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DVR TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLE LAVORATRICI MADRI (ai sensi del D. Lgs. 151/2001) Azienda: Azienda SPA Indirizzo: via sede legale, 9 Città: Milano

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DVRTUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DELLELAVORATRICI MADRI(ai sensi del D. Lgs. 151/2001)

Azienda: Azienda SPA

Indirizzo: via sede legale, 9

Città: Milano

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Azienda esempio SPA

Valutazione Lavoratrici Madri2

1. PREMESSALa gravidanza è un aspetto di vita quotidiana della maggior parte delle donne, non deve essereconsiderata una malattia, quindi, risulta naturale che la salute delle lavoratrici sia oltremodotutelata nel luogo di lavoro durante la gestazione, nel post-partum e nel periodo di allattamento.Si dovrà effettuare una valutazione dei rischi “ad hoc” ai fini della tutela delle lavoratrici madrisecondo le modalità previste dal D. Lgs. 26 marzo 2001 n. 151 “Testo unico delle disposizionilegislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità a norma dell‘art. 15della legge 8 marzo 2000, n. 53”.Tale valutazione prenderà in esame tutti gli aspetti dell’attività lavorativa per identificare pericoli eprobabili cause di lesioni o danni e stabilire in quale modo tali cause possono essere rimosse, inmaniera tale da eliminare o ridurre i rischi.A seguito della valutazione, il Datore di Lavoro dovrà adottare le necessarie misure di prevenzionee protezione affinché sia evitata l’esposizione delle lavoratrici madri ai rischi eventualmentepresenti.

Utilizzazione e consultazioneIl documento sarà utilizzato come guida da tutti i soggetti facenti parte del sistema organizzativodella sicurezza per applicare al meglio tutte le misure da adottare durante le varie lavorazioni inrelazioni ai fattori di rischio presenti.Tutti saranno tenuti alla piena osservanza ed applicazione delle misure di sicurezza riportate nelpresente documento.Le misure, i dispositivi di protezione individuale e le cautele di sicurezza sono:

tassativamente obbligatorie;da impiegare correttamente e continuamente;da osservare personalmente.

RevisioneIl DVR dovrà essere sottoposto a revisione, ad opportuni intervalli di tempo, per assicurarnel'adeguatezza e l'efficacia nel tempo.Sarà pertanto necessario rielaborare una valutazione dei rischi, ogni qualvolta si introduca uncambiamento tale da modificare la percezione dei rischi sul luogo di lavoro, ad esempio quandoviene avviato un nuovo sistema di lavorazione, vengono adottate nuovi agenti chimici e nuoveattrezzature oppure quando si effettua una variazione dell’organizzazione del lavoro da cuipossano risultare nuove situazioni lavorative in ambienti diversi.La valutazione dei rischi deve essere, in ogni caso, ripetuta con periodicità di tre anni, in caso diesposizione dei lavoratori ad agenti cancerogeni o biologici.Definizioni RicorrentiAi fini dell’applicazione delle misure e delle procedure di sicurezza previste dalla Direttiva92/85/CEE, si stabiliscono le seguenti definizioni:Lavoratrice Gestante: ogni lavoratrice che informi del suo stato il proprio datore di lavoro,conformemente quanto previsto dalla legislazione vigente.Lavoratrice Puerpera: ogni lavoratrice puerpera che, ai sensi della vigente legislazione inmerito, informi il proprio datore di lavoro del suo particolare stato.Lavoratrice In Periodo Di Allattamento: ogni lavoratrice in periodo di allattamento che, aisensi della normativa vigente, informi del suo stato il proprio datore di lavoro.Astensione Anticipata: deve essere richiesta alla Direzione Provinciale del Lavoro, entro i tremesi antecedenti alla data presunta del parto, nel caso in cui si svolgano lavori ritenuti gravosi e/opregiudizievoli in relazione all’avanzato stato di gravidanza.La DPL può, verificata la presenza delle condizioni citate, disporre l’astensione dal lavoro a partireda 3 mesi prima del parto.Astensione Obbligatoria: ha una durata di cinque mesi, che possono essere così distribuiti: duemesi prima della data presunta del parto e tre mesi dopo la data del parto; un mese prima delladata presunta del parto e quattro mesi dopo il parto (flessibilità dell'astensione obbligatoria).Questa opzione può essere richiesta dalla lavoratrice nel settimo mese di gravidanza consegnando

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Valutazione Lavoratrici Madri3

un certificato rilasciato dal ginecologo. Per le attività sottoposte a sorveglianza sanitaria il MedicoCompetente dovrà attestare l'assenza di controindicazioni lavorative.In caso di attività a rischio per l'allattamento questo periodo è prolungato sino a sette mesi dopo ilparto (prolungamento del periodo di astensione obbligatoria). La donna può inoltrare la domandaal datore di lavoro entro il terzo mese di vita del bambino. Il datore di lavoro, in caso diimpossibilità ad adibire la lavoratrice ad altra mansione, ne informa la DPL.

