau-renzano che ha ridotto i cittadini a pezzidi un mosaico disgregato. Vinceremo per-ché "Uniti per Atripalda" rappresenta u-na concreta possibilità di rilancio per lacittà affinché possa ritrovare il protago-nismo che merita nel panorama provin-ciale e regionale ed offrire ai nostri figlil'opportunità di immaginare qui il pro-prio futuro». Da dove si ripartirà?«Restituendo dignità ed autorevolezza al-l'Amministrazione di questa città muo-vendo dai partiti, perché sono gli unicistrumenti di cui disponiamo per mante-nere viva la fiamma della democrazia, peroffrire ai cittadini luoghi e strumenti diconfronto. Abbiamo trovato equilibrio trarinnovamento ed esperienza sulla base diun disegno comune. Il cambiamento chenoi proponiamo è quello che si misura suiproblemi e non sui proclami». Una sfida sicuramente non semplice daaffrontare..«Sarà una sfida amministrativa estrema-mente ardua. I problemi di Atripalda nonsi risolvono in 100 giorni. La nostra am-bizione è quella di affrontarli in via strut-turale perché solo muovendo dalle fon-damenta e rifuggendo dall'estemporaneitàpotremo creare le condizioni necessariead un vero e definitivo rilancio della no-stra comunità confrontandoci sistemati-camente con i cittadini». Chi si deve prendere carico di questa re-

sponsabilità?«I problemi di Atripalda non sono dipesida Sel, né dal Pd o da Cives ma da unapolitica spregiudicata e anarchica che haportato alla disgregazione delle forze po-litiche stesse. Ora noi vogliamo ricom-porre questa crisi attraverso i partiti. A-tripalda ha un tessuto economico e so-ciale lacerato, restituiremo alla città lasua vocazione commerciale e culturale at-traverso un'azione corale. E per fare ciònon occorre solo un sindaco bravo e unabuona squadra, ecco perché apriremo alconfronto con i cittadini, le associazionie le forze politiche non presenti in Con-siglio comunale».“Uniti per Atripalda” nasce su un preci-so accordo programmatico...«Sì, infatti, il nostro programma era pron-to da tempo e volto alla ricerca del benecomune attraverso la composizione di u-na lista equilibrata che risponde a esi-genze di cambiamento. Noi abbiamo le i-dee chiare, noi sì che abbiamo presenta-to un programma anche nei termini giu-sti perché è da lì che siamo partiti».Una carica che arriva direttamente daicittadini...«Parlando con le persone ho potuto con-statare che gli atripaldesi hanno posto deipunti fermi: la gestione Laurenzano è dadimenticare; hanno capito che si vota peril sindaco e non per il medico, due coseben diverse; si vota infine per il marito enon per la moglie. I c ittadini sono re-sponsabili perché conoscono la situazio-ne finanziaria dell'Ente e non chiedonola luna nel pozzo, ma una presenza quo-tidiana che il sindaco uscente non è riu-scito a garantire. Possiamo finalmente di-re che ora la nottata è passata».

GLI OBIETTIVIInnovazione ed esperienza per farrinascere la città attraverso l’impe-gno di una squadra competente emotivata dall’interesse collettivo. AdAtripalda occorre un’amministra-zione capace di rispondere in viastrutturale alle problematiche cheattanagliano la città: è necessariovoltare le spalle all’estemporaneità.Quando sarà necessario risponderenell’immediatezza, la squadra diPaolo Spagnuolo assicura risposteveloci ed efficaci. Il mercato tornerà presto al suo po-sto, il cuo-re dellacittà. Previ-sti inter-venti sul-l’organiz-zazionedella mac-china am-ministrati-va per ri-durre a zero gli sprechi e garantiremaggiore efficienza. Apriremo unconfronto serrato sul versante dellePolitiche sociali per rispondere almeglio, in rete con le tante associa-zioni presenti sul territorio, ad unacrisi che sta flagellando la nostra co-munità. Allo stesso tempo sarannoavviate azioni strutturali i cui fruttiarriveranno solo sul lungo periodo. Il Puc sarà disegnato nella pienaconcertazione sulla base di un dia-logo continuo e costruttivo con tut-ta la città in modo da ripristinare lacentralità di Atripalda nello scac-

