attivitÀ politica messaggio “caritÀ sociale” nuova...

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Stampa TIPOGRAFIA GARAU Guspini (Cagliari) IL RITROVO dei sardi web.tiscali.it/ilritrovodeisardi Direttore editoriale ALDO PIRAS Direttore responsabile CARMELO ALFONSO Periodico culturale registrato al Tribunale di Cagliari il 24.05.2004 col numero 19/04 Direzione e Redazione: Via Dante, 95 - Cagliari - E.mail: [email protected] Periodico culturale a diffusione gratuita Anno III - Numero 24- Marzo 2006 MESSAGGIO AI LIBERALI ITALIANI E’ con grande soddisfazione che scrivo questo messaggio per au- gurarvi un proficuo lavoro. La prima volta che ho parlato ad un congresso di liberali italiani è stato al Congresso di Genova, nella metà degli anni ottanta, vi portai il saluto del Segretario del partito liberale britannico, David Steel. Credo fermamente possa esserci un rientro dei liberali come forza importante nella politica italiana. L’Europa ha bisogno di un’Italia che creda nell’Unione europea, che si impegni nella sua crescita democratica ed economica. Certamente la coalizione intorno a Romano Prodi è democratica e repubblicana, ma non è chiara- mente liberale come ad esempio il recente dibattito sul riconosci- mento giurudico delle unioni di fatto, e il conseguente compo- messo raggiunto nel programma, dimostra. Sta allora a voi portare una voce liberale all’interno dell’Unione, dandole il vostro appoggio. E che questa sia una voce ragio- nevole ma ferma, una sorta di coscienza laica che ricordi l’importanza di valori come la non discriminazione, l’istruzione, l’uguaglianza dei punti di parten- za. L’Unione deve rispondere ade- guatamente a questo vostro ap- poggio. Democratici e liberali di tutta l’Europa vi sostengono, fanno il tifo per voi. Con più di cento deputati europei, con otto Com- missari, con cinque Primi Ministri, i Liberali e Democratici sono oggi in Europa più forti di quanto non siano mai stati. Insieme ai nostri amici del cen- trosinistra possiamo trovare nuovi modi di progredire verso il futuro, sia in Europa che in Italia, e sono certo che il liberalismo anche in Italia troverà fertile terreno per far crescere le proprie già solide radici. *Presidente A.L.D.E. di GRAHAM WATSON* L’enciclica di Benedetto XVI "Deus charitas est" afferma: “..la carità deve animare l'intera esistenza dei fedeli laici e quindi anche la loro attività politica, vissuta come carità sociale". L’enciclica assume importanza storica perché defini- sce l'obiettivo sociale come mo- dalità essenziale della politica, sostiene l’impegno personale come “compito immediato per un giusto ordine nella società” e fornisce un chiaro supporto teologico al valore della responsabilità sociale. Lo sviluppo dei sistemi verso forme complesse di capitalismo impone un nuovo spazio alle iniziative dei singoli. In Italia il modello è ancora legato alla "economia delle ami- cizie", ben lontano dalla econo- mia delle "public company"; l'influenza dei "poteri forti" nelle scelte allontana dalla democrazia politica, distogliendo le responsa- bilità dalle sedi istituzionali. La strada per la reazione al declino è tracciata dall'enciclica con la ripartizione dei ruoli sociali tra stato e cittadini e l'assegnazione a questi ultimi della responsabilità sociale. Gli strumenti operativi sono già a disposizione di cittadi- ni, imprenditori e istituzioni. Vo- lontariato, bilanci sociali, certifi- cazioni etiche, ambientali e di qualità, mercato equo e solidale, codici etici, finanza etica rappre- sentano forme di assunzione di responsabilità dei singoli e delle imprese. Alcuni segnali positivi sono già concretizzati: la detra- zione fiscale delle donazioni, gli sconti sui premi assicurativi alle aziende socialmente responsabili, il vantaggio nelle gare d'appalto ai concorrenti con certificazione etica, la Borsa dei Progetti sociali. Questa cultura deve diffondersi e divenire parte integrante dei valori fondanti di una società civile: la libertà intellettuale ed economica, la conoscenza, il bene comune, lo spirito di servizio, l’etica, la legalità e la giustizia. di RENZO SERRA IL RITROVO è diffuso presso sedi istituzionali, politiche e culturali ed è disponibile: a Cagliari - librerie “Murru”, via S. Benedetto 12 e “Le Librerie”, corso Vitt. Emanuele 192; Arbus - edicole: Lampis, Onnis e Demontis; Guspini - libreria Agus; edicole: Dessì, Ida Ruggeri, Luca Ruggeri, Bar-Caffè Mocci; Sanluri - edicole: Congia, Murgia e Istituto Calasanzio. web.tiscali.it/ilritrovodeisardi SA VERA PAGHE LA VERA PACE SA VERA PAGHE LA VERA PACE GIOVANNI ANTIOCO MURA * DOPO IL RISVEGLIO ... IL GRAZIOSO BUONGIORNO MAURIZIO BERNARDI La sera precedente aveva mangiato più del dovuto, il menù di pesce del venerdì era una tentazione troppo forte, contro la quale non valeva la pena resistere. Ora se ne stava pigramente distesa sul letto, ad occhi chiusi, in quella regione di confine tra sonno e veglia, in cui i segnali esterni vengono deformati, come rifratti, per adattarsi alla logica degli ultimi palpiti di un sogno non concluso. Così, i rumori della casa e quelli provenienti dall’esterno, dalle strade, dalla città che si risveglia, venivano filtrati dalle sue orecchie e rimodellati sui suoi pensieri inconsci. Un rumore più forte degli altri quasi la svegliò. Per un attimo