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Valutazione Lavoratrici Madri4

2. DATI GENERALI AZIENDARagione Sociale Azienda SPA

Datore di Lavoro Mario Rossi

Codice ISTAT Codice ISTAT

Codice fiscale AZIZPA2000GT7WXX

P. IVA 00125654789

Totale dipendenti 6

E-mail [email protected]

Sito internet www.esempio.kk

Sede Legale

Indirizzo via sede legale, 9

CAP 20100

Città Milano

Telefono 02454545

Fax 024545

Sede Operativa

Indirizzo via sede operativa, 10

CAP 20100

Città Milano

Telefono 0211111

Fax 0211111

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Valutazione Lavoratrici Madri5

Rappresentante Legale

Nominativo Rossi Mario

Città Milano

CAP 20100

Telefono 024444

Fax 0255555

E-mail [email protected]

Figure e ResponsabiliDatore di lavoro Mario Rossi

RSPP RSPP esempio

Medico Competente Medico esempio

Responsabile Emergenze Resp.emergenze esempio

DIRIGENTINominativi

Dirigente esempio

RLSNominativi

RLS Esempio

PREPOSTINominativi

Preposto esempio

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Valutazione Lavoratrici Madri6

Squadre AziendaliAddetti Servizio Prevenzione e ProtezioneNominativi

Addetto spp1

Addetti Emergenze ed EvacuazioneNominativi

Addetto 1 emergenze

Addetti Pronto SoccorsoNominativi

Addetto 1 PS

Addetti AntincendioNominativi

Addetto 1 Antincendio

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Valutazione Lavoratrici Madri7

Descrizione dell’attività lavorativaDescrizione attività lavorativa

Descrizione Processo ProduttivoDescrizione Processo Produttivo

Descrizione AziendaDescrizione azienda esempio

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Valutazione Lavoratrici Madri8

3. PROCEDURA PER LA TUTELA DELLE LAVORATRICI INGRAVIDANZA

La lavoratrice accertato lo stato di gravidanza lo comunica al Datore di Lavoro con un certificatomedico di gravidanza rilasciato a firma del suo ginecologo.Il Datore di Lavoro:

segnala lo stato di gravidanza della dipendente alla Direzione di appartenenza e/o alResponsabile di Unità Operativa/Dipartimento secondo le procedure adottate da ognisingola Azienda;informa la lavoratrice e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sui rischi presenti sulluogo di lavoro; sulle attività che devono essere evitate, le precauzioni e i dispositivi diprotezione individuale (DPI) da utilizzare; sulle procedure aziendali esistenti a tutela dellasalute e della sicurezza della stessa e del nascituro; sulle norme di tutela di tipoamministrativo e contrattuale (astensione anticipata, astensione obbligatoria, facoltativa,congedi parentali, rientro al lavoro, ecc.). Sarà opportuno che le Aziende predispongano unopuscolo informativo per le dipendenti;richiede ai Dirigenti o preposti con la collaborazione del Medico Competente, del Servizio diPrevenzione e Protezione e degli RLS, una valutazione delle attività che possonocomportare un rischio per la gravida e il nascituro per verificare il possibile mantenimentodella lavoratrice presso la unità operativa, con limitazioni o cambio della mansioni, opredisporre il trasferimento presso altra mansione.