chiere provinciale, per fare di que-sto territorio uno snodo cruciale trala Grande città, il mare e le aree in-terne. La questione rifiuti prevede l’avviodi una raccolta differenziata capil-lare, da anni invocata ma mai at-tuata.Previste soluzioni innovative per re-stituire al centro storico un’iden-tità, rianimando le vecchie botteghee facilitando l’insediamento di atti-vità commerciali.Battaglia sarà fatta per salvare l’An-tica Abellinum e per riportare allaluce l’intera città romana ancora se-polta. Attenzione costante al risa-namento delle casse comunali sen-za però svendere i beni cittadini.Sono solo alcuni dei punti del pro-gramma elettorale che porterà Atri-palda ad essere di nuovo protagoni-sta del proprio presente e del pro-prio futuro. Gli elettori sanno di-stinguere le menzogne dalla verità,il ricatto dalla trasparente ed onestaricerca del consenso. C’è troppoamore per questa città, ecco perchènon è possibile più chiudere gli oc-chi dinanzi all’arroganza e alle in-capacità passate. Gli atripaldesi san-no che “Uniti per Atripalda” è l’al-ternativa ad una gestione il cui esi-to fallimentare è sotto gli occhi ditutti. I sedici candidati guidati daSpagnuolo rappresentano il giustoconnubio tra esperienza e gioventùamministrativa, il vero rinnova-mento, quello che si costruisce sul-le idee e sulle soluzioni attraversola buona politica.

La città ha bisogno di rilancio

commerciale eculturale

La rinascita dei partiti:strumento di democrazia e confronto

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Piano Urbanistico Comunale, futuro del Par-co archeologico, valorizzazione del com-mercio, interventi per le periferie e una po-litica di gestione amministrativa di rigorecon un occhio alle casse comunali. Questii punti principali del programma del can-didato sindaco di “Patto Civico per Atri-palda”, Aldo Laurenzano.«Quella di ricandidarmi è stata una sceltamolto sofferta: dopo tante peripezie e al-cune defezioni, avevo deciso di rinuncia-re, ma sono stato sollecitato da tantissimepersone che mi hanno pregato di non ab-bandonare la nave. E, sentendomi un a-tripaldese doc, legato alla sua città, ho de-ciso di tornare in corsa per la carica di sin-daco, innanzitutto per completare quan-to avviato negli ultimi cinque anni e poiper offrire una seria occasione di riscossaai tanti giovani atripaldesi».“Patto civico per Atripalda” nasce comeuna lista civica…«La politica, sia a livello nazionale che lo-cale, è in grossa sofferenza. La società ci-vile sta protestando e non vuole più dele-gare ai soliti politici che promettono le so-lite cose, senza nemmeno conoscere il ter-ritorio che visitano. Ho intercettato que-sto bisogno e questa voglia di parteciparedi tante persone e ho chiesto loro di in-traprendere questa avventura insieme ame. E sono stato fortunato perché ho il pia-cere, e lo dico con orgoglio, di aver mes-so su una lista composta da persone ap-prezzabilissime e stimatissime. Professio-nisti, imprenditori, ma soprattutto tantigiovani, perché i ragazzi non devono sta-re a guardare il proprio futuro, ma devo-no essere protagonisti attivi e fattivi. E inquesto già mi sento soddisfatto».Una delle tante accuse che le rinvolgo-no è quella di aver sottoscritto un pattocon il Pdl…«Un'accusa infondata che si smentisce da