dischiuse le palpebre: un balenio color smeraldo emerse dai suoi splendidi occhi, che non era possibile guardare senza restare ammirati. Si rigirò sopra le coperte, cercando una nuova posizione, il suo corpo, nudo, era armonioso e ben modellato, un capolavoro della natura, in cui ogni muscolo contribuiva al perfetto equilibrio dell’insieme. Dalla cucina si fece strada prepotentemente l’aroma del caffè che, come ogni mattina, Harry preparava per inaugurare la giornata. Le sue narici delicate lo percepirono ed ebbero un fremito leggero. Era uno dei profumi della casa che preferiva. La coscienza riemergeva sull'onda degli stimoli captati dai suoi sensi e, con essa, la consapevolezza della routine quotidiana che stava per ricominciare. Tra poco lui sarebbe ritornato nella camera da letto, l’avrebbe carezzata con dolcezza, come solo lui sapeva fare, e l’avrebbe svegliata del tutto. Avrebbero fatto colazione come tutte le mattine, da quando stavano insieme, nella luminosa cucina dalla cui ampia finestra s'intravedeva il giallo solare delle forsizie in fiore. Si rigirò di nuovo, stirandosi con eleganza, senza rinunciare ad un piccolo, delizioso sbadiglio. Poi, anticipando Harry, ancora alle prese con il caffè, scese dal letto con grazia e leggerezza, si leccò per un attimo la splendida coda color argento e corse in cucina miagolando il suo grazioso buongiorno. ATTIVITÀ POLITICA “CARITÀ SOCIALE” ANTONIO DI PIETRO A CAGLIARI Nel suo intervento al Congresso regionale di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, deputato europeo del gruppo “Liberali e Democratici”, ha esposto i principi basilari del suo programma. Primato della giustizia sulla politica, riduzione dei suoi costi, taglio degli emolumenti ed eliminazione dei privilegi. Separazione tra politica e affari. Competitività del sistema economico. Tutela del lavoro e dell’immigrazione regolare. Garanzia dei diritti a consumatori e piccoli risparmiatori. Libera e corretta informazione. Eliminazione dei conflitti di interesse. Trasparenza nell’attività giudiziaria e di controllo. Di Pietro ha concluso con un richiamo alla sobrietà nell’azione di governo: si spenda come il buon padre di famiglia, secondo la priorità dei bisogni; chi governa non deve usare i soldi dei cittadini per costruire il proprio mausoleo. Nasches attempada e moves impitada, comente su tempus. Ischeras sinos protzedios jandedi chena contu ue sa cuntierra a s’ampramanu cumandant cum manu frima. Non campas fatta cun assimbizu o imponindedi a poderiu, sa forza t’isfaghet che rosu mascu a sos lugores ‘e s’arbeschida. Ti chirco bramosu, chena briu cando ti apartas e bivo in s’imperò ‘e ti aer che innanti. Assoras, in sa mudenzia infadosa ti apretzio menzus e istimo s’anneu de chie semper ti disizat, ma non ti podet tenner proite àteros ti negant. Impitandedi pro partzire est che ti dissipare. Fiza ‘e armas feridoras o de arriscos criccados ses solu unu trumizolu ‘e sinnos istunigos appuntados in su paperi. Su menzus logu pro te sunt sas cussentzias, s’intragna ‘e donzunu brassolu ‘e paghe pro totu. Si mudent sas mentes ispozas cun sinzeridade e sientzia: s’umanidade at aer ricumpensados impinnos e fadiga pro ti chircare e ti mantenner. Nasci già adulta e operi contestualmente, come il tempo. Preferisci i cuori generosi, donandoti spontaneamente dove ingiustizia e prevaricazione dominano con mano ferrea. Non sopravvivi se modellata o imponendoti con arroganza, la brutalità ti dissolve come brina ai primi tepori dell’alba. Ti cerco ansioso e disilluso quando ti allontani e vivo l’incertezza di averti come prima. Allora, nel silenzio imbarazzante, apprezzo meglio il tuo valore e condivido lo stato d’animo di chi da sempre ti desidera, ma non può averti perché altri ti negano. Usarti per discriminare equivale distruggerti. Figlia delle armi offensive o del compromesso, sei soltanto un mulinello di segni sterili scritti sulla carta. Il tuo habitat ideale sono le coscienze, l’intimo di ciascuno la culla della pace per tutti. Si addobbino le menti spoglie con sincerità e saggezza, l’umanità avrà ripagati gli impegni e gli sforzi per cercarti e mantenerti. Vernacolo sardo-logudorese *Impegnato nel recupero della lingua sarda. Autore di pubblica- zioni: una bilingue col codice poetico e un romanzo in italiano su argomento sardo. E’ presente in numerose antologie. Ha con- seguito premi letterari regionali, nazionali e internazionali. La cri- tica lo annovera tra i primissimi poeti della Sardegna. Riconoscimento e riconoscenza Chiar.mo direttore editoriale de “Il Ritrovo dei Sardi”, un Ritrovo di ampio respiro dove ritrovarsi…è meraviglioso, per me insegnante di periferia. Di solito non credo agli eventi fortuiti. Preferisco giustificare situazioni gratificanti con la nemesi compensativa quando il riconoscimento ha sapore di ri- conoscenza tendente a stempe- rare deprivazione socio-culturale legata a lontananza dai centri di cultura e umanità, dove la vita fiorisce e si danno la mano collaborazione e solidarietà. Gra- zie per aver dato ospitalità alla mia poesia “Amico Parkinson”. Giovanni Antioco Mura “Il Ritrovo” ringrazia lei, egregio prof. Mura, e si sente onorato di accoglierla con stima e affetto tra i suoi collaboratori. Traduzione italiana approssimata Maurizio Bernardi, scrittore satirico

