audizione desecrefwfetata roberti

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Senato della Repubblica Camera dei deputati Giunte e Commissioni XV LEGISLATURA RESOCONTO STENOGRAFICO n. 13 COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA sul ciclo dei rifiuti e sulle attivita ` illecite ad esso connesse AUDIZIONE DEL PROCURATORE AGGIUNTO DELEGATO DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI NAPOLI, DOTTOR FRANCO ROBERTI 14ª seduta: martedı ` 24 aprile 2007 Presidenza del presidente Roberto BARBIERI TIPOGRAFIA DEL SENATO (255)

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  • Senato della Repubblica Camera dei deputati

    Giunte e Commissioni XV LEGISLATURA

    RESOCONTO STENOGRAFICO n. 13

    COMMISSIONE PARLAMENTARE DINCHIESTAsul ciclo dei rifiuti e sulle attivita` illecite ad esso connesse

    AUDIZIONE DEL PROCURATORE AGGIUNTO DELEGATO

    DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA

    DI NAPOLI, DOTTOR FRANCO ROBERTI

    14 seduta: marted` 24 aprile 2007

    Presidenza del presidente Roberto BARBIERI

    TIPOGRAFIA DEL SENATO (255)

  • Senato della Repubblica Camera dei deputati 2

    Commissione Rifiuti 13 Res. Sten. (24 aprile 2007)

    I N D I C E

    Audizione del procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli,dottor Franco Roberti

    PRESIDENTE: BARBIERI (Ulivo), senatore . . . . . . . . . . .Pag. 3, 6,

    11 e passimDE ANGELIS (Com.It), deputato . . . . . . . .7, 17, 18IACOMINO (RC-SE), deputato . . . . . . . . . . 23, 28IANNUZZI (Ulivo), deputato . . . . . . . . . . . 10, 11LIBE` (UDC), senatore . . . . . . . . . . . . . . . . 20, 29PIAZZA (Verdi), deputato . . . . . . . . . . . . .6, 12, 27 e passimRUSSO (FI), deputato . . . . . . . . . . . . . . . .5, 11, 13 e passimVIESPOLI (AN), senatore . . . . . . . . . . . . . .5, 13, 21 e passim

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato dellaDirezione distrettuale antimafia di Napoli . . . Pag. 5,

    7, 11 e passimCANTONE, sostituto procuratore della Dire-zione distrettuale antimafia di Napoli . . . . . 9, 10,

    11 e passimRIBERA, sostituto procuratore presso il Tri-bunale di Napoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14, 20, 33

    Sigle dei Gruppi parlamentari del Senato della Repubblica: Alleanza Nazionale: AN; Democrazia Cristianaper le autonomie-Partito Repubblicano Italiano-Movimento per lAutonomia: DCA-PRI-MPA; Forza Italia: FI;Insieme con lUnione Verdi-Comunisti Italiani: IU-Verdi-Com; Lega Nord Padania: LNP; LUlivo: Ulivo; Perle Autonomie: Aut; Rifondazione Comunista-Sinistra Europea: RC-SE; Unione dei Democraticicristiani e di Cen-tro (UDC): UDC; Misto: Misto; Misto-Consumatori: Misto-Consum; Misto-Italia dei Valori: Misto-IdV; Misto-Italiani nel mondo: Misto-Inm; Misto-LItalia di mezzo: Misto-Idm; Misto-Partito Democratico Meridionale(PDM): Misto-PDM; Misto-Popolari-Udeur: Misto-Pop-Udeur; Misto-Sinistra Critica: Misto-SC.

    Sigle dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati: LUlivo: Ulivo; Forza Italia: FI; Alleanza Nazio-nale: AN; Rifondazione Comunista-Sinistra Europea: RC-SE; UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei De-mocratici di Centro): UDC; Lega Nord Padania: LNP; Italia dei Valori: IdV; La Rosa nel Pugno: RosanelPu-gno; Comunisti Italiani: Com.It; Verdi: Verdi; Popolari-Udeur: Pop-Udeur; DCA-Democrazia Cristiana per leAutonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI: DCA-NPSI; Misto: Misto; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.-ling.; Misto-Movimento per lAutonomia: Misto-MpA; Misto-Repubblicani, Liberali, Riformatori: Misto-RLR.

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    Commissione Rifiuti 13 Res. Sten. (24 aprile 2007)

    Intervengono il dottor Franco Roberti, procuratore aggiunto delegatodella Direzione distrettuale antimafia di Napoli, il dottor Raffaele Can-tone, della stessa Direzione distrettuale, e la dottoressa Maria Cristina Ri-

    bera, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

    I lavori iniziano alle ore 14,50.

    Audizione del procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale antimafia diNapoli, dottor Franco Roberti (*)

    PRESIDENTE. Lordine del giorno reca laudizione del procuratoreaggiunto delegato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottorFranco Roberti.

    Ringrazio i colleghi per essere intervenuti e il dottor Roberti, il dottorCantone e la dottoressa Ribera per avere risposto con tempestivita` al no-stro invito.

    Saro` rapidissimo per cedere la parola ai nostri ospiti che riferirannodi argomenti interessanti.

    Ricordo che questa nuova tornata di audizioni sullemergenza Campa-nia, che vede coinvolti oggi i signori qui presenti, era stata autorevolmenterichiesta da molti commissari quando, nella scorsa settimana, abbiamosvolto una riflessione strategica sulla situazione in Campania. Nel corsodi tale riflessione la Commissione si e` espressa unitariamente sulla neces-sita` di prevedere un intervento rapido, efficiente e di indirizzo politico, vi-sto il momento assai serio e rischioso che questa regione sta attraversando.

    In proposito ricordo limminente chiusura della discarica di Villa-ricca, lassenza di discariche operative alternative e la mancata identifica-zione di discariche da parte delle province. Conosciamo i problemi delladiscarica Lo Uttaro e quelli relativi allimminente avvio del termovaloriz-zatore di Acerra.

    Ovviamente, la Commissione, nel momento in cui simpegna ad af-frontare la situazione della Campania come` doveroso fare deve ve-dere quali sono le condizioni ambientali in cui prospettare le eventuali so-luzioni possibili e deve anche ascoltare il dottor Bertolaso, che in questo

    (*) La presente seduta era stata originariamente in parte secretata. Le ragioni della se-cretazione sono successivamente venute meno, come comunicato dalla dottoressa MariaCristina Ribera con nota del 12 maggio 2008, prot. 26/Comm. Rif. (Ufficio stralcio),dal dottor Raffaele Cantone con nota del 26 settembre 2014, prot. 3426/RCI-AS, dal dottorFranco Roberti con nota del 13 ottobre 2014, prot. 3538/RCI-AS. Il resoconto stenograficodella presente seduta viene conseguentemente ripubblicato nel testo integrale a seguitodella deliberazione n. 30/2013 assunta dal Consiglio di Presidenza del Senato, su propostadel Presidente, nella seduta del 18 dicembre 2013.

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    Commissione Rifiuti 13 Res. Sten. (24 aprile 2007)

    momento e` il principale protagonista dal punto di vista della responsabilita`sia formale che sostanziale.

    Ricordo altres` che, in occasione della loro prima audizione presso laprefettura di Napoli, i nostri ospiti ci hanno dato preziose informazioni ehanno fatto una sintesi, per noi illuminante, sulle relazioni esistenti tra lacriminalita`, organizzata e non, con riferimento al ciclo sia dei rifiuti solidiurbani sia dei rifiuti speciali. Nel frattempo lattivita` della magistratura haregistrato delle evoluzioni che hanno portato alladozione di atti che sonousciti dal legittimo segreto dufficio, cui i nostri ospiti erano tenuti nelloscorso incontro presso la prefettura di Napoli.

    Alla luce di cio` simpone oggi una riflessione sulla struttura commis-sariale e sullambiente in cui prospettare qualsiasi soluzione. A tal fine,ascoltiamo volentieri le novita` specifiche che si sono verificate su questofronte per capire a che punto e` la criminalita` ordinaria e quella organiz-zata.

    Lemergenza rifiuti in Campania dura ormai da 13 anni e ha richia-mato risorse ordinarie e straordinarie in eccesso, attorno alle quali sononati, si sono riprodotti e moltiplicati innumerevoli intermediari. Nono-stante tutto, la situazione di emergenza non si e` risolta e cio` ci fa capirenon solo le difficolta` da superare per concludere la gestione straordinaria etornare a quella ordinaria, ma anche le opposizioni e gli interessi, spessonon legittimi, che si possono incontrare.

    Fatta questa breve introduzione, considerata la delicatezza degli argo-menti oggetto dellaudizione, prima di cedere la parola al dottor Roberti,avverto che, quando gli auditi riterranno necessario effettuare dei passaggiin seduta segreta, naturalmente, provvederemo di conseguenza.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Sono il coordinatore della Direzione distrettuale anti-mafia presso la Procura della Repubblica di Napoli. Come ricordava ilPresidente, questincontro e`, in qualche modo, un seguito e uno sviluppodellincontro che avemmo a Napoli con la Commissione. In quella occa-sione illustrammo il quadro completo delle problematiche connesse allagestione illegale, per quanto di nostra competenza, dei rifiuti di ognitipo e preannunciammo che erano in corso indagini che erano ancora co-perte dal segreto investigativo. Non potevamo riferire elementi specifici eci limitammo a dire che vi erano indagini in corso. Una di queste indaginie` giunta nel frattempo a conclusione, almeno per la parte piu` rilevante,quella investigativa, con lesecuzione di unordinanza cautelare. Quindi,ai contenuti di questindagine oggi, se lor signori vorranno, si potra` anchefare riferimento.

    Poiche la convocazione non aveva per oggetto dei punti specifici, horitenuto, dintesa con il procuratore della Repubblica, di invitare a parte-cipare a questaudizione la collega Maria Cristina Ribera della Procura or-dinaria e il collega Raffaele Cantone della Distrettuale antimafia, in modoche con le loro conoscenze ed esperienze potessero aiutarmi a fornire lerisposte piu` esaurienti ai quesiti della Commissione.

  • In attesa di rispondere alle vostre domande, vorrei concludere di-cendo che da parte della Procura distrettuale e ordinaria di Napoli ce`la massima disponibilita` nei confronti della Commissione a fornire infor-mazioni e ad esprimere anche valutazioni complessive sul fenomeno dellosmaltimento illegale dei rifiuti, che tanto giustamente allarma lopinionepubblica e le istituzioni. Pertanto, ribadisco, anche in questoccasione, lanostra assoluta disponibilita` nei confronti della Commissione a cooperarenel rispetto dei ruoli istituzionali di ciascuno di noi.

    Detto cio`, credo di poter concludere questo mio primo intervento, re-stando in attesa delle vostre domande.

    RUSSO. Sulla vicenda specifica tenteremo insieme di comprenderealcuni aspetti.