sola con i fatti e con il mio percorso chia-ro e semplice: mi sono rivolto alle perso-ne e non ai partiti. Anzi, partendo dal pre-supposto che i partiti non riescono a rac-cogliere e risolvere le esigenze dei citta-dini, ho lanciato un appello alla società ci-vile. Ho ricevuto risposte da diverse per-sone, la cui provenienza è diventata se-condaria, nel momento in cui hanno de-ciso di mettere da parte, simboli e liturgiepolitiche. E con queste persone ho condi-viso le idee e le aspirazioni per migliora-re Atripalda. Nella nostra lista ci sono rap-presentanti di più partiti, tra cui il Pdl, ilPd, i Socialisti: una lista eterogenea dalpunto di vista politico, ma non nella lineacomune di lavorare per il bene della no-stra c ittà, perché l'obiettivo comune èAtripalda e il suo futuro». Quali saranno i suoi obiettivi qualora ve-nisse eletto nuovamente sindaco? «Innanzitutto continuare con la politica dirisanamento dei conti e di contenimentodella spesa, cominciata cinque anni fà: chiviene dopo di me, non troverà le sorpreseche ho trovato io, ma bilanci chiari e tra-sparenti! Al momento, con i tagli del Go-verno Monti ci sarà poco da spendere, mapunteremo forte sul discorso della filieraistituzionale, stabilendo accordi con laProvincia, con l'ente Regione, sfruttandoi finanziamenti europei per realizzarequalcosa di importante per Atripalda. Co-sì come abbiamo fatto per le periferie, ocon la realizzazione del Centro diurno pergli anziani, o con l’ammodernamento delCentro Aprea o con gli interventi di mes-sa in sicurezza stradale. Ma, sinceramen-te, mi rifiuto di fare l'elenco delle cose im-possibili».Uno degli aspetti più dibattuti di questacampagna elettorale è quello legato alPuc...«Il Piano urbanistico comunale è uno stru-

mento che deve interessare tutta la col-lettività. Il mio compito, sperando di con-tinuare questa avventura, è quello di coin-volgere tutte le classi sociali, perché il Pucnon deve essere solo appannaggio dellamaggioranza. A tal proposito, dovrà esse-re discusso e dibattuto in Consiglio co-

munale. E in quell'occasione dovrò ri-scontrare e avere l'approvazione di unamaggioranza quanto più ampia possibile.Ma prima di arrivare in aula, il Puc dovràessere metabolizzato dai cittadini, perchéè giusto che questi ultimi sappiano qualesarà l'Atripalda futura. Io posso avere tan-te idee, ma devo condividerle con gli altriperché non ci sto a garantire solo gli in-teressi di pochi. Quando mi sono accortoche il coinvolgimento non era quello chesperavo e auspicavo, ho deciso di rallen-tare tutto. Oggi sento dire che Atripalda ècresciuta in maniera disomogenea da unpunto di vista urbanistico: non ho certogestito io questo settore, quindi sono d’ac-cordo con chi dice che è giunto probabil-mente il momento di rinnovare».Quindi il capitolo Centro Servizi Pmi: ilComune è davvero intenzionato a sotto-scrivere un accordo con l'Asl?«Chi mi conosce sa che non è nel mio sti-le fare propaganda elettorale. Da tempo,ci sono contatti con l’Asl di Avellino, nel-la figura dell'ingegner Sergio Florio (chenon ha mai smentito nulla e, per educa-zione e rispetto istituzionale non ha vo-luto esprimersi pubblicamente), per il fit-to della struttura di contrada San Loren-zo. Saranno delocalizzati gli uffici e i ser-vizi dell’Azienda Sanitaria con un rispar-mio notevole per la stessa e un introitoimportante per le casse comunali. Il pri-mo aspetto positivo è che si eviterà chel'area del distretto vada altrove, un rischiogià corso in passato quando il distretto diAtripalda poteva essere trasferito a Mon-toro. Inoltre, e questo è il secondo aspet-to positivo, sarà ampliata l’offerta dei ser-vizi all’utenza. E, terzo aspetto non menoimportante, il contratto ci consentirà di si-stemare i nostri conti, senza privarci di u-na struttura di proprietà comunale. Nonparliamo delle casse di Aldo Laurenzano,