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NUOVA LEGGE REGIONALESUI TRASPORTI PUBBLICINUOVA LEGGE REGIONALESUI TRASPORTI PUBBLICI

Stampa TIPOGRAFIA GARAU Guspini (Cagliari)

IL RITROVO dei sardi web.tiscali.it/ilritrovodeisardi

Direttore editoriale ALDO PIRAS Direttore responsabile CARMELO ALFONSO

Periodico culturale registrato al Tribunale di Cagliari il 24.05.2004 col numero 19/04Direzione e Redazione: Via Dante, 95 - Cagliari - E.mail: [email protected]

Periodico culturale a diffusione gratuita Anno III - Numero 24- Marzo 2006

MESSAGGIOAI LIBERALI ITALIANI

E’ con grande soddisfazione chescrivo questo messaggio per au-gurarvi un proficuo lavoro.La prima volta che ho parlato adun congresso di liberali italiani èstato al Congresso di Genova,nella metà degli anni ottanta, viportai il saluto del Segretario delpartito liberale britannico, DavidSteel.Credo fermamente possa esserciun rientro dei liberali come forzaimportante nella politica italiana.L’Europa ha bisogno di un’Italiache creda nell’Unione europea,che si impegni nella sua crescitademocratica ed economica.Certamente la coalizione intornoa Romano Prodi è democratica erepubblicana, ma non è chiara-mente liberale come ad esempioil recente dibattito sul riconosci-mento giurudico delle unioni difatto, e il conseguente compo-messo raggiunto nel programma,dimostra.Sta allora a voi portare una voceliberale all’interno dell’Unione,dandole il vostro appoggio.E che questa sia una voce ragio-nevole ma ferma, una sorta dicoscienza laica che ricordil’importanza di valori come lanon discriminazione, l’istruzione,l’uguaglianza dei punti di parten-za. L’Unione deve rispondere ade-guatamente a questo vostro ap-poggio.Democratici e liberali di tuttal’Europa vi sostengono, fanno iltifo per voi. Con più di centodeputati europei, con otto Com-missari, con cinque Primi Ministri,i Liberali e Democratici sono oggiin Europa più forti di quanto nonsiano mai stati.Insieme ai nostri amici del cen-trosinistra possiamo trovare nuovimodi di progredire verso il futuro,sia in Europa che in Italia, e sonocerto che il liberalismo anche inItalia troverà fertile terreno perfar crescere le proprie già solideradici. *Presidente A.L.D.E.