Nell’impossibilità di adibire la lavoratrice all’interno dell’Azienda in attività non a rischio lo segnalaalla Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) che può disporre, sulla base di accertamento medicoavvalendosi dei competenti organi l'interdizione dal lavoro per uno o più periodi (astensione perlavoro a rischio).Rientro al LavoroLa ripresa dell'attività lavorativa può avvenire in diversi momenti:

Nei primi sette mesi dopo il parto la lavoratrice non può essere esposta a lavori a rischioper il puerperio o l'allattamento.Nei primi 12 mesi dopo il parto la lavoratrice non può svolgere la propria attività in turnonotturno (dalle ore 24.00 alle ore 6.00).Periodi di riposo: durante il 1° anno di vita del bambino la lavoratrice ha diritto a dueperiodi di riposo di un ora ciascuno. Il riposo è uno solo quando l'orario giornaliero di lavoroè inferiore a sei ore. I periodi di riposo sono considerati ore lavorative anche agli effettidella retribuzione e comportano il diritto della lavoratrice ad uscire dall'Azienda. In caso diparto plurimo i periodi di riposo sono raddoppiati.Allattamento oltre al 7° mese: in questo caso é consigliabile richiedere una certificazionedel pediatra di libera scelta, rinnovabile periodicamente, da inviare al Medico Competenteper la formulazione di un giudizio di idoneità che preveda la non esposizione ad attivitàlavorative a rischio per l’allattamento e che copra la durata dello stesso. Alla sospensione lalavoratrice verrà sottoposta a controllo sanitario per modificare il giudizio di idoneità.

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Valutazione Lavoratrici Madri9

Allegato A (D. Lgs. 151/01)ELENCO DEI LAVORI FATICOSI, PERICOLOSI

E INSALUBRI DI CUI ALL'ART. 7Il divieto di cui all'art. 7, primo comma, del testo unico si intende riferito al trasporto, sia a bracciae a spalle, sia con carretti a ruote su strada o su guida, e al sollevamento dei pesi, compreso ilcarico e scarico e ogni altra operazione connessa.I lavori faticosi, pericolosi ed insalubri, vietati ai sensi dello stesso articolo, sono i seguenti:

quelli previsti dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 345 e dal decreto legislativo 18agosto 2000, n. 262;quelli indicati nella tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo1956, n. 303, per i quali vige l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche:durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;quelli che espongono alla silicosi e all'asbestosi, nonché alle altre malattie professionali dicui agli allegati 4 e 5 al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, esuccessive modificazioni: durante la gestazione e fino a 7 mesi dopo il parto;i lavori che comportano l'esposizione alle radiazioni ionizzanti: durante la gestazione e per7 mesi dopo il parto;i lavori su scale ed impalcature mobili e fisse: durante la gestazione e fino al termine delperiodo di interdizione dal lavoro;i lavori di manovalanza pesante: durante la gestazione e fino al termine del periodo diinterdizione dal lavoro;i lavori che comportano una stazione in piedi per più di metà dell'orario o che obbligano aduna posizione particolarmente affaticante, durante la gestazione e fino al termine delperiodo di interdizione dal lavoro;i lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo delmovimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo: durante la gestazione e fino altermine del periodo di interdizione dal lavoro;i lavori con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni: durantela gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro;i lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie infettive eper malattie nervose e mentali: durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto;i lavori agricoli che implicano la manipolazione e l'uso di sostanze tossiche o altrimentinocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame: durante la gestazione eper 7 mesi dopo il parto;i lavori di monda e trapianto del riso: durante la gestazione e fino al termine del periodo diinterdizione dal lavoro;i lavori a bordo delle navi, degli aerei, dei treni, dei pullman e di ogni altro mezzo dicomunicazione in moto: durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizionedal lavoro.

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Valutazione Lavoratrici Madri10

Allegato B (D. Lgs. 151/01)ELENCO NON ESAURIENTE DI AGENTI E CONDIZIONI DI LAVORO DI CUI ALL'ART. 7

A. Lavoratrici gestanti di cui all'art. 6 del testo unico.1. Agenti:agenti fisici: lavoro in atmosfera di sovra-pressione elevata, ad esempio in camere sottopressione, immersione subacquea;agenti biologici:

toxoplasma;virus della rosolia, a meno che sussista la prova che la lavoratrice è sufficientementeprotetta contro questi agenti dal suo stato di immunizzazione;agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui questi agenti possono essereassorbiti dall'organismo umano.

2. Condizioni di lavoro: lavori sotterranei di carattere minerario.B. Lavoratrici in periodo successivo al parto di cui all'art. 6 del testo unico.1. Agenti:

agenti chimici: piombo e suoi derivati, nella misura in cui tali agenti possono essereassorbiti dall'organismo umano.

