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Avviamento, formazione e
allenamento delle fasce giovanili
23.10.2013 A cura di Pasquale Piccardo
• Certificazione medica
• Scheda individuale relativa
a precedenti esperienze
motorie-sportive
• Osservazione mirata
• Test codificati e/o adattati
• Compagni
• Famiglia(altri fratelli già avviati, aspettative
dei genitori)
• Impianti sportivi
• Mezzi di informazione
• Medico di famiglia
• La scuola
La figura del genitore-dirigente
• Aspetto ludico
• Inserimento nel gruppo
• Spirito di emulazione
• Attitudine alla competizione-spirito di
sacrificio
• Volontà di emergere
• Difficile inserimento nel gruppo
• Richieste superiori alle possibilità del
ragazzo
• Fattori esterni(studio, impegni extra)
• La famiglia
• Il bambino per mentalità è interessato a tutto ed a causa della sua voglia di muoversi, della sua curiosità e del suo bisogno di varietà, accetta con entusiasmo ogni nuova proposta di movimento.
• “Uno specialista è un individuo che sa sempre più di sempre meno, finchè non sa nulla” Lore Lorentz
• Specializzazione al momento giusto e non in età giovanile.
• Vie interne, endogene, miglioramenro
della cinestesi (sensazione del
movimento-propriocettività)
• Stimoli visivi e uditivi, esogeni(es.filmati)
Fase di formazione
Continuità
Gradualità
Multilateralità o varietà
Individualizzazione
Specificità
• Motivare i ragazzi mediante esercitazioni
varie e gratificanti
• Rendere chiaro l’obiettivo da raggiungere
• Considerare e rispettare i diversi tempi di
apprendimento tra soggetti anche della
stessa età anagrafica
• Sviluppare un buon livello generale, multilaterale
di prestazione sportiva;
• Sviluppare le capacità fondamentali specifiche
dello sport praticato ed apprendere le tecniche
dei suoi movimenti fondamentali;
• Conoscere e sperimentare i singoli metodi di
allenamento specifici;
• Suscitare una motivazione al successo in
allenamento ed in gara nello sport praticato
• La veloce crescita fisica disturba la
coordinazione neuromuscolare con effetti
sulla percezione personale della propria
prestazione e adattamento. Queste
condizioni offrono potenzialità ma anche
rischi di squilibri e perdita di motivazione.
• Sostenere il ragazzo nei momenti critici
• Favorire l’inserimento in squadra-gruppo
chiedendo la collaborazione dei più bravi
• Sottolineare i punti forti del ragazzo in
attesa del superamento della fase critica
Domande più ricorrenti riguardanti
la preparazione fisica in età
giovanile
Età anagrafica ed età biologica
• Quando è consigliabile inserire ragazzi più
piccoli nelle categorie superiori?
Lavoro con i pesi
• Quando?
• Come?
.
• In che misura le conoscenze acquisite
con gli atleti adulti possono essere
riportate sui giovanissimi?
• Esiste un numero di allenamenti
settimanali considerato ottimale per le
varie fasce di età?
Suddivisione schematica dei 4
aspetti dell’allenamento Scopo dell’allenamento è fornire una adeguata preparazione
tecnica, tattica, condizionale e psicologica. Tutti questi elementi sono strettamente collegati fra loro e costituiscono un unico sistema.
• Preparazione condizionale: incremento delle capacità motorie e delle loro componenti.
• Preparazione tecnica: acquisizione e consolidamento dei gesti tecnici.
• Preparazione tattica: capacità di condurre ed organizzare la gara nel modo più efficace assicurando una corretta utilizzazione e distribuzione dell’energia.
• Preparazione psicologica: riguarda l’igiene mentale dell’atleta, che deve essere aiutato a sviluppare la personalità e preparato a gestire successi ed insuccessi.
Aspetti dell’allenamento
Adattabilità dell’organismo
• L’adattabilità è la capacità dell’organismo umano di modificare, più o meno stabilmente, il proprio stato e il proprio equilibrio funzionale come risposta a qualsivoglia tipo di sollecitazione ambientale.
• Va da che sé che uno stimolo considerato nella sua unità e unicità mette in atto un aggiustamento provvisorio delle funzioni dell’organismo.
La supercompensazione
Benefici indotti dall'allenamento sportivo in età
giovanile (da "Età evolutiva ed attività motorie" di G. Caldarone e M. Giampietro - Mediserve 1997)