di GRAHAM WATSON*

L’enciclica di Benedetto XVI "Deuscharitas est" afferma: “..la caritàdeve animare l'intera esistenzadei fedeli laici e quindi anche laloro attività politica, vissuta comecarità sociale". L’enciclica assumeimportanza storica perché defini-sce l'obiettivo sociale come mo-dalità essenziale della politica,sostiene l’impegno personale come“compito immediato per un giustoordine nella società” e fornisceun chiaro supporto teologico alvalore della responsabilità sociale.Lo sviluppo dei sistemi verso formecomplesse di capitalismo imponeun nuovo spazio alle iniziative deisingoli. In Italia il modello è ancoralegato alla "economia delle ami-cizie", ben lontano dalla econo-mia delle "public company";l'influenza dei "poteri forti" nellescelte allontana dalla democraziapolitica, distogliendo le responsa-bilità dalle sedi istituzionali. Lastrada per la reazione al declinoè tracciata dall'enciclica con laripartizione dei ruoli sociali trastato e cittadini e l'assegnazionea questi ultimi della responsabilitàsociale. Gli strumenti operativisono già a disposizione di cittadi-ni, imprenditori e istituzioni. Vo-lontariato, bilanci sociali, certifi-cazioni etiche, ambientali e diqualità, mercato equo e solidale,codici etici, finanza etica rappre-sentano forme di assunzione diresponsabilità dei singoli e delleimprese. Alcuni segnali positivisono già concretizzati: la detra-zione fiscale delle donazioni, glisconti sui premi assicurativi alleaziende socialmente responsabili,il vantaggio nelle gare d'appaltoai concorrenti con certificazioneetica, la Borsa dei Progetti sociali.Questa cultura deve diffondersi edivenire parte integrante dei valorifondanti di una società civile: lalibertà intellettuale ed economica,la conoscenza, il bene comune,lo spirito di servizio, l’etica, lalegalità e la giustizia.

di RENZO SERRA

IL RITROVO è diffuso presso sedi istituzionali, politiche e culturalied è disponibile: a Cagliari - librerie “Murru”, via S. Benedetto 12e “Le Librerie”, corso Vitt. Emanuele 192; Arbus - edicole: Lampis, Onnis eDemontis; Guspini - libreria Agus; edicole: Dessì, Ida Ruggeri, Luca Ruggeri,Bar-Caffè Mocci; Sanluri - edicole: Congia, Murgia e Istituto Calasanzio.

web.tiscali.it/ilritrovodeisardi

SA VERA PAGHE LA VERA PACESA VERA PAGHE LA VERA PACEGIOVANNI ANTIOCO MURA *

DOPO IL RISVEGLIO ... IL GRAZIOSO BUONGIORNOMAURIZIO BERNARDI

La sera precedente aveva mangiato più del dovuto, il menùdi pesce del venerdì era una tentazione troppo forte, controla quale non valeva la pena resistere. Ora se ne stava pigramentedistesa sul letto, ad occhi chiusi, in quella regione di confinetra sonno e veglia, in cui i segnali esterni vengono deformati,come rifratti, per adattarsi alla logica degli ultimi palpiti diun sogno non concluso.Così, i rumori della casa e quelli provenienti dall’esterno,dalle strade, dalla città che si risveglia, venivano filtrati dallesue orecchie e rimodellati sui suoi pensieri inconsci.Un rumore più forte degli altri quasi la svegliò. Per un attimodischiuse le palpebre: un balenio color smeraldo emerse daisuoi splendidi occhi, che non era possibile guardare senzarestare ammirati.Si rigirò sopra le coperte, cercando una nuova posizione, ilsuo corpo, nudo, era armonioso e ben modellato, uncapolavoro della natura, in cui ogni muscolo contribuiva alperfetto equilibrio dell’insieme.Dalla cucina si fece strada prepotentemente l’aroma del caffèche, come ogni mattina, Harry preparava per inaugurare lagiornata. Le sue narici delicate lo percepirono ed ebberoun fremito leggero. Era uno dei profumi della casa chepreferiva.

La coscienza riemergeva sull'onda degli stimoli captati dai suoi sensi e, con essa, la consapevolezza dellaroutine quotidiana che stava per ricominciare. Tra poco lui sarebbe ritornato nella camera da letto,l’avrebbe carezzata con dolcezza, come solo lui sapeva fare, e l’avrebbe svegliata del tutto.Avrebbero fatto colazione come tutte le mattine, da quando stavano insieme, nella luminosa cucina dallacui ampia finestra s'intravedeva il giallo solare delle forsizie in fiore. Si rigirò di nuovo, stirandosi coneleganza, senza rinunciare ad un piccolo, delizioso sbadiglio.Poi, anticipando Harry, ancora alle prese con il caffè, scese dal letto con grazia e leggerezza, si leccò perun attimo la splendida coda color argento e corse in cucina miagolando il suo grazioso buongiorno.

