aumento della remissione a lungo termine dopo una adeguata terapia soppressiva del cortisolo come...

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ottobre Vol. 14, n° 5 232 O.F.C. van den Bosch, A.M.E. Stades, P.M.J. Zelissen Clin Endocrinol (Oxf) 2013 as doi: 10.1111/cen.12286 Aumento della remissione a lungo termine dopo una adeguata terapia soppressiva del cortisolo come trattamento pre-chirurgico della malattia di Cushing Increased long-term remission after adequate medical cortisol suppression therapy as presurgical treatment in Cushing’s disease Nell’ultima decade nella malattia di Cushing (CD) la terapia medica pre-operatoria soppressiva della secrezione di cortisolo è stata spes- so usata per normalizzare i livelli di cortisolo. Questo studio ne ha valu- tato gli effetti in 33 pazienti con CD. Sono stati valutati in maniera retrospettiva i file di tutti i pazienti con CD sottoposti dal 1990 al 2010 a terapia chirurgica ipofisaria come primo trattamento, che avevano ricevuto una terapia medica pre- operatoria con chetoconazolo (KC) o metopirone (M). La durata media- na del trattamento è stata di 174 giorni ( range 53-1214). In 22 pazienti è stato usato M alla dose di 2.477 mg/die (1.000-6.000), in 10 KC alla dose di 720 mg (400- 1.000). In un paziente sono stati impiegati entrambi i farmaci. Sono stati considerati il regime pre-tratta- mento, l’adeguatezza del tratta- mento, la cortisolemia precoce post-operatoria, gli effetti collaterali e i dati di remissione a lungo termi- ne. L’effetto del KC è stato valutato misurando il cortisolo libero urina- rio (CLU), quello del M misurando i livelli di cortisolemia ai tempi 0, 2 e 4 ore dopo la sua somministrazio- ne. La valutazione dell’adeguatezza del trattamento è stata compiuta mensilmente con aggiustamento della dose quando necessario. Il pre-trattamento è stato considerato adeguato quando il CLU è stato normalizzato (<450 mmol/24 ore) o quando la cortisolemia era <300 nmol/l; borderline-non adeguato quando il CLU era compreso tra 450 e 550 mmol/l o quando la cor- tisolemia era 300-400 nmol/l. Il trattamento medico ha raggiunto in 16 pazienti una soppressione ade- guata. Nei casi in cui la risonanza magnetica (RM) pre-operatoria mostrava un adenoma, veniva ese- guita un’adenomectomia selettiva; quando la localizzazione dell’ade- noma era incerta, veniva compiuta una emi-ipofisectomia parziale, in base al reperto intraoperatorio. La cortisolemia post-operatoria è stata dosata entro 3 giorni dalla sospen- sione della terapia cortisonica perioperatoria. La remissione veni- va definita prolungata nei pazienti in cui era necessario mantenere la terapia sostitutiva cortisonica o nei pazienti senza trattamento sostituti- vo, quando la cortisolemia dopo desametasone era <70 nmol/l e/o il CLU era normale. Diciannove pazienti (58%) hanno ottenuto remissione dopo chirurgia ipofisa- ria senza dover ricorrere ad altre terapie post-operatorie. Tredici dei 16 pazienti con soppressione chi- rurgica pre-operatoria adeguata del cortisolo avevano cortisolemie post-operatorie <50 mmol/l, men- tre solo 2 dei pazienti con soppres- sione inadeguta raggiungevano questo valore. I 16 pazienti con soppressione pre-chirurgica ade- guata del cortisolo mostravano una remissione prolungata maggio- re rispetto ai 13 pazienti con valori borderline o inadeguati (81 vs 38%, p<0,05). La spiegazione di questo risultato e della relazione tra il pre-trattamento chirurgico adeguato e una remissione prolun- gata rimane non comprensibile. Si può ipotizzare che il trattamento medico pre-chirurgico che ha otte- nuto la normalizzazione della cor- tisolemia/CLU abbia contempora- neamente migliorato la fragilità vascolare e ridotto la tendenza al sanguinamento tipica del CD, con conseguente miglioramento del letto chirurgico intraoperatorio e facilitazione dell’asportazione radi- cale dell’adenoma. Questa osser- vazione, la prima che dimostra tale correlazione, suggerisce un vantag- gio del trattamento medico pre- chirurgico nel CD e richiede uno studio prospettico randomizzato per confermare questo risultato. Renato Cozzi S.C. Endocrinologia, Ospedale Niguarda, Milano