2. Condizioni di lavoro:Lavori sotterranei di carattere minerario.

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Valutazione Lavoratrici Madri11

Allegato C (D. Lgs. 151/01)ELENCO NON ESAURIENTE DI AGENTI PROCESSI E CONDIZIONI DI LAVORO DI CUIALL'ART. 11 (D. Lgs. 151/01)A. Agenti.1. Agenti fisici, allorché vengono considerati come agenti che comportano lesioni del feto e/orischiano di provocare il distacco della placenta, in particolare:

colpi, vibrazioni meccaniche o movimenti;movimentazione manuale di carichi pesanti che comportano rischi, soprattuttodorso-lombari;rumore;radiazioni ionizzanti;radiazioni non ionizzanti;sollecitazioni termiche;movimenti e posizioni di lavoro, spostamenti, sia all'interno sia all'esterno dellostabilimento, fatica mentale e fisica e altri disagi fisici connessi all'attività svolta dallelavoratrici di cui all'art. 1.

2. Agenti biologici.Agenti biologici dei gruppi di rischio da 2, 3 e 4 ai sensi dell'art. 268 del decreto legislativo 9 aprile2008 n. 81, nella misura in cui sia noto che tali agenti o le terapie che essi rendono necessariemettono in pericolo la salute delle gestanti e del nascituro, sempreché non figurino ancoranell'allegato XLVI del D. Lgs. 81/08.3. Agenti chimici.Gli agenti chimici seguenti, nella misura in cui sia noto che mettono in pericolo la salute dellegestanti e del nascituro, sempreché non figurino ancora nell'allegato II:

sostanze etichettate R 40; R 45; R 46 e R 47 ai sensi della direttiva n. 67/548/CEE, purchénon figurino ancora nell'allegato II;agenti chimici che figurano nell'allegato XLII del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81mercurio e suoi derivati;medicamenti antimitotici;monossido di carbonio;agenti chimici pericolosi di comprovato assorbimento cutaneo.

B. Processi.Processi industriali che figurano nell'allegato XLII del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81.C. Condizioni di lavoro.Lavori sotterranei di carattere minerario.

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Valutazione Lavoratrici Madri12

4. VALUTAZIONE DEI RISCHILa valutazione dei rischi deve comprendere almeno tre fasi:

identificazione delle categorie delle lavoratrici (gestanti, puerpere, in periodo diallattamento, madri adottive e/o affidatarie) e della mansione cui sono adibite;

identificazione dei pericoli (agenti fisici, chimici e biologici; attività svolte; movimenti eposture; fatica psicofisica, ecc.);valutazione del rischio in termini qualitativi e quantitativi.

Una volta identificati i rischi sarà necessario stabilire se essi rientrano tra quelli consideratipregiudizievoli per la salute della donna e del bambino.Se tali rischi sono compresi nell’allegato A e B del D. Lgs. 151/01, rientrano tra quelli vietati,mentre se sono compresi nell’allegato C devono essere oggetto di una valutazione in terminiquali-quantitativi.Se da tale valutazione emergono situazioni di rischio, il datore di lavoro individua le misure diprotezione e prevenzione da adottare (diversa organizzazione del lavoro, modifiche dell’orario dilavoro, cambiamento temporaneo della mansione, ecc.).Tutte le lavoratrici ed i loro rappresentati per la sicurezza dovranno essere informati dei risultatidella valutazione dei rischi e sulle conseguenti misure di prevenzione e protezione adottate, inparticolare per il primo trimestre di gravidanza.In effetti vi è un periodo che va dai 30 ai 45 giorni dal concepimento in cui una lavoratrice puòessere ancora non consapevole del suo stato e di conseguenza non può darne tempestivamentecomunicazione al datore di lavoro. Alcuni agenti, in particolare fisici e chimici, possono nuocere alnascituro proprio in questo periodo e pertanto la consapevolezza della presenza di rischi inambiente di lavoro, per una donna che abbia programmato una gravidanza, può permetterle ditutelarsi il più precocemente possibile.

Metodologia AdottataLa quantificazione e relativa classificazione dei rischi deriva dalla stima dell’entità dell’esposizionee dalla gravità degli effetti; infatti, il rischio può essere visto come il prodotto della Probabilità Pdi accadimento per la Gravità del Danno D:

R = P x D

Per quanto riguarda la probabilità di accadimento si definisce una scala delle Probabilità,riferendosi ad una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che siverifichi l’evento indesiderato, tenendo conto della frequenza e della durata delleoperazioni/lavorazioni che potrebbero comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

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Valutazione Lavoratrici Madri13

Di seguito è riportata la Scala delle Probabilità:

Livello Criteri

Non ProbabileL’anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in concomitanzacon eventi poco probabili ed indipendenti.Non sono noti episodi già verificatisi.