ATTIVITÀ POLITICA“CARITÀ SOCIALE”

ANTONIO DI PIETRO A CAGLIARINel suo intervento al Congresso regionale di Italia deiValori, Antonio Di Pietro, deputato europeo del gruppo“Liberali e Democratici”, ha esposto i principi basilari delsuo programma. Primato della giustizia sulla politica,riduzione dei suoi costi, taglio degli emolumenti edeliminazione dei privilegi. Separazione tra politica eaffari. Competitività del sistema economico. Tutela dellavoro e dell’immigrazione regolare. Garanzia dei dirittia consumatori e piccoli risparmiatori. Libera e correttainformazione. Eliminazione dei conflitti di interesse.Trasparenza nell’attività giudiziaria e di controllo. DiPietro ha concluso con un richiamo alla sobrietà nell’azionedi governo: si spenda come il buon padre di famiglia,secondo la priorità dei bisogni; chi governa non deveusare i soldi dei cittadini per costruire il proprio mausoleo.

Nasches attempadae moves impitada,comente su tempus.Ischeras sinos protzediosjandedi chena contuue sa cuntierra a s’ampramanucumandant cum manu frima.Non campas fatta cun assimbizuo imponindedi a poderiu,sa forza t’isfaghetche rosu mascua sos lugores ‘e s’arbeschida.Ti chirco bramosu, chena briucando ti apartase bivo in s’imperò‘e ti aer che innanti.Assoras,in sa mudenzia infadosati apretzio menzuse istimo s’anneu

de chie semper ti disizat,ma non ti podet tennerproite àteros ti negant.Impitandedi pro partzireest che ti dissipare.Fiza ‘e armas feridoraso de arriscos criccadosses solu unu trumizolu‘e sinnos istunigosappuntados in su paperi.Su menzus logu pro tesunt sas cussentzias,s’intragna ‘e donzunubrassolu ‘e paghe pro totu.Si mudent sas mentes ispozascun sinzeridade e sientzia:s’umanidadeat aer ricumpensadosimpinnos e fadigapro ti chircare e ti mantenner.

Nasci già adultae operi contestualmente,come il tempo.Preferisci i cuori generosi,donandoti spontaneamentedove ingiustizia e prevaricazionedominano con mano ferrea.Non sopravvivise modellatao imponendoti con arroganza,la brutalità ti dissolvecome brinaai primi tepori dell’alba.Ti cerco ansioso e disillusoquando ti allontanie vivo l’incertezzadi averti come prima.Allora,nel silenzio imbarazzante,apprezzo meglio il tuo valore

e condivido lo stato d’animodi chi da sempre ti desidera,ma non può avertiperché altri ti negano.Usarti per discriminareequivale distruggerti.Figlia delle armi offensiveo del compromesso,sei soltanto un mulinellodi segni steriliscritti sulla carta.Il tuo habitat idealesono le coscienze,l’intimo di ciascunola culla della pace per tutti.Si addobbino le menti spogliecon sincerità e saggezza,l’umanità avrà ripagatigli impegni e gli sforziper cercarti e mantenerti.

Vernacolo sardo-logudorese

*Impegnato nel recupero dellalingua sarda. Autore di pubblica-zioni: una bilingue col codicepoetico e un romanzo in italianosu argomento sardo. E’ presentein numerose antologie. Ha con-seguito premi letterari regionali,nazionali e internazionali. La cri-tica lo annovera tra i primissimipoeti della Sardegna.

Riconoscimentoe riconoscenzaChiar.mo direttore editoriale de“Il Ritrovo dei Sardi”,un Ritrovo di ampio respiro doveritrovarsi…è meraviglioso, perme insegnante di periferia.Di solito non credo agli eventifortuiti. Preferisco giustificaresituazioni gratificanti con lanemesi compensativa quando ilriconoscimento ha sapore di ri-conoscenza tendente a stempe-rare deprivazione socio-culturalelegata a lontananza dai centridi cultura e umanità, dove lavita fiorisce e si danno la manocollaborazione e solidarietà. Gra-zie per aver dato ospitalità allamia poesia “Amico Parkinson”. Giovanni Antioco Mura

“Il Ritrovo” ringrazia lei, egregioprof. Mura, e si sente onoratodi accoglierla con stima e affettotra i suoi collaboratori.