    Gradirei invece un ragguaglio su due questioni in particolare. Mi ri-ferisco alla vicenda, allarmante per certi versi, della riorganizzazione degliuffici della Procura di Napoli appresa dai giornali e al profilo che riguardai reati ambientali.

    Quanto al primo punto vorrei capire se si tratta di un allarme ingiu-stificato ovvero di una rimodulazione del sistema che produce una perfor-mance migliore. Vorrei conoscere lo stato dellarte e comprendere in chemisura le istituzioni possono essere daiuto ad unimportante Procura alfronte come quella napoletana.

    Mi piacerebbe, inoltre, che il dottor Roberti chiarisse meglio una suaespressione sulla vicenda del consorzio CE4, ove ha fatto riferimento auna situazione particolarmente imbarazzante che renderebbe i controllorianche controllati e rappresenterebbe una sorta di vulnus, dal punto di vistaistituzionale, rilevante per la tipicita` della vicenda e soprattutto per laltolivello interessato, al Commissariato di Governo.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. In quale occasione ho fatto questaffermazione?

    RUSSO. In conferenza stampa.

    VIESPOLI. Sulla scia delle riflessioni del collega Paolo Russo, an-chio vorrei chiedere al dottor Roberti di soffermarsi sullaspetto concer-nente lorganico della procura, che al di la` dei rilievi di ordine organiz-zativo, legittimi o non legittimi, funzionali o non funzionali non e` stato,a mio parere, comunicato allesterno nel miglior modo possibile dal puntodi vista della tempistica.

    Il dottor Roberti poi faceva giustamente riferimento a valutazionicomplessive e non solo a vicende processuali. In un quadro che vede laquestione rifiuti particolarmente emergenziale, alla luce anche delle ultimeiniziative della magistratura, ritengo che la comunicazione esterna di queldato che sicuramente rispondera`, nellautonomia di chi svolge questoruolo, a criteri di funzionalita` non sia stata positiva ma abbia eviden-ziato, o almeno abbia corso il rischio di far percepire, una sorta di abbas-

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  • samento della guardia, che sicuramente non era nelle intenzioni. Da uncerto punto di vista, e` proprio questo leffetto che si e` determinato.

    Sullo specifico e` giusto acquisire ulteriori elementi, soprattutto perquanto riguarda lultima vicenda, visto cio` che ha determinato.

    La mia seconda osservazione si lega alle considerazioni iniziali delPresidente e alla giusta sottolineatura fatta dal dottor Roberti. Un osserva-torio cos` importante e significativo e` utile non solo per le vicende cheaffronta, ma anche per la capacita` di lettura complessiva del fenomenodi cui stiamo parlando. Per essere ancora piu` chiaro, questultima vicendanon e` la prima ne la sola rispetto alla struttura commissariale. Per unaCommissione che sta cercando di capire quale possa essere la migliorescelta di sistema da compiere in prospettiva, una valutazione sullimpiantoche governa questo processo e` utile ai fini della specificazione delle inda-gini in corso ed e` anche di aiuto nello svolgimento di una riflessione daparte della Commissione.

    PIAZZA. Signor Presidente, ringrazio anchio gli auditi per la celerita`con cui hanno risposto al nostro invito. Per chi, come me, arriva da unaregione distante dalla Campania e` giusto che su alcuni argomenti qualcheinformazione in piu` venga esplicitata.

    Dopo lultima vicenda sui giornali sono stati pubblicati alcuni arti-coli, in uno dei quali un parlamentare, il senatore Novi, ha richiamato al-cune parti, se non sbaglio, di uninterrogazione, contenente molti riferi-menti alla vostra ordinanza di custodia cautelare. In esso si richiamano al-cuni fatti e si parla di un coinvolgimento di alcuni politici nel consorzio diCaserta in occasione delle precedenti campagne elettorali e di qualche ma-gistrato che avrebbe segnalato al commissario Catenacci alcuni membri dainserire nel commissariamento. In questo articolo si dice anche che lOrsisi candidava al Commissariato al posto del Facchi... Ovviamente, chiedoche le cose che sto dicendo siano secretate.

    PRESIDENTE. Tutta la domanda del vice presidente Piazza viene se-cretata.

    (I lavori proseguono in seduta segreta alle ore 15,04) (*).

    PIAZZA. Si tratta di notizie pubblicate sui giornali, ma e` del tuttoevidente che le vostre risposte alle mie domande potranno essere piu` in-cisive.

    Esiste davvero questintreccio, che dovrebbe risalire a quattro o cin-que anni fa, con componenti del mondo politico o con altri personaggi che

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    (*) Vedasi nota a pag. 3.

  • facevano parte del commissariamento? Emerge la segnalazione da parte diqualcuno di personaggi da inserire nella struttura del commissariamento?In caso affermativo, di chi si tratta? Vi sono altre indagini in corso su que-sto mondo? In che modo alcuni atti, posti in essere dal commissariamento,sono stati inseriti nella vostra indagine? O meglio (visto che la nostraCommissione deve valutare alcune scelte fatte nellambito del commissa-riamento, quello attuale e quelli precedenti): in che modo sono gia` stati daparte vostra presi in esame rispetto a possibili ricadute concrete? Ovvia-mente, la nostra Commissione dovra` poi valutare alcune scelte che hannofatto i commissari precedenti e quelli piu` attuali.

    DE ANGELIS. Saro` velocissimo, anche perche come` stato dettoprima dal dottor Roberti ci siamo gia` visti in occasione dellaudizionesvoltasi a Napoli. Avevamo capito (questa e` stata la nostra o perlomenola mia interpretazione) che la magistratura, nel suo lavoro quotidiano (an-che con risultati), stava indagando su un filone che per brevita` definireidel rapporto spesa pubblica, in questo caso soldi dello Stato, e sperperoattraverso determinate figure. Se ricordo bene, si parlava soprattutto di ve-rifiche fatte da professori universitari. Successivamente abbiamo preso attodai giornali che una parte importante di indagine era andata avanti e avevaprodotto degli arresti. Forse il non aver capito bene e` stato frutto di unanostra o di una mia superficialita`.

    Faccio questa premessa per arrivare subito al dunque. Come Commis-sione, ma anche come Parlamento, abbiamo valutato la figura del Com-missariato straordinario come lultima possibilita` concreta per uscire dalladifficile situazione visiva della Campania, che noi abbiamo e che lei co-nosce quanto me.

    In ragione di cio`, dal dottor Roberti e dai suoi colleghi, vorremmosapere se il livello di corruzione e di infiltrazione, in questo caso anchemalavitosa, e` arrivato al cuore della struttura del Commissariato straordi-nario. Vogliamo saperlo non perche cinteressino i nomi ma perche se e`cos` dovremmo per lo meno per quanto mi riguarda e per quello cherappresento rivalutare bene tutta la struttura commissariale, verificandoanche se la stessa sia effettivamente in grado di portarci fuori dallemer-genza.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. Innanzitutto vi chiedo se siete daccordo di la-sciare che tutti i quesiti relativi allindagine Orsi (quella degli arresti, tantoper intenderci) abbiano risposta da parte del collega Cantone, che ha cu-rato personalmente, con il collega Milita, le indagini e quindi potra` essereassolutamente esauriente su tutti i punti: e` qui per questo, sostanzialmente.Analogamente la collega Ribera e` qui per riferire e rispondere ad even-tuali quesiti sulle problematiche piu` generali delle indagini non di crimi-nalita` organizzata di tipo camorristico.

    Voglio subito dire forse e` una cosa che e` quasi superfluo rimarcare che la Procura ordinaria procede, nellambito delle proprie competenze,

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  • con la sezione urbanistica ed ecologia sulla cui ristrutturazione diro` poiqualcosa a tutte le indagini che riguardano la gestione illegale del ciclodei rifiuti che non presentino ipotesi di aggravanti di tipo camorristico,cioe` per tutte le attivita` illegali che non abbiano come finalita` lagevola-zione o che non siano protette dalla camorra. Questo comporta natural-mente unorganizzazione anche complessa dellufficio e la necessita` diun continuo scambio di informazioni tra piu` sezioni del nostro ufficio,la Distrettuale antimafia e la Procura ordinaria.

    A volte procediamo (anche per questo e` presente la collega Ribera,come accennai laltra volta) a indagini che sono s` di camorra, ma che ri-chiedono la presenza nelle indagini di magistrati con competenze specifi-che in materia di rifiuti. Questa e` la ragione per cui la collega Ribera, peresempio, e` codelegata in alcuni procedimenti di criminalita` organizzatache riguardano lo smaltimento di rifiuti gestito dalla camorra casertana.

    Sul problema che lonorevole Russo e il senatore Viespoli prospetta-vano relativamente alla ristrutturazione o allasserito ridimensionamentodella sezione urbanistica ed ecologia (quindi, la V sezione della Procura),rispondero` molto chiaramente. Si tratta perche nulla ancora di definito e`stato deciso di unipotesi di rimodulazione della struttura di questim-portantissima fondamentale sezione, che non e` certo indice di un abbassa-mento della guardia nei confronti della criminalita` ambientale, ma che e`invece la conseguenza di una valutazione ripeto, ancora in itinere della necessita` di rafforzare anche altre sezioni, per esempio la sezionereati di criminalita` economica. Va tenuto altres` conto che nella materiaurbanistica ed ambientale la Procura di Napoli non ha la competenza di-strettuale che ha per la materia mafiosa camorristica. Quindi, in materia dicriminalita` ambientale si occupano anche e ritengo efficacemente leProcure di Santa Maria Capua Vetere, di Nola, di Benevento, di Avellinoe di Torre Annunziata. Ce` un apparato del coordinamento giudiziario delpubblico ministero in questa materia nel distretto di Napoli che non ri-guarda soltanto la Procura della Repubblica di Napoli.

    Tenuto conto di questo e della necessita` di non indebolire altre se-zioni nonche dei numeri di procedimenti pendenti, si e` pensato di rimodu-lare la sezione urbanistica ed ecologia riducendo da 18 a 13 il numero deimagistrati. Questa riduzione si puo` ripensare, e probabilmente sara` almenoin parte ripensata, non per indebolire questa sezione ma per consentirle magari pure modificando un poco certe competenze di altre sezioni dicontinuare a lavorare e al tempo stesso di rinforzare anche altre sezioni.Ma ripeto si tratta di ipotesi di riorganizzazione che poi sono soggettealla valutazione degli organi dellautogoverno, i quali potranno darci indi-cazioni a cui naturalmente il mio ufficio si adeguera` immediatamente. Co-munque una cosa e` certa: nessun abbassamento della guardia.

    Ora, se ho risposto esaurientemente e se non ci sono altri approfon-dimenti su questo punto, vorrei passare la parola al collega Cantone perquanto riguarda lindagine Orsi e poi magari, se riterro` opportuno farequalche altra precisazione, la faro` volentieri.