ma di quelle degli atripaldesi: sono rima-sto stupito e amareggiato di fronte a cer-te polemiche. Il mio unico fine è quello disfruttare una struttura poco utilizzata perportare un beneficio, in termini economi-ci e di servizi, ad Atripalda. E questo è u-no dei nobili motivi che mi hanno spintoa restare in campo ancora per questi cin-que mesi». Tante difficoltà in questi cinque anni, maanche progetti importanti per il futurodi Atripalda…«In effetti, in questi cinque anni di Am-ministrazione abbiamo dovuto affrontaretante problematiche, tra cui l'emergenzaneve. Difficoltà superate sempre a testa al-ta e con ottimi risultati: proprio sull’e-mergenza neve, ho registrato le parole dielogio del Prefetto di Avellino che si ècomplimentato per come è stata affronta-ta. Inoltre stiamo portando a termine ilprogetto definitivo di riqualificazione dicontrada Alvanite con i fondi della Re-gione, per un importo di 7 milioni di eu-ro: un’occasione unica di rilancio per ilquartiere». Sul simbolo della sua lista compaiono ilParco Archeologico e il Decumano, oggitristemente chiusi…«Quella del simbolo è stata una scelta for-temente voluta: sono convinto che il fu-turo di Atripalda debba partire dagli sca-vi archeologici, che sono una ricchezza evanno quindi valorizzati. Per questo dob-biamo fare in modo che quella proprietàritorni alla Soprintendenza e sia mag-giormente usufruita. I tempi sono lunghi,ma anche qui dobbiamo sfruttare un di-scorso istituzionale e di filiera. Atripaldada sola, infatti, non avrebbe i mezzi percombattere. Quindi bisogna proseguire ildiscorso già avviato con la Provincia, laRegione e il Ministero per i beni archeo-logici».

Laurenzano ci riprova col civismo

Lista “Patto civico per Atripalda”

Candidato sindaco: Aldo Laurenzano

1 - Massimiliano Del Mauro2 - Vincenzo Moschella3 - Gianna Parziale4 - Ciro De Pasquale5 - Giovanni D'Ercole6 - Tommaso Mazzocca7 - Carmine Andreotti8 - Annibale Capaldo9 - Massimiliano Strumolo10 - Nicola Galluccio11 - Tina Boccella12 - Ivan Rizzitelli13 - Ermelindo Romano14 - Gaetano De Vinco dettoMaurizio15 - Antonio Guerrera

Lista n°4 “Patto civico per Atripalda”

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Registrazione Tribunale di Avellino n° 7/08 del 30/10/2008

EDITO DA: Associazione Culturale “Amica”via Roma 100 - 83042 Atripalda (Av)

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Con la Benedizione del vesco-vo Monsignor Francesco Ma-rino e la posa della prima pie-tra è stato dato il via al cantie-re per la costruzione del nuovocomplesso parrocchiale SantaMaria del Carmine che sorgeràin Contrada Spagnola (foto diAntonio Cucciniello). La prima pietra sarà sempre vi-sibile all’interno, sotto l’altare.Durante la celebrazione è stataposta nella chiesa anche unapergamena sigillata con le fir-me di chi realizzerà l’opera. Ilavori saranno completati entrotre anni al massimo. Il progettodefinito “pilota” è uno dei tre

scelti dalla Conferenza Episco-pale Italiana ed è consideratoun vanto per Atripalda dato cheè l’unico nel Meridione. Il costoè di circa 3 milioni di euro fi-nanziati per tre quarti dalla Cei,tramite l’otto per mille, mentrela restante parte si ricaverà dal-le offerte dei fedeli. La Chiesa del Carmine nel girodi pochi anni avrà quindi unastruttura di circa 700 metri qua-dri più moderna, funzionale esoprattutto più capiente che po-trà diventare centro di aggrega-zione per la comunità atripal-dese. Infatti oltre alla Chiesasarà realizzato un oratorio e