Traduzione italiana approssimata

Maurizio Bernardi, scrittore satirico

La cultura liberale e democraticadeve far sentire la sua voce e nonpuò tacere di fronte all’usur-pazione continua del suo nome.La democrazia liberale è modera-zione del potere, certezza deldiritto, rispetto delle regole, plu-ralità delle fonti di informazione,poliarchia economica, laicità. Ri-fiuta ogni pur larvata rivalutazio-ne del passato totalitario e an-tieuropeo e di quello premodernoe antirisorgimentale della storiaitaliana.Il centrosinistra eterogeneo, habisogno vitale di rinnovarsinell’incontro con il liberalismoprogressista in tutte le forme cheha assunto nell’ultimo secolo; afronte di una destra populista,che in regime di monopoliodell’informazione ha governatonel prevalente interesse personaledi un capo e dei suoi amici, met-tendo in causa i valori etico-politici su cui la Repubblica fufondata dopo la catastrofe fascistae ha prodotto la disfatta morale,il declino sociale ed economicodel paese, un futuro di dequalifi-cazione e precarietà per le giovanigenerazioni.

Vogliamo sottolineate quattropriorità per le future azioni digoverno.

INVESTIRE SULL’EUROPAChiediamo innanzitutto di rimet-tere al centro l’impegno per lacostruzione di quella “unionesempre più stretta” che i padrifondatori dell’Europa vollero iscri-vere nel preambolo al Trattato diRoma. L’Italia si è rivelata sempredecisiva per far avanzare il pro-cesso di integrazione e la prospet-tiva federalista. Ora la sopravvi-venza politica dell’Europa nelmondo globalizzato è legata allasua capacità di parlare sulla scenainternazionale con una voce uni-taria, forte di una legittimazionedemocratica diretta. Occorre direno alla demagogia aintieuropeae non arrendersi alla prospettivadi un’Europa senza ambizioni.Sul piano interno, è prioritarioadeguare il paese agli standardeuropei nel campo dell’istruzione,dei servizi e delle infrastrutture.

RIFONDARE LE REGOLEPer scongiurare una palude cen-trista e la riproposizione di unademocrazia recitata dai protago-

nisti degli ultimi dieci anni, deveessere costruito un sistemadell’alternanza vero e compiuto.Va rafforzata la rigidità dellaCostituzione e delle leggi eletto-rali, elevati i quorum per l’elezionedi tutti gli organi di garanzia,introdotto uno statuto dei dirittidell’opposizione e valorizzata lafunzione di controllo del Parla-mento. Occorre l’adozione di re-gole certe e trasparenti in materiadi ordinamento giudiziario e diautorità indipendenti. Si deveporre fine all’asservimento dellapubblica amministrazione ai volerie ai desideri della politica.E’ necessario costruire un tessutodi regole di democrazia economi-ca su funzionamento e trasparen-za dei mercati e diritto societarioe un impegno prioritario perl’introduzione di una rigida disci-plina antimonopolistica, soprat-tutto nel campo dell’informazionee contro i conflitti d’interesse, edi codici di autoregolamentazionein fatto di etica pubblica e dirapporti tra politica ed economiacome premessa a un’azione digoverno improntata a sobrietànello svolgimento delle funzionipubbliche.

ATTIVARE LA MOBILITA’ SOCIALEL’Italia di questi anni è diventatail paese dell’Unione europea so-cialmente più statica e incapacedi esprimere e utilizzare le proprie

energie potenziali. Settori semprepiù ampi di giovani, donne, im-migrati, anziani e la popolazionedi intere aree del Mezzogiorno,rischiano di rimanere esclusi o divenire espulsi dal mondo del la-voro e quindi dalla pienezza deidiritti di cittadinanza.Una politica liberale della flessi-bilità deve essere strumento dellamobilità sociale, capace di molti-plicare le occasioni e garantire aciascuno uguaglianza di opportu-nità e di punti di partenza, anzi-ché divenire l’anticamera del pre-cariato nel lavoro e della margi-nalizzazione nella società. Devefavorire il riconoscimento dei ta-lenti e dei meriti, il libero espan-dersi delle potenzialità e dellacreatività di ogni individuo,l’accesso all’istruzione e alla co-noscenza come strumento princi-pale di progresso economico, so-ciale, civile. Una politica liberaledello sviluppo deve proporsi lalotta contro la criminalità orga-nizzata che impedisce in ampiearee del paese il libero dispiegarsidelle energie economiche el’abbattimento delle barriere neo-protezionistiche e neocorporativenel mondo delle imprese e delleprofessioni.