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ottobre Vol. 14, n° 5

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O.F.C. van den Bosch, A.M.E. Stades, P.M.J. ZelissenClin Endocrinol (Oxf) 2013 as doi: 10.1111/cen.12286

Aumento della remissione a lungotermine dopo una adeguata terapia

soppressiva del cortisolo cometrattamento pre-chirurgico della

malattia di CushingIncreased long-term remission after adequate medicalcortisol suppression therapy as presurgical treatment

in Cushing’s disease

Nell’ultima decade nella malattia diCushing (CD) la terapia medicapre-operatoria soppressiva dellasecrezione di cortisolo è stata spes-so usata per normalizzare i livelli dicortisolo. Questo studio ne ha valu-tato gli effetti in 33 pazienti conCD. Sono stati valutati in manieraretrospettiva i file di tutti i pazienticon CD sottoposti dal 1990 al 2010a terapia chirurgica ipofisaria comeprimo trattamento, che avevanoricevuto una terapia medica pre-operatoria con chetoconazolo (KC)o metopirone (M). La durata media-na del trattamento è stata di 174giorni (range 53-1214). In 22pazienti è stato usato M alla dose di2.477 mg/die (1.000-6.000), in 10KC alla dose di 720 mg (400-1.000). In un paziente sono statiimpiegati entrambi i farmaci. Sonostati considerati il regime pre-tratta-mento, l’adeguatezza del tratta-mento, la cortisolemia precocepost-operatoria, gli effetti collateralie i dati di remissione a lungo termi-ne. L’effetto del KC è stato valutatomisurando il cortisolo libero urina-rio (CLU), quello del M misurando ilivelli di cortisolemia ai tempi 0, 2e 4 ore dopo la sua somministrazio-ne. La valutazione dell’adeguatezzadel trattamento è stata compiutamensilmente con aggiustamentodella dose quando necessario. Ilpre-trattamento è stato consideratoadeguato quando il CLU è statonormalizzato (<450 mmol/24 ore) oquando la cortisolemia era <300nmol/l; borderline-non adeguatoquando il CLU era compreso tra450 e 550 mmol/l o quando la cor-tisolemia era 300-400 nmol/l. Iltrattamento medico ha raggiunto in16 pazienti una soppressione ade-guata. Nei casi in cui la risonanzamagnetica (RM) pre-operatoriamostrava un adenoma, veniva ese-guita un’adenomectomia selettiva;

quando la localizzazione dell’ade-noma era incerta, veniva compiutauna emi-ipofisectomia parziale, inbase al reperto intraoperatorio. Lacortisolemia post-operatoria è statadosata entro 3 giorni dalla sospen-sione della terapia cortisonicaperioperatoria. La remissione veni-va definita prolungata nei pazientiin cui era necessario mantenere laterapia sostitutiva cortisonica o neipazienti senza trattamento sostituti-vo, quando la cortisolemia dopodesametasone era <70 nmol/l e/o ilCLU era normale. Diciannovepazienti (58%) hanno ottenutoremissione dopo chirurgia ipofisa-ria senza dover ricorrere ad altreterapie post-operatorie. Tredici dei16 pazienti con soppressione chi-rurgica pre-operatoria adeguata delcortisolo avevano cortisolemiepost-operatorie <50 mmol/l, men-tre solo 2 dei pazienti con soppres-sione inadeguta raggiungevanoquesto valore. I 16 pazienti consoppressione pre-chirurgica ade-guata del cortisolo mostravanouna remissione prolungata maggio-

re rispetto ai 13 pazienti con valoriborderline o inadeguati (81 vs38%, p<0,05). La spiegazione diquesto risultato e della relazionetra il pre-trattamento chirurgicoadeguato e una remissione prolun-gata rimane non comprensibile. Sipuò ipotizzare che il trattamentomedico pre-chirurgico che ha otte-nuto la normalizzazione della cor-tisolemia/CLU abbia contempora-neamente migliorato la fragilitàvascolare e ridotto la tendenza alsanguinamento tipica del CD, conconseguente miglioramento delletto chirurgico intraoperatorio efacilitazione dell’asportazione radi-cale dell’adenoma. Questa osser-vazione, la prima che dimostra talecorrelazione, suggerisce un vantag-gio del trattamento medico pre-chirurgico nel CD e richiede unostudio prospettico randomizzatoper confermare questo risultato.

Renato CozziS.C. Endocrinologia,

Ospedale Niguarda, Milano