PossibileL’anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in circostanzesfortunate di eventi.Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi.

Probabile

L’anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno anche se in modo nonautomatico e/o diretto.E’ noto qualche episodio in cui all’anomalia ha fatto seguito il verificarsi di undanno.

Altamenteprobabile

Esiste una correlazione diretta tra l’anomalia da eliminare ed il verificarsi deldanno ipotizzato.Si sono già verificati danni conseguenti all’anomalia evidenziata nellastruttura in esame o in altre simili ovvero in situazioni operative simili.

Per quanto concerne l’Entità dei Danni, si fa riferimento alla reversibilità o meno del danno.Di seguito è riportata la Scala dell’Entità del Danno:

Livello Criteri

LieveInfortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea breve erapidamente reversibileEsposizione cronica con effetti rapidamente reversibili

ModestoInfortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea anchelunga ma reversibileEsposizione cronica con effetti reversibili

SignificativoInfortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invaliditàpermanente parzialeEsposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzial-mente invalidanti

GraveInfortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invaliditàtotaleEsposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti

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Valutazione Lavoratrici Madri14

Combinando le due scale in una matrice si ottiene la Matrice Dei Rischi nella quale ad ognicasella corrisponde una determinata combinazione di probabilità/entità dei danni.Di seguito è riportata la matrice che scaturisce dalle suddette scale:

Legenda RischioBasso

Accettabile

Notevole

Elevato

DANNO

Lieve (1) Modesto (2) Significativo (3) Grave (4)

PROBABILITÀ

Non Probabile (1) 1 2 3 4

Possibile (2) 2 4 6 8

Probabile (3) 3 6 9 12

Altamente probabile (4) 4 8 12 16

Classe di Rischio Priorità Di Intervento

Elevato(12 ≤ R ≤ 16)

Azioni correttive ImmediateL’intervento previsto è da realizzare con tempestività nei tempi tecnicistrettamente necessari non appena approvato il budget degliinvestimenti in cui andrà previsto l’onere dell’intervento stesso.

Notevole(6 ≤ R ≤ 9)

Azioni correttive da programmare con urgenzaL’intervento previsto è da realizzare in tempi relativamente brevianche successivamente a quelli stimati con priorità alta.

Accettabile(3 ≤ R ≤ 4)

Azioni correttive da programmare a medio termineIntervento da inserire in un programma di interventi a medio terminema da realizzare anche in tempi più ristretti qualora sia possibileattuarlo unitamente ad altri interventi più urgenti.

Basso(1 ≤ R ≤ 2) Azioni migliorative da valutare in fase di programmazione

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Valutazione Lavoratrici Madri15

5. PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIOI pericoli e le situazioni correlate cui si possono trovare esposte le lavoratrici gestanti, puerpere oin periodo di allattamento sono i seguenti:

Condizioni Di LavoroOrari ed organizzazione del lavoroL’affaticamento mentale e psichico, in genere, aumenta durante la gravidanza e nel periodo postnatale a causa dei diversi cambiamenti, fisiologici e non, che intervengono.A causa della crescente stanchezza che avvertono, alcune donne gestanti o che allattano possononon essere in grado di effettuare turni irregolari o serali, lavoro notturno, straordinario.L’organizzazione dell'orario di lavoro (compresi gli intervalli di riposo, la loro frequenza e i tempistabiliti) può ripercuotersi sulla salute di una donna incinta e del nascituro, sul suo recupero dopoil parto o sulla sua capacità di allattare e può inoltre aumentare i rischi di stress e di patologie dastress. Inoltre, considerati i mutamenti della pressione sanguigna che possono verificarsi durantee dopo la gravidanza e il parto, la tipologia normale di pause sul lavoro può non essere adatta perle lavoratrici madri.Carichi PosturaliLa fatica derivante dallo stare in piedi e da altre attività fisiche è stata spesso considerata tra lecause di aborti spontanei, parti prematuri e neonati sotto peso.Mutamenti fisiologici nel corso della gravidanza (maggiore volume sanguigno e aumento dellepulsazioni cardiache, dilatazione generale dei vasi sanguigni e possibile compressione delle veneaddominali o pelviche) favoriscono la congestione periferica durante la postura eretta.Mentre se le lavoratrici in gestazione siedono a lungo immobili il riempimento venoso nelle gambeaumenta notevolmente e può provocare una sensazione di dolore e un edema.Inoltre, è potenzialmente pericoloso lavorare in posti di lavoro ristretti e non sufficientementeadattabili, in particolare nelle ultime fasi della gravidanza, al crescente volume addominale. Ciòpuò determinare stiramenti o strappi muscolari e vengono in tal modo limitate la destrezza,l'agilità, il coordinamento, la velocità dei movimenti, la portata e l'equilibrio delle lavoratrici, conun rischio accresciuto d'infortunio.Stress ProfessionaleLe lavoratrici gestanti e puerpere possono risentire in modo particolare dello stress professionaleper vari motivi:

durante e dopo la gestazione intervengono mutamenti ormonali, fisiologici e psicologici, inrapida successione, che possono accrescere la sensibilità allo stress, l'ansietà o ladepressione in singole persone;una certa insicurezza finanziaria, emotiva e l'incertezza del posto di lavoro possonoderivare dai cambiamenti nella situazione economica determinati dalla gravidanza, inparticolare se ciò si rispecchia nella cultura del posto di lavoro;può essere difficile conciliare vita lavorativa e privata, in particolare in presenza di orari dilavoro lunghi, imprevedibili o che precludono una vita sociale oppure in presenza di altreresponsabilità familiari.l'eventuale esposizione a situazioni che comportano violenza sul posto di lavoro.

Un ulteriore stress da lavoro può verificarsi se una donna ha avuto problemi nel corso diprecedenti gravidanze (aborti spontanei, mortinatalità o altre anomalie) la sua paura potrebbeessere aumentata a causa della pressione dei colleghi di lavoro o di altre pressioni esercitate sulposto di lavoro.Stando ad alcuni studi, allo stress è possibile fare risalire una più alta incidenza di aborti spontaneie una ridotta capacità di allattamento.Agenti FisiciColpi, urti e vibrazioniL'esposizione regolare a colpi, urti improvvisi contro il corpo o vibrazioni a bassa frequenza puòaccrescere il rischio di un aborto spontaneo. Mentre un'esposizione prolungata a vibrazioni cheinteressano il corpo intero possono accrescere il rischio di parto prematuro o di neonati sotto peso.Rumore

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Valutazione Lavoratrici Madri16

L'esposizione prolungata a rumori forti può determinare un aumento della pressione sanguigna eun senso di stanchezza. Studi sperimentali hanno evidenziato che un'esposizione prolungata delnascituro a rumori forti può avere un effetto sulle sue capacità uditive dopo la nascita e che lebasse frequenze sono maggiormente suscettibili di provocare danno.Radiazioni IonizzantiUn'esposizione alle radiazioni ionizzanti comporta elevati rischi soprattutto per il nascituro.Sostanze contaminanti radioattive inalate o ingerite dalla madre possono passare nel latte e,attraverso la placenta, nel nascituro oppure determinare un'esposizione indiretta del bambino,tramite il contatto con la pelle della madre.Sollecitazioni TermicheDurante la gravidanza le donne sopportano meno il calore ed è più facile che svengano o risentanodi stress termici, anche l'allattamento può essere pregiudicato a causa della disidratazione dacalore. Analogamente temperature molto fredde possono essere pericolose per le gestanti e inascituri.

Agenti BiologiciMolti agenti biologici che rientrano nei tre gruppi di rischio possono interessare il nascituro in casodi infezione della madre durante la gravidanza.Essi possono giungere al bambino per via placentare mentre questo è ancora nell'utero oppuredurante e dopo il parto nel corso dell'allattamento, a seguito dello stretto contatto fisico tra madree bambino.Agenti tipici che possono infettare il bambino in uno di questi modi sono il virus dell’epatite B,quello dell'epatite C, l'HIV (il virus dell'AIDS), l'herpes, la tubercolosi, la sifilide, la varicella e iltifo. La rosolia e la toxoplasmosi possono danneggiare il nascituro che può essere colpito anche daaltri agenti biologici, ad esempio il citomegalovirus (un'infezione diffusa nella collettività umana) ela clamidia presente negli ovini.Per la maggior parte dei lavoratori il rischio d'infezione non è più elevato sul posto di lavoro chenella vita quotidiana, ma in certe occupazioni l'esposizione alle infezioni è più probabile.Agenti ChimiciSono vietate le sostanze etichettate con le seguenti frasi di rischio:

R40: possibilità di effetti irreversibili;R45: può provocare il cancro R46: può provocare alterazioni genetiche ereditarie;R49: può provocare il cancro per inalazione;R61: può provocare danni ai bambini non ancora nati;R63: possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati;R64: possibile rischio per i bambini allattati al seno.