luoghi per attività pastorali e dicatechesi. All’esterno una seriedi patii, chiostri e giardini checondurranno alla canonica, a-gli uffici e alla sagrestia. Ci saràanche una sala polifunzionaleche potrà ospitare incontri econvegni. Insomma un progetto che uni-sce il carattere di modernità alrispetto delle funzioni e dei si-gnificati liturgici. A far da pa-drone di casa un emozionatoDon Ranieri Picone: «Speroche la nuova struttura possacreare tra la gente maggioreentusiasmo perché questaChiesa deve essere un vantoper tutta la comunità atripal-dese». Con lui Don Enzo DeStefano e Padre Jean Claude.Presente alla celebrazione Mon-signor Giuseppe Russo, dele-gato all’edilizia di culto dellaCei, che ha commentato: «Unprogetto di qualità, vi invito acominciare a pensare e ad im-maginare la Chiesa, piano pia-no dovrete iniziare ad apprez-zarla, è la Chiesa di tutta laparrocchia. Abbiamo banditoun concorso e invitato tantiprogettisti da tutta Italia. Cosìè stato individuato il terrenoscelto dal Signore. Tutto que-sto nasce già grazie a voi, dal-la vostra firma a favore dellaChiesa. Ciò testimonia l’im-portanza della solidarietà edella comunione». A spiegare il progetto a nomedell’architetto romano Giovan-ni Ascarelli, che sarà realizza-to dall'impresa di Summonte diCarmine De Lucia, l’ingegnereGrella: «Gli aspetti fondamen-tali nella progettazione sononati da un sopraluogo effet-tuato nel 2006, seguendo undiscorso ambientale legato al-le vostre bellissime montagne.Non sono previsti elementi ar-chitettonici imponenti ma ab-biamo voluto che l’opera siadagiasse sul territorio. Equindi l’idea di un’ampia co-pertura al di sotto della qualesorgono i diversi spazi liturgi-ci». Presente alla benedizione an-

che Don Battista Marello cheha progettato le opere d'arte in-terne per la struttura, il sinda-co Aldo Laurenzano, il Co-mandante provinciale dei Cara-binieri, colonnello Giovanni A-

dinolfi accompagnato dal Co-mandante della locale stazioneCostantino Cucciniello, il co-mandante della Polizia Munici-pale Sabino Parziale, il presi-dente della Pro Loco Lello La-

bate ed il presidente del Comi-tato San Sabino Giovanni D'A-gostino. Tra il pubblico anchei tre sfidanti di Laurenzano,Paolo Spagnuolo, Emilio Mo-schella e Raffaele La Sala.

La nuova Chiesa

Al suo interno anche la casa canonica, una sala polifunzionale per convegni e aule studio

Il complesso parrocchiale del Carmine in c.da Spagnola progettato dal Cei con i fondi dell’otto per mille

Culto religioso tra stile e rigore

Una struttura moderna con una coperturaquasi adagiata sugli spazi di culto e forma-ta da un sistema di ondulazione fluido. Lanuova chiesa avrà uno stile lineare e pulito.Uno studio particolare ha riguardato uno de-gli aspetti forse più suggestivi del progetto:la luce. Grande attenzione è stata riservata alla con-centrazione della luce presso l’altare e il pre-sbiterio grazie alla creazione di una Came-ra di Luce, un parallelepipedo cavo di ve-tro e specchi installato trasversalmente nel-

la copertura.Le linee interne, inoltre, proiettano il fedeleverso il centro della liturgia. Alle spalle dei banchi laterali altre due fon-ti di luce genereranno penombra meditati-va per i fedeli. Il Battistero sarà posiziona-to accanto alla imponente porta principalee alle due entrate laterali. All’esterno dellaChiesa giardini e patii. Del complesso faràparte anche la casa canonica, aule di studioed infine una grande sala polifunzionale perospitare incontri e conferenze.

Un parallelepipedo cavo di vetro e specchi

illuminerà l’altare

La Cameradi Luce

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www.mercoglianonews.itSporT 11

