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Forme elementari di interazione

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Forme elementari di interazione

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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2012 Capitolo III. Forme elementari di interazione

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Weber definisce l’azione sociale: “un agire che sia riferito – secondo il suo senso, intenzionato dall’agente o dagli agenti – al comportamento di altri individui, e orientato nel suo corso in base a questo”

Identifica 4 forme di azione

Razionale rispetto

allo scopo

Razionale rispetto al

valore

Tradizionale

Determinata affettivamente

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chi agisce compie ciò che ritiene gli sia comandato dal dovere, dalla dignità, da un precetto religioso, da una causa che reputa giusta, senza preoccuparsi delle conseguenze della sua azione

Razionale rispetto allo

scopo

chi agisce valuta razionalmente i mezzi rispetto agli scopi che si propone, considera gli scopi in rapporto alle conseguenze che potrebbero derivarne, paragona i diversi scopi possibili e i loro rapporti

Razionale rispetto al

valore

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espressione di abitudini acquisite, reazioni abitudinarie a stimoli ricorrenti, comportamenti che si ripetono senza interrogarsi su possibilità alternative, sul loro vero valore o senza porsi il problema di modi differenti per raggiungere gli stessi risultati

Determinata affettivamente

Tradizionale

manifestazioni di gioia, gratitudine, vendetta, affetto o di altro stato del sentire

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Se poniamo l’attenzione su due o più soggetti contemporaneamente, si individuano altre unità elementari dell’analisi sociologica:

La relazione sociale

a) stabili e profonde b) transitorie e superficiali c) conflittuali, ossia orientate dal proposito di affermare la propria volontà contro quella degli altri d) cooperative, orientate a perseguire dei fini comuni

L’interazione sociale E’ il processo secondo cui una o più persone in relazione tra agiscono reagendo alle azioni altrui

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Diade: se uno dei membri decide di uscire dalla relazione il gruppo scompare: a)  a) fragi l i tà strutturale e forte

personalizzazione b)  b) forte coinvolgimento psicologico e

affettivo nella relazione -  c) norme culturali rigide (v. amore, amicizia)

Le triadi sono gruppi formati da tre individui A seconda del tipo di relazione, si determinano diverse configurazioni di interazione: -  1. mediatore -  2. tertius gaudens -  3. divide et impera

Il gruppo sociale è un insieme di persone che interagisce con continuità, segue schemi

relativamente stabili, si definiscono membri del gruppo e sono definite come tali da altri

Gruppo: Dimensioni

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Gruppo: Struttura Forme durevoli di interazione, che permettono di definire un gruppo, sono possibili quando il comportamento delle persone è in una certa misura reciprocamente prevedibile

e atteso

Il ruolo sta a indicare l’insieme dei comportamenti attesi del gruppo di cui si fa parte

Specifico

riguarda un insieme di

comportamenti limitato e precisato

Diffuso

riguarda un insieme di

comportamenti più ampio e meno

definito

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Segmentali impegnano alcuni o anche uno dei ruoli di un individuo

Gruppi

Primari: piccole dimensioni, a ruoli diffusi, con contenuti affettivi e molto personalizzati

Secondari: grandi dimensioni, a ruoli specifici, relazioni più fredde e spersonalizzate

Informali: spontaneo, senza regole fissate per il suo funzionamento

Totalitari: impegnano tutti i ruoli o quasi di un individuo

Formali: basato su uno statuto o regolamento esplicito in vista di certi scopi

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Potere e conflitto Potere è la possibilità di trovare obbedienza a un comando che abbia un determinato contenuto (Weber) Richiamo alla possibilità di condizionare il comportamento altrui attraverso il fare, non fare, tralasciare Autorità è per Weber il potere legittimo e riconosciuto (strettamente legato al ruolo) Conflitto sono azioni orientate dal proposito di affermare la propria volontà e la resistenza

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Il conflitto svolge alcune funzioni per il gruppo: -  1. stabilisce e mantiene i confini rispetto all’esterno (in-group, out-group)

-  2. aumenta la coesione interna (la ricerca di un capro espiatorio)

-  3. è più intenso tra i gruppi che richiedono un impegno totale della personalità

4. può generare nuovi tipi di interazione fra antagonisti

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Comportamento collettivo

Insieme di individui sottoposti a uno stesso stimolo, che reagiscono e interagiscono senza sicuro riferimento a ruoli definiti

e stabilizzati

. Panico

Reazione collettiva spontanea, che si

manifesta di fronte al rischio di subire gravi danni da un evento in corso o annunciato come

immediato

Folla

Insieme di persone riunite in un luogo,

che sviluppano umori e

atteggiamenti comuni, ai quali possono seguire forme di azione

collettiva

Pubblico Insieme di persone che si confrontano

con uno stesso problema, hanno

opinioni diverse su come affrontarlo e discutono fra loro a

questo riguardo

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La società può essere vista come il prodotto di una miriade di azioni di persone in interazione fra loro

Le reti sociali sono quella cerchia di persone con le quali un soggetto è in contatto e frequenta I legami fra le persone collegate nelle reti variano per 1 intensità 2 durata 2 frequenza 3 contenuto (lavoro-amicizia- etc)

MICROSOCIOLOGIA

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Goffman nell’interazione ciascuno è impegnato in una “rappresentazione di sé” Faccia: è l’immagine di se declinata in termini sociali positivi Sono le regole del gruppo sociale che definiscono la situazione e determinano i sentimenti che si provano nell’interazione Ordine espressivo regola il flusso degli eventi L’interazione è come un gioco che si svolge su una scena, dove gli attori cercano di controllare l’impressione che gli altri si fanno tra loro Agiscono nella ribalta e nel retroscena e recitano ruoli che possono anche essere tra loro incongruenti Nell’interazione (anche un semplice incontro con un estraneo per strada) esistono regole di etichetta e rituali. La disattenzione civile ne è un esempio https://www.youtube.com/watch?v=SUCJOvIyH_0

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Capitale sociale

Il patrimonio di relazioni di cui dispone una persona e che può

e impiegare per perseguire i suoi scopi

Ci permette di capire il problema complesso dell’organizzazione

sociale