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  • CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Lindagine in questione riguarda uno dei consorzi, forsequello principale, che ha operato in provincia di Caserta, il CE4 che e`un consorzio fra la gran parte dei comuni dellarea domizia; in particolare,i due comuni principali erano Mondragone e Sessa Aurunca.

    Quello dei consorzi e` il sistema tipico della gestione dei rifiuti, so-prattutto in provincia di Caserta. Come e` stato scritto nellordinanza cau-telare, cos` come nella richiesta di misura cautelare, crediamo che il si-stema dei consorzi sia stato di per se stesso uno strumento che ha per-messo, da un lato, una pesantissima infiltrazione della criminalita` organiz-zata, dallaltro, una clamorosa distrazione di pubbliche risorse economi-che. Sostanzialmente si e` operato un clamoroso equivoco della legisla-zione in materia, perche la struttura consortile, che avrebbe dovuto nascerecon la funzione di individuare delle economie di sistema, e` servita percreare societa` miste che poi, di fatto, operavano in regime di totale mono-polio nel sistema della raccolta dei rifiuti solidi urbani.

    Inoltre cosa ancora piu` grave nellindividuazione del partner pri-vato, che di fatto era colui che poi gestiva il sistema delle societa` consor-tili, vi e` stata una presenza significativa di soggetti legati alla criminalita`organizzata senza il rispetto sostanziale delle procedure di evidenza pub-blica. Nel caso di specie, per essere concreti, il partner privato vennescelto sullindividuazione di un presupposto che dava un significativo pun-teggio nella scelta del partner: la presenza nella struttura imprenditorialedi imprenditori femminili.

    In questo caso, gli imprenditori Orsi due fratelli, Michele e Sergio,che non si erano mai occupati della raccolta dei rifiuti solidi urbani in-dividuarono la presenza di una figlia di uno dei due imprenditori, inseren-dola come amministratrice della societa` e ottenendo la possibilita` di averele iscrizioni necessarie per essere considerata impresa, che operava nel set-tore dei rifiuti attraverso unATI assolutamente falsa. Venne fatta cioe`unATI con imprese che si occupavano di rifiuti, ATI che poi scomparvenel momento in cui le societa` di Orsi stipularono il contratto per la nascitadella societa` consortile.

    Questo sistema ha cagionato tutta una serie di appropriazioni conti-nue di denaro pubblico, per cui la societa` consortile formalmente nondava mai utili, e quegli utili che eventualmente avesse potuto produrre ve-nivano immediatamente occultati attraverso un sistema di fatture false.

    Inoltre, la societa` consortile veniva utilizzata in modo sistematico permettere a disposizione posti di lavoro per il sistema politico locale in con-comitanza soprattutto delle scadenze elettorali (vi e` tutta una serie di as-sunzioni mirate alla gestione degli interessi di alcuni politici locali).

    Ancora. Secondo le indicazioni dei collaboratori di giustizia, la ge-stione delle societa` consortili e` stata utilizzata, in alcuni casi, per permet-tere alla criminalita` organizzata di intervenire sulla gestione di alcune en-tita` comunali. Questo per rimanere in un ambito assolutamente generale.

    Nel caso concreto, abbiamo verificato che la societa` dopo esserestata di fatto saccheggiata integralmente ed aver raggiunto un valore di

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  • mercato assolutamente nullo e` stata rivenduta allorganismo pubblicocon una perizia probabilmente non del tutto veritiera ma, ovviamente,una perizia giurata fatta in tribunale, certamente utilizzando tutta docu-mentazione falsa, in modo che la struttura pubblica, cioe` il consorzio, ver-sasse ai privati 9.100.000 euro in una societa` che in realta` ormai non va-leva assolutamente nulla.

    Da qui limputazione di truffa aggravata anche dalla finalita` mafiosa,perche riteniamo che i due imprenditori Orsi fossero organici, secondo leindicazioni di numerosi collaboratori di giustizia, al clan dei casalesi e inparticolare al gruppo facente capo a Bidognetti Francesco.

    Cio` detto, con riferimento ai rapporti con la struttura commissariale,e` necessaria una precisazione: le indagini si fermano al periodo 2004;quindi, alla struttura commissariale che passa dalla gestione Facchi allagestione Catenacci. E` sicuramente provata tutta una serie di rapporti fragli imprenditori Orsi e la gestione Facchi, ma e` purtroppo provata ancheuna serie di rapporti fra gli Orsi e la gestione Catenacci, nel senso che gliimprenditori Orsi capiscono la necessita` (questa era poi la ragione dellin-tervento del procuratore Roberti che parlava di controllori e controllati) diinserire uomini propri allinterno della struttura commissariale.

    In unintercettazione telefonica limprenditore Orsi, parlando con ilvice prefetto Raio (che era il capo di gabinetto del commissario di Go-verno dellepoca, il dottor Catenacci), indicava la necessita` di inserirequalcuno dei nostri allinterno della struttura commissariale...

    IANNUZZI. Che anno era?

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Le intercettazioni risalgono al periodo febbraio-aprile 2005.Parlava, dicevo, della necessita` di inserire qualcuno dei nostri, indi-cando poi larchitetto De Biasio, il quale venne inserito con un ruolo tec-nico di rilevante importanza allinterno della struttura commissariale e poinominato, di recente, sub-commissario della medesima. Quindi, il riferi-mento allesistenza di un rapporto controllori-controllati, che definimmoun fatto assolutamente inquietante, nasce dal fatto che furono direttamentegli Orsi (che avevano un rapporto preferenziale con il Commissariato diGoverno e soprattutto con il vice prefetto Raio) ad indicare uno degli or-ganismi tecnici principali. De Biasio, infatti, che era stato dipendente dellasocieta` consortile, diviene direttore tecnico della struttura commissariale epoi viene nominato sub-commissario. Di fatto, sono gli Orsi a indicarlo; vie` anche la partecipazione ad una cena nel corso della quale si discussedella nomina dellarchitetto De Biasio nella struttura commissariale.

    Su questo punto (ovviamente questa e` la parte piu` riservata dellau-dizione) sinnesta la questione a cui si riferiva uno dei commissari, quelladel magistrato. A tale riguardo la Procura di Napoli aveva trasmesso gliatti, in tempi di molto precedenti, alla Procura della Repubblica diRoma perche dalle intercettazioni telefoniche risultavano rapporti tra lim-prenditore Orsi ed un magistrato del distretto di Napoli, che era interve-

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    Commissione Rifiuti 13 Res. Sten. (24 aprile 2007)

  • nuto per cercare di far avere il porto darmi allOrsi, pur non avendonequesti probabilmente titolo e, soprattutto, avrebbe messo in rapporti direttilimprenditore Orsi con il commissario Catenacci. Su questa vicenda, ri-peto, gli atti furono trasmessi alla Procura di Roma.

    PRESIDENTE. Mi scusi, ma per non lasciare nulla nellindistinto sa-rebbe il caso di fare nome e cognome del magistrato, anche per corret-tezza nei confronti di tutti gli altri magistrati.

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-fia di Napoli. Il collega in questione e` il dottor Donato Ceglie della Pro-cura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che venne raggiuntoda uninformazione di garanzia per il delitto di cui allarticolo 323 del co-dice penale. Ma la Procura di Roma ha successivamente chiesto larchivia-zione della posizione, ritenendo insussistente il delitto dabuso dufficionei suoi confronti.

    IANNUZZI. Mi perdoni: cosa centra quella vicenda con questa?

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-fia di Napoli. E` la stessa vicenda.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. La vicenda processuale procedimentale e` la stessa.Nel corso delle indagini fondate su intercettazioni e assunzioni di dichia-razioni di collaboratori di giustizia che hanno...

    IANNUZZI. Mi perdoni per la seconda volta, ma non ho capito bene.

    PRESIDENTE. Mi scusi, il dottor Cantone sta rispondendo in modopuntuale; la pregherei, per lordinato svolgimento dei lavori, di non svi-luppare un dialogo, altrimenti diventa tutto piu` complicato.

    RUSSO. Vorrei solo capire meglio, signor Presidente: la questionerelativa al porto darmi rientra nella stessa vicenda?

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. E` proprio quello che mi accingevo a precisare, salvopoi che il collega Cantone, che ha condotto direttamente le indagini in-sieme al collega Milita, non voglia precisare ulteriormente.

    Dai nostri atti risulta che, nel corso delle indagini emerse dalle inter-cettazioni, il vice prefetto Raio Ernesto funzionario della prefettura diCaserta passato poi dal marzo 2004 al Commissariato di Governo per le-mergenza rifiuti in Campania aveva intrattenuto un rapporto di tipo cor-ruttivo con Orsi Michele. In particolare, gli aveva rinnovato il permesso diporto darmi, che lOrsi non avrebbe potuto secondo la legge ottenere, e loaveva anche in qualche modo favorito (secondo il capo dimputazione poi

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  • elevato dalla Procura di Roma) per laggiudicazione di appalti di smalti-mento di rifiuti in alcuni comuni del casertano.

    Poiche dalle indagini emergeva che il rilascio del porto darmi (soloil rilascio del porto darmi) in favore dellOrsi era stato sollecitato al fun-zionario Raio dal dottor Ceglie, la Procura di Napoli ritenne che potesseconfigurarsi lipotesi ex articolo 11 del codice di procedura penale, quindidi reato commesso da magistrato del distretto di Napoli, e trasmise gli attia Roma. La Procura della Repubblica di Roma ipotizzo` nei confronti delRaio e dellOrsi Michele un rapporto corruttivo ed elevo` imputazione percorruzione, chiese ed ottenne dal giudice per le indagini preliminari la mi-sura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dellOrsi e la misurainterdittiva nei confronti del Raio, nel frattempo approdato al Commissa-riato per lemergenza rifiuti in Campania. Per quanto riguardava il dottorCeglie, il magistrato, la sua posizione, originariamente iscritta sub speciedi abuso dufficio ex articolo 323 del codice penale, fu archiviata con ri-chiesta del pubblico ministero dottor Amato in data 16 agosto 2005 e poi,ritengo, accolta dal giudice per le indagini preliminari. Conseguentemente,essendo venuta meno la posizione di Ceglie, gli atti relativi al Raio e al-lOrsi per disposizione del giudice sono stati restituiti a Napoli. Questa e`la situazione.

    PIAZZA. Sempre dallinterrogazione parlamentare, che ho prima ci-tato, risulta che un altro sito di stoccaggio, a Gricignano, e` stato interes-sato dallindagine, anche in questo caso con riferimento ai rapporti tra ilDe Biasio e questo magistrato. In relazione a questo, vorrei sapere se laparte concernente il rinnovo del porto darmi e` stata stralciata oppure e`rimasta allinterno del procedimento.