Ripartire dagli errori fatti quest’an-no ed essere vigili per un eventualeripescaggio. Questo il diktat disocietà e dirigenza biancoverde perprogrammare la prossima stagione.Quella che è trascorsa è stata un’an-nata tribolata e sfortunata anche acausa di errori fatti a inizio stagio-ne e proseguiti poi. Ma la società èpronta a ripartire, voltando lespalle alla stagione appena trascor-sa che, dopo la promozione delloscorso anno in serie A2, ha visto lacompagine atripaldese retrocederenuovamente in B1. La scomparsa di mister GiancarloImbimbo, figura storica e punto diriferimento del volley irpino, colpi-to da infarto nel rientro dalla tra-sferta di Loreto, ha lasciato il segno.La società ha voluto ricordarlo do-nando alla famiglia, durante lacena di fine anno, una targa con suscritto: “Conoscerti ed avertiaccanto è stata la nostra vittoria.Ciao Giancarlo.” Il campionato eraincominciato con tutti i buoni

auspici del caso con una presenta-zione in grande stile alla città du-rante la festa del Santo Patrono, SanSabino. E Marolda e compagni nonhanno deluso le attese nel primoincontro casalingo vincendo controIsernia. Ma questi sono stati gliunici due punti del girone d’andatache definire deludente è dir poco.Nessun’altra vittoria e il Pala DelMauro è diventato ben presto terradi conquista per gli avversari. A pesare senz’altro è stata l’assen-za per tutto il girone d’andata, perinfortunio alla spalla, del giocatoresu cui la società aveva puntato granparte delle proprie risorse, il brasi-liano Ricardo De Paula. Ma,indubbiamente, sono state effettua-te delle scelte anche poco felici comel’inadeguata gestione del casoMarolda, costretto ad abbandonarela barca nel momento di maggioredifficoltà della squadra. Per nonparlare degli acquisti poi: unGallotta quasi mai pervenuto, ilmistero dell’argentino Bidegain

arrivato con tante speranze e ripar-tito dopo solo due settimane dipermanenza in Irpinia ed, infine, diCarlo Mor mai utilizzato dall’alle-natore. Eppure il cambio in panchinasembrava aver dato i suoi frutti. Conmister Alessandro Lorenzoni lasquadra nelle ultime partite delgirone di andata ha mostrato nuovagrinta e piglio. Nella prima partita del girone diritorno i biancoverdi hanno vinto adIsernia grazie anche al rientro delbrasiliano De Paula. La tantodesiderata svolta si confermavanella successiva partita casalingacontro la capolista Segrate. Gliirpini ci mettevano il cuore e vince-vano al tie-break. La Sidigassembrava aver cambiato marciamettendo a segno un filotto con seipartite vinte in sei gare disputate. Econ la vittoria nella difficile trasfer-ta a Città di Castello la salvezzasembrava vicina. Ma nella garacasalinga contro il Club Italia èstata ancora una volta la sfortuna adabbattersi contro gli irpini. Nemeth,nel suo momento di forma miglio-re, si infortunava alla caviglia infase di ricaduta da un muro. Risul-tato due mesi di stop e stagionecompromessa. La squadra atripal-dese conquistava così un solopunto, che resterà l’ultimo fino allafine della stagione.L’emblema è stato poi la partita per-sa in casa contro Cantù, una squadraquasi retrocessa senza stimoli cheinvece ha dominato la partita.Forse solo in quel momento si èiniziato a capire la difficoltà nelraggiungere la salvezza. E da allorasi è vista in campo una squadradistratta che difficilmente avrebberaggiunto l’obiettivo. E alla penulti-ma giornata, nella partita interna

contro Castellana, c’è stata l’aritme-tica retrocessione in B1. A mancarequest’anno è stato anche il pubblico,che non ha mai incitato abbastanzala squadra, rinunciando così adessere l’arma in più. Terminato ilcampionato la dirigenza è già alavoro per proseguire con il proget-

to nell’ipotesi ripescaggio. In unariunione di Lega a Bologna, infatti,ha manifestato la volontà di esseredisponibile a rientrare in A2. Lasocietà ha capito gli erroricommessi ed è pronta a ripartirenell’avventura. Come si dice sbagliando s’impara.

Sidigas pallavolo atripalda

Nuova squadra e cambio coach? Futuro tutto da vedere per i biancoverdi di Lorenzoni

Conclusa la difficile stagione 2011-2012 segnata dalla morte di mister Imbimbo e la discesa in B1

La speranzanel ripescaggio

Mister Alessandro Lorenzoni

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