Analogamente per i preparati, quando essi contengano una sostanza a concentrazione maggiore,etichettata con le suddette frasi di rischio.Alcuni agenti chimici inoltre possono penetrare attraverso la pelle ed essere assorbiti dal corpo conripercussioni negative sulla salute, i rischi quindi, dipendono dal modo in cui esse sono utilizzateoltre che dalle loro proprietà pericolose.L’assorbimento attraverso la pelle può avvenire a seguito di una contaminazione localizzata, adesempio nel caso di uno schizzo sulla pelle o sugli indumenti, o, in certi casi, dall’esposizione aelevate concentrazioni di vapore nell’aria.Mercurio e suoi derivatiI composti organici del mercurio possono avere effetti nocivi sul nascituro.Da studi effettuati sugli animali e dall'osservazione di pazienti umani risulta che l’esposizione amercurio durante la gravidanza può rallentare la crescita del nascituro, perturbare il sistemanervoso e determinare l’avvelenamento della madre e del nascituro in quanto il mercurio organicopassa dal sangue al latte.

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Piombo e suoi derivatiTradizionalmente si associa l'esposizione delle gestanti al piombo con aborti e mortinatalità, manon vi sono indicazioni del fatto che ciò valga ancora in presenza degli attuali standard diesposizione. Vi sono forti segnali del fatto che l'esposizione al piombo, sia intrauterina che postparto, determina problemi nello sviluppo, soprattutto a danno del sistema nervoso e degli organiemopoietici. Le donne, i neonati e i bambini in tenera età sono maggiormente sensibili al piomboche gli adulti maschi.Il piombo passa dal sangue al latte. Questo fenomeno può costituire un rischio per il bambinonell'ipotesi in cui una donna subisca una forte esposizione prima della gravidanza e durante lastessa.

Movimentazione Manuale dei CarichiLa movimentazione manuale di carichi pesanti è rischiosa per la gravidanza in quanto puòdeterminare lesioni al feto e un parto prematuro. Il rischio dipende dallo sforzo, dal peso delcarico, dal modo in cui esso viene sollevato e dalla frequenza con cui avviene il sollevamentodurante l'orario di lavoro.Con il progredire della gravidanza una lavoratrice incinta è esposta a un rischio maggiore dilesioni, Ciò è causato dal rilassamento ormonale dei legamenti e da problemi posturali ingeneratidalla gravidanza avanzata. Vi possono essere inoltre rischi per le puerpere, ad esempio, dopo untaglio cesareo che può determinare una limitazione temporanea delle capacità di sollevamento e dimovimentazione.Le madri che allattano possono trovarsi a disagio a causa del maggiore volume dei seni e dellaloro maggiore sensibilità.

Lavori ai VideoterminaliI livelli di radiazione elettromagnetica che possono essere generati dai videoterminali noncostituiscono un rischio significativo per la salute. Non occorrono quindi misure protettive specialiper tutelare la salute delle persone da tali radiazioni.Sono stati effettuati diversi studi scientifici e non è emersa nessuna correlazione tra gli aborti o lemalformazioni dei neonati e l'attività svolta al videoterminale.Il lavoro ai videoterminali può comportare, quindi, solo rischi ergonomici e posturali.

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6. RISULTATI DELLA VALUTAZIONEDi seguito sono riportate le schede di valutazione, riportante la valutazione quali quantitativa deirischi.

UNITÀ PRODUTTIVA: Sede 1

SCHEDA DI VALUTAZIONE: Valutazione Esempio

DESCRIZIONE ATTIVITÀ: lavori di ufficioReparto: Reparto esempio

ELENCO ATTIVITÀ/CONDIZIONI DI LAVORO/AGENTI

D. Lgs. 151/01 (Allegato C)

Di seguito sono riportati i fattori di rischio e la relativa valutazione in termini quali-quantitativi ed irelativi provvedimenti da adottare o adottati:

Fattore diRischio Domanda Entità Misure da

AdottareProvvedimentiAdottati

Organizzazionedel lavoro

Nello svolgimentodella mansione, lelavoratrici gestanti,puerpere, in periododi allattamentosono soggette aturni di lavoroprolungati conmaggiore rischio diaffaticamentomentale e psichico?