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-fia di Napoli. Quando gli atti vennero trasmessi alla Procura di Roma,lufficio trasmise tutti gli elementi che erano in suo possesso, dunqueuna serie di intercettazioni telefoniche intercorse tra limprenditore Orsied il vice prefetto Raio nelle quali si parlava del magistrato della Procuradi Santa Maria Capua Vetere, le dichiarazioni del vice prefetto Raio che,sentito come indagato, aveva fatto riferimento al magistrato di quella pro-cura. Fu trasmesso lintero fascicolo, per tutti gli eventuali reati che do-vessero essere oggetto di valutazione. Non venne fatta alcuna limitazioneal problema del porto darmi, che era uno degli aspetti, perche secondo ilprefetto Raio vi era stato anche un intervento in qualche modo finalizzatoalla nomina dellarchitetto De Biasio alla struttura commissariale, cosadella quale per la verita` si da` conto nel provvedimento di archiviazione,sia pure ritenendo che questaspetto non integrasse gli estremi di reato.

    PIAZZA. Quindi, De Biasio e Orsi si conoscono.

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Assolutamente s`.

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    Commissione Rifiuti 13 Res. Sten. (24 aprile 2007)

  • RUSSO. Chiedo scusa, non ho capito: nel provvedimento di archivia-zione vi e` un riferimento alla nomina di De Biasio?

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Assolutamente s`.

    RUSSO. E cioe`?

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Nella parte finale del provvedimento di archiviazione (nelcorso delle indagini, venne interrogato anche il prefetto Catenacci, chenon e` mai stato ascoltato dalla Procura di Napoli, dal momento che diquestaspetto era competente la Procura di Roma), si riporta quanto di se-guito: Di rilievo ancora agli esiti delle s.i.t. rese dal prefetto Catenacci, ilquale, in termini compatibili con quanto gia` desumibile dallattivita` inter-cettiva, fa riferimento ad uninusitata attivita` di consulenza svolta dal Ce-glie nei confronti dello stesso prefetto e del Commissariato, in ragionedella sua precipua competenza professionale, nonche a un parimenti inu-sitato interessamento del Ceglie per risolvere un ostacolo formale che sipensava sussistesse per lassunzione presso il Commissariato di un profes-sionista, larchitetto De Biasio. In pratica, era successo... No, aspetti unattimo, non era al sub-commissario.

    RUSSO. Se ho ben capito, si riferisce alla prima fase, cioe` al 2004,quando larchitetto De Biasio venne assunto al Commissariato.

    VIESPOLI. Al consorzio.

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-fia di Napoli. No. Lui era gia` al consorzio.

    RUSSO. Dottor Cantone, mi permetta di rivolgerle una domanda cuipotra` rispondere in ragione delle sue conoscenze di carattere generale. Ilmagistrato in questione aveva una competenza giurisdizionale sulle attivita`del commissario?

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-fia di Napoli. S`, il commissario ha competenza su tutta la regione, anchesu Santa Maria Capua Vetere.

    RUSSO. Intendevo il magistrato.

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Il magistrato ha competenza nei limiti in cui il commissarioopera nella provincia di Caserta. La competenza del commissario e` regio-nale e comprende, quindi, anche la provincia di Caserta.

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    Commissione Rifiuti 13 Res. Sten. (24 aprile 2007)

  • ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Chiedo ai commissari se ad alcune delle domande gia`formulate non abbiamo ancora risposto o se le risposte fornite non sonosembrate esaurienti.

    PRESIDENTE. Data la complessita` delle domande e delle risposte,credo sia necessario, prescindendo dalla procedura tipica di Commissione,procedere verso un dialogo interattivo.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Se e` possibile, vorrei cedere la parola alla collega Ri-bera, il cui intervento potrebbe sollecitare ulteriori domande.

    RIBERA, sostituto procuratore presso il Tribunale di Napoli. SignorPresidente, vorrei, infatti, sollecitare la curiosita` della Commissione e for-nire alcune piccolissime chiavi di lettura per comprendere il panorama at-tuale.

    Piu` volte oggi, nella formulazione sia delle domande che delle rispo-ste, si e` fatto cenno al problema dellemergenza in Campania nella ge-stione dei rifiuti e, quindi, allesistenza di un apparato burocratico moltocorposo. In realta`, la struttura del Commissariato ripropone tematicheche, purtroppo, sono identiche in tutti i settori della gestione dei rifiuti.

    Vorrei sollecitare anche linteresse del lontanissimo vice presidentePiazza nellaffermare che, in realta` a prescindere dalla peculiarita` dellaCampania che certamente amplifica i problemi della gestione rifiuti a li-vello nazionale si possono individuare alcuni elementi di criticita`, i quali se studiati accuratamente potrebbero consentirci di individuare alcunesoluzioni, da una parte per uscire dal problema dellemergenza in Campa-nia ma, soprattutto, per gestire correttamente i rifiuti in tutta Italia. In so-stanza, il problema e` che i rifiuti devono essere necessariamente gestiti inmaniera illecita e addirittura scientifica; la mia non vuole essere unaffer-mazione scandalistica.

    Secondo quanto maturato nella mia pur breve esperienza nel settore(me ne occupo dal 2002), credo che il problema sia molto semplice.Dal momento che lintera gestione rientra come` ovvio nel sistemaeconomico piu` generale, tutte le imprese perseguono un interesse econo-mico. Quando simpone per sistema un costo di gestione delle impreseeconomiche che e` superiore a qualsiasi possibile ricavo, limprenditore ov-viamente come ho detto in altre occasioni e` costretto ad agire ille-citamente. In questo contesto sinfiltra, con molta facilita`, la gestione dellacriminalita` organizzata. Queste indagini spalancano una piccola finestrasul panorama piu` generale. Certamente, si possono seguire anche altri fi-loni investigativi, ma si limiterebbero a confermare il medesimo assunto.

    Vorrei ora indicare alcuni di questi elementi di criticita`, dopo averesottolineato un dato fondamentale: solamente oggi discutiamo dellinfiltra-zione della camorra nella gestione dei rifiuti. Ricordo che il procuratoreRoberti, nel corso di una trasmissione, racconto` in maniera molto efficace

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  • a tutti i cittadini quanto gli rifer` un noto camorrista, Perrella Nunzio, du-rante un interrogatorio: Dottore, non e` piu` il tempo del traffico darmi,noi i soldi li facciamo con la monnezza.

    Essendo purtroppo si fa per dire molto piu` giovane in terminidi anzianita` di servizio, registro che la risposta istituzionale si muove conestremo ritardo: il camorrista che voleva gestire il settore dei rifiuti comeimprenditore e che ci diceva noi i soldi li facciamo con la monnezza,ormai non si presenta piu` in maniera cos` diretta e rozza. E` anche questoil motivo per cui dobbiamo operare e lo stiamo facendo in completasinergia tra Procura ordinaria, Procura distrettuale e DNA.

    Per dirla in maniera molto semplice, mentre prima ci confrontavamocon il camorrista imprenditore e anche i normali mezzi di filtro comelantimafia avevano un effetto, ora che sono passati 15-20 anni da quellasituazione, quel camorrista imprenditore e` diventato un imprenditore ca-morrista, con tutti i crismi e le autorizzazioni, e si e` infiltrato molto piu`pervicacemente nel tessuto sociale. Da qui deriva la difficolta` di aggredireun siffatto tipo di infiltrazione camorristica nella gestione dei rifiuti.

    Solamente per suggerire alcuni spunti di riflessione, vorrei dire chequegli elementi di criticita` sono senza dubbio da individuare nelle proce-dure autorizzatorie e nei controlli. Non ricordo con precisione se vi ho gia`accennato nelle precedenti audizioni. Ricollegandomi alla vicenda speci-fica Orsi (controllori e controllati): possibile per questi imprenditori agirein maniera illecita perche i controlli sono solo documentali e non sostan-ziali? E` possibile che la Campania sia in uno stato demergenza perchenon ce` nessuno che controlli effettivamente le potenzialita` degli impiantiche trattano i rifiuti? Se i controlli e le procedure autorizzatorie badasseroalleffettiva potenzialita` degli impianti, certamente sarebbe molto piu` dif-ficile eludere la normativa di settore.

    Concludo cos`; ovviamente pero`, avendo introdotto questi argomentied essendoci tanto di cui discutere, cedo la parola agli altri colleghi.

    PRESIDENTE. Vorrei interloquire facendo una riflessione e dandoalla dottoressa Ribera uninformazione che ho comunicato prima casual-mente, ma poi anche ufficialmente, al dottor Roberti. Su alcuni degliaspetti che rendono difficile e complesso il contrasto allillegalita` nel set-tore dei rifiuti, la Commissione come` suo dovere sta agendo fonda-mentalmente su tre fronti. Sul primo fronte stiamo gia` formalmente proce-dendo, poiche il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di leggeche introduce il reato ambientale e che consente alcune azioni alle dire-zioni distrettuali e alla Direzione nazionale antimafia, anche laddove gliindagati non dovessero essere apparentemente mafiosi o camorristi.Quindi, una serie di innovazioni che facilitano il contrasto al crimine.

    Il secondo fronte ci vede impegnati nella costruzione di una bancadati di sintesi di tutte le informazioni sulle imprese che operano nel settoredei rifiuti, che facilitera` laccesso a tali dati a tutti i soggetti impegnati nelcontrasto dellillegalita`.

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  • Infine, stiamo discutendo su un protocollo di legalita` ambientalevolto a far s` che tutte le stazioni pubbliche appaltanti possano risolverei contratti con le aziende, di qualsiasi genere, che non rispettano il codiceambientale in termini generici.

    Sono convinto che lillegalita` e il crimine nel settore dei rifiuti na-scano da ritardi della politica. Su questo non ce` alcun dubbio. Se la po-litica fosse stata in grado lo dico in termini generali e nazionali di do-tarsi di un ciclo integrato industriale di smaltimento dei rifiuti solidi ur-bani; se ci fossero stati un controllo e unorganizzazione efficienti di que-sto ciclo e di tutti i soggetti pubblici coinvolti; se ci fosse stata una effet-tiva tracciabilita` dei rifiuti speciali, probabilmente gli spazi oggettivi per ilcrimine sarebbero stati molto piu` limitati.

    Ora, pero`, ci troviamo in una situazione che esplicita quello che im-plicitamente avevo detto nellintroduzione. Chiedo, in proposito, al dottorRoberti di darci una sua opinione. Lamministrazione, comunque, ha il do-vere di cercare di ricostruire una normalita` ed una legalita`, se non altroperche il nostro compito principale e` risolvere i problemi dei cittadini.La situazione dellemergenza in Campania e` gravissima, lo sappiamo; eil problema potrebbe anche allargarsi. Spesso, purtroppo, in Campania siverificano prima e in modo piu` intenso fenomeni che si registrano succes-sivamente in altre parti del Paese. Il problema potrebbe, ripeto, estendersiin altre parti del Paese.

    Naturalmente ringrazio per le efficaci indagini condotte e per le in-quietanti informazioni rispetto al sistema di relazioni, ormai inestricabile,fra politica, imprenditoria e altri soggetti istituzionali. Il tema di fondo chepongo e` se sia possibile per la politica istituire, in un momento di emer-genza, un soggetto superiore per risolvere e organizzare un ciclo ordinariodi rifiuti normale in Campania. In caso contrario la mole di lavoro per voisarebbe dieci volte maggiore.

    Se fra poco si chiudera` la discarica Villaricca, con il caldo e con irifiuti per strada, per qualche camorrista di professione non sara` com-plesso organizzare attivita` contro lordine pubblico. Mi chiedo, inoltre,se la situazione ambientale consenta ancora (mi riferisco ai complessi rap-porti che avete descritto) di ristabilire una normalita` e se la magistraturapossa, nel rispetto dei suoi doveri (segreto dufficio, impossibilita` di for-nire informazioni in corso dopera), collaborare in senso morale, da inten-dersi come moral suasion, con la politica nellindicare e nellasseverare lacorrettezza di certi percorsi.

    Per riassumere: ci si puo` sforzare per costruire un Commissariato chelavori bene, che abbia competenze, obiettivi e lavorare affinche prima ilCommissariato e poi listituzione ordinaria riprendano i propri poteri?Mentre si fa questo tentativo, se questa Commissione che purtroppo sie` creata portasse ad un ulteriore indebolimento di questi soggetti, ci si tro-verebbe in una situazione di destabilizzazione.

    Non vorrei che fosse equivocato nulla: voi dovete proseguire fino infondo. Voglio essere chiaro: e` ovvio che non potevate dare linformazioneche il De Biasio stava per essere arrestato, nessuno si permette di chie-

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  • derlo. Ma e` altrettanto ovvio che, se, per esempio, la Commissione o ilSottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che sta seguendo questoevento, sta interloquendo con un capo del Commissariato il cui sub-com-missario sta per andare in prigione, si crea un ulteriore momento di arrestoin questo tentativo di risoluzione della situazione.

    E` un problema complesso, al quale non spetta a voi rispondere. Vor-rei semplicemente sapere se ancora esiste la possibilita` personalmentecredo di s` di prevedere unazione politica volta a prevenire quanto ac-caduto e ad organizzare una gestione normale dei rifiuti in Campania,stante linestricabile sistema di rapporti che oggi abbiamo appreso esseresempre piu` complesso.

    DE ANGELIS. Presidente, intervengo per rivolgere due domande aldottor Roberti. Un quesito postole era relativo credo di essermi sforzatodi essere preciso proprio allepisodio che avete citato e i cui effetti sonoben noti. Non mi interessa una risposta da un punto di vista giudiziario,perche non faccio il magistrato. Chiedo, invece, a lei e ai suoi colleghiqual e` la vostra percezione. Il mio interrogativo e` molto simile a quantodetto dal Presidente: ritenete che in questo momento quel Commissariatostraordinario, nella sua struttura portante, sia in grado di farci uscire dal-lemergenza o che sia inquinato al punto che si dovrebbe invece superareil commissariamento?

    Oggi ho ascoltato novita` molto gravi; mi permetto, pertanto, di rivol-gere unaltra domanda. Larchiviazione del procedimento relativo al dottorCeglie e` una forzatura dei vostri colleghi di Roma? Mi scusi, Presidente,ma la questione e` complicata e poi ne spieghero` il perche. La stabilita` diun ragionamento molte volte viene meno a causa dellemotivita`.

    PRESIDENTE. Penso che la domanda sia specifica e non recepibile.

    DE ANGELIS. Mi permetta prima di porre la domanda, poi mi ri-sponderanno se non e` recepibile e, quindi, trarro` le necessarie considera-zioni.

    In base alle vostre affermazioni, che corrispondono anche ad uninda-gine, il caso e` stato archiviato. Presumo, pertanto, che non ci siano statealtre forti motivazioni per procedere diversamente: si tratta di un problemadi certezza del diritto e voi siete paladini della certezza del diritto nei con-fronti dei cittadini.

    In proposito voglio aggiungere che il dottor Ceglie e` stato per moltianni consulente del Parlamento sulla materia specifica. Credo che il dottorRoberti, solo per ragioni anagrafiche, lo conosce meglio. Forse, ai com-missari qui presenti e ai suoi colleghi e` sfuggito che il dottor Ceglie e`sempre stato considerato un paladino della legalita` in provincia di Caserta.

    Quello che avete detto mi ha turbato, perche ho organizzato tante ini-ziative, anche pubbliche, sulla legalita` e contro lecomafia in provincia diCaserta. Inserire questo ragionamento, in verita`, mi ha lasciato molto,molto perplesso. Allora, se per voi e` possibile, vorrei capire quello che

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  • sta succedendo, perche le affermazioni che fate sono molto gravi. Se ildottor Ceglie addirittura ha fatto da intermediario per introdurre questo si-gnor De Biasio, che io non conosco, nel Commissariato straordinario per irifiuti in Campania, il fatto assume una gravita` eccezionale.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Non sono affermazioni nostre.

    PRESIDENTE. Loro hanno letto i dati di fatto contenuti in un proce-dimento formale, e hanno correttamente indicato come questo si e` chiuso.Hanno dato informazioni, non hanno fatto affermazioni, hanno letto attipubblici.

    DE ANGELIS. Attenzione, questo e` un punto delicato. Io vi chiedose ci sono elementi per capire la situazione. Poi potrete non rispondermi.Va bene o va male lo stesso.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. Le rispondiamo.

    DE ANGELIS. Ripeto, tutti sappiamo chi e` e di cosa si sta parlando.Non parliamo ne di Bidognetti ne di Schiavone ma di un magistrato cheper quasi ventanni su questo terreno si e` molto distinto. Quindi, le affer-mazioni sono molto gravi.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Non sono nostre.

    DE ANGELIS. Ovviamente non sono vostre ma di altri. Tuttavia, ilfatto stesso che voi le trasmettiate adesso in una Commissione dinchiestami lascia perplesso, non so gli altri. E` importante saperlo perche, se si sco-pre, voi o noi, che ci sono queste situazioni, anchio, che sono un parla-mentare della Repubblica (fra laltro casertano, dottor Roberti, e conoscopercio` i casertani), dovrei stare molto attento.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Rispondo prima io, poi il collega Cantone.

    Chiariamo una volta per tutte: non sono affermazioni nostre. Anzi, laProcura della Repubblica di Napoli nellistante in cui dalla captazione diattivita` tecniche di intercettazione e dalle dichiarazioni del funzionarioRaio e` emerso un possibile coinvolgimento di un magistrato del distrettodi Napoli, nella specie il dottor Ceglie, da verificare sotto il profilo penale ha doverosamente trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica com-petente, Roma. Tutto cio` che e` negli atti formati, prima, dalla Procura diNapoli e, poi, negli atti giudiziari della Procura di Roma e` acquisibiledalla Commissione, che potra` fare le proprie valutazioni. Noi, Procuradi Napoli, non facciamo nessuna affermazione, ne abbiamo mai espresso

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  • giudizi di valore su persone, men che mai quando si tratta di magistratidella Repubblica.

    Onorevole De Angelis, vorrei essere molto chiaro anche su questopunto. Lei mi chiede di esprimere un giudizio sullarchiviazione che hariguardato il collega Ceglie: non lo farei mai, e non perche si tratta, inquesto caso, di un magistrato, ma perche non lo faccio mai per abitudine,perche rispetto tutti i provvedimenti giudiziari. I miei maestri mi hannoinsegnato che i provvedimenti giudiziari non si discutono: o si accettanoo si impugnano nelle sedi competenti. Su questo punto non ho altro daaggiungere.

    Devo ancora aggiungere quando ci si chiede della nostra percezionesul Commissariato che ancora una volta, secondo come intendo io ilruolo del magistrato (anche in questa sede sono un magistrato nelleserci-zio delle mie funzioni), non esprimo percezioni. La prego di non chie-dermi di esprimere percezioni. Io riferisco fatti. Le mie valutazioni suifatti le esprimo nei provvedimenti di cui mi assumo la responsabilita`.Le posso esprimere anche nel rispondere alle domande di un organismoistituzionale parlamentare, quale quello in cui mi trovo in questo mo-mento. Pero` non mi si chiedano percezioni. Io valuto i fatti. Noi valutiamoche, ad un certo punto nelle indagini, e` emerso che alcuni soggetti, che inquel momento si trovavano in posizioni anche di rilievo allinterno delCommissariato, avevano avuto rapporti che noi, che il giudice per le inda-gini preliminari, abbiamo valutato illeciti nellambito di una specifica vi-cenda procedimentale. Al di la` di questo aspetto, non posso esprimere al-tre valutazioni, perche non mi competono.

    Ripeto, poi siamo al discorso delle valutazioni e delle scelte politiche,rispetto alle quali noi non abbiamo alcuna competenza.

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Ce` un dato che va rimarcato con forza. Noi non abbiamofatto assolutamente valutazioni sul collega Ceglie. Sono forse un po piu`giovane del collega Ceglie e conosco benissimo il suo impegno. Pero`, pro-prio perche ci sono state poste domande, e siccome spesso veniamo accu-sati di essere corporativi, visto che gli atti sono divenuti pubblici certonon per merito della Procura della Repubblica di Napoli, che ha questiatti da anni, ma con uninterrogazione parlamentare abbiamo ritenutoopportuno, nel segreto di una Commissione parlamentare, dire semplice-mente le cose. Non cera alcuna valutazione di nessun tipo. Gli atti nonsono stati mai compiuti (questo per assoluta linearita` e per il rispetto delleregole) dalla Procura di Napoli contro nessun magistrato del distretto.

    La Procura di Roma ha ritenuto di trasmettere tutti gli atti alla Pro-cura di Napoli, atti che non sono stati trasmessi al GIP. Fra laltro, non sonemmeno da dove siano emerse alcune delle informazioni contenute inquesta interrogazione, che non conosco nei suoi esatti termini: forse,quando alcuni atti sono stati trasmessi agli organi dellazione disciplinare.Ripeto, sono meravigliato delle valutazioni: come se noi stessimo facendo

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  • valutazioni sul collega Ceglie. Mi scusi onorevole, questo e` assolutamentefuorviante.

    RIBERA, sostituto procuratore presso il Tribunale di Napoli. SignorPresidente, se posso, vorrei lanciare una piccola sollecitazione aggancian-domi al discorso che faceva lei proprio sulle nuove prospettive normative.Vorrei segnalare un problema che si sta manifestando in diversi giudizi;mi sembra anche nel tribunale di Torino o di Ivrea, non ricordo. Si trattadella stessa cosa che e` successa in un giudizio per traffico organizzato dirifiuti e disastro ambientale e associazione per delinquere, che sto se-guendo dinanzi al nostro tribunale.

    Il nuovo Testo unico ambientale ha escluso la possibilita` di chiedererisarcimento per danno ambientale da parte di tutte le associazioni di set-tore, riservando questa possibilita` al solo Ministero dellambiente. Credosia stato un po un passo indietro rispetto ai risultati che erano stati rag-giunti. Quindi, volevo segnalare questo problema, perche linterpretazione devo dire la verita` letterale della norma ha portato i collegi giudicantiad escludere tutte le altre parti civili, anche i comuni, per il risarcimentodel danno ambientale. Volevo segnalare questo problema.

    LIBE`. Signor Presidente, non era mia intenzione intervenire, ma vor-rei ora esprimere due considerazioni generali che mi sono venute istinti-vamente.

    Condivido quanto detto sul fatto che le soluzioni sono della politica eche la politica e` mancata. Dottoressa Ribera, mi permetta pero` questa pre-cisazione: nel Paese ci sono situazioni diverse, realta` che hanno fatto dipiu` e realta` che hanno fatto di meno. E lo dico io che mi sono adattatoalla Campania, come molti amici sanno, e ci sto lavorando molto. Sperodi aver capito male una sua affermazione, me lo auguro. Se non ho capitomale (comunque ce` il verbale), lei ha detto che i rifiuti anche al Nord ein altre realta` devono essere gestiti in maniera illecita. Non accetto asso-lutamente questaffermazione, se rimane tale: e` una mancanza di rispettoper la cultura della legalita`.

    E` ovvio che qualunque settore, se gestito al di fuori della legalita`,guadagna. Non possiamo legittimare pero` unoperativita` degli imprendi-tori, che sono il primo ad accusare. Molti imprenditori del Nord, infatti,di giorno pontificano letica delleconomia, poi di notte caricano i camiondi rifiuti che scaricano nelle regioni del Sud: questo non mette in discus-sione il fatto che si debba colpire chi e` fuori dalla norma. Questi signorinon sono costretti ad uscire dalle regole per ragioni di competitivita`. Mipreme questa precisazione, perche secondo me e` un fatto molto grave.

    Per quanto riguarda il Commissariato, ho gia` posto una domanda alcommissario Bertolaso ma non ho avuto risposta; vorra` dire che gliela ri-porro`. Lei, dottor Roberti, ha detto che non valuta percezioni ma parla difatti. Una riflessione: nel corso delle varie audizioni, abbiamo capito chele connivenze o le deviazioni chiamiamole come volete allinterno delCommissariato esistono; percepite o meno, sono agli atti di molte inchie-

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  • ste e ci sono anche i personaggi. Basta leggere il verbale di quanto avetedetto a Napoli. Si capisce bene. Ho fatto domande specifiche, basta rileg-gerle.

    Una domanda: da quello che vedete realmente non percepite al-linterno del Commissariato si e` iniziato a cambiare qualcosa che possavenire incontro alle vostre e alle nostre esigenze per dare un taglio defi-nitivo a queste connivenze? Non dico che siano volute, possono sicura-mente capitare nelle maglie delle norme, noi pero` dobbiamo intervenireper eliminarle.

    VIESPOLI. Vorrei partire da due considerazioni.

    In primo luogo, prendo atto di quanto ha affermato il dottor Roberti:nessun abbassamento della guardia rispetto a misure di ordine organizza-tivo, peraltro in itinere, che come ha tenuto giustamente a sottolineare dovranno essere valutate dagli organi di autogoverno. Nel frattempo, pero`,ce` una valutazione non di carattere organizzativo ma di politica giudizia-ria, se vogliamo utilizzare questespressione. Come prendo atto delle affer-mazioni del dottor Roberti, cos` insisto nel dire che non ce` mai stata cosapiu` intempestiva di unimpostazione e di una comunicazione di scelte or-ganizzative che, se non volessi mantenere un profilo istituzionale ma ca-dere nella polemica politica, mi porterebbero ad esprimere considerazioniche non privilegerebbero il profilo della legalita` ma il rischio dellimpu-nita`.

    In secondo luogo, signor Presidente, credo che la nostra Commis-sione stia assumendo man mano un tono e una dimensione di significativorilievo istituzionale, vista limportanza dei problemi che emergono. Senzavoler drammatizzare, ci si trova di fronte ad una condizione emergenziale,che evidenzia un elemento paradossale nel circuito istituzionale. In altritermini e lo dico in relazione alla riflessione che mi permetto di fareprovocatoriamente da anni abbiamo delle strutture commissariali chehanno riguardato e riguardano presidenti delle giunte regionali della Cam-pania, prefetti della Repubblica, massimi vertici di strutture di dipartimentifondamentali dello Stato. Tali strutture, in quanto tali, avrebbero dovuto edovrebbero superare lincapacita` delle istituzioni e della politica di affron-tare, nella legalita` e nellefficienza, i problemi. Avrebbero dovuto e do-vrebbero esprimere per definizione una funzione di servizio allo Stato ri-spetto ad un grande problema. Ora ci troviamo a rincorrere vicende giu-diziarie, che per fortuna si fermano ai sub-commissari di una certa epoca,di unaltra epoca e ora sostanzialmente in itinere. Se ho capito bene, in-fatti, il dottor Cantone ha detto con precisione che le indagini si riferi-scono al 2004...

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Al 2004-2005.

    VIESPOLI. Ha poi fatto riferimento ad intercettazioni del febbraio-aprile.

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  • E` evidente che quel concorso di situazioni legittime o illegittime, di-ciamo ambientali, sono continuate anche dopo, visto che ci troviamo difronte allulteriore avanzamento di carriera di una persona che passa dalconsorzio, attraversa la direzione tecnica e arriva fino al ruolo di sub-com-missario, figura di decisione politica e non solo di carattere tecnico.Quindi, non e` secondario capire come evolve la vicenda rispetto allintrec-cio, al ruolo e alla funzione di soggetti politici ed istituzionali chiamati acompiere determinate scelte.

    Quindi, al di la` delle valutazioni che voi fate, i fatti cinducono a ri-tenere che mi consentirete la battuta per svelenire un po il clima forse dei commissari ci si puo` fidare ma dei sub-commissari sicuramentenon ci si puo` fidare o almeno bisogna avere qualche dubbio e qualche per-plessita`. Cio` non esprime ancora la sfiducia complessiva nei confrontidella struttura commissariale ma, conoscendo lintelligenza del dottor Ro-berti, mi verrebbe da chiedergli, per evitare di raccontare percezioni, sesarebbe disponibile ad aiutarci ad individuare un meccanismo legislativoche preveda le commissioni di accesso ai commissariati ed eventualmenteanche le misure di scioglimento degli stessi. Sarebbe un modo per cercaredi capire se, dal punto di vista legislativo, si puo` addivenire ad un per-corso ulteriore.

    Fatta questa riflessione, mi consentirete di farne unaltra.

    Dottoressa Ribera, io non ho avuto la stessa percezione del senatoreLibe`. Penso che lei abbia espresso una preoccupazione proprio in rela-zione allaffermazione della legalita`. Tuttavia, questa sorta di determini-smo dellilliceita`, che dovrebbe contraddistinguere la vicenda dei rifiuti,paradossalmente diventa, o rischia di diventare, alibistico rispetto allaCampania. Sembra sia quasi colpa del sistema. Non credo si possa addi-venire ad una conclusione del genere, che non potrebbe che essere pessi-mistica.

    Ci faccia capire meglio se il problema non e` quello individuato dalPresidente, vale a dire il ciclo industriale, ma un sistema di costi e di co-struzione del governo di questo fenomeno, che determina meccanismi che,non guardando allefficienza e allefficacia, appesantiscono a tal punto lagestione economica rendendola impossibile. Se si determina il fenomenocui faceva riferimento, a maggior ragione, la sua riflessione, che non e`piu` di tipo processuale ma progettuale rispetto ad unarchitettura istituzio-nale o comunque a delle scelte, deve essere approfondita per consentirci dicapire meglio se, oltre al dato emergenziale, ci sono profili sistemici dacorreggere per affrontare al meglio la prospettiva.

    Ho fatto riferimento al profilo della struttura commissariale al servi-zio dello Stato perche, in assenza di questo, mi domando quale prospettivasi apra in Campania. Lo dico perche dovranno essere compiute delle scelteimportanti e significative, che potranno avere ricadute e profili, non dicodi illiceita`, ma sicuramente di discutibile legittimita`, se non inquadrate inmodo da consentire un minimo di certezze.

    Credo che ci si riferisse, Presidente, ad unesigenza di coordinamentodelle strutture e dei poteri dello Stato rispetto ad un obiettivo di supera-

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  • mento dellattuale condizione. Mi domando quale sistema di regole potra`guidare le scelte da compiere quando si dovranno chiudere gli impianti diCDR ed individuare i soggetti per la futura stazione appaltante e qualiprocedure potranno essere chiamate a presidiare la legittimita` di questescelte che sarebbero ancor piu` esponenziali, se cos` si puo` dire, rispettoallo strano meccanismo descritto poco fa dal dottor Cantone. Confessoche non sono riuscito a capire il motivo per cui alla fine il consorzio sie` ripreso la societa`...

    CANTONE, sostituto procuratore della Direzione distrettuale antima-

    fia di Napoli. Questa e` esattamente limputazione per truffa.

    VIESPOLI. Ho capito la giustificazione: la ripubblicizzazione dellaprivatizzazione. E` una cosa difficile da capire solo in diritto penale. Manon so se sono stato chiaro. Stiamo attraversando una fase in cui sono pre-visti appuntamenti di cui non capisco il sistema regolatorio; vorrei percio`chiedervi se pensate che esso esista. Diversamente, bisognera` individuarloe, per carita`, sara` responsabilita` della politica.

    Sentir affermare con tanta puntigliosita` da un magistrato che i magi-strati parlano di fatti e non fanno ne sociologia ne altro non e` unovvieta`nel sistema Paese. Questo elemento va evidenziato in riferimento alla se-rieta` professionale e al modo con cui si interpreta il proprio ruolo. Riba-disco, pero`, che siamo in una situazione tale per cui domani mattina si av-viera` un percorso che non si capisce in quale solco di legittimita` possainnestarsi. Il termovalorizzatore di Acerra, il subentro nei rapporti FIV eFIBE, sono tutte questioni che pongono interrogativi in relazione nonsolo alle vicende penali, che danno un segnale inquietante, ma anchealla capacita` di una struttura, come quella commissariale, di reggere ri-spetto sia al bilancio consolidato manifestatosi nel corso degli anni siaal bilancio preventivo. Diversamente, rischiamo di trovarci di fronte aduna condizione in cui vi e` paradossalmente il rischio che tutti svolgonoil proprio ruolo ma nessuno contribuisce a risolvere i problemi.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. Il problema e` la sintesi politica.