RICOSTRUIRE LA LAICITA’Sono necessarie iniziative volte ainstaurare libertà di opinione,religiosa, di scienza e di coscienza.Le istituzioni pubbliche devonoessere neutrali e garantire paridignità ad ogni convinzione reli-giosa e alla ricerca scientifica,primo motore dello sviluppo. De-vono essere abolite le discrimina-zioni giuridiche basate su pregiu-diziali di carattere religioso controidentità, comportamenti o stili divita. Una politica fondata sullalaicità (oltre che su adeguate po-litiche sociali) è la sola garanziacontro la minaccia di trasformarela società in un assemblaggio dicomunità fondamentaliste e set-tarie, ostili fra loro e unite soltantodalla pretesa di limitare le libertà.Il rafforzamento dell’istruzionepubblica e laica (e l’introduzionereale dell’educazione civica nellescuole) deve avere come primoobiettivo la formazione alla citta-dinanza democratica degli italiani,oggi drammaticamente assente.Siamo consapevoli che, dopo undecennio di imbarbarimento,un’efficace politica riformatricerichiede che si ponga mano a unaricostruzione morale e civile delpaese e alla riscoperta del valoredella libertà.

BENEDETTO PORCELLA

LA CULTURA LIBERALE E DEMOCRATICALA CULTURA LIBERALE E DEMOCRATICA

Cinquanta docenti di Università italiane e intellettuali di certificatacompetenza hanno aperto la sottoscrizione di un “Manifesto”che ripropone al dibattito politico i temi più significativi delpensiero liberale e democratico. Ne riportiamo il contenuto.

FRANCESCO SITZIA

SI FARÀ IL REFERENDUM PER LA COSTITUZIONE

Articolo 138, secondo comma, della Costituzione.Le leggi stesse (di revizione della Costituzione) sono sottopostea referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loropubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membridi una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigliregionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata,se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

IL GENERALE FRANCESE ALEXANDRE PERRÉGAUX

Con la presentazione alla Corte di Cassazione della richiesta da partedi quindici Consigli regionali, di duecentossessanta membri dellaCamera e di ottocentomila elettori si sono create le condizioni previstedall’art.138 della Costituzione per l’indizione di un referendum popolarein materia di revisione costituzionale (sarebbe bastata una soltanto

delle tre). I cittadini sonoora chiamati a pronun-ciarsi sulle riforme dellaCostituzione volute dalGoverno Berlusconi eapprovate dal Parlamentocon una maggioranzalimitata che, peraltro, havisto clamorose e signi-ficative defezioni anchetra le fila del centro-destra: si pensi, adesempio, alla posizionedi dissenso e di granderigore morale assunta dalsenatore Domenico Fi-sichella, che ha rasse-gnato le dimissioni daAlleanza Nazionale pro-prio perché questo partitoha votato a favore dellacontestata modifica dellaCostituzione.Occorre ora che i cittadiniimpegnino le loro energienella campagna refe-rendaria per la vittoria

inequivocabile di un “NO” che esprima il netto rifiuto del Popoloitaliano nei confronti di una riforma inaccettabile, sia per ragioni dimetodo che per ragioni di merito.La ragione di fondo va, a mio avviso, ricercata nell'idea che la difesadella Costituzione non può e non deve essere prerogativa esclusivao anche solo prevalente dei nostri parlamentari e dei nostri consiglieriregionali. La difesa della Costituzione è prerogativa di tutti i cittadinied in primo luogo dei lavoratori e dei pensionati, che ben avvertonoquel profondo legame che li lega alla Carta fondamentale e che èconsacrato già nel primo articolo della Costituzione: "L'Italia è unaRepubblica democratica fondata sul lavoro". Né vale obbiettare checon questa riforma voluta dal Governo non s'introduce alcuna modificaalla prima parte della Costituzione: i cittadini italiani sanno bene chel'introduzione di un federalismo non solidale e l'attribuzione di poterieccessivi al primo Ministro sono in grado d'incidere in prospettiva inmodo assai negativo proprio sulla concreta realizzazione di quei dirittisanciti nei titoli II e III della Carta Costituzionale: dal diritto alla salute(art. 32), al diritto all'istruzione (33), ai diritti dei lavoratori, sia comesingoli (artt. 35 - 38), sia riuniti nelle organizzazioni sindacali (artt.39 - 40). Vorrei veramente che la lettura di queste mie righe inducesseil lettore a riflettere sul contenuto degli articoli della Costituzione cheho appena ricordato, per comprendere quanta strada è stata finorafatta grazie alle lotte delle forze democratiche, quanta strada restaperò ancora da percorrere per una completa realizzazione di questidiritti, quale sia oggi il rischio reale di un sensibile arretramento in

magini in tutta la sua trama dipassione e ardimento”, sottraen-dola “al pericolo dell’ignoto e allaseduzione antica degli spaziinfiniti”. (aldo piras)