Accettabile

Adeguaretemporaneamente gli orari dilavoro e le altrecondizioni dilavoro,compresi itempi e lafrequenza dellepause, piùlunghe e piùfrequentidurante illavoro

Sono statiadeguati gli oraridi lavoro e le altrecondizioni dilavoro

Aspettiergonomici

Le lavoratricigestanti nellosvolgimento delleproprie attivitàtrascorrono periodiprolungati inposizione seduta?

Accettabile

La posturaseduta nondovrebbeesseremantenutaininterrottamente. Ove ciò nonsia possibile, sidovrebberoprevederepause ecompiereesercizi fisiciper riattivare lacircolazione

Previste pause percompiere esercizifisici per riattivarela circolazione

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Aspettiergonomici

Gli ambienti dilavoro in cuioperano lelavoratrici gestantinon sonoconfortevoli edobbligano aposizioni ristrette eparticolarmenteaffaticanti?

Notevole

Adeguare iposti di lavoroal fine dievitareproblemiposturali erischi diaffaticamento

Adeguati i posti dilavoro

Aspettiergonomici

Le lavoratricigestanti chelavorano aivideoterminali sonoesposte a rischi dinatura posturale edergonomicamantenendo perperiodi prolungatiposizioni assise opoco confortevoli?

Accettabile

Adeguare iposti di lavoroal fine dievitareproblemiposturali.Consentirepause piùlunghe e piùfrequentidurante illavoro

Sarannoconsentite pausepiù lunghe efrequenti

Luoghi dilavoro

Non esiste per lelavoratrici gestantie puerpere lapossibilità diriposarsi inposizione distesa ein condizioniappropriate?

Accettabile

Dare lapossibilità alledonne incintedi riposarsi inposizionedistesa e incondizioniappropriate,rendendodisponibiliappositi spazi

Predisposti localidi riposo

Luoghi dilavoro

Per le donnegestanti o inperiodo diallattamentol'accesso alletoilette (e agliambienti igienicicorrelati) non èagevole?

Molto basso

Adottare leregole perconsentire allelavoratricigestanti o cheallattano dilasciare i loroposti di lavorocon brevepreavviso e conmaggiorefrequenza delconsueto.Laddove ciònon siapossibileapplicaretemporaneiadeguamentidelle condizionidi lavoro

Applicattemporaneiadeguamenti dellecondizioni dilavoro

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Nella seguente tabella sono riportate le dipendenti oggetto della valutazione:

MATRICOLA NOMINATIVO MANSIONE

100 Esempio Esempio Mansione Esempio

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7. CONCLUSIONIIl presente documento di valutazione dei rischi:

è stato redatto ai sensi del D. Lgs. 151/01;è soggetto ad aggiornamento periodico ove si verificano significativi mutamenti chepotrebbero averlo reso superato.

La valutazione dei rischi è stata condotta dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezionecon la collaborazione del Medico Competente, per quanto di sua competenza e il coinvolgimentopreventivo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

Figure Nominativo Firma

Datore di Lavoro Mario Rossi

Medico Competente Medico esempio

RLS RLS Esempio

RSPP RSPP esempio

Milano, 22/05/2009

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8. SommarioPREMESSA 2Utilizzazione e consultazione 2Revisione 2DATI GENERALI AZIENDA 4Sede Legale 4Sede Operativa 4Rappresentante Legale 5Figure e Responsabili 5Squadre Aziendali 6Descrizione dell’attività lavorativa 7Descrizione Processo Produttivo 7Descrizione Azienda 7PROCEDURA PER LA TUTELA DELLE LAVORATRICI IN GRAVIDANZA 8VALUTAZIONE DEI RISCHI 12Metodologia Adottata 12PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO 15Condizioni Di Lavoro 15Agenti Biologici 16Movimentazione Manuale dei Carichi 17Lavori ai Videoterminali 17RISULTATI DELLA VALUTAZIONE 18SCHEDA DI VALUTAZIONE: Valutazione Esempio 18CONCLUSIONI 21 22