    IACOMINO. Signor Presidente, sono stato stimolato dal punto di vi-sta politico-culturale dagli interventi della dottoressa Ribera sulle questionilegate al concetto di impresa e di imprenditore, che ho tradotto in terminidi vantaggi. In altre parole, per avere degli utili, dei vantaggi, limprendi-tore segue un percorso che puo` porsi al limite tra la legalita` e lillegalita`(diciamo cos` per essere buoni). Il sistema dei rifiuti ha iniziato il suo per-corso quando e` stata avviata la privatizzazione della gestione dei rifiuti,circa 20-25 anni fa. Prima tale sistema era governato direttamente dallapubblica amministrazione, ove era piu` difficile linfiltrazione, era piu`complessa la gestione da parte di questo tipo di criminalita`. Questa fasee` coincisa con lidea del commissariamento. Parlare pero` di commissario

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  • straordinario per lemergenza rifiuti dopo 14 anni significa, in realta`, chenon si tratta di emergenza ma di ordinarieta`, per quanto negativa, da com-prendere fino in fondo.

    Il collega Viespoli chiedeva quale potesse essere il sistema di rego-lazione, sottolineando che di questo passo non ci sara` un sistema. Ha ra-gione il dottor Roberti quando afferma che il problema e` la sintesi poli-tica, perche e` la politica che in questo caso non riesce a trovare il metodo,il sistema regolatore. In ogni caso, non mi affezionerei ai nomi e ai co-gnomi. Lo dico anche in riferimento alla forzatura, benevola, che stiamooperando come Commissione nei confronti della magistratura per averepiu` risposte: mi sembra improprio da parte nostra, a cominciare da me.

    Nello spirito di uno scambio di idee per giungere ad una sintesi nor-mativa (il Presidente citava prima alcune ipotesi), formulo dunque alcuneosservazioni.

    Innanzitutto, come ho gia` detto nella precedente seduta della nostraCommissione, questo Commissariato va eliminato, chiuso, immediata-mente, domani mattina: Bertolaso, non per luomo ma per quello che rap-presenta, deve andare a casa! Bisogna ripristinare la funzione ordinariadella pubblica amministrazione per poter verificare le responsabilita` e lagestione.

    Attenzione al tentativo di criminalizzare le comunita` che intendonoopporsi a certe decisioni! Credo che tutti abbiate letto il rapporto dellOr-ganizzazione mondiale della sanita`. Ebbene, in 7-8 comuni, da Acerra aGiuliano, a Marigliano, si registrano i piu` alti indici di malattie importantidi tipo oncologico e le piu` alte percentuali di malformazioni congenite.Rispetto a questo vi sono delle responsabilita`, anche da parte della magi-stratura, perche e` l` ed interviene nella costruzione delle nuove genera-zioni, dei nuovi popoli: rispetto a queste persone vi e` veramente una col-pevolezza di tipo genocida.

    Detto questo, preferisco personalmente agire in modo prioritario suquesto versante per capire da chi sono state operate in quelle aree le sceltevolte a favorire gli illeciti criminali. Dico di piu`. Sono convinto che il ter-movalorizzatore di Acerra non entrera` mai in funzione, ma per le ragioniindicate poco fa: manca il sistema di depurazione, manca il gestore.

    Certo, introdurremo una nuova norma sul reato di disastro ambientalenel codice penale, ma se a quel tipo di inquinamento si somma quello pro-dotto da questo tipo di inceneritori (sia chiaro, non sono contro i termo-valorizzatori, ma contro quel tipo di termovalorizzatore), allora, altroche lavoro per la magistratura! In questottica, la mia domanda e` sempli-cemente volta a cercare di capire il punto di vista della magistratura. Na-turalmente ho anche una mia opinione. Ad esempio, vorrei sapere se lamagistratura ha una sua opinione sullimpostazione secondo cui il Com-missariato di Governo straordinario, proprio in quanto tale, sfugga aduna certa regolamentazione istituzionale e possa adottare procedure di-verse in relazione allemergenza. Sono convinto che il commissario di Go-verno debba andare via; prima lo faremo, meglio sara`. In caso contrario i

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  • disastri continueranno, si apriranno nuovi fascicoli e ci sara` molto lavoroper la magistratura.

    Tra laltro, non sono convinto che questo rapporto di illecito ammi-nistrativo, talvolta per certi aspetti anche di natura penale, interessi soloil Commissariato di Governo. Penso che investa anche altri apparati delloStato, anche se forse in modo agnostico: si vede il reato ma non si inter-viene oppure ci sono degli interessi.

    Ricordo che in qualche audizione che abbiamo fatto, ad esempio perla Calabria, e` emerso che esistono scambi reciproci di interessi, che nonsono illegali ma che investono regioni diverse e interessano diversi appa-rati dello Stato. Mi auguro che i colleghi commissari ricordino laudizionedellex commissario delegato per lemergenza ambientale nella regioneCalabria, prefetto Ruggiero, il quale ci ha trasmesso anche alcune interes-santi comunicazioni che investono la Campania e apparati dello Statodella provincia di Napoli.

    Non vi fornisco ulteriori elementi al riguardo, ma e` necessario com-prendere come questi apparati dello Stato si siano regolamentati nella pro-vincia di Napoli. Mi sembra che questo sia lanello di chiusura: si partedai rifiuti e si arriva alle amministrazioni locali, secondo un disegnoche si e` retto in questi anni sul consenso degli apparati dello Stato.Avremo modo di osservare tale fenomeno anche altrove.

    Mi piacerebbe ascoltare lopinione degli amici magistrati qui presentisulla funzione del Commissariato e sulla situazione dei comuni in cui ildisastro ambientale e` ormai accertato. Vorrei sapere se sono stati postiin essere interventi da parte della magistratura e dellantimafia (e qualiessi siano) in relazione al disastro ambientale puntualmente accertatodallOMS dei suddetti comuni.

    PRESIDENTE. Vorrei precisare, senza con cio` privare i colleghidella possibilita` di porre domande agli auditi, che i magistrati convenutioggi rivestono il ruolo di magistratura inquirente e sono qui per forniretalune informazioni. Un altro ruolo del magistrato e` quello di advisor,cioe` di consulente in aspetti istituzionali e soluzioni politiche. Tra laltro,la legge ci consente di disporre di magistrati consulenti della nostra Com-missione, ai quali possiamo porre, diciamo, quesiti fondatissimi, ma chesono squisitamente politici.

    Cio` premesso, non era mia intenzione sottrarre ai magistrati presenti qualora volessero farlo la facolta` di rispondere. Laudizione odierna halo scopo fondamentale di acquisire informazioni sullo stato dei fatti e sul-lattivita` inquirente, per poter verificare, in quanto titolari anche di poteriche attengono allindirizzo politico (ricordiamo sempre le nostre preroga-tive e funzioni), se allo stato di quei fatti, che dobbiamo valutare libera-mente, sia possibile aiutare, su un piano generale, i magistrati (che ringra-zio per tutto cio` che fanno) nel loro lavoro, offrendo strumenti legislativi eoperativi piu` efficaci come penso stiamo gia` facendo da far utilizzaredalla Procura di Napoli e da altre procure.

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  • Dobbiamo altres` capire, sempre allo stato delle informazioni che civengono trasmesse, se il percorso che stiamo ipotizzando per far uscirela Campania dallemergenza rifiuti sia corretto. Non possiamo chiedereloro se sia opportuno far sussistere il Commissariato o se sia invece neces-sario ripristinare i poteri ordinari.

    Consentitemi di aggiungere che, quando parlo di responsabilita` poli-tica non mi riferisco al sistema in generale, ma alle istituzioni preposteche hanno avuto in successione lincarico di programmare e decidere:non lo hanno fatto o lo hanno fatto in ritardo. Credo che questo ragiona-mento valga per lintero sistema economico. Quando lorganizzazione diqualsivoglia sistema produttivo e` efficiente o si prova a renderla tale e` piu` difficile (non dico impossibile) che si sviluppi lillegalita`. Quandoinvece ci si limita a distribuire risorse che tendono a riprodurre interme-diazioni improprie, lillegalita` e la criminalita` si inseriscono con moltamaggiore facilita`.

    E` quindi mia opinione come Presidente (ed esula completamente daiquesiti posti agli amici magistrati) che sia necessario che la pubblica am-ministrazione dia vita, con comportamenti corretti, opportuni e tempestivi,ad un ciclo integrato dei rifiuti, che vada dalla raccolta differenziata, benorganizzata, dei rifiuti agli impianti finali per la riduzione della quantita`degli stessi ad un volume ambientalmente compatibile.

    Al collega, nonche dottore internista, onorevole Iacomino, aggiungoche occorre verificare quanto accertato dallOrganizzazione mondiale dellasanita` e cioe` quante discariche abusive vi erano e quanta diossina e` stataprodotta nelle aree bruciate, sotto le quali vi sono probabilmente anche ri-fiuti speciali e tossici; occorre vedere se, in alternativa, unorganizzazionedi un ciclo industriale dei rifiuti con un impianto finale piu` avanzato si-gnifichi invece una riduzione effettiva del danno.

    Penso che il nostro obiettivo, di indirizzo politico, sia spingere versounorganizzazione industriale razionale del ciclo dei rifiuti a tutela dellasalute, a soluzione del problema dei cittadini e anche abbassandone le po-tenzialita` in termini di illegalita` e criminalita` (in due ruoli distinti).

    RUSSO. Signor Presidente, innanzitutto esprimo un sentito ringrazia-mento alla Procura di Napoli che immagino stia portando avanti questolavoro tra straordinarie difficolta` e ambasce per averci offerto un ecce-zionale spaccato sulla criminalita` e sui rapporti tra questultima e le isti-tuzioni.

    Immagino che se gli elementi qui riferiti fossero stati attribuiti a unqualunque ente locale, questo da tempo sarebbe stato sciolto e commissa-riato. E` piu` difficile mettere in campo uniniziativa del genere per il com-missario; commissariare un commissario e` piu` complesso. Siamo di fronte,in effetti, a una condizione davvero unica: listituto commissariale (non ilcommissario) che e`, di fatto, demolito (non a partire da questindagine, magia` in seguito a una serie di vicende) non ha offerto soluzioni ai problemi.In particolare, mentre i politici e i cittadini gridavano ovunque, nelle pro-

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  • teste e nelle piazze, allinfiltrazione della camorra, registriamo che vi era,viceversa, unazione che lambiva i massimi vertici del Commissariato.

    Da qui deriva la mia prima domanda. Abbiamo capito che la vicendaha origine nel 2005. Dal momento che, a partire dal 2006, i ruoli svolti datalune persone, oggetto delle vostre attenzioni, hanno ottenuto significativibalzi in avanti e sono state loro conferite anche maggiori responsabilita` con tutto cio` che questo comporta nelle scelte compiute sul piano delleattivita` impiantistiche, sulle discariche, sulle aree di stoccaggio per le eco-balle, sulle cave da recuperare e altri settori oggi ravvisiamo unombrasinistra su tutte le attivita` poste in essere da chi e` stato lambito da unavicenda cos` rilevante. Fino a quando risultano elementi di percezioneche questo rapporto cos` stretto e decisorio di soggetti esterni al Commis-sariato incidesse allinterno del Commissariato stesso attraverso De Biasioo altri?

    Piu` di recente sono stati nominati, peraltro previsti per norma, duesub-commissari: uno alla raccolta differenziata, laltro allimpiantistica, di-ventato cioe` responsabile di tutte le attivita` impiantistiche. Avete la perce-zione che sia continuato questo rapporto dinterdipendenza da struttureesterne, di cui abbiamo appreso? E` un altro elemento di straordinaria gra-vita`, ovviamente non dipendente dalla Procura di Napoli, sia ben chiaro.

    Il dottor Ceglie e` uno dei piu` illuminati ambientalisti di questo Paese:e` stato consulente di tre Commissioni parlamentari dinchiesta. Nel 2004ricordo che per ragioni personali si dimise dallincarico. Apprendiamo quiche, pur non essendoci una responsabilita` penalmente rilevante, essendostato disposto un chiaro decreto di archiviazione, si riferiscono sue pres-sioni per lassunzione del De Biasio. A questo proposito, a prescinderedalla valutazione che fa la nostra Commissione, vorrei sapere se questodecreto e` pubblico.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. E` una richiesta di archiviazione della Procura diRoma con pedissequo decreto di archiviazione del giudice presso il tribu-nale di Roma. Quindi, e` un provvedimento che puo` essere legittimamenteacquisito dalla Commissione, richiedendolo pero` agli organi giudiziari chelhanno emesso (Procura e giudice per le indagini preliminari di Roma).

    RUSSO. In conclusione, riuscite a offrirci qualche ulteriore spaccatoanche rispetto agli anni 2005, 2006 e 2007, in modo tale da avere un qua-dro piu` chiaro?

    Vi e` poi una questione di merito: questo consorzio oggetto della vo-stra indagine era collegato ad altri consorzi analoghi? Mi riferisco ai 14consorzi della regione Campania.

    PIAZZA. Intervengo molto brevemente. Concordo con il Presidentenel sostenere che i nostri ospiti non centrano con il commissariamento;stiamo parlando di una legge che abbiamo approvato in Parlamento.

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  • PRESIDENTE. Ricordo, peraltro, un punto che mi e` prima sfuggito.La conclusione produttiva che abbiamo raggiunto nella scorsa riunione eche ci ha indotto a fare questi approfondimenti nasceva proprio dalla ri-flessione (che questa Commissione ha il diritto e il dovere di fare) sulla-deguatezza o meno dei soggetti istituzionali attualmente previsti dallalegge, indipendentemente dalle vicende giudiziarie ma anche in considera-zione di esse. Siamo qui per riflettere su questo.

    PIAZZA. Molte delle domande sono state poste anche da componentidi maggioranza. Ricordo che il nostro collega Russo ci ha tenuti in Aulatre giorni a discutere sullopportunita` dello strumento commissariale.Quindi, condivido questo punto; ma non e` la magistratura a doverci direcome operare.

    IACOMINO. Non ho detto questo.

    PIAZZA. Dobbiamo essere caso mai noi a risolvere i problemi ri-spetto ai ruoli dei commissari. Non si tratta solo della Campania, che e`la punta delliceberg.

    Credo che anche quando ci occuperemo della Puglia e seriamentedella Calabria scopriremo disastri; questa e` la percezione che ho.

    Condivido, a differenza di altri colleghi commissari, losservazionedella dottoressa Ribera su cio` che sta avvenendo con i rifiuti industriali.Rispetto ai rifiuti urbani, la Campania vive una situazione autarchica. Vor-rei sapere invece se vi sono ancora elementi della lontanissima Lombar-dia nei reati piu` chiari relativi ai rifiuti speciali che presuppongono illecitiforti. E` inutile nascondercelo; il ragionamento della dottoressa e`: se non cisono impianti e` del tutto evidente che gli industriali rubano. Lo dico ioche sono lombardo: se non ci sono impianti, e` del tutto evidente che lagente preferisce non pagare lo smaltimento. Chiederei alla dottoressa Ri-bera se ci puo` dare una mano, visto che losservazione sul decreto legisla-tivo n. 152 del 2006 e` pertinente e che i commissari sono anche membridelle Commissioni ambiente di entrambi i rami del Parlamento. Io e altristiamo gia` ponendo questo argomento. Sarebbe opportuno che la Commis-sione di cui sono delegato come responsabile dei rifiuti speciali riu-scisse a dare risposte piu` concrete e certe sul metodo di trattamento deirifiuti speciali, che si trovano in una situazione peggiore rispetto ai rifiutiurbani.

    In un precedente incontro ci avete parlato della FIBE, del fatto chequalcuno dovra` decidere se il progetto di Acerra partira` e di chi gestira`i sette impianti di CDR. In questo momento credo che la FIBE sia ancorain possesso dei propri impianti. Vorrei sapere se la magistratura, anche ri-spetto ai processi in corso, ha fatto scattare altri provvedimenti.

    Procuratore Roberti, la difficolta` che abbiamo, come Commissione, e`che in questo marasma, in questa completa anarchia anche in questocaso parlo di percezioni non possiamo abbandonare la Campania: qual-cuno deve intervenire.

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  • Ci sono degli elementi mancanti. Rispetto alle proprieta` e ai percorsi,anche alle decisioni di commissari, vorrei capire sulla FIBE a che puntosiamo.

    LIBE`. Intervengo rapidamente solo per una precisazione perche nonvorrei essere interpretato male.

    Sono sicurissimo che ce` un impegno alla difesa della legalita`: non lometto mai in dubbio, sia chiaro. Volevo dire che non e` che se manca lapolitica ce` una legittimazione da parte di certi, visto che ho sentito il col-lega Piazza affermare testualmente: se non ci sono impianti, e` evidenteche la gente preferisce non pagare. In quanto appartenente al Gruppodei Verdi, la sua dichiarazione mi meraviglia molto. La faro` leggere aimembri del suo partito per vedere se la condividono.

    La gente preferisce sempre non pagare. Lo dico io che vengo dalNord, dove` molto piu` vero, anche se molti sostengono il contrario. Il pro-blema e` che una Commissione ha il dovere di difendere: la battaglia chestiamo conducendo penso tutti non e` per difendere la Campania ma isuoi cittadini onesti, quelli che pagano le tasse e non hanno un servizio,quelli che partecipano alle gare e non vengono mai chiamati perche ce`un certo sistema. Questo dovrebbe fare questa Commissione. Oggi, fran-camente ho ascoltato qualche affermazione che non mi tonifica molto.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. Ho sentito tante considerazioni e osservazioni, alcunecondivisibili, altre un po meno. Comunque, ho quasi un po smarrito latraccia delle domande. Ho cercato di prendere appunti e cerchero` didare risposte sintetiche.

    Allonorevole Viespoli, che prende atto che nessun abbassamentodella guardia ce` stato, ma che obiettivamente giudica intempestiva lascelta organizzativa compiuta dalla Procura della Repubblica di Napoli,vorrei rispondere facendo presente che abbiamo lho detto recentementein una riunione alla Procura generale di Napoli, alla presenza del procu-ratore generale di Napoli bisogno di organizzare i nostri uffici in fun-zione di modifiche normative che non sono state ancora apportate, mache sono necessarie.

    Ho avuto, grazie alla cortesia del Presidente, la possibilita` di scorrerequesto disegno di legge che ritengo importantissimo e fondamentale, per-che prevede una serie di incisive modifiche normative che costringerannogli uffici ad adeguarsi, come` successo per lantimafia. Cose` successo perlantimafia nellarco temporale che va dal 1982, con lintroduzione del-larticolo 416-bis, fino alla distrettualizzazione delle indagini di mafia, vo-lute da Falcone quando ando` al Ministero? Con la distrettualizzazione,prevista allepoca con decreto-legge, fummo costretti a organizzare i nostriuffici. Lo stesso dovra` avvenire ora. Questo sara` il salto di qualita` dellin-dagine. Oggi, onorevole, le indagini in materia di crimini ambientali...

    VIESPOLI. Decide lautogoverno, non io.

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  • ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Io sto cogliendo loccasione della sua domanda per...

    VIESPOLI. Io sto semplicemente dicendo, e ribadisco, che lei non miconvincera`, con tutte le motivazioni di carattere organizzativo, sullintem-pestivita` di questa comunicazione.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettualeantimafia di Napoli. Mi consente di dire lopinione del mio ufficio?

    VIESPOLI. Io faccio una valutazione politica, perche faccio politica.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Visto che lei ha fatto una valutazione politica, mi fac-cia rispondere (perche anche altri potrebbero essere interessati alla rispo-sta) su quello che pensa il mio ufficio.

    VIESPOLI. Io sono interessato, ma a condizione che sia chiara lim-postazione.

    ROBERTI, procuratore aggiunto delegato della Direzione distrettuale

    antimafia di Napoli. Non ce` dubbio. Non sto criticando la sua osserva-zione, sto semplicemente prendendo spunto dalla sua osservazione perdire che, per quanto riguarda il mio ufficio, queste indagini che sonofondamentali, lo ribadisco hanno bisogno di un apparato organizzativofatto di una banca dati (che non ce`), fatto di polizia giudiziaria specializ-zata (che non ce`), fatto di magistrati che non hanno ancora (come i ma-gistrati antimafia), ma dovrebbero avere, uno status e una qualificazioneprofessionale. A parte la dottoressa Ribera e pochi altri, sono pochissimii magistrati che si occupano, anche volentieri, di questa materia. Quindidobbiamo anche creare delle qualificazioni professionali allinterno dellastessa magistratura. Quando avremo compiuto tutto questo percorso, cheil vostro disegno di legge puo` certamente velocizzare e incentivare, allorapotremo vedere come fronteggiare nel modo piu` adeguato questo terribilefenomeno criminale. Non e` per concludere, e non per polemica nei suoiconfronti riducendo due o tre magistrati allinterno della sezione dellaProcura ordinaria, o aumentandoli, che si risolve il problema. Poi po-tremmo dire: da 18 passiamo a 24 e abbiamo incrementato lazione dicontrasto alla criminalita` ambientale. Non credo che otterremmo questo ri-sultato.

    VIESPOLI. Sono abituato a dire quello che penso. Il problema e`molto semplice. Io non ho fatto una questione di conteggio numerico;credo che, se la Procura di Napoli si organizza meglio per garantire piu`legalita`, noi dobbiamo sostenerla, perche vogliamo piu` legalita`. Non vo-gliamo dubbi, non vogliamo zone franche; vorremmo una Procura in cui

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  • riconoscerci tutti rispetto allaffermazione del principio di legalita`.Chiaro?

    Fatta questa premessa, io ho detto semplicemente che anche le deci-sioni piu` giuste, assunte nel mom