All’Ex-Ma di Cagliari, a cura degli“Amici del libro”, l’on. OlivieroDiliberto ha chiuso brillantementegli interventi degli studiosi chehanno presentato il libro di LuigiPateri ”Il generale francese”.Alexandre Charles Perrégauxconsumò la sua vita sui campi dibattaglia di mezza Europa primacome ufficiale dell’Armata napo-leonica, poi come sostenitore dellaRestaurazione monarchica e deitentativi autoritari dei Borboni e,infine, come capo di Stato Mag-giore in terra d’Africa durante laconquista coloniale dell’Algeria.Il 12 ottobre 1837 Perrégaux fe-rito gravemente sotto le mura diCostantina fu imbarcato sul ba-stimento a vapore La Chimèredella Marina del Re di Francia, alcomando del tenente di vascelloPierre Auguste Jannin.Perrégaux morì il successivo 6

novembre sul battello cheapprodò 18 ore dopo nelle acquedel golfo di Cagliari.A seguito di rapide consultazioni,anche con le autorità sanitarie, ilLuogotenente sabaudo in Sarde-gna annunciò che il generalesarebbe stato sepolto nella“maison des pestifères”, al Lazza-retto di Sant’Elia.Alla vecchia madre che supplicavaper riavere i resti del figlio fuofferta dal Ministro della Guerrafrancese una lapide da collocarea Cagliari nel luogo della sepol-tura. Nel 1951 le spoglie furonoesumate; la lapide funeraria trovòsistemazione definitiva nel cimi-tero monumentale di Bonaria.Con un lavoro di ricerca “dacertosino”, come ha affermatoDiliberto, Luigi Pateri ha ripercorsola avvincente storia di Perrégauxe la ha restituita “per vivide im-

ASSOCIAZIONE AMICI DEL LIBROSala EXMA Via S. Lucifero, 71 - Cagliari

Direzione Giuseppina Cossu Pinna

Manifestazioni del mese di marzo 2006

questo settore così delicato per la vita democratica.E' questa la ragione per la quale dall'intera società italiana deveemergere oggi, unanime, un moto di sdegno nei confronti di chi haritenuto di poter fare delle modifiche della Costituzione uno strumentoper la risoluzione di una conflittualità altrimenti insanabile all'internodella maggioranza di Governo.Non si tratta solo di vincere il referendum, si tratta di dare un segnaleforte a chiunque ritenga di poter stravolgere la Carta fondamentaleper interessi contingenti e di parte. Un segnale che dimostri come icittadini italiani non consentiranno mai passivamente che ciò avvengae che ogni tentativo in questo senso dovrà scontrarsi con la mobilitazionee la lotta di tutte le forze democratiche.Cari lettori de "Il Ritrovo dei Sardi", è a questa mobilitazione e aquesta lotta che oggi, a nome del Comitato per la difesa dellaCostituzione, intendo chiamarvi, nella consapevolezza che il patrimoniodi valori di cui la nostra Carta è espressione ha trovato e continueràa trovare nel Popolo italiano il difensore più strenuo e più convinto.

Oliviero Diliberto

Giovedì 2 marzo, ore 18Per non dimenticare:

i bombardamenti della seconda guerra mondiale

Lunedì 6 marzo, ore 18Maria Elena Sanna

Ungaretti e la guerra. Legge Sergio Soi

Giovedì 9 marzo, ore 18Luisa Mereu Dore

Il problema della tolleranza religiosa nell’Europa del ‘600

Lunedì 13 marzo, ore 18Costantina Meloni

Antropologia dell’assistenza infermieristica

Giovedì 16 marzo, ore 18Maria Grazia Vescuso Rosella

e gli allievi della II G del Liceo Dettori di CagliariOvidio, un poeta dimenticato?

Venerdì 17 marzo, ore 18Giuseppina Cossu, Placido Cherchi e Cristina Alziator

Francesco Alziator: trenta anni dalla scomparsa

Lunedì 20 marzo, ore 18Franca Maria Cadeddu e Valeria Damasco MameliMargherite Jourcenar: “Le memorie di Adriano”

Giovedì 23 marzo, ore 18Carlo Ricci

L’origine ideale della CommediaStruttura fisica e ordinamento morale del poema dantesco

Lunedì 27 marzo, ore 18Salvatore Tola

I Flores D’Arcais. Momenti di storia sarda. Agorà 1999-2004

Giovedì 30 marzo, ore 18Luigi Concas

La Carta de Logu

Professor Francesco Sitzia, Preside della facoltà diGiurisprudenza dell’Università di Cagliari e Presidentedel Comitato per la difesa